Roma Teatro Vittoria da martedì 28 marzo a domenica 2 aprile 2023 Piazza S. Maria Liberatrice 10 (Testaccio) va in scena “Il grande racconto dell’astronomia: Albert Einstein, il padre della relatività”, parte centrale di progetto di Sergio Maifredi e Piergiorgio Odifreddi che comprende anche Galileo Galilei e Albert Newton, uniti in un sodalizio che ha già prodotto “Il grande racconto della matematica” e “Il grande racconto della geometria”. La regia è di Sergio Maifredi e la produzione di Teatro Pubblico Ligure. Teatro Pubblico Ligure da molti anni ha eletto la scienza a filone aureo da seguire per valorizzare un sapere troppo spesso tenuto distinto dalle dottrine umanistiche.Il nome di Albert Einstein (1879 – 1955) è legato alla relatività, di cui formulò la versione speciale nel 1905 e la versione generale nel 1915. In questo spettacolo verranno affrontate alcune delle pagine divulgative da lui scritte sull’argomento, toccando in particolare aspetti sorprendenti della teoria, come il famoso paradosso dei gemelli, e altrettanto sorprendenti applicazioni, come il modello cosmologico del 1917, che fornì la prima immagine scientifica dell’intero universo.La magia della parola, la vivacità del racconto e l’esplosione di un’intelligenza che riesce a superare i confini del mondo conosciuto e penetrare il mistero dell’universo, sono un’esperienza teatrale che prosegue nella mente dello spettatore anche dopo avere lasciato la sala. Come accade con il teatro di narrazione, in cui un interprete come Piergiorgio Odifreddi ha solo bisogno di un microfono e di qualche immagine.Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, e insegnato logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Collabora a ”la Repubblica” e ”Le Scienze”, e nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica.Tra i suoi libri ricordiamo la trilogia logica C’era una volta un paradosso, Il diavolo in cattedra (Einaudi, 2001 e 2003) e Le menzogne di Ulisse (Longanesi, 2004); la trilogia geometrica C’è spazio per tutti, Una via di fuga e Abbasso Euclide! (Mondadori, 2010, 2011 e 2013); la trilogia biografica In principio era Darwin (Longanesi, 2009); Hai vinto, Galileo (Mondadori, 2009); Sulle spalle di un gigante su Newton (Longanesi, 2014); il volume scritto con Benedetto XVI Caro papa teologo, caro matematico ateo (Mondadori, 2013); Il museo dei numeri. Da zero verso l’infinito, storie dal mondo della matematica (Rizzoli, 2014); Dizionario della stupidità (Rizzoli, 2016); La democrazia non esiste. Critica matematica della ragione politica (Rizzoli, 2018); Ritratti dell’infinito (Rizzoli, 2020); Sorella scimmia, fratello verme (Rizzoli, 2021); Pillole matematiche (Raffaello Cortina, 2022).www.teatrovittoria.it
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In scena “Il grande racconto dell’astronomia
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
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“Festival Architettura – II edizione”
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Dal 22 al 29 aprile tra città e borghi delle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Catania è il primo festival di architettura su scala regionale che propone un’esplorazione della Sicilia Moderna. Promosso ed organizzato dalla Fondazione Studio Rizoma con il team di curatori Pietro Airoldi, Lisa Andreani, Jacopo Costanzo (WAR), Zeno Franchini (LOTS/Marginal), Francesca Gattello (LOTS/Marginal), Valeria Guerrisi (WAR) e Izabela Anna Moren (FSR), il festival è concepito come un Grand Tour del territorio siciliano degli ultimi 100 anni. L’evento è caratterizzato da una natura esperienziale che attraverso passeggiate urbane, visite, talk ed incontri esplorerà architetture, luoghi, paesaggi – realizzati, dimenticati o non completati – con l’obiettivo di individuare una diversa lettura capace di innescare una nuova consapevolezza su temi profondamente radicati nella storia recente della Sicilia – patrimonio dell’architettura moderna, il paesaggio industriale e post-industriale, la decolonizzazione. Promosso ed organizzato dalla Fondazione Studio Rizoma con il team di curatori Pietro Airoldi, Lisa Andreani, Jacopo Costanzo (WAR), Zeno Franchini (LOTS/Marginal), Francesca Gattello (LOTS/Marginal), Valeria Guerrisi (WAR) e Izabela Anna Moren (FSR), il festival è concepito come un Grand Tour del territorio siciliano degli ultimi 100 anni. L’evento è caratterizzato da una natura esperienziale che attraverso passeggiate urbane, visite, talk ed incontri esplorerà architetture, luoghi, paesaggi – realizzati, dimenticati o non completati – con l’obiettivo di individuare una diversa lettura capace di innescare una nuova consapevolezza su temi profondamente radicati nella storia recente della Sicilia – patrimonio dell’architettura moderna, il paesaggio industriale e post-industriale, la decolonizzazione. After. After History, Afterlife diventa al contempo un programma di ricerca sulla Sicilia che vuole interrogare l’isola oltre la sua storicizzazione: cosa significa, e come si può cambiare la propria prospettiva e percezione su ciò che è sempre stato percepito come ‘tradizione’? “La scelta dei luoghi del tour, che non può e non intende essere una restituzione esaustiva per temi e per tipologie di architetture siciliane, è invece una possibile mappatura di luoghi che diventano leve di racconto della modernità siciliana, delle sue problematiche e contraddizioni, nonché delle sue inesplorate potenzialità”, concludono i curatori.Molte delle tappe proposte ospiteranno concerti e performance come a Palermo dove per la serata inaugurale del festival, sabato 22 aprile, è prevista un concerto con special guest a cura di Ortigia Sound System; il Teatro del Carmine, a Salemi dove va in scena lo spettacolo «Here We Are» con Claudio Collovà prodotta da Genìa Art Lab; Borgo Rizza che è il luogo di una cena collaborativa a cura del duo di social designer Marginal Studio a seguire di due incontri ospitati in collaborazione con DAAS – Decolonizing Architecture Advanced Studies; e l’anfiteatro, del complesso fieristico Le Ciminiere di Catania, dove si chiude le ultime 24h con istallazioni video, un bookshop, un’assemblea di professionisti siciliani contemporanee seguita da una programmazione musicale e party finale sempre a cura di Ortigia Sound System.
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Gregoriana: Tre incontri pubblici in preparazione alla GMG 2023
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Roma 31 marzo – Card. José Tolentino de Mendonça / José Mourinho, 18 aprile – Card. Mauro Gambetti / Avv. Daniele Bruno, 9 maggio – Card. Gianfranco Ravasi / Prof. Jorge Vaz de Carvalho Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta, 4. Nel decimo anniversario dell’elezione di papa Francesco, il Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” della Pontificia Università Gregoriana ha scelto come tema annuale per il proprio ciclo di conferenze pubbliche quello del futuro, tra paure e speranze. Apocalisse, storia, fede, salvezza, speranza, redenzione sono alcune delle parole che hanno articolato questo percorso. Ma per guardare al futuro con speranza non si può non rivolgersi ai giovani.Ecco allora che gli ultimi tre incontri dell’anno sono stati pensati, in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede, in preparazione all’incontro di Lisbona, dove si svolgerà la XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (1 – 6 agosto 2023). Tre incontri nei quali altrettanti porporati dialogheranno con personalità del mondo civile per inquadrare le prospettive aperte dal magistero di questo pontificato, declinate come proposte rivolte alle nuove generazioni cristiane. Il prossimo 31 marzo Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, dialogherà sul tema Dalla fine del mondo con l’allenatore Josè Mourinho. Il 18 aprile il Card. Mauro Gambetti, Vicario Generale di Sua Santità e Arciprete della basilica di San Pietro, dialogherà sulla Fratelli tutti con l’avvocato Daniele Bruno, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù. Infine il 9 maggio il Card. Gianfranco Ravasi, già Prefetto del Pontificio Consiglio della Cultura, dialogherà sulla Laudato si’ con Jorge Vaz de Carvalho, musicista e professore di letteratura (Universidade Católica Portuguesa). Il primo incontro sarà moderato da Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, mentre i seguenti saranno moderati dalla Dott.ssa Antonella Piccinin, giovane docente laica del Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”.Gli incontri – coordinati da P. Sandro Barlone S.J., Pro-Direttore del Centro Hurtado, e dal Prof. Giuseppe Bonfrate – si rivolgono a giovani laici e laiche che vogliono affiancare alla loro formazione umana e professionale l’intelligenza della fede cristiana per prepararsi alle sfide che affrontano nelle nostre società. Tutti e tre gli appuntamenti si svolgeranno alle ore 17:30 in Aula Magna, e sono gratuiti e aperti a tutti, previa registrazione sul sito della Gregoriana. Sarà inoltre possibile seguire gli incontri in diretta streaming sul canale youtube.com/UniGregoriana
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Infrastrutture, FAST-Confsal: “Inaccettabile il definanziamento delle opere nel Mezzogiorno”
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
“Inaccettabile il definanziamento delle opere ferroviarie nel Mezzogiorno. Servono risposte concrete e pentuali”. Questo il commento del segretario generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, in seguito all’audizione presso la IX Commissione trasporti della Camera dell’amministratrice delegata di RFI, Vera Fiorani, nell’ambito dell’esame dei contratti di programma stipulati dal Ministero delle Infrastrutture con la società Rete Ferroviaria Italiana.”Nel corso dell’audizione, ha spiegato Serbassi, molti parlamentari, avvalendosi della documentazione consegnata in Commissione dalla FAST-Confsal, hanno denunciato il mancato rispetto della quota di investimenti nelle opere pubbliche del 34% che dovrebbe essere destinata al Mezzogiorno. Dal nostro monitoraggio risulta infatti che la quota di investimenti regionali non supera il 30%, quella per la mobilità delle città metropolitane si attesta al 28% e quella per l’accessibilità su ferro degli aeroporti è addirittura al 13%. Numeri ai quali la Fiorani ha replicato in maniera generica sostenendo che la ‘la quota percentuale va considerata sul complesso non sui singoli filoni di investimento’ e che ‘la potenza di fuoco sul sud è incredibile’. Spiegazioni che non possono assolutamente lasciarci soddisfatti”. “Risulta”.”Risulta evidentemente non positiva – prosegue il segretario FAST-Confsal – la variazione procedurale introdotta dall’art. 5 del D.Lgs, 152/2021 che prevede l’espressione di un parere della Commissione postuma alla sottoscrizione del Contratto tra RFI e MIT. L’amministratrice delegata, su richiesta del vice presidente ON Tosi, si è riservata di dare dettagliate spiegazioni di merito. Come FAST-Confsal riteniamo però sia alquanto arduo dare spiegazioni sostenibili in merito al definanziamento e ai rallentamenti fino ad ora riscontrati nella realizzazione delle infrastrutture del sud Italia e nelle isole maggiori. A tal riguardo è esplicativa il focus dell’Istat pubblicato lo scorso 25 gennaio nel quale emerge che in 25 anni il gap per l’elettrificazione delle linee ferroviarie tra mezzogiorno e centro nord è passato dal 20 al 21% incrementandosi ulteriormente, anziché ridursi come da linee guida del PNRR”.
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Libro di Igiaba Scego Cassandra a Mogadiscio
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Roma domenica 2 aprile 2023, ore 16.30 Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze | Sala Conferenze Piazza Guglielmo Marconi, 14. Libro di Igiaba Scego Cassandra a Mogadiscio (Bompiani). L’incontro, introdotto da Andrea Viliani, Direttore del Museo, vedrà l’autrice in conversazione con il giornalista Adil Mauro. Cassandra a Mogadiscio comincia a Roma, il 31 dicembre 1990, con una sedicenne che si prepara per la sua prima festa di Capodanno: indossa un maglione preso alla Caritas, si è truccata in modo maldestro e immagina un nuovo anno carico di promesse. Non sa che quella sera si compirà per lei un destino diverso: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in Somalia, il Jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarla più. Jirro è una delle tante parole somale in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, che ha chi vive una diaspora.Nata in Italia da genitori esuli durante la dittatura di Siad Barre, Igiaba Scego mescola in questo suo ultimo libro la lingua italiana e quella somala in pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio in cui la sofferenza si trasforma in speranza grazie alle parole. Cassandra a Modagiscio è un racconto che svela quanto vicende lontane continuino a riguardarci intimamente: il nonno paterno dell’autrice, interprete per il generale Graziani durante gli anni dell’occupazione italiana; il padre diplomatico e uomo di cultura; la madre, cresciuta in un clan nomade e inghiottita dalla guerra civile; le umiliazioni della vita da immigrati a Roma negli anni Novanta; la mancanza di una lingua comune per una famiglia sparsa tra i continenti; una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. Ma, come una moderna Cassandra, Igiaba Scego depone l’amarezza e sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace. Da qualche anno la scrittrice e le curatrici del Museo delle Civiltà hanno avviato un dialogo sulle collezioni dell’ex Museo coloniale e quelle di arti e culture africane, attraverso incontri nelle sale espositive e nei depositi che hanno affrontato diversi temi: le eredità del colonialismo italiano, la possibilità di raccontare storie che diano conto delle soggettività – voci, sguardi, corpi e narrazioni – collegate agli oggetti e alle opere che compongono le collezioni del Museo, l’importanza di promuovere la conoscenza del passato coloniale, l’analisi e la decostruzione di immaginari che si hanno sull’Africa. In occasione della presentazione, Igiaba Scego leggerà un estratto del capitolo dedicato al Museo delle Civiltà.
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Il gruppo Vorwerk festeggia 140 anni con 3,4 miliardi di fatturato
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Il 2023 è un anno molto importante per il Gruppo Vorwerk. La multinazionale tedesca nota in tutto il mondo per i suoi prodotti iconici Folletto e Bimby® celebra i 140 anni dalla sua fondazione. Nata nel 1883 nella valle del fiume Wupper come fabbrica di tappeti, dal 1929 Vorwerk si è focalizzata sulla produzione di elettrodomestici, introducendo in Germania, e poi in tutta Europa, il sistema della vendita diretta, certamente la più importante pietra miliare nella sua storia. Una storia di passione e di continua innovazione che oggi guarda al proprio passato con orgoglio per raccontare una lunga storia di successi. Oggi, infatti, Vorwerk è l’azienda numero uno nella vendita diretta in Europa ed è leader mondiale nella vendita diretta di elettrodomestici di alta qualità. Nel 2021, il Gruppo ha generato vendite per un totale di 3,4 miliardi di euro, stabilendo un nuovo record per l’azienda.La storia dell’azienda ebbe inizio nel 1883, quando Carl Vorwerk fondò nell’attuale città di Wuppertal la Barmer Teppichfabrik Vorwerk & Co., una piccola fabbrica di tappeti che rappresentò il punto di partenza verso l’affermazione di un brand a livello globale e di una storia continua di innovazioni. Carl Vorwerk dimostrò intraprendenza e un grande spirito imprenditoriale volto alle sfide; infatti, fino ad allora i tappeti di alta qualità venivano prodotti esclusivamente in Inghilterra. Nel 1907 Carl Vorwerk consegnò le redini dell’azienda a suo genero, August Mittelsten Scheid, rampollo di una famiglia di industriali operante nella stessa area industriale sin dal 1764. Nel 1909 Vorwerk si era già affermata come azienda familiare al di fuori della regione d’origine, crescendo rapidamente e incrementando la produzione di tappeti, costruendo nuovi edifici e una sua fabbrica di macchinari industriali. Anche la gamma di prodotti si era evoluta e spaziava dagli assi per auto ai motori per grammofoni. Ma l’invenzione della radio mise in ginocchio il mercato dei grammofoni, e la soluzione giunse allora da un’idea brillante: la trasformazione dal motore per grammofono al motore per aspirapolvere – ecco da dove viene l’invenzione del Kobold – in Italia poi noto come Folletto.Questa del 1929 si rivelò una vera rivoluzione per Vorwerk, che realizzò un apparecchio maneggevole ma nel contempo molto efficiente. Ma il mercato non era ancora pronto per una tale innovazione: i potenziali clienti non erano in grado di apprezzare i vantaggi del Kobold semplicemente vedendolo in vendita in un negozio al dettaglio. E ancora una volta la soluzione arrivò da un’idea rivoluzionaria, ovvero l’introduzione della vendita diretta in Germania – certamente la più importante pietra miliare nella storia di Vorwerk.E nel 1938 l’espansione della rete vendita superò i confini tedeschi: venne fondata in Italia la Vorwerk Folletto che, nel 1939, si presentò alla Fiera di Milano con un modello di scopa elettrica che riscosse un notevole successo.Nel 2005 Jörg Mittelsten Scheid si è dimesso dal management dell’azienda, ma ancora oggi ne è Presidente Onorario del Consiglio di Vigilanza. Oggi, la gestione del Gruppo Vorwerk è affidata al Consiglio Esecutivo composto di tre membri, Thomas Stoffmehl, Hauke Paasch e il Thomas Rodemann, mentre la continuità è garantita dalla famiglia proprietaria alla sua quinta generazione.
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Sviluppo della ricerca in agricoltura digitale
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Il CREA, il più importante ente di ricerca italiano in agroalimentare e il BioSense Research and Development Institute for IT in Biosystems, della Repubblica di Serbia, hanno firmato ieri, nell’ambito del “Business and Science Forum Italia-Serbia”, un Memorandum di Intesa per promuovere la collaborazione economica, scientifica e tecnologica in agricoltura.A siglare l’accordo, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e del Presidente della Repubblica serba, Aleksandar Vucic, il direttore generale del CREA Stefano Vaccari e direttore di Biosense, Vladimir Crnojević.Il CREA e il BioSense Institute coopereranno mediante scambi di informazioni, buone pratiche ed esperienze tra i rispettivi staff di ricercatori, organizzando meeting ed eventi su temi di reciproco interesse e sviluppando insieme progetti comuni di ricerca, con particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali in agricoltura. Una partnership a tutto tondo che prevede, inoltre, l’avvio di attività condivise di ricerca in agricoltura, agroindustria, agroalimentare, pesca, silvicoltura, sviluppo rurale ed economia agraria. Per assicurare l’effettiva implementazione di questo Memorandum di intesa, sarà istituito un Comitato Congiunto per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica, che sarà composto e copresieduto da rappresentanti di entrambi gli Enti firmatari.
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Pa: Fp Cgil, 30 marzo a Roma iniziativa ‘Superare il precariato, costruire il futuro
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Roma giovedì 30 marzo presso ‘Spazio Pubblico’, il centro di cultura sindacale della Fp Cgil, in via di Porta Maggiore 52 a partire dalle ore 10.30. Appuntamento con al centro il tema del superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni, centrali e periferiche, con particolare riferimento ai progetti connessi all’attuazione del Pnrr e della programmazione europea, insieme alla proposta della Fp Cgil di un piano straordinario per l’occupazione. All’iniziativa parteciperanno i parlamentari: Arturo Scotto, primo firmatario della mozione a sostegno del Piano straordinario per l’occupazione pubblica, insieme ai co-firmatari Marco Sarracino, Toni Ricciardi, Andrea Rossi, Maria Stefania Marino, Silvia Roggiani e Giuseppe Provenzano. Interverranno inoltre: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari; Davide Franceschin, segretario nazionale Nidil Cgil; Florindo Oliverio e Michele Vannini, segretari nazionali Fp Cgil; Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil.
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Sapienza: primo posto al mondo negli studi classici per il terzo anno consecutivo
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
L’Ateneo si conferma l’unico in Italia a conseguire un primato assoluto a livello mondiale. Prima tra le università italiane per le “Arts & Humanities” e le “Natural Sciences” È stata pubblicata l’edizione 2023 del report QS World University Rankings by Subject, che analizza quest’anno 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche. Sapienza si è classificata in tutte e 5 le aree e in 43 materie, ottenendo complessivamente un’ottima performance a livello mondiale, posizionandosi tra i primi 50 atenei al mondo in 7 materie e tra i primi 100 al mondo in 21 materie. Il Ranking conferma la Sapienza prima al mondo nella materia “Classics and Ancient History”, con il punteggio di 98.7, e prima in Italia in ben due aree tematiche: “Arts & Humanities” e “Natural Sciences”, rispettivamente al 41° e 44° posto mondiale. L’Ateneo vanta inoltre 14 primati nazionali nelle seguenti materie: Classics & Ancient History (1), Archaeology (11), History of Art (17), Physics & Astronomy (35), Library & Information Management (43), History (49), Psychology (61), Statistics & Operational Research (fascia 51-100), Nursing (fascia 51-100), Theology, Divinity & Religious Studies (fascia 51-100), Anthropology (fascia 51-100), Development Studies (fascia 101-120), Biological Sciences (108), English Language & Literature (fascia 101-150). Novità della classifica 2023 è l’ingresso del subject “History of Art”, in cui Sapienza è prima in Italia, al 17° posto mondiale.La classifica per materie elaborata da QS prende in considerazione i seguenti parametri: la reputazione accademica e quella tra le aziende basata sull’opinione di recruiter in tutto il mondo, le citazioni per paper, l’utilizzo dell’“H-Index” sulla prolificità e l’impatto delle pubblicazioni e l’International Research Network, percentuale di pubblicazioni su Scopus con co-autori internazionali previsto quest’anno per la prima volta per tutti i subject. Quest’anno QS Subject 2023 ha analizzato: – 16,4 milioni di articoli unici pubblicati tra il 2016-2020 – 117,8 milioni di citazioni nel 2016-2021 – 1594 istituzioni classificate in 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche (Arts & Humanities, Engineering & Technology, Life Sciences & Medicine, Natural Sciences, Social Sciences & Management)
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Il Politecnico di Torino consolida la sua posizione nella top 50 a livello mondiale
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Lo è nell’area di Ingegneria su 530 Atenei classificati nel Ranking e oltre 2000 Atenei valutati.Mechanical, Aeronautical & Manufacturing entra tra i migliori 30 Atenei al mondo su oltre 500 Atenei classificati; ottima anche la posizione per Electrical and Electronic engineering nelle top 40 sempre su oltre 500 Atenei.Si mantengono stabili e in buona posizione Civil and Structural che si conferma intorno alle top 30 nel suo ambito disciplinare e Georesources and Geoenergy Engineering in 15° posizione su 160 Atenei. Notevole il miglioramento per l’ambito Chemical Engineering che, con un guadagno di ben 35 posizioni nelle ultime due edizioni, si colloca al 63° posto su 420 Atenei. Da segnalare inoltre il salto di 28 posizioni per Computer Science and Information systems, che si avvicina così alla top 100 su quasi 700 Atenei.Le ottime performance del Politecnico non si limitano al campo dell’ingegneria: l’Ateneo si conferma in top 30 anche nell’ambito disciplinare Architecture/Built Environment.Si segnalano inoltre importanti miglioramenti in Material Sciences (top 60) e Mathematics che con un guadagno di oltre 30 posizioni entra nelle top 100 su oltre 500 Atenei.Per la prima volta il Politecnico entra nel ranking nell’ambito disciplinare Business & Management Studies (fascia 301-550) e in Environmental Sciences dove si colloca nel top 150.Per costruire questa classifica, QS valuta la reputazione in ambito accademico e in ambito industriale, il numero di citazioni delle pubblicazioni scientifiche, il grado di internazionalizzazione della produzione scientifica, oltre ad alcuni indici bibliometrici tra i quali l’H-index. “Il miglioramento nella maggior parte degli ambiti disciplinari, nelle aree di Ingegneria e Architettura, testimonia l’ottima reputazione internazionale del Politecnico di Torino e la capacità di confrontarsi con i migliori Atenei al mondo nella ricerca -sottolinea il Rettore Guido Saracco – con questi risultati l’Ateneo consolida il ruolo di importante player nel contesto internazionale per l’alta qualità della sua ricerca e della formazione”.
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Una nuova antologia per la scuola secondaria di primo grado
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
E’ basata su un metodo innovativo, il Writing and Reading Workshop, che valorizza le potenzialità di tutti gli studenti: è arrivata L’avventura più grande, curata da Linda Cavadini, Loretta de Martin e Agnese Pianigiani e pubblicata da Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, ora parte di Sanoma Italia (gruppo finlandese leader in Europa nel settore education, che ha recentemente acquisito la divisione scuola di Pearson Italia). La nuova antologia è uno spazio laboratoriale di sperimentazione, una vera e propria “bottega rinascimentale del XXI secolo”; la cornice didattico-pedagogica è quella del Writing and Reading Workshop (WRW), nato negli anni Settanta negli Stati Uniti e sistematizzato dalla docente Lucy Calkins e dal suo team in seno al Teachers College della Columbia University. Il WRW è un metodo rigoroso ma flessibile, che aiuta il docente a costruire la propria didattica in chiave laboratoriale e favorisce l’autonomia degli alunni attraverso la pratica quotidiana di lettura, scrittura e metacognizione. Il WRW, nonostante le sue origini statunitensi, ha molti legami con la didattica e la pedagogia democratica e laboratoriale europea (Célestine Freinet) e italiana (Don Lorenzo Milani, Mario Lodi, Gianni Rodari, Bruno Ciari), oltre che con i moderni studi di didattica della lettura e della scrittura: gli studenti vengono messi al centro del processo educativo, fanno pratica in un contesto motivante perché autentico, si sostengono a vicenda e si confrontano tra loro parlando e scrivendo di ciò che leggono, in una vera e propria comunità ermeneutica che diventa esercizio quotidiano di cittadinanza. Il percorso di lettura è costituito in larga misura da racconti completi, e non da stralci di romanzi come nelle antologie “tradizionali”; questa scelta si fonda su tre ragioni principali: la prima è di offrire agli studenti testi con un inizio e una fine, capaci quindi di avvincere e appassionare alla lettura; la seconda è di insegnare le tecniche di comprensione e analisi a partire da testi che, in quanto compiuti, presentano una struttura organica e completa di tutti gli elementi fondamentali della narrazione; la terza è di proporre agli studenti modelli efficaci da imitare per diventare giovani scrittori.Infine, Storie dalla biblioteca di classe è una sezione pensata per far scoprire e amare agli studenti la migliore letteratura contemporanea Young Adult: i testi antologizzati in questa sezione sono accompagnati da una didattica leggera e stimolante, che invita alla riflessione personale.L’avventura più grande arriva nelle scuole con l’obiettivo di proporre un metodo intrinsecamente inclusivo, capace di valorizzare le potenzialità di ciascuno. Tra gli elementi che concorrono a questo fine vi sono: la ricorsività del metodo, che insegna una routine di pensiero aiutando gli alunni a lavorare per fasi; l’utilizzo di organizzatori grafici, ottime guide visuali per la comprensione e l’analisi del testo; la selezione antologica, adatta sia per il livello di difficoltà sia per la lunghezza dei testi proposti; la sezione Facciamo il punto, che offre mappe e sintesi per domande allo scopo di fissare i concetti. Per info: sanomaitalia.it
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Cervelli in fuga: sei studenti su dieci tentati da un futuro all’estero dopo il diploma
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Il desiderio di partire per l’Estero, tra le ragazze e i ragazzi che frequentano attualmente le scuole superiori è molto forte: per il 17% è già una certezza mentre per il 44% è una delle ipotesi sul piatto.A segnalarlo è la ricerca “Dopo il diploma” condotta da Skuola.net su un campione di 3.200 alunni delle scuole superiori, in occasione della ELIS Open Week, l’evento organizzato da ELIS – realtà no profit che forma persone al lavoro – per avvicinare le aziende leader nei settori tecnico-tecnologici agli studenti.Il momento migliore per compiere questo passo, secondo le ragazze e i ragazzi raggiunti dall’indagine, è proprio quella immediatamente successiva alla scuola. Il 43% dei “partenti” farebbe infatti un percorso unico, formandosi all’estero per poi cercare un’occupazione stabile nel Paese d’accoglienza. Inoltre, la maggior parte dei giovani che guardano verso l’Estero non vede un possibile ritorno in patria: il 20%, infatti, ha già messo tra le possibilità quella di rimanere fuori a vita.Il motivo che spinge così tanti giovani a immaginare di “espatriare”? Alla base ci sono soprattutto le scelte per il post-diploma. Molto, però, dipende anche dallo status socio-economico della famiglia.
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Scuola: La rivoluzione del merito di Valditara
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
“Una scuola che mette al centro lo studente, valorizzando il talento e le potenzialità di ciascuno, attraverso percorsi individualizzati. Una scuola equa dove le difficoltà di ciascuno diventano base per costruire nuove opportunità di studio e lavoro. Non possiamo che plaudire alla rivoluzione del merito portata avanti dal Ministro Valditara che ieri ha incontrato i sindacati di categoria per presentare lo schema di decreto che prevede l’istituzione dei docenti tutor e dei docenti orientatori. Si tratta di figure straordinariamente importanti la cui istituzione è supportata da uno stanziamento di 150 milioni di euro già nel 2023. Figure professionali altamente ed appositamente formate nate con l’obiettivo di dare vita ad una personalizzazione dei percorsi formativi e di orientamento nelle Scuole secondarie di II grado. Una svolta nel mondo della scuola, sempre più orientato, con il Governo Meloni, al Merito e alla valorizzazione degli studenti”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura del Senato e responsabile della Scuola di Fratelli d’Italia.
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Scuola: Maturità 2023, compensi da fame per commissari e presidenti
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
La maturità 2023 cambia faccia per gli studenti: si torna alle tre prove “classiche” dopo tre anni di Covid, ma non cambia praticamente nulla per i docenti e i dirigenti scolastici a cui spettano i compensi introdotti ben 15 anni fa. A quantificare le somme aggiuntive da assegnare a commissari e presidenti dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione continua ad essere il decreto interministeriale del 24 maggio 2007, con la successiva nota n. 7054 del 2 luglio 2007: le quote-base per la funzione svolta vanno da 400 a 1.200 euro lordi, a cui bisogna aggiungere eventuali maggiorazioni, soprattutto per chi deve affrontare i costi per la “trasferta. In linea generale, i compensi rimangono da fame. Ad alcuni docenti coinvolti nelle prove non viene assegnato alcun compenso. “La nostra classe politica – continua il sindacalista autonomo – non può continuare a fare finta di nulla di fronte a dei trattamenti economici così bassi e inopportuni, soprattutto se gli stessi politici, ad iniziare da quelli che governano, continuano a dire che occorre valorizzare l’insegnamento in Italia. I compensi correlati alla funzione svolta per lo svolgimento, da docente o dirigente, dell’Esame di Stato della scuola secondaria di secondo grado, scrive Orizzonte Scuola, sono così stabiliti: presidente € 1.249,00 (in una commissione con due classi; è ridotto alla metà in una commissione con una classe sola); commissario esterno € 911,00 (in una commissione con due classi; è ridotto alla metà in una commissione con una classe sola); commissario interno € 399,00 (per una classe; se opera su più classi e/o commissioni, spetta una sola quota aggiuntiva); al commissario sostituto del presidente viene data una maggiorazione del 10% del compenso spettante; al segretario della sottocommissione non viene assegnato alcun compenso; al docente di sostegno, all’esperto del liceo musicale, all’esperto esterno nessun compenso; al docente in sorveglianza durante le prove scritte nessun compenso; al commissario delegato a sostituire il presidente, il cosiddetto vicepresidente, è attribuita una maggiorazione del 10% del compenso previsto per la funzione di commissario; come nessun riconoscimento economico aggiuntivo è previsto per il segretario verbalizzante della sottocommissione che, nel corso dell’esame, potrebbe avere un carico di lavoro maggiore rispetto ai colleghi della commissione/sottocommissione.Ai docenti impegnati negli Esami di Stato della scuola secondaria di secondo grado vengono assegnati dei compensi riferiti alla trasferta: gli stessi sono costituiti da una quota forfettaria determinata in base ai tempi di percorrenza tra la sede di servizio o residenza (dichiarate dagli interessati) e la sede d’esame; tra la sede di servizio e di residenza si considera quella più vicina (sempre in termini di tempo di percorrenza) alla sede d’esame; per l’individuazione dei tempi di percorrenza si fa riferimento agli orari ufficiali dei mezzi di linea extra-urbani più veloci, in vigore all’inizio delle operazioni d’esame. Ai compensi suddetti va aggiunta la quota di compenso legata alla trasferta (Tabella 1 – quadro B): al personale nominato, nel comune di servizio o residenza o fuori degli stessi, in sede d’esame raggiungibile in non più di 30 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 171; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 31 e 60 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 568; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 61 e 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno assegnati 908 euro; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo superiore a 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 2.270,00
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Scuola: Docenti tutor, il Ministero non cambia idea
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Sul docente tutor, in arrivo a settembre 2023 per combattere per l’orientamento e la dispersione scolastico, l’amministrazione non sembra volersi scostare dalla prima versione proposta: oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe ha ribadito che saranno coinvolti circa 40 mila insegnanti e che in questa prima fase, al via il prossimo mese con la formazione on line, riguarderà gli ultimi tre anni della scuola superiore per poi estenderla nel tempo al biennio iniziale e alle scuole medie, così da coprire tutti gli otto anni della scuola secondaria: il docente tutor, ha detto il ministro, “avrà un ruolo decisivo” perché a lui spetterà “personalizzare il percorso formativo e coordinare in una logica di team tutti gli altri docenti per far si che la formazione del ragazzo sia sempre più aderente alle sue necessità“. Secondo Valditara “si tratta della prima pietra della rivoluziona del merito. Che prevede di tirar fuori i talenti che ogni ragazzo ha dentro di sé e non permettere che qualcuno rimanga indietro”. Ai docenti tutor verrà assegnato un bonus annuale variabile da 2.850 euro a 4.750 euro lordo Stato, come è stato deciso in contrattazione: il loro finanziamento si ricaverà dai 150 milioni del fondo per la valorizzazione del personale scolastico (art. 1 comma 561 della Legge di Bilancio 2023). I docenti tutor dovranno impegnarsi per un triennio per raggiungere obiettivi PNRR. La ripartizione dei 150 milioni per i tutor sarà fatta in base al solo numero degli alunni delle classi terminali di ogni istituto secondario di secondo grado. La ripartizione per singolo docente sarà effettuata dalla contrattazione di istituto prevedendo un assegno annuo da 2.850 euro a 4.750 euro lordo Stato, quindi ai docenti tutor arriverà circa la metà di queste cifre. A giorni, dopo l’informativa sindacale, il prossimo decreto ministeriale relativo ai criteri di attribuzione del bonus e alle linee guida già pubblicate sulla figura del docente tutor. Assieme a quella del docente tutor si istituirà la figura dell’orientatore: si prevedono circa 2.500 orientatori. I docenti interessati dovranno seguire un corso di formazione di 20 ore gestito da Indire e completamente on line, che inizierà ad aprile di quest’anno. Tra i criteri non vincolanti ma indicativi per l’individuazione di tali figure: avere prestato 5 anni di servizio a tempo indeterminato; avere svolto funzioni interne alla scuola su orientamento, Pcto e dispersione; impegnarsi a ricoprire tale incarico per almeno un triennio. Il ministero a breve pubblicherà la circolare esplicativa decreto ministeriale che sarà emanato entro i 180 giorni previsti dalla legge: la circolare, presentata per sommi capi ai sindacati, delinea i criteri circa l’individuazione, il percorso e la remunerazione del tutor. Il corso di formazione per diventare docente tutor e docente orientatore sarà di 20 ore e sarà gestito dall’Indire. I tutor dovrebbero essere 40.000, a cui vanno i docenti orientatori, uno per ogni istituto scolastico; saranno distribuiti nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado (anno scolastico 2023/2024). Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.
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Volume “Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi (1880-1970)”
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Firenze Il 30 marzo, nella Cattedrale dell’Immagine di Piazza Santo Stefano al Ponte, verrà presentato in anteprima. E’ edito dalla casa editrice Sillabe di Livorno. Scritto dalla storica del gioiello Bianca Cappello, è un testo critico approfondito – al tempo stesso scorrevole e di facile lettura – che permette sia al grande pubblico che agli addetti ai lavori, l’accattivante lettura di un tassello in più nella ricostruzione dell’affascinante storia dell’oreficeria fiorentina nel contesto italiano e internazionale di epoca moderna e contemporanea. Quasi un secolo di produzione orafa, raccontato dall’autrice in 237 pagine attraverso l’importante archivio di disegni, foto e campioni di gioielli della gioielleria e argenteria Fratelli Peruzzi. Fondata a Firenze nel 1880 in ogni fase della sua lunga attività tra l’Italia e l’America, si è perfettamente inserita nel contesto storico, politico e di costume e tuttora è attiva con il suo laboratorio e il suo esercizio commerciale sul Ponte Vecchio a Firenze. Il volume in italiano e inglese con oltre 300 immagini a colori (prefazione di Luigi Salvadori, introduzione di Dora Liscia Bemporad), è stato editato grazie a Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo, promotori del programma Rinascimento Firenze che vedeva come soggetto attuatore l’Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte.
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Carenza medici, allo studio nuove misure finanziarie
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
“A ridosso dell’inizio del mio mandato, ho istituito un apposito gruppo di lavoro con l’obiettivo di affrontare la questione della carenza del personale sanitario e il conseguente ricorso da parte delle aziende sanitarie ad affidamenti esterni. I temi che si stanno approfondendo costituiranno i contenuti di nuove proposte normative, che intendo adottare prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci, durante il Question time alla Camera su quali iniziative intenda assumere al fine di garantire una retribuzione adeguata al personale medico e al personale infermieristico del sistema sanitario nazionale. “Gli esiti di tale lavoro confluiranno in proposte normative, già in parte ben definite nella loro struttura e nel contenitore complessivo, finalizzate ad assicurare il potenziamento delle risorse umane nei servizi di emergenza urgenza, da un lato, e – ha aggiunto il ministro – dall’altro, a disincentivare il ricorso alle forme di esternalizzazione dei servizi sanitari che – come evidenziato – si traduce in un impiego a carattere saltuario e precario di professionisti sanitari da parte delle aziende”.Schillaci ha ricordato come “il cronicizzarsi della carenza di personale sanitario soprattutto nei reparti di emergenza-urgenza, con lo scarso indice di gradimento che riscontrano le scuole di specializzazione in medicina e chirurgia d’urgenza, anestesiologia ed altre, ha spinto le aziende stesse a forme d’ingaggio atipiche, attraverso affidamenti di appalti esterni, talvolta di interi reparti, con costi crescenti contabilizzati non più tra i costi del personale, ma tra quelli per beni e servizi. L’uso distorto delle esternalizzazioni, peraltro, non soltanto genera un sempre più gravoso onere in capo alle strutture, ma comporta gravi criticità in termini di sicurezza delle cure”. “Il mio impegno è finalizzato alla messa in campo di tempestive e rilevanti misure, anche di natura finanziaria, per rinnovare e incentivare l’interesse verso il Ssn, da parte di tutti i professionisti sanitari”, ha aggiunto il ministro della Salute. In particolare, spiega, “stiamo studiando la possibilità di un incremento delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive, per l’abbattimento delle liste di attesa, così da rendere il ricorso a tali prestazioni da parte delle aziende e degli enti del Ssn più incentivante per i professionisti sanitari destinatari nonché più utile per la collettività”.L’emergenza di personale sanitario, ha detto ancora Schillaci “ha origini lontane e cui hanno concorso numerosi fattori, non ultimi una errata valutazione e programmazione nel tempo dei fabbisogni, con il crescente innalzamento della relativa età media del personale e una eccessiva rigidità dei limiti alla spesa del personale dipendente che ha reso nel tempo scarsamente attrattivo il lavoro prestato presso gli enti e le aziende del Ssn. Con un flusso in uscita complessivo di circa 31.600 professionisti tra medici ed infermieri dal 2001 al 2021”. (fonte Doctor33)
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Il settore medico in Svizzera e altrove nel mondo
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Nel 2022 si contavano sul suolo elvetico 40.000 medici in attività, in aumento del 2% (+780 persone) rispetto al 2021. Una crescita dovuta principalmente all’incremento del numero di dottoresse, la cui percentuale è passata dal 37,5% nel 2012 al 45,7% lo scorso anno. Tra le professioniste e i professionisti attivi sul territorio elvetico, il 39,5% ha ottenuto il diploma all’estero. Complici le condizioni salariali che in Svizzera sono più vantaggiose rispetto ad altri Paesi, delle 15.783 persone che lavorano nella Confederazione, solo la percentuale di chi ha conseguito la laurea in Germania (il 38,6%) è superiore a quella di chi l’ha ottenuta in Italia (23%). Seguono l’Austria con il 10,2%, la Francia con il 7,6%, la Grecia con il 4,3%. Gli altri Paesi, rappresentano il 26,3%. A livello globale, la Svizzera si trova al secondo posto della classifica di Stati che maggiormente dipendono dall’estero per coprire il proprio fabbisogno di dottori e dottoresse. Il primato è detenuto da Israele, con il 57,8%. Seguono la Svizzera (39,5%), l’Inghilterra (31,9%) e la Svezia (29,4%). Le donne rappresentano dal canto loro una presenza sempre più marcata, anche se per una perfetta parità c’è ancora un po’ di strada da fare: le professioniste sono il 43,6% contro il 56,4% di colleghi uomini. A livello di responsabilità, più si sale sulla scala gerarchica, più i posti sono ricoperti da uomini. Una tendenza che sta lentamente cambiando. In Francia così come in Italia o Germania, moltissimi infermieri preferiscono venire a lavorare in Svizzera, sottostando a condizioni contrattuali migliori di quelle che avrebbero in patria. “Continua la nostra ricerca sui #deserti_sanitari_europei in Italia ,Europa e nel mondo. Ecco le statistiche in svizzera che confermano che alcuni paesi sono più avanti nella programmazione e prevenzione del fenomeno carenza medici e infermieri che sono ormai mondiali ,in questi anni e da più di 15 anni denunciamo la carenza di medici specialisti e infermieri in Italia e nel mondo ,i deserti sanitari europei causando direttamente ed indirettamente deserti sanitari nei paesi poveri ,in Africa ,paesi arabi ,India ,Asia ,Sud America ,Pakistan visto che i loro professionisti della sanità locali cercano soluzioni migliori e con salari più alti. Urge una soluzione Globale come la questione dell’immigrazione e no a soluzioni fai da te e momentanei ,urgono soluzioni mondiali e collettive altrimenti i paesi ricchi assorbono tutti i professionisti della sanità dei paesi poveri, a parte i paesi che non programmano nessuna soluzione da 15 anni e anzi penalizzano gli investimenti in sanità.” Cosi dichiara Foad Aodi , Presidente Amsi (associazione medici di origine straniera in Italia ) e UMEM( Unione medica euromediterranea) e membro Commissione Salute Globale Fnomceo e annuncia le nostre statistiche in Europa ci sono più di 650 mila medici di origine straniera di cui 150 mila mobili durante per loro attività professionale. Fonte: http://www.unitiperunire.org
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In aumento le malattie del fegato, colpa di sedentarietà
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Il territorio è la sentinella dei cambiamenti sociali. I medici di medicina generale ammettono che sono peggiorate le abitudini degli italiani. “È aumentato il consumo di psicofarmaci e di bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici anche consumati in unica occasione), dilaga la vita sedentaria e aumentano le persone obese e in sovrappeso, tutto questo a scapito del fegato che presenta il conto: cirrosi, che può portare a gravi complicanze come ascite, insufficienza renale, encefalopatia epatica, ipertensione portale, varici esofagee, peritonite batterica spontanea, fino ad arrivare all’epatocarcinoma”. L’obesità in Italia interessa quasi la metà degli adulti e almeno un terzo dei bambini (la quota è pari all’11,5% (maschi 12,3%, femmine 10,8%) mentre nella popolazione adulta la quota di sovrappeso è del 36,1% (maschi 43,9%, femmine 28,8%), evidenziando un trend in costante crescita (dati Istat, 2021); è aumentato il consumo di psicofarmaci (i dati Ocse parlano di un aumento tra il 2000 e il 2019 del 14%) e di bevande alcoliche (oltre 8,6 milioni di persone sono a rischio di dipendenza, circa 800.000 minorenni e 2,5 milioni di over 65 persone sono a rischio per patologie e problematiche correlate); inoltre si conduce una vita troppo sedentaria; tutto questo a scapito del fegato. In Italia sono 180mila le persone colpite da cirrosi epatica, con un tasso di prevalenza dello 0,3% della popolazione totale. L’impatto di questa malattia cronica multifattoriale, molto spesso sottovalutata a tutti i livelli, è molto pesante: 170mila decessi in Europa ogni anno, 10-15mila solo in Italia. Il 64% dei decessi per cirrosi epatica sono alcol correlati. Dopo una fase asintomatica proprio per questo pericolosa e spesso sottovalutata, la cirrosi diventa scompensata quando i pazienti sviluppano gravi complicanze come ascite (21%), insufficienza renale, encefalopatia epatica (16%, di solito è reversibile se opportunamente trattata ed è generalmente scatenata da cause specifiche che potrebbero e dovrebbero essere evitate o prevenute), ipertensione portale, varici esofagee, peritonite batterica spontanea, fino ad arrivare all’epatocarcinoma (sesto tumore al mondo, per incidenza, rappresenta il 90% di casi di cancro al fegato; in Italia sono stati diagnosticati più di 10.000 nuovi casi nel 2020) e al trapianto. C’è un altro aspetto legato alle malattie del fegato. I pazienti con malattie epatiche non vengono riferiti tempestivamente allo specialista con conseguenze importanti: disabilità, ripetute ospedalizzazioni e costi relativi molto più alti di quelli sostenuti per i malati con scompenso cardiaco, con BPCO riacutizzata e con stroke. “L’attivazione della Rete Epatologica Veneta costituisce un passo sostanziale per garantire all’utente della sanità la migliore assistenza indipendentemente da dove abiti e da quali siano le sue capacità di muoversi all’interno della Regione – prosegue Fabio Farinati, Direttore Dipartimento di Scienze chirurgiche oncologiche e gastroenterologiche UNIPD -. La rete garantisce, infatti, lo scambio di informazioni e di capacità gestionali fondamentale per mettere a disposizione del paziente il miglior percorso diagnostico terapeutico senza che debba, salvo eccezioni, essere accentrato in strutture Hub”. Proprio in questa ottica, il Piano socio sanitario regionale 2019-2023, approvato con l.r. 28 dicembre 2018, n. 48, prevedeva l’istituzione di reti cliniche-assistenziali”.
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L’Istat ha pubblicato i dati relativi all’utilizzo delle risorse idriche in Italia, regione per regione
Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023
Da questi dati si evince che ogni giorno si perdono 157 litri d’acqua a persona, con perdite nelle reti comunali di distribuzione pari al 42,2%. Il quadro è drammatico: perdite fino al 52,5% in Sicilia; calo delle precipitazioni; razionamenti in crescita – commenta il presidente di Confeuro Andrea Michele Tiso.Sono dati allarmanti che dimostrano quanto questo tema, legato a quello della siccità e del cambiamento climatico siano sempre più urgenti. Certamente il Governo sta intervenendo su questi temi e si studia un piano nazionale dell’acqua e la nomina di un commissario straordinario e confidiamo nella bontà di tale programma. Riteniamo però che i tempi siano tardivi, soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo – prosegue il presidente Tiso.C’è poi il problema della burocrazia e del sovraffollamento degli enti che gestiscono il servizio idrico. In Italia ne contiamo addirittura 2.391. I dati relativi al 2020 parlano di 1.619 enti che gestivano l’approvvigionamento di acqua per uso potabile, 1.965 per le reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile, 2.131 per le fognature comunali e 1.377 per la depurazione delle acque reflue urbane. Bisogna attuare una forte razionalizzazione di tali enti che crea problemi burocratici e lungaggini per l’attuazione delle misure attuative – continua Andrea Tiso. Infine vogliamo ricordare al Governo che la tecnica e la tecnologia sono dalla nostra parte. Esistono risorse e sistemi tecnologici che permettono di limitare al massimo lo spreco dell’acqua nei vari settori. Quindi da un lato bisogna investire in nuove tecnologie e dall’altro vanno riviste le infrastrutture della rete idrica nazionale – conclude il Presidente di Confeuro.
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