En la Università Europea di Roma (Universidad Europea de Roma) ha comenzado el quinto año de actividad del Taller de Comunicación “¡No eres un enemigo!”, fundado y dirigido por el periodista Carlo Climati. El objetivo del Taller es sensibilizar a los jóvenes a una nueva forma de comunicación, que no vea en el otro a un enemigo y que se base en el diálogo y en una serena recepción y acogida de los demás. El Taller, teórico y práctico, forma parte de las actividades de responsabilidad social de la Università Europea di Roma. Explora las diferentes formas de comunicación del mundo actual: del periodismo a las redes sociales, de la música a la radio, de la televisión al diálogo en la vida cotidiana. “¡No eres un enemigo!” es el lema, la idea básica del Taller. Se anima a los jóvenes a ver a los demás con una nueva mirada, a crear lenguajes que puedan representar un puente hacia todos, contribuyendo a derrumbar muros, obstáculos, sospechas y desconfianza. “La gente suele pensar que la comunicación se basa en un torrente de palabras y opiniones. De hecho, la primera regla de la buena comunicación no es ser capaz de hablar, sino de escuchar”, ha dicho Carlo Climati. “Cada ser humano tiene un valor. Encontrarlo y escucharlo significa abrir el corazón a una comunicación auténtica, alimentada por un diálogo sereno. Pero para hacer esto necesitamos, ante todo, superar la no-cultura del prejuicio. Se trata de esa sensación que nos impulsa a no comunicarnos con los demás, porque, dentro de nosotros, ya los hemos juzgado, catalogado, descartado, dejado a un lado. A menudo se tiene este tipo de actitud cerrada hacia los demás. No nos acercamos a alguien porque tiene ideas diferentes a las nuestras, o quién sabe qué otra cosa nos impulsa a tener un prejuicio contra él”. “El prejuicio es una cosa terrible, ya que, como su nombre lo indica, es un juicio que se da antes. Antes de conocerse realmente, de abrazarse y de mirarse a los ojos”, ha explicado Carlo Climati. “A veces el prejuicio puede llegar a ser una sentencia de muerte, porque mata la comunicación, el diálogo, la posibilidad de encontrar un nuevo amigo.Y así es como surgen los muros, las guerras, los silencios, los conflictos no resueltos de la vida cotidiana. Superar los prejuicios significa encontrar nuestra más auténtica naturaleza de comunicadores y de seres humanos, serenamente preparados para acoger a todos y para dialogar con todos”.
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Quinto año de “¡No eres un enemigo!”
Posted by fidest press agency su giovedì, 26 ottobre 2017
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Comunicare la pace per un futuro di speranza
Posted by fidest press agency su martedì, 24 ottobre 2017
All’Università Europea di Roma è iniziato il quinto anno di attività del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”, fondato e diretto dal giornalista Carlo Climati. L’obiettivo del Laboratorio è quello di sensibilizzare i giovani ad una nuova forma di comunicazione, che non veda nell’altro un nemico e che sia basata sul dialogo e su una serena accoglienza dell’altro.
Il Laboratorio, teorico e pratico, fa parte delle attività di responsabilità sociale dell’Università Europea di Roma. Esplora le diverse forme di comunicazione del mondo di oggi: dal giornalismo ai social network, dalla musica alla radio, dalla televisione ai fumetti.“Non sei un nemico!” è il motto, l’idea di base del Laboratorio. I giovani sono incoraggiati a vedere gli altri con uno sguardo nuovo, a creare linguaggi che possano rappresentare un ponte verso tutti, contribuendo all’abbattimento di muri, ostacoli, sospetti e diffidenze.Nell’incontro inaugurale del Laboratorio, Carlo Climati ha ricordato le parole di Papa Francesco nel suo Messaggio per la XLVIII Giornata delle comunicazioni sociali, sul tema della cultura dell’incontro:
“In questo mondo, i media possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri; a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa. Comunicare bene ci aiuta ad essere più vicini e a conoscerci meglio tra di noi, ad essere più uniti. I muri che ci dividono possono essere superati solamente se siamo pronti ad ascoltarci e ad imparare gli uni dagli altri. Abbiamo bisogno di comporre le differenze attraverso forme di dialogo che ci permettano di crescere nella comprensione e nel rispetto”.“Un buon uso dei media – ha spiegato Carlo Climati – può contribuire a creare solidarietà, unità, dialogo, incontro tra le persone. In ogni forma di comunicazione possiamo e dobbiamo sforzarci di mettere da parte gli scontri ideologici, per lasciare spazio al reciproco ascolto. Questo ci aiuterà a guardare al futuro con fiducia, perché saremo comunicatori di pace”. (foto: carlo climati)
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La buona comunicazione apre le porte della speranza
Posted by fidest press agency su giovedì, 23 febbraio 2017
Carlo Climati, giornalista e scrittore, ha tenuto all’Università Europea di Roma una conferenza sul tema della cultura del dialogo e dell’accoglienza, in apertura del secondo semestre del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”.“Grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, come i social network, parlare con gli altri sembra diventare sempre più facile”, ha spiegato Carlo Climati. “Oggi basta spingere il tasto di un computer per inviare in pochi secondi un’e-mail da Roma a New York. Il semplice gesto di un dito della mano è sufficiente per metterci in contatto con il mondo intero.Ma qual è la qualità della nostra comunicazione? Che cosa stiamo comunicando? E come lo stiamo comunicando? Riusciamo a dialogare in spirito di reale amicizia con tutti?Un grande male dei nostri tempi è la mancanza di accoglienza. È la voglia di puntare il dito contro gli altri, per sottolineare soltanto ciò che potrebbe separarci. Invece di scoprirci fratelli e sorelle, a volte perdiamo tempo ad erigere muri, a creare divisioni, ad alimentare pregiudizi e diffidenze.Questo rischio è presente anche nell’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, che non devono diventare occasioni di conflitto, ma opportunità per costruire relazioni autentiche con ogni essere umano. Il mondo che ci circonda è affascinante, tutto da scoprire. Ma non possiamo scoprirlo se ci chiudiamo in un guscio. La vita è amore, apertura, dialogo infinito, che si può manifestare concretamente nell’accoglienza dell’altro, anche quando navighiamo sul web o dialoghiamo nei social network.Ci rendiamo conto, quindi, che quel piccolo gesto che compiamo ogni giorno, spingendo i tasti del computer, può trasformarsi in un gesto molto grande, che può spalancare le porte della speranza. La speranza di un mondo unito, solidale e aperto all’amicizia.Cerchiamo di rispondere all’invito di Papa Francesco a vivere la cultura dell’incontro. Tutti possiamo farlo, attraverso i piccoli gesti della vita quotidiana”. (foto: carlo climati)
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Fourth year for: “You are not an enemy!”
Posted by fidest press agency su venerdì, 21 ottobre 2016
At the Università Europea di Roma (the European University of Rome) the fourth year of the Communication Workshop activity has started, entitled “You are not an enemy!”, established by the journalist Carlo Climati. The goal of the Workshop is to make youngsters aware that there is a new way of communicating based on dialogue and serene reception of others without considering them enemies.
The workshop, theoretical and practical, is part of the social responsibility activity of the Università Europea di Roma. It explores the various ways to communicate in today’s world ranging from journalism to social networks, from music to radio-broadcasting, from tv-broadcasting to daily life dialogue. “You are not an enemy!” is the motto, i.e. the catch phrase of the Workshop. Youngsters are encouraged to see others with a new glance, to create communication languages representing a link with everyone, thereby contributing to breaking walls, obstacles, suspicion and distrust. At the end of the academic year, the articles written by youngsters are published in the collection “Uer Magazine”, supervised by the students themselves. “You often think that communication is based upon torrent of words and opinions. Actually, the basic rule of good communication is not to be able to talk but to listen,” Carlo Climati stated.
“Each human being is praiseworthy . Meeting and listening to him, means to open one’s heart to a genuine communication nourished by a serene dialogue.” However, to do this, we need to defeat the non-culture of prejudice. It is that feeling which leads us not to communicate with others because, inside us, we have already judged and labelled them putting them aside and sending them away.
Very often we have this type of attitude, withdrawing from our fellow neighbour. We don’t approach him because he has different ideas from ours. God knows what he might have that causes us to have a prejudice against him. “The prejudice is a terrible thing because, as the word itself says, it is a pre-judgement. A judgement expressed before knowing the person really, before hugging each other and looking into one’s eyes,” Carlo Climati explained. “Sometimes, the prejudice can be a death sentence, because it kills communication, dialogue, and the possibility of finding a new friend. This is how walls are built as well as wars, silence, and unsolved conflicts of daily life. Defeating prejudices means to find our most genuine nature to communicate as human beings, serenely ready to welcome and to dialogue with everyone.”
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Cuarto año de “¡No eres un enemigo!”/Quatrième année pour “Tu n’es pas un ennemi!”
Posted by fidest press agency su giovedì, 20 ottobre 2016
Roma. En la Università Europea di Roma (Universidad Europea de Roma) ha comenzado el cuarto año de actividad del Taller de Comunicación “¡No eres un enemigo!”, fundado y dirigido por el periodista Carlo Climati.
El objetivo del Taller es sensibilizar a los jóvenes a una nueva forma de comunicación, que no vea en el otro a un enemigo y que se base en el diálogo y en una serena recepción y acogida de los demás.
El Taller, teórico y práctico, forma parte de las actividades de responsabilidad social de la Università Europea di Roma. Explora las diferentes formas de comunicación del mundo actual: del periodismo a las redes sociales, de la música a la radio, de la televisión al diálogo en la vida cotidiana.
“¡No eres un enemigo!” es el lema, la idea básica del Taller. Se anima a los jóvenes a ver a los demás con una nueva mirada, a crear lenguajes que puedan representar un puente hacia todos, contribuyendo a derrumbar muros, obstáculos, sospechas y desconfianza.
“La gente suele pensar que la comunicación se basa en un torrente de palabras y opiniones. De hecho, la primera regla de la buena comunicación no es ser capaz de hablar, sino de escuchar”, ha dicho Carlo Climati.
“Cada ser humano tiene un valor. Encontrarlo y escucharlo significa abrir el corazón a una comunicación auténtica, alimentada por un diálogo sereno.
Pero para hacer esto necesitamos, ante todo, superar la no-cultura del prejuicio. Se trata de esa sensación que nos impulsa a no comunicarnos con los demás, porque, dentro de nosotros, ya los hemos juzgado, catalogado, descartado, dejado a un lado.
A menudo se tiene este tipo de actitud cerrada hacia los demás. No nos acercamos a alguien porque tiene ideas diferentes a las nuestras, o quién sabe qué otra cosa nos impulsa a tener un prejuicio contra él”.
“El prejuicio es una cosa terrible, ya que, como su nombre lo indica, es un juicio que se da antes. Antes de conocerse realmente, de abrazarse y de mirarse a los ojos”, ha explicado Carlo Climati.
“A veces el prejuicio puede llegar a ser una sentencia de muerte, porque mata la comunicación, el diálogo, la posibilidad de encontrar un nuevo amigo.Y así es como surgen los muros, las guerras, los silencios, los conflictos no resueltos de la vida cotidiana.
Superar los prejuicios significa encontrar nuestra más auténtica naturaleza de comunicadores y de seres humanos, serenamente preparados para acoger a todos y para dialogar con todos”.
L’Université Européenne de Rome a démarré sa quatrième année d’activité pour l’Atelier de communication “Tu n’es pas un ennemi!”, fondé et dirigé par le journaliste Carlo Climati.
L’Atelier se propose de sensibiliser les jeunes à une nouvelle forme de communication, qui ne considère pas l’Autre un ennemi et qui repose sur le dialogue et l’acceptation tranquille de l’autre.
Cet Atelier est à la fois théorique et pratique. Il fait partie des activités de responsabilité sociale de l’Université Européenne de Rome. Il explore les différentes formes de communication dans le monde d’aujourd’hui à travers le journalisme, les réseaux sociaux, la musique à la radio, la télévision et le dialogue dans la vie quotidienne.
“Tu n’es pas un ennemi!”. Voilà la devise, l’idée de base de cet Atelier. Les jeunes sont encouragés à voir les autres avec un nouveau regard, à créer des langages qui puissent représenter un pont pour tous et contribuer à la démolition des murs, des obstacles, des soupçons et de la méfiance.
“Souvent, on pense que la communication repose sur un fleuve de mots et d’opinions. En fait, la première règle d’une bonne communication n’est pas de savoir parler, mais savoir écouter “, a déclaré Carlo Climati.
“Tout être humain possède une valeur. Aller à sa rencontre et l’écouter veut dire ouvrir son cœur à une communication authentique, alimentée par un dialogue tranquille.
Mais pour ce faire, nous devons, avant tout, battre la non-culture du préjugé. C’est cette sensation qui nous pousse à ne pas communiquer avec les autres, car, à l’intérieur de nous, nous avons déjà jugés, catalogués, rejetés, mis de côté les autres.
Il arrive souvent d’avoir cette attitude de fermeture envers l’autres. Nous ne l’approchons pas car il a des idées différentes des nôtres ou qui sait quoi d’autre qui nous pousse à avoir un parti pris contre lui”
“Le préjugé est une chose terrible parce que, comme son nom l’indique, c’est un jugement rendu au préalable. Avant de se connaître véritablement, de s’embrasser et de se regarder dans les yeux”, a-t-il expliqué Carlo Climati.
«Parfois, le préjugé peut devenir une arrêt à mort, parce qu’il tue la communication, le dialogue, la possibilité de trouver un nouvel ami. Voilà comment naissent les murs, les guerres, les silences, les conflits non résolus de la vie quotidienne.
Surmonter les préjugés veut dire retrouver notre nature de communicateurs et d’humains la plus authentique prêt à l’accueil et au dialogue avec tous dans la sérénité
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APRA: “Le nuove forme di famiglia nella filmografia e nei media” nel quadro del corso estivo di Bioetica
Posted by fidest press agency su giovedì, 21 luglio 2016
“Un dialogo sereno, animato da uno spirito di sincera accoglienza e di rispetto delle differenti sensibilità. E’ questo il percorso da ritrovare, oggi, quando si parla dei temi della famiglia”.
E’ il messaggio lanciato da Carlo Climati, giornalista e scrittore, nella sua conferenza tenuta all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum nel XV corso estivo di Bioetica “Famiglia, vita e società” che si è concluso venerdì scorso.
“Troppo spesso – ha spiegato Carlo Climati – il dibattito sui temi della famiglia è stato caratterizzato da toni accessi e aggressivi, anche attraverso certi mezzi di comunicazione. La contrapposizione priva d’ascolto e il muro contro muro non possono dare alcun frutto. E’ necessario ripartire da un atteggiamento costruttivo di dialogo tra le differenti sensibilità e i diversi modi di vedere la famiglia”.Carlo Climati ha preso spunto dal testo della canzone “The sound of silence” di Simon e Garfunkel per parlare del problema dell’incomunicabilità nel mondo di oggi.“La prima regola per comunicare – ha affermato Carlo Climati – non è parlare, ma ascoltare. Il testo della bellissima canzone di Simon e Garfunkel parla di ‘persone che sentono senza ascoltare’. E’ uno dei maggiori rischi della società di oggi, in cui la comunicazione è soltanto apparente. A volte siamo rinchiusi nel nostro guscio e non siamo disposti ad aprirci ad un autentico ascolto dell’altro”. “Tra i più grandi mali della società contemporanea – ha sottolineato Climati – c’è sicuramente il pregiudizio. Cioè: un giudizio che viene dato prima. Prima di conoscersi, di guardarsi negli occhi e stringersi la mano. Questo può accadere, purtroppo, anche quando si parla dei temi della famiglia. Non a caso, Papa Francesco, ci ha invitato spesso ad abbandonare la tentazione della rigidità e ad aprire il nostro cuore alla cultura dell’incontro”.
“La strada da percorrere – ha concluso Carlo Climati – è quella di ripartire dalla conoscenza e dall’accoglienza degli altri. Ognuno, se vuole, può fare lo sforzo di dialogare serenamente con quelle realtà familiari che possono, in apparenza, sembrare lontane, rinunciando a qualunque atteggiamento di chiusura. Un grande santo, Massimiliano Kolbe, diceva che “Solo l’amore crea”. Partendo dall’amore e dalla ricerca dell’ascolto di ogni essere umano si potranno trovare strade veramente nuove per vivere, oggi, in spirito di autentica serenità ed amicizia con tutti”.
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Si è concluso il terzo anno del Laboratorio di Comunicazione “Non sei un nemico!”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 giugno 2016
Si è concluso all’Università Europea di Roma il terzo anno d’attività del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”, fondato e diretto dal giornalista Carlo Climati.“Non sei un nemico!” è il motto, l’idea di base del laboratorio, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ad una nuova forma di comunicazione, che non veda nell’altro un nemico. Gli studenti sono incoraggiati a vedere gli altri con uno sguardo nuovo, a creare linguaggi che possano rappresentare un ponte verso tutti, contribuendo all’accoglienza e all’abbattimento di muri, ostacoli, sospetti e diffidenze. Anche quest’anno il laboratorio, teorico e pratico, ha esplorato le diverse forme di comunicazione del mondo di oggi: dal giornalismo ai social network, dalla musica alla radio, dalla televisione ai fumetti, dalle relazioni virtuali al dialogo nella vita quotidiana.
Sono intervenuti numerosi ospiti: Fabio Colagrande, giornalista di Radio Vaticana, che ha parlato di fede, arte e comunicazione; Michele Zanzucchi, direttore di Città Nuova, con un incontro sul dialogo con l’Islam; la scrittrice Laura Badaracchi, che ha spiegato come raccontare il mondo del volontariato e del sociale; Edoardo Izzo e Alvaro Vargas Martino, giornalisti del Farodi Roma, con consigli e proposte per il futuro dei giovani nella comunicazione; Don Mauro Leonardi, sacerdote e blogger, con due riflessioni su come costruire ponti con gli altri; Antonio Gaspari, direttore di Zenit, che ha evidenziato il valore delle buone notizie per creare linguaggi nuovi e costruttivi; Don Giacomo Pavanello e Tommaso Colella della Comunità Nuovi Orizzonti, che hanno parlato delle dipendenze da droga, alcool e gioco d’azzardo e dell’importanza del dialogo per cominciare una vita nuova.
Il Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!” fa parte delle attività di responsabilità sociale dell’Università Europea di Roma, che ha tra i suoi obiettivi principali la formazione della persona. Una formazione che consenta non solo l’acquisizione di competenze professionali, ma che orienti anche i giovani ad una crescita personale e ad uno spirito di servizio per gli altri.
Le attività del Laboratorio riprenderanno ad ottobre 2016, con il nuovo anno accademico. (foto: carlo climati)
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Troisième année pour “Tu n’es pas un ennemi!”
Posted by fidest press agency su giovedì, 3 dicembre 2015
Nouvelle édition de l’Atelier de communication fondé par le journaliste Carlo Climati pour la diffusion de la culture du dialogue et de l’accueil. L’Université Européenne de Rome a démarré sa troisième année d’activité pour l’Atelier de communication “Tu n’es pas un ennemi!”, fondé et dirigé par le journaliste Carlo Climati. L’Atelier se propose de sensibiliser les jeunes à une nouvelle forme de communication, qui ne considère pas l’Autre un ennemi et qui repose sur le dialogue et l’acceptation tranquille de l’autre.
Cet Atelier est à la fois théorique et pratique. Il fait partie des activités de responsabilité sociale de l’Université Européenne de Rome. Il explore les différentes formes de communication dans le monde d’aujourd’hui à travers le journalisme, les réseaux sociaux, la musique à la radio, la télévision et le dialogue dans la vie quotidienne.
“Tu n’es pas un ennemi!”. Voilà la devise, l’idée de base de cet Atelier. Les jeunes sont encouragés à voir les autres avec un nouveau regard, à créer des langages qui puissent représenter un pont pour tous et contribuer à la démolition des murs, des obstacles, des soupçons et de la méfiance.
À la fin de l’Année de cours, les écrits des jeunes seront publiés dans la collection “Uer Magazine”, gérée par les étudiants eux-mêmes.
“Souvent, on pense que la communication repose sur un fleuve de mots et d’opinions. En fait, la première règle d’une bonne communication n’est pas de savoir parler, mais savoir écouter “, a déclaré Carlo Climati.
“Tout être humain possède une valeur. Aller à sa rencontre et l’écouter veut dire ouvrir son cœur à une communication authentique, alimentée par un dialogue tranquille.
Mais pour ce faire, nous devons, avant tout, battre la non-culture du préjugé. C’est cette sensation qui nous pousse à ne pas communiquer avec les autres, car, à l’intérieur de nous, nous avons déjà jugés, catalogués, rejetés, mis de côté les autres.
Il arrive souvent d’avoir cette attitude de fermeture envers l’autres. Nous ne l’approchons pas car il a des idées différentes des nôtres ou qui sait quoi d’autre qui nous pousse à avoir un parti pris contre lui”
“Le préjugé est une chose terrible parce que, comme son nom l’indique, c’est un jugement rendu au préalable. Avant de se connaître véritablement, de s’embrasser et de se regarder dans les yeux”, a-t-il expliqué Carlo Climati.
«Parfois, le préjugé peut devenir une arrêt à mort, parce qu’il tue la communication, le dialogue, la possibilité de trouver un nouvel ami. Voilà comment naissent les murs, les guerres, les silences, les conflits non résolus de la vie quotidienne.
Surmonter les préjugés veut dire retrouver notre nature de communicateurs et d’humains la plus authentique prêt à l’accueil et au dialogue avec tous dans la sérénité ».
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Third year for: “You are not an enemy!”
Posted by fidest press agency su giovedì, 3 dicembre 2015
The Communication Workshop has started. It was established by the journalist Carlo Climati, to disseminate the culture of dialogue and welcome.At the Università Europea di Roma (the European University of Rome) the third year of the Communication Workshop activity has started, entitled “You are not an enemy!”, established by the journalist Carlo Climati.The goal of the Workshop is to make youngsters aware that there is a new way of communicating based on dialogue and serene reception of others without considering them enemies.
The workshop, theoretical and practical, is part of the social responsibility activity of the Università Europea di Roma. It explores the various ways to communicate in today’s world ranging from journalism to social networks, from music to radio-broadcasting, from tv-broadcasting to daily life dialogue. “You are not an enemy!” is the motto, i.e. the catch phrase of the Workshop. Youngsters are encouraged to see others with a new glance, to create communication languages representing a link with everyone, thereby contributing to breaking walls, obstacles, suspicion and distrust.
At the end of the academic year, the articles written by youngsters are published in the collection “Uer Magazine”, supervised by the students themselves. “You often think that communication is based upon torrent of words and opinions. Actually, the basic rule of good communication is not to be able to talk but to listen,” Carlo Climati stated.
“Each human being is praiseworthy . Meeting and listening to him, means to open one’s heart to a genuine communication nourished by a serene dialogue.”However, to do this, we need to defeat the non-culture of prejudice. It is that feeling which leads us not to communicate with others because, inside us, we have already judged and labelled them putting them aside and sending them away.
Very often we have this type of attitude, withdrawing from our fellow neighbour. We don’t approach him because he has different ideas from ours. God knows what he might have that causes us to have a prejudice against him. “The prejudice is a terrible thing because, as the word itself says, it is a pre-judgement. A judgement expressed before knowing the person really, before hugging each other and looking into one’s eyes,” Carlo Climati explained.“Sometimes, the prejudice can be a death sentence, because it kills communication, dialogue, and the possibility of finding a new friend. This is how walls are built as well as wars, silence, and unsolved conflicts of daily life.
Defeating prejudices means to find our most genuine nature to communicate as human beings, serenely ready to welcome and to dialogue with everyone.” (photo: climati)
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Giovani e mass media
Posted by fidest press agency su mercoledì, 16 marzo 2011
Roma 20 marzo 2011, alle 17.00, Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (via degli Aldobrandeschi 190), si terrà un incontro organizzato da “Crescere in Famiglia” sul tema dei rapporti tra i giovani e i mezzi di comunicazione: giornali, televisioni, radio, Internet, social network, musica, cinema, fumetti, cartoni animati… Sono tanti i messaggi che i ragazzi ricevono, oggi, dai mass media. Come aiutare le nuove generazioni ad orientarsi in questo mondo? Ne parleranno lo psicologo Ettore De Monte e il giornalista Carlo Climati nel seminario “Mezzi di comunicazione: una strada da percorrere insieme”. L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri “Il mondo degli adolescenti: comunicare per essere liberi”, aperti contemporaneamente a giovani e adulti su temi che sono spesso vissuti in maniera conflittuale. La finalità è quella di proporre alle due diverse generazioni un tema sul quale confrontarsi, partendo, però, da una base formativa comune. L’intento è di offrire alcune chiavi di lettura per interpretare i reciproci messaggi sul modo di vivere ciascuna tematica, al fine di facilitare la comunicazione e la comprensione dei rispettivi atteggiamenti, utilizzando un linguaggio costruttivo e propositivo. E’ anche un modo per vivere, insieme, una domenica diversa e una bella esperienza di formazione che potrà coinvolgere l’intera famiglia. Una speciale attenzione è rivolta alle “domande mai fatte”, quelle che i giovani hanno più difficoltà a porre. Gli adolescenti che desiderano porre domande ai relatori possono dialogare apertamente con loro durante l’incontro. Oppure, nei giorni precedenti, possono inviare le loro domande in forma anonima, via e-mail o tramite i referenti di “Crescere in Famiglia” che sono presenti in alcune scuole o associazioni. In questo modo i giovani potranno togliersi alcuni dubbi ed iniziare a creare un dialogo anche su quei temi che comportano più difficoltà ad esprimersi.Gli altri incontri del ciclo sono: “La nostra alimentazione. Da problema a risorsa” (si è tenuto il 6 marzo 2011) e “Emozioni e sentimenti: la bellezza dell’adolescenza” (sarà il 3 aprile 2011).
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