“È un onore partecipare alla solenne cerimonia militare per la celebrazione del centesimo anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare. Lo stemma dell’Aeronautica Militare, sormontato dall’aquila turrita, simbolo dei piloti militari, racchiude i distintivi di quattro squadriglie che, nel corso della 1ª Guerra Mondiale, si misero in luce per abilità, coraggio ed eroismo. Accompagna lo stemma il cartiglio con il motto “Virtute Siderum Tenus” che sintetizza il coraggio, la bravura ed il sacrificio di tutti gli Aviatori italiani. L’Aeronautica Militare opera tutti i giorni per la sicurezza e la difesa del Paese e dei suoi cittadini, garantendo il controllo e la sorveglianza dello Spazio Aereo nazionale e di quello euro-atlantico ed euro-mediterraneo. Un bagaglio di storia e tradizioni glorioso, costruito dalle imprese di uomini valorosi che, con passione, generosità e convinto orgoglio, hanno portato ovunque nel mondo il Tricolore e la Bandiera dell’Aeronautica Militare. Le Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare italiana, inoltre, sono uno dei vanti nazionali e rappresentano l’orgoglio che unisce la patria, rendendo fiero ogni italiano di essere rappresentato dalla loro eccellenza nelle numerose manifestazioni in cui si esibiscono.” Così il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri difesa al Senato della Repubblica.
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Mostra collettiva I Bad Boys del Gruppo XXL
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Roma giovedì 6 aprile alle ore 18 presso la Galleria Bulgaria a Roma (via Monte Brianzo, 60) organizzata dall’Istituto di Cultura Bulgaro a Roma in collaborazione con la curatrice Susanna Wagner Horvatovicova, durerà fino al 23 aprile e vede protagonisti i principali esponenti del Gruppo XXL di Sofia, un importantissimo collettivo, di cui vengono messi a confronto i primi lavori realizzati tra il 1995 e il 1997 con alcuni più recenti in linea di continuità. Fra gli artisti in mostra Ivan Kiuranov, Houben Tcherkelov, Genadi Gatev, George Tushev, Rossen Toshev, Svilen Stefanov di cui sono proposti lavori di pittura, scultura, fotografia ed installazioni che oscillano tra espressionismo, astrattismo e Pop art. Il Gruppo XXL si è formato a Sofia nel 1994 dopo la caduta del comunismo in Bulgaria nel 1990. Gli esponenti ricordano gli anni Novanta in Bulgaria come un periodo indimenticabile, pieno di euforia per la ritrovata democrazia, libertà e fioritura artistica, così come si ricordano a Roma gli insuperabili anni Sessanta della Pop art e dello sviluppo economico. Il Gruppo XXL è cresciuto in un clima postmoderno, pieno di interrogativi sulle problematiche sociali post-totalitarie e con una grande apertura verso l’occidente e la sperimentazione di diverse tecniche e media: performance, graffiti, pittura, fotografia, installazioni e opere ibride che oscillano tra l’approccio concettuale e lo stile della Pop art (Kiuranov, Toshev) come sculture-assemblaggio (Tushev), lavori postmoderni e performativi di post-produzione. Alcuni manipolano l’oggetto di consumo e ne trasformano il significato, (Stefanov), altri tornano alla pittura figurativa o astratta (Tcherkelov, Gatev). Secondo Svilen Stefanov, artista e teorico del Gruppo XXL, esiste un’attitudine innata all’imitazione della natura che si manifesta nell’immagine realista da cui parte la grammatica dell’immagine. Questa si arricchisce di nuovi significati attraverso il fenomeno meta-pittorico nel momento in cui nell’opera d’arte si imprimono le tracce delle pratiche dell’artista simili al gesto spontaneo dadaista. Nel Manifesto XXL intitolato Flag (Bandiera, 1995) l’artista concettuale Stefanov attiva un processo di decontestualizzazione, dematerializzazione e imitazione parodica dell’oggetto tramite un gioco di doppi sensi dati dalle lettere bulgare XXL che rimandano al nome e ‘grande formato’ del gruppo. L’oggetto rappresentato si riferisce ad un’idea-significato che si manifesta nel movimento o ripetizione, nel momento di passaggio da un medium all’altro. Secondo il critico Jean Baudrillard nel continuo bombardamento delle immagini l’oggetto reale tende a scomparire nelle fantasie del consumatore. Nella serie fotografica New Iconology (Nuova Iconologia, 1997) di Ivan Kiuranov il simulacro si intravede tra le vesti della giovane generazione bulgara. La grammatica dell’immagine si forma nell’analisi sociologica di ritratti – giovani fotografati con un’attenta osservazione dei dettagli come i vestiti indossati e il taglio dei capelli che seguono le mode occidentali, come l’espressione calma dei volti che ricordano il diffondersi del fenomeno chalga, un genere musicale alternativo comparso dopo il 1989 e nato dalla contaminazione della musica bulgara folk ed etno-pop con quella greca, turca e araba, spesso associato a una certa libertà di costumi e di atteggiamenti rilassati. site – http://www.alfaprom.com
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Silvia Codignola: Paesaggio primo
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Roma 5 aprile — 27 maggio 2023 Maja Arte Contemporanea Via di Monserrato 30 Testo di Lorenzo Canova. Ognuno di noi porta con sé, nell’età adulta, la memoria di un luogo della propria infanzia, spesso legato al periodo delle vacanze: una casa dove ritrovare gli oggetti così come si erano lasciati l’anno prima; il profilo di un paesaggio caparbiamente immutato che sembra attendere il nostro stagionale ritorno. Luoghi che finiscono con l’abitarci dentro. Il poeta Andrea Zanzotto ne “Il paesaggio come eros della terra”, osserva: “[…] la scoperta del fascino di paesaggi primi […] si verifica molto spesso in una luce di amore primordiale, infantile, con ricorrenti segni di linguaggio petèl.” (“Luoghi e paesaggi”, Bompiani, Milano, 2013). A quei “paesaggi primi” sembrano condurci, silenziosamente, le opere di Silvia Codignola selezionate in occasione di questa mostra (dipinti, acquerelli, sculture). “Come viandanti che camminano nell’ombra, entriamo così nello spazio sospeso di un’estate metaforica, bagnanti sulle rocce assolate di una stagione insieme presente e distante, mentre l’amaca non smette di oscillare come un metronomo che scandisce un ritmo incessante e profondo sospeso tra la memoria e l’oblio.”, osserva Lorenzo Canova nel testo che accompagna il catalogo della mostra. Come scrive Vittorio Lingiardi: “Paesaggio non è solo la veduta naturale su cui posiamo lo sguardo. Non è solo il territorio che fa da fondale alla nostra esperienza e ospita la nostra storia. Il paesaggio è un luogo immaginato e ritrovato. L’idea di paesaggio che emerge con imperturbabile evidenza dai quadri di Silvia Codignola è sorella del concetto di ‘mindscape’, un neologismo che fa del paesaggio un luogo psichico. Non il belvedere, le colline toscane, il golfo del Tigullio: i ‘mindscapes’ sono luoghi sospesi tra mondo interno e mondo esterno. Sono i luoghi della nostra soggettività: abitano la memoria e lo sguardo, esprimono la nostra connessione con la storia familiare e collettiva, fondano la nostra dimensione estetica. Se ‘landscape’ è il paesaggio come scena naturale, ‘mindscape’ è il paesaggio come scena psichica: lo guardiamo perché ci ri-guarda.” (“Paesaggio primo di Silvia Codignola”, in Snaporaz, rivista digitale).
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GAM: Investire nel lusso può essere un trampolino per la crescita
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Commento a cura di Swetha Ramachandran, Investment Director, Luxury Equities di GAM I fattori trainanti nel lungo periodo per il settore del lusso, come l’ascesa della classe media in Asia, persistono. Milioni di persone entrano continuamente a far parte della classe media su scala globale, nonostante lo stop momentaneo della pandemia. Entro la fine del decennio crediamo che tre economie asiatiche da sole, ovvero Cina, India e Indonesia, rappresenteranno circa il 30% dei consumi globali del ceto medio, a cui si sommano anche altri mercati emergenti come Brasile e Messico. La situazione è molto cambiata rispetto a 10 anni fa, quando erano soprattutto i Paesi sviluppati a concentrare i consumi della classe media. Il consumo di beni voluttuari è strettamente connesso alla formazione di una classe media.Torna l’interesse per i beni di lusso anche nei mercati sviluppati, in particolare tra i consumatori a più alto reddito che tipicamente acquistano prodotti di lusso e che sono in grado di resistere alle pressioni inflazionistiche. Le aziende registrano un rinnovato interesse da parte dei consumatori locali in Europa, mentre i consumatori americani hanno contribuito molto ai successi del settore dal 2021: cambiano i gusti con un ritrovato interesse per la moda e i gioielli rispetto alle generazioni più anziane che preferiscono invece spendere per la casa e l’automobile.Il consumatore medio appartenente alla Generazione Z, che spesso viene a contatto con questo mondo attraverso i videogiochi o il metaverso, ha solo 15 anni quando inizia a comprare beni di lusso. I marchi stanno ampliando le fasce di prezzo per attirare i consumatori più giovani, con scarpe da ginnastica e abbigliamento sportivo, e considerano il metaverso come la nuova frontiera del prossimo decennio e oltre. È significativo, inoltre, che più il consumatore che si avvicina al lusso è giovane, più a lungo resterà fedele a questa categoria di prodotti. Ciò significa che in media il lifetime value, ovvero i ricavi che un’azienda può aspettarsi da un cliente delle nuove generazioni nel corso del rapporto, oggi è maggiore rispetto a dieci anni fa.In Cina, i consumatori nati dopo gli anni ‘90, ovvero l’equivalente della Gen Z ad Occidente, rappresentano già circa il 50% delle vendite del lusso. La motivazione di questa generazione e di quella seguente è l’autoricompensa, per cui i beni di lusso sono un modo per autopremiarsi. Entro il 2030 il potere di acquisto dei consumatori più giovani in India e nel Sud-est asiatico verosimilmente aumenterà, di conseguenza anche la domanda del lusso in questi mercati crescerà.Il potere di determinazione del prezzo di vendita, ovvero la capacità di un’azienda di aumentare i prezzi senza causare un calo della domanda, è stato un tema importante per il settore del lusso nel 2022 a fronte dell’impennata dell’inflazione. L’inflazione sembra ora in calo, ma queste aziende non faranno marcia indietro sui guadagni ottenuti. Si tratta di un settore in cui le aziende evitano sconti e riduzioni di prezzo per mantenere il massimo valore del marchio. Ci aspettiamo dunque che conservino i vantaggi degli aumenti cumulativi dei prezzi, anche se d’ora in poi gli incrementi saranno più modesti.Il tasso di crescita composito annuo (CAGR) del settore negli ultimi 25 anni è stato del 6% circa all’anno, dunque oltre il Pil dell’Eurozona e il Pil globale. Questo dipende principalmente dal fatto che il settore viene trainato dalla componente del Pil globale in più rapida crescita, ovvero i consumi del ceto medio. Inoltre, il settore del lusso offre agli investitori un’esposizione alla crescita dei mercati emergenti, ma al costo del capitale e con la governance di un mercato sviluppato.L’anno scorso l’hospitality di lusso, che sostanzialmente si riferisce al settore alberghiero, ha raddoppiato la crescita. Il livello di partenza era indubbiamente molto basso per via della pandemia, tuttavia, man mano che le persone vorranno fare nuove esperienze con la ripresa della mobilità torneranno eventi e festeggiamenti e in generale si ricomincerà a viaggiare, gli alberghi, così come vini e liquori, potranno beneficiarne molto. È importante sottolineare che la performance delle aziende che appartengono a una stessa categoria può essere estremamente variegata; pertanto, nel settore del lusso in particolare la selezione dei titoli attiva bottom-up sarà fondamentale.Mentre le valutazioni di questo settore sono scese nell’ultimo anno, gli utili, rappresentati dai margini, sono in aumento e i fondamentali in miglioramento. In breve, non crediamo che le buone notizie siano già state scontate nelle valutazioni attuali, che non tengono conto del potenziale di recupero della Cina. Crediamo che le azioni del lusso continueranno a reagire alle previsioni di aumento degli utili. Inoltre, lo stato patrimoniale del settore presenta una buona liquidità che lo protegge dagli effetti dei rialzi dei tassi di interesse, oltre a offrire l’opzionalità di sfruttare il capitale in eccesso per fusioni e acquisizioni, crescita organica o di restituirlo agli azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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RBC BlueBay: Emissioni, ecco perché è importante pensare globale e non solo locale
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
A cura di Elma de Kuiper, Portfolio Manager, European Equity, e Freddie Fuller, RBC European Equity Product Specialist, RBC BlueBay Asset Management. I recenti eventi geopolitici hanno catalizzato l’attenzione globale su una maggiore regionalizzazione e sull’approvvigionamento energetico. È probabile che ciò abbia un impatto più ampio sulla strada verso la sostenibilità e sui trend di decarbonizzazione in Europa. Tuttavia, i cambiamenti regionali hanno ancora implicazioni globali e dobbiamo considerare sia le politiche esistenti sia quelle potenziali se vogliamo non solo rispettare gli impegni attuali in materia di sostenibilità, ma anche avere un futuro sostenibile. La guerra in Ucraina è servita a sollevare il sipario su molte delle contraddizioni intrinseche della politica energetica occidentale e su come queste si ripercuotano sui trend della sostenibilità e della decarbonizzazione. Osservando più da vicino la Germania, ad esempio, appare evidente quanto una parte dell’Europa sia ancora dipendente dai combustibili fossili.Fino al 2011 la Germania otteneva un quarto dell’energia elettrica dal nucleare e disponeva di 17 reattori. Ma poi è avvenuto il disastro di Fukushima, che ha spinto Berlino a decidere di abbandonare completamente l’energia nucleare nel 2022. Attualmente, metà dell’energia elettrica tedesca proviene da fonti non rinnovabili, tra cui il 35% da carbone e lignite. La Germania sta sicuramente dando priorità alla decarbonizzazione della propria economia, ma resta il fatto che importa ancora grandi quantità di carbone e gas per utilizzo interno. Il 40% del gas naturale della Germania oggi viene importato dalla Russia e questo la mette in una situazione difficile.Nelle nazioni sviluppate che promettono di raggiungere grandi obiettivi sembra vada tutto bene, peccato che poi alcune procedano all’offshore delle loro attività più inquinanti. D’altra parte, l’Islanda produce circa 55 kilowattora per persona, ossia quattro volte di più degli Stati Uniti e ben oltre il doppio della Norvegia, che si trova al secondo posto. Visto il fatto che produce una serie di importanti metalli per l’industria, con il 100% di elettricità rinnovabile, in Islanda le emissioni di CO2 sono 10 volte inferiori a quelle che si avrebbero se queste attività fossero trasferite in Cina, Paese ad alta intensità energetica.Sia il governo islandese sia l’UE hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2, ma questo avviene a livello locale piuttosto che guardando al quadro più ampio su scala globale. In realtà è affascinante il fatto che se la prossima fonderia di alluminio venisse costruita in Islanda anziché in Cina, a livello globale sarebbe più che sufficiente a compensare tutte le attuali emissioni di CO2 dell’Islanda, il che rappresenta un enorme vantaggio. Naturalmente, la stessa logica si può applicare a qualsiasi industria ad alta intensità energetica che potrebbe utilizzare le energie rinnovabili in Occidente piuttosto che, ad esempio, il carbone in un Paese lontano.Ma proprio per questo è necessaria un’enorme quantità di cemento e acciaio. Questo suggerisce che il sostegno all’industria del petrolio e del gas dal punto di vista degli investimenti ESG, è in realtà una necessità, in quanto facilita la costruzione delle energie rinnovabili.In realtà, la questione non si limita solo agli stati. In qualità di investitori, è diventato sempre più importante fare engagement con le aziende ben oltre i loro obiettivi di riduzione delle emissioni. Le aziende che appaiono migliori da un punto di vista ESG sono spesso quelle che esternalizzano completamente la produzione, perché in questo modo la loro impronta di carbonio appare gradevolmente bassa e il loro core business può essere considerato pulito.Si possono fare molti esempi diversi, ma solo per citarne alcuni: i veicoli elettrici che utilizzano batterie agli ioni di litio prodotte da fabbriche ad alta intensità di carbonio in Cina, per non parlare delle materie prime e del luogo in cui vengono estratte; i pannelli solari in cui le materie prime provengono da miniere che utilizzano manodopera schiavizzata nello Xinjiang. E queste aziende vengono effettivamente premiate per la loro capacità di rendicontazione su queste parti più nebulose della loro catena di approvvigionamento. Forse perché, essendo percepite dagli investitori come green, hanno una valutazione molto più alta.Prendiamo ad esempio Maersk, una delle più grandi compagnie di navigazione del mondo, con sede in Danimarca, e il modo in cui gestisce lo smaltimento delle proprie navi una volta che hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita. Hanno diversi standard per lo smaltimento delle navi che, di conseguenza, si applicano a seconda dei casi. Esiste una legge dell’UE entrata in vigore nel 2018, chiamata “Regolamento sul riciclo delle navi”, che impone alle aziende di rottamare le navi registrate nell’UE in impianti approvati dall’Unione stessa, che adottano operazioni rispettose dell’ambiente e garantiscono la sicurezza dei lavoratori. Ciò sarebbe necessario sia a livello aziendale sia a livello nazionale, per garantire che venga impostata la giusta rotta verso un futuro sostenibile. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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Capital Group: 3 opinioni sul futuro dell’investimento orientato alla crescita
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
A cura di Martin Romo, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group. I titoli growth hanno sovraperformato nel 2022: su questo non c’è dubbio. Ma quali sono gli ambiti più promettenti e come prepararsi al meglio al prossimo “mercato rialzista”? 1. L’intelligenza artificiale ha ormai raggiunto un punto di inflessione Gli usi innovativi dell’IA si stanno diffondendo ovunque. Aziende come Microsoft utilizzano la tecnologia IA per differenziare le proprie offerte e assicurare ai clienti una maggiore produttività. Microsoft ha già rilasciato una versione di prova limitata del suo motore di ricerca Bing che sfrutta ChatGPT, un chatbot sviluppato in collaborazione con OpenAI. Inoltre, ha annunciato di voler includere questa tecnologia nella sua diffusissima suite di software Office, nella piattaforma Teams e nel servizio di code development GitHub. L’adozione su larga scala dell’IA richiederà un’enorme potenza di calcolo, che favorirà i servizi cloud e l’industria dei semiconduttori. Nvidia, che sviluppa semiconduttori e hardware di calcolo, sfrutta già l’IA per migliorare la velocità di sviluppo dei propri prodotti e ha recentemente annunciato una partnership per la distribuzione di questa tecnologia insieme a Microsoft. 2. Le realtà “pick and shovel” favoriscono la crescita in tutti i settori.Quando i capitali affluiscono in un settore, gli investimenti tendono ad aumentare, creando a loro volta nuove opportunità per i fornitori di quel settore. Sono le società che chiamiamo “pick-and-shovel”, letteralmente “pala e piccone”, cioè quelle che forniscono i materiali di cui fa uso l’intero settore piuttosto che il prodotto finale vero e proprio. Basti pensare a quanto denaro è confluito nelle attività di ricerca e sviluppo (R&S) nel settore sanitario. Questo fenomeno in atto ormai da alcuni anni ha registrato un’impennata durante la pandemia. Le compagnie farmaceutiche che hanno sviluppato con successo vaccini contro il COVID e trattamenti antivirali, come Pfizer e Moderna, hanno accumulato liquidità. 3. I campioni globali si rafforzano con l’indebolimento del dollaro A nostro avviso, ci sono buone probabilità che questa tendenza possa continuare, semplicemente perché il ciclo di rialzo delle azioni statunitensi e del dollaro US sta durando da molto tempo. Per le società al di fuori degli Stati Uniti, la forza del dollaro tende ad essere un vento contrario. A un certo punto, però, crediamo che la Federal Reserve dovrà tagliare i tassi. E quando lo farà, il dollaro potrebbe tornare a indebolirsi. Siamo quindi ottimisti sulle prospettive d’investimento globale. A prescindere dal buon andamento delle economie europee e asiatiche, in quelle regioni ci saranno grandi aziende con solide prospettive di business.Oggi pensiamo che alcune realtà al di fuori degli Stati Uniti si siano rese conto dell’opportunità che offrono a livello globale. Sono tornate a concentrarsi sulla generazione di valore per gli azionisti in un periodo molto più vantaggioso per la loro valuta. In altre parole, come nel basket, il mondo sta recuperando punti e le superstar non si trovano necessariamente solo negli USA, ma anche in altri paesi. Un esempio su tutti è ASML, leader mondiale nella fornitura di apparecchiature di produzione per i semiconduttori più avanzati. La sede aziendale è nei Paesi Bassi. ASML ha sviluppato una tecnologia esclusiva per la realizzazione di chip avanzati. Con l’espansione della sua quota di mercato, ha investito in modo aggressivo nell’ulteriore sviluppo del suo vantaggio tecnologico. Al momento, molti titoli legati ai chip stanno accusando delle perdite e il settore fatica a gestire l’eccesso di offerta. In un’ottica pluriennale, però, riteniamo che il settore sia ben posizionato per una forte ripresa ciclica. Un altro esempio è rappresentato dalla ricerca farmacologica. Novo Nordisk ha sviluppato terapie per il trattamento del diabete e dell’obesità. Anche in questo caso, l’interesse per l’azienda non ha tanto a che fare con la possibilità che i mercati europei superino quelli statunitensi, quanto piuttosto con la diffusione del diabete e dell’obesità a livello mondiale e il potenziale di migliorare la vita dei pazienti. Riteniamo, in conclusione, che la chiave per navigare in mercati volatili sia una combinazione di pazienza, esperienza e prospettiva a lungo termine. Se guardiamo al futuro e ci concentriamo su temi d’investimento sostenibili che dureranno anche nei prossimi anni, intravediamo molte opportunità all’orizzonte. L’investimento growth è rallentato, ma non è certo finito. Cercare di investire in società con prospettive di forte crescita nel lungo termine è importante oggi come non mai. Queste società, infatti, non solo tendono a sopravvivere alle flessioni del mercato, ma riescono anche a rafforzarsi. Abstract by http://www.verinieassociati.com
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Websim: nuovi contenuti in una veste grafica aggiornata per la divisione digitale di Intermonte
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Nuovi contenuti in una veste grafica aggiornata per Websim, la piattaforma di analisi e consulenza finanziaria dedicata a investitori retail, consulenti finanziari e private banker di Intermonte – Investment bank indipendente specializzata in intermediazione istituzionale, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano.Il lancio della nuova piattaforma si inserisce nel trend di rafforzamento della divisione “Digital” di Intermonte, attiva nel risparmio gestito e nella consulenza agli investimenti, di cui, oltre a Websim fa parte anche T.I.E. – The Intermonte Eye, l’area riservata a consulenti finanziari e private banker. La divisone, nel complesso, rappresenta circa il 10% dei ricavi di Intermonte ed è cresciuta in modo costante anno su anno.Nata nel 1998 con la missione di mettere a disposizione degli investitori retail le stesse informazioni e analisi che guidano le scelte degli investitori istituzionali, da oggi Websim unisce le forze con T.I.E. per offrire una nuova gamma di servizi dedicati non solo al pubblico retail, ma anche agli investitori professionali.L’obiettivo, ambizioso, è quello di fornire un servizio indipendente e autorevole, che dia accesso immediato a informazioni a valore aggiunto, selezionate e certificate dal team di esperti di Intermonte: analisi fondamentale e tecnica, report su temi di macroeconomia e strategia, con un focus particolare su mid e small cap, insight e suggerimenti operativi su azionario, obbligazionario, ETF e certificati, con un time to market competitivo e raccomandazioni di investimento a livello di asset class, settori e titoli, redatte in collaborazione sia con la divisione Advisory & Gestione che con l’ufficio studi di Intermonte. I contenuti, disponibili sia tramite sito internet, che da mobile, saranno accompagnati da grafici interattivi e portafogli modello, con la possibilità di contattare direttamente il team di esperti di Intermonte, per aiutare gli investitori a ottenere il massimo della performance dal proprio capitale, anche nelle fasi di mercato più turbolente.Stefano Alberti, co-responsabile di Websim, Divisione Digitale di Intermonte, commenta: “Oggi più di ieri i risparmiatori avvertono l’esigenza di perfezionare le proprie competenze in materia finanziaria. Il ruolo del consulente è quindi chiamato a compiere un passo in avanti e in quest’ottica si inserisce il rinnovamento di Websim, che, sfruttando le opportunità offerte dal digitale, mira a creare uno spazio virtuale di guida all’investimento, con un confronto e un dialogo costante in cui convergano competenze e sinergie. Intermonte, forte dell’expertise trentennale del suo ufficio studi, che copre oltre il 90% della capitalizzazione di Piazza Affari, con il lancio della versione aggiornata di Websim consolida ulteriormente lo sviluppo della sua Divisione Digitale che, nonostante il contesto decisamente complicato, è sempre cresciuta in modo costante anno su anno”.
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Reddito fisso e valute: interesse per Treasury USA e obbligazioni IG, yen declassato a “neutrale”
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
A cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management. Le pressioni inflazionistiche si stanno dimostrando più persistenti del previsto. Il valore sorprendentemente alto dell’inflazione core statunitense a gennaio ha portato il mercato a pensare che la Fed avrebbe potuto alzare i tassi di interesse sino a un picco del 5,5%, circa 30 punti base in più rispetto alle attese di mercato del mese scorso. Le prospettive di rialzo si sono poi ridimensionate (tornate a ridosso del 5%) dopo le difficoltà che hanno colpito il comparto delle piccole banche USA.Nonostante le diverse incognite del periodo, le nostre previsioni di un calo dell’inflazione statunitense rimangono invariate: crediamo infatti che l’inflazione dei prezzi al consumo core (core CPI) scenderà al 3,4% entro la fine dell’anno. È probabile che le pressioni sui prezzi diminuiranno se le Banche Centrali continueranno a ridurre lo stimolo monetario e se le strozzature lungo le catene di approvvigionamento continueranno ad allentarsi. Anche il mercato del lavoro avrà un ruolo chiave. Qui vediamo già segnali di un picco dell’inflazione salariale, un fattore determinante per la pressione sui prezzi.Ecco perché continuiamo ad avere una visione costruttiva sui Treasury USA. Abbiamo inoltre approfittato delle valutazioni interessanti registrate tra la seconda metà di febbraio e l’inizio di marzo (quando i titoli di Stato statunitensi sono tornati a un rendimento a 10 anni del benchmark attorno al 4%, superiore alla nostra stima del fair value sul lungo termine del 3,5%).E quel che vale per i Treasury vale ancor di più per le obbligazioni statunitensi investment grade: non solo le deviazioni standard dei loro rendimenti a fine febbraio erano 1,5 volte al di sopra della media degli ultimi 20 anni, ma hanno superato anche il dividend yield di alcuni titoli dai dividendi più elevati al mondo. Particolarmente interessanti sono i titoli a breve scadenza emessi da società in settori difensivi.Apprezziamo anche le obbligazioni statunitensi indicizzate all’inflazione, i cui rendimenti reali a due anni si aggirano intorno al 2% e paiono particolarmente interessanti. Questi rendimenti sono anche superiori al dividend yield dell’indice S&P500 per la prima volta dal 2009. Per il resto, continuiamo a sovrappesare il debito in valuta locale dei mercati emergenti.Le Banche Centrali delle economie emergenti stanno fornendo stimoli monetari per sostenere la ripresa e incentivare i prestiti.Per le obbligazioni più speculative, vediamo spread di rendimento più alti di circa 400 punti base rispetto ai titoli di Stato e che potrebbero potenzialmente raddoppiare nei prossimi mesi. Nel lungo termine, tuttavia, prevediamo un rafforzamento dello yen. Riteniamo infatti che l’attuale fase di allentamento monetario non sia sostenibile; anzi, pensiamo che la BoJ stia solo preparando il terreno per abbandonare in modo ordinato la controversa politica di controllo della curva dei rendimenti nel corso dell’anno, prima di uscire finalmente dalla politica dei tassi di interesse negativi.
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SVB, Credit Suisse e ora Deutsche Bank: è l’inizio di una crisi del sistema bancario?
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
A cura di Giorgio Broggi, Quantitative Analyst di Moneyfarm. Oggi il panico bancario sembra essere quantomeno parzialmente diminuito, con Deutsche Bank in positivo dopo l’apertura dei mercati, seppur non abbia ancora recuperato dopo la caduta di venerdì. La tensione e il nervosismo rimangono alti anche se i fondamentali, a nostro parere, sono abbastanza solidi da reggere le tensioni per il momento. Ci aspettiamo una settimana altamente volatile, dopo un periodo intenso per il sistema bancario globale e le banche centrali. Occorre sottolineare, però, come il sistema bancario europeo e statunitense oggi sia più solido che in passato e che, a differenza del 2008, al momento non vi sono titoli tossici in grado di scatenare conseguenze negative a cascata. Il grafico seguente paragona il tier 1 ratio di oggi a quello della Grande Crisi finanziaria, dove con tier 1 ratio si intende l’indicatore che valuta il grado di capitalizzazione di una banca in rapporto agli assets (pesati per il rischio) e il rischio che grava sulla banca stessa. Dal grafico risulta evidente, per prima cosa, che le banche dei Paesi Sviluppati sono certamente più robuste rispetto al 2008. Inoltre, le banche europee sono certamente più solide delle contropartiamericane. Crediamo che questi numeri, già molto robusti, verranno ulteriormente rafforzati con questa crisi. Sul fronte USA, si nota come le riserve delle banche americane risultino ben superiori ai livelli pre-2008, soprattutto per quanto concerne i grandi istituti di credito, che presentano una situazione ancora relativamente solida, nonostante la volatilità del 2022. Le banche di dimensioni medio-piccole, invece, pur essendo più esposte al rischio, non rappresentano una così grave minaccia per il sistema bancario e l’economia globale. Tutto ciò ci porta a concludere che, se da una parte il sistema bancario, anche grazie all’azione perentoria delle banche centrali, rimane sufficientemente resiliente, dall’altro gli effetti di questa crisi si ripercuoteranno anche sull’economia reale. Prevediamo quindi un rallentamento dell’attività economica: più le banche assumeranno posizioni conservatrici, più ci aspettiamo che le condizioni del credito si inaspriranno, provocando verosimilmente effetti di medio termine anche su famiglie e imprese, dal momento che è aumentata anche la probabilità di una recessione nei prossimi 12 mesi. D’altro canto, la probabile stretta sul credito e il rallentamento delle economie avranno quantomeno un impatto positivo sull’inflazione.È importante sottolineare che le implicazioni della crisi bancaria sul percorso di rialzo dei tassi non sono certe, con la Bce che ha ribadito l’importanza di non confondere stabilità finanziaria e stabilità dei prezzi. La Banca Centrale Europea ritiene infatti che i suoi strumenti di bilancio siano in grado di gestire la stabilità finanziaria dell’Eurozona, lasciando che i tassi di interesse si occupino dell’inflazione. La Fed, da parte sua, ha alzato i tassi, anche se in modo meno incisivo, dando peso alle turbolenze del settore bancario, ma mantenendo come obiettivo primario la lotta all’inflazione. La nostra diversificazione si rivela efficace, con le posizioni in obbligazioni sovrane che hanno registrato buone performance compensando alcune delle componenti più rischiose dei portafogli. (abstract by http://www.moneyfarm.com)
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Il Piano Nazionale di adattamento climatico e la Legge per il Clima
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Roma Giovedì 30 marzo h 10.30 Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati Via di Campo Marzio 78. un incontro di condivisione, sensibilizzazione e discussione in merito al tema del cambiamento climatico, con particolare riferimento all’approvando Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e alla Legge sul Clima, a cui parteciperanno rappresentati istituzionali e politici che forniranno un importante contributo per la comprensione dei temi in discussione. Nel corso dell’incontro, verrà presentato il progetto Life Climax Po, guidato dall’Autorità di Bacino del Po (AdBPo) con la collaborazione di un ampio partenariato relativo all’intero territorio del distretto con il coinvolgimento di tutti i livelli di governance (nazionale, regionale e locale), associazioni e grandi istituti di ricerca. Identificare, sviluppare e attuare attività e pratiche che promuovono l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche a scala di distretto idrografico: il progetto europeo Life Climax Po riprende e implementa gli aspetti principali della Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
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“Dalla Campania a Camelot – Le origini storiche del mito di re Artù”
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Di Antonio Trinchese (Stamperia del Valentino) Da sempre la figura di re Artù è in bilico tra immaginazione e mito. È davvero esistito? E se sì, quale era la sua reale identità? E la sua discendenza? Domande che trovano molteplici differenti risposte, tutte o quasi suffragate da ipotesi e, tra l’altro, dando pensiero a stuoli di storici che inseguono una ricostruzione realistica. Tra le tante dibattute questioni, c’è quella dei rapporti del mitico personaggio con il territorio italiano. Pare che il regale condottiero avrebbe lasciato il segno di suoi passaggi in Sicilia (vedi l’opera di Arturo Graf, Artù nell’Etna), ma anche in Campania. Ed è questa la traccia portata alla luce nell’affascinante e documentato saggio di Antonio Trinchese, “Dalla Campania a Camelot – Le origini storiche del mito di re Artù”, pubblicato nella collana I Polifemi di Stamperia del Valentino (204 pagine, 22 euro). Una chicca per gli appassionati del ciclo arturiano e delle vicende che avvolgono la ricerca del Sacro Graal. “La prima citazione scritta dell’esistenza di un vittorioso condottiero della Britannia celto-romana fra il V e il VI secolo denominato Artù o Arturo ci viene dall’Historia Brittonum”, spiega l’autore nel libro, “un’opera datata fra l’VIII e il IX secolo e attribuita al monaco britanno Nennio”. Qui Artù è definito Dux Bellorum, un guerriero ricordato per imprese favolose contro gli invasori. Secondo lo storico Leslie Alcock questo racconto corrisponde alla trascrizione di un preesistente poema e che gli invasori a cui si fa riferimento siano i Sassoni del V secolo. Un altro importante riferimento ad Artù si trova negli Annales Cambriae (cronache della Cambria o terra dei Cymry, i popoli celtici che non si erano sottomessi ai vittoriosi Sassoni, datate al X secolo). Questa testimonianza rappresenta “un importante indizio circa l’esistenza del personaggio, poiché tutte le altre figure citate sono storiche”, ma sul reale ruolo dell’Artù menzionato non ci dicono molto. Nella Legenda Sancti Goeznovii, biografia di un santo bretone vissuto nel VI o VII secolo, scritta da un tal William intorno al 1019, si attribuiscono ad Arthur, oltre alle vittorie contro i Sassoni in Britannia, anche successi in Gallia. Anche in uno scritto del 1113, ispirato a racconti e a canti epico-lirici trasmessi oralmente dai bardi e dai giullari di corte, si parla delle imprese di “quel famoso Artù, re dei Britanni”. Tanti gli spunti sviluppati in questo avvincente volume che gli amanti del personaggio sapranno apprezzare.Titolo Dalla Campania a Camelot Sottotitolo: Le origini storiche del mito di re Artù Autore: Antonio Trinchese Collana: I Polifemi Prezzo: € 22,00 Pagine: 204 by catalogo: http://www.stamperiadelvalentino.it
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Spettacolo: MetaMORPHOsis
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Roma 1° aprile all’Altrove Teatro Studio-Roma Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia, 53. Altrove Teatro Studio accoglie MetaMORPHOsis, spettacolo di Patrizia Ciabatta, Lorena Ercolani e Caterina Felicioni. Le tre dee del fato, o destino, figlie di Zeus e della Notte. Le Moire, le Parche o Norne che dir si voglia. Erano rappresentate nell’atto di filare i giorni della vita di ogni uomo. Il Passato svolge il fuso, il Presente intesse storie, il Futuro lo taglia. Le tre dee come simbolo del ciclo vitale. Nella nostra indagine sul cambiamento abbiamo indagato i rapporti tra Passato, Presente e Futuro. Per indagare il nostro tempo e cercare di capire quale cambiamento o trasformazione avverrà in futuro semplicemente osservando quello già in atto. Perché da sempre l’uomo cerca risposte sull’esistenza o interroga divinità, oracoli ricorre all’astrologia o ai tarocchi. Lo studio su MetaMORPHOsis è alla ricerca del filo che collega questi tre tempi di evoluzione che regolano i cambiamenti verso l’evoluzione della tecnologia. Arriveremo a tessere storie attraverso l’intelligenza artificiale. Cioè il prodotto del cambiamento dei nostri tempi. Se l’unica costante della vita è il cambiamento dobbiamo prendere atto che siamo costantemente in trasformazione, in continua metamorfosi. Che tutto ha un inizio, uno svolgimento, una fine. Che la morte è necessaria affinché vi sia una rinascita.
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Nuovo Piano nazionale vaccini, farmacisti nella rete vaccinale
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Durante la pandemia, l’allargamento della rete vaccinale a farmacie e farmacisti ha dato risultati nelle coperture vaccinali ed è necessario trarre esperienza dalle soluzioni attuate in via emergenziale per definire nuovi percorsi estendibili alle altre malattie prevenibili da vaccino. Secondo il documento circolato, oggi, sempre più, il modello organizzativo delle vaccinazioni eÌ un modello a rete. Se storicamente vi eÌ stata una comune sinergia tra i MMG e i PLS, nell’ambito della campagna vaccinale per l’emergenza COVID-19 questa si è espansa con il coinvolgimento di ulteriori attori e l’individuazione di nuovi contesti di erogazione, portando a piena maturazione il coinvolgimento nella rete dei farmacisti e delle farmacie. È auspicabile allora valutare il mantenimento e il potenziamento di questi percorsi, e, traendo esperienza dalle soluzioni attuate durante l’emergenza sanitaria, renderli estendibili alle altre malattie prevenibili da vaccino. Il modello di tipo “hub and spoke” assicura capillarità dei punti vaccinali ma occorre prevedere “allargamento del personale preposto alle vaccinazioni, semplificazione dell’accesso alle sedute vaccinali e un approccio procedurale per garantire l’offerta attiva delle vaccinazioni”. In questa direzione diventa indispensabile che vengano definiti degli standard organizzativi che garantiscano l’offerta di servizi di qualità con il massimo della competenza professionale. In generale, in tema di obiettivi che si vuole raggiungere attraverso il Piano nazionale, a essere focalizzati sono quello di mantenere lo status polio-free; raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia; rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate. Tra gli altri obiettivi c’è poi quello di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target strutturando reti e implementando percorsi di prevenzione vaccinale, completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l’anagrafe vaccinale nazionale, migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino, rafforzare la comunicazione in campo vaccinale, promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia. In particolare, in merito a quest’ultimo aspetto, viene osservato che medici e operatori sanitari “si trovano impegnati in attività di vaccinazione provenendo talvolta da discipline non direttamente associate alla vaccinologia e possono non avere una conoscenza completa sull’argomento, in particolare su tematiche maggiormente di frontiera, quale quella dell’esitazione vaccinale. Un ulteriore aspetto del nuovo Piano riguarda il calendario vaccinale: questo diventa un documento distinto e, pertanto, facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico. Il Nuovo Calendario, oltre a presentare l’offerta vaccinale attivamente e gratuitamente prevista per fascia d’età, contiene le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio (per condizione medica, per esposizione professionale, per eventi occasionali, per vulnerabilità sociali ed economiche). Un capitolo a parte è poi dedicato, come detto, all’obiettivo di rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate. Un aspetto importante al riguardo è che tra i punti per rilanciare la prevenzione sul tema c’è quello di favorire la vaccinazione attraverso l’ampliamento dell’accesso ai servizi vaccinali, l’organizzazione di open day e attività di catch up (vale a dire di recupero). Importanti sono l’adozione di strumenti e tecnologie informatiche flessibili per supportare la chiamata attiva e la gestione della prenotazione per ridurre le probabilità di non presentazione. Oltre a questo, viene riportata l’estensione dell’offerta attiva e gratuita del vaccino alle coorti almeno fino all’età di inizio dello screening del tumore per il cancro della cervice uterina e della gratuitaÌ del vaccino per i maschi almeno fino ai 18 anni di età compresi, il mantenimento della gratuitaÌ nel tempo per le coorti beneficiarie. (abstract Fonte Farmacista33 by Francesca Giani)
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Tumore al seno, ridurre la chemioterapia senza perdere efficacia
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
La terapia adiuvante per le pazienti con un tumore del seno “HER2-positivo” può essere ridotta di intensità, ottenendo, anche nel lungo termine, stessa efficacia e minore tossicità: un nuovo studio internazionale, pubblicato su Lancet Oncology, corredata da un editoriale del Prof. Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Nuovi farmaci per Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia e Professore di Oncologia Medica all’Università Statale di Milano, conferma che per alcune forme iniziali di tumore mammario la chemioterapia può essere ridotta senza perdere efficacia. I tumori HER2-positivi si caratterizzano per la sovraespressione della proteina HER2, che li rende biologicamente aggressivi e resistenti ad alcuni farmaci anticancro. Proprio in virtù della sovraespressione di HER2, però, questi tumori rispondono all’anticorpo monoclonale Trastuzumab, che viene quindi associato a diversi chemioterapici nei trattamenti standard. “Nel lavoro su Lancet Oncology, insieme a Sara Tolaney e altri otto colleghi del Dana Farber Cancer Institute, presentiamo un’analisi dei risultati a 10 anni dello studio di riferimento sulla de-escalation – spiega il Dr Paolo Tarantino, coautore dello studio ricercatore del team di Curigliano allo IEO- Su 406 pazienti coinvolte nella sperimentazione, il tasso di sopravvivenza legata al tumore mammario è stato del 98.8% a 10 anni, con sole sei recidive a distanza”. “Questo”.”Questo lavoro rappresenta una pietra miliare nella storia del cancro della mammella: abbiamo definitivamente dimostrato che per i tumori iniziali HER2-positivi – dichiara Curigliano – Il lavoro pubblicato oggi completa un percorso iniziato dal mio gruppo in IEO nel 2009, quando abbiamo dimostrato che i tumori HER2-positivi in stadio iniziale hanno in realtà una prognosi molto buona, se diagnosticati in fase molto precoce, e quindi possono essere trattati con terapie chemioterapiche meno aggressive e meno tossiche. Da lì sono partiti gli studi sulla “de-escalation” (modulazione di intensità), che hanno dimostrato che una chemioterapia più “leggera” è in effetti sicura ed efficace, e permette alle pazienti di vivere a lungo e con meno effetti collaterali sull’organismo. (abstract by Doctor33)
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Antibiotico-resistenza: test diagnostici rapidi
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Una parte sostanziale dell’uso eccessivo di antibiotici e quindi della antibiotico-resistenza, deriva da prescrizioni inappropriate effettuate nell’ambito delle cure primarie ad adulti e bambini con sintomi di infezioni del tratto respiratorio. Un possibile strumento per guidare il processo decisionale sulla terapia antibiotica sono i test diagnostici rapidi per la determinazione quantitativa della proteina C-reattiva nel sangue (PCR point-of- care). A indicarlo è la recente Consensus Conference Enaspoc (European Network for Antibiotic Stewardship at the Point of Care), iniziativa creata con il supporto di Abbott, tenutasi a Bruxelles, che ha riunito clinici specializzati in malattie infettive e antibiotico-resistenza e stakeholder della sanità pubblica provenienti da tutta Europa, Italia compresa, per discutere le soluzioni per facilitare una più ampia adozione di queste soluzioni diagnostiche contro l’uso eccessivo di antibiotici.Uno dei possibili strumenti a disposizione per una prescrizione più appropriato è quello dell’utilizzo dei test diagnostici rapidi per la determinazione quantitativa della proteina C-reattiva (PCR) nel sangue che sono utili per ridurre il margine di incertezza diagnostica e per guidare il processo decisionale sulla terapia antibiotica. L’uso di questi test rapidi è stato oggetto della Consensus Conference ENASPOC. Secondo quanto indicato, i PCR point-of- care test rappresentano uno strumento consolidato che ha dimostrato di ridurre in modo efficace e sicuro la prescrizione eccessiva di antibiotici per le infezioni delle vie respiratorie inferiori negli adulti nell’ambito dell’assistenza sanitaria di base. Per affrontare l’AMR ha sottolineato Silvestro Scotti, Segretario Generale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) “è necessaria un’azione collettiva su più fronti: dobbiamo mettere a disposizione delle aggregazioni funzionali territoriali (AFT) o delle farmacie collegate agli studi medici, i dispositivi per eseguire il test della PCR, come è stato fatto con successo in altri Paesi europei, e supportare gli operatori sanitari con una formazione specifica. A livello di sistema, dobbiamo garantire un flusso costante di informazioni tra i prescrittori e le autorità sanitarie preposte alla sorveglianza; a livello di opinione pubblica, dobbiamo sensibilizzare i cittadini sui rischi di un consumo eccessivo di antibiotici”. E proprio sul ruolo del farmacista nella gestione di questi test si era già espresso recentemente Andrea Mandelli, presidente Fofi, spiegando che “la possibilità di effettuare vaccini e tamponi e usare il pungi-dito per il prelievo di sangue capillare sono “pietre miliari che hanno permesso di reinventare il ruolo del farmacista”, a cui si potrebbe aggiungere la possibilità di fare il PCR test (test della proteina C-reattiva) proprio per “promuovere un uso più appropriato dell’antibiotico”, e ha anticipato che sul tema è stato avviato un ragionamento con il ministro della Salute Schillaci: “Si lavora a un grande progetto col ministero della Salute per far sì che in farmacia si possa fare la PCR, sempre grazie al terzo emendamento. Fare la PCR in farmacia significa riuscire a mettere un argine all’antibiotico-resistenza con un uso più appropriato dell’antibiotico”. Abstract Chiara Romeo fonte: Farmacista33.
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Da Novo Nordisk novità nel monitoraggio dell’insulina
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Milano mercoledì 5 aprile, ore 12.00 Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2. Il monitoraggio continuo della somministrazione di insulina è fondamentale per una gestione ottimale del diabete, ma per i pazienti fornire informazioni precise e accurate allo specialista grazie alla sola rilevazione manuale dei dati non è sempre possibile a causa di molteplici fattori che possono complicare il monitoraggio. Novo Nordisk entra nella Digital Health con importanti novità smart che permetteranno alle persone con diabete di semplificare e ottimizzare il controllo glicemico e quindi della malattia. Saluti istituzionali: Angelo Avogaro, Presidente Società Italiana di Diabetologia – SID; Valentino Cherubini, Direttore Diabetologia Pediatrica A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona; Graziano Di Cianni, Presidente Associazione Medici Diabetologi – AMD; Maria Carolina Salerno, Presidente Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica – SIEDP Interverranno: Paolo Di Bartolo, Direttore UO Diabetologia di Ravenna, Presidente Fondazione AMD, Paolo Fiorina, Professore Ordinario Endocrinologia, Nefrologia E Scienze Della Alimentazione E Del Benessere, Daniela D’Onofrio, Fondatrice e Direttrice Portale Diabete* Concetta Irace, Professore Ordinario dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, Luigi Laviola, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica Università degli studi di Bari Modera: Michela Vuga, Giornalista
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“La persona con demenza: come supportarla al meglio”
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
E’ il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato da Federazione Alzheimer Italia.Sono cinque gli appuntamenti, da mercoledì 29 marzo a lunedì 22 maggio 2023, che offriranno a familiari e caregiver la possibilità di approfondire temi che riguardano il rapporto quotidiano con la persona con demenza, fornendo consigli utili e strategie pratiche per prendersi cura al meglio di chi vive questa condizione. Saranno approfonditi argomenti relativi a tutto il percorso di vita della persona, dalle attività di stimolazione e di adattamento dell’ambiente ai rischi delle terapie farmacologiche, fino al tema delicato del fine vita e delle cure palliative. I webinar, tenuti da specialisti che si occupano di demenza e collaborano attivamente con la Federazione Alzheimer, si svolgeranno online in diretta sulla piattaforma zoom sempre dalle 17.30 alle 19. Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form disponibile al link bit.ly/alzheimer_webinar_2023. Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer Italia. Si comincia mercoledì 29 marzo con “Semplici strategie per le attività quotidiane insieme alla persona con demenza”: Martina Artusi, terapista occupazionale presso il Nucleo Alzheimer dell’Istituto Golgi di Abbiategrasso, darà suggerimenti pratici su come gestire al meglio la vita di tutti i giorni con la persona con demenza. Il secondo webinar si terrà mercoledì 5 aprile e sarà tenuto dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Arosio, che con “Stare accanto ad una persona con demenza: conoscere ed accogliere” offrirà indicazioni utili a comprendere i comportamenti e i bisogni della persona con demenza e riuscire così a relazionarsi e comunicare nel miglior modo possibile. Relatrice dell’incontro di lunedì 17 aprile, dal titolo “La gestione delle crisi comportamentali alla luce dei risultati del progetto RECage”, sarà Sara Fascendini, geriatra responsabile Centro Alzheimer FERB Onlus di Gazzaniga (BG). Il progetto RECage è uno studio europeo che nasce con l’obiettivo di valutare l’efficacia del modello SCU-B (Unità Speciale per i Disturbi Comportamentali delle persone con demenza), ovvero una modalità d’intervento rivolta alla persona con demenza e ai suoi familiari e caregiver e fornita in unità di cure speciali. Lunedì 15 maggio appuntamento invece con Oscar Corli, medico oncologo e direttore dell’Unità di Ricerca nel Dolore e Cure Palliative dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il cui intervento si concentrerà su “Le cure palliative nella demenza”. Chiuderà il ciclo il webinar in programma lunedì 22 maggio dal titolo “I rischi della politerapia nella persona con demenza”. Alessandro Nobili, ricercatore presso il Dipartimento di Ricerca Politiche per la Salute presso l’Istituto Mario Negri, illustrerà i possibili pericoli e le accortezze necessarie nella gestione delle cure farmacologiche del paziente che presenta altre malattie croniche oltre alla demenza.
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Università Urbino: Un contributo alla ricerca oncologica
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Si è tenuto a Fano, nell’Aula Magna dell’Università di Urbino, l’evento “Siamo stati utili. Un contributo alla ricerca oncologica. Risultati e prospettive di una scienza che va avanti” organizzato dalla Fondazione Pirozzi. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di raccontare il progresso della ricerca in vitro sul ruolo delle modificazioni epigenetiche nelle cellule tumorali. La ricerca è stata condotta dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari e dal Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo ed è stata sostenuta dalla Fondazione Pirozzi fondata in memoria di Francesca Pirozzi, morta a 24 anni di linfoma, con lo scopo di generare fondi per la ricerca e produrre contenuti ed informazioni utili per chi si ammala di tumore. “Nel laboratorio di Patologia Molecolare la nostra attività di ricerca si occupa della comprensione dei meccanismi molecolari alla base del cancro – ha detto Mirco Fanelli, professore Ordinario Dipartimento Biologia Molecolare dell’Università di Urbino -. In particolare, ci stiamo dedicando alla comprensione dei meccanismi epigenetici, cioè tutti quei meccanismi che sono normalmente deputati al controllo della funzione del nostro DNA, del nostro genoma, e che nel cancro subiscono delle alterazioni che chiamiamo modificazioni epigenetiche. Le epimutazioni sono per natura reversibili e quindi molto interessanti per i ricercatori che da ormai due decenni stanno tentando, con diverse strategie, di ricondurre alla condizione “normale” con conseguente beneficio terapeutico. La conoscenza delle anomalie epigenetiche nel cancro ci consente, poi, di individuare dei possibili target terapeutici. Questa è l’altra parte della ricerca che portiamo avanti insieme al gruppo dei chimici facenti capo al prof. Vieri Fusi, e che è diretta alla sintesi di molecole che possono avere un ruolo biologico nella speranza che possano diventare potenziali farmaci futuri. L’attività di ricerca che svolgiamo è una ricerca sperimentale applicata su modelli cellulari in vitro che potranno poi essere testati su modelli cellulari più complessi fino ad arrivare, se i dati la supporteranno, alla sperimentazione in vivo. In sintesi, studiamo il cancro sotto un punto di vista epigenetico, provando a delineare nuovi approcci terapeutici. L’attività di ricerca che svolgiamo è supportata da qualche anno dalla Fondazione Pirozzi che ringraziamo perché è grazie anche al sostegno privato di Fondazioni e Associazioni che, sia in campo locale che nazionale, la ricerca oncologica ha un buono sviluppo e porta dati utili per la collettività”. È seguita una tavola rotonda sui possibili sviluppi a medio periodo della ricerca in ambito oncologico dove hanno preso parola medici, professionisti universitari e referenti istituzionali. Tra i diversi partecipanti all’iniziativa: la Presidente Fondazione Francesca Pirozzi Marina Margini, la Dirigente Servizio Sistema Integrato Salute Assistenza Previdenza ISTAT Roberta Crialesi, il Direttore Dipartimento Oncologia e Medicina Molecolare ISS Mauro Biffoni, il Prorettore Vicario Vieri Fusi, il Prorettore allo Sviluppo Mauro Magnani UNIVERSITÀ DI URBINO e la Dott.ssa Rita Chiari Direttore UOC Oncologia Pesaro e Fano AZIENDA SANITARIA TERRITORIALE.
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Si è concluso a Lisbona il 27° Congresso dell’Associazione Europea dei Farmacisti Ospedalieri
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
E’ stato – come dichiara Piera Polidori, membro italiano del Board EAHP, all’interno del quale ricopre l’incarico di Direttore dello sviluppo professionale – “un evento di grande spessore nelle comunicazioni scientifiche e di notevole partecipazione professionale, con presenze non solo dal nostro Continente, ma anche da Asia, Africa e Americhe, a dimostrazione della qualità del lavoro svolto dai farmacisti ospedalieri europei, che sono considerati una comunità di riferimento a livello internazionale”. Tanti sono gli ambiti di riferimento dei contenuti presentati a Lisbona: prima di tutto il ruolo sempre più centrale del paziente nella definizione del “successo del trattamento terapeutico”, dove non si può prescindere dalle aspettative del malato. .Ma oltre a questi macro-temi congressuali, altri due contributi strategici di EAHP sono stati condivisi a Lisbona: il primo nell’ambito della legislazione farmaceutica ed il secondo che rappresenta il “giuramento” dei farmacisti ospedalieri europei.Per la revisione della Legislazione farmaceutica europea (un immenso lavoro in corso presso la Commissione Europea, la cui prima presentazione era proprio prevista per il 29 marzo, ma che ad oggi è stata spostata di due settimane), EAHP ha presentato un suo contributo in cinque punti, dove l’attenzione è concentrata sui temi irrinunciabili per la professione: Sicurezza dei pazienti, Resistenza agli antibiotici, Carenza-accessibilità ai farmaci, Farmacovigilanza e (ancora una volta) sostenibilità ambientale. Da ultimo, ecco poi il “Documento di Giuramento” di EAHP: di che si tratta? “E’ un impegno in dieci punti”, conclude Piera Polidori e comprende dieci impegni che i farmacisti ospedalieri europei si assumono: 1- trattare tutti equamente, correttamente e con rispetto; 2 – lavorare secondo i più alti standard etici, rispettando e proteggendo tutto il personale sanitario e le informazioni sanitarie affidatimi; 3 – utilizzare la mia conoscenza, abilità ed esperienza, come parte di un team multidisciplinare, per assicurare il miglior possibile trattamento e raggiungere l’obiettivo di un trattamento ottimale personalizzato e incentrato sul paziente; 4 – contribuire alla diagnosi precoce della malattia, promuovendo l’adozione di comportamenti sani e coinvolgendo la popolazione in iniziative volte alla salute; 5 – educare i pazienti, le persone che li assistono e i membri del team multidisciplinare riguardo ai farmaci al fine di assicurarne un uso ottimale, gestire gli eventi avversi e rispondere ai quesiti; 6 -perseguire standard di cura basati sulle evidenze scientifiche e proseguire nella continua educazione e avanzamento professionale per tutta la vita; 7 – assicurare la continuità di cura, prevenire danni dovuti all’utilizzo di farmaci e monitorare e migliorare i processi di utilizzo dei farmaci al fine di ottimizzare la loro sicurezza, efficacia e costo-efficacia; 8 – provvedere alla preparazione di terapie galeniche personalizzate e specifiche per bisogni individuali supportare l’avanzamento degli standard sulla pratica, ricerca ed educazione in Farmacia 9 – contribuire alla educazione e formazione dei futuri Farmacisti; 10 – promuovere gli interessi della pratica della Farmacia tra i professionisti sanitari, le società scientifiche, le associazioni dei pazienti, le autorità sanitarie e la popolazione.
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Erdogan’s fate is threatened by Turkey’s economy
Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023
Some characters, in part because they have been around for so long, seem to loom extra large in international politics. One of those whom I’ll be watching closely in the coming weeks is Turkey’s president, Recep Tayyip Erdogan. After a couple of decades at, or near, the top of Turkish politics, might his days in office be numbered? He presides over and mismanages an economy that looks ever more troubled—battered by inflation, deficits and a volatile currency. Voters are deeply unhappy with the way his government has responded to the earthquakes in February that killed at least 50,000 people. Rebuilding is likely to cost more than $100bn. Elections, meanwhile, are looming in May. The opposition parties, once fractured, are closing ranks around a unity candidate, Kemal Kilicdaroglu, who is ahead (just) in the polls. What Mr Erdogan does in the six weeks or so before voting day will be decisive. Have a read of our analysis of what is at stake, and not only for Turks. Mr Erdogan recently gave the nod to Finland’s NATO application, which matters for how the West handles Russia, but he is still holding out on Sweden. Elsewhere we will be watching for another chapter in the rolling story of bank instability that has gripped everyone in recent weeks. Deutsche Bank is the latest to come under scrutiny, following the woes at Credit Suisse earlier in the month. Investors were running from the German bank at the end of last week. As we all wait to see what the new week will bring, have a read of our take on why they were fleeing. Let me also recommend two new articles in our “Economist reads” series. One is on the books to turn to for understanding financial catastrophe. The books on the last financial crisis, after all, should contain useful guidance for coping with the current one. And if politics is more your thing, then try our guide to the books that best explain Florida. The sunshine state is getting ever more influential. Meanwhile, could Donald Trump be indicted and perhaps arrested in the next few days? He railed at a rally in Waco, Texas, at the weekend, saying “radical left maniacs” in government were somehow leading the efforts to prosecute him (while also promising that the presidential election next year would be the “final battle” for victory). His various legal troubles are mounting. The row over his apparent payment to, and affair with, Stormy Daniels seems fairly trivial to me. Personally I’m more troubled by his behaviour as president, in 2020, in trying to hold on to office. Finally, for a change of pace, here are a couple of stories that fascinated me. In one, we mark 60 years since Britain reshaped its railways, a radical and disruptive process known as the Beeching cuts (or the “Beeching Axe”), in which a civil servant ordered the closure of many stations and much track. The country is still paying the price. And in the other, more forward-looking story my colleagues weigh up where the big tech companies are investing as they compete to get ahead in Artificial Intelligence. Who knows, if Beeching had had the benefit of AI six decades ago, he might have avoided some of his blunders. Thanks, as ever, for all your thoughtful feedback. Greg Eva, in France, was not amused by my comments on reforms to the retirement age there. He rightly points out that popular frustration (which could grow this week) is in part because Emmanuel Macron’s governments have used Article 49.3, to pass a law without parliament’s agreement, eleven times so far. That, he observes, “seems very Trumpian to me”. Fair point Greg, though Mr Macron was elected on a promise to raise the retirement age. Sebastian Agudelo-Restrepo, meanwhile, laments the retirement of our Bello columnist and calls for us to write more from Latin America. I promise we will continue to cover the region with great care and interest, Sebastian. Lastly Tony Sloane suggests that, as our A-Z of economics leads to a proliferation of others, we “cut out the middleman” and create a guide to them all: an “A-Z of A-Zs”. Tony, you’ll be the first to hear when we launch it. By Adam Roberts Digital editor The Economist
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