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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Posts Tagged ‘emozioni’

“Emozioni Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti”

Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2022

Ostia antica. torna il 23 luglio ore 21 al Teatro Romano di Ostia Antica, il fantastico spettacolo “EMOZIONI- Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti”. Sul palco il Maestro Mogol, autore di testi intramontabili racconta Lucio Battisti a 23 anni dalla sua scomparsa e del fortunato sodalizio artistico che ha prodotto brani memorabili come “Mi ritorni in mente”, “La collina dei ciliegi” e “Anima Latina” canzoni che verranno eseguite dal vivo dall’orchestra di 16 elementi. L’interpretazione dei brani è affidata a Gianmarco Carroccia che con la sua voce dà un “interpretazione perfetta”, accompagnato da una formazione orchestrale di 16 elementi.Il 23 luglio sarà anche l’occasione per ascoltare per la prima volta l’inedito “Un Vero Amore” scritto da Mogol e Gianmarco Carroccia. Spero potrai darne notizia. Biglietti: http://www.ticketone.it By Marina Luca

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“Nude emozioni” tra mandala e parole, il libro di Anna Mozzi, Edizioni Apeiron

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 aprile 2022

Napoli sabato 30 aprile 2022 alle ore 18 alla Libreria Raffaello di via Kerbaker 35, il libro di Anna Mozzi “Nude emozioni – Un abbraccio di vita”, Apeiron Editore. A discuterne, l’antropologa e scrittrice Alexandra Rendhell e l’ingegnere e autore di saggi letterari Angelo Giuseppe Pizza, abili curatori di questa particolare opera artistica della poetessa casertana. Le letture teatralizzate sono di Maria Basile Scarpetta, accompagnata dalle note dell’oboe emerito del Teatro di San Carlo di Napoli, Peppe Romito, e del pianista Pasquale Di Salvo. Anna Mozzi in questa occasione è lieta di rilasciare interviste prima della manifestazione.L’edizione del volume di 148 pagine, euro 16,50, è un’autentica opera d’arte, non solo per l’eleganza delle pagine ben rifinite, anche per i contenuti, i suggestivi mandala dell’artista Francesca Bartalini Waudby e la bellissima prolegomena di Alexandra Rendhell, la quale esordisce con parole crude, ma cariche di sensibilità: “Scrivere l’introduzione per un libro di poesie, per questi che sono, secondo me, non versi, ma effluvi d’anima scaturenti dalle dirette viscere di Anna Mozzi, non è stata una nuotata in calme e rilassanti acque, bensì un inabissamento, anche rischioso, come solo le immersioni nel profondo sanno essere”. Anna Mozzi dedica il libro al padre con strofe complesse, non scadenti in quella banalità che oggi ha travolto il genere letterario, nonostante la loro composizione risalga a quando l’autrice aveva appena sedici anni, due anni dopo la perdita del genitore. I versi liberi, senza rime e senza eccessi, sono il frutto di quel dolore e diventano un percorso di crescita, dove non mancano richiami all’amore, allo scorrere del tempo, alla morte stessa, di fronte alla quale non resta che trovare altre modalità di rinascita. “A mio padre, che il destino crudele precocemente mi sottrasse. A mio padre, ingenuo aedo di questo mondo vicino o lontano!”, così s’avviano le pagine a tratti amare, e con una fotografia in bianco e nero di un uomo giovane che porta allegro la figliola di circa cinque anni sulle spalle. E l’omaggio palpita in ogni singola strofa, e per rendere il senso della bellezza e dell’armonia presenti in questa articolata opera, ne ho estratta una di particolare effetto: “Uno strato di polvere seppellisce ogni cosa. Un’aria mefitica, che sa di muffa e di stantìo mi solletica le narici sino ad insinuarvisi perfidamente. È solo a me nota quest’aria impalpabile, eterea e pure a volte popolata d’indistinti e sommessi vocii, di tremule figure. Non so cosa sia questo strano languore, questa voglia di piangere, di sfogarmi, di purificarmi”. E anche di purificazione spirituale tratta il volume, di quella che potremmo definire catarsi dell’anima. La stessa corposa postilla, di ben otto commoventi pagine, mette fine, o dà il via – questo solo l’autrice può saperlo – ad un viaggio attraverso un dolore non ancora sopito, un dolore che accomuna l’umanità e che si può sanare soltanto con solitarie introspezioni, dove la poesia rimane l’antidoto supremo.

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Le “Emozioni in natura” di Landonio in mostra a La Tela di Rescaldina

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 aprile 2022

Rescaldina (MI) Strada Saronnese, 31. Il fotografo rescaldinese espone all’osteria sociale del buon essere 40 immagini scattate nelle oasi e nei parchi della Lombardia che fermano scene di animali solitamente difficili da notare. Ingresso libero negli orari di apertura de La Tela La Tela di Rescaldina apre i propri spazi di strada Saronnese 31 per ospitare le “Emozioni in natura” di Gian Carlo Landonio. Da questa settima e per tutto il mese di aprile, il fotografo espone all’osteria sociale del buon essere 40 immagini scattate nelle oasi e nei parchi che si trovano in Lombardia e che esprimono la sua passione per la fotografia naturistica. Veri e propri momenti “rubati” alla natura che raffigurano luci, colori e comportamenti degli animali che difficilmente sono visibili all’occhio umano. Un battito d’ali, uno sguardo, la vista di una preda, ma anche la particolare sfumatura del piumaggio sono stati immortalati in un mostra che nasce dalla natura e vuol bene alla natura. La mostra “Emozioni in natura” è completamente ecosostenibile: le stampe 50 x 40 sono realizzate senza l’utilizzo di prodotti chimici e posizionate su supporti in cartone riciclato.Gian Carlo Landonio nasce a Rescaldina nel 1963 e fin da giovanissimo mostra interesse per la fotografi. Frequentando diversi circoli fotografici della zona e partecipando a numerosi concorsi e mostre fotografiche apprende le prime tecniche fotografiche e sviluppa la sua passione. A Milano studia presso la scuola Riccardo Bauer diplomandosi in fotografia. Inizia la sua attività come fotografo industriale per poi collaborare con note agenzie fotografiche di Milano e Roma nel settore della fotografia sportiva e della cronaca. Da fotocronista sportivo lavora come fotografo ufficiale della Federazione Italiana Motonautica. Iscritto tuttora all’Ordine dei giornalisti come pubblicista, da circa due anni si interessa alla fotografia naturalistica.La mostra è visitabile negli orari di apertura dell’osteria La Tela.La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale. http://www.osterialatela.it

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“Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti”

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 dicembre 2021

Roma Sabato 15 Gennaio alle ore 21.00 torna a grande richiesta all’Auditorium Parco della Musica- nella Sala Sinopoli- Viale Pietro De Coubertin 10 lo spettacolo “Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti”. Il Concerto Racconto valorizza e diffonde l’opera di due dei più grandi artisti che il panorama della musica italiana abbia mai avuto: Lucio Battisti e Mogol. Sul palco il Maestro Mogol, autore di testi intramontabili racconta Lucio Battisti a 23 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 9 settembre del 1998. Il fortunato sodalizio artistico ha prodotto brani memorabili come “Mi ritorni in mente”, “La Collina dei Ciliegi” e “Anima Latina”, canzoni che verranno eseguite dal vivo da un orchestra di 15 elementi. Mogol attraverso un viaggio intimo e confidenziale, svelerà al pubblico tanti aneddoti e curiosità della sua vita artistica ma anche la genesi e la storia che si nasconde dietro alle sue canzoni. Un’occasione dunque per poter ascoltare circa 20 magnifici brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Uno spettacolo emozionante e travolgente che ripropone questa vera e propria biografia musicale attraverso una performance di quasi due ore. L’interpretazione dei brani è affidata al bravissimo Gianmarco Carroccia che, con la sua voce tanto simile a quella del cantautore di Poggio Bustone, non stravolge la versione originale del disco ma ne dà una cosiddetta “interpretazione perfetta”. Gianmarco Carroccia accompagnato da una formazione orchestrale di 15 elementi diretta da Marco Cataldi, vi farà rivivere la magia di quelle canzoni che hanno fatto sognare generazioni di italiani. Emozioni – Viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol, è spettacolo suggestivo ed emozionante, ma lo sarà ancora di più in una locatio prestigiosa come l’Auditorium Parco della Musica. Auditorium Parco della Musica- Sala Sinopoli- Biglietti: http://www.ticketone.it

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“Valderice A Teatro, Emozioni in sicurezza”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 16 giugno 2021

Valderice (Trapani) Dopo il successo riscosso nell’estate 2020, riparte a Valderice (TP) presso il Teatro On. Nino Croce, dal 17 luglio al 4 settembre, la rassegna estiva “Valderice A Teatro, Emozioni in sicurezza”, con il Patrocinio del Comune di Valderice e la collaborazione dell’Associazione Tuille e Bantu. La direzione artistica, l’organizzazione logistica e la produzione sono a firma Oddo Management e Teatro Ariston di Trapani, una recente e forte collaborazione che unisce esperienza, storia, capacità creative e innovative, e che lascia intravedere nuovi e rigogliosi “movimenti” nella vita artistica del territorio.Un cartellone variegato con un vasto panorama di spettacoli e importanti protagonisti che animeranno la scena dal 17 luglio al 4 settembre. Una rassegna che sottolinea ancora una volta quanto l’arte sia uno strumento di bellezza fondamentale per il rilancio sociale, territoriale, culturale. Apre la rassegna il 17 luglio l’attore, cabarettista ed imitatore Manlio Dovì con il suo varietà comico- musicale dal titolo “Facce Ride show”, in cui mette in luce tutte le doti: dalle parodie di personaggi di attualità e tanti altri che la televisione ha reso famosi con gli spettacoli del Bagaglino, ai monologhi satirici, alle imitazioni di cantanti celebri o di maschere immortali, da Frank Sinatra a Ray Charles, da Charlot a Totò. Un caleidoscopio di volti e luci che si concentrano e si rincorrono con un ritmo che non lascia respiro.

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Presentazione del libro di Silvana Lazzarino: “Emozioni senza tempo”

Posted by fidest press agency su venerdì, 22 novembre 2019

Roma sabato 23 novembre 2019 ore 18.00 presso la Libreria Hora Felix, Roma, Via Reggio Emila, 89 presentazione del libro edito da EPC Edizioni Progetto Cultura (2019) a cura di Sandro Angelucci, letture di Loredana D’Alfonso. Modera Maria Rizzi. A moderare l’incontro sarà Maria Rizzi, Presidente Iplac, affermata scrittrice di gialli e organizzatrice di eventi letterari; la presentazione è a cura di Sandro Angelucci, poeta, saggista e critico letterario di grande spessore e sensibilità tra i più affermati nel panorama italiano che si soffermerà sul contenuto della raccolta della poetessa romana. Le letture sono affidate alla voce suadente di Loredana D’Alfonso scrittrice di racconti, poetessa e giornalista. Durante la presentazione dove Silvana Lazzarino e Sandro Angelucci affronteranno l’idea di sospensione del tempo nella continuità dell’esistenza espressa in diverse liriche, verranno proiettate le immagini dei dipinti della famosa pittrice a livello internazionale PATRIZIA CANOLA riferiti alla natura compresa l’opera “Ortensie”, scelta dall’autrice quale copertina per il suo libro dato il contenuto profondo che si evince legato alla continuità dell’esistenza, in linea con la tematica trattata nella raccolta poetica.Nella raccolta poetica dell’autrice romana, con prefazione a cura di Sandro Angelucci, è rivelato un dialogo interiore a partire da quanto affiora e si manifesta negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il
particolare si mostra nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce. Sospensione del tempo rivelata dalla Natura nei suoi molteplici aspetti:un cielo a partita d’occhio restituisce questa continuità dello scorreredella vita pur nell’alternarsi delle stagioni che risuonano contrastanti, eppure in perfetta armonia nello sviluppo di un ciclo infinito dove principio e fine coincidono nell’eterno rifiorire del pensiero e di quella scintilla di luce insita in ogni essere con diverse forme e sfumature. Il Tempo in cui sono restituite le Emozioni sembra non esistere per l’autrice che con la poesia “Il confine del cielo” indica come la volta celeste non possa che essere rapportata se non a sé stessa, nella sua infinitezza e nel suo non essere inserita in alcun tempo e spazio. Sandro Angelucci all’inizio della sua prefazione al libro prendendo in considerazione la suddetta poesia così scrive: “Silvana Lazzarino si sente cinta e racchiusa dalla volta celeste, un’entità indefinibile perché rapportabile unicamente a sé stessa. Nessuno spazio, nessun tempo, nessun luogo cui riferirsi.” Il tempo nell’osservazione del creato sembra fermarsi fino a non esistere per l’autrice nel suo volercoinvolgere tutto l’essere andando oltre la semplice contemplazione dello stesso. In copertina l’immagine del dipinto “Ortensie” di Patrizia Canola racchiude il senso di questa ciclicità della vita e allo stesso tempo il suo mistero. Il colore blu e la sfericità di questi fiori restituiscono l’idea di un tempo senza tempo, ciclico e perfetto, dove si può ritrovare altro senso a questo viaggio, volgendo lo sguardo verso l’attesa di un nuovo giorno “dove l’orizzonte schiarisce/ e tutto è come sospeso/per rinascere”.
Il libro di poesie “Emozioni senza tempo” si è aggiudicato il terzo posto alla XIV edizione del Premio Letterario internazionale “Voci città
di Roma” organizzato dall’Iplac e promosso dal X Municipio del Comune di Roma e dal Rocca di Papa, e anche il terzo posto alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koinè di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE).

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Poesie: “Emozioni senza tempo di di Silvana Lazzarino”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 30 ottobre 2019

Roma giovedì 31 ottobre 2019 ore 17.00 Dipendenza della Casina delle Civette Musei di Villa Torlonia, Via Nomentana 70 nell’ambito degli eventi collaterali alla mostra “Il Giardino delle Meraviglie. Opere dell’artista Garth Speight” presso la Dipendenza della Casina delle Civette si terrà la presentazione del libro di poesie dedicate alla Natura “Emozioni senza Tempo” (edizioni EPC 2019) di Silvana Lazzarino. Ad introdurre il libro di poesie Cesare Nissirio, Direttore del Museo Parigino di Roma e Curatore della mostra con Maria Grazia Massafra Responsabile del Museo della Casina delle Civette. Sarà presente l’artista Garth Speight. Nella raccolta poetica dell’autrice romana, impiegata, giornalista/pubblicista e poetessa, con prefazione a cura di Sandro Angelucci, affermato poeta, saggista e critico letterario, è rivelato un dialogo interiore a partire da quanto affiora e si manifesta negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il particolare si mostra nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce. Il libro di poesie “Emozioni senza tempo” si è aggiudicato il terzo posto alla XIV edizione del Premio Letterario internazionale “Voci città di Roma” organizzato dall’Iplac e promosso dal X Municipio del Comune di
Roma e da Rocca di Papa, e anche il terzo posto alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koinè di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE).

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IV Edizione del Festival delle Emozioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 Maggio 2018

Terracina Giovedì 7 Giugno alle 17:30 in Piazza Domitilla a Terracina sarà ufficialmente inaugurata la IV Edizione del Festival delle Emozioni. Un’iniziativa culturale e di crescita sociale, basata sul pensiero che le emozioni influenzino in maniera preponderante le nostre azioni, per questo è importante conoscerle e governarle. Ad aprire il festival sarà la straordinaria partecipazione del magistrato antimafia Nicola Gratteri. “Emozioni fuori legge” il titolo e il tema dell’intervento che proverà a spiegare le emozioni di chi sceglie il crimine, di quelle di chi lotta per contrastarlo in prima linea e di quelle di chi si impegna nell’educazione alla legalità. Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico, ha scritto numerosi saggi di denuncia e dal 2016 è Procuratore della Repubblica di Catanzaro. Nel 2014 a New York è stato insignito del premio Civil courage prize dalla Train Foundation con il quale ogni anno premia chi, nel mondo, si è distinto per il coraggio civile a rischio della propria vita. Il primo di decine di altri appuntamenti in programma, fino al 10 Giugno, tra seminari, workshop, dibattiti, esperienze, incontri, laboratori per bambini e per adulti, spettacoli, visite turistiche, degustazioni, mostre che coinvolgeranno tutta la città. Un’ondata di emozioni vi aspetta.

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Custonaci: emozioni e suggestioni, il Presepe vivente affascina i visitatori

Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 gennaio 2018

presepeCustonaci (Trapani) Ancora un successo di pubblico per il Presepe Vivente di Custonaci, uno degli eventi più attesi dell’anno nel territorio trapanese giunto alla 36^ edizione. Custonaci “Città Mediterranea del Natale” e la Grotta Mangiapane si sono calati in un’atmosfera senza tempo. Sin dall’ingresso della Grotta Mangiapane le botteghe degli artigiani hanno rapito gli sguardi dei tantissimi visitatori: dal calzolaio all’intrecciatore di corde, fino al barbiere del paese. Un fuoco vivo ha riscaldato quanti si sono riuniti negli angoli della festa, con degustazioni di salsiccia, patate e formaggi. A rendere il tutto ancora più suggestivo, il suono della zampogna.Gli artigiani hanno continuato a lavorare lungo tutto il percorso che portava alla grotta: il falegname, il fabbro che ha raccolto intorno a sé grandi e piccini richiamati dal suono del ferro battuto e da quei gesti sempre uguali.I mestieri, gli artigiani, i caratteristici figuranti e la suggestiva raffigurazione della natività hanno trasformato la Grotta Mangiapane in un luogo vivo di spiritualità e pregno del significato vero del Natale, affascinando i visitatori. La grotta della Natività, che incorniciava Maria, Giuseppe e il Bambino, esprimeva una scena di tenerezza e delicatezza davvero rare. A completare il quadro del Presepe, animali veri come il bue e l’asinello, ma anche pecore, cavalli, capre, anatre e oche che hanno reso il tutto ancora più realistico e hanno fatto la gioia soprattutto dei più piccoli.
«Siamo soddisfatti: anche quest’anno il Presepe Vivente ha regalato un evento di qualità a tutti i presepe1custonacesi e ai turisti che, siamo certi, tarderanno a dimenticarsi della magia del Natale vissuto qui a Custonaci. – commenta Dino Pipitone, presidente dell’Associazione “Museo Vivente” di Custonaci – Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento. Un plauso ad attori e figuranti, a chi ha curato l’allestimento delle varie botteghe. L’appuntamento è quindi per il Natale 2018, con la 37ª edizione».«Siamo estremamente soddisfatti per l’esito degli appuntamenti da noi organizzati per queste festività natalizie – è il commento del sindaco di Custonaci, Giuseppe Bica – e i tantissimi visitatori giunti in paese sono una chiara prova. Il Presepe Vivente è il nostro evento più importante, una rievocazione storica particolarmente curata nei dettagli. Il Christmas Village, allestito nel centro storico di Custonaci, ha promosso e valorizzato i prodotti locali e le antiche tradizioni culinarie del territorio. Un sentito ringraziamento va alle associazioni, a tutti i cittadini che si sono adoperati per la buona riuscita delle manifestazioni».«Puntiamo sempre sul coinvolgimento delle associazioni culturali e sportive del territorio: abbiamo creato in questi anni un rapporto di collaborazione stabile e duraturo, una compartecipazione che ha regalato a cittadini, visitatori una ricca programmazione di eventi e manifestazioni per tutto l’anno. Per il Natale si crea davvero una sinergia speciale, un momento veramente unico per la nostra città», conclude Silvia Campo, assessore comunale al Turismo, Cultura ed Eventi. (foto: presepe)

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Alla scuola delle emozioni

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2017

droga cannabis-vicinoIl tema trattato con i ragazzi di una scuola spaziava dall’uso e abuso di sostanze stupefacenti, al bullismo dalle classi alla strada, la violenza come strumento identitario, di consenso, di riconoscimento sociale. Giovani schierati sulla difensiva, apparentemente lì per caso, come a voler significare che non c’è bisogno di conoscere ulteriormente questi temi, eppure non ci vuole un macchinario di ultima generazione per individuare chi ha familiarità con una canna, chi con qualche beverone, chi con la prepotenza tenta di travestirsi ogni mattina prima di entrare in classe. C’è chi assiste alla lezione con un’aria di sfida, chi è in cerca di una pacca sulla spalla, chi vorrebbe sentirsi dire che la vita è bella e bisogna avere fiducia, anche quando è schiacciata dalla volontà di non averne, perché ogni volta si pensa di rimanere fregati, e quando si è giovani un comandamento non scritto recita di non dare mai le spalle, se non a qualche amico all’angolo del quadrato. Una classe né più né meno trasgressiva di altre già incontrate, eppure i volti, gli sguardi non hanno maschere a sufficienza per celare un certo fastidio nel relazionarsi su temi e inciampi così ostici, ingombranti dirimpettai per quanti rimangono a difesa del proprio ruolo di famosi per forza, per la paura di rimanere impigliati nella gabbia degli sfigati. Non c’è solamente l’urgenza dell’approvazione e del riconoscimento nel mucchio, c’è qualcosa di più nello sguardo in alto e in quell’altro tenuto basso, c’è impellente la ricerca di una motivazione, di un interrogativo comprensibile, di una risposta che non sia travestita di comodo. Forse è importante spendere più tempo e pazienza per risultare un contrasto efficace alla follia di tutte le droghe, evitando le imposizioni destinate a non dare frutti, rispetto a un percorso di confronto e di relazione, che reciprocamente non teme le inadeguatezze. La droga non è solo un problema della società contemporanea, è dipendenza che addomestica le coscienze, attraverso la promessa-menzogna di mettere a tacere il vuoto-male che ci portiamo addosso, un escamotage illusorio per scrollarci di dosso i pericoli e i dazi da pagare, ma imboccato il vicolo cieco, c’è l’ostacolo insormontabile a spedirci al tappeto. La pretesa di raggiungere lo scopo senza fatica affidandoci alla filosofia derivante da una società bullistica, alimenta illegalità e violenza, e ci porta dentro un vero e proprio “disastro antropologico”. Quando si procede sempre in picchiata, posizionati su una discesa immaginaria, non ci si accorge di essere puntualmente fermi, per cui tragedia, dolore e disperazione non sempre sono spiegabili, ma stanno alla base di ogni solitudine, di ogni assenza. L’arma della violenza, dell’omertà, del sopruso, degenera in stile di vita, mentre l’atteggiamento teatralmente irresponsabile convince che la colpa, il problema, sono sempre derivazioni altrui, mai riconducibili a se stessi. Quando si hanno di fronte tanti giovani in punta di piedi o con gli anfibi, occorre giocare pulito, raccontare il proprio vissuto fino in fondo, condividendo le emozioni di un cuore in tumulto, ma senza manipolare la loro testa e il cuore per tentare a tutti costi la meta. (Vincenzo Andraous)

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Mostra: “Emozioni contemporanee”

Posted by fidest press agency su sabato, 7 novembre 2015

francesco ferlisiRoma Dal 14 al 21 novembre orario 10.30-13.00 e 16.00-19.30 Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) da sabato 14 a sabato 21 novembre (domenica 15 novembre vernissage sabato 14 novembre 2015 dalle 18.00 alle 21.30.) ospita “Emozioni contemporanee” la collettiva, che permette di riflettere sugli aspetti più significativi delle tendenze artistiche attuali, punta ad attirare l’attenzione del pubblico sull’arte come momento di condivisione delle emozioniUn articolato e prezioso confronto tra artisti caratterizzati da tecniche e linguaggi ugualmente capaci, nonostante le differenze, di suscitare nello spettatore emozioni intense e generare un momento di profonda condivisione fra autori e pubblico.
L’esposizione, con ingresso libero, si presenta come uno degli appuntamenti più attesi del calendario della storica galleria romana e punta a far sì che il pubblico, entrando in contatto con artisti dalla produzione e dagli stili differenti, riesca a lasciarsi andare alla ricerca del senso più profondo dell’opera d’arte, facendosi travolgere dalle sensazioni che la stessa genera.Così, riunite in questa raffinata esposizione, si alternano pezzi che si distinguono per un linguaggio forte e una vitalità unica e che sono capaci di generare un intreccio estremamente variegato di fili differenti tra di loro. Tutte queste tele di enorme impatto visivo, caratterizzate da colori molti intensi o nettamente più tenui su cui tratti agili e sicuri tracciano vere e proprie traiettorie emozionali, conducono lo spettatore in un interminabile viaggio, a metà strada tra suggestioni oniriche e tuffi nella memoria, che si conclude nel profondo e articolato mondo interiore da cui l’artista trae ispirazione. Assolutamente diversi tra loro i generi in esposizione: dal realismo aldaniela lippa figurativo, anche di ispirazione metafisica, dall’astrattismo geometrico al surrealismo, passando per il simbolismo e il cromatismo. Sei i protagonisti di questo vivace scambio artistico: Vanda Caminiti, Francesco Ferlisi, Daniela Lippa, Gaёl Patin, Emma Sorbo e Giovanni Stancati. A curare la loro selezione il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico di Palazzo Margutta e Presidente dell’Associazione Margutta Arte, e il gallerista Remo Panacchia, entrambi soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”, che, da sempre, propone in questo prestigioso luogo espositivo artisti professionisti e pittori che hanno portato l’arte italiana nel mondo. “In un contesto come quello attuale – ha detto il Maestro Elvino Echeoni – abbiamo messo insieme, dando spazio alle differenze stilistiche e tematiche di ciascuno di essi, autori che presentano tecniche differenti e affrontano temi diversi. Così facendo siamo riusciti a presentare visioni differenti della realtà da cui prendono forma lavori eterogenei ma ugualmente coinvolgenti, capaci di far vibrare l’animo di chi li osserva”. (foto: francesco ferlisi, daniela lippa)

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Rabbia e dolore: come gestirli

Posted by fidest press agency su mercoledì, 4 marzo 2015

edi sallvdoriViviamo in un’epoca che ha fatto della felicità e del rifiuto del dolore il suo mantra. Eppure stiamo sempre peggio. Un indicatore sono i dati di vendita di ansiolitici e antidepressivi la cui vendita è triplicata in dieci anni solo negli Stati Uniti e che in Italia rappresentano il 12% della spesa farmaceutica pari a 25,5 miliardi di euro l’anno. Da ogni parte subiamo pressioni ad essere felici, ci sentiamo obbligati a fingere ma questo provoca un ulteriore disagio, uno scollamento tra ciò che ‘sentiamo’ e ciò che mostriamo agli altri. E allora tendiamo a rimuovere, un atteggiamento che non fa bene. Ce lo spiega la dottoressa Edi Salvadori, Psicopedagogista e Counselor Relazionale EAC: “le emozioni rimosse, accantonate e irrisolte non spariscono ma si ripresentano sotto altre forme, come sintomi e disagi fisici. Rabbia e dolore sono emozioni primarie spiacevoli, certo, ma che possono essere utilizzate in modo costruttivo. Innanzitutto dobbiamo imparare a riconoscere il contesto in cui emergono e la loro durata. Se sono arrabbiato perché ho subito una ingiustizia o triste perché è finita una relazione ho una reazione normale e le emozioni tenderanno ad affievolirsi nei giorni o nelle settimane successive. Questo perché siamo programmati per tendere ad uno stato di equilibrio. Quando accade qualcosa lo elaboriamo e se non possiamo cambiarlo, tendiamo ad ‘adattarci’. Uno studio interessante ha esaminato lo stato d’animo di un campione di soggetti che avevano vinto alla lotteria: intervistati a due settimane dall’evento si erano dichiarati molto più felici di prima, ma a un anno lo stato d’animo era sovrapponibile al periodo precedente la vincita. Il nuovo status economico aveva influito sull’umore solo nelle prime settimane. Questo significa che gli eventi possono modificare il nostro umore ma che in breve si torna alla normalità. Se però rabbia e dolore diventano costanti e perdurano modificando in peggio la nostra vita e le nostre relazioni allora siamo in presenza di un disturbo”. Per evitare che le emozioni diventino pervasive dobbiamo imparare ad affrontarle e guardarle in faccia, contrastando la tentazione di nasconderle sotto al tappeto come la polvere. “Prendiamo un foglio di carta e una penna e rispondiamo a queste domande:Per cosa stiamo soffrendo davvero?Che cosa ci fa veramente arrabbiare? Cosa ci farebbe stare meglio?
Cosa mi ha insegnato questa vicenda? A queste domande dobbiamo dare risposte brevi e chiare. Poi chiudiamo il foglio in un cassetto e lo riprendiamo dopo qualche giorno, rileggiamo e ci chiediamo: mi sento meglio? Perché? In questo modo decidiamo di dedicare uno spazio mentale alle emozioni e creiamo un rapporto di dialogo con noi stessi e con le parti sgradite della nostra esistenza ma limitiamo l’esposizione al momento che decidiamo noi, manteniamo il controllo, non siamo in balia. In questo modo non subiamo l’esposizione cronica e tossica alle emozioni con segno meno” continua Salvadori.“Quello che facciamo è passare attraverso il dolore, ci connettiamo con le nostre parti vulnerabili e non ‘subiamo’ il dolore ma lo accogliamo, perché anche questi sentimenti sono utili nel nostro percorso purché rimangano limitati nel tempo. Questo approccio fa parte del ‘counseling’ una relazione di aiuto in cui l’esperto aiuta la persona a scoprire le sue risorse e trovare una soluzione nei momenti di difficoltà. Il counselor non dà risposte, ma aiuta la persona a trovare le proprie”.
Prima di entrare nel merito di come il nostro corpo può esprimere il disagio emotivo, attraverso il disagio fisico, è importante fare una distinzione in merito a quattro forme di rabbia: la rabbia primaria adattiva repressa: nasce da una situazione reale di violazione, ma viene repressa usando diverse strategie, dal crollo emozionale, accompagnato da lacrime e senso di impotenza, alla minimizzazione, dalla razionalizzazione al lamento.
• la rabbia primaria disadattiva: quando non svolge più il compito di proteggerci da un’ intrusione, ma si evidenzia come prima risposta ad una situazione che ci ricorda una situazione pregressa in cui avevamo vissuto la stessa emozione
• la rabbia secondaria: l’espressione della rabbia segue una emozione diversa, e serve come scarico o copertura di tale emozione. Per esempio il padre che si arrabbia vedendo il figlio attraversare di corsa la strada è prima passato attraverso la paura di vederlo investito.
• la rabbia strumentale: esprimere rabbia è un mezzo efficace per controllare gli altri e indurre l’ambiente a piegarsi ai propri voleri. Il problema è che gli altri reagiranno di solito con amarezza, risentimento e distacco.
Se ci soffermiamo a riflettere sullo scompenso energetico, che si viene a creare nel corpo e, nello specifico, a livello del terzo centro energetico ( si trova tre dita sopra l’ombelico) in conseguenza di una di queste forme di rabbia, i sintomi più comuni possono essere il dolore alla nuca, fragilità e strappi muscolari, difficoltà digestive o bruciore agli occhi. Se vogliamo tentare un approccio olistico, possiamo provare ad alleviare rabbia e sintomi con rimedi usati sin dall’antichità (vedere seguito).
Per quanto riguarda la tristezza questa è correlata sia al secondo (si trova tre dita sotto l’ombelico), che al quarto centro energetico ( in mezzo al petto) e, anche in questo caso, gli incontri di Counseling possono essere di auto, per il superamento di uno stato emotivo, che può favorire l’indebolimento del sistema immunitario, rendendoci più sensibili alle aggressioni di virus e batteri e, quindi, di tutti i disturbi stagionali, come tosse, mal di gola, malattie da raffreddamento, ma anche herpes labiale, insonnia. Disturbi che non solo
diventano più frequenti ma che faticano a guarire.
Dobbiamo imparare a riconoscere le emozioni e ricondurle all’esistenza ad esempio di disagi relazionali, eludere il problema non è la soluzione perché il nostro corpo è intelligente e porta alla nostra attenzione ciò che non ci fa stare bene sotto forma di disagio fisico.

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“Il viaggio in Italia: 150 anni di emozioni”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2011

Italian presenter Bruno Vespa

Image via Wikipedia

Roma, 16 giugno 2011 ore 10.00 Complesso del Vittoriano Sala Zanardelli Piazza dell’Ara Coeli Da sempre il viaggio in Italia ha costituito una tappa fondamentale, un’emozione imprescindibile, nella vita di poeti, artisti, scrittori, filosofi e scienziati. Per chiunque venga nel Bel Paese, infatti, è un’emozione continua la scoperta del nostro immenso patrimonio storico, artistico, ambientale; un’emozione continua la scoperta, ovunque si vada, di gioielli d’arte, perle di paesaggi dai mari ai monti ai laghi; un’emozione continua la scoperta di musei, chiese, palazzi storici, reperti archeologici; un’emozione continua la scoperta della nostra cucina, dei nostri sapori e profumi. E il Convegno “Il viaggio in Italia: 150 anni di emozioni”, promosso dal Ministro del Turismo On. Michela Vittoria Brambilla, attraverso le varie voci dei diversi interventi vuole mettere in luce proprio la bellezza, l’emozione del viaggio in Italia nei suoi differenti aspetti. Introduce:
On. Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo
Coordina i lavori: Bruno Vespa
Interventi:
Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani
Maria Teresa Benedetti, Storica dell’arte
Filippo Maria Battaglia, Giornalista e scrittore
Heinz Beck, Chef del Ristorante La Pergola Rome Cavalieri
Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sapienza Università di Roma

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La natura del ritratto

Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2011

Armenzano, 26 giugno 2011 il Romantik Hotel Le Silve a due passi da Assisi (PG), ospita il workshop del famoso fotografo romano Flavio Carnevale: una giornata alla scoperta dei segreti del ritratto
L’espressione degli occhi, l’ambientazione, il linguaggio del corpo, la lunghezza focale utilizzata sono solo alcuni degli aspetti che contribuiscono alla realizzazione di un’immagine. Ognuno di essi parla al lettore e racconta qualcosa delle emozioni, della vita e dell’ambiente in cui è immerso chi viene ritratto. L’autore deve affinare la capacità di leggere e fissare tutto questo. Dice Flavio Carnevale: “Ho imparato negli ultimi 15 anni a scattare rapidamente, preparando a memoria il diaframma ed approssimando il fuoco prima di portare la macchina fotografica agli occhi. Dai paesaggi inanimati sono passato ad osservare le persone, a studiarle, letteralmente, cercando di catturarne le espressioni. Ritratti, finalmente. Anche i miei paesaggi allora hanno iniziato a raccontare storie di persone”.
L’incontro e l’inizio dei lavori è fissato per le 9,30 del 26 giugno 2011. Durante la prima fase ci sarà un approccio di natura teorica sulla descrizione della fotografia di ritratto e le nozioni fondamentali di teoria sulla luce naturale ed artificiale. Alle 12,30 ci si sposta al ristorante dell’albergo, l’Armentum, per la pausa pranzo che prevede un menu di 4 portate, acqua e vino selezione “Le Silve”. Alle 14,30 inizia la seconda fase di lavoro, che consiste in uno shooting con fotomodelle in location all’aperto, imparando a fondere luce naturale e artificiale. Tutte le foto verranno pubblicate sul sitowww.flaviocarnevale.com e sulla pagine facebook del fotografo romano che, in entrambe i casi, valuterà gli scatti dei partecipanti e continuerà ad assisterli anche dopo la fine della giornata. Il costo del workshop (pranzo incluso) è di 140 euro a persona. Per chi desidera concedersi una pausa di relax il prezzo di un pernottamento parte da 65 euro a persona in camera doppia con trattamento di B&B. (ritratto)

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Cervello, emozioni, morale

Posted by fidest press agency su lunedì, 7 marzo 2011

Trieste 8 e 9 marzo alla Sissa (via Bonomea 265),  di un convegno interdisciplinare per discutere di neuroscienze, neuropsicofarmacologia e neuroetica Organizzata dal Laboratorio Interdisciplinare della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, la due giorni riunirà studiosi italiani per discutere e riflettere sulla neurobiologia e la neurofarmacologia delle emozioni e dei comportamenti etici. Martedì 8 marzo i lavori inizieranno alle 10 con la sessione “Evoluzione biologica, evoluzione culturale”. Se Bernando Fantini, dell’Institut d’histoire de la médecine et de la Santé e National Center of Competences on Affective Sciences  di Ginevra, illustrerà lo sviluppo storico del dizionario delle emozioni — «i termini usati nei diversi periodi storici per parlare delle emozioni, descriverle, spiegarle ed eventualmente curarne le patologie – spiega-  hanno dato significato diverso alle esperienze emozionali e permesso una strutturazione dei complessi fenomeni biologici e psicologici associati» —, Stefano Puglisi Allegra della Sapienza di Roma e Fondazione Santa Lucia metterà a confronto le emozioni negli animali e negli esseri umani, illustrando lo sviluppo del sistema nervoso nel corso dell’evoluzione. Di evoluzionismo ed emozioni parlerà anche Barbara Continenza dell’Università Tor Vergata di Roma, mentre Riccardo Luccio, dell’ateneo triestino, illustrerà il tentativo finora compiuto di misurare le emozioni, analizzando metodi fisiognomici, introspettivi, psicofisici e psicofisiologici.Nel pomeriggio, alle 14, sarà la volta della sessione “Tra biologia e filosofia”. «Il nostro rapporto con il mondo, prima che cognitivo, è intonato emotivamente» commenta Fabio Polidori dell’Università di Trieste. Il dibattito sarà allora l’occasione per illustrare la teoria freudiana delle emozioni — «l’approccio freudiano rivela alcune significative e pionieristiche affinità con gli scenari contemporanei della neuropsicologia e della neuropsicanalisi» precisa Yamina Oudai dell’Università Cà Foscari di Venezia —, per formulare una classificazione di tutte le possibili emozioni — «ricordiamo che in particolare le emozioni debbono essere distinte in base a due parametri: la coscienza della causa e quella dell’oggetto» precisa Simone Gozzano dall’Università di L’Aquila — fino alle emozioni artificiali. Negli esseri umani, infatti, le emozioni sono un correlato imprescindibile di molte attività percettive e cognitive e ci consentono di gestire i rapporti con l’altro. Ma se l’altro è un artefatto robotico? «Nell’altro – commenta Giuseppe O. Longo dell’Università di Trieste – diamo per scontata la presenza di emozioni analoghe alle nostre: ne sono indizio le espressioni corporee. Se l’altro è un artefatto, spesso proiettiamo su di esso la nostra emotività, ma nei sistemi artificiali l’attività cognitiva può prescindere dalle emozioni».Mercoledì 9 marzo, giornata conclusiva del convegno, alle 9.30 inizia la sessione “Dai modelli neuropatologici al trattamento delle emozioni patologiche”. A Carmela Morabito, dell’Università di Tor Vergata, la parola in merito alla neuropsicologia delle emozioni, a seguire l’intervento di Stefano Canali per una riflessione, dalla clinica alla neuroetica, sulla biologia degli stati affettivi e le dipendenze — «Negli ultimi anni la ricerca neuroscientifica – dichiara – ha portato a una profonda rielaborazione del modello medico della dipendenza come malattia. Le evidenze di brain imaging suggeriscono infatti di considerare la dipendenza come un disordine dell’apprendimento e della memoria, un disturbo di tipo cognitivo il cui segno cardinale è la perdita del controllo volontario e razionale del comportamento». Di emozioni, cervello e cure se ne discuterà con Giuseppe Armocida, dell’Università dell’Insubria, mentre con Vittorio Sironi, dell’Università Milano Bicocca, si rifletterà sul ruolo della psicofarmacologia e sulla “nuova capacità” di controllo della mente che, come precisa, «non può non far riflettere per le sue positive implicazioni terapeutiche, ma anche per i suoi inquietanti risvolti di  condizionamento chimico». Andrea Clarici, dell’Università di Trieste, chiuderà la sessione illustrando la metodologia psicoanalitca applicata allo studio di pazienti con lesioni cerebrali.Alle 14 ultima sessione del convegno: “Biologia delle emozioni e scienze umane”. Raffaella Rumiati, neuroscienziata della Sissa, illustrerà come le neuroscienze spiegano il pregiudizio, da quello sessista a quello nei confronti di gruppi etnici diversi dal nostro. Sarà poi la volta di Stefano Cappa del San Raffaele di Milano: qual è il ruolo delle emozioni nelle scelte economiche? «Oggi anche gli studi di psicoeconomia e neuroeconomia – precisa Cappa – hanno rivalutato il ruolo delle emozioni nei processi di decisione razionale, tanto che in una ideale valutazione della massima utilità le emozioni non vengono più considerate semplici fattori interferenti». Si parlerà inoltre di empatia, la capacità cioè di capire e condividere i sentimenti di un’altra persona: una delle componenti principali di ciò che è stata definita l’intelligenza sociale. «Le neuroscienze sociali – precisa Giorgia Silani della Sissa – hanno ormai cominciato a gettare luce sui meccanismi cerebrali alla base delle risposte empatiche osservabili nella popolazione, definendo le basi neuronali sottostanti i processi cognitivi ed affettivi associati a questa complessa emozione sociale». In chiusura, la giornalista Daniela Ovadia inviterà tutti a riflettere sul ruolo dei media nella divulgazione delle scoperte delle neuroscienze e delle loro ricadute etiche e sociali.La partecipazione al convegno è libera. È previsto il rilascio di un attestato di partecipazione agli interessati che desiderino utilizzarlo per richiedere il riconoscimento di cfu o altri tipi di crediti formativi.

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Alla scuola delle emozioni

Posted by fidest press agency su domenica, 20 febbraio 2011

Il tema trattato con i ragazzi di una scuola lombarda spaziava dall’uso e abuso di sostanze stupefacenti, al bullismo dalle classi alla strada, la violenza come strumento identitario, di consenso, di riconoscimento sociale. Giovani schierati sulla difensiva, apparentemente lì per caso, come a voler significare che non c’è bisogno di conoscere ulteriormente questi temi, eppure non ci vuole un macchinario di ultima generazione  per individuare chi ha familiarità con una canna, chi con qualche beverone, chi con la prepotenza tenta di travestirsi ogni mattina prima di entrare in classe. C’è chi assiste alla lezione con un’aria di sfida, chi è in cerca di una pacca sulla spalla, chi  vorrebbe sentirsi dire che la vita è bella e bisogna avere fiducia, anche quando è schiacciata dalla volontà di non averne, perché ogni volta si pensa di rimanere fregati, e quando si è giovani un comandamento non scritto recita di non dare mai le spalle, se non a qualche amico all’angolo del quadrato. Una classe nè più nè meno trasgressiva di altre già incontrate, eppure i volti, gli sguardi non hanno maschere a sufficienza per celare  un certo fastidio nel relazionarsi su temi e inciampi così ostici, ingombranti dirimpettai per quanti rimangono a difesa del proprio ruolo di famosi per forza, per la paura di rimanere impigliati nella gabbia degli sfigati. Non c’è solamente l’urgenza  dell’approvazione e del riconoscimento nel mucchio,  c’è qualcosa di più nello sguardo in alto e  in quell’altro tenuto basso, c’è impellente la ricerca di una motivazione, di un interrogativo comprensibile, di una  risposta che non sia travestita di comodo. Forse è importante spendere più  tempo e pazienza per risultare un contrasto efficace alla follia di tutte le droghe, evitando gli imponimenti e gli imbonimenti destinati a non dare  frutti, rispetto a un percorso di confronto e di relazione,  che reciprocamente  non  teme le inadeguatezze. La droga non è solo un problema della società  contemporanea, è dipendenza che addomestica le coscienze, attraverso la promessa-menzogna di mettere a tacere il vuoto-male che ci portiamo addosso, un excamotage illusorio per scrollarci di dosso i pericoli e i dazi da pagare, ma imboccato il vicolo cieco, c’è l’ostacolo insormontabile a spedirci  al tappeto. La pretesa di raggiungere lo scopo senza fatica affidandoci alla filosofia derivante da una società bullistica, alimenta illegalità  e violenza, e come ha detto Mons. Mariano Crociata Segretario Generale della Cei, ci porta dentro un vero e proprio “disastro antropologico”. Quando si procede sempre in picchiata, posizionati su una discesa immaginaria, non ci si accorge di essere puntualmente fermi, per cui  tragedia, dolore e disperazione non sempre sono spiegabili, ma stanno alla base di ogni solitudine, di ogni assenza.L’arma della violenza, dell’omertà, del sopruso, degenera in stile di vita, mentre l’atteggiamento teatralmente irresponsabile convince che la colpa, il problema, sono sempre derivazioni altrui, mai riconducibili a se stessi. Quando si hanno di fronte tanti giovani in punta di piedi o con gli anfibi, occorre giocare pulito, raccontare il proprio vissuto fino in fondo, condividendo le emozioni di un cuore in tumulto, ma senza manipolare la loro testa e il cuore per tentare a tutti costi la meta. (Vincenzo Andraous)

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Concerto di Natale

Posted by fidest press agency su martedì, 21 dicembre 2010

Palermo 21 Dicembre e in replica Giovedì 23 Dicembre 2010 Ore 21.30 Blue Brass Jazz Club Via dello Spasimo, 15 Nella suggestiva cornice del Blue Brass Jazz Club, la Fondazione The Brass Group presenta il Concerto di Natale. Un’occasione per gli allievi della Scuola Popolare di Musica per esibirsi e regalare al pubblico presente le emozioni e le sensazioni che caratterizzano i giorni di festa.   Il Coro sarà diretto da Flora Faja e Lucia Garsia, docenti della Scuola. Saranno eseguiti alcuni brani della tradizione natalizia come Jingle Bells, Joyful Joy e Have Yourself A Merry Little Christmas.
La prevendita è affidata alla Fondazione in via dello Spasimo, 15 dal Lunedì al Venerdì dalle 10:00 alle 18:00. L’ingresso avrà un coso di 6,00 euro per il posto unico. Il botteghino, la sera dei concerti, sarà aperto dalle ore 20:30.

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I colori e le emozioni di Luciano Tigani

Posted by fidest press agency su domenica, 5 dicembre 2010

Sanremo (via Solaro 134) Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel mostra del polistenese Luciano Tigani.  Il vernissage si é svolto alla presenza dell’artista. Dopo il saluto di benvenuto dell’ing. Igor Varnero (Nyala), ha preso la parola Giorgia Cassini, critico d’arte, ideatrice e curatrice dell’esposizione che ha il suggestivo titolo “luoghi del cuore”.  La dottoressa Cassini ha sottolineato l’alta padronanza della tecnica pittorica di Tigani, nonché la particolarità della tematica iconografica tenacemente ancorata ai tratti distintivi dei grandi maestri del passato. E ha aggiunto: “Il colore di Tigani crea lo spazio per accostamenti e contrapposizioni di zone diverse, si articola ritmicamente secondo norme compositive dettate proprio dall’armonia esistente fra i vari toni e le diverse tinte. L’armonia che nasce dai suoi colori è serena ed equilibrata, così come la composizione fresca e festosa appare pervasa da un’intima e rigorosa misura”.  L’elegante ed attento allestimento della mostra permette di compiere un inedito viaggio attraverso una trentina di opere ad olio che rievocano quei paesaggi e quelle vedute che tanto hanno colpito l’artista e che sono, insieme, tempo e colore, realtà e sentimento: da “Polistena vecchia” a “Chianalea all’imbrunire”, da “Isola Capo Rizzuto” a “Gatanedu”; da “Fiumara con riflessi” a “Scorcio ligure”.  Al vernissage era presente anche il consigliere regionale Alessio Saso.  La mostra, è visitabile sino al 16 gennaio 2011, tutti i giorni dalle ore 10 alle 19. Ingresso libero.

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Australia: emozioni al naturale

Posted by fidest press agency su sabato, 27 novembre 2010

Australia, terra dai colori accesi, dalle varietà ambientali che suscitano stupore, dai vasti paesaggi in cui riscoprire il principio di tutto, nel silenzio della natura. Un viaggio giovane nella filosofia di un eco-turismo ambientale e sostenibile. Natura, avventura, emozione e sport, nel grande respiro australiano: dai camping in angoli ancestrali, ai lodge in riva al mare, ai percorsi in kayak e ai viaggi on the road in camper. Tutto su misura, per il viaggiatore zaino in spalle che vuole toccare le autentiche radici di un Paese. Un modo diverso per scoprire l’Australia, che permette ai giovani entro i 30 anni la possibilità di ottenere il Working Holiday Visa e di vivere nel Paese mantenendosi con piccoli lavoretti per un periodo di permanenza fino a due anni. Inoltre, grazie alle tante compagnie aeree che oggi collegano l’Italia all’Australia, è possibile volare verso il continente del Dreamtime a partire da poco più di 800 euro.
New South Wales Ad attendere il turista nel New South Wales, c’è Montague Island, una piccola e selvaggia isola, 350 Km a sud di Sydney. Un paradiso di tartarughe, delfini, foche e balene. A proporre week-end o tour più lunghi in Montague Island è l’organizzazione “Conservation Volunteers Australia”, con più di 2000 eco-progetti in tutto il Paese. Una vera tentazione vicina a Sydney è invece Cockatoo Island, la più grande isola a soli 10 minuti di traghetto dal centro della città. Un soggiorno alternativo e economico, ma pur sempre in stile “Robinson Crusoe”.
Queensland Per vivere un’emozionante avventura da naufrago, l’ideale è giungere a bordo di un veliero sulle rive di Lady Musgrave Island, nel Queensland, e campeggiare lì per qualche giorno. Ad attendere i visitatori c’è una barriera corallina dai colori sorprendenti, migliaia di uccelli e tartarughe marine, 1200 specie di pesci tropicali e il favoloso Capricornia Cays National Park. Hinchinbrook Island, nel nord Qeensland, è invece il luogo ideale per fare kayak. I venti che giungono dal sud, da maggio a ottobre, sono una benedizione per visitare zone inesplorate dove la foresta pluviale, le cascate e gli specchi d’acqua rendono tutto ancor più suggestivo.
Northern Territory Nel Northern Territory, tour operator specializzati in percorsi aborigeni conducono i turisti all’insegna della conoscenza della storia, della cultura e delle tradizioni che perdurano nel territorio da più di 50.000 anni. Tra i tanti, segnaliamo i tour nella regione di Uluru-Kata Tjuta National Park.
Western Australia Ammirare coloratissimi pesci tropicali, praticare snorkeling, osservare specie rare di tartarughe o nuotare con docili squali balena è possibile nel Ningaloo Marine Park, una delle barriere coralline più lunghe del mondo. Per soggiornare,l’ideale è la vivace Exmouth dove, oltre alsemplice pernottamento, vi è la possibilità di unirsi a safari ecologici condotti da guide esperte,snorkeling guidato e tour in kayak.
South Australia Un’idea avvincente è prender parte a uno dei diversi tour proposti a Kangaroo Island. Durante uno dei percorsi è addirittura possibile scoprire un mondo che prende vita quando tutto dorme, infatti l’escursione si svolge durante le ore notturne e permette di esplorare l’ambiente in un’ottica innovativa e di osservare la particolare fauna nel suo habitat naturale. E non è tutto: in South Australia, come nel resto del Paese, è possibile usufruire del servizio pensato appositamente per i giovani che viaggiano “zaino in spalla”. Alcune compagnie aeree offrono una sorta di Inter-rail by fly che permette di conoscere la vera Australia a tariffe vantaggiose. Un’occasione per scoprire il South Australia low cost, partendo da Adelaide, verso Kangaroo Island o Coober Pedy.
Tasmania Il rispetto per l’ambiente è onnipresente in Australia. La quintessenza delle destinazioni eco-friendly è il percorso disegnato dall’Overland Track, un itinerario di 65 chilometri, da Cradle Mountain al lago St Clair. Nel cuore della zona naturale della Tasmania, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, questa lunga camminata consente di ritrovare un legame con la natura e di ammirare foreste, laghi, gole e magnifiche cascate. Risvegliarsi immersi nella natura e al fianco dei celebri diavoli della Tasmania è possibile sia se si sceglie di pernottare in tenda, in una delle numerose aree a disposizione lungo il tragitto, sia se, alla fine della giornata, si dovesse optare per un’ accogliente stanza in uno dei rifugi presenti in quest’area.
Victoria In materia di viaggi, “a tu per tu con la natura”, il Victoria si merita anch’esso una nota di favore. Per tutti coloro i quali sognano la salvaguardia della wildlife nella catena montuosa del Grampians e nel Grampians National Park, ecco una proposta avvincente: i partecipanti potranno lavorare fianco a fianco con i rangers, nel cuore della foresta pluviale più fitta e selvaggia. Tour di 4 o 7 giorni, con partenza da Melbourne e pernottamenti presso ostelli o budget hotel. (Federica Borio) http://www.australia.com, http://www.tourism.australia.com, http://www.media.australia.com

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A piazza di Spagna le eccellenze del Monferrato

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 novembre 2010

Roma 2 dicembre Piazza di Spagna (Roma Eventi, Via Alibert 5) nel cuore della Capitale. Questa volta l’evento di degustazione  punta i riflettori in esclusiva sulle Eccellenze del Monferrato, deliziando il pubblico con gli straordinari prodotti che i territori tra Piemonte e Liguria sanno creare. Appuntamento dunque nella cornice legata alla musica, all’olfatto, al gusto, con le suggestioni del Natale e della tradizione enogastronomica, che si è ormai affermata come un appuntamento periodico ed atteso: il salotto dell’eccellenza, che gode del patrocinio di Regione Piemonte, Slow Food, Provincia di Asti, Provincia di Alessandria, Consorzio Operatori Turistici Asti e Monferrato, Consorzio dell’Asti docg, Consorzio tra Operatori Turistici Langa Astesana Riviera, Go Asti, Piemonte Incoming. A WINE KISS si incontrano istituzioni, gourmandises, giornalisti, esperti di vini, ambasciate, chef, opinion leader, amanti del buon vivere e della buona cucina, associazioni di promozione, consorzi ed aziende produttrici in una vera e propria atmosfera “Slow time”. Una serata dedicata alla scoperta del Monferrato, con i tesori del suo territorio, ma anche alla beneficenza, perché gli incassi saranno a sostegno di AMREF, la principale organizzazione sanitaria privata africana senza fini di lucro. Una selezione di  bollicine, vini blasonati, indimenticabili prelibatezze, tutti rigorosamente provenienti dal Monferrato, tra cui spiccano la Barbera d’Asti (recentemente fregiata con il marchio D.O.C.G. – Denominazione di Origine Controllata e Garantita, riconoscimento che premia i miglioramenti sia nella qualità del vino che nelle tecniche di vinificazione), l’Asti (il primo spumante italiano nato a metà dell’Ottocento dall’intenso profumo di uva moscata), il Brachetto d’Acqui (profumato, gradevole, brioso, frizzante, ideale per i brindisi di Natale), l’Alta Langa (raffinato spumante prodotto con il metodo classico dalle uve Pinot Nero e/o Chardonnay, con la seconda fermentazione naturale in bottiglia), i vini super premiati dell’Enoteca Regionale Nizza che hanno vinto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, prodotti da Coppo, Scrimaglio, Olim Bauda, Marchesi Alfieri, Avezza, il Grignolino ed il Ruchè delle Cantine Sant’Agata, e gli eccellenti ed unici olii della Riviera dei Fiori e delle ridenti colline di Moncalvo. Un percorso degustativo che giunge fino alle dolcezze dei Baci di Alassio e agli Amaretti di Mombaruzzo Moriondo e Vicenzi: prelibatezze del territorio accuratamente selezionate dalle condotte Slow Food del Monferrato e valorizzate da WINE KISS.
WINE KISS sposa l’iniziativa “Progettiamo il Monferrato”. E’ questa la mission che gli imprenditori turistici delle province di Asti, Alessandria e Savona dovranno compiere da qui al 2015. Un progetto ambizioso voluto dal Consorzio Operatori Turistici Asti e Monferrato, dal Consorzio Langa Astesana Riviera, da imprenditori e Associazioni Alessandrine e Liguri: creare una nuova identità del Monferrato, dagli Appennini liguri alla Terre del Riso. Storia e tradizione, sapori e grandi vini.  Una terra per il relax ma anche per le forti emozioni.

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