Roma. La crisi economica, con l’inflazione alle stelle e l’aumento indiscriminato dei prezzi, rischia di portare alla povertà assoluta una grande fetta degli oltre 23 milioni di pensionati italiani che in media percepisce 13.753 euro anno pari a 1.146 euro mensili. Secondo uno studio condotto dal Cses – centro studi di economia sanitaria di Senior Italia FederAnziani – basato su dati Istat e sul rapporto di Confindustria “l’economia della terza età del 2020), la spesa degli over 65 è costruita su due grandi filoni: quello alimentare 19% e non alimentare 81% che in valori assoluti mensili corrispondono a 217 euro per alimenti e 998,26 euro per tutto il non alimentare, per un totale di 1.215 euro mensili, quindi ben oltre l’importo medio delle pensioni erogate dallo Stato. All’interno di questo 81% spiccano ancora tre voci importanti: il 40% per l’abitazione e le utenze pari a 458,4 euro al mese, il 9% per i trasporti e auto pari a 103,14 euro mese, il 7% per la salute pari a 80 euro al mese. Considerando quanto accaduto negli ultimi 2 anni, con un’inflazione passata dal 2,2 del 2021 al 11,8% del 2022, i conti sono oramai ingestibili e con l’aumento della spesa alimentare, il raddoppio dei costi del gas, gasolio, elettricità, benzina, rischiano di trasformarsi in una bomba sociale che il governo ha il dovere di disinnescare prima possibile.Sempre secondo la ricerca del Cses di FederAnziani, gli aumenti dei beni alimentari (per alcune categorie ingiustificati) sono aumentati tra il 35% e il 70% rispetto all’anno precedente, mettendo in seria difficolta la categoria degli over 65 che con le loro esigue pensioni sono a rischio povertà.Circa il 37% degli intervistati ha eliminato l’acqua in bottiglia dalla spesa settimanale e beve l’acqua del rubinetto di casa, il 26% ha smesso di acquistare gli integratori, il 63% ha ridotto ad una volta alla settimana la carne bianca o rossa, sostituendola con lenticchie ceci e fagioli, in molti per risparmiare rischiano di non poter più acquistare farmaci e pagare le cure necessarie. L’uso dell’automobile ridotta solo per necessità, saltati i regali ai nipoti e tanto altro ancora. “quello che più preoccupa la federazione” chiosa il Presidente della Federazione Roberto Messina “che molti anziani scelgono di far quadrare i conti anche risparmiando sulle medicine e visite mediche, mettendo a serio rischio la salute.
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Federanziani: inflazione e crisi 23 milioni di pensionati a rischio povertà
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
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Senior Italia Federanziani ai politici: Il tempo è scaduto ora si cambia
Posted by fidest press agency su giovedì, 18 agosto 2022
A dichiararlo è Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, che con i sui 3,8 milioni di aderenti sottopone alle forze politiche i punti programmatici imprescindibili per avere il consenso dei propri aderenti nella prossima tornata elettorale. Per arrivare a queste richieste imprescindibili Senior Italia FederAnziani ha coinvolto in maniera capillare i propri aderenti attraverso un percorso condiviso, gli over 65 sono preoccupati per la vita democratica della nazione, che appare turbata da un pericoloso scollamento tra la società civile e la classe politica con schieramenti contrapposti. Ogni anno gli anziani in Italia, tra le innumerevoli “cose”, mettono a disposizione di figli e nipoti 4,6 miliardi di euro provenienti dalle pensioni. A questa somma si aggiunge una quantità di denaro non circolante corrispondente alle ore di lavoro amorevole e gratuito spese nel fare da baby sitter ai nipoti, una cifra stimabile intorno ai 25 miliardi di euro. Gli over 65 contribuiscono al sistema paese, ad esempio, con 6 milioni di settimane di vacanze, di cui 2 milioni consumati dagli aderenti a Senior Italia FederAnziani, per un valore di circa 3 miliardi di euro, con oltre 120 milioni per noleggio pullman e con 96 milioni per acquistare 24 milioni di biglietti per visite ai musei. Per non parlare del contributo alla spesa farmaceutica: ogni anno gli anziani consumano il 63% del totale dei farmaci, spendendo di tasca propria, oltre alla fascia a carico del Ssn, ben 4 miliardi di euro per i farmaci non rimborsabili e infine consumano il resto per elettricità, gas e telefono, oltre che per mangiare. Senior Italia FederAnziani è convinta che 13,8 milioni di cittadini over 65 anni e che votano, possano dare alla nazione ancora molto! Rappresentiamo il 38 per cento del denaro cash nelle Banche, infine possediamo il 68% di tutti i beni immobiliari. Ecco i punti rivolti da Senior Italia FederAnziani alle forze politiche per avere il consenso elettorale: 1) ISTITUZIONE DI UN MINISTERO DEGLI ANZIANI O DELLE POLITICHE DELLA TERZA ETA’ 2) PENSIONI DIGNITOSE E ADEGUATE: Il 67% dei pensionati italiani percepisce meno di 1.000 euro al mese, il 17% ha una pensione inferiore a 500 euro. 3) EQUITA’ SANITARIA PER I CITTADINI: Livelli Essenziali di Assistenza con eguaglianza sociale, sanitaria e territoriale. Prevenzione sanitaria obbligatoria: la salute non è un diritto, ma anche un dovere del cittadino. 4) SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE: Istituzione di un fondo per le famiglie in condizioni di difficoltà. Implementazione del fondo per le persone non autosufficienti come doverosa assunzione di responsabilità dello Stato. 5) ISTITUZIONE DI UN FONDO SPECIALE PER I CENTRI ANZIANI: Favorire l’invecchiamento attivo come valore, risorsa, opportunità sociale, inserendo l’anziano nella vita sociale e culturale del Paese. Incentivare il volontariato delle persone anziane nei diversi ambiti della società. 6) GARANTIRE IL LAVORO SENZA DISCRIMINAZIONE PER ETA’: Favorire la riqualificazione professionale e l’accesso flessibile al pensionamento. 7) SOSTENERE IL PATTO INTERGENERAZIONALE: Promuovere la trasmissione dei saperi e delle competenze professionali dall’anziano al giovane, favorire la trasmissione d’impresa e facilitare l’accesso dei giovani al lavoro ed al sistema di sicurezza sociale che garantisca anche per il futuro pensioni certe e adeguate. 8) TURISMO E TERZA ETA’: Rilanciare il turismo come settore strategico e risorsa insostituibile per lo sviluppo economico del paese, promuovendo il viaggio solidale e la vacanza degli over 65. 9) RINNOVARE LA POLITICA: FATTI, NON SOLO PAROLE: Indicare obbligatoriamente, prima del voto, gli obiettivi con tempi certi e modi di realizzazione per ogni punto programmatico. 10) GOVERNARE CON ONESTA’, COMPETENZA, RIGORE: Eliminare gli sprechi, il clientelismo e il parassitismo. Riorganizzare i servizi dello Stato ottimizzando la spesa e promuovendo il merito e la trasparenza.
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Roberto Messina rieletto Presidente FederAnziani
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 giugno 2022
Il Consiglio Nazionale di Senior Italia FederAnziani, la federazione nazionale della terza età, ha eletto oggi Roberto Messina come Presidente Nazionale a seguito delle dimissioni di Eleonora Selvi. Messina, già fondatore e a lungo Presidente della federazione, torna quindi alla guida dell’organizzazione che rappresenta i senior in Italia.“Sono onorato dell’incarico assegnatomi dal Consiglio Nazionale”, dichiara Messina, “che ringrazio per la fiducia accordatami. Ma il mio ringraziamento speciale in questo momento va anche, e soprattutto, a Eleonora Selvi per il grande lavoro svolto nel suo mandato di Presidente, portato avanti col massimo impegno in difesa e a supporto dei senior italiani, in un momento peraltro come quello della doppia crisi in atto (Covid e conflitto in Ucraina) che duramente li ha colpiti con i suoi contraccolpi sociali ed economici. La presidenza di Eleonora Selvi è stato un momento importante di crescita per la nostra organizzazione che si è mostrata proattiva, capace di incidere realmente nella società, quale interlocutore che rappresenta i senior presso l’opinione pubblica, le istituzioni, il mondo della salute e del sociale”. “Questo momento così difficile”, prosegue Messina, “ci chiede ora di andare avanti col massimo impegno, occupandoci della tutela sociale, sanitaria, economica delle persone senior, di sviluppare progetti e proposte in grado di sostenere concretamente le persone Over 65 nei vari ambiti della loro vita. Sono molte le sfide a cui siamo chiamati a dare il nostro contributo come organizzazione e, come sempre nella nostra storia, cercheremo di farlo attraverso il dialogo con tutti gli attori coinvolti, nel rispetto dei principi della nostra organizzazione e dell’idea di una comunità inclusiva, accogliente e solidale con tutti, a partire dai più fragili”. (n.r. La Fidest si congratula con Eoberto Messina per la sua rielezione. Lo fa con piacere e aperta disponibilità per ogni forma di collaborazione)
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Senior Italia FederAnziani sostiene l’UNICEF per aiutare i bambini e le famiglie dell’Ucraina
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 marzo 2022
Senior Italia FederAnziani si schiera al fianco dell’UNICEF a sostegno dei bambini e delle famiglie dell’Ucraina. In questo momento, oltre 7,5 milioni di bambini e di bambine dell’Ucraina hanno urgente bisogno di protezione e assistenza umanitaria. Di questi, oltre 1 milione di bambini ha lasciato il paese a causa dell’intensificarsi del conflitto. Molti sono scappati con le loro famiglie in Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. L’UNICEF continua a lavorare con i suoi operatori in Ucraina per fornire assistenza umanitaria a bambini e famiglie, come pure è attivo nei paesi confinanti per proteggere e assistere quanti sono costretti a fuggire a causa del conflitto. “Quando si verifica un’emergenza i bambini sono i più vulnerabili, perché viene sottratto loro ogni diritto al gioco, all’istruzione, a una vita sicura e adeguata. Per supportarli, c’è bisogno dell’aiuto di tutti” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Siamo grati a Senior Italia FederAnziani per aver deciso di sostenere i bambini dell’Ucraina attraverso l’UNICEF. Questa iniziativa rappresenta concretamente quel ponte ideale di solidarietà che viene a crearsi quando gli adulti decidono di aiutare i più piccoli, i bambini. Insieme vogliamo garantire loro un futuro migliore, più sereno e di pace.” “Come organizzazione che rappresenta i senior siamo lieti di poter sostenere il prezioso lavoro dell’UNICEF”, dichiara la Presidente Senior Italia FederAnziani Eleonora Selvi, “Quello che lega gli anziani e i bambini è spesso il loro essere i più fragili nelle crisi. Ma la forza del legame intergenerazionale è una risposta al dramma dell’Ucraina. E i nostri senior dimostreranno ancora una volta il loro grande cuore: i bimbi ucraini in questo momento sono i nipoti di tutti i nonni” Da oggi e fino a tutto il mese di aprile Senior Italia FederAnziani coinvolgerà i suoi aderenti per dare un contributo concreto e aiutare tanti bambini vulnerabili in Ucraina e nei paesi vicini. In particolare, Senior Italia FederAnziani si impegnerà a diffondere i messaggi dell’UNICEF attraverso i propri canali digitali, il Tg Senior News e il Notiziario Radiofonico, invitando a effettuare una donazione sul sito http://www.unicef.it/ucraina L’UNICEF ha lanciato un appello per 349 milioni di dollari, diretto a fornire un sostegno salvavita fondamentale ai bambini dell’Ucraina e alle loro famiglie. Insieme con l’UNICEF sarà possibile garantire ai bambini acqua pulita, coperte per ripararsi dal freddo, cure mediche di base, kit per l’igiene personale e assistenza psico-sociale.
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Eleonora Selvi nuova Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 febbraio 2022
Il consiglio nazionale di Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, ha eletto Eleonora Selvi, già portavoce dell’organizzazione, come Presidente Nazionale, a seguito delle dimissioni di Roberto Messina.“Ringrazio il Consiglio Nazionale per la fiducia accordatami”, dichiara la nuova Presidente, “e ringrazio Roberto Messina per il lavoro unico che ha svolto in questi anni, fondando questa federazione prima e rendendola poi un’organizzazione così proattiva, così capace di incidere realmente nella società, un interlocutore che rappresenta i senior presso l’opinione pubblica, le istituzioni, il mondo della salute e del sociale”.“Sono onorata per questo incarico che porterò avanti col massimo impegno”, prosegue Selvi, “Nei prossimi mesi la nostra federazione continuerà a lavorare coerentemente con i suoi principi statutari, occupandosi della tutela sociale, sanitaria, economica delle persone senior, sviluppando progetti e proposte che possano sostenere concretamente le persone Over 65 nei vari ambiti della loro vita. Il conflitto appena apertosi in Ucraina oltre a rappresentare una tragedia umanitaria che interroga le nostre coscienze è una minaccia enorme per il futuro delle famiglie italiane e degli anziani, che si troveranno a dover scontare le pesantissime conseguenze economiche delle tensioni geopolitiche in atto. Non ci si è ancora risollevati dalla pandemia che una guerra alle porte dell’Europa rischia di mettere in ginocchio la nostra economia, andando a colpire come sempre soprattutto i soggetti più vulnerabili. In questo contesto, occorrerà difendere ancora più energicamente i nuclei familiari e i pensionati, specialmente meno abbienti, dal possibile impatto dei terribili eventi cui stiamo assistendo”. (n.r. Un cordiale augurio di buon lavoro alla nuova presidente nazionaleEleonora Selvi e l’auspicio di poter continuare la reciproca proficua collaborazione a livello comunicativo)
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Salute, attualità, stili di vita e molto altro
Posted by fidest press agency su lunedì, 20 settembre 2021
Il tutto in un contenitore d’informazione appositamente pensato per i senior e i per i loro interessi. E’ questo Senior News, il notiziario di informazione quotidiana di Senior Italia FederAnziani dedicato agli over 65, in onda dal lunedì al venerdì su Canale Italia alle 19:00 e su 22 radio italiane, oltre che su un network di oltre 100 radio in un’edizione settimanale con le notizie più importanti.Cos’è il diabete e quali sono i modi migliori per tenerlo sotto controllo? Come faccio ad aprire una casella di posta elettronica, un account su un social? Che cos’è lo Spid e come funziona? Di cosa parliamo quando parliamo di colesterolo? Sono tante le domande, che spaziano dalla salute all’inclusione digitale, a cui ogni giorno risponde Senior News, con un’informazione che la federazione della terza età offre ai suoi aderenti, e non solo. Una formula che ha trovato da subito l’interesse degli utenti e che negli ultimi mesi si è arricchita anche di inchieste speciali dedicate ai diritti degli over 65, e che via via si arricchisce sempre più di rubriche tematiche, approfondimenti, consigli pratici sui più vari aspetti della vita quotidiana.Il TG, nato nel luglio 2020, va in onda su Canale Italia 84 lcn Digitale Terrestre e Canale 937 Bouquet Sky alle 19.00, mentre l’edizione radiofonica è trasmessa dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 16.30-18.00, su Radio Reporter, Radio Val del lago, Giornaleradio, Radio Anaunia, Radio Canale Italia, Radio Bologna Uno, Radio Emme, Nova Radio, Radio Ananas, NSL, Radio Italia anni 60, Spazio Blu, Radio Galileo, Radio Centrale Teramo, Radio amore, ARC Avellino, Radio master, Controradio, Radio Potenza centrale, Radio Crotone 97, Radio amore nostalgia, Radio internazionale. Un network di altre 100 radio inoltre ospita, tutti i venerdì alle 18.00, lo speciale settimanale dedicato alle più importanti notizie selezionate dalla redazione di Senior News. Il TG si può rivedere sul sito della federazione (www.senioritalia.it) e sui canali social (Youtube e Facebook).Tra le campagne portate avanti nell’ultimo anno quelle sulla promozione dei sani stili di vita, l’attenzione alla prevenzione, le malattie croniche, le patologie respiratorie, l’asma, l’asma grave, la bpco, le patologie oncologiche, il tumore del polmone o carcinoma polmonare, la leucemia, il diabete, lo scompenso cardiaco, l’ipertrofia prostatica benigna, la cistite, la fragilità ossea, le patologie delle valvole cardiache, l’ipercolesterolemia, l’incontinenza urinaria, l’epatite C, l’ipoacusia, l’aderenza alla terapia. Argomenti puntualmente approfonditi anche attraverso video interviste a medici ed esperti.
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Pronto Senior Salute: oltre 500 chiamate a settimana per il servizio di Senior Italia FederAnziani per le liste d’attesa
Posted by fidest press agency su giovedì, 9 settembre 2021
«Con un flusso di circa 500 chiamate a settimana e di fronte a noi il muro delle oltre 8 milioni di prestazioni sanitarie arretrate possiamo dire di trovarci davanti a un’impresa veramente ardua, nonostante il nostro impegno e il dispiegamento di un gran numero di operatori impiegati sia nel front office che nel back office del servizio» così Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani, fa il punto della situazione a due mesi dal lancio di Pronto Senior Salute, il servizio che la federazione ha attivato per supportare chi ha difficoltà con i tempi delle liste d’attesa. «La situazione che vediamo ogni giorno collima con i dati nazionali i quali evidenziano un vero e proprio crollo di nuove diagnosi, nuovi trattamenti, richieste di visite specialistiche ed esami in molte aree terapeutiche rispetto al periodo Pre-Covid, nel quale la situazione delle liste d’attesa già non era particolarmente rosea. Si parla di un calo del 10% nelle nuove diagnosi (-635mila), del 9% nei nuovi trattamenti (-455.000), del 32% negli invii allo specialista (-3.222.000), del 22% nelle richieste di esami (-3.739.000) solo nei mesi febbraio-maggio 2021 (Fonte: Osservatorio IQVIA sull’accesso alle diagnosi e alle cure. L’impatto della pandemia e le prospettive per il futuro, luglio 2021). Quello che preoccupa maggiormente sono gli screening effettuati con gravi ritardi, che si tradurranno in diagnosi altrettanto tardive e in maggiori difficoltà di cura per i diretti interessati; gli interventi rimandati, che porteranno a maggiori complicanze; e più in generale tutte quelle prestazioni che non vengono neanche richieste a causa del profondo scoraggiamento che questa situazione genera specialmente nelle persone più anziane» E per la sua campagna di comunicazione Senior Italia FederAnziani mette in campo Super Giò, il bambino supereroe protagonista dello spot dedicato a Pronto Senior Salute, che s’impegna a portare i nonni dal dottore facendo conoscere loro l’esistenza del servizio telefonico. Lo spot verrà diffuso a partire da oggi attraverso i canali social della federazione e lanciato nei 22 canali televisivi e nelle oltre 120 radio che mandano in onda il TG Senior News. Il numero 06.62274404 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30 ed è raggiungibile da telefono fisso e mobile.
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Senior Italia FederAnziani si rinnova
Posted by fidest press agency su giovedì, 8 luglio 2021
Dopo la collaborazione con EY e la partnership con Dedalus, Senior Italia FederAnziani prosegue nel rinnovo strategico della sua organizzazione e nel rafforzamento della sua squadra dirigente con l’arrivo in qualità di Responsabile per la Strategia di Maurizio Deplano, già Direttore Marketing di Pfizer Italia. Laureato in farmacia ed esperto di sanità, Maurizio Deplano assumerà un ruolo chiave nella federazione della terza età sia a livello italiano che europeo, entrando con il medesimo ruolo anche nell’organizzazione internazionale Senior International Health Association. Maurizio Deplano avrà il compito di modificare le progettualità e le strategie per i senior italiani ed europei sia alla luce del complesso scenario post-Covid, sia di fronte allo tsunami della longevità che in un ventennio vedrà l’Italia passare da poco meno di 14 milioni di over 65 a circa 20 milioni, richiedendo risposte sempre più evolute ai bisogni di salute della popolazione. «Lavorerò per aiutare Senior Italia FederAnziani a trasformarsi in una realtà sempre più centrata sui servizi, come i Patient Support Program, l’assistenza ai cittadini per le liste d’attesa, la comunicazione di pubblica utilità rivolta agli over 65 e non solo. I tavoli istituzionali nazionali e regionali saranno uno dei punti centrali del nuovo corso, che prevede una forte sinergia con le istituzioni di ogni livello. Sono lieto di poter mettere l’esperienza acquisita in questi anni nel mondo farmaceutico al servizio dei bisogni della popolazione anziana d’Italia e d’Europa, con la certezza che troveremo la forza e le soluzioni per aiutare i più fragili e sostenere le politiche socio sanitarie del prossimo futuro» ha dichiarato Maurizio Deplano.
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FederAnziani: Antonio Magi nuovo Presidente del Comitato Scientifico
Posted by fidest press agency su venerdì, 30 aprile 2021
«Antonio Magi, Segretario Generale del sindacato degli specialisti ambulatoriali del SUMAI Assoprof, è il nuovo Presidente del Comitato Scientifico di Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età. Già componente del Comitato Strategico di Senior Italia FederAnziani, nonché Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma e Provincia, Magi assume la guida del Comitato che svolge la funzione di definire l’indirizzo scientifico della più grande organizzazione impegnata nella tutela della terza età e nella promozione dell’invecchiamento attivo.La scelta di Antonio Magi vuole sottolineare l’importanza dell’alleanza tra pazienti e medici. Il ruolo centrale dei camici bianchi è emerso in modo ancora più importante in epoca Covid, ma dovrà essere a maggior ragione valorizzato nella fase successiva, quella in cui sarà necessario ripensare l’organizzazione della sanità italiana proprio a partire dal territorio, per una sanità più vicina ai pazienti» dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani.«La pandemia ha dimostrato che senza una sanità territoriale ben organizzata, composta da figure professionali competenti la risposta di salute è insufficiente e inadeguata. Gli specialisti ambulatoriali interni del SUMAI Assoprof hanno fatto del territorio e del rapporto con i pazienti, specie i cronici e gli anziani, il loro perimetro professionale quotidiano. E i nostri pazienti lo sanno. Ringrazio dunque Roberto Messina, e Senior Italia FederAnziani, per la fiducia che mi hanno accordato convinto che quest’ulteriore rafforzamento dell’alleanza tra il SUMAI Assoprof e la Federazione delle associazioni della terza età sia la rassicurazione migliore da dare ai nostri anziani, in termini di assistenza e salute. Specie dopo tutti questi mesi terribili che hanno passato» dichiara Antonio Magi, neo Presidente del Comitato Scientifico di Senior Italia FederAnziani.
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Vaccino Covid, Senior Italia FederAnziani: basta disdette
Posted by fidest press agency su domenica, 18 aprile 2021
«I vari errori di comunicazione commessi fin qui rispetto al vaccino hanno prodotto come conseguenza una raffica di disdette (con punte del 70%) che rischia di mettere a rischio l’intera campagna vaccinale, e con essa la vita di centinaia di migliaia di anziani e di fragili. Ci rivolgiamo perciò non soltanto ai senior, ma anche ai tanti under 60 che proprio in queste ore stanno annullando le prenotazioni, per dire che questa paura del vaccino è irrazionale. A uccidere è il Covid, che dall’inizio della pandemia ha prodotto 116mila decessi soltanto in Italia, e non certo il vaccino, le cui reazioni avverse sono rarissime, mentre i soli 4 decessi segnalati in Italia tra i casi di evento avverso tromboembolico sono tuttora oggetto d’esame da parte di Aifa per una definitiva verifica del loro nesso di causalità con il vaccino» dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani. «Dall’inizio dell’emergenza Covid 19 – prosegue Messina – abbiamo visto sparire un pezzo importante di una generazione. Abbiamo aspettato per mesi l’arrivo del vaccino come unica speranza per arrivare alla fine di quest’incubo, abbiamo criticato i ritardi e gli errori, ma adesso la campagna vaccinale è nel pieno svolgimento e per fortuna questo ci permette di guardare avanti con ottimismo. Tutto quello che dobbiamo fare è affidarci alla scienza e non certo rinunciare alla prenotazione della nostra dose di vaccino, quale esso sia, perché vaccinarsi è l’unico modo per uscire dalla pandemia, per salvare le nostre vite quelle dei nostri cari e per far ripartire il paese e scongiurare il disastro economico. I vaccini sono sicuri, specialmente per gli over 60: gli eventi segnalati come reazioni avverse per i vaccini sono nella maggior parte dei casi innocui, mentre sono rarissimi quelli di maggiore gravità e comunque inferiori in numero rispetto alle reazioni avverse scatenate da tanti altri farmaci che assumiamo nella nostra vita di ogni giorno per gestire le nostre patologie croniche o anche per guarire da una banale influenza. Basti pensare che l’insorgenza di trombosi venosa in qualche modo collegabile al vaccino è rarissima. Su 25milioni di vaccinati si tratta di 3-4 casi per milione, incidenza che scende a 0 sopra i 60 anni. Secondo l’ultimo report realizzato dalla Sorveglianza dell’ISS, invece, al 19 marzo del 2021, il tasso di letalità del Covid 19 è pari al 3,1% nella popolazione complessiva, e sale al 21,4% tra gli over 80. Perciò questa irrazionale paura del vaccino deve essere lasciata da parte se non vogliamo protrarre l’ecatombe in corso, che provoca centinaia di morti al giorno, mentre avremmo la possibilità, in tempi rapidi, con la collaborazione di tutti, di azzerare la mortalità come già accaduto in altri paesi.»
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Da Senior Italia FederAnziani un Vademecum per gli over 65
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 marzo 2021
Seguire degli stili di vita sani, idratarsi in modo adeguato, evitare gli sbalzi di temperatura, vivere in un ambiente salutare ed eseguire le vaccinazioni necessarie. Sono alcuni dei consigli contenuti nel Vademecum messo a punto da Senior Italia FederAnziani per orientare gli over 65 aiutandoli a prendersi cura della propria salute anche in quest’ultimo scorcio di inverno, per prevenire infreddature e influenze. L’attenzione alla salute delle vie respiratorie è infatti fondamentale per gli over 65, soprattutto per coloro che soffrono di patologie croniche come BPCO, diabete, patologie cardiovascolari, ipertensione, angina pectoris o malattie tiroidee. Per questo la federazione della terza età ha voluto lanciare una campagna di sensibilizzazione che invita a seguire alcune precauzioni importanti oltre alle fondamentali regole di prevenzione del Covid 19. «I cambi di stagione possono essere particolarmente insidiosi per le vie respiratorie soprattutto quando ci sono bruschi cambi di temperatura – afferma il Prof Mario Polverino, Sovrintendente Emergenza COVID ASL Salerno, Presidente Centro Studi Società Italiana di Pneumologia – Per le persone con più di sessantacinque anni è importante tutelare la propria salute, facendo regolari controlli e seguendo in ogni stagione alcuni specifici accorgimenti. In particolare, ora che l’inverno volge al termine, si rischia di farsi trarre in inganno dai primi raggi primaverili e di incorrere in infreddature e influenze che possono essere problematiche soprattutto per chi è affetto da patologie croniche”. I consigli del vademecum sono rivolti agli over 65 ma anche ai careviger che si prendono cura degli anziani più fragili e propongono una serie di raccomandazioni che, se messe in pratica, possono rivelarsi degli ottimi strumenti di prevenzione.
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FederAnziani: 14.357 morti in Italia
Posted by fidest press agency su martedì, 2 febbraio 2021
I decessi di anziani in Europa e in Italia a causa del coronavirus non si fermano. Nel solo mese di gennaio sono morte oltre quattordicimila persone solo nel nostro Paese (ovvero 463 decessi in media al giorno), e nella quasi totalità dei casi si tratta di over 80. Neanche il terremoto dell’Aquila, dell’Irpinia, del Belice, del Veneto, e del centro Italia del 2016, sommati insieme, hanno fatto tante vittime. Eppure davanti a questo vero e proprio genocidio stentiamo tuttavia a vedere una reazione adeguata da parte della classe politica Italiana ed europea.» A dichiararlo è il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina, che prosegue: «Il piano di vaccinazione europeo procede a rilento, l’Europa è apparsa fin qui ostaggio della burocrazia e incapace di imprimere a questa battaglia fondamentale la celerità che sarebbe stata più che mai necessaria. Adesso si tratta di correre, gli Stati devono velocizzare la somministrazione dei vaccini, e bisogna mettere rapidamente in campo tutte le risorse economiche, logistiche e di comunicazione che consentano di raggiungere nel più breve tempo possibile la platea degli anziani e dei soggetti fragili che per primi devono essere messi in sicurezza. Con quasi 500 morti al giorno in Italia – età media 80 anni – stiamo assistendo alla scomparsa di una generazione, alla distruzione di un patrimonio di vite umane, ma anche di memoria collettiva e radici. Inoltre gli anziani sono disorientati rispetto alla campagna vaccinale, chiedono informazioni e hanno difficoltà a restare in contatto con la medicina del territorio, come emerge dalle centinaia di telefonate che arrivano al nostro numero verde (Emergenza Solitudine, 800.99.14.14). Alla paura e al disorientamento di questi mesi si somma ora la preoccupazione di non riuscire ad accedere al vaccino e di mancare così l’appuntamento fondamentale con quella che appare l’unica via di salvezza, la sola speranza di poter fare ritorno alla normalità. Dai nostri dati emerge anche una diffusa preoccupazione per il destino di figli e nipoti, molti dei quali hanno perso il lavoro o visto fallire le proprie attività a causa del prolungarsi dell’emergenza e della sordità della politica di fronte al dilagare della crisi economica oltre che al grido di dolore delle famiglie che ogni giorno vedono morire i loro anziani. Nessuno dimentichi che soltanto la nostra nazione in tutto il mondo è in grado, con la medicina del territorio, di vaccinare oltre un milione di persone al giorno.»
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Coronavirus, Senior Italia FederAnziani: lockdown per fasce d’età
Posted by fidest press agency su giovedì, 12 novembre 2020
Al 4 novembre 2020 sono soltanto 1.793 su 39.052 i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai sessant’anni, mentre gli over 60 sono 37.259, ovvero il 95,4% del totale, di cui il 43,4% donne (16.181) e il restante 56,6% uomini (21.078). L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARSCoV-2 è 80 anni. Per questo è necessario un lockdown per fascia di età oppure, qualora ciò fosse impossibile, una mappatura dei soggetti fragili e massima attenzione nei loro confronti, concentrando tutte le risorse sugli over 60 con almeno una patologia, dato che i pazienti con almeno una o più patologie rappresentano il 96,6% dei decessi nel campione del recente studio condotto dall’ISS sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS.COV-2 in Italia.E’ il monito lanciato da Senior Italia FederAnziani dopo un approfondimento dei dati dell’ISS relativi allo studio condotto su 5.047 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche: il numero medio di patologie osservate è di 3,5; sul totale dei decessi presi in considerazione dall’Istituto superiore di sanità, il 96,6% del campione aveva una o più patologie pregresse: il 64,4% del campione aveva tre o più patologie, il 19,1% due patologie e il 13,1% una sola patologia. Soltanto il 3,4% del campione era privo di patologie. Le patologie presenti nelle persone decedute con positività al Covid sono prevalentemente l’ipertensione (65,7%), il diabete mellito di tipo due (29,3%), la cardiopatia ischemica (27,8%), la fibrillazione atriale (24%), la demenza (21,7%), l’insufficienza renale cronica (20,8%) e lo scompenso cardiaco (16,1%).«Questi dati ci spingono a lanciare un monito – dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale Senior Italia FederAnziani – o bisogna mettere in campo un lockdown per fasce d’età e patologie, oppure in subordinata occorre mappare i cittadini con più patologie, contattarli, sensibilizzarli sull’importanza di proteggersi perché sono loro che in caso di infezione rischiano la vita maggiormente, mentre un messaggio di allarme generalizzato senza analisi delle fasce d’età rischia di essere disorientante e controproducente. È fondamentale che i nostri anziani non interrompano le cure ordinarie, in questi difficili mesi in cui abbiamo visto sospesi tanti percorsi terapeutici, perché la sospensione delle terapie e le lacune nella presa in carico dei pazienti cronici polipatologici non possono che aggravare la situazione esistente. Inoltre man mano che i posti di terapia intensiva andranno a saturarsi aumenterà il rischio di trovarsi di fronte alla necessità di compiere scelte etiche che potrebbero penalizzare proprio le persone più anziane, come sta accadendo in altri paesi. Vogliamo scongiurare l’ipotesi aberrante che si arrivi a dover curare solamente le persone che hanno maggiore possibilità di sopravvivenza ovvero i giovani e i sani. Proprio per questo bisogna rafforzare la prevenzione ma dicendo a chiare lettere: sono gli anziani che rischiano la vita e sono loro che in caso di contagio rischiano di essere tagliati fuori dalle cure.» http://www.senioritalia.it
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Cronicità, Senior Italia FederAnziani: mancano i DPI per riaprire gli ambulatori
Posted by fidest press agency su sabato, 30 Maggio 2020
«Mettere subito gli ambulatori specialistici territoriali in condizione di riaprire e riprendere le loro attività di presa in carico di pazienti cronici e di attività diagnostica, anche attraverso un’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale, la cui mancanza è spesso la causa dell’impossibilità di riaprire anche in quelle Regioni dove le linee guida sono già pronte. Questo l’appello lanciato dalle società scientifiche e dalle organizzazioni di medici riunite nell’Advisory Board di Senior Italia FederAnziani che ha promosso la tavola rotonda virtuale “Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19” nella quale medici e pazienti hanno presentato le proprie criticità al Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri.Tra le proposte chiave dei medici c’è il rafforzamento del numero di specialisti negli ambulatori e la valorizzazione del lavoro multidisciplinare, e della telemedicina e del telemonitoraggio, della medicina personalizzata, la somministrazione delle terapie a domicilio, ove possibile, anche prevedendo, come accade in oncologia, la consegna dei farmaci a domicilio o nella farmacia di prossimità. Occorre rafforzare il rapporto tra centri ospedalieri, poliambulatori specialistici territoriali e la medicina generale. Puntare cioè sull’integrazione e il ricongiungimento del dato tra medicina del territorio (medicina generale e specialistica ambulatoriale) e specialistica ospedaliera, attraverso una grande accelerazione sul fascicolo sanitario che dovrebbe essere impressa a livello centrale. Mantenere un canale aperto tra decisori e società scientifiche e sindacali in modo che collaborazione basata su evidenze scientifiche sia quanto più fattiva possibile. Sono 16 milioni in Italia i pazienti ipertesi che, a meno che non abbiano avuto un problema acuto, in questo periodo non sono stati visitati. Anche l’oculistica si è fermata, tanto più che data la prossimità nelle visite tra medico e pazienti in assenza di DPI è impossibile lavorare in sicurezza. Tutta la macchina deve ripartire con urgenza.
Il Vice Ministro Sileri ha annunciato la presentazione al Comitato Tecnico Scientifico del dossier elaborato dalle società scientifiche, dalle organizzazioni dei medici e da Senior Italia ed ha annunciato l’apertura di un tavolo che coinvolga i soggetti interessati in una discussione sulla nuova fase.
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Il numero verde di Senior Italia
Posted by fidest press agency su venerdì, 15 Maggio 2020
E’ sempre attivo, anche nella Fase 2, il numero verde 800.99.14.14 di Senior Italia FederAnziani, in collaborazione con WINDTRE e SIPEM SoS Federazione per combattere la solitudine nella popolazione anziana. Attraverso il numero verde gratuito, operativo dal 6 aprile scorso, gli psicologi ed esperti di SIPEM Sos sono a disposizione delle persone che abbiano bisogno di ascolto e supporto, tutti i pomeriggi dalle 14:00 alle 19:00. Il servizio è raggiungibile sia da rete fissa che mobile.
Ecco un bilancio del primo mese di attività: le persone che hanno chiamato sono in prevalenza settantenni e ottantenni (rispettivamente il 30% ed il 28%) si dichiarano sole (senza partner o lontani dalle famiglie) nel 66% dei casi; sono le signore (70%) ad utilizzare maggiormente il servizio. Ricerca di compagnia, solitudine, preoccupazione per la propria salute, disagio psicologico, situazioni famigliari complesse, sono alcune tra le ragioni per le quali gli anziani si rivolgono al 800.99.14.14. chiedendo un aiuto specifico.Ci attende una nuova normalità alquanto anormale, dovremo tutti prenderci il tempo per acquisire nuove competenze rinunciando alle abitudini sociali del passato: prima di uscire di casa sarà importante ripassare mentalmente quali siano le cose che si possono o non possono fare, usando i piccoli errori di interazione con gli altri come occasioni per imparare le nuove abitudini, al fine di farle diventare delle nuove routine.Dovremo essere tolleranti gli uni verso gli altri, aiutando chi “sbaglia” senza reagire aggressivamente, ripetendo ad esempio cosa fare e perché farlo, perché non tutti apprenderanno con la stessa velocità così tante cose nuove.
Senior Italia FederAnziani è la federazione delle associazioni della terza età fondata nel 2006 con lo scopo di tutelare i diritti e migliorare la qualità della vita delle persone Senior.
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Ipertrofia prostatica benigna
Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019
In Italia vivono circa 5 milioni e 995mila uomini over 65. Di questi, l’80%, quasi 4 milioni e 800 mila cittadini (4.795.900), è colpito da ipertrofia prostatica benigna. Ma troppi, almeno il 70%, evitano le cure e considerano i sintomi della malattia come conseguenze inevitabili legate all’età. Ne parlano poco anche con il medico di famiglia oppure ricorrono al ‘fai da te’. Un atteggiamento che accomuna i più anziani con i giovani adulti, perché la malattia è sottostimata e sottotrattata anche negli under 50. Si tratta di un “sommerso” preoccupante, perché i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna sono simili a quelli di altre malattie, tra cui il cancro alla prostata. Spetta al medico il compito di escluderle e, di fronte ai primi sintomi, è necessario rivolgersi al clinico. L’allarme per la “terra di nessuno” in cui sono lasciati gli anziani colpiti da ipertrofia prostatica benigna viene da CosmoSenior in corso a Rimini, il più grande appuntamento dedicato ai cittadini over 65, giunto alla settima edizione e organizzato da Senior Italia FederAnziani.
“Oggi vi sono farmaci in grado di controllare in modo efficace la patologia – afferma Vincenzo Mirone, Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ -. In particolare, l’estratto esanico di Serenoa repens agisce con un potente effetto anti infiammatorio: ha dimostrato di ridurre in maniera statisticamente significativa, di circa il 30%, l’infiammazione all’origine della malattia. Il farmaco, che deve essere prescritto dal medico, ha efficacia nella gestione di sintomi e disturbi urinari di origine prostatica, comprovata da numerose pubblicazioni in letteratura e certificata da enti come l’agenzia regolatoria europea (EMA). Il punto di forza dell’estratto esanico di Serenoa repens, soprattutto nel paziente over 70, è l’ottimo profilo di tollerabilità. Al contrario degli alfa litici e degli inibitori della 5-alfareduttasi, non impatta negativamente sulla sfera sessuale (desiderio, erezione ed eiaculazione). Inoltre, non provoca un eccessivo abbassamento della pressione, in persone spesso già in trattamento farmacologico per ipertensione. Infine, non alterando i valori di PSA, permette lo screening e la diagnosi precoce del tumore della prostata”.“L’ipertrofia prostatica benigna colpisce più di sei milioni di cittadini over 50 – sottolinea Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria) -. Ma almeno 3 milioni e 357mila over 65 non la curano. Nell’immaginario comune, l’anziano deve rassegnarsi a soffrire di problematiche urinarie legate all’invecchiamento. Al contrario, oggi esistono numerose terapie mediche e chirurgiche. Se non trattata in modo tempestivo e appropriato, l’ipertrofia prostatica benigna può causare seri disturbi, ad esempio ritenzione urinaria acuta, una condizione che richiede l’intervento di cateterizzazione, fino all’asportazione chirurgica della prostata. Ciononostante, la maggior parte degli uomini richiede un consulto medico solo quando manifesta già da tempo i sintomi”. La malattia colpisce anche i più giovani (circa l’8% dei 31-40enni), interessa il 50% dei 51-60enni, il 70% dei 61-70enni per arrivare al 90% negli over 80.“Nei pazienti al di sotto dei 50 anni, i sintomi e disturbi legati alla prostata sono spesso ascritti ad un quadro non meglio specificato di ‘prostatite’, che si ritiene erroneamente dovuta ad un’infezione di origine batterica – spiega il prof. Mirone -. Molti giovani con disturbi urinari vengono pertanto sottoposti a numerosi cicli di antibioticoterapia, senza risolvere il quadro clinico. Le terapie comportamentali e mediche in molti casi non vengono prescritte. Da qui il ‘sommerso’ che riguarda anche i quarantenni”.
I sintomi più frequenti della malattia sono rappresentati dai disturbi minzionali (sintomi delle basse vie urinarie, “LUTS” in inglese: lower urinary tract symptoms), distinti in due categorie. Sintomi urinari ostruttivi, causati dall’ingrandimento della prostata, che determina compressione e ostruzione delle vie urinarie. Tipici sintomi urinari ostruttivi sono il getto urinario rallentato, la minzione in più tempi e la sensazione di mancato svuotamento vescicale (“tenesmo”). I sintomi urinari irritativi sono legati prevalentemente ad alterazioni della vescica, che avvengono come conseguenza della malattia. Sono rappresentati dalla necessità di urinare spesso durante la giornata (“pollachiuria”), dalla necessità di alzarsi più volte durante la notte per urinare (“nicturia”), dall’urgenza minzionale fino all’incontinenza urinaria da urgenza.Numerose evidenze in letteratura suggeriscono che un’attività fisica moderata e regolare (ad esempio camminare, nuotare, giocare a tennis, andare in bicicletta o fare ginnastica in palestra almeno tre volte a settimana) possa ridurre significativamente i disturbi urinari legati alla malattia. Gli anziani, però, sono poco propensi a seguire le regole della prevenzione. In Italia, il 36,1% degli uomini over 65 è completamente sedentario, il 48,2% è in sovrappeso, il 13,4% obeso, e il 32,6% consuma alcol in quantità che possono danneggiare la salute.“L’ipertrofia prostatica benigna colpisce una percentuale significativa di over 65, ma troppi non la curano – conclude Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani -. È importante sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare gli anziani, sulle terapie efficaci a disposizione, invitandoli a rivolgersi subito al medico di fronte ai primi sintomi. La continuità e la fiducia nel rapporto medico-paziente sono essenziali per affrontare una malattia cronica come l’ipertrofia prostatica benigna. Dall’altro lato, è necessario avviare campagne per informare tutti i cittadini sul ruolo della prevenzione grazie agli stili di vita sani, garantendo così consistenti risparmi al servizio sanitario nazionale”.
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Congresso Nazionale di Senior Italia FederAnziani
Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 novembre 2019
Rimini dal 21 al 24 novembre si terrà a Rimini il Congresso Nazionale di Senior Italia FederAnziani. Per quattro giorni la città romagnola ospiterà il più importante appuntamento italiano dedicato alla terza età e promosso dalla Federazione che rappresenta oltre 3,9 milioni di over 65 residenti nel nostro Paese. Come ogni anno al Congresso si riuniscono rappresentati delle istituzioni, dei pazienti e dei medici. L’obiettivo è fare il punto sulle grandi sfide che l’invecchiamento della popolazione determina sull’intero sistema Paese. I due Presidenti del Congresso sono due Direttori Generali del Ministero della Salute: Claudio D’Amario (per la Prevenzione) e Marcella Marletta (per i Farmaci e Dispositivi Medici). La Presidenza Onoraria spetta invece al Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri il quale interverrà, come relatore, ad alcune sessioni del congresso.Sono previste tre conferenze stampa ufficiali, che si svolgeranno in sede congressuale, e che tratteranno diversi temi:
Venerdì 22 alle ore 12.30: sarà dedicata alla ipertrofia prostatica benigna (una patologia tipica delle terza età e tra le più diffuse in Italia)
Venerdì 22 alle ore 13: verrà presentata la nuova campagna nazionale per la prevenzione della malattie reumatologiche (sarà itinerante e si svolgerà nei centri anziani della Penisola)
Sabato 23 alle ore 12: avrà al centro il tema dell’aderenza terapeutica e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
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FederAnziani: buon lavoro al nuovo Governo Conte
Posted by fidest press agency su giovedì, 5 settembre 2019
“A nome dei senior italiani auguriamo buon lavoro al nuovo Governo Conte e al nuovo Ministro della Salute Roberto Speranza”, dichiara il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina. “Il nostro auspicio è che l’impegno del nuovo esecutivo possa dare risposte concrete alle molte emergenze che riguardano il popolo dei senior, colonna portante del nostro sistema sociale e, insieme, categoria su cui incide particolarmente la fragilità”, prosegue Messina, “Per questo chiediamo, in primo luogo, che il lavoro delle istituzioni si erga come continua tutela e garanzia della sanità pubblica e universale, in una costante capacità di ascolto delle istanze reali che provengono dai cittadini. Auspichiamo che il lavoro del nuovo Governo, e del nuovo Ministro della Salute in particolare, vada nella direzione di questo dialogo coi cittadini, impegnandosi ad affrontare snodi cruciali quali il rafforzamento della medicina del territorio, l’aumento del numero dei medici e degli infermieri, il sostegno alla disabilità e alla non autosufficienza, l’implementazione delle politiche di prevenzione ad ogni età. Di fronte a queste emergenze, come Senior Italia FederAnziani, quale organizzazione che rappresenta i senior del nostro paese, siamo pronti, sin da ora, a offrire il nostro contributo, in un dialogo che coinvolga tutti gli attori interessati, con l’obiettivo di promuovere la piena tutela dei diritti”.
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Più di 6 milioni di italiani over 50 sono colpiti da ipertrofia prostatica benigna
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 agosto 2019
Roma. L’allarme è stato lanciato dagli specialisti in una conferenza stampa al Senato, organizzata da Fondazione PRO (Prevenzione e Ricerca in Oncologia) in collaborazione con Senior Italia FederAnziani, con l’intervento di Pierpaolo Sileri, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Il 50% degli uomini di età compresa fra 51 e 60 anni, il 70% dei 61-70enni, per arrivare al picco del 90% negli ottantenni. Necessità di alzarsi più volte durante la notte per urinare, urgenza di vuotare la vescica in modo frequente anche durante il giorno e getto di urina che diventa sempre più debole con una sensazione di mancato svuotamento sono i sintomi più frequenti. Segni che, però, più del 50% degli uomini ignora, declassandoli a semplici fastidi legati all’età, evitando di andare dal medico per curarsi e, spesso, ricorrendo al “fai da te”. Rimedi che possono determinare diagnosi tardive. La malattia non deve essere banalizzata e va trattata sotto il controllo del medico, che dispone di terapie efficaci come l’estratto esanico di Serenoa repens, farmaco che agisce come potente anti infiammatorio e che può migliorare la qualità di vita dei pazienti.
“L’ipertrofia prostatica benigna è una malattia caratterizzata dall’ingrossamento della ghiandola prostatica che comprime il canale uretrale, causandone una parziale ostruzione e interferendo con la capacità di urinare – afferma il prof. Vincenzo Mirone, Presidente di Fondazione PRO e Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ -. I sintomi determinano un forte impatto sulla qualità di vita delle persone, fino a costringerle a scegliere solo luoghi che abbiano la disponibilità di un bagno nelle vicinanze. Anche la vita familiare ne risente, i continui risvegli notturni influiscono sull’equilibrio della coppia e, nella maggior parte dei casi, sono proprio le compagne o mogli a ‘spronare’ gli uomini a recarsi dal medico per affrontare i sintomi con cure adeguate, che devono essere prescritte dal clinico”. “Nella prima fase della malattia, più del 75% degli uomini non si cura o ricorre al ‘fai da te’, soprattutto a integratori – spiega il prof. Mirone -. Un errore grave. Solo il medico è in grado di trattare l’ipertrofia prostatica benigna che, se trascurata, può progredire fino a causare ritenzione urinaria con l’impossibilità di vuotare la vescica. La vittima di una prostata che cresce è proprio la vescica. Quest’organo è costituito da tessuto muscolare, che può aumentare il proprio volume per vincere la resistenza che la prostata oppone allo svuotamento. Il rischio è di ‘sfiancare’ completamente la vescica e di far soffrire i reni”.
“L’ipertrofia prostatica benigna è la patologia cronica più frequente negli over 50 dopo l’ipertensione arteriosa – sottolinea il dott. Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria) -. La visita urologica, seguita da una ecografia endocavitaria, rappresenta ancora un tabù a cui gli uomini italiani preferiscono non sottoporsi se non necessaria. Va recuperato il rapporto con il clinico, con lo specialista, facendo capire ai cittadini che la malattia può essere affrontata con successo, se individuata in tempo. Per questo, è importante che tutti gli uomini over 50 si sottopongano a una visita specialistica una volta all’anno. I sintomi sono spesso comuni a quelli causati dal tumore della prostata: soltanto il medico può provvedere ai necessari approfondimenti per arrivare a una diagnosi certa. Preoccupa anche la scarsa aderenza alle terapie. Solo il 22,4% dei pazienti segue le cure in modo corretto. L’adesione più elevata è stata osservata negli uomini tra i 55 e i 64 anni (23,2%), mentre diminuisce fino al 21,9% fra i 45-54enni”.
Le cause principali della malattia sono l’invecchiamento e i cambiamenti ormonali che si verificano nell’età adulta. “I sintomi sono provocati in 3 casi su 4 dalla presenza di un’infiammazione cronica della prostata, che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione della patologia – continua il prof. Mirone -. Diverse ricerche scientifiche, condotte sia in vitro che in vivo, hanno dimostrato che un farmaco, l’estratto esanico di Serenoa repens, agisce con un effetto anti infiammatorio. Proprio basandosi sui dati di efficacia, l’ente regolatorio europeo (European Medicines Agency, EMA) ha redatto nel 2015 un report indicando l’estratto esanico come l’unico estratto di Serenoa repens supportato da sufficienti evidenze in grado di sostenerne un ampio utilizzo nell’ipertrofia prostatica benigna come farmaco di riconosciuta efficacia e sicurezza”. Uno studio, condotto nel 2018 su circa 100 pazienti, ha evidenziato, attraverso biopsie eseguite prima e al termine di 6 mesi di terapia, una netta diminuzione dello stato infiammatorio. “Il farmaco è ben tollerato – sottolinea il prof. Mirone – e può essere utilizzato in associazione alle altre terapie disponibili come gli alfa litici e gli inibitori della 5-alfareduttasi che, però, non sono in grado di esercitare alcuna azione anti infiammatoria. Inoltre, recenti acquisizioni hanno evidenziato che l’estratto esanico di Serenoa repens è utile anche nel favorire l’efficacia degli altri trattamenti. Infatti la presenza di uno stato infiammatorio cronico di alto grado limita la risposta terapeutica degli alfa litici e degli inibitori della 5-alfareduttasi”. L’estratto esanico di Serenoa repens è un farmaco che deve essere prescritto dal medico. Va distinto dagli integratori (ve ne sono più di 200 in commercio) che contengono lo stesso principio attivo, ricavato da una pianta dell’America Sud orientale (Serenoa repens). Nonostante i dosaggi appaiano uguali o sovrapponibili, per ottenere la stessa azione di una capsula del farmaco, possono servire fino a 200 compresse di un integratore. Inoltre, per lo stesso integratore la composizione del principio attivo varia in modo considerevole a seconda del lotto di produzione. Questa disuguaglianza genera una diversità di azione fra due capsule dello stesso integratore fino a 10 volte. “L’ipertrofia prostatica benigna colpisce una percentuale significativa di over 65, ma troppi ricorrono al ‘fai da te’ – conclude Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani -. È importante sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare gli anziani, sulle terapie efficaci a disposizione, invitandoli a rivolgersi subito al medico di fronte ai primi sintomi. La continuità e la fiducia nel rapporto medico-paziente sono essenziali per affrontare una malattia cronica come l’ipertrofia prostatica benigna”.
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FederAnziani: cari medici, perché ci prescrivete i farmaci?
Posted by fidest press agency su martedì, 30 luglio 2019
A chiederlo è Senior Italia FederAnziani in merito a quanto emerso in occasione della presentazione dei dati OsMed all’AIFA. “La nostra fiducia nei confronti della comunità medico-scientifica, dei medici di medicina generale, degli specialisti, delle istituzioni deputate a governare la nostra salute, insomma nei confronti di tutti gli attori del sistema sanitario, è crollata dopo che nei giorni scorsi abbiamo ascoltato le parole di illustri farmacologi in occasione della presentazione dei dati OsMed all’interno dell’AIFA.
Abbiamo sentito, per esempio, che la vitamina D, che pesa 280 milioni di euro l’anno sulla spesa farmaceutica, non serve a nulla poiché su 93 trial non ve ne è nessuno che ne dimostri l’efficacia; che in base a uno studio condotto su 38mila pazienti con ipertensione, di cui il 50% in trattamento e l’altra metà non trattati, i migliori benefici li hanno avuti quelli non trattati, anzi che quelli trattati stanno addirittura peggio. Noi pazienti, che siamo abituati a riporre la nostra fiducia nei camici bianchi, si tratti di specialisti universitari, ambulatoriali, medici di base, di fronte a queste autorevoli affermazioni fatte all’interno dell’agenzia regolatoria ci chiediamo a chi dovremmo affidarci da questo momento in poi, se è vero che i medici prescrivono farmaci inutili o inefficaci. A nessuno di noi piace prendere tante pillole e ogni giorno fatichiamo a mantenere la cosiddetta aderenza alla terapia, ovvero a rispettare le indicazioni dei nostri camici bianchi, e ora ci sentiamo dire che non serve a nulla, mentre dall’altra parte la comunità scientifica resta in silenzio, se si eccettua la difesa della FIMMG e della Fnomceo rispetto al loro ruolo e al loro rispetto della deontologia e delle linee guida. A chi dobbiamo credere, dunque? Chiediamo al Ministro della Salute Giulia Grillo, ai Sottosegretari Bartolazzi e Coletto, al Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri, alla Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Marialucia Lorefice, ad AIFA e Istituto Superiore di Sanità e soprattutto alle società medico-scientifiche, ciascuno per le proprie competenze e per il proprio ruolo, di dare una risposta chiara ai pazienti alfine di farci ritrovare un po’ di fiducia”. (fonte:
AIFA: L’USO DEI FARMACI IN ITALIA, Rapporto Nazionale Anno 2018)
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