Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Posts Tagged ‘patrimonio’

“I semi antichi sono un PATRIMONIO da tutelare”

Posted by fidest press agency su domenica, 9 aprile 2023

Quello degli antichi semi italiani, è infatti un immenso settore, che comprende le varietà vegetali originarie del nostro Paese, come il grano, le brassicacee, gli ortaggi, la frutta, i vitigni, e le erbe officinali ancora coltivate grazie al lavoro di contadini e agricoltori custodi, che le hanno tramandate di generazione in generazione, mantenendole nella loro purezza originaria. Un patrimonio di inestimabile valore da salvaguardare, che coinvolge aspetti non solo tecnico-scientifici, ma anche sociali ed etici. Perché si tratta di una filiera, quella della coltura, che è legata a doppio filo alla qualità, alla storia di luoghi unici, ai saperi e alle tradizioni contadine, e quindi alla cultura identitaria del Paese.AVASIM, Consorzio fondato da Slow Flow srl, è da anni impegnata in azioni divulgative e attive a favore delle antiche sementi italiane, accogliendo e aggregando tutti gli attori delle filiere agroalimentari che, a diverso titolo, proteggono e diffondono gli antichi semi a partire dai grani antichi; svolgendo attività di ricerca, promozione e diffusione della conoscenza, delle caratteristiche, delle proprietà e dei benefici, nonché dei metodi e dei sistemi produttivi per creare filiere sostenibili, tutte aggregate sotto il simbolo del soffione oro M’AMA.SEEDS.Nella convinzione che l’heritage seeds economy abbia il potenziale, a oggi in larga parte ancora inespresso, AVASIM, attraverso un comitato tecnico-scientifico multidisciplinare, formato da docenti universitari e professionisti di varie discipline, tra cui il diritto, sta da tempo studiando e promuovendo una proposta di legge con l’obiettivo di riconoscere e qualificare la natura originaria ed autoctona delle antiche sementi, il cd. MADE IN ITALY DEI SEMI, proteggerle da fenomeni di “italianità” fittizia e, in quanto patrimonio della collettività, dalla possibilità di brevettazione. Una norma che protegga non solo il processo di trasformazione enogastronomico italiano, ma ciò che vi è alla base: i semi autoctoni italiani, cioè non solo coltivati, ma nati in Italia. La tutela legislativa comprenderà un quadro normativo d’insieme, che permetta (oltre che di qualificare l’originarietà del seme antico e proteggerlo) l’ingresso dei semi antichi all’interno del Patrimonio culturale nazionale nell’accezione di beni culturali, fondamentali della tradizione agroalimentare italiana. La piattaforma MAMA:SEEDS, https://www.mama-seeds.com/ ambisce a diventare il punto riferimento degli antichi semi in Italia.

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Edilizia: 62% patrimonio abitativo obsoleto in Italia

Posted by fidest press agency su martedì, 10 gennaio 2023

In Italia 6 immobili su 10 sono obsoleti. Nel parco edilizio del nostro Paese —composto per il 92% da edifici residenziali e per il restante 8% da immobili destinati ad altri usi— la maggior parte delle proprietà sono vetuste e potrebbero trarre un grande beneficio dalle ristrutturazioni. A fare il punto della situazione è la Silvi Costruzioni Edili, che tra i clienti, oltre a committenti pubblici ed istituzionali, annovera importanti Fondi Immobiliari per i quali ha realizzato “strip out” e ristrutturazioni globali di particolare importanza, come quella del Centro Direzionale AGIP di Roma in Via Laurentina/Via del Serafico.«Il 62% del patrimonio abitativo e il 38% di quello destinato ad altri usi si trova infatti nelle classi energetiche più basse, “F” o “G”» spiegano gli analisti di Silvi Costruzioni Edili (www.silvicostruzioniedili.it), azienda dal 1970 leader a Roma e nel Lazio nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati, includendo immobili sottoposti a tutela delle Belle Arti. L’edilizia rappresenta a livello europeo una quota molto importante delle emissioni di CO2 (36%) e dei consumi (40%). «Eppure in Italia nell’ambito dell’edilizia vi è una scarsa attenzione per l’efficientamento: il tasso annuo di ristrutturazione profonda in Italia è di appena lo 0,9%, una percentuale che consente comunque di ridurre i consumi in una forbice di valori compresi tra i 4,2 e i 5,8 TWh all’anno» sottolinea Gianni Silvi, CEO di Silvi Costruzioni Edili.In altri termini, con l’attuale percentuale di ristrutturazione profonda, le “emissioni edilizie” si riducono in una forbice di valori compresi tra 0,85 e 1,17 MtonCO2. A questi risultati si devono poi sommare le stime relative alle nuove costruzioni in fase progettuale o di realizzazione.«Al 2030 gli edifici in classe energetica “A” saranno quasi il triplo rispetto ad oggi, passando dal 5% al 14%, con una riduzione dei consumi compresa tra il 6,5% e l’8,5% kWh/mq, passando quindi dagli attuali 611 TWh ad una forbice che andrà da 665 a 680» puntualizza Silvia Silvi, General Manager della Silvi Costruzioni.Risparmi energetici e tagli di emissioni che tuttavia non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi europei di -55% emissioni a fine decennio. «Per raggiungere questo livello, il tasso di ristrutturazione profonda dovrebbe aumentare del 50%, passando dall’attuale 0,9% all’1,4%» conclude Silvia Silvi.

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Giornata mondiale per il patrimonio audiovisivo UNESCO

Posted by fidest press agency su martedì, 18 ottobre 2022

Torino 27 ottobre 2022, ore 11.00 e 15.00 si aprono le porte della Cineteca (Via Sospello 195/a) con due visite guidate gratuite. Nel corso della visita sarà riservata particolare attenzione al nuovo laboratorio di restauro, attraverso l’illustrazione delle diverse fasi che caratterizzano il lavoro in digitale. I visitatori potranno avvicinarsi alle collezioni, agli archivi e, insieme, approfondire il tema del restauro e le attività di preservazione del patrimonio svolte dalla Cineteca. Per gli amanti del cinema e i professionisti del settore, la visita offrirà gli strumenti per capire la storia, i mutamenti e le conseguenze della trasformazione del cinema dall’analogico al digitale, illustrando come il supporto su cui un film nasce e viene distribuito influenzi le sue caratteristiche e il modo di guardarlo da parte del pubblico. E sperimentando le differenze tecniche, estetiche e sociali legate alle diverse modalità di produzione e fruizione delle immagini.

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Patrimonio, Celli: ok a Risorse per Roma per accesso ai bonus edilizi

Posted by fidest press agency su martedì, 28 giugno 2022

“Roma Capitale, in qualità di socio, darà il via libera alla modifica dell’articolo 4 dello statuto di Risorse per Roma Spa. E’ quanto prevede una delibera approvata durante la seduta odierna dell’Assemblea capitolina. E’ un provvedimento di grande prospettiva ed importanza nell’ottica della rigenerazione urbana. Nello specifico, Risorse per Roma potrà diventare stazione appaltante e accedere ai bonus per le manutenzioni agevolate del patrimonio pubblico, anche per le case popolari. Attraverso Risorse per Roma ora possiamo cogliere maggiori opportunità per effettuare interventi capillari e incisivi di recupero, riqualificazione, adeguamento ed efficientamento energetico, potendo attingere ad ulteriori fonti di finanziamento per questi lavori. Sono particolarmente soddisfatta di questo risultato perché già nel corso della mia attività di consigliera di opposizione nella scorsa consiliatura, ho presentato diversi atti e interrogazioni al fine di assicurare anche a Roma, così come fatto da altre grandi città, la possibilità di aderire a questo tipo di agevolazioni. Ora, grazie ad una una nuova sensibilità e attenzione della nostra amministrazione, anche con un apporto costruttivo della minoranza, abbiamo raggiunto un traguardo che permetterà di garantire risposte concrete soprattutto ai romani e alle famiglie che abitano all’interno delle case popolari”. Così in una nota la Presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.

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I 20 leader hanno reso omaggio all’immenso patrimonio culturale italiano!

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 novembre 2021

“Oltre 2000 sono le fontane di Roma a testimonianza del legame tra i romani e la risorsa acqua. La Fontana di Trevi è la più grande fra le celebri fontane di Roma. Costruita sulla facciata di Palazzo da Nicola Salvi.Il concorso indetto da papa Clemente XII nel 1731 era stato inizialmente vinto dallo scultore francese Lambert – Sigisbert Adam ma successivamente l’incarico passò a Salvi.Cominciata nel 1732, fu infine affidata nel 1759 a Pietro Bracci aiutato da suo figlio Virginio. I due completarono l’opera, che venne inaugurata nel 1762. La storia della fontana è strettamente collegata a quella del restauro dell’Aqua Virgo, ovvero l’acquedotto dell’Acqua Vergine – ha affermato Nicola Rocchi, Presidente Archeoclub d’Italia sede “Roma Caput Mundi” – che risale ai tempi dell’imperatore Agrippa: infatti l’architetto Marco Vipsanio Agrippa fece arrivare l’acqua corrente del bacino sorgentizio di Salone, sulla via Collatina, fino al Campo Marzio, per alimentare le terme volute e completate dallo stesso Agrippa, cui si deve anche l’edificazione del Pantheon. L’acquedotto, attivo da più di duemila anni, è lungo quasi venti chilometri, sotterranei”.“Dopo una serie di progetti presentati da vari architetti e mai posti in atto, verso il 1640 papa Urbano VIII, ordinò all’architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini una “trasformazione” della piazza e della fontana – ha continuato Rocchi – in modo da creare un nuovo nucleo scenografico nei pressi del palazzo familiare che è Palazzo Barberini, allora in fase di ultimazione, visibile anche dal Quirinale, residenza pontificia. Bernini progettò una grande mostra d’acqua e, prima ancora di ottenere l’autorizzazione, diede inizio ai lavori, finanziati, tra l’altro, dai proventi di una sgraditissima tassa sul vino imposta ai romani. Ampliò dunque la piazza (che inizialmente era solo un trivio) demolendo alcune casupole a sinistra della fontana preesistente, quindi la ribaltò ortogonalmente, sino ad arrivare all’allineamento odierno, rivolto verso il Quirinale. La mostra, nota da varia documentazione illustrata, doveva essere strutturata in due grandi vasche semicircolari concentriche, al cui centro un piedistallo, appena sotto il pelo dell’acqua, doveva servire come base per un gruppo, probabilmente incentrato sulla statua della «vergine Trivia». Ma i fondi per il progetto si esaurirono presto e vennero anche drasticamente tagliati a causa della guerra che il papa aveva dichiarato al ducato di Parma e Piacenza: non venne scolpita alcuna statua centrale e il cantiere fu bloccato.La morte di Urbano VIII nel 1644, e il seguente processo aperto contro la famiglia Barberini dal nuovo papa Innocenzo X, comportò l’abbandono del progetto berniniano. Anzi, al Bernini, caduto in disgrazia per essere stato l’architetto della famiglia Barberini, venne affidato il semplice compito di prolungare l’Acqua Vergine sino a piazza Navona.Fu papa Clemente XII, nel 1731, a riprendere in mano le sorti della piazza e della fontana: nell’ambito delle grandi commissioni del suo pontificato che porteranno al completamento di grandi fabbriche rimaste incompiute, bandì un importante concorso per la costruzione di una grande mostra d’acqua e dopo aver scartato alcuni progetti, l’attenzione venne posta sui disegni di Ferdinando Fuga, Nicola Salvi, Luigi Vanvitelli, e il bando venne vinto da Nicola Salvi.L’opera era impostata secondo un progetto che concilia influenze barocche e ancor più berniniane al nuovo monumentalismo classicista che caratterizzerà tutto il pontificato di Clemente XII. Il Salvi riprende l’idea di fondo di papa Urbano VIII e di Bernini, cioè quella di narrare, tramite uno sposalizio tra architettura e scultura, la storia dell’Acqua Vergine.Il tema dell’intera composizione è il mare. È inserita in un’ampia piscina rettangolare dagli angoli arrotondati, circondata da un camminamento che la percorre da un lato all’altro, racchiuso a sua volta entro una breve scalinata poco al di sotto del livello stradale della piazza”.

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II Rapporto dell’Osservatorio Patrimonio Culturale Privato

Posted by fidest press agency su giovedì, 21 ottobre 2021

Roma L’evento si terrà martedì 26 ottobre alle ore 11 presso il Salone Spadolini del Ministero della Cultura (Roma), alla presenza del presidente Giacomo di Thiene (ADSI), del presidente Giorgio Spaziani Testa (Confedilizia), di un esponente di Confagricoltura e dei professori Luciano Monti e Fabio Marchetti (FBV). È prevista la partecipazione di un rappresentante istituzionale MiC. La presentazione del II Rapporto sarà possibile seguirla anche in streaming: il link d’accesso sarà fornito in successiva comunicazione. Dati i numeri contingentati della Sala, sarebbe opportuno avere conferma scritta qualora si abbia l’intenzione di partecipare fisicamente all’iniziativa. Focus dello studio saranno le attività economiche svolte nelle dimore storiche, l’analisi del loro stato manutentivo e la distribuzione geografica dei suddetti beni.

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Arte patrimonio dell’Umanità o dei pochi? Un caso fiorentino e non solo

Posted by fidest press agency su sabato, 24 luglio 2021

Domanda che ci sorge in dispregio delle leggi italiane che prevedono, per qualunque uso, l’autorizzazione del museo in cui un’opera d’arte (senza copyright) è custodita.Si sono verificai due casi recenti a Firenze. Qualche settimana fa una campagna pubblicitaria del Comune (tramite Alia/Rifiuti) con l’uso delle immagini delle opere d’arte che rendono secolare la città (David, Venere, Medusa). Oggi l’uso dell’idea dell’immagine della Venere di Botticelli per una iniziativa di un sito porno).In entrambi i casi c’è la denuncia dei gestori del Museo degli Uffizi, che hanno sottolineato come l’uso (specialmente nel caso odierno della Venere) sia a fini commerciali. Ma sarebbe lo stesso se non a fini di lucro, visto che hanno denunciato anche l’azienda fiorentina dei rifiuti per una campagna a fini sociali. Insomma: l’opera d’arte è mia e sono io che ne decido l’uso! Siamo parlando di opere di secoli fa in cui il tradizionale copyright non esiste più, ma che sostanzialmente viene utilizzato da musei come qualunque impresa commerciale.Torniamo alla domanda iniziale. Arte patrimonio dell’Umanità o dei pochi? Quello che ci è stato regalato dalla storia sembra quindi non appartenere a tutti, ma ad alcuni pochi a cui vengono concessi diritti per il solo fatto di essere stati designati dallo Stato custodi di un’opera per la quale noi contribuenti già paghiamo (gli Uffizi, nella fattispecie, non sono un museo privato) in imposte e – come consumatori – in biglietti per le visite. E’ bene ricordare che l’Umanità è composta da tutti, che agiscano per lucro o meno. Umanità di cui, oltre i tempi delle leggi sul copyright, tutti dovremmo usufruirne. Certo, per usufruirne, come per i diritti, sono necessarie le leggi… ma siamo sicuri che alcuni pochi debbano decidere sull’uso di un’idea di un’opera d’arte? Cos’è l’arte se non ossigeno di desideri e di estetica? Forse paghiamo per respirare? Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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Cultura: la Commissione celebra risultati eccezionali nel settore del patrimonio culturale con i premi Europa Nostra

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 Maggio 2021

Bruxelles.Oggi la Commissione e Europa Nostra, la prima rete europea per il patrimonio culturale, hanno annunciato i vincitori del premio europeo per il patrimonio culturale/Europa Nostra 2021, finanziato dal programma Europa creativa dell’UE. I premi promuovono le migliori pratiche in materia di conservazione, gestione, ricerca, istruzione e comunicazione del patrimonio.Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “I 24 vincitori di quest’anno, provenienti da 18 paesi europei, sono ambasciatori della bellezza del patrimonio culturale europeo, che si tratti di tradizioni e competenze, di architetture meravigliose o di come il patrimonio riesca a unire comunità e generazioni. Mi congratulo vivamente con queste persone eccezionali, i professionisti del patrimonio culturale, gli architetti, gli scienziati e i volontari che fanno brillare il nostro patrimonio comune e ce lo rendono più vicino.” Ogni anno i premi europei per il patrimonio culturale/Europa Nostra vanno a riconoscimento di un massimo di 30 risultati eccezionali in questo settore in tutta Europa. Fino a 4 di questi progetti ricevono il Grand Prix, mentre un altro riceve il premio del pubblico.Molti progetti selezionati quest’anno dimostrano che il patrimonio culturale può diventare una pietra miliare dello sviluppo sostenibile e contribuire alla costruzione di un mondo più verde, concorrendo in tal modo all’obiettivo del Green Deal europeo e alla nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Fino al 5 settembre chiunque sia appassionato di patrimonio culturale ha la possibilità di votare online per il proprio candidato al premio del pubblico preferito. I vincitori del Grand Prix 2021 (ciascuno dei quali riceve 10 000 €), il vincitore del premio del pubblico e i due vincitori del premio speciale Ilucidare saranno annunciati nel corso di una cerimonia di premiazione che si terrà quest’anno.

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Investire sul patrimonio pubblico

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 dicembre 2020

“Investire sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, abbattendo il debito, rappresenta un’importante volano di crescita per il Paese e aiuta decine di Comuni nell’azione quotidiana che portano avanti per mettere a reddito migliaia di immobili che sono inutilizzati e, in alcuni casi, anche in condizioni fatiscenti.Grazie all’ottimo lavoro di Invimit SGR, che ringrazio, per aver fatto partire il Fondo Dante, con la collocazione del quote di Convivio, per un valoro di circa 249 milioni di euro, a Poste Vita.Rendendo il patrimonio pubblico semplice e accessibile agli investitori, si scrive una pagina importante nella gestione dei beni comuni”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, sull’operazione di commercializzazione delle quote di Convivio, condotta da Invimit SGR, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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La transumanza è patrimonio culturale dell’Unesco

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 dicembre 2019

Il comitato intergovernativo del patrimonio mondiale dell’Unesco, che si è riunito a Bogotà, in Colombia, ha proclamato la transumanza patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La transumanza è l’antica pratica della pastorizia, che consiste nella migrazione stagionale del bestiame nel Mediterraneo e nelle Alpi. Il Professore Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e Massimo Riccardo, Ambasciatore d’Italia all’Unesco, sono particolarmente soddisfatti da questo risultato che riconosce e premia il lavoro svolto dall’Italia. Le vie della transumanza sono, inoltre, un elemento della tradizione e del paesaggio italiano che coinvolge molte regioni e i pastori sono un presidio sul territorio, che contribuiscono ad arginare grandi emergenza, come il dissesto idrogeologico.

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Il patrimonio residenziale è la ricchezza di un Paese

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 novembre 2019

Oltre a un valore (per l’Italia) di oltre 5mila miliardi di euro, il sistema casa muove quasi il venti per cento del Pil. La grande corsa alla proprietà individuale che ha creato milioni di piccoli proprietari sta rallentando da tempo e si affacciano nuove tendenze. Nei quattro anni precedenti Sidief ha analizzato, attraverso la promozione di varie ricerche, queste trasformazioni. Dalla casa-taxi che introduceva nel dibattito il tema della casa da usare per brevi periodi, alle domande nuove dei giovani o dei lavoratori immigrati. È emersa una importante domanda di case realizzate per la locazione, stimata in 2,6 milioni di persone, sul modello europeo, dove esistono grandi investitori con patrimoni residenziali progettati e gestiti in modo industriale. Questi sono alcuni dei dati emersi oggi a Roma nel corso del seminario di studio ” Investire nella locazione – Limiti e opportunità” organizzato da Sidief e Banca d’Italia.
Negli ultimi tre anni l’esplosione della locazione breve ad uso turistico ha introdotto una nuova tipologia di domanda che rende sempre più problematica la situazione di chi cerca una casa per lavoro o studio. Il seminario, promosso da Sidief e Banca d’Italia presenta i numeri di questo fenomeno. Se c’è una domanda, c’è anche una offerta. In Europa i grandi investitori immobiliari da diversi anni si concentrano sulle nuove forme di residenzialità e ne fanno un asset class importante. Per il solo 2019 sono attesi circa 90 miliardi di investimenti, di cui quasi nulla in Italia. Occorre lavorare per attirare questi investitori e creare un mercato domestico di imprese che investano nella locazione residenziale. I lavori sono stati aperti da Daniele Franco, Vice Direttore Generale di Banca d’Italia. È intervenuto Mario Breglia, presidente di Sidief, sul tema “La casa in Italia. Un quadro d’insieme” cui è seguito Luigi Cannari, Vice Capo Dipartimento Economia e statistica di Banca d’Italia su “Proprietà e affitto in una società che cambia”. Successivamente Fabrizio Di Lazzaro, Professore Ordinario di Economia Aziendale LUISS GUIDO CARLI e Consigliere SIDIEF si è focalizzato su “I limiti e le proposte operative” mentre Carola Giuseppetti, Consigliere e Direttore Generale SIDIEF, su “Le opportunità per il mercato e per l’industria immobiliare”. È seguita una tavola rotonda di commento con la partecipazione di Daniele Barbieri, Segretario Generale del SUNIA, Marco Daviddi, Partner EY, Mediterranean Leader Transaction Advisory Services, Filippo Delle Piane, Vice Presidente di ANCE, Paola Del Monte, Chief Business Development Officer di CDP INVESTIMENTI SGR, Andrea Mucchietto, Senior Associate Student Housing & Living di Hines Italy, Silvia Rovere, Presidente di ASSOIMMOBILIARE, Giorgio Spaziani Testa, Presidente di CONFEDILIZIA. A moderare i lavori è stato Luigi Donato, Capo Dipartimento Immobili e Appalti di Banca d’Italia. Le conclusioni sono state affidate a Paolo Piccialli, Presidente Consiglio di Sorveglianza di Sidief.

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La Siria vanta sei siti culturali del patrimonio mondiale dell’UNESCO

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 settembre 2019

By Marco Palombo. Tutti sono nella lista di quelli in pericolo. Normalmente, fondi dell’UNESCO dovrebbero essere devoluti per proteggere i beni minacciati. Nel caso della Siria, il sostegno delle Nazioni Unite è stato limitato al restauro di una singola statua di Palmira e alla formazione del personale del museo. Un appello di emergenza dell’UNESCO, valutando necessari 150.000 USD ($ 222.000) per salvaguardare il portico del Tempio di Baal di Palmira non è riuscito ad attirare alcun sostegno di potenziali donatori. Al museo nazionale di Damasco, i restauratori vestiti di bianco hanno iniziato l’impegnativo lavoro di riparazione di centinaia di reperti danneggiati di Palmira. È uno sforzo quasi interamente siriano, fatto con un budget limitato. “Speriamo in un maggiore aiuto internazionale perché Palmira appartiene al mondo, non solo alla Siria”, afferma Khalil Hariri, direttore del museo di Palmira. Dice che le pietre cadute dell’arco trionfale, del teatro e del tetrapylon sono per lo più intatte e possono essere rimesse insieme, ma il servizio museale non può permettersi di assumere lavoratori e acquistare macchinari.]…

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“L’arte ritrovata dall’Arma dei Carabinieri per il recupero e la salvaguardia del nostro Patrimonio Culturale”

Posted by fidest press agency su venerdì, 14 giugno 2019

Si apre a Roma, presso i Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, la mostra “L’arte ritrovata dall’Arma dei Carabinieri per il recupero e la salvaguardia del nostro Patrimonio Culturale”. L’esposizione è stata allestita in occasione del cinquantennale dell’istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e durerà fino al 20 gennaio 2020. La prestigiosa mostra, curata da Daniela Porro e Alessandro Mandolesi, testimonia la pluridecennale azione dell’Arma dei Carbinieri per la salvaguardia del nostro immenso patrimonio artistico e archeologico. Il colonnello Alberto Deregibus, Vicecomandante dei Carabinieri Tpc, sottolinea che : “La mostra è anche un esempio, soprattutto per i giovani, di una nuova cultura della legalità”. L’esposizione allestita in occasione del cinquantennale dell’istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) durerà fino al 26 gennaio 2020 (by Christian Flammia)

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Patrimonio gestito dai fondi immobiliari in Europa

Posted by fidest press agency su sabato, 24 novembre 2018

Dovrebbe superare i 626 miliardi di euro a dicembre 2018, con un aumento previsto di oltre il sei per cento rispetto all’anno precedente. Prosegue, dunque, la fase di crescita del risparmio gestito in fondi immobiliari con un patrimonio complessivo raddoppiato rispetto al 2010. Questi sono alcuni dei dati emersi nel corso della presentazione dell’aggiornamento del Rapporto 2018 “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei che ha curato la parte di analisi finanziaria.
Anche l’Italia segue il trend europeo. Nel 2018 si stima che il patrimonio complessivo possa raggiungere i 55 miliardi di euro (+2,8 per cento), gestiti da 430 fondi, cresciuti nel numero anche per l’utilizzo come veicolo da parte dei soggetti esteri che, in modo crescente, operano nel mercato immobiliare italiano. Il comparto degli uffici continua a trainare gli investimenti concentrando oltre il sessanta per cento, seguito dal retail. L’indebitamento del sistema fondi è in costante calo: 23 miliardi di euro con un’incidenza del 38 per cento sul patrimonio, mentre nel 2010 era pari al 57 per cento. L’asset allocation globale vede un lieve incremento degli uffici e del commerciale. Buone le prospettive per il 2019, sulla base delle indicazioni raccolte tra le sgr, con una previsione di circa 56 miliardi di euro di patrimonio (+2,8 per cento) gestito da 440 fondi immobiliari. L’annunciata politica delle privatizzazioni di beni pubblici potrebbe dar vita a nuovi e importanti fondi immobiliari, come accaduto nel decennio passato.
Complessivamente, al 30 giugno 2018, la capitalizzazione dell’industria del settore immobiliare finanziarizzato italiano (fondi retail, alle Siiq e alle società immobiliari quotate) si è attestata a circa 3,9 miliardi di euro, in aumento del 4% rispetto al dato del nel primo semestre 2017.
Il Rapporto è stato presentato da Mario Breglia (Scenari Immobiliari) e Gottardo Casadei (Studio Casadei), e commentato da Gabriele Bonfiglioli (COIMA SGR), Riccardo Corsi (FABRICA IMMOBILIARE SGR), Andrea Cornetti (PRELIOS SGR), Luigi Giannuzzi Savelli (INVESTIRE SGR), Lorenzo Lombardo (BNP PARIBAS REIM SGR), Gabriella Pelosi (GENERALI REAL ESTATE SGR), Michele Stella (TORRE SGR). Dopo la presentazione della ricerca si è tenuto il convegno dal titolo “Scenari politici ed economici 2019”, con interventi del prof. Claudio Cacciamani (Università di Parma) e del prof. Alberto Martinelli (Università Statale degli Studi di Milano).

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L’Arte di condividere: Giornate Europee del Patrimonio

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 settembre 2018

Roma sabato 22 e domenica 23 settembre 2018 Via delle Belle Arti 131. Ingresso disabili via Gramsci, 71. L’iniziativa, che si svolge dal 1991 ed è oggi presente in ben 50 paesi aderenti alla Convenzione Culturale Europea, è un’ulteriore tappa di questo 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale, che ci fornisce rinnovate occasioni per conoscere la ricchezza del nostro patrimonio culturale. Quest’edizione delle Giornate Europee del Patrimonio ci propone di osservare i beni da una lente diversa, quella che mette a fuoco gli elementi dell’incontro tra le diverse culture, della contaminazione di tradizioni e saperi tra comunità e della condivisione di conoscenze: titolo di questa edizione è appunto L’Arte di condividere.

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Casa: Assessorato Patrimonio, dialogo aperto con Regione Lazio

Posted by fidest press agency su giovedì, 5 luglio 2018

Roma In merito a recenti dichiarazioni diffuse in conferenza stampa dai sindacati Cgil, Uil, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Feder Casa, Action Diritti in Movimento e Link Roma, in cui si fa riferimento alla “mancata applicazione della delibera regionale sull’emergenza abitativa”, si chiarisce che l’Amministrazione Capitolina già nell’ottobre scorso ha inviato alla Regione Lazio una bozza di convenzione per sbloccare l’utilizzo dei fondi previsti. Ad oggi non è pervenuta alcuna risposta dalla Regione. Si sottolinea inoltre che Regione Lazio e Comune hanno un dialogo aperto per risolvere le criticità legate all’applicazione della delibera.

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Con Sogno o son deste il restauro del patrimonio Estense è multimediale

Posted by fidest press agency su martedì, 26 giugno 2018

castelloDa luglio a dicembre nelle città e nei borghi dell’antico dominio estense di Modena, Ferrara e Vignola sarà possibile ammirare i decori, i colori e i disegni che ornavano palazzi, rocche e castelli in diversi luoghi legati alla Casa d’Este grazie a una proiezione luminosa digitale realizzata fedelmente con tecniche di ricostruzione virtuale d’avanguardia. E’ il progetto di cultura figurativa, realizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Carife (Cassa di Risparmio di Ferrara), Fondazione di Vignola e BPER Banca, che mette in luce – letteralmente – le residenze e le architetture della casata d’Este, antica signoria italiana di Ferrara che ha dominato dal 1208 fino al 1859 i territori che si estendono tra Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
La Chiesa di Sant’Agostino a Modena, la Rocca di Vignola (Mo) e Casa Romei a Ferrara saranno le prime importanti residenze e architetture “messe in luce”, ma ne seguiranno molte altre. Per ciascun apparato decorativo che si andrà a proporre nell’ambito del progetto – ancora in espansione e dal potenziale illimitato – sono in corso da anni rilievi con l’ausilio della tecnologia laser scanner, per ottenere una griglia tridimensionale con margine di errore inferiore a un centimetro, generata da una nuvola accuratissima di punti, e utilizzabile come modello 3D degli edifici. A questa scansione tridimensionale sono state poi abbinate specifiche fotografie aeree di dettaglio, ottenute con la tecnica gigapixel, e architettoniche, realizzate con droni, essenziali per avere un prospetto esatto degli edifici e per studiare le tracce ancora esistenti delle decorazioni. Gli scatti realizzati, elaborati con specifici e sofisticatissimi software, hanno generato fotografie geometricamente corrette, in cui sono state eliminate le piccole imperfezioni dovute ad esempio alla posizione dei punti di ripresa o ai dislivelli delle aree rilevate o, ancora, dall’inclinazione della macchine fotografiche. Tutto questo in modo che le foto possano essere considerate una reale “mappa” da seguire.
Dopo tutte queste indispensabili premesse tecniche, al lavoro di rilievo è stato affiancato quello di un’equipe di esperti in tecniche di restauro, che ha individuato con estrema precisione le tracce delle decorazioni, i relativi disegni e colori, nelle tonalità perfettamente identiche a quelle originali. Infine sono state ricostruite digitalmente le parti mancanti andando a produrre i file definitivi per le proiezioni che, su ciascun edificio, avverranno trasposte su vetri ottici, detti “gobos”, tramite serigrafie.
Illusione o realtà? “Sogno o son deste” mira a ricomporre il linguaggio artistico dell’universo iconologico estense, che dialogava con facciate di rocche, palazzi, ville e chiese, per restituire la narrazione di quel mondo artistico – tra i più importanti nella storia della cultura italiana – e farlo risplendere grazie alla proiezione luminosa digitale, con un impatto visivo immediato capace di creare stupore e meraviglia nello spettatore.
Al progetto multimediale verrà affiancato quello di promozione con incontri ed eventi culturali su temi di rilevanza storico artistica. Il lavoro prevede di coinvolgere nel tempo molte residenze della casata, per restituire la spettacolarità della cultura figurativa estense.
Quest’ultima infatti era pensata per conciliare necessità concrete relative alla conservazione degli edifici a quelle di comunicare messaggi politici, dinastici e di esaltazione della storia e delle virtù degli Este. L’inesorabile scorrere del tempo ha cancellato quasi completamente questo patrimonio, tanto da farne dimenticare l’esistenza. L’ambizioso progetto “Sogno o son deste” mira quindi a far tornare a splendere, grazie alla proiezione luminosa digitale, quel patrimonio dell’Italia come paese dipinto che da secoli suscita l’ammirazione di chi lo visita, promuovendolo e migliorandone la tutela e la fruizione.
In particolare l’azione di valorizzazione si concretizzerà attraverso una campagna di rilievi architettonici realizzati utilizzando le tecnologie d’avanguardia già messe in campo, alla scopo di dare vita a una banca dati conoscitiva dello stato di conservazione, non solo degli edifici di cui si ricomporranno le decorazioni esterne, ma anche di opere architettoniche – sempre legate al territorio estense – che versano in condizioni di degrado o semi abbandono, come le numerose pievi, oratori o chiese, contenenti affreschi del XIV-XVI secolo, situate nell’Appennino modenese. http://www.sognoosondeste.it con foto copyright)

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L’arte del “pizzaiuolo napoletano” è patrimonio Unesco

Posted by fidest press agency su venerdì, 8 dicembre 2017

pizza

La Federazione Italiana Pubblici Esercizi esprime grande soddisfazione per la decisione dell’Unesco di iscrivere l’”Arte del pizzaiuolo napoletano” nella lista degli elementi dichiarati Patrimonio dell’Umanità.E’ la prima volta che l’Organizzazione delle Nazioni Unite riconosce quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità un mestiere legato alla preparazione e alla somministrazione di un cibo della tradizione culinaria italiana, confermando come la ristorazione sia una delle più alte espressioni culturali del nostro Paese. “La pizza è un prodotto identificativo dell’Italia, famoso in tutto il mondo – ha dichiarato Aldo Mario Cursano Vice Presidente Vicario di Fipe – che oggi finalmente viene riconosciuto patrimonio universale, con la consapevolezza che la cucina italiana in tutte le sue manifestazioni è unica ed imitabile, sia per le materie prime che per la professionalità. Oggi questa unicità, tante volte imitata, banalizzata in giro per il mondo, viene riconosciuta come un patrimonio da salvaguardare e che identifica la storia e la cultura di un popolo, quello italiano”.Oltre 25.000 pizzerie con servizio, 150.000 addetti e un volume d’affari di oltre 6 miliardi di euro. 11,80€ lo scontrino medio. La pizza è il prodotto per tutte le occasioni, si va dalla colazione del mattino, passando per il pranzo e spuntini fino ad arrivare alla cena dove è in cima alla classifica dei piatti scelti. 2,6 milioni hanno cenato fuori casa almeno tre volte alla settimana optando prevalentemente per le pizzerie, con una spesa di 21,20 euro.

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Minniti valorizzi i 50 mila addetti della sicurezza privata nella difesa del patrimonio pubblico e privato

Posted by fidest press agency su sabato, 28 ottobre 2017

marco minniti“Il ministro dell’Interno Marco Minniti valuti l’opportunità di predisporre una vera regolamentazione della sicurezza privata con l’obiettivo di utilizzare gli oltre 50 mila addetti degli istituti di vigilanza nella difesa del patrimonio pubblico e privato”. E’ quanto chiede in una nota il parlamentare di Fratelli di Italia, Edmondo Cirielli, responsabile del dipartimento Giustizia di Fdi, al termine di un incontro con il collega Filippo Asicerto e Longobardi Castrese, rappresentante di Union sicurity.
“Con questa azione – spiega il deputato di Fdi – centriamo un doppio risultato: da un lato, seguendo il modello già risultato vincente nella gestione degli aeroporti, l’impiego degli addetti privati ottimizza il lavoro delle forze dell’ordine, dall’altro si ha la definizione di un quadro normativo chiaro del comparto della sicurezza privata, che nel tempo ha acquisito professionalità e competenze specifiche, vedendosi così riconosciuto non solo il trattamento riservato ai lavori usuranti ma anche la qualifica di ps nell’espletamento dei compiti”. “Una risposta in tempi rapidi alla nostra sollecitazione rappresenta la strada migliore per concorrere alla sicurezza dell’Italia” – conclude Cirielli auspicando che “i nuovi assunti siano selezionati tra i volontari delle forze armate.

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“Giornate Europee del Patrimonio”

Posted by fidest press agency su venerdì, 22 settembre 2017

Casa MartelliTransfer 070314 0025Firenze sabato 23 e domenica 24 settembre i Musei del Bargello Via del Proconsolo 4 resteranno aperti fuori orario per offrire a turisti e fiorentini visite speciali, presentazioni e conferenze. Sabato alle ore 10, al Museo di Orsanmichele (che resterà aperto fino alle 12.30) ci sarà la presentazione del nuovo apparato didattico comunicativo e annuncio dei prossimi restauri. Alle ore 11, invece, appuntamento al Museo di Palazzo Davanzati con una conferenza-incontro dal titolo: Natura dipinta: piante e uccelli nelle pitture murali di Palazzo Davanzati a cura di Maria Adele Signorini (Università degli Studi di Firenze) e Alessandro Canci (Università degli Studi di Padova e Udine).
Alle ore 16, nel Museo di Casa Martelli si terrà la visita guidata: Verzure dipinte: il giardino d’inverno e la sala da bagno con figure in boschereccio di Casa Martelli.
Domenica 24 settembre al Museo di Palazzo Davanzati, alle ore 17, ci sarà la visita guidata: Natura dipinta a Palazzo Davanzati.
Sabato i Musei del Bargello consentiranno anche la visita prolungando, straordinariamente, la loro apertura pomeridiana. Il Museo Nazionale del Bargello e il Museo delle Cappelle Medicee, saranno aperti dalle ore 8,15 fino alle 19,50 e dalle ore 17, alla simbolica cifra di 1 euro. Il Museo di Palazzo Davanzati resterà aperto dalle 8,15 alle ore 17,50 (l’orario ordinario dal lunedì alla domenica va dalle ore 8,15 alle 13,50); il Museo di Casa Martelli sarà visitabile dalle ore 9 alle 17,50 (tutti gli altri sabati la chiusura è prevista per le 13,50). Sabato sarà aperto straordinariamente anche il Museo di Orsanmichele e seguirà il seguente orario: 10 – 12,20.
Domenica, il Museo Nazionale del Bargello sarà aperto straordinariamente dalle ore 9 alle 13,50, ultimo ingresso alle 13,20; saranno aperti dalle ore 15 alle 18,50 anche il Museo di Palazzo Davanzati e il Museo di Casa Martelli. (foto: casa martelli, Palazzo Davanzati)

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