E’ stato possibile grazie ai ragazzi del Centro Riabilitativo di Pompei. Archeologia e agricoltura sociale si incrociano in un progetto comune che vede protagonisti ragazzi con autismi e\o disabilità cognitiva impegnati in attività concrete nel sito archeologico. A partire da oggi e per un intero anno i ragazzi, coordinati dai loro educatori e dai funzionari del Parco, nell’ambito di un accordo quadro tra la cooperativa sociale Il Tulipano e il Parco archeologico si dedicheranno ad attività di agricoltura che si inseriscono nel più ampio progetto dell’Azienda agricola Pompei. Quest’ultima, che ha già visto avviato il bando di partenariato per la gestione dei vigneti del Parco, oltre coinvolgere e a dare il suo contributo all’economia locale, creerà, come in questo caso, occasioni di inclusione e attività didattiche per i giovani e per le loro famiglie.“Se l’archeologia vuole parlare a tutti non sono sufficienti forme tradizionali di linguaggio, ma bisogna individuare canali differenti capaci di adattarsi anche a persone diversamente abili, come ciascuno lo è modo suo. Siamo felici che il Parco archeologico di Pompei sia luogo di inclusione. Immaginiamo un Parco che sia laboratorio di esperienze, e alla portata di tutti. Non un luogo della storia che appare distante, ma un patrimonio e un luogo da vivere quotidianamente nelle sue tante opportunità” – così il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. “Nasce un progetto di grande valore sociale in un contesto unico al mondo – ha detto Giovanni Minucci del Tulipano coop. coordinatore del progetto – ringrazio il direttore Gabriel Zuchtriegel e l’architetto Paolo Mighetto, che hanno permesso di realizzare il sogno di famiglie, enti e associazioni impegnate in prima linea nella promozione di opportunità di benessere inclusivo, come diritto di tutti nel rispetto delle esigenze e dei bisogni di ciascuno ”. All’iniziativa era presente la professoressa Carmela Bravaccio, del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, e Maurizio Bartolini, giardiniere d’Arte.
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La raccolta di melograni e mele cotogne al Parco archeologico di Pompei
Posted by fidest press agency su martedì, 25 ottobre 2022
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La raccolta delle olive
Posted by fidest press agency su martedì, 25 ottobre 2022
E’ la pratica che incide di più sui costi di produzione: stabilire l’epoca della sua esecuzione e le modalità con cui viene effettuata assume quindi grande rilevanza sia sulla quantità sia sulla qualità del prodotto ottenuto e influenza fortemente la differenza tra ricavi e costi. Vi è oggi una generale tendenza a meccanizzare il più possibile, in modo da ridurre i costi di produzione, il fabbisogno di manodopera ed i rischi legati alla sicurezza durante il lavoro. In questo libro gli autori esaminano le opzioni legate all’epoca di raccolta rispetto a qualità e quantità di olio e le varie possibilità offerte dalle nuove tecnologie in materia di macchine. Completano il volume due capitoli dedicati rispettivamente alla scelta delle attrezzature e al cantiere di raccolta, entrambi completi di valutazioni tecniche ed economiche. Indice: La raccolta – Composizione delle olive e dell’olio – Determinazione dell’epoca di raccolta – Modalità di raccolta – Raccolta agevolata con attrezzi – Raccolta meccanica con macchine vibro-scuotitrici del tronco – Raccolta con bacchiatori meccanici – Raccolta meccanica in continuo con macchine scavallatrici – Raccolta meccanica laterale in continuo – Raccolta da terra – Raccolta delle olive da mensa – Effetti del sistema di raccolta e della conservazione delle olive sulla qualità dell’olio – Prevenzione e sicurezza nella raccolta delle olive – Costo della raccolta – La scelta della modalità di raccolta – Appendice 1 – Classificazione merceologica degli oli di oliva – Appendice 2 – Principali alterazioni chimiche degli oli vergini di oliva – Appendice 3 – Principali difetti sensoriali degli oli vergini di oliva – Appendice 4 – Calcolo dei costi per la raccolta manuale – Appendice 5 – Calcolo dei costi di raccolta meccanica con vibro-scuotitore del tronco semovente con telaio intercettatore a ombrello rovescio – Appendice 6 – Calcolo dei costi di raccolta meccanica con vibro-scuotitore montato su trattrice con reti a terra per il recupero del prodotto – Appendice 7 – Calcoli dei costi di raccolta meccanica con vibro-scuotitore del tronco montato su trattrice con telaio intercettatore e completamento della raccolta con agevolatori – Appendice 8 – Calcolo dei costi di raccolta meccanica con macchina scavallatrice. € 27,00 – Edagricole di New Business Media srl Pagine 250 – formato 17 x 24 cm
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Rifiuti tessili e progetto pilota per la raccolta
Posted by fidest press agency su lunedì, 15 agosto 2022
La filiera per la raccolta, riutilizzo e riciclo dei rifiuti tessili si sta organizzando. In attesa di conoscere le modalità operative che saranno introdotte con i decreti attuativi, i produttori, i distributori e gli importatori di prodotti tessili si stanno attivando per avviare una filiera dedicata. Ecotessili, consorzio nato per la gestione del fine vita dei prodotti tessili, promosso da Federdistribuzione e da importanti insegne aderenti alla Federazione della distribuzione moderna e costituito nell’ambito del Sistema Ecolight – al quale fanno riferimento anche i consorzi Ecolight (per la gestione dei RAEE e delle pile), Ecopolietilene (per la gestione dei rifiuti da beni in polietilene), Ecoremat (per la gestione di materassi e imbottiti a fine vita) e la società operativa Ecolight Servizi – si pone in prima linea in questa nuova sfida, con l’obiettivo di mettere in campo modalità di raccolta di questi prodotti che garantiscano la tracciabilità e la circolarità ambientale, con la massima efficienza possibile. In autunno darà vita a un progetto pilota di raccolta che vedrà il coinvolgimento di importanti realtà già oggi impegnate nella gestione dei prodotti tessili dismessi, iniziativa che andrà a inserirsi nelle azioni per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), in programma dal 19 al 27 novembre e dedicata proprio ai rifiuti tessili.I rifiuti tessili in circolazione sono molti: secondo l’ultimo rapporto pubblicato da McKinsey, “Scaling textile recycling in Europe – turning waste into value”, ogni cittadino europeo produce più di 15 kg di rifiuti tessili in un anno e questi hanno prevalentemente come destinazione finale la discarica o l’inceneritore.Il consorzio Ecotessili inoltre sta registrando in questo momento un importante incremento dei propri consorziati. «È il segno tangibile dell’attenzione che c’è da parte delle aziende del settore al tema della corretta gestione dei rifiuti», osserva il direttore generale di Ecotessili. «È un’attenzione che non risponde solamente all’obbligo normativo che affida a produttori e distributori la responsabilità della gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti, ma è indice di una crescente sensibilità nei confronti dei temi ambientali, in un contesto di reale transizione ecologica».
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La raccolta delle uve è anticipata
Posted by fidest press agency su domenica, 7 agosto 2022
Nella Tenuta di Capalbio la raccolta con lo Chardonnay è partita. Nel mondo enoico sembra ormai impossibile fare previsioni sulle tempistiche della vendemmia, complici il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Ogni anno la raccolta delle uve si deve adeguare all’andamento climatico dei mesi precedenti che non seguono più regole precise, quelle che la saggezza popolare cristallizzava in filastrocche che volevano “un marzo pazzerello, aprile con l’ombrello e a settembre la vendemmia”. La cabala deve mettere insieme le temperature medie e la quantità di pioggia, valutare la maturazione delle uve e decidere – con coraggio o anche con sfrontatezza – se anticipare rispetto al solito. Così a Monteverro –tenuta gioiello della Maremma del Sud, che ha fatto della sostenibilità e del rispetto della natura e dei suoi tempi, una vera e propria filosofia di approccio alle vigne – si è deciso di giocare d’anticipo.“L’inizio estate è stato decisamente caldo”, spiega Taunay. “Le piante piano piano sono andate in sofferenza e soprattutto c’è stata un’accelerazione dell’invaiatura e di conseguenza della maturazione. Alla luce di queste considerazioni, la vendemmia sarà anticipata ma complessivamente equilibrata. La sfida come sempre è trovare il momento giusto per la raccolta”. Il verdetto si avrà nel momento della raccolta. Intanto il gruppo di lavoro ha deciso. “Il tre Agosto partiremo con la raccolta dello Chardonnay”. Solo qualche giorno e le vigne di questo vitigno internazionale si animeranno, sarà un brulicare di cassettine rosse e donne e uomini tra i filari. Ma intanto è già iniziata la fase preparatoria. “La settimana che precede la vendemmia è di grande fervore: si sistema la cantina, le cassette per la raccolta, i tini vengono puliti e contemporaneamente si portano a termine gli assemblaggi 2021”.E alla parte razionale si aggiunge anche una fase propedeutica, più spirituale e meno tecnica. “Il giorno prima della vendemmia, per la pace d’animo, facciamo un aperitivo di inizio vendemmia”, rivelano da queste dolci colline capalbiesi. “Un brindisi apotropaico, per rafforzare e animare lo spirito di squadra e poi “pronti e via”, tutti a nanna. Il giorno dopo si inizia alle 6!”. Come il meteo anche il mondo enologico non è solo una scienza esatta, a renderlo davvero speciale solo le scelte delle singole cantine, la parte umana che è un mix perfetto di testa e cuore, così tra cambiamento climatico e variazioni sul tema precipitazioni e siccità, alla fine la natura detta le sue regole, l’uomo fa le sue scelte e ogni tassello del mosaico va al suo posto. E – a giochi fatti – l’unico giudizio di cui tener conto sarà quello del calice!
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Nasce l’Associazione UNIRAU per la raccolta, riuso e riciclo degli abiti usati
Posted by fidest press agency su venerdì, 21 Maggio 2021
Si è costituita all’interno di FISE UNICIRCULAR (l’Associazione che rappresenta “le industrie dell’economia circolare”) UNIRAU, l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani.UNIRAU costituisce un’evoluzione della storica sigla CONAU, il “consorzio” nato nel 2008 e che, durante la propria attività ultradecennale, ha ottenuto importanti risultati per il settoreNegli scorsi giorni l’Assemblea di CONAU ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti sul fronte della rappresentanza, trasformando il consorzio in associazione, in considerazione della forte accelerazione verso la conversione del settore tessile in senso “circolare”, impressa dal pacchetto di direttive europee e dal nuovo piano d’azione UE sull’economia circolare, nonché dalla pubblicazione (prevista entro l’anno) della strategia europea sul tessile.“L’obiettivo”, ha dichiarato il Presidente UNIRAU Andrea Fluttero, “è di riorganizzare ed ampliare la base associativa, coinvolgendo gli operatori della raccolta, del commercio, dell’intermediazione e della selezione, anelli indispensabili alla valorizzazione delle raccolte, puntando anzitutto alla preparazione per il riuso dei capi e degli accessori di abbigliamento tal quali e, in via secondaria, al riciclo di materia delle frazioni che non possono essere destinate direttamente al riutilizzo. La trasformazione in Associazione nasce inoltre dall’esigenza, in considerazione della probabile nascita di un regime di EPR (responsabilità estesa del produttore) e della conseguente costituzione di ‘Consorzi di produttori’, di evitare la possibile confusione dei rispettivi ruoli in ragione della definizione di ‘Consorzio’ che caratterizzava il CONAU”.
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Nasce Save The Green per la raccolta differenziata
Posted by fidest press agency su giovedì, 15 aprile 2021
L’attenzione nei confronti della lotta all’utilizzo di materiali non riciclabili e di azioni nei confronti dell’ambiente e riciclo è sempre più alta. La raccolta differenziata è da tempo diventata fondamentale per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e trasformare in risorse i rifiuti che tutti noi produciamo quotidianamente, dandogli una “seconda vita”. Il progetto Save The Green vuole aiutare gli Italiani a fare la raccolta differenziata rendendo ancora più accessibile l’utilizzo di Junker grazie ad un QR Code, presente sul pack dei prodotti Domopak Spazzy, che permetterà di scaricare l’App. Scaricando Junker, potremo così differenziare al meglio e aiutare in questo modo il processo di economia circolare. È importante sapere, ad esempio, che l’alluminio può essere riciclato all’infinito diventando nuovi contenitori e che riciclando 1KG di plastica si risparmiano 2,3 Kg di petrolio e 1,3 Kg di emissioni CO2. Inoltre, la vaschetta di alluminio sporca di cibo non va buttata nell’indifferenziato ma nell’apposito bidone di smaltimento e che la carta forno, se biodegradabile e compostabile come quella Cuki e Domopak, se presenta residui alimentari consistenti va smaltita nella frazione organica. Save The Green, grazie alla collaborazione con Junker e ai cittadini che utilizzeranno maggiormente l’App per smaltire i propri rifiuti, identificherà il Comune italiano in cui sono state fatte più ricerche per differenziare bene i prodotti di consumo. Tutti i Comuni avranno la stessa possibilità di distinguersi come “più virtuoso” perché il progetto è pensato sia per le piccole comunità che per le grandi città. Infatti, sarà determinante il numero di scansioni per abitante. Il Comune più virtuoso riceverà da Save The Green un contributo per la riqualificazione di un’area verde individuata dal Comune stesso. L’attività di pulizia e ripristino sarà assegnata ad un’associazione o ad una onlus del territorio. L’iniziativa sarà attiva fino al 30 novembre 2021. Per conoscere tutti i dettagli di Save The Green basta visitare il sito di Domopak Spazzy contribuendo, in questo modo, ad uno smaltimento rifiuti più corretto, riducendo l’impatto ambientale.
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Fastweb e Fondazione Cesvi per i piccoli imprenditori
Posted by fidest press agency su domenica, 14 febbraio 2021
L’iniziativa è stata lanciata da Fastweb e i suoi dipendenti, in collaborazione con Fondazione Cesvi, con l’obiettivo di sostenere con un aiuto concreto e immediato le micro e piccole attività a rischio fallimento, registra i primi importanti risultati relativi alla raccolta fondi. Grazie alla mobilitazione del 90% dei dipendenti di Fastweb su un totale di 2.700 persone, sono stati raccolti in poche settimane più di 320.000 euro, un importo raggiunto attraverso il conferimento di Christmas Card aziendali e la donazione di 11.000 ore di lavoro. I fondi raccolti confluiranno all’interno di un Fondo da 1 milione di euro che è stato costituito da Fastweb a favore delle piccole attività commerciali clienti in difficoltà economiche come bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, piccole agenzie di viaggio, negozi di abbigliamento, di calzature e palestre.L’iniziativa, che si inserisce nel più ampio piano di responsabilità sociale lanciato dall’azienda sotto il nome di Nexxt Generation 2025, testimonia il forte impegno che Fastweb intende profondere a supporto della comunità, rispondendo in modo concreto ai bisogni reali delle attività economiche sul territorio. Confcommercio ha stimato per il 2020 che nella sola città di Milano era a rischio un’attività commerciale su 3, mentre a livello nazionale l’effetto combinato del Covid-19 e del crollo dei consumi erano prossime alla chiusura definitiva oltre 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato. Tra i settori più colpiti, nell’ambito del commercio, abbigliamento e calzature (-17,1%) mentre nei servizi le maggiori perdite di imprese si sono registrate, invece, per agenzie di viaggio (-21,7%), bar e ristoranti (-14,4%). Il meccanismo per accedere al finanziamento da 5.000 euro è molto semplice. Il bando è aperto a tutte le imprese clienti segnalate a Fondazione Cesvi da Fastweb e dai suoi dipendenti (per un numero massimo di tre per ciascun dipendente) e che rientrano nei requisiti previsti dal bando stesso, ovvero: essere clienti di Fastweb al 31 dicembre 2019 e ancora in attività; rientrare nei codici ATECO relativi a Bar, Ristoranti, Gelaterie, Pasticcerie, Piccole agenzie di viaggio, negozi di abbigliamento e calzature, palestre; essere ditte individuali o aziende familiari; essere in grado di dimostrare una diminuzione del fatturato di oltre il 30% in un trimestre del 2020 rispetto al 2019. Le aziende segnalate verranno contattate da Cesvi. La procedura di assegnazione verrà certificata da un Comitato Tecnico nominato e istituito dalla Fondazione insieme a Fastweb e a rappresentanti di Confcommercio e del mondo accademico.
“Siamo veramente entusiasti della massiccia adesione dei nostri colleghi a questa importante iniziativa di responsabilità sociale che, nel suo piccolo, vuole dare un aiuto immediato e concreto a quelle piccole attività, di cui moltissime a conduzione familiare, che rischiano di non farcela” ha dichiarato Anna Lo Iacono, Senior Manager of Corporate Social Responsibility di Fastweb. “La profonda crisi economica che sta investendo le micro imprese del nostro Paese non poteva lasciarci indifferenti e, insieme a Fondazione Cesvi, abbiamo deciso di impegnarci attivamente per dare il nostro contributo”.
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Raccolta fondi AIL
Posted by fidest press agency su venerdì, 12 febbraio 2021
La lotta contro i tumori del sangue è da sempre la mission di AIL che in oltre 50 anni di impegno solidale nel sostenere e seguire i pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma, ha contribuito ai progressi della ricerca scientifica anche attraverso il sostegno dei Centri Ematologici, e al potenziamento dei servizi di cure domiciliari e di accoglienza, ospitando gratuitamente pazienti e famigliari nelle Case alloggio AIL in tutta Italia. La battaglia contro i tumori del sangue non è mai stata così impegnativa come nella fase di emergenza sanitaria che stiamo vivendo; in questo periodo tanto complesso e difficile per tutti, AIL continua a essere sempre accanto ai pazienti e a mettere in campo iniziative straordinarie per sostenere le numerose attività dell’Associazione. Ed è proprio per rispondere a questi bisogni che nasce la raccolta fondi tramite numero solidale 45582 “#iosonoarischio. I pazienti con tumore del sangue oggi hanno ancora più bisogno di te”; per ricordare che, in un momento come questo, in cui i pazienti ematologici hanno maggiore necessità di sostegno e sono particolarmente fragili, non possiamo permettere che vengano a mancare risorse preziosissime per affrontare le malattie ematologiche, col conseguente rischio di tagli a servizi fondamentali. AIL, con le sue 82 sezioni diffuse su tutto il territorio nazionale e grazie all’impegno quotidiano dei suoi oltre 18.000 volontari, ha contribuito con enormi sforzi a garantire, anche in una congiuntura così impegnativa, la continuità assistenziale e la presa in carico dei pazienti, e a sostenere la Ricerca Scientifica. Oggi restare al fianco dei malati più fragili e dei loro famigliari è la sfida più grande per la nostra Associazione ma possiamo continuare a farlo solo con il sostegno di tutti.
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Giornata di raccolta del farmaco
Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 febbraio 2021
Torino. Fino a lunedì 15 febbraio. Il farmacista, in base alle indicazioni ricevute dagli enti, indirizza il cliente, suggerendo le categorie di medicamenti di cui c’è maggiore ed effettivo bisogno. Dal 2000 ogni anno in tutta Italia nel secondo sabato di febbraio migliaia di volontari del Banco Farmaceutico presidiano le farmacie che aderiscono alla Giornata di Raccolta del Farmaco, invitando i cittadini a donare uno o più farmaci a favore degli Enti caritativi locali. Ogni Ente è collegato ad una o più farmacie del proprio territorio metropolitano o provinciale. Gli Enti beneficiari delle donazioni della Giornata sono realtà che hanno in comune la caratteristica di prendersi cura di persone in condizioni di povertà sanitaria. Questo è l’unico requisito che viene richiesto e di cui ogni Ente si fa garante.
L’appello a collaborare è rivolto sia alle farmacie, che possono aderire alla Giornata contattando la sede territoriale di riferimento del Banco Farmaceutico (l’elenco e i riferimenti delle sedi sono nel sito http://www.bancofarmacautico.org), sia a chi vuole partecipare come volontario, manifestando la propria disponibilità, attraverso la compilazione del form presente sul sito http://www.bancofarmaceutico.org o inviando un’e-mail a info@bancofarmaceutico.org. Inizialmente la Giornata, che riguarda i soli farmaci senza obbligo di ricetta medica, si è concentrata sulle categorie più utilizzate: antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici. Nel corso degli anni, la crescita quantitativa dei farmaci raccolti ha permesso al Banco Farmaceutico di dare una risposta più adeguata e puntuale al bisogno degli Enti caritativi, arrivando a coprire quasi tutte le categorie dei prodotti da banco: farmaci per disturbi gastrointestinali, antimicotici topici, antibiotici, antisettici e disinfettanti, antipiretici, preparati per la tosse, antistaminici per uso orale, decongestionanti nasali, anestetici locali e altre tipologie. In vent’anni la Giornata ha consentito di raccogliere oltre 5.600.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 34 milioni di Euro. L’ultima edizione, che in occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico si è svolta dal 4 al 10 febbraio 2020, ha coinvolto 4.944 farmacie e oltre 22.000 volontari. Dei 541.075 farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 473.000 persone assistite dai 1.859 Enti convenzionati con il Banco Farmaceutico. Il Banco Farmaceutico Torino ha contribuito non poco a costruire questo risultato: sono 260 le farmacie che hanno aderito all’iniziativa in città e nel territorio della Città metropolitana, 57 gli Enti convenzionati e 35.187 i farmaci donati dai clienti.Per conoscere nel dettaglio l’organizzazione della Giornata nel territorio della Città metropolitana e l’elenco degli enti caritativi convenzionati si può consultare il sito Internet http://www.bancofarmaceuticotorino.org Per sapere in quali farmacie si possono acquistare e donare al Banco Farmaceutico le confezioni si può consultare la pagina http://www.bancofarmaceuticotorino.org/dove-puoi-donare-i-tuoi-farmaci-grf2021/
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21ª Giornata di Raccolta del Farmaco
Posted by fidest press agency su lunedì, 8 febbraio 2021
Anche quest’anno, la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco, si farà. Durerà una settimana, da martedì 9 a lunedì 15 febbraio. Nelle oltre 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia (riconoscibili perché espongono la locandina dell’iniziativa e il cui elenco è consultabile su http://www.bancofarmaceutico.org), sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (541.175 nel 2020, pari a 4.072.346 euro) saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali. Si invitano i cittadini ad andare appositamente in farmacia per donare un farmaco.La GRF si volge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Aifa e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili, Federsalus e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici, Teva ed EG Stada Group, e al sostegno di DOC Generici, Zentiva, DHL Supply Chain e Piam Farmaceutici. La Giornata è supportata da Responsabilità Sociale Rai, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17.000 farmacisti, titolari e non che, oltre ad ospitare la GRF, la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, l’iniziativa sarà supportata da oltre 20.000 volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, staranno fuori dalle farmacie (un solo volontario per farmacia, condizioni climatiche permettendo) per invitare i cittadini a donare un farmaco. Se le condizioni non lo consentiranno, forniranno un supporto attraverso attività di call center.Quest’anno, la GRF si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia: a causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità.Nel 2020, 434.000 persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche. 173.000 di essi hanno rinunciato a curarsi perché – impauriti dal Covid – non hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli enti che fornivano loro sostegno, avevano subito l’impatto della pandemia: il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto. Gli indigenti, quindi, sono stati ulteriormente deprivati della necessaria protezione sociale. Non bisogna dimenticare che, chi è povero, può spendere, per le medicine, circa ¼ rispetto al resto della popolazione: solo 6,38 euro al mese, contro 28,18 euro. (Fonte: 8° Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico).
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Raccolta delle olive, per il Capol l’olio sarà poco ma buono
Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 ottobre 2020
Annata difficile per l’olivicoltura della provincia di Latina, infatti la campagna che sta iniziando presenta un netto calo -60% con una previsione di poco più di 90.000 quintali di olive per una produzione di 13.000 quintali di olio e circa olive da tavola 8.000 quintali. Gli oliveti pontini rappresentati per lo più dalla cultivar itrana si trovano prevalentemente nella fascia di territorio pedemontano e collinare che si estende con continuità ed omogeneità alle spalle dell’agro pontino, dal comune di Rocca Massima a quello di Minturno, con la caratteristica di svilupparsi parallelamente al mare, da Nord a Sud della provincia, mediante i sistemi contigui dei monti Lepini, Ausoni ed Aurunci. Il sistema orografico-geografico, con una giacitura ed esposizione predominante ad ovest–sud/ovest, seguendo il percorso della via Appia, costituisce una terrazza inclinata verso il mare lungo 100 Km. I numeri del comparto olivicolo pontino sono rilevanti: 11.728 produttori distribuiti su 10.314 ettari che coltivano circa 2.500.000 di piante, soprattutto della varietà Itrana (circa il 70%). L’olivicoltura, grazie alle condizioni di clima asciutto e soleggiato dei mesi da febbraio ad aprile, nonché da una generalizzata e abbondante fioritura faceva presagire una buona annata. Purtroppo però le allegagioni non sono state buone, a causa delle piogge, umidità e forti scirocchi nel mese di maggio che hanno creato un ambiente sfavorevole per lo sviluppo di numerosi fitofagi, in particolare l’occhio di pavone che ha provocato il disseccamento delle mignole e la cercosporiosi che ha danneggiato le foglie che ingialliscono, che hanno compromesso la produzione. Sicuramente l’aspetto fitosanitario sulle produzioni è dipeso anche dalle difficoltà che hanno dovuto affrontare gli olivicoltori (per lo più part-time) per l’emergenza Covid 19 nei primi mesi dell’epidemia non potevano raggiungere gli oliveti. A fine giugno il caldo ha provocato una cascola dove c’è stata la fioritura tardiva.Il forte caldo estivo, al di sopra delle medie stagionali, anche se ha ridotto notevolmente l’attacco della mosca olearia, ha causato un raggrinzimento delle olive con la conseguente cascola specie nelle aree più siccitose della provincia. La nostra varietà itrana, sta risentendo notevolmente l’aumento delle temperature in quanto è una pianta che per produrre vuole essere stimolata con temperature fredde prima della ripresa vegetativa”. “L’olio pontino, anche se poco, sarà quest’anno di ottimo livello – secondo Luigi Centauri presidente del Capol, che aggiunge – ma bisogna fare attenzione agli attacchi della mosca olearia di questi giorni. L’associazione sarà impegnata a monitorare i campioni di olio dei produttori per analizzare nel corso della campagna olearia nelle varie epoche di raccolta con l’obiettivo di definire il livello di qualità del prodotto nei diversi periodi dell’anno. Ciò consentirà di valutare dal punto di vista organolettico gli oli nel corso dell’anno 2021 presso la sala panel della Camera di Commercio di Latina e la nuova sala panel presso il Centro servizi del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma – Latina. Attenzione però alle conseguenze delle mancate produzioni di questi ultimi anni, che stanno provocando in alcune zone delle nostre colline la presenza di oliveti abbandonati e trascurati. Il recupero di queste zone deve diventare una delle priorità, sia per la valorizzazione idrogeologica e paesaggistica delle nostre colline, sia per la richiesta in continuo aumento da parte dei consumatori di olio extra vergine d’oliva di qualità”.
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Oltre USD 1,1 miliardi di raccolta per il fondo di fondi di private equity Monte Rosa V
Posted by fidest press agency su martedì, 14 luglio 2020
Pictet Alternative Advisors (PAA), lo specialista negli investimenti alternativi del Gruppo Pictet, ha annunciato oggi la chiusura finale a USD 1,164 miliardi di Monte Rosa V, il quinto veicolo di una serie di fondi di private equity multimanager diversificati.
Monte Rosa V investirà prevalentemente in fondi di buyout nordamericani ed europei e in minor misura in altre regioni (ad es. Cina, Australia e mercati emergenti) e altre strategie (venture capital, growth e turnaround). Circa il 20% del patrimonio verrà impiegato in co-investimenti e in transazioni di mercato secondario. Al momento della chiusura, il programma aveva impegni di capitale per il 50%.Questo lancio ha registrato un notevole interesse sia dai precedenti investitori nei fondi Monte Rosa sia da un nuovo insieme di clienti diversificati a livello geografico.Pictet utilizza un approccio coerente di costruzione del portafoglio che è rimasta invariata in tutti i suoi fondi di private equity, indipendentemente dal capitale raccolto. Pictet ha costruito nel tempo importanti relazioni con un numero limitato di case di private equity che sarebbero altrimenti difficilmente accessibili da parte dei fondi d’investimento. PAA ha creato la gamma Monte Rosa nel 2008 e lanciato Monte Rosa I con l’obiettivo di offrire il private equity a un universo di clienti più ampio. Oggi PAA gestisce USD 15,5 miliardi nel private equity, di cui USD 12,5 miliardi in conti separati e USD 2,9 miliardi nel programma di fondi di fondi Monte Rosa. I programmi maturi hanno generato una performance netta annualizzata (IRR netto) superiore al 13% e un total value to paid-in (TVPI) netto di 1,65x*. Tra gli investitori vi sono fondi pensione, istituti finanziari, fondazioni, family office e HNWI.Dall’inizio della sua attività, circa 30 anni fa, PAA si è impegnata in più di 150 fondi di private equity e ha partecipato a 155 co-investimenti, di cui 90 sono stati realizzati generando un multiplo pari a 2,70x* il capitale investito.
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Rifiuti organici, CIC: in Italia la raccolta sale a 7,1 milioni di tonnellate (+7,5%)
Posted by fidest press agency su venerdì, 8 Maggio 2020
Sono 7,1 milioni le tonnellate di rifiuti organici (umido, verde e altre matrici organiche provenienti dalla raccolta differenziata) raccolte in Italia. In particolare, si calcolano 5,1 milioni di tonnellate di FORSU, cui si aggiungono quasi 2 milioni di tonnellate di frazione verde: la raccolta dell’organico aumenta dunque del 7,5% rispetto all’anno precedente (+500.000 kg) e si conferma la frazione più importante per la Raccolta Differenziata. I cittadini italiani differenziano circa 17,5 milioni di tonnellate, il 40,4% dei quali rappresentano il rifiuto organico (Forsu e verde).
“Dopo un anno di crescita limitata tra il 2016 e il 2017, gli ultimi dati disponibili confermano il trend di crescita della RD dei rifiuti organici con dati evolutivi da record dovuti principalmente alla frazione umida che dal 2017 al 2018 è passata da 4,5 a 5,1 milioni di tonnellate. Il verde, al contrario, dal 2016 – anno di approvazione del collegato agricolo – ha smesso di crescere, registrando una sostanziale flessione nel 2017 e nel 2018. La generazione di scarto verde non è diminuita ma sono calati raccolta e trattamento, con la conseguenza che una parte di questo rifiuto è uscito dai radar della tracciabilità”, osserva Flavio Bizzoni, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori.A livello nazionale il dato procapite di rifiuto organico intercettato ci mostra un’impennata importante, passando da 108 a 117 kg/abitante/anno. In particolare, in Emilia Romagna nel 2018 sono stati raccolti in modo differenziato più di 170 kg/abitante di rifiuto organico.
Al primo posto per quantità di frazione organica raccolta si conferma la Lombardia, con quasi 1,3 milioni di tonnellate annue, in aumento rispetto all’anno precedente quando la raccolta si attestava su 1,2 milioni. Al secondo posto sale l’Emilia Romagna, che con circa 794.000 tonnellate supera il Veneto, che quest’anno scende al terzo posto (750.000 t ca) registrando un lieve calo nella raccolta. Stabili al quarto e quinto posto la Campania (680.000 t ca) e il Lazio (550.000 t ca).“Le stime di crescita ci portano a traguardare per il 2025 quota 9.200.000 tonnellate di rifiuto organico raccolto in Italia, ovvero più di 150 Kg/ab/anno”, analizza Massimo Centemero, direttore del CIC. In Italia il riciclo dei rifiuti organici è affidato a 339 impianti di trattamento biologico: 281 sono impianti di compostaggio, 58 sono gli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio. A fronte di una crescita contenuta dei quantitativi trattati presso siti che adottano solo il compostaggio (+500.000 t dal 2013 al 2018), i flussi gestiti da quelli integrati (Digestione anaerobica + compostaggio), sono pressoché raddoppiati (+1.670.000 t nello stesso periodo): nel 2018 sono arrivati a trattare più del 50% della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata.In particolare, si contano 281 impianti di compostaggio che producono Compost utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo, di cui 173 dislocati al Nord, 46 al Centro e 62 nel Sud e nelle Isole, che a fronte di una capacità autorizzata totale di 5.944.000 t/anno registrano un trattamento di 4.009.000 t/anno.
Gli impianti di Digestione Anaerobica e Compostaggio, che producono Compost e Biogas, sono 58, con capacità autorizzata pari a 4.371.000 t/anno, mentre il rifiuto trattato ammonta a 3.764.000 t/anno. La maggior parte delle strutture si trova a Nord (47), mentre se ne contano solo 4 al Centro e 7 tra Sud e Isole.
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Raccolta rifiuti elettronici
Posted by fidest press agency su venerdì, 3 gennaio 2020
Nel 2019 Ecodom ha gestito 122.330 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) provenienti dai nuclei domestici. Una quantità paragonabile al peso di 156 Freccia Rossa 1000 da 8 carrozze, e che rappresenta per il principale Consorzio italiano di gestione dei RAEE un incremento del 16% rispetto al risultato raggiunto nel 2018 (105.824 tonnellate).Tra i RAEE domestici gestiti da Ecodom nel 2019 prevalgono quelli del Raggruppamento R2 (Grandi Bianchi) con 76.042 tonnellate, pari al 62% del totale. Seconda posizione per i RAEE del Raggruppamento R1 (Freddo e Clima) con 38.451 tonnellate (31%), seguiti dai RAEE di R4 (Piccoli Elettrodomestici) con 4.553 tonnellate (4%) e da quelli di R3 (Tv e Monitor) con 3.277 tonnellate (3%). Il Consorzio ha inoltre trattato anche 7 tonnellate di sorgenti luminose (R5).“I risultati ottenuti da Ecodom nel 2019 sono la prova di un impegno continuo per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Più che delle quantità gestite, siamo particolarmente orgogliosi della qualità del servizio che il Consorzio offre al Paese, sia per quanto riguarda la puntualità dei ritiri dalle isole ecologiche, che lo scorso anno è stata pari al 99,6% su 53.567 ritiri effettuati, sia per i benefici ambientali che la nostra attività genera” – ha dichiarato Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom – “Sono risultati ancora più importanti se si considera che il settore dei RAEE è indebolito da carenze legislative e dalla mancanza di adeguati controlli lungo la filiera, come è stato evidenziato dalla recente inchiesta svolta dal nostro Consorzio insieme ad Altroconsumo sulle rotte illecite dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia”.I risultati operativi del 2019 confermano il ruolo chiave di Ecodom nello sviluppo di una reale Economia Circolare a livello nazionale. Il tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde è stato pari al 89%* del peso dei RAEE domestici gestiti dal Consorzio. In dettaglio, dalle oltre 122mila tonnellate di RAEE domestici gestiti, Ecodom ha ricavato 70.833 tonnellate di ferro, pari a 202 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, 2.264 tonnellate di alluminio, pari a 2,7 milioni di caffettiere, 2.493 tonnellate di rame, pari a 27 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà, e 13.894 tonnellate di plastica, pari a 38,6 milioni di cestini da ufficio.
Il corretto trattamento di questa tipologia di rifuti ha permesso di risparmiare 153.475.338 kWh di energia elettrica, pari ai consumi domestici annui di una città di 141.844 abitanti (come Salerno) e di evitare l’immissione in atmosfera di 849.408 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 849 kmq (esteso quanto la provincia di Lecco).
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Raccolta di farmaci all’Università Europea di Roma
Posted by fidest press agency su sabato, 23 novembre 2019
Roma Il 28 e 29 novembre 2019 l’Università Europea di Roma, in collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS, organizza due Giornate di raccolta farmaci nell’atrio dell’ateneo, via degli Aldobrandeschi 190, dalle ore 9:30 alle 15:30. Gli studenti dell’Università Europea di Roma affiancheranno gli operatori della Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS nella raccolta di farmaci per iniziative di solidarietà. I medicinali saranno destinati al Dispensario Pediatrico Santa Marta e ai volontari di Gioventù Missionaria, per la loro missione in Messico.Nel mondo esistono persone talmente povere da non potersi comprare neppure le medicine per poter sopravvivere.La Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS ha l’obiettivo di rispondere al bisogno delle persone indigenti, attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che già operano contro la povertà sanitaria, testimoniando un cammino di educazione alla condivisione e alla gratuità. Le due Giornate di raccolta di farmaci fanno parte delle attività di responsabilità sociale dell’Università Europea di Roma, che ha tra i suoi obiettivi principali la formazione integrale della persona. Una formazione che consenta non solo l’acquisizione di competenze professionali, ma che orienti lo studente ad una crescita personale e sviluppi uno spirito di servizio per gli altri.
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Prosegue la raccolta dell’uva da tavola
Posted by fidest press agency su sabato, 19 ottobre 2019
E’ una delle produzioni di punta della frutticoltura nazionale. Dalle quotazioni rilevate nell’ultimo periodo, emerge un aumento del prezzo del 10% rispetto allo scorso anno. Le condizioni climatiche avverse del periodo tardo primaverile, caratterizzato da piogge e grandinate, hanno determinato un calo della produzione, influenzando negativamente la dimensione degli acini e la morfologia dei grappoli. Questa situazione ha coinvolto soprattutto la produzione estiva e in particolare la varietà Vittoria, uva bianca da tavola il cui periodo di produzione va dal mese di giugno al mese di settembre. Anche le varietà autunnali stanno avendo quotazioni leggermente più alte rispetto alle annate passate ma il bel tempo della seconda parte del periodo estivo ha portato ad un notevole miglioramento della qualità organolettica e soprattutto del contenuto zuccherino del prodotto. Non è l’uva dall’aspetto più bello degli ultimi anni ma sicuramente la più dolce.
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Raccolta di immagini per la festa di Ognissanti
Posted by fidest press agency su martedì, 6 agosto 2019
Sono quasi 1400 le fotografie raccolte fino a oggi per il progetto promosso dal Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo, che intende comporre un archivio dei paesaggi lombardi dal punto di vista dei santi ospitati nelle nicchie e nelle edicole votive, testimoni longevi delle trasformazioni del territorio.Tra cielo e terra è un progetto di fotografia partecipata, ideato dall’artista Claudio Beorchia (Vercelli, 1979) e curato da Matteo Balduzzi, che invita gli abitanti della Lombardia a osservare e fotografare il paesaggio con gli occhi dei santi che sui quei territori vigilano da tempo: alcuni di essi hanno di fronte ancora oggi campagne estese, fiumi e colline, altri si trovano invece a sorvegliare rotonde, parcheggi o cantieri.La partecipazione al progetto è aperta a tutti, gratuita e senza limiti di età. L’originalità sta nella richiesta: sistemare l’apparecchio fotografico, anche uno smartphone, davanti alle edicole votive e ritrarre il panorama o la vista che i santi e le Madonne hanno davanti ai loro occhi.Si possono inviare immagini fino alla fine di agosto. Sul sito tracieloeterra.mufoco.org sono disponibili le informazioni per realizzare e pubblicare le fotografie, oltre alla piattaforma realizzata e gestita da Fondazione Rete Civica di Milano completa di mappa della Lombardia, dove sono visibili le edicole già inserite dai partecipanti, e di un forum per scambiarsi materiali e consigli (tracieloeterra.opendcn.org).
L’insieme delle fotografie sarà poi organizzato e presentato al pubblico in una mostra e in un libro. In occasione dell’inaugurazione, il 1° di novembre 2019 , giorno di Ognissanti, tutti i partecipanti sono invitati al Museo, con una gita in pullman, per una giornata di festa conclusiva.È possibile raccogliere informazioni e ritirare il vademecum ideato insieme all’artista, completo di tutte le istruzioni per partecipare, presso i poli di aggregazione coinvolti nel progetto: Accademia di Belle Arti “G. Carrara” di Bergamo; Casa Museo Cerveno (BS); Ecomuseo della Postumia (MN); Ecomuseo della Prima Collina (PV); Ecomuseo di Valle Trompia (BS); EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord; MUMI – Ecomuseo Milano Sud; Museo Diocesano di Arte Sacra di Lodi; Museo Ma*GA di Gallarate (VA). Sostiene, inoltre, il progetto il Consorzio Brianteo Villa Greppi che il prossimo autunno ospiterà Claudio Beorchia per una residenza d’artista alla Villa di Monticello Brianza.Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariplo con la collaborazione di AESS – Archivio di Etnografia e Storia Sociale e Fondazione Ente dello Spettacolo.
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Roma Capitale. L’alternativa al termovalorizzatore è la discarica non la raccolta differenziata
Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 luglio 2019
Roma. Bello sentirci raccontare favole: ci aiutano nel sonno e, alla fine, hanno anche una morale, un principio etico a cui attenersi.Questo nei bambini; negli adulti, invece, la favola, soprattutto se raccontata da chi ci governa, serve ad addormentare i cervelli.
Una di queste favole è che la raccolta differenziata dei rifiuti completa il ciclo del trattamento, sicchè possiamo produrre e riciclare in continuazione.In realtà nel trattamento dei rifiuti rimane una parte non riciclabile e il loro destino è la discarica o il termovalorizzatore. La discarica è una “buca” nella quale sono gettati i rifiuti, poi ricoperti di terra e lì rimangono.Il termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti, produce calore o energia elettrica. In questo modo si possono riscaldare le abitazioni o fornire energia elettrica. Parigi, Berlino, Londra, Vienna, Copenhagen hanno gli inceneritori.Roma, no.Più i rifiuti si riciclano e si portano al termovalorizzatore meno ci sono rifiuti in discarica, che è sempre più difficile individuare per la forte urbanizzazione del territorio.Occorre scegliere: riciclo e discarica o riciclo e termovalorizzazione.Chi dice altro racconta favole, tanto belle da addormentare i cervelli e, a Roma, la sindaca Virginia Raggi è una maestra affabulatrice. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)
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Raccolta di sangue all’Università Europea di Roma
Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 aprile 2019
Roma. Giovedì 4 e venerdì 5 aprile 2019, dalle 8.00 alle 12.00, all’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190) si terranno due giornate di raccolta di sangue organizzate dall’Ufficio di Formazione Integrale, in collaborazione con l’Associazione Donatori Volontari di Sangue EMA-Roma.Per donare il sangue si può prenotare il giorno e una delle quattro fasce orarie disponibili comprese tra le 8.00 e le 12.00 telefonando al numero 06 66543922. Queste giornate di solidarietà fanno parte delle attività sociali dell’Università Europea di Roma, che ha tra i suoi obiettivi principali la formazione della persona. Una formazione che consenta non solo l’acquisizione di competenze professionali, ma che orienti lo studente ad una crescita personale e sviluppi uno spirito di servizio per gli altri.Gli studenti collaborano alle iniziative dell’Associazione EMA-Roma non solo durante le raccolte del sangue, ma anche con incontri di informazione e di sensibilizzazione alla donazione volontaria.Questi incontri hanno l’obiettivo di sviluppare la conoscenza del mondo della donazione del sangue e i principi che ne derivano. Illustrano le pratiche operative che vengono utilizzate per poter realizzare, migliorare e sviluppare donazioni e gruppi di donatori, con lo scopo di raggiungere una donazione periodica e volontaria.L’Università Europea di Roma organizza la raccolta di sangue due volte all’anno. Sono momenti di solidarietà che riuniscono l’intera comunità dell’ateneo: studenti, professori, familiari, dipendenti, amici, collaboratori.
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Raccolta del farmaco in Italia
Posted by fidest press agency su venerdì, 15 febbraio 2019
Durante la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco di sabato 9 febbraio 2019 sono state raccolte oltre 420.000 confezioni di farmaci da banco, contro le 376.692 dello scorso anno. L’aumento registrato è pari ad almeno il 10,2%.I medicinali donati aiuteranno più di 539.000 persone povere di cui si prendono cura 1.818 enti assistenziali convenzionaticon la Fondazione Banco Farmaceutico onlus (+2,9% rispetto ai 1.768 del 2018). Gli enti hanno espresso un fabbisogno paria 1.040.288 farmaci, che sarà coperto al 40% grazie ai farmaci raccolti durante questa edizione della GRF.All’iniziativa hanno aderito 4.488 farmacie (+313 rispetto alle 4.175 del 2018, pari a un incremento del 7,5%). L’evento ha coinvolto circa 15.000 farmacisti. I titolari delle farmacie hanno donato oltre 668.000 euro.I volontari che hanno partecipato al gesto sono stati circa 20.000, 2.000 in più dello scorso anno.La GRF si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Assogenerici e BFResearch. L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo (Partner Istituzionale), Teva, Doc, EG EuroGenerici, Comieco, Mediafriends, Responsabilità Sociale Rai e Pubblicità Progresso.“La Giornata di Raccolta del Farmaco, quest’anno, ha decisamente superato le aspettative: sono cresciuti significativamente il numero di medicinali raccolti, quello delle farmacie aderenti e quello dei volontari che hanno partecipato all’evento. Si tratta di un risultato che, indubbiamente, ci fa volgere gli occhi al futuro con sguardo speranzoso. Tuttavia, i risultati non esauriscono il valore del gesto che sabato un piccolo popolo ha compiuto: chi ha dato alcune ore o, in certi casi, alcune giornate del proprio tempo per costruire la GRF, ha testimoniato la possibilità di un nuovo modo di agire affinché la nostra società cambi in meglio. Un modo in cui la gratuità costituisce l’espressione della propria libertà di realizzarsi pienamente facendo insieme del bene”, ha dichiarato Sergio Daniotti presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.Gli enti assistenziali e le persone povere hanno bisogno di farmaci tutto l’anno. Per rispondere completamente al loro fabbisogno, occorre donare anche nei mesi successivi. È possibile farlo attraverso le seguenti attività di Banco Farmaceutico.
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