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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Posts Tagged ‘lettura’

Scriptural Reasoning: percorso di conoscenza delle religioni attraverso la lettura dei testi sacri

Posted by fidest press agency su domenica, 16 aprile 2023

Roma giovedì 27 aprile 2023 alle 18:30 in presenza (Sala Feltre, Via degli Orti di Trastevere 6) ed in modalità videoconferenza (applicazione Zoom).I testi e il codice ZOOM saranno trasmessi ai partecipanti un’ora prima dell’incontro. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Tevere, dal Beth Hillel Roma, Religioni per la Pace e dagli Amici di Deir Mar Musa. Fonte: http://www.istevere.org

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«Ma leggi ancora Topolino?»

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 febbraio 2023

C’è chi le ha lette da piccolo, chi le ha recuperate da adulto. Una cosa è certa: tutti conosciamo le storie Disney. Dagli anni Trenta ad oggi, il fumetto Disney ha messo in scena una commedia senza fine interpretata da animali antropomorfi, che di simile all’uomo non hanno solo l’aspetto: Topolino, Paperino e gli altri, vivono sogni, conflitti e ambizioni tipicamente umane. Racconti che ritraggono la società e i suoi mutamenti, suscitando empatia nel lettore e nello spettatore.Lo sa bene la community di “Ventenni Paperoni”, un gruppo di appassionati che, tra il serio e il faceto, racconta l’universo Disney nel suo salotto online da centinaia di migliaia di seguaci: utilizzando un linguaggio universale, sblocca ricordi, solleva quesiti e incuriosisce neofiti che finiscono per appassionarsi. Contenuti apparentemente leggeri che celano un grande lavoro di analisi e approfondimento, sfociato nel saggio: «Ma leggi ancora Topolino?», pubblicato da Edizioni NPE. Una panoramica accurata sui fumetti Disney, che lancia spunti di riflessione e offre nuovi sguardi su temi e personaggi che conosciamo – o credevamo di conoscere – da sempre. In libreria dal 3 febbraio.

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Roma ha finalmente il suo Patto per la Lettura

Posted by fidest press agency su martedì, 2 agosto 2022

E’ lo strumento previsto dalla legge Piccoli-Nardelli del 2020, che ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione del libro e della lettura, mettendo in rete il comune con tantissime realtà territoriali pubbliche e private. La Giunta di Roma Capitale ha infatti dato il suo via libera a una delibera, proposta dall’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, con la quale si approva il “Patto locale per la lettura di Roma Capitale”, all’interno del quale il comune verrà rappresentato dall’istituzione Biblioteche di Roma. Il patto vedrà il coinvolgimento dei Municipi e vi hanno già aderito 417 tra associazioni, asili, scuole di ogni ordine e grado, Onlus, case editrici, teatri, università, librerie, aziende ed enti pubblici.I Patti locali per la lettura sono strumenti riconosciuti dalla legge n. 15 del 2020 come principali mezzi per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la Promozione e il Sostegno della Lettura e sono promossi dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell). L’obiettivo è quello di facilitare il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale diffusa, promuovendo la creazione di una rete territoriale che coinvolga le istituzioni pubbliche e realtà del mondo della formazione, della cultura, del sociale e dell’economia.Il Patto per la Lettura di Roma Capitale, oltre a promuovere il valore della lettura, punta alla valorizzazione della lingua italiana attraverso la diffusione delle opere dei grandi autori del passato e del nostro tempo. Inoltre, promuoverà interventi mirati per specifiche fasce di lettori e per territori con più alto tasso di povertà educativa e culturale, anche al fine di prevenire o di contrastare fenomeni di esclusione sociale.I primi sottoscrittori hanno potuto aderire al progetto attraverso un avviso pubblico pubblicato dalle Biblioteche di Roma il 14 luglio e in pochi giorni sono state raccolte centinaia di adesioni da parte di realtà locali e nazionali operanti nella Capitale. L’avviso resterà aperto per i prossimi tre anni e sarà aggiornato periodicamente.“Il compianto Luca Serianni, tragicamente scomparso pochi giorni fa, era solito ricordare che ‘la lettura rientra in quelli che sono i bisogni fondamentali, niente è in grado di sostituirla’ – così l’assessore Gotor – E con questa iniziativa Roma intende proprio riconoscere la lettura come diritto fondamentale e imprescindibile per tutti e come strumento centrale per promuovere lo sviluppo culturale, civile e sociale della città. Il fatto rilevante – ha aggiunto Gotor – è che in poco più di dieci giorni hanno aderito al Patto per la Lettura una galassia di realtà di ogni tipo diffuse su tutto il territorio cittadino, dall’Accademia romanesca ai ragazzi di Zalib, passando per le librerie, le scuole e importanti attori del mondo della cultura e dell’editoria che operano a Roma. Un risultato eccezionale che vogliamo rafforzare ancora: in autunno, infatti, organizzeremo un grande appuntamento durante il quale, insieme ai sottoscrittori presenteremo pubblicamente il progetto alla cittadinanza”, ha concluso.

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L’Italia della lettura è sempre più divisa

Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 ottobre 2021

Diminuisce la percentuale degli italiani che leggono, oggi al 56% (persone tra i 15 e i 75 anni che hanno letto almeno un libro anche solo in parte, compreso manuali, ebook e audiolibri) ma chi legge lo fa più di prima. “È da tempo che diciamo che la lettura è un’emergenza nazionale – sottolinea il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi –. Come evidenziato dalla ricerca, la vera emergenza è proprio questa: le disparità all’interno della società italiana”. La non lettura è sempre più connotata come una condizione correlata al livello socio-economico, culturale e geografico: le fasce più deboli (basso titolo di studio, basso livello tecnologico, area geografica di residenza, ecc.) e chi vive nel Sud legge sempre meno libri. Sono questi i risultati principali del progetto di ricerca sulla lettura frutto della collaborazione tra il Centro per il libro e la lettura (CEPELL) e l’Associazione Italiana Editori (AIE) e presentato il 24 ottobre al Salone internazionale del Libro di Torino nel convegno Leggere in pandemia #1 – Nuovi percorsi di lettura degli italiani. Quanti sono i lettori, quanto leggono. Secondo i dati raccolti a settembre da Pepe Research e rielaborati dal Centro Studi di AIE, i lettori (15-75 anni) passano dal 65% del 2019 al 59% nel 2020, per scendere ancora al 56% quest’anno (per il 2019 e il 2020 sono state ricalcolati i valori medi: il recupero che si era verificato tra maggio e ottobre 2020 non è stato sufficiente a recuperare le perdite accumulate nella prima parte dell’anno). La fascia d’eta 15-17 anni è quella dove si registra il calo più robusto: sono i ragazzi che hanno scaricato e utilizzato, quindi un’altra forma di lettura, milioni di contenuti didattici integrativi per la didattica a distanza. Allo stesso tempo, però, il numero medio di libri a stampa, ebook e audiolibri fruiti sale a 7,8 contro i 7,2 dell’anno precedente e i 6,6 del 2019. Aumenta rispetto al 2019 anche il tempo dedicato a questa attività: chi legge un’ora ogni giorno è oggi il 15% della popolazione contro il 9% di due anni fa. Crescono le disparità. Al Nord, i lettori in tre anni passano dal 63% (2019), al 60% (2020) e quindi al 59% (2021), valori simili al Centro (61% nel 2019, 57% nel 2020, 56% nel 2021), ma al Sud si passa dal 41% del 2019 al 40% del 2020 e al 35% del 2021. Il divario Nord-Sud si amplia da 22 punti percentuali fino a 24. I lettori con basso titolo di studio oggi sono il 36%, in calo di 14 punti percentuali in due anni, mentre i lettori con la laurea sono l’84%, in calo di 7 punti. Si mantiene invece intatto il differenziale tra uomini e donne: entrambi leggono meno di prima: sono lettrici il 60% delle donne, lettori il 52% degli uomini. Un mercato sempre più dipendente da pochi, forti lettori. Tra i lettori, la maggioranza assoluta ha letto da uno a tre libri (il 55%), il 23% ha letto da 6 a 4 libri, il 14% da 11 a 7 e il 9% più di 12 libri. I forti lettori (più di 12 libri), leggono mediamente 17 libri l’anno, 3 in più di quanti non ne leggessero nel 2020. Oltre a leggere, comprano anche più di prima: in media 12,3 libri, due e mezzo in più dell’anno precedente. Il risultato è un mercato sempre più concentrato: il 59% delle copie vendute sono acquistate dal 23% dei lettori (quelli che leggono più di 7 copie l’anno).

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Come e quanto leggono gli italiani dopo la discontinuità del 2020?

Posted by fidest press agency su sabato, 16 ottobre 2021

Il 2020 ha cambiato i consumi culturali degli italiani e, sul fronte della lettura, ci sono stati alcuni segnali incoraggianti. Ma dopo cosa è successo? Saranno presentati il 14 ottobre al Salone internazionale del Libro di Torino i risultati di un ampio progetto di ricerca sulla lettura nella popolazione italiana tra 0 e 75 anni, frutto della collaborazione tra il Centro per il libro e la lettura (CEPELL) e l’Associazione Italiana Editori (AIE).Quanto si legge, quanto si ascolta? Si continua, come era avvenuto lo scorso anno, a leggere e ascoltare di più in digitale rispetto al passato? E i bambini e i ragazzi tra 0 e 14 anni – una fascia di età importante i cui comportamenti vengono in questa ricerca analizzati in profondità – leggono di più o di meno di prima? E cosa leggono sulle pagine o sugli schermi?Sono alcuni dei temi che saranno affrontati nel convegno Leggere in pandemia #1 – Nuovi percorsi di lettura degli italiani che si terrà in Sala Blu dalle 15.30 alle 16,30. Intervengono, con la moderazione di Paolo Conti (Corriere della Sera), Giovanni Peresson (Ufficio studi di AIE), Ricardo Franco Levi (presidente di AIE), Marino Sinibaldi (presidente del CEPELL). Atteso in questa occasione il Ministro della Cultura Dario Franceschini, che parteciperà in fase di conclusione.

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Ottava edizione di “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”

Posted by fidest press agency su sabato, 16 ottobre 2021

La campagna nazionale, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle secondarie, in Italia e all’estero, è all’ottava edizione e dà appuntamento dal 15 al 20 novembre 2021. L’invito è lo stesso ormai atteso da migliaia di alunni, insegnanti, volontari, anno dopo anno: ideare e organizzare iniziative di lettura a voce alta, sia in presenza che online, per condividere e accendere nelle studentesse e negli studenti il piacere di leggere.“Dopo la grande adesione dello scorso anno nonostante le limitazioni legate all’emergenza sanitaria, e alla luce dei dati che hanno dimostrato la vitalità e la tenuta del settore editoriale, è con rinnovato entusiasmo che ci prepariamo a tornare nelle scuole con Libriamoci”, annuncia il presidente del Centro per il libro e la lettura Marino Sinibaldi, presentando questa edizione del progetto, promosso dal Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione. “Sappiamo che soprattutto in periodi complessi e di sfide inedite, come quello che stiamo vivendo, è importante confrontarsi, condividere idee ed emozioni – prosegue Sinibaldi – e i libri, la lettura fatta e vissuta tutti insieme, sono un’occasione imprescindibile”.Non mancano i filoni tematici ai quali, eventualmente, docenti, lettori e alunni, possono ispirarsi per le loro attività: Il gioco del mondo – L’omonimo titolo del romanzo di Julio Cortázar è la suggestione da cui nasce il primo dei filoni tematici di Libriamoci, dedicato alle tante possibilità di interpretazione del mondo che ci circonda. Rientrano qui letture che riguardano temi di attualità ambientali, politici e sociali: il mondo è quello di cui ogni giorno facciamo esperienza e che si modifica sotto i nostri occhi, un ecosistema in continuo divenire da capire e a cui adattarsi. Trasversale e modulabile, è un filone tematico adatto a ogni ordine e grado, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di secondo grado. Il gioco dei sé – Il gioco dei se di Rodari si apriva alle infinite possibilità dell’immaginazione mentre il nostro, che cambia se in sé, guida alla ricerca e alla costruzione del proprio io attraverso la lettura. Romanzi di formazione e biografie sono i generi più indicati a questo secondo filone tematico, particolarmente adatto a studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, colti nel momento più delicato del percorso di crescita personale. Giochi diVersi – Combinare parole e suoni dando vita a espressioni e forme sempre diverse. I Giochi diVersi sono quelli che coinvolgono il genere poetico, classico e contemporaneo. Dalle filastrocche adatte ai giovanissimi lettori della scuola materna fino alle raccolte poetiche che formano gran parte della programmazione scolastica superiore. Partecipare a Libriamoci è semplice: gli insegnanti interessati, che come sempre hanno la massima libertà nella scelta delle opere da leggere e negli argomenti da approfondire, dovranno soltanto iscriversi alla Banca dati sul sito libriamoci.cepell.it, a partire da oggi, lunedì 11 ottobre, e registrare le proprie attività di lettura. Dopo la convalida delle iniziative inserite, sarà possibile scaricare dalla propria area utente in banca dati l’attestato ufficiale di partecipazione. Inoltre, se i docenti hanno piacere di ospitare in classe un lettore volontario, in presenza o a distanza, potranno farne richiesta alla segreteria organizzativa compilando l’apposito modulo disponibile sul sito. Il sito libriamoci.cepell.it, fulcro digitale della campagna, consentirà di visualizzare, su una cartina dell’Italia, le attività inserite nella Banca dati e fornirà suggerimenti di lettura, bibliografie tematiche, un elenco di buone pratiche da condividere, materiali utili da scaricare e notizie

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Promozione della lettura libera in classe

Posted by fidest press agency su venerdì, 15 ottobre 2021

IVenti minuti al giorno, per tutto l’anno, dedicati alla lettura libera all’interno della normale attività scolastica: è questa la sfida che lancia Read More, il progetto di Festivaletteratura rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 19 anni.Nato nell’ambito del progetto europeo Read On di promozione alla lettura (di cui Festivaletteratura è partner dal 2016) e ispirato a esperienze come quella della scuola norvegese di Haugesund, in cui una pratica quotidiana di lettura a scuola ha sviluppato nei ragazzi un rapporto naturale con la parola scritta, Read More ha l’obiettivo principale di rendere la lettura un’abitudine quotidiana, un piacere svincolato da imposizioni, obblighi o giudizi, non sostituendo altre iniziative di promozione della lettura, ma piuttosto supportandole.L’idea di Read more è semplice e rivoluzionaria: ogni giorno, per tutto l’anno scolastico, ragazze e ragazzi hanno a disposizione venti minuti per leggere quello che vogliono. Giornali, fumetti, riviste illustrate e libri – portati da casa, prestati, comprati, in prestito dalle biblioteche pubbliche o scolastiche, scaricati dalla medialibrary online – vale tutto, basta che i ragazzi siano sempre completamente liberi nella scelta, e si cerchi di mettere a loro disposizione la più ampia varietà possibile di letture tra cui scegliere.Anche per la sua formula facilmente adattabile ai diversi contesti e calendari scolastici, Read More ha conosciuto un crescente successo: dalle 14 scuole e 1300 studenti coinvolti nell’edizione d’esordio 2017-18 si è passati a 81 istituti e oltre 7000 ragazzi di tutta Italia nell’anno scolastico 2019-20. Lo scorso anno sono state più di 50 le scuole che hanno voluto comunque portare avanti l’iniziativa, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia.Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Agli insegnanti che adottano Read More, Festivaletteratura offre un percorso di formazione e accompagnamento diversamente modulabile a seconda delle necessità e degli interessi. Accanto alle “istruzioni per l’uso” – un momento formativo iniziale pensato per chi affronta per la prima volta il progetto – durante l’anno Festivaletteratura assicura un articolato servizio di tutoring tramite visite nelle scuole, incontri periodici per valutare l’andamento del progetto, contatti con biblioteche e gruppi di lettura.La novità dell’edizione 2021-22 è La biblioteca di Read More, un ciclo di biblio-appuntamenti dal vivo e on-line a cadenza bimestrale, riservato a docenti, educatori e bibliotecari che sostengono il progetto. In ogni incontro Simonetta Bitasi e Alice Torreggiani illustreranno le ultime novità librarie rivolte al pubblico degli adolescenti e proporranno bibliografie tematiche pensate per solleticare l’interesse dei giovani lettori. A tutte le classi di Read More verrà inoltre inviata una newsletter mensile con consigli e indicazioni utili per tenere accesa la passione per la lettura, attraverso suggerimenti di esperti e degli stessi ragazzi coinvolti nel progetto, nonché aggiornamenti su bandi, appuntamenti, attività, parte del progetto, segnalazioni di altre manifestazioni dedicata a libri e ragazzi. Non mancheranno i gadget esclusivi: gli studenti riceveranno poster, segnalibri, stickers, segnaporta per rendere evidente al mondo intero la propria quotidiana attività di lettura.Portare Read More nella propria scuola è semplice: al progetto può partecipare una singola classe, più classi di uno stesso istituto, una scuola intera. Per aderire basta compilare il form online disponibile a questo link entro il 31 ottobre 2021.Read More rientra oggi nelle azioni di I 6 gradi della lettura, un progetto di Rete Bibliotecaria Mantovana, Festivaletteratura e Cooperativa Charta sostenuto da Fondazione Cariplo.

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Un appello alla lettura nelle carceri

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 agosto 2021

Ministra della Giustizia, perché il carcere ha paura dei libri? Succede ogni tanto che mi scriva qualche detenuto sottoposto al regime di tortura democratica del 41 bis, per dirmi che vorrebbe leggere qualche mio libro. Io devo rispondere che questo non è possibile, se hanno proibito di far entrare nelle celle delle sezioni del 41 bis perfino un libro dell’attuale Guardasigilli. Signora Ministra, penso che bisognerebbe “condannare” i carcerati a leggere di più. Non potrebbe fare qualcosa per cambiare o modificare la norma che consente all’amministrazione penitenziaria di vietare ai detenuti sottoposti al regime di tortura del 41 bis di ricevere libri e riviste dall’esterno? Secondo alcuni professionisti dell’antimafia questo divieto consente di prevenire contatti del detenuto con l’organizzazione criminale di provenienza. Invece, a mio parere in questo modo si fa un “favore” alla mafia, perché́ non si tiene conto che i libri potrebbero aiutare a sconfiggere l’anti-cultura mafiosa. Sì, è vero, ricevere un libro in carcere potrebbe essere pericoloso, ma tutto quello che entra nelle sezioni del 41 bis è controllato e letto, perché tutti hanno la censura e, comunque, pur correndo qualche rischio, i benefici sarebbero largamente superiori ai rischi, un po’ come il vaccino contro il coronavirus. Signora Ministra, ventisette anni di carcere duro mi hanno insegnato che prima di scrivere bisogna leggere. E dopo bisogna tentare di riflettere, con la mente e con il cuore. Subito dopo però bisogna avere il coraggio di scrivere quello che si pensa: è quello che ho deciso di fare ora scrivendoLe questa lettera aperta.Chi è favorevole al divieto di fare entrare i libri nelle sezioni del 41 bis, io credo lo sia perché a sua volta legge poco: forse perché́ non ha tempo. Io, invece, in 27 anni di carcere, ho letto moltissimo. Potrei affermare che sono sempre stato con un libro in mano. E sono certo che senza libri non ce l’avrei fatta. Mi sono fatto la convinzione che noi siamo anche quello che leggiamo e, soprattutto, quello che non leggiamo. Le confido che nei libri ho vissuto la vita che non ho potuto vivere: ho sofferto, ho pianto, ho amato, sono stato amato, sono cresciuto, sono stato felice ed infelice nello stesso tempo. E sono morto e rivissuto tante volte. Una volta, un giornalista mi ha chiesto qual era il libro che mi era piaciuto più di tutti. Mi è stato difficile rispondere, perché́ i libri sono un po’ come i figli: si amano tutti, perché́ tutti ti danno qualcosa. Alla fine ho detto che mi è piaciuto molto il libro “Il Signore degli Anelli”, perché́ molti prigionieri sono un po’ come i bambini. E per vivere meglio si immaginano di vivere in mezzo a boschi e palazzi incantati, fra meraviglie o incantesimi. Mi ha entusiasmato anche il libro”Il rosso e nero” di Stendhal, perché́ mi ha insegnato che l’amore è fatto di amore. Poi ho citato il libro “Delitto e castigo” di Fëdor Michailovic Dostoevskij, perché́ mi ha insegnato come si sconta la propria pena e che la vita è fatta di errori, se no non sarebbe vita. Infine, ho elencati i libri di Hermann Hesse, fra cui “Siddharta” e “Il Lupo della steppa”, perché mi hanno insegnato che quello che penso io spesso lo pensano anche gli altri…Signora Ministra, mi permetta di affermare che nei libri non ci sono dei nemici. Anzi, essi aiutano a frugare meglio dentro se stessi. Solo gli sciocchi hanno paura dei libri. I libri sono stati la mia luce in tutti questi anni di buio, mi hanno anche aiutato a continuare a lottare e a stare al mondo perché́, come scrive Elvio Fassone (ex magistrato e componente del Consiglio della Magistratura, oltre che Senatore della Repubblica), nel suo libro “Fine pena ora”: Certe volte una pagina, una frase, una parola smuove delle pietre pesanti sul nostro scantinato.Signora Ministra, fin dall’inizio della mia lunga carcerazione ho sempre letto, all’inizio con la testa e alla fine con il cuore. L’ho fatto prima per rimanere umano, dopo per sopravvivere, alla fine per vivere. Mi creda, non è stato facile leggere in carcere, perché spesso per ritorsione mi impedivano di avere libri e persino una penna per scrivere. E in certi casi mi lasciavano il libro, ma mi levavano la copertina. Penso che si dovrebbe fare una buona legge per “condannare” i detenuti sottoposti al regime democratico di tortura del 41 bis a ricevere e a tenere più̀ libri in cella e, forse, anche una norma per obbligare chi si occupa di giustizia e carcere a leggere di più, perché i libri rendono migliori le menti e i cuori delle persone, buone o cattivi che siano. By Carmelo Musumeci

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Tradurre è l’arte che ci permette la lettura di opere scritte in un’altra lingua. Ne parla Ilide Carmignani

Posted by fidest press agency su martedì, 13 luglio 2021

Ho imparato ad apprezzare ancora di più il lavoro di un traduttore dall’attenzione che mio figlio vi prestava. Arrivava persino a comprare lo stesso testo per confrontare le diverse abilità adottate nel tradurre certi passaggi più impegnativi. E’ il motivo per il quale ho chiesto ad una esperta, cogliendo l’occasione del recente meeting dei traduttori a Torino, di scrivere qualcosa sulla sua professione e la ringraziamo per aver aderito alla nostra richiesta. E’ anche lo spunto per far conoscere e apprezzare al grosso pubblico un lavoro che non tutti riescono a considerare nella sua giusta misura. Ilide Carmignani. “Tradurre, oltre che un mestiere, è di solito una grande passione legata al profondo e duplice piacere che offre a chi la coltiva: piacere della lettura e piacere della scrittura. Per chi ami queste due attività, non vi è lavoro che le combini meglio, che le colleghi più intimamente. Per tradurre, infatti, prima si legge e poi si scrive, in quella forma specializzata di scrittura che è la traduzione letteraria. Si ha così il privilegio di veder diventare la propria lettura materia di lettura altrui, il privilegio di trasformare l’atto creativo del leggere in un nuovo testo, unico e originale, opera d’ingegno protetta a tutti gli effetti dal diritto d’autore. Perché la letteratura non è un’arte universale come la pittura, è più come la musica, ha bisogno di un interprete che dia voce a note che altrimenti resterebbero mute: solo il traduttore può liberare la bellezza chiusa in un testo letterario straniero. E non è unicamente questione di bellezza: la traduzione è una delle forme più alte di dialogo fra culture: senza di essa resteremmo isolati nello spazio e anche nel tempo. Scriveva Susan Sontag: «La traduzione è il sistema circolatorio delle letterature del mondo». Capita che per lavorare su testi più congeniali, i traduttori si facciano promotori di proposte, che presentino opere inedite a loro avviso meritorie di pubblicazione agli editori, specie i più piccoli, quelli che non possono permettersi di acquistare i diritti dei successi annunciati e devono cercare capolavori fra le ortiche. Il traduttore diventa così non solo un avamposto di una certa letteratura in terra straniera, ma un alleato dello scrittore, di cui si fa al tempo stesso sosia nel testo e socio in affari. Nel vasto mondo del self-publishing, accade perfino che traduca un’opera per lo scrittore, invece che per un editore, in cambio di un certo compenso e/o di royalties. L’opera poi è regolarmente posta in vendita sulle piattaforme online, talvolta tramite siti specializzati come Babelcube, anche se la difficoltà della promozione all’interno di quella sterminata offerta di e-book può scoraggiare. Il convegno “Dall’italiano al mondo” del Salone del libro di Torino vuol aiutare tutti quei traduttori letterari stranieri che diffondono i nostri scrittori, la nostra cultura, nei cinque continenti, rafforzando la posizione dell’Italia nell’immaginario collettivo, il suo soft-power, nella certezza che questo rafforzerà a sua volta, in modo meno immateriale, l’economia italiana. Un esempio internazionale? Senza i meravigliosi libri di Luis Sepúlveda, quanti turisti italiani sarebbero andati fino in Patagonia? (Ilide Carmignani)

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In aumento la lettura in digitale tra i più giovani

Posted by fidest press agency su sabato, 27 febbraio 2021

Nell’anno della pandemia è aumentata in generale la voglia di leggere degli italiani: il lockdown della primavera 2020 ha sicuramente contribuito alla tendenza, come riportano i dati ISTAT. In particolare, la lettura si è rivelata la terza attività maggiormente svolta nel tempo libero nel nostro Paese, dopo TV e radio e telefonate e videochiamate con parenti e amici: oltre il 62% degli italiani ha infatti dedicato quotidianamente del tempo alla lettura. L’11,9% della popolazione di 6 anni e più ha scelto la lettura di libri in formato digitale, con un picco nella fascia d’età 15-34 anni. Vanno nella stessa direzione i dati di Readly, il servizio europeo di abbonamento alle riviste digitali: nell’anno della pandemia, il tempo medio per utente trascorso nella lettura è notevolmente incrementato. In particolare, la categoria di periodici in digitale per bambini all’interno del portafoglio di Readly ha registrato una crescita del 40% per i fumetti, del 10% per le riviste per bambini e dell’8% per le riviste per adolescenti. Leggere insieme ai propri figli anche per solo dieci minuti al giorno può fare la differenza, stimolare la curiosità e il rendimento a scuola. Condividere una storia offre opportunità per creare legami e stimolare conversazioni, aiutando nello stesso tempo a migliorare le capacità di lettura e il divertimento dei bambini. La lettura digitale sta diventando una parte sempre più importante delle esperienze di alfabetizzazione dei bambini. Offre ai più piccoli modi nuovi ed entusiasmanti per accedere a una vasta gamma di contenuti ed è particolarmente efficace per intrattenere anche gruppi di bambini disimpegnati, facendoli gradatamente appassionare alla lettura. “Che si tratti di una rivista online o di un e-book, è importante ricordare che ogni lettura conta”, afferma Jonathan Douglas, amministratore delegato del National Literacy Trust, ente di beneficenza dedicato all’aumento dei livelli di alfabetizzazione nel Regno Unito. Readly è un servizio in abbonamento digitale che consente l’accesso illimitato a circa 5000 riviste italiane e internazionali tramite un’unica app. Fondata da Joel Wikell in Svezia nel 2012, Readly è oggi una delle principali aziende nel mercato degli abbonamenti a riviste digitali in Europa, con utenti in 50 paesi. In collaborazione con circa 800 editori in tutto il mondo, Readly sta digitalizzando l’industria delle riviste.

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Comunità di San Egidio: “Gli anziani e la Bibbia”, una lettura spirituale della terza età

Posted by fidest press agency su venerdì, 18 dicembre 2020

Da sempre è il sogno antico dell’umanità: vivere il più a lungo possibile. Ovviamente stando bene: circondati dall’affetto e dal sostegno di familiari, vicini, amici e delle istituzioni. E invece? Sì, i dati dicono che l’età media della vita si è alzata, ma che per molti questa benedizione può diventare una maledizione, di certo un problema. In quest’ambito, poi, la mancanza di una visione completa si trasforma in un handicap per una società invecchiata. E se, insieme ai resoconti delle indagini sociologiche, statistiche, demografiche, riaprissimo anche la Sacra Scrittura? Potremmo trovarci spunti utili per un approccio a questa vasta tematica? “La lettura della Bibbia aiuta a comprendere meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa”, osserva Andrea Riccardi, lo storico fondatore di “Sant’Egidio”, aprendo le pagine del nuovo libro voluto dalla Comunità “Gli anziani e la Bibbia”, sottotitolo “Letture spirituali della vecchiaia”, spiegando il senso di questa riflessione corale su diverse figure bibliche cariche di anni. Nel libro, infatti, ecco le testimonianze di Noè (che sopravvive al diluvio e oggi ha parecchio da dirci), Abramo (l’amico di Dio, con la sua piccola storia rurale che diventa universale e decisiva per tutto il mondo), Noemi (che attraverso Rut trova una nuova fecondità e un principio di vita che non finisce), Eli (con il figlio adottivo Samuele che sostituisce pian piano gli altri figli nella vita di quell’anziano sacerdote del tempio) . E poi ecco stagliarsi i profili di Barzillai, Giobbe, Tobi, Eleazaro, Elisabetta e Zaccaria Simeone e Anna, Nicodemo… Tutti messi in relazione allo scorrere della vita quotidiana, resi vicini e attuali nella lettura intensamente spirituale degli autori, quasi a nome di un’intera comunità, una realtà che ha dietro di sè decenni di amicizia con gli anziani. Non solo. Questo volume, riprende in forma nuova presso l’editrice Morcelliana la collana “Cieli aperti” avviata insieme alla Comunità di Sant’Egidio nel 1987 da Stefano Minelli, editore di grandi autori del pensiero contemporaneo e particolarmente attento alla lezione del Concilio Vaticano II anche nell’apertura degli orizzonti alla speranza e alla Parola. E per questo proprio al suo ricordo – alla vigilia del ventesimo anniversario della morte – e a quello della moglie Velleda è dedicato il volume. Il primo testo edito della collana fu Vangelo in periferia, prefato dal cardinale Martini, sulla presenza di Sant’Egidio nelle periferie romane.” In una nuova situazione, quando la Comunità di Sant’Egidio è ormai una realtà in varie parti del mondo, ma anche in un periodo complesso, segnato dalla crisi “globale” del coronavirus, riaprire questa Collana ha un significato particolare” – scrivono il vescovo Ambrogio Spreafico, don Francesco Tedeschi e Maria Cristina Marazzi, medico e docente universitario – “È la ricerca di nuovi ‘cieli aperti’, quelli di una visione del futuro, aperta alla speranza”. Gli anziani della Bibbia qui richiamati, in modi diversi, hanno avuto un rilievo nella storia per la loro fede e la loro umanità. “Forse abbiamo perso, in parte, il senso della ‘benedizione’, ma la Bibbia ci aiuta a recuperarlo. Ed è un senso della vita che s’irradia e si allarga a tutte le stagioni dell’esistenza”, scrive qui Riccardi. E aggiunge: “Porre gli anziani nel cuore della famiglia, della comunità o della società, è l’inizio di un cambiamento umano radicale, che abbiamo chiamato ‘rivoluzione comunitaria’. Gli anziani sono la ‘pietra d’angolo’ da cui ricominciare la ricostruzione della società”. Maria Cristina Marazzi, Ambrogio Spreafico, Francesco Tedeschi, Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia, pagg. 224, euro 18, Morcelliana

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“La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”

Posted by fidest press agency su martedì, 15 dicembre 2020

Saranno presentati il prossimo 16 dicembre in diretta online alle 11.00, i principali risultati della ricerca a cura del Centro per il libro e la lettura (Cepell) del MIBACT e dell’Associazione Italiana Editori (AIE). L’evento sarà trasmesso sui siti del Cepell e di AIE e sui profili Facebook del Cepell e di Più libri più liberi. Dopo il primo report presentato lo scorso 16 luglio e che analizzava le difficoltà degli italiani a concentrarsi sulla lettura dei libri durante il primo lock-down – ma anche il desiderio di farlo di più nei mesi futuri – questa nuova rivelazione esplora come si sono assestate le abitudini culturali degli italiani di fronte a questa “nuova normalità” e quale ruolo giochi il libro all’interno di queste. L’indagine è un unicum in Europa per la sua ampiezza e per la capacità di analizzare in tempi così brevi e con tale approfondimento l’impatto della pandemia sul settore editoriale.Con la moderazione di Paolo Conti (Corriere della Sera) e dopo un saluto di Paola Passarelli (direttore generale Biblioteche e Istituti Culturali del MIBACT), interverranno Angelo Piero Cappello (direttore Cepell), Diego Marani (presidente Cepell), e Ricardo Franco Levi (presidente AIE). Illustrerà l’indagine Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE).

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Sale studio e sale di lettura della Sapienza riaprono agli studenti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 dicembre 2020

Roma. La decisione è una delle prime iniziative dalla rettrice Polimeni che accoglie la richiesta degli studenti di avere spazi a disposizione nelle sedi dell’Università A partire da gennaio saranno rese fruibili, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, sale di lettura e isole di studio all’interno di alcune facoltà della Sapienza, nel rispetto delle misure anticovid e con prenotazione del posto obbligatoria. I locali, tutti con collegamento wifi, saranno accessibili agli studenti disabili. La decisione è stata comunicata oggi in Senato accademico.Con il riavvio delle attività didattiche dopo le festività, gli studenti della Sapienza avranno così a disposizione nella Città universitaria spazi tradizionalmente dedicati alle lezioni e allo studio, come la tensostruttura e le “isole” presenti nelle facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche. Aperture previste anche per le sedi decentrate: ad esempio nel Centro linguistico che ha sede a San Lorenzo si potranno prenotare le postazioni collocate negli spazi comuni.“La Sapienza conta 50 biblioteche e i loro servizi sono funzionanti, ma ovviamente a rotazione, con l’accesso comunque contingentato e quindi la richiesta di ulteriori spazi è motivata – continua la Rettrice – per questo abbiamo pensato a una nuova funzionalità d’uso di locali che con le misure antipandemiche sono per il momento sottoutilizzati. Devo aggiungere che abbiamo trovato anche piena disponibilità da parte di Lazio DiSCo, per un possibile utilizzo delle mense come spazi per lo studio, per esempio presso la Facoltà di Economia e di Ingegneria”.

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Giornata di letture nelle scuole

Posted by fidest press agency su giovedì, 19 novembre 2020

Torino. è un’iniziativa del Centro per il libro e la lettura nata dal protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in programma fino a sabato 21 novembre. La manifestazione, giunta alla settima edizione, è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, e propone attività educative e formative finalizzate alla promozione del libro e della lettura ad alta voce, strumenti fondamentali per la crescita emozionale e cognitiva di bambini e ragazzi. Le Biblioteche civiche torinesi aderiscono all’iniziativa impegnando i bibliotecari delle sedi Centrale, Cesare Pavese, Dietrich Bonhoeffer, Alberto Geisser e Italo Calvino, nelle letture ‘online’ per circa 4mila studenti di 173 classi di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado sul tema ‘Contagiati dalla gentilezza’, uno dei quattro proposti da ‘Libriamoci 2020’. I titoli selezionati – fra cui I fantastici cinque di Quentin Blake, La scuola segreta di Nasreen di Jeannette Winter, Una splendida notte stellata di Jimmy Liao – sono quasi tutti presi dalla bibliografia della BILL-La Biblioteca della Legalità nata per diffondere la cultura della giustizia fra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura, sostenuta da IBBY Italia – International Board on Book for Young people.La partecipazione delle Biblioteche civiche torinesi avviene in collaborazione diretta con TorinoReteLibri, la rete delle biblioteche scolastiche (circa 50 istituti torinesi e piemontesi) coordinata da Antonella Biscetti, con cui la Città ha rinnovato un protocollo d’intesa sia per promuovere azioni finalizzate a sostenere lo sviluppo di sistemi bibliotecari e culturali integrati, sia per supportare la promozione della lettura e della formazione permanente nei diversi quartieri.La collaborazione prevede inoltre, a partire dal 2021, ulteriori azioni congiunte derivanti dalla sottoscrizione del Patto per la Lettura della Città di Torino: l’integrazione del catalogo di TorinoRetelibri con quello delle Biblioteche civiche torinesi; l’apertura al pubblico, anche in orario extrascolastico, di alcune biblioteche scolastiche cittadine; l’organizzazione di attività di promozione del libro e della lettura nel corso dell’intero anno.L’ampia adesione all’iniziativa mette in evidenza l’importanza di sostenere scuola, bambine/i, ragazze/i e famiglie in un momento storico così complesso, anche attraverso l’indispensabile ausilio dei bibliotecari. Leggere a distanza ma virtualmente insieme è un modo in più per fare rete fra biblioteche civiche e scolastiche, per promuovere libri piacevoli e di qualità dai contenuti etici e sociali.Le Biblioteche civiche torinesi proseguono, inoltre, con i servizi gratuiti online: prestito di libri su prenotazione; estensione dei prestiti di ebook, lettura online di quotidiani e riviste nazionali e internazionali, fruizione di musica attraverso la piattaforma digitale MLOL; informazioni bibliografiche e di comunità; riproduzione di documenti; laboratori online di apprendimento delle lingue straniere, dell’italiano per stranieri, dell’utilizzo degli strumenti digitali (pc, smartphone, tablet, e-reader, piattaforme per collegamenti online); attività di aiuta-compiti per bambini e ragazzi; gruppi di lettura; decine di videoletture animate e di letture ad alta voce per bambini, selezionate con cura e proposte con professionalità e passione dai bibliotecari.

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Scuola: In calo le competenze degli alunni italiani in lettura, matematica e scienze

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 novembre 2020

Le competenze degli alunni italiani stanno peggiorando: a dirlo è il rapporto annuale Education and Training Monitor 2020 sulla situazione dell’istruzione nei 27 Paesi dell’Unione Europea. Il rapporto mette a confronto i nuovi dati (2019) con quelli di dieci anni prima (2009) e fa il punto sugli obiettivi di Lisbona, i benchmark che i Paesi sono impegnati a conseguire: inoltre, la rivista Tuttoscuola, per disporre di maggiori elementi di valutazione, ha inserito i dati del 2018 per valutare gli scostamenti sul breve periodo. “Il dato complessivo per certi aspetti è preoccupante, anche perché – spiega la rivista specializzata – in tutte e tre le competenze dei 15enni l’Italia registra livelli superiori (cioè peggiori) alla media dei Paesi dell’Unione”.A preoccupare è anche la scolarizzazione dei bambini di 4 anni: l’Italia scende per la prima volta sotto l’obiettivo fissato del 95%, fermandosi nel 2019 al 94,9%; l’anno prima era al 96,1% e nel 2009 al 99,8%. Va leggermente meglio, fortunatamente, sul fronte della dispersione scolastica, la cui media europea è del 10,2%: rispetto all’obiettivo di Lisbona del 10% nel 2009 in Italia gli abbandoni erano pari al 19,1%, mentre nel 2018 sono scesi al 14% e nel 2019 al 13,5%, quindi oltre due punti percentuali la media UE. A migliorare, anche se non in modo adeguato, è anche la percentuale di giovani italiani (fascia di età 30-34 anni) con un livello di istruzione terziaria (università) per i quali l’Europa ha fissato l’obiettivo al 40%: nel 2009 erano al 19%, nel 2018 la percentuale era salita al 26,9%, nel 2019 aveva fatto un altro piccolo passo avanti salendo al 27,6%, una percentuale ancora ben lontana dall’obiettivo fissato dall’Europa e dalla stessa media dei Paesi dell’Unione attestata al 40,3%. Il sindacato Anief, pertanto, torna a ribadire l’importanza di mettere a disposizione del corpo docente e dei discenti di adeguate attrezzatture e strumentazioni con connessioni adeguate. Ecco perché è estremamente necessario allargare la card docente anche ai precari, docenti e Ata. In tempo di Covid, tra l’altro, questa esigenza diventa ancora più impellente: come si può operare lo smart working, senza device, software professionali e reti internet? La stessa attenzione deve essere posta per una formazione adeguata, per svolgere la quale c’è oggi un contratto che la regolamenta.

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La grande festa italiana del 2020 dedicata alla lettura

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Roma, Si terrà dall’1 al 4 ottobre 2020 una grande manifestazione dedicata al libro e alla lettura che prevederà la presenza di circa 200 editori con un ricco calendario di incontri con autori italiani e stranieri, sia in presenza che in streaming. “Insieme – lettori, autori, editori” sarà un evento eccezionale per Roma e per il Lazio dopo i difficili mesi dovuti all’emergenza sanitaria. Un evento unico, e non ripetibile, nato dall’esigenza in questo anno particolare di restituire luoghi di incontro agli appassionati del mondo del libro e per trovare un nuovo modo di stare “insieme”.
La grande festa del libro di inizio ottobre animerà l’Auditorium Parco della Musica – nell’area pedonale, nei giardini pensili come in alcuni spazi interni – il Parco Archeologico del Colosseo – tra la Basilica di Massenzio, lo Stadio Palatino e il Tempio di Venere – e il quartiere Eur con una anteprima speciale che inaugurerà la manifestazione il 30 settembre.Il programma generale dell’evento sarà a cura di un comitato editoriale composto da Silvia Barbagallo, Andrea Cusumano, Michele De Mieri, Lea Iandiorio, Rosa Polacco e Marino Sinibaldi. Insieme nasce da un’idea di Letterature, Libri Come e Più libri più liberi ed è un progetto promosso dal Mibact, per il tramite del Centro per il libro e la lettura, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale. È organizzato da AIE (Associazione Italiana Editori), Istituzione Biblioteche di Roma e Fondazione Musica per Roma in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e Zètema Progetto Cultura.

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Lettura e consumi culturali nell’emergenza Covid-19

Posted by fidest press agency su martedì, 14 luglio 2020

Sarà presentato il prossimo 16 luglio il primo rapporto dell’Osservatorio sulla lettura e sui consumi culturali nelle famiglie durante l’emergenza Covid-19, a cura del Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dell’Associazione Italiana Editori (AIE). L’evento sarà trasmesso in diretta online a partire dalle 11.00 sui siti del Cepell e di AIE e sui profili Facebook del Centro per il libro e la lettura e di Più libri più liberi. Si tratta della prima indagine in Europa di questa portata in grado di analizzare in tempi così brevi e con tale approfondimento l’impatto della pandemia e della successiva crisi economica sul settore editoriale.
Con la moderazione di Paolo Conti (Corriere della Sera) e dopo un saluto di Paola Passarelli (Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo), interverranno Angelo Piero Cappello (direttore Cepell), Diego Marani (presidente Cepell) e Ricardo Franco Levi (presidente AIE). Illustrerà l’indagine Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE).Come stanno cambiando lettura e consumi culturali? Chiusi in casa gli italiani hanno letto di più? E che cosa, libri o eBook? È aumentata la concorrenza di altre forme di intrattenimento e consumo culturale? Che ruolo hanno giocato le biblioteche? Quali sono oggi gli indicatori da monitorare per sviluppare efficaci politiche di promozione della lettura? Sono alcune delle domande a cui questo primo report risponde.La presentazione del 16 luglio è il primo passo pubblico di un ampio progetto di ricerca in collaborazione tra Centro per il libro e la lettura ed AIE, e con il contributo di Pepe Research, per capire come è cambiata la lettura nei due mesi di eccezionalità dell’emergenza e come – e in quale direzione – cambierà prossimamente, trasformazione che verrà analizzata grazie a una successiva rilevazione a settembre-ottobre. Il progetto si concluderà quindi a novembre con la pubblicazione di un rapporto di ricerca che raccoglierà i risultati emersi e individuerà una serie di iniziative organiche per la promozione della lettura e il sostegno alle aziende della filiera del libro.

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Cervia è una “città che legge”

Posted by fidest press agency su domenica, 12 luglio 2020

Cervia è stata inserita nell’elenco dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica “Città che legge” per il biennio 2020/2021.La qualifica “Città che legge” è promossa dal Centro per il libro e la lettura o, organo del MInistero per i Beni Culturali, d’intesa con l’ANCI, che promuove e valorizza l’Amministrazione comunale che si impegna a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso la qualifica di “Città che legge” si riconosce la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore condiviso in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Il Comune di Cervia ha conseguito tale riconoscimento per il biennio 2020/2021 ed è inserito in elenco nella sezione “Comuni da 15.001 a 50.000 abitanti”. Con tale qualifica l’Amministrazione comunale si impegna a dar vita ad un Patto locale per la lettura e potrà partecipare ai bandi che il Centro per il libro e la lettura pubblicherà per attribuire contributi economici, premi ed incentivi ai progetti più meritevoli. Queste le parole di Michele Fiumi, Assessore alla cultura: “Bellissimo traguardo che ci permettere di progettare una città più bella dove far crescere uomini e donne migliori. La lettura dei libri e la parola come strumenti di creazione di cittadini evoluti, consapevoli, aperti, partecipi nella costruzione della città ideale. Un traguardo ma anche uno stimolo a continuare ad ad alimentare questa città che legge per creare cittadini coscienti e consapevoli dell’importanza del libro per stimolare la mente, ridurre lo stress, aumentare le conoscenze e le capacità di ragionamento e di attenzione. Il periodo della quarantena ci ha insegnato che attraverso la lettura eravamo tutti un po’ meno soli e un po’ più ricchi nella mente e nell’animo. Non dimentichiamo questo saggio insegnamento!”

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Riscoprire i piaceri della lettura

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 aprile 2020

In questo periodo di isolamento sono tanti gli italiani che stanno riscoprendo alcune delle loro passioni e aspirazioni. C’è chi ha iniziato quel corso di pilates procrastinato da mesi, chi si sta impegnando nello studio di una nuova lingua, ma soprattutto sono sempre più numerosi quelli che, avendo maggiore tempo a disposizione, si stanno dedicando alla lettura.Pur non essendo una nazione di lettori incalliti, la quarantena sta dando l’opportunità anche agli italiani più pigri di aprire le pagine di un libro e ritagliarsi del tempo per sé.Parliamo di pagine perché, secondo il sondaggio che Wiko, il brand franco-cinese di telefonia, ha effettuato sui suoi follower di Instagram, nel 78% dei casi il libro cartaceo è preferito ai vari e-book e supporti digitali. Il fascino della carta resta intatto e, c’è di più, la trama del libro – spesso riportata sulla sovraccoperta – è ciò che conquista il 60% dei lettori.È così che Wiko, da sempre sostenitore di un utilizzo moderato, etico e coscienzioso dello strumento smartphone, ha voluto supportare questa virtuosa riscoperta della lettura interpellando una nota “book influencer” italiana, Petunia Ollister.Petunia, che fotografa con la tecnica del flat lay le sue book breakfast su Instagram fornendo spunti di lettura ai suoi follower, ha fornito 3 utili consigli a Wiko per affascinare e formare i nuovi lettori di domani.
Quali libri riscoprire? È il periodo giusto per affrontare con la dovuta tranquillità i libri di grande mole – consiglia Petunia – quelli che ci hanno sempre un po’ spaventato per il timore di non riuscire ad arrivare alla fine. Autori classici come Victor Hugo, Fëdor Dostoevskij, Honoré de Balzac, Charles Dickens, Thomas Mann ma anche contemporanei come David Foster Wallace, Don DeLillo, Haruki Murakami e Stephen King sono ideali per farci compagnia in queste lunghe giornate.
In quali momenti leggere? Siamo tutti in casa, si sa, ma non siamo in vacanza, motivo per cui il tempo di lettura deve essere scelto accuratamente tra gli impegni di lavoro e quelli che impone la vita familiare. Il miglior momento per leggere, secondo Petunia, è la sera dopo cena, con lo stesso spirito con cui si affronta una serie TV «chissà cosa succederà adesso?». Ma anche la mattina, prima di affrontare il lavoro, come quando recandoci in ufficio ci ritagliamo il tempo per leggere sui mezzi pubblici.
Ben il 74% dei rispondenti alla survey di Wiko sostiene di leggere tra le mura domestiche, molto più che in viaggio (26%). Ecco quindi che questa quarantena potrà essere vissuta alternando il più moderno e tecnologico smartphone al classico libro.

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