Marcello Pacifico, Presidente Udir, ha nuovamente detto no ai tagli della legge di bilancio: il leader del giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici, ai microfoni dell’agenzia Italia stampa, ha detto che “la norma non aiuta la scuola dell’autonomia”. Infatti, la nuova bozza della manovra 2023, predisposta dal Governo Meloni, all’articolo 99 del testo provvisorio sacrifica centinaia di presidenze e di posti da direttore amministrativo per aumentare il Fondo unico nazionale e pagare le reggenze. Udir, il giovane sindacato dei dirigenti scolastici, reputa ciò inaccettabile. Secondo Pacifico, “per valorizzare dirigenti e direttori servono risorse aggiuntive e non riduzione del personale. Pensare che reggere 4 o 20 sedi o plessi scolastici sia la stessa cosa, con plessi spesso a decine di chilometri di distanza, significa non conoscere il lavoro svolto con dignità e difficoltà da chi dirige le nostre scuole, né la complessità della gestione amministrativa, al tempo del PNRR”.
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Dirigenti scolastici: Legge di bilancio, nuovi tagli
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 dicembre 2022
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Dirigenti scolastici: Ritorno in classe
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022
L’Istituto Superiore di Sanità ha reso note le indicazioni per il prossimo anno scolastico nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione. Come si legge nelle “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022 -2023)”, niente più mascherina obbligatoria in classe al ritorno a scuola a settembre, tranne per chi è “a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Confermata la necessità di effettuare “ricambi d’aria frequenti” e attuare la “sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati.Dunque, in caso di innalzamento dei contagi, si chiede agli istituti da sanificare in continuazione e garantire il distanziamento minimo: secondo Udir, giovane sindacato dei dirigenti scolastici, è necessario avere più aule per poter proteggere i lavoratori della scuola e gli studenti dal contagio. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha dichiarato che “stiamo dalla parte dei dirigenti scolastici che, soprattutto in questi giorni, richiedono la conferma dell’organico Covid. Lamentano anche una massiccia assenza di spazi, il numero delle aule non è adatto a garantire il giusto distanziamento per evitare il contagio Covid. I presidi chiedono anche una revisione del dimensionamento e una maggiore ventilazione degli spazi. Noi come sindacato lottiamo per loro e abbiamo pensato a delle proposte che potrebbero metterli nella condizione di lavorare con maggiore tranquillità”, ha concluso il sindacalista autonomo.
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Dirigenti scolastici: Ritorno in classe
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 agosto 2022
Il presidente nazionale Udir, giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici e rappresenta più di 400 presidi in tutta Italia, Marcello Pacifico ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa per parlare dell’inizio del 22anno scolastico, che partirà tra poche settimane. Il leader Udir ha affermato che “i dirigenti scolastici ci chiedono l’aerazione delle aule e più aule, oltre a richiedere di rivedere le norme sul dimensionamento. Inoltre ci chiedono di intervenire presso il governo anche per confermare l’organico Covid che è risultato essenziale per le nostre scuole”. “Queste proposte le mettiamo al tavolo anche per quanto riguarda il decreto Aiuti bis. Speriamo che il governo le accolga, altrimenti a settembre le scuole riapriranno, ma purtroppo potranno essere richiuse presto”, ha concluso il sindacalista autonomo.
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Dirigenti scolastici: Fondo unico nazionale, arrivano 340 milioni. Udir: bene, ma non basta
Posted by fidest press agency su giovedì, 23 giugno 2022
Il ministero dell’Istruzione ha comunicato che una parte del cosiddetto Fun servirà per la retribuzione di posizione di parte variabile. Secondo Udir “anche se vi è stato un incremento, stiamo parlando di cifre ancora troppo basse per compensare il gap”. Come riporta la stampa specializzata, “la Direzione generale per le risorse umane e finanziarie del Ministero dell’Istruzione ha comunicato alle organizzazioni sindacali che il FUN 21/22 è stato certificato dall’Ufficio Centrale del Bilancio. La sua consistenza è di 340.963.278,38 euro, mentre per l’anno scolastico precedente ammontava a 322.212.772,75 euro. Una parte del fondo è destinata all’aumento della sola retribuzione di posizione di parte variabile per l’incidenza dei fondi a ciò destinati dalla Legge bilancio 2022 (legge 234/2021)”. Secondo Udir si tratta di una cifra ancora largamente inferiore alle necessità. “L’incremento rispetto al passato è minimale e considerando che si tratta di cifre lorde da dividere per 7 mila dirigenti scolastici, alla fine non cambierà molto la sostanza, fatta di compensi largamente al di sotto di quelli che vengono assegnati a chi dirige un qualsiasi ambito del comparto pubblico. Per non parlare degli stipendi che vengano conferiti nei Paesi europei”.
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Dirigenti scolastici: Rischio burnout
Posted by fidest press agency su giovedì, 2 dicembre 2021
I presidi italiani sono sempre più oberati da mansioni e responsabilità. Ne ha parlato anche il ministro dell’istruzione; infatti, Patrizio Bianchi ha affermato, come rileva la rivista specializzata Orizzonte scuola, che bisogna riconoscere la Scuola come istituzione. “Nella legge di Bilancio sono stanziati 240 mln e altri 18 mld nel PNRR, di cui 13 mld per l’edilizia e 5 mld per la riorganizzazione. Il 30 novembre, con il presidente del consiglio, presenteremo il programma di 5 mld, di cui 3 mld destinati ad asili e infanzia, 900 mln per le persone, 400 mln per creare delle scuole innovative, digitali e sostenibili e 500 mln per le ristrutturazioni. I fondi ci sono e la scuola è tra i 4 pilastri fondamentali per il Paese”.Come ha riportato Tutto scuola, “la scuola italiana sta affrontando un’emergenza di cui non si parla”, che è rappresentata dal livello di stress e di disagio tra chi lavora nella scuola”. Tale fenomeno è in salita; infatti il 52% del personale ha un alto rischio di esaurimento emotivo e il 23% di depersonalizzazione”. Del problema aveva fatto riflettere Tutto scuola attraverso il documentato dossier “La scuola che soffre/1. DIRIGENTI, CHE STRESS. Allarme presidi: troppi alunni e troppe incombenze”.Il sindacato Udir da sempre lotta affinché il ruolo dei dirigenti scolastici sia valorizzato, che vengano riconosciute le giuste tutele, a partire dallo scudo penale. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha ribadito come “in tema di sicurezza c’è un problema grande che riguarda anche la responsabilità dei dirigenti scolastici, che Udir ha sempre denunciato e sempre visto come un problema non risolto. Sin dalla sua fondazione – spiega il leader del sindacato – Udir ha presentato delle proposte di modifica del testo unico sulla sicurezza, perché il dirigente scolastico è un datore di lavoro, ma non ha ancora oggi i poteri di spesa. E in un momento come questo, con la pandemia ancora nelle nostre vite, è evidente che i rischi diventano maggiori”.
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Dirigenti scolastici: Formazione neoassunti
Posted by fidest press agency su domenica, 24 ottobre 2021
Come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, “con la nota 31852 del 13 ottobre il ministero dell’Istruzione trasmette le linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti per l’anno scolastico 2021-2022. Il periodo di formazione e prova ha una durata pari all’anno scolastico, nel corso del quale dovrà essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi. È possibile sospendere il periodo di formazione in caso di malattia e negli altri casi espressamente previsti dalle leggi o dagli accordi collettivi”.Per quanto riguarda l’attività di accompagnamento, della durata di 25 ore, gli USR avvalendosi della collaborazione di dirigenti scolastici con funzione di tutor, avranno cura di organizzare iniziative orientate a sostenere il neoassunto nella complessa fase di ingresso nel nuovo ruolo.Lo scambio tra tutor e dirigenti riguarda in particolare: le operazioni connesse con l’avvio dell’anno scolastico; l’organizzazione del lavoro del personale (piano annuale delle attività, funzionigramma, ecc.); la definizione della contrattazione di Istituto e delle forme di incentivazione del personale;– elaborazione del Piano delle azioni formative di istituto, compresi gli impegni per l’anno di formazione del personale docente neoassunto; la predisposizione dei documenti strategici della scuola (Piano triennale dell’offerta formativa, Rapporto di Autovalutazione, Piano di miglioramento, Rendicontazione sociale); la cura per la sicurezza e la prevenzione dei rischi e per la gestione di situazioni di emergenza; i rapporti con il DSGA; la gestione amministrativo-contabile dell’istituto; la gestione giuridico-amministrativa del personale e gestione del contenzioso; la trasparenza, pubblicità legale e tutela della privacy; la gestione degli Organi Collegiali e rapporti con le organizzazioni sindacali; la predisposizione delle diverse fasi relative alle iscrizioni degli alunni; la definizione degli organici del personale; la gestione delle diverse fasi della valutazione, dal sistema degli scrutini e degli esami ai rapporti con l’INVALSI.L’attività di formazione, della durata di 50, viene organizzata dagli USR di norma, per gruppi possibilmente non superiori non superiori a 21 dirigenti neoassunti e, ove possibile, saranno articolate per grado di istituzione scolastica. L’attività riguarda: Area dell’ordinamento scolastico; Area giuridico amministrativa; Area professionale e formativa.
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Dirigenti scolastici: Commento al piano scuola 2021-22
Posted by fidest press agency su giovedì, 12 agosto 2021
Viene presentato un ambizioso progetto, volto a realizzare aspetti innovativi e flessibili della didattica in un contesto emergenziale e in continuo mutamento, senza tener conto delle difficoltà organizzative della scuola e dell’affaticamento del personale, provato dalle vicende legate alla pandemia. Tali difficoltà risultano irrisolvibili in mancanza di un adeguato middle management e limitandosi all’assunzione di personale aggiuntivo, che dovrà avere il tempo di essere formato e che è previsto solo fino a dicembre. Ancora una volta si scaricano responsabilità sui dirigenti scolastici, divenuti punti di riferimento di un’autonomia scolastica ormai snaturata, aumentando la mole di lavoro delle segreterie.Ma non basta, inoltre viene trattata superficialmente la questione della vaccinazione dei più giovani, saltando passaggi logici importanti, pur affermando che sia estremamente rara la sintomatologia grave in tali casi.Poi si scarica completamente sulla scuola il ruolo di promozione della salute.Altresì, si ritiene rischiosa la riduzione del periodo di quarantena per i vaccinati, in quanto i dati sull’effettiva contagiosità dei vaccinati non è supportata da un apparato bibliografico sostanzioso (alcuni studi sui tempi di riduzione della carica virale citati, addirittura, non sono ancora completi). Per lo stesso motivo, pur condividendo la necessità di una didattica in presenza, si ritiene necessaria maggiore prudenza.Viene poi eluso in parte il problema dell’edilizia scolastica e delle classi pollaio, non essendo sufficiente il ricorso alle misure straordinarie di implementazione del personale e delle misure edilizie prospettate.Manca inoltre un piano organico di formazione del personale, anche alla luce della presenza di lavoratori precari e si confondono igienizzazione e sanificazione, scaricando quest’ultima sull’ente gestore e in particolare sui collaboratori scolastici. Inoltre non è chiaro perché siano considerati non necessari screening preliminari all’accesso a scuola, in quanto ciò risulta incongruente rispetto ad alcune disposizioni contenute nel DL 11/2021 sull’uso dei tamponi.Dunque, viene scaricata per l’ennesima volta e in modo inaccettabile la responsabilità sulle scuole, che devono risolvere parte dei problemi legati ai trasporti, nominare un mobility manager e predisporre un piano degli spostamenti coerenti con i tavoli prefettizi entro il 31 agosto, con tempi troppo ristretti.Inoltre non si specifica come comportarsi con i fornitori in caso di sospensione di un’uscita didattica se cambia il quadro epidemiologico di una regione.In conclusione Udir auspica dunque un piano più vicino alle reali possibilità del mondo scolastico, evitando soprattutto che il focus sulla situazione emergenziale sia ancora una volta l’occasione per dimenticare di investire su aspetti strutturali necessari per una profonda riforma della scuola. Bisogna inoltre prevenire il burnout non sovraccaricando il personale di ulteriori compiti che si sommano allo stress legato alla precarietà della situazione emergenziale.
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Dirigenti scolastici: Patto per l’innovazione del lavoro pubblico
Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021
Dirigenti scolastici: Patto per l’innovazione del lavoro pubblico
Il sindacato dei dirigenti scolastici UDIR, in riferimento al Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro per la Pubblica Amministrazione e delle maggiori sigle sindacali, formula le elaborazioni e proposte di seguito riportate discorso dell’alta figura istituzionale sembra riguardare più che altre attività pubbliche proprio la scuola che con notevole sorpresa degli stessi attori del processo educativo, nell’attuale stato di emergenza, ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione. È sotto gli occhi di tutti infatti la grande flessibilità e capacità di adattamento e resilienza, in condizioni che sono mutate con una rapidità frastornante, che ha caratterizzato l’azione di capillare presenza educante e formativa messa in campo dalla scuola italiana in tutti i suoi ordini e dislocazioni territoriali. La scuola italiana infatti si era preparata per tempo per questo inaspettato e non programmato esperimento formativo, probabilmente il più grande che la storia conosca, avendo proprio i Dirigenti Scolastici nell’ultimo ventennio dotato le scuole di hardware e della conseguente ricaduta formativa su alunni, personale docente e ATA. Il trascorso anno, segnato dalla pandemia, ha reso più solida la dotazione di strumentazione informatica nelle scuola e la capacità di corretta utilizzazione da parte di tutti gli attori del processo formativo. Una prima conclusione è che non si può arretrare rispetto a queste dinamiche, in gran parte acquisite, perciò da consolidare e ampliare.In relazione al reperimento delle indicazioni guida e dell’individuazione delle risorse si riparte dal documento citato ad apertura di questa nota, nel punto in cui dice che: l’Italia del 2021 affronta la triplice emergenza sanitaria, economica e sociale indicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la consapevolezza di non poter perdere l’opportunità straordinaria del Next Generation EU e di dover perseguire, insieme alla modernizzazione del Paese, l’obiettivo cruciale della coesione sociale.Il documento firmato tra gli altri proprio dal Presidente del Consiglio Draghi dichiara intenti positivi quando dice che il Ministero della Pubblica Amministrazione intende avviare una nuova stagione di relazioni sindacali che punti sul confronto con le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e a centrare obiettivi ambiziosi. In questa ottica, i rinnovi contrattuali sono un investimento politico e sociale che favorisce il rilancio dei consumi e un clima di fiducia e di stabilità, precondizioni essenziali per qualsiasi percorso di innovazione e riforma.La riforma dell’ordinamento professionale non potrà così non dare una risposta compiuta e seria all’istanza, annosa oramai, formulata dai Presidi di UDIR di una piena perequazione normativa ed economica dei Dirigenti Scolastici con tutte le altre dirigenze di tutte le Amministrazioni dello Stato. Naturalmente non si tratta di una proposta di livellamento al ribasso, bensì al contrario di un giusto e legittimo posizionamento al livello più alto. Ciò anche in considerazione della complessità del ruolo e delle grandi responsabilità amministrative, penali e patrimoniali che dirigere le scuole comporta. Il ruolo della scuola, quale agenzia formativa permanente, aperta a fasce di lavoratori del settore pubblico e privato, sulla base anche della grande esperienza dell’utilizzo i strumenti informatici nella didattica, è certamente esportabile in altri, amplissimi settori della vita sociale e professionale. A suggerirlo è lo stesso Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale nel dire che viene comunemente assunto l’impegno a definire, previo confronto, politiche formative di ampio respiro in grado di rispondere alle mutate esigenze delle Amministrazioni Pubbliche, garantendo percorsi formativi specifici a tutto il personale con particolare riferimento al miglioramento delle competenze informatiche e digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale. In questo le scuole e i loro Dirigenti saprebbero mettere a disposizione di tutti la loro esperienza, la loro capacità e l’esperienza di carattere formativo ed educativo.
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Dirigenti scolastici: Le tre R della dirigenza: resilienza, rischi e retribuzioni
Posted by fidest press agency su domenica, 14 marzo 2021
Si è appena concluso il primo dei tre seminari “Le tre R della dirigenza” organizzati dal sindacato Udir su Resilienza, rischi e retribuzioni. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha affermato che “nel primo incontro abbiamo parlato del piano sul Recovery plan presentato dal nuovo Governo e delle proposte Udir sull’attivazione di 4 mila nuove sedi di presidenza, dell’assegnazione di altri 50 milioni di euro al Fun per integrare il salario accessorio dei presidi con 5 mila euro annui, per equiparare i dirigenti scolastici tra loro con la RIA e con gli altri del pubblico impiego che hanno il doppio del salario accessorio. Bisogna riconoscere una tutela, uno scudo penale al dirigente scolastico per le responsabilità sulla sicurezza, anche in tempo di Covid-19.
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Dirigenti scolastici: Accolto appello Udir in Consiglio di Stato sul ricorso contro il taglio del Fun
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 marzo 2021
Il Consiglio di Stato dà ragione all’avv. Udir Nicola Zampieri che, a tutela della retribuzione dei dirigenti scolastici, con l’ordinanza odierna annulla la sentenza del Tar Lazio sul difetto di giurisdizione e rimanda la decisione nel merito al Giudice Amministrativo sul gravame proposto, in quanto “con la domanda oggetto di causa si deduce la non conformità dell’atto impugnato alle leggi che regolano la materia, specie in riferimento al rispetto dei tetti di spesa fissati dalle varie leggi finanziarie e precisamente: all’art. 9 del DL. n. 78/2010, all’art. 1 della l. n. 147/2013, all’art. 1 della l. n. 208/15, all’art. 23 del d. lgs. n. 75/17 e alla l. n. 12/2019”.Un’ottima notizia per tutti i dirigenti scolastici che negli anni si sono visti decurtare il proprio stipendio: è una battaglia che Udir porta avanti da diverso tempo e che vincerà nelle aule dei Tribunali per riconoscere ciò che contrattualmente è previsto per tutti i dirigenti in servizio per il futuro, viste le nuove immissioni in ruolo del concorso 2017, e per quanto non è stato percepito negli anni passati. I tagli al Fun tra l’altro rendono illegittima la sottoscrizione dei Contratti integrativi regionali fatta dagli altri sindacati rappresentativi firmatari di contratto, che determina un erroneo ammontare della retribuzione di posizione e risultato.Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): “Siamo riusciti laddove altri sindacati avevano provato, riportare cioè al tribunale amministrativo il merito di una aperta violazione della legge. Al primo posto mettiamo la tutela dei nostri associati. Ci vediamo giovedì 11 marzo 2021, dalle ore 17.30 alle ore 18.30, per commentare in diretta con il dirigente scolastico Perziani e l’avvocato Zampieri questa pronuncia. Fin da ora possiamo dire che chi è interessato può costituirsi gratuitamente in giudizio”.
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Scuola: Uno “scudo” in arrivo per professori e dirigenti scolastici
Posted by fidest press agency su sabato, 29 agosto 2020
Una norma in vista della riapertura delle scuole e l’applicazione delle regole anti-covid. Almeno questo è quanto prevede un emendamento su cui lavora il governo, presentato al Senato al decreto Semplificazioni: il testo, scrive Orizzonte Scuola, sarebbe stato messo a punto dal ministero dell’Istruzione, con una riformulazione di alcuni emendamenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva che proponevano lo scudo penale, in particolare per i presidi dopo le ripetute richieste di emendamento presentate da Udir e Anief nei provvedimenti esaminati dal Parlamento.“L’approvazione di questo emendamento – dice Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir – che aveva ancora chiesto una norma simile al premier Conte durante l’audizione agli Stati generali a Villa Pamphili, sarebbe un atto coerente alle recenti rassicurazioni del comitato tecnico-scientifico, agli impegni assunti dal ministro Azzolina e dal sottosegretario Sicheri. Sono diverse settimane che andiamo ripetendo l’applicabilita dell’articolo 51 del codice penale al caso della riapertura delle scuole sulla responsabilità dei dirigenti scolastici e e del personale in caso di rischio da contagio covid-19.L’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità esclude la punibilità”.Il Governo sembra volere prendere in considerazione l’approvazione di una norma, proposta dal dicastero di viale Trastevere, che eviti procedure penali verso i dipendenti scolastici dovute a possibili contagi quando si tornerà a scuola a settembre. Il testo, secondo quanto segnala Public Policy, che sarà presto esaminato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici al Senato precisa che il rispetto degli indirizzi indicati dal Comitato tecnico scientifico per la ripresa delle lezioni a settembre, da parte del personale scolastico (quindi presidi, professori e personale Ata) “costituisce adempimento di un dovere ai sensi dell articolo 51 del codice penale”.La riformulazione del provvedimento, però, prevede anche una clausola di salvaguardia di ampia interpretazione: “Fino al 31 agosto 2021, ove l’organizzazione dello svolgimento in condizioni di sicurezza dell’anno scolastico 2020/2021, nell’osservanza delle prescrizioni del Cts implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il personale scolastico risponde verso terzi dei danni limitatamente ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è dovuta a dolo o colpa grave”. Secondo il leader di Anief e Udir, Marcello Pacifico, “il dirigente scolastico, come tutto il personale scolastico, non può essere ritenuto responsabile di comportamenti non dimostrabili: la variazione delle misure preventive e protettive da adottare a scuola e l’andamento dei contagi, anch’esso mutevole, non possono essere addebitati con certezza. A meno che non si tratti di palesi inosservanze. Di certo la carenza di spazi e organici se segnalati non sono imputabili al dirigente scolastico”.
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Scuola: Dirigenti scolastici in servizio nelle scuole Italiane all’estero
Posted by fidest press agency su giovedì, 13 agosto 2020
Il 3 agosto 2020 è stata inviata la circolare 3/2020 del 31 luglio 2020 che sostituisce la circolare n° 13 del 2013 alla quale il MAECI sin dal 2017 ha lavorato chiedendo osservazioni e pareri ai dirigenti collocati all’estero. Udir apprezza lo sforzo fatto dal Ministero che ha portato alcuni significativi elementi di semplificazione nei rapporti con gli Enti gestori ma rischia di dedicare poca attenzione al ruolo dirigenziale; infatti le facili interpretazioni della circolare possono indurre a un mero elenco di istruzioni operative date al dirigente, il quale deve semplicemente portarle a compimento.Udir, nel rappresentare i propri iscritti, ritiene che il profilo del Dirigente scolastico troppo spesso è penalizzato da forme e abitudini che ne diminuiscono le prerogative spettanti per legge, nonché da consuetudini che ne ledono la dignità professionale, nonostante sia esplicitamente regolato dalla legge 165/2001 e dal D.L 64/2017 (non a caso richiamato all’art. 1 della circolare).In conclusione il giovane sindacato ritiene che si debba intervenire con forza per far in modo da tutelare l’identità e l’importanza che le scuole italiane all’estero ricoprono, dando voce a quanti vivono quotidianamente la scuola fornendo costantemente utili e preziosi input per il miglioramento e la salvaguardia della cultura Italiana all’estero.Udir, al fianco di tutti i dirigenti delle scuole all’estero, ritiene di dover affrontare questa battaglia e a tal fine ha adottato una piattaforma sindacale dedicata e un’analisi puntuale rispetto alle criticità riscontrate all’interno della circolare 03/2020 con le soluzioni proposte, cercando di dare voce all’intera categoria.
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Dirigenti scolastici, saranno loro a chiedere gli organici aggiuntivi per riaprire le scuole in sicurezza
Posted by fidest press agency su mercoledì, 5 agosto 2020
Tocca ai dirigenti scolastici dimostrare quali siano le esigenze per ridefinire il numero degli studenti per classe e il fabbisogno del personale docente e amministrativo per mettere in atto tutte le strategie utili secondo le linee guida e i protocolli ministeriali per la riapertura delle scuole in sicurezza al tempo del Covid-19. Marcello Pacifico (Udir): Diventa fondamentale l’attività istruttoria e decisionale che ogni dirigente scolastico farà per dimostrare di aver adempiuto a quanto previsto dalle prescrizioni ministeriali. Questa volta tocca proprio ai presidi dimostrare quali siano le esigenze per ridefinire il numero degli studenti per classe e il fabbisogno del personale docente e amministrativo per mettere in atto tutte le strategie utili secondo le linee guida e i protocolli ministeriali per la riapertura delle scuole in sicurezza al tempo del Covid-19. Udir mette a disposizione i propri esperti anche per tutelarsi da eventuali responsabilità penali. La nuova ordinanza appena pubblicata darà la possibilità ai presidi – che per noi di Udir diventa una necessità – di richiedere agli Uffici scolastici regionali un organico suppletivo in deroga ai vincoli esistenti, in base al layout che abbiamo sviluppato sulla metratura di ogni classe, e in presenza delle attuali norme relative alla responsabilità penale civili e erariali. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, “diventa fondamentale l’attività istruttoria e decisionale che ogni dirigente scolastico farà per dimostrare di aver adempiuto a quanto previsto dalle prescrizioni ministeriali, di certo non sarà lui a rimanere con il cerino in mano”.
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Dirigenti scolastici: Neo-assunti non possono presentare domanda di mobilità, Udir ricorre
Posted by fidest press agency su sabato, 13 giugno 2020
Udir attiva un ricorso gratuito al Giudice del Lavoro, a seguito delle numerose pronunce accolte in tutta Italia, volto al riconoscimento dell’esonero dal vincolo della permanenza nella sede attuale di servizio in quanto assunti nell’ a.s. 2019/2020 previsto dall’art. 5 comma 5 del DDG 1259/2017 per chi presenta domanda e allega condizione di disabilità personale o del congiunto da assistere. Adesioni al seguente linkL’ufficio legislativo di Udir, a seguito del consolidamento della giurisprudenza sulla materia sulla preminenza del riconoscimento dei diritti tutelati dalla legge 104/1992, peraltro richiamata nella nota del capo dipartimento del ministero dell’istruzione prot. n. 0014232 del 5 giugno 2020, avvia le procedure per impugnare al Giudice del Lavoro il vincolo della permanenza nella sede attuale di servizio per gli assunti, nell’ anno scolastico 2019/2020, che abbiano una disabilità riconosciuta personale o di un congiunto assistito. Il ricorso è gratuito per tutti gli associati Udir.
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Dirigenti scolastici e sicurezza degli istituti
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 Maggio 2020
Il Parlamento e le forze politiche continuano a tacere sulle enormi responsabilità penali che gravano in capo ai Dirigenti scolastici per tutto ciò che riguarda la sicurezza, annoso problema ad oggi non risolto che viene aggravato ulteriormente dalla pandemia causata dal Covid-19 che pone ulteriori interrogativi. “Di chi sarà la responsabilità se con la riapertura delle scuole a settembre, un docente, un collaboratore scolastico o ancora peggio uno studente devesse contrarre il virus?” I presidi di UDIR chiedono uno scudo penale legislativo evidenziando come risulterà difficile, pur dopo aver messo in essere tutti gli accorgimenti di sicurezza, con i mezzi e le strutture di cui dispongono e disporranno le scuole, risalire alle origini e alla diffusione di eventuali casi di contagio all’interno della comunità scolastica, visibilmente numerosa e composita, tra alunni di diverse fasce d’età, docenti, personale ATA, famiglie, fornitori, interlocutori territoriali.Un altro interrogativo che ci si pone “che fine ha fatto la proposta di Disegno di Legge 1217, che ad oggi si trova bloccata alla Camera dei Deputati”, che si prefiggeva di rivedere le responsabilità del dirigente scolastico-datore di lavoro per le condizioni di sicurezza degli edifici scolastici? Per i Dirigenti Udir urge un immediato intervento del Parlamento e di tutte le forze politiche che corregga il tiro e metta al riparo dalle responsabilità penali a cui sono soggetti che non sono proprio peculiarità da attribuire al ruolo del Dirigente scolastico, che deve occuparsi del buon andamento organizzativo della sua scuola sotto gli aspetti didattici ed educativi. Lo scudo penale si impone come atto dovuto e di necessità nei confronti dei Dirigenti Scolastici in ragione delle tante incognite perduranti nelle dinamiche di diffusione del Covid-19 a cui neppure la ricerca e l’arte medica riescono univocamente a dare risposte e soluzioni. L’ultimo scenario nel quale i presidi di UDIR si vorrebbero trovare è quello di doversi difendere di fronte a ipotesi di contagio, magari avvenuti fuori dalle scuole, di incerta individuazione e dei quali magari verrebbero chiamati a rispondere penalmente e patrimonialmente. Presto Udir proporrà una serie di incontri per affrontare i temi avvalendosi anche di figure legali di spicco in ambito penale.
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Dirigenti scolastici: Webinar interattivo: Esami di Stato e presidenti di commissione
Posted by fidest press agency su martedì, 12 Maggio 2020
Il webinar avrà luogo il 18 maggio, dalle ore 15 alle ore 17.30. Il 17 giugno è prossimo, gli esami sono sempre più vicini. La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha ribadito fino a qualche giorno fa la volontà di voler organizzare in presenza l’esame. Decisione che lascia molte perplessità soprattutto tra i dirigenti scolastici primi attori a dover garantire la sicurezza per lo svolgimento degli esami.
“La sicurezza è tra le priorità’ di Udir; dagli edifici “non in sicurezza” alla tutela della salute del personale e degli studenti. L’esame dovrebbe prevedere il colloquio per 5 candidati in una giornata. Più i docenti interni e il presidente, più due testimoni. Ciò significherà un massimo di 10 persone presenti nella stanza. Quest’ultima, di conseguenza, dovrà avere una capienza tale da consentire il distanziamento sociale adeguato in modo che gli studenti, non debbano tenere, per tutta la durata dell’esame, la mascherina. Bisogna valutare il modus operandi nel rispetto del diritto alla salute e all’istruzione. Qualora non ci siano le condizioni, sarebbe opportuno valutare lo svolgimento degli esami on line, al fine di non mettere a repentaglio la salute degli studenti e dei docenti”.
Udir, in collaborazione con l’ente di formazione Eurosofia, ente accreditato dal Miur, prosegue con i webinar dedicati alla sicurezza.
È stata chiesta una modifica per l’Attribuzione del punteggio dell’Esame di Stato: nello specifico, il sindacato aveva chiesto, al comma 4, alla lettera c), di aggiungere il seguente periodo: “fermo restando l’attribuzione del punteggio previsto per le prove scritte al credito scolastico e l’innalzamento del limite massimo di 20 punti per il colloquio”.Udir, infatti, è del parere che la straordinaria formulazione dell’Esame di Stato senza le prove scritte imponga una redistribuzione del punteggio ai fini dell’attribuzione del voto finale. Così facendo si vuole valorizzare l’apprendimento scolastico nell’insieme del percorso formativo.
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Anche i dirigenti scolastici devono essere tutelati e poter lavorare serenamente
Posted by fidest press agency su lunedì, 11 Maggio 2020
Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in sintonia con quanto espresso dal presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, attraverso il documento inviato in occasione dell’incontro tra MI e sindacati. Così risponde il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina, alla richiesta del presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, che ha illustrato durante l’incontro di oggi coi sindacati rappresentativi la necessità di uno scudo per quei reati penali non ascrivili alle loro scelte in tema di rischio da contagio da Covid-19, alla riapertura degli edifici e durante il prossimo Esame di Stato, quando peraltro non potranno presenziare nelle loro sedi in qualità di presidenti esterni di commissione. Certamente bisogna valorizzare le autonomie scolastiche, ha proseguito il titolare di Viale Trastevere, in sintonia con quanto espresso in un documento inviato oggi per l’occasione da Udir e curato dall’ingegnere Natale Saccone, insieme al contributo di tanti dirigenti scolastici, su come poter ripartire in tutta sicurezza con l’avvio del nuovo scolastico.
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Scuola: Mancano all’appello molti dirigenti scolastici
Posted by fidest press agency su martedì, 28 aprile 2020
Considerati gli alti numeri degli istituti ancora oggi in reggenza e il numero non eccessivo di idonei dell’ultimo concorso, occorre intervenire con celerità semplificando le procedure di reclutamento dei capi d’istituto con l’ammissione di nuovi candidati a un corso intensivo straordinario e la successiva immissione nei ruoli di dirigente scolastico: la partecipazione sarebbe riservata ai docenti laureati e con almeno cinque anni di servizio che hanno presentato regolare ricorso contro i bandi di concorso 2011, 2015 e 2017, oltre che ai presidi incaricati. Lo chiede l’Anief, attraverso un emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola proposto alla VII Commissione del Senato, dalla quale ieri a pranzo il giovane sindacato è stato ricevuto in audizione.Marcello Pacifico (Anief): “Considerando il perdurare del contenzioso, l’affidamento ancora frequente di molti istituti a dirigenti già in servizio presso altre scuole, la necessità quindi di reperire ulteriori dirigenti anche nel periodo emergenziale, ma anche per sanare il contenzioso in corso presso i tribunali amministrativi, quella dell’avvio della procedura riservata rimane ad oggi la soluzione migliore per arrivare al più presto a una efficiente funzionalità della macchina amministrativa”.
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Dirigenti scolastici, troppi ricorsi e reggenze: serve un corso-concorso riservato
Posted by fidest press agency su martedì, 31 marzo 2020
I concorsi per dirigente scolastico sono tra i più esposti ai contenziosi, avviati dai candidati verso la PA: per dare un taglio ai ricorsi relativi ai bandi dell’ultimo decennio, ma anche per ridurre l’alto numero di scuole in reggenza, Anief ha proposto alla V commissione di Palazzo Madama di modificare il DL “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020, inserendo l’articolo “Misure urgenti per il contenzioso avverso i bandi di concorso a dirigente scolastico”. L’emendamento semplificherebbe “le procedure di reclutamento, prevedendo l’ammissione dei ricorrenti avverso i bandi di concorso 2011, 2015 e 2017 e dei presidi incaricati a un nuovo corso intensivo per l’immissione nei ruoli di Dirigente Scolastico”. La norma riguarda tutti i docenti aspiranti dirigenti che “abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge o di modifica della stessa, alcuna sentenza definitiva, nell’ambito del contenzioso” avviato, oltre coloro che hanno “svolto la funzione di Dirigente Scolastico per almeno un triennio”.
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Dirigenti scolastici: Arriva la nota ministeriale sull’applicazione del Decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020
Posted by fidest press agency su domenica, 22 marzo 2020
Confermate le indicazioni fornite da Udir nei modelli predisposti ai propri associati per l’organizzazione dei servizi, indipendentemente dalla chiusura fisica delle sedi, tra cui l’attivazione del lavoro agile come strumento ordinario per il personale amministrativo, l’utilizzo del personale in presenza soltanto per esigenze indifferibili, la possibilità di svolgere la propria attività anche a distanza nell’ambito dei propri autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. La chiara e opportuna nota n. 392 del 18 marzo 2020 del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione è stata pubblicata alla luce dell’ultimo provvedimento normativo che all’articolo 87 ha richiamato le modalità di funzionamento delle pubbliche amministrazioni e dell’utilizzo del personale durante lo stato emergenziale dovuto alla diffusione del Covid-19.Il presidente nazionale di Udir, Marcello Pacifico, ne richiama i punti fondamentali:
il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa;
continuano le attività didattiche e amministrative, indipendentemente dalla chiusura degli edifici;
il personale si deve presentare negli uffici per le sole attività indifferibili;
il dirigente scolastico organizza i tempi e i modi della propria attività, correlandola in modo flessibile senza bisogno di inviare richieste formali di smart working;
il ds può motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio esperiti gli strumenti contrattuali previsti (ferie a.s. precedente, etc.);
il ds individua le attività che è possibile svolgere da remoto e quelle indifferibili;
sono chiusi i plessi senza strutture amministrative essenziali per il funzionamento della sede centrale;
sono resi pubblici e accessibili i contatti per il pubblico telefonici e telematici attivi;
sono prorogati i contratti per i supplenti brevi e attivati dei nuovi soltanto a chi è in possesso di strumentazione utile allo svolgimento dell’attività didattica a distanza;
saranno ripartite nuove risorse per il potenziamento della didattica a distanza e la pulizia straordinaria degli edifici.
Le richieste di smart working, ritenute superate dalla nota ministeriale, erano state inviate nei giorni scorsi da diversi dirigenti scolastici, su segnalazione del sindacato, a seguito della direttiva del Ministro della Funzione Pubblica che richiamava la necessità della presenza fisica dei dirigenti, per motivi di coordinamento del lavoro, nelle sedi degli uffici pubblici, prima dell’approvazione del decreto legge n. 18/2020.
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