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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°87

Posts Tagged ‘rinnovo’

Scuola: Rinnovo del contratto, l’Aran ora vuole chiudere in fretta

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 marzo 2023

L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ha infatti aggiornato il calendario di convocazioni per le confederazioni e le organizzazioni sindacali: la prima riunione è fissata per il 23 marzo alle ore 10.30, seguita da quelle del 27 marzo alle ore 15 e del 30 marzo alle ore 10. La stampa specializzata ricorda che il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha sottolineato che l’obiettivo è lavorare con i sindacati a ritmo serrato per giungere alla conclusione della negoziazione per il rinnovo del contratto nel più breve tempo possibile: il contratto non riguarda solo il mondo della scuola, ma anche l’articolato universo degli enti di ricerca, delle accademie e dei conservatori e delle università. Il presidente dell’Aran si è quindi rivolto ai sindacati dimostrino la volontà di chiudere l’accordo nel più breve tempo possibile.“La volontà a chiudere deve essere reciproca – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché sulla parte normativa ci aspettiamo di ricevere risposte positive su formazione per il personale in orario di servizio, maggiore flessibilità nei recuperi del lavoro svolto, indennità stipendiali e una forte riduzione delle incombenze e della burocrazia. Su quella economica, invece, chi governa continua a pensare che qualche sgravio fiscali o la revisione degli scaglioni possano bastare per risollevare gli stipendi dei lavoratori che tra spese post-covid, guerra in Ucraina e caro-energia sono stati depotenziati da un’inflazione cresciuta tra il 10% e il 15 in soli due anni”. Entro 24 mesi il Governo ha programmato “per i dipendenti meno aliquote: le aliquote Irpef dovrebbero passare da 4 a 3 e ciò permetterebbe di ottenere stipendi più alti. Le ipotesi sul tavolo, come riporta Il Sole 24 Ore, sarebbero più di una, ma quella che piacerebbe di più al governo sarebbe l’accorpamento dei primi due scaglioni con l’estensione fino a 28mila euro di reddito lordo annuo dell’aliquota del 23%, oggi fermo a 15mila euro, e al 25% sui redditi superiori.“La verità – continua Pacifico – è che un milione e mezzo di lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca non possono attendere altri due anni per avere tra l’altro uno stipendio non maggiorato ma solo detassato. Le persone devono fare la spesa oggi e lo fanno sempre più con difficoltà. La verità è che in queste condizioni avere incrementato le buste paga degli insegnanti e del personale Ata di appena l’1,5%, con aumenti effettivi collocati tra 6 ai 14 euro, ha prodotto un ulteriore impoverimento della categoria. La verità è che il Governo avrebbe dovuto introdurre una indennità di vacanza contrattuale piena, pari ad almeno dieci volte quella approvata nella Legge di bilancio 2023. E questo per legge. Ecco perché Anief ha avviata una compagna di recupero del vero tasso indennità di vacanza contrattuale, gratuita e senza impegno rilanciando nel contempo il recupero dell’anno 2013, anche questo sottratto illegittimamente dalla carriera del personale”

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Rinnovo contratto dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari del SSN

Posted by fidest press agency su giovedì, 5 gennaio 2023

“Apprendiamo positivamente dal Presidente ARAN Antonio Naddeo – dichiara l’Intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria – che sarebbe prossima l’apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL 2019/2021.” “Le Organizzazioni sindacali sono pronte, affinchè i medici e i sanitari dipendenti del SSN, che continuano con il loro lavoro a sorreggere la Sanità Pubblica con un contratto scaduto ormai da 4 anni e stipendi falcidiati dall’inflazione, possano finalmente vedere un adeguamento non solo economico di una professione che si avvia lentamente alla destrutturazione”. “Auspichiamo pertanto che il Ministro della salute Orazio Schillaci riesca, come promesso, a presentare l’atto d’indirizzo in Consiglio dei Ministri, prima dell’incontro con l’Intersindacale di categoria programmato per il 25 gennaio presso il Ministero della Salute, e che Governo e Regioni diano finalmente il via al rinnovo contrattuale in tempi brevissimi, al fine di non danneggiare ulteriormente e definitivamente l’attrattività del lavoro negli ospedali. La demolizione della Sanità Pubblica è vicina. Occorre fermarla. E il contratto è il primo passo”.

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Scuola: Rinnovo del contratto, stanziati solo 100 milioni

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 dicembre 2022

“Senza risorse aggiuntive, i 300 milioni del Miglioramento dell’offerta formativa, che il ministro dell’Istruzione avrebbe voluto utilizzare per il ‘merito’ del personale, dovranno necessariamente tornare alla contrattazione per il rinnovo del contratto e quindi ad aumentare gli stipendi del personale scolastico”: a ricordarlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla luce dei soli 100 milioni presenti nel decreto legge n. 176 Aiuti quater per questo capitolo di spesa pubblica.Pacifico ricorda che in base al “patto” stipulato lo scorso 10 novembre tra i sindacati rappresentativi e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ammontano a “500 i milioni promessi a tutti i lavoratori della scuola da utilizzare in fase di contrattazione. Se non verranno approvati emendamenti al decreto – spiega il presidente Anief – siamo pronti a chiedere i soldi del Mof; perché alla servono, comunque, risorse specifiche e aggiuntive per valorizzare concretamente il personale all’interno del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro andando a modificare in meglio profili e livelli professionali, anche del personale Ata e Dsga”.

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Scuola: Rinnovo contratto, organico aggiuntivo, graduatorie allargate concorso Straordinario bis

Posted by fidest press agency su domenica, 27 novembre 2022

Risorse per rinnovare il contratto 2022-24 dando al personale gli aumenti promessi e valorizzarne le prestazioni, organico aggiuntivo di almeno 40mila docenti e Ata, inserire in graduatoria tutti i partecipanti al concorso Straordinario bis, bandire un corso-concorsi per dirigenti scolastici, confermare in ruolo tutti i lavoratori della scuola che hanno terminato con esito positivo l’anno di prova e sono stati poi defenestrati, a partire dai maestri con diploma magistrale: sono i primi emendamenti al decreto legge n. 176 Aiuti quater che il sindacato Anief ha predisposto e farà presentare in Parlamento per chiederne l’approvazione in fase di conversione in legge prevista a partire dal 3 dicembre, il giorno successivo alla scadenza delle istanze emendative.“Stiamo raccogliendo, anche tra il personale, le urgenze più impellenti per il bene della scuola e i suoi operatori – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , ed una volta definite le porteremo all’attenzione dei parlamentari attraverso richieste di modifica del decreto legge 176 sulle misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica. Ai nuovi andranno aggiunti gli emendamenti già pronti, che faremo pervenire alla V Commissione Bilancio del Senato, per risolvere alcune questioni che se non affrontate porterebbero le nostre scuole pubbliche alla deriva: lo stanziamenti di risorse per la contrattazione con effetti diretti sul personale docente, Ata e Dsga, che sinora non ha avuto alcun riscontro perché anche nella Legge di Bilancio non vi sono investimenti; il ripristino dell’organico aggiuntivo per il triennio; integrare le graduatorie del Concorso straordinario bis; ridefinire un corso-concorso bis per dirigenti scolastici; confermare o reintegrare nei ruoli del personale dirigente e docente che ha superato l’anno di prova”. Il sindacato ritiene che occorrono risorse per valorizzare i Dsga, i profili professionali del personale ATA e per istituirne dei nuovi, come pure risposte per l’organico aggiuntivo e a tutti quei precari che hanno partecipato al concorso straordinario ed oggi sono esclusi dal reclutamento. Ma c’è anche dell’altro. “Con il DL 176/2022 – continua Pacifico – si sta profilando anche un nuovo bonus da 80 euro per l’anno 2022, di cui beneficeranno anche 1,2 milioni di lavoratori della scuola: pure in questo caso, però, i supplenti ‘brevi’ saranno esclusi. Per Anief questo non è logico, né legittimo e siamo pronti a dimostrarlo dinanzi al giudice: docenti e Ata, possono presentare ricorso con Anief per ottenere gli assegni mensili negati. Lo scopo è salvaguardare il diritto alla riscossione mensile della Retribuzione professionale docenti (per gli insegnanti) e il Compenso individuale accessorio (per il personale Ata)”.

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Scuola Rinnovo contratto ma ai supplenti “brevi” e dell’organico Covid aumenti ridotti

Posted by fidest press agency su giovedì, 17 novembre 2022

C’è una categoria che nella scuola non potrà beneficiare di un doppio amento stipendiale previsto dal 2022, a seguito dell’ipotesi di accordo relativa al rinnovo contrattuale di categoria e l’impegno del Governo a stanziare 200 milioni, destinato ad incrementare il salario accessorio di tutti gli altri lavoratori del comparto: gli esclusi sono i supplenti brevi, compresi quelli collocati nell’organico Covid, quindi docenti e Ata, che non potranno percepire l’assegno una tantum e gli incrementi del 2022. Entrambi gli importi, da collocare nel salario accessorio (RPD per gli insegnanti e CIA per il personale Ata), gli verranno dunque negati. Ma non è detta l’ultima parola: perché grazie ai ricorsi gratuiti promossi dai legali del sindacato Anief nei tribunali del lavoro, vi sono buone possibilità di essere recuperati. “Se – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – per il vecchio contratto 2016/2018 la retribuzione professionale docenti (RPD) e il contributo individuale accessorio ATA (CIA) erano negati ai supplenti brevi e saltuari e riconosciuti soltanto ai supplenti con contratti in scadenza 30 giugno o 31 agosto, la giurisprudenza, nel rispetto del diritto euro-unitario e del principio di non discriminazione, ha infatti nel frattempo riconosciuto a tutti i lavoratori precari tale assegno mensile. Per i giudici, al di là della durata del rapporto di lavoro, queste ‘voci’ stipendiali vanno sempre assegnate”, conclude il sindacalista autonomo.

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SCUOLA – Rinnovo contratto, c’è il sospirato accordo con Valditara

Posted by fidest press agency su martedì, 15 novembre 2022

Il contratto per 1,4 milioni di lavoratori e lavoratrici è stato firmato. Aumenti e arretrati in busta paga a dicembre. Raggiunto L’accordo politico tra il ministro Valditara e i sindacati. Passa il contratto ponte chiesto da #Anief sei mesi fa, quando è scoppiata la crisi energetica e l’inflazione è schizzata. A dicembre, in busta paga arretrati e aumenti di stipendio. Aumenti lordi sopra i 100 euro e più di 3 mila in media per gli arretrati. Domani la firma in Aran della sequenza contrattuale relativa alla parte economica per stipendio tabellare e salario accessorio parte fissa. Governo stanzia 100 milioni in più per retribuzione professionale docenti (85,8%) e contributo individuale accessorio (14,2%) una tantum per il 2022. A decorrere dal 2022, altri 89,4 milioni per RPD e 14,8 per CIA. Valditara si impegna a trovare risorse aggiuntive ulteriori in legge di bilancio per aumenti tabellari e in caso contrario a destinare alla contrattazione i 300 milioni del MOF. Con successiva sequenza contrattuale si affronteranno i temi dei profili e ordinamenti professionali personale amministrativo, mobilità, formazione, valorizzazione Dsga, contrattazione integrativa, relazioni sindacali, lavoro a distanza. Il Governo s’impegna a cambiare le norme anche per garantire la parità di trattamento del personale degli enti di ricerca non vigilati.

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Scuola: Rinnovo contratto, a Valditara piace la proposta Anief: firmare subito e nel 2023 gli altri fondi

Posted by fidest press agency su venerdì, 11 novembre 2022

Firmare subito il contratto scaduto da quattro anni, con gli aumenti già previsti, compresi gli arretrati. Ma anche prevedere un secondo step per il prossimo anno, che porterà nuove risorse per aumentare gli stipendi degli insegnanti: è l’ipotesi a cui starebbe pensando Giuseppe Valditara, il nuovo Ministro dell’Istruzione e Merito., per tutelare l’interesse dei lavoratori di ottenere immediatamente gli aumenti già calcolati. Secondo la stampa specializzata, il ministro già nei prossimi giorni potrebbe convocare i sindacati per illustrare la proposta.L’idea di Valditara sarebbe quella di inserire una nota sul contratto, ovvero entro il 2023 rimpinguare i fondi con nuove risorse aggiuntive. Se si optasse per la sequenza contrattuale, almeno gli incrementi già stanziati e gli arretrati potrebbero arrivare subito. Non sarebbe la prima volta per una soluzione del genere: già nel 2007 il Governo Prodi aveva agito in questo senso. Se invece si dovesse attendere lo stanziamento delle risorse aggiuntive in manovra, si dovrebbe modificare l’atto di indirizzo e far partire una lunga trafila burocratica. Adesso, resta da capire cosa ne sarà del piccolo tesoretto di 300 milioni provenienti dal salario accessorio, quello destinato alla valorizzazione degli insegnanti e sul quale negli ultimi giorni del Governo Draghi era stata trova un’intesa con i sindacati per riversare una parte del fondo proveniente dal MOF sul contratto.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’opzione sull’allungamento dei tempi per modificare l’atto di indirizzo del contratto non andrebbe presa nemmeno in considerazione. È da prima dell’estate che chiediamo un contratto ‘ponte’, con gli ulteriori aumenti da trattare subito dopo: per questo, concordiamo con il ministro Valditara quando dice che si dovrà fare di tutto per sottoscrivere il Ccnl 2019-21 prima di Natale e fare avere nel contempo alla scuola ‘soldi freschi’. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: facciamo avere fino a 4mila euro di arretrati al personale, più oltre 100 euro medi di aumento, grazie anche ai circa 300 milioni inizialmente destinati al Mof: non torniamo sugli accordi presi. È questa la nostra linea e la comunicheremo al ministro quando ci convocherà al Ministero, speriamo davvero il prima possibile”, conclude il sindacalista autonomo.

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Scuola: Rinnovo del contratto, Valditara potrebbe cambiare la destinazione dei 340 milioni del Mof?

Posted by fidest press agency su sabato, 29 ottobre 2022

Con la costituzione del nuovo Governo e ministro dell’Istruzione, torna in primo piano il rinnovo del contratto scuola, scaduto da 46 mesi: si tratta, ricorda oggi il Sole 24 Ore, dell’unico contratto del pubblico impiego non ancora rinnovato. Un rinnovo che vale oltre 2 miliardi e bisogna considerare anche i 5 miliardi di arretrati. Il quotidiano economico scrive che è uno degli ultimi atti del ministro Bianchi è stato quello di spostare i 340 milioni destinati alla valorizzazione della professione insegnante sul rinnovo contrattuale. Quindi, si domanda cosa farà, adesso, il ministro dell’Istruzione e del Merito: girerà le risorse nel contratto nazionale o andrà allo scontro con i sindacati. Intanto, i 340 milioni sono al momento bloccati, fermi sul parere del Ministero dell’Economica che tarda ad arrivare. Sempre secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, le perplessità tecniche e politiche sul cambio di destinazione del fondo da 340 milioni sono parecchie. Spunta una terza via, scrive sempre oggi Orizzonte Scuola, cioè quella di far passare l’attribuzione dei fondi del contratto da un vincolo di destinazione al salario accessorio, in base ai criteri di distribuzione che la stessa intesa tra Governo e sindacati dovrebbe disciplinare. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non vuole nemmeno prendere in considerazione che il nuovo Governo possa spostare la destinazione dei 340 milioni destinati al rinnovo del contratto. Si tratterebbe di un esordio davvero infausto. “Finiamola di giocare con la pelle dei lavoratori della scuola – dichiara il sindacalista autonomo – perché di fronte a una inflazione superiore al 10% soltanto nell’ultimo anno, è vergognoso il solo pensare che i 340 milioni debbano essere assegnati al merito, un oltraggio visto che la copertura per gli aumenti contrattuali è ferma al 4,22%. Invece di cambiare il destino di un contratto già definito e da chiudere in fretta, è bene che il nuovo ministro ci convochi il prima possibile: abbiamo tanti dossier da affrontare e dei primi provvedimenti da prendere: oltre al contratto scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra e le regole da rivedere, c’è il problema dell’organico aggiuntivo, del precariato, della mobilità e molto altro”.

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Scuola: Rinnovo del contratto, si continua a perdere tempo

Posted by fidest press agency su venerdì, 21 ottobre 2022

Prosegue la trattativa all’Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del personale del comparto Istruzione, Università e Ricerca degli anni 2019-2021. Stamane l’incontro si è incentrato sulla parte comune del CCNL riguardante il rapporto di lavoro: ferie, malattie, congedi e permessi. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha detto: “così non va bene, con l’inflazione al 10% stiamo perdendo solo tempo”. Secondo il leader del giovane sindacato “va certamente apprezzato il tentativo di snellimento che sta portando avanti l’amministrazione, ma nei contenuti abbiamo posto diversi rilievi perché il contratto proposto dall’amministrazione è palesemente peggiorativo rispetto a quello vigente. Tuttavia, la nostra idea rimane quella del “contratto ponte”: aumenti e arretrati da approvare subito, il resto si discuterà in occasione del prossimo rinnovo contrattuale 2022/24”. Proseguono gli incontri all’Aran per il rinnovo del contratto degli impiegati pubblici: oggi si è svolta una riunione, appena terminata, durante la quale Anief ha posto le sue posizioni sugli istituti relativi alla parte generale sul rapporto di lavoro. Il confronto fra le varie tematiche si è confermato tutt’altro che semplice e anche per questo motivo procede non sempre serenamente. Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha ribadito che “non bisogna perdere altro tempo: chiediamo al governo in via di formazione che nella nuova Legge di Bilancio trovi le risorse necessarie innanzitutto per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale. Abbiamo stimato che ci vogliono 6 miliardi per aggiornare questa indennità, che dovrebbe portare un aumento da gennaio 2023 del 4%, quindi di altri 70-80 euro nelle more del nuovo contratto 2022-24”. Nel frattempo, ha aggiunto il sindacalista autonomo, “gli stipendi degli insegnanti e del personale scolastico sono scivolati in basso, diventando tra quelli più bassi d’Europa e d’Italia: non possiamo pensare di aumentarli con gli artifizi come la riduzione del cuneo fiscale: servono risorse aggiuntive importanti e aumenti veri. Per questo, al nuovo governo chiediamo di garantire i 6 miliardi per coprire l’indennità di vacanza contrattuale, con aumenti automatici in busta paga del 4% così da permettere l’indicizzazione IPCA”

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Scuola: Il rinnovo del contratto porterà 120 euro lordi a docente ma non a tutti

Posted by fidest press agency su domenica, 9 ottobre 2022

Le cifre medie che andranno ai docenti “saranno 120 euro lordi”, agli Ata un po’ meno, ma “non a tutti, perché andranno in base ad alcune modifiche introdotte dalla legge di bilancio per premiare la professionalità. Sono certamente di più degli 80 euro lordi del contratto 2016-2018, sarà il 25% in più. Ma è ancora certamente lontano dalle promesse elettorali e da quello che abbiamo sempre denunciato: l’inflazione registrata negli ultimi otto mesi è raddoppiata. Sono comunque 20 punti di differenza”. Percentualmente, ha continuato Pacifico, “siamo al 4,22% di aumento rispetto al 3,48% del precedente contratto. Nella legge di bilancio nuova bisognerà trovare delle risorse in più, innanzitutto per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale. Abbiamo stimato che ci vogliono 6 miliardi per aggiornare l’indennità di vacanza contrattuale, che dovrebbe portare un aumento da gennaio 2023 del 4%, quindi di altri 70-80 euro nelle more del nuovo contratto 2022-24”.

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Scuola: Rinnovo del contratto, si va verso l’accordo

Posted by fidest press agency su sabato, 8 ottobre 2022

Il rinnovo del contratto del personale scolastico 2019/21 si avvia verso l’approvazione, così come chiesto da diversi mesi da Anief: il ministero ha infatti deciso di rendere totalmente disponibili per il Ccnl i nuovi fondi, pari a 300 milioni di euro, stanziati dall’ultima legge di bilancio e destinati al salario accessorio. Inoltre, le risorse dello scorso anno pari a complessivi 800.860.000 euro verranno assegnati in queste ore alle scuole, nell’ambito del Programma Annuale, con le stesse finalizzazioni dell’anno scolastico passato. Decisiva è stata la comunicazione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi al ministero della Funzione pubblica per l’integrazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale. “Si sta realizzando – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sostanzialmente quello che avevamo chiesto ad inizio estate, quindi tre mesi fa, senza però essere ascoltati. Lo sblocco era necessario, ancora di più perché è arrivato nel giorno della pubblicazione del report annuale Education at a Glance 2022, Uno sguardo sull’istruzione, che ha reso ancora più evidente la distanza dei salari reali dei nostri insegnanti rispetto a quelli dell’area Ocse. Se a questo aggiungiamo la crisi energetica e l’inflazione galoppante, le cui conseguenze peggiori su famiglie e cittadini devono ancora realizzarsi, lo sblocco del contratto diventa ancora più rilevante: per gli insegnanti e il personale Ata, che prendono stipendi praticamente fermi da troppi anni, è stato fatto un primo importante passo in questa direzione, che porterà fino a circa 125 euro ai docenti e a 85 euro per il personale Ata. Il prossimo lo dovrà fare il nuovo Governo, per coprire o almeno ridurre in modo importante i gap stipendiali che sempre l’Ocse ha evidenziato tra i docenti italiani e quelli degli altri Paesi: per pareggiare i conti, ogni lavoratore della scuola – conclude Pacifico – dovrà avere almeno altri 200-300 euro netti con il Ccnl 2022-24”.

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Scuola: Rinnovo contratto

Posted by fidest press agency su martedì, 13 settembre 2022

“I dati economici sono drammatici e i lavoratori pubblici hanno bisogno di un minimo di ristoro”: a dirlo è stato Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale Anief, durante l’incontro svolto all’Aran sul rinnovo del Contratto Istruzione e Ricerca del biennio 2019-2021. “Come Anief e Cisal abbiamo chiesto sin dall’inizio dei nostri incontri un contratto ponte. Ancora di più adesso, che abbiamo paura di cosa accadrà in autunno con la crisi energetica. Siamo al punto che il Governo dovrà coprire, senza rinnovo, la futura vacanza contrattuale, ma servirebbero comunque dei miliardi, quindi ancora prima dei miliardi necessari alla sottoscrizione del contratto”.Pacifico ha aggiunto che “se il problema sono i termini di cambio dell’atto di indirizzo, allora facciamo il punto su tutte le risorse e troviamo un accordo. Ancora di più perché l’Aran ha detto che intende firmare il contratto. E anche gli altri sindacati sono della stessa idea. Perché allora non lo facciamo subito? Non occorre attendere alcuna integrazione dell’atto di indirizzo. Basta chiedere a tutti i partecipanti quali sono le condizioni per arrivare alla firma entro il 25 settembre, prima quindi delle elezioni politiche”.Il leader sindacale ha quindi commentato la proposta dell’Aran sul tema della responsabilità disciplinare: “Sulle modifiche da adottare – ha detto il sindacalista autonomo – la parte pubblica ha proposto di fare irrogare direttamente al dirigente scolastico le sanzioni disciplinari e anche un incremento dei giorni delle sanzioni. Ma perché vanno inserite queste modifiche e puntualizzazioni? L’impressione è che dall’amministrazione giungono delle proposte pletoriche. Come se si volesse rimarcare altro o assicurare un concetto. Secondo noi sono però delle parti che vogliono quasi essere ribadite per confermare quello che è già previsto dalle funzioni e dai doveri professionali. Si parla addirittura di multe che i presidi possono assegnare, ma questo non lo prevede nessuna legge”.Pacifico ha quindi concluso il suo intervento guardando ai prossimi appuntamenti di confronto, in vista di un accordo: “Dall’Aran noi ci aspettiamo un impegno perché faccia da interlocutore, anche rispetto al Governo, per quantificare innanzitutto i fondi da inserire nel contratto e su come utilizzarli. Altrimenti, ci si rivedrà con il nuovo Governo. Ma, lo ripetiamo, sarebbe però meglio trovare un accordo sulle attuali risorse, anche senza necessariamente introdurre modifiche all’atto di indirizzo o facendolo così come richiesto dalle parti”. Il sindacalista ha quindi chiesto “quale calendario di incontri ci aspetta: dobbiamo capire che vi sono delle condizioni storiche e sociali per arrivare alla firma del contratto. Coscienti che se, invece, non lo portiamo a termine adesso, ancora una volta a pagare saranno i lavoratori”, ha concluso il sindacalista.

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Per risparmiare i grandi gestori devono rinnovare le reti

Posted by fidest press agency su sabato, 10 settembre 2022

“Ci sarà probabilmente una stagione di austerità però è paradossale che il risparmio lo si chieda al singolo cittadino nella sua quotidianità perché è innanzitutto lo Stato che deve indurre i grandi gestori di energia a rinnovare le proprie vecchie reti di distribuzione, che deve varare leggi per eliminare gli sprechi e indurre l’Europa a collegare tutte le reti per consumare meno energia”.E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. “Poi occorre intervenire per dare sostegno a famiglie e imprese. In questi anni Fdi è stata all’opposizione e ciò che hanno fatto quelli che hanno governato è stato terribile. Sono stati chiusi i rubinetti delle piattaforme estrattive nel mare Adriatico mentre le ha aperte la Croazia, pescando dagli stessi giacimenti”.“Riattivando le piattaforme estrattive bloccate da Draghi e Conte – ha aggiunto – potremmo avere gas domestico in quantità notevole, tra i 220 e i 300 miliardi di metri cubi. Aggiungendo il gas dell’Arzebaijian e quello dell’Algeria potremmo affrontare la transizione ecologica in autonomia dal gas russo”.“Con il disallineamento di cui si parla in questi giorni si deve invece separare il prezzo del gas dal prezzo dell’energia prodotta dalla altre fonti e quindi occorre bloccare profitti enormi e inaccettabili da parte dei gestori dell’energia”. Sullo scostamento di bilancio, precisa Rampelli “non siamo convinti che possa essere la soluzione perché se c’è una speculazione sul prezzo del gas che parte dalla borsa di Amsterdam significa rischiare di vanificare qualunque cifra si disponga nello scostamento di bilancio. Potrebbero non bastare 100 miliardi se non si arresta prima la speculazione. Si dovrà intanto intervenire con i fondi disponibili nel bilancio dello Stato e fare un intervento a ristoro delle aziende “Sull’allarme democrazia di Letta – ha osservato Rampelli – sono basito. Penso sia talmente ridicolo che mi scappa di dire che l’unico allarme democratico è dato dal Partito Democratico che è stato capace di stare al governo per undici anni senza mai aver vinto le elezioni. Forse la stampa nazionale e internazionale dovrebbe porsi il tema di questa anomalia perché se c’è qualcuno che non ha i voti e governa lo stesso, è il Pd o PdP (Partito del Potere) significa che il sistema democratico italiano non funziona”

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Siccità e rinnovo rete idrica

Posted by fidest press agency su venerdì, 1 luglio 2022

Per agire subito contro gli effetti della siccità è indispensabile un grande piano di ristrutturazione della nostra rete idrica – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’Italia è il Paese europeo che dispone di più acqua, con una media di 302 miliardi di metri cubi di pioggia l’anno e una grande ricchezza di fiumi, laghi e falde sotterranee. Le risorse per salvare i raccolti e fornire l’acqua a tutti i cittadini sono già a nostra disposizione, ma mancano infrastrutture all’altezza. Con l’intensificarsi dei cambiamenti climatici il rinnovamento dei 600mila km della nostra rete idrica dovrebbe essere una priorità assoluta di Governo e Regioni – continua Tiso. Nonostante l’abbondanza di acqua, infatti, il 42% di questa si perde prima di arrivare a destinazione, contro una perdita media europea dell’8%. Anche la raccolta dell’acqua piovana può essere incrementata intervenendo sulle dighe, che ne captano oggi solo l’11% contro il 15% di 50 anni fa. Se la lotta contro i cambiamenti climatici richiede tempo prima di produrre risultati tangibili, intervenire sulla rete idrica porterebbe benefici immediati e fornirebbe un aiuto fondamentale agli agricoltori che si trovano a fronteggiare una delle peggiori siccità degli ultimi anni. Chiediamo pertanto al Governo di preparare un piano straordinario per il rinnovamento della rete idrica e di stanziare le risorse necessarie per finanziarlo.

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Scuola: Rinnovo del contratto, il 7 giugno nuovo incontro all’Aran: si parte da 100 euro

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 giugno 2022

Ai sindacati è arrivata in queste ore una nuova convocazione all’Aran, in vista del rinnovo del contratto “Istruzione e Ricerca” 2019/21: l’incontro si svolgerà martedì 7 giugno e verterà molto probabilmente sulla parte economica, quella che Anief chiede di chiudere in fretta, considerando che stiamo affrontando un Ccnl scaduto ormai da 150 giorni, per poi concentrare gli sforzi – economici e di adeguamento normativo – sulla nuova gestione contrattuale che riguarda il periodo 2022/24. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che conviene realizzare una trattativa il più possibile veloce sul contratto già scaduto, ma non riunendo in un unico testo le norme contrattuali, come invece chiede la parte pubblica: “quello che serve ai lavoratori della scuola è un contratto ‘ponte’ proprio perché il periodo 2019-2021 è trascorso e l’inflazione ha raggiunto livelli impressionanti, l’Istat ci ha detto che nell’ultimo anno siamo arrivati ad un incremento del 6% dell’aumento del costo della vita. Come si può pensare di fronteggiare un’inflazione del genere con un solo aumento della busta paga negli ultimi 12 anni, quello del 3,48% del 2018?”.Il problema è, scrive oggi la stampa specializzata, “con le risorse a disposizione, circa 2 miliardi, si punta a riconoscere al corpo docente, un incremento del 3,8%, cioè circa 90 euro lordi, dunque 50-55 euro netti in busta paga. Ai 90 euro, poi, va aggiunta il taglio cuneo e a luglio arriveranno anche i 200 euro decisi dal governo contro l’aumento dei prezzi. Per gli Ata, invece, risorse aggiuntive sono previste dalla manovra 2022, legate alla revisione dei sistemi di classificazione: fino a un massimo dello 0,55 (secondo primissimi calcoli sindacali si tratterebbe di 10-12 euro aggiuntivi)”. Ci sono poi dei margini di incremento ulteriore, seppure lievi. “La partita è aperta e al Ministero dell’Istruzione si conta di arrivare a 102-105 euro lordi, le famose tre cifre del Patto per la scuola firmato un anno fa a Palazzo Chigi”.

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Rinnovo contratti terziario distribuzione e servizi

Posted by fidest press agency su sabato, 28 Maggio 2022

Proseguono le trattative sul rinnovo dei Contratti nazionali del Terziario Distribuzione e Servizi, scaduti nel 2019, applicati alla più vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia, con oltre 3milioni di addetti impiegati nelle attività commerciali e nelle imprese di servizi. Le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno incontrato, in due distinte sessioni negoziali, le associazioni imprenditoriali Confcommercio e Confesercenti. Sul tavolo i temi della rivisitazione della sfera applicativa e dell’aggiornamento del sistema di classificazione, mercato del lavoro, lavoro agile, bilateralità, salario, contrattazione decentrata, concorrenza, franchising, appalti e terziarizzazioni. «Il complesso negoziato relativo ai Ccnl applicati al macrosettore del terziario di mercato sta provando a riattivarsi» ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl nazionale Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «non sono mancate delle difficoltà derivanti dalla ripresa del fenomeno inflazionistico e dalla crisi negli approvvigionamenti che si sta appalesando sempre con più vigore nell’ambito della grande distribuzione organizzata in Italia» e che «occorre ribadire il ruolo centrale del contratto nazionale quale strumento di regolazione dei rapporti di lavoro, sia dei lavoratori riconducibili alla old economy sia per quei rapporti di lavoro che si sono formati negli ultimi tempi spinta della gig economy e dal massivo ricorso all’on line nell’ambito della richiesta di servizi e forniture». «La Fisascat – ha aggiunto il sindacalista – ritiene che occorra fare riferimento alle intese interconfederali che regolano i meccanismi di rinnovo dei contratti ma anche tenere conto dell’andamento di rinnovi contrattuali realizzati in altri settori» ma che parimenti «è necessario affrontare dei nodi che si trascinano irrisolti da tempo, a cominciare dall’ampliamento della sfera applicativa dei Ccnl fino alla rivisitazione del sistema di classificazione del personale per razionalizzare quelle nuove figure che è necessario integrare nel sistema classificatorio derivanti dalla massiccia digitalizzazione che in particolare i servizi, e il terziario di mercato in generale, hanno conosciuto negli ultimi tempi». Per la Fisascat è inoltre necessario ridare vigore all’esperienza della contrattazione decentrata. «Il settore del terziario di mercato – ha evidenziato Dell’Orefice – può trarre slancio da un rinnovato senso di responsabilità che le parti debbono dimostrare non solo a livello nazionale, dando un contratto in tempi ragionevoli a più di tre milioni di lavoratrici e lavoratori, ma soprattutto a livello territoriale e aziendale dove ormai da tempo l’autonomia collettiva non riesce ad indicare orizzonti nuovi». «La contrattazione di secondo livello – ha sottolineato – può rappresentare un elemento di stimolo sia per la crescita dei trattamenti economico retributivi che per l’introduzione di nuove forme di flessibilità negoziata, condivisa dai lavoratrici e lavoratori, che certamente aiuterebbero a far crescere la produttività media dei fattori impiegati nella fornitura dei servizi e delle attività». Infine un richiamo anche alla necessità di contrastare il dumping contrattuale. «Occorre reintrodurre dei criteri regolamentari di matrice contrattuale comuni a tutti i lavoratori che operano nell’ambito del terziario di mercato per fronteggiare dei fenomeni di dumping che in alcune aree del paese si vanno sempre più affermando» ha concluso il sindacalista.

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La Galleria Borghese si rinnova

Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 marzo 2022

Roma. Giunta al termine l’ampia campagna di lavori iniziata a febbraio 2020 che ha coinvolto tutti i servizi al pubblico, dalla biglietteria al bookshop, dalla caffetteria al noleggio audioguide e guardaroba, la Galleria Borghese presenta ai propri visitatori i nuovi spazi al piano seminterrato del museo, interessati da un rinnovamento degli ambienti, di arredi e finiture e degli impianti di climatizzazione ed elettrici.Il completo rinnovo di tutta l’area aveva l’importante finalità di valorizzare gli spazi suggestivi e complessi della Galleria e le loro funzioni, per esaltarne le possibilità e renderli più accoglienti ed efficienti per la visita museale, nel rispetto costante dei vincoli monumentali dell’edificio. Questa importante campagna di lavori è stata anche l’occasione per il restauro dello scalone monumentale della facciata e delle terrazze, oltre che per dotare la Galleria di reti tecnologiche di ultima generazione, adeguate all’imponente flusso di visitatori.Accanto alle operazioni di restauro e ridefinizione degli spazi, il museo aveva avviato – affidandosi allo studio Lorenzo Marini Group – anche una ridefinizione del sistema di comunicazione integrata che vedrà l’utilizzo on site e online di una nuova grafica e un nuovo logo in tutti gli apparati di comunicazione della Galleria.Il nuovo logo di Galleria Borghese sottolinea e valorizza la doppia anima del museo, celebre collezione di dipinti e sculture e palazzina seicentesca il cui impianto decorativo e stilistico crea un unicum indissolubile tra edificio e collezione.All’esito delle procedure di gara, la caffetteria è stata affidata a Molto, che offre al pubblico un servizio che va dalla colazione, al pranzo all’aperitivo, mentre il bookshop è stato affidato alla società Artem.

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Scuola: Rinnovo Rsu, a Roma riuniti i responsabili Anief per ampliare la rappresentatività

Posted by fidest press agency su sabato, 20 novembre 2021

Si svolge stamani a Roma, presso l’hotel H10, la Conferenza organizzativa dell’Anief riguardante la nuova campagna Rsu che nella prossima primavera porterà, dopo il rinvio di un anno per via dell’emergenza Covid, al rinnovo della Rappresentanza sindacale unitaria all’interno di tutte le nostre scuole: a partecipare saranno chiamati, solo nella scuola, circa un milione di dipendenti tra insegnanti e personale Ata. Durante la Conferenza organizzativa, alla presenza dei responsabili della campagna Rsu giunti nella capitale da tutte le regioni d’Italia, sempre stamane verranno presentate le modalità organizzative che porteranno al voto all’interno delle oltre 8.200 scuole statali italiane. Anief, a questo proposito, ha anche organizzato una serie di assemblee per i lavoratori dei comparti interessati. Molti dei partecipanti alla Conferenza organizzativa hanno mostrato vivo interesse per il Calcolatore rapido, introdotto da pochi giorni dall’Anief per verificare in pochi minuti la consistenza delle differenze retributive spettanti, a causa del servizio svolto a tempo determinato con mancata considerazione di tutte le supplenze e degli scatti di anzianità, con il conseguente probabile credito del personale scolastico, docente, educativo, Ata, precario o di ruolo, nei confronti dello Stato. I rimborsi e i risarcimenti possono superare anche i 30 mila euro secondo la giurisprudenza della Cassazione.“Arriviamo a questo appuntamento, dopo avere collaborato alla stesura del nuovo regolamento elettorale, e convinti che sarà fondamentale motivare i nostri collaboratori, in tutto il territorio nazionale. Siamo convinti – ha detto ancora Pacifico – di volere essere protagonisti in questa nuova campagna per l’elezione delle Rsu nelle scuole: invitiamo caldamente, dunque, i lavoratori a candidarsi per le liste Anief, convinti che insieme potremo lottare per avere finalmente una scuola sicura e giusta”, ha concluso il sindacalista leader del sindacato rappresentativo.

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Scuola: Rinnovo del Contratto 2019-2021

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 aprile 2021

Il 12 e il 13 aprile il presidente Anief Pacifico incontra le RSU e i TAS. Gli incontri sono in vista dell’organizzazione di mille assemblee sindacali a distanza, tra metà aprile e metà maggio, che saranno indette in tutte le scuole di Italia per informare e consultare i lavoratori sulle proposte del giovane sindacato, da portare ai tavoli di confronto sull’atto di indiritto del ministro dell’istruzione, Patricio Bianchi. Per l’occasione, 1,3 milioni di docenti, amministrativi, educatori, precari non soltanto della scuola ma anche dell’università, della ricerca, Afam, precari e di ruolo, potranno votare e suggerire le modifiche in una specifica area del sito. Il sindacato ha invitato all’evento Rsu Day che si terrà lunedì 12 aprile, dalle ore 11 alle 13, e all’evento Tas Day il giorno successivo, 13 aprile, dalle ore 17 alle ore 19, più di 5 mila dirigenti sindacali che hanno chiesto di rappresentare Anief nel territorio. Gli eventi saranno presieduti dal presidente nazionale dell’Anief, professore Marcello Pacifico, su piattaforma telematica e saranno da lui replicati in settimana in base alla capienza dei sindacalisti registrati. Per l’occasione è ancora possibile presentare la propria candidatura per essere nominati come TAS nella propria istituzione scolastica, in vista anche, dopo la sottoscrizione del CCNL, della partecipazione alle relazioni sindacali nella propria scuola.Anief dà prova, ancora una volta, di essere sempre accanto ai lavoratori della scuola, in particolar modo adesso, in cui stiamo attraversando un momento storico particolare grazie al patto firmato dal Governo e dalle Confederazioni sindacali per l’innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale, propedeutico all’attivazione dei tavoli tecnici ministeriali per l’avvio della stagione contrattuale 2019-2021: un rinnovo che interessa più di 1,3 milioni di lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca, delle accademie e dei conservatori italiani e che modificherà le norme su assunzioni, carriera, stipendi, lavoro agile, formazione, aggiornamento, profili professionali, mobilità, organici, indennità.Agli Rsu/Tas Day seguirà la convocazione delle assemblee sindacali in tutto il territorio nazionale, che si svolgeranno già dalla prossima settimana, sempre con modalità a distanza, aperte a tutti i lavoratori del comparto istruzioni e ricerca.

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Fedrigoni rinnova il brand e presenta la nuova immagine globale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 31 marzo 2021

Oltre 4.000 dipendenti, 36 siti produttivi e distributivi, più di 32.000 prodotti, 15 marchi e due aree di business raccolti sotto un’unica, autorevole nuova brand identity. Un passo importante per un Gruppo globale con un percorso di crescita ambizioso e un ruolo sempre più determinante nel mondo della carta e delle etichette. Fedrigoni, dal 1888 leader nella produzione e vendita di carte speciali ad alto valore aggiunto per grafica, packaging, editoria e di materiali autoadesivi premium per l’etichettatura, si rinnova e lancia una nuova immagine globale disegnata da Pentagram. Lo studio di grafica e design tra i più noti al mondo ha ideato e declinato la nuova identità in tutte le sue sfaccettature, razionalizzando i diversi marchi entrati nel Gruppo nel corso di successive acquisizioni e creando un nuovo nome e un’immagine omogenea per la divisione dei materiali autoadesivi, che da oggi passa da una pluralità di brand e società – Arconvert, Ritrama e IP Venus – a un solo brand di eccellenza, Fedrigoni Self-Adhesives, valorizzando l’appartenenza e la forte sinergia con il Gruppo. Un traguardo importante nel piano di crescita di quest’area di business, tra le prime al mondo nel segmento etichette e materiali autoadesivi rivolti a settori quali Food & Beverage, Wine & Spirits, Home-Beauty-Personal Care, Farmaceutico, Automotive, Advertising & Promotion, Luxury, Tessile, Trasporti e Logistica. “Il font Forma rappresenta perfettamente l’identità globale di Fedrigoni: forte, audace e sicura di sé, con un potente riferimento alle sue radici italiane. In più, è leggibile e funzionale”, spiega Harry Pearce, partner di Pentagram. Per questo si è deciso di adottare Forma in tutte le applicazioni dopo che già lo studio londinese Graphic Thought Facility (GTF) lo aveva scelto per la realizzazione di Paper Box, il campionario universale delle carte Fedrigoni presentato alcuni mesi fa. La versione minimale di Forma DJR, realizzata da David Jonathan Ross espressamente per Fedrigoni, viene utilizzata in due grammature, Text Regular e Text Bold.Vince l’essenzialità. L’identità principale è monocromatica: bianco o nero, in base allo sfondo e all’utilizzo, cui si affianca una suite di grigi. Ciò che è Paper è caratterizzato dal nero, Self-Adhesives dal bianco, Corporate dal grigio. Sofisticata e moderna, questa scelta mette in risalto il mondo del colore in cui vive Fedrigoni e consente ai prodotti e ai marchi – omogenei nello stile grafico, ma denotati ciascuno da una tonalità unica, nel nome o nello sfondo – e alle immagini di rimanere al centro dell’attenzione. Quanto al wordmark Fedrigoni, è stato progettato per essere il più adattabile possibile alle sue molteplici applicazioni su prodotti, cataloghi, biglietti da visita, oggetti di merchandising, insegne su edifici, negozi o camion.Anche la presenza digitale dell’azienda viene rinnovata, a partire dai siti web di Gruppo (www.fedrigoni.com), Investors (http://investors.fedrigoni.com/) e della divisione Self-Adhesives (http://selfadhesives.fedrigoni.com ), appena andati online e ridisegnati secondo le nuove linee guida. In parallelo è stata armonizzata la strategia social globale per il Gruppo e le sue divisioni Paper e Self-Adhesives, con nuovi profili Instagram, LinkedIn e Facebook, ripensati secondo la nuova immagine.

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