Significa demarcare in maniere netta la nostra linea difensiva, rafforzando così la stabilità del continente europeo: per tale ragione accelerare i processi di integrazione significa avere maggiore possibilità di successo per una pace più duratura e sostenibile. Come nazione Italia, come parte dell’Europa, sentiamo il bisogno di riportare al centro il nostro impegno, soprattutto come paese fondatore dell’Iniziativa Centro Europea”. Così dichiara l’On. Salvatore Caiata, Presidente dell’INCE alla riunione plenaria della COSAC a Stoccolma. “L’Italia, come paese dell’INCE, vuole fare la sua parte – prosegue il Segretario della Commissione Affari Esteri – ed essere al centro della ricostruzione. È nel nostro DNA, paese fondatore dell’Unione Europea, attore in prima linea nell’allargamento della stessa grazie all’Iniziativa Centro Europea. Per questo abbiamo bisogno di accelerare le procedure per quei paesi, come l’Ucraina, come la Moldova, che non aspettano altro che essere un tutt’uno con l’Europa”. “Abbiamo perciò bisogno di dare nuova linfa al processo di integrazione europea, abbiamo bisogno di dire a gran voce da che lato della storia vogliamo stare. Non ci è dato di ritardare ulteriormente. Non è più tempo per la guerra, è il momento invece di ridisegnare nuovi confini dell’Unione europea più larghi, per dare un nuovo volto ad una pace più duratura e sostenibile. Perché la pace deve essere il nostro unico obiettivo e come ci ricorda Madre Teresa di Calcutta ‘la vita è pace’ e a noi è dato ogni giorno di costruirla e difenderla da ogni aggressore. È il tempo della responsabilità e l’Italia non si girerà dall’altra parte”- conclude infine il rappresentante di Fratelli D’Italia.
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Allargare l’Europa incorporando anche i Balcani occidentali
Posted by fidest press agency su giovedì, 18 Maggio 2023
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L’Europa e il Regno Unito sfuggiranno alla recessione statunitense?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 Maggio 2023
A cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments. Attualmente il consenso economico vede un aumento del rischio di recessione negli Stati Uniti e una riduzione del medesimo rischio nel Regno Unito e nell’Eurozona. Si tratta di un grande cambiamento rispetto all’inizio dell’anno, quando la probabilità di recessione nei successivi 12 mesi era stimata a un notevole 90% nel Regno Unito, all’80% in Europa e al 60% negli Stati Uniti.La scorsa settimana si è, infatti, assistito a un drammatico balzo nelle richieste di disoccupazione iniziali negli Stati Uniti e in passato un simile movimento è stato seguito da una recessione; tuttavia, sembra che tale movimento rifletta una frode nel Massachusetts e una ricerca di Deutsche Bank suggerisce che la tendenza al rialzo delle richieste di disoccupazione, che ha caratterizzato il 2023 fino ad oggi, tenderà a scomparire se si tiene conto di queste richieste fraudolente. Inoltre, i timori di molti – me compreso – che i problemi delle banche regionali statunitensi possano portare a una contrazione del credito sono stati smentiti da nuovi dati la scorsa settimana. Sia l’indagine della Fed sui funzionari di prestito senior, che l’indagine sulle piccole imprese, non hanno mostrato un calo della disponibilità di credito. Anzi, hanno evidenziato il contrario. Quindi gli economisti si stanno sbagliando sul rischio di recessione negli Stati Uniti? A mio parere no, e rimango fedele alla previsione di una recessione statunitense entro la fine dell’anno. La stretta creditizia potrebbe essere stata evitata, ma la stretta è ancora in corso. Il credito può risultare ancora disponibile, ma le condizioni sono molto più onerose e gli aumenti dei tassi avranno un loro impatto. I mutuatari stanno riducendo la domanda di credito e i consumatori sono a corto di risorse. Quest’ultimi nel 2022 hanno attinto a piene mani dai loro “salvadanai Covid”, ma ci sono diversi segnali che indicano come questo sostegno si sia arrestato. Questa settimana otterremo maggiori informazioni sulle prospettive di spesa dei consumatori grazie ai dati sulle vendite al dettaglio e alle relazioni sugli utili di Walmart e Home Depot.Se gli Stati Uniti entreranno in recessione entro la fine dell’anno, il Regno Unito e l’Europa seguiranno il loro esempio? Ritengo che i dati economici continueranno a migliorare in Europa e nel Regno Unito nel corso del 2023. In entrambi i paesi la fiducia dei consumatori sta migliorando, grazie al calo dei prezzi dell’energia, e questo potrebbe portare a un aumento della spesa. Probabilmente vedremo queste tendenze replicarsi anche nelle imprese.Cosa significa tutto questo per i mercati finanziari? La recessione negli Stati Uniti comporterà probabilmente un calo delle azioni statunitensi e, dato l’umore ribassista prevalente tra gli analisti e gli investitori, qualsiasi calo dovrebbe rivelarsi modesto. Tuttavia, è probabile che le azioni degli Stati Uniti sottoperformino rispetto a quelle dell’Europa e del Regno Unito. In secondo luogo, i tassi d’interesse statunitensi dovrebbero scendere entro la fine dell’anno, anche se prima saliranno ulteriormente. Ciò significa che il rimbalzo del dollaro della scorsa settimana dovrebbe rivelarsi temporaneo. Pertanto, dopo qualche oscillazione, le obbligazioni statunitensi dovrebbero recuperare.
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“L’Europa in Guerra” e “Crisi o transizione energetica?”
Posted by fidest press agency su sabato, 13 Maggio 2023
Arezzo Alle ore 17.30 di venerdì 26 maggio 2023 si svolgerà ad Arezzo la presentazione del libro del generale Fabio Mini “L’Europa in guerra” (ed. Paper First) e del dott. Demostenes Floros “Crisi o transizione energetica?” (ed. Diarkos) presso l’auditorium Aldo Ducci (sala Montetini) del Palazzo Comunale. La presentazione è organizzata e promossa da La Fionda. https://www.lafionda.org/ Interverranno: Demostenes Floros (Analista energetico, docente presso l’Università Aperta di Imola e presso l’Università di Bologna Alma Mater. Responsabile energia presso il CER-Centro Europa Ricerche) Maurizio Vezzosi (Analista geopolitico e reporter. Ha scritto, fotografato e filmato per Limes, La7, Rete4, L’Espresso, RSI Svizzera, Treccani, Mondo Economico, Il Fatto Quotidiano) Fabio Mini (Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano, già Comandante KFOR e Capo di Stato Maggiore del Comando NATO per il Sud Europa) Presenta e modera: Maria Stella Bianco (giornalista pubblicista, speaker radiofonica, redattrice)
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Gli alimenti trainano la spinta inflazionistica in Europa
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 Maggio 2023
Con il termine inflazione ci si riferisce all’aumento generale di prezzi di beni e servizi che vengono consumati da una famiglia media nel corso di un anno. L’aumento dei prezzi può essere legato a una serie di fattori sia interni che esterni all’economia del paese, come per esempio l’aumento dei costi di produzione, tensioni a livello geopolitico o eventi particolari che possono portare a una riduzione della disponibilità di determinati prodotti e causare uno squilibrio tra domanda e offerta. Ogni mese, Eurostat mette a disposizione le stime sull’inflazione. I dati definitivi più recenti fanno riferimento al periodo di marzo. Il tasso tendenziale, ovvero quello su base annua, si attesta per l’Europa a 8,3%. I paesi che registrano i tassi maggiori sono l’Ungheria (25,6%), la Lettonia (17,2%) e la Repubblica Ceca (16,5%). Al contrario, si riportano valori minori nei Paesi Bassi (4,5%), in Spagna (3,1%) e in Lussemburgo (2,9%). In Italia si assesta all’8,1%, un valore leggermente inferiore rispetto alla media misurata in Europa ma maggiore di circa un punto percentuale rispetto a quella dell’area euro. (fonte: openpolis | Europa)
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Presentato francobollo celebrativo di Europa 2023 sulla pace
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 Maggio 2023
ASSISI (PERUGIA) In occasione della festa dell’Europa, è stato presentato nella Sala stampa del Sacro Convento di san Francesco in Assisi, il francobollo celebrativo di Europa 2023 sul tema della pace prodotto da Poste Italiane. Hanno partecipato all’evento Marco Di Nicola, Responsabile Commerciale Filatelia di Poste Italiane, Alessia Bogi, direttrice provinciale di Poste Italiane, Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi, la Dirigente Scolastica Grazia Maria Cecconi, Veronica Cavallucci, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Assisi, e fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha introdotto l’incontro. Alla conferenza stampa presenti anche le classi terze della scuola primaria Sant’Antonio di Assisi. La vignetta riproduce il disegno vincitore del concorso filatelico EUROPA 2023 con soggetto tematico la “Pace” indetto da PostEurop raffigurante, in grafica stilizzata, due mani che si annodano formando geometricamente due cuori policromatici, ispirato al simbolo celtico che rappresenta l’amore con un nodo. In alto a sinistra, è riprodotto il logo di PostEurop. L’Unione Europea è stata, ed è, un grande fattore di pace e di sviluppo per il continente europeo. Tuttavia, la pace non può venire solo dalle istituzioni. Per questo l’educazione alla pace e alla gestione nonviolenta dei conflitti può essere la chiave di volta nella formazione del mondo che verrà. Possano questi bambini esserci maestri sulla strada di un convivere di pace, di fraternità nella custodia della casa comune che è il mondo».
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Presentazione dello studio del Parlamento europeo sui costi della non Europa
Posted by fidest press agency su sabato, 6 Maggio 2023
Roma Lunedì 8 maggio, ore 10:00 Esperienza Europa- David Sassoli, Piazza Venezia 6. L’evento, organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia alla vigilia della Giornata dell’Europa, vedrà la presenza di Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. I contenuti dello studio saranno illustrati da Lauro Panella, capo del servizio ricerca del Parlamento europeo e coautore dell’opera. A seguire Paolo Valentino, giornalista del Corriere della Sera, si confronterà con Antonio Tajani sui temi sollevati dalla ricerca e sulle riforme necessarie per rilanciare il progetto comunitario. Il vice presidente del Consiglio risponderà anche alle domande di un gruppo di studenti della facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia introdurrà l’evento. L’Europa è a un bivio: può ripiegarsi su se stessa e sull’immobilismo, oppure, intraprendere la via di cambiamenti ambiziosi. Il Parlamento europeo è convinto che solo questa seconda opzione possa dare vere risposte e vantaggi ai cittadini europei.Lo studio esamina proprio i potenziali benefici che si potrebbero conseguire in 50 ambiti strategici, tenendo conto dello stato della legislazione UE e delle sue potenzialità non sfruttate evidenziando i costi della non Europa. Lo studio segue le orme del Rapporto Cecchini che servì all’allora Presidente della Commissione europea Jacque Delors nel 1989 per lanciare il progetto di realizzazione del Mercato Unico europeo. Secondo il Servizio ricerca del Parlamento, non intraprendere cambiamenti ambiziosi porterebbe ad un altissimo “costo della non Europa”. In sintesi, un’ulteriore integrazione dell’UE potrebbe generare oltre 2,8 miliardi di euro l’anno entro il 2032 e, contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’UE nei diritti sociali, la difesa, la sicurezza o l’ambiente. I vantaggi derivanti da un’ulteriore integrazione non sostituirebbero né comprometterebbero quelli derivanti da azioni intraprese a livello nazionale, regionale o locale, bensì li integrerebbero e li rafforzerebbero.
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Il 9 maggio l’Unione europea festeggerà la Giornata dell’Europa 2023 in commemorazione della dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950
Posted by fidest press agency su martedì, 2 Maggio 2023
Per celebrare questa ricorrenza speciale le istituzioni dell’UE, comprese le delegazioni e le rappresentanze in tutto il mondo, organizzano una serie di attività online e in presenza che permetteranno di scoprire e conoscere più da vicino l’Unione europea. Nel prossimo mese di maggio la Giornata dell’Europa costituirà un punto d’incontro per saperne di più su come l’Unione europea supporti la pace, la sicurezza e la democrazia con la sua determinazione di fronte alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e ad altri conflitti nel resto del mondo. La Giornata dell’Europa 2023 consentirà inoltre ai visitatori di conoscere meglio l’impegno dell’UE a costruire un’Europa verde, digitale e competitiva, equa e qualificata, forte, resiliente e sicura. Particolare rilievo verrà dato in questa edizione anche all’Anno europeo delle competenze 2023, al via ufficiale proprio il 9 maggio. Il giorno stesso e nei giorni precedenti e successivi le istituzioni dell’UE organizzeranno numerose attività interattive nelle sedi locali dei 27 Stati membri e in tutto il mondo. I cittadini dell’UE potranno conoscere da vicino le istituzioni dell’UE a Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo · Sabato 6 maggio: a Bruxelles sarà possibile visitare le istituzioni dell’UE. Per maggiori informazioni sul programma delle attività consultare questo sito. · Martedì 9 maggio: a Lussemburgo sarà possibile visitare la Corte di giustizia dell’Unione europea e il villaggio europeo, allestito dalla rappresentanza della Commissione insieme alle autorità nazionali, alle ambasciate degli Stati membri, alle istituzioni dell’UE ubicate a Lussemburgo e alla società civile. Ulteriori informazioni sono disponibili qui. · Sabato 13 maggio: sarà possibile esplorare il Parlamento europeo a Strasburgo e visitare la sede del più grande organo democratico d’Europa. Ulteriori informazioni sono disponibili qui. Il 9 maggio è in programma anche il Festival dell’Anno europeo delle competenze, che a sua volta prevede un vasto programma di iniziative incentrate sulle competenze in diverse località d’Europa. Sul sito web dell’Anno europeo delle competenze sono disponibili maggiori informazioni e ulteriori dettagli sulle attività organizzate a livello locale in tutta Europa. Nei 27 Stati membri dell’UE e nel resto del mondo le istituzioni dell’UE, insieme ai partner e alle reti, celebreranno la Giornata dell’Europa con una serie di attività coinvolgenti, informative e divertenti. Per l’occasione le rappresentanze della Commissione europea, in stretta collaborazione con gli uffici di collegamento del Parlamento europeo, i centri Europe Direct e altri partner nazionali e regionali, hanno in programma varie iniziative, quali attività di edutainment e quiz, festival, attività sportive, eventi e dibattiti culturali, ma anche attività di visibilità e campagne sui social media. Anche le delegazioni dell’UE celebreranno la Giornata dell’Europa in tutto il mondo mettendo in luce l’unità e la solidarietà europee. Per maggiori dettagli sulle attività della Giornata dell’Europa 2023 consultare la pagina web interistituzionale sulla Giornata dell’Europa.
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In Europa, 8 Imprese su 10 puntano sull’Export per far crescere il business
Posted by fidest press agency su martedì, 2 Maggio 2023
Lo rivelano i dati di una ricerca di Alibaba svolta su oltre 9.000 aziende di nove Paesi, tra cui l’Italia. Le imprese europee si muovono verso la globalizzazione per sbloccare il loro potenziale di crescita, con l’80% di loro attualmente impegnate nell’export e il 70% che si aspetta un ulteriore rafforzamento sui mercati esteri, con l’obiettivo di consolidare il proprio posizionamento. Allo stesso tempo, le PMI continuano a scontrarsi con ostacoli strutturali nei processi di export, legati a logistica, mancanza di familiarità con i mercati esteri, burocrazia in aumento, concorrenza sui prezzi e all’inadeguatezza della capacità produttiva. Questi sono alcuni dei risultati emersi dall’Export Opportunity Report di Alibaba Group. Il rapporto mette in luce una fervente attività di esportazione in tutta l’Europa: per il 79% delle aziende coinvolte, le proprie esportazioni hanno rafforzato le attività mentre l’opportunità di vendere all’estero è considerata un asset fondamentale per il successo futuro. In media, gli imprenditori intervistati hanno dichiarato che, considerando l’ultimo anno, il 52% del fatturato annuale delle loro aziende proviene dalle esportazioni. Nel complesso, il rapporto rivela che le imprese europee sono pronte a cogliere le opportunità e i vantaggi dell’export, nonostante esistano ancora molti ostacoli strutturali, soprattutto per le PMI. In questo senso, la digitalizzazione e l’e-commerce rappresentano strumenti preziosi per superare queste sfide e consentire alle aziende di vendere i propri prodotti all’estero, sviluppando le proprie potenzialità di crescita, di business e di innovazione, tutelandosi dalle imprevedibilità dei mercati nazionali. Abstract. (fonte: Alibaba Export Opportunity Report)
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Forum Ansa sul futuro dell’Europa con Carlo Calenda
Posted by fidest press agency su domenica, 30 aprile 2023
Roma Martedì 2 maggio alle ore 14:00 presso Esperienza Europa – David Sassoli di Roma si terrà il terzo appuntamento dei Forum Ansa sul futuro dell’Europa con la partecipazione di Carlo Calenda. Dopo la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il ministro degli esteri Antonio Tajani, sarà infatti il leader di Azione ed ex deputato europeo a confrontarsi con il direttore dell’ANSA Luigi Contu, con il responsabile della sede ANSA di Bruxelles Enrico Tibuzzi e con gli studenti del Liceo Scientifico Statale Nomentano di Roma su come sarà l’Unione di domani. Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, introdurrà il dibattito.Prima di partecipare al Forum, i ragazzi hanno avuto modo di approfondire la conoscenza sui processi legislativi europei grazie ad un gioco di ruolo creato ad hoc per le strutture di Esperienza Europa – David Sassoli.
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Commento Comgest: Europa, focus su lusso e healthcare
Posted by fidest press agency su venerdì, 28 aprile 2023
Franz Weis, CIO, Analyst/Portfolio Manager e Managing Director delle strategie azionarie europee di Comgest Dopo un 2022 difficile, abbiamo assistito ad un bel recupero nei primi mesi del 2023, sostenuto da una combinazione di fattori. Innanzitutto, l’inflazione si sta attenuando a livello globale in seguito al rallentamento dei prezzi delle materie prime e all’allentamento delle pressioni sulla catena di approvvigionamento. Benché sia ancora troppo presto per cantar vittoria (l’inflazione di fondo resta insistentemente alta), il quadro appare più roseo rispetto ad alcuni mesi fa, il che lascia ben sperare anche per il futuro andamento dei tassi d’interesse. In secondo luogo, le prospettive economiche sono migliorate. Il calo dei prezzi del gas europeo, associato alla sorprendente resilienza delle famiglie e delle imprese, ha indotto la Banca centrale europea a rivedere al rialzo le stime per il 2023 e ad annullare le previsioni di recessione.Nel complesso, le società hanno generato una crescita dei ricavi a doppia cifra e un incremento degli utili intorno al 15% in valuta locale. L’inflazione ha sostenuto i ricavi e contribuito a controbilanciare le pressioni inflazionistiche sui costi, generando una performance resiliente dei margini. Il potere di determinazione dei prezzi, i margini (lordi) elevati e una buona gestione dei costi sono stati i fattori decisivi per questo risultato.ASML ha concluso il 2022 in modo brillante e le previsioni di crescita dei ricavi di oltre il 25% per il 2023, malgrado la debolezza del mercato dei semiconduttori, sottolineano la natura strutturale degli investimenti realizzati dai suoi clienti. LVMH ha registrato un’altra serie di risultati eccezionali, con fatturato e utili in rialzo del 20%. A seguito dell’epidemia di Covid-19, la società ha guadagnato rapidamente quote di mercato, arrivando a raddoppiare gli utili rispetto al 2019, anche grazie alla domanda sostenuta di prodotti di lusso. Le azioni di Novo Nordisk hanno registrato un ulteriore rialzo, favorite dall’ottimo risultato d’esercizio (con ricavi e utile operativo in crescita del 15% circa) e dall’andamento dei farmaci a base di GLP-1 e per la cura dell’obesità. Wegovy, il suo farmaco contro l’obesità iniettabile una volta alla settimana, continua ad avere successo dato che tutti i principali mercati si stanno affrettando ad approvarlo.In prospettiva, pur restando caute, le imprese non stanno rimandando gli investimenti. Anzi, alcune li hanno addirittura accelerati, vedendo nell’attuale contesto un’opportunità per consolidare la loro leadership. Lonza ha annunciato un ulteriore incremento della spesa in conto capitale per il 2023 in quanto sta aumentando la capacità produttiva. Inditex intende incrementare gli investimenti il prossimo anno poiché sta ampliando gli spazi di vendita e sta introducendo alcune innovazioni all’interno dei negozi. Jeronimo Martins ha annunciato l’aumento della spesa in conto capitale poiché intende accelerare il ritmo delle aperture di nuovi negozi e dei rinnovi di quelli esistenti nei mercati di riferimento. Allo stesso tempo, i CEO della società sono cauti e, benché la domanda per ora resti solida, si stanno preparando al peggio. Accenture ha annunciato un piano per razionalizzare ulteriormente la sua organizzazione al fine di diminuire i costi, mentre molti altri hanno predisposto piani d’emergenza per far fronte a eventuali cali della domanda.In una prospettiva più lunga, riteniamo di essere ben posizionati per cogliere le opportunità di crescita a lungo termine nei prossimi anni. Dopo il Covid, gli investimenti digitali sono aumentati e ci sono segnali che preannunciano il proseguimento di questo trend. Nel prossimo decennio assisteremo al pensionamento degli ultimi baby-boomer e al conseguente aumento della domanda di prodotti sanitari e, società quali Novo Nordisk, i suoi fornitori Sartorius Stedim e Lonza, o i produttori di apparecchi medicali come Straumann, dovrebbero collocarsi in una posizione favorevole.
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Lo streptococco A si sta diffondendo in Europa
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 aprile 2023
Le infezioni streptococciche, tra cui la scarlattina, si stanno diffondendo in tutta Europa e mietono vittime. Nello stato tedesco del Nord Reno-Westfalia tra ottobre 2022 e febbraio 2023, quattro bambini e giovani sono morti dopo l’infezione da streptococco A., l’agente eziologico di questa malattia infettiva, batterio conosciuto anche come “killer silenzioso”. Tra loro c’era una bambina di quattro anni. La stampa tedesca riferisce che la morte improvvisa è stata causata da un’allarmante carenza di farmaci in alcuni ospedali. Anche in Inghilterra, a Westbury, un bambino di soli tre anni è morto improvvisamente sabato mattina dell’11 marzo, stroncato da un’infezione da Streptococco A che si è presentata in via pressoché asintomatica: il piccolo, poco prima di morire per arresto cardiaco, stava guardando i cartoni animati in tv. Il tragico sfondo di questa situazione è che la scarlattina, come altre infezioni streptococciche, viene curata con la terapia con penicillina, ma a causa della sua mancanza, a quanto pare, e della mancata risposta dei pazienti a certi farmaci sostitutivi, quattro giovani hanno perso la vita. In una stagione molto intensa di diverse infezioni virali, la scarlattina ha accompagnato il placarsi della pandemia da covid. L’incidenza delle forme invasive di malattia streptococcica è monitorata dai servizi epidemiologici dell’Istituto di Sanità Pubblica. La stampa tedesca afferma che a causa della comparsa della scarlattina negli ultimi mesi, l’Organizzazione mondiale della sanità ha reagito. Numerosi casi sono stati segnalati da pediatri nella UE. Sono stati lanciati allarmi sul problema, ma in molti ospedali, si dice, è stata notata una carenza di penicillina. Il problema è anche la mancanza di alcuni altri farmaci importanti, che rappresentano un pericolo significativo per la popolazione infantile. La scarlattina, è un’infezione infettiva da streptococco di gruppo A, che si verifica più spesso nei bambini di età compresa tra 2 e 10 anni, specialmente durante l’autunno e l’inverno. L’infezione può essere contratta ripetutamente, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si trasmette attraverso le goccioline, motivo per cui è così invasiva nei gruppi dell’asilo e tra i bambini delle scuole. Solitamente è accompagnata da sintomi simil-influenzali costituiti da temperatura elevata, ghiandole gonfie, dolori diffusi e mal di gola. Uno dei suoi segni è una caratteristica eruzione cutanea. Dopo il trattamento antibiotico, i sintomi si risolvono in genere entro tre giorni, ma lo Streptococco A può occasionalmente trasformarsi in una malattia più grave e potenzialmente mortale. Per accertarne la presenza, è sufficiente effettuare un tampone. (Fonte sportello dei diritti)
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Azionario Europa: prospettive positive oltre le turbolenze di breve termine
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 aprile 2023
A cura di David Lambert, Senior Portfolio Manager, Head of European Equities, RBC BlueBay AM. Nel settore bancario europeo, al momento, la situazione è molto fluida, quindi il quadro non è ideale per comprendere gli scenari futuri. Nel breve termine, la fiducia degli investitori rimarrà probabilmente fragile poiché i timori di stress più ampi in alcune sacche del settore continueranno a manifestarsi. Tenendo conto del costo del capitale, crediamo che siano da privilegiare società con un rendimento del capitale (ROC) più elevato rispetto, appunto, al costo del capitale, e che offrono rendimenti consistenti e persistenti, abbinati alla crescita degli asset. Questi sono gli ingredienti fondamentali per la composizione e il capitale azionario nel medio-lungo termine. Tale dinamica è sempre difficile da trovare nelle banche europee e i recenti avvenimenti non aiutano. Negli ultimi 18 mesi, due dei motori della performance delle banche sono stati l’aumento dei tassi e la remunerazione del capitale (in termini di dividendi consistenti e riacquisti di azioni proprie), ma anche questi fattori si sono affievoliti. Un altro risultato potenziale è che gli oneri normativi che gravano su alcune banche europee potrebbero rivelarsi adeguati e proteggere la maggior parte del sistema. In tal caso, alcune banche europee potrebbero risultare molto interessanti. Guardando al mercato azionario più ampio, è chiaro che il premio per il rischio azionario è aumentato, ma la riduzione delle aspettative di rialzo dei tassi aiuterà gli asset a più lunga durata.In quanto investitori bottom-up, siamo costruttivi in quelle aree in cui vediamo un buon slancio degli utili e valutazioni interessanti. Il fatto che l’Europa sia scambiata a circa 11,5 volte gli utili, con le aspettative per il prossimo anno ancora ben al di sotto della media di lungo periodo e molto più economici rispetto agli Stati Uniti, significa che stiamo assistendo a un sostegno delle valutazioni e a una revisione degli utili. Negli ultimi sei-nove mesi c’è stata una consistente sovraperformance, in particolare rispetto agli Stati Uniti, e riteniamo che ciò sia dipeso da valutazioni convenienti, in termini assoluti e relativi, e da utili straordinari.L’Europa è stata economica in passato, ma mai a questi livelli e per così tanto tempo. È indubbiamente una regione a basso rendimento e dovrebbe quindi essere scambiata con uno sconto sul prezzo/utile (P/E), ma le valutazioni attuali mostrano – utilizzando un’esposizione settoriale normalizzata tra le due regioni – uno sconto sostanziale rispetto agli Stati Uniti. Per comprendere la direzione del mercato, bisogna osservare i Purchasing Managers Indices (PMI), in quanto tendono a essere validi indicatori della crescita degli utili, che a sua volta guidano i mercati. Gli indici PMI rimangono solidi e ciò fornisce un certo sostegno macro alla regione. Gran parte di questo è attribuibile al calo dei prezzi del gas e alla riapertura della Cina. Tuttavia, si deve rimanere vigili su aspetti come il ciclo delle scorte, che è stato un vento favorevole per molte aziende, e osservare attentamente i PMI per individuare eventuali segnali d’allarme.Inoltre, non possiamo non parlare dell’inflazione. La discesa sarà piuttosto rapida a partire dai prossimi mesi. Nonostante i recenti avvenimenti nel settore bancario, ciò implicherebbe essere più vicini alla fine del ciclo di inasprimento e, da un punto di vista stilistico, potrebbe rivelarsi un sostegno per l’area di qualità de-rated del mercato. Vediamo alcune eccellenti opportunità di investimento e valutazioni molto più convenienti di quelle che abbiamo visto in passato.Per trovare opportunità interessanti la priorità è concentrarsi sulle aziende con rendimenti elevati, sostenibili, costanti e a lungo termine, a bassa intensità di capitale. Queste aziende tendono ad avere un certo grado di protezione intorno a sé e un grado di forza che consente loro di capitalizzare le flessioni macro. Puntare su attività ad alto rendimento e a spread positivo, che reinvestono continuamente nel proprio business, rimane la chiave per aumentare i rendimenti per gli azionisti nel lungo periodo. Negli ultimi 18 mesi molte aziende europee sono diventate molto più convenienti e riteniamo che questo permetterà di trovare ottimi punti di ingresso a lungo termine in alcune società interessanti. (abstract fonte: http://www.verinieassociati.com)
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Dove va l’Europa?
Posted by fidest press agency su venerdì, 14 aprile 2023
Parma,giovedì 20 aprile alle 17 nell’Aula Magna dell’Università di Parma (Sede Centrale, via Università 12). S’intitola così la lectio che Massimo Cacciari, Professore emerito di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele.L’appuntamento, patrocinato dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali e dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo, dal Comune di Parma e dall’Associazione Montanara Laboratorio Democratico a.p.s., è stato organizzato da Fausto Pagnotta, docente a contratto e assegnista di ricerca in Storia del pensiero politico all’Università di Parma.Dopo i saluti istituzionali dei Direttori di Dipartimento Giovanni Francesco Basini (Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali) e Diego Saglia (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali) e del Sindaco di Parma Michele Guerra, Massimo Cacciari affronterà nella sua lectio alcuni dei nodi cruciali inerenti al ruolo dell’Europa di fronte alla crisi geopolitica in atto. Partendo dalle riflessioni contenute in due suoi famosi saggi, L’Arcipelago e Geo-filosofia dell’Europa, il prof. Cacciari si soffermerà in particolare su alcune delle maggiori criticità geopolitiche che oggi rischiano di mettere in discussione, sia sul piano identitario sia su quello politico e culturale, i principi fondativi sui quali si è potuta realizzare storicamente l’Unione Europea.L’incontro si presenta dunque come un’occasione per cercare di affrontare, attraverso la riflessione di uno dei maggiori filosofi contemporanei, il tema della sopravvivenza (nel presente e nel prossimo futuro) dell’idea politica di Europa in uno dei momenti più complessi e critici che l’Unione Europea si è trovata ad affrontare nella sua storia. L’appuntamento è aperto a tutte le persone interessate, con libero accesso in Aula Magna fino a esaurimento posti e con la possibilità di seguire la lectio anche in video-collegamento nell’Aula dei Cavalieri messa a disposizione per l’occasione.
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È arrivata la primavera per l’economia in Europa e Regno Unito?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 12 aprile 2023
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un miglioramento del contesto macroeconomico nel Regno Unito e in Europa. In larga parte questo scenario è dovuto al calo dei prezzi del gas naturale. C’è la concreta possibilità che l’inflazione scenda sotto il 3% alla fine di quest’anno, sia in Europa che nel Regno Unito. Con l’allontanarsi della paura di prezzi energetici alle stelle, la fiducia dovrebbe aumentare e la spesa crescere. Finora, i segnali ricevuti si sono rivelati a sostegno di un simile scenario. I dati economici sono stati molto più forti del previsto sia nel Regno Unito che nell’area euro. Nonostante le preoccupazioni per la crisi del credito negli Stati Uniti e l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, non si sono verificate corse agli sportelli nel Regno Unito o in Europa e anche le preoccupazioni per Deutsche Bank sono diminuite. L’inflazione è già scesa in modo significativo nell’area dell’euro – gli ultimi dati parlano di un 6,9%, in calo rispetto al picco del 10,7% di ottobre 2022. I progressi sono stati molto più lenti nel Regno Unito, dove l’inflazione rimane superiore al 10%, ma riteniamo sia solo questione di tempo prima che crolli anche qui. Il fattore che ci aspettiamo comporti uno slancio ulteriore nel tempo è legato alla spesa dei consumatori in Germania. La fiducia dei consumatori è nel complesso aumentata, i redditi reali stanno crescendo, le bollette energetiche sono in calo ed è disponibile ancora un sacco di denaro non speso dopo il generoso sostegno fiscale durante la pandemia.Ovviamente non stiamo parlando di un boom economico. Ma il diffuso timore di recessione che si era manifestato lo scorso autunno si è rivelato infondato e nel 2023 ci aspettiamo di assistere a una crescita lenta e costante sia in Europa che nel Regno Unito. Uno dei principali venti contrari per il Regno Unito è rappresentato oggi dall’aumento dei tassi ipotecari. Quest’ultimi sono aumentati anche in Europa, ma l’impatto è più forte nel Regno Unito, in parte perché i tassi ipotecari sono scesi così tanto, ma anche perché il fatturato del mercato immobiliare britannico è superiore a quello di molti altri Paesi europei.Questo determina importanti conseguenze per la politica monetaria. La Banca Centrale Europea può dirsi soddisfatta che l’inflazione complessiva si sia attenuata; tuttavia, l’inflazione di fondo non è diminuita e l’inflazione salariale sta accelerando. Con il miglioramento delle prospettive di crescita, ci aspettiamo che la BCE continui ad aumentare i tassi. Se, come prevediamo, gli Stati Uniti entreranno in recessione entro la fine dell’anno, i tassi americani potrebbero scendere al di sotto di quelli europei, il che rappresenterebbe un cambiamento davvero drammatico. Alla luce di tutto questo, l’euro e la sterlina potrebbero continuare a rafforzarsi rispetto al dollaro USA. Sebbene riteniamo che un eventuale rialzo della sterlina sarà comunque limitato dal freno all’economia derivante dai tassi ipotecari, il che significa che la Banca d’Inghilterra potrebbe non aumentare ulteriormente i tassi. Nel complesso, con un’economia migliore, anche le azioni europee potrebbero sovraperformare le loro controparti statunitensi.
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Schroders – Europa emergente: il crollo dei prezzi del gas porta nuovi benefici?
Posted by fidest press agency su sabato, 1 aprile 2023
A cura di Andrew Rymer, CFA, Senior Strategist, Strategic Research Unit, e Rollo Roscow, Emerging Markets Fund Manager, Schroders. I prezzi del gas naturale sono scesi di ben l’87% dal picco raggiunto a fine agosto 2022, a seguito della brusca impennata dei prezzi innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Per i mercati emergenti dell’Europa centrale, cioè Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca – noti come Paesi CE3 – ciò ha portato un notevole sollievo a livello economico e finanziario. Da quando il prezzo del gas naturale ha raggiunto il picco, i Paesi CE3 hanno sovraperformato i mercati emergenti globali, misurati dall’MSCI Emerging Markets, in media del 20% e addirittura del 24% nel caso della Polonia. Tuttavia, gli ultimi dati macroeconomici dei Paesi CE3 rimangono generalmente deboli, riflettendo l’impatto dell’aumento dei tassi e dell’inflazione sui redditi reali. Inoltre, il rischio geopolitico sembra destinato a rimanere una nube minacciosa all’orizzonte. Vi sono tuttavia segnali che indicano che le prospettive hanno smesso di deteriorarsi e potrebbero essere destinate a migliorare. I livelli di stoccaggio di gas nell’Eurozona sono molto alti per questo periodo dell’anno, rispetto alla media degli ultimi dieci anni, di conseguenza il rischio di carenze di approvvigionamento o di interruzioni di corrente sembra essere minimo almeno fino al prossimo inverno. Inoltre, l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) ha sostituito alcune forniture russe nel 2022, in un’efficace ristrutturazione dei mercati energetici globali. Come in altre parti del mondo, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, le banche centrali dei Paesi CE3 hanno risposto all’aumento dell’inflazione con un inasprimento della politica monetaria, con un rialzo di ben oltre il 6% in Polonia e Repubblica Ceca, e di oltre l’11% in Ungheria. Con l’inflazione in attenuazione e i prezzi del gas in discesa, negli ultimi mesi le banche centrali hanno poi deciso di lasciare i tassi fermi. Anche in seguito alla forte performance dei mercati azionari dei Paesi CE3 dopo il picco del prezzo del gas in agosto, le valutazioni di Polonia e Ungheria appaiono ancora convenienti su base combinata. È importante notare che Ungheria e Repubblica Ceca sono mercati piccoli. In totale, ci sono tre titoli in ogni indice nazionale. Ciò può alterare i dati di valutazione principali. Basti pensare che per la Repubblica Ceca il titolo più grande e dominante dell’indice è una società del settore energetico. Le valute di Polonia e Ungheria sono relativamente a buon mercato rispetto alla media di lungo periodo. Tuttavia, dopo la forte performance degli ultimi mesi, il grado di economicità si è ridotto. Il quadro generale dei Paesi CE3 è più sano rispetto a un anno fa. La crisi energetica si è in parte attenuata e, se la disinflazione seguirà le previsioni, le prospettive potrebbero migliorare progressivamente fino al 2023. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia rimarrà un rischio, ma se i prezzi dell’energia rimarranno bassi e quelli alimentari si ridurranno come previsto, le prospettive dovrebbero continuare a migliorare. (abstract by http://www.verinieassociati.com)
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“PGIM Real Estate: il riprezzamento porterà opportunità in Europa”
Posted by fidest press agency su sabato, 18 marzo 2023
A cura di Greg Kane, Head of European Investment Research for PGIM Real Estate. Nei mercati immobiliari europei si potrà assistere a una significativa correzione dei prezzi. I tassi di interesse sono aumentati bruscamente per tutto il 2022 e questo ha lasciato le rendite immobiliari esposte. L’ipotesi di un riprezzamento è forte; Le strategie di puro repricing, magari nei settori più deboli come quello retail, si affermeranno probabilmente più tardi. Alcuni vecchi asset non saranno più adatti alla loro destinazione d’uso e dovranno essere sostituiti. Stiamo assistendo a una spinta verso l’ESG su vari fronti: il sentiment delle aziende nei confronti della necessità di occupare spazi green è aumentato drasticamente negli ultimi anni e questo sta spingendo i requisiti e il potenziale di crescita degli affitti per gli asset di alta qualità. Per quanto riguarda gli investitori, si assiste a una quota crescente di volumi destinati a transazioni di tipo green.
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In Europa non è necessario che i tassi d’interesse salgano ancora di molto
Posted by fidest press agency su martedì, 14 marzo 2023
A cura di Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa, di Columbia Threadneedle Investments. Si dice che “la necessità aguzzi l’ingegno”, così l’Europa ha agito prontamente nell’allentare la sua dipendenza dal gas russo. Il carovita ha indotto le famiglie a ridurre il consumo di energia abbassando i termostati, e anche le aziende hanno ridotto il consumo di gas, pur preservando la produzione. Inoltre, l’inverno mite ha contribuito a ridurre i consumi. Per ovviare ai problemi di fornitura, la Germania ha costruito i suoi primi cinque terminal galleggianti di gas naturale liquefatto (LNG), mentre il gas norvegese sta arrivando per la prima volta in Polonia. L’alleviarsi dell’emergenza energetica ha fatto crollare i prezzi del gas (Figura 1), spingendo al ribasso l’inflazione e risollevando la fiducia delle imprese: tutti fattori positivi per le azioni. L’inflazione europea scaturita dai problemi alle catene di approvvigionamento legati alla pandemia, si è inasprita a fronte degli effetti della guerra in Ucraina. Prevediamo che l’inflazione dei prezzi al consumo scenderà al 3%-4% entro la fine dell’anno, favorendo l’economia europea. In Europa emergono accenni di ripresa, ma i segnali risultano contrastanti. Il miglior indicatore anticipatore è l’offerta di moneta, che sembra diminuire ulteriormente. Se l’inflazione si ridurrà come prevediamo, la domanda aumenterà. In Europa vi sono ampi margini di incremento della domanda di beni durevoli, a differenza degli Stati Uniti, dove la domanda ha già superato i livelli pre-pandemia. Un altro fattore positivo riguarda la fine della politica zero Covid in Cina. Il paese assorbe l’8% delle vendite europee, facendo dell’Europa il suo secondo partner commerciale dopo il Sud-Est asiatico. Passando alle azioni, le valutazioni (Europa compresa) appaiono ragionevoli dopo le flessioni del 2022. Lo sconto di valutazione tra le azioni europee e quelle statunitensi non è mai stato così ampio. Ci aspettiamo che la Banca centrale europea non alzi i tassi nella misura prevista dal mercato. Il tasso d’interesse neutrale europeo è basso, molto più basso che negli Stati Uniti. L’economia europea è troppo fragile per resistere ai rialzi dei tassi operati dalla Fed. Il tasso neutrale reale in Germania è intorno allo zero, mentre in Italia è negativo. La Germania potrebbe sopravvivere con tassi del 2,5%; l’Italia no. Riepilogando, l’inflazione in Europa è stata causata da uno shock sul lato dell’offerta, ma è stata scongiurata una spirale prezzi/salari. In Europa non è necessario che i tassi aumentino di molto, il che significa che i prezzi delle azioni beneficiano ancora di un margine di rialzo residuo. (abstract by columbiathreadneedle.it)
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Ai “Seminari di Europa” gli imperatori romani
Posted by fidest press agency su domenica, 12 marzo 2023
Parma 14 marzo alle 17 al ParmaUniverCity info Point. Relatore sarà Ignazio Tantillo dell’Università di Napoli L’Orientale. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Parma a questo link https://youtube.com/live/zowC1Otm_j0?feature=share. I Seminari di Europa sono nati nel 2018 per riflettere sui temi dell’incontro tra culture e sul patrimonio culturale europeo come bene comune, sugli ideali, i principi e i valori che ne sono alla base. L’iniziativa è promossa dall’Università di Parma (curatore il docente di Storia romana Alessandro Pagliara) con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune e di Fondazione Cariparma, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, della Scuola per l’Europa e del Collegio Europeo di Parma. Tra le istituzioni nazionali, i Seminari di Europa si avvalgono del patrocinio e del contributo della Giunta Centrale per gli Studi Storici e dell’Istituto Italiano per la Storia Antica di Roma. Da quest’anno si è aggiunta la Fondazione I Lincei per la Scuola, con cui l’Ateneo ha perfezionato una convenzione a inizio autunno attivando il Polo di Parma per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti.L’edizione 2022-2023 dei Seminari di Europa, parte dell’offerta culturale che l’Ateneo propone nell’ambito della convenzione con la Fondazione I Lincei per la Scuola, è stata composta da cinque lezioni, tenute da docenti di diverse università italiane, che hanno affrontato temi chiave della storia di Grecia e Roma.
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Malware 2022: l’Italia è il Paese più colpito in Europa
Posted by fidest press agency su mercoledì, 22 febbraio 2023
L’Italia è il Paese europeo più colpito da attacchi malware nel 2022. Il dato emerge dall’ultimo report di Trend Micro Research, la divisione di Trend Micro, leader globale di cybersecurity, specializzata in ricerca&sviluppo e lotta al cybercrime.I laboratori Trend Micro stanno analizzando tutti i dati dell’anno passato, ma un primo dettaglio che emerge è che l’Italia ha occupato il gradino più alto del podio nella classifica dei Paesi europei più colpiti dai malware nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre, novembre e dicembre: 8 mesi su 12. Nell’ultimo trimestre del 2022 l’Italia è stata anche terza al mondo, preceduta soltanto da Giappone e Stati UnitiIn totale, i malware che hanno colpito l’Italia nel 2022 sono stati 247.040.439. I dati sono frutto delle analisi della Smart Protection Network, la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber, per bloccare gli attacchi in tempo reale grazie alla migliore tecnologia disponibile sul mercato. La Smart Protection Network è costituita da oltre 250 milioni di sensori e blocca una media di 65 miliardi di minacce all’anno, con il record di 94 miliardi di minacce bloccate nel 2021.
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