Siano date le giuste risorse economiche per la salute dei cittadini che hanno bisogno di curarsi». Con queste semplici e lapidarie parole il presidente siciliano di Acap Salute (Associazione Centri Accreditati Privati Salute), dottore Salvatore Pizzuto, ha aderito, col sindacato regionale che ha guidato, allo sciopero della sanità accreditata privata siciliana. Lo sciopero e il corteo sono la conseguenza finale della serrata delle strutture convenzionate in Sicilia con il Servizio sanitario regionale siciliano, che hanno chiuso le saracinesche da martedì 21 febbraio per protestare contro la decisione dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale 2022 di circa 30 milioni di euro. «Siamo presenti in oltre 400 Comuni in Sicilia – ribadisce Pizzuto – comprese aree montane e isole dove la sanità pubblica è assente. Ed è questo il premio? Riducendo l’assegnazione dei fondi alle strutture a noi che abbiamo lavorato anche durante la pandemia covid senza mai fermarci? È solo un gesto che esaspera tutta la sanità e tocca in particolare i singoli cittadini costretti, senza il nostro supporto, o ad affidarsi ai tempi biblici delle strutture pubbliche. Per esempio, per quanto riguarda l’ambito della Fisoterapia, noi copriamo, a differenza della sanità pubblica, l’intero territorio regionale siciliano. Senza di noi le conseguenze sono solo lunghe liste di attesa e i tempi di ripresa del cittadino». Da Acap accusano inoltre il governo del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani di «mancanza di una programmazione, l’applicazione dei contratti, il pagamento delle spese del 2022, l’uso dei fondi inutilizzati sul fronte dell’emodialisi, della radioterapia e delle liste d’attesa».
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«Non vogliamo essere gli “utili idioti” della sanità pubblica e del governo regionale in Sicilia
Posted by fidest press agency su sabato, 25 febbraio 2023
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Di Stefano (Udc): “Lo Scudo Crociato torna in Regione Lazio”
Posted by fidest press agency su giovedì, 16 febbraio 2023
“Per i sondaggi neanche esistevamo, ma con tanta passione e amore per la politica e con tanti amici che ci seguono da sempre abbiamo riportato lo Scudo Crociato nella Regione Lazio. Un’impresa incredibile contro chi voleva annacquare la nostra storia politica in un nuovo, confusionario cartello elettorale senza un vero progetto” dichiara in una nota Marco Di Stefano, capogruppo Udc-Forza Italia in Assemblea Capitolina e responsabile Udc Lazio. “Grazie a tutti, ai nostri candidati, ma un grazie in particolare va al Segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, che non ha esitato un solo istante nel darmi la sua totale fiducia per presentare il nostro simbolo in autonomia” continua Di Stefano. “Ora inizia una nuova stagione per l’Udc e per tutti quei moderati che intendono rappresentare i valori e gli ideali storici dei democratici cristiani impegnati in politica. Con Francesco Rocca per una Regione Lazio migliore”.
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Armenia e Azerbaijan, Cirielli: Italia lavora per stabilizzare la regione
Posted by fidest press agency su domenica, 5 febbraio 2023
Il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, on. Edmondo Cirielli, oggi ha incontrato separatamente alla Farnesina gli ambasciatori presso la Repubblica italiana dell’Armenia e dell’Azerbaijan, Tsovinar Hambardzumyan e Rashad Aslanov, annunciando la propria intenzione di recarsi nei due Paesi entro la prossima estate. Nel corso dei colloqui sono stati sottolineati gli eccellenti rapporti bilaterali dell’Italia con entrambi i Paesi. “Seguiamo con grande attenzione gli sviluppi relativi alle tensioni nel Corridoio di Lachin. È molto importante trovare soluzioni pragmatiche che evitino incidenti o un peggioramento della situazione”, ha dichiarato il Vice Ministro Cirielli. “Ribadiamo inoltre l’importanza di garantire tutte le minoranze etniche della regione e salvaguardare la sicurezza delle popolazioni civili armene e azere; abbiamo ribadito che la sovranità e le frontiere dei due stati vanno salvaguardate e le riteniamo immodificabili”, ha affermato Cirielli. “È fondamentale riprendere il processo negoziale il prima possibile al fine di raggiungere una stabilizzazione della regione. L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare una soluzione sostenibile, restando comunque ferma nella sua posizione di contrasto a qualsiasi azione, da chiunque posta in essere, contro le minoranze etniche; un valore sul quale l’Italia non prescinde, nemmeno in presenza di più alti interessi economici e commerciali”, ha aggiunto il Vice Ministro. “Ci auguriamo che la nuova missione EUMA possa raggiungere importanti obiettivi ma allo stesso tempo possa nascere con un pieno accordo tra le parti e il gradimento di entrambi. È fondamentale, dunque, che ottenga il massimo sostegno possibile da tutte le parti in campo, in modo che la mediazione dell’Unione Europea possa essere efficace”, ha concluso Cirielli.
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Regione Lazio: valorizzazione artisti di strada
Posted by fidest press agency su giovedì, 17 novembre 2022
“Sono soddisfatta per l’approvazione – all’interno del collegato di bilancio – di un emendamento di cui sono prima firmataria, per la valorizzazione delle libere espressioni artistiche di strada.La strada rappresenta un luogo di elaborazione, creazione e sperimentazione che consente una connessione diretta ed immediata con le persone e con lo spazio pubblico.L’emendamento – che stanzia anche dei fondi per la promozione di questa particolare forma artistica sia per il 2022 che per il 2023 – rappresenta un importante riconoscimento normativo. Prevede anche che i Comuni, ove non previsto, approvino uno specifico regolamento, costruito con la partecipazione e la consultazione delle rappresentanze di artisti e artiste di strada.La Regione Lazio si adegua così alle normative degli altri Paesi europei, che da tempo mostrano un approccio all’arte di strada concepita non come una questione di mera regolamentazione di ordine pubblico o decoro. Ma come strumento capace di dare dignità ad un’esperienza artistica che esalta e mette al centro di una manifestazione culturale la strada: lo spazio pubblico che collega e connette le nostre comunità”.Così in una nota la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti.
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Artico: i deputati chiedono di ridurre la tensione nella regione
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 ottobre 2021
In una risoluzione adottata mercoledì sulle sfide geopolitiche e la sicurezza nell’Artico, i deputati ricordano che l’UE è impegnata nello sviluppo sostenibile e pacifico a lungo termine della regione e chiedono che gli stati artici e la comunità internazionale tutelino l’Artico come area di pace, di bassa tensione e di cooperazione positiva.Nel testo si sottolinea come l’attuale modello di governance artica, basato sul diritto internazionale, abbia giovato a tutti gli Stati artici e fornito stabilità alla zona.Il testo è stato approvato con 506 voti favorevoli, 36 contrari e 140 astensioni.I deputati invitano tutti i paesi interessati e l’UE a rispondere alle conseguenze estremamente allarmanti del cambiamento climatico nell’Artico, nel rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.È inoltre necessario preservare la cultura dei popoli indigeni della regione e tutte le attività che hanno luogo nell’area, incluso l’utilizzo delle risorse naturali, dovrebbero rispettare i diritti dei popoli indigeni e degli altri abitanti e favorire tali popolazioni.Inoltre, dalla risoluzione emerge una seria preoccupazione per il progressivo rafforzamento militare russo nell’Artico, gesto che i deputati considerano ingiustificato, in quanto supera sensibilmente i legittimi scopi difensivi. Qualsiasi cooperazione con la Russia nella regione dovrebbe rispondere al principio di dialogo selettivo dell’UE con il paese. Allo stesso modo, la cooperazione non dovrebbe indebolire le sanzioni e le misure restrittive adottate a seguito delle azioni del governo russo in altre parti del mondo.I deputati si dicono anche molto preoccupati per gli imponenti progetti cinesi nell’Artico. L’UE dovrebbe monitorare con attenzione i tentativi della Cina di integrare la rotta del Mare del Nord nella sua iniziativa “Nuova via della seta” (Belt and Road Initiative), poiché ciò pone a rischio l’obiettivo di proteggere l’Artico dagli interessi geopolitici globali.
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“La Regione Lazio da oggi ospita il più grande centro vaccinale d’Italia”
Posted by fidest press agency su sabato, 27 febbraio 2021
E’ motivo d’orgoglio l’apertura dell’hub nella Nuvola di Fuksas, messa a disposizione dell`Ente Eur grazie allo sforzo del suo presidente Antonio Rosati. E’ un’accelerazione nella grande campagna di vaccinazione dei cittadini e delle cittadine, dovuta al lavoro costante della Regione Lazio. All’interno dei suoi 50mila metri quadrati sarà possibile effettuare oltre 3mila vaccinazioni al giorno. Dall’8 marzo, poi, anche la stazione Termini ospiterà un hub ferroviario vaccinale. Speriamo adesso che la questione della disponibilità dei vaccini si risolva immediatamente. L’unico modo per uscire presto dalla pandemia e dalla crisi sociale che questa ha determinato è la vaccinazione, veloce e pervasiva. La Regione Lazio ce la sta mettendo tutta con responsabilità, impegno e un lavoro corale”. Così in una nota la capogruppo della Lista Zingaretti alla Regione Lazio, Marta Bonafoni.
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Supporto sanitario alla Regione Molise
Posted by fidest press agency su martedì, 23 febbraio 2021
Proseguono le attività del Servizio nazionale della Protezione Civile a supporto delle strutture sanitarie regionali impegnate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.Su richiesta della Regione Molise, il Dipartimento della protezione civile ha attivato nei giorni scorsi la Centrale remota operazioni soccorso sanitario (CROSS), che ha già assicurato il trasferimento di 8 pazienti di terapia intensiva positivi al COVID-19 presso ospedali di Grosseto, Roma, Foggia e Cesena. Il supporto della Cross, che ha coordinato i trasferimenti attraverso ambulanze medicalizzate ed elicotteri del 118 e dell’Aeronautica Militare, è assicurato dalla centrale 118 di Pistoia.La CROSS, in questa seconda attivazione, può contare sulla forte esperienza acquisita durante i mesi di marzo ed aprile scorsi durante i quali sono stati 116 i pazienti trasferiti dagli ospedali della Regione Lombardia in altre regioni italiane e anche in Germania.
La scorsa settimana il Dipartimento ha inoltre raccolto oltre 1400 candidature di professionisti sanitari attraverso la manifestazione d’interesse per una task force sanitaria a supporto della regione Molise.
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Sanità Regione Lazio: assunzioni ferme al palo
Posted by fidest press agency su lunedì, 8 febbraio 2021
La Regione Lazio ha sospeso le assunzioni nella Sanità? Così sembra. Le ultime chiamate a tempo indeterminato degli infermieri idonei della graduatoria del Sant’Andrea risalgono al 4 dicembre 2020. L’avviso pubblico per OSS, emesso in tutta fretta i primi di dicembre, dalla ASL RM2 non ha prodotto ancora nessuna graduatoria. La graduatoria degli autisti soccorritori vincitori del concorso di Ares 118 è uscita da qualche giorno e ancora non è stata attivata e approvata dalla Regione.L’attuazione dell’infermiere di comunità, votato dalla Commissione Salute a metà dicembre, è ferma a prendere polvere in attesa dell’approvazione e della copertura economica in Commissione Bilancio e, visti i tempi biblici della burocrazia, l’iter prima di agosto non sarà concluso. La figura è stata approvata dal governo con il decreto “Cura Italia” a marzo 2020… un anno fa! Però alcune ASL stanno chiamando da avvisi pubblici per emergenza Covid con massimo contrattuale di 12 mesi di contratto, oltre gli infermieri “vaccinatori” affidati dal commissario Arcuri a cinque agenzie interinali immettendo nuove sacche di precariato nel servizio sanitario.La sensazione che abbiamo è che ci sia un blocco volontario delle assunzioni nella sanità pubblica da parte della Regione Lazio. Non vorremmo che i soggetti privati che fino ad ora hanno lucrato sulla sanità e su lavoratori e lavoratrici possano aver esercitato una qualsivoglia pressione temendo di veder lesi i propri interessi economici. Non possiamo permettere che la scelta di riqualificare la sanità pubblica, appena iniziata nella Regione Lazio, venga bruscamente interrotta. Non ci stancheremo mai di dirlo, dove c’è precariato tutto è precario.
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Medicina: Appalto della Regione Lazio per le grandi apparecchiature
Posted by fidest press agency su martedì, 26 gennaio 2021
Perché l’IFO disdegna la gara d’appalto indetta dalla Regione Lazio per la fornitura di grandi apparecchiature sanitarie di alto livello tecnologico? Sono disponibili oltre 40 milioni di euro da fondi europei POR/FESR, per dotare le ASL laziali di 11 Acceleratori Lineari multi energia, 7 Risonanze Magnetiche 1.5 Tesla, 18 TC 128 Slice. Nonostante ciò l’IFO aderisce solo per la sostituzione di 2 TAC 128 slice e “misteriosamente” preferisce procedere attraverso l’avvio di un Partenariato Pubblico Privato connesso al potenziamento della radioterapia e della medicina nucleare. Una scelta che se concretizzata, inciderà pesantemente sul bilancio regionale. Con una interrogazione all’Assessore alla Sanità ed al Presidente del Lazio chiediamo di verificare per quali ragioni l’IFO preferisce avviare un Partenariato Pubblico Privato rinunciando ai fondi programmati POR/FESR. I vertici della Pisana dovranno anche spiegare in base a quale logica, il Partenariato Pubblico Privato che IFO sta avviando, possa essere economicamente più conveniente della gara indetta dalla Regione Lazio, che prevede l’utilizzo di fondi europei dedicati che non incidono sul bilancio regionale. Massima chiarezza dovrà essere fatta inoltre, sulle differenze tra la tipologia di approccio scelto da IFO per la sostituzione delle grandi apparecchiature sanitarie (Partenariato Pubblico Privato) ed un appalto tradizionale.>> E’ quanto dichiara Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi alla Regione Lazio.
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Regione Piemonte: Riaprire le scuole
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 dicembre 2020
Sono state presentate ai sindacati dal Prefetto di Torino e dal Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale le linee guida della Regione Piemonte per il coordinamento dei tavoli provinciali per il rientro a scuola in presenza dal 7 gennaio. Secondo Marco Giordano (ANIEF Piemonte) “il documento fa lo slalom tra i paletti imposti dal DPCM del 3 dicembre, ma rischia di essere un lavoro a vuoto. Molte scuole non hanno spazi e organici adeguati a garantire il rientro in presenza e in sicurezza del 75% degli studenti e servono certezze sullo screening di personale e studenti poiché i numeri dei contagi a scuola nella Regione destano grande preoccupazione”. Sono state presentate in videoconferenza alle organizzazioni sindacali rappresentative della Scuola le linee guida che dovranno orientare il lavoro dei tavoli provinciali per il rientro a scuola in presenza dopo la pausa natalizia in Piemonte: il documento affronta problemi complessi e prova a mediare tra esigenze diverse, come la garanzia del diritto alla salute di studenti e personale scolastico, la necessità di far ritornare in presenza tutti gli studenti, compresi quelli del secondo grado, il riconoscimento dello spazio di autonomia delle scuole, il superamento delle criticità connesse al trasporto pubblico, il rispetto delle indicazioni del DPCM del 3 dicembre. Si tratta di una missione certamente molto complicata da portare a termine. ANIEF Piemonte dà atto del grande sforzo messo in campo per la realizzazione del documento, da cui traspare consapevolezza dei nodi da affrontare e sensibilità nell’approccio. Tuttavia le criticità traspaiono chiaramente in superficie. “Le linee guida – rileva Marco Giordano, presidente regionale ANIEF Piemonte – fanno lo slalom tra i paletti previsti dal DPCM del 3 dicembre e le innumerevoli esigenze da tutelare. Tuttavia il rischio è quello di un lavoro a vuoto, visto che sono moltissime le scuole che non hanno spazi e organici adeguati a garantire il rientro in sicurezza del 75% degli studenti. Bisognerà pur tenere conto di questo aspetto e dare ai dirigenti scolastici indicazioni chiare su cosa debba essere considerato prioritario, se il rientro in presenza a tutti i costi della quota di studenti prevista oppure il rispetto della distanza di almeno un metro tra gli stessi come previsto dal protocollo in vigore. Come ANIEF non abbiamo dubbi che la sicurezza sia prioritaria, tuttavia il nodo deve essere sciolto in modo chiaro ed esplicito dal Governo. Non è possibile – afferma Giordano – scaricare per l’ennesima volta la responsabilità sulle scuole”. Il documento piemontese, infatti, pur riconoscendo spazi di flessibilità alle scuole nell’ambito della loro autonomia organizzativa e didattica, ribadisce che tutto debba avvenire “comunque garantendo il pieno raggiungimento del 75%” della presenza degli studenti, nel rispetto di quanto indicato dall’ultimo DPCM. L’altro paletto che le linee guida non possono eludere è la data del 7 gennaio a partire da cui garantire il rientro a scuola degli studenti, una data che secondo ANIEF rischia di mettere in ulteriore difficoltà le scuole, che dovranno rivedere gli orari durante le festività e che in molti casi hanno organici – specie per i collaboratori scolastici – sottodimensionati rispetto alle ipotesi di ingressi e uscite degli studenti su due turni previste dal documento. Ma non è solo quello a preoccupare l’ANIEF. “Ripartire già dal 7 gennaio – commenta ancora il presidente di ANIEF Piemonte – rischia di lasciare irrisolto il vero tema, che abbiamo sollevato già da giorni: la necessità di avviare uno screening regolare ed esteso, tramite tamponi rapidi, dello stato dei contagi tra studenti e personale scolastico. Solo poche settimane fa il Piemonte ha finalmente reso noti i dati dei contagi nelle scuole della regione e abbiamo scoperto che all’infanzia e alla primaria c’è una probabilità rispettivamente 4 volte e quasi 3 volte maggiore per il personale scolastico di ammalarsi di Covid-19 rispetto al resto della popolazione. Alle superiori, invece, il rischio è leggermente inferiore a quello degli altri piemontesi. Segno questo che la didattica a distanza ha dimostrato di essere una medicina amara ma efficace nel contenimento dei contagi. Senza un controllo costante del livello di sicurezza nelle scuole non è pensabile di poter andare avanti, un rischio contagio del 400% come quello attualmente registrato all’infanzia è semplicemente inaccettabile e insostenibile. Sappiamo che la regione sta lavorando anche su questo, tuttavia è indispensabile avere un piano definito prima che le lezioni riprendano”.
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Il consiglio regionale del Lazio approva il bilancio
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 dicembre 2020
“Siamo soddisfatti dell’approvazione del Bilancio della Regione Lazio 2021-2023 da parte del Consiglio Regionale e ringraziamo l’assessora al Bilancio Alessandra Sartore per l’ottimo lavoro di coordinamento dei vari emendamenti presentati. E’ un bilancio che risente anche del periodo che stiamo vivendo e con il quale si mantengono in ordine i conti della Regione e si lavora per i prossimi anni. Un provvedimento che consentirà una pronta ripartenza. La manovra ammonta complessivamente a 3,48 miliardi di euro per l’anno 2021, 3,40 miliardi per l’anno 2022 e 3,26 miliardi per l’anno 2023. Confermato il Fondo “taglia tasse” che per il 2021 sarà di 344 milioni, mentre tra i servizi essenziali, oltre 900 milioni di euro sono stanziati per il trasporto pubblico locale. Viene mantenuto il criterio della programmazione unitaria per il sostegno della Regione agli investimenti strategici (risorse del Bilancio, Fondo Sviluppo e Coesione e quota regionale dei programmi comunitari), per un totale di 921 milioni di euro per il 2021, 920 mln per il 2022 e 573 per il 2023. Confermate anche le agevolazioni fiscali dello scorso anno con l’esenzione dell’Irpef per 2,3 milioni di contribuenti e una riduzione progressiva per altri 500 mila.Rispetto all’Irap, saranno molte di più le imprese nel Lazio che beneficeranno di un abbassamento dello 0,92%. L’articolo approvato ieri prevede diverse disposizioni concernenti l’introduzione di agevolazioni tributarie, la razionalizzazione del patrimonio regionale e misure di consolidamento finanziario in materia sanitaria. Confermati i maggiori oneri derivanti dalla disapplicazione della maggiorazione Irap per vari settori, questo grazie all’approvazione all’unanimità di un subemendamento dell’assessora Sartore che ha recepito tre emendamenti tesi ad allargare la platea dei soggetti esentati tra cui anche quello che riguarda le cooperative sociali iscritte nell’albo regionale con valore della produzione netta inferiore a un milione di euro e sul quale abbiamo insistito molto. Un risultato ottenuto dopo tre anni per riconoscere il lavoro insostituibile che le cooperative hanno fatto e stanno facendo durante questo periodo di pandemia a sostegno dei più fragili. Esprimiamo inoltre soddisfazione anche per la proroga di un anno per i tirocinanti della giustizia, una questione che seguiamo da tempo e per la quale cercheremo di trovare una soluzione definitiva nel 2021”Lo dichiara in una nota la capogruppo della Lista Civica Zingaretti alla Regione Lazio Marta Bonafoni.
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Bilancio Regione Lazio deludente
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 dicembre 2020
“Non rilancia il territorio e nemmeno incide sui gravi problemi economici ed infrastrutturali del Lazio, Fratelli d’Italia ha votato contro il Bilancio e la legge regionale stabilità, rilevando come per l’ennesimo anno la maggioranza l’abbia portata in Aula con grave ritardo negando di fatto all’opposizione di poter apportare un maggiore contributo di idee e soluzioni alla discussione. Tuttavia sono stati approvati molteplici emendamenti presentati da Fdi trai quali segnaliamo quello a favore dei disabili gravi e gravissimi che consiste nel trasformare le ore del Piano Assistenza Integrato in un bonus socio sanitario valido di 12 mesi che da diritto alla stessa prestazione ma scelta dalle famiglie. Una rivoluzione nelle politiche dell’assistenza sanitaria che mette al centro del PAI i tanto citati Caregiver che di fatto durante l’emergenza sono stati lasciati da soli. Sempre in tema di politiche socio sanitarie, abbiamo ottenuto l’incremento delle risorse per famiglie con minori nello spettro autistico che vorranno avvalersi dei programmi psicologici e comportamentali strutturati per favorire un migliore adattamento alla vita quotidiana. Per quanto concerne il sostegno alle imprese, vanno evidenziate le approvazioni di nostri emendamenti per l’azzeramento della maggiorazione dell’IRAP alle imprese e le partite IVA operanti nei 13 comuni del sisma 2016 e per aumentare i fondi destinati alle attività agricole, il che scongiura una ulteriore penalizzazione delle imprese del settore e cancella la decisione della Regione Lazio di tagliare del 40% gli stanziamenti inclusi nel PSR a favore delle zone montane. Accolto anche l’emendamento per l’azzeramento della addizionale regionale Irap 202I per le imprese del settore della Pesca e per la riprogrammazione delle risorse per le imprese Floro –Vivaistiche. Riferito al comparto dell’edilizia l’emendamento di Fdi che approvato, introduce una norma che consente di riqualificare come manutenzione ordinaria il rifacimento delle facciate degli edifici, per dar modo a cittadini, imprese e progettisti di usufruire del Bonus fiscale del 110% sulle ristrutturazioni che, a causa della bocciatura del PTPR da parte della Corte Costituzionale, rischiava di essere precluso nella nostra Regione. Con riferimento al ‘Fondo per la promozione ed il sostegno della cooperazione’ per il quale non era prevista alcuna copertura economica, è stato accolto un nostro emendamento che incrementa la spesa nell’anno 2021, finalizzata all’ampliamento e alla diversificazione della base produttiva e per agevolare lo sviluppo economico e ulteriori sbocchi occupazionali. Sul tema della riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria è stato approvato un emendamento che incrementa la somma per finanziare interventi di installazione di colonnine elettriche per la ricarica degli autoveicoli relativo alla legge regionale “Fondo per la mobilità green”. Nell’anno in cui i giovani hanno dovuto utilizzare la connessione internet non soltanto per svago, ma anche per la didattica è molto importante aver ottenuto l’approvazione del nostro emendamento per agevolare l’interlocuzione tra i comuni e i principali provider di servizi internet per aiutare gli studenti meno abbienti nell’accesso alla rete internet. In ambito culturale è stato accolto l’emendamento che finanzia le attività editoriali per la diffusione e la conservazione della storia e della memoria dell’esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale.>>Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia. By Luca de Angelis
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Regione Lazio, 300mila euro stanziati per i pazienti oncologici
Posted by fidest press agency su sabato, 5 settembre 2020
La Regione Lazio ha stanziato 300mila euro a sostegno dei cittadini affetti da patologie oncologiche e in lista di attesa per trapianto di organi solidi o di midollo, con un indicatore ISEE fino a 15.000 euro, con un importo massimo da destinare a ciascun beneficiario pari a 2.000 euro annui. Le 32 associazioni del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” accolgono la notizia con grande soddisfazione: l’istituzione del fondo nasce da un emendamento presentato dal consigliere Loreto Marcelli, membro dell’intergruppo consiliare “Insieme per un impegno contro il cancro” che ha portato in Consiglio Regionale le richieste del gruppo.“Lo stanziamento di fondi da parte della Regione Lazio per venire incontro alle esigenze e ai bisogni dei pazienti oncologici in difficoltà è una bellissima notizia – commenta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto – e un nuovo importante traguardo raggiunto dal progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha fatto dell’attività capillare a livello regionale uno dei suoi punti di forza, grazie anche al supporto delle istituzioni regionali, che sempre di più ascoltano e accolgono le nostre istanze. Ringraziamo il consigliere Loreto Marcelli per il grande impegno sempre dimostrato nel supportarci e rappresentarci e che ha portato a questo importante successo”.Il lavoro nel Lazio procede ora verso nuovi obiettivi: il prossimo passo riguarda l’implementazione dell’assistenza psiconcologica ai pazienti, altro punto nodale delle attività del progetto.Potranno accedere al contributo economico i residenti nel Lazio affetti da patologie oncologiche che necessitano di trattamenti medici, clinici, di laboratorio, chirurgici e radioterapici presso strutture sanitarie regionali e le cui patologie sono certificate, oppure pazienti in lista di attesa per trapianto di organi solidi o di midollo, che si sottopongono a tipizzazioni tissutali, a trapianti, a controlli periodici, a interventi e ricoveri.
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Assicurare sostegno continuo ai siriani e alla regione
Posted by fidest press agency su giovedì, 2 luglio 2020
Bruxelles. Gli alti rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, lo sviluppo e i rifugiati hanno chiesto di assicurare solidarietà ai Paesi che accolgono numeri record di rifugiati e sostegno continuo ai programmi ONU volti a salvare vite umane, proteggere famiglie vulnerabili, sviluppare capacità di resilienza in Siria e nella regione, e perseguire soluzioni durature per porre fine alle sofferenze dei civili. Ulteriore urgenza è conferita all’appello dall’impatto devastante del COVID-19 sulle economie, che minaccia di destabilizzare ulteriormente la regione.È previsto che i governi e altri donatori si assumeranno impegni a supporto di un appello da 3,8 miliardi di dollari destinati a finanziare il lavoro umanitario delle Nazioni Unite e dei partner in Siria e di un piano regionale da 6,04 miliardi di dollari per la crisi di rifugiati e la resilienza da implementare nei Paesi limitrofi. Attualmente, i due piani sono finanziati rispettivamente al 30 e al 19 per cento. In Siria, oltre 11 milioni di persone hanno bisogno di aiuti e protezione. Sebbene, nel complesso, le ostilità siano diminuite, persistono tensioni e recrudescenze di violenze nel nordovest, nordest e al sud, tra cui la ripresa di aggressioni a opera di gruppi affiliati allo Stato Islamico.“La prosecuzione del conflitto in Siria corrisponde quasi alla durata della Prima e della Seconda Guerra Mondiale combinate”, ha dichiarato Mark Lowcock, Coordinatore dei Soccorsi d’Emergenza (OCHA). “Un’intera generazione di bambini non ha conosciuto altro che avversità, distruzione e privazioni. Quasi 2,5 milioni di bambini non frequentano la scuola. L’economia è disastrata, milioni di persone sono sfollati, e un numero crescente ridotti alla fame. Domani, la comunità internazionale ha l’opportunità di intervenire. Sottoscrizioni generose, erogate in tempi rapidi, possono aiutare le Nazioni Unite e le ONG umanitarie a restare operative in Siria e assicurare alle persone ciò di cui hanno urgente necessità: cibo, alloggi, servizi medici e protezione”.La metà di quella che era la popolazione nel periodo prebellico – oltre 13,2 milioni di persone – continua a risultare sfollata all’interno o al di fuori del Paese. Si tratta della crisi di più vaste dimensioni su scala mondiale, con 6,6 milioni di rifugiati sparsi in tutto il mondo. La stragrande maggioranza – oltre 5,5 milioni – vive in Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto.Dopo quasi un decennio in cui hanno assicurato accoglienza ad una delle popolazioni più vulnerabili al mondo, i governi dei Paesi coinvolti ora faticano a sostenere la continuità dei servizi a beneficio dei rifugiati. La situazione è aggravata dal disastroso impatto socioeconomico provocato dalla diffusione del COVID-19. Dati recenti rivelano nette recessioni economiche e l’impoverimento vertiginoso dei Paesi di accoglienza. Sono necessari sforzi vigorosi per sostenere le persone più vulnerabili e preservare la stabilità.Milioni di rifugiati hanno perso i propri mezzi di sostentamento, si stanno indebitando e sono sempre più nelle condizioni di non poter soddisfare le esigenze di base. Sono aumentati i rischi che si manifestino casi di lavoro minorile, violenza di genere, matrimonio precoce e altre forme di sfruttamento.“La crisi innescata dal COVID-19 ha prodotto un impatto immediato e devastante sui mezzi di sussistenza di milioni di rifugiati siriani e comunità di accoglienza della regione”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. “I più vulnerabili – tra cui milioni di rifugiati – hanno perduto il proprio reddito, già misero e precario. Si tratta di persone che stanno inesorabilmente sprofondando nella povertà e nei debiti. La comunità internazionale deve essere unita e offrire sostegno continuo e strutturato ai rifugiati siriani e ai Paesi e alle comunità della regione che li hanno accolti con generosità per anni”.I Paesi vicini hanno continuato a ribadire il proprio impegno ad accogliere rifugiati, ma è necessario che la comunità internazionale assicuri con urgenza un supporto vigoroso e condivisione di responsabilità. In assenza di tali misure, i risultati conseguiti duramente nell’arco degli anni scorsi rischiano di andare persi, provocando conseguenze potenzialmente disastrose sul piano umano e su quello politico.
“La crisi economica si abbatte su una regione già allo stremo, arrestandone completamente lo sviluppo ed esercitando una pressione insostenibile su governi e comunità che accolgono rifugiati”, ha dichiarato Achim Steiner, Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). “Milioni di persone che solo pochi mesi fa lottavano per non cadere in povertà, ora hanno perso tutti i propri mezzi di sussistenza. Come comunità internazionale, è nostro dovere inviare un forte segnale di solidarietà incrementando il sostegno a favore dei Paesi confinanti che accolgono rifugiati dalla Siria.”
Ad oggi, nel 2020, l’ONU e i partner operativi in Siria hanno assicurato assistenza a una media di 6,2 milioni di persone al mese, distribuendo aiuti alimentari salvavita per 4,5 milioni di persone in tutti e 14 i governatorati.
In Siria e nella regione, visto l’incremento delle esigenze derivante dalla crisi innescata dalla pandemia, i partner hanno intensificato gli interventi. Oltre ad assicurare complessive attività di protezione, assistenza umanitaria e supporto per sviluppare resilienza a favore di milioni di persone, i piani delle Nazioni Unite includono anche l’implementazione di specifiche misure anti COVID-19 volte a rispondere alle esigenze più pressanti. Alla conferenza di Bruxelles dell’anno scorso, la comunità internazionale ha impegnato finanziamenti per un totale di 7 miliardi di dollari destinati a sostenere le attività umanitarie, per la resilienza e lo sviluppo nell’arco del 2019. Tutte le sottoscrizioni sono state onorate per intero, e, nel corso dell’anno, i donatori hanno inoltre offerto finanziamenti supplementari.
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Regione Sicilia: «Pieni poteri a Musumeci? Siamo al delirio istituzionale»
Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 giugno 2020
«Le Imprese e i lavoratori siciliani hanno bisogno di investimenti, di velocizzare e sburocratizzare le pratiche e le procedure per creare sviluppo e lavoro e non di attacchi alle regole fondamentali della democrazia e di uomini soli al comando»A dirlo è Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo uno in Sicilia.
«I pieni poteri – continua Zappulla – al presidente della giunta regionale, pretesi in caso di emergenza sostitutivi delle competenze e prerogative dei Comuni e dei sindaci, sono un atto volgare e tutto ideologico di violazione degli elementari equilibri democratici. Le ultime vicende giudiziarie, che hanno coinvolto il sistema degli appalti nella sanità e la gestione dei rifiuti, stanno semmai a dimostrare che in Sicilia c’è più bisogno di regole trasparenti e di tenere ancora più alta l’asticella della legalità e della vigilanza democratica». «Le forze politiche, economiche e sociali – conclude Zappulla – che hanno a cuore gli interessi e i diritti dei siciliani chiedano con forza che quel disegno di legge venga ritirato».
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