Reggio Emilia dal 28 aprile all’11 giugno 2023 prodotta e promossa da Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani, la XVIII edizione di Fotografia Europea sarà inaugurata con quattro giorni di eventi il 28, 29, 30 aprile e 1 maggio e continuerà ad animare Reggio Emilia fino all’11 giugno 2023. Partendo da una riflessione sull’idea di Europa, sugli ideali che la costituiscono, sulla necessità di ripensare una presenza oggi più che altro sentita come una mancanza, i progetti esposti saranno selezionati dalla direzione artistica del Festival, che quest’anno vede una nuova componente, Luce Lebart (francese, storica della fotografia, autrice di diversi libri, curatrice di mostre e ricercatrice sia per la Collezione dell’Archive of Modern Conflict che in modo indipendente), ad affiancare Tim Clark (editor 1000 Words & curator Photo London Discovery) e Walter Guadagnini (storico della fotografia e Direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia). Esiste una comune identità europea? In che misura mito e memoria modellano o consolidano il nostro senso di appartenenza collettiva? Nella condizione attuale, in un mondo multiculturale e globalizzato, dove l’Europa ha cessato da tempo di esercitare una egemonia spirituale e materiale riconosciuta per secoli, gli artisti coinvolti proveranno a tracciare le linee dinamiche e incerte di una identità sempre più mobile e porosa. Tutte le info su http://www.fotografiaeuropea.it
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XVIII edizione di Fotografia Europea
Posted by fidest press agency su giovedì, 3 novembre 2022
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“Premio Driving Energy 2022 – Fotografia Contemporanea”
Posted by fidest press agency su martedì, 23 agosto 2022
Fino al 16 settembre è possibile iscriversi gratuitamente al “Premio Driving Energy 2022 – Fotografia Contemporanea”, il concorso lanciato da Terna al fine di promuovere lo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore.Il rilevante e qualificato numero di iscrizioni al Premio ha indotto il gestore della rete elettrica nazionale a prorogarne il termine, inizialmente previsto al 31 agosto, per permettere la più ampia partecipazione possibile di fotografi, dilettanti e professionisti, registrandosi sulla piattaforma premiodrivingenergy.terna.it.Il tema della prima edizione del concorso, che si sta ampiamente accreditando nel panorama fotografico italiano, è “Cameras on Driving Energy”: gli autori delle opere sono invitati a volgere il loro sguardo sulla contemporaneità per restituire una visione artistica della mission di Terna, nel suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica.Il concorso, curato da Marco Delogu, recentemente nominato Presidente di Palaexpo, è dedicato a tutti i fotografi, divisi in due categorie: Giovani (fino ai 30 anni) e Senior (dai 31 anni). Sul sito ufficiale del Premio, unico canale attraverso il quale è possibile iscriversi e partecipare, è disponibile il regolamento completo con le modalità di partecipazione: ogni candidato può iscrivere un solo lavoro fotografico inedito e di nuova realizzazione, composto da una o più fotografie, di qualsiasi genere e orientamento stilistico, in bianco e nero o a colori.Il Premio, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, vanta una Giuria autorevole, composta da Salvatore Settis, storico dell’arte e accademico, Lorenza Bravetta, curatrice del settore Fotografia, cinema e nuovi media presso La Triennale di Milano, Elisa Medde, editor, curatrice e scrittrice di fotografia, Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario, Premio Strega 2021, Jasmine Trinca, attrice e regista, e Massimiliano Paolucci, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sostenibilità di Terna.Tra i lavori fotografici finalisti, selezionati dai componenti della giuria, supportati, oltre che dal curatore, anche dal Comitato di Presidenza del Premio, composto da Valentina Bosetti e Stefano Donnarumma, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Terna, saranno scelti i 5 vincitori del concorso: Senior, che si aggiudicherà un premio di 15.000 euro, Giovane, al quale verrà consegnato un premio di 5.000 euro, e tre Menzioni Speciali, a ciascuna delle quali verrà riconosciuto un premio di 2.000 euro.I lavori fotografici finalisti e i vincitori verranno esposti a novembre in una mostra allestita da Terna a Roma, al Palazzo delle Esposizioni. Le opere saranno inoltre pubblicate nella terza edizione del volume fotografico “Driving Energy”, declinato come catalogo ufficiale del Premio.
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Festival della fotografia e delle arti visive
Posted by fidest press agency su martedì, 10 Maggio 2022
Dal 1° ottobre al 27 novembre, la città di Siena sarà nuovamente luogo di incontro per migliaia di fotografi professionisti, appassionati e giovani talenti e al centro di un programma che prevede, workshop, photo tour, seminari, conferenze, proiezioni e visite guidate alla scoperta del territorio.Dopo un’attesa durata due anni, tornerà finalmente anche la cerimonia di premiazione del SIPA, uno degli eventi più attesi, durante il quale famosi fotografi provenienti da tutto il mondo si contenderanno l’ambito trofeo Pangea. Quest’anno saranno presenti alla serata illustri ospiti internazionali, quali Steve Winter, Ami Vitale, Dan Winters, Kathy Moran, storica responsabile della fotografia della rivista statunitense National Geographic, e alcuni photo editor dei principali quotidiani mondiali. L’edizione 2021 ha fatto il giro del mondo. L’edizione 2021 del Siena Awards sarà ricordata per il successo planetario ottenuto dalla manifestazione che, grazie a una fotografia, ha cambiato il mondo a un bambino siriano. La cassa di risonanza generata dalla premiazione dell’immagine intitolata “Hardship of Life”, scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan e vincitrice assoluta del Siena International Photo Awards, ha scatenato la solidarietà del mondo intero permettendo al piccolo Mustafa, 6 anni, e al padre Munzir, 35 anni, vittime delle gravissime conseguenze della guerra in Siria, di arrivare in Italia per curarsi presso il Centro Protesi Vigorso di Budrio che si occuperà presto dei loro interventi protesici.
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Fotografia mondiale del Coronavirus
Posted by fidest press agency su giovedì, 24 febbraio 2022
L’associazione medici di origine straniera (Amsi) e l’Unione medica euro mediterranea (UMEM) e l’Osservatorio inter culturale Anti Covid del Movimento Uniti per Unire presentano la fotografia mondiale del Coronavirus. La Pandemia ha messo in evidenza le criticità dei SSN nel Mondo e la mancanza della cooperazione internazionale. La solidarietà ed i conflitti economici e politici hanno penalizzato ancora di più la sanità mondiale ed i professionisti della sanità. Ecco facciamo parlare i numeri dopo 2 anni di pandemia secondo il Presidente Amsi e UMEM Prof.Foad Aodi e membro della Commissione Salute Globale Fnomceo che si occupa di Salute Globale dal 2000 e che da due anni interviene tutti i giorni su Tv, Radio Satellitari e con giornali Internazionale analizzando, informando e divulgando dati a favore della buona informazione, conoscenza e valorizzando le buone pratiche dove siamo presenti in più di 100 paesi senza polemiche e strumentalizzazioni politiche. Nel Mondo 416,783,588 Contagiati con una percentuale del 5.3% 339,632,448 Guariti; 81.5% 5,860,082 deceduti ;1.4% 71,291,058 casi attivi ;17,1% In Europa: 146,676,383 contagiati corrisponde al 35% dei contagiati nel mondo 116,766,842 guariti corrisponde al 34% 1,671,135 deceduti corrisponde al 29% Con la percentuale totale e mondiale della guarigione 81.5% e dei deceduti 1.4%. Dosi somministrate;10,4 miliardi ,con vaccinazione completa 4,28 miliardi, percentuale popolazione con vaccinazione completa 54,8% ,62,6 con una dose e 15,8% con tre dosi. In Africa solo il 11% è vaccinato con due dosi,16,8% con una dose , 0,8% con tre dosi ,e l’85% della popolazione non ha ricevuto nessuna dose.53 paesi in africa ha affrontato la terza ondata e 46 ha subito la quarta ondata.
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Fotografia e giornalismo
Posted by fidest press agency su martedì, 30 novembre 2021
Milano sabato 4 dicembre 2021 dalle ore 15.00 alle ore 20.00 Corso Como 10 in mostra da domenica 5 dicembre 2021 a domenica 8 gennaio 2022 Tutti i giorni, ore 10.30 – 19.30 Intero € 6.00 Ridotto € 3.00 (6-26 anni) prenotazioni sul sito http://www.fondazionesozzani.org Nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie e delle modalità di accesso consentite. La Fondazione Sozzani presenta per il 26° anno il World Press Photo 2021, uno dei più prestigiosi premi di giornalismo visivo mondiale. Il concorso, alla sua 64esima edizione, è aperto ai professionisti provenienti da tutto il mondo che abbiano fotografato un avvenimento o sviluppato un progetto di forte rilevanza giornalistica. Sin dalla fondazione nel 1955, i World Press Photo Awards sono un contributo alla storia del miglior fotogiornalismo internazionale e un viaggio negli avvenimenti del 2020. In questa edizione sono state esaminate 74.470 fotografie provenienti da 4.315 fotografi di 130 Paesi e premiati 45 fotografi in 8 diverse categorie suddivise tra “Foto dell’anno” e “Storia dell’anno” in Attualità, Notizie Generali, Spot News, Ambiente, Progetti a lungo termine, Natura, Sport e Ritratti. A vincere i due premi più importanti, il “World Press Photo Story of the Year” e il “World Press Photo of the Year” sono stati: Mads Nissen che ha vinto la “Foto dell’anno” con The First Embrace – l’immagine di un’anziana abbracciata per la prima volta dopo cinque mesi attraverso una tenda di plastica durante la pandemia da Coronavirus – e l’italiano Antonio Faccilongo che ha ricevuto il premio “Storia dell’anno”.
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Rassegna internazionale dedicata alla fotografia
Posted by fidest press agency su lunedì, 31 Maggio 2021
Torino. Si terrà dal 18 al 20 giugno nel Padiglione Nervi di Torino Esposizioni e farà da capofila a una settimana in cui verranno messe in rete tutte le iniziative cittadine – programmate da musei, gallerie, fondazioni, spazi pubblici e privati – legate all’immagine. Le opere di artisti molto noti, come Luigi Ghirri, Letizia Battaglia, Paolo Pellegrin, Marinella Senatore, Marcel Duchamp riapriranno la stagione delle fiere d’arte contemporanea e saranno fruibili, finalmente dal vivo, a The Phair, la rassegna dedicata alla fotografia e all’immagine, che si terrà dal 18 al 20 giugno prossimi (preview 17 giugno) nello spazio aulico del Padiglione 3 progettato da Pier Luigi Nervi, a Torino Esposizioni.Una location emblematica, che contribuisce a fare di questo evento un inno all’italianità che incontra il mondo. Sotto le volte ardite di questo spettacolare padiglione di 4 mila metri quadrati, già sede di appuntamenti di valore mondiale come il Salone Internazionale dell’Automobile e le Olimpiadi invernali del 2006, saranno ospitate 40 importanti gallerie d’arte contemporanea italiane che lavorano nel nostro paese o all’estero. Vi sarà esposta la ricerca artistica di artisti come Walter Niedermayr, Alberto Garutti, Cesare Leonardi, Nils-Udo, Daniele de Lonti.“The Phair – dice Roberto Casiraghi, ideatore con Paola Rampini della fiera – è un punto di ripartenza per un settore che ha molto sofferto. La manifestazione, dedicata non solo ai fotografi ma anche e soprattutto agli artisti che si esprimono utilizzando il mezzo fotografico, presenterà a un pubblico nazionale e internazionale la progettualità e la forza delle gallerie italiane”.Intorno a The Phair Casiraghi e Rampini hanno fatto nascere, grazie al sostegno della Camera di Commercio, “TORINO PHOTO DAYS”, una full immersion della Città nella fotografia. Dal 18 al 20 giugno tutte le iniziative legate all’immagine verranno messe in rete, anche fisicamente con un servizio navette. Sono coinvolte le rassegne in programma al Museo del Castello di Rivoli, Gam Galleria d’arte moderna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Camera, Fondazione Merz, OGR, Paratissima, La Venaria Reale, TAG Torino Art Galleries, Fondazione Videoinsight® e, naturalmente, The Phair.“Torino – afferma ancora Casiraghi – si vestirà di un nuovo abito tutto a colori: musei, gallerie, fondazioni, spazi pubblici e privati, faranno vivere la città di una nuova e più brillante luce. L’arte contemporanea, come tutto il Paese, ha bisogno di ripartire e dobbiamo farlo insieme, ciascuno con il proprio ruolo”. The Phair è un neologismo che è un manifesto, sintesi di Photography e Fair, un appuntamento annuale dedicato alla fotografia e all’immagine, pensato come evento concettuale prima che tecnico e descrittivo del reale.
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Enrico Gusella racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie
Posted by fidest press agency su martedì, 1 dicembre 2020
Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo. Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 35 immagini a colori, 100 in bianco e nero, 20 euro). Critico, curatore, considerato uno dei più acuti studiosi di fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l’immagine fotografica: un percorso narrativo lungo il quale sono indagati fatti artistici e fotografici, i rapporti fra testo e immagine, fra cultura e società. Un excursus che investe autori e contesti della fotografia, ma anche i diversi generi che costituiscono l’arcipelago fotografico: dal paesaggio all’architettura, dai corpi e i ritratti all’astrazione passando per le collezioni, la letteratura e la sociologia. Nasce così una geografia della narrazione fotografica tesa ad approfondire le diverse visioni dei protagonisti della nuova scena artistica contemporanea, ma anche di una fotografia storica e storicizzata.Tra i nuovi capitoli che aggiornano e caratterizzano questa nuova edizione, vi sono l’inclusione di alcuni giovani protagonisti come Marco Maria Zanin, il cui progetto fotografico Segni per Sant’Agnese è dedicato al restauro della Chiesa di Sant’Agnese a Padova, a cura della Fondazione Alberto Peruzzo.
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Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi
Posted by fidest press agency su sabato, 26 settembre 2020
Reggio Emilia dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 “True Fictions” Palazzo Magnani Corso Garibaldi, 29 e ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE 6 giovani fotografi europei Palazzo Da Mosto Via Mari, 7.Inoltre in città dal 10 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 UNDER THE SAME ROOF Spazio Gerra P.zza XXV aprile e dal 31 ottobre 2020 a gennaio 2021 CHI SONO IO? RAPPRESENTAZIONI DELL’INFANZIA TRA OTTO E NOVECENTOFotografie e photobook dalle collezioni della Biblioteca Panizzi Biblioteca Panizzi Via Farini, 3 Fulcro di questo programma è la mostra presentata a Palazzo Magnani a cura di Walter Guadagnini: TRUE FICTIONS – Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi è la prima mostra in Italia dedicata al fenomeno della staged photography, tendenza che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee. Partendo da grandi maestri come Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons passando per artisti come Erwin Olaf, David Lachapelle, Nic Nicosia, Emily Allchurch, Joan Fontcuberta, Julia Fullerton Batten, Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, fino ad arrivare ad autori raramente esposti in Italia come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal, l’esposizione dimostra, con oltre cento opere, non solo la diffusione di questo linguaggio, ma anche la sua longevità.La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, interamente dedicato alla Staged Photography in cui il curatore della mostra Walter Guadagnini, farà il punto su questa importante pratica fotografica approfondendo, per la prima volta in Italia e in Europa, le varie sfaccettature che la caratterizzano e raccogliendo le biografie degli artisti presenti in mostra che le si sono avvicinati, ognuno con il proprio sguardo. La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, interamente dedicato alla Staged Photography in cui il curatore della mostra Walter Guadagnini, farà il punto su questa importante pratica fotografica approfondendo, per la prima volta in Italia e in Europa, le varie sfaccettature che la caratterizzano e raccogliendo le biografie degli artisti presenti in mostra che le si sono avvicinati, ognuno con il proprio sguardo. Altra mostra prodotta da Fotografia Europea è ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE – 6 giovani fotografi europei, la collettiva allestita a Palazzo da Mosto che raccoglie le personali dei tre vincitori dell’open call lanciata da FOTOGRAFIA EUROPEA 2020, a cui sono stati aggiunti tre progetti selezionati dalla giuria composta da Walter Guadagnini Direttore artistico del Festival, Maria Pia Bernardoni curatrice progetti internazionali del LagosPhoto Festival, e Oliva Maria Rubio curatrice indipendente. Una scelta che nasce dal desiderio di ampliare lo spazio dedicato ai giovani artisti e dalla volontà di approfondire il tema delle fantasie e delle narrazioniin un momento storico in cui la proiezione verso il futuro si fa necessaria. In contemporanea, dal 10 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 lo Spazio Gerra ospita l’esposizione UNDER THE SAME ROOF che raccoglie i lavori di 33 giovani autori europei tra i 15 e i 18 anni. Con la guida di un team di coetanei e operatori dello Spazio, i giovani artisti hanno analizzato la propria condizione famigliare usando il linguaggio della fantasia; il risultato è stato la creazione di still life cariche di forza simbolica, bizzarri rebus in cui ogni dettaglio è studiato, che invitano lo spettatore a immedesimarsi con l’esperienza e la visione dei giovani autori. Tutte le esposizioni dell’autunno fotografico rientrano nell’ambito del progetto Reggio per EMILIA 2020 – 2021 “La cultura non starà al suo posto”. Si riconferma, anche in quest’autunno particolare, la rete creata da Fotografia Europea con alcune delle più importanti istituzioni culturali regionali, che recuperano ora le mostre che avrebbero dovuto essere esposte in primavera. Orari: Venerdì, sabato, domenica: 10 – 19Aperture straordinarie: 24 novembre – 8 dicembre – 1 gennaio (ore 15-19) – 6 gennaio Chiuso il 25 dicembreBiglietto unico True Fictions + Atlanti, ritratti e altre storie. Intero 10€ / Ridotto 8€ / Studenti Universitari (19 – 26 anni) 6€ / Ragazzi (6-18 anni) 5€ / Pacchetti famiglia BIGLIETTI DISPONIBILI ANCHE ON LINE SU http://www.palazzomagnani.it/biglietteria
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Luca Vitone: Il Canone
Posted by fidest press agency su giovedì, 5 marzo 2020
Parma 4 aprile – 30 maggio 2020 Inaugurazione: 4 aprile 2020, ore 11.00 Abbazia di Valserena Strada Viazza di Paradigna 1, lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta il secondo appuntamento del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, che vede la partecipazione di Massimo Bartolini, Luca Vitone ed Eva Marisaldi.
L’Archivio-Museo CSAC conserva a partire dal 1968 oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo. Dopo Massimo Bartolini, che il 16 febbraio scorso ha presentato l’installazione On Identikit, a confrontarsi con questo patrimonio preziosissimo sarà Luca Vitone, già protagonista di una residenza presso lo CSAC nel 2017 nell’ambito del progetto #GrandTourists. In quell’occasione, Luca Vitone aveva potuto letteralmente immergersi negli archivi e nelle collezioni CSAC, confrontandosi al tempo stesso con la città di Parma e una rete di altri archivi e musei.Vitone, artista che da sempre lavora sull’idea di luogo, produzione culturale e memoria, propone nell’ambito di Through time l’esito espositivo di quella residenza: Il Canone, un omaggio al concetto stesso di archivio a partire dal furgone utilizzato fino all’inizio degli anni 2000 dallo CSAC per il trasporto e l’acquisizione delle opere e degli archivi. Il mezzo di trasporto – metafora dell’azione del prelevare e dell’agire per la raccolta e la costruzione dell’archivio – sarà allestito nell’imponente navata centrale della Chiesa abbaziale, seguito da una lunga “parata” di lavori e progetti che rappresentano un ampio spettro della ricerca artistico-culturale italiana del Novecento, selezionati dall’artista con un criterio del tutto personale, quasi a ricostruire immaginari legami tra le opere conservate allo CSAC e le proprie vicende biografiche.
Per l’artista, “entrare nell’archivio del CSAC è come immergersi in un mare tropicale, di quelli noti per lo snorkeling. Impossibile non rimanerne affascinati, anche se non si riconoscono i pesci si è frastornati dai colori, dalle forme e soprattutto dalla quantità di animali da osservare. […] Ma c’era una cosa che mi tornava sempre alla mente: un furgone bianco, parcheggiato nell’angolo più lontano del piazzale, come fosse abbandonato, stava lì con la sua scritta sulla portiera ‘Università di Parma’ a testimoniare il suo ruolo passato”.
Nella visione di Luca Vitone il furgone rimanda concettualmente all’opera Das Rudel di Joseph Beuys del 1969, in cui 24 slitte in legno fuoriescono da un vecchio furgoncino Volkswagen. Come per Beuys, anche in questo caso, le 24 opere e oggetti che il furgone dell’Università di Parma lascia dietro di sè sono collegate a episodi autobiografici dell’artista oppure ad autori che hanno profondamente segnato la sua crescita artistica, riscoperti all’interno degli archivi CSAC. Tra questi figurano Ugo Mulas, Alighiero Boetti, Gianni Colombo, Lucio Fontana, Mario Schifano, Mario Nigro, Pietro Consagra, Alberto Rosselli, Afro Basaldella, Luigi Ghirri, Erberto Carboni, Archizoom Associati/Lucia Bartolini, Walter Albini, Giosetta Fioroni, Michelangelo Pistoletto, Maddalena Dimt, Franco Albini, Danilo Donati/Sartoria Farani, Ettore Sottsass jr./Sottsass Associati, Andrea Branzi, la rivista satirica “Il Male” e persino un anonimo, autore un’imitazione di una lampada di Vico Magistretti. Sarà poi allestito nell’abside della Chiesa anche un monocromo eseguito dallo stesso Vitone con le polveri dello CSAC, realizzato in occasione della residenza e donato al centro.
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“Religo” di Simone Cerio: mostra fotografica sui cristiani
Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019
Francavilla sul Mare (Chieti) dal 29 Novembre all’11 Dicembre 2019 Museo Michetti (MU.MI) Piazza S. Domenico 1 “Religo” di Simone Cerio, mostra fotografica sui cristiani. (Ingresso libero, dal 29 Novembre all’11 Dicembre 2019. Vernissage Venerdi 29 Novembre alle ore 19). “Religo” è una mostra fotografica interattiva ideata per creare una connessione diretta e accessibile tra le comunità LGBT credenti italiane e internazionali. Nel corso di cinque anni di ricerca il fotografo documentarista Simone Cerio ha raccolto materiali audio, video, foto e documenti con la finalità di offrire un viaggio tra le comunità LGBT credenti presenti all’interno delle Chiese Cristiane. Un progetto finanziato dall’Associazione Cammini di Speranza tramite il supporto di Open Society Foundation.A margine della mostra il 7 dicembre 2019, alle ore 15, sempre al Mu.Mi sarà organizzato anche il convegno “Libertà di credere, libertà di Amare. Fede, amore, diversità” con importanti esperti che si confronteranno in una tavola rotonda con la teologa Selene Zorzi.Simone Cerio, classe 1983, è un reporter italiano specializzato in fotogiornalismo e linguaggi multimediali. Dal 2011 al 2013 viaggia in diversi paesi tra cui Usa, Grecia, Albania e Russia per realizzare reportage, tra cui quello sui giovani anti-Putin durante le elezioni presidenziali. Espone a Vienna “N.D.R.”, un lavoro dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, la mafia calabrese, realizzato con il supporto del Museo della ndrangheta di Reggio Calabria.
Nel 2014, completa un assignment in Afghanistan, in collaborazione con l’ONG Emergency, esposto in tutta Italia, per illustrare la storia del primo medico italiano a terminare i suoi studi in un territorio di guerra. Vincitore del Perugia Social Photo Fest 2014 e nella categoria Ong del Festival della Fotografia Etica di Lodi. E’ docente di “Metodo e linguaggi fotografici” per Mood Photography e collabora con importanti riviste nazionali ed internazionali come Vanity Fair, Il Corriere della Sera, Donna Moderna, Gioia, Alibi, Rogue, Russia Behind the Headlines, Shutr, His Life China, Internazionale, D La Repubblica, Panorama.
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Quando la Fotografia cambiò l’Arte, alla Pinacoteca Zust
Posted by fidest press agency su giovedì, 10 ottobre 2019
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino – Svizzera Venerdì 18 ottobre, ore 11.00 Pinacoteca cantonale Giovanni Züst. A cura di Matteo Bianchi in collaborazione con Mariangela Agliati Ruggia ed Elisabetta Chiodini Quanto può influire un’invenzione tecnica sul modo in cui guardiamo il mondo? Cosa è accaduto alla pittura e alla scultura quando, a metà Ottocento, la fotografia arriva a sconvolgere il concetto stesso di arte, come da secoli lo si era inteso?
Cosa ne è dell’opera d’arte ‘nell’epoca della riproducibilità tecnica’, arrivata oggi alle estreme conseguenze, in un mondo in cui siamo sommersi dalle immagini?
È nota la frase di Paul Gauguin: ‘Sono entrate le macchine, l’arte è uscita… Sono lontano dal pensare che la fotografia possa esserci utile’. Un pregiudizio aleggiò infatti per molti decenni nei confronti della nuova tecnica: con l’arte si crea, con la fotografia si riproduce solo meccanicamente. Essa darà invece origine a un nuovo modo di rapportarsi al reale e molti saranno i pittori che sapranno farne un uso originale.
La mostra propone un confronto serrato e stimolante tra fotografie, dipinti, incisioni, disegni, libri, permettendo di ricostruire il processo creativo seguito dagli artisti e di comprendere come quella di metà Ottocento fu una vera e propria rivoluzione, senza ritorno, nel modo di vedere la realtà e di diffondere conoscenze e informazioni.
Ed è a uno straordinario artista che di questa transizione fu protagonista, Jean-Baptiste Camille Corot, che viene riservato un omaggio particolare, con una suite d’eccezione di suoi cliché-verre, punto di trasmutazione tra fotografia e arte figurativa. Oggi rarissimi, sono letteralmente ‘immagini di vetro’, visioni dal grande fascino.
Attorno, sfilano opere di pittori attivi tra Arras, Barbizon e Fontainbleau. La mostra presenta inoltre una ricca carrellata di lavori dei più noti artisti ticinesi e italiani dell’epoca: Fontanesi, Carcano, Induno, Faruffini, Dell’Orto, Michetti, Pellizza da Volpedo e Morbelli, solo per citarne alcuni.
Tre approfondimenti sono inoltre dedicati a Luigi Rossi, Filippo Franzoni e ai Vela, Vincenzo, Lorenzo e Spartaco. Un’apposita sezione, infine, documenta tecniche e strumenti a supporto della riproduzione delle immagini: macchine fotografiche e lastre d’epoca, stereoscopio, pietra litografica, tavola silografica, rame.
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Obiettivi su Burri. Fotografia: opera e/o documento?
Posted by fidest press agency su sabato, 14 settembre 2019
Città di Castello 27 settembre 2019 ore 10-18 Via Albizzini 1 Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, In occasione della mostra “Obiettivi su BURRI”, che annovera l’opera di 36 fotografi che dal 1954 sino al 1993 hanno ritratto l’artista tifernate in numerose e differenti circostanze durante la sua intensa vita, è indetta una giornata di studi a cura di Bruno Corà sul tema Fotografia: opera e/o documento? presso gli ambienti degli Ex Seccatoi del Tabacco – oggi Museo Burri-. L’appuntamento, che vedrà l’intervento di fotografi, critici, studiosi di fotografia e testimoni di momenti rilevanti della vita di Burri, si pone l’obiettivo di analizzare una specifica qualità della fotografia professionale rivolta a documentare l’azione dell’artista di Città di Castello e – come lui – di altri artisti attraverso i quali la fotografia è giunta ad avere un grado espressivo e di definizione certamente artistico. Accanto ai contributi critici di Walter Guadagnini, Aldo Iori, Barbara Drudi, Rita Olivieri, Manuela De Leonardis, Chiara Sarteanesi e dello stesso Bruno Corà, è prevista la testimonianza diretta dei fotografi Aurelio Amendola, Giorgio Colombo, Tony Vaccaro, Sandro Visca, Agostino Osio ed altre significative presenze (Rosetta Loy, Mario Carbone, etc…).
La mostra Obiettivi su BURRI ha avuto il pregio di fare, per la prima volta, il punto su importanti sguardi di fotografi riferiti alla figura di un grande protagonista dell’arte del XX secolo, il cui influsso continua a produrre effetti dalle generazioni artistiche successive alla sua ad oggi.
La fotografia avente per soggetto gli artisti contemporanei e le loro opere, sin dalla seconda metà dell’Ottocento con fotografi come Nadar e in seguito nella prima metà del Novecento con Man Ray, ha dato un grande impulso alla conoscenza dell’attività degli artisti visivi, talvolta costituendo documento insostituibile e prezioso di azioni e comportamenti altrimenti destinati a cadere nell’oblìo. Gli artisti stessi hanno attribuito al lavoro dei fotografi un grande valore. Alla giornata di studi si potrà partecipare liberamente e la mostra Obiettivi su BURRI è prorogata rispetto alla sua scadenza fino al 6 gennaio 2020.
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Voghera: Fotografia 2019
Posted by fidest press agency su lunedì, 12 agosto 2019
Voghera Castello Visconteo di Voghera Piazza Della Liberazione, Voghera (PV) 14 settembre – 6 ottobre 2019. Ingresso libero. Vernissage sabato 14 settembre dalle 10.30.
La seconda edizione di Voghera Fotografia, incontro nazionale dedicato alla fotografia d’autore, organizzata e promossa da Spazio 53 – Visual Imaging in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, La Provincia Pavese e photoSHOWall, patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Fondazione Cariplo, ASM, FIAF e UNICEF, si svolgerà per quattro fine settimana e avrà come titolo “Tra luoghi e persone – Transiti”.Diretta da Arnaldo Calanca con il comitato scientifico composto da Renzo Basora, Luca Cortese, Gianni Maffi e Pio Tarantini, l’edizione 2019 di Voghera Fotografia vuole essere luogo di confronto e riflessione sulla comunicazione visiva e si presenta come un evento diffuso sul territorio che coinvolgerà l’intera città: più di 250 fotografie esposte, sei progetti fotografici con le opere di oltre 25 fotografi italiani e stranieri fra cui Olivo Barbieri, Harry De Zitter e Sara Munari, una mostra dell’Associazione Culturale Cacciatori d’Ombra sulla via Appia, una collettiva sui “Transiti” contemporanei, una finestra sul Jazz con quattro incontri e cinque progetti fotografici, oltre a workshop e corsi, incontri e talk, videoproiezioni e proiezioni a cura di ImmaginIria e Spazio 53.
Inoltre, Voghera Fotografia presenta la prima “Camera Obscura” stabile in Italia ideata e realizzata da Beppe Bolchi e Spazio 53 nella Torre nord-ovest del Castello Visconteo; un evento su Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla sua scomparsa con il supporto del FAI Giovani Oltrepò e un altro sul 180° compleanno della Fotografia, una mostra composta dalle opere dei circoli fotografici aderenti alla FIAF della Provincia di Pavia.E ancora: una “sala di posa per ritratti” itinerante nel centro della città, 2 concorsi fotografici e una mostra .edicati agli studenti delle scuole medie e superiori; visite guidate in alcune aziende locali come Cifarelli, Balma e Capoduri, Trenitalia, Officina Grandi Riparazioni; la possibilità di visitare i musei ed entrare nei palazzi storici della città aperti eccezionalmente per l’occasione.Grazie alla collaborazione con La Provincia Pavese e photoSHOWall, completa l’offerta di Voghera Fotografia 2019 la mostra diffusa “I Giganti del Jazz” a cura di Roberto Mutti con cinque progetti fotografici tra Pavia e Voghera: tre di Roberto Cifarelli (The Black Square; Paolo Fresu, il musicista e il suo strumento; Roberto Petrin e i suoi amori), uno di Alessandra Fuccillo (Mario Biondi, Best of Soul in Moscow), uno di Pino Ninfa (Jazz Spirit), che raccontano luoghi e personaggi del panorama jazzistico italiano e internazionale.Sempre in collaborazione con La Provincia Pavese, tra Voghera e Pavia si svolgeranno anche quattro incontri sul jazz. “I Giganti del Jazz” fa parte di Jazz Foto Festival, manifestazione fotografica itinerante sul mondo del jazz ideata da Davide Tremolada Intraversato. PERIODI E ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO sabato 14 e domenica 15 settembre, 09.30-12.30 / 15-19.30, sabato 21 e domenica 22 settembre, 09.30-12.30 / 15-19.30, sabato 28 e domenica 29 settembre, 09.30-12.30 / 15-19.30, sabato 5 e domenica 6 ottobre, 09.30-12.30 / 15-19.30.
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Dal dagherrotipo al digitale La fotografia e le sue tecniche
Posted by fidest press agency su martedì, 28 Maggio 2019
Pavia 1-30 giugno 2019 Inaugurazione: sabato 1° giugno 2019 ore 17.30 Museo della Tecnica Elettrica (MTE) via Adolfo Ferrata 6 mostra a cura di Roberto Mutti Orari di apertura al pubblico martedì, mercoledì e domenica: 9.00-19.30 giovedì, venerdì, sabato: 9.00-24.00. La storia della fotografia, l’invenzione che quest’anno festeggia il suo 180° compleanno, è sempre stata frutto di emozioni, ricerche, innovazioni infinite che non si fermano né conoscono frontiere, passando da arte riservata a pochi a mezzo di comunicazione universale.La fotografia si basa su due grandi principi, quello estetico-creativo e quello tecnologico ma se la sua storia si è giustamente identificata con quella dei grandi autori che l’hanno realizzata, meno attenzione è stata riservata alla straordinaria evoluzione delle sue tecniche. È dunque nell’ottica di raccontare proprio le tecniche che ne hanno segnato la crescita della fotografia che il Museo della Tecnica Elettrica (MTE) di Pavia, nato nel 2007 con l’obiettivo di preservare e promuovere il patrimonio culturale della tecnica elettrica, e oggi importante punto di riferimento culturale sul territorio diretto dalla prof.ssa Michela Magliacani, presenta dal 1° al 30 giugno la mostra “AA.VV. Dal dagherrotipo al digitale. La fotografia e le sue tecniche” a cura di Roberto Mutti.
Michela Magliacani, direttrice del Museo della Tecnica Elettrica di Pavia: «Per noi è stato un onore, ancor prima che un dovere, poter ospitare nei nostri spazi una mostra che raccontasse la storia di uno dei mezzi della comunicazione più democratici che si conosca, la fotografia. L’MTE fa parte del Sistema Museale dell’Università di Pavia ed è nostro compito ricercare, conservare e divulgare la storia e la cultura della tecnica elettrica. Ovvero spiegare alle persone che vengono a trovarci la nascita di un qualcosa che fa parte della quotidianità di tutti noi. Con questo spirito crediamo nell’arte e in tutte le sue espressioni per avvicinare grandi e piccoli alla conoscenza del nostro patrimonio».La mostra, inserita nella programmazione della prima edizione di Pavia Foto Festival, espone in apposite teche pezzi originali antichi raramente visti da vicino (dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipie, carte de visite, calotipi, carte salate, autochrome, stampe “al chiaro di luna”), pellicole, diapositive e immagini analogiche di un recente passato, fotografie digitali contemporanee.Tutte le storie hanno un inizio, e quella della fotografia moderna la si può far risalire al 9 luglio del 1839 con il pittore e scenografo teatrale francese Louis Jacque Mandè Daguerre che dava vita al procedimento fotografico conosciuto come “dagherrotipo”: una lastra ricoperta d’argento che, esposta ai vapori dello iodio, messa in camera oscura e posizionata davanti al soggetto da riprendere, dopo una posa lunga e un lavaggio in sale marino e mercurio, svelava un’immagine speculare del soggetto fotografato.
In mostra al Museo della Tecnica Elettrica di Pavia compaiono anche opere di autori contemporanei (Beniamino Terraneo con i suoi dagherrotipi, Stefania Ricci con le cianotipie, Paolo Marcolongo con clichè verre e kyrlian, Federico Patrocinio con la fotografia stenopeica, Beppe Bolchi con il distacco polaroid in bottiglia, Roberto Montanari con la gomma bicromatata, Dino Silingardi con le stampe al platino e al carbone, Erminio Annunzi con la stampa ad annerimento) che si dedicano a queste antiche e talvolta più recenti tecniche con risultati sorprendenti. Ma anche all’evoluzione contemporanea è dedicato molto spazio, perché il passaggio dalla “camera oscura” (in mostra esempi di comparazione fra stampe su carta baritata e politenata) alla “camera chiara” ha portato a una varietà di soluzioni che vanno dalla stampa lambda a quella ai pigmenti di carbone, dalla fine art alla stampa su materiali diversi come il propilene, il metallo, il plexiglass. Organizzata da photoShowall, la prima edizione di Pavia Foto Festival, vuole favorire la “contaminazione” tra progetti artistici, spazi espositivi e visitatori, propone sino 30 giugno 2019 un calendario di 15 differenti mostre in 14 spazi pubblici e privati, tra Pavia, Milano e Voghera (www.paviafotofestival.it).
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Fotografia: lezione di Walter Guadagnini
Posted by fidest press agency su lunedì, 27 Maggio 2019
Modena Mercoledì 29 maggio 2019, alle ore 18, a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103), una delle sedi di Fondazione Arti Visive Modena, si terrà la lezione di Walter Guadagnini, professore di Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dal titolo Franco Fontana e l’invenzione del colore.L’appuntamento è una delle iniziative collaterali della mostra Sintesi, in corso fino al 25 agosto, nelle tre sedi di Fondazione Arti Visive Modena, a Palazzo Santa Margherita, alla Palazzina dei Giardini e al MATA – Ex Manifattura Tabacchi, che rende omaggio a Franco Fontana (1933), uno degli artisti modenesi più importanti e tra i più conosciuti a livello internazionale, ripercorrendo oltre sessant’anni di carriera e tracciando i suoi rapporti con alcuni dei più autorevoli nomi della fotografia del Novecento.
Walter Guadagnini parlerà di come, tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta del Novecento si sia attuata in ambito fotografico quella che si può definire una vera e propria “rivoluzione del colore”: da pratica adottata solo nella fotografia pubblicitaria e familiare, essa diventa un fondamento di linguaggio per una serie di artisti destinati a diventare figure primarie nella storia della fotografia mondiale.
Se negli Stati Uniti questo ruolo spetta ad autori come William Eggleston e Stephen Shore, in Italia una figura di riferimento è quella di Franco Fontana, che declina il tema del colore in chiave evocativa, al limite dell’astrazione. L’incontro traccia una sintetica storia di questi avvenimenti, concentrandosi poi sulla poetica individuale di Franco Fontana.Ingresso libero.Orari di apertura Dal 23 marzo al 16 giugno 2019:
mercoledì-venerdì: 11-13 / 16-19 sabato, domenica e festivi: 11-19 Dal 17 giugno al 25 agosto 2019: giovedì-domenica 17-22 Ingresso Intero: €6,00 | Ridotto: €4,00 Mercoledì e prima domenica del mese: ingresso libero.
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Raccontare la realtà attraverso la “fotografia consapevole”
Posted by fidest press agency su lunedì, 22 aprile 2019
C’è tempo fino al prossimo 15 maggio per prendere parte a “DeclinAZIONE”, il concorso fotografico nazionale riservato agli studenti delle scuole superiori e delle università italiane la cui partecipazione è assolutamente gratuita. L’iniziativa, promossa dall’associazione FotograficaMente Siena con il Comune di Siena che riunisce fotografi che hanno al loro attivo percorsi artistici e professionali importanti, vuole infatti offrire occasione a chi usa il mezzo fotografico in modo quotidiano (soprattutto grazie alla frequentazione dei social network), di ripensare alla fotografia come un linguaggio affascinante e complesso che oltre a documentare, indagare e raccontare, può essere occasione di espressione concettuale, di confronto e di crescita. “In un mondo ormai destinato alla bassa risoluzione (specie nelle arti come la musica, il cinema e la fotografia) – spiegano i componenti di FotograficaMente Siena, promotori del concorso – le relazioni sociali soffrono di una sorta di polverizzazione che non evidenzia il soggetto emettitore. I gesti che prevedevano un contatto materiale come la stretta di mano o l’abbraccio, sono stati travolti dallo tsunami “social” che se ci ha fornito migliaia di amici anonimi, ci ha totalmente distaccato dalla “realtà materiale”. I cellulari, che segnano un nuovo “rinascimento della fotografia”, in qualche modo ne riscrivono le regole. Come aveva a suo tempo sottolineato MacLuhan “Il mezzo si fa messaggio”. Ecco allora vogliamo invitare i più giovani a guardare con la testa, esplorare la realtà con l’intento di coglierne rapporti, connessioni, relazioni e darne non tanto un racconto fotogiornalistico ma un’interpretazione artistica”. “Attraverso il concorso i ragazzi sono invitati ad esprimersi sul tema delle relazioni e dei rapporti trasponendo il proprio personale modo di interpretarlo nella concretezza di un’immagine. I più meritevoli avranno inoltre la possibilità di poter vedere esposte le loro opere alla Galleria Olmastroni. La fotografia è uno strumento straordinario perché consente di immortalare momenti unici e al tempo stesso di raccontarci il punto di vista dei nostri giovani – commenta Sara Pugliese, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Siena – La scelta di promuovere il contest è nata dalla precisa volontà dell’amministrazione di sostenere un progetto capace di coinvolgere i nostri ragazzi e farli confrontare con le competenze e professionalità presenti all’interno dell’associazione Fotograficamente”, aggiunge Pugliese”.
Con il concorso “DeclinAZIONE”, la sfida a cui sono chiamati i giovani fotografi, sarà quella di osservare con gli occhi, elaborare con la mente e declinare l’idea che ne scaturisce in una fotografia.Ogni partecipante può inviare un massimo di tre fotografie esclusivamente in formato digitale che potranno essere realizzate con ogni tecnica ed elaborazione. Le opere (obbligatoriamente in formato JPG dalle dimensioni minime di pixel 1200 nel lato lungo) dovranno essere inviate tramite wetransfer all’indirizzo: concorso@fotograficamentesiena.it entro le ore 23.59 del 15 maggio 2019.
Le fotografie saranno valutate da una giuria composta dai membri di Fotograficamente Siena: Gianfranco Bernardo, Andrea Lensini, Lucia Lungarella, Gigi Lusini, Luciano Valentini e Mauro Agnesoni, quale membro esterno.I vincitori, che si aggiudicheranno materiale relativo all’arte fotografica, saranno premiati il 18 maggio 2019 nella sede espositiva di Palazzo Patrizi a Siena dove, nella Galleria Olmastroni, sarà allestita una mostra con le opere vincitrici e quelle ritenute più interessanti che resterà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 1 giugno. L’ingresso alla mostra è libero. http://www.fotograficamentesiena.it.
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What’s Next?
Posted by fidest press agency su giovedì, 4 aprile 2019
Roma Rossocinabro Via Raffaele Cadorna, 28 Opening: venerdì 5 aprile dalle 17 alle 19 Visitabile da lun a ven 11-19 (5 – 30 aprile 2019) Rossocinabro è orgoglioso di rappresentare artisti di talento provenienti da tutto il mondo. I diversi media, stili e temi delle opere d’arte, combinati con i diversi background degli artisti stessi, assicurano che ogni mostra sia stimolante ed eccitante.
Le opere presentate spaziano dalla pittura, alla fotografia, alla scultura e alla tecnica mista.Molte sono opere inedite, presentate per la prima volta al pubblico romano in occasione di questa mostra collettiva. Siamo pienamente convinti che l’arte e la cultura migliorino le nostre vite, abbiano la capacità di dare un senso alla nostra esperienza ed entrino in empatia con gli altri. Perché l’arte non è solo per quelli che la fanno!
Visita la mostra e per maggiori informazioni sugli artisti presenti ti rimandiamo al sito rossocinabro.com
Rossocinabro is proud to represent talented artists from around the globe. The diverse media, styles and themes of the artworks, combined with the varied backgrounds of the artists themselves, ensures each exhibition is inspirational and exciting.
Artworks on view will range from painting, photography, to sculpture and mixed media. Many of the works are unpublished, presented for the first time to the Roman public on the occasion of this collective exhibition. We are fully convinced that art and culture improve our lives, have the ability to make sense of our experience and empathize with others. Because art is not just for those who make it!
Visit the exhibition and for more information on the artists present we refer you to rossocinabro.com.
In mostra: Janice Alamanou, Brian Avadka Colez, Maria Rosa Barut Costantini, Annamaria Biagini, Carol Carpenter, Andrew Curtis, Benny De Grove, Shelby Dillon, Onno Dröge, Judy Filipich, Anna Freudenthaler, Lisbeth Glanfield, Ana Paola González, Danny Johananoff, Angela Keller, Oleg Kirnos, Marta Kisiliczyk, Erich Kovar, Lisa J Levasseur, Esther Luthi, Susanna Malinowsky, Alexandra Mekhanik, Betsie Miller-Kusz, Elvio Miressi, Simone Monney, Flavio Pellegrini, Doina Popescu, Irena Procházková, Daniela Rebecchi, Fabio Salun, Sandra Schawalder, Alice Scholte, Danguole Serstinskaja, Leuthard Seylech, Jacqueline van der Grijn, Vanessa Elaine Curatore: Cristina Madini.
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Quando la fotografia scompone la realtà
Posted by fidest press agency su mercoledì, 27 marzo 2019
Roma mostra dal 30 marzo al 6 aprile presso lo studio di via de’ Delfini, 23, tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 16,30 alle 19. L’inaugurazione è prevista per sabato 30 marzo alle 18. Un grafico con la passione per la fotografia, un siciliano che vive a Roma e ama viaggiare. Un mix di esperienze e visioni, stili e tecniche, che prendono forma nella mostra “Cromogeometrie”, personale fotografica di Roberto Lo Bue, promossa da Gall’Art Roma/Evasioni Art Studio.
Il progetto CromoGeometrie del palermitano Lo Bue, 38 anni, nasce dall’attitudine di osservare tutto ciò che ci circonda non nel suo insieme scorporandolo in piccoli dettagli. Come ogni film è composto da fotogrammi, anche la realtà viene scomposta e presentata ai nostri occhi una scena dopo l’altra. La scelta di cosa fotografare, che siano muri, soffitti o scale, viene sempre in secondo piano rispetto ai veri protagonisti di questi scatti: il colore, le linee, le forme e le geometrie. Attraverso questi contenuti, tutti gli scatti, unici e originali, rappresentano la realtà che ci circonda, trasformandola in un’astrazione fatta di colori forti, simmetrie e linee nette e marcate che rendono affascinante ogni piccolo dettaglio.
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Roma Capitale, Scuole d’Arti e dei Mestieri ‘in mostra’ per il Mese della Fotografia
Posted by fidest press agency su martedì, 12 marzo 2019
Le Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale partecipano al Mese della Fotografia con esposizioni a tema curate dagli studenti dei corsi di fotografia analogica e digitale.
Si parte oggi con l’inaugurazione della mostra presso la Scuola “Scienza e Tecnica”, tutta votata ai temi del contrasto, sia contenutistico che “materiale”: stampe ai sali d’argento sui toni del bianco e del nero, per raccontare paesaggi, ma anche solitudine, delicatezza e sensibilità, suggestioni visive e spunti letterari.“Immagini e parole”, “Roma Letteraria” e “Passaggio Ponte – Riscoprire la lentezza” sono invece gli spunti delle immagini che aprono la mostra della Scuola Ettore Rolli, programmata per il prossimo 14 marzo. Filo conduttore, la narrazione visiva di una Roma raccontata da scrittori, cantanti e poeti, da assaporare con calma per coglierne appieno tutta la poesia.“I corsisti di fotografia delle Scuole d’Arti e dei Mestieri di Roma Capitale inquadrano la nostra città dai punti di vista più originali. Queste opere ‘raccontano’ una professione tutta protesa all’avanguardia, dall’analogico al digitale, con una scintilla di creatività che fa la differenza: quale migliore occasione del Mese della Fotografia di Roma per misurarsi con i segreti e le innovazioni di settore”, dichiara Carlo Cafarotti, Assessore Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.
– Scuola d’Arte e dei Mestieri “Scienza e Tecnica” – Viale Glorioso, 5 (Trastevere): dall’8 Marzo al 5 aprile 2019, inaugurazione in data 8 Marzo alle 18.00. La scuola è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 15,30 alle ore 20,30.
– Scuola d’Arte e dei Mestieri “Ettore Rolli” – Via Macedonia, 120, terzo piano dell’edificio: dal 14 al 31 Marzo 2019, inaugurazione in data 14 Marzo alle 18.00. La scuola è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 20.
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Ricorre oggi l’anniversario della nascita della fotografia
Posted by fidest press agency su lunedì, 7 gennaio 2019
E’ stata presentata il 7 gennaio del 1839 all’Accademia francese di Scienze dallo studioso François Arago.Nella biblioteca di storia e cultura del Piemonte, a palazzo Cisterna, la Città metropolitana di Torino conserva alcune fotografie storiche di particolare pregio grazie al patrimonio custodito nel cosiddetto “Fondo Parenti”, il fondo del bibliofilo e scrittore Marino Parenti, acquistato dall’allora Provincia di Torino nell’ormai lontano 1966: la sezione fotografica è particolarmente interessante, contiene materiali notevoli, in particolare ritratti e vedute del milanese Luigi Sacchi (1805-1861), celebre incisore e illustratore dedicatosi alla metà degli anni ’40 dell’Ottocento alla fotografia nella versione calotipica diffusa dal Talbot. Luigi Sacchi percorse tutta l’Italia fotografando monumenti e vedute del nostro paese e raccogliendo il materiale nei complessivi fascicoli dei Monumenti, vedute e costumi d’Italia (1852-55).Parte di questo materiale è stato oggetto di un restauro nel 1998 da Sandra Petrillo con una delicatissima operazione, ma molto resta ancora da fare: proprio nei mesi scorsi la Città metropolitana di Torino ha concordato il restauro di 5 fotografie storiche con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” che ne farà oggetto di studio e lavoro per i propri allievi (carla gatti)
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