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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Posts Tagged ‘europei’

Dichiarazione dell’europarlamentare Achille Variati sui fondi europei del PNRR all’Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 5 dicembre 2022

“Dopo solo un mese il governo italiano sta già mettendo a rischio i cruciali fondi europei del PNRR. Il danno sarebbe spaventoso, azzoppando lo sviluppo dell’Italia in una fase difficilissima. Da un lato ci sono ritardi, anche rispetto all’annuncio (fatto un mese fa da Meloni a Bruxelles) di un decreto sulla gestione del Piano, decreto che non si è mai visto. E quindi si rischiano di non ricevere i prossimi 21 miliardi di euro. Dall’altro lato ci sono le forti preoccupazioni della Commissione europea per le misure prese dal governo sui pagamenti elettronici e l’aumento del tetto del contante. Viste come scelte che indeboliscono, forse compromettono, gli impegni alla lotta all’evasione fiscale che l’Italia con i governi precedenti aveva preso. E che sono essenziali per la conferma di quei fondi PNRR che per l’Italia sono strategici. Al momento tira una brutta aria: la Commissione definirà la legge di Bilancio italiana «solo parzialmente in linea» con gli obiettivi e gli accordi… Davvero un pessimo inizio”.

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Due fondazioni per la formazione dei cittadini europei

Posted by fidest press agency su venerdì, 18 novembre 2022

La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo di Torino e la Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS di Ferrara, si sono aggiudicate un grant della Comunità Europea all’interno di CERV – Citizens, Equality, Rights and Value, programma che sostiene progetti volti a sensibilizzare i cittadini europei alla loro storia, cultura e valori comuni. Il progetto realizza percorsi formativi per docenti, educatori e studenti, che si configurano come percorsi di Educazione civica, con un forte focus sul tema della ricerca storica e delle competenze informative, attraverso prospettive di insegnamento innovative, strumenti digitali, forme di engagement e di condivisione, che aprono il progetto ad un audience esteso e internazionale. Attraverso un approccio di digital humanities, il progetto esplora tre dimensioni principali, memoria, ricerca e educazione, avvalendosi dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo. L’Archivio conserva infatti le carte del Servizio Gestioni EGELI dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino, delegato al sequestro e alla gestione dei beni sequestrati agli ebrei in Piemonte e Liguria in seguito all’emanazione da parte del governo fascista italiano delle leggi “in difesa della razza” nel 1938 e negli anni successivi. Il concetto portante del progetto REMEMBR-HOUSE è la casa, soggetto conosciuto e condiviso che facilita l’empatia e consente di attivare riflessioni sotto differenti prospettive e riferimenti contemporanei: casa come famiglia, rifugio, vita quotidiana, sicurezza, spazio privato, spazio segreto, trappola… Il progetto che si avvia a novembre 2022 è biennale e prevede attività di training per i docenti, workshop e laboratori con i ragazzi, eventi di divulgazione, contenuti multimediali, la realizzazione di manuali e kit didattici in formato bilingue. Cuore del progetto è il modulo laboratoriale, con la realizzazione di una propria casa della memoria: a partire dalle fonti archivistiche, la comprensione e la riflessione personale dei ragazzi sui temi trattati si concretizzerà nella creazione della propria REMEMBR-HOUSE, un modello in scala 1:20, in cui interagiscono ricerca, storytelling e sperimentazione creativa. Un contest deciderà i migliori progetti di “case” che potranno essere riprodotte con una modalità di “mostra in scatola” e ospitate in diverse location.

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Voli al decollo: europei +168,4%, intercontinentali +125,7%

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 agosto 2022

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat resi noti ieri sull’inflazione tendenziale di luglio per stilare 3 classifiche dei rialzi: prodotti alimentari, caro vacanze e quella relativa a tutti i beni e servizi.Per la top 30 relativa a tutto il paniere Istat, vincono i Voli europei letteralmente decollati del 168,4% su luglio 2021, al 2° posto i Voli intercontinentali volati del 125,7%. Medaglia di bronzo all’Energia elettrica del mercato libero (+109,2%) che batte il Mercato tutelato fermo al 5° posto con un ben più basso +57,3%.”Il fatto che il rincaro del mercato libero sia quasi il doppio di quello del tutelato, 1,9 volte in più, dimostra come non ci sia ancora abbastanza concorrenza nel settore dell’energia e come non si possa eliminare il mercato tutelato e il ruolo di Acquirente unico. Per una famiglia vuol dire una stangata media pari a 690 euro su base annua per il libero contro i 362 euro del tutelato, una differenza abissale, da cui si salvano solo i fortunati che avevano sottoscritto lo scorso anno un contratto a prezzi fissi e non hanno subito variazioni contrattuali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.Al 4° posto l’Olio diverso da quello di oliva (+65,8), 1° per gli alimentari, al 6° il Gasolio per riscaldamento (+52,5%), poi il Gas del mercato tutelato con +43,2% (il dato tendenziale del mercato libero non è ancora rilevato dall’Istat), Gpl e metano (+38,6%), al 9° il Burro (+32,3%), al 2° posto degli alimentari. Chiude la top ten il Gasolio per mezzi di trasporto (+30,9%).All’11° posto i Voli nazionali (+26,9%), poi la Pasta (fresca e secca) con +26,3%, che vince la Medaglia di Bronzo per gli alimentari, il Noleggio mezzi di trasporto e sharing (+24,4%).Oltre alla Benzina (15°, +22,3%), si segnalano Farina (16°, +21,6%), Riso (18°, +19,1%) e Margarina (19°, +18,9%), rispettivamente al 4°, 5° e 6° posto nella top ten del cibo. Concludono la top 20 i vegetali come cetrioli, melanzane e zucchine (+18,8%), al 7° posto per il cibo. Si segnalano poi nella top 30 i Gelati (22°, +17,8%), in ottava posizione per gli alimentari, Alberghi e motel (23°, +16,6%), il Pane confezionato che con +16,1% si colloca in 25° posizione (9° per il cibo) e che batte il pane fresco fermo a +11,1%. Il Latte conservato con +16% è al 26° posto della classifica generale e chiude la top ten del cibo. La top 30 assoluta termina con pesche (+14,8%) e meloni e cocomeri (+14,6%).Nulla di buono anche per chi è in ferie. Togliendo dalla classifica i rialzi esorbitanti dei costi di trasporto, dai voli ai carburanti, già indicati nella classifica generale (salvo il trasporto marittimo che segna un +9,1%) e limitandosi alle vere voci tipicamente legate alle vacanze e all’estate, ossia alle divisioni di spesa Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione, al 1° posto della top ten dei rincari sulle vacanze ci sono gli Alberghi e motel con +16,6%. Medaglia d’argento per le Pensioni con +9,4%. Al 3° i Pacchetti vacanza nazionali con +5,7%. Non va meglio per chi vuole mangiare fuori. Al 4° posto Pasto in pizzeria (+5,4%), poi i Fast food e servizi di ristorazione take away (+5,2%), al 6° con +5% le Consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria come il gelato artigianale (da non confondere con i gelati confezionati che comperiamo al supermercato che salgono del 17,8%). Seguono Ristoranti con +4,8%, Bar (+4,6%) e Musei (+3,6%). Chiudono la top ten le Manifestazioni sportive e il Cinema, entrambe a +2,4%.

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Turchia: sempre più lontana dai valori e dagli standard UE

Posted by fidest press agency su venerdì, 10 giugno 2022

In una risoluzione approvata martedì, i deputati riconoscono che, nonostante le ripetute dichiarazioni della Turchia di voler diventare stato membro UE, il paese si è costantemente sottratto agli impegni assunti nell’ambito del processo di adesione negli ultimi due anni. Il testo, non legislativo, è stato approvato con 448 voti favorevoli, 67 contrari e 107 astensioni. Il Parlamento accoglie con favore il leggero miglioramento recente delle relazioni tra UE e Turchia nel loro complesso, in particolare nei colloqui di alto livello. Purtroppo, questa cooperazione rafforzata coesiste con conflitti regolari poiché, sottolineano i deputati, le relazioni con i Paesi UE limitrofi rimangono difficili.La risoluzione evidenzia il persistente deterioramento della situazione dei diritti umani in Turchia. I deputati deplorano le continue pressioni legali e amministrative sulla società civile e sui difensori dei diritti umani, avvocati e giornalisti, e chiedono alla Commissione di fornire finanziamenti sufficienti per gli sforzi a favore della democrazia in Turchia.I deputati accolgono con favore la disponibilità della Turchia ad agire come mediatore nella guerra russa contro l’Ucraina e sottolineano come sia di vitale importanza che l’UE e la Turchia cooperino adeguatamente in politica estera e di sicurezza nell’attuale contesto. Inoltre, i deputati ringraziano il paese per il suo fermo allineamento alla NATO e all’UE.Nel testo, si elogiano gli sforzi della Turchia nel continuare ad ospitare la più grande popolazione di rifugiati al mondo e si prende atto della continua erogazione di finanziamenti UE a tale scopo, che i deputati si impegnano a mantenere in futuro. I deputati sostengono inoltre la proposta della Commissione di avviare i negoziati per rinnovare un’Unione doganale reciprocamente vantaggiosa, ma avvertono che il Parlamento sosterrà un accordo finale solo qualora siano soddisfatte le necessarie condizioni democratiche in materia di diritti umani e libertà fondamentali, rispetto del diritto internazionale e relazioni di buon vicinato.In sintesi, i deputati affermano che il Parlamento non può, in questa fase, che confermare la sua posizione in favore di una sospensione formale dei negoziati di adesione con la Turchia, di fatto fermi dal 2018. Secondo i deputati, opponendosi apertamente alle sentenze vincolanti della Corte europea dei diritti dell’uomo in relazione al caso di Osman Kavala e altri, l’attuale governo turco ha deliberatamente demolito qualsiasi possibilità di riaprire il processo di adesione all’UE in questo momento. I deputati chiedono al governo turco di trattare in buona fede le domande di adesione alla NATO di Finlandia e Svezia, di adoperarsi in modo costruttivo per risolvere eventuali questioni in sospeso e di astenersi dall’esercitare indebite pressioni in tale processo. I deputati sottolineano infine che è importante che, nelle attuali gravi circostanze, tutti gli alleati della NATO agiscano con lungimiranza e ratifichino prontamente i protocolli di adesione dei due paesi.

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I giovani europei acquistano più prodotti contraffatti e accedono a contenuti pirata

Posted by fidest press agency su mercoledì, 8 giugno 2022

L’edizione 2022 della scheda di valutazione sui giovani e la proprietà intellettuale, pubblicata oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), fornisce un aggiornamento sui comportamenti dei giovani nei confronti delle violazioni della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia. Oltre la metà (52 %) dei giovani intervistati aveva acquistato online almeno un prodotto contraffatto nell’ultimo anno, intenzionalmente o accidentalmente, e un terzo (33 %) aveva effettuato l’accesso a contenuti illegali online. I prodotti contraffatti che i giovani acquistano intenzionalmente più spesso sono abbigliamento e accessori (17 %), seguiti da calzature (14 %), dispositivi elettronici (13 %) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12 %). Ma i giovani acquistano prodotti contraffatti anche a causa di indicazioni fuorvianti: l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti si attesta altresì al 37 %, e gli intervistati hanno dichiarato di avere difficoltà a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti. Il 48% non aveva acquistato tali prodotti o non era certo di averli acquistati o meno. Per quanto riguarda i contenuti digitali, l’accesso da fonti legali sta guadagnando terreno tra le generazioni più giovani. Il 60 % afferma di non aver utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali nell’ultimo anno rispetto al 51 % nel 2019 e al 40 % nel 2016, confermando così la tendenza in atto. Tuttavia, la pirateria intenzionale rimane stabile, con il 21 % dei giovani consumatori (uno su cinque) che ammette di aver effettuato l’accesso a contenuti piratati consapevolmente negli ultimi 12 mesi. Una percentuale significativa di giovani è stata indotta ad accedere a contenuti piratati da indicazioni fuorvianti. Il 12 % ha effettuato l’accesso a contenuti illegali accidentalmente e il 7% non sa se lo abbia fatto. Il principale tipo di contenuti piratati era costituito da film (61 %) e serie televisive (52 %), seguiti da musica (36 %), utilizzando principalmente siti web, app e canali di social media dedicati. Mentre il prezzo e la disponibilità continuano a essere le ragioni principali per cui si acquistano prodotti contraffatti e si accede a contenuti piratati intenzionalmente, le influenze sociali, come il comportamento di familiari, amici o persone di propria conoscenza, stanno guadagnando terreno in modo significativo. Tra gli altri fattori si annoverano il disinteresse riguardo alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la mancata percezione di qualsivoglia differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti nonché la facilità di reperire od ordinare prodotti contraffatti online. Un intervistato su 10 ha fatto riferimento a consigli da parte di influencer o persone famose. Scopo della ricerca è comprendere le percezioni e i comportamenti dei giovani rispetto alla proprietà intellettuale nel momento in cui accedono a contenuti digitali o acquistano prodotti fisici. L’analisi quantitativa relativa al 2022 è stata condotta su un totale di 22 021 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022. L’EUIPO è una delle più grandi agenzie decentrate dell’UE, con sede ad Alicante (Spagna). Classificato come l’ufficio della proprietà intellettuale più innovativo al mondo. L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale è stato istituito nel 2009 per sostenere la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché quale ulteriore strumento per contrastare la crescente minaccia di violazioni della proprietà intellettuale in Europa. (abstract)

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Giornalisti europei arrestati in Iraq

Posted by fidest press agency su mercoledì, 11 Maggio 2022

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede alle istituzioni europee e alla Ministra degli Esteri tedesca di lavorare per il rilascio immediato di due operatori dei media arrestati in Iraq. La giornalista tedesca Marlene F. e il suo collega sloveno Matej K. sono stati arrestati dai militari nella regione settentrionale irachena di Sinjar alla fine di aprile. I due stavano facendo ricerche sulla comunità yezidi, contro la quale l’esercito iracheno sta aumentando le azioni. L’impressione è che l’esercito iracheno abbia voluto impedire di riferire sulla loro offensiva nella regione degli Yezidi. Ora veicoli corazzati dell’esercito iracheno stanno entrando nell’area di insediamento della comunità yezidi e attaccano le unità di autodifesa, apparentemente con lo scopo di disarmarle. Numerose persone sono già state costrette a fuggire a causa delle violenze. I due operatori dei media avevano fatto ricerche sulla comunità yezidi e sul genocidio da parte del cosiddetto “Stato Islamico” nel 2014 per diversi mesi, viaggiando nelle zone di insediamento yezidi. Di ritorno dalle celebrazioni del capodanno yazidi “Çarsema Sor”, sono stati arrestati dall’esercito iracheno. Nonostante le loro tessere stampa, sono stati perquisiti e minacciati, i loro zaini e telefoni confiscati. L’esercito iracheno ha annunciato sulla stampa locale che i due erano “combattenti stranieri” delle unità di resistenza di Sinjar (YBS). Già a gennaio, tre operatori dei media erano stati arrestati dall’esercito iracheno senza dare alcuna motivazione. Questi arresti sono preoccupanti. La situazione della comunità yezidi è ancora scottante. È difficile immaginare che gli Yezidi continuino a sperimentare odio e persecuzione. Solo attraverso un’autonomia assicurata la loro situazione in Iraq può migliorare. E solo se la gente qui ne sente parlare dai media può spingere verso questo miglioramento.

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Gli armatori europei chiedono ulteriori azioni nel Golfo di Guinea

Posted by fidest press agency su domenica, 5 dicembre 2021

Gli armatori europei sono estremamente preoccupati per gli attacchi di pirateria nel Golfo di Guinea. L’ultimo incidente nel sud della Nigeria, che ha coinvolto una sospetta nave pirata e la fregata danese Esben Snare e ha provocato la perdita di vite umane, evidenzia ulteriormente la gravità della minaccia della pirateria nel Golfo di Guinea.“La situazione nel Golfo di Guinea è una priorità assoluta per l’industria navale europea negli ultimi anni. Il numero di episodi di pirateria e il livello di violenza destano grandi preoccupazioni per la navigazione commerciale e per la sicurezza dei marittimi che navigano nell’area”, ha affermato il presidente dell’ECSA Claes Berglund.L’ECSA continua a sostenere pienamente le attività dell’UE nel Golfo di Guinea, compreso il meccanismo di presenza marittima coordinata (CMP) avviato nel gennaio 2021. Il CMP è un passo positivo per coordinare le risorse degli Stati membri nella regione e per rafforzare la cooperazione e la building capacity con gli Stati costieri, azioni fondamentali per risolvere questo complesso problema. Il recente incidente mostra tuttavia che sono necessarie ulteriori azioni e che la presenza di risorse navali è indispensabile per garantire che le navi e i loro equipaggi possano transitare in sicurezza nel Golfo di Guinea.“L’ ECSA ha molto apprezzato gli impegni già assunti da alcuni Stati membri dell’UE di dispiegare mezzi aerei e navali nella regione negli ultimi mesi e anni. Vorremmo incoraggiare fortemente gli Stati membri a considerare la questione di alta priorità e ad assegnare risorse adeguate per rafforzare la sicurezza marittima nel Golfo di Guinea ”, ha continuato Berglund. “ Ciò, insieme agli sforzi di cooperazione e allo sviluppo delle capacità nell’area, è fondamentale per salvaguardare il commercio e lo sviluppo nella regione e nel mondo ”, ha concluso.

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La percezione della salute degli Europei nell’era post Covid: l’indagine Merck

Posted by fidest press agency su lunedì, 29 novembre 2021

Gli italiani sono una delle popolazioni europee che dichiara il miglior stato di salute fisica a quasi due anni dall’inizio della pandemia. Ben il 56% dei cittadini italiani (rispetto al 54% degli europei), infatti, afferma che il proprio stato di salute fisica attuale è buono o molto buono. Solo il 45% (la stessa percentuale degli europei), però, valuta allo stesso modo la propria salute mentale. I problemi psicologici vengono indicati come la principale conseguenza della pandemia.Queste sono solo alcune delle conclusioni dell’”Indagine Merck: la percezione della salute degli europei nell’era post Covid”, un’iniziativa di Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, realizzata con il supporto tecnico di GAD3, che ha coinvolto 6.000 persone di età compresa tra 18 e 65 anni provenienti da dieci paesi (Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca e Svizzera).L’indagine macro mostra che gli europei (soprattutto italiani, spagnoli e portoghesi) ritengono che la pandemia li abbia aiutati a parlare apertamente, all’interno del proprio ambiente personale e professionale, della loro salute fisica e mentale. Così è stato per più di 7 italiani su 10. Inoltre, il 35% degli italiani afferma di aver migliorato la convivenza familiare e quasi 3 su 10 che l’esperienza ha favorito nuove abitudini più salutari ed uno spirito di maggiore solidarietà.Al contrario, gli italiani (come la media europea) sottolineano il peso dei problemi emotivi derivanti dalla pandemia e l’impossibilità di gestire al meglio le responsabilità familiari e lavorative. I risultati mostrano che il 19% dei giovani italiani (23% degli europei) ha avuto bisogno di aiuto psicologico. Stress e ansia, soprattutto tra le donne di età compresa tra i 18 e i 29 anni, sono, insieme alla paura e all’incertezza, le conseguenze psicologiche che hanno avuto il maggiore impatto sugli italiani nell’ultimo anno. Infatti, il 36% (26% degli europei) ha sviluppato la paura del contatto fisico con altre persone.La pandemia ha anche stimolato l’uso di nuove tecnologie per la salute. L’indagine Merck conclude che 7 europei su 10 affermano di sentirsi a proprio agio o sempre più a proprio agio con la telemedicina, sebbene la metà di loro preferisca ancora i consulti medici in presenza. Inoltre, 8 su 10 cercano su Internet informazioni riguardo a sintomi e malattie prima di fissare un appuntamento. Regno Unito, Italia e Polonia sono i più propensi a farlo: 1 italiano su 2 lo fa spesso o sempre. Ma i risultati mostrano cambiamenti rispetto ad altre abitudini. Dopo il periodo più acuto della crisi sanitaria, 1 italiano su 3 afferma di aver ridotto la propria vita sociale, il 29% afferma di aver ridotto i rapporti sessuali e il 26% afferma di aver iniziato a seguire una dieta più sana.Lo studio sonda anche l’opinione sul lavoro di diversi gruppi durante la pandemia e mette in evidenza il lavoro svolto dagli operatori sanitari, in particolare i farmacisti. Da notare che 6,5 italiani su 10 valutano il loro ruolo come buono o molto buono. Alla domanda su cosa dovrebbe essere migliorato nel sistema sanitario, oltre il 60% degli italiani risponde che dovrebbero essere investite maggiori risorse nella medicina preventiva, seguita dalle cure primarie e dalla ricerca e sviluppo dei farmaci. Questi risultati sono in linea con un’altra risposta degna di nota: il 31% degli italiani (35% degli europei) teme un’eventuale mancanza di cure che potrebbe derivare da un altro possibile collasso sanitario. Le conseguenze negative del Covid, però, non sembrano aver avuto troppa influenza sui progetti di maternità/paternità degli europei. Infatti, solo il 10% di loro ha ritardato i propri piani a causa della pandemia. In Italia questa percentuale è la più alta in Europa: 15%.

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2022 Anno europeo dei giovani: idee e aspettative dei giovani cercasi!

Posted by fidest press agency su venerdì, 29 ottobre 2021

A seguito dell’adozione della proposta formale per proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani, la Commissione invita ora i giovani a condividere aspirazioni, interessi e idee su ciò che si aspettano da questa iniziativa. Il sondaggio aperto oggi aiuterà a fare chiarezza sui temi, sui tipi di attività e sui benefici futuri e a lungo termine che i giovani vogliono vedere realizzati. Sarà possibile parteciparvi fino al 17 novembre 2021. L’Europa ha bisogno della visione, dell’impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore, più verde, più inclusivo e digitale. Organizzando l’Anno europeo dei giovani l’UE vuole moltiplicare e migliorare le opportunità per il futuro delle nuove generazioni.L’iniziativa, proposta dalla Presidente von der Leyen nel suo Discorso sullo stato dell’Unione, comprenderà una serie di eventi e attività per i giovani. L’intenzione è di intensificare l’impegno dell’Unione, degli Stati membri e delle autorità regionali e locali per riconoscere gli sforzi fatti dai giovani durante la pandemia e per sostenerli e coinvolgerli in una prospettiva post-pandemica. Nel corso del 2022 raccoglieremo ulteriori idee da includere nel processo e verificheremo l’andamento dell’iniziativa grazie a ulteriori sondaggi. I giovani saranno alla guida del processo sia prima sia durante l’Anno europeo dei giovani, affinché possano trarne il massimo vantaggio.

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Commento sui mercati europei

Posted by fidest press agency su venerdì, 29 ottobre 2021

A cura di Alistair Wittet, Gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest. Dopo una solida performance nei primi otto mesi dell’anno, a settembre è ripreso il ribasso dei mercati azionari mondiali. Come sempre, è difficile individuare l’esatta causa scatenante. All’inizio, la variante Delta del Covid-19 sembrava destinata a interrompere la ripresa (i viaggi aerei avevano persino invertito la loro tendenza al miglioramento in agosto), ma i progressi incoraggianti delle campagne vaccinali hanno attenuato queste preoccupazioni. Poi, a settembre, diverse banche centrali in tutto il mondo hanno aumentato i tassi, la maggior parte per la prima volta dall’inizio della pandemia, mentre la Federal Reserve statunitense e la Banca d’Inghilterra hanno annunciato l’intenzione di voler procedere a una stretta monetaria. Perché questa decisione? Il troppo denaro a basso costo da troppo tempo rischia di innescare uno scenario di iperinflazione, in particolare nel contesto di un’economia mondiale che si sta riprendendo bene dalla pandemia. Per i mercati azionari, tuttavia, ciò significa meno denaro per alimentare le quotazioni azionarie, o almeno questo è il pensiero corrente. Infine, la notizia che Evergrande, lo sviluppatore immobiliare cinese, non fosse in grado di rimborsare un’obbligazione ha aggiunto altri timori oltre a quello di una diffusione del contagio.Nel terzo trimestre le notizie sulle società non sono mancate. ASML ha continuato il suo trend rialzista fino all’attesissimo investor day, in cui ha aggiornato le sue previsioni fino al 2025, fornendo nuove linee guida fino al 2030 (che la inseriscono nel gruppo esiguo di società in grado di fare previsioni a così lungo termine). Le nuove stime prevedono un CAGR (tasso di crescita annuo composto) del fatturato dell’11% fino al 2030, con una crescita degli utili probabilmente più rapida. Rimaniamo molto positivi, in particolare dopo il recente calo delle azioni. Icon ha completato la fusione con PRA Health che le permetterà di raddoppiare le proprie dimensioni passando così dalla sesta alla seconda posizione tra le più grandi organizzazioni di ricerca a contratto (CRO) del settore. Da diversi anni il settore ha intrapreso un percorso di consolidamento e consideriamo questa fusione come una tappa importante per guadagnare in dimensioni e rilevanza. Novo Nordisk è cresciuta nettamente in seguito all’incredibile successo del suo nuovo prodotto per il trattamento dell’obesità, Wegovy, che ha portato la società a rivedere al rialzo i suoi obiettivi finanziari per il 2021. A poche settimane dal lancio negli Stati Uniti, il farmaco veniva già prescritto più del suo predecessore sei anni dopo il lancio. Insieme alla classe di farmaci GLP1, i prodotti per la perdita di peso di Novo dovrebbero portare a un’accelerazione della crescita dei ricavi del gruppo al 9% circa nei prossimi cinque anni.Come detto in passato, possiamo attualmente notare segni concreti dell’uscita dalla crisi economica con una ripresa a K. Le tendenze pre-crisi stanno accelerando, sia che si tratti di investimenti nel comparto digitale, di trasformazioni tecnologiche o di considerazioni ambientali. I titoli che già evidenziavano solidità diventano ancora più forti. Per esempio, la domanda dei pannelli isolanti prodotti da Kingspan sta accelerando man mano che le aziende cercano di ridurre il loro impatto ambientale. Le vendite di sigillanti per automobili di Sika, o del software di progettazione di Dassault, sono state sostenute dall’adozione sempre più crescente di veicoli elettrici. Gli investimenti nel digitale su larga scala hanno provocato un aumento della domanda delle competenze di Accenture, mentre va da sé che le prospettive di ASML non potevano che uscire rafforzate dal fabbisogno di semiconduttori derivante da questo tipo di investimenti. Concretamente sono anche questi fattori ad aver sostenuto il fatturato organico del portafoglio nel primo semestre 2021, che è superiore del 13% circa allo stesso periodo del 2019, mentre il PIL europeo è appena tornato al suo livello pre-crisi.

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Mercati europei in crescita

Posted by fidest press agency su domenica, 10 ottobre 2021

A cura di Arnaud Cosserat, Gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest. In agosto i mercati hanno continuato a salire e l’indice MSCI Europe ha raggiunto nuovi picchi. I timori riguardanti la diffusione della variante Delta del Covid-19 hanno portato a una sottoperformance delle società retail, dell’aerospaziale e delle bevande, mentre società più difensive e il settore tecnologico hanno sovraperformato.Nel settore farmaceutico, Novo Nordisk è cresciuta nettamente, dato che il successo superiore alle aspettative del suo nuovo farmaco per combattere l’obesità (Wegovy) ha portato la società a rivedere al rialzo le stime per tutto l’anno. Continuiamo a ritenere che il forte potenziale di Novo nei farmaci della classe GLP1 (cura del diabete) e contro l’obesità porterà a un periodo di crescita accelerata nei prossimi anni. Una società che spicca è inoltre Adyen, società di pagamento olandese valutata ad oltre 80 mld di euro, che sta rapidamente diventando un gigante mondiale tra le fintech. Adyen continua a ottenere risultati eccezionali, con una crescita dei ricavi del 46% e il raddoppio dell’EPS nel primo semestre 2021.Il gruppo multinazionale LVMH ha registrato un calo insieme al settore del lusso in generale, a causa delle inquietudini per l’impatto che l’obiettivo di prosperità comune del Partito Comunista cinese potrebbe avere sulla domanda di beni di lusso. Sebbene questo resti un rischio, esso è attentamente controbilanciato dalla prospettiva che un ampliamento della classe media in Cina possa consentire di creare una domanda ambiziosa. Ambu, società di tecnologia medica, ha continuato a perdere terreno, dopo aver già ridotto le stime per tutto l’anno a luglio, a causa dei ritardi nel lancio del suo broncoscopio usa e getta di quinta generazione. Da un punto di vista ambientale e di governance, tuttavia, la società ha fatto progressi nominando due nuovi membri del consiglio di amministrazione e sottoscrivendo l’iniziativa Science Based Targets per la riduzione delle emissioni di CO2.

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Fondi europei per sostenere l’occupazione

Posted by fidest press agency su martedì, 28 settembre 2021

La Commissione, nel quadro di REACT-EU, ha stanziato oltre 1,2 miliardi di € per sei programmi operativi (PO) del Fondo sociale europeo in Italia, Germania e Spagna al fine di aiutare questi paesi a riprendersi dall’emergenza coronavirus. In Italia il PO nazionale “Per la Scuola” otterrà 1 miliardo di € in più per migliorare la transizione digitale nelle scuole tramite l’accesso alla banda ultralarga e a nuove lavagne e attrezzature digitali e interattive. I finanziamenti supplementari saranno destinati inoltre alla creazione di laboratori innovativi, anche in materia di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie. In Spagna, la Comunità autonoma di La Rioja riceverà ulteriori 19 milioni di € per aiutare i disoccupati a entrare nel mercato del lavoro, per rafforzare il sistema sanitario assumendo personale supplementare e per sostenere l’integrazione sociale e nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. I fondi saranno utilizzati anche per garantire che alunni e studenti ricevano un’istruzione continua durante tutta la pandemia di coronavirus. In Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia riceverà 110 milioni di € per sostenere, in particolare, i giovani e coloro che hanno sofferto maggiormente a causa della pandemia di coronavirus, ad esempio le persone con deficit nell’istruzione di base. I nuovi fondi le aiuteranno ad acquisire ulteriori competenze, comprese quelle digitali, e a trovare nuovi posti di lavoro. Gli apprendisti, in particolare nelle piccole imprese, riceveranno inoltre una formazione supplementare per acquisire nuove competenze che aumenteranno le loro possibilità di trovare un lavoro dopo l’apprendistato. Il sostegno supplementare dell’UE aiuterà anche le strutture di assistenza diurna ad assumere personale supplementare. Nel Saarland 15,4 milioni di € saranno messi a disposizione per sostenere la formazione professionale. Ciò contribuirà a proteggere i posti di lavoro o ad aumentare le possibilità di trovare un nuovo lavoro. I fondi saranno utilizzati anche per migliorare le competenze digitali degli erogatori di formazione e dei dipendenti e per evitare che i giovani abbandonino la formazione a causa della pandemia, ad esempio fornendo attrezzature informatiche per i partecipanti particolarmente svantaggiati e creando offerte di apprendimento digitale che colleghino scuole e imprese regionali. Nel Land Assia, 41 milioni di € saranno utilizzati per fornire un sostegno mirato a coloro che hanno avuto bisogno di assistenza durante la pandemia, come le persone in cerca di lavoro, le famiglie povere, i giovani in transizione dalla scuola al lavoro e le persone con scarse competenze linguistiche. Inoltre, i fondi saranno utilizzati per migliorare le competenze digitali delle persone. Infine, circa 30 milioni di € saranno messi a disposizione del Land Sassonia-Anhalt per gli alunni provenienti da contesti svantaggiati, grazie a servizi digitali di consulenza e sostegno nuovi e perfezionati. REACT-EU fa parte di NextGenerationEU e stanzia 50,6 miliardi di € in finanziamenti aggiuntivi (a prezzi correnti) ai programmi della politica di coesione nel corso del 2021 e del 2022 per la transizione verde e digitale e per una ripresa socioeconomica sostenibile.

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270 miliardi di fondi agricoli europei agli amici?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 Maggio 2021

“I fondi agricoli europei contribuiscono alla frode e alla corruzione, minando lo Stato di diritto in cinque paesi della Ue: Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca”.Così la denuncia degli europarlamentari del gruppo Verdi nel rapporto “Dove finiscono i soldi europei?”. Da notare che i Paesi elencati sono quelli cosiddetti “sovranisti”, in frequente contestazione dell’Ue dalla quale, però, ricevono soldi per utilizzarli a fini clientelari e politici. Questi Paesi sono beneficiari netti, vale a dire che ricevono più soldi di quanto versano alla cassa comunitaria, a differenza di altri Paesi che sono contributori netti, Italia compresa. Insomma, anche il contribuente italiano contribuisce a mantenere le oligarchie sovraniste che contestano le regole comuni europee. Della serie: dateci i soldi, ci pensiamo noi come spenderli e non ci disturbate con le regole sullo Stato di diritto.Il problema dei fondi della Politica agricola comune (PAC) si ripropone in queste settimane, perché è in discussione il nuovo PAC per un valore di 270 miliardi.Il Parlamento europeo vorrebbe attivare un sistema informatico per controllare dove finiscono i fondi europei, ma alcuni Stati (si indovini chi) si oppongono.Considerato che i 270 miliardi sono soldi del contribuente europeo, anche italiano, è necessario che si controllino destinazione e utilizzo.In questo senso abbiamo sollecitato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a insistere affinchè sia obbligatorio il sistema di controllo sulla destinazione e l’utilizzo dei fondi agricoli comunitari.Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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Antitrust Ue smaschera operazione di cartello sui titoli di Stato europei

Posted by fidest press agency su sabato, 22 Maggio 2021

È di oggi la notizia della multa di circa 69,5 milioni di euro che l’Antitrust Ue ha inflitto a Unicredit per operazioni di cartello nel trading del mercato primario e secondario dei titoli di Stato europei (Egb) con altre sei banche d’investimento: Bank of America, Natixis, Nomura, Rbs, Ubs e WestLB.Complessivamente le sanzioni erogate a Unicredit, Ubs e Nomura ammontano a 371 milioni di euro. Sembrerebbe che le banche abbiano partecipato al cartello tramite un gruppo di trader che si scambiavano informazioni commercialmente rilevanti, come ad esempio i prezzi e i volumi nelle aste e sui prezzi praticati ai rispettivi clienti, sulla loro strategia di offerta nelle aste del mercato primario e sui parametri di negoziazione sul mercato secondario.Il tutto, per di più, nel mezzo della crisi finanziaria tra il 2007 e il 2011 che ha investito i sistemi economici a livello planetario.A svelare le operazioni di cartello è stata Natwest, che ha evitato la sanzione di 260 milioni di euro. Mentre la sanzione di Ubs è stata ridotta del 45% per aver collaborato nelle indagini della Commissione.Mentre le banche annunciano già che impugneranno il provvedimento presso le corti europee ci auguriamo che si faccia al più presto la massima chiarezza perché soprattutto in questo momento è necessaria la massima trasparenza sui mercati finanziari e il corretto funzionamento del mercato dei titoli di Stato.

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Raggi, Roma e l’Italia devono ospitare Europei di calcio

Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 aprile 2021

“Gli Europei di calcio sono un appuntamento unico per Roma e per l’intero Paese. È indispensabile che l’Italia possa ospitare questo grande evento internazionale che rappresenta una vetrina e un’occasione di ripartenza”. Così in una nota la Sindaca di Roma Virginia Raggi.“La settimana scorsa – spiega – abbiamo inviato una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per sollecitare il Governo ad ottenere la conferma che questo appuntamento sportivo si tenga a Roma, unica città italiana ad ospitare le partite tra cui quella inaugurale. Riteniamo che vada fatto tutto il possibile affinché un grande evento come questo possa svolgersi in sicurezza, nel rispetto dei protocolli sanitari e degli standard richiesti a livello internazionale. Sono sicura che, grazie agli organizzatori e agli sportivi, riusciremo a portare a casa questo risultato”. “Mi unisco pertanto all’appello lanciato oggi al Governo dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, e ringrazio la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali che ha assicurato il massimo impegno. Roma è pronta a lavorare, insieme alla Uefa e alle altre Istituzioni coinvolte, per accogliere le partite degli Europei”, conclude Raggi.

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Vaccini: Luce in fondo al tunnel: entro giugno possono essere vaccinati tutti gli over 65 europei

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 aprile 2021

E’ un tunnel che stiamo percorrendo ma in fondo si vede la luce. Entro giugno tutti gli over 65enni europei, quelli più a rischio, potranno essere vaccinati. Vediamo: Nel semestre l’Ue avrà a disposizione 400 milioni di dosi di vaccini (escluso Astrazeneca). La popolazione comunitaria ammonta a 450 milioni di persone di cui il 20% ha una età superiore ai 65 anni. Si tratta di 90 milioni di persone a cui somministrare 180 milioni di dosi, avendone a disposizione ben 400 milioni.I vaccini ci sono e ci saranno, si tratta di accelerare le procedure di vaccinazioni e l’obiettivo lo stanno perseguendo tutti i paesi comunitari. Vaccinati gli over 65enni, la tragedia dei decessi per Covid diminuirà drasticamente. Non è solo una speranza ma un obiettivo che si può raggiungere. Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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Operazione IRINI apre le porte ai giovani laureati europei

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 febbraio 2021

I candidati selezionati vivranno, assieme al personale militare proveniente da oltre 20 Paesi dell’Ue, nel cuore dell’Operazione che lavora 24 ore su 24 per attuare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’embargo di armi in Libia. La missione conta su vari assetti messi a disposizione dai Paesi membri: navi, aerei, droni, sommergibili… e si avvale delle più moderne tecnologie satellitari.
I tirocinanti avranno la possibilità di lavorare nei diversi settori dell’Operazione spaziando dalle attività puramente operative ai diritti umani, alle questioni di genere, alle risorse umane, al diritto internazionale, agli affari politici e alla comunicazione.“Puntiamo sui giovani perché sono la forza trainante dell’Unione europea – dice l’Ammiraglio Fabio Agostini, Comandante dell’Operazione – Fare uno stage da noi rafforzerà i legami tra ragazze e ragazzi dei diversi paesi e i valori dell’Ue, di cui essi sono i naturali messaggeri”.Gli stage si svolgeranno tre volte l’anno, con una durata media di 4 mesi. Da lunedì 15 febbraio al 15 marzo sarà possibile presentare la domanda per iniziare lo stage il 15 maggio.
Operazione IRINI (in greco “pace”) è stata lanciata il 31 marzo a seguito di una decisione del Consiglio dell’Unione Europea. Il compito principale è quello di far rispettare l’embargo delle armi da e per la Libia previsto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Tra i suoi compiti secondari c’è anche il monitoraggio e la raccolta di informazioni sul traffico illegale di petrolio. La missione contribuisce, inoltre, allo smantellamento del traffico di esseri umani e ha tra i suoi compiti la formazione della Guardia Costiera e Marina libica. Il Comandante della missione è l’Ammiraglio della Marina Militare italiana, Fabio Agostini.

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Agenda digitale e fondi europei disponibili

Posted by fidest press agency su lunedì, 21 dicembre 2020

L’Italia si è dotata di strategie coerenti per la trasformazione digitale e il Covid19 ha intensificato gli interventi per recuperare i gap storici. Con 50 milioni di italiani presenti in ANPR, 150 milioni di pagamenti gestiti tramite pagoPA, 170 milioni di fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione (PA), quasi 13 milioni di credenziali SPID e 18 milioni di CIE rilasciate, 8 milioni di download dell’App IO e 10 di Immuni, il Paese ha ormai posto solide basi per un proprio “sistema operativo” digitale. Eppure, siamo entrati nella crisi legata al Covid19 ancora al quart’ultimo posto in Europa per livello di digitalizzazione (25°su 28), con sensibili differenze tra Nord e Sud del Paese: secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) regionale elaborato dall’Osservatorio Agenda Digitale, Lombardia, Lazio e Provincia di Trento sono le regioni più “digitali”, mentre in coda ci sono Sicilia, Molise e Calabria. Il digitale ha sostenuto l’Italia durante il lockdown ed è ormai considerato irrinunciabile per la ripresa. La PA è stata fondamentale nella gestione dell’emergenza e avrà un ruolo cruciale nei prossimi mesi per l’attuazione dell’agenda digitale, prima di tutto per la gestione dell’ingente mole di risorse europee disponibili: per i prossimi sette anni di programmazione europea l’Italia potrà contare su oltre 100 miliardi di euro per l’attuazione dell’agenda digitale, più le risorse che riusciremo ad attrarre da fondi diretti di investimento. Nella programmazione 2014-2020, siamo stati il primo Paese per fondi strutturali disponibili per l’attuazione dell’agenda digitale – 3,6 miliardi di euro – spendendone effettivamente solo il 34,5%. Senza una PA capace di innovare sé stessa, rischiamo di vanificare grandi opportunità per la ripresa. Una buona parte delle risorse viene dall’Europa. Nella programmazione europea 2014-2020, l’Italia è il Paese che ha ricevuto i maggiori fondi strutturali per l’agenda digitale, 3,6 miliardi di euro, contro una media di 765 milioni, per i due obiettivi tematici inerenti all’attuazione dell’agenda digitale, l’OT2, “migliorare l’accesso alle tecnologie digitali” (2,4 miliardi) e l’OT11, per l’aumento della capacità amministrativa delle PA (1,2 miliardi). In linea con la media europea, però, il nostro Paese ha speso solo il 35% dei fondi OT2 ed OT11 stanziati a fine 2020. Il 57% delle risorse è gestito dalle regioni: solo Puglia (81%), Valle d’Aosta (68%) e Lazio (58%) ne hanno speso più del 50%, mentre quella che ha ottenuto (373 milioni) e speso (162) la maggior parte dei fondi è la Sicilia.

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I consumatori europei potranno difendere collettivamente i propri diritti

Posted by fidest press agency su giovedì, 26 novembre 2020

Le nuove norme introducono un modello armonizzato di azione rappresentativa che fornisce ai consumatori una protezione da danni collettivi e dal rischio di azioni legali abusive.I Paesi UE dovranno instaurare almeno un meccanismo procedurale che consenta agli enti legittimati (quali associazioni dei consumatori o organismi pubblici) di intentare azioni rappresentative di natura inibitoria (cessazione o divieto) o risarcitoria (compensazione). L’obiettivo della normativa è migliorare il funzionamento del mercato interno ponendo fine a pratiche illegali e facilitando l’accesso alla giustizia per i consumatori.L’azione rappresentativa europea consentirà a enti legittimati (quali le associazioni dei consumatori), e non a studi legali, di rappresentare gruppi di consumatori e intentare azioni rappresentative.L’avvio di azioni giudiziarie transfrontaliere è subordinato al rispetto degli stessi criteri in tutta l’UE da parte degli enti legittimati.Tali enti dovranno dar prova di un certo livello di stabilità e poter rispondere della propria attività pubblica, oltre a dimostrare l’assenza di scopo di lucro. Per quanto riguarda le azioni nazionali, gli enti dovranno rispettare i criteri previsti dalla normativa nazionale. Gli enti legittimati sono tenuti a mettere in atto procedure volte a scongiurare influenze esterne o l’insorgere di conflitti di interesse, in particolare se finanziati da terzi.Le regole prevedono inoltre salvaguardie da azioni legali abusive grazie al principio “chi perde paga”, secondo cui la parte soccombente è tenuta a rimborsare alla parte vittoriosa le spese legali sostenute.Sarà consentito intentare azioni collettive contro professionisti per presunte violazioni di leggi UE in numerosi settori, quali la protezione dei dati personali, i viaggi e il turismo, i servizi finanziari, l’energia e le telecomunicazioni.Infine, la direttiva tiene conto delle violazioni interrottesi prima che l’azione rappresentativa sia stata intentata o conclusa, al fine di vietare tale pratica e scongiurarne il ripetersi. Il testo legislativo è stato approvato in seconda lettura (senza votazione).

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I valori europei devono prevalere anche in stato di emergenza pubblica

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 novembre 2020

I deputati hanno sottolineato il “rischio di abuso di potere” e hanno invitato la Commissione ad intensificare gli sforzi, anche attraverso azioni legali ove necessario.Il PE ha adottato venerdì una risoluzione che fa il punto sullo stato dei valori democratici europei nel contesto delle misure nazionali adottate per affrontare la pandemia COVID-19.La risoluzione non legislativa è stata approvata con 496 voti favorevoli, 138 contrari e 49 astensioni.Durante il dibattito di giovedì con il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, quasi tutti i deputati intervenuti hanno espresso preoccupazione per i diritti dei cittadini e dei gruppi vulnerabili in diversi paesi UE in cui sono state adottate delle misure di emergenza.Nel testo, il PE sottolinea che le misure di emergenza rappresentano un “rischio di abuso di potere” e che sono soggette “a tre condizioni generali, ovvero la necessità, la proporzionalità in senso stretto e la temporaneità” quando hanno effetti sullo Stato di diritto, sulla democrazia e sul rispetto dei diritti fondamentali. I governi nazionali sono invitati “a non abusare dei poteri di emergenza per approvare norme non legate agli obiettivi dell’emergenza sanitaria di COVID-19”.Inoltre, i deputati chiedono ai Paesi UE di: • porre fine allo “stato di emergenza” o definire chiaramente la delega dei poteri ai loro esecutivi e • garantire un efficace controllo parlamentare e giudiziario; • astenersi dall’utilizzare il divieto di manifestazione per adottare misure controverse; • astenersi dall’adottare misure che incidono profondamente sui diritti fondamentali, ad esempio sulla salute e sui diritti sessuali e riproduttivi (come il divieto di fatto all’aborto in alcuni Paesi UE), mentre le preoccupazioni per la salute pubblica non consentono un dibattito democratico e un diritto alla protesta sicuro; • sostenere il diritto di elezioni libere ed eque, soprattutto in relazione alle modifiche della legge elettorale • garantire pari diritti ai partiti che competono per il sostegno degli elettori in materia di campagna elettorale e prendere in considerazioni forme alternative di voto; • dare prova della massima moderazione al momento di valutare la possibilità di imporre nuove restrizioni alla libertà di circolare e rispettare il diritto alla vita familiare, in particolare delle famiglie che vivono e lavorano in diversi Stati membri; • garantire il diritto all’istruzione e l’effettivo accesso all’educazione a tutti gli studenti; • garantire pienamente l’accesso alle procedure di asilo nonostante la pandemia ed evacuare immediatamente i campi nelle isole greche e trasferire i richiedenti asilo in altri paesi dell’UE, e trovare soluzioni per garantire i diritti degli imputati, valutando la possibilità di udienze online o il trasferimento in altri Stati membri dell’UE e di tutelare i diritti e la salute di tutte le persone in carcere. Infine, il PE accoglie con favore il fatto che una prima valutazione delle misure adottate dai Paesi UE in materia di COVID-19 sia inclusa nella prima relazione annuale sullo Stato di diritto e invita la Commissione a richiedere con urgenza una valutazione indipendente e globale delle misure della “prima ondata” della pandemia, e a intraprendere azioni legali ove necessario, per salvaguardare i valori fondamentali dell’UE.

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