Per ovviare al caldo quando siamo al mare, è d’obbligo trascorrere più tempo in acqua. Piccoli trucchi possono rendere ancora più prezioso il tempo trascorso in ammollo.“L’acqua è un elemento meraviglioso e va sfruttata fino in fondo la sua capacità di non far sentire la fatica nei movimenti. Oltre a essere piacevole come sensazione, ci sentiamo più leggeri e non sentiamo alcun dolore alle articolazioni. Il motivo? Non c’è alcun affatichiamo perché l’acqua elimina l’attrito e possiamo fluttuare leggeri. Non ci sono neppure limiti di età e condizioni particolari, visto che è consigliabile anche alle persone più anziane o alle donne in gravidanza. Ma attenzione – continua REGAZZOLA – perché per ottenere i migliori risultati, serve che entriamo in acqua fino a quando il livello è appena sotto l’ombelico e manteniamo un passo normale per 10-15 , meglio ogni mattina. Le articolazioni ringrazieranno, visto il conseguente potenziamento dei muscoli, della circolazione venosa e arteriosa, e l’inevitabile stimolazione dell’attività cardiaca. La stessa passeggiata ma sul bagnasciuga non ha gli stessi effetti perché può nascondere fastidiosi ostacoli come buche, bambini che sfrecciano o conchiglie affilate”.D’estate anche le montagne si popolano di provetti scalatori che troppo spesso non considerano seriamente le basi per affrontare una salita o per superare la discesa. “Ci sono semplici regole anche il montagna, a partire dall’equipaggiamento fatto di semplici racchette che offrono un appoggio in più, o di calzature che proteggono meglio la caviglia. Un deterrente spesso sottovalutato è la stanchezza che incide sul controllo dei movimenti come anche un pasto troppo abbondante rallenta i riflessi e la capacità di reagire agli ostacoli. Intervenire tempestivamente su una distorsione significa fermarsi e immobilizzare la zona colpita con una fasciatura rigida o con del ghiaccio. A seconda del livello di gonfiore e dolore – conclude REGAZZOLA – sarà importante una valutazione postuma dello specialista per definire un possibile piano terapeutico. Insieme alla borraccia, suggerisco di inserire sempre nello zaino anche un piccolo kit con ghiaccio istantaneo, garza e antidolorifico. Meglio sempre averlo nelle trasferte: per la legge di Murphy ci serve sempre quando lo abbiamo dimenticato!”.
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Al mare e in montagna: i movimenti che fanno bene (e male) a gambe, caviglie e ginocchia
Posted by fidest press agency su venerdì, 29 luglio 2022
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Il mondo è diviso in due movimenti ideologici: quello che è e quello che ha
Posted by fidest press agency su giovedì, 27 agosto 2020
Quando leggo i dati del rapporto Oxfam per il World Economic Forum 2018 lo sconforto mi lascia profondamente depresso. Abbiamo creato una società “mostruosa”.
Basta leggere questi scarni dati per avere la misura del male che ci stiamo facendo: “Le 42 persone più ricche del mondo possiedono un patrimonio pari a quello dei 3,7 miliardi di persone più povere. Nel corso del 2017, ogni due giorni una persona è diventata miliardaria, mentre il 50 per cento più povero della popolazione mondiale non ha visto aumentare neppure di un centesimo la ricchezza a sua disposizione. Il divario tra ricchi e poveri nel mondo continua ad aumentare e ha raggiunto ormai squilibri insostenibili sia da un punto di vista etico sia economico. Sebbene sia vero, infatti, che il numero di persone costrette a vivere in condizioni di povertà estrema è stato dimezzato tra il 1990 e il 2010, “le disuguaglianze sono aumentate nello stesso periodo: 200 milioni di persone in più avrebbero potuto essere salvate dall’indigenza”. A questo punto non credo si possa aggiungere altro se non sopraggiungesse forte e cocente la rabbia su questo dramma che condanna senza appello la stragrande maggioranza della popolazione mondiale ad un presente e ancor più un futuro senza un briciolo di speranza per tempi migliori.
E mi chiedo: ma di che pasta siamo? E come è possibile che così pochi soggetti riescano a controllare e a condizionare tantissime persone fino a costringerli a vivere nella miseria pur facendo loro nutrire una speranza per un avvenire migliore? E’, chiaramente, una palese illusione. È un miraggio sotto il sole cocente del Sahara eppure sono numerosi coloro che lo credono reale. La nota dolente è anche un’altra. È che la cultura è messa in ginocchio dall’ignoranza degli opportunisti che pur di conservare il loro primato non si fanno scrupolo di adottare tutte le iniziative necessarie per rendere le masse asservite ai loro poteri. Ed è così che la lotta si rende più sofisticata ed insidiosa passando, dai campi di battaglia dove il numero dei contendenti può fare la differenza, alle applicazioni tecnologiche sempre più avanzate dove il fine ultimo è quello del controllo delle menti per renderle docili ai loro voleri. In questo senso si deve prefigurare il furto di milioni di identità per assoggettarle alla dipendenza e alla cancellazione delle loro volizioni per sostituirle con quelle delle forze dominanti. O tempora, o mores! (Riccardo Alfonso)
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Conti correnti, al via i controlli sui movimenti in contante
Posted by fidest press agency su venerdì, 6 settembre 2019
Partono da Settembre 2019 i monitoraggi e le segnalazioni alla Banca d’Italia dei movimenti in contante sui conti correnti nell’ambito delle regole fissate dalle norme antiriciclaggio, al fine di rilevare eventuali violazioni, secondo quanto previsto dal un Provvedimento di Marzo scorso.Da questo mese infatti le banche, Poste italiane, le finanziarie, gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica dovranno comunicare mensilmente alla Banca d’italia (più precisamente all’UIF, Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) i movimenti in contante di importo pari o superiore a 10.000 euro effettuati nel corso di ogni mese solare anche attraverso operazioni frazionale di importo pari o superiore a 1.000 euro.
La rilevazione è effettuata tramite le cosiddette “comunicazioni oggettive”, comunicazioni telematiche che vanno inviate a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di riferimento ed entro il 15 del secondo mese successivo.La prima comunicazione sarà effettuata entro il 15/9/2019 con riferimento ai mesi di aprile maggio giugno e luglio.I dati saranno utilizzati per la verifica di operazioni sospette e per valutazioni in merito ad eventuali attività di riciclaggio o finanziamento al terrorismo.
Si fa presente in merito che le operazioni cosiddette “sospette” sono già oggetto di segnalazione obbligatoria, possono essere di varia natura (versamenti, bonifici, etc.) e non per forza collegate a movimenti in contante.
Non è detto, infatti, che una comunicazione oggettiva riguardi una “operazione sospetta”, ed anzi il collegamento può essere escluso quando i movimenti non sono collegati ad altre operazioni che facciano desumere operazioni sospette o non sono effettuati da clienti ad elevato rischio di riciclaggio.
E’ evidente quindi come le valutazioni siano complesse, non prevedibili nel dettaglio, con il coinvolgimento soprattutto di ditte e aziende ma anche di privati, in un’ottica prevalentemente anti-riciclaggio ma probabilmente anche anti-evasione fiscale, visto che nelle sue indagini e valutazioni l’UIF potrà avvalersi della Guardia di Finanza.
Si ricorda, infine, che per quanto riguarda i contanti esiste da anni un limite a quelli utilizzabili per i pagamenti, attualmente di 3.000 euro, sempre nell’ambito delle norme antiriciclaggio. Questa soglia -che si riferisce ad un divieto- NON riguarda i prelievi in contante dal conto corrente, che, stante l’obbligo di segnalazione già detto, rimangono liberi. (Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo)
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Bologna, USB: serve un ente regolatore che controlli i movimenti di merci e persone
Posted by fidest press agency su sabato, 11 agosto 2018
Ancora gas che esplode. Per noi ferrovieri il gas che si sversa da una cisterna, che si spande ovunque e poi prende violentemente fuoco vuol dire solo una cosa: Viareggio. L’altro giorno è successo in Emilia Romagna anziché in Toscana, sull’asfalto di una autostrada invece che sui binari ma l’effetto è stato simile.Così come la domanda che ci ponemmo allora e che si riaffaccia oggi: come è potuto accadere? Norme, controlli, regolamenti: non sono serviti a nulla? Indagini e accertamenti faranno luce sulle dinamiche ma oggi resta lo sbigottimento. Se per la strage di Viareggio, e solo grazie alla fermezza e alla volontà dei cittadini e dei familiari delle vittime, uno spiraglio di luce si è aperto sull’accaduto, non è difficile immaginare che domani venga tutto dimenticato o scavalcato da altre notizie mentre altre situazioni di rischio si ripeteranno senza sosta.Per questo, e non solamente, i ferrovieri di USB sono da anni impegnati nella richiesta di istituzione di un ente regolatore che controlli dove, come e quando si debbano muovere persone e merci; nel rispetto della sicurezza, della salute, della sostenibilità e dell’economia del Paese. Questo mentre chi intende solo il profitto e la rendita sopra ogni altra opzione ci vuole ingannare con teorie come quelle della ‘sicurezza sostenibile’ . Ancora una volta parole per nascondere la realtà.
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Movimenti delle donne e maternità surrogata
Posted by fidest press agency su sabato, 21 aprile 2018
Su questi due focus si concentra il nuovo progetto di ricerca WoMoGeS (Women’s movements and gestational surrogacy) – promosso dalla ricercatrice Daniela Bandelli con la supervisione scientifica del Prorettore alla Ricerca e all’Internazionalizzazione dell’Università LUMSA, la prof.ssa Consuelo Corradi – che ha ottenuto il finanziamento europeo Marie Skłodowska-Curie Actions Individual Global Fellowship. Si tratta di una prestigiosa borsa del programma Horizon 2020 dedicata alla formazione d’eccellenza e alla mobilità dei ricercatori, borsa che quest’anno è stata vinta da 6 progetti nel panel per le Scienze Sociali con enti di ritorno italiani. WoMoGeS della LUMSA è uno di questi 6 progetti selezionati.
Il progetto WoMoGeS farà luce sull’attivismo dei movimenti delle donne in quattro diversi paesi: Italia, India, Messico e Stati Uniti. In particolare, esplorerà le categorie concettuali utilizzate da questi movimenti nel definire la pratica della maternità surrogata, le rappresentazioni proposte, la condivisione di posizioni con altri movimenti sociali – come per esempio i movimenti LGBTQI e i movimenti pro-vita – e soggetti privati, le alleanze strategiche intraprese a livello nazionale e transnazionale, l’influenza dei contesti sociali sull’attivismo delle donne, e l’interazione tra i discorsi dei movimenti e le politiche sociali varate nei singoli paesi e dalle organizzazioni internazionali.Attraverso la comparazione dei casi studio e il coinvolgimento diretto di alcune attiviste nella discussione dei risultati, questo progetto contribuirà ad arginare il rischio che l’attivismo femminile sulla maternità surrogata si polarizzi come avvenuto per la prostituzione. Il progetto di ricerca WoMoGeS, coordinato dall’Università LUMSA, vedrà la partecipazione in qualità di partner della University of Texas (Austin), prenderà il via nella seconda metà di aprile 2018 e avrà una durata triennale.
Daniela Bandelli, sociologa e giornalista pubblicista, ha conseguito il dottorato in Australia alla University of Queensland, insegna sociologia e studi femminili al Dipartimento di Scienze umane della LUMSA e si occupa del ruolo dei movimenti sociali e dei media nella definizione dell’immaginario pubblico e delle politiche sociali in tema di famiglia, violenza e procreazione.
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Giornata di studio “Carisma e Istituzione in Movimenti e Comunità ecclesiali”
Posted by fidest press agency su martedì, 16 gennaio 2018
Roma 18 gennaio 2018, la Sala dei Cento Giorni del Palazzo della Cancelleria (al Corso Vittorio Emmanuele II) accoglie una Giornata di studio su “Carisma e Istituzione in Movimenti e Comunità ecclesiali”. Ad aprire i lavori il saluto di Maria Voce a nome dei Movimenti e Comunità promotori, e l’introduzione del Card. Kevin Farrell. Le relazioni della mattinata saranno tenute da mons. Piero Coda, Mons. Luis Navarro, P. Gianfranco Ghirlanda S.J., dal vescovo Christoph Hegge e moderate dal Card. Francesco Coccopalmerio. La sessione del pomeriggio affronta le “Questioni aperte” poste dai Movimenti e Comunità promotori e le prospettive tracciate da “Canonisti a confronto”: il Prof. J.M. Bahns e la Prof.ssa E. Di Bernardo. Paolo VI, in un discorso tenuto il 17 settembre 1973 al II Congresso internazionale di Diritto canonico, aveva invitato i partecipanti ad «approfondire l’opera dello Spirito che deve esprimersi anche nel Diritto della Chiesa». Dieci anni dopo veniva promulgato da Giovanni Paolo II il nuovo Codice di Diritto canonico e, sette anni più tardi, il Codice dei canoni delle Chiese orientali. In questa mutata situazione normativa della Chiesa cattolica hanno cercato collocazione le nuove realtà carismatiche denominate genericamente «movimenti e comunità ecclesiali».Questa espressione definisce realtà aggregative contemporanee che si presentano alla Chiesa con caratteristiche in parte note e in parte inedite, suscitando problemi canonici nuovi con i quali il legislatore si deve confrontare. D’altronde i due Codici vigenti non conoscono il termine «movimenti e comunità ecclesiali», motivo per il quale queste aggregazioni sono state collocate giuridicamente tra le associazioni di fedeli. Ma sarà il diritto delle associazioni in grado di sostenere le complesse dinamiche relazionali che la natura stessa dei movimenti e comunità ecclesiali suscita? La problematica canonica inoltre è ampliata dalla diversità di queste aggregazioni, originata dagli specifici carismi ricevuti da ciascuna di esse. Carisma collettivo per ogni aggregazione, nel quale però si
iscrivono le molteplici e non omogenee vocazioni personali dei singoli membri.Queste e altre questioni di attualità nella vita di movimenti e comunità ecclesiali hanno in questa giornata di studio uno spazio di approfondimento e dibattito aperto, in linea con la Lettera Iuvenescit Ecclesia ai Vescovi della Chiesa cattolica, che richiama «alla luce della relazione tra doni gerarchici e carismatici, quegli elementi teologici ed ecclesiologici la cui comprensione può favorire una feconda ed ordinata partecipazione delle nuove aggregazioni alla comunione ed alla missione della Chiesa» e fa sperare, anche dal punto di vista canonico, nell’individuazione di forme nuove, più adeguate ad esprimere al meglio i loro doni carismatici.Tale spazio di approfondimento e dibattito è anche frutto dell’impegno ad accrescere la comunione tra i movimenti e comunità ecclesiali, per essere un contributo alla comunione della Chiesa. Sono di particolare sprone le parole di papa Francesco del novembre 2014 al III Convegno mondiale dei Movimenti ecclesiali e delle nuove Comunità a questo proposito: «Non dimenticare che il bene più prezioso, il sigillo dello Spirito Santo, è la comunione», sottolineando che essa non può esistere in un movimento o comunità se non si integra nella comunione più grande che è la Chiesa. E sempre in quella occasione ha ricordato che «se una certa istituzionalizzazione del carisma è necessaria per la sua stessa sopravvivenza, non bisogna illudersi che le strutture esterne possano garantire l’azione dello Spirito Santo».
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Manifestazioni nel giorno della memoria
Posted by fidest press agency su venerdì, 13 gennaio 2017
Milano Sabato 14 gennaio 2017 in piazza Fontana a partire dalle ore 16,00. A distanza di settantadue anni dalla Liberazione dal nazifascismo assistiamo, in Europa, al preoccupante diffondersi di movimenti neofascisti, xenofobi e razzisti. Il rifiuto dello straniero, la chiusura delle frontiere mentali prima ancora che geografiche caratterizzano questi gravissimi fenomeni. Negli ultimi mesi a Milano e in Lombardia dobbiamo registrare il reiterarsi di manifestazioni e iniziative di tipo dichiaratamente fascista, in aperta contrapposizione ai principi della Costituzione repubblicana e alle leggi Scelba e Mancino. In questo quadro si colloca la preannunciata manifestazione nazionale neofascista di Forza Nuova, particolarmente preoccupante perché, oltre a offendere Milano Città Medaglia d’Oro della Resistenza, è previsto proprio a ridosso del Giorno della Memoria. Milano, città multietnica e antifascista vuole dare una risposta forte, pacifica e unitaria ai troppo frequenti episodi e manifestazioni di antisemitismo, xenofobia e razzismo che si svolgono in città e nei comuni dell’area metropolitana. Importanti, sotto questo profilo, sono state la decisa presa di posizione di tutte le forze democratiche e antifasciste e del Sindaco di Milano. (foto: anpi)
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Sfidiamo il presente!
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 settembre 2015
Roma giovedì 24 settembre alle ore 17 all’università La Sapienza (Giurisprudenza) verrà presentato l’evento: Sfidiamo il presente! (Roma, 24-27 settembre) – Lotte e conflitti nel movimento e per i movimenti. Sfidare il presente è un meeting nazionale costruito da molteplici realtà dei movimenti sociali antagonisti. Quattro giornate di dibattiti, eventi culturali e assemblee che mettono a tema differenti aspetti della crisi contemporanea e dei terreni di conflitto sociale: dalla scuola alle periferie, dalle nuove destre alle migrazioni, passando per il diritto all’abitare, i tagli al welfare e molto altro. Il programma dell’evento, ospitato all’università La Sapienza e all’interno di occupazioni abitative, vede l’intervento di accademici e protagonisti di lotte sociali provenienti da tutta Italia e da molti paesi: dal Black Lives Matter di Baltimora e Ferguson a George Caffentzis da New York alla questione curda con Uiki Onlus, da Valery Alzaga dall’Olanda e differenti esperienze inglesi, passando per la lotta per la casa con la PAH dalla Spagna e la lotta nei quartieri di Atene all’uruguaiano Raul Zibechi… E molto altro. Nel corso della conferenza stampa verrà presentato l’evento. (foto degage)
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“ReMare”, le opere di Rossana Ragusa in mostra allo Spazio cultura “Assenza”
Posted by fidest press agency su sabato, 8 agosto 2015
Pozzallo (RG) dall’11 al 22 agosto lo Spazio cultura “Meno Assenza” di Corso Vittorio Veneto ospiterà una personale dell’artista modicana Rossana Ragusa dal titolo “ReMare” a cura di Franco Rinzivillo (inaugurazione martedì 11, ore 21.00; visite: tutti i giorni, ore 9.00-13.00 e 18.00-23.00). La mostra è organizzata in collaborazione con la Galleria d’arte “Lo Magno” di Modica. All’inaugurazione sarà presente l’artista che eseguirà tre interventi musicali con chitarra e voce, mentre Giovanni Ragusa, docente del locale Istituto nautico, fornirà chiavi di lettura e spunti di riflessione sulle opere esposte.
il titolo della mostra, nella sua valenza polisemica, vuol essere un omaggio a quel mare che unisce e divide i popoli, che è viaggio e scoperta. Ma anche metafora dell’esistenza con le sue tempeste e bonacce, le secche e gli abissi. Allude anche all’atto del vogare, dell’avanzare tra le onde a colpi di remi, compiendo uno sforzo individuale che è nullo se non è ben sincronizzato con i movimenti degli altri: un invito dunque, ad abbandonare l’individualismo di massa e a procedere uniti sul cammino della solidarietà e della fratellanza.
Il percorso espositivo comprende una sessantina di opere e installazioni, realizzate tra il 2002 e il 2015, con le tecniche dell’acrilico su tavola e su sassi di fiume. In esse si riflette la poetica visionaria dell’artista, che scaturisce dall’interdipendenza del tutto in un universo dove ogni cosa ha un’anima e dall’ascolto delle vibrazioni della materia, del legno, della sabbia, dei sassi levigati dall’acqua. La sua è una pittura apparentemente naïf, ma in realtà nutrita di vasti riferimenti artistici e letterari, che spaziano dal Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi alle poesie mistiche del persiano Rumi, dall’astrattismo ed espressionismo mitteleuropeo all’arte murale messicana. La Ragusa dipinge fiori, volti, occhi, isole, pianeti, in una esplosione di azzurri, gialli, aranci accesi dove parole e brani di poesie piovono come dentro un sogno.
Rossana Ragusa (Modica, 1980) formatasi artisticamente tra Ragusa e Firenze, dove ha conseguito la laurea specialistica in Arti visive e discipline dello spettacolo, è poetessa, cantautrice, fotografa e pittrice. Ha partecipato a numerose collettive e personali.(foto: Rossana Ragusa)
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Incontro D.C. a Roma
Posted by fidest press agency su martedì, 17 gennaio 2012
Roma venerdì 20 gennaio ore 10 sala convegni dell’hotel Portamaggiore Antonino Magistro Presidente Nazionale Vicario D.C. e il segretario Angelo Sandri terranno un incontro con i movimenti politici, i partiti le associazioni, la libera società civile, i sindacati autonomi di ispirazione centro, centro-destra, cattolica, cristiana che si rifanno ai valori fondanti della Democrazia Cristiana, la forza che ha fatto grande l’Italia.(n12904)
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I rischi del regime democratico
Posted by fidest press agency su giovedì, 16 giugno 2011
Il clima di fiducia nei confronti dello Stato e delle sue diramazioni è, in Italia, molto basso. Secondo i più recenti dati dell’Itanes soltanto il 24% degli intervistati risponde che “ci si può fidare della maggior parte della gente”. Mentre addirittura il 74% afferma che “non si è mai abbastanza prudenti con la gente”. Inoltre emerge che soltanto il 18,7% degli italiani era iscritto ai sindacati, associazioni di categoria e movimenti, il 20,4% vi era stato iscritto in passato. Infine il 61% degli italiani non era mai stato iscritto né ai sindacati, né ad associazioni di categoria, né a partiti o movimenti. Già al suo tempo Tocqueville (La democrazia in America, Parigi 1895) aveva avvertito dei rischi di un regime democratico nella crisi di ogni nesso connettivo all’interno della società e tale da spingere verso l’individualismo affermando in proposito che “… un sentimento ponderato e pacifico, che dispone ogni cittadino ad isolarsi dalla massa dei suoi simili, a ritirarsi in disparte con la sua famiglia ed i suoi amici; così che dopo essersi creata una piccola società a proprio uso, abbandona volentieri la grande società a se stessa.” Ed aggiungeva Ibidem: “Se i cittadini continuano a chiudersi sempre più strettamente nella cerchia dei piccoli interessi familiari e ad agitarvisi dentro senza requie, c’è da temere che finiscano con il diventare come inaccessibili a quelle grandi e potenti emozioni, che travagliano i popoli, ma che pure li sviluppano e li rinnovano… si pensa che le società nuove cambino continuamente fisionomia; e, io, invece, temo che finiscano per rimanere troppo fisse nelle stesse istituzioni, negli stessi pregiudizi, nelle stesse abitudini, in modo tale che il genere umano si fermi e si limiti; che lo spirito di spieghi e si ripieghi eternamente su se stesso, senza produrre idee nuove; che l’uomo di esaurisca in piccoli moti solitari e sterili, e che, pur agitandosi senza posa, l’umanità non avanzi più.” Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)
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Noi Sud
Posted by fidest press agency su lunedì, 23 Maggio 2011
“Mi ritrovo nelle parole dell’on. Arturo Iannaccone, con l’auspicio che un partito del Sud possa rappresentare l’obiettivo ultimo di un percorso che ha come partenza un “Noi Sud” forte e compatto” lo dichiara l’on. Americo Porfidia di Noi Sud “Invito i miei amici dell’ufficio politico – aggiunge Porfidia – a riunirci intorno ad un tavolo per trovare una sintesi per il futuro. La costituzione di un grande partito che possa raggruppare tutti i movimenti che si pongono seriamente il problema del meridione è per me una grande speranza. La nascita di un gruppo parlamentare che rappresenti le istanze del Sud, che dia più forza ai territori del meridione è un obiettivo che può essere raggiunto, anche se gradualmente, senza determinare scossoni nella maggioranza e senza contraccolpi al governo. Invito di nuovo – conclude il deputato campano – il segretario nazionale on. Iannaccone a riunire l’ufficio politico per discutere ed affrontare questi problemi” (On. Americo Porfidia)
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Emergenza casa
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 aprile 2011
Roma. Si è tenuto presso il Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia un importante tavolo interistituzionale, da tempo richiesto a gran voce dai movimenti, che ha visto la partecipazione del Ministro Matteoli, del Sindaco di Roma Alemanno e dell’ Assessore alla Casa Antoniozzi; non ha partecipato la governatrice del Lazio Polverini, ci è stato detto per seri impegni di carattere personale. Nel tavolo, articolato in una prima parte esclusivamente istituzionale ed in una seconda allargata alla partecipazione dei rappresentanti dei movimenti, si sono affrontate in particolare le questioni legate alla dismissione del patrimonio degli enti previdenziali, degli sfratti, della necessità di realizzare un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica. Nell’incontro, che fra luci ed ombre, giudichiamo complessivamente come un passo avanti, ci è stata comunicata la volontà di affrontare in uno specifico incontro congiunto con i Ministeri dell’Economia e degli Affari sociali la drammatica situazione in cui versano gli inquilini degli enti previdenziali; la volontà di studiare provvedimenti che offrano maggiori tutele alle persone e alle famiglie sotto sfratto, considerando quindi, anche le numerosissime situazioni di morosità cosiddetta “incolpevole”. Si è messa a fuoco, soprattutto, la necessità di realizzare con urgenza un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica che, anche a fronte dei provvedimenti predisposti in merito dal Comune di Roma, dia una risposta solida e strutturale al disagio e all’emergenza con cui sempre più persone nella capitale sono quotidianamente costrette a fare i conti. L’obiettivo è quello di definire, entro un periodo di massimo due mesi, un protocollo sull’emergenza abitativa in cui vengano fissate le responsabilità ed i compiti di ciascuna istituzione e soprattutto garantiti tempi e risorse certe per la realizzazione delle case popolari. Il Comune di Roma ha già annunciato in questo senso, la prossima adozione di un provvedimento che individuerà le aree da destinare al piano casa. Il problema centrale, dunque, appare soprattutto quello delle risorse. Non sono infatti sufficienti i finanziamenti relativi ai fondi ex GESCAL – fra i 100 ed i 200 mln di euro – ancora colpevolmente non spesi. Occorre su questo terreno, acquisire la disponibilità della Regione Lazio ad investire i fondi stanziati per l’edilizia sovvenzionata, e soprattutto uno sforzo immediato e consistente da parte del governo. La disponibilità sembra esserci, ma, come abbiamo sottolineato già troppe volte, questa non è l’ora delle chiacchiere ma quella dei fatti. La situazione esplosiva in cui sono costretti a vivere tanti “precari della casa” a Roma come in altre città è oramai insostenibile e non permette di attendere oltre. Per questa ragioni deve essere mantenuto l’impegno a riconvocare entro 15 giorni il tavolo interisituzionale. Come movimenti per il diritto all’abitare proseguiremo, con sempre maggiore forza e determinazione la mobilitazione e la lotta. Molte saranno infatti le manifestazioni che avranno luogo nella giornata di domani in molte città d’Italia (Milano, Firenze, Bologna etc. ), promosse dalla rete “Abitare nella Crisi”.
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Acqua: 26 marzo tutti in piazza!
Posted by fidest press agency su sabato, 26 marzo 2011
Roma Piazza della Repubblica alle ore 14.00 appuntamento per formazione del corteo per concludere in Piazza San Giovanni con il concerto degli artisti per l’acqua. Il popolo dell’acqua torna in piazza con una grande Manifestazione promossa dal Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune e dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, e alla quale stanno aderendo moltissime realtà rappresentanti dell’ampio arco sociale che si riconosce nella difesa dei beni comuni. Siamo convinti che una vittoria dei Sì ai referendum convocati per il 12 e il 13 giugno possa costituire una prima e fondamentale tappa, contro la privatizzazione dell’acqua, per fermare il nucleare e in difesa dei Beni Comuni. Per questo chiamiamo tutte le donne e gli uomini a partecipare ad una manifestazione aperta, allegra e plurale. Per dire che un’altra Italia è possibile.
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Agenda sindaco di Roma
Posted by fidest press agency su lunedì, 21 febbraio 2011
Roma 21/2/2011 ore 8.35: Galleria Alberto Sordi Il sindaco, Gianni ALEMANNO, è ospite della rubrica televisiva di
Sky TG24 “Un caffé con”.ore 15: Campidoglio, sala del Carroccio Il sindaco, Gianni ALEMANNO, incontra i Movimenti di lotta per la Casa.
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Alemanno incontra i movimenti
Posted by fidest press agency su martedì, 15 febbraio 2011
Roma 17/2/2011 alle ore 15.30, il sindaco di, Gianni Alemanno, e gli assessori al Patrimonio e all’Urbanistica, Alfredo Antoniozzi e Marco Corsini, incontreranno in Campidoglio i Movimenti di lotta per la casa. La riunione servirà per affrontare, in vista degli Stati Generali del 22 e 23 febbraio, i problemi relativi alla questione abitativa a Roma e quelli legati al piano casa. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Campidoglio.
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Regione Lazio: movimenti e sindacato di base
Posted by fidest press agency su sabato, 4 dicembre 2010
Roma 6 dicembre ore 14,30 assemblea pubblica teatro Mongiovino, via Giovanni Genocchi 15. La crisi profonda che ha spinto tante vertenze ad unirsi per produrre una maggiore pressione nei confronti della Polverini e dei suoi assessori fino ad ora ha ricevuto la peggiore delle risposte. Lo scorso 25 novembre l’edificio regionale blindato da centinaia di agenti in tenuta antisommossa e l’intervento degli stessi per sgomberare la delegazione di manifestanti rimasta dentro la Sala Liri dopo un incontro deludente con una controparte tecnicamente autorevole ma impossibilitata a prendere decisioni politiche, rappresentano un messaggio che non distende animi già duramente provati da licenziamenti, cassaintegrazione, precarietà e disoccupazione. Ora non intendiamo mollare la presa: per seguire da vicino la manovra di bilancio e per rispondere con forza agli accadimenti del 25 novembre, per dare continuità alla scommessa risultata vincente di unire le lotte e provare a rappresentare i tanti punti di vista e le tante sofferenze esistenti nella Regione e nel Paese.
Il 3 dicembre è iniziato l’iter della manovra di bilancio della Regione Lazio. Molti capitoli dello stesso bilancio riguardano la mobilitazione che ha visto i movimenti e i sindacati di base assediare la sede della Giunta.
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I movimenti per la vita crocifissa
Posted by fidest press agency su martedì, 30 novembre 2010
Lettera al direttore. Dimenticare la risurrezione del Cristo e preferire vederlo solo sulla croce, è un gravissimo errore che commettono molti cristiani. Del resto, vederlo in croce, il Cristo, ci rassicura. E’ lì, sulla croce, che il Signore soffre per noi, per la nostra salvezza. Oltre a salvarci, in qualche modo ci libera anche dai sensi di colpa. Se poi c’è un nostro simile che soffre e che il Cristo in croce ce lo mostra in carne e ossa, qui e ora, ci sentiamo ancora più rassicurati: non c’è bisogno che siamo noi personalmente a sacrificarci, a pagare per le nostre colpe, giacché c’è chi lo fa al posto nostro. Le conseguenze di questo modo di pensare, magari inconscio, possono essere pericolose, se non addirittura nefaste. In Verbi Sponsa (Istruzione sulla vita contemplativa e la clausura della monache) leggiamo: ” Le contemplative claustrali, in modo specifico e radicale, si conformano a Gesù Cristo in preghiera sul monte e al suo mistero pasquale…Al dono di Cristo-Sposo, che sulla croce ha offerto tutto il suo corpo, la monaca risponde similmente con il dono del suo corpo, offrendosi con Gesù Cristo al Padre e collaborando all’opera della redenzione” (N. 3). Ecco: le monache, in fondo, sacrificandosi per noi e al posto nostro, ci rendono un bel servizio. Si dà il caso però che l’atto redentore di Cristo fu perfetto e sovrabbondante, e che Gesù non chiese mai a nessuno di collaborare all’opera della redenzione. Ma se le cose stanno così, se coloro che soffrono, volontariamente o involontariamente, sono cristi in croce, non viene abbastanza naturale augurarsi, magari inconsciamente, che ci sia sempre qualcuno che soffra per noi e al posto nostro? Nel mese di settembre del 2008, padre Aldo Trento, missionario in Paraguay, divulgava la fotografia impressionante (Tempi.it 23 settembre 2008) di un bambino irrimediabilmente malato, e riferiva: «Il piccolo Victor di un anno…geme in continuazione… mmm, ah, ah, ah…La sua testa è enorme e come d’improvviso la parte inferiore è sprofondata lasciando una piccola fossa, lì dove non ha il cranio…Attraverso l’apparato messogli dai medici, è uscita tutta l’acqua della testa…l’altro giorno gli è scappato l’occhio destro: è rimasta una cavità vuota che spurga di tutto…Victor, il mio bambino, non solo è un piccolo cadaverino che vive, ma è tutto deformato, lacerato, pieno di cannucce che entrano ed escono dal corpo…Il mondo dice: perché non lo lasciate morire?…Victor è Gesù, il mio piccolo Gesù che agonizza, che soffre, che geme…Lo bacio, lo bacio sempre… i gemiti si calmano. Gli accarezzo la fronte… non più testa ormai, sgonfiata, con la pelle infossata, come un laghetto di montagna…e sento che accarezzo Gesù…Come vorrei che questo scritto con la foto arrivasse a chi ha deciso che Eluana “deve” morire. No, non può morire se Dio non ha ancora deciso. La vita è sua, di Dio… se la uccidiamo saremo tutti più poveri e disgraziati». Ecco: padre Trento aveva il suo piccolo cristo in croce che soffriva per lui e al posto suo. Per noi e al posto nostro. Il piccolo Gesù agonizzante da baciare e coccolare. E così giunge a pensare che quei tubicini, quegli apparati sofisticati per tenerlo in vita per forza, in continua agonia, siano voluti da Dio, che sia Dio ad aver deciso di non volerlo subito in cielo. Deve restare ancora sulla terra a soffrire. Per farci sentire meglio. Eluana Englaro non sembra soffrisse, ma era pur sempre un cristo in croce da accarezzare e coccolare. Perché non tenerla in vita il più a lungo possibile? Questo modo di pensare spinge oggi i movimenti per la vita ad esultare poiché il Governo ha istituito la Giornata nazionale degli stati vegetativi, per il 9 febbraio, data in cui ad Eluana fu restituita la pace. Movimenti per la vita, oppure per la vita crocifissa? (Renato Pierri e Miriam Della Croce)
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“Acida Aqua Caelata” Incisioni e Acquerelli
Posted by fidest press agency su giovedì, 25 novembre 2010
Mantova dal 27 novembre ore 17.00 (fino al 9 dicembre 2010 Orario di apertura: 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30. Festivi 15.30 – 19.00) Galleria “Arianna Sartori” via Cappello, 17 : Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata. Incisioni e Acquerelli
A chi lo incontra per la prima volta, Margheri può far pensare agli artisti parigini di Montmartre. L’andatura lenta è accentuata dalla corporatura alta e robusta, leggermente proiettata in avanti, che la fa sembrare in armonia con i pigri movimenti della figura. Il volto, apparentemente serio e pensieroso, è spesso sormontato da un basco scuro che lo rende somigliante al “ritratto del poeta Paul Fort”, una litografia del 1931 di Gino Severini.
In realtà Margheri è un camminatore instancabile, capace di salire sei piani di scale senza alterare la respirazione. Ho sempre pensato che amasse giocare con questa aria un po’ bohemienne dell’artista artigiano “autodidatta”, come ama definirsi, all’apparenza malinconico e pessimista. Frequentandolo ci si accorge che sotto una patina protettiva nasconde un carattere sornione, spesso incline alla battuta vernacolare; un “toscanaccio” solitamente mite e disponibile, amante della buona tavola anche se, curiosamente, astemio.
I suoi paesaggi, spesso contrastati da ombre che sembrano sdoppiarli, sono immersi in una luce statica che conserva l’attimo emozionale dell’autore. Questa luce, bianca e tagliente, si insinua anche nelle variegate composizioni floreali e nelle nature morte divenendo la principale protagonista delle sue migliori acqueforti. La rigorosa fedeltà ai neri espressa nelle tavole calcografiche viene spesso abbandonata nelle sue linoleumgrafie. In queste tavole, generalmente di non grande formato, i colori, morbidi e distribuiti dai passaggi di più matrici, esprimono l’aspetto più nascosto della sua personalità d’artista. Un’anima solare e mansueta, umile nel metodo di lavoro ma ambiziosa di risultati. La seconda anima di Raffaello Margheri. Marco Fiori (Bologna, maggio 2009)
Raffaello Margheri, toscano per nascita e bolognese d’adozione, ha preso dalla sua terra d’origine la parlata dall’accento tipico e, forse, pure il carattere un po’ schivo, schietto e limpido che lo caratterizza. Tutto questo si può leggere nelle sue incisioni. (il merlo)
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Astrazioni: Collettiva
Posted by fidest press agency su lunedì, 22 novembre 2010
Roma fino al 3/12/2010 via Raffaele Cadorna, 28 RossoCinabro A cura di Cristina Madini Opere di: Laura Mazzuoli, Antonella Panarello, Erri Rossi, Claudio Sireci. Incontro con gli artisti 27 novembre ore 18. ‘Astrazioni’ e’ l’occasione per una rilettura del concetto stesso di astrazione e dei diversi significati che questo termine ha ormai assunto nel progressivo distacco dai movimenti artistici precedenti. Astrazione, termine di origine latina derivante dal verbo astrarre ovvero trarre da, distogliere, separare. Questa mostra evidenzia quegli artisti che hanno rivolto la loro ricerca al quel processo di conoscenza che attraverso la scelta di distacco dal reale viene sottoposto ad una analisi puramente intellettiva.
Laura Mazzuoli (Chiaravalle 1974) Nel 1993 consegue il Diploma di Maturità d’Arte Applicata ad Ancona e nell’anno successivo si diploma in Decorazione Pittorica all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Antonella Panarello (Torino 1966) Laureata in lingue e letterature straniere .e’ dirigente scolastico. L’interesse per la psicologia e per l’ipnosi le ha permesso di scoprire i nuovi orizzonti dell’arte del colore e della pittura materica. Vive e lavora a Caltagirone.
Erri Rossi (Schio 1968), si e’ diplomato all’Istituto d’Arte Fanoli di Cittadella nel 1990. Ha alternato il suo interesse per la pittura ad altre forme di espressione artistica come la musica e la scrittura. E’ presente con tre sue opere all’Esposizione Arte Fiera Padova novembre 2010. Vive e lavora a Schio (VI).
Claudio Sireci (Viterbo 1962) Pittore autodidatta ha la fortuna di incontrare il maestro Enzo Maria Mattioli. Frequenta il suo studio “Il Paradosso” come ragazzo di bottega. Vive e lavora a Viterbo. (Immagine: Claudio Sireci ‘ Il burattinaio’ tecnica mista e collage su tela 50×70)
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