“Fratelli d’Italia in occasione della discussione sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni di intolleranza proposta dalla senatrice Segre presenterà due mozioni: una affinchè l’istituenda Commissione riconosca e recepisca, nello svolgimento della propria attività, il contenuto e i principi della ‘Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa’; un’altra per integrare l’ambito di operatività della istituenda Commissione, ricomprendendo tra i fenomeni che posso generare incitamento o giustificazione dell’odio anche quelli derivanti dall’intolleranza religiosa, con particolare riferimento all’integralismo islamico”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani. “Lo scorso 19 settembre, in particolare, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui finalmente si ha il coraggio di condannare tutte le forme di totalitarismo che hanno schiacciato la libertà dei popoli europei, senza escludere la dittatura comunista che ha calpestato e umiliato le popolazioni dell’Est europeo in maniera barbara. Il Parlamento europeo decidendo di equiparare nazismo a comunismo ha compiuto un’operazione di verità e memoria fondamentale per creare le basi di un futuro europeo nel quale potersi rispecchiare. Per questo FdI domani chiederà che il Senato faccia propria questa risoluzione e ci auguriamo che nessuno voti contro, ma soprattutto che nessuno rimanga ancorato ad ideologie sconfitte dalla storia che, inoltre, insulterebbero la memoria di milioni di vittime e decenni di libertà negate”, conclude il senatore Ciriani.
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Mozione Segre. Ciriani (FdI): Necessario recepire risoluzione UE di condanna a nazismo e comunismo
Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019
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Libro di Pierluigi Battista: libri al rogo. La cultura e la guerra all’intolleranza
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 ottobre 2019
Uscita prevista: 7 novembre. Negli ultimi decenni, ai roghi in piazza si è sostituita una pratica solo apparentemente meno feroce: una censura sottile eppure implacabile, ispirata ai più nobili motivi ma che rischia di sconfinare nel fanatismo più intollerante. Nel suo nome si mettono all’indice registi e scrittori, si coprono dipinti e si alterano i classici che offendono la sensibilità contemporanea.
I libri hanno sempre fatto paura, perché le loro pagine possono diffondere il seme della conoscenza, della scoperta, di una pericolosa libertà. Lo stesso è accaduto con quadri, canzoni, film e spettacoli teatrali capaci di conquistare l’emozione del pubblico con la stessa intensità con cui hanno attirato l’avversione di chi ne contestava i princìpi. Sicché dittatori e benpensanti si sono accaniti contro le opere accusate di turbare l’ordine costituito, impedendone la diffusione e perseguitando gli autori.
Pierluigi Battista, in un atto d’amore per i libri e il pensiero libero, risponde con un infuocato manifesto a favore della libertà d’espressione, in difesa di una tolleranza che non ammette deroghe. (by La Nave di Teseo)
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L’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi: “Gli episodi di intolleranza non sono goliardate”
Posted by fidest press agency su martedì, 17 settembre 2019
Madrid. “Sul web sono state pubblicate 382 mila espressioni antisemite in un anno”. Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, stigmatizza a Madrid, al convegno “Pace senza confini” della Comunità di Sant’Egidio, rivela una cifra registrata da un’indagine del 2016, e denuncia il razzismo risorgente: “Assistiamo a spettacoli terribili – ha detto – Negli stadi si inneggia offendendo”. Purtroppo c’è “un clima che la politica cavalca”. Esiste un modo di contrastare il razzismo? L’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, nominato cardinale da Papa Francesco, sottolinea: “Il razzismo è come una mina. La metti e poi qualcuno rischia di saltarci sopra”. Certe frasi sono “goliardata o razzismo?” Per Zuppi “bisogna chiamare le cose con il loro nome, ci sono tanti episodi che occorre definire espressamente razzismo”.
Per l’arcivescovo di Bologna “all’intolleranza rischiamo di abituarci, come stando in una stanza nella quale non si sente più il cattivo odore”. E quindi: “L’antirazzismo non è qualcosa di facoltativo, di sognatori. Deve essere l’impegno di tutti gli uomini che non smettono di essere tali. L’uomo di religione non può essere razzista. Nelle religioni è fortissima la convinzione che siamo tutti figli di Dio anche se straordinariamente diversi”.
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Umberto Eco: Migrazioni e intolleranza
Posted by fidest press agency su giovedì, 28 marzo 2019
Dopo il grande successo di Il fascismo eterno, oltre 42.000 copie ad oggi e 10 edizioni, una nuova illuminante riflessione civile. Un’agile raccolta di quattro saggi, di cui due inediti, che affrontano il tema dell’intolleranza e dei fenomeni migratori con la forza delle idee e delle argomentazioni, contro ogni pregiudizio.
Una lezione civile, folgorante e profetica, su temi di grande sensibilità e attualità: i migranti, le forme di razzismo e intolleranza esplicite e subdole, l’identità europea, il confronto con tradizioni e abitudini diverse dalle nostre.“Eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità.”
UMBERTO ECO (Alessandria 1932−Milano 2016), filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto (2007), Pape Satàn aleppe (2016), Il fascismo eterno (2018). Ha pubblicato i volumi illustrati Storia della Bellezza (2004), Storia della Bruttezza (2007), Vertigine della lista (2009), Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e Sulle spalle dei giganti (2017).
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Auschwitz-Birkenau: Giornata della memoria
Posted by fidest press agency su giovedì, 26 gennaio 2017
Sant’Egidio: No all’indifferenza per non essere complici di intolleranza e nuovi razzismi Valorizzare solidarietà e inclusione sociale per creare una nuova cultura. A 72 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-, il ricordo dell’orrore e dell’abisso causato dall’antisemitismo e dalla predicazione dell’odio razziale è particolarmente importante in questo passaggio storico per l’Europa e il mondo intero. La Giornata della Memoria – che si celebrerà domani – è un evento ancora più sentito proprio nel momento in cui va scomparendo la generazione dei sopravvissuti e dei testimoni della Shoah. Ma non può limitarsi ad un esercizio passivo. Troppa indifferenza di fronte ai nuovi atti di intolleranza e di razzismo, che vediamo riprodursi anche nel continente che conobbe il sorgere del nazismo, rischia di creare una pericolosa complicità. Si devono invece valorizzare gli atti di solidarietà, integrazione e inclusione sociale a favore dei più deboli e discriminati, che vedono protagonisti già tanti cittadini in Italia. Occorre moltiplicarli per creare una nuova cultura e trasmetterla alle giovani generazioni. E’ il modo migliore per celebrare la Giornata della Memoria e impegnarci per costruire una civiltà del convivere in cui ci sia spazio per tutti.
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“Attenti all’intolleranza al glutine non celiaca”
Posted by fidest press agency su giovedì, 27 ottobre 2016
I gastroenterologi della SIGE lanciano l’allarme ‘intolleranza al glutine’ o meglio ‘sensibilità al glutine non celiaca’ (NCGS). Molti di quelli che si auto-diagnosticano una NCGS sono in realtà dei veri celiaci e come tali vanno inquadrati e seguiti da uno specialista. La cosiddetta intolleranza al glutine o ‘sensibilità al glutine non celiaca’ (NCGS), condizione dai contorni assai sfumati e poco definiti, è finita da qualche tempo sotto la luce dei riflettori ma il suo significato evolve continuamente. Si allarga sempre più ad esempio la rosa delle potenziali proteine alimentari ‘colpevoli’ di quei disturbi simili a quelli della sindrome dell’intestino irritabile (pancia gonfia, dolori addominali, diarrea alternata a stipsi), molto frequenti tra la popolazione generale, in particolare tra le donne.
Sintomi ai quali si accompagna spesso anche stanchezza, malessere generale, cefalea, difficoltà di concentrazione, eczemi, dolori articolari. Se finora l’indice è stato puntato solo contro il glutine, più di recente sul banco degli imputati sono comparse anche altre proteine del grano. “In un mondo sempre più dominato da mitologie dietetiche fomentate da una informazione ad alto flusso, di facile accesso ma non controllata e non sempre attendibile – sottolinea il professor Antonio Craxì, presidente della SIGE – il ruolo di una società scientifica é quello di fornire al pubblico la visione più aggiornata, comprensibile e nel contempo bilanciata su quanto la ricerca scientifica ma anche le mode del momento pongono all’attenzione di tutti.In questo senso la SIGE, che raccoglie il maggior numero dei clinici e dei ricercatori italiani attivi nel campo delle malattie digestive, si pone come interlocutore attento e consapevole dei bisogni di salute, ma anche delle incertezze che derivano da una informazione spesso improntata a soddisfare esigenze commerciali più che a sostenere il benessere individuale”. Le ultime in ordine di tempo, protagoniste anche di uno studio presentato di recente a Vienna alla UEG Week 2016, sono gli inibitori dell’amilasi-tripsina o ATI, che rappresentano il 4% appena di tutte le proteine del frumento. Secondo gli autori di questo studio, le ATI sarebbero in grado di ‘accendere’ l’infiammazione a livello dell’intestino, da dove si diffonderebbe ad una serie di tessuti quali linfonodi, reni, milza e addirittura al cervello. “Si tratta di osservazioni preliminari – afferma la professoressa Carolina Ciacci, ordinario di Gastroenterologia dell’Università di Salerno – che andranno valutate e validate attraverso studi clinici nell’uomo.
Le ATI sono piccoli frammenti di proteine antigeniche, contenute nel frumento insieme al glutine, che inducono una risposta immunologica nella quale si producono soprattutto citochine (molecole infiammatorie) e questo segna l’inizio di una microinfiammazione che non siamo ancora in grado di misurare ma che induce malessere. Questi pazienti non sono celiaci ed hanno sintomi gastrointestinali o talora molto vaghi come cefalea, difficoltà di concentrazione, senso di testa vuota anche a distanza di minuti dopo aver consumato cibi contenenti frumento. Anche per questo ci si sta orientando in tutto il mondo a parlare non più o non solo di ‘intolleranza al glutine’, ma di ‘intolleranza al grano’, proprio perché responsabili dei disturbi attribuiti al glutine potrebbero in realtà essere indotti da altre proteine del grano come le ATI.Disturbi ‘di moda’o problemi reali? In principio era la celiachia, patologia ben caratterizzata per la verità solo intorno agli anni ’50 ma della quale si sa ormai veramente tutto. Le stime dicono che interessa almeno un italiano su 100 (come in tutto il mondo occidentale), anche se i soggetti geneticamente predisposti a questa condizione sono circa il 30% della popolazione, cioè quasi una persona su tre.“La celiachia – spiega la professoressa Ciacci – è un’intolleranza al glutine, un complesso di proteine presenti nel grano e in altri cereali (orzo, segale, ecc) che attiva una risposta immunologica in persone geneticamente predisposte”. La predisposizione genetica è conferita dalla presenza dei geni HLA-DQ2 e/o HLA DQ8. Negli individui portatori dei geni predisponenti, il glutine può scatenare una reazione immunitaria con conseguente produzione di auto-anticorpi e di molecole infiammatorie (citochine) che vanno a danneggiare la mucosa intestinale (atrofia dei villi, infiltrazione della mucosa con cellule infiammatorie), alterando la permeabilità dell’intestino. La diagnosi si basa proprio su queste caratteristiche: presenza nel sangue (il prelievo va fatto mentre il soggetto segue una dieta contenete glutine) di elevati livelli di anticorpi (anti-transglutaminasi IgA e anti-endomisio); appiattimento dei villi intestinali rilevato alla biopsia della seconda porzione del duodeno effettuata durante una gastroscopia.
“Nel sospetto clinico di celiachia e mentre il soggetto sta facendo una dieta contenente glutine – spiega la professoressa Ciacci – va effettuata la ricerca di anticorpi anti-transglutaminasi IgA nel sangue e il dosaggio delle immunoglobuline IgA totali. Se il test risulta positivo si fa un secondo prelievo per gli anticorpi anti-endomisio IgA. Per avere un’ulteriore certezza si possono fare anche i test genetici. La positività di questi esami in un bambino sintomatico è sufficiente per fare diagnosi di celiachia. Nell’adulto invece si deve necessariamente fare la biopsia dei villi della seconda porzione del duodeno per fare diagnosi di celiachia. Il 40% delle persone colpite da celiachia – continua la professoressa Ciacci – presentano i classici sintomi gastro-intestinali (diarrea, gonfiore, malassorbimento, perdita di peso, proteine e calcio basso nel sangue, astenia, facile affaticabilità). Il restante presenta una forma subclinica perché la sintomatologia, come sintomo riferito è molto vaga, mentre sono presenti dei segni di laboratorio come l’anemia da carenza di ferro, presente nell’80% di questi soggetti. Infine c’è circa un 10 % di soggetti ‘celiaci silenti’, completamente asintomatici nonostante la positività degli anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio e il danno a carico della mucosa del duodeno; questi pazienti vengono scoperti quando si fanno gli screening familiari.Quando ad una persona viene diagnosticata la celiachia, il servizio sanitario nazionale garantisce la gratuità di alcuni esami per questa condizione ai familiari di primo grado (il 10% dei familiari di un paziente con celiachia è teoricamente affetto da questa condizione). ”Va infine ricordato che nel 20-25% dei soggetti con celiachia è presente anche una tiroidite autoimmune, in particolare tra le donne, che va dunque ricercata col dosaggio degli ormoni tiroidei e degli anticorpi anti-tiroide”. La terapia della celiachia consiste nel seguire per tutta la vita una dieta priva di glutine. Sono attualmente allo studio, come possibili terapie della celiachia, un vaccino e alcuni enzimi da assumere insieme ai cibi contenenti glutine, che lo predigeriscono prima che arrivi al duodeno.La diagnosi di ‘sensibilità al glutine non celiaca’ (NCGS). Mentre per la celiachia i criteri diagnostici sono chiari e non lasciano adito a dubbi, molto più controversa è la diagnosi di ‘sensibilità al glutine non celiaca’ (NCGS), ormai una moda fuori controllo in alcuni paesi, come gli Stati Uniti.
“Quando non ci sono gli elementi per far diagnosi di celiachia – afferma la professoressa Ciacci – ma la persona riferisce che i suoi sintomi sono alleviati o scompaiono a dieta senza glutine, questa persona si auto-definisce – perché questa non è una diagnosi medica – ‘intollerante’ al glutine o affetto da ‘sensibilità al glutine di tipo non celiaco’ (o gluten sensitivity)”.
La terapia. Per la celiachia al momento l’unica terapia realmente efficace è la dieta priva di glutine (gluten free diet, o GFD), che rappresenta l’unico modo certificato per portare ad una progressiva normalizzazione degli anticorpi e dei danni della mucosa intestinale. Naturalmente ci sono molte linee di ricerca che stanno cercando di valutare la fattibilità e l’efficacia di trattamenti alternativi, vista l’evidente difficoltà del seguire un regime alimentare del tutti privo di glutine vita natural durante. La stessa terapia, ovvero una dieta priva di glutine, si applica ai pazienti con intolleranza al grano, anche se nel loro caso le proteine implicate possono essere diverse, come visto, dal glutine. Sul fronte della NCGS, non esistendo una diagnosi di certezza non è possibile dare indicazioni specifiche neppure nel campo della terapia. Molti di questi soggetti finiscono con l’adottare spontaneamente una GFD, che in alcuni contesti, come gli Stati Uniti, dove la moda della NCGS impazza, è stata adottata spontaneamente da un americano su 4 portando letteralmente a far esplodere il mercato dei prodotti gluten-free che lo scorso anno ha battuto cassa per 11,6 miliardi di dollari e presenta un trend di crescita inarrestabile. (craxi e ciacci)
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“Mai nel nome di Dio”. I cristiani LGBT davanti alla strage nella discoteca gay di Orlando
Posted by fidest press agency su martedì, 14 giugno 2016
Mentre scorrono le immagini terribili della strage nella discoteca gay di Orlando (Stati Uniti), mentre i media raccontano l’agghiacciante svolgimento della strage fatta con freddezza in nome dell’intolleranza ammantata con i precetti di Dio i cristiani LGBT italiani si chiedono “perchè?”.”Mi si stringe lo stomaco e mi chiedo perchè… perchè tanto odio e tanta violenza in nome di Dio”, scrive un cristiano Lgbt al Progetto Gionata. Ma c’è una risposta a questo perchè? Proponiamo alcune riflessioni che sono scaturite da questa domanda: Scrive l’associazione di cristiani LGBT Cammini di Speranza che “La strage di Orlando è l’ennesima orribile prova (se ce ne fosse stato bisogno) che l’omofobia esiste e che di omofobia si muore.
Non sono più giustificabili in alcun modo sia il tentennare della politica nel promuovere la lotta alla omotransfobia sia l’insana propaganda dei gruppi fondamentalisti che da anni rovinano le vite delle persone LGBTI, infangandole utilizzando strumentalmente gli argomenti della “lobby gay” e dell’”invasione gender”.
Scrive Mario, un gay cattolico di quasi 21 anni, in una lettera aperta a papa Francesco tutto il suo smarrimento perchè “l’attacco a Orlando, nel quale è parsa manifesta la violenza di chi si maschera dietro Dio per giustificare la propria omofobia (che Lei, mi duole dirlo, non ha menzionato nel suo messaggio sulla strage), è un problema che riguarda anche la Chiesa cattolica. … Quello che le chiedo con tutto il cuore, caro Papa (nonostante tutto), è che dia contenuto a quello che il catechismo chiama “ingiusta discriminazione” verso di noi, figlie e figli di Dio tanto quanto Lei, e forse perseguitati più di Lei.
Che impedisca, con qualcosa di chiaro, a preti come don Pusceddu di dire che meritiamo la morte, e che dobbiamo essere curati, perché è impossibile. Perché stragi come quella di Orlando potranno vantare l’indifferenza dei cristiani. … E chi è contrario a difendere la nostra vita, è un vero cristiano? Bisogna dar loro sempre più credito rispetto a quelli che hanno la pelle ferita per il loro odio?”.
Intanto i cristiani omosessuali e transessuali del gruppo kairos di Firenze comunicano che “sabato 18 giugno alle ore 15, prima dell’inizio del corteo del Pride fiorentino, con gli amici del gruppo Nicodemo di Bisceglie, del Progetto Gionata, di Gabriel forum e del Progetto Giovani Cristiani lgbt e con le persone di buona volontà presenti nella piazza che accoglierà l’inizio del Toscana Pride, terranno un momento di preghiera ecumenica con i nostri pastori, per ricordare che nessuna violenza può essere Mai giustificata, nel nome di Dio e degli uomini…”Inizieremo cosi il nostro cammino di testimonianza di Cristiani LGBT in questo Toscana Pride che sarà di festa, ma anche di memoria per chi non potrà essere più con noi.Percorreremo tutto il Toscana Pride con lo striscione Cristiani LGBT in cammino e distribuiremo dei colorati volantini, in italiano ed in inglese, su cui capeggerà l’esortazione biblica “chi potrà mai separarci dall’Amore di Dio” (Romani 8, 39s). Capitanati dalla nostra giovanissima ottantenne suor Stefania Baldini porteremo nel colorato Pride fiorentino la testimonianza positiva del nostro cammino, l’accoglienza inclusiva delle nostre parrocchie e dei tanti preti e suore che ci accompagnano perché “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3,28), come abbiamo scritto in una lunga lettera che abbiamo inviato a tutti i Vescovi delle Diocesi Toscane.Non è un cammino facile il nostro, ma noi saremo lì per testimoniarlo insieme ai tanti altri cristiani LGBT, che condivideranno con noi questo momento”.
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Italia: rischio razzismo
Posted by fidest press agency su sabato, 18 giugno 2011
“Anche in Italia i segnali d’allarme sul rischio razzismo vanno presi assai seriamente”. E’ la valutazione dell’europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani sul rapporto, pubblicato oggi, della Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l’intolleranza, in cui si sostiene che ‘in Europa il razzismo è ormai un fenomeno diffuso, consolidato e sdoganato, alimentato dai partiti di estrema destra in molti Stati europei, e dall’uso sempre più frequente di argomenti xenofobi da parte dei leader politici’. Secondo Serracchiani, che è membro della commissione Libertà civili al Parlamento europeo, “il razzismo resta un fenomeno in crescita e assai difficile da contrastare anche in Italia, dove un partito al Governo come la Lega nord continua ad alimentarlo e accreditarlo utilizzando strumentalmente il tema dell’immigrazione e fomentando paure e divisioni. Dovrebbe far riflettere sulla serietà della situazione anche la coincidenza dell’allarme lanciato oggi dal Consiglio d’Europa con le analoghe preoccupazioni espresse ieri, proprio nella sede della rappresentanza italiana della Commissione europea, da parte del presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti”. L’esponente democratica ha inoltre giudicato “gravissimo il fatto che gli Stati europei stanno perdendo terreno nella lotta contro il razzismo: per la prima volta non si guarda verso traguardi più avanzati di tolleranza e convivenza ma si considera un successo riuscire a contenere le derive più estremiste. Già una volta l’Europa è stata funestata dal flagello del razzismo e sarebbe una sciagura – ha concluso – se qualcuno non avesse imparato la lezione”. (Giancarlo Lancellotti)
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Progetto scolastico multiculturale
Posted by fidest press agency su mercoledì, 5 gennaio 2011
E’ in pieno svolgimento, il nuovo progetto pilota “Educare alla multiculturalità e alla solidarietà”, corposo e di respiro mondiale, ideato e proposto, dai docenti di Religione Cattolica, Facecchia Rosalba e Pirro Antonio, rivolto agli alunni (dalla prima alla quinta classe, con coinvolgimento dei genitori) della Scuola Primaria Dante Alighieri (II Circolo Didattico di San Giovanni Rotondo – Foggia, Dirigente Scolastico Prof. Riccardo Abruzzese), avente come finalità “la maturazione della consapevolezza di essere cittadino in una dimensione nazionale, europea e mondiale, attraverso la conoscenza, della cultura della pace, dell’accoglienza e della solidarietà”. Obiettivo del programma è sollecitare nei giovani frequentatori “l’attenzione e l’interesse per le culture di altri popoli, la formazione di un consapevole atteggiamento di opposizione a gravi fenomeni di intolleranza, razzismo e nazionalismo”. Numerosi stati, enti e referenti coinvolti, destinatari della solidarietà dei piccoli studenti pugliesi: Africa (Kenya – Nyumbani Village – Progetto Lea Mtoto, Kitui – referente Gabriele Carluccio Colucci); Zimbabwe (Chegutu– Scuola Primaria – referente Suor Antonietta Ciliberti), Brasile (Educandario Sao José di Santo Anastacio – referente Irma Alice Freire); Filippine (Village Talon Las Pinas City – referente Sister Gracia T. Gegajo); Iraq (Scuola Primaria “San Giovanni – Suore Caldee, referente Vescovo Mons. Shlemon Warduni). Notevoli le iniziative previste: incontri on line e non; canti; mostre, danze; video-proiezioni; spettacoli; laboratori, con creazione di disegni, testi letterari, lavori artistici e scenografie; realizzazione di calendari personalizzati, oggetti natalizi, e non, per la costituzione di punti vendita equo-solidali anche con prodotti di artigianato di alcuni Paesi interessati. Impegnate come referenti delle interclassi le docenti Latiano Arcangela, Dragano Lucia, Giovannina Fini, Rachele Nardella… un evento, davvero, senza precedenti.
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Europa: intolleranza e radici cristiane
Posted by fidest press agency su venerdì, 26 novembre 2010
A proposito della risoluzione del Parlamento europeo sugli attacchi ai cristiani in Iraq e sulla pena di morte, Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita ha dichiarato: «Sulla istanza di abolizione universale della pena di morte, sulla quale non siamo secondi a nessuno, sento il dovere di rilanciare l´iniziativa promossa da Giuliano Ferrara di una moratoria sull´aborto come conseguenza logica della affermazione del valore della vita umana, che, se giustamente ritenuto indistruttibile anche riguardo ai colpevoli dei più gravi delitti a maggior ragione deve essere proclamato riguardo agli essere umani più innocenti, più fragili e più poveri di tutti.
«E´urgente che il principio di eguaglianza sia affermato per tutti gli uomini dal concepimento alla morte naturale così come in altre epoche tale principio è stato affermato tra schiavi e liberi, bianchi e neri, uomini e donne, stranieri e cittadini. «Le persecuzioni contro i cristiani in Iraq pongono il diverso e non meno grave problema della libertà religiosa che non riguarda solo l´Iraq ma molti altri Paesi specialmente di religione musulmana. Anche a questo riguardo è giunto il momento di una riflessione se non vogliamo che l´orizzonte diventi sempre più oscuro a causa dei fanatismi religiosi che attualmente sono presenti nell´area musulmana e non certo in quella cristiana. Riaffermare le radici cristiane dell´Europa significa certamente accettare un generoso dialogo con la cultura islamica, ma significa anche una grande fermezza nel pretendere nelle aree della fede musulmana la libertà religiosa, che è radice di qualsiasi altra libertà. L´Unione europea dispone di mezzi pacifici efficaci per ottenere tale scopo». (Daniele Nardi Responsabile Area comunicazione Movimento per la vita)
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Musulmani e Cristiani in Italia
Posted by fidest press agency su domenica, 31 ottobre 2010
Incisa in Val d’Arno – FI 31 ottobre 2010, ore 10.00 – 17.00 Auditorium di Loppiano: Una giornata nazionale di dialogo tra cristiani e musulmani Attesi gli Imam di Firenze, Verona, Treviso, Trieste, Perugia, Teramo, il Presidente delle Comunità Islamiche dell’Abruzzo e rappresentanti di altre istituzioni musulmane di Milano e Roma Un comune obiettivo: mostrare che la convivenza è possibile in risposta a paura e sospetto, intolleranza e difesa radicalizzata delle identità che percorrono le nostre città. L’appuntamento è promosso dal Movimento dei Focolari e dalle Comunità Islamiche d’Italia per vivere ed approfondire alcune dimensioni del dialogo alla luce della spiritualità di comunione di Chiara Lubich.
Il programma, preparato da un comitato composto da cristiani e musulmani, inizierà alle ore 10.00 con un coro di giovani di entrambe le religioni. Seguiranno letture e commenti di passi del Corano e del Vangelo ed una video-conversazione di Chiara Lubich, appassionata apripista del dialogo interreligioso, tenuta a Washington nel 2000 su “Una spiritualità dell’unità per una convivenza armoniosa della famiglia umana”.Infine, alla tavola rotonda “Le sfide del dialogo” parteciperanno Adnane Mokrani (teologo musulmano, docente alla Pontificia Università Gregoriana) Kamel Layachi (Imam delle Comunità islamiche del Veneto), Judith Polivus (vicepreside Istituto universitario Sophia) e Roberto Catalano (Centro del dialogo interreligioso dei Focolari). Coordinerà Shahrzad Houshmand, teologa musulmana dell’Iran.E’ prevista la partecipazione anche di autorità civili, tra cui il dott. Massimo Toschi,Consigliere alla Cooperazione internazionale del presidente della Regione Toscana. Per i bambini è previsto un programma speciale con giochi, canti, e filmati.
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Convegno sulla celiachia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 22 settembre 2010
Ancona 24 settembre alle 9,15 nell’Aula Magna Montessori della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Polo didattico di Torrette – dell’Università Politecnica delle Marche, si tiene con il coordinamento della prof. Gianna Ferretti, ricercatrice del Dipartimento di Biochimica, Biologia e Genetica, un convengo sulla celiachia. Si prevedono molti interventi di autorevoli docenti e ricercatori per tutta la giornata. Il convegno si chiude con l’intervento dei professori Bertoli e Fatati.
La celiachia è una intolleranza permanente al glutine, geneticamente predeterminata: nei soggetti affetti da questa patologia, l’introduzione di glutine, contenuto nel frumento, nella segale e nell’orzo, procura una enteropatia immuno-mediata associata a disturbi intestinali ed extraintestinali. In Europa circa l’1% della popolazione ne è affetta, e la disponibilità di esami ematochimici molto sensibili ha permesso di far affiorare, almeno in parte, l’Iceberg Celiaco che solo venti anni fa risultava sommerso quasi completamente. Da queste considerazioni nasce la giornata di studio “Celiachia e Nutrizione: dalla ricerca di base alla pratica clinica”, che vuole essere una occasione di informazione, formazione e aggiornamento su questo tema.
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Nuovo portale Gay Italiani. www.gayitaliani.eu
Posted by fidest press agency su domenica, 22 agosto 2010
Composto da uomini e donne, non solo da omosessuali, da piccole associazioni distribuite sull’intero territorio, che nel primo anno di vita hanno dimostrato di saper combattere fianco a fianco, per un obbiettivo comune con dignità ed in modo totalmente pacifico, questa lotta per il riconoscimento diritti fondamentali dell’uomo che in Italia sono negati. Troppi gli episodi di omofobia, intolleranza, continui attacchi alla comunità GLBTQI da tutte le parti, soprattutto da parte della chiesa, nessuno interviene continuando a legittimare col silenzio, la cultura dell’odio. Di pochi giorni fa la notizia “Elton John, no al concerto, è omosessuale”.
Il movimento Gay Italiani e il neonato Comitato Nessuno è diverso sono lieti di comunicare che lunedì 23 agosto entrerà ufficialmente in funzione il nuovo portale Gay Italiani, una piattaforma di nuova generazione che supporta la traduzione simultanea in cinque lingue, selezionata automaticamente in base all’indirizzo di interrogazione del server. I servizi attualmente attivi grazie alla collaborazione di più di 100 amministratori e i vari iscritti di questi giorni da tutta Italia sono, le notizie, il calendario eventi il canale televisivo della comunità omosessuale GLBT-TV già attivo da mesi ma ora implementato sulla piattaforma con possibilità di riprese in diretta Live. Saranno implementati a breve il servizio di forum la mailing-list l’archivio video e documentazione varia. Sarà anche possibile creare petizioni on-line, ed è attivo anche il servizio di registrazione utente che fornirà una volta iscritti accesso immediato al lato utente dell’intera piattaforma.
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Crisi economica e intolleranza
Posted by fidest press agency su venerdì, 9 luglio 2010
La crisi economica ha inasprito le tensioni razziali nel Vecchio Continente. A lanciare l’allarme è il rapporto 2009 della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza, organo facente capo al Consiglio d’Europa, pubblicato oggi da West. Il testo, pur senza nominare nello specifico alcun paese, non lesina bacchettate. Anzitutto partendo dalla premessa che l’ondata di tagli alla spesa pubblica e l’aumento della disoccupazione accresce in tutta evidenza il rancore sociale soprattutto nei confronti dei Rom e degli immigrati. Secondo l’ECRI molti paesi avrebbero in qualche modo contribuito al dilagare di queste gravi tensioni, non combattendo con la necessaria energia il fenomeno di crescente stigmatizzazione sociale delle minoranze. Che, sempre più spesso, sono vittime di trattamenti,da parte degli organi della magistratura e della forze dell’ordine, non solo apertamente discriminatori ma, in non pochi casi, fuori dai confini della legalità. Il problema ricorda l’ECRI è che in vari paesi manca, inoltre, una legislazione capace di prevenire e al contempo punire i casi di razzismo. E la stoccata finale il rapporto la riserva “all’introduzione di restrizioni di ordine giuridico contro i musulmani”. Chiaro riferimento alla sindrome che sta contagiando molte nazioni sulla imprescindibile necessità di dover “fare qualcosa contro il burqa” e al voto referendario contro i minareti della Svizzera.
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Aggressione a sindacalista
Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2010
La Fillea Cgil Roma e Lazio informa: “Siamo in presenza di un nuovo episodio di intolleranza, non solo verbale, ma anche fisica, nei confronti di un nostro funzionario mentre svolgeva la sua normale attività sindacale nei cantieri edili della capitale. Il fatto avvenuto in Via Grotte di Gregna, nel territorio del V Municipio, in un appalto del Comune di Roma per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo. Il committente la Soc. LORUS e limpresa esecutrice il Consorzio Intesa Cooperativo che ha affidato il lavoro alla Adok System Societa Cooperativa, alle cui dipendenze ci sono 9 lavoratori egiziani. Lintervento del funzionario della Fillea Cgil era prevalentemente rivolto ai problemi di sicurezza, viste le precarie condizioni in cui i lavoratori stavano lavorando; inoltre la stessa azienda risultava non essere iscritta n alla Cassa Edile di Roma n alla Edilcassa, enti che certificano la regolarit dellimpresa e del lavoro. Questi sono stati i motivi scatenanti che hanno visto la reazione violenta del capocantiere. Solo il senso di responsabilità del nostro funzionario ed il successivo intervento della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani hanno impedito che questa degenerasse con conseguenze gravi. Tutto questo dovrebbe essere da monito alle Amministrazioni Appaltanti e alle Associazioni di rappresentanza, a tutela della regolarità e della difesa del lavoro e del territorio. Riscontriamo e denunciamo da tempo, con sempre pi crescente preoccupazione, scarsa sensibilit e attenzione ai fenomeni negativi descritti da parte di sempre pi ditte ed invece molta pi attenzione, come i recenti fatti di cronaca hanno dimostrato, ad escamotages o a pratiche sleali e fuori legge. A quando una seria assunzione di responsabilità su questa questione?”
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Scritte antisemite a Roma
Posted by fidest press agency su giovedì, 28 gennaio 2010
“Le scritte apparse vicino al muro del Museo della Liberazione e a via Cavour costituiscono un atto gravissimo, un’offesa senza pari al rispetto della persona umana. Purtroppo, mentre aumenta la consapevolezza storica condivisa al fine di non ripetere la tragedia della Shoah, c’è ancora qualche criminale che si spinge a oltraggiare la Memoria solo per ottenere visibilità mediatica. Deve essere chiaro a tutti che non ci saranno sconti per chi offende la vita predicando l’odio e l’intolleranza. Nel rivolgere un appello agli inquirenti perché individuino al più presto i responsabili, voglio esprimere, a nome mio e di tutta l’Amministrazione, la solidarietà al presidente del Museo di Via Tasso, Antonio Parisella, e a Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, per questo ennesimo atto infame”. Lo dichiara il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “L’ufficio del Decoro Urbano dell’Ama – aggiunge il sindaco – sta provvedendo a rimuovere le scritte nel più breve tempo possibile”.
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Intolleranza religiosa
Posted by fidest press agency su giovedì, 10 dicembre 2009
“Abbiamo appreso che la Sig.Gabriella Serva, preside dell’Istituto Comprensivo di Leonessa, in provincia di Rieti, ha scelto, autonomamente, di non celebrare le festività natalizie, giustificando tale comportamento con la presenza di tre alunni di fede musulmana, i quali peraltro non avevano espresso alcuna rimostranza riguardo la prevista celebrazione della S.Messa e della recita scolastica”, dichiara il Segretario Generale del Coisp Franco Maccari. “La preoccupazione che tale scelta genera, non risulta solo un caso isolato di assolutismo di sapore integralista, dato che appare essere stata adottata contro il parere del corpo docente e persino del Sindaco, ma svela a quali pericoli vanno incontro i nostri ragazzi allorquando sono lasciati nelle mani di educatori che non hanno capito la differenza tra integrazione religiosa e disprezzo della religione, finanche della cultura e delle tradizioni del nostro popolo”, prosegue Maccari. “Da parte integrante nei meccanismi sociali e democratici del nostro Paese, non abdichiamo al ruolo di garanti della libertà e denunciamo la prevaricazione a scapito delle nostre tradizioni in nome di una malintesa voglia di integrazione”, prosegue Maccari. “Il COISP ha già promosso nel passato tavoli di incontro e discussione per evitare che le onde di intolleranza si trasformassero poi in odio razziale. Questi esperimenti, volti a tutelare il personale della Polizia di Stato che opera negli Uffici Immigrazione delle Questure, hanno riscosso notevoli successi permettendo a molti cittadini stranieri reali percorsi di integrazione, passando attraverso la comprensione delle diverse tradizioni laiche e religiose”, conclude Maccari. “Ma tra il reale rispetto e quanto accaduto a Rieti, esiste un baratro che deve essere colmato al più presto”.
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12-18 ottobre: la Settimana Contro la Violenza
Posted by fidest press agency su domenica, 11 ottobre 2009
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per le Pari Opportunità individua la settimana dal 12 al 18 Ottobre quale “Settimana Contro la Violenza” nel corso della quale ogni Istituzione scolastica, nell’ambito della propria autonomia, è invitata a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione, anche con il coinvolgimento di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle Associazioni e del Volontariato sociale, rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull’intolleranza razziale, religiosa e di genere. Sono disponibili online materiali informativi riguardanti omofobia, stalking, discriminazioni razziali, violenza sulle donne, violenza online.
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Seconda edizione di Vivace
Posted by fidest press agency su lunedì, 28 settembre 2009
Salerno dall’1 al 4 ottobre p.v. presso il Parco Salid vetrina delle intolleranze alimentari. Nata nel 2008 dall’esigenza di colmare un vuoto nel panorama enogastronomico italiano, Vivace è ideata, promossa ed organizzata dall’Associazione LaborSalerno, in collaborazione con il Comune di Salerno. Tante le novità per l’edizione 2009, a partire dall’ampliamento della base d’interesse tematico. Se, infatti, la prima edizione ha avuto ad oggetto esclusivamente l’intolleranza al glutine (celiachia), a partire da quest’anno l’Organizzazione ha inteso estendere il campo d’intervento anche ad altre forme di intolleranza, quali quella al lattosio e alle proteine del latte avviando la composizione di un quadro sempre più completo della tematica in oggetto, senza trascurare argomenti introdotti in passato ma che, comunque, non perdano di attualità e d’interesse. Anche quest’anno l’evento prevede un grande spazio espositivo riservato alla partecipazione di piccole e grandi aziende nonché degli Enti che hanno sposato l’iniziativa, per fornire ai visitatori un confronto diretto con la realtà industriale, artigianale e commerciale del settore e per dare la possibilità agli addetti di farsi conoscere e di presentare le ultime novità che investono il settore del turismo enogastronomico. Infine, l’esposizione delle aziende all’interno dei padiglioni dedicati alla manifestazione permetterà a tutti gli operatori di avere a propria disposizione, potendone a loro volta fruire, scelte sempre diverse, un ampio ventaglio di possibilità e soluzioni, che si trasformerà in sicura attrazione per tutti gli appassionati, i degustatori e per coloro che da sempre lavorano sul potenziamento della qualità del settore. “Vivace” rappresenta un avvenimento unico nel suo genere, che includerà momenti scientifici, culturali, informativi, formativi, espositivi e degustativi.
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Filo diretto: Kabul-Amazzonia
Posted by fidest press agency su martedì, 22 settembre 2009
Editoriale fidest. Sei paracadutisti italiani della Brigata Folgore rimangono uccisi per un attentato kamikaze dei talebani a Kabul. Dall’altra parte del mondo a Santa Evelina alla periferia di Manaos, nel nord-est del Brasile Don Ruggero Ruvolotto veniva vigliaccamente ucciso probabilmente per motivi di intolleranza religiosa. Non avremmo di certo associato questi due eventi se non lo avesse fatto la Redazione di Missione in Web della Diocesi di Padova. Nel suo editoriale ci spiega anche il motivo: “in questi giorni abbiamo voluto ricordare i militari caduti nell’adempimento del loro dovere, negli scenari di guerra dell’Iraq e dell’Afganistan, per un doveroso omaggio a quei ragazzi che sono andati in un luogo martoriato dalla guerra non per interessi “mercenari” (si vergogni chi lo pensa e lo dice) ma per contribuire al ripristino della Pace. La nostra scelta non è legata a fazioni di parte ma per condividere il profondo dolore che ci unisce ai familiari delle vittime”. Eppure questa comunità era già immersa nel dolore per la morte di un loro confratello ma non ha esitato ad estendere il suo dolore a quei giovani che, come il missionario ucciso, hanno offerto le loro vite per una causa. Ne parliamo poiché nei giorni scorsi abbiamo dovuto commentare, amaramente, una presa di posizione di un sacerdote che ha espresso giudizi, a nostro avviso avventati, sul ruolo dei nostri militari all’estero tacciandoli, tra l’altro, da “mercenari”. Questa parola per altri preti rappresenta una “vergogna” per chi l’associa ai soldati italiani. E’ un dolore condiviso che dovrebbe far abbassare le bandiere dell’arroganza partigiana nel momento in cui passano queste bare perché la causa della pace è una causa giusta. Perché significa aver fede in qualcosa e di sostenerla pur essendo consapevoli che altri cercano in mille modi di violarla. Essa si richiama non tanto e non solo ai morti di oggi e di ieri, per un ideale di giustizia e di libertà, ma ci rende consapevoli che parlandone non sposiamo la causa di una “fazione” perchè andiamo alla radice dei valori che sanno fare la differenza tra la barbarie e la ragione. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)
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