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Posts Tagged ‘docenti’

Scuola: Assegnazioni provvisorie, quest’anno tanti docenti in più potranno presentare domanda

Posted by fidest press agency su domenica, 28 Maggio 2023

Anche sul contratto che gestisce le assegnazioni provvisorie il sindacato Anief è riuscita a mettere la sua mano: con l’intesa raggiunta con il ministero dell’Istruzione e del Merito, il giorno dopo i trasferimenti dei docenti 2023, l’azione dell’organizzazione sindacale autonoma ha fatto inserire delle modifiche al precedente contratto, firmato dagli altri sindacati nel 2019, garantendo in questa occasione l’apertura agli assunti da GPS e da concorso Straordinario bis. Inoltre, è stata eliminata la clausola del referente unico per le precedenze relative alla legge 104/92.“Fino a ieri questi docenti erano esclusi dalla possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria e di questo possiamo andare fieri – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , ma abbiamo raggiunto anche un altro importante risultato: è passata anche l’eliminazione del referente unico per le precedenze riguardanti la Legge 104 del 92, con la caduta dell’obbligo di auto-dichiarare l’esclusività o l’unicità di assistenza al familiare disabile: questo significa che la precedenza scatterà per tutti i referenti e senza più distinzioni, come avevamo chiesto noi per i trasferimenti. Le altre modifiche ad un contratto che rimane di base obsoleto – conclude Pacifico – cercheremo di ottenerle nella prossima sequenza contrattuale”.Secondo Anief, firmataria di questo genere di contratto per la prima volta, si tratta di un obiettivo importante, anche se non risolutivo. “Volevamo un contratto e non un accordo con ultrattività del contratto precedente – ha spiegato la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto ad Orizzonte Scuola – ma per noi questo comunque è un risultato importante, perché permette ai docenti neo-assunti da Gps I fascia Sostegno e concorso Straordinario bis di presentare domanda cartacea. Non essendo possibile agire diversamente, il Ministero ci ha proposto un accordo ad interpretazione autentica della norma, quindi una ultrattività del contratto scaduto. Per noi è un risultato importante, perché per ora fa cadere i vincoli del personale neoassunto, altrimenti non avremmo proceduto a nessun accordo con il Ministero”.“Questo significa – ha continuato la segretaria generale Anief – che gli assunti a tempo determinato in questo anno scolastico, da Gps, articolo 59 comma 4, e da concorso Straordinario bis, articolo 59 comma 9 bis, sempre del DL 73/2021, potranno presentare domanda cartacea di assegnazione provvisoria, così da potere essere confermati a breve in ruolo. Praticamente, è stato trovato un accordo così come si poteva fare con coloro che sono stati assunti con i cosiddetti FIT della secondaria nel 2018”. L’accordo a breve sarà ratificato, previa verifica della versione definitiva del contratto, non prima però di un ulteriore incontro con i sindacati.

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Scuola: Assunzione 100mila docenti, il Governo sbaglia a volerle fare con strumenti vecchi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 24 Maggio 2023

“Sul reclutamento ci sono tante cose che non vanno, anche nella gestione della fase transitoria del precariato” per l’anno in corso e per il 2024: lo afferma Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, commentando con l’agenzia Teleborsa l’intenzione del ministro Giuseppe Valditara di attuare 100mila assunzioni con procedure al via dal prossimo mese e ricordando che è indispensabile introdurre il doppio canale di reclutamento, così come chiesto dall’Anief con gli emendamenti presentati per migliorare il Decreto Legge PA Pnrr 44/2023, su cui i deputati delle Commissioni riunite I e XI della Camera per esprimere il parere. “Vuole fare delle assunzioni nell’ambito del piano del PNRR, concordato con il precedente governo – spiega il sindacalista autonomo – ma usa strumenti vecchi, che secondo noi non sono risolutivi. E nello stesso tempo, dovrebbe assumere insegnanti di sostegno dalle graduatorie delle supplenze almeno per riassorbire i precari. Noi continuiamo a ribadire che è necessario procedere anche su posti comuni, di prima e seconda fascia delle GPS, o che sia necessario assumere i precari da quelle stesse graduatorie dalle quali erano chiamati per fare i supplenti”. Secondo Pacifico, infine, “abbiamo una risposta da dare all’Europa anche su questo, in particolar modo sull’abuso dei contratti a termine”.

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Scuola: Mancano 40 mila docenti e Ata

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 Maggio 2023

“Vorremmo che nel Decreto Legge PA – Pnrr 44/2023 fosse inserito il tema di un organico aggiuntivo per il funzionamento della pubblica amministrazione scolastica”: l’ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che si tratta di un’esigenza importante e urgente che risulta indispensabile per gestire i progetti del Pnrr.”Per questo – spiega il sindacalista all’agenzia Teleborsa – lo abbiamo chiamato organico PNRR, ovvero organico aggiuntivo e serve per realizzare tutti i progetti. Tutti sanno che, per svolgere le attività aggiuntive come il tutoraggio e l’orientamento, richiesti al personale docente, oltre a docenti in più, ci vuole del personale ATA che possa aprire le scuole e vigilare fuori dalle aule, permettendo così la realizzazione anche dal punto amministrativo di questi progetti”. Secondo il sindacalista Anief questo organico di insegnante e Ata, “è necessario per non perdere i 30 miliardi che l’Europa ci ha dato e che abbiamo investito per realizzare tutti gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. basterebbe uno stanziamento di 300 milioni di euro, oltre alle economie che abbiamo individuato, per assumere per tre anni 40.000 tra docenti, personale educativo, insegnanti e personale amministrativo, per poter migliorare gli apprendimenti dei nostri studenti e la qualità della nostra scuola”. Della centralità dell’organico aggiuntivo ai fini della corretta gestione dei tanti progetti in atto nella scuola, il sindacato Anief ha già espresso il suo parere in più occasioni: la scorsa settimana ha prodotto le sue ragioni anche alle Commissioni riunite I e XI della Camera nel corso di una audizione tenuta dall’Anief, al termine della quale sono stati presentati decine di emendamenti per migliorare il Decreto Legge PA n. 44. Le ragioni sono state ribadite alcuni giorni fa all’Aran, in occasione dell’ultimo incontro sul rinnovo delle norme del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021, settore Istruzione. E verranno di nuovo espressi domani pomeriggio, ancora all’Aran, durante un nuovo confronto.

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Scuola: Più organici e docenti di sostegno

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 Maggio 2023

Realizzare gli obiettivi del PNRR nella scuola salvaguardando gli organici, specializzare più docenti di sostegno, combattere il precariato con il doppio canale di reclutamento e assumendo i docenti precari dalle tutte le Graduatorie provinciali per le supplenze, cancellare i vincoli alla mobilità del personale di ruolo a chi viene negato il diritto a ricongiungersi con la famiglia. Sono gli emendamenti principali che caratterizzano l’azione con cui il sindacato Anief intende cambiare il decreto legge PA 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile: “Gli emendamenti al decreto, ora all’esame delle Commissioni riunite I e XI della Camera, sono oltre 50 e riguardano pure l’Università, l’Afam e la Ricerca – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – : gli obiettivi, illustrati in audizione alla Camera già la scorsa settimana, sono quelli di migliorare le condizioni di chi opera in questi comparti, per assicurare una formazione di qualità ai nostri giovani”. “Se vogliamo che vengano attuate 90 mila assunzioni nella scuola – continua Pacifico – bisogna procedere alle stabilizzazioni assumendo candidati dai posti comuni, come già si fa con la I fascia sostegno: i docenti assunti sprovvisti di abilitazione, secondo la nostra proposta, per aver confermato il ruolo sarebbero poi obbligati a frequentare e superare un corso universitario di formazione”. Il sindacato rivendica, inoltre, almeno un organico aggiuntivo di 40 mila unità per tutta la progettazione del Pnrr, come è avvenuto durante la pandemia. Il sindacato chiede anche di tutelare il diritto alla famiglia, assieme alla continuità didattica: sì all’organico di diritto, no ai blocchi ai trasferimenti. Occorrono, infine, tantissimi docenti di sostegno, circa 80 mila: per specializzarli va prevista la frequenza dei corsi universitari in modalità telematica. Nel frattempo, prosegue l’azione dell’Anief in Parlamento e con la parte pubblica. Oggi, alle ore 14, una delegazione del giovane sindacato sarà ricevuta in audizione dalla VII Commissione del Senato per discutere sull’insegnamento dell’educazione finanziaria nelle scuole. Poco prima, alle ore 12, in XI Commissione l’Anief parteciperà all’audizione Cisal sul decreto legge, n. 48 sulle ‘misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro’. Domani, mercoledì 17, alle ore 15, la giovane organizzazione sindacale tornerà all’Aran, per la prosecuzione delle trattative sulle nuove regole per la gestione del personale scolastico nell’ambito rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-21.

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Scuola: Docenti di sostegno, cambiare le regole per evitare decine di migliaia di nomine annuali a supplenti pure non specializzati

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 Maggio 2023

“Con l’autorizzazione ad assumere 20.000 insegnanti di sostegno, si fa un passo avanti anche per garantire la continuità didattica. Il rischio è però, come l’anno scorso, quello di perdere 14.000 posti autorizzati per i ruoli e quindi di chiamare ancora i supplenti”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ha così commentato – intervistato dall’agenzia Teleborsa – il piano di immissioni in ruolo 2023-2024 nella scuola ed in particolare coloro che svolgono didattica per gli alunni con disabilità.Consapevoli del rischio, ha aggiunto il sindacalista autonomo, “come Anief abbiamo chiesto che anche coloro che hanno conseguito un titolo di specializzazione su sostegno all’estero, in attesa di riconoscimento in Italia, possano essere selezionati per i contratti di ruolo, come avviene per i contratti a tempo determinato. Naturalmente, ciò dovrebbe essere subordinato al riconoscimento del titolo e allo scioglimento della riserva per il ruolo, non appena il ministero dell’Istruzione e del Merito risponderà alle domande presentate negli anni passati”. Pacifico ha spiegato, infine, che questo è “un modo per poter assumere 8.000 insegnanti specializzati all’estero, oltre che per assumere tutti gli altri insegnanti specializzati in Italia con il TFA dell’ultimo ciclo e con quello dei cicli precedenti” e quindi rispondere in modo corretto alla carenza in Italia di docenti di sostegno e di almeno 80 mila specializzati da formare su 200 mila totali.

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Scuola: L’intelligenza artificiale svincolerà i docenti dalla burocrazia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 Maggio 2023

Sulla semplificazione amministrativa, l’Anief di recente la espresso la sua posizione al ministero dell’Istruzione e del Merito: il sindacato è favorevole anche con l’alleggerimento della burocrazia che oggi arriva a pregiudicare il lavoro dei docenti e la loro azione didattica. A questo proposito, è stata richiesta l’istituzione di un tavolo tecnico per la semplificazione scolastica: l’obiettivo sarebbe quello di rendere meno macchinose le procedure di reclutamento. A patto sempre che si arriva ad attuare il ripristino del doppio canale, l’utilizzo delle graduatorie di tutti i concorsi incluso lo straordinario bis e la conferma in ruolo degli stabilizzati con riserva: tutte disposizioni che si potrebbe adottare già dall’anno prossimo se il Parlamento dicesse sì agli emendamenti Anief al decreto PA-Pnrr 44/2023 oggi in discussione nelle commissioni della Camera. Inoltre, è indispensabile la creazione di un unico fascicolo digitale dei dipendenti. Secondo Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, questi interventi dovranno “interessare pure l’attività amministrativa delle segreterie, a partire dalla gestione delle assenze, ma anche la ricostruzione di carriera, i congedi e tutte quelle pratiche che comportano tempi lunghissimi sia per ragioni burocratiche che tecniche”. C’è anche da accelerare il pagamento dei supplenti brevi, “i cui lunghi ritardi risultano insopportabili – dichiara Daniela Rosano, segretaria generale Anief– e anche su questo versante l’azione della semplificazione dovrà operare quanto prima, è inaccettabile che ci siano ancora ritardi di mesi nel pagamento di tanti docenti e Ata precari”.

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Scuola: Da settembre si ripartirà con almeno 3 docenti precari a classe

Posted by fidest press agency su martedì, 9 Maggio 2023

“Il sindacato ha il dovere di far risuonare in Parlamento la voce di chi vive la scuola ogni giorno: ringraziamo le tantissime richieste pervenute da docenti e personale Ata, ora sta a noi farne tesoro per portarle, davanti alle Commissioni riunite I e XI della Camera e chiedere di inserirle nel decreto PA-Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta lo scorso 23 aprile”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a seguito delle numerose indicazioni di modifica del decreto legge che u lavoratori della scuola chiedono di introdurre per evitare che il prossimo anno scolastico sia caratterizzato da disagi per la mancanza di personale specializzato, di organici inadeguati, di personale costretto a non spostarsi su sedi più adeguate a causa della presenza di vincoli blocca-trasferimento che non hanno più alcun motivo di esistere. Martedì pomeriggio, dunque, la delegazione dell’Anief spiegherà in audizione presso la Camera dei deputati perché bisogna aumentare l’organico del personale e introdurne uno aggiuntivo per affrontare i progetti del Pnrr, con quali modalità si dovranno attuare le immissioni in ruolo e le supplenze 2023-2024, per quale motivo le graduatorie del personale docente e Ata precario non possono essere limitate a quelle utilizzate oggi, perché gli idonei e vincitori dei concorsi vanno stabilizzati tutti e la mobilità dei lavoratori della scuola oggi sopprime il diritto alla famiglia. Infine, dirà che il piano di assunzioni previsto dal ministero dell’Istruzione, con quasi 100 mila docenti da immettere in ruolo in più anni, coprirà solo una minima parte delle cattedre vacanti ed è destinare a fallire perché almeno la metà dei posti autorizzati dal Mef andranno persi per mancanza di candidati (anche se in realtà ci sono ma continuano ad essere ignorati). “Le modifiche provvisorie, come la deroga annuale ai vincoli alla mobilità, non possono rappresentare la soluzione al problema, che è poi anche alla base di tanti disagi e indirettamente, alla lunga, pure della mancata continuità didattica. Non possiamo lamentarci – continua il sindacalista autonomo – se poi anche nel prossimo anno scolastico su riprenderà con almeno tre insegnanti precari per classe. Perché questo si va a determinare quando crei le condizioni perché vengano sottoscritte tra l’estate e l’autunno quasi 250 mila supplenze con scadenza termine delle lezioni, 30 giugno o 31 agosto. È una condizione non più sopportabile. E l’amministrazione non si lamenti, poi, se il contenzioso nei tribunali – conclude Pacifico – assume proporzioni sempre più grandi”.

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Scuola: Più di 100 docenti e Ata discriminati ottengono giustizia dai Tribunali di mezza Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2023

Anche la fine di aprile sorride ai docenti e al personale della scuola che hanno deciso di opporsi alle norme sbagliate andando in Tribunale con i legali dell’Anief: nella settimana lavorativa che va dal 24 al 28 aprile, quindi in appena quattro giorni lavorativi e di udienze, oltre 100 insegnanti e amministrativi si sono visti assegnare la considerevole cifra di 235.793 euro, in media circa 2.500 euro a testa. Meritano la segnalazione le cause vinte a Biella, Torino e Vicenza, dove alcuni docenti hanno ricevuto somme risarcitorie che vanno dai 7.200 ai 12.200 euro circa, in prevalenza per mancata equiparazione di trattamento del servizio svolto prima della stabilizzazione così come stabilito dalla giurisprudenza euro-unitaria oltre che dal parere favorevole formulato dalla Corte di Cassazione. Si tratta, è bene ricordarlo, di sentenze che comportano benefici notevoli anche sulla ricostruzione di carriera, sugli scatti di anzianità e sugli stipendi mensili, ovviamente maggiorati.Molto interessanti sono risultati i risarcimenti, ottenuti sempre dagli avvocati che operano per Anief, riguardanti il recupero della Carta del docente (anche in modalità collettiva) a beneficio dei tantissimi precari che dal 2016 si sono aggiornati a loro spese, ma anche il risarcimento per la mancata assegnazione in busta paga della Retribuzione professionale docente (circa 170 euro al mese negati) ai supplenti che hanno sottoscritto contratti di tipo “breve”. Le sentenze vinte dal giovane sindacato riguardano anche il recupero dell’indennità sostitutiva per le ferie mai svolte e nemmeno pagate a fine contratto. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, si sofferma sulla “mancata volontà dell’amministrazione e di chi governa la scuola italiana di cancellare una volta per tutte le leggi sbagliate e vessatorie che governano il nostro sistema formativo. Invitiamo tutti gli insegnanti e personale Ata che si sentono vittime di questo sistema ingiusto, a prendere personalmente contatto con le sedi Anief territoriali e a valutare con i consulenti sindacali territoriali la possibilità di presentare ricorso con il sindacato Anief”.

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Scuola: Assunzioni docenti di sostegno, rebus sui numeri

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 Maggio 2023

L’Anief chiede chiarezza sui posti di sostegno oltre al potenziamento dell’organico di diritto e all’ammissione in sovrannumero al prossimo VIII ciclo TFA di tutti i precari con servizio. L’Ufficio Studi del giovane sindacato ha stimato che saranno 19 mila (e non 27 mila), per lo più da elenchi di sostegno di prima fascia Gps e aggiuntivi per i soli docenti inseriti a pieno titolo e da una successiva call veloce, ma mancano all’appello almeno 5 mila posti oltre ai 30mila chiesti da Anief da convertire rispetto alle deroghe. “Durante l’incontro con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – abbiamo spiegato come sia assurdo prevedere una nuova riserva di posti a un numero già programmato, peraltro non funzionale all’obiettivo di avere in classe tutti insegnanti specializzati rispetto agli attuali 80 mila supplenti chiamata senza specializzazione. Il ministro sul punto non ha risposto, ma da tempo è stato chiesto agli atenei di aumentare il numero di posti programmati dopo le vittorie dell’avvocatura Anief in Consiglio di Stato. Il giovane sindacato, infine, ha ricordato come i posti da dare in ruolo su sostegno dovrebbero essere superiori di un terzo, perché riguardano almeno 27 mila unità: 14 mila da assunzioni vacanti l’anno scorso, 3 mila dai nuovi pensionamenti, altri 9 mila da aumenti programmati di organico di diritto”.

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Scuola: Rinnovo del contratto, a docenti e Ata mancano 300 euro al mese

Posted by fidest press agency su martedì, 2 Maggio 2023

Al personale della scuola, docenti e Ata, mancano nello stipendio 300 euro netti al mese: sono quelli che servirebbero per allineare le loro buste paga alla media UE e a spazzare gli effetti del caro energia e inflazione che alla fine di quest’anno arriverà a sfiorare il +15% in soli due anni. Un piccolo passo avanti è l’impegno preso ieri dal Governo che ha approvato una mozione con cui si impegna ad innalzare le spese per l’istruzione e la valorizzazione del personale. Lo sostiene il sindacato Anief.“Stando così le cose – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – reputiamo che oltre ad aumentare la spesa per la Conoscenza rispetto al Prodotto interno lordo nazionale, sia dovere di chi governa il Paese dare un compenso giusto a chi si occupa della sana crescita dei giovani. Oltre ad un aumento generalizzato, ricordiamo che serve una indennità specifica per chi svolge l’attività in trasferta fino a 81 euro di rimborso al giorno, ma anche sotto forma di buoni pasti, come avviene in altri settori, ad esempio con i metalmeccanici. Non sono delle concessioni, ma indennità assegnate a tutti i lavoratori, sia privati che pubblici. Perché nella scuola non si può? Noi non ci rassegniamo e lo torneremo a chiedere nel prossimo incontro all’Aran, dell’11 maggio, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2019-2021 del comparto Istruzione e Ricerca”.“Anche noi vogliamo chiudere la trattativa, come ha intenzione di farlo la parte pubblica: l’intenzione, però, deve essere reciproca, perché se sulla parte economica possiamo solo contrattare sulla destinazione, che per noi deve riguardare anche il personale Ata, invece sulla parte normativa chiediamo di ricevere risposte positive. Come pure per introdurre le indennità oggi inesistenti, i tanti diritti calpestati, partendo da personale precario e donne, sino alla formazione per il personale in orario di servizio”, conclude il presidente nazionale Anief.

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Scuola: Vincoli mobilità docenti neo-assunti

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 Maggio 2023

L’Unione europea non sembra intenzionata a chiedere di cambiare la discutibile legge che in Italia impedisce di fare avvicinare a casa decine di migliaia di docenti la cui scuola è distante centinaia di chilometri: lo dice la Relazione illustrativa al decreto PA n. 44 pubblicato alcuni giorni fa in Gazzetta Ufficiale, al vaglio della Camera dei Deputati, nel quale si cita anche il vincolo triennale per i docenti neoassunti in ruolo nel 2022-23. Dopo avere ricordato che c’è una “trattativa”, avviata lo scorso mese di febbraio, tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e Commissione Europea, la Relazione spiega che da Bruxelles è stato recentemente confermato il necessario rispetto del vincolo triennale della mobilità, evidenziando due aspetti: il primo è che l’art. 58, co. 2 del D.L. n. 73/2021 ha ridotto la regola della mobilità da cinque a tre anni a partire dall’anno scolastico 2022/2023, comunque non rilevante ai fini della valutazione dei target del PNRR essendo il previgente regime più gravoso rispetto a quello attuale; il secondo è “che il vincolo della mobilità triennale è uno degli aspetti chiave della riforma e riguarda tutti gli insegnanti assunti e nominati per la prima volta nell’anno scolastico 2023/2024, compresi quelli assunti in regime transitorio”. Secondo Orizzonte Scuola non vi sono dubbi: “l’Europa è irremovibile”, perché secondo l’UE “il vincolo triennale è necessario”, anzi rimane “uno degli aspetti chiave della riforma del reclutamento”.

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Scuola: Obiettivo Ministero 50 mila assunzioni docenti

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 Maggio 2023

“Con l’entrata in vigore del DL 44/2023 il Ministero mette a punto il piano di assunzioni, che dovrebbe toccare almeno quota 50.000 assunzioni a tempo indeterminato”, attraverso l’utilizzo di” GaE, concorsi con scorrimento idonei e GPS sostegno”. Lo scrive oggi la stampa specializzata. Replica dell’Anief: “Il decreto PA n. 44 pubblicato alcuni giorni fa in Gazzetta Ufficiale è fortemente incompleto, perché con queste modalità di assunzione si andrà anche quest’anno molto sotto l’obiettivo delle immissioni in ruolo previste dal ministero dell’Economia e pure rispetto ai 50 mila fissati dal dicastero dell’Istruzione e del Merito. Le esperienze negative degli ultimi tre anni non hanno insegnato nulla? Le assunzioni in ruolo devono essere il doppio, abbiamo oltre 200 mila posti liberi, ce ne rendiamo conto? La verità è che in questo modo si andrà anche quest’anno a coprire solo il turn over. Per questo motivo, rimane fondamentale che il testo venga modificato dalla prima e undicesima Commissione di Montecitorio che a giorni prenderà in esame il provvedimento approvato dal Governo”. “Le modifiche – continua Pacifico – devono prevedere il ritorno del doppio canale, con assunzioni da Gps anche da materia comune e seconda fascia per immettere in ruolo. Come pure è importante procedere alle stabilizzazioni con lo scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario e l’integrazione di quello straordinario e la conferma delle assunzioni a tempo indeterminato degli assunti con riserva, più l’attribuzione dell’organico aggiuntivo e la trasformazione dei posti in deroga su sostegno. Non da meno è importante la proroga della deroga vincoli mobilità per tutta la durata dell’attuazione Pnrr. Noi non demordiamo, a costi di andare tribunale con una serie di ricorsi già predisposti”.

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Scuola Tanti docenti over 60 colpiti dal burnout

Posted by fidest press agency su martedì, 25 aprile 2023

Pensionamento anticipato e riscatto gratuito degli studi universitari, compresa la specializzazione all’insegnamento: è la doppia richiesta del sindacato Anief dopo le decisioni del governo Meloni di rimandare la revisione della riforma Fornero. La proposta è stata presentata durante il X Congresso Cisal svolto nei giorni scorsi a Roma da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il tema della previdenza è fondamentale per la scuola – ha detto il sindacalista all’agenzia Teleborsa – , per questo abbiamo sempre chiesto una finestra” senza tagli all’assegno di pensione, perché tra docenti e Ata dopo i 60 anni “c’è molto burnout”, la cui percentuale non si riscontra “nel resto della pubblica amministrazione, perché la scuola italiana è composta da tantissime donne”, particolarmente esposte a questo problema. Proprio per prevenire il rischio burnout, Pacifico ha chiesto “particolare attenzione legata anche a quegli anni di formazione universitaria, non solo per la laurea, ma anche per la specializzazione all’insegnamento, che devono trovare un riscatto gratuito per il riconoscimento pensionistico”, come pure chiesto più volte dal presidente Inps Pasquale Tridico: bisogna introdurre, ha detto il sindacalista, “specifiche finestre” senza penalizzazioni per chi ne usufruisce: “penso anche a quei lavori gravosi che sono stati riconosciuti per esempio per la scuola materna, la scuola elementare, ma non per esempio per la scuola secondaria”. Quindi, il sindacato si rivolge alla Commissione Lavori gravosi perché valuti questa richiesta. Secondo Pacifico occorre a questo punto “mettersi attorno ad un tavolo” contrattuale con la parte pubblica e verificare la proposta: “siamo più che convinti che col Ministro Calderone si possano trovare delle risposte, di concerto col Ministro Valditara, anche per capire l’interesse a trattare la scuola in una maniera diversa rispetto al resto del pubblico impiego”, conclude il leader dell’Anief.

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Scuola: Docenti tutor, senza supporti compito improbo

Posted by fidest press agency su domenica, 23 aprile 2023

“Come farà il docente tutor a seguire i bisogni e le motivazioni di 50 studenti senza il supporto di strutture interne ed esterne alla scuola? Occorre affiancare a queste 40 mila figure innovative volute dall’attuale ministero dell’Istruzione almeno altrettanti docenti e Ata aggiuntivi, altrimenti sarà impossibile svolgere le attività programmate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per abbattere la dispersione scolastica”. I compiti dei tutor si prevedono importanti e delicati. In particolare, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, il docente tutor è chiamato a svolgere due attività: 1) aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-port-folio personale e cioè: a. il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione; b. lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale (trovano in questo spazio collocazione, ad esempio, anche le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o, per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO)); c. le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e, soprattutto, sulle sue prospettive; d. la scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”. 2) costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento di cui punto 10 delle citate Linee guida, avvalendosi del supporto della figura dell’orientatore, definito al punto 10.2 delle stesse Linee guida come il docente che per ciascuna istituzione scolastica gestisce, raffina e integra i dati della piattaforma con quelli specifici raccolti nei differenti contesti territoriali ed economici e li mette a disposizione delle famiglie, degli studenti e del tutor. L’Anief ritiene che i nuovi ruoli del docente tutor e orientatore, senza altri provvedimenti, non serviranno a molto.

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Scuola: Docenti troppo anziani

Posted by fidest press agency su domenica, 23 aprile 2023

“Se vogliamo una scuola moderna e più vicina all’Europa bisogna ringiovanire e avvicinare quella distanza che c’è, anche generazionale, tra gli studenti e i discenti“: l’ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante il X Congresso Cisal in corso a Roma presso il Marriot Park Hotel. “In Italia – ha spiegato il sindacalista – abbiamo la scuola più vecchia del mondo e più precaria del mondo soprattutto perché si mandano in pensione troppo tardi i lavoratori della scuola, ignorando burnout e patologie a cui sono sottoposti in alto numero, e perché c’è l’abuso dei contratti a termine. Il risultato è che nel pubblico impiego la scuola ha i numeri più alti di precari, oltre 200.000. Cominciamo a dialogare con la Commissione Ue e a rispettare le direttive europee che valorizzano e tutelano gli insegnanti, a cominciare da quelli assunti e licenziati senza soluzione di continuità”, ha concluso Pacifico.

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Scuola: Docenti e Ata, gli organici del prossimo anno non cambiano

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2023

È in arrivo la pubblicazione delle dotazioni organiche annuale dei docenti e del personale ATA per il prossimo anno scolastico 2023/2024: si va verso la conferma degli attuali numeri. È severo il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Anche se sono stati confermati i numeri dello scorso anno, gli organici risultano comunque insufficienti per garantire adeguatamente il diritto all’istruzione, ma anche ad evitare le classi pollaio e adeguare il tempo scuola nella primaria: non c’è alcun investimento sulla scuola, si tratta sempre di operazioni contabili dettate dal ministero dell’Economia e delle Finanze nel silenzio di qualsiasi riflessione pedagogica”. Sull’organico di diritto sostegno salgano a 23 mila i posti per le immissioni in ruolo (+ 9 mila per l’anno scolastico 2023/2024): è un risultato non esaltante ma in crescita, grazie alle battaglie condotte da Anief in questi anni, che chiede conversione posti in deroga pluriennali (almeno il 30% in più dell’attuale organico). Il passaggio di nemmeno 10 mila cattedre di sostegno in organico di diritto, infatti, è solo l’“antipasto” di quello che servirebbe, considerato che abbiamo altre 60-70 mila cattedre che rimangono con scadenza 30 giugno e quindi da dare ai precari. Dallo studio compartivo delle tabelle trasmesse stamane alle organizzazioni sindacali emerge che gli alunni di alfabetizzazione, iscritti ai CPIA, l’Istruzione per adulti, sono 112.685: significa che dal 2021 al 2023 sono aumentati di circa 40.000 unità. Inoltre, il rapporto docenti della classe di concorso A023 con gli alunni è di 1 ogni 793; mentre il rapporto tra docenti sempre della A023 rispetto ai punti di erogazione è di 1 a 5: viene da chiedersi negli altri quattro punti di erogazione chi insegna una materia così specifica. Sono poi soltanto 6.004 posti in deroga da assegnare per le scuole in territori svantaggiati: su questo punto, Anief chiede di triplicare almeno il numero per intervenire. Come risultano appena 4.405 i posti per supplenze e ruoli di educazione motoria per 48 mila classi di quarta e quinta primaria, mentre sarebbero necessari almeno il doppio dei posti. Per quanto riguarda l’organico del personale ATA del prossimo anno scolastico si prevede pressoché uguale a quello attuale.

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Scuola: Nuovo reclutamento docenti

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2023

“Il nuovo reclutamento dei docenti italiani non può prescindere dal doppio canale: mentre Anief continua a chiederlo, gli altri sindacati tacciono e il ministero dell’Istruzione e del Merito si giustifica che se avesse proceduto in questo modo non avrebbe avuto più i posti per assumere i 70 mila insegnanti chiesti dall’Unione europea nel PNRR con i nuovi concorsi. Tutto questo è paradossale”: a sostenerlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il silenzio dell’UE alla richiesta presentata dall’Italia per potere assumere in ruolo quei precari che si sono rivolti alle sue istituzioni per porre fine all’abuso dei contratti a termine. “Il Governo Draghi – ricorda Pacifico – in un primo tempo rispose alle nostre pressioni, senza consultare le parti sociali, con una gestione della fase transitoria del reclutamento nel PNRR deludente, che portò alla Legge 79/2022 contenente “misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”: è in quella legge che fu inserito l’obiettivo di assumere 70 mila insegnanti con il nuovo sistema di reclutamento entro il 2024. Il Governo Meloni, di contro, concorda in uno specifico tavolo con le parti sociali una revisione della fase transitoria con il reclutamento dalle GPS (le graduatorie per le supplenze) di prima e seconda fascia su proposta dell’Anief, salvo poi abbandonare questo progetto perché si rischierebbe di risolvere subito buona parte della supplentite: sarebbe stata, dopo anni di cattedre andate deserte durante le immissioni in ruolo (mediamente il 50% di quelle autorizzate ogni anno dal 2016), una risposta importante. Invece, niente”. Secondo il il sindacato il ritorno dei propri passi del Governo in carica non ha senso: “per questo, rispetto a tale cambio impensabile di rotta che avviene nel silenzio degli stessi sindacati ad eccezione del nostro – conclude il presidente Anief – abbiamo chiesto e ottenuto un primo confronto informale, così da discutere profonde modifiche al decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri ed ora in fase di conversione. Al Parlamento toccherà dare le giuste risposte che i precari attendono: è bene che sappiano che hanno tra le mani una decisione importante”, conclude Pacifico.

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Istruzione: Docenti tutor e orientatori per 70 mila classi

Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2023

Sui docenti tutur e orientatori non c’è tempo da perdere: da domani le scuole superiori si dovranno mettere all’opera per capire chi e come dovrà coprire l’incarico voluto dal ministro Giuseppe Valditara per migliorare per l’orientamento e vincere la dispersione scolastica. È tutto scritto nel decreto ministeriale 63 approvato cinque giorni fa: la successiva circolare emessa dal ministero dell’Istruzione, con le indicazioni operative per l’attivazione delle nuove figure professionali, prevede infatti che le scuole dove sono collocate “circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado” devono “comunicare i docenti da avviare ai percorsi di formazione individuati utilizzandola piattaforma “FUTURA PNRR – Gestione Progetti”, Area “Iniziative”, sezione “docenti tutor orientamento”, a partire dalle ore 15,00 del giorno 17 aprile 2023 e fino alle ore 15,00 del 2 maggio 2023”. “La verità – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che mentre proseguono le trattative con la Commissione europea, il Governo italiano e l’amministrazione scolastica devono prendersi la responsabilità di procedere con assunzioni, aumento dei posti di docenti e Ata, più cancellazioni dei vincoli che bloccano i trasferimenti anche in caso di posti liberi: sono misure attuative che possono essere inserite tranquillamente nel decreto PNRR quater. È bene sapere che senza la loro approvazione, senza un organico stabile e aggiuntivo, il ritorno al doppio canale e alla mobilità del personale libera, i progetti europei sulla ripresa e resilienza nelle scuole sarebbero fortemente rischio esecuzione. Anche la continuità didattica, di cui si parla tanto, ne beneficerebbe”, conferma il presidente Anief”.

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Scuola: I docenti cambiano scuola spesso? Diamogli un’indennità di trasferta

Posted by fidest press agency su lunedì, 27 marzo 2023

“La continuità didattica dei lavoratori della scuola fuori sede si mantiene non imponendo vincoli alla loro mobilità, ma introducendo una specifica indennità di trasferta”: a sostenerlo è stato oggi il presidente Anief Marcello Pacifico durante un incontro all’Aran sul rinnovo del contratto 2019/2021. A margine dell’incontro, Pacifico ha spiegato ai microfoni dell’agenzia Teleborsa i motivi della richiesta: “Il tema della mobilità è molto sentito fra gli insegnanti – ha detto il sindacalista autonomo – perchè abbiamo quest’anno quasi 150 mila, tra insegnanti ed amministrativi che presenteranno la domanda. E questo perché purtroppo nella scuola c’è un alto tasso di precarietà, c’è un alto tasso di immissioni in ruolo che avviene in zone diverse dal proprio domicilio”. “Allora, noi per primi, come sindacato, vogliamo la continuità didattica, ma questa si ottiene con una indennità di sede, un’indennità di trasferta per chi lavora lontano dal proprio domicilio, e non un’indennità di continuità didattica per chi non si sposta per 5 anni – ha affermato il sindacalista -: il principio da attuare è quello di ‘ristorare’ i lavoratori e quindi anche invogliarli a lavorare in zone diverse della propria residenza, non certo punirli per aver servito lo Stato per tanti anni, prima come precari e poi da immessi il ruolo, rinunciando alla propria famiglia. Riteniamo, pertanto, che le deroghe alla mobilità siano giuste perché bisogna consentire il ricongiungimento, il diritto alla famiglia e quindi bisogna ripensare anche il sistema dei trasferimenti”, ha concluso Pacifico.

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“Una svolta per migliaia e migliaia di docenti che hanno conseguito l’abilitazione all’estero

Posted by fidest press agency su lunedì, 27 marzo 2023

La prossima firma del Ministro Valditara, attesa a strettissimo giro, sull’ordinanza che permetterà a migliaia di docenti che hanno conseguito il titolo Oltralpe di ottenere un incarico annuale costituisce uno spartiacque epocale in una vicenda che da anni è al centro delle richieste di Fratelli d’Italia per il mondo della scuola. L’ordinanza permetterà inoltre di coprire numerose cattedre rimaste vacanti rispondendo alle esigenze più stringenti degli istituti scolastici, spesso in ambasce, e garantendo ai ragazzi continuità didattica. Non posso che esprimere il mio apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Ministro e per lo straordinario lavoro di sintesi svolto dal presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti.” Lo dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della commissione cultura del Senato e responsabile della Scuola del partito.

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