Secondo Bankitalia, nel mese di marzo il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 17,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.789,8 miliardi. “Nuovo record storico! Con 2.789.809,4 miliardi si è battuto il primato di febbraio 2023. Un rialzo esponenziale preoccupante e allarmante visti i rialzi dei tassi dovuti alla nuova politica monetaria restrittiva della Bce” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se fosse un debito a italiano si tratterebbe di un indebitamento da ricovero, pari a 47 mila e 405 euro, mentre a famiglia diventerebbe addirittura pari a 106 mila e 446 euro” prosegue Dona. “Mettere in cantiere ora di ridurre le tasse per tutti con la flat tax significa o prendere in giro gli italiani, riprendendosi con le detrazioni e gli oneri quello che si dà con le aliquote, o mettere nei guai il Paese. Per questo il Governo farebbe bene, per il momento, a limitarsi a contenere le bollette di luce e gas, ripristinando gli sconti sugli oneri di sistema in bolletta” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.789,8 miliardi
Posted by fidest press agency su martedì, 16 Maggio 2023
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Bankitalia: debito pubblico a 2.772 miliardi
Posted by fidest press agency su domenica, 16 aprile 2023
Secondo Bankitalia, nel mese di febbraio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 21,6 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.772,0 miliardi. “Nuovo record storico! Con 2.772,0456 miliardi si è battuto il precedente primato di giugno 2022 quando si erano raggiunti i 2.770,8359 miliardi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se fosse un debito a italiano si tratterebbe di un indebitamento da infarto, pari a 46 mila e 960 euro, mentre a famiglia diventa addirittura pari a 105 mila e 778 euro” prosegue Dona. “Un guaio per il Paese! Con la nuova politica monetaria della Bce e il continuo rialzo dei tassi di riferimento l’onere sul debito pubblico diventerà un problema sempre più grande, come attestano le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Sempre più risorse saranno destinate a pagare gli interessi sul debito, a vantaggio di chi può permettersi di acquistare titoli di Stato e a svantaggio di chi non riesce a pagare le bollette di luce e gas, con un aumento delle diseguaglianze” prosegue Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.762,5 miliardi
Posted by fidest press agency su venerdì, 17 febbraio 2023
Al 31 dicembre del 2022 il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.762,464 miliardi; a fine 2021 il debito ammontava a 2.678,1 miliardi (150,3 per cento del PIL).”Nuovo record annuo. Anche se il primato mensile è stato raggiunto nel mese di ottobre 2023 con 2.771,315 mld, il dato di oggi segna il valore annuo massimo mai raggiunto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Un bel guaio! Con la nuova politica monetaria della Bce e il rialzo continuo dei tassi di riferimento l’onere sul debito pubblico diventerà un problema sempre più grande, come attestano le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Sempre più risorse verranno drenate per pagare gli interessi sul debito, aggravando le diseguaglianze tra chi può permettersi di acquistare titoli di Stato e chi non riesce ad arrivare a fine del mese” prosegue Dona.”Se fosse un debito a italiano si tratterebbe di un indebitamento da infarto, pari a 46 mila e 635 euro” conclude Dona.
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IX edizione del festival Dominio Pubblico
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 giugno 2022
Roma 14 giugno alle ore 12.00 presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina – Teatro di Roma (Largo di Torre Argentina, 52) alla conferenza stampa di presentazione della IX edizione del festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25. Dominio Pubblico – La Città agli Under25, si prepara a tornare dal 24 giugno al 3 luglio per 10 giorni di staffetta artistica con oltre 30 appuntamenti, con 6 studi e anteprime, 5 talk e meeting, 4 premi nazionali e 1 laboratorio artistico partecipato aperto alla cittadinanza. Tutto rigorosamente Under 25 e accompagnato da grandi ospiti. Interverranno: Saluto istituzionale di Gianluca Sole, Commissario Straordinario del Teatro di Roma Amedeo Ciaccheri, Presidente Municipio VIII Maya Vetri, Assessora Pol. culturali, intercultura, genere, memoria, beni comuni, partecipazione Municipio VIII Luca Fornari, A.D. A.T.C.L. – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio Prof. Gianni Russo, D.S.G.A. dell’IISS Cine TV Roberto Rossellini Tiziano Panici, Direttore Artistico Dominio Pubblico le ragazze e i ragazzi della Direzione Artistica under25 gli artisti coinvolti
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Vendite. Obbligo di esporre il prezzo al pubblico… e rispettarlo
Posted by fidest press agency su martedì, 24 Maggio 2022
Nei giorni scorsi è balzata agli onori della cronaca la polemica sul ristoratore multato per non aver esposto al pubblico il prezzo del caffè. Sebbene possa sembrare un caso isolato, nella realtà accade spesso che un consumatore non conosca il prezzo di un prodotto. Accade, soprattutto nei supermercati, che il prezzo applicato non corrisponda a quello esposto. Chi ha ragione? Quali sono i diritti dei consumatori? Esiste un obbligo per TUTTI gli esercenti di esporre i prezzi? E’ il cliente ad avere ragione quando i prezzi non sono esposti perché esiste, a carico dell’esercente, uno specifico obbligo. Inoltre, in caso di differenza tra il prezzo esposto e quello applicato, il consumatore ha il diritto di vedersi applicato il prezzo esposto anche se più basso. Col D. Lgs 114/98 è stato disposto l’obbligo per i commercianti di esporre i prezzi dei prodotti in vendita. E’ stato, altresì, indicato che i prezzi devono essere indicati in modo chiaro, univoco e ben leggibile. I prezzi, inoltre, vanno esposti all’ingresso dei locali, nelle vetrine esterne e nelle vicinanze del prodotto. Il prezzo indicato deve essere quello finale. Successivamente il Codice del consumo ha previsto che i prodotti offerti devono indicare il prezzo di vendita e quello per unità di misura. Cosa succede se esiste una differenza tra prezzo esposto e prezzo applicato? L’articolo 14 del D. Lgs. n. 114/1998 e dell’articolo 1336 c.c. non lasciano dubbi. Il consumatore deve pagare il prezzo esposto sullo scaffale o indicato sul cartellino. Esistono delle eccezioni a questa regola? Si, ne esistono due, disciplinate dall’art. 1431 cc. La prima quando il prezzo di un prodotto è esageratamente basso rispetto al valore del bene. La seconda si riferisce all’e-commerce. In questo caso la compravendita assume una caratteristica diversa. On Line è il venditore ad accettare la richiesta di acquisto e solo così si verifica la vendita. Cosa succede se il consumatore paga di più del dovuto? Ha diritto al rimborso della differenza di prezzo in contanti. Attenzione! Il rimborso non può avvenire con “buoni spesa” da utilizzare per l’acquisto di altri prodotti. Se il commerciante si rifiuta di far pagare il prezzo esposto bisogna: 1. Rivolgersi all’Autorità Giudiziaria 2. Segnalare il tutto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM): https://www.agcm.it/servizi/segnala-on-line Sara Astorino, legale, consulente Aduc http://www.aduc.it
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Bankitalia: debito pubblico a 2.755 mld
Posted by fidest press agency su sabato, 21 Maggio 2022
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, a marzo ha raggiunto i 2.755,372 miliardi.”Ennesimo record storico! Dopo il primato di febbraio, pari a 2.736,507, segue quello di marzo con un rialzo mensile non indifferente di 18,9 mld. Un debito che se fosse a famiglia sarebbe pari a 105 mila e 197 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Anche calcolando il debito a italiano, si raggiunge un nuovo traguardo, pari a 46 mila e 715 euro” conclude Dona.
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Apre al pubblico IN AND OUT
Posted by fidest press agency su martedì, 26 aprile 2022
Bologna 12 maggio – 31 luglio 2022 Fondazione Zucchelli Zu.Art giardino delle arti Vicolo Malgrado 3/2 E’ la mostra dei vincitori dei Concorsi Zucchelli e delle Residenze d’artista 2020 e 2021.a cura di Carmen Lorenzetti e parte della decima edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza di Arte Fiera. Dal 1963, la Fondazione Zucchelli sostiene le nuove generazioni assegnando, attraverso il Concorso Zucchelli, borse di studio agli allievi più meritevoli dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’esposizione IN AND OUT nasce da una riflessione sul lungo periodo trascorso entrando e uscendo da situazioni emergenziali legate alle oscillazioni della pandemia, che ha portato a ripetuti lockdown in ogni angolo del pianeta. In mostra sono proposte opere inedite dei vincitori e delle vincitrici delle edizioni 2020 e 2021 del Concorso Zucchelli, che in questi ultimi due anni hanno comunque continuato a perfezionare il proprio linguaggio, producendo per l’occasione un’opera nuova, spesso connotata da linguaggi sperimentali, che utilizzano l’immagine in movimento o il suono, in modo da coinvolgere maggiormente lo spettatore in una fruizione multimediale, ma anche utilizzando tecniche classiche con uno sguardo fresco.
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Bankitalia: debito pubblico 2021 a 2.678.397 mld
Posted by fidest press agency su martedì, 15 febbraio 2022
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, nel 2021 è pari a 2.678.397 miliardi.”Bene, è positivo che dopo il record storico raggiunto in agosto, pari a 2.734.988 mld, il debito pubblico sia sceso, anche se va ricordato che resta il valore annuale più alto e che si straccia il precedente primato del 2020, pari a 2.573.468 mld, il 155,6% del Pil” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Inoltre, anche se a marzo scopriremo, come anticipato dal Governatore, che il debito è sceso su valori prossimi al 150 per cento del Pil, resta un valore assoluto abnorme e preoccupante, specie considerato l’imminente cambio della politica monetaria della Bce, con il conseguente innalzamento dei tassi di interesse e degli oneri sul debito” prosegue Dona.”Inoltre, si tratta di oltre 102 mila euro di debito a famiglia, 102 mila e 258 euro per la precisione. Per ogni italiano si raggiunge il nuovo traguardo di 45 mila e 216 euro, un valore superiore a ogni precedente annuale” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.706,4 mld
Posted by fidest press agency su sabato, 20 novembre 2021
“Il fatto che il debito pubblico sia sceso a settembre di 27,9 miliardi è, purtroppo, solo un effetto ottico. Si tratta di una pausa nell’escalation che dura ininterrottamente dal dicembre 2020, ma che di fatto è iniziata a marzo del 2020, con lo scoppio della pandemia, quando il debito cominciò a salire da 2.433,6 mld a 2.469 di aprile” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Il calo, infatti, è dovuto prevalentemente al fatto che alcune imposte che erano state congelate sono ritornate in auge, anche se una parte dell’aumento delle entrate, pari a 35,6 mld, +19,7% su settembre 2020, si deve alla ripresa economica e questa è certamente la buona notizia” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.734,4 mld
Posted by fidest press agency su giovedì, 21 ottobre 2021
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, ad agosto ha raggiunto i 2.734,426 miliardi. “Nuovo record storico del debito pubblico. Si tratta di oltre 104 mila euro di debito a famiglia, 104 mila e 398 euro per la precisione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un nuovo traguardo, pari a 46 mila e 145 euro, un valore superiore a ogni precedente. Prima o poi questo debito dovrà essere ridotto, finita la pandemia. Ci domandiamo a chi saranno chiesti i soldi. Seriamo non si soliti lavoratori dipendenti” conclude Dona.
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Green-pass e pubblico impiego
Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 ottobre 2021
Tra i diversi segnali di un ritorno al passato registriamo il DPCM governativo sulle “Linee guida” per l’applicazione del green-pass nelle pubbliche amministrazioni. Il decreto instaura infatti un sistema di controlli che sembra uscito dalla penna di Kafka. E meno male che tra i principali obiettivi del PNRR c’era la semplificazione dei procedimenti amministrativi, lo snellimento delle procedure e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Nel decreto troviamo dieci pagine fitte di disposizioni su verifiche preventive e successive, divieti assoluti e obblighi tassativi, soggetti controllanti e controllati, intimazioni, attivazioni di procedimenti, comunicazioni, accertamenti, responsabilità amministrativa, responsabilità penale, sanzioni e chi più ne ha più ne metta. Altro che qualità dei servizi ai cittadini. Sembra che lo sforzo principale della macchina amministrativa pubblica consista nello stanare i furbetti del green-pass, costi quel che costi. E a proposito di costi, sarebbe interessante avere una stima del costo indiretto che graverà sulle finanze pubbliche il funzionamento dell’apparato di controllo sul green-pass nelle sedi della Pubblica Amministrazione. Quante unità di personale dovranno impegnare ore e ore per conseguire la straordinaria performance di mettere alla porta gli impiegati colti in flagranza di no-pass? E quanto tempo verrà sottratto alle altre attività istituzionali per controllare e ricontrollare a tappeto e a campione ed eventualmente ricontrollare ancora il green-pass dei dipendenti? Le Linee Guida appena varate finiscono per incartarsi su sé stesse creando una pletora di situazioni che viaggiano sul crinale dell’ambiguità, si rivelano ingovernabili e foriere di difformità interpretative. Quanto alle misure di sicurezza per gli utenti non obbligati al green-pass, il decreto scarica tutta la responsabilità sugli uffici. Neanche mezza parola sulle misure di sicurezza da adottare nei confronti dei lavoratori che dovranno operare a contatto (anche) con utenti non vaccinati e men che mai sulla sicurezza delle strutture pubbliche che, dal 15 ottobre, torneranno a riempirsi di personale in rientro dallo smart-working. Anzi no: per loro è prevista la possibile flessibilità degli orari, il cui unico scopo è quello di evitare gli assembramenti ai tornelli in entrata e in uscita. Appare implicito che quello che sta per accadere all’interno delle strutture durante l’orario di lavoro in presenza (uso di spazi comuni, accesso alla mensa, riunioni, spostamenti, ecc.) non interessa a nessuno se non ai diretti interessati, che evidentemente dovranno gestire le situazioni affidandosi al buon senso, come del resto hanno sempre fatto da 18 mesi a questa parte. Convenzioni tra enti senza particolari formalità? Riorganizzazione interna? Mobilità tra uffici o aree diverse? Ma di cosa si parla? La soluzione alle carenze organizzative causate dai no-pass sarebbe quella di usare i dipendenti in regola col green-pass come tappabuchi di giornata da spostare qua e là a discrezione dei dirigenti? Davvero un bel modo per incentivare i “Volti della Repubblica” e ringraziarli del senso di responsabilità civica dimostrata scegliendo di vaccinarsi, anche se non erano obbligati a farlo. Infine un tocco surreale: per venire incontro alle esigenze dei pendolari che intasano treni e autobus, i mobility manager delle amministrazioni definiranno i Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL). Non basta: in raccordo con i mobility manager dei comuni creati per decreto interministeriale, i mobility manager aziendali agiranno: “anche per la verifica complessiva e coordinata dell’implementazione dei PSCL e l’identificazione e la promozione di azioni di miglioramento complessivo dell’offerta di mobilità sul territorio di riferimento alla luce delle nuove fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro.” Non nascondiamo il disagio provocato dalla lettura delle Linee Guida emanate ieri dal governo perché sembra che basti un decreto per far funzionare e subito. Il timore che avevamo paventato nei giorni scorsi diventa più forte: tra pochi giorni la Pubblica Amministrazione rischia di piombare nel caos.Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.680,5 mld
Posted by fidest press agency su sabato, 19 giugno 2021
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, ad aprile ha raggiunto i 2.680,469 mld.”Nuovo primato in valore assoluto del debito pubblico. Per la terza volta nella storia si è superata la fatidica soglia di 100 mila euro di debito a famiglia, arrivando a 102 mila e 337 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un nuovo traguardo, superando per la prima volta la soglia di 45 mila euro a italiano. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 45 mila e 234 euro, un valore superiore a ogni precedente” prosegue Dona.”Il problema del debito, al di là delle soglie simboliche, è che, anche se sostenibile nel lungo periodo, quando finirà la politica monetaria accomodante della Bce e i tassi di interesse cominceranno a risalire ci sarà un aumento delle tasse non indifferente per pagare l’onere del debito, con pesanti effetti redistributivi, come accaduto nel 2011, quando l’innalzamento dello spread è stato fatto pagare alla casalinga di Voghera con l’aumento dell’aliquota Iva” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.650,9 mld
Posted by fidest press agency su martedì, 18 Maggio 2021
Il debito pubblico, secondo i dati di Bankitalia, a marzo ha raggiunto i 2.650.882 mld.”Nuovo primato in valore assoluto del debito pubblico. Inoltre, per la seconda volta nella storia si è superata la soglia simbolica di 100 mila euro di debito a famiglia, battendo il precedente record di febbraio 2021 e arrivando a 101 mila e 208 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un nuovo traguardo. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 44 mila e 735 euro, un valore superiore a ogni precedente” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico record a 2.643,799 mld
Posted by fidest press agency su sabato, 17 aprile 2021
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, a febbraio ha raggiunto i 2.643,799 mld.”Non solo il debito ha raggiunto il primato in valore assoluto, ma si è stracciato anche il record simbolico del debito a famiglia, superando per la prima volta la fatidica soglia storica dei 100 mila euro, arrivando a 100 mila e 937 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un primato. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 44 mila e 328 euro, un valore superiore a ogni precedente” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.603,128 mld
Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 marzo 2021
Il debito pubblico, secondo Bankitalia, a gennaio ha raggiunto i 2.603,128 mld. “Battuto ogni record! Anche calcolando il debito ad italiano, si raggiunge un primato storico. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 43 mila e 646 euro, un valore superiore al passato record del 2020 quando era pari a 40 mila e 78 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Anche a famiglia stracciato ogni precedente. Si tratta di un debito pari a oltre 99 mila euro, 99 mila e 384 euro euro per la precisione. Superata per la prima volta la soglia di 99 mila euro, visto che nel 2020 era pari a 98 mila e 91 euro” conclude Dona.
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Draghi e Brunetta vogliono velocizzare il Pubblico Impiego
Posted by fidest press agency su lunedì, 22 febbraio 2021
Anche se siamo ancora ad un livello di pura enunciazione, ci sembra possibile e anche sensato iniziare a porci qualche domanda sulla direzione strategica che il nuovo esecutivo imprimerà alla funzione della pubblica amministrazione e al suo funzionamento. Per dirla con una battuta, sarà l’anno del Dragone? Dalle dichiarazioni di Draghi in Parlamento, finalizzate alla fiducia per il proprio governo, emergono alcuni elementi che vanno analizzati con attenzione se si vuol capire l’idea di Stato di questo governo e i progetti per la Pubblica Amministrazione e per i lavoratori pubblici. Difficile parlare di delusione, dal momento che sembra si vada proprio nella direzione che avevamo temuto e annunciato.
Una delle parole chiave è stata “Velocizzazione”: velocizzare lo “smaltimento del lavoro arretrato accumulato durante la pandemia”. A parte il fatto che non legare la parola alla situazione degli organici e alle necessarie assunzioni in una PA sempre più carente di personale risulta a dir poco velleitario, è senz’altro molto significativo che tra l’arretrato non venga nemmeno citata la situazione più grave che riguarda l’allungamento delle liste d’attesa in sanità e la conseguente impossibilità di curarsi per milioni di cittadini. Una circostanza che non viene citata nemmeno nel passaggio specifico sulla sanità che è apparso come una mera enunciazione di intenti, ma non supportata da elementi concreti, a partire dalle risorse necessarie alle assunzioni delle decine di migliaia di operatori necessari alla nostra sanità, come l’epidemia in corso ha ampiamente dimostrato.Velocizzazione anche per il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ma non una parola sulla necessità di regolarizzare il cosiddetto “Smart Working” all’interno del quale milioni di dipendenti si sono ritrovati catapultati in modo assolutamente casuale e che al momento è vissuto soprattutto come un trasferimento di postazione di lavoro e di tutti i costi correlati (connessione, riscaldamento, dispositivi, corrente, buoni pasto) sui lavoratori e le loro famiglie, senza alcuna ipotesi di redistribuzione delle ingenti somme risparmiate dalle amministrazioni per la nuova situazione logistica. Importante anche il passaggio sulla velocizzazione dei processi di assunzione su base meritocratica, che sembrano tanto richiamare la volontà di creare una Pubblica Amministrazione impostata con criteri aziendali e manageriali secondo un’idea che si allontana – e molto- da quella di uno Stato che garantisca servizi essenziali e di qualità (gratuitamente), a cominciare da sanità scuola e ricerca, riprendendo nelle proprie mani quelle funzioni strategiche che sempre più sono state abbandonate per affidarle alle avide attenzioni dei privati.Infine, nessun passaggio sulla necessità di porre fine al sempre più diffuso precariato dentro la P.A., determinato dai processi di esternalizzazione e di privatizzazione.In tutto questo, la scelta di Brunetta come ministro della Funzione Pubblica non è certo rassicurante. Bisogna però stare attenti a non immaginare riproposizioni identiche di stagioni politiche con caratteristiche diverse da quella attuale – nessuno pensa alla riedizione di una stagione di pura austerità di montiana memoria – , ma allo stesso tempo bisogna avere il coraggio e l’ambizione di definire sempre meglio gli scenari nei quali combatteremo, insieme ai lavoratori pubblici, uno scontro decisivo sulla loro funzione complessiva e sulle finalità del loro lavoro.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.569,3 mld
Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 febbraio 2021
“Anche se a dicembre il debito in valore assoluto è inferiore rispetto al precedente primato di ottobre, quando era pari a 2.587,471 mld, calcolando il debito per ogni italiano si raggiunge un record storico. Se, infatti, consideriamo la popolazione residente secondo i dati ufficiali Istat relativi al 1° gennaio di ogni anno, nel 2020 è come se ogni italiano avesse un debito di 43 mila e 78 euro. Un valore superiore al precedente primato del 2019 quando era pari a 40 mila e 288” euro afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “A famiglia si tratta di un debito pari a oltre 98 mila euro, 98.091 euro per la precisione” conclude Dona.
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Bankitalia: debito pubblico a 2.586,481 mld
Posted by fidest press agency su domenica, 17 gennaio 2021
“Anche se ci salviamo dall’ennesimo record, dato che rispetto al primato storico del mese precedente, ottobre, siamo sotto di 490 milioni, resta il fatto che da marzo, ossia da quando il Governo ha emanato le prime misure di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese per affrontare l’emergenza Covid, effettivamente spese poi solo a partire da aprile, a novembre, ossia in appena 8 mesi, il debito è passato da 2.433.523 a 2.586.481, aumentando di quasi 153 miliardi, 152 e 958 milioni. Un dato che preoccupa, dato che stiamo indebitando le future generazioni” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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Investire sul patrimonio pubblico
Posted by fidest press agency su giovedì, 31 dicembre 2020
“Investire sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, abbattendo il debito, rappresenta un’importante volano di crescita per il Paese e aiuta decine di Comuni nell’azione quotidiana che portano avanti per mettere a reddito migliaia di immobili che sono inutilizzati e, in alcuni casi, anche in condizioni fatiscenti.Grazie all’ottimo lavoro di Invimit SGR, che ringrazio, per aver fatto partire il Fondo Dante, con la collocazione del quote di Convivio, per un valoro di circa 249 milioni di euro, a Poste Vita.Rendendo il patrimonio pubblico semplice e accessibile agli investitori, si scrive una pagina importante nella gestione dei beni comuni”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, sull’operazione di commercializzazione delle quote di Convivio, condotta da Invimit SGR, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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Scuola: Inail pubblica un documento sul trasporto pubblico
Posted by fidest press agency su domenica, 20 dicembre 2020
L’Inail ha diramato il “Documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale”. In questo viene riportata un’interessante analisi sulla mobilità degli studenti: “nel 2019 11,1 milioni di studenti si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere i luoghi di studio; tra questi, 3,5 milioni di studenti si sono spostati fuori dal proprio Comune, soprattutto residenti dei piccoli centri, delle periferie, delle aree metropolitane e del Nord. La maggior parte degli spostamenti avviene nella fascia oraria tra le 7:30 e le 8:00 in cui si muove il 70% degli studenti. Sono 3,2 milioni gli studenti che si sono spostati a piedi o in bici. Per quanto riguarda i tempi, oltre la metà degli studenti che si muovono con i mezzi pubblici impiegano in media meno di 30 minuti per raggiungere il luogo di studio. Le percentuali dell’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico negli ultraquattordicenni sono circa pari al 60%, tra i mezzi maggiormente utilizzati dagli studenti si registrano pullman e corriere con il 29,7% nella fascia di età 14-17 anni.” “Allo stato attuale – continua l’ingegnere Natale Saccone – le misure contenitive hanno riguardato prevalentemente la scuola del secondo ciclo con conseguente didattica a distanza che ha contribuito a ridurre il carico sul TPL. Nell’ottica di ipotesi di rilascio di tali misure, è necessaria un’analisi attenta del fenomeno, al fine di prevenire gli affollamenti, che sono una rilevante situazione di rischio”.Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, osserva che “l’avvio in presenza al 75% negli istituti della secondaria di secondo grado e in presenza al 100% per il primo ciclo potrà essere attuato se e solo se ci sarà una programmazione avviata dalle aziende locali dei trasporti, formalmente sottoscritta nelle sedute dei tavoli prefettizi, con l’impegno per tali uffici di garantire un accurato controllo del rispetto degli accordi ratificati.”
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