A cura di Robert Secker, Portfolio Specialist, T. Rowe Price. La Cina è caratterizzata da una irresistibile ampiezza e profondità delle opportunità di investimento, è un mercato caratterizzato da innovazione e disruption. Gli investitori possono trovare opportunità in società che stanno guidando e sfruttando la crescita nel Paese e che hanno il potenziale per offrire rendimenti duraturi. La Cina è un mercato in rapida evoluzione, con un elevato volume di Ipo a differenza dei mercati mondiali sviluppati. I prezzi delle azioni di società ben gestite, di qualità superiore o innovative sono sempre più guidati da fattori idiosincratici piuttosto che da cambiamenti macro più ampi o dai cicli delle materie prime. Inoltre, cosa importante per gli investitori, la crescita viene sempre più spesso alimentata a livello nazionale attraverso settori innovativi come la tecnologia, la sanità e altri settori guidati dai consumatori. Una dinamica unica della Cina è il costante cambiamento, sia in termini di portata sia di ritmo. Nella maggior parte dei Paesi occidentali il processo di industrializzazione e modernizzazione è durato dai 200 ai 300 anni. In Cina è stato condensato in alcuni decenni. Il risultato è un rapido cambiamento della struttura economica e delle opportunità di investimento. Dieci anni fa dominava il settore finanziario con una ponderazione del 40% circa. Oggi è internet a svolgere il ruolo principale, con oltre il 40% dell’indice. Tra qualche anno, è possibile che l’indice possa subire altri cambiamenti significativi. Il settore automobilistico è uno di quelli in cui il cambiamento sta avvenendo rapidamente. In questo settore nascente, la concorrenza è agguerrita e mentre il percorso verso la redditività degli OEM (produttori di apparecchiature originali) manca di visibilità, la catena di fornitura degli EV, in cui la Cina beneficia probabilmente del fatto di essere la più completa e competitiva al mondo, offre un terreno di caccia fertile per i selezionatori di titoli bottom-up. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di un produttore di vetri per auto che può trarre vantaggio dal maggiore contenuto di vetro nei veicoli elettrici, o di un produttore di scatole di ingranaggi in grado di soddisfare il maggiore contenuto tecnologico dei veicoli elettrici. Queste aziende che si trovano sul lato giusto del “ciclo del prodotto” possono registrare una crescita molto rapida in un breve periodo di tempo, fino a quando la concorrenza non le raggiungerà. In queste circostanze è fondamentale comprendere i fattori idiosincratici dei cicli di prodotto e di settore. A differenza di molti mercati occidentali, dove in genere vi sono pochi operatori dominanti in un determinato settore, il mercato cinese è ancora estremamente frammentato, il che consente alle aziende più efficienti e ben gestite di crescere strutturalmente e conquistare quote di mercato. Come è tipico dei mercati emergenti, la Cina è disseminata di settori nascenti e di aziende nascenti con un lungo percorso di crescita, il cui potenziale non è riconosciuto dalla natura a breve termine della maggior parte degli operatori di mercato.Dalla fondazione della Repubblica Cinese, il suo modello di crescita ha attraversato diverse fasi. La prima fase, tra il 1949 e il 1978, si è concentrata sulla circolazione interna, basata sulla crescita e sull’industrializzazione a livello nazionale. A partire dalle riforme economiche avviate alla fine degli anni ’70, la crescita è stata maggiormente orientata alla circolazione esterna guidata dalle esportazioni. Ora stiamo entrando nella terza fase, denominata doppia circolazione. Tutto ciò si traduce in un mercato dinamico e in rapida evoluzione che richiede agli investitori di cercare costantemente le tendenze e i cambiamenti emergenti, piuttosto che affidarsi agli attuali operatori storici a grande capitalizzazione. L’esperienza ci insegna che investire guardando al passato non è in genere una strategia vincente, soprattutto quando si tratta di investire in Cina. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)
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T. Rowe Price – Cina, un mercato in rapida evoluzione. Siete posizionati dalla parte giusta del cambiamento?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 Maggio 2023
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Robeco: L’evoluzione dell’universo finanziario trascenderà la crisi
Posted by fidest press agency su giovedì, 27 aprile 2023
A cura di Patrick Lemmens, Lead Portfolio Manager FinTech e membro del Team Trends Equities di Robeco. Il rapido rialzo dei tassi d’interesse nominali e l’improvvisa inversione di tendenza del mercato toro nei Treasury statunitensi durato tre decenni hanno rappresentato un vero e proprio stress test per le banche e le società finanziarie di tutto il mondo. La maggior parte ha superato la prova e sta godendo di alcuni dei frutti derivanti dall’uscita dalla politica dei tassi a zero (ZIRP) sotto forma di margini più elevati per le banche e di un migliore assetto patrimoniale per le compagnie assicurative. Abbiamo incrementato la nostra esposizione al settore bancario che riteniamo possa trarre vantaggio dal fallimento di CS espandendo il business del Private Banking, soprattutto nelle capitali finanziarie asiatiche come Singapore e Tokyo. Nel segmento finanza emergente, sovrappesiamo le banche dei mercati emergenti con esposizioni in Indonesia, India, Brasile e Messico.In Giappone riteniamo che un immediato vincitore dell’uscita dalla deflazione sarà il settore finanziario nipponico. Da quando il governatore uscente della Banca del Giappone, Kuroda, è stato nominato nel 2013, le valutazioni inglobano un forte sconto rispetto ai competitors globali. Le banche e le assicurazioni vita sono scambiate a forte sconto rispetto al valore contabile e al valore intrinseco e riteniamo che la tendenza al rialzo sia legata al miglioramento della redditività. Negli Stati Uniti sottopesiamo le banche.Siamo invece prudenti sulle banche europee. Riteniamo che siano ben capitalizzate e in condizioni molto più sane rispetto al 2008, ma la spinta derivante dall’aumento dei margini di interesse netti (NIM) si è esaurita con l’aumento dei tassi di deposito e non vediamo ulteriori catalizzatori a breve e medio termine in un’economia dell’Eurozona ancora in lenta crescita.Continuiamo a ritenere che i trend demografici dei mercati sviluppati e la crescente esposizione del settore assicurativo vita globale ai mercati emergenti, generalmente sottoassicurati, genereranno una crescita costante e affidabile nel prossimo decennio. Se a ciò si aggiunge l’uscita dalle politiche dei tassi a zero, che stanno migliorando la solvibilità e facilitando la gestione del rischio, il quadro è decisamente positivo per il medio e lungo termine e noi rimaniamo sovrappesati rispetto al benchmark.Riteniamo che i rischi siano sopravvalutati e che l’attuale stress del sistema vedrà vincitori e vinti, proprio come è accaduto con SVB, con le grandi banche internazionali che hanno attirato depositi. Nel frattempo, la First Citizens bank, acquistando gli asset di SVB, è passata da essere 38esima a 15esima banca più grande degli Stati Uniti, facendo aumentare le sue quotazioni a livelli record. Ci ha rassicurato anche l’azione rapida e coordinata delle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito e, di recente, in Svizzera, che hanno dimostrato di avere la consapevolezza e gli strumenti necessari per limitare il contagio.Inoltre, come discusso, l’universo dei titoli finanziari è ora diversificato e in rapida evoluzione, con la digitalizzazione e la demografia che stimolano l’innovazione e l’aumento della concorrenza. L’esposizione a lungo termine ai titoli finanziari dovrebbe essere un elemento significativo di qualsiasi strategia di investimento globale diversificata Fonte: http://www.verinieassociati.com
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Libro: “L’evoluzione della meeting industry in Italia”
Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2023
C’è un nuovo strumento per comprendere le dinamiche di sviluppo del MICE in Italia ed è frutto della pluriennale collaborazione tra l’associazione della meeting industry Federcongressi&eventi e ASERI, l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Vita e Pensiero, la casa editrice dell’Università Cattolica, ha infatti appena reso disponibile online e gratuitamente la pubblicazione dal titolo “L’evoluzione della meeting industry in Italia”. La monografia sintetizza i risultati delle analisi condotte dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, la ricerca realizzata da ASERI che Federcongressi&eventi promuove annualmente sin dal 2014 per monitorare l’evoluzione dell’offerta di spazi per meeting in Italia e rilevare i caratteri dei congressi e degli altri eventi ospitati nelle diverse tipologie di sedi. La pubblicazione attesta il percorso di sviluppo che il mercato dei congressi e degli eventi ha conosciuto in Italia dal 2014 al 2019 e, documentando gli effetti della crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, evidenzia anche la capacità di reazione del settore nell’intraprendere un progressivo cammino di rilancio delle attività secondo la prospettiva della next normality. Offrendo a tutti gli attori della meeting industry un quadro aggiornato della situazione del mercato, l’e-book è utile sia alle sedi, per analizzare il proprio posizionamento e configurare nuove strategie competitive, sia alle istituzioni, soprattutto a livello locale, per avviare azioni di sostegno e di valorizzazione dei territori. Gli autori di “L’evoluzione della meeting industry in Italia” sono Roberto Nelli e Paola Bensi, rispettivamente docente di Marketing presso l’Università Cattolica di Cremona e responsabile scientifico dell’OICE presso ASERI e senior research analyst nel Research Lab on the International Meeting Industry presso ASERI. L’e-book “L’evoluzione della meeting industry in Italia” è scaricabile dal sito: http://www.vitaepensiero.it.
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T. Rowe Price: i motivi per cui il value può adattarsi a uno scenario in continua evoluzione
Posted by fidest press agency su giovedì, 16 marzo 2023
A cura di Sebastien Mallet, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Value Equity, T. Rowe Price, I mercati hanno iniziato il 2023 con forza, dato che alcuni dei venti contrari che hanno dominato i mercati nel 2022 hanno iniziato a dissiparsi. La Cina ha riaperto l’economia più rapidamente del previsto, il clima caldo nell’Eurozona ha attenuato le preoccupazioni per la scarsità di gas naturale e i recenti dati degli Stati Uniti hanno indicato una crescita continua, un’inflazione più moderata e un rallentamento del ritmo dei rialzi dei tassi della Fed. L’insieme di questi fattori ha fatto sì che il consenso di mercato abbia abbassato la probabilità di una recessione globale sincronizzata nel 2023. Detto questo, sebbene le prospettive siano migliorate rispetto all’anno scorso, è probabile che i mercati azionari continuino ad essere volatili, in quanto reagiscono ai diversi dati macroeconomici e agli utili. Tuttavia, poiché il value offre una combinazione di caratteristiche difensive e cicliche, riteniamo che questo stile sia ben posizionato per affrontare i mutevoli scenari di mercato.Lo scenario per il value rimane favorevole, con fattori di supporto sia a breve che a lungo termine. Le valutazioni rimangono relativamente interessanti rispetto ai titoli growth, anche dopo la sovraperformance del 2022. Tuttavia, stiamo assistendo a un insieme di opportunità value più contenute rispetto alle abbondanti opportunità che abbiamo trovato in passato. È inoltre probabile che si verifichi il rischio di un ampio declassamento degli utili, dato che i margini sono messi sotto pressione dall’inflazione e dalla bassa crescita. I mercati azionari potrebbero tornare a considerare gli utili come il principale motore dei rendimenti azionari. Le società che offrono una buona tenuta degli utili e che sono in grado di attivarsi per proteggere i rendimenti degli azionisti saranno probabilmente premiate. Poiché il value offre una buona rappresentanza sia ai settori difensivi, come i servizi di pubblica utilità e altri settori tradizionali con un forte potere di determinazione dei prezzi, sia a quelli sensibili dal punto di vista economico, come gli industriali, riteniamo che gli investitori abbiano meno probabilità di essere lasciati indietro se i mercati si muovessero in una determinata direzione. Siamo un po’ più ottimisti sul quadro economico generale. I dati stanno reggendo bene e i primi timori di una prolungata recessione globale si stanno allontanando. Alcuni Paesi potrebbero addirittura evitare del tutto la recessione. Di conseguenza, ci siamo orientati verso le aree più cicliche del mercato e abbiamo continuato a posizionarci in settori come energia e materiali. Il ciclo del settore energetico potrebbe essere sostenuto più a lungo, soprattutto se le preoccupazioni geopolitiche rimanessero significative. Un potenziale vento di coda potrebbe emergere anche dall’improvvisa riapertura della Cina dopo una prolungata politica di Zero-COVID, insieme al sostegno del governo per aiutare a far ripartire la sua economia. Inoltre, di recente abbiamo iniziato a riconsiderare i semiconduttori, che lo scorso anno hanno subito un forte calo. Riteniamo che il settore potrebbe registrare una svolta nei prossimi 12-18 mesi. Altri settori ciclici che potrebbero trarre vantaggio da un ulteriore allentamento delle pressioni recessive sono gli industriali e i beni di consumo discrezionali, dove i costruttori edili del Regno Unito appaiono, a nostro avviso, più interessanti. In conclusione, il settore finanziario, i servizi di pubblica utilità e l’assistenza sanitaria restano tra i settori che favoriamo, mentre abbiamo un’esposizione limitata alla tecnologia e ai beni di consumo discrezionali. Abbiamo anche aggiunto esposizione alle banche europee e giapponesi, dato il potenziale beneficio di cui godranno dall’aumento dei tassi e il minor rischio di recessione.
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Tecniche di Evoluzione Assistita (cioè il genome editing e la cisgenesi)
Posted by fidest press agency su domenica, 12 marzo 2023
Roma 14 marzo 2023 ore 10.30 Collegio Romano (via del Collegio Romano, 27) Per la prima volta il CL.A.N. e il CREA mettono intorno a un tavolo Ricerca, Istituzioni e Rappresentanze per discutere sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (cioè il genome editing e la cisgenesi), innovazioni che offrono la possibilità di selezionare le nuove varietà per far fronte alle sfide dei prossimi anni: cambiamenti climatici e sostenibilità. Produrre di più con meno (meno risorse naturali, meno pesticidi e fertilizzanti, meno energia), adattando le piante al nuovo clima (temperature più elevate e minore disponibilità idrica) e salvaguardando gli standard di qualità e sicurezza che da sempre caratterizzano il Made In Italy, è un obiettivo raggiungibile solo utilizzando le conoscenze genetiche più avanzate, in primis genome editing e cisgenesi .Al centro dell’evento la presentazione del Position Paper “Nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi” elaborato da CREA, CL.A.N. e Federchimica Assobiotec, documento più che mai attuale vista l’intenzione della Commissione europea di intervenire sulla normativa di riferimento.
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L’ONU e il report sullo sviluppo umano. Il cantiere dell’evoluzione
Posted by fidest press agency su venerdì, 23 settembre 2022
Come stare sui trampoli. Non c’è proprio stabilità ma l’altezza dal suolo consente di guardare lontano. Una vista dall’alto, insomma, per osservare oltre la realtà di questi ultimi anni tra cambiamenti climatici, pandemia, siccità, guerra, inflazione e crisi energetica. L’Onu ha recentemente pubblicato l’indagine “Rapporti sullo sviluppo umano” che classifica i paesi in base ad un “Indice di Sviluppo Umano” (HDI), costruito sulla base tre indicatori: speranza di vita, grado di istruzione e PIL pro capite. Da due anni l'”Indice” è fermo – potremmo dire malfermo, riprendendo l’immagine iniziale – considerata la situazione di instabilità che il mondo sta attraversando. Dunque, all’orizzonte nulla di positivo? Non è proprio così. Vediamo. Dopo appena un anno dall’inizio della pandemia sono stati messi a disposizione medicinali per combattere il Covid e predisposti nuovi vaccini per contrastare le varianti del Coronavirus. Un risultato straordinario che ha permesso di salvare milioni di vite umane. La società farmaceutica Moderna ha in fase di sviluppo vaccini a mRNA per un’ampia gamma di malattie, tra i quali quelli contro il virus respiratorio sinciziale degli anziani e il citomegalovirus, per prevenire la mononucleosi infettiva, l’erpes simplex e zoster ma, soprattutto, per intervenire su alcune tipologie di cancro. In collaborazione con istituti di ricerca internazionali, l’Università di Oxford (UK), ha messo a punto un nuovo vaccino contro la malaria, una patologia infettiva che uccide mezzo milione di persone l’anno, soprattutto bambini e neonati. Negli ultimi anni sono state elaborate nuove tecniche, dette “genoma editing”, che permettono di cambiare singole lettere del codice genetico delle piante per migliorarle. Questa tecnologia è stata trasferita nel campo della medicina e la società Crispr Therapeutics, in collaborazione con il gruppo biotecnologico Vertex, alla fine dell’anno presenterà i dati della sperimentazione alle autorità di regolamentazione dell’Unione europea e del Regno Unito, per ottenere l’approvazione per il trattamento di alcune malattie ereditarie del sangue. I ricercatori del laboratorio americano per le energie rinnovabili (NREL) hanno fatto un notevole passo avanti tecnologico realizzando una cella solare in perovskite – un minerale costituito da titanato di calcio – che ha il duplice vantaggio di essere altamente efficiente e stabile. La cellula, infatti, ha una elevata capacità di assorbimento della luce solare e mantiene l’87% della sua efficienza originale anche dopo 2.400 ore di funzionamento. Nel settore delle comunicazioni satellitari si annunciano importanti novità. Starlink è una compagnia che fornisce connessione internet satellitare a banda larga, con collegamenti veloci e a bassa latenza (tempo di risposta) anche in zone remote. La sua caratteristica è dovuta alla collocazione dei satelliti nell’orbita bassa della Terra che consente di avere velocità di connessione simile a quella della fibra delle abitazioni. Nonostante tutto, ricerca e innovazione consentono di scrutare l’orizzonte con fiducia. (Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 16 settembre 2022) Primo Mastrantoni, http://www.aduc.it
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L’evoluzione della medicina di laboratorio
Posted by fidest press agency su sabato, 19 febbraio 2022
“La Medicina di Laboratorio è una disciplina composita che si applica alla prevenzione, alla diagnosi, alla prognosi, al monitoraggio della terapia e che condiziona in modo sostanziale l’outcome del paziente se applicata al paziente giusto, al tempo giusto, con la metodica giusta”, spiega Sergio Bernardini, Professore di Biochimica clinica e Biochimica molecolare dell’Università Tor Vergata di Roma, nel corso della Winter School 2022 di Pollenzo, organizzata da Motore Sanità, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, evento di alto profilo in ambito sanitario, promosso e divulgato da Mondosanità e da Dentro la Salute. “È un settore di grande efficienza ed efficacia: il 70% delle decisioni cliniche si basano sulle informazioni di laboratorio, a fronte di un’incidenza sul budget dell’azienda sanitaria del 2-4%”, continua Bernardini. “La Medicina di Laboratorio spesso è percepita come una serie di strumentazioni che producono dati, viceversa richiede alta specializzazione sia per i medici, sia per i biologi e i chimici e rappresenta, nei fatti, la semeiotica dei fluidi corporei e quindi una dimensione internistica. Con un utile netto di circa 1 euro a test. Nelle ultime decadi, la medicina di laboratorio ha vissuto cambiamenti sostanziali e lo scenario nel quale opera è in continua evoluzione con la caduta delle barriere tra le diverse discipline e l’avvento delle cosiddette Omiche, cioè di tecnologie di indagine che tornano a vedere il paziente in modo olistico trascendendo dalla singola via metabolica e dai singoli analiti, ma piuttosto ragionando su pattern e profili”, prosegue Bernardini. “Questa evoluzione è alla base della Medicina di Precisione o personalizzata, che si avvale dell’acronimo SMART (Speed, Metrics, Automation, Remote and Technologies). D’alta parte le analisi di laboratorio non sono effettuate solamente nei tradizionali laboratori clinici, ma sempre più in ambiti decentrati come avviene per analisi al letto del malato (near-patient testing), a domicilio (home testing), nelle farmacie, nelle ambulanze ed in contesti di urgenza-emergenza, grazie allo sviluppo di tecnologie efficienti per il point-of care testing (POCT) che permettono la rapida diagnosi di molte condizioni cliniche, incluse malattie infettive e genetiche”. Quanto ai prossimi obiettivi e le prossime sfide, il Professor Bernardini non ha dubbi: “La Medicina di Laboratorio accompagna già oggi in diverse realtà il “nuovo” paziente nato dalla trasformazione digitale che conduce in senso stretto alla tele-patologia, usando nuovi approcci per l’accesso on line e per risposte più informative, dirette e “virtuali”. Il percorso segnato dalla futura “casa come primo luogo di cura” deve vedere i professionisti della Medicina di Laboratorio attori principali nella costruzione del previsto modello condiviso per il potenziamento dell’assistenza domiciliare tramite la tele-assistenza, il tele-consulto, il tele-monitoraggio e la tele-refertazione. Non solo. La Medicina di Laboratorio ha la necessità che sia costruito, nell’ottica di una efficace programmazione sanitaria, un moderno percorso formativo per le varie figure professionali, dai tecnici di laboratorio ai biologi, chimici, medici fino agli informatici, sempre più indispensabili nella costruzione di un moderno modello di Medicina di Laboratorio”.
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Carceri. Evoluzione dei diritti e delle pene o ritorno ai secoli passati. Detenuti o merci?
Posted by fidest press agency su domenica, 26 dicembre 2021
La notizia lascia quantomeno perplessi: “Danimarca. Il Governo trasferisce 300 detenuti in Kosovo”. Il pensiero, oltre ai detenuti Usa di oggi a Guantanamo, torna alle tradotte che nei secoli scorsi i vari Paesi europei (Francia e Regno Unito in testa) facevano verso i loro territori coloniali. Secoli scorsi su cui storia e civiltà avevano posto la parola “fine”… ma sembra che non sia così.La versione 2021 è moderna. Un tempo erano territori conquistati con il colonialismo: militari, sacerdoti, imprenditori avventurieri che vi si trasferivano. Oggi denaro, business. Carceri all’epoca e carceri oggi. La differenza: un tempo le popolazioni inermi venivano sottomesse più o meno con violenza e non potevano dire nulla sulle colonie penali che venivano costruite sui loro territori, oggi i governi (democraticamente eletti come in Kosovo) di queste popolazioni aprono le porte delle loro carceri. Dato comune: la miseria di chi “accoglie” questi detenuti, colonie a suo tempo, Kosovo (sic!) oggi. Avevamo creduto che la miseria umana fosse stata superata, ma evidentemente quella economica ha il potere di farla tornare.Perché il dato umano è terrificante. Non conosciamo le carceri del Kosovo, ma crediamo che non siano rinomate come quelle danesi (e scandinave in generale) per la loro umanità/civiltà nel trattare la popolazione detenuta… civiltà che però ci viene detto, nel caso danese, avere due serie, la A e la Z. Siccome il presupposto per essere nella categoria “Z” è di dover essere espulsi dalla Danimarca dopo aver scontato la pena, va da sé che il detenuto in categoria “A” è un privilegiato (4). Quindi il nostro regno scandinavo discrimina (razzismo?) rispetto alla cittadinanza dei detenuti. Crediamo che in Danimarca esistano anche i diritti dei detenuti che – ovviamente rispetto alla pena da scontare – hanno uno standard al di sotto del quale le leggi non dovrebbero consentire di andare. Non ci addentriamo nel sistema giuridico e carcerario danese, non ne abbiamo competenze e, sostanzialmente, ci interessa poco in questo caso. Siamo però interessati ai diritti umanistabiliti dagli accordi internazionali, anche per i detenuti, e ci domandiamo: i detenuti sono merci o esseri umani? Può la Danimarca trasferirli al pari di merci senza considerare i loro diritti comunque acquisiti in quanto giudicati su un territorio di un paese che fa parte dell’Unione Europea, e che ha sottoscritto tutti gli accordi possibili ed immaginabili contro le tratte degli esseri umani e i loro trattamenti in carcere?Cercheremo risposte nelle sedi opportune. Intanto prendiamo atto, con dolore, che nel XXI secolo, l’evoluzione dei diritti e delle pene sta comportando il ritorno ai secoli passati. COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC http://www.aduc.it
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Tecniche di Evoluzione Assistita in agricoltura
Posted by fidest press agency su domenica, 19 dicembre 2021
“Fare dell’Italia un paese leader sulle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita in agricoltura, per poter avere piante più sostenibili dal punto di vista ambientale, ridurre l’uso di fitofarmaci e aumentare le resistenze ai cambiamenti climatici, con oggettivi benefici per la produttività sempre preservando le peculiarità della biodiversità italiana. Sono questi gli obiettivi della proposta di legge con cui permettiamo la ricerca in campo aperto sugli organismi prodotti con tecniche di genome editing (mutagenesi sitodiretta) e cisgenesi, per fini sperimentali e scientifici sotto l’egida della ricerca pubblica. Ciò in coerenza con lo Studio della Commissione europea 29 aprile 2021 sullo stato delle nuove tecniche genomiche ai sensi del diritto dell’Unione e nelle more dell’adozione da parte dell’Ue di una disciplina organica in materia”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura e primo firmatario della proposta di legge sulle TEA presentata oggi in conferenza stampa a Montecitorio.Per Stefano Vaccari, direttore generale del Crea, l’ente di ricerca del Ministero delle Politiche agricole, “la ricerca in campo di queste nuove tecnologie rappresenta un fattore strategico per l’agricoltura nazionale. Abbiamo bisogno di essere competitivi permettendo di salvaguardare le nostre tipicità. Il Crea, che può contare su 12 centri di ricerca di cui uno specifico per la Genomica, a Fiorenzuola d’Adda, è pronto a mettere sul terreno varietà che abbiamo già testato in laboratorio: tra queste, ad esempio, vitigni che ci permettano meno trattamenti per la peronospera o pomodori maggiormente resistenti alle orobanche. Con questa proposta di legge possiamo anticipare i tempi, senza attendere l’Ue, e porci nel filone di Stati come Cina, Regno Unito e USA. Aspettiamo, dunque, solo l’approvazione della norma, strategica forse almeno quanto il PNRR’. Nella sua conclusione Filippo Gallinella ha dichiarato: “Come ribadito dalle stesse associazioni agricole intervenute oggi, lo scenario è completamente diverso dagli OGM: le TEA, infatti, rappresenta una peculiarità tipica degli agricoltori che da sempre incrociano piante sessualmente affini per potenziare determinate caratteristiche. Mi auguro che il dibattito normativo sia proficuo ma anche celere per poter dare questo strumento potente e innovativo nelle mani degli agricoltori, sotto l’egida della ricerca pubblica dell’autorevole Crea”.
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All’Università di Parma si sviluppano nuovi metodi per la simulazione quantistica
Posted by fidest press agency su giovedì, 15 luglio 2021
Una simulazione quantistica consiste nel manipolare in laboratorio un sistema microscopico, in modo tale che il suo comportamento simuli quello di un sistema quantistico più complesso, più difficile o addirittura impossibile da riprodurre.Il focus del lavoro, condotto dal Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma in collaborazione con l’Imperial College di Londra, è la realizzazione di una strategia di simulazione quantistica per lo studio di interazioni particolarmente complesse tra i costituenti di un sistema quantistico. La strategia si fonda su un approccio bottom-up, in cui le interazioni desiderate vengono prima ingegnerizzate su un numero minimo di costituenti, e in seguito riprodotte in larga scala sull’intero sistema.L’interazione tra le particelle che precedentemente vedeva coinvolti due elementi alla volta, ora si sviluppa contemporaneamente fra tre o più elementi. Queste nuove interazioni sono alla base di modelli avanguardistici per la computazione quantistica e di fenomeni della fisica ad alte energie. I risultati aprono quindi le porte alla riproduzione in laboratorio di sistemi caratterizzati da interazioni controllabili e altamente correlati, favorendo l’implementazione di algoritmi quantistici e l’indagine di stati esotici della materia e della dinamica quantistica di non equilibrio. Il lavoro è frutto della collaborazione tra Sandro Wimberger e Stefano Carretta del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche e il gruppo di Florian Mintert, docente dell’Imperial College. La collaborazione si è realizzata grazie al premio “Bando Leonardo da Vinci” conferito a Francesco Petiziol (primo autore dell’articolo) durante il dottorato nell’Ateneo di Parma, e al progetto Europeo “Scaling Up quantum computation with MOlecular spins (SUMO)” del programma “QuantERA ERANET Cofund in Quantum Technologies” co-finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, al quale l’Università di Parma partecipa tramite il consorzio INSTM.
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I quattro ambiti di evoluzione digitale per la banca post-Covid
Posted by fidest press agency su venerdì, 4 giugno 2021
La transizione verso un ambiente finanziario pienamente digitalizzato non è più un nice-to-have, riservato alle istituzioni più innovative, ma è diventato un must per la sopravvivenza dell’intero settore.Per quanto riguarda i sistemi di pagamento, è necessario continuare a sostenere la transizione verso una società cashless investendo in tecnologie e nuovi metodi di pagamento sicuri. Secondo i dati del decimo rapporto Minsait Payments, oggi solo il 20% degli italiani “bancarizzati” usa il contante come principale mezzo di pagamento, mentre le carte sono il mezzo di pagamento preferito da sei italiani su dieci. In questo contesto, il settore finanziario deve affrontare diverse priorità per incoraggiare ulteriormente questa tendenza, come la garanzia della sicurezza, la lotta contro le frodi e la conformità normativa.La pandemia ha anche accelerato la trasformazione del modello di relazione tra cittadini e istituzioni finanziarie. I nuovi clienti, più digitali e informati che mai, chiedono un servizio personalizzato e una maggiore autonomia nello svolgimento delle transazioni. La risposta a questa nuova domanda comporta tre azioni: investire in una nuova generazione di filiali bancarie che combinano il mondo fisico e digitale applicando un concetto di “opticanalità” che permette di offrire al cliente il servizio più appropriato al momento giusto; adottare un ruolo più attivo, più vicino ed empatico di “emotional banking” con i clienti per accompagnarli durante l’intero ciclo di vita, e stabilire canali di comunicazione liquidi, capaci di adattarsi a ogni profilo, situazione e contesto, offrendo un’interazione più dinamica, flessibile e personalizzata.La soddisfazione del cliente dipende anche dall’ottimizzazione dei processi finanziari che passa attraverso l’automazione e l’outsourcing dei processi di business. In questo senso, gli istituti finanziari dovrebbero optare per un modello di BPO evoluto, che permetta loro di trasformare l’agilità dei processi in vantaggi differenziali. Anche nell’automazione e nell’ottimizzazione dei processi, grazie alla combinazione di tecnologie di Robot Process Automation e Intelligenza Artificiale, il cliente deve essere al centro della strategia, incorporando ai tradizionali KPI focalizzati sul risparmio e sui benefici economici, indicatori che misurino la soddisfazione del cliente.Infine, con l’obiettivo strategico di migliorare la customer experience, è essenziale e urgente adottare una concezione olisitica del cliente. Solo attraverso questa visione è possibile creare esperienze coerenti e attraenti per i clienti che rafforzino il concetto di loyalty. Per far ciò è imprescindibile l’adozione di un approccio data-oriented che, grazie a tecnologie di Big Data Analytics e Business Intelligence, fornisce una visione unica del cliente e contribuisce alla definizione di una strategia aziendale comune e sinergica.
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L’evoluzione del sistema bancario in Italia e nel mondo
Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021
Le sfide per il futuro del mondo finanziario e bancario in Italia e nel mondo saranno la sostenibilità, l’investimento in tecnologia e innovazione e l’adeguamento delle risorse umane alle nuove competenze richieste dal sistema. Le riflessioni sull’evoluzione del sistema bancario hanno aperto questa mattina la prima edizione del Global Banking Forum, appuntamento organizzato da Eccellenze d’Impresa, il laboratorio di idee e innovazione per le PMI italiane, promosso da GEA, Harvard Business Review e Arca Fondi SGR. Il forum si è aperto con gli interventi di Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia e presidente di Eccellenze d’Impresa, Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea che dà il patrocinio all’iniziativa, Rony Hamaui, segretario generale di ASSBB Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Angelo Tantazzi, presidente di Prometeia. Il panel moderato dal chairman Nazzareno Gregori, presidente ASSBB e direttore generale Credito Emiliano, si è aperto con le riflessioni di Patrizia Grieco, presidente di MPS, sul ruolo della sostenibilità. La Grieco ha sostenuto che non c’è alcun dubbio che le banche possano e debbano diventare un fattore abilitante della transizione ambientale e sostenibile, accompagnando le filiere legate ai combustibili fossili verso una transizione giusta. Per gli intermediari finanziari è invece importante individuare filiere più sensibili che possano funzionare come modelli ha aggiunto Grieco, commentando anche il ruolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, molto importante perché individua filiera di investimento e innovazione che possono essere affiancate dalle banche per aumentare la consapevolezza anche sui temi della gestione del rischio e della sostenibilità. Secondo Giuliano Cicioni, partner e head of Banking di KPMG, il principale problema del sistema bancario italiano è la reddittività ed è inevitabile che la dinamica dell’M&A caratterizzerà i prossimi anni, in cui ci sarà un’importante crescita delle operazioni cross border. La sfida dei prossimi anni sarà riconciliare la presenza del sistema bancario tradizionale con gli elementi di innovazione e tecnologia che nascono al di fuori del sistema bancario e contribuiscono a modificare la relazione tra banca e cliente. Quanto possa essere disruptive l’impatto delle nuove tecnologie è stato illustrato da Elena Lavezzi head of Southern Europe di Revolut, start up che mira a gestire su un’unica piattaforma tutte le risorse e necessità finanziarie dell’utente. Sul problema del gap di reddittività tra le banche italiane ed europee è intervenuto Giuseppe Lusignani vicepresidente di Prometeia, secondo cui la reazione alla crisi generata dalla pandemia si giocherà sul doppio binario della diversificazione dei servizi e della riduzione dei costi, anche attraverso una maggiore razionalizzazione della rete distributiva. Il problema principale restano però gli investimenti in tecnologia che in Italia si attestano sul 3/5 % del margine di intermediazione mentre nei best performer europei è pari al triplo. Le banche portate a investire di più, secondo Lusignani, sono quelle di dimensioni maggiori mentre quelle più piccole sono ancora concentrate a garantire la sicurezza dei canali remoti. Certamente però – ha concluso Lusignani – esistono banche piccole che sono avanzatissime in tecnologia, ma si tratta della eccezione che conferma la regola. Giovanni Sabatini, direttore generale di ABI, ha sottolineato che se è impossibile pensare ad un futuro in cui si possa fare a meno delle banche, altrettanto impensabile è subire o adattarsi passivamente all’innovazione tecnologica, che è in grado oggi di trasformare i tradizionali paradigmi di riferimento. Sabatini ha proseguito sostenendo la necessità di avviare un percorso condiviso a livello europeo che consenta di rafforzare il ruolo internazionale dell’euro e studiare una possibile futura moneta digitale. Sulla necessità di regole condivise che permettano di preservare il valore sociale che da oltre cinquecento anni ha il sistema bancario è intervenuto Davide Serra amministratore delegato di Algebris Investments. Anche a suo avviso la BCE può giocare un ruolo fondamentale sul tema delle digital currency, accelerando verso la creazione dell’euro digitale.
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Evoluzione della letteratura giovanile dal secondo dopoguerra a oggi
Posted by fidest press agency su sabato, 8 Maggio 2021
Parma lunedì 10 maggio con inizio alle 9, sull’evoluzione della letteratura giovanile dal secondo dopoguerra a oggi. L’incontro, che si svolgerà su Teams, è organizzato dal Dipartimento DUSIC dell’Università di Parma. L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC dell’Università di Parma con il patrocinio del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa – CIRSE e la collaborazione del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile, attraverso gli interventi di vari studiosi della disciplina ripercorrerà criticamente gli sviluppi della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza degli ultimi 75 anni, limitatamente ad alcuni generi, filoni narrativi e autori più rappresentativi, con particolare attenzione agli scrittori di svolta, ai momenti cruciali di questo percorso e alle tendenze e orientamenti dell’editoria, non senza riferimenti all’evoluzione dell’illustrazione.La giornata sarà conclusa dalle testimonianze di alcuni protagonisti del rinnovamento della scrittura per l’età evolutiva nel periodo considerato. Alle 9 i saluti istituzionali e il via ai lavori, moderati dalla docente dell’Università di Parma Luana Salvarani, con l’introduzione di Angelo Nobile (Università di Parma). Interverranno poi Franco Cambi (Università IUL di Firenze) su Dal fiabesco al fantasy: fra innovazione e tradizione?, Pino Boero (Università di Genova) su Gianni Rodari e i successivi sviluppi del racconto di fantasia, Furio Pesci (Sapienza Università di Roma) su Il Sessantotto e i suoi riflessi sulla letteratura giovanile, Tiziana Mascia (Università di Urbino), su Sviluppi della letteratura di divulgazione e prospettive attuali, Leonardo Acone (Università di Salerno) su Narrare il Mezzogiorno. L’immagine letteraria dell’infanzia nel meridione. Nella sessione pomeridiana sono previste relazioni di Roberto Farnè (Università di Bologna) su Evoluzione e funzione delle illustrazioni come dispositivo didattico, Ermanno Detti (Direttore di “Il Pepeverde”) su Il fumetto e la stampa periodica per ragazzi, e Claudia Camicia (Presidente del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile), che farà una Rassegna delle riviste specializzate di letteratura giovanile. A seguire le testimonianze di Domenico Volpi (Settantacinque anni di letteratura per ragazzi e l’esperienza de “Il Vittorioso”), Mino Milani (Raccontare l’avventura), Angelo Petrosino (Le mie eroine e i miei eroi della quotidianità) e Gabriella Armando (Le Nuove Edizioni Romane 1977-2016: un contributo al rinnovamento della letteratura italiana per ragazzi).L’incontro si svolgerà online sulla piattaforma Teams.L’iniziativa è presente sulla piattaforma SOFIA con questi codici identificativi: ID iniziativa formativa 58470 – ID edizione formativa 85086.
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L’evoluzione della tecnologia: da strumento di supporto a colonna portante
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021
A cura di Dave Russell, Vice President of Enterprise Strategy, Veeam. Per tutto il 2020, milioni di impiegati sono stati costretti a lavorare da casa e la maggior parte dei cittadini nel mondo hanno dovuto rispettare periodi più o meno brevi di lockdown. In questa situazione, l’information technology è diventata a tutti gli effetti una utility paragonabile all’acqua, all’energia elettrica, al gas. Senza servizi di connettività, telecomunicazioni e cloud, moltissime aziende sarebbero state costrette a fermarsi e le persone non avrebbero potuto tenersi in contatto con familiari e amici, acquistare beni essenziali, usufruire di servizi di intrattenimento. Grazie all’IT, supermercati, emittenti televisive e servizi finanziari hanno potuto continuare ad essere operativi.Fare shopping online è diventata la norma per moltissime persone, in particolare per l’acquisto di beni essenziali, e il traffico è cresciuto di oltre un terzo a livello globale nel settore dei supermercati. Gli abbonamenti a piattaforme di streaming on demand sono cresciuti enormemente: Netflix, alla fine di giugno, aveva totalizzato un incremento di 26 milioni di abbonati. Le piattaforme social, di video comunicazione e di instant messaging hanno ampliato la loro base utenti. Il principale beneficiario è stato Zoom, che ha riportato un incremento di fatturato del 335% rispetto al 2019. Moltissime attività sono oggi guidate da un approccio “digital-first”: pareri medici, controllo dell’estratto conto, corsi di fitness che prima si svolgevano in palestra. Qual è l’impatto del cambiamento che ha portato l’IT ad essere protagonista indispensabile? Per l’industria tecnologica, si tratta di un impatto profondo. Abbiamo assistito ad una sorta di epifania collettiva, che ha svelato al mondo economico e alla società in generale l’importanza dell’IT. E per quanto questa sia musica per le orecchie di fornitori di soluzioni cloud, connettività e servizi SaaS (software as a service) non bisogna mai dimenticare che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Cybersecurity e tecnologia come fattore che permea tutti gli aspetti della nostra vita professionale e privata non sono certo temi nati nel 2020. Ci troviamo però ad un momento di svolta per la percezione che il mondo ha della tecnologia e l’industria ha una grande opportunità per dimostrare senso di responsabilità. Molte aziende che non hanno protetto adeguatamente i dati o li hanno utilizzati in modo poco etico si sono trovate nell’occhio del ciclone. Moltissime aziende e molte persone hanno capito che avere accesso ad Internet è fondamentale. Le nostre economie, la nostra società e le nostre vite sono migliorate dalla possibilità di comunicare, condividere contenuti e completare transazioni online. Il risultato di tutto questo è che il ruolo della tecnologia nel mondo si è evoluto e ci si aspetta ubiquità e disponibilità continua.
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AcomeA SGR: Indipendenti, innovativi e in continua evoluzione, i primi 10 di anni
Posted by fidest press agency su sabato, 17 ottobre 2020
I 10 anni di AcomeA SGR (www.acomea.it), società di Gestione del Risparmio specializzata in fondi comuni d’investimento e gestioni patrimoniali, sono l’occasione per fare il punto su una storia di successo del risparmio gestito, indipendente e tutta italiana. Nata nel 2010 dall’iniziativa di un gruppo di gestori e imprenditori con una lunga esperienza nel settore – Alberto Foà, Giordano Martinelli e Giovanni Brambilla, che oggi include anche Matteo Serio e Daniele Cohen – AcomeA SGR ha da poco raggiunto l’importante traguardo dei 100mila clienti. A oggi, ha un patrimonio gestito che ammonta a oltre 2,4 miliardi di euro (dati al 30 settembre) e ha registrato una crescita del 60% circa negli ultimi 3 anni, con ben 33 accordi di distribuzione in essere. La raccolta del triennio 2018-2020 si attesta a +800 milioni di euro, con una gamma di 14 fondi di investimento diversificati tra strategie globali value contrarian che puntano sulla liquidità, sulle obbligazioni e sui titoli azionari. La strategia di investimento, che caratterizza da sempre la SGR, si basa su una valutazione razionale dei titoli, indipendentemente dal consenso sui mercati, da previsioni sul futuro o da modelli matematici. L’offerta di prodotto è composta da una accurata selezione di fondi comuni di investimento e da mandati in gestione per conto di terze parti. Lo stile di gestione non è infatti la sola ragione in grado di raccontare le performance di AcomeA SGR che si contraddistingue per un approccio innovativo e in continua evoluzione, con servizi che semplificano la finanza e gli investimenti in ottica inclusiva.Esiste un credo nella Società, quello dello skin in the game, avere cioè, per primi, degli interessi in gioco, gli stessi dei clienti e partner commerciali. Per questo motivo, i gestori di AcomeA SGR sono anch’essi tra gli investitori dei fondi. Non sono, infine, mancate scelte aziendali coraggiose e lungimiranti volte ad accrescere l’inclusività e la produttività dell’azienda, con piani di azionariato diffuso, rivolti ai dipendenti.
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L’evoluzione del pensiero critico dei credenti
Posted by fidest press agency su sabato, 29 agosto 2020
È evidente che la nostra contemporaneità comporta una evoluzione del pensiero critico dei credenti così come lo è per gli agnostici, del loro spirito di osservazione essendosi liberati dall’acquiescente sudditanza delle parole prive di significato pratico. In altri termini se chi predica la Fede non è coerente con i suoi dettami come può pretenderli in chi l’ascolta?
Se oggi io seguo un sermone a commento di un passo del Nuovo testamento non soggiaccio, come avveniva un tempo, alla passiva accettazione delle parole pronunciate. Si risveglia in me, prepotente, un giudizio critico, a tutto campo, non certo alla stregua dell’esegeta ma di chi vive la sua quotidianità disseminata di falsità e d’inganni in specie se provengono da chi ha fatto dell’avere il suo vitello d’oro da ingraziarsi, d’adorare e da servire a spese, se la convenienza lo richiede, del suo prossimo e che non esclude la persona del predicatore. E non ci basta, di certo, un Mosè ritornato dal Sinai, dove ha ricevuto dal Signore le tavole della legge, pronto a punire la parte del suo popolo che si macchiò con il peccato di adorare il vitello d’oro. Vogliamo questo Mosè, con i suoi discepoli e discendenti, che mai smetta d’indossare le vesti delle sue virtù. Non c’è posto per il Don Abbondio di turno. La fede dell’uomo di chiesa, come del politico e del moralista, non permette eccezioni o divagazioni. Deve essere ferma e concreta per sé come per gli altri e deve dimostrarlo in ogni momento della sua vita. È la loro “maledizione” se vogliamo considerarla tale. (Riccardo Alfonso)
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“Evoluzione degli elefanti nel Pleistocene: anche Unicam nel team internazionale”
Posted by fidest press agency su giovedì, 9 gennaio 2020
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Quaternary Science Reviews”, un nuovo studio sull’evoluzione di uno dei due principali gruppi di elefanti fossili che hanno abitato il Vecchio Mondo durante il Pleistocene, Italia compresa: si tratta degli elefanti del genere Palaeoloxodon, tra i più grandi mammiferi terrestri mai vissuti, potendo raggiungere i 4,5 metri di altezza alla spalla ed un peso di 17 tonnellate. Lo studio è stato condotto da un team internazionale di paleontologi, tra cui il docente Unicam Marco P. Ferretti, della Scuola di Scienze e Tecnologie. “Questi elefanti – racconta il professor Ferretti – si sono originati in Africa, la culla di tutti i proboscidati, circa 2 milioni di anni fa e si sono diffusi in tutta l’Eurasia attorno ad 1 milione di anni fa. La storia evolutiva di questo gruppo di mammiferi, ben documentato nel record fossile, ci fornisce un modello di come i cambiamenti paleoclimatici e paleogeografici influiscono sulle capacità di adattamento, di diffusione ed infine sulle dinamiche di estinzione delle specie animali”.
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L’uomo forte vagheggiato dagli italiani
Posted by fidest press agency su giovedì, 19 dicembre 2019
Dopo la caduta rovinosa del fascismo e la fine della Seconda guerra mondiale la politica italiana ha imboccato quella che possiamo definire la “democrazia compromissoria” e che ha caratterizzato gran parte della storia politica italiana fondata sulla costituzione del 1948. È stato un percorso che si è interrotto negli anni Novanta con il passaggio alla “democrazia maggioritaria”. La svolta è stata segnata dalla riforma elettorale del 1993 che ha aperto la strada all’evoluzione bipolare del sistema politico rappresentativo con la designazione di un candidato alla Presidenza del Consiglio. Da quella fase storica, relativamente recente, ci siamo resi conto che è mancata a tutt’oggi, sia pure necessaria per via dell’integrazione europea, una forma di governo statale in grado di assicurare stabilità, efficienza decisionale e chiaro funzionamento della responsabilità politica dei governanti. E’ che ci siamo imbattuti, lungo questo percorso, da un Governo e da un Parlamento fortemente condizionato da “poteri diversi da quello statale” che ne limitano la sua azione riformatrice. E considerato che la capacità del popolo elettore è stata imbrigliata da un apparato politico e culturale fortemente deficitario in chiave decisionale, il disagio sta diventando critico sino al punto che si auspica una guida più incisiva e capace di limitare le interferenze esterne per porre mano ad una riforma del sistema paese per favorire le esigenze fondamentali della società. In questa fase cruciale il fattore tempo è fondamentale. Avverto, infatti, l’urgenza di un cambiamento ma si paventa, rilevata, purtroppo, solo da pochi che si possa finire dalla padella nella brace perché l’uomo solo al comando può essere una buona cosa ma è molto raro ai tempi nostri dove prevalgono i pifferai alias imbonitori di turno. (Riccardo Alfonso)
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“Stati Uniti e Medio Oriente, una situazione in evoluzione”
Posted by fidest press agency su domenica, 3 novembre 2019
Roma, mercoledì 6 novembre, alle ore 18.30, nella sede della John Cabot University, in via della Lungara 233, Trastevere. Si parlerà di Stati Uniti e Medio Oriente – dalla Turchia al Kurdistan, da Israele allo Yemen, dall’Arabia Saudita all’Iran – e di come gli scenari che si prospettano potranno avere influenza sulle elezioni presidenziali americane del prossimo anno. “The US and the Middle East, an evolving situation”, questo il titolo del dibattito organizzato dalla John Cabot University (JCU) – il maggior ateneo Usa d’Italia – a cura dell’Istituto Guarini per gli Affari Pubblici. Interverranno Lucio Martino, esperto di relazioni transatlantiche e problemi strategici; Viviana Mazza, che segue gli Usa e il Medio Oriente per la redazione esteri del Corriere della Sera; Farian Sabahi, docente di politica e religione, studiosa di Iran; Pratishtha Singh, autrice e attivista per i diritti delle donne indiane.Saranno presenti Franco Pavoncello, presidente della John Cabot University, e Federigo Argentieri, direttore dell’Istituto Guarini per gli Affari Pubblici. Modererà i lavori la giornalista Rai Helen Romana Viola.
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Convegno “Contenuti e servizi: prospettive per l’evoluzione di SBN”
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 ottobre 2019
Venezia. 5 novembre prossimo, a partire dalle ore 15.30, e proseguirà nella giornata del 6 novembre con orario 9.30 – 16.30. Piazzetta San Marco n. 13. L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca Nazionale Marciana in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e la Fondazione Ugo e Olga Levi, nella sua sede storica.
Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è l’infrastruttura informatica che ha realizzato una rete di servizi pubblici basata sul catalogo collettivo di circa 6.500 biblioteche italiane, e che a Venezia vede cooperare 39 biblioteche cittadine con un catalogo comune di oltre 2.300.000 documenti. Nel trentennale della nascita del Polo veneziano del SBN questo convegno si propone di discutere sulle prospettive di evoluzione del sistema, in considerazione delle mutate condizioni tecnologiche e delle attuali esigenze degli utenti. La discussione verterà in particolare sul documento “Cosa SBN dovrebbe fare nel breve-medio periodo”, recentemente pubblicato dal Gruppo di lavoro sulle biblioteche digitali dell’AIB e disponibile al seguente indirizzo:
Fai clic per accedere a Cosa_sbn_dovrebbe_fare.pdf
L’esigenza di salvaguardare i livelli di servizio fin qui raggiunti, in epoca di contrazione di risorse sia umane che finanziarie, e nel medesimo tempo di affrontare le sfide dell’era digitale inducono le biblioteche a ripensare le modalità e gli strumenti della cooperazione all’interno della rete del Servizio Bibliotecario Nazionale, anche in vista della valorizzazione delle proprie
ricchissime collezioni presso pubblici diversi da quelli tradizionali.
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