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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Posts Tagged ‘liberale’

Con la scissione del Pd Renzi può trasformare la sinistra in senso liberista?”

Posted by fidest press agency su domenica, 26 febbraio 2017

michele emiliano“Ieri ho letto con stupore il colloquio di Francesco Giavazzi con ‘Il Foglio’. La tesi? Con la scissione del Pd Renzi può trasformare la sinistra in senso liberista”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da “Il Giornale”.“Il professor Giavazzi dice che Renzi, sfruttando anche la scissione del Pd, potrà portare il liberismo a sinistra. Sbagliato! Renzi dovrà, invece, coprirsi a sinistra dalle bordate che arriveranno da Orlando e da Emiliano. Per non parlare della strategia che l’ex segretario dovrà mettere in campo per osteggiare la possibile buona riuscita dell’operazione messa in atto da Bersani-D’Alema. Allo stesso tempo Renzi dovrà lasciar intravvedere il suo finto ‘moderatismo’ tentando di conservare il pacchetto di voti post democristiani che ancora il suo Pd riesce a raccattare.Per riuscire in quest’impresa Renzi farà zig zag su tutto. Viva i giovani e i pensionati, viva i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici, viva gli studenti e i baroni universitari, viva la famiglia e le unioni civili, viva la green economy e i petrolieri, viva gli obbligazionisti truffati e i banchieri, viva il risparmio dei cittadini e i finanzieri della City, viva i magistrati e la riforma della giustizia dalla parte dei cittadini. Farà come ha fatto nei suoi mille giorni a Palazzo Chigi: il populista peronista 4.0. Altro che liberismo, caro Giavazzi, tornerà con prepotenza la logica delle mance, dei bonus, delle marchette, degli annunci. E lo dice un suo collega che in questi anni ha vissuto ciò di cui parla dalla faticosa trincea del Parlamento e non dalle vellutate e prestigiose colonne della prima pagina del ‘Corriere della Sera’.Renzi inaugurerà lo ‘zigzaghismo’, una riedizione in salsa fiorentina del fallimentare ‘maanchismo’ di veltroniana memoria. Una sciagura per ciò che resta del Partito democratico (o Partito di Renzi che dir si voglia) una sciagura per l’Italia, per i suoi conti, per la sua credibilità internazionale.Un pericolo al quale il centrodestra unito di governo dovrà rispondere con una proposta autentica e credibile, per dare speranza al Paese, per invertire la marcia, per completare quelle riforme che, forse Giavazzi dimentica, sono già la storia del buon governo di Silvio Berlusconi in dieci degli ultimi vent’anni”.

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“Innovation & Growth: a process entangling public and private sectors”

Posted by fidest press agency su giovedì, 3 settembre 2015

comoComo 17 e 18 settembre presso l’Auditorium Spazio dello Sheraton Lake Como Hotel il workshop sarà dedicato a “Innovation & Growth: a process entangling public and private sectors”. La linea guida del workshop sarà proprio il fenomeno dell’entanglement, l’intreccio indissolubile tra pubblico e privato, ricerca e industria, distruzione creativa ed evoluzionismo industriale, politiche economiche e finanza che, se non si trasforma in un groviglio, può portare magicamente al fiorire del processo innovativo.
Il workshop sarà suddiviso in sette sessioni durante le quali si parlerà del ruolo dello stato nel processo di innovazione, analizzando sia l’approccio liberale sia quello conservatore; delle politiche nazionali e regionali a supporto dell’innovazione; del rapporto di collaborazione tra le imprese e il mondo della ricerca e dell’università; degli incubatori e dei Parchi Scientifici Tecnologici; di proprietà intellettuale, analizzando sia l’approccio “open” sia quello “proprietario”; dei vari meccanismi di finanziamento e, infine, di alcune storie di successo come, ad esempio, quelle di Coelux e D-Orbit (Lomazzo, IT), Energy Power System (Troy, Michigan, US) e Amypopharma, (Milano, IT).Sarà possibile iscriversi fino al giorno prima del workshop al costo di 250 euro. La tariffa comprende workshop, coffee break, pranzi e cena sociale.Per gli studenti sono previste due tariffe speciali: 170 euro (workshop, coffee break, pranzi e cena sociale) e 110 euro (workshop, coffee break e pranzi; cena sociale esclusa).
Il workshop è organizzato con il sostegno di UNICREDIT (main sponsor), Università degli Studi dell’Insubria, Eldor Corporation, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, SysBio – Centro di Systems Biology (Università degli Studi Milano-Bicocca).

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Rubbettino lancia il portale Biblioteca liberale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 ottobre 2014

Più libri più liberi 2010_Foto di Jacopo Pergameno_Courtesy AIE_Associazione Italiana Editori_PANORAMICA_E’ on line Biblioteca liberale http://www.bibliotecaliberale.it, il portale della Rubbettino editore dedicato al liberalismo. Un luogo di incontro, discussione, confronto e approfondimento del pensiero liberale. Grazie a un potente motore di ricerca powered by Google la piattaforma si configura come la più ricca risorsa on line in lingua italiana dedicata al liberalismo. È possibile non solo sfogliare la sezione del catalogo Rubbettino dedicata al liberalismo (più di 300 titoli, cartacei e ebook, che fanno di Rubbettino l’editore italiano più attento a questa tradizione culturale) ma soprattutto fare ricerche per parole chiave all’interno dei libri. Per questo motivo Biblioteca liberale è strumento di lavoro e di ricerca imprescindibile per chi si occupa di tematiche liberali. Vi sono infine due sezioni che mettono gratuitamente a disposizione del visitatore documenti testuali e video originali.

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:…Insomma amo il pensiero liberale e odio il comunismo

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 aprile 2012

(Osservazione di un lettore de Il Messaggero del 15 aprile 2012, al quale ho voluto rispondere) E Rosario Amico Roxas così commenta: ” A cultura di filosofia politica stai messo proprio male! Non sarebbe una critica se avessi taciuto, ma alla tua decente ignoranza aggiungi il vezzo di voler dire la tua, scivolando in una palese contraddizione, come se tu stesso avessi collocato una buccia di banana sul tuoi cammino. Da innamorato del pensiero liberale, dovresti, quanto meno, cercare il dialogo con il pensiero comunista. Il liberalismo è finito, stritolato dal liberismo associato al capitalismo e alla finanza creativa; nel liberismo viene esaltato il mercato, ma solo quello dominato dal più forte e dal meno dotato di scrupoli etici, fino a raggiungere l’agognata meta del “materialismo edonistico”:tutto è mercato, anche il lavoro attraverso lo sfruttamento; anche l’etica attraverso la logica della corruzione; anche i sentimenti attraverso le generose donazioni dei vari “fruitori finali”; l’uomo, come entità unica irripetibile viene posto ai margini della storia, come un suppellettile facilmente sostituibile. La medesima cosa accade con il comunismo e il “materialismo storico” che lo identifica: attraverso strade differenti giungono alla medesima meta dove i più forti prevalgono sulla stragrande maggioranza della popolazione; l’uomo rimane ai margini della Storia, trasformato in un numero che compone una massa amorfa e priva di identità. Così anche nel comunismo l’uomo non è il fine della storia ma solo una delle tante tessere che compongono l’assurdo mosaico che ci stanno facendo vivere tanto il liberismo che il comunismo. (Rosario Amico Roxas)

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Patrimoniale: svolta liberale del premier

Posted by fidest press agency su giovedì, 3 febbraio 2011

“Capezzone non si illuda: stavolta nel tranello del ‘PD partito delle tasse’ non cadrà nessuno.  È  un film che abbiamo già visto: mistificazioni, negazione della verità, campagne orchestrate di comunicazione fondate su un unico messaggio reiterato ossessivamente. Nel 2006 riuscirono a farla franca e a recuperare consensi, giovandosi soprattutto delle posizioni ideologiche e di retroguardia brandite da una parte della sinistra radicale e massimalista. Oggi – e lo dico anche a Bertinotti che stamane ha voluto rispolverare la patrimoniale, forse in preda alla nostalgia  – quelle posizioni non appartengono al PD e non appartengono al centrosinistra. Lo ripeteremo  fino alla saturazione: primo, non abbiamo mai proposto, e mai proporremo, l’introduzione della patrimoniale. Secondo, i livelli della pressione fiscale sono i più alti di sempre:  43,5%, alla faccia delle eterne promesse del premier. Terzo, il PD ha presentato pubblicamente un suo pacchetto di proposte sul fisco, sull’impresa, sulla famiglia, sui giovani, che non solo non prevedono alcun aumento della pressione fiscale ma che, in parte, possono essere realizzate anche a costi zero, attraverso una riqualificazione intelligente e coraggiosa della spesa pubblica. Venerdì e sabato porteremo avanti il percorso avviato a Roma e a Varese per presentare nell’Assemblea nazionale del PD le altre nostre idee sul Paese che vogliamo costruire o, meglio,  ricostruire.  In tre anni il governo non  ha fatto nulla né sul versante fiscale, né su quello, fondamentale, del sostegno alla crescita. La svolta liberale di Berlusconi è un’illusione, un gioco di prestigio, nient’altro che una ‘fiction’ come quella che sta sceneggiando con la sua verità alternativa sul ‘ruby gate’”. Lo scrive sul sito di TrecentoSessanta, Paola De Micheli, deputato  e responsabile PMI del PD e tra i fondatori dell’Associazione di Enrico Letta.

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Il pensiero liberale per bocca di Putin

Posted by fidest press agency su mercoledì, 28 aprile 2010

“L’idea di far tenere a Vladimir Putin lezioni di pensiero liberale, susciterebbe un moto di incredula tenerezza per la confessata ignoranza abissale, se Silvio Berlusconi non fosse il più importante uomo di stato italiano. Siccome lo è, la sua idea di far tenere a Putin lezioni di pensiero liberale suscita solo un rigetto  sdegnato per l’evidente tentativo di raggirare gli italiani spacciando come liberale il vissuto di un dirigente del KGB russo, prima comunista e da anni rigido autocrate”. “Ancora una volta, il Presidente del Consiglio continua a non capire che il pensiero liberale non può essere un optional con cui farsi bello”. (fonte federazione liberali)

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“Un liberale attento alla realtà”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 aprile 2010

Roma, 9 aprile dalle 9,10 alle 14 sala del Tempio di Adriano – Piazza di Pietra Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed economia Fondazione David Hume Centro Einaudi Seminario di studi su Ralf Dahrendorf Un liberale attento alla realtà”con la collaborazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Apre il convegno: Roberto Einaudi a nome dei presidenti degli enti organizzatori. ore 9,35 – Saluto di Elisabetta Olivi, Rappresentanza in Italia della Commissione europea ore 9,50 –Proiezione filmato su Dahrendorf. Seguono le relazioni di Piero Ostellino: “Libertà e conflitto”. Guy Verhofstadt*: “Europa: un progetto da completare,” Dino Cofrancesco: “Dahrendorf, gli intellettuali e il costruire la libertà”. Csilla Hatvany: “Libertà e dimensione globale”. Carlo Scognamiglio Pasini: “Economia di mercato e globalizzazione regolata”. Si passa, poi, agli interventi e alle testimonianze di Giuseppina De Sanctis, Valerio Zanone, Beatrice Rangoni Machiavelli, Luca Anselmi, Pier Luigi Barrotta, Vincenzo Ferrari, Luca Diotallevi, Giacomo Marramao, Raffaello Morelli,  conclude: Franco Chiarenza

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Vittoria centrodestra, spinta liberale in Europa

Posted by fidest press agency su martedì, 29 settembre 2009

“La vittoria della Merkel e degli alleati liberali di Westerwelle rappresenta il segnale più forte di rinnovamento politico e sociale di un Europa che vuole superare l’immobilismo di una certa sinistra senza idee né programmi condivisi”. Lo dichiara Aldo Di Biagio, responsabile italiani nel Mondo del PdL. “Dopo undici anni torna al governo della Germania una coalizione formata dal partito cristiano-democratico (Unione Cdu/Csu) e dai liberaldemocratici (Fdp) – continua – che al momento può contare su di una solida maggioranza, e che invita al riflettere sul futuro politico dell’Europa tutta”. “Molti nostri connazionali residenti in Germania – sottolinea Di Biagio – hanno espresso le loro preferenze contribuendo a definire la vittoria del centrodestra, confermano l’andamento delle elezioni europee: infatti non dimentichiamo che in Germania gli elettori di origine italiana o in possesso della doppia cittadinanza sono circa 20mila”. “Le elezioni tedesche sottolineano ancora una volta la forza di una leader capace e carismatica come Angela Merkel, – conclude – oltre alla volontà da parte del popolo tedesco di innovarsi e di riconoscere nel dinamismo politico dei liberali e dei cristiano democratici la chiave del futuro del Paese e del superamento della crisi economica. Emerge l’esigenza di archiviare l’esperienza della Grosse Koalition, fatta di sfumature diverse a volte critiche e limitate, a vantaggio di posizioni chiare e maggiormente pragmatiche.  La sinistra, con i suoi programmi retrò e con la sua demagogia improduttiva ha perso un’altra partita in Europa, ma lascia emergere un’occasione di analisi che ci si augura serva anche alla nostra controparte italiana”.

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Pannella scrive a Fini

Posted by fidest press agency su domenica, 28 giugno 2009

“Presidente, molti dei convenuti radicali alla ormai tradizionale “Assemblea dei Mille autoconvocati” rappresentano la metamorfosi “antifascista” del male fascista, di questo erede assai più che degli ideali e degli obiettivi ad esso opposti (nelle sue molteplici forme autoritarie e totalitarie, comuniste incluse) che furono, e apparvero, alla fine vincenti, quali legittimazioni nuove del Potere statuale, ordinamentale, anche e soprattutto “globale”, mondiale. Altri si riferiscono ai corsi e ricorsi vichiani. Sta di fatto, ma non di diritto, che essi hanno ragione di ritenere – in probabile sintonia con il popolo “sovrano” – che l’Italia non sia più, e da tempo, una Democrazia, uno Stato di Diritto. E hanno, quindi, come obiettivo ideale e politico il costruirli, il renderli “vigenti” con le armi, con i mezzi della prefigurazione nonviolenta e tollerante, laica e liberale, federalista (kantiana per “profezia” filosofica) e politica, secondo la visione  – europea ma anche globale – di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, del Manifesto di Ventotene. La nostra e sua Resistenza sembra sempre più drammaticamente ardua, fino ad apparire probabilmente – di nuovo – “perdente”. La militanza nonviolenta italiana ne risulta a volte una smentita, uno spiraglio, una forma esplicita di speranza.  La religiosità crociana e quella capitiniana, convergenti pur nella loro profonda diversità; quella risorgimentale, europea, sturziana e degasperiana, cattolico-liberale; con quella delle minoranze riformate alla M.L. King in tutto il mondo; il monachesimo buddista, non solamente tibetano (con la straordinaria testimonianza del Dalai Lama); il mondo missionario e del volontariato civile: tutto questo è – nel suo assieme, nella sua unità profonda – sottovalutato, quando non del tutto ignorato. Perché, Presidente Gianfranco Fini, questo pubblico omaggio, questo audace, e per me necessario, saluto radicale, e a nome dei Radicali, in occasione (anche se non – almeno formalmente – “a nome”) dell’Assemblea di Chianciano? Perché abbiamo in molti (anche, crediamo, nel “popolo sovrano”) il sospetto, l’intuizione, il conforto che Lei rappresenti, o quanto meno annunci, quella “metamorfosi del bene” antitotalitaria, laica, liberale, costituzionale e quindi antifascista, che invece, sotto mentite spoglie, gli eredi dei vincitori del 1945/48 hanno tradotto in un sessantennio partitocratico e come tale antidemocratico, riproposizione del Disordine Costituito in Italia e (forse, temiamo) anche in Europa. La risposta a questo interrogativo è in un solo semplicissimo motivo: perché Lei opera dimostrando di avere e rispettare, nell’esercizio delle Sue funzioni istituzionali e anche di quelle civili che non sono in esse incluse, un forte, reale senso dello Stato. (Marco Pannella)

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