La meningite è una malattia a basso tasso di circolazione con un’incidenza, nel nostro Paese, di 0,3 casi ogni 100.000 abitanti: questa è forse la ragione alla base del fatto che, nella pubblica opinione, c’è una inadeguata percezione del rischio connesso alla sua alta letalità che però genera reazioni scomposte – quando non panico – quando poi si manifesta, improvvisamente. Non va dimenticato che la meningite, della quale fino al 30% della popolazione è portatore sano e quindi veicolo di contagio, non è una malattia esclusivamente pediatrica perché, nel 50% dei casi, interessa persone con più di 20 anni, un segmento di popolazione per il quale non esistono specifiche strategie vaccinali.Allo stato attuale soltanto sei regioni raccomandano la vaccinazione contro il meningococco B agli adolescenti: Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In aggiunta, anche per le vaccinazioni contro il meningococco ACWY e meningogocco B nelle fasce d’età per cui è raccomandato siamo molto lontani dall’obiettivo del Piano Nazionale Prevenzione Vaccini (i dati nazionali del 2021 riportano una copertura media contro il meningococco B e contro i meningococchi ACWY, rispettivamente del 44 e del 78% a 36 mesi).Un’attenzione particolare dovrebbe inoltre essere posta alle categorie più fragili o maggiormente a rischio come i soggetti immunocompromessi, i trapiantati, oltre a quei segmenti di popolazione esposti a rischi professionali e comportamentali che spesso non sono adeguatamente informati della raccomandazione e della gratuità delle vaccinazioni anti-meningococciche. Dal nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale è dunque auspicabile che derivino e trovino applicazione pratica alcuni pilastri di una risposta sanitaria più incisiva: adeguate risorse in termini di personale nei Dipartimenti di Prevenzione; adozione rapida ed omogenea su tutto il territorio nazionale del calendario vaccinale; rendere fruibile al pubblico, mediante i canali più idonei, il calendario vaccinale ed il suo eventuale aggiornamento; contrastare o superare la cosiddetta ‘esitazione vaccinale’, facendo leva sulla fiducia, la semplicità di accesso e l’efficienza organizzativa; rafforzare l’interlocuzione con il pubblico, utilizzando anche gli strumenti digitali e una comunicazione rassicurante; consolidare in via definitiva il ruolo della scuola come volano amplificatore di azioni volte creare consapevolezza, nei giovani e nelle loro famiglie, circa l’importanza fondamentale della pratica vaccinale come unico e fondamentale strumento di prevenzione contro la meningite. In un tempo in cui i sistemi sanitari si trovano a dover rivedere le proprie scelte e i propri assetti, la prevenzione attiva si ripropone come uno dei pilastri per una sanità efficace e sostenibile nel tempo.
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Meningite, per prevenirla serve una risposta omogenea e accessibile in tutta Italia
Posted by fidest press agency su lunedì, 29 Maggio 2023
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Dalla prevenzione ai percorsi diagnostici in medicina estetica
Posted by fidest press agency su mercoledì, 24 Maggio 2023
Sempre più importanti i progressi nelle terapie e delle tecnologie utilizzate in medicina estetica, con ricadute importanti sui risultati. Ma la vocazione primaria di questa disciplina resta la prevenzione dell’invecchiamento, di quello cutaneo come di tutto l’organismo, che vanno di pari passo. E una sessione del prossimo congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) è proprio dedicata a questo tema, per ribadire l’importanza della visita medica del paziente che si rivolge al medico estetico. “Questa disciplina – ricorda la dottoressa Rosanna Catizzone, coordinatrice generale delle sezioni locali SIME e cfonsigliera SIME – sin dalla fondazione della SIME nel 1975 e della Scuola internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli (1990), ha l’obiettivo dichiarato di prendersi cura delle persone, non solo correggendo gli inestetismi, ma anche attraverso la valutazione del suo stato di salute generale, del suo vissuto, dei suoi pensieri e delle sue aspettative. Per questo, pone in primo piano la relazione medico paziente, che rende il paziente consapevole dei benefici e dei limiti delle terapie, delle possibili complicanze ed effetti collaterali e gli permette di acquisire una visione realistica rispetto ai risultati di terapie validate dalla letteratura scientifica”. Importanti i numeri delle patologie dermatologiche individuate nel corso della visita: 34 melanomi, 41 carcinomi spinocellulari, 74 basaliomi, 2 casi di lentigo maligna, 2 lichen planus, 40 cheratosi attiniche; si tratta di pazienti di 35-75 anni che si erano rivolte al medico estetico per effettuare filler, tossina botulinica, laser, peeling. Molto frequenti anche le diagnosi di patologie tiroidee; dall’indagine effettuata sono emersi 20 casi di ipotiroidismo, 35 di ipertiroidismo, 16 di tiroidite di Hashimoto, 2 neoplasie tiroidee. Tra le altre diagnosi effettuate nello studio del medico estetico spuntano anche adenomi dell’ipofisi, ovaio policistico, insufficienza venosa cronica, depressione, dismorfofobia, anoressia, bulimia, reflusso gastro esofageo, celiachia. Il caso più singolare è quello di un paziente che si era rivolto al medico estetico per una ptosi (caduta) palpebrale e nel quale è stata fatta diagnosi di miastenia grave. Il medico estetico insomma è un professionista a tutto tondo, un medico attento alla salute del paziente, sotto tutti i punti di vista. “I risultati di questa indagine – conclude il professor Emanuele Bartoletti, presidente della SIME – dimostrano che un medico estetico adeguatamente formato può realizzare a pieno quella che è la più nobile vocazione della medicina estetica intesa come medicina preventiva, mirata al benessere psico-fisico del paziente.
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Tumore del polmone: la prevenzione deve partire dalle aule scolastiche
Posted by fidest press agency su lunedì, 22 Maggio 2023
La lotta alle neoplasie polmonari deve cominciare a scuola contrastando il sempre più precoce vizio del tabagismo. In Italia fumano il 5% degli adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, e il 19% dei 18-19enni. In totale quindi più di un teenager su 10 fuma regolarmente mentre il 4% si dichiara ex fumatore. Da qui l’esigenza di sensibilizzare i giovani studenti sull’importanza della prevenzione primaria di forme di cancro molto pericolose. Per questo l’AIOT (Associazione Italiana di Oncologia Toracica) in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ha lanciato la seconda edizione di “Respiriamo insieme”. Si tratta di un concorso a cui hanno partecipato nel 2022-23 66 scuole tra primarie e secondarie (di primo e secondo grado). La campagna ha previsto la realizzazione di attività divulgative per promuoverne raccomandazioni salutari. Per le scuole primarie il tema è stato “Metti il fumo in riga” (con la produzione di una poesia recitata in formato video) mentre per le secondarie: “Appendi il fumo al muro” (realizzazione di una locandina illustrata/poster). Per le scuole secondarie di secondo grado il tema è stato “Metti il fumo da (p)ARTE” ed è stata prevista la creazione di un’opera d’arte (quadro, scultura, installazione, video promozionale).I vincitori sono stati: Scuola primaria, classe 4 sezione A – IC Rodari, Cappelle sul Tavo, Montesilvano PE Scuola secondaria di primo grado, classe 3 sezione A – IC di Cerrina Monferrato G. Marconi, Murisengo AL Scuola secondaria di secondo grado, classe 3 sezione B – Istituto di Istruzione Superiore Carlo Beretta, Gardone Val Trompia BS Tutti gli elaborati sono disponibili sul sito oncologiatoracica.it.
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“Proposta di legge per la prevenzione dei danni all’ambiente e per una maggiore protezione delle risorse naturali e sostenibilità delle imprese”
Posted by fidest press agency su domenica, 7 Maggio 2023
Roma martedì 9 maggio alle ore 12 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, via della Missione 4. L’evento sarà l’occasione per illustrare, nel dettaglio, i contenuti della proposta di legge “Concessione di un credito d’imposta in favore dei titolari di reddito d’impresa per la stipulazione di contratti di assicurazione, l’acquisizione di certificazioni e l’esecuzione di interventi di prevenzione in materia ambientale” (Atto della Camera dei Deputati n. 445), presentata su iniziativa dell’On. Maria Chiara Gadda e sottoscritta dagli On. Rosato, Sottanelli, Bonetti, Benzoni e Ruffino. L’obiettivo della proposta di legge è quello d’incentivare nelle imprese italiane di ogni settore e dimensione comportamenti virtuosi volti a rendere più complete ed efficaci le politiche ambientali nella protezione delle risorse naturali attraverso l’utilizzo di strumenti, come la polizza assicurativa per danni all’ambiente, in grado di supportare le aziende nella gestione delle conseguenze di un evento di danno all’ambiente, nell’effettuazione degli interventi di messa in sicurezza e ripristino e nel sostenerne i relativi costi. In Italia, secondo una stima effettuata dal Pool Ambiente, sono meno del 2% le aziende che hanno sottoscritto una copertura completa per i danni all’ambiente e manca dunque una vera cultura a favore della prevenzione e della riparazione dei danni alle risorse naturali.
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Camminata per la Vita della LILT per promuovere prevenzione e stili di vita sani
Posted by fidest press agency su venerdì, 24 marzo 2023
Rorna domenica 26 marzo a Legnano la Camminata per la Vita della LILT, manifestazione podistica non competitiva, che promuove l’adozione di stili di vita sani e sostiene le attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La delegazione di Legnano della LILT, con la partecipazione della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, del Circolo Culturale e Ricreativo e di Bcc Insieme Mutua, di Orobie Nordic Walking, Famiglia Legnanese, Legnano Basket Knights e Calzette Rosa padel team, con il patrocinio del Comune di Legnano, organizza la quarta edizione dell’iniziativa che dal parco Castello di Legnano porterà fino a Villa Jucker (via Matteotti 3); cinque chilometri a piedi accessibili a tutti per testimoniare per le vie della città l’importanza della prevenzione. «Il mese di marzo è storicamente dedicato alla Prevenzione Oncologica. All’interno delle molteplici iniziative organizzate a livello territoriale, abbiamo voluto riproporre la nostra Camminata per la Vita, un momento semplice ma fondamentale per ribadire con sempre maggiore forza l’importanza di adottare stili di vita sani quale azione di prevenzione», dice Anna Daverio, presidente della delegazione di Legnano della LILT. Nel corso del 2022 si è verificato un aumento importante dei casi di tumore. Un fenomeno preoccupante, conseguenza dell’interruzione degli screening oncologici e del rallentamento delle attività diagnostiche durante la pandemia del 2020. Aggiunge Silvana Cezza Gatti, responsabile del gruppo volontari della delegazione LILT di Legnano: «Fare prevenzione significa adottare uno stile di vita salutare: tante piccole azioni quotidiane possono fare la differenza e portare un miglioramento della nostra salute sotto tanti punti di vista. Sono messaggi semplici ma fondamentali che vogliamo diffondere con questa camminata. Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto nell’organizzazione di questo evento». Il programma prevede alle 10 il ritrovo e l’apertura delle iscrizioni all’entrata del Parco Castello di Legnano. La camminata prenderà il via alle 10.30 per raggiungere Villa Jucker in via Mattotti 3 dove è previsto un aperitivo. La quota di partecipazione è di 10 euro (gratis per i bambini). L’intero ricavato sarà devoluto alle attività di prevenzione della LILT – delegazione di Legnano.
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Una nuova visione per la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana
Posted by fidest press agency su sabato, 4 marzo 2023
“L’anziano si trasformerà da elemento marginale e fragile del sistema sanitario in perno del concetto di salute. Il disegno di legge delega, di cui sono il relatore, licenziato ieri sera nella 10° Commissione Affari Sociali del Senato che mi onoro di presiedere, stabilisce nuovi criteri e interventi assistenziali per la terza età, mettendo al centro la figura dell’individuo”. Così il presidente della Commissione Sanità in Senato, Franco Zaffini, durante l’incontro organizzato da FIASO (Federazione italiana aziende Sanitarie ed Ospedaliere) in occasione della discussione del DDL in Senato. “Delega quindi per il Governo ad adottare, entro un anno, uno o più decreti legislativi che definiscano la persona anziana e ne promuovano l’autonomia, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità. Un articolo in particolare – continua Zaffini – è dedicato alla non autosufficienza, con l’obiettivo di riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso l’individuazione di un unico centro di spesa e di responsabilità in ambito LEPS”. “Inoltre, con l’istituzione del Comitato Interministeriale per la popolazione anziana – conclude Zaffini – si supererà la vecchia divisione di competenze fra due ministeri, causa in passato di procedure lente e macchinose. Innovazione in un settore importantissimo del nostro Paese. Primo passo che questa maggioranza e questo Governo hanno fatto e che porterà ad una cornice nuova sul tema della salute e della qualità della vita delle persone anziane. Il nuovo Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana fornirà un’attenzione capillare a ciascuna singola esigenza, assicurandosi di non lasciare Indietro nessuno”.
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La prevenzione dell’osteoporosi
Posted by fidest press agency su lunedì, 27 febbraio 2023
Torino Giovedì 16 marzo, ore 10,30-12,30 Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino, via Po 18. Interverranno, con la moderazione della Prof.ssa Chiara Benedetto, il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione Osteoporosi e il Prof. Carlo Campagnoli, Presidente dell’Associazione Pr.A.To., che illusteranno quanto sia cruciale attivare la Prevenzione primaria dell’Osteoporosi nell’adolescenza e nella prima giovinezza, quando cioè le ossa raggiungono il culmine del loro rafforzamento (picco di massa ossea), per effetto dei “fattori di crescita” che ne stimolano la formazione, e degli ormoni prodotti dalle gonadi, che ne frenano il riassorbimento. In particolare, è stato ampiamente documentato che la sottonutrizione e/o il relativo eccesso di attività fisica (spesso conseguenza della forte spinta all’eccessiva magrezza presente nel mondo occidentale), causando una carenza energetica, interferiscono con la funzione delle gonadi (in modo più evidente nelle ragazze, con blocco delle mestruazioni), e soprattutto inibiscono i “fattori di crescita”, determinando in tal modo una perdita ossea che predispone all’Osteoporosi non solo nelle età più avanzate, ma anche, con rischio di fratture, già in età giovanile.Nelle decadi successive è inoltre molto importante la Prevenzione secondaria che consiste nell’intercettare la malattia nelle sue fasi iniziali, per un tempestivo intervento terapeutico, tramite l’esecuzione della Densitometria Ossea e la valutazione del rischio fratturativo con l’utilizzazione degli appositi algoritmi validati. http://www.fondazioneosteoporosi.it e http://www.prevenzioneanoressia.org
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Tumori digestivi: dalla FMD strategie per favorire screening e prevenzione
Posted by fidest press agency su sabato, 18 febbraio 2023
I tumori gastrointestinali (NGI) – che includono cancro dell’esofago, dello stomaco, del pancreas, del fegato, dell’intestino tenue o del colon – sono la principale causa di morte per cancro in Europa e una fra le più importanti cause di mortalità in tutti i paesi del mondo. Colpiscono in eguale misura uomini e donne e, sebbene la prognosi per questi pazienti sia migliorata negli ultimi anni, migliaia di persone muoiono ancora a causa di queste patologie in Europa ogni anno. Attualmente, l’Europa rappresenta un quarto dei casi di cancro globali, con tassi destinati ad aumentare di oltre il 24% entro il 2035. In occasione del convegno “Strategie di screening e prevenzione dei tumori digestivi: il Progetto europeo”, La Fondazione per le malattie digestive (FMD) enuncia le raccomandazioni europee e le azioni utili in Italia affinché sia promosso uno stile di vita più sano e siano incentivati programmi di screening, essenziali per ridurre il peso di queste patologie attraverso il rilevamento di lesioni pre-neoplastiche o neoplastiche in una fase precoce e curabile, fornendo raccomandazioni che aiutino a prendere decisioni informate. Lanciato anche un appello alle istituzioni.La FMD lancia così un appello alle Istituzioni, ritenendo essenziale che tutti gli stakeholders coinvolti nella prevenzione e nella gestione delle patologie di ambito gastroenterologico italiano affrontino con determinazione il progetto di screening sia per quanto riguarda quelli già esistenti sia per ampliare le possibilità di diagnosi precoce, focalizzando l’attenzione sulla popolazione maggiormente a rischio e garantendo l’accesso a tali screening nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
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Educare alla prevenzione per prevenire la tossicodipendenza
Posted by fidest press agency su mercoledì, 18 gennaio 2023
Se è vero che fuori dalle scuole è ormai diffuso lo spaccio di droga a cielo aperto è altrettanto vero che la migliore arma dentro le scuole è la prevenzione. Come recentemente alla scuola media di Coriano, anche gli studenti della sede di Montescudo hanno ricevuto con profitto una lezione di prevenzione alle droghe e alcol da parte dell’associazione Narconon Alfiere. Mentre l’attività di repressione e sequestro delle sostanze illegali viene svolto dalle forze di polizia, lo svolgimento di costanti attività educative rivolte ai possibili fruitori di questo “libero” mercato dello spaccio è imprescindibile. È nelle scuole e nei centri di formazione professionali che andrebbero programmate di routine lezioni di prevenzione, anzi dovrebbero essere inserite nei programmi scolastici affinché diventino una vera e propria materia di vita. Insegnare la prevenzione delle sostanze non dovrebbe avere meno importanza dell’insegnamento dell’italiano, di storia, matematica e ginnastica. In fondo la scuola dovrebbe preparare i nostri giovani ad affrontare la vita affinché siano persone responsabili, capaci e felici. Uno studente che domani sarà un tossicodipendente è una contraddizione in termini! Per sopperire a questa lacuna l’associazione Narconon Alfiere da più di vent’anni svolge conferenze educative, con ampia soddisfazione da parte degli studenti e docenti che vi assistono, con la finalità di insegnare agli studenti l’ABC della prevenzione alle droghe e all’alcol. Le conferenze sono indirizzate a singole classi o a gruppi di studio di analoga età, durano circa due ore e rispondono esaurientemente alle domande: Cosa sono le droghe? Perché una persona inizia a usarle? Cosa sono assuefazione e dipendenza? Qual è l’interazione delle droghe con la mente? Cosa causano le droghe e l’alcol a livello fisico e mentale? Esistono veramente le droghe leggere? Al termine della conferenza viene dedicato del tempo alla discussione con gli studenti per approfondire ulteriori argomenti e capire se la lezione ha lasciato nei giovani interlocutori un segno di buon auspicio per una futura vita fatta di sobrietà e moderazione.
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La prevenzione del rischio cardiovascolare passa anche attraverso un corretto monitoraggio della pressione
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022
Peraltro, per confermare la diagnosi di ipertensione arteriosa non basta una singola misurazione ma occorrono due misurazioni in due occasioni diverse maggiori rispetto ai limiti prima citati. Inoltre la prima volta che viene valutata la pressione arteriosa è bene misurarla ad entrambi gli arti superiori (per escludere la presenza di pressione differenziale appunto diversa tra i due arti) ed anche da sdraiati ed in piede (orto e clinostatismo).Una volta posizionato il bracciale sul braccio (indifferente se destro o sinistro) all’altezza del cuore farete partire la misurazione. Normalmente vengono fatte due misurazioni tenendo come valida la seconda oppure facendone tre ed utilizzando la media delle ultime due. Molto importante è segnarsi tutte le misurazioni su un diario pressorio (o portare con se la macchinetta in caso presenti una memoria interna) da far poi valutare dal proprio medico di base. Ad oggi nessuno degli strumenti per l’automisurazione domiciliare da polso sia correttamente validato e studiato e quindi è necessario utilizzare quelli da braccio. La frequenza di auto-misurazione domiciliare dovrebbe essere circa di una volta a settimana (in caso di pressione ben controllata e di terapia stabile) ma il medico può chiedere di farlo più frequentemente anche fino a tre volte al giorno per alcune settimane, particolarmente in caso di scarso controllo dei valori pressori oppure in caso di modifiche recenti alla terapia. Infine esiste anche un ultima modalità di misurazione della pressione arteriosa che è il monitoraggio pressorio delle 24 h (in sigla MAP) che consiste nel mantenere un bracciale sfigmomanometrico per un intero giornata collegato ad un apparecchio portatile (alla cintura oppure a tracolla) che misurerà automaticamente la pressione ogni 15-20 minuti di giorno e meno frequentemente di notte. L’utilità di questo tipo di misura sta proprio nella valutazione della pressione durante l’abituale attività quotidiana; ha quindi più senso montarlo in settimana quando si lavora più che nel week-end. Infatti permetterà di valutare anche la risposta agli eventi stressanti della giornata ed inoltre permetterà di vedere come sono i valori pressori durante la notte. Questo, oltre a correlare con la qualità del sonno, darà importanti informazioni sulla fisiologica riduzione della pressione arteriosa nel passaggio dalla veglia al sonno. Verrà chiesto al paziente di compilare un diario delle attività giornaliere in modo da poterle correlare poi ai valori riscontrati. Cosa molto importante, quando si sente che il bracciale inizia a gonfiarsi si deve cercare di fermarsi (almeno con il braccio con su il bracciale) fino alla fine della misurazione. Se questo non fosse possibile (si sta guidando o facendo un attività per cui non ci si può fermare) la macchinetta emetterà un segnale di errore e ripartirà con un altra misurazione in 5 minuti circa. Pressione arteriosa: <140/90 mmHg dal medico, < 135/85 mmHg al domicilio, perfetto se si riescono a portare i valori sotto i 130/80 mmHg.
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LILT e FIGC: protocollo di intesa per la prevenzione e la lotta contro i tumori
Posted by fidest press agency su martedì, 1 novembre 2022
Incentivare la pratica sportiva, in particolar modo di bambini e adolescenti, con il fine di ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità della vita. Con questo obiettivo, LILT– Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – e FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio – hanno siglato un protocollo di intesa di durata biennale: attraverso l’attuazione dell’accordo, siglato nella Sala Paolo Rossi della sede della Federazione, FIGC e LILT contribuiranno alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative finalizzate ad accrescere il benessere dei cittadini, con lo sviluppo di azioni comuni che possano promuovere l’importanza della prevenzione oncologica. Tra le missioni della LILT c’è quella di diffondere su tutto il territorio nazionale – in collaborazione con le principali istituzioni e le più importanti organizzazioni nazionali e internazionali operanti in campo oncologico – i vari aspetti della prevenzione. In particolare la prevenzione primaria (finalizzata a ridurre i fattori di rischio e le cause di insorgenza e sviluppo del cancro), la prevenzione secondaria (visite mediche specialistiche ed esami strumentali per la diagnosi precoce dei tumori) e quella terziaria (“prendersi cura” delle problematiche del percorso di vita della persona e dei suoi familiari che hanno vissuto l’esperienza cancro). E la FIGC, per la sua attività in tutto il territorio italiano, può essere strumento perfetto per la corretta informazione e sensibilizzazione.
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LILT e FIGC: protocollo di intesa per la prevenzione e la lotta contro i tumori
Posted by fidest press agency su sabato, 29 ottobre 2022
Incentivare la pratica sportiva, in particolar modo di bambini e adolescenti, con il fine di ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità della vita. Con questo obiettivo, LILT– Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – e FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio – hanno siglato un protocollo di intesa di durata biennale: attraverso l’attuazione dell’accordo, siglato nella Sala Paolo Rossi della sede della Federazione, FIGC e LILT contribuiranno alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative finalizzate ad accrescere il benessere dei cittadini, con lo sviluppo di azioni comuni che possano promuovere l’importanza della prevenzione oncologica. Tra le missioni della LILT c’è quella di diffondere su tutto il territorio nazionale – in collaborazione con le principali istituzioni e le più importanti organizzazioni nazionali e internazionali operanti in campo oncologico – i vari aspetti della prevenzione. In particolare la prevenzione primaria (finalizzata a ridurre i fattori di rischio e le cause di insorgenza e sviluppo del cancro), la prevenzione secondaria (visite mediche specialistiche ed esami strumentali per la diagnosi precoce dei tumori) e quella terziaria (“prendersi cura” delle problematiche del percorso di vita della persona e dei suoi familiari che hanno vissuto l’esperienza cancro). E la FIGC, per la sua attività in tutto il territorio italiano, può essere strumento perfetto per la corretta informazione e sensibilizzazione.
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Scuola: Prevenzione covid, prime linee guida
Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 agosto 2022
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha rilasciato una dichiarazione all’agenzia Italia stampa circa le prime linee guida, tra regioni e stato, sull’apertura degli istituti a settembre, sulla prevenzione covid. Il sindacalista autonomo ha affermato che “sì, sono arrivate queste prime linee guida e ribadiscono la necessità di utilizzare l’aerazione manuale, perché purtroppo le classi sono sprovviste di ventilazione. Ma sottolineano il fatto che c’è l’esigenza di dare più risorse e più organici alle scuole: non è possibile pensare in questo momento di aprire le scuole a settembre con gli attuali organici”, ha concluso Pacifico.
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Studio pilota per la prevenzione del carcinoma mammario e ovarico
Posted by fidest press agency su martedì, 28 giugno 2022
Rita Antonelli, dottoranda di ricerca in Medicina Molecolare del Centro Universitario di Odontoiatria del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, ha ricevuto il premio “miglior progetto in Medicina Personalizzata”. Il riconoscimento è stato ottenuto grazie al lavoro di ricerca presentato al Contest 2022 – Clinical Research and Innovation della XII edizione del Taobuk Festival di Taormina, coordinato dalla docente universitaria Carmen Mortellaro (UniCamillus Roma), da Giuseppe Ippolito, Direttore Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità del Ministero della Salute e da Giovanni Migliore, Presidente della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere).Il progetto di ricerca premiato è uno studio pilota di nutri-epigenomica, il cui obiettivo finale è quello di valutare, attraverso dei biomarcatori salivari, se un programma nutrizionale personalizzato possa modulare l’espressione di variabili epigenetiche associate allo sviluppo tumorale e quindi modulare la penetranza di mutazioni germinali a carico dei geni BRCA1 e BRCA2. Le donne che ereditano la mutazione di uno di questi due geni sono predisposte a sviluppare un tumore alla mammella nel 55-60% dei casi e un tumore all’ovaio nel 16-59%. Attraverso questi studi sperimentali si spera di realizzare in un futuro un nuovo esame diagnostico salivare che possa prevedere l’insorgenza del carcinoma in modo personalizzato e riuscire, attraverso un corretto stile di vita, a diminuire la percentuale di sviluppo del carcinoma mammario e ovarico.Lo studio pilota è condotto dalla Breast Unit Interaziendale della provincia di Parma coordinata da Antonino Musolino, dal Salivary Research Group del Centro Universitario di Odontoiatria di Parma coordinato da Marco Meleti, dal Laboratorio di Tossicologia Industriale e metodiche analitiche avanzate con Paola Mozzoni, ed è finanziato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt).Nella sezione “Medicina Orale” del Contest 2022 – Clinical Research and Innovation l’Università di Parma è stata presente con l’apprezzato contributo scientifico di Giulia Ghidini, Ilaria Giovannacci e Alessandra Dormiente del gruppo di Patologia – Chirurgia Orale e Laser Terapia, coordinato da Paolo Vescovi e del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, presieduto da Maddalena Manfredi.
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Tumori: prevenzione personalizzata
Posted by fidest press agency su domenica, 19 giugno 2022
Paolo Marchetti, Direttore Scientifico IDI IRCCS di Roma: “Vanno identificati specifici determinanti genomici legati a un aumentato rischio di sviluppare il cancro. Così possiamo salvare più vite. Il paradigma istologico e agnostico è superato. È necessario considerare le modificazioni dell’ambiente individuale ed esterno” Non solo geni o bersagli molecolari, da colpire con terapie anticancro mirate. L’oncologia di precisione oggi va ben oltre questo orizzonte, includendo un universo molto più ampio. La prevenzione dei tumori diventa personalizzata grazie all’identificazione di precise alterazioni molecolari che consentono di individuare gruppi di popolazione a rischio. E, nei trattamenti, il modello da seguire è quello mutazionale, in cui vanno considerate tutte le alterazioni subite dall’organismo, a seguito delle modificazioni dell’ambiente individuale ed esterno, che possono avere un ruolo nello sviluppo del cancro e nella scelta della terapia. Le nuove frontiere sono delineate oggi a oggi a Roma all’Università La Sapienza al “World Health Summit Regional Meeting – Europe”, nella sessione dedicata all’oncologia di precisione, moderata da Paolo Marchetti (Direttore Scientifico IDI IRCCS di Roma, Ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata) e da Khay-Guan Yeoh (Professore di Medicina all’Università di Singapore). Nel meeting, organizzato ogni anno dall’Alleanza dei centri accademici e di ricerca (M8 Alliance of Academic Health Centres, Universities and National Academies), vengono affrontati temi di grande rilievo che vanno dai vaccini ai sistemi di gestione della salute pubblica, alle sindromi metaboliche alle malattie croniche, fino alle nuove tecnologie e alla medicina personalizzata. “La prevenzione diventa personalizzata perché può essere basata su modelli di medicina di precisione, attraverso l’identificazione di specifici determinanti genomici legati a un aumentato rischio di sviluppare il cancro – afferma il prof. Marchetti -. In questo ambito rientra una serie di interventi per individuare il tumore in fase iniziale oppure per evitare l’insorgenza della malattia. Ad esempio, alle donne con mutazione del gene BRCA, che rappresenta un fattore di rischio per il tumore del seno, possono essere proposti programmi di screening mammario più frequenti, che rientrano nella prevenzione secondaria, oppure il trattamento con inibitori dell’aromatasi o antiestrogeni, ancora all’interno di studi clinici, per potenziare la prevenzione primaria. Così possiamo salvare più vite e garantire risparmi al sistema sanitario”. Questi temi relativi alla prevenzione personalizzata sono illustrati al meeting da Stefania Boccia, professore di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. “La patologia molecolare è un elemento cardine dell’oncologia di precisione – continua il prof Marchetti -. La mutazione genetica non può più rappresentare la soluzione del problema. È necessario imparare a studiare non più solo le singole alterazioni ma le modificazioni complessive delle vie di segnale cellulare. Così il patologo molecolare può fornire al clinico informazioni decisive per la scelta della terapia. Ad esempio, un paziente con un alto carico mutazionale, teoricamente candidato all’immunoterapia, deve essere indirizzato a un’altra cura in presenza di una mutazione che blocca la risposta all’immunoterapia”. Lo scopo del “World Health Summit Regional Meeting – Europe”, che fa parte del “World Health Summit” che si svolge ogni anno a fine ottobre a Berlino, è studiare elementi innovativi, raccomandazioni da offrire alla valutazione delle autorità politiche e accademiche. Si tratta di progetti di applicazione clinica per superare le disuguaglianze ancora presenti nei sistemi sanitari e nell’accesso alle terapie.
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Uso aspirina in prevenzione cardiovascolare
Posted by fidest press agency su domenica, 15 Maggio 2022
La Preventive Services Task Force statunitense ha aggiornato le linee guida sull’uso di aspirina a basso dosaggio nella prevenzione del rischio cardiovascolare (CV). Per gli esperti, le persone con 60 anni o più non dovrebbero iniziare ad assumerla come prevenzione primaria delle malattie CV. Nel caso di individui tra i 40 e i 59 anni invece, l’uso del farmaco può essere preso in considerazione in presenza di un rischio di malattia CV a 10 anni di almeno il 10%, ma la decisione finale va valutata individualmente. In effetti, il beneficio netto risulta limitato in questo gruppo di età. Ad ogni modo, a beneficiare maggiormente saranno le persone senza rischio aumentato di sanguinamento. Da notare che le raccomandazioni, disponibili su JAMA, valgono solo per gli individui che non hanno né storia né segni o sintomi di malattia CV o una condizione per cui invece l’aspirina è indicata. «Le persone che attualmente prendono aspirina e hanno dubbi sul perché lo fanno, o se debbano continuare o interrompere, dovrebbero discuterne con il proprio medico» scrivono gli esperti, sottolineando come età, livello di rischio CV e di sanguinamento, preferenze e motivazioni, siano i fattori che i medici devono tener presente. Come ha spiegato il vice chair del gruppo Michael Barry, dell’Harvard Medical School di Boston, l’aspirina è solo uno degli strumenti con i quali è possibile abbassare il rischio CV. «Le persone possono ridurre sensibilmente il proprio rischio in molti altri modi, come facendo esercizio, seguendo una sana alimentazione, controllando pressione sanguigna e diabete e assumendo statine se hanno un rischio CV aumentato» ha dichiarato. Nell’articolo, la conclusione degli esperti è che esistono prove sufficienti che mostrano come, negli adulti di almeno 40 anni senza storia di malattia CV ma a rischio aumentato, l’aspirina ha un effetto limitato nel ridurre il rischio di eventi CV quali ictus e infarto del miocardio non fatale. Il beneficio, in termini di “grandezza assoluta”, cresce con l’aumento del rischio a 10 anni e l’entità dei vantaggi nel corso della vita è maggiore quando si inizia ad assumere l’aspirina in giovane età. Tuttavia, le prove indicano che il farmaco aumenta il rischio di sanguinamento gastrointestinale e intracranico e di ictus emorragico, e che l’entità dei danni, limitata nel complesso, aumenti nei gruppi di età più avanzata, soprattutto nelle persone con oltre 60 anni. A medici e pazienti viene inoltre suggerito di considerare di interrompere il farmaco intorno ai 75 anni. Infine, non è chiaro se il farmaco riduca il rischio di mortalità o incidenza di cancro colorettale. Lo statement è stato accompagnato dalla pubblicazione di una revisione delle evidenze, uno studio di modellizzazione, una patient page e diversi editoriali di commento. fonte Doctor33
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Intelligenza artificiale e prevenzione tumori
Posted by fidest press agency su domenica, 24 aprile 2022
L’Intelligenza Artificiale si è dimostrata una valida alleata nella prevenzione dei tumori del colon e del retto: i suoi algoritmi, infatti, permettono una maggiore precisione nell’identificazione di polipi durante la colonscopia. I benefici legati all’utilizzo di queste tecnologie non sono, però, soltanto clinici, ma si traducono anche in termini di maggiore sostenibilità economica: lo dicono i dati di uno studio multicentrico pubblicato sulla rivista The Lancet Digital Health, coordinato dal prof. Alessandro Repici, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia di Humanitas e docente di Humanitas University e dal prof. Cesare Hassan, docente di Humanitas University, in collaborazione con l’Università di Oslo. Obiettivo del progetto è studiare il rapporto costo-efficacia delle tecnologie di Intelligenza Artificiale (IA) nell’ambito della colonscopia. L’utilizzo di questi software, infatti, richiede alle strutture ospedaliere investimenti economici molto alti (pari a circa 19$ per paziente). Lo studio firmato da Humanitas ha dimostrato che, nell’arco di 30 anni, questi investimenti non solo vengono interamente ammortizzati, ma generano anche un risparmio se paragonati alle spese mediche per i pazienti con tumore del colon. Gli strumenti di IA, infatti, migliorano il tasso di identificazione delle lesioni del colon del 44%, riducendo il rischio di incorrere in errori diagnostici. L’esecuzione di colonscopie di screening con l’ausilio dell’IA è associata, da un lato, ad una riduzione dell’incidenza dei tumori del colon dell’8,4% e dall’altro ad un risparmio economico di 57$ per persona grazie alla riduzione dei costi di terapia legata alla maggiore prevenzione. L’insieme di questi dati testimonia l’importanza di continuare ad investire in Intelligenza Artificiale sia per garantire al paziente un’assistenza sempre più efficace e personalizzata, sia per promuovere una Sanità più sostenibile. Il tumore del colon è la seconda causa di morte per cancro in Italia e, ad oggi, lo strumento migliore per la sua corretta diagnosi è la colonscopia. Humanitas da anni è impegnata nello sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale che possano supportare i professionisti sanitari nell’identificazione dei polipi anche di dimensioni molto piccole, altrimenti difficili da notare o perché non ben esposti, o a causa del loro colore, spesso molto simile a quello della mucosa sana. Oltre alla prevenzione dei tumori del colon e del retto, Humanitas è impegnata nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale anche in altri contesti. Ad esempio, nel 2021 è stato lanciato il progetto GenoMed4All, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 Research & Innovation. Le malattie ematologiche sono considerate rare, per cui il bisogno clinico di nuove conoscenze e strumenti è molto forte. GenoMed4All va incontro a questa necessità Attraverso la creazione di una piattaforma che faciliti la condivisione e l’analisi dell’enorme quantità di dati genomici e clinici elaborati in sicurezza dalle strutture ospedaliere.
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Il potere della prevenzione sugli esiti della nostra salute
Posted by fidest press agency su mercoledì, 13 aprile 2022
A cura di Grégoire Biollaz, Senior Investment Manager, Pictet Asset Management. Grégoire Biollaz ha conseguito un Msc in biochimica e in biologia molecolare e ha completato un PhD in immunologia presso il Politecnico federale di Zurigo. Dopo avere lavorato nei settori del biotech e del private banking negli Stati Uniti e in Svizzera, nel 2016 è entrato in Pictet Asset Management come co-gestore del fondo Pictet Health. In questo paper illustra il potenziale ancora inesplorato della sanità preventiva. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), fino al 40% dei decessi che si verificano ogni anno negli Stati Uniti per ciascuna delle cinque cause principali potrebbero essere evitati con la prevenzione. Il numero delle condizioni croniche per le quali è possibile fare prevenzione mediante correzioni nel nostro stile di vita è molto elevato. Il diabete di tipo 2 è un esempio di malattia quasi interamente prevenibile tramite una dieta sana e uno stile di vita attivo. Lo stesso si può dire per l’ipertensione, alcune malattie respiratorie, molti disordini cardiovascolari e le malattie renali, tutti collegabili all’obesità e/o a complicazioni del diabete. Nella realtà le condizioni croniche sono spesso interconnesse. Per prima cosa, è importante guardare più in là del settore sanitario e considerare il tema della salute in modo olistico. Pensiamo alla prevenzione in termini sia di self care (la cura di sé: stili di vita sani, igiene e cura personale) che di diagnostica (diagnosi e screening medici effettuati per tempo), dove la sanità digitale gioca un ruolo sempre più importante. Riguardo alla cura di sé, un esempio è dato dai dispositivi indossabili, fitness tracker portati sulla propria persona per misurare e incoraggiare livelli di attività più elevati. La vita moderna spesso necessita di questi promemoria, poiché l’attività fisica non è più integrata in molte delle nostre azioni giornaliere come un secolo fa. In aggiunta, come è stato dimostrato un decennio fa da una testimonial come Angelina Jolie, è possibile individuare marcatori di DNA che indicano un rischio accentuato di tumore al seno, consentendo l’adozione di azioni preventive proattive. La prevenzione non eliminerà l’esigenza di servizi sanitari nella sua forma attuale. In molti casi, serviranno generazioni per determinare un cambiamento che possa avere un impatto reale sui numeri. Si consideri la pandemia di obesità, con incidenze in aumento tra le generazioni giovani in tutto il mondo. Una inversione di questa tendenza non avverrà dall’oggi al domani. Il miglioramento della qualità del sonno ha un enorme impatto sullo stato di salute delle persone. Alcuni studi hanno dimostrato che chi dorme solo cinque ore o meno per notte ha un rischio di mortalità aumentato di circa il 15%. La mancanza di sonno può influire su molti aspetti, dall’obesità ai disordini dell’umore all’aspettativa di vita. Cento anni fa facevamo molto più lavoro fisico e manuale nell’ambito della nostra vita quotidiana e la nostra dieta era meno ricca e più equilibrata; ora molti di noi vivono nelle città o nelle periferie urbane, stiamo seduti più a lungo e ci spostiamo in auto. Considerato questo stile di vita, gli individui possono prendere l’iniziativa di apportare correzioni attive, dato che non svolgiamo più attività fisica sufficiente durante il nostro trasferimento quotidiano verso e dal posto di lavoro o non dedichiamo tempo a preparare ciascun pasto da zero esclusivamente con alimenti integrali. Anzi, spesso cerchiamo scorciatoie per i pasti. Ma il cambiamento non avverrà senza che maturi prima la consapevolezza. (abstract)
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Prevenzione per la tutela del territorio
Posted by fidest press agency su martedì, 1 marzo 2022
Gli incendi colpiscono con sempre maggiore frequenza e intensità e il trend è destinato a proseguire con questi ritmi nei prossimi trenta anni – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Lo prevedono le Nazioni Unite in un nuovo rapporto intitolato “Spreading like wildfire: the rising threat of extraordinary landscape fires”. La causa principale del fenomeno è identificata nei cambiamenti climatici. Il risultato è che ormai i roghi interessano anche aree considerate in precedenza sicure.L’Onu avverte che un cambio di passo nel contrastare il riscaldamento globale, seppur necessario, non avrebbe effetti rilevanti a breve termine – continua Tiso. È perciò indispensabile investire sulla tutela del territorio e sulla prevenzione degli incendi, che nel nostro Paese sono spesso il frutto di azioni dolose facilitate dal clima sempre più caldo. Non bisogna dimenticare, infatti, che la stragrande maggioranza degli incendi che si sviluppano in Europa è provocata direttamente o indirettamente dall’uomo.Un ruolo centrale devono quindi avere la gestione del patrimonio forestale e la presenza degli agricoltori, che possono contribuire a rafforzare il sistema di sorveglianza e allerta precoce e sottrarre molte terre all’abbandono. La diffusione di pratiche agricole sostenibili anche in aree remote e l’introduzione di un sistema di gestione integrata del fuoco possono inoltre limitare l’impatto degli incendi, rendendo i loro effetti meno devastanti per l’ambiente e le persone.
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Nuovo libro di Bill Gates: Come prevenire la prossima pandemia
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 febbraio 2022
Collana i Fari, trad. Andrea Silvestri, pp. 400, 22 euro. Il libro evento del 2022. Uscita in contemporanea mondiale il 3 maggio. Le malattie sono sempre esistite tra gli esseri umani, ma non devono trasformarsi in disastri globali. Questo libro parla di come governi, scienziati, aziende e individui possano costruire un sistema in grado di contenere futuri focolai che inevitabilmente si presenteranno affinché non diventino pandemie. Per ovvie ragioni, il momento giusto per farlo è ora. Nessuno che abbia avuto a che fare con il COVID lo dimenticherà mai. Proprio come la Seconda Guerra Mondiale ha cambiato il modo in cui la generazione dei miei genitori ha guardato al mondo, il COVID ha cambiato il modo in cui noi oggi vediamo il mondo. Ma non dobbiamo vivere nella paura di un’altra pandemia. Il mondo può fornire cure di base a tutti ed essere pronto a rispondere e contenere qualsiasi nuova malattia… Capitolo dopo capitolo, questo libro spiega passo per passo cosa dobbiamo fare per essere pronti. Insieme, questi passi si sommano a un piano per eliminare la pandemia come minaccia per l’umanità, riducendo la possibilità che qualcun altro viva in futuro un altro COVID.” “Dopo il suo libro sul clima, Bill Gates ci consegna una nuova importante riflessione. È un invito a non dimenticare quanto abbiamo vissuto in questi due anni, a fare tesoro di quanto abbiamo imparato per evitare di farci trovare nuovamente impreparati. Un libro essenziale per prepararci al futuro con l’unica arma che abbiamo a disposizione: la conoscenza.” Elisabetta Sgarbi, Publisher La nave di Teseo
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