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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Posts Tagged ‘accademia’

Mostra: Giulio Paolini. A come Accademia

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2023

Roma Mercoledì 19 aprile 2023, alle ore 11.00 Palazzo Carpegna piazza dell’Accademia di San Luca 77 si terrà l’anteprima stampa della mostra Giulio Paolini. A come Accademia, ideata da Marco Tirelli e Antonella Soldaini e da lei curata all’Accademia Nazionale di San Luca. Promossa e organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca l’esposizione è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’artista presenta sei opere inedite appositamente realizzate per Palazzo Carpegna, dove il pubblico viene guidato attraverso un itinerario concettuale composto da diversi media – pittura, fotografia e scultura – che creano uno spazio analitico e poetico.

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216° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura

Posted by fidest press agency su giovedì, 13 aprile 2023

Bologna. Si inaugura lunedì 17 aprile, dalle ore 16 alle 18.30, presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna (Piazza Galvani 1), la cerimonia d’inaugurazione del 216° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. La cerimonia sarà aperta dalla Relazione del Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura. Prima della Prolusione inaugurale sarà insignito del titolo di Accademico Onorario dal Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. Alla cerimonia sarà inoltre presente l’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.Successivamente il Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo,Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri sarà insignito del titolo di Accademico Onorario con la consegna della storica medaglia accademica e della pergamena celebrativa. A seguire terrà la Prolusione inaugurale.E’ confermata la presenza dell’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.La cerimonia inaugurale si concluderà con la consegna del “Premio Filippo Re”, organizzato in collaborazione con Image Line e dedicato a studi agronomici innovativi nel campo della sostenibilità ambientale di ricercatori under 40, e la consegna del “Premio Nazionale Giuseppe Loizzo” per tesi di laurea nel campo della ricerca cerealicola.

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Mostra Raccontare un monte d’oro: 10 anni di fumetti in Accademia

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 marzo 2023

Roma 14 marzo – 4 giugno 2023 Real Academia de España en Roma Piazza S. Pietro in Montorio, 3 (Gianicolo), Roma Orari: da martedì a domenica, ore 14 – 18 (ultimo ingresso ore 17,30) Ingresso: libero. A cura di Enrique Bordes. La mostra è dedicata al fumetto attraverso le opere di 17 artisti, che sono entrati all’Accademia grazie alla borsa di fumetto e illustrazione. Con i 150 anni di vita dell’Academia de España en Roma, si celebrano anche i primi 10 anni dell’ingresso del tebeo (il fumetto in spagnolo) tra le discipline ospitate. Un medium visivo con una capacità unica di portata popolare e allo stesso tempo un campo difficile da definire: è infatti un sofisticato dispositivo spazio-temporale, che in sole due dimensioni, registra tempo, spazio, storie, desideri. In questo decennio, 6 autrici e 11 autori spagnoli e latinoamericani – Tyto Alba, Carla Berrocal, Ana Bustelo, Joan Casaramona, Miguel Cuba, Yeyei Gomez, Julia Huete, Martin Lopez Lam, Los Bravu (Dea Gomez E Diego Omil), Alvaro Ortiz, Federico Pazos, Brais Rodriguez, Javier Saez Castan, Antonia Santolaya e Joaquín Secall – hanno lavorato con questa borsa, intrecciando la loro carriera artistica con il soggiorno a Roma e con l’Accademia stessa. Convivendo con altre discipline, in un contesto unico, hanno messo alla prova i loro limiti espressivi attraverso un progetto personale. Questi 17 sguardi tornano in Accademia dai loro rispettivi mondi per ricordare, raccontare, riflettere su cosa comporta vivere e creare su questo colle romano: un antico convento su un monte de oro diventa un centro di residenze artistiche che avvolge un Tempietto. L’ Academia de España en Roma è anche un generatore di storie: ogni anno un nuovo gruppo la abita, creando, vivendo e amando i suoi spazi. La mostra è allestita nei tre spazi in cui si convive in Accademia: il chiostro, un salone e una terrazza. Nel chiostro, luogo centrale dell’esposizione, un libro steso su tavole da disegno raccoglie il ritorno all’Accademia con uno sguardo sul presente. Il salone, un gabinetto espositivo, è uno spazio per ricordare le opere concepite durante il soggiorno a Roma. La terrazza, che si affaccia sulla città, è una celebrazione della Capitale osservata costantemente, dal Gianicolo a luoghi come il Forte Prenestino (con il suo CRACK!), e diventa un invito alle storie future che non smetteranno mai di arrivare. Il catalogo è una coedizione italo-spagnola che coinvolge Nuevo Nueve, Ediciones Valientes e l’editore italiano Fortepressa, con i testi di Ana Merino, Julia Ramírez-Blanco Valerio Bindi e Alessio Trabacchini.

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Concerto Accademia d’Ungheria in Roma

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 gennaio 2023

Roma giovedì 19 gennaio alle ore 19.30 presso l’Accademia d’Ungheria Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1 in Roma si terrà la serata Hommage à Ligeti che vedrà la partecipazione di un trio ungherese composto da Virág Kiss (pianista), Sándor Dezső (violoncello) e Ágoston Dezső (clarinetto). Si tratta del primo appuntamento di una serie di concerti /eventi previsti per celebrare il centenario della nascita del noto compositore ungherese.Il programma del concerto ad ingresso libero, prevede musiche di György Ligeti, Pál Járdányi, Ferenc Farkas, Sándor Veress, Zoltán Kodály, Béla Bartók. La Giornata della Cultura ungherese si tiene in Ungheria in data 22 gennaio. Sebbene questo giorno venga celebrato da poco più di 30 anni, la data originale che si commemora risale alla prima metà del XIX secolo ed è una pietra miliare molto importante nella storia del Paese. Si tratta difatti della data di completamento del manoscritto dell’Inno nazionale ungherese, intitolato Himnusz, opera scritta nel 1823 dal poeta e critico letterario Ferenc Kölcsey. György Ligeti (1923-2006) compositore ungherese naturalizzato austriaco, considerato tra i più grandi del XX secolo. La sua produzione va essenzialmente annoverata nell’ambito della musica contemporanea, ma al grande pubblico è probabilmente più noto per vari suoi brani che caratterizzano in modo rilevante i film di Stanley Kubrick come “2001 Odissea nello spazio”, “Shining” e “EyesWideShut”.

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Sedute scientifiche dell’Accademia di Medicina nel primo trimestre 2023

Posted by fidest press agency su venerdì, 13 gennaio 2023

Torino Martedì 24 gennaio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Progressi scientifici e tecnologici in Medicina di Laboratorio” a ricordo di Nicola Riccardino, già Presidente dell’Accademia dal 2008 al 2010. Giuseppe Poli, Professore di Patologia Generale, Università di Torino e past President dell’Accademia di Medicina, e Giuseppina Viberti, già Direttrice del Laboratorio analisi cliniche e microbiologia all’Ospedale San Luigi, ricorderanno le sue numerose innovazioni nelle procedure di laboratorio e la sua attività nell’ambito della SIPMeL di cui fu socio onorario.I relatori della riunione scientifica, introdotti da Giuseppe Poli, saranno Francesco Curcio, Professore Ordinario di Patologia Clinica dell’Università di Udine e Rossana Cavallo, Professoressa di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Torino.Francesco Curcio considera come gli esami di laboratorio rappresentino solo il 1,5% della spesa complessiva del SSN, ma che costituiscano la base di oltre l’80% delle diagnosi e sottolinea l’importanza dell’appropriatezza (la capacità di usare l’esame giusto al momento giusto) per il corretto governo del percorso clinico, sottolineando il ruolo del professionista della Medicina di Laboratorio, in grado di porsi come consulente del Clinico e della Direzione Sanitaria per il governo dei processi clinici aziendali. Inoltre, la riduzione drastica dei costi e dei tempi per ottenere un profilo genico ha aperto le porte alla genomica nella cura e nella prevenzione, in moltissime patologie.Rossana Cavallo descrive il panorama attuale della diagnostica microbiologica che impone sfide importanti in termini di precisione, rapidità e produttività. Le nuove tecnologie sono diventate imprescindibili per l’ottimizzazione e la razionalizzazione di queste attività, tra queste un ruolo cruciale è giocato dalle tecniche che consentono l’identificazione rapida degli agenti patogeni e delle resistenze farmacologiche, oltre allo studio del microbiota umano. Quest’ultimo rappresenta un ambito ancora poco conosciuto, ma molto promettente, anche ai fini della gestione clinico-terapeutica di numerose patologie. Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://unito.webex.com/unito/onstage/g.php MTID=e7a4ce958964d702b2dd58bce77d2a21eanche disponibile sul sito dell’Accademia di Medicina http://www.accademiadimedicina.unito.it.

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Il 2023 dell’Accademia Filarmonica Romana

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 dicembre 2022

Roma l’Accademia Filarmonica Romana riprende il 26 gennaio con il Quartetto Prometeo al Teatro Argentina che porta avanti l’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič e subito a seguire dal 31 gennaio al Teatro Olimpico i leggendari Mummenschanz che partono da Roma per la nuova tournée italiana di 50 years per festeggiare mezzo secolo di successi. Prosegue fino al prossimo maggio la stagione 2022-23 dell’Accademia Filarmonica Romana, che si dislocherà nelle sue tre sedi principali del Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella fra danza, musica e progetti vari per un pubblico di tutte le età. I Mummenschanz tornano all’Accademia Filarmonica Romana che li accoglie al Teatro Olimpico, dal 31 gennaio al 5 febbraio, guidati dalla sua fondatrice Floriana Frassetto per festeggiare mezzo secolo di gloriosa carriera artistica. La danza torna protagonista con Notre-Dame de Paris (8-12 febbraio) secondo il coreografo francese Stephen Delattre, che nella sua versione rispetta fedelmente il romanzo di Victor Hugo ambientato nella Parigi del 1482. Sul palco il Balletto di Milano impegnato in una coreografia che interpreta la storia di Esmeralda, Quasimodo e di Frollo, mescolando classico e moderno. Tra i tanti argomenti anche la denuncia del potere della religione sulla società e l’impossibilità di alcuni amori. Il Teatro Argentina, fino a maggio 2023, sarà il palco prediletto della Filarmonica per la musica da camera e i grandi interpreti. Il 9 febbraio sarà la volta di Christian Poltéra, violoncellista svizzero, classe 1977, fra i più importanti della sua generazione, per la prima volta ospite della Filarmonica. Invitato a suonare con le più rinomate orchestre, appassionato camerista, protagonista di una nutrita e premiata serie di CD, percorre con il suo talento la letteratura per violoncello dal Seicento alla musica d’oggi. Con la pianista Kathryn Stott esegue alcune delle composizioni da camera più note per violoncello e pianoforte di Brahms, Prokof’ev e Chopin. Grande amico della Filarmonica e del mondo musicale romano, Mischa Maisky, con il suo prezioso violoncello Montagnana del ‘700, torna “a furor di popolo” anche in questa stagione, il 2 marzo, per eseguire tre (n. 1, 4 e 5) delle sei Suites per violoncello solo di Bach, Musica che non ci si stanca mai di ascoltare, né di eseguire, alla ricerca di quelle tante “sfaccettature” che lo spartito offre.Atteso debutto alla Filarmonica anche per Augustin Hadelich il 23 marzo. Prestigioso talento, classe 1984, impugna il prezioso violino Giuseppe Guarneri del Gesù del 1744, in un programma per violino solo che accosta due Partite di Bach alla musica dell’americano Coleridge-Taylor Perkinson, un mix di contrappunto barocco, blues e musica folk.La stagione all’Argentina si chiude il 4 maggio con Non udite lo parlare? La parola al violino nell’età del barocco concerto affidato all’eccellenza di Imaginarium Ensemble diretto da Enrico Onofri e dedicato all’affascinante rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco. Il 23 febbraio altro debutto alla Filarmonica con il giovane talento, Giuseppe Gibboni vincitore nel 2021 del 56º Premio Paganini di Genova, quarto italiano nella storia del prestigioso concorso a vincere il premio, l’ultimo ventiquattro anni fa. Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 26 euro, ragazzi fino a 14 anni 9 euro. Sala Casella 11 euro. Teatro Olimpico da 25 a 60 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita. Infine i concerti e gli incontri nelle scuole, con alcuni giovan Il 2023 dell’Accademia Filarmonica Romana. Si parte con i leggendari Mummenschanz e il Quartetto Prometeo con Shostakovich. I concerti di musica da camera con i grandi solisti all’Argentina, la danza all’Olimpico, le rassegne della Sala Casellai musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica, gli strumenti, le loro potenzialità tecniche e timbriche, pronti a rispondere alle domande e ad esaudire la curiosità degli studenti.

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La scuola dell’Accademia dei sartori diretta dal molisano Sebastiano Di Rienzo

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 ottobre 2022

Un tempo, specie nei paesi, costituiva una delle poche alternative all’agricoltura o alla pastorizia. Poi il mestiere di sarto, grazie all’evoluzione tecnica e all’alta dose di creatività, è diventato simbolo indiscusso del “made in Italy” nel mondo. Una schiera di “nomi” provenienti soprattutto dalla provincia italiana sono diventati invidiati emblemi universali dell’eleganza, della classe, dell’estro e del gusto del bello.Dopo una fase in cui la sartoria ha ceduto il passo al prêt-à-porter, da qualche anno si registra un ritorno dell’abito confezionato su misura, con molti ragazzi che associano questo affascinante mestiere al proprio futuro. Una specializzazione che richiede molta formazione, alle prese con la conoscenza dei tessuti, con l’abilità nel prendere le misure, realizzare disegni, effettuare tagli, cuciture, asole e sottopunti, imbastire, padroneggiare il confezionamento e ovviamente saper sfruttare e affinare la propria creatività. “L’Italia in questo settore resta leader nel mondo ed è necessario non disperdere questo patrimonio perché soltanto chi affonda le radici nel passato può comprendere l’importanza del futuro – spiega Gaetano Aloisio, presidente dell’Accademia nazionale dei sartori, il punto di riferimento associativo e formativo del settore grazie alle 130 sartorie aggregate e ai 450 anni di storia, essendo nata nel 1575 a Roma su impulso pontificio.L’organismo, che partecipa ai congressi internazionali del comparto e promuove sfilate di moda e iniziative in tutta Italia (un mese fa la suggestiva sfilata al Campidoglio a Roma), ha lanciato in questo giorni un’importante partnership con lo storico lanificio biellese Vitale Barberis Canonico, 350 anni di esperienza alle spalle, due stabilimenti e circa 450 addetti. Tra gli obiettivi, la formazione delle nuove generazioni di maestri sarti.“L’Accademia da anni promuove una propria scuola finalizzata alla formazione, supportata anche da numerose borse di studio – spiega Sebastiano Di Rienzo, direttore della scuola dell’Accademia nonché uno dei più rinomati maestri sarti a livello internazionale, a cui il giornalista Giampiero Castellotti ha dedicato una ricca biografia. “La nostra generazione ha caratterizzato soprattutto il rilancio economico del Paese nel secondo dopoguerra, rendendo l’abilità artigianale italiana un patrimonio mondiale. Oggi c’è la necessità che una nuova schiera di ragazzi erediti questo patrimonio di tecniche e di immagine – spiega Di Rienzo. “La nostra Accademia ogni anno accoglie aspiranti sarti provenienti da tutto il mondo, a riprova della sua unicità a livello internazionale e della centralità del nostro mestiere nel made in Italy”.

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Accademia di Medicina di Torino bando per ricercatori

Posted by fidest press agency su domenica, 17 luglio 2022

La Fondazione per l’Osteoporosi Onlus con il supporto dell’azienda FGP Srl, leader in Italia nella progettazione e nella produzione di ausili per l’ortopedia e la riabilitazione, lancia un bando biennale (2022-2023) per due borse di studio del valore di 5.000 euro ciascuna, rivolte a giovani ricercatori e ricercatrici di età inferiore ai 35 anni che abbiano prodotto studi innovativi riconosciuti a livello internazionale in materia di osteoporosi. Il primo bando prende avvio oggi, il secondo verrà promosso nel 2023, ed entrambi si inseriscono nell’ambito della partnership siglata tra la Onlus nazionale presieduta dal Prof. Giancarlo Isaia e l’azienda scaligera FGP. Due eccellenze italiane che per il prossimo biennio hanno attivato una sinergia a partire dall’assegnazione di bandi di ricerca con l’obiettivo di sostenere l’attività scientifica e di sensibilizzazione sull’osteoporosi, malattia ad alto impatto sociale, che interessa milioni di persone e in particolar modo le donne, con numeri in continua crescita. Un tema caro all’azienda veronese FGP, che da oltre vent’anni anni investe in attività di ricerca e sviluppo per la progettazione di supporti ortopedici evoluti a sostegno dei pazienti con osteoporosi, nati dal confronto con gli specialisti e oggetto di numerosi studi clinici.I candidati dovranno far pervenire la domanda di partecipazione alla sede della Fondazione per l’Osteoporosi Onlus (via Po 18, Torino) entro il 10 settembre 2022, corredata di un sintetico curriculum vitae, dalla copia, in formato elettronico, del lavoro che intendono sottoporre al giudizio della commissione esaminatrice e dalle indicazioni sulle modalità di attribuzione del finanziamento. A tal fine è necessario segnalare gli estremi (nome, indirizzo, ragione sociale, Partita Iva o Codice Fiscale) dell’ente di appartenenza o di riferimento (Università, Ente di ricerca, Azienda Sanitaria ecc.). La commissione, nominata dalla Fondazione, procederà alla selezione degli elaborati premiando l’originalità del lavoro, la traslazionalità dei dati ottenuti dallo studio e la levatura scientifica del candidato o del gruppo di ricerca e privilegiando studi che posseggano caratteristiche tali da poter essere utilizzati nella pratica clinica dei medici e degli specialisti in osteoporosi. Le candidature dovranno pervenire al seguente indirizzo: osteoporosi@fondazioneosteoporosi.org. Si allega il bando che potrà essere consultato sui siti http://www.fondazioneosteoporosi.it e http://www.fgpsrl.it.

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Accademia Medicina Torino: Corso ECM Infection control

Posted by fidest press agency su sabato, 7 Maggio 2022

Torino. Si svolgerà il 13 maggio dalle ore 14 alle ore 18 on line sul tema “Infection control & antibiotico resistenza”. Dopo il saluto istituzionale del Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, Prof. Giancarlo Isaia, introdurranno i lavori Giovanni Di Perri, Direttore della Struttura Complessa Malattie Infettive, Ospedale Amedeo di Savoia, Francesco Giuseppe De Rosa, del Dipartimento di Scienze Mediche e Carla Zotti, del Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica. Successivamente interverrà Cristina Costa, Microbiologia, concentrandosi su “Epidemiologia dell’antibiotico resistenza: pre e post Covid”. Seguirà la presentazione dell’esperienza torinese (e-Covid) a cura di Andrea Calcagno, Dipartimento di Scienze Mediche, e dell’esperienza piemontese (CORACLE) di Silvia Corcione, sempre del Dipartimento di Scienze Mediche. Tommaso Lupia, Struttura Complessa Malattie Infettive dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, interverrà sul tema “Infezioni batteriche e fungine come complicanze dell’infezione da Sars-Cov-2”. “Strategie di infection control nella gestione delle infezioni nosocomiali” rappresenteranno il focus della relazione di Nour Shbaklo, PhD in Infection Control, Dipartimento di Scienze Mediche. Costanza Vicentini, Dipartimento di Scienze della Sanità pubblica e pediatrica, risponderà alla questione: “Infection control durante il Covid: troppo o troppo poco?”. Infine, Francesco De Rosa illustrerà “Programmi di antimicrobial stewardship”. Il termine “antimicrobial stewardship” si riferisce ad una serie di interventi coordinati, che hanno lo scopo di promuovere l’uso appropriato degli antimicrobici e che indirizzano nella scelta ottimale del farmaco, della dose, della durata della terapia e della via di somministrazione.Concluderà l’incontro una tavola rotonda sul tema dell’impatto del Covid nei programmi di “stewardship” che coinvolgerà Di Perri, Zotti, De Rosa, Silvio Borré (Malattie infettive, Vercelli), Guido Chichino (Malattie infettive, Alessandria) e Valerio Del Bono (Malattie infettive, Cuneo).

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215° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura

Posted by fidest press agency su venerdì, 8 aprile 2022

Bologna – Si inaugura lunedì 11 aprile, alle ore 16 presso la Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio di Bologna. La cerimonia inizierà con la Relazione del Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura dal titolo “L’eccellenza delle produzioni agricole italiane e la globalizzazione”. Successivamente Antonio Patuelli, Presidente Associazione Bancaria Italiana e La Cassa di Ravenna S.p.a, sarà insignito della prestigiosa nomina ad Accademico Onorario alla quale seguirà la sua Prolusione Accademica dal titolo “Credito e Agricoltura”. La manifestazione sarà conclusa dalla consegna del “Premio Filippo Re”, giunto alla sua terza edizione, e dedicato ad articoli, studi e pubblicazioni in ambito agronomico con focus specifico quest’anno al rapporto tra Agricoltura, Territorio e Società aperto ad autori under 40 che hanno redatto articoli o pubblicazioni scientifiche, editi da Testate registrate o Annali di Accademie, durante l’anno 2021. Nato dalla collaborazione tra Accademia Nazionale di Agricoltura e Image Line, il premio ha l’intenzione di promuovere la costante evoluzione del ruolo dell’agricoltura per il Paese e diffondere una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza delle interazioni di questo settore con le dinamiche economiche, sociali, ambientali e territoriali. Sponsor del premio è ILSA S.p.a. leader nazionale nella produzione di biostimolanti e prodotti ad azione specifica, concimi organici e organo minerali, solidi e liquidi per l’agricoltura. I tre studi finalisti di quest’anno sono: Elisa Appolloni, Phd Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Università degli Studi di Bologna, “The global rise of urban rooftop agriculture: a review of worldwide cases”, Roberto De Vivo, Phd Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Università di Napoli “Federico II”, “Influence of carbon fixation on the migration of greenhouse gas emission from livestock activities in Italy and the achievement of carbon neutrality”. Martina Mazzon, Research fellow Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Università degli Studi di Bologna, “Conventional versus organic management: application of simple and complex indexes to assess soil quality”.

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Accademia di medicina di Torino: La depressione dell’anziano

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

Martedì 8 febbraio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “La depressione nell’anziano”. L’incontro verrà introdotto da Francesco Scaroina, Primario emerito di Medicina Generale e Segretario generale dell’Accademia. I relatori saranno Vincenzo Villari, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale e della Struttura Complessa Psichiatria e socio dell’Accademia e Gianluca Isaia, Geriatra presso l’Ospedale Molinette di Torino e prossimo Presidente della Società di Geriatria e Gerontologia Piemonte Valle d’Aosta. Entrambi prestano servizio preso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Il dott. Villari tratterà il tema della depressione come uno dei principali problemi di sanità pubblica e una delle condizioni cliniche con cui più frequentemente devono confrontarsi sia i Medici di medicina generale sia gli specialisti. Tale malattia, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come prima causa di disabilità a livello mondiale, riguarda circa 3 milioni di italiani, di cui circa 1 milione soffre della forma più grave, la depressione maggiore. Nel complesso il 15-20% delle persone va incontro a uno stato depressivo nel corso della vita con una differenza di genere significativa (il tasso di depressione femminile è quasi doppio rispetto a quello maschile). Importante anche l’impatto dell’età e della salute generale (aumento considerevole della depressione negli anziani e negli ammalati cronici).Il dott. Isaia focalizzerà l’attenzione sulla prescrizione di ansiolitici e antidepressivi che ha subito un incremento significativo negli ultimi dieci anni e sui principali destinatari di tali farmaci, gli over sessantacinquenni. Questa fetta di popolazione è spesso caratterizzata da altre numerose problematiche sanitarie e sociali che favoriscono l’insorgenza di deflessione timica, ma non sempre l’approccio farmacologico risulta efficace. In particolare, ad esempio, le persone affette da deficit cognitivi lievi o moderati sembrano rispondere meno alla terapia antidepressiva. Inoltre, gli over sessantacinquenni sono anche coloro che assumono un numero consistentemente maggiore di farmaci per altre patologie differenti da quelle strettamente legate all’umore. Se poi consideriamo che tanto più è elevato il numero di farmaci prescritti ad una persona, tanto maggiore sarà la probabilità che questa persona non assuma tutti i farmaci, è facile dedurre come la prescrizione di un antidepressivo o un ansiolitico debba essere ponderata più che in altre fasce di età. Il medico deve dunque valutare singolarmente ogni terapia in relazione al beneficio atteso e all’aderenza terapeutica prevista Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it.

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Accademia di medicina di Torino: “L’eradicazione del virus dell’Epatite C”

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 gennaio 2022

Martedì 18 gennaio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “L’eradicazione del virus dell’Epatite C”. L’incontro verrà introdotto da Mario Rizzetto, Professore Onorario di Gastroenterologia, Università di Torino e socio dell’Accademia. Il relatore sarà Alessia Ciancio, Professore Associato di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Mediche, Ospedale Molinette di Torino. L’infezione da HCV è nella maggior parte dei casi asintomatica e troppo spesso molte persone scoprono l’infezione HCV quando la malattia è già in stato di fibrosi avanzato o in cirrosi. Dal 2015, grazie all’arrivo dei farmaci innovativi ad azione diretta (DAA), l’epatite C può essere sconfitta. Questi farmaci non curano solo la malattia, ma bloccano la trasmissione del virus e risultano efficaci anche nel curare le manifestazioni extraepatiche HCV-correlate, come il diabete, la sindrome metabolica e alcuni tipi di linfomi. Poiché la malattia è asintomatica, spesso i soggetti portatori del virus non sanno di essere malati. La sfida adesso è intercettare il sommerso. Questa strategia è stata promossa dal recente decreto Milleproroghe (Legge N. 8/2020) che ha stanziato 71,5 milioni di euro per lo screening gratuito per il biennio 2020-2021, per raggiungere l’obiettivo dell’OMS di sconfiggere l’epatite C entro il 2030. Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it.

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Accademia di Medicina di Torino: ultima riunione scientifica

Posted by fidest press agency su martedì, 7 dicembre 2021

Torino Giovedì 16 dicembre alle ore 21.15, preceduta dalla seduta privata dei soci Ordinari, Emeriti e Corrispondenti, l’Accademia di Medicina di Torino terrà la sua ultima riunione scientifica dell’anno in corso, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Descrizione e commenti al Premio Nobel per la Medicina 2021”. L’incontro verrà introdotto da Alessandro Comandone, già Presidente dell’Accademia di Medicina e Primario di Oncologia dell’ASL Città di Torino. Il relatore sarà Alessandro Vercelli, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Vice Rettore dell’Università di Torino e socio dell’Accademia di Medicina.La sensibilità ci permette di esplorare lo spazio circostante e il nostro mondo interno. Attraverso i neuroni dei gangli sensitivi queste informazioni vengono trasmesse al nostro sistema nervoso centrale per modificare di conseguenza i nostri comportamenti. A livello dei terminali nervosi e dei recettori periferici, proteine canale rispondono al caldo/freddo e allo stiramento modificando la permeabilità agli ioni così determinando un segnale elettrico. Nel 2021 il premio Nobel per la fisiologia e medicina è stato assegnato a David Julius e Ardem Patapoutian che con i loro collaboratori hanno identificato queste proteine, correlate alle sensazioni dolorifiche. Quando succhiamo una pastiglia alla menta, o mangiamo un cibo piccante, diciamo spontaneamente che, rispettivamente, l’alito è fresco, e la lingua brucia. Si tratta di sostanze naturali, che si legano a questi recettori scatenando sensazioni tipiche di uno stimolo fisico. Partendo dalle proteine recettoriali, e dalle molecole naturali che interagiscono con loro, i due premi Nobel hanno aperto la strada a nuove terapie farmacologiche del dolore e alla comprensione di patologie dell’uomo in cui le proteine sono geneticamente modificate. Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it.

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Accademia di Medicina di Torino: Presentazione del nuovo testo di Mario Nano

Posted by fidest press agency su domenica, 28 novembre 2021

Torino venerdì 10 dicembre alle ore 17, l’Accademia di Medicina di Torino organizza la presentazione del nuovo testo di Mario Nano, Professore di Chirurgia Generale e membro dell’Accademia, dal titolo “La Chirurgia in Piemonte. Storia di una Scienza e di una Regione” (Edizioni Minerva Medica, 2021). Il testo verrà commentato da Bruno Gambarotta e da Mario Nano. Modera il Presidente dell’Accademia di Medicina, Giancarlo Isaia. «Il libro presenta via via figure di chirurghi che con le loro osservazioni e i loro studi hanno determinato progressi e innovazioni della disciplina. I fatti che presenta interessano sia lo specialista sia il lettore appassionato di storia, o anche semplicemente il lettore curioso. Il grande numero di personaggi e la parcellizzazione delle loro vicende, di fatti circostanziati, di avvenimenti che coinvolgono le istituzioni ospedaliere e universitarie si trasformano in infinite tessere di un mosaico che va componendosi, col procedere della lettura, in un grande disegno compiuto vivido nei dettagli quanto nell’insieme. La lettura del testo è agevolata anche da una ricca documentazione iconografica» (dalla prefazione di Stefano Geuna, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino). Con riferimento alle recenti normative di sicurezza, si potrà intervenire in presenza solo se muniti di green pass e previa prenotazione (accademiadimedicina.unito.it oppure telefonando al n. 011/6709607).

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Pubblica seduta scientifica dell’Accademia di medicina di Torino

Posted by fidest press agency su martedì, 9 novembre 2021

Torino Martedì 16 novembre alle ore 17,30, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una pubblica seduta scientifica sia in presenza, in Via Po 18, che in webinar, nel corso della quale verranno presentati i risultati scientifici delle due ricerche sul microbiota intestinale finanziate nel 2019 dall’Azienda vinicola “Beni di Batasiolo” e selezionate su 146 progetti da una Commissione nominata dall’Accademia di Medicina di Torino.Introdurrà la riunione il Prof. Umberto Dianzani, immunologo dell’Università del Piemonte Orientale e presenteranno i risultati ottenuti Andrea Baragetti, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano e Simona Ronchetti, Professore Associato di Farmacologia dell’Università di Perugia. Concluderà la riunione il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di TorinoIl progetto guidato da Andrea Baragetti, dal titolo “Potere pro-infiammatorio della dieta sulla composizione del microbiota intestinale e relazione con la malattia cardiovascolare ischemica” è partito dal presupposto che un microbiota intestinale non ottimale potrebbe costituire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, in quanto in grado di promuovere un’attività proinfiammatoria delle molecole prodotte dai batteri. Utilizzando sofisticate metodiche analitiche, i Ricercatori milanesi hanno identificato, in un’ampia popolazione di soggetti con malattie cardiovascolari, una correlazione tra la malattia, la composizione del microbiota intestinale e la variabilità della dieta. Questa relazione è stata proposta come un possibile marcatore utile per l’identificazione di soggetti che, pur non avendo ancora sviluppato eventi cardiovascolari manifesti, già mostrano segni precoci della malattia (come per esempio le “placche” carotidee valutate con ecodoppler).Il progetto del gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Ronchetti, dal titolo “Valutazione dell’Associazione Prebiotico-Farmaco Biotecnologico per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali” ha esplorato l’utilizzo della proteina ricombinante TAT-GILZ, come potenziale farmaco biotecnologico da utilizzare, insieme ad un prebiotico (sostanza non digeribile di origine alimentare che favorisce selettivamente la crescita o l’attività di alcuni batteri intestinali) nel trattamento di un modello murino di colite autoimmune. I risultati ottenuti dimostrano l’efficacia del trattamento, sia con TAT-GILZ sia con il prebiotico (un estratto di lievito), usati anche in combinazione, nel migliorare la sintomatologia della malattia e la sopravvivenza degli animali. In particolare, l’estratto di lievito ha favorito la sopravvivenza degli animali in maniera dose-dipendente, con un effetto ottimale alla dose di 1000 mg/kg, che ha permesso di ottenere il 100% di sopravvivenza. Dati preliminari indicano che questo effetto protettivo dipende in modo importante da un effetto sul microbioma fungino. Nell’insieme, i risultati ottenuti dai ricercatori perugini sono promettenti circa un futuro utilizzo di TAT-GILZ e del prebiotico nella terapia della colite autoimmune.Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it

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Inaugurazione Stagione del Bicentenario Accademia Filarmonica Romana

Posted by fidest press agency su domenica, 24 ottobre 2021

Roma Teatro Argentina lunedì 25 ottobre (ore 21, Largo di Torre Argentina 52) il concerto sarà affidato alla bacchetta di Fabio Maestri, direttore apprezzato per il repertorio musicale del Novecento e della musica d’oggi, alla guida dell’Ensemble In Canto con le voci soliste del soprano Sabrina Cortese e del mezzosoprano Monica Bacelli. Il programma affianca la musica dello stesso Sinopoli a quella di un autore a lui particolarmente caro, qual è stato Gustav Mahler. Il concerto si apre con i Lieder eines fahrenden Gesellen, nell’adattamento per orchestra da camera che Arnold Schoenberg approntò nel 1920, e si chiude con i Rückert Lieder nella versione per orchestra da camera curata dallo stesso direttore Maestri. I Lieder eines fahrenden Gesellen vennero concepiti da Mahler, che ne scrisse sia i testi sia la musica, quando aveva appena venticinque anni, nel 1885, nella originaria versione per canto e pianoforte. Solo nel 1893-96 realizzò la più conosciuta versione per orchestra, subito dopo la stesura della Prima Sinfonia (che fra l’altro riprende alcune melodie dei Lieder). I Rückert Lieder appartengono invece ai primi anni del nuovo secolo, composti tra il 1901 e il 1904 su alcune poesie di Friedrich Rückert, e pubblicati nel 1905, nello stesso periodo della Quinta e della Sesta sinfonia. Se i precedenti Lieder seguono uno stile tardoromantico, nei Rückert traspare una scrittura intimistica e di struggente emotività che si alterna a momenti di euforia, tipico della scrittura mahleriana più matura. I Lieder di Mahler incorniciano la musica di Giuseppe Sinopoli, di cui si ascolterà Klangfarben (1977) per cinque archi solisti su una serie di Riccardo Malipiero, e Frammenti da Lou Salomé una inedita versione per voce e orchestra da camera curata dal figlio di Sinopoli, Marco, di alcuni brani tratti dall’opera, eseguiti per l’occasione in prima assoluta. Composta in due atti su libretto di Karl Dietrich Gräwe, presentata in prima assoluta nel maggio 1981 al Bayerisce Staatsoper di Monaco di Baviera, Lou Salomé si ispira alle memorie della scrittrice e psicoanalista russa Lou Andreas Salomé, legata ad intellettuali quali Rilke e Nietzsche. Si tratta dell’ultimo lavoro nel catalogo di Sinopoli, che dopo il 1981 decise di interrompere la composizione; l’opera è stata ripresa una volta sola, nel 2012 al Teatro La Fenice di Venezia.Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 26 euro, ragazzi fino a 14 anni da 10 a 16 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.

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Il nuovo progetto della Galleria dell’Accademia di Firenze con l’Accademia di Belle Arti

Posted by fidest press agency su martedì, 5 ottobre 2021

Nasce PORTE A FUMETTI, un nuovo progetto della Galleria dell’Accademia di Firenze in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti che vede coinvolti gli studenti del Corso del Biennio di Illustrazione, guidati dal professore Alessandro Baldanzi. E non porte qualsiasi, bensì quelle dei bagni della Galleria dell’Accademia, il cui maquillage sarà completamente trasformato e rinnovato da delle vere e proprie storie a fumetti, indovinelli illustrati che, di certo, consentiranno ai visitatori di ingannare l’attesa.Sedici studenti del corso di Illustrazione si sono subito messi al lavoro con grande creatività, usando le porte come fossero pagine bianche, dando sfogo alla loro fantasia, creando rebus del tipo “trova l’intruso” oppure “trova le differenze”, storielle ed aneddoti che riguardano non solo le opere conservate nella Galleria ma anche la città di Firenze, andando a cercare angoli nascosti. Dove sono finiti gli abiti del David? E il Porcellino che fine ha fatto? E la sfera de Verrocchio? E il Diavoletto del Giambologna dove si trova? giusto per citarne alcuni. Otto porte dove all’esterno troviamo l’indovinello e all’interno la soluzione, per un totale di sedici facciate in tutto. Le immagini saranno stampate su pellicola trasparente e applicate sulle porte stesse a partire dal 29 settembre, un sistema di facile rimozione in caso di danneggiamento e usura che consentirà la possibilità di intercambiare lenarrazioni e sostituirle,nel tempo, con delle nuove.Hanno partecipato al progetto: Gaia Cesarano, Maria Lucia Carbone, Cosimo Ermini, YINING JIA, AyawoEndo, Adriana Tripoli, Mattia Morbidelli, Rebecca Lauritano, Alice Tropepi, Silvia Franchini, Gianmarco Tielli, Carlo Settembrini, Marinella Fontana, Lorena Scremin, Anna Capra, Elena Benedetti, Benedetta Trani Gatti. La collaborazione tra la Galleria dell’Accademia di Firenze e l’Accademia di Belle Arti, due istituzioni storicamente molto vicine, dal dicembre 2020 ha dato vita, con successo, a Radio Accademia, dove gli allievi del corso di Didattica per il Museo,tenuto dalla professoressa Federica Chezzi, hanno realizzato, durante il precedente periodo di lockdown, una serie di podcast, ascoltabili online su http://www.galleriaaccademiafirenze.it, che raccontano in modo avvincente e divertente, allo stesso tempo, particolari inediti e curiosità dei capolavori di alcuni fra i più celebri maestri dell’arte italiana che fanno parte delle collezioni della Galleria.

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Torna il Caffè letterario dell’Accademia d’Ungheria in Roma

Posted by fidest press agency su sabato, 25 settembre 2021

Roma lunedì 27 settembre 2021, ore 18.00, Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1 verterà sulla figura del noto scrittore ungherese Péter Esterházy, che è venuto a mancare cinque anni fa. In Italia Garzanti ha pubblicato “I verbi ausiliari del cuore” (1988), “Il libro di Hrabal” (1991), “La costruzione del nulla” (1992) e “Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn” (1995); ma è con “Harmonia Cælestis” (Feltrinelli, 2003) che ha riscosso un grandissimo successo internazionale. Con quest’opera ha vinto il Premio ungherese per la Letteratura e il Premio Sándor Márai nel 2001, il Premio Grinzane per la narrativa straniera nel 2004 e il Premio speciale della giuria Città di Bari nel 2006. Esterházy ha anche vinto il Premio per la pace dei librai tedeschi nel 2004 e il Premio letterario internazionale Pablo Neruda nel 2006. Feltrinelli ha pubblicato in seguito “L’edizione corretta di Harmonia Cælestis” (2005), “Una donna” (2008), “Non c’è arte” (Feltrinelli, 2012) per il quale gli è stato conferito il Premio Letterario internazionale Mondello nel 2013 ed infine “Esti “(2017). Gli ospiti della puntata Facebook Live (accessibile sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Accadung) del 27 settembre p.v. saranno: Cinzia Franchi (professore associato di Lingua e Letteratura ungherese presso l’Università di Padova) Mariarosaria Sciglitano (traduttrice, giornalista culturale, professoressa a contratto presso l’Università di Firenze, già lettrice all’Università Corvinus di Budapest) Antonio D. Sciacovelli (traduttore, professore associato di Letteratura italiana e traduzioni presso l’Università di Turku – Finlandia)

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Accademia Medicina Torino corso latte fattore salute

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Torino. L’Accademia di Medicina di Torino organizza un corso nazionale di aggiornamento per Medici Chirurghi intitolato “Il latte, un fattore di salute” che si svolgerà per via telematica il 22, 28 settembre e 6 ottobre, dalle 17 alle 19. Il corso è coordinato da Gianni Bona, Direttore Emerito Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara e Giuseppe Poli, Professore Emerito Università di Torino. Al prof. Bona si alterneranno come moderatori Claudio Fabris, Professore Emerito Università di Torino e Aishah Pathak, Esperta in Dialogo e Comunicazione Internazionale.Articolato in tre incontri, il programma prevede un’analisi aggiornata dei davvero molteplici aspetti clinici e biologici del latte in generale, con particolare approfondimento su quello umano, ponendo però in risalto anche l’innovazione tecnologica raggiunta dall’industria a proposito dell’alimento latte, il più antico ma sempre tra i più attuali. Saranno esposte nel dettaglio le ultime acquisizioni sulle effettive capacità antivirali e di riduzione del rischio di malattie croniche dell’adulto/anziano esercitate dall’assunzione del latte, specie alla nascita e nei primi mesi/anni di vita. Infine, verrà fatta una panoramica sull’attuale consumo di latte (specialmente bovino) nelle varie fasce d’età e sui continui progressi della ricerca scientifica volta al miglioramento della qualità di questo prezioso elemento.Per partecipare al corso, la cui adesione è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili e che erogherà 9 crediti formativi ECM occorre iscriversi al sito del provider http://www.symposium.it/eventi.Si potrà seguire il primo incontro anche accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione di Green Pass. Gli incontri successivi verranno tenuti solo in modalità web.

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Marcello Pacifico eletto presidente dell’Accademia Europa

Posted by fidest press agency su domenica, 27 giugno 2021

Durante la seconda sessione dell’incontro, sulla piattaforma telematica Zoom, sul Futuro dell’Europa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è stato eletto presidente dell’Accademia Europa per i prossimi 4 anni dal Consiglio direttivo della Cesi.La Conferenza è stata organizzata dalla Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti CESI e co-finanziata dall’Unione; ha visto la partecipazione di tutti i maggiori esponenti e rappresentanti dei sindacati membri europei.Dopo uno degli anni più difficili per l’Europa e per il mondo intero, l’Unione Europea lancia una serie di dibattiti e discussioni guidati dai cittadini sul nostro futuro. La Conferenza sul futuro dell’Europa (COFOE) è un importante passo che mira a offrire un forum digitale nuovo, pubblico, aperto e inclusivo, che consentirà ai cittadini e alle organizzazioni di essere coinvolti nel plasmare il futuro dell’Unione. Entro la primavera del 2022 la Conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e fornire indicazioni sui prossimi passi.Secondo un recente sondaggio Eurobarometer condotto congiuntamente dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo, la maggior parte dei cittadini concorda sul fatto che la pandemia di Covid-19 ha fatto riflettere sul futuro dell’Unione. Lo studio ha mostrato che la stragrande maggioranza (92%) in tutti gli Stati membri chiede che le voci dei cittadini siano “prese maggiormente in considerazione nelle decisioni relative al futuro dell’Europa”; circa il 75% degli europei ritiene che il COFOE influirà positivamente sulla democrazia all’interno dell’UE, mentre la metà di essi ha espresso il proprio interesse a partecipare alla Conferenza.Presente al convegno la vicepresidente della Commissione Europea Dubravka Šuica, che è intervenuta sull’importanza dello Stato dell’Unione, menzionato dalla Presidente Von der Leyen; la lotta per le sfide cruciali della Commissione e l’attività del Parlamento e del Consiglio sono e restano comuni e volte ai cittadini; tra i temi principali, quello della parità di genere e l’interesse per incentivare il dialogo sociale europeo. Secondo la vicepresidente della Commissione Eu, il dialogo con i cittadini serve affinché le istituzioni possano realmente agire a tutela dell’individuo, e i sindacati, in questo processo, sono fondamentali nelle pratiche di attuazione della protezione sociale; si invitano dunque i sindacati a organizzare eventi e pratiche di informazione, che verranno poi inserite in una nuova piattaforma digitale europea, strumento di dialogo e di interventi successivi delle istituzioni. La libertà di espressione è al centro della politica europea, e nella firma della Dichiarazione Congiunta, le tre istituzioni EU (Commissione, Parlamento e Consiglio) si impegnano non solo in un esercizio di ascolto dei cittadini, ma in un dialogo sociale attivo che porterà a nuove frontiere e cambiamenti. Si ricorda che Anief ha ottenuto l’accoglimento del reclamo collettivo del Comitato Europeo dei Diritti Sociali. Ci sono circa 200mila precari della scuola italiana che hanno diritto a veder riconosciuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

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