“Dopo solo un mese il governo italiano sta già mettendo a rischio i cruciali fondi europei del PNRR. Il danno sarebbe spaventoso, azzoppando lo sviluppo dell’Italia in una fase difficilissima. Da un lato ci sono ritardi, anche rispetto all’annuncio (fatto un mese fa da Meloni a Bruxelles) di un decreto sulla gestione del Piano, decreto che non si è mai visto. E quindi si rischiano di non ricevere i prossimi 21 miliardi di euro. Dall’altro lato ci sono le forti preoccupazioni della Commissione europea per le misure prese dal governo sui pagamenti elettronici e l’aumento del tetto del contante. Viste come scelte che indeboliscono, forse compromettono, gli impegni alla lotta all’evasione fiscale che l’Italia con i governi precedenti aveva preso. E che sono essenziali per la conferma di quei fondi PNRR che per l’Italia sono strategici. Al momento tira una brutta aria: la Commissione definirà la legge di Bilancio italiana «solo parzialmente in linea» con gli obiettivi e gli accordi… Davvero un pessimo inizio”.
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Dichiarazione dell’europarlamentare Achille Variati sui fondi europei del PNRR all’Italia
Posted by fidest press agency su lunedì, 5 dicembre 2022
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Scuola Pacifico (Anief): servono risorse e risposte per non sprecare i fondi del PNRR
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 novembre 2022
“Al Decreto aiuti quater servono delle modifiche urgenti sul versante Istruzione”, come pure nella Legge di Bilancio: è il pensiero Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, a proposito della scarsità di investimenti finora destinati al settore per il 2023. Il mondo della scuola, spiega il sindacalista autonomo in un’intervista all’agenzia Teleborsa, “ha atteso l’insediamento del governo. Già c’è stata un’ipotesi di contratto e già c’è stato un primo impegno onorato, con lo stanziamento dei primi 100 milioni, ma servono risorse per valorizzare i Dsga, per valorizzare tutti i profili professionali del personale ATA e per istituire i nuovi profili”. Secondo Pacifico occorre assolutamente fare in modo che il governo dia seguito al patto Valditara-Sindacati, stipulato alla vigilia della firma dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale 2019-21: “servono delle risposte immediate per l’organico aggiuntivo”, perché se gli stanziamenti rimarranno quelli approvati ieri sera dall’Esecutivo con decreto legge, “sono a rischio i fondi del PNNR e delle risposte anche a tutti quei precari che hanno partecipato al concorso straordinario ed oggi sono esclusi dal reclutamento. Bisogna dare delle risposte urgenti ed è quello che chiediamo alla politica e quello che chiederemo al Parlamento fin dai prossimi giorni”, conclude il sindacalista.
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Accesso diretto ai fondi UE e crisi energetica
Posted by fidest press agency su martedì, 11 ottobre 2022
Rafał Trzaskowski, sindaco di Varsavia, è stato eletto presidente della commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE) del Comitato europeo delle regioni (CdR), nel corso di una riunione esterna a Milano. Trzaskowski, che ricoprirà l’incarico per due anni e mezzo, presiederà anche il gruppo di lavoro Green Deal a livello locale, guidando gli sforzi del CdR volti a porre le città e le regioni al centro della transizione dell’UE verso la neutralità climatica.Sul fronte istituzionale dell’UE, il sindaco Trzaskowski ha sottolineato: “Gli enti locali e regionali devono essere al centro delle riforme strutturali del mercato dell’energia previste per il 2023, con meccanismi di consultazione obbligatori nel quadro del regolamento sulla governance dell’energia. La presenza dei relatori del CdR nelle diverse formazioni del Consiglio, sia che si tratti di gruppi di lavoro o di consigli ministeriali, deve costituire la regola e non l’eccezione”.Nel corso dell’attuale mandato, il CdR ha concluso accordi strategici con la DG ENER sul piano d’azione congiunto relativo all’ondata di ristrutturazioni, sul lancio della piattaforma delle parti interessate per l’inquinamento zero con la DG Ambiente e sull’istituzione della Camera degli ambasciatori nazionali del Patto dei sindaci e della rete di ambasciatori del patto per il clima del CdR, in collaborazione con la DG CLIMA.A livello internazionale, e ad appena quattro settimane dall’inizio della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP 27 di Sharm el-Sheikh, il sindaco Trzaskowski ha espresso apprezzamento per la risoluzione sulla COP 27 presentata dalla commissione del Parlamento europeo, votata lunedì 3 ottobre, che sostiene le proposte del CdR per un ruolo più incisivo delle città e delle regioni nell’attuazione dell’accordo di Parigi. “Seguiamo da vicino le posizioni degli Stati membri in merito ai negoziati mondiali sul clima e auspichiamo che il Consiglio dell’UE sostenga inequivocabilmente la necessità urgente di un’azione di cooperazione multilivello e di un pieno coinvolgimento degli enti locali e regionali nell’attuazione dell’accordo di Parigi nell’ambito delle conclusioni finali della COP 27”, ha dichiarato il sindaco Trzaskowski. “Il processo di Edimburgo e il quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione della biodiversità (CBD COP 15) sono l’esempio da seguire”, ha sottolineato il nuovo presidente della commissione ENVE.
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Troppo disequilibrio su attribuzione fondi Pnrr destinati ai divari territoriali
Posted by fidest press agency su lunedì, 10 ottobre 2022
Il Governo e il Ministero dell’istruzione dovrebbero predisporre “chiare e inequivocabili linee di indirizzo e dettagliate descrizioni dei costi ammissibili, in modo da garantire efficacia alle azioni che il PNRR affida alle scuole”. E’ quanto afferma in una nota il consiglio nazionale dell’Andis (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici). “Tali azioni sono sicuramente indispensabili e costituiscono un’occasione irripetibile se si vogliono arginare e ridurre le sempre crescenti emergenze educative e le asimmetrie presenti nel nostro sistema educativo. Occorre che le scuole autonome e i Dirigenti scolastici siano dotati di strumenti agili ed operativi che consentano una risposta flessibile e contestuale alle reali esigenze delle singole istituzioni scolastiche”. Quanto all’assegnazione dei fondi destinati alla riduzione dei divari territoriali, osservano i presidi Andis, “si rileva un evidente disequilibrio nell’attribuzione, pur a parità di criteri e di contesto sociale e territoriale”. per questo, suggerisce l’Andis, “qualora non fosse possibile rivedere le assegnazioni, sarebbe opportuno che le scuole destinatarie dei fondi venissero individuate come centri di committenza per progettualità comuni nel territorio, affinché tutte le scuole, comprese quelle escluse, possano godere di questa significativa opportunità”. Per garantire l’ottimale impiego delle risorse del PNRR risulta inoltre “imprescindibile la formazione e il potenziamento dell’organico degli assistenti amministrativi, come pure l’incremento dei collaboratori scolastici indispensabili per l’ampliamento del tempo scuola. Si propone, infine, l‘istituzionalizzazione del middle management al fine di garantire una reale leadershare funzionale alla garanzia di un apprendimento equo, inclusivo e di qualità”, conclude la nota.
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Una tempesta perfetta per i fondi sostenibili
Posted by fidest press agency su domenica, 24 luglio 2022
A cura di Pauline Grange, gestore del fondo Columbia Threadneedle (Lux) Sustainable Outcomes Global Equities di Columbia Threadneedle Investments. Proprio mentre la pandemia da Covid-19 entrava in una fase endemica più gestibile, il mondo si è trovato di fronte a una nuova sfida: la guerra in Europa. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia (due paesi ricchi di risorse) ha intensificato gli shock sull’offerta di energia e materie prime in tutto il mondo, mentre i nuovi lockdown in Cina hanno ulteriormente aggravato le turbolenze lungo le filiere produttive. Ciò si è tradotto in un ulteriore rialzo dell’inflazione e dei rendimenti obbligazionari nel trimestre, creando una tempesta perfetta per i fondi sostenibili.Con l’Europa nel bel mezzo di una grave crisi energetica e i consumatori alle prese con prezzi alle stelle, l’UE ha dovuto rapidamente rivedere i suoi piani energetici. L’obiettivo è sostituire il 100% del gas russo entro il 2030 attraverso il ricorso a fonti alternative, ma la politica punta ancora di più sulla transizione all’energia rinnovabile e sull’elettrificazione dell’economia. Pertanto, resta allineata alla politica di decarbonizzazione dell’UE “Fit for 55”, che mira a una riduzione del 55% delle emissioni di carbonio entro il 2030. Rispetto al precedente piano di decarbonizzazione vi è però una grande differenza: questo è più urgente e implica una rimodulazione accelerata delle forniture e dei consumi energetici dell’Europa ben prima del 2030. Nell’ambito della strategia Threadneedle Sustainable Outcomes Global Equities, l’agricoltura sostenibile costituisce un tema di investimento cruciale, con posizioni in Deere e Trimble, due società impegnate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per l’agricoltura di precisione. Queste soluzioni digitali possono aiutare gli agricoltori ad affrontare alcune tra le sfide più pressanti: migliorare la resa riducendo al contempo l’utilizzo di acqua, fertilizzanti e pesticidi, automatizzare alcune attività per aiutare a gestire la carenza di manodopera e infine, attraverso l’utilizzo dei dati e dell’AI, comprendere meglio i mutevoli modelli meteorologici a livello mondiale.Il cambiamento climatico colpirà tutte le regioni, con effetti più ramificati di quanto ipotizzato in precedenza, alcuni dei quali già irreversibili. Il settore finanziario non sarà risparmiato dal cambiamento climatico.Il caldo estremo miete già le sue vittime in tutto il mondo, e ogni anno 12 milioni di persone sono sfollate a causa di inondazioni e siccità. Ad oggi, oltre il 40% della popolazione mondiale è altamente vulnerabile al cambiamento climatico. Il cambiamento climatico ha già causato danni ingenti alla biodiversità e agli ecosistemi terrestri, con perdite in molti casi irreversibili. L’aumento delle temperature accelererà il tasso di estinzione. I sistemi efficaci di adattamento basato sugli ecosistemi (Ecosystem-based adaptation, EbA) possono ridurre i rischi del cambiamento climatico per le persone, la biodiversità e gli ecosistemi. Attualmente, i rischi associati a livelli di riscaldamento più bassi sono maggiori di quanto ritenuto in precedenza, e il mondo è entrato in un’era di “calamità climatiche”. La mitigazione dei rischi e la loro condivisione a livello di tutte le istituzioni, dal settore pubblico a quello privato, sono fondamentali per promuovere l’adattamento e la resilienza. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) il mondo ha una finestra temporale sempre più stretta per adattarsi al cambiamento climatico; se non agisce quanto prima, rischia di diventare invivibile. (abstract)
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Polonia: in arrivo i fondi del piano di ripresa e resilienza
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 Maggio 2022
La Commissione europea darà il via libera al fondo polacco per la ripresa e resilienza nelle prossime due settimane.Varsavia e Bruxelles sono state bloccate in una lunga disputa sull’indipendenza della magistratura del Paese, che ha ritardato l’approvazione della quota della Polonia nel fondo di recupero pandemico, equivalente a 36 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti. L’UE ha stabilito tre condizioni per l’approvazione: smantellamento di una controversa sezione disciplinare per i giudici; riforma del regime disciplinare; ripristino dei giudici destituiti.In sintesi, le normative polacche sulla magistratura poneva questo ordinamento agli ordini del governo, il che viola le norme comunitarie sulla indipendenza della magistratura. Ora dopo l’accordo, si potranno trasferire i fondi comunitari alla Polonia.Primo Mastrantoni, http://www.aduc.it
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Fondi per il rilancio dei siti culturali
Posted by fidest press agency su domenica, 22 Maggio 2022
By Christian Flammia. Pompei E’ stato approvato e sottoscritto il 17 maggio 2022, presso la Palestra Grande del Parco Archeologico di Pompei, dal Tavolo Istituzionale CIS “Vesuvio-Pompei-Napoli” il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Nell’ambito del Programma generale del CIS del valore di circa 300 milioni di euro, sono 14 gli interventi finanziati dal Ministero della Cultura per un importo complessivo pari a circa 73 milioni di euro. In particolare, i progetti sono relativi al Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del MIC e al Grande Progetto beni culturali (BBCC). Gli interventi, prevedono il restauro, la messa in sicurezza, oltre che la riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale di siti eccezionali di forte interesse culturale, quali quelli di Pompei e di Ercolano e di altri importanti attrattori della Buffer zone strategici per i territori di riferimento come la reggia di Portici, la reggia di Quisisana, il sito di Oplontis, lo Spolettificio di Torre Annunziata. «L’investimento di 73 milioni di euro previsto dal Ministero della Cultura si inserisce nel più ampio Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli” presentato oggi per il rilancio di Pompei e delle aree limitrofe. Questi fondi si sommano ai 194 milioni di euro finora stanziati dal Dicastero del Collegio Romano (nel complesso, ben 267 milioni). Pompei non è solo modello di gestione e valorizzazione di un sito archeologico che dialoga con i territori circostanti – un esempio per le politiche di rilancio culturale del nostro Paese – ma rappresenta anche un modello innovativo di monitoraggio e tutela dei beni culturali attraverso l’applicazione delle più avanzate tecnologie satellitari, come quelle utilizzate dal sistema SMART@Pompei». Ad affermarlo è il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni al Parco Archeologico di Pompei per la sottoscrizione del CIS “Vesuvio-Pompei-Napoli”. Presente il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, presidente del Tavolo Istituzionale. E’ stato designato, inoltre, in relazione alle competenze, quale responsabile Unico dell’attuazione, monitoraggio, valutazione e controllo degli interventi MIC, il Direttore Generale del Grande Progetto Pompei – Unità Grande Pompei, Giovanni Di Blasio. Fonte http://www.beniculturali.it
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Lavoro: Mura (Pd), fondi Pnrr sono ultima spiaggia per il Paese
Posted by fidest press agency su sabato, 7 Maggio 2022
“I prossimi mesi saranno determinanti: dobbiamo agire guardando sia alla crisi che ci pone alcune scelte nell’immediato, come sui salari, e allo stesso tempo a non perdere la prospettiva dei fondi del Pnrr, che sono probabilmente l’ultima spiaggia per mettere il Paese nelle condizioni di competere con chi è più avanti e di traguardare gli obiettivi in termini di occupazione di giovani e donne”. Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) partecipando all’incontro “La sfida del lavoro che cambia” organizzato dal Pd della Toscana. “Impresa e lavoro nel lungo periodo devono andare nella stessa direzione – ha spiegato la parlamentare – oppure si rischia di avere poca produttività e scarse retribuzioni. Bisogna incastrare tutti i protagonisti della svolta che abbiamo di fronte, i decisori politici nazionali e locali, il mondo dell’imprenditoria, quello del lavoro, e la carta da giocare in questa sfida del cambiamento – ha indicato – è la formazione”. Mura ha parlato di “una formazione come strumento per collegare domanda e offerta a partire dall’orientamento” ma anche di “una formazione permanente, dalla culla alla pensione, perché migliorare le proprie competenze è anche un modo per difendere il lavoro che si ha” e ha sottolineato che “rispetto a un’innovazione che può cancellare posti di lavoro, questa è l’ulteriore argomentazione a favore della formazione del lavoratore, che per crescere in carriera deve formarsi tutta la vita”.
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Fondi attivi: riescono a battere il mercato?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 febbraio 2022
A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer Moneyfarm. Gestione attiva contro fondi indicizzati: è un vecchio dibattito, arricchito da alcuni dati interessanti di S&P che vale la pena considerare.Innanzitutto, dobbiamo precisare che il dibattito tra attivo e passivo ci sembra leggermente sopravvalutato, poiché, in definitiva, ciò che conta è il rendimento che i clienti ricevono dopo tutte le commissioni (il rendimento netto), sia esso generato attraverso fondi o ETF. Più interessante è la distinzione tra alternative ad alto costo e alternative a basso costo, poiché i costi sono indubbiamente una componente fondamentale dell’investimento. Occorre considerare come sovraperformare un indice al netto delle commissioni non sia semplice, farlo con costanza sia più difficile e saper individuare un manager in grado di farlo lo sia ancora di più. È una ricerca di S&P che esamina le prestazioni dei fondi comuni di investimento rispetto ai benchmark. Generalmente i rapporti SPIVA non sono una lettura edificante per i manager attivi. Anche quest’anno il dato shock è che negli Stati Uniti solo il 33% dei gestori di grandi capitali ha sovraperformato l’S&P 500 nei tre anni fino al 30 giugno 2021. In Europa, solo il 28% dei gestori azionari ha sovraperformato l’indice S&P Europe 350. In generale, più aumenta l’orizzonte temporale, meno sono i fondi attivi che battono l’indice. Ci sono alcune precisazioni da fare. Primo, i benchmark contro cui la performance dei fondi attivi è misurata non includono le commissioni, mentre i prodotti passivi sì, anche se le commissioni sono basse. Oggi si può ottenere un’esposizione all’S&P 500 per meno di 10 bps all’anno, quindi, si sarebbe tentati di dire che la differenza nel risultato finale dovrebbe essere piuttosto piccola. Secondo, forse non tutti i fondi utilizzano gli indici S&P come benchmark. Nelle azioni dei mercati emergenti, ad esempio, MSCI è un popolare fornitore di benchmark. Ma il confronto tra MSCI e S&P/IFCI sembra suggerire che anche la differenza cumulativa tra i due indici sia piuttosto ridotta. Infine, l’analisi della performance è equamente ponderata per fondo. Quindi dà lo stesso peso a un fondo piccolo e sottoperformante rispetto a uno grande, potenzialmente sovraperformante. Per concludere, i dati suggeriscono che l’indice nella maggior parte delle regioni azionarie fa meglio della maggior parte dei fondi attivi nel medio-lungo termine; in secondo luogo, è difficile sovraperformare costantemente un indice, al netto delle commissioni, così come è piuttosto difficile selezionare manager in grado di farlo. (abstract)
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“La preoccupazione più importante è legata a come gli enti locali potranno accedere ai fondi del Pnrr”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 12 gennaio 2022
Abbiamo motivo di temere che le centinaia di miliardi di euro che arriveranno, se non tempestivamente impiegate, aumenteranno il divario tra Regioni e Comuni più ‘connessi’ e quelli meno. Ci sono profili professionali adeguati in seno agli enti locali in grado di rispondere ai requisiti di quei bandi? Basti pensare al piano Borghi che è una punta di diamante della proposta del Beni Culturali. Mi chiedo come un piccolo Comune di 500 anime abbia la forza di rispondere alla complessità di quel bando. Non vorrei che alla fine il Pnrr andasse ad aumentare le differenze tra Comuni ricchi e Comuni poveri, dove la ricchezza è data dalle informazioni e dalle competenze che si posseggono. È quindi necessario garantire l’accesso a tutti i Comuni in particolare quelli meno dotati di organico con un sistema di accompagnamento di cui il Governo deve farsi carico che non lasci nessuno indietro. Si inneschino subito processi sussidiari per fornire ai piccoli comuni strumenti adeguati”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia partecipando alla giornata di studi “Il PNRR, scelte di sistema per la ripartenza. Scenari e valutazioni sugli strumenti operativi. Strategie selettive ed elementi di Geopolitica”, organizzata dalla General Consulting coordinata dall’avv. Giuseppe Cavuoti.
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Manovra: Rojc (Pd), fondi a Esuli e minoranza italiana ex Jugoslavia
Posted by fidest press agency su giovedì, 23 dicembre 2021
“Molto positiva l’approvazione in commissione Bilancio dell’emendamento che rifinanzia le leggi per la minoranza italiana in Slovenia, Croazia e Montenegro, assieme alla norma ‘gemella’ per le comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati, e alla legge permanente che autorizza interventi diretti a favore delle attività culturali e delle iniziative per la conservazione di testimonianze italiane nei Paesi della ex Jugoslavia. Si tratta complessivamente di 6,3 milioni per il 2022 e di 6 milioni rispettivamente per il 2023 e 2024. Il risultato è stato ottenuto attraverso il lavoro dei parlamentari e grazie all’interlocuzione diretta del Pd con il ministro Di Maio, che ha colto e fatto proprio il rilievo politico e morale dell’intervento”. Lo rende noto la senatrice Tatjana Rojc (Pd), che ha sottoscritto l’emendamento, approvato nella notte dalla commissione Bilancio del Senato, che rifinanzia le Leggi triennali n. 72/2001 e n. 73/2001, nonché la Legge permanente 960/1982.
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Europa. Tagliare i fondi a chi non rispetta lo Stato di diritto. Si può fare
Posted by fidest press agency su giovedì, 9 dicembre 2021
L’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea prevede la possibilità di sospendere i diritti di adesione all’Unione in caso di violazione grave e persistente, da parte di un Paese membro, dei principi sui quali si poggia l’Unione (libertà, democrazia, rispetto dei diritti delle persone, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto). Di conseguenza, si potrebbero tagliare i finanziamenti comunitari allo Stato inadempiente. Ricordiamo che la Commissione europea, su sollecitazione del Parlamento, lo scorso mese, aveva inviato due lettere ai governi Polacco e Ungherese, contestando le violazioni e rilevando che, in caso di insistenza, si vedrà costretta a rivedere i finanziamenti comunitari, come previsto da un apposito Regolamento che è stato, però, contestato da Polonia e Ungheria, che sono ricorsi alla Corte di giustizia. Nel merito, la Corte di giustizia dovrebbe emettere una sentenza definitiva all’inizio del prossimo anno. Attenderemo la sentenza della Corte di giustizia, certo è che un paese comunitario non può continuare a violare e disconoscere le norme che ha sottoscritto e al contempo pretendere finanziamenti dagli altri Paesi che rispettano i deliberati comuni. Polonia e Ungheria devono decidere cosa fare da grandi, cioè, essere democrazie o autocrazie. Primo Mastrantoni, Aduc
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Credito PMI. 5 opportunità di finanziamento da sfruttare in attesa dei fondi del PNRR
Posted by fidest press agency su giovedì, 18 novembre 2021
In attesa di capire in che modo le risorse previste dal PNRR saranno ripartite in modo concreto alle PMI italiane, l’ultimo rapporto Cerved 2021, ha rilevato che 27mila sono le imprese economicamente sane, ma in tensione finanziaria. Sono proprio queste le realtà che hanno più bisogno di sostegno in questa fase post pandemia e devono essere sostenute in questo momento di crisi. Le imprese devono essere aiutate a intercettare il prima possibile le opportunità di raccolta di capitali e di equity. 5 opportunità a portata di PMI per reperire finanziamentiLe aziende hanno la possibilità di accedere, ad esempio, ai finanziamenti agevolati con una quota a fondo perduto variabile tra il 25% ed il 40% dei bandi Simest per l’espansione all’estero dei business delle imprese. Tra i bandi disponibili, Simest E-commerce permette di finanziare a tasso agevolato (0,05%) la realizzazione di una piattaforma di proprietà online-per la vendita dei propri prodotti-fino a 300.000 euro coprendo anche le spese di manutenzione e pubblicità. Le giovani imprese e le startup possono ottenere dei finanziamenti e contributi a fondo perduto vantaggiosi tramite Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.). Ad esempio, Nuove Imprese a Tasso Zero di Invitalia eroga un mix di mutuo a tasso zero (pari al 70%) e contributo a fondo perduto 20% per coprire fino al 90% dei costi di apertura dell’attività di impresa costituita da giovani e/o donne o di una startup. Per le startup, in particolare, sono previsti finanziamenti a tasso agevolato di Smart e Start.Infine, le piccole imprese possono accedere al Microcredito per finanziamenti fino a 50.000 a sostegno delle loro attività.Oltre a questi incentivi, le imprese hanno a disposizione dei crediti d’imposta agevolati per l’acquisto di macchinari nuovi o tecnologicamente avanzati, ottenuti in compensazione tramite la dichiarazione dei redditi.Per le PMI non deve essere nemmeno trascurata la possibilità di operazioni di sottoscrizione di minibond che permettono alle società̀ non quotate di aprirsi al mercato dei capitali, riducendo la dipendenza dal credito bancario.“Per le PMI con un fatturato maggiore, infine, va anche considerata la possibilità della quotazione all’Euronext Growth Milan, ex AIM, come per altro ha appena fatto di Gruppo Soluzione Tasse Spa di cui Corporate Credit è parte integrante fin dalla nascita – aggiunge Guerrieri. – Questo passaggio consente alle imprese di acquisire nuovi capitali per investire in ulteriore crescita e sviluppo”. Soluzione Tasse S.p.A., di cui Corporate Credit rappresenta uno spin-off, ha infatti debuttato il 5 novembre sul mercato Euronext Growth Milan con un brillante +6,667%, a quota 2,88 dopo il prezzo di collocamento a 2,7 euro per azione. L’acquisizione di nuovi capitali aiuterà l’azienda ad innovare i propri processi, tramite soluzioni digitali all’avanguardia; acquisire nuove fette di mercato, grazie ad un piano di marketing e sostenere le strategie di crescita.
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Con la nuova Pac meno fondi e meno lavoro
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 novembre 2021
Sulla nuova Pac gli agricoltori pugliesi attendono ancora chiarimenti da parte dell’amministrazione regionale per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo recenti calcoli, se la nuova Politica agricola comune fosse approvata senza modifiche, i trasferimenti alle regioni italiane sarebbero tagliati del 15% rispetto al periodo 2014-2020. Più nello specifico, una tale riduzione significherebbe per la Puglia il rischio di perdere 90mila posti di lavoro. Sarebbe un prezzo troppo alto da pagare per una delle regioni leader in Italia per quantità e qualità delle produzioni. L’agricoltura pugliese è chiamata ad affrontare sfide impegnative, a partire dall’annoso problema della Xylella che già tanti danni ha inferto all’olivicoltura locale – continua Tiso. La Regione è al primo posto in Italia per manodopera impiegata nel primo settore, l’8,22% del totale, e impiega oltre 882mila lavoratori agricoli. Nel solo settore olivicolo sono 90mila i lavoratori occupati a tempo pieno.Le preoccupazioni degli agricoltori pugliesi sono condivisibili, così come le loro richieste di maggiori investimenti. Al ministro Patuanelli e all’assessore regionale Pentassuglia chiediamo di fornire risposte concrete per evitare che le aziende pugliesi siano penalizzate, prestando particolare attenzione a quelle più competitive che hanno effettuato più investimenti e offrono più posti di lavoro.
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Fondi europei per sostenere l’occupazione
Posted by fidest press agency su martedì, 28 settembre 2021
La Commissione, nel quadro di REACT-EU, ha stanziato oltre 1,2 miliardi di € per sei programmi operativi (PO) del Fondo sociale europeo in Italia, Germania e Spagna al fine di aiutare questi paesi a riprendersi dall’emergenza coronavirus. In Italia il PO nazionale “Per la Scuola” otterrà 1 miliardo di € in più per migliorare la transizione digitale nelle scuole tramite l’accesso alla banda ultralarga e a nuove lavagne e attrezzature digitali e interattive. I finanziamenti supplementari saranno destinati inoltre alla creazione di laboratori innovativi, anche in materia di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie. In Spagna, la Comunità autonoma di La Rioja riceverà ulteriori 19 milioni di € per aiutare i disoccupati a entrare nel mercato del lavoro, per rafforzare il sistema sanitario assumendo personale supplementare e per sostenere l’integrazione sociale e nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. I fondi saranno utilizzati anche per garantire che alunni e studenti ricevano un’istruzione continua durante tutta la pandemia di coronavirus. In Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia riceverà 110 milioni di € per sostenere, in particolare, i giovani e coloro che hanno sofferto maggiormente a causa della pandemia di coronavirus, ad esempio le persone con deficit nell’istruzione di base. I nuovi fondi le aiuteranno ad acquisire ulteriori competenze, comprese quelle digitali, e a trovare nuovi posti di lavoro. Gli apprendisti, in particolare nelle piccole imprese, riceveranno inoltre una formazione supplementare per acquisire nuove competenze che aumenteranno le loro possibilità di trovare un lavoro dopo l’apprendistato. Il sostegno supplementare dell’UE aiuterà anche le strutture di assistenza diurna ad assumere personale supplementare. Nel Saarland 15,4 milioni di € saranno messi a disposizione per sostenere la formazione professionale. Ciò contribuirà a proteggere i posti di lavoro o ad aumentare le possibilità di trovare un nuovo lavoro. I fondi saranno utilizzati anche per migliorare le competenze digitali degli erogatori di formazione e dei dipendenti e per evitare che i giovani abbandonino la formazione a causa della pandemia, ad esempio fornendo attrezzature informatiche per i partecipanti particolarmente svantaggiati e creando offerte di apprendimento digitale che colleghino scuole e imprese regionali. Nel Land Assia, 41 milioni di € saranno utilizzati per fornire un sostegno mirato a coloro che hanno avuto bisogno di assistenza durante la pandemia, come le persone in cerca di lavoro, le famiglie povere, i giovani in transizione dalla scuola al lavoro e le persone con scarse competenze linguistiche. Inoltre, i fondi saranno utilizzati per migliorare le competenze digitali delle persone. Infine, circa 30 milioni di € saranno messi a disposizione del Land Sassonia-Anhalt per gli alunni provenienti da contesti svantaggiati, grazie a servizi digitali di consulenza e sostegno nuovi e perfezionati. REACT-EU fa parte di NextGenerationEU e stanzia 50,6 miliardi di € in finanziamenti aggiuntivi (a prezzi correnti) ai programmi della politica di coesione nel corso del 2021 e del 2022 per la transizione verde e digitale e per una ripresa socioeconomica sostenibile.
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ACS raccoglie fondi per due progetti a difesa della presenza cristiana in Turchia
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 settembre 2021
In Turchia la piccola comunità cristiana, lo 0,2% della popolazione, è oppressa a causa della progressiva re-islamizzazione della società. Attacchi contro le chiese (in alcuni casi per punire i cristiani accusati di diffondere il Covid-19), arresti ingiustificati di fedeli, impossibilità di ottenere il pieno riconoscimento giuridico delle Chiese cattolica e protestante, proibizione di costruire i seminari delle Chiese cattolica, armena e greco-ortodossa, ripetute offese contro la cultura cristiana diffuse dai media statali, specialmente a Natale: sono solo alcune delle preoccupanti manifestazioni di questo pericoloso connubio fra islamismo di Stato ed estremismo di alcuni gruppi sociali. La riapertura e il restauro dei luoghi di culto cristiani è pertanto di fondamentale importanza per contribuire alla permanenza della piccola minoranza in terra turca. Per questo motivo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) si rivolge ai benefattori italiani per una campagna di raccolta fondi da destinare a due progetti. Il primo riguarda Istanbul e ha lo scopo di riattivare le campane della cattedrale dello Spirito Santo. La chiesa si trova nella centrale piazza Taksim ed è la più importante della capitale. Il campanile ha urgente bisogno di essere consolidato poiché nelle condizioni attuali, anche per l’elevato rischio sismico della zona, potrebbe crollare, al punto che per motivi di sicurezza le campane non possono più essere suonate. Le donazioni finanzieranno i lavori di consolidamento del campanile, dell’orologio storico e dell’antica lanterna. A Smirne ACS intende riaprire la cattedrale di San Giovanni Apostolo, chiusa dal terremoto del 2020. Due le date simbolo della sua storia recente: il 2013, quando venne riaperta al culto dopo cinquant’anni di militarizzazione, e il 2020, anno in cui un forte terremoto la rese inagibile, imponendone la chiusura. Le donazioni consentiranno i lavori necessari alla riapertura, consentendo così alla comunità dei fedeli di non disperdersi e di riunirsi quanto prima nel luogo di culto.
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Lombardia: “Chiesti i fondi per garantire il diritto allo sport ai minori affetti da disabilità psico-fisiche”
Posted by fidest press agency su venerdì, 30 luglio 2021
Da più di un anno a causa della pandemia i giovani e giovanissimi lombardi hanno perso il diritto allo sport, un elemento essenziale di crescita e di sostegno alla loro salute psico-fisica. E a soffrirne di più sono stati ancora una volta i più fragili, perché spesso mancano gli strumenti per garantire l’esercizio di questo diritto a tutti. Ma la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, all’art. 7, assicura ai bambini con disabilità il pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali su base di eguaglianza con gli altri bambini e all’articolo 30 impegna gli Stati membri a incoraggiare la partecipazione delle persone con disabilità alla vita culturale, alle attività ricreative, al tempo libero e allo sport, sancendo, in tal modo, un riconoscimento specifico al valore di tali attività.Per dare attuazione ai diritti riconosciuti dall’ONU si è attivata l’opposizione a Palazzo Pirelli. Il Consigliere regionale del M5S Lombardia Gregorio Mammì dichiara: “Per trasformare le parole in fatti servono fondi: ecco perché ho depositato un emendamento al bilancio regionale per chiedere di stanziare 150mila euro per l’acquisto di mezzi, strumenti e ausili necessari per consentire la pratica di attività sportive alle persone affette da disabilità psico-fisiche, con particolare riguardo ai soggetti di giovane età. Perché per passare a una accezione di sport inteso come vero e proprio diritto, occorre contribuire concretamente per ridurre l’incidenza delle menomazioni psico-fisiche che ostacolano il pieno raggiungimento di questo obbiettivo, dotando coloro che ne hanno necessità dei mezzi necessari”.
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Agricoltura: Fondi per uso tecnologie
Posted by fidest press agency su lunedì, 12 luglio 2021
“Mezzo milione di euro in più per le misure di sviluppo e sostegno alle innovazioni in agricoltura. È ciò che prevede la modifica normativa del MoVimento 5 Stelle approvata alla Camera in sede di conversione del decreto Sostegni-bis”. A dichiararlo è il deputato Alberto Manca, esponente M5S in commissione Agricoltura e primo firmatario dell’emendamento che prevede l’aumento della dotazione sino a 1,5 milioni di euro al fondo istituito con la Legge di Bilancio 2020 con cui vengono concessi contributi, nel limite massimo di 100.000 euro e dell’80% delle spese ammissibili, per il finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain, nei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis. “L’obiettivo è supportare la ripresa, lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole tramite sperimentazioni, progetti innovativi e impiego di soluzioni tecnologiche per la produzione agricola – prosegue – riducendo i costi e le spese sostenute dai produttori agricoli, aumentandone la resilienza di fronte alle costrizioni dell’emergenza pandemica, contenendo l’impatto ambientale e mitigando i cambiamenti climatici. Penso, ad esempio, a tecnologie innovative come quelle dei droni che in agricoltura possono permetterci di abbattere i consumi delle imprese e, al contempo, di evitare sprechi di risorse e prodotti”.
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Migrazione: due Fondi UE per sostenere le politiche di asilo e di frontiera
Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021
Il Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione 2021-2027, del valore di 9,88 miliardi di euro, ha l’obiettivo di rafforzare la politica comune di asilo, sviluppare la migrazione legale in linea con le esigenze degli Stati membri, sostenere l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi e contribuire alla lotta contro la migrazione irregolare.Su richiesta del Parlamento, il fondo dovrebbe servire anche a convincere gli Stati membri a condividere più equamente la responsabilità di ospitare rifugiati e richiedenti asilo in tutta l’UE.La maggior parte dei fondi (63,5%) sarà assegnata a programmi gestiti congiuntamente dall’UE e dagli Stati membri, con i finanziamenti che varieranno a seconda, tra gli altri fattori, del numero di cittadini di paesi terzi residenti nel paese, delle richieste di asilo ricevute, delle decisioni di rimpatrio prese e dei rimpatri effettuati.L’altro 36,5% sarà gestito direttamente dall’UE e dedicato, tra le varie azioni, all’assistenza d’emergenza, al reinsediamento e all’ammissione umanitaria da paesi non-UE e al trasferimento di richiedenti asilo e rifugiati in altri Stati membri, “come parte degli sforzi di solidarietà”.Maggiori informazioni sugli obiettivi, le priorità e gli stanziamenti di bilancio del Fondo sono disponibili nel comunicato stampa pubblicato dopo l’accordo con il Consiglio.Il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, per un valore di 6,24 miliardi di euro, contribuirà a rafforzare la gestione delle frontiere esterne, garantendo al tempo stesso il rispetto dei diritti fondamentali. Sosterrà anche a una politica comune e armonizzata dei visti e finanzierà misure di protezione per le persone vulnerabili che giungono in Europa, in particolare i bambini non accompagnati.Maggiori informazioni sugli obiettivi dello strumento di frontiera e sulle priorità del Parlamento sono disponibili nel comunicato stampa pubblicato dopo l’accordo con il Consiglio.Entrambi i testi legislativi sono stati approvati senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria).
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270 miliardi di fondi agricoli europei agli amici?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 Maggio 2021
“I fondi agricoli europei contribuiscono alla frode e alla corruzione, minando lo Stato di diritto in cinque paesi della Ue: Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca”.Così la denuncia degli europarlamentari del gruppo Verdi nel rapporto “Dove finiscono i soldi europei?”. Da notare che i Paesi elencati sono quelli cosiddetti “sovranisti”, in frequente contestazione dell’Ue dalla quale, però, ricevono soldi per utilizzarli a fini clientelari e politici. Questi Paesi sono beneficiari netti, vale a dire che ricevono più soldi di quanto versano alla cassa comunitaria, a differenza di altri Paesi che sono contributori netti, Italia compresa. Insomma, anche il contribuente italiano contribuisce a mantenere le oligarchie sovraniste che contestano le regole comuni europee. Della serie: dateci i soldi, ci pensiamo noi come spenderli e non ci disturbate con le regole sullo Stato di diritto.Il problema dei fondi della Politica agricola comune (PAC) si ripropone in queste settimane, perché è in discussione il nuovo PAC per un valore di 270 miliardi.Il Parlamento europeo vorrebbe attivare un sistema informatico per controllare dove finiscono i fondi europei, ma alcuni Stati (si indovini chi) si oppongono.Considerato che i 270 miliardi sono soldi del contribuente europeo, anche italiano, è necessario che si controllino destinazione e utilizzo.In questo senso abbiamo sollecitato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a insistere affinchè sia obbligatorio il sistema di controllo sulla destinazione e l’utilizzo dei fondi agricoli comunitari.Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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