Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Posts Tagged ‘acquisti’

Consigli per risparmiare sugli acquisti libri

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 settembre 2022

· Grande distribuzione. Anche presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando rispetto alla cartolibreria. Si può arrivare fino al 30% del prezzo di copertina, ma in buoni spesa e se si ha la tessera del supermercato. Il ribasso scende al 15% se lo sconto è immediato e non in buoni acquisto, come previsto dalla legge. · E-commerce. Acquistare i libri on line può convenire rispetto alla libreria tradizionale, fino al 15% sul prezzo di copertina, anche se spesso sono in buoni acquisto. · Usato. Acquistate libri usati. Preferibile farlo direttamente da altri studenti: si risparmia fino al 50% del prezzo di copertina. Altrimenti li trovate nelle bancarelle e in alcune librerie. · Nuove edizioni. I genitori verifichino, prima dell’acquisto, se l’edizione “nuova” è realmente tale. · E-book. Si ai libri in formato digitale, scaricati su tablet o computer. Leggere libri direttamente sul tablet alleggerisce sia la spesa che lo zaino dei ragazzi. Attenti, però, se decidete di stamparli in proprio: i costi potrebbero essere superiori al vecchio e tradizionale acquisto. Non tutte le scuole e gli insegnanti, poi, consentono di portare il tablet in classe. Quindi, verificate prima di procedere. · Scambi tra studenti. Si agli scambi di libri. Le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative. · Sharing economy. Oltre a scambiarsi libri, si può condividere lo stesso testo con altri. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all’economia della condivisione. Si può, ad esempio, acquistare un solo libro e poi dividerlo con il compagno di banco o con il compagno di classe con il quale si fanno solitamente i compiti. · Biblioteche. Chiedete che nella biblioteca della scuola o del comune ci siano in abbondanza i libri di testo, in modo da poter ricorrere a prestiti a domicilio. Ideale è il comodato d’uso: gli studenti tengono il libro per tutto l’anno e si impegnano a restituirlo in buone condizioni. · Acquisti all’ingrosso. Alcune scuole acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrosso. · Libri a cura dei professori. In alcune scuole i professori fanno dispense gratuite per gli studenti. Iniziativa lodevole che si spera si diffonda.

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Nel 2022 gli italiani rinunciano all’acquisto della casa al mare

Posted by fidest press agency su martedì, 16 agosto 2022

in questo 2022 il desiderio di acquisto della casa al mare si è molto ridimensionato. Infatti, secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, con la sua business unit Immobiliare.it Insights specializzata in studi di mercato, quest’anno si assiste ad un generale calo dell’interesse degli italiani verso il mattone nelle più gettonate località marittime della penisola. Nello specifico, la domanda per il Mar Tirreno si è ridotta del doppio rispetto a quella riferita al Mar Adriatico (-8% vs. -4%). Quanti invece non rinunciano al proprio buen retiro preferiscono investire nel Mar Adriatico: quasi il 60% della domanda di immobili al mare si concentra sulla costa Est. I prezzi? La differenza tra le due coste non è poi così rilevante: per l’Adriatico servono di media 2.400 euro al metro quadro mentre per il Tirreno bisogna mettere a budget circa 200 euro in più. (fonte: Immobiliare.it)

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Rivoluzione negli acquisti, il punto vendita diventa digitale

Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2022

Rivoluzione acquisti. Lo dimostrano i dati della ricerca The Global Payments Report di Worldpay from FIS che rilevano come il mondo dei pagamenti sia continuamente ridefinito, rivisitato e ripensato. La ricerca identifica le tendenze nell’utilizzo dei metodi di pagamento fino al 2025 mostrando come le tradizionali linee di confine tra banche, sistemi di pagamento e mondo del commercio si sono praticamente dissolte.Questo cambiamento è visibile soprattutto nel punto vendita dove, seppure l’utilizzo del contante sia ancora molto utilizzato, le nuove tecnologie e l’avvento di strumenti di pagamento elettronici stanno modificando radicalmente le abitudini di acquisto.Il declino dell’uso del contante – accelerato notevolmente dalla chiusura di negozi fisici nel 2020 a causa del COVID – è continuato nel 2021 nonostante la diffusa riapertura degli esercizi commerciali. Nel 2021, il contante ha rappresentato il 25,6% degli acquisti, risultando inferiore sia al 27,4% del 2020 che al 40,2% del 2019. Esistono ampie disparità tra i mercati, da un minimo del 4% in Norvegia a un massimo del 47,1% in Spagna; la Spagna è infatti l’unico mercato europeo in cui si prevede che il contante sarà il principale metodo di pagamento tramite POS fino al 2025. Diversi mercati europei dovrebbero diventare quasi completamente cashless (senza contanti) entro il 2025; tra questi Danimarca (3,8%), Norvegia (2,6%) e Svezia (4%).Per quanto riguarda la sfera dei pagamenti tramite POS, il mercato europeo ha risposto alla recessione causata dalla pandemia con una forte ripresa già nel 2021, recuperando più di quanto perso nel 2020. La crescita regionale dei POS per il 2021 è stimata al 14% su base annua, con le maggiori espansioni prospettate in Norvegia (25% su base annua), Belgio (21%) e Spagna (20%). Le maggiori economie della regione hanno tutte registrato una crescita percentuale a due cifre nel 2021: tra queste Regno Unito (15%), Germania (11%) e Francia (14%).Per gli acquisti tramite POS continuano a dominare le carte di debito che superano quelle di credito in rapporto due a uno. Le carte di debito rimangono il metodo di pagamento preferito in tutta Europa, come si evince dal fatto che ammontano al 39,7% del valore delle transazioni tramite POS nel 2021. Le carte di debito sono il principale metodo di pagamento tramite POS in 10 dei 15 mercati presenti in questo report, con le quote più alte del 2021 in Norvegia (64,4%), Finlandia (62,7%), Paesi Bassi (60,8%) e Danimarca (59,2%).Anche se la percentuale totale di carte di debito a livello regionale dovrebbe diminuire leggermente al 37,7% entro il 2025, si prevede che il sistema di debito diventi il principale metodo di pagamento POS in Germania nel 2022 e in Polonia entro il 2023. Le carte di credito hanno rappresentato il 19,3% del valore delle transazioni POS regionali nel 2021 e si prevede una loro crescita modesta al 22,5% nel 2025. Il calo dell’uso dei contanti sarà compensato dall’uso di mobile wallet e BNPL (Buy Now Pay Later), per i quali si prevede la più grande crescita percentuale tra i metodi di pagamento in Europa entro il 2025. I mobile wallet hanno rappresentato il 7,7% della spesa POS regionale nel 2021, una quota che si prevede raddoppierà quasi fino al 14,7% entro il 2025.I consumatori svedesi hanno adottato tali strumenti al tasso più alto finora, con il 12,9% del valore delle transazioni nel 2021. I BNPL hanno guadagnato l’1,9% di quota in tutta Europa nel 2021 e si proiettano al 2,8% entro il 2025, con quote che dovrebbero superare il 5% entro il 2025 in Danimarca, Germania, Svezia e Regno Unito.Worldpay from FIS fa parte di questo mondo interconnesso e con i propri strumenti è in grado di creare nuove opportunità per modellare il futuro del commercio e dei servizi finanziari. Così come sono cambiati i metodi di pagamento, è mutato anche il modo di pensare ad essi, questo è quanto emerge dal The Global Payments Report che è possibile scaricare a questo link: https://worldpay.globalpaymentsreport.com/it

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Alle biblioteche 30 milioni per gli acquisti nelle librerie

Posted by fidest press agency su venerdì, 28 Maggio 2021

“Riservare anche nel 2021 fondi speciali alle biblioteche per gli acquisti nelle librerie di prossimità è un modo efficace di promuovere la lettura in Italia sostenendo, allo stesso tempo, l’intero mondo del libro” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi dopo l’annuncio del Ministro della Cultura Dario Franceschini della firma di un rifinanziamento da 30 milioni per il 2021.“Grazie a questa misura e allo stanziamento di 220 milioni per la 18App, in modo che tutti i neo-maggiorenni possano usufruire anche nel 2021 di un assegno di 500 euro per gli acquisti culturali, il Governo e il Parlamento proseguono sulla strada del sostegno alla domanda di libri nel nostro Paese – continua Levi -. Si tratta di una strategia efficace, che il resto d’Europa sta adottando sulla scorta di quanto già fatto qui da noi, e che tutto il mondo del libro – AIE insieme all’Associazione Italiana Bibliotecari (AIB) e all’Associazione Librai Italiani (ALI) – ha proposto e promosso fin da inizio 2020”.“Il nostro auspicio – conclude Levi – è che tali misure possano in futuro trovare stabilità all’interno della annunciata legge di sistema per l’editoria voluta dal Ministro Franceschini”.

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I consumatori comprano meno, ma …. dipende

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 marzo 2021

Siamo ciò che compriamo e, in particolare oggi, ciò che mangiamo e -soprattutto – che comunichiamo. E’ questa la fotografia del consumatore fatta dall’Istat per il mese di gennaio rispetto ai periodi precedenti. E’ il consumatore in pandemia: mangia di più, spende meno per abbigliamento e viaggi, acquista più device per una socialità casalinga a distanza… device coi quali privilegia l’E-commerce. Non siamo stati presi alla sprovvista. E’ la nostra quotidianità da un anno, e crediamo lo sarà per molto tempo. Senza sottovalutare cambiamenti che incideranno sui consumi del futuro e, di conseguenza, su cultura, istruzione, economia e fisicità (saremo più grassi?).Senza farsi prendere dalle sirene che dicono torneremo come prima e – delusi – senza disperarci, possiamo/dobbiamo adattarci e cercare nuove felicità, individuali e collettive.Lo Stato ci dice – con molti alti e bassi – come farci meno male, ma non ci dirà mai come stare meglio.Sta a noi, per esempio, non trasformare i manicaretti che ci prepariamo in casa come non mai in precedenza, in bombe caloriche verso l’obesità. Sta a noi, poltronisti tv/pc, usarli per arricchirci e non abbruttirci. E così via. Domani cambierà? Boh! Intanto viviamo. Scuola e socialità a distanza incluse.I dati Istat servono a farci capire che non siamo soli e, a chi abbiamo delegato a rappresentarci, per concepire e mettere in atto politiche di riduzione dei danni. Nell’armonia di questi elementi possiamo e dobbiamo continuare ad essere comunità, mondiale.
1 – Vendite al dettaglio a gennaio – 3%. Lievemente positive per alimentare e – pur con calo dei beni non-alimentari – crescita di elettrodomestici, informatica, telecomunicazioni. Acquisti in calo nei negozi in presenza, vola E-commerce. Qui i dati Istat: https://www.aduc.it/notizia/vendite+al+dettaglio+calo+istat_137830.php Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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Vaccini: Zaia vuole acquistare 27 milioni di dosi

Posted by fidest press agency su lunedì, 22 febbraio 2021

L’offerta alla Regione Veneto è stata fatta da intermediari via email. Oggetto: vendita di 27 milioni di dosi di vaccino della Pfizer. Il presidente della Regione, Luca Zaia, sta verificando le offerte e si dichiara disponibile all’acquisto. La domanda sorge spontanea: chi sono questi intermediari e quali garanzie forniscono? La Pfizer ha dichiarato che non sta fornendo il vaccino al mercato privato e che la distribuzione passa attraverso i governi, secondo il piano stabilito, quindi le Regioni sono escluse.La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “c’è zero garanzia sui vaccini che sono offerti al di fuori del quadro di acquisto europeo. Vediamo un numero crescente di frodi e tentativi di frode”. L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) ha avvertito: “I governi dell’Ue devono essere molto attenti nel monitorare i criminali che si spacciano per fornitori di vaccini Covid”. Marco Cavaleri, responsabile della Strategia per le minacce alla salute e i vaccini, presso l’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali), ha dichiarato: “Girano vaccini contraffatti. Abbiamo già avuto una segnalazione dalla Polonia, dove un mediatore cercava di vendere Pfizer contraffatto al mercato nero, un prodotto molto raffinato, quasi identico all’originale”. Insomma, prima di mettere in scena conferenze stampa e presenze televisive, sarebbe opportuno che Zaia verificasse i numeri dei lotti, le scadenze dei vaccini, la provenienza e la credibilità dei mediatori. Anticipare ha il sapore della propaganda. Non vorremo che si trovasse di fronte alla vendita della Fontana di Trevi ai turisti, così ben rappresentata nel film Totòtruffa. Un “particolare”: qui c’è di mezzo la vita e la salute delle persone. Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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Acquisti sui siti web

Posted by fidest press agency su sabato, 20 febbraio 2021

Oramai la concorrenza allo sconto migliore tra gli acquisti sui siti web si sta rendendo sempre più prominente. Ma siamo sicuri che questi sconti siano sinonimo di acquisto sicuro? E’ necessario stare attenti quando si fanno spese online, pertanto ecco i consigli che Codacons Lombardia offre a tutti coloro che intendono acquistare online:
– Acquistare solo da siti internet sicuri, protetti da sistemi di sicurezza internazionali, riconoscibili dalla presenza del lucchetto nella barra di indirizzo;
– Attenzione alle offerte che sembrano esageratamente vantaggiose, potrebbero nascondere una truffa;
– Controllate non solo il prezzo del prodotto, ma anche se comprensivo di spese di spedizione o tasse;
– Controllate la data di spedizione, e verificata sempre da dove viene spedito il prodotto;
– Conservate una copia dell’ordine effettuato, e verificate che esista la possibilità di disdirlo senza pagamento di penali;
– Pagate o tramite Paypal o carte prepagate (meglio evitare bonifici o carte di credito), e non comunicate mai i vostri dati personali, sia via telefono, sia via mail. Mai inserire dati privati online.
– Per tutti gli acquisti effettuati online vale la possibilità di esercitare il diritto di recesso, entro 14 giorni dalla data dell’acquisto;
– Nel caso di recesso spetterà sempre il rimborso delle spese effettuate per l’acquisto del bene;
– Verificare il prezzo pre-saldi con quello in saldo, al fine di controllare l’effettivo abbassamento dello stesso.

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Acquisti verdi nella pubblica amministrazione

Posted by fidest press agency su giovedì, 26 novembre 2020

Si terrà il prossimo 30 novembre il webinar “Acquisti verdi nella pubblica amministrazione; il GPP come opportunità per le imprese” di Unioncamere Lombardia con Fondazione Ecosistemi.Il codice dei contratti pubblici ha reso obbligatori gli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni (GPP Green Public Procurement) che devono programmare e svolgere procedure di gara che rispondano a principi di sostenibilità ambientale e che integrino i Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle procedure. Il webinar è dedicato in particolare ai CAM per l’edilizia e all’utilizzo dei criteri in tutte le fasi della procedura di gara. Si rivolge agli operatori pubblici (RUP) che devono sviluppare la documentazione di gara, a progettisti interni e esterni alla pubblica amministrazione e alle imprese fornitrici di beni e servizi per la pubblica amministrazione che devono attuare una progettazione ecocompatibile degli stessi secondo i CAM.Il webinar si inserisce tra le iniziative di Lombardia Circolare, avviata con il bando “Innovazione delle filiere di Economia circolare in Lombardia” promosso dal Sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire la transizione delle piccole e medie imprese del territorio verso un modello di economia circolare, il cui obiettivo è la riqualificazione e il riposizionamento competitivo delle imprese e delle filiere.Nell’ambito di Lombardia Circolare Unioncamere Lombardia propone un programma articolato di webinar sul tema dell’economia circolare, con le Camere di Commercio lombarde e la collaborazione tecnico-scientifica di Enea nell’ambito del progetto “Politiche ambientali: azioni per la promozione dell’economia circolare” a valere su Fondo di Perequazione di Unioncamere.Si tratta di un ciclo di appuntamenti, iniziato a ottobre e che proseguirà fino a dicembre.Nei prossimi incontri verranno trattati i temi della LCA e dell’impronta di carbonio, della gestione dei rifiuti in una logica di economia circolare e dell’ecoprogettazione.Alle imprese partecipanti ai webinar verrà messo a disposizione il questionario di autovalutazione 6Circolare? per identificare il percorso più idoneo per una transizione verso l’economia circolare. I risultati verranno elaborati per individuare future misure a sostegno delle imprese lombarde. http://www.lombardiacircolare.net

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Acquisti farmaci da parte delle regioni

Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020

Al 30 settembre 2020, gli acquisti di farmaci da parte delle Regioni sul “Sistema-Consip” (attraverso lo SDAPA – Sistema Dinamico di Acquisizione della PA) sono più che raddoppiati rispetto all’intero 2019.Nei primi 9 mesi del 2020 (gen-set) sono state 42 le gare dalla PA (c.d. appalti specifici) per un totale di 6.475 lotti (+53% rispetto a 4.026 lotti dell’intero 2019) e un valore di oltre 4 miliardi di euro (+135% rispetto a 1,7 miliardi dell’intero 2019).Lo Sdapa Farmaci di Consip – che ad oggi permette di scegliere tra oltre 6.400 combinazioni tra principio attivo, forma farmaceutica e dosaggio – offre alle amministrazioni la possibilità di negoziare tutti i farmaci presenti sul mercato e autorizzati da AIFA.Tra le diverse specialità farmaceutiche oggetto di acquisto, si segnala il dato di: Farmaci antivirali. Nei primi 9 mesi del 2020 sono stati acquistati oltre 21,2 milioni di unità di prodotto tra compresse, fiale e flaconi (+231% rispetto a oltre 6,4 milioni di unità dell’intero 2019) Vaccini antinfluenzali. Negli ultimi cinque mesi (maggio-settembre 2020) sono state acquisite oltre 2 milioni di dosi di vaccino per il fabbisogno di 6 Regioni, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria (+25% rispetto a oltre 1,6 milioni di dosi dell’intero 2019) I dati evidenziano l’apprezzamento della PA verso il Sistema Dinamico di Acquisizione, che consente di negoziare in autonomia gare sopra e sottosoglia comunitaria in maniera rapida e semplificata, attraverso modelli di negoziazione già predisposti, gestione efficiente delle fasi di valutazione e aggiudicazione, formulazione automatica della graduatoria di merito. Dal 12 ottobre 2020, inoltre, è stata ulteriormente arricchita l’offerta per l’emergenza Covid: le Stazioni Appaltanti possono avviare appalti specifici anche per l’acquisto di test di tipo molecolare, antigenico e sierologico.

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4 miliardi in 9 mesi il valore degli acquisti di farmaci delle PA

Posted by fidest press agency su domenica, 25 ottobre 2020

Al 30 settembre 2020, gli acquisti di farmaci da parte delle Regioni sul “Sistema-Consip” (attraverso lo SDAPA – Sistema Dinamico di Acquisizione della PA) sono più che raddoppiati rispetto all’intero 2019. Nei primi 9 mesi del 2020 (gen-set) sono state 42 le gare dalla PA (c.d. appalti specifici) per un totale di 6.475 lotti (+53% rispetto a 4.026 lotti dell’intero 2019) e un valore di oltre 4 miliardi di euro (+135% rispetto a 1,7 miliardi dell’intero 2019). Lo Sdapa Farmaci di Consip – che ad oggi permette di scegliere tra oltre 6.400 combinazioni tra principio attivo, forma farmaceutica e dosaggio – offre alle amministrazioni la possibilità di negoziare tutti i farmaci presenti sul mercato e autorizzati da AIFA.Tra le diverse specialità farmaceutiche oggetto di acquisto, si segnala il dato di: Farmaci antivirali. Nei primi 9 mesi del 2020 sono stati acquistati oltre 21,2 milioni di unità di prodotto tra compresse, fiale e flaconi (+231% rispetto a oltre 6,4 milioni di unità dell’intero 2019) Vaccini antinfluenzali. Negli ultimi cinque mesi (maggio-settembre 2020) sono state acquisite oltre 2 milioni di dosi di vaccino per il fabbisogno di 6 Regioni, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria (+25% rispetto a oltre 1,6 milioni di dosi dell’intero 2019) I dati evidenziano l’apprezzamento della PA verso il Sistema Dinamico di Acquisizione, che consente di negoziare in autonomia gare sopra e sottosoglia comunitaria in maniera rapida e semplificata, attraverso modelli di negoziazione già predisposti, gestione efficiente delle fasi di valutazione e aggiudicazione, formulazione automatica della graduatoria di merito.Dal 12 ottobre 2020, inoltre, è stata ulteriormente arricchita l’offerta per l’emergenza Covid: le Stazioni Appaltanti possono avviare appalti specifici anche per l’acquisto di test di tipo molecolare, antigenico e sierologico.

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Carte per gli acquisti di libri a famiglie e biblioteche

Posted by fidest press agency su sabato, 23 Maggio 2020

Rilanciare il mondo del libro sostenendo la domanda di famiglie e biblioteche attraverso carte per gli acquisti, così come proposto dalla Federation of European Publishers (FEP) e dalla European and International Booksellers Federation (EIBF) in un appello inviato alla Commissaria dell’istruzione, gioventù, sport e cultura Mariya Gabriel e ai Ministri della Cultura della UE.
Lo chiedono, in un comunicato congiunto, l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Associazione Librai Italiani (ALI) all’indomani della creazione di un fondo per il mondo del libro nel decreto Rilancio. “Con la 18App l’Italia è stata in prima linea nel proporre un modello che ha fatto scuola in tutta Europa – dichiarano il presidente di AIE Ricardo Franco Levi e di ALI Paolo Ambrosini –. Adesso che le federazioni di settore europee propongono questo modello come via principale per uscire dalla crisi Covid-19 in tutto il Continente, chiediamo al governo e al parlamento di farsene carico, individuando nuove platee, accanto a quella dei neo-diciottenni, e sostenendo allo stesso tempo il sistema bibliotecario”.“L’obiettivo principale – spiega l’appello di FEP e EIBF in riferimento alle carte per la famiglia – è di aiutare i destinatari del bonus ad acquistare libri nelle proprie librerie. Il progetto, spiegano le due federazioni, è quello di “estendere il bonus a tutte le famiglie, a tutti gli studenti oppure ad alcuni classi di età, o categorie, come i disoccupati, eccetera”.Per quanto riguarda le biblioteche, “l’acquisto su larga scala di libri, attraverso le librerie – continua l’appello – conseguirebbe diversi obiettivi: servirebbe a fornire un’ancora di salvezza all’intera filiera del libro (dagli autori, agli editori, ai librai) grazie a un’iniezione di liquidità assolutamente necessaria, ad aggiornare e rimodernare le raccolte delle biblioteche e delle altre istituzioni, e, più in generale, a incentivare la lettura”.

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Nel I trimestre 2020, acquisti delle PA sugli strumenti Consip per oltre 3,2 miliardi di euro

Posted by fidest press agency su mercoledì, 13 Maggio 2020

È di 3,2 miliardi di euro il valore degli acquisti effettuati nei primi tre mesi del 2020 tramite gli strumenti messi a disposizione da Consip (Convenzioni, Accordi quadro, Mepa, Sdapa), nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti che la società gestisce per conto del Mef. Il risultato segna un incremento del +3% rispetto allo stesso periodo del 2019.Un’offerta ampia e differenziata che fa segnare, al 31 marzo 2020, sempre più utilizzatori:Le amministrazioni, con quasi 95mila “centri di spesa” abilitati al sistema, hanno concluso 143mila ordini d’acquisto attraverso almeno una delle oltre 80 iniziative attive (di cui l’80% con requisiti “green”). I fornitori aggiudicatari di gare o abilitati agli strumenti Consip sono 133mila e di questi il 99% sono Micro, Piccole e Medie Imprese. Dal punto di vista operativo, nel corso dei primi tre mesi del 2020, il valore bandito è stato di oltre 900 milioni di euro e il valore aggiudicato di oltre 700 milioni di euro.In crescita anche le gare in modalità ASP (application service provider), per le quali Consip rende disponibile la piattaforma di negoziazione per acquisti autonomi delle amministrazioni. Nei primi tre mesi del 2020 sono state bandite 269 gare (236 del I trimestre 2019), per un valore di oltre 495 milioni di euro.Va infine segnalato che una considerevole parte dell’impegno operativo dell’azienda nel primo trimestre è stato sulle procedure d’urgenza per l’emergenza Covid-19 – a seguito della nomina di Consip come Soggetto attuatore della Protezione civile.In particolare – attraverso 6 procedure d’urgenza, con tempi di aggiudicazione medi di 3 giorni – sono stati stipulati contratti con più di 100 imprese, gestiti oltre 1.600 ordini verso più di 250 strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale.

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Acquisti e pagamenti online al tempo del coronavirus

Posted by fidest press agency su martedì, 31 marzo 2020

Un argomento che, sebbene sempre attuale, in questo periodo assume particolarmente rilievo: come il consumatore può tutelarsi nel caso in cui, dopo aver effettuato un pagamento online, la merce non venga consegnata oppure venga consegnata in misura diversa rispetto a quella ordinata.Cosa prevede la Legge? Gli acquisti online debbono essere consegnati entro e non oltre 30 giorni.
Unica deroga è costituita dall’accordo intercorso tra venditore ed acquirente. Cosa accade se il termine di consegna non viene rispettato? Il consumatore ha diritto tanto al rimborso di quanto pagato quanto al risarcimento del danno per la mancata consegna.
Come agire per la tutela dei propri interessi? La prima cosa da fare, nel caso in cui la merce non venga consegnata oppure vi sia un grave ritardo, è quella di sollecitare il venditore inviando una pec o una raccomandata a/r di diffida alla sede legale. Potrebbe anche andar bene utilizzare una chat oppure andare sul sito per inviare una segnalazione ma se la risposta non arriva in modo tempestivo consigliamo di utilizzare pec oppure raccomandata a/r di diffida.Nel caso di mancata consegna della merce è opportuno allegare la prova del pagamento, l’elenco dei beni acquistati, la bolla di consegna, se disponibile, e contestare che nell’ordine consegnato mancano alcuni beni che dovranno essere indicati precisamente e per i quali si richiede il rimborso della somma versata.Nel caso di ritardo nella consegna della merce le comunicazioni da inviare potrebbero essere tre.Nella prima occorre sempre allegare la prova del pagamento nonché indicare il bene o i beni acquistati, ma l’elemento più importante è costituito dall’indicazione della data entro cui la merce avrebbe dovuto essere consegnata. Tale passaggio è necessario per tutelare il proprio diritto!La formula da utilizzare, può essere di questo tipo: “la merce dovrà essere consegnata entro e non oltre la data del… . La mancata consegna nel termine indicato determinerà la risoluzione del contratto per inadempimento”.Altra raccomandazione: la tentazione di indicare un termine nell’immediato è sicuramente forte ma rischia di essere controproducente.Occorre evitare che il venditore possa eccepire di non aver potuto adempiere perché il termine rendeva la prestazione impossibile!Il consiglio è, quindi, quello di dare 15 giorni di tempo.Se la merce arriva… bene!Se la merce non arriva sarà necessario inviare la seconda pec, o seconda lettera raccomandata a/r di diffida, sempre indirizzata alla sede legale, in cui si comunicherà la formale disdetta per inadempimento del venditore utilizzando una formula del genere: “non avendo consegnato la merce nel successivo termine indicato, con la presente comunico formale disdetta determinata dal Vostro inadempimento”.Questa lettera deve essere inviata il giorno, o nei giorni successivi, alla scadenza del termine. Una doverosa precisazione: prima si invia meglio è.La disdetta sarà efficace solo dopo l’invio di questa comunicazione.Il che comporta che se la merce arriva, anche oltre il termine indicato, prima dell’invio della disdetta questa merce dovrà essere accettata.Una volta inviata la disdetta, si potrà, sempre a mezzo pec o raccomandata a/r di diffida (sarebbe la terza comunicazione) richiedere di annullare il contratto per inadempimento del venditore e conseguentemente chiedere il rimborso del prezzo.Altra strada percorribile, se la merce riveste particolare interesse, è quella, sempre con i soliti strumenti, di continuare a richiedere la consegna della merce esigendo, tuttavia, il risarcimento del danno subito a causa della spedizione tardiva.Sebbene superfluo si precisa che in questo caso non deve essere inviata alcuna disdetta!
Cosa fare se il venditore rifiuta il rimborso? Occorre ricorrere all’Autorità Giudiziaria.Il ricorso all’Autorità Giudiziaria può essere duplice.Agire in giudizio, dopo aver esperito la procedura di negoziazione assista, per ottenere il rimborso del prezzo ed il risarcimento del danno ed anche denunciare, entro e non oltre 90 giorni dal pagamento, l’accaduto.Da ultimo si ricorda che i siti delle aste online non sono responsabili di quanto accade con le transazioni e che le richieste vanno rivolte direttamente al venditore anche se l’acquisto è stato effettuato tramite una specifica piattaforma. (Sara Astorino, legale, consulente Aduc)

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ZEISS: l’attenzione all’ambiente negli acquisti

Posted by fidest press agency su lunedì, 27 gennaio 2020

Nel 2018, ZEISS ha eliminato la quantità di plastica necessaria a produrre 2,5 milioni di sacchetti di plastica e ha evitato emissioni CO2 pari alla quantità generata da una persona che vola 40 volte da Taiwan a Berlino. Grazie al miglioramento dei processi produttivi, ZEISS Vision Care ha risparmiato più o meno la quantità di acqua che bevono, in un anno, 180.000 persone.Secondo un recente studio, il 79% degli italiani (più della media europea del 67%) quando compra un prodotto o un servizio tiene conto anche del potenziale impatto sul clima. Il 64% di essi, però, pensa che le aziende non si impegnino abbastanza su questo fronte.A livello globale, ZEISS Vision Care, uno dei leader a livello mondiale nella produzione di lenti per occhiali da vista, rappresenta un’eccellenza nel proprio settore anche per quanto riguarda l’impegno nella sostenibilità. Grazie alla propria esperienza e alla ricerca continua, l’azienda è in grado offre soluzioni per la salvaguardia del pianeta e venire incontro alle abitudini d’acquisto delle persone.Con oltre 240 iniziative attive in tutto il mondo, ZEISS Vision Care promuove una produzione e una logistica più ecologica, ispirata al motto “Green, Safe, Responsible”. Alcuni degli accorgimenti attuati dall’azienda sono:
Nell’ambito della produzione di lenti, grazie all’utilizzo della prima serie di nuovi semifiniti, ZEISS è riuscita a eliminare 50 tonnellate di rifiuti di plastica in un anno, la stessa quantità di plastica che serve per produrre 2,5 milioni di sacchetti di plastica;
grazie ad un minor utilizzo di materiale plastico, sono state evitate oltre 75 tonnellate di emissioni di CO2 più o meno la quantità generata da una persona che vola 40 volte da Taiwan a Berlino.
In Italia, a partire dal 1° dicembre 2019, ZEISS Vision Care ha attivato su tutto il territorio nazionale contratti di fornitura di energia elettrica ottenuta al 100% da fonti rinnovabili. In questo modo l’azienda non consumerà più energia prodotta da fonti fossili, ma solo da fonti rinnovabili come impianti eolici, fotovoltaici, idroelettrici etc.Anche l’acqua è un elemento primario quando si parla di produzione di lenti: migliorando i processi produttivi, ZEISS ha risparmiato 180.200 tonnellate di acqua, più o meno la quantità di acqua che bevono, in un anno, 180.000 persone. Risultati dell’indagine della Banca europea per gli investimenti (Bei), in collaborazione con YouGov (società internazionale di analisi dell’opinione pubblica)

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I consigli per gli acquisti on line

Posted by fidest press agency su mercoledì, 27 novembre 2019

Il Black Friday è ormai un fenomeno in ascesa esponenziale anche in Italia, come attestato dalla stessa Istat, secondo la quale, stando a quanto riportato nel comunicato dello scorso anno relativo al commercio al dettaglio di novembre 2018, la voce Elettrodomestici, radio, tv registrò un boom delle vendite dell’11,7% rispetto a novembre 2017 ed il commercio elettronico registrò un rialzo del 22,4%, sempre su base annua.”Se si mantiene il trend degli ultimi anni, le vendite on line saliranno del 25,8% rispetto al novembre 2018, quando già si era registrato un incremento quasi da primato. Un balzo che si collocherebbe al terzo posto delle crescite tendenziali più alte mai state registrate dall’Istat, ossia dal 2016, considerato che le serie storiche cominciano nel gennaio 2015″ afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Al primo posto resta il mese di luglio 2017, +28% e al secondo posto settembre 2019, con un +26,3%. Anche per questo, per evitare fregature, è bene ricordare le regole per gli acquisti on line” conclude Dona.Di seguito i dieci consigli per lo shopping online in sicurezza:
1) Acquistate solo su siti protetti da sistemi di sicurezza internazionali come SSL e SET: sono riconoscibili dal simbolo di un lucchetto chiuso nella barra di indirizzo;
2) Confrontate le varie offerte prima di procedere all’acquisto, cercando anche online maggiori dettagli sulla reputazione del venditore;
3) Non fatevi prendere dalla fretta o dall’ansia; molti siti giocano su una comunicazione emotiva (timer che scadono, avvisi che indicano che l’articolo è in esaurimento, etc.) ma è il caso di ignorarla;
4) Diffidate dalle offerte estremamente vantaggiose (potrebbero essere siti che “giocano” con l’Iva o che mettono in vendita merce di incerta provenienza);
5) Non fatevi attrarre dallo sconto, ma chiedetevi sempre se state acquistando quello di cui realmente avete bisogno;
6) Controllate il prezzo finale comprensivo di spese di spedizione e altri costi aggiuntivi;
7) Controllate la data di consegna per scongiurare il rischio che il vostro acquisto non arrivi per tempo, se si tratta di un regalo o venga consegnato in un periodo in cui siete in vacanza;
8) Stampate sempre una copia dell’ordine e della pagina contenente l’offerta per conservarla in vista di future contestazioni;
9) Scegliete pagamenti con carta di credito prepagate o paypal (meglio evitare il bonifico) e non comunicate mai i riferimenti o altri dati personali via email (a riguardo leggi anche “Pagamenti on-line, quale scegliere?“)
10) Ricordate che comprando on-line vale il diritto di recesso (da esercitare qualora abbiate cambiato idea comunicandolo entro 14 giorni dalla data di consegna del prodotto). (by Mauro Antonelli)

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Nel 2019 gli acquisti online in Italia sfiorano i 31,6 miliardi di euro

Posted by fidest press agency su mercoledì, 30 ottobre 2019

Prosegue la crescita dell’eCommerce B2c in Italia. Il valore degli acquisti online sfiora nel 2019 i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018: l’incremento in valore assoluto è il più alto di sempre (4,1 miliardi di €). Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, che quest’anno festeggia i 20 anni dalla prima rilevazione, al convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato “L’eCommerce B2c: il motore di crescita e innovazione del Retail!”.*
“Anche quest’anno la crescita è trainata dall’acquisto di prodotti, che raggiungono i 18,1 miliardi di euro (+21%) grazie a 281 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 66 euro. Sono positivi i risultati fatti registrare sia dai comparti storici (Informatica ed elettronica e Abbigliamento), sia da quelli emergenti (Arredamento & home living, Food&Grocery e Beauty). Nel 2019 le spedizioni eCommerce B2c, esclusi i resi, raggiungono il numero record di 318 milioni.” Afferma Riccardo Mangiaracina, Responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano “La componente dei servizi è entrata, invece, in una fase di maturità: con un incremento di quasi un miliardo di euro (+8%), raggiunge i 13,5 miliardi di euro grazie a 60 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 228 euro”. Tra i prodotti, l’Informatica & Elettronica si conferma il comparto più rilevante (+19% e un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro) seguito dall’Abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Tra i settori con il ritmo di crescita più elevato troviamo l’Arredamento & Home living (+30%, 1,7 miliardi di euro) e il Food&Grocery (+42%, 1,6 miliardi di euro).
L’Editoria supera il miliardo di euro (+8%) mentre gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 5,2 miliardi di euro nel 2019, in crescita del +21% rispetto al 2018. In questo aggregato si distingue il contributo dei Ricambi auto, con pezzi di ricambio e pneumatici per un valore di 760 milioni di euro (+24%), dei Giocattoli, con 602 milioni (+18%) e del Beauty, con l’acquisto di profumi e cosmetici per un valore di 568 milioni (+27%). Tra i servizi, il Turismo e Trasporti, con 10,9 miliardi di euro, è ancora il primo comparto dell’eCommerce italiano. La crescita (+9%) è determinata dagli acquisti di biglietti per i trasporti ferroviari e aerei, dalla prenotazione di appartamenti e case-vacanza (attraverso gli operatori della sharing economy) e dalla prenotazione di camere di hotel. Gli acquisti online nelle Assicurazioni valgono 1,5 miliardi di euro (+6%) e rimangono focalizzati sulle RC Auto. I comparti di servizio aggregati nell’Altro valgono 1,1 milioni di euro, in linea con il valore del 2018. Rimangono importanti, in questa categoria, i contributi del Ticketing per eventi e delle Ricariche telefoniche.

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Cresce il valore degli acquisti online di prodotti di cosmetica

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Salendo del 21% nel 2018 rispetto all’anno precedente e facendo registrare un ritmo di crescita in linea con quello dell’intero eCommerce italiano, sfiorando i 390 mln euro.
Anche gli acquirenti online di prodotti di cosmetica sono cresciuti in media del 21% negli ultimi tre anni, raggiungendo i 6,4 milioni di individui nel 2018, 3,8 milioni dei quali sono acquirenti abituali (ovvero, hanno acquistato più di una volta un prodotto di cosmetica negli ultimi sei mesi).Per quanto concerne il valore degli acquisti online di cosmetica, la crescita si incrementa più velocemente (+31% medio Y/Y negli ultimi tre anni) del numero di acquirenti online e questo mostra come stia aumentando la spesa media per acquirente, guidata dall’aumento della frequenza degli acquisti.Il valore dell’acquistato eCommerce sul totale degli ordini (online + offline) è molto variabile in funzione della categoria di prodotto: si va dal 2% del trucco viso, al 6% dei Profumi fino all’11% dei prodotti per il trucco delle mani.Aumenta sempre più la concentrazione del mercato e pochi merchant dominano la scena: se nel 2015 i top 10 merchant della cosmetica online facevano registrare il 73% degli acquisti, nel 2018 la percentuale è cresciuta fino a toccare l’83%. Il peso dei retailer tradizionali è più forte nell’eCommerce di Cosmetica rispetto all’eCommerce di tutti i prodotti: per ogni acquisto online di un prodotto di cosmetica presso un retailer tradizionale se ne registrano 3,5 dagli eRetailer. Lo stesso rapporto nell’intero eCommerce di prodotti è pari al 6,3 nel 2018. La dinamica rilevata nel 2018 porta stimare per l’intero 2019 acquisti online per un valore di circa 470 M€.

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Consip: nel I semestre 2019 acquisti delle PA per oltre 6,1 miliardi di euro

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 agosto 2019

È di oltre 6,1 miliardi di euro il valore degli acquisti, effettuati nel primo semestre 2019, tramite gli strumenti di acquisto e gli strumenti di negoziazione messi a disposizione da Consip, la società controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il risultato segna un incremento del +21% rispetto allo stesso periodo del 2018.Un’offerta ampia e differenziata che fa segnare, al 30 giugno 2019, sempre più utilizzatori:
· Le pubbliche amministrazioni, con quasi 90mila “centri di spesa” abilitati al sistema, hanno concluso nei primi sei mesi dell’anno oltre 325mila ordini d’acquisto attraverso almeno una delle 92 iniziative attive.
· I fornitori aggiudicatari di gare o abilitati agli strumenti Consip, sono oltre 120mila (di cui il 99% Micro, Piccole e Medie Imprese). Di questi più del 40% ha concluso almeno un contratto dall’inizio dell’anno. Per quanto riguarda gli strumenti di acquisto (convenzioni e accordi quadro), nel corso dei primi sei mesi del 2019, il valore degli acquisti è stato di circa 2,1 miliardi di euro (+17% rispetto allo stesso periodo del 2018), a fronte di circa 45.000 ordini.Per quanto riguarda, invece, gli strumenti di negoziazione, nello stesso periodo:
· il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) ha fatto segnare un valore degli acquisti pari a 2,1 miliardi di euro (+26% rispetto al I semestre 2018), a fronte di oltre 280mila contratti conclusi
· il Sistema dinamico d’acquisto della PA (Sdapa) ha registrato un valore degli acquisti di 1,9 miliardi di euro, mentre le gare bandite (appalti specifici) sono state 200 (+30% rispetto allo stesso periodo del 2018).
Dal punto di vista operativo, nel corso dei primi sei mesi del 2019, sono state pubblicate 13 gare che vedono Consip come stazione appaltante (per complessivi 98 lotti) – per un valore bandito di circa 5,3 miliardi di euro – e ne sono state aggiudicate 15 (per complessivi 52 lotti). Quest’ultimo dato conferma la grande attenzione riservata, anche dopo l’azione già sostenuta nel 2018, alla conclusione delle procedure avviate negli anni precedenti.Tra le pubblicazioni più rilevanti: energia elettrica, gas naturale, telefonia mobile e alcune gare in ambito sanitario come mammografi, stent coronarici, pacemaker e defibrillatori, service dialisi.
Tra le aggiudicazioni/attivazioni più rilevanti: posta elettronica, tecnologie server, illuminazione pubblica e alcune iniziative in ambito sanitario come stent vascolari, angiografi e tomografi.In notevole crescita anche le gare in modalità application service provider, per le quali Consip fornisce ad altre PA la piattaforma di negoziazione. Nei primi sei mesi del 2019 sono state bandite 582 gare (contro le 124 dell’intero 2018), per un valore bandito di oltre 3,3 miliardi di euro.

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Acquisti online e discriminazione geografica del consumatore

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 giugno 2019

 

Dal Dicembre 2018 gli acquisti online in ambito europeo sono tutelati da nuove regole che proteggono il consumatore da discriminazioni legate alla propria nazionalità o residenza. Gli operatori commerciali devono infatti trattare gli acquirenti online di un altro Paese dell’UE allo stesso modo dei clienti locali, consentendo l’accesso ai propri siti e garantendo uniformità di condizioni di vendita.Il fenomeno, denominato “blocco geografico (geoblocking)”, è più diffuso di quanto si creda. Secondo indagini condotte dalla Commissione europea solo il 37% dei siti web permette al clienti di un altro Stato membro di arrivare alla fase finale che precede la conferma dell’ordine e sono numerose le denunce di casi di discriminazione.Le nuove regole sono state sancite dal Regolamento UE 2018/302 a cui è recentemente seguita la designazione, con la legge europea 37/2019, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust – AGCM) come organo di vigilanza e segnalazione.Da evidenziare che nell’Ue una normativa antidiscriminatoria già esisteva da anni (vedi la Direttiva 2006/123/CE recepita in Italia con il D.lgs. 59/2010) ma il Parlamento europeo, valutando la sua scarsa efficacia, ha ritenuto di doverla rafforzare e rinnovare.(Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo)

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Prenotare un acquisto e trovarsi con l’azienda fallita

Posted by fidest press agency su giovedì, 30 Maggio 2019

La vicenda del fallimento della cosiddetta “Ikea italiana” (povera Ikea…) “Mercatone Uno” è tornata sulle cronache dopo il fallimento della Holding che la gestiva e che aveva preso in gestione questa azienda, in amministrazione straordinaria dal 2015, da solo nove mesi dopo che, ad agosto scorso, le era stata venduta dai tre commissari di questa amministrazione straordinaria, che ora la riprendono in mano. Le vicende finanziarie, occupazionali e creditizie sono cronaca, mentre rimangono una sorta di “nulla” le storie di chi (sembra siano circa 20 mila) aveva versato qualcosa come 3,8 milioni di acconti per ordinare una merce che non ha ritirato prima della chiusura. “Nulla” per il fatto che gli acquirenti, nella ipotetica divisione di quanto dovrebbe/potrebbe essere rimasto del patrimonio, non sono “creditori privilegiati” al pari di dipendenti e fornitori: una situazione in cui abitualmente queste persone rimangono senza nulla. Questa di “Mercatone Uno” è occasione per mettere i puntini sulle “i” di situazioni come questa, che accadono e finiscono sempre male per chi ha un acquisto o un servizio in sospeso, dal venditore di mobili ad uno studio dentistico o ad un mediatore di trading online. Prima di tutto c’è da mettere sul “chi va là” rispetto a facili promesse (che spuntano come funghi, soprattutto in Rete, e in particolare per le vittime del trading online, falliti o spariti che siano gli operatori) di chi, magari facendosi pagare un qualche acconto, invita a usare il proprio servizio per recuperare i soldi versati: il fatto stesso che chiedano soldi in anticipo per un recupero e non, magari, una percentuale su quanto recuperato e da trattenere solo ad operazione conclusa, la dice lunga sulla reale utilità ed onestà di queste proposte. Poi ci sono coloro che, magari anche in buona fede, chiedono che sia lo Stato a farsi carico dei crediti di queste persone. E’ di ieri una richiesta dell’associazione Codacons: “…chiediamo … al Governo di attivarsi per tutelare i cittadini coinvolti nella chiusura dei punti vendita di Mercatone Uno, garantendo loro il rimborso di quanto pagato nei casi di mancata consegna della merce, istituendo un apposito fondo di garanzia”. Cioè l’intera comunità, lo Stato, si dovrebbe far carico di garantire ad un privato che acquista da altrettanto privato, che il suo acquisto sia garantito. Senza neanche tanto estremizzare, sarebbe come chiedere allo Stato di garantire che la verdura e la frutta acquistata dall’ortolano siano buone, ché in caso contrario tutti gli altri cittadini devono pagare per rimborsarmi di questa cattiva qualità. E’ una estremizzazione, ma il concetto è lo stesso: il Leviatano a garanzia di tutto. Neanche le rappresentazioni letterarie e cinematografiche di George Orwell sono arrivate a tanto…. Ma forse abbiamo sottovalutato la fantasia di chi crede che lo Stato ci debba garantire e assistere dalla culla alla bara: una sottovalutazione che in un’economia di libertà monca come la nostra, non ci vergogniamo a valutare come una nostra pecca o illusione del contrario. Oltre queste due situazioni c’é la realtà. Che è quella che ci preme evidenziare, per amara che possa essere in casi del genere. Quella di consumatori che decidono di acquistare un prodotto o un altro, in un luogo o in un altro, rispetto a quello che viene offerto dal mercato. Pieno di insidie, per carità, ma proprio per questo “mercato” e non monopolio (ed associazioni come Aduc cercano di dare una mano a non essere vittime di queste insidie). “Mercato” perché, grazie alla concorrenza, consente una ampia scelta di prezzi e qualità. In cui districarsi è meglio che non acquistare, per esempio, il frigorifero unico prodotto dallo Stato… per cui vale la pena di correre il rischio di essere anche gabbati, truffati o magari di scegliere in modo superficiale facendosi ingannare da apparenze o semplici e facili occasioni… e non essere costretti al frigorifero unico che, proprio perché tale, presuppone che le esigenze di uso e consumo siano uniche e stabilite dallo Stato. E’ questa la leva delle economie e delle culture dei cosiddetti Paesi occidentali… di cui, al momento, sembra che facciamo ancora parte. Realtà che può portare un consumatore anche a finire a “gambe all’aria” come sembra sia accaduto nel caso di “Mercatone Uno”. Il consumatore ha scelto di acquistare da questo negozio per tanti e diversi motivi, ed ha fatto un patto (contratto) che se non rispettato da uno dei due contraenti, ci sono le leggi a cui appellarsi per costringere la parte inadempiente a non essere più tale (codice civile, codice penale, norme antitrust, codice del consumo, etc). Ma se il consumatore non ha più soldi per far fronte al proprio impegno verso il commerciante, quest’ultimo può cercare di rifarsi sul patrimonio del consumatore, nei modi e nei limiti dell’esistenza di questo patrimonio. E viceversa: se il commerciante non è più in grado di mantenere il proprio impegno contrattuale, il consumatore può cercare di rifarsi sul patrimonio (restante come nel caso di fallimento) del commerciante. Stiamo parlando di regole base della nostra economia, dove entrambi i contraenti sono uguali di fronte alla legge.
Così, almeno, abbiamo capito che funziona il mercato, pur nella sua non piena libertà come quello del nostro Paese. Ad ognuno le proprie responsabilità. Forse i soggetti più deboli (spesso i consumatori) non sono consapevoli di queste responsabilità, ed allora è proprio il caso che si facciano istanze e richieste perché fin dalle prime scuole si sia messi in grado di avere questa consapevolezza (coscienza e conoscenza civica), ma chiedere che la consapevolezza del consumatore sia sostituita da quello dello Stato (cioè dai soldi di tutti gli altri), ci sembra proprio una cosiddetta bestemmia.
(Vincenzo Donvito, presidente Aduc)

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