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Silvia Codignola: Paesaggio primo

Posted by fidest press agency su martedì, 28 marzo 2023

Roma 5 aprile — 27 maggio 2023 Maja Arte Contemporanea Via di Monserrato 30 Testo di Lorenzo Canova. Ognuno di noi porta con sé, nell’età adulta, la memoria di un luogo della propria infanzia, spesso legato al periodo delle vacanze: una casa dove ritrovare gli oggetti così come si erano lasciati l’anno prima; il profilo di un paesaggio caparbiamente immutato che sembra attendere il nostro stagionale ritorno. Luoghi che finiscono con l’abitarci dentro. Il poeta Andrea Zanzotto ne “Il paesaggio come eros della terra”, osserva: “[…] la scoperta del fascino di paesaggi primi […] si verifica molto spesso in una luce di amore primordiale, infantile, con ricorrenti segni di linguaggio petèl.” (“Luoghi e paesaggi”, Bompiani, Milano, 2013). A quei “paesaggi primi” sembrano condurci, silenziosamente, le opere di Silvia Codignola selezionate in occasione di questa mostra (dipinti, acquerelli, sculture). “Come viandanti che camminano nell’ombra, entriamo così nello spazio sospeso di un’estate metaforica, bagnanti sulle rocce assolate di una stagione insieme presente e distante, mentre l’amaca non smette di oscillare come un metronomo che scandisce un ritmo incessante e profondo sospeso tra la memoria e l’oblio.”, osserva Lorenzo Canova nel testo che accompagna il catalogo della mostra. Come scrive Vittorio Lingiardi: “Paesaggio non è solo la veduta naturale su cui posiamo lo sguardo. Non è solo il territorio che fa da fondale alla nostra esperienza e ospita la nostra storia. Il paesaggio è un luogo immaginato e ritrovato. L’idea di paesaggio che emerge con imperturbabile evidenza dai quadri di Silvia Codignola è sorella del concetto di ‘mindscape’, un neologismo che fa del paesaggio un luogo psichico. Non il belvedere, le colline toscane, il golfo del Tigullio: i ‘mindscapes’ sono luoghi sospesi tra mondo interno e mondo esterno. Sono i luoghi della nostra soggettività: abitano la memoria e lo sguardo, esprimono la nostra connessione con la storia familiare e collettiva, fondano la nostra dimensione estetica. Se ‘landscape’ è il paesaggio come scena naturale, ‘mindscape’ è il paesaggio come scena psichica: lo guardiamo perché ci ri-guarda.” (“Paesaggio primo di Silvia Codignola”, in Snaporaz, rivista digitale).

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