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Il premio cronista Piero Passetti

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 marzo 2009

Viareggio 3,4 e 5 aprile  al Gran hotel Royal per il quinto anno consecutivo, grazie alla collaborazione fra Unione nazionale cronisti italiani e Comune di Viareggio,  Provincia di Lucca,  Fondazione festival Puccini, Fondazione Carnevale,  Regione,  Apt Versilia e Apt Lucca. Gli enti e le fondazioni, insieme a Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana, a Fondazione Banca del Monte, Ducato spa e Lions club Viareggio-Versilia radicano sempre di più al territorio uno dei premi di giornalismo più prestigiosi d’Italia. Anche quest’anno, l’obiettivo del premio è di portare alla ribalta i temi più attuali e più scottanti della cronaca attraverso le migliori inchieste italiane che spesso hanno anche risonanza all’estero. Il primo esempio in questo senso, lo fornisce proprio il premio città di Viareggio che negli anni è stato attribuito a Sigfrido Ranucci, per lo scoop delle bombe al fosforo su Falluja, Milena Gabanelli, per la trasmissione inchiesta Report, a Lirio Abbate, il collega dell’Ansa costretto a vivere sotto scorta da quando ha dato la notizia dell’arresto di Bernardo Provenzano, a Vera Schiavazzi (Corriere della Sera) per lo scoop sul documento scandalo sul rogo della Tyssen group di Torino. Quest’anno il premio non è da meno: viene attribuito a Carlo Bollino direttore de La Gazzetta del Sud e a Giuseppe Lobuono presidente della società Edisud. Spa per l’impegno contro le norme liberticide sul divieto di pubblicazione delle intercettazioni. E’ la prima volta che il premio Viareggio viene assegnato a un direttore e, soprattutto, al presidente di una società editoriale. La scelta può sembrare in contrasto con le vicende degli ultimi anni della stampa italiana che combatte contro gli editori per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da un quadriennio. In realtà non è così: la Gazzetta del Mezzogiorno è il giornale che, per primo, ha avuto l’idea di scrivere, in fondo agli articoli di cronaca giudiziaria, che una serie di notizie non sarebbero state rese note se fossero già in vigore le disposizioni del decreto Alfano. Questa iniziativa è stata resa possibile proprio dalla disponibilità del direttore e della società editoriale a pubblicare la chiosa agli articoli giudiziari.  Fra l’altro, proprio la questione delle intercettazioni è al centro del dibattito e del convegno internazionale in programma sabato 4 aprile al Royal alla presenza di Renate Shroeder, direttore della federazione europea di giornalismo, del costituzionalista Enzo Cheli e di Alessandro Butticè, portavoce dell’Oalaf e coordinatore della Oafcs, la rete dei comunicatori delle polizie  europee anti-frode.  Questo, però, non è il solo appuntamento internazionale e di confronto fra Italia ed Europa. Importante è l’incontro previsto venerdì pomeriggio fra i cronisti italiani e Clive Stafford Smith, avvocato inglese che da anni si batte a livello mondiale per il rispetto e la tutela dei diritti civili. A Viareggio Stafford Smith è stato invitato in quanto legale del cameraman di Al Jazeera, Sami Al Haj, rimasto prigioniero per 6 anni a Guantanamo: durante questo periodo, il collega non è mai stato accusato di niente. In compenso è stato sottoposto a oltre 200 interrogatori e liberato dopo anni di sofferenze pochi mesi fa. A Viareggio Stafford Smith parlerà di queste sue battaglie e della difficoltà che esiste, anche a livello internazionale, di mantenere diritta la barra della libertà di stampa.

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