A cura di Nikolaj Schmidt, Chief International Economist, T. Rowe Price. In poche settimane può succedere quello che non è successo in un decennio. Il presidente della Fed Jerome Powell ha segnalato un orientamento più accomodante della politica monetaria, passando da una posizione da falco, dettata dalle persistenti pressioni inflazionistiche, a una dovish di fronte ai crolli di Silicon Valley e Signature Bank che hanno messo in dubbio la stabilità finanziaria degli Stati Uniti. In Europa, Credit Suisse si è trovata talmente nei guai che le autorità svizzere hanno organizzato un matrimonio forzato con UBS, l’altro gigante finanziario del Paese. Nonostante le analogie con la Crisi finanziaria globale, non dovrebbe esserci da temere. È vero che Credit Suisse e alcune banche regionali statunitensi sono state vittime di una corsa ai depositi, ma si è trattato di casi isolati, e non on diffusi come nel 2008.Negli Stati Uniti, le banche in crisi sono state caratterizzate da un’elevata esposizione al settore delle criptovalute in difficoltà e da una cattiva gestione del rischio dovuto all’innalzamento dei tassi d’interesse. Si tratta di una situazione intrinsecamente diversa da quella della crisi finanziaria del 2008. Sebbene i problemi di Credit Suisse e delle banche regionali statunitensi possano essere considerati per lo più idiosincratici, sottolineano un punto importante. Quando i tassi di interesse aumentano e la crescita rallenta, i problemi vengono a galla. Dopo il crollo di Silicon Valley Bank, le banche hanno ridotto i loro prestiti in maniera del tutto autonoma. In effetti, stanno realizzando parte della stretta che avrebbe dovuto essere attuata con un aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Allo stesso tempo, le banche centrali restano impegnate a contrastare le pressioni inflazionistiche. Anche se il presidente della Fed Powell ha indicato che potrebbe non alzare i tassi così bruscamente come suggerito in precedenza, la combinazione di rialzi dei tassi da parte delle banche centrali globali e di una stretta sui prestiti porterà l’economia globale in recessione tra un paio di trimestri.Siamo davvero in un momento insolito. Le prospettive di crescita a breve termine stanno migliorando, le condizioni monetarie si stanno allentando e, allo stesso tempo, gli sviluppi del mercato obbligazionario hanno indotto gli investitori a fare un de-risking dei loro portafogli. Ciò significa che ora sono in grado di aggiungere nuovamente rischio ai loro portafogli. Questa posizione sarà rafforzata dalla diminuzione delle preoccupazioni sulla fragilità delle banche statunitensi e dall’allentamento dei tassi di interesse. In questo contesto, gli investitori potrebbero tornare sull’azionario. Ci sono molti elementi in movimento e questo lascia agli investitori molto spazio per commettere errori. La principale preoccupazione nel breve termine è rappresentata dagli ultimi dati sull’inflazione, che non mostrano alcun segno di un vero e proprio crollo. Ciò crea un rischio che sarà particolarmente problematico se la Federal Reserve e Jerome Powell alzeranno ancora una volta i tassi di interesse in un momento in cui il mercato pensava che fossimo alla fine dell’attuale ciclo di inasprimento. Un altro rischio è che gli sviluppi favorevoli a breve termine non si concretizzino. Entrambe le preoccupazioni, insieme o separatamente, significherebbero che il mercato entrerà in recessione prima di quanto immaginiamo.Abstract by http://www.verinieassociati.com
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T. Rowe Price – Un decennio di eventi in poche settimane
Posted by fidest press agency su venerdì, 21 aprile 2023
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Sono oltre 130 gli eventi meteo estremi, registrati in Italia dall’inizio dell’anno
Posted by fidest press agency su venerdì, 26 agosto 2022
Ma soprattutto rischiano di essere solo il prologo di quanto potrebbe accadere in autunno, quando l’aria fresca del Nord incontrerà le correnti di un mar Mediterraneo, la cui temperatura (30°) sfiora ormai quella del mar dei Caraibi in piena estate ed è appena inferiore a quella del mar Rosso (32°): a rilanciare l’allarmante prospettiva è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), il cui Osservatorio sulle Risorse Idriche segnala come le recenti piogge abbiano alleggerito, ma non risolto, la crisi idrica che, partita dalle regioni settentrionali nei mesi scorsi, si è via via estesa verso il Sud Italia.Esempio della contingenza ad alto rischio idrogeologico, che si sta delineando, è la costa tirrenica tosco-laziale, dove sono caduti pochi millimetri di pioggia (la settimana scorsa: mm.1,6 a Capalbio nel grossetano contro gli oltre 100 millimetri registrati dai pluviometri fiorentini) e Tarquinia si candida ad essere “regina della siccità d’Italia” con soli 104 millimetri di pioggia, fin qui caduti nel 2022. Per capire la situazione di rischio idrogeologico, che si sta creando, basti pensare che il minimo storico annuo sulla celebrata località viterbese risale al 2017 con mm. 370; ciò significa che nei prossimi 4 mesi dovrebbero cadere ben 266 millimetri di pioggia solo per evitare un nuovo record negativo! Una situazione analoga si ebbe nel 2012, quando a Tarquinia caddero solo 109 millimetri nei primi 8 mesi dell’anno e poi, dopo un autunno caratterizzato da fenomeni meteo violenti e con pesanti ripercussioni per il territorio, si raggiunsero a fine anno addirittura i 571 millimetri di pioggia.Una situazione di sofferenza idrica si segnala anche nelle Marche, dove il deficit pluviometrico nei bacini dei fiumi Foglia, Arzilla, Bosso, Burano e Candigliano ha raggiunto l’80% in Luglio ed i volumi d’acqua, trattenuti negli invasi, sono superiori al solo 2021 nel recente quinquennio.In Abruzzo, a Luglio, il deficit pluviometrico maggiore si è avuto ad Orsogna, in provincia di Chieti (-44%) e nella valle Peligna (-40,6%) vicino alle colline della città di Sulmona dove, per ben 18 giorni, la temperatura ha superato i 35 gradi.Emblematica di una situazione, che ha raggiunto condizioni di eccezionalità e che abbisognerà di tempo per tornare ad un regime di normalità, è la portata del fiume Po, che nel tratto lombardo-emiliano registra una discreta ripresa, uscendo dalla condizione di estrema scarsità idrica, ma rimanendo comunque più che dimezzata rispetto alla media storica.Per quanto riguarda i livelli dei grandi laghi del Nord sono tutti largamente sotto media con il Lario al 2,9% del riempimento ed il Sebino al 3,6%.Stessa fotografia arriva dal Piemonte, dove le portate di quasi tutti i corsi d’acqua sono in decrescita (come la Dora Baltea, in Valle d’Aosta) ed il mese di luglio ha registrato -23,1% nelle piogge, arrivando a deficit fra il 60% ed il 72% nei bacini dei fiumi Stura di Lanzo, Cervo, Dora Riparia e Pellice. L’indice SPI (Standardized Precipitation Index) a 12 mesi conferma l’intera regione in una condizione di siccità estrema, considerando anche lo stato delle acque di falda.E’ così anche per l’Emilia Romagna dove, soprattutto nei bacini montani del fiume Trebbia, il deficit pluviometrico è talmente grave da non bastare 70 millimetri di pioggia per far uscire quei territori dalla zona rossa della siccità estrema.Nella confinante Lombardia, le piogge hanno solo parzialmente ristorato le riserve idriche, mentre la portata del fiume Adda è scesa a 77 metri cubi al secondo.Per concludere, a testimonianza di un’estate record per la calura, va segnalato che in Luglio i volumi d’acqua, trattenuti nei bacini della Sardegna. sono diminuiti di ben 157 milioni di metri cubi, mentre il calo nei bacini siciliani ha raggiunto i 79 milioni.
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“S.A.F.E. – Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”
Posted by fidest press agency su venerdì, 19 novembre 2021
Giorni fa si è tenuta la seconda presentazione pubblica del progetto di ricerca industriale “S.A.F.E. – Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca nell’ambito Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014–2020 e che vede l’Università di Camerino come capofila di un partenariato composto da altri due Atenei ed enti ed aziende del settore.Il progetto, di cui è responsabile la prof.ssa Lucia Pietroni della Scuola di Architettura e Design di Unicam con sede ad Ascoli Piceno, ha studiato, sviluppato e realizzato soluzioni innovative, concrete ed efficaci, in risposta alla crescente domanda sociale di sicurezza nella vita quotidiana, emersa con forza in seguito ai recenti eventi sismici che hanno colpito le regioni del Centro Italia, integrando conoscenze e competenze tecnico-scientifiche, differenti e complementari, quali quelle del Design, dell’Ingegneria Strutturale, dell’Informatica e della Chimica. In particolare, il progetto S.A.F.E. è stato finalizzato allo sviluppo progettuale e alla realizzazione di sistemi di arredi “antisismici”, intelligenti e “salva-vita” in caso di terremoto, per le scuole e gli uffici. Attraverso un approccio tecnico-scientifico multidisciplinare all’innovazione e la condivisione di differenti know how presenti all’interno del partenariato pubblico-privato coinvolto nel progetto, i risultati di oltre tre anni di intenso ed entusiasmante lavoro riguardano non solo la realizzazione di nuovi sistemi di arredo per scuole e uffici più sicuri e la loro validazione attraverso test e prove strutturali, ma anche le potenzialità che il progetto può contribuire a generare in termini di innovazione, sviluppo economico e incremento di competitività del comparto Legno-Arredo italiano.Alla presentazione pubblica hanno partecipato tutti i partner del progetto: l’Università di Camerino, capofila del progetto, l’Università dell’Aquila, l’Università della Basilicata, sei aziende del settore legno-arredo A.Z. Ufficio, Camillo Sirianni, Cosmob, Icam, Styloffice e Vastarredo e le due aziende del settore ICT e IOT Fillippetti e Santer Reply.
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Vaccini Covid, Report Aifa: 120 eventi avversi ogni 100mila dosi
Posted by fidest press agency su sabato, 23 ottobre 2021
Dall’avvio della vaccinazione anti-Covid in Italia, il 27 dicembre 2020, al 26 settembre scorso, per i quattro vaccini in uso, su un totale di 84.010.605 di dosi somministrate, sono state 101.110 le segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza, pari a 120 eventi segnalati ogni 100.000 dosi, di cui l’85,4% non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. E’ quanto emerge dal nono Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le segnalazioni gravi corrispondono al 14,4% del totale, con un tasso di 17 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Come riportato nei precedenti rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione – si legge nella nota Aifa – si è verificata nella maggior parte dei casi (76% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore. Comirnaty*, il vaccino di Pfizer/BioNTech – ricorda l’Aifa – è attualmente il più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (71,2%), seguito da Vaxzevria* di AstraZeneca (14,5%), Spikevax* di Moderna(12,5%) e Covid-19 Vaccino Janssen (1,8%). In linea con i precedenti report, dunque, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni (Comirnaty 68%, Vaxzevria 22%, Spikevax 9%, Covid-19 vaccino Janssen 1%). Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Quanto alla vaccinazione eterologa, ossia alle persone under 60 che dopo avere ricevuto Vaxzevria di AstraZeneca come prima dose hanno fatto la seconda con un vaccino a mRna, “sono pervenute 262 segnalazioni su un totale di 644.428 somministrazioni (la seconda dose ha riguardato nel 76% dei casi Comirnaty e nel 24% Spikevax) – indica l’Aifa – con un tasso di segnalazione di 40 ogni 100.000 dosi somministrate”. (fonte: farmacista33)
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Eventi avversi da farmaci
Posted by fidest press agency su venerdì, 22 ottobre 2021
Si chiama cascata prescrittiva la sequenza di eventi in cui un effetto avverso ai farmaci viene erroneamente interpretato come un nuovo condizione medica, portando all’aggiunta di un altro farmaco, potenzialmente evitabile, per trattare la nuova condizione. Il concetto di cascata prescrittiva fa parte della problematica della politerapia inappropriata, fenomeno di cui non c’è sufficiente consapevolezza. In particolar modo, i pazienti con condizioni croniche e sindromi geriatriche che richiedono regimi farmacologici complessi sono a maggior rischio di politerapia problematica e inappropriata con un impatto sulla salute e il benessere al punto che alcuni eventi avversi gravi possono comportare il ricovero in ospedale. Molte cascate prescrittive potrebbero non essere riconosciute per lunghi periodi di tempo. Per esempio, se un paziente che assume un inibitore della colinesterasi per la gestione della demenza sviluppasse incontinenza urinaria e venisse trattato con un anticolinergico avrebbe un’accentuazione dei sintomi parkinsoniani, con conseguente prescrizione di ulteriori farmaci anti-Parkinson in aggiunta alla terapia in atto.Il concetto di cascata prescrittiva può anche essere ampliato allo sviluppo di nuove condizioni mediche che sono gestite con terapie da banco o integratori o dispositivi medici e con l’automedicazione. Ad esempio, dal trattamento con un inibitore della colinesterasi, che porta allo sviluppo di sintomi gastrointestinali e all’automedicazione con subsalicilato di bismuto da banco, allo sviluppo di bradicardia e in alcuni casi al successivo inserimento di un pacemaker. I pazienti anziani sembrano essere più disposti a sviluppare effetti avversi, come l’iponatriemia, effetti anticolinergici ed eventi cardiovascolari quando assumono antidepressivi, e tra questi anche fitoterapici, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), o gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI). Queste manifestazioni possono essere coinvolte nell’interpretazione errata degli eventi avversi dei farmaci come nuove condizioni mediche. Pertanto, fondamentale è avere la migliore conoscenza possibile delle cascate prescrittive, soprattutto per valutare il rischio complessivo di danni indotti dai farmaci e/o fitoterapici nei nostri pazienti. Prima di iniziare una terapia farmacologica per trattare una nuova condizione medica, è necessario considerare se questa condizione potrebbe essere un evento avverso legato al farmaco. Fornire nuove prospettive sulla portata e l’adeguatezza del concetto di cascata prescrittiva è un passo importante nella descrizione delle cascate clinicamente rilevanti e nell’incoraggiare una pratica prescrittiva sicura. ByEugenia Gallo CERFIT, AOU Careggi, Firenze fonte: Farmacista33
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Pictet Asset Management: dal 7 ottobre gli eventi tornano in presenza
Posted by fidest press agency su lunedì, 4 ottobre 2021
Torna in presenza il ciclo di incontri organizzati da Pictet AM Italia: prenderà il via il prossimo 7 ottobre, con la prima tappa di Parma, il Roadshow Autunnale 2021 di Pictet Asset Management Italia. Diciannove appuntamenti, da Nord a Sud, per ritrovare una nuova socialità. Con il graduale ritorno alla normalità si apre un momento storico di grandi cambiamenti e opportunità ma, allo stesso tempo, di eventuali rischi: obiettivo di questo prossimo ciclo di conferenze sarà, appunto, quello di riflettere sugli insegnamenti che i lunghi mesi di pandemia ci hanno lasciato e sugli strumenti necessari per costruire un “Nuovo Umanesimo”, che ponga al centro l’essere umano, i suoi bisogni e il suo desiderio di autorealizzazione. Gli appuntamenti, rivolti agli operatori professionali, avranno inizio alle ore 14:00. La partecipazione è gratuita ma, per ragioni organizzative, a numero limitato: è dunque necessario iscriversi online attraverso il sito web Pictet. I rappresentanti della Direzione Commerciale di Pictet Asset Management Italia indagheranno il cambiamento in atto nelle abitudini, nei consumi e nei valori delle persone, per cercare di individuare le future opportunità ad esso connesse. Insieme a loro, il team di Investment Advisory delineerà lo scenario macroeconomico e le prospettive per i mercati finanziari.
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Vaccini, Sicurezza. Scegliere facendo tesoro degli eventi transnazionali
Posted by fidest press agency su sabato, 28 agosto 2021
“Tutto il mondo è Paese”. Cosi è da molto tempo ma, da quando il Pianeta è interconnesso e le economie del quotidiano sono transnazionali, i margini di “nazionalità” o “del proprio giardino” sono più illusione parassitaria che altro. Nonostante tante politiche, per esempio quella alimentare del Km zero, potrebbero indurci al contrario… ma il Km zero non è una nicchia economica bensì produttiva, tant’è che, per esempio, a Km zero sono anche gli hamburger di Mc Donalds… più transnazionale di così…. Quanto accade in Afghanistan ci riguarda. Le bombe di Kabul di questi giorni, non si può escludere che siano la premessa per ritorno a stagioni di bombe anche sotto casa nostra, e che dobbiamo meglio attrezzarci per l’accoglienza dei rifugiati. I drammi in atto sono anche responsabilità di scarsa attenzione da parte di chi è preposto alla nostra sicurezza, ché non ha valutato per bene la cultura di chi ci colpisce: l’infedele va convertito o eliminato ed invece dovremmo pensare ad altre soluzioni più indirizzate alla comprensione. In questo contesto siamo anche in pieno covid, transnazionale per eccellenza. In cui contano le risposte locali, ma solo se armonizzate con quelle nazionali, europee e mondiali…. Dove non abbiamo un governo transnazionale della situazione, ma solo stimoli e indicazioni: Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e Commissione Europea, entrambi senza poteri in merito. Cosa possiamo comprendere da queste situazioni per farci meno male? Che non bisogna mai prestare il fianco per debolezza o per scelta opportunistica/nazionale, ma tenere sempre la situazione sotto controllo, facendo anche scelte che di primo acchito possono sembrare impopolari. Questo può valere per la Sicurezza mondiale a partire dall’Afghanistan. E gli errori di 20 anni fatti dalla Nato in quel territorio, come se (quella che hanno chiamato) cultura “locale” avesse diritto di affermarsi con violenza, sopraffazione, corruzione e illegalità (di genere, individuale e produzione di oppio).Questo vale per il covid. Dove le indecisioni, le non o le mezze decisioni stanno facendo dilatare la pandemia. Prestando il fianco a chi confonde (per scelta individuale o opportunistica/politica) la propria libertà con il diritto ad infettare l’altro. Politica che ha portato a non ancora decidere all’obbligo vaccinale e del green pass, ovunque. Come l’obbligo del codice della strada, senza il quale non potremmo circolare. I fatti del Pianeta ce lo stanno urlando ovunque. Senza decisioni apparentemente impopolari non si va da nessuna parte, si vive peggio e si muore prima. Vincenzo Donvito, Aduc
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Scompenso cardiaco, la disfunzione diastolica aiuta a predire il rischio di eventi avversi e morte
Posted by fidest press agency su domenica, 16 Maggio 2021
Bergamo. Lo studio è stato di recente pubblicato su International Journal of Cardiology, una rivista scientifica influente in campo cardiovascolare. I risultati dello studio suggeriscono di aggiornare le linee guida che i cardiologi di tutto il mondo seguono per predire i ricoveri per scompenso cardiaco o il rischio di decesso nei pazienti con scompenso cardiaco, la seconda causa di morte in Italia ogni anno. Nel corso della vita, una persona su cinque è a rischio di sviluppare questa condizione cardiovascolare, che consiste nell’incapacità del cuore di pompare quantità di sangue sufficienti nell’organismo. Oggi gli specialisti cardiologi riescono a classificare, per ciascun paziente, una stima approssimativa della prognosi negli anni a venire, grazie ad algoritmi predittivi che si basano su alcuni parametri, i cosiddetti ‘score di rischio’ prognostico. Secondo questo studio, gli algoritmi andrebbero ora aggiornati, comprendendo la disfunzione diastolica, un parametro che può essere sempre rilevato dagli esami ecocardiografici di controllo. “Con i colleghi ricercatori di Boston abbiamo valutato la probabilità di eventi avversi, tenendo in considerazione i fattori di rischio usati nella pratica clinica, di 1.155 pazienti affetti da scompenso cardiaco a ridotta frazione di eiezione – ha spiegato Mauro Gori della Cardiologia del Papa Giovanni e ‘principal investigator’ dello studio -. I nostri dati dimostrano come proprio la disfunzione diastolica rappresenti il primo fattore da usare per stratificare il rischio di questi pazienti, meglio di quanto si possa fare con parametri di uso comune, quali i peptidi natriuretici. In tutti i sottogruppi, la disfunzione diastolica si è rivelata un grande fattore prognostico indipendente di scompenso cardiaco o decesso in pazienti con frazione di eiezione ridotta. Questo apre a una considerazione utile per noi specialisti. Va tenuto in considerazione questo dato quando si valutano le condizioni di un paziente per stabilire il programma terapeutico più efficace”. Lo studio è nato dal vivace rapporto di collaborazione scientifica tra l’ospedale di Bergamo ed i ricercatori del Dipartimento Cardiovascolare del Brigham and Women’s Hospital (BWH) di Boston, tra cui il direttore della Cardiologia non invasiva Scott David Solomon, professore alla Harvard Medical School. “Il Papa Giovanni è centro di riferimento per lo scompenso cardiaco in fase avanzata o acuta e per pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico, sia a funzione sistolica ridotta che preservata. Trattiamo i pazienti con terapie multifarmacologiche individualizzate, sistemi di assistenza respiratoria e/o di circolo, tecniche di ultrafiltrazione o di dialisi, terapia elettrica, impianti di assistenza ventricolare – ha sottolineato Michele Senni, direttore della Cardiologia e direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Studi come questo hanno una ricaduta clinica immediata. Inseriremo infatti fin da subito nei nostri protocolli la misurazione della disfunzione diastolica come elemento da considerare per la definizione della prognosi e delle terapie per i nostri pazienti”. “Tra il nostro ospedale e quello di Boston è in atto da tempo una relazione che si basa sulla ricerca clinica in campo cardiovascolare e su esperienze di fellowship negli Stati Uniti di nostri medici specialisti – ha commentato Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. E’ da collaborazioni come questa che scaturiscono risultati importanti per individuare le cure più efficaci per i nostri pazienti”. International Journal of Cardiology, “Combining diastolic dysfunction and natriuretic peptides to risk stratify patients with heart failure with reduced ejection fraction” Mauro Gori, Brian Claggett, Michele Senni, Dorit Knappe, Ann-Catherine Pouleur, Scott D. Solomon DOI: https://doi.org/10.1016/j.ijcard.2021.04.028
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La crisi climatica sta moltiplicando gli eventi meteorologici estremi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 2 dicembre 2020
Sono sempre più intensi e frequenti. Ma se un evento si ripete nella stessa località a distanza di sette anni e fa ancora più danni vuol dire che le istituzioni non sono state capaci di intervenire e liberare il torrente tombato e mettere in sicurezza il territorio. È quanto successo a Bitti, dove un altro evento meteo estremo, 7 anni fa, aveva provocato enormi danni, come dimostra questo servizio TV, con un’intervista all’allora sindaco (https://youtu.be/lLfNawMtTeQ)La tragedia di Bitti (dove al momento si contano tre vittime) costituiscono non solo un atto di accusa, ma anche l’ennesimo campanello di allarme per l’Italia intera: il cambiamento climatico agisce da moltiplicatore del rischio – tra ieri e oggi, tra Sardegna e Sicilia (ma l’allerta riguarda anche la Calabria e altre regioni meridionali) si registrata una tempesta di grandissima violenza.C’è bisogno di un cambio di passo nella gestione del territorio e per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici; per questo il WWF Italia ha redatto una proposta per “Riqualificare l’Italia” dove riafferma la necessità di una gestione del dissesto idrogeologico a livello di bacino idrografico e per avviare progetti di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela della natura e della biodiversità che le Regioni avrebbero dovuto avviare già da anni. Il Cambiamento climatico si “abbatte” su un territorio reso fragile e vulnerabile dall’incuria, dalla riduzione delle aree di esondazione naturale, dalla canalizzazione e dal tombamento dei nostri corsi d’acqua, tra le principali cause di questo disastro. Non ci si possono più permettere ritardi sia nell’azione di messa in sicurezza del territorio e di ripristino della salute degli ecosistemi e del corso naturale dei fiumi e torrenti, sia nel più ampio quadro del piano di adattamento al cambiamento climatico, per far fronte agli impatti resi inevitabili dai ritardi nel tagliare davvero e drasticamente le emissioni di CO2 e altri gas serra. Di fronte ad una situazione che diventa sempre più preoccupante per il moltiplicarsi degli eventi estremi legati al cambiamento climatico non possono esserci alibi: serve un’immediata assunzione di responsabilità nella corretta gestione del territorio che deve tenere conto del cambiamento climatico in atto che, purtroppo, ci metterà di fronte ad eventi sempre più frequenti e intensi. Perché come dimostra quello che è accaduto a Bitti se non si interviene i disastri si ripetono.
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European MidCap Event, la nuova versione virtuale fa tappa a Ginevra
Posted by fidest press agency su martedì, 1 dicembre 2020
Milano. Nuovo appuntamento nella versione virtuale per l’European MidCap Event, il ciclo di incontri dedicato alle piccole e medie aziende italiane, organizzato da Intermonte – investment bank indipendente specializzata in intermediazione istituzionale, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano – in collaborazione con CF&B Communication, agenzia specializzata nelle relazioni tra società quotate e investitori istituzionali. L’evento, che si terrà a Ginevra martedì 1 e mercoledì 2 dicembre, è rivolto ancora una volta agli investitori europei e, in questa speciale occasione, presenterà aziende non solo italiane, ma provenienti da quattro paesi europei.Intermonte Sim, unico broker italiano aggiunge una nuova tappa virtuale nel proprio viaggio lungo le principali piazze finanziarie europee. Un percorso in cui Intermonte accompagna le mid e small caps italiane appartenenti ai più svariati settori (da quello bancario a quello IT), in incontri con investitori provenienti da diversi Paesi europei. In totale, saranno 13 le aziende italiane presenti all’evento virtuale, che prenderanno parte a ben 50 meeting: Aquafil; Banca Sistema; BE; El.en; Emak; Fine Foods; Gpi; Guala Closures; Sesa; Cellularline; Reno De Medici; Reply; Somec. A questo link http://geneva2020.midcapevents.com/participants, invece, è possibile consultare l’elenco completo di tutte le società partecipanti, tra le quali vi saranno anche società spagnole, tedesche e francesi. Sarà l’occasione per gli investitori di effettuare one-to-one meeting o meeting group con 64 gestori di 53 case investimento, la metà svizzeri, il resto provenienti da altri otto paesi europei.Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte Sim, commenta: “La tappa di Ginevra presenta una importante novità: abbiamo deciso di allargare il bacino di aziende ospiti a diversi paesi europei. Le piccole e medie aziende italiane restano fondamentali nella nostra attività, ma in un’ottica di maggiore integrazione, abbiamo ritenuto importante dare l’opportunità anche a società europee di farsi conoscere. Intermonte si conferma un punto di riferimento importante nel mercato italiano delle mid-caps, coprendo oltre 140 titoli con il nostro ufficio. Ancor di più in un momento difficile come quello attuale, scegliamo di rinnovare il nostro impegno nel creare preziose opportunità di business a livello internazionale”.
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Estremizzazione degli eventi atmosferici
Posted by fidest press agency su giovedì, 26 novembre 2020
“C’è un problema di evidente fragilità dei territori di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici; in particolare, la crescente e non di rado incontrollata cementificazione accentua i rischi per le aree urbane, attraversate da corsi d’acqua, costretti all’interno di argini artificiali e bisognosi di una costante manutenzione, che raramente le amministrazioni locali sono in grado di garantire. Forti delle positive esperienze sul fiume Arno in Toscana e sui Navigli in Lombardia, nonché delle migliaia di convenzioni in essere con Comuni sparsi lungo l’intera penisola, i Consorzi di bonifica possono oggi porsi come enti attuatori per la sistemazione anche delle grandi aste fluviali, secondo quanto previsto dalle Autorità di Bacino Distrettuale, ad iniziare dalla città di Roma, attraversata da 700 chilometri di corsi d’acqua e più volte minacciata, in tempi recenti, da criticità idrauliche.”A lanciare la proposta è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che ha incontrato il Sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, in visita alla centrale idrovora di Focene, indispensabile per la sicurezza idraulica dell’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”. “Gli abbiamo chiesto – prosegue il DG di ANBI – di valutare l’opportunità di inserire i progetti esecutivi, già elaborati dai Consorzi di bonifica, nel nuovo Decreto Legge contro il dissesto; per la Calabria, ad esempio, per la riduzione del rischio idrogeologico da tempo proponiamo 85 interventi urgenti per un importo complessivo di circa 128 milioni di euro. Il nuovo DL, che introduce importanti meccanismi di semplificazione, potrà essere lo strumento per garantire, grazie anche ai Consorzi di bonifica, la sicurezza idrogeologica, necessaria per contrastare i mutamenti climatici, che mettono a rischio l’economia, il lavoro e in alcuni casi l’incolumità dei cittadini.”
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Partecipa agli eventi in presenza da Piazza Maggiore!
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 settembre 2020
Bologna. Venerdì 25 settembre, alle ore 11.30 si inizia con un evento appena aggiunto in programma “La dittatura dell’economia: Laudato Sì e beni comuni”, con il giurista e accademico Ugo Mattei e il Cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi. Alle 19, sempre il Cardinale Mons. Zuppi affronterà, con la presidente di Banca Etica Anna Fasano e la moderazione del giornalista Paolo Lambruschi, il tema “Il peso economico dei poveri”.
Sabato 26 settembre, alle 11.30, l’economista e presidente di Asvis Enrico Giovannini e il presidente di Symbola Ermete Realacci saranno moderati dal giornalista Riccardo Bonacina sul tema “2030. L’utopia sostenibile”. Alle 16.30 il sociologo Mauro Magatti ci porterà invece alla scoperta de “La magia del circolo generativo”, mentre chiuderà la giornata alle 18 il teologo e scrittore don Luigi Maria Epicoco con la conferenza dal titolo “Il futuro negli occhi”, sul mondo giovanile e l’economia.
Domenica 27 settembre, alle 9.30, il professore di bioetica Adriano Pessina, il presidente di Opera San Francesco fra Marcello Longhi e la presidente di Fondazione Unipolis Maria Luisa Parmigiani si confronteranno sul tema “Salute, il costo di stare bene”.
Alle 12 ci sarà la solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, mentre alle 15, durante la conferenza dal titolo “Se l’uomo non basta”, si parlerà di economia e digitale con il teologo ed esperto di biotecnologie fra Paolo Benanti e la presidente di Fondazione IBM Italia Alessandra Santacroce. A chiudere la tre giorni di incontri e dibattiti, l’economista Stefano Zamagni, con “Laudata economia”.
Tutti gli eventi verranno anche trasmessi in streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Festival.
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Quattro imperdibili eventi in Provincia di Brescia
Posted by fidest press agency su domenica, 16 agosto 2020
Brescia. La suggestiva ambientazione del piazzale della Locomotiva nel Castello di Brescia farà da quinta, dal 1 al 6 settembre, al Festival dei Sapori, l’appuntamento annuale legato al progetto East Lombardy, che metterà in scena quanto di meglio e più tipico offre in tavola la provincia di Brescia. La manifestazione, che rientra nella rassegna We Love Castello, si articolerà in una serie di appuntamenti, per grandi e per piccini, fra cui presentazioni del territorio bresciano con degustazioni dei relativi prodotti e vini, Laboratori per famiglie con Slow Food, Arte e food (tutti i giorni a partire dalle 16.00). Domenica 6 settembre, dalle 10.00 alle 21.00, si chiuderà con un grande Mercato dei sapori a cura dei produttori East Lombardy.
La Centomiglia del Garda tornerà il 5 e 6 settembre con la sua 70a edizione, confermandosi la regata più longeva della vela italiana e la più lunga su laghi europei. I migliori equipaggi europei scivoleranno sulle acque del Garda nella combattutissima e spettacolare sfida sulla distanza che dà il nome alla regata, che richiama ogni anno un foltissimo gruppo di spettatori per quella che è una grande festa dello sport. A fare da preludio sarà, domenica 30 agosto, il Test Event del 54° Trofeo Gorla-50 Miglia del Garda. Grande spazio sarà riservato alle classi monotipo dei laghi, quelle barche che da sempre affollano la partenza dal porticciolo di Bogliaco di Gargnano, Asso, Dolphin, Ufetti 22, Protagonist. Non mancheranno velisti stranieri, che arriveranno da Austria, Svizzera, Germania e Ungheria, troppo innamorati del lago per non essere al via delle sue regate regine. Sia al Trofeo Gorla, sia alla Centomiglia (sabato 5 settembre) si salperà alle 8.30 dal porticciolo di Bogliaco. L’attuale record di percorrenza è del catamarano The Red, barca per metà ungherese del lago Balaton, per metà di un equipaggio dello Yacht Club di Cortina d’Ampezzo. Dopo la Centomiglia, il 13 settembre si correrà la festa della Childrenwindcup, di cui da 13 anni sono protagonisti i piccoli del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale dei bambini di Brescia. Sarà il ringraziamento da parte della gente del Garda agli eroi del Covid, operatori, volontari, infermieri e medici del Civile di Brescia.
Il 12/13 e il 19/20 settembre appuntamento con il Festival Franciacorta in Cantina. Cantine aperte, gustose proposte gastronomiche, coinvolgenti iniziative culturali e sportive: un doppio weekend per immergersi appieno nella magica atmosfera della Franciacorta, dove tra monasteri, castelli e dimore storiche immerse nei vigneti, nasce un vino unico. 62 le cantine partecipanti, che organizzeranno visite guidate con degustazione ed eventi speciali come tour nei vigneti, pic nic tra i filari, gite in bicicletta… La prenotazione sarà obbligatoria, contattando direttamente le singole aziende. Un appuntamento adatto a tutti: dagli enoappassionati, che potranno partecipare a verticali e degustazioni a tema, agli amanti del buon cibo, che godranno delle gustose proposte di ristoratori locali e chef, tra tradizione e innovazione. La sera di sabato 19 settembre ci sarà una “Open Night” in occasione della quale alcune cantine e ristoranti rimarranno aperti fino a tarda sera con proposte esclusive.
Dalla primavera all’autunno: anche in quest’anno così particolare la 1000 Miglia, la “corsa più bella del mondo”, non ha voluto mancare all’appuntamento con i suoi fans e, in luogo della consueta data di maggio, svolgerà la sua 38° e attesissima edizione da giovedì 22 a domenica 25 ottobre. A sfilare e gareggiare saranno stupende auto costruite fra il 1927 e il 1957. Momenti clou saranno la punzonatura e la partenza: circa 400 equipaggi provenienti da una trentina di paesi del mondo si ritroveranno per dare vita a un corteo di auto storiche che attraverserà i suggestivi paesaggi del lago di Garda attraversando Desenzano e Sirmione, si spingerà fino a Roma per poi fare ritorno a Brescia. La competizione si concluderà sulla pedana di arrivo di Viale Venezia, dove tutto ebbe inizio 93 anni fa con la prima Coppa delle 1000 Miglia.Per saperne di più su questa affascinante gara entrata nel mito, si può visitare il Museo della Mille Miglia, ricavato dalla ristrutturazione di uno splendido ex monastero benedettino nella zona di S. Eufemia, a est del centro cittadino, e diventato custode della sua storia. Il museo coinvolge non solo gli appassionati di auto storiche e della celebre corsa, ma anche visitatori e famiglie che percorrendo i suoi ampi spazi si trovano immersi in un’epoca che ormai non c’è più, qui custodita con la massima cura. Le auto in esposizione (dal 1927 agli anni ’60), sfilano metaforicamente, avvolte da allestimenti e scenografie che richiamano i vari periodi e le epoche toccati dalla corsa. Ai visitatori viene fornito un tablet audioguida che illustra le varie sezioni del museo con spiegazioni e filmati. http://www.visitbrescia.it
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Gli italiani chiedono tecnologie coinvolgenti negli eventi
Posted by fidest press agency su martedì, 18 febbraio 2020
La tecnologia sta inaugurando un nuovo ed entusiasmante modo per consentire alle aziende di interagire con il pubblico e nuove ricerche rivelano che offrire un coinvolgimento esperienziale è la via che porta al cuore dei consumatori. Il 69% degli italiani (quasi 7 su 10) vuole partecipare fisicamente agli eventi e non essere solo spettatore.Una nuova ricerca europea, commissionata da Epson e intitolata “The Experiential Future”, ha evidenziato l’atteggiamento dei consumatori nei confronti della partecipazione ad eventi e attrazioni. La ricerca ha analizzato i punti di vista sull’uso delle tecnologie immersive in eventi e attrazioni dove si utilizzano proiezioni su larga scala, display interattivi, ologrammi, realtà virtuale e aumentata.I Millennial – i nati fra il 1980 e il 1993 – sono i più attratti da questo tipo di eventi: il 73% degli intervistati in questa fascia d’età ha partecipato negli ultimi 12 mesi a un evento o a un’attrazione in cui è stato coinvolto in un’esperienza diretta, mentre più della metà degli stessi (66%) ritiene che la tecnologia immersiva non sia utilizzata a sufficienza in occasione di eventi. Il 35% della Generazione Z – i nati fra il 1994 e il 2003 – e il 26% dei Baby Boomer – nati dal 1946 al 1964 – invece hanno partecipato a eventi con un forte coinvolgimento diretto e personale persino al di fuori del loro paese d’origine, contro il 23% della Generazione X – nati tra il 1965 e il 1979 – e il 17% dei Millennial. Ciò dimostra che le imprese che utilizzano questi elementi possono ottenere chiari vantaggi economici, evidenziando al tempo stesso come anche il turismo in generale possa trarne vantaggio. Il 70% della Generazione X concorda inoltre sul fatto che preferisce eventi o attrazioni che includono un elemento esperienziale, seguita dai Millennial (67%), dalla Generazione Z (61%) e dai Baby Boomer (58%). In sintesi: più è giovane il pubblico che si vuole raggiungere e maggiore è la possibilità di ottenere buoni risultati con un coinvolgimento esperienziale.
Per i locali e le aziende alberghiere, un’esperienza di visita che suscita emozioni e crea una forte connessione non solo è cruciale per attrarre nuovi consumatori, ma anche per incoraggiare i clienti a ritornare. Il 74% dei Millennial vorrebbe rivivere l’esperienza fatta, così come il 68% delle Generazioni X e Z e il 60% dei Baby Boomer, dimostrando che le tecnologie esperienziali aiutano a stimolare il coinvolgimento di visitatori e clienti per nuove visite.Neil Colquhoun, Vice Presidente CISMEA e Professional Displays, Epson Europe B.V commenta: “Le nuove tecnologie stanno cambiando drasticamente la natura delle attrazioni e degli eventi; questi risultati dimostrano che le aziende devono sfruttare il potere degli elementi esperienziali per aumentare la partecipazione del pubblico. Millennial, Baby Boomer e coloro che fanno parte della Generazione Z vogliono eventi e attrazioni coinvolgenti: ora spetta alle organizzazioni soddisfare queste aspettative.” Per ulteriori informazioni, il report “The Experiential Future” è disponibile per il download al seguente link: http://www.epson.eu/proav
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Il Prefetto Gabrielli è intervenuto riguardo i tragici fatti di Roma
Posted by fidest press agency su martedì, 29 ottobre 2019
“Quel che meraviglia – afferma Il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, – è che abbia fornito particolari rilevanti sull’omicidio di Luca Sacchi, mentre sono ancora in corso indagini ed approfondimenti. Tutto ciò lascia riflettere alla luce soprattutto di una circolare che lui stesso aveva emanato poche ore prima, e che invita tutti noi poliziotti a limitare l’uso dei social e delle chat, al fine di evitare di fornire dati sensibili!”. “In altre occasioni, quando era necessario difendere i propri uomini, non abbiamo riscontrato altrettanta determinazione – spiega ancora Paoloni – Spiace constatare come tutto ciò stia avvenendo proprio qualche giorno prima di una importante competizione elettorale e che il tragico avvenimento di Roma, ne sia diventato centrale. Terzietà e trasparenza, sono requisiti che ci saremmo aspettati dal massimo vertice della Polizia di Stato” “Il Capo di tutti i poliziotti, dovrebbe invece denunciare che a Roma circola una volante per ogni 150.000 abitanti, che mancano dotazioni di reparto e norme a tutela degli operatori e che nella legge di stabilità non pare siano previsti fondi adeguati per far fronte all’emergenza sicurezza. Ecco, questo ci saremmo aspettati”
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Mogol e Paolo Belli presentano “Concerto per la Vita”
Posted by fidest press agency su venerdì, 20 settembre 2019
Assisi. In scena venerdì 4 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi dalle ore 21.00. Dalla volontà di Mogol (ideatore e socio fondatore della Nazionale Italiana Cantanti) e di Paolo Belli (presidente Nic), condivisa con Gianluca Pecchini (direttore generale Nic), nasce il “Concerto per la vita” a favore dell’Istituto Serafico di Assisi. Nel giorno dedicato a San Francesco, in cui si celebra anche la giornata nazionale del dono, Mogol e Paolo Belli presenteranno, accompagnati dalla Paolo Belli Big Band, il Concerto per la Vita con Paolo Belli, Arisa, Neri Marcorè, Simone Cristicchi, Morgan, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Pupo, Riccardo Fogli, Paolo Vallesi, Rita Pavone, Mario Lavezzi, Amara, Giuseppe Anastasi, Gianmarco Carroccia e altri ospiti a sorpresa. Tanti grandi artisti del panorama musicale italiano che si esibiranno ad Assisi per sostenere con l’incasso della serata l’Istituto Serafico di Assisi e per far conoscere l’esistenza di questo luogo a tutta l’Italia.Radio Subasio sarà la radio ufficiale del “Concerto per la Vita” e trasmetterà in diretta l’intera serata, in FM e via streaming su radiosubasio.it e app.L’Istituto Serafico di Assisi da quasi 150 anni, rappresenta un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico-scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Bambini ciechi, sordomuti e autistici che, grazie ad oltre 160 collaboratori, hanno ogni giorno una vita più sopportabile e nuove speranze attraverso una ricerca a livello mondiale. Un lungo percorso costellato di importanti traguardi, che non hanno mai rappresentato dei punti d’arrivo, bensì dei punti di partenza volti a conquistare l’unica meta cui il Serafico tende: continuare a crescere per garantire giorno dopo giorno ai propri ragazzi maggiori servizi e una migliore qualità della vita restituendo al tempo stesso al territorio umbro delle reali opportunità di sviluppo. In poche parole, come dice Mogol, “se il mondo fosse come il Serafico sarebbe un mondo perfetto”.
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Perché parliamo tanto degli eventi che hanno interessato il XX secolo?
Posted by fidest press agency su sabato, 17 agosto 2019
E lo facciamo soprattutto incentrando la nostra attenzione sulla seconda guerra mondiale che possiamo considerare la più distruttiva e carica di vittime con i suoi 50 milioni di morti. Perché da quel momento abbiamo segnato il nostro futuro indelebilmente. Abbiamo messo a nudo una atrocità che non ha eguali e l’uccisione di sei milioni di ebrei lo sta a dimostrare. Ma vi è anche lo stimolo al progresso gettando le basi di una ricerca scientifica, industriale, farmacologica e tecnologica senza precedenti. Abbiamo salvato vite umane con le evoluzioni terapeutiche della medicina e le abbiamo uccise fabbricando armi di distruzione di massa. Abbiamo dato una speranza ai popoli oppressi e li abbiamo asserviti con le false speranze. Abbiamo migliorato le nostre condizioni di vita asservendo la tecnologia al progresso e le abbiamo fatto regredire con la povertà e la miseria. La popolazione mondiale è cresciuta a dismisura garantendo il diritto alla vita e l’abbiamo fatta morire negandole il diritto a vivere. Tutto questo fare e disfare ha accresciuto in molti di noi la sete di potere, gli egoismi, gli arrivismi, i facili arricchimenti. Abbiamo creato dei mostri esaltandoli e reso minoranza i martiri e gli eroi svilendone la loro carica morale. Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto con logiche di profitto, accettabili sotto il profilo etico, ma snaturate nel momenti in cui le abbiamo asservite agli interessi di parte nella logica “Mors tua vita mea”. (Riccardo Alfonso)
Why do we talk so much about the events that affected the 20th century?
And we do this above all by focusing our attention on the Second World War, which we can consider the most destructive and full of victims with its 50 million deaths. Because from that moment we have marked our future indelibly. We have uncovered an atrocities that has no equal and the killing of six million Jews is to prove it. But there is also the stimulus to progress, laying the foundations for an unprecedented scientific, industrial, pharmacological and technological research. We saved lives with the therapeutic evolution of medicine and killed them by making weapons of mass destruction. We have given hope to the oppressed peoples and have enslaved them with false hopes. We have improved our living conditions by enslaving technology to progress and we have made it regress with poverty and misery. The world population has grown out of proportion, guaranteeing the right to life and we have made it die by denying it the right to live. All this doing and undoing has increased in many of us the thirst for power, selfishness, self-giving, easy enrichment. We created monsters exalting them and making martyrs and heroes into a minority, debasing their moral charge. We have done everything and the opposite of everything with profit logic, acceptable from an ethical point of view, but distorted in the moments in which we have enslaved them to the interests of part in the logic “Mors tua vita mea”. (Riccardo Alfonso)
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AG Boutique Journey nuovo riferimento per l’organizzazione di eventi in Italia
Posted by fidest press agency su sabato, 27 luglio 2019
AG Boutique Journey, il DMC/Tour Operator di AG Group, primo gruppo turistico in Italia capace di soddisfare in-house tutti gli aspetti della domanda (DMC/tour operator e event management, consulenza, hotellerie, ristorazione e senior housing), fondato e diretto da Andrea Girolami, un’esperienza ventennale a tutti i livelli dell’incoming, dal leisure al business, dal Mice (Meetings Incentives Conferences Exhibitions) al luxury, oggi si propone ulteriormente potenziato al pubblico mondiale, quale riferimento per l’organizzazione di eventi in un’Italia sempre più preferita dalle aziende e dalle associazioni straniere.Nel 2018 in Italia sono stati realizzati 421.503 tra congressi ed eventi per 597.224 giornate complessive, con un aumento del +5,8% e +6,7% rispetto al 2017: questi i lusinghieri risultati registrati alcune settimane fa dall’OICE, l’Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi. Aumentano in particolare dal 7,9% del 2017 all’8,1% del 2018 gli eventi internazionali, con partecipanti provenienti in numero significativo dall’estero.AG Boutique Journey, col suo staff dinamico e professionale, centinaia di collaboratori e referenti ovunque in Italia e GSA all’estero, ha nel proprio background numerosi eventi di ogni tipologia: congressi politici e associativi, convention aziendali, incentive che vantaggiosamente attingono a uno speciale know how nel lusso.
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Turismo congressuale: aumentano gli eventi realizzati in Italia
Posted by fidest press agency su venerdì, 28 giugno 2019
E’ stato presentato a Roma l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, lo studio di settore sull’industria italiana del turismo congressuale e degli eventi promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.Secondo la ricerca nel 2018 in Italia sono stati realizzati 421.503 tra congressi ed eventi per complessive 597.224 giornate, segnando rispettivamente +5,8% e più 6,7% rispetto al 2017. Continuano a crescere gli eventi promossi dalle aziende per rafforzare la propria presenza nel mercato mentre per i congressi associativi occorre sviluppare azioni efficaci per la competizione internazionale dell’Italia.
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Eventi avversi in pediatria: la frequenza resta alta
Posted by fidest press agency su giovedì, 13 settembre 2018
La frequenza degli eventi avversi (EA), prevenibili in oltre metà dei casi, resta alta in pediatria, specie tra i bambini ricoverati negli ospedali universitari e tra quelli con malattie croniche. Ecco le conclusioni di uno studio pubblicato su Pediatrics e coordinato da David Stockwell, della Divisione di Medicina d’Urgenza al Dipartimento di Pediatria della George Washington University a Washington DC. «Sebbene un numero crescente di studi abbia dimostrato sostanziali riduzioni di alcuni tipi di eventi avversi negli ospedali, sembra che siano necessari ulteriori sforzi per ottenere miglioramenti nella sicurezza delle cure prestate ai bambini ospedalizzati» scrivono i ricercatori, che hanno analizzato 3.790 cartelle cliniche di pazienti dimessi da 16 ospedali pediatrici statunitensi tra il 2007 e il 2012. «Gli eventi avversi sono stati definiti come lesioni fisiche involontarie procurate da cure mediche, che hanno richiesto terapie o ricoveri aggiuntivi oppure che hanno portato alla morte il paziente» scrivono i ricercatori, che nel complesso hanno identificato 414 eventi avversi, di cui 210 prevenibili. Le infezioni ospedaliere sono risultate la causa più comune con 77 eventi avversi, seguite da complicanze a carico dei cateteri venosi (60 eventi avversi), danni gastrointestinali (49), danni respiratori (53) e altre cause (49). Il 12% degli eventi avversi è stato di particolare gravità: nell’1,2% dei casi si sono avuti danni permanenti, nel 10,1% dei casi il paziente è stato in pericolo di vita, e nello 0,7% il bambino è deceduto. «I tassi di eventi avversi non sono cambiati in modo significativo tra il 2007 e il 2012, secondo quanto emerge dall’analisi statistica corretta per potenziali fattori confondenti inclusi il tipo di ospedale, l’età, il genere, l’assicurazione e la presenza di patologie croniche» sottolinea Stockwell. E in un editoriale di commento Ricardo Quinonez, del Texas Children’s Hospital e Baylor College of Medicine di Houston, scrive: «Questi dati fanno riflettere. Dato che anche la migliore assistenza sanitaria può causare danni, sarebbe opportuno considerare esami e cure non necessarie come potenziali eventi avversi. Solo identificando tutte le possibili fonti di danno per il paziente possiamo sperare in un futuro in cui gli ospedali siano veramente sicuri». (fonte doctor33)
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