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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Posts Tagged ‘rom’

La vulnerabilità dei Rom in Europa

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 gennaio 2023

I Rom sono un insieme di popoli che, nel loro complesso, costituiscono la minoranza etnica più numerosa d’Europa – ma anche uno dei gruppi più vulnerabili. L’Unione europea è da anni impegnata nella lotta contro la discriminazione nei confronti dei Rom, per favorirne l’inclusione e la partecipazione civile. Dal sondaggio della European union agency for fundamental rights (Fra) però emerge che gli stati membri sono ancora ben lontani dagli obiettivi prefissati.Nel 2021 l’80% dei Rom intervistati risultava essere a rischio povertà, contro il 17% della popolazione generale (con una differenza di oltre 60 punti percentuali). Le cifre più elevate si registrano nei paesi dell’Europa meridionale, dove la quota supera il 90% e il divario maggiore è quello portoghese (80 punti). Meno pronunciati ma comunque significativi i divari dal punto di vista della partecipazione nel mondo del lavoro. Il 43% dei Rom dichiara di svolgere una qualche attività lavorativa retribuita, contro il 72% della popolazione generale. Ancora una volta, lo scarto più elevato si registra in Portogallo. (Fonte: Openpolis)

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Conferenza “Porrajmos: lo sterminio nazista dei rom”

Posted by fidest press agency su domenica, 21 gennaio 2018

Parma ateneoParma, Mercoledì 24 gennaio, alle ore 9, nell’Aula Magna del Polo Didattico di via Del Prato, in occasione della Giornata della Memoria, è stata organizzata la conferenza “Porrajmos: lo sterminio nazista dei rom”. La “soluzione finale” della questione zingara fu decretata il 16 dicembre 1942, quando Himmler firmò l’ordine di internare, o trasferire, tutti gli Zingari ad Auschwitz. L’evento è organizzato da Dimitris Argiropoulos (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali) e dagli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativi e Progettazione e Coordinamento dei Servizi Educativi.La Giornata della Memoria è stata istituita a ricordo dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati politici e militari italiani nei campi di concentramento nazisti e si celebra nello stesso giorno in cui le truppe sovietiche hanno liberato il campo di concentramento di Auschwitz (27 gennaio 1945).La partecipazione alla conferenza è libera e gratuita.

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Roma municipio XII: servizi sociali potenziati solo ai rom e agli immigrati

Posted by fidest press agency su martedì, 29 agosto 2017

romEcco le contraddizioni dei grillini alla guida di Roma, mentre a livello centrale hanno creato strutture amministrative e sportelli di assistenza per i Rom e potenziato i servizi per i migranti, a livello territoriale il M5S chiude un servizio essenziale che fornisce assistenza a migliaia di nostri connazionali, in particolare anziani e appartenenti alle fasce più deboli e fragili. Un vero e proprio paradosso. La morte dello stato sociale, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Giovanni Picone capogruppo Fdi al Municipio XII. Questo accade nel Municipio XII dove a seguito di un curioso tira e molla, che ha visto anche l’addio di ben 2 assessori ai servizi sociali, possiamo considerare definitivamente chiuso, di fatto dal 15 luglio scorso, il Segretariato Sociale e di Prossimità. Nel territorio di Roma Ovest sparisce quindi la porta di accesso ai servizi sociali, così come l’assistenza leggera e l’unità di strada. La sciatteria amministrativa della Giunta Crescimanno invece che rimodulare i servizi come promesso in campagna elettorale li sta chiudendo, dimostrandosi ogni giorno che passa incapace di governare questo territorio.
D’altronde sta seguendo la linea della Sindaca Raggi, che in piena continuità con quanto già visto sotto l’Amministrazione Marino, continua a destinare gran parte dei fondi sul sociale tra Rom e migranti, dimenticandosi degli italiani.

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Campidoglio: ampliamento Piano Rom

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

romRoma l’Amministrazione capitolina ha esteso le misure previste dal Piano per il superamento dei campi rom, portando a tre il numero dei primi campi da superare. Gli interventi definiti da una delibera approvata in Giunta, includono anche il Villaggio Camping River. La delibera autorizza in via sperimentale, per il periodo 1 luglio 2017 – 31 dicembre 2018, ad attuare, per le persone ospiti del Camping River, le azioni e gli interventi elaborati nel ‘Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti’ in favore dei circa 430 ospiti attualmente presenti nell’ insediamento. Si tratta quindi dell’avvio immediato di un progetto, della durata di tre mesi a decorrere da domani, 1 luglio 2017, in collaborazione con l’attuale organismo gestore, per l’accompagnamento degli ospiti tramite l’applicazione delle misure di inclusione previste dal Piano. Le misure di inclusione andranno di pari passo con le verifiche reddituali e patrimoniali in collaborazione con la Guardia di Finanza, con l’obiettivo di modulare con precisione l’entità degli interventi e i destinatari in reale stato di bisogno. “Auspichiamo che la soluzione intrapresa sia la più efficace – spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre – In coerenza con quanto previsto dal nostro programma, procediamo verso un percorso di superamento dei campi rom legato al rispetto di diritti e doveri”.

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Rom: Quando non si vuole risolvere un problema

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 Maggio 2017

romRoma. La tragica fine delle tre sorelle rom, bruciate nel rogo del proprio camper, riporta l’attenzione sulle persone di questa etnia. In Spagna ci sono 800mila rom che vivono in casa. In Italia ci sono 180mila rom, dei quali circa 145mila vivono in abitazioni e 35mila stazionano nei campi. A Roma, su una popolazione di 2.863.000 ci sono circa 8mila rom, lo 0,28% dei romani. I campi autorizzati sono 8, gli insediamenti abusivi 186. Il costo complessivo per l’assistenza nei campi autorizzati e’ stato di 24 milioni nel 2013, suddivisi fra le 35 associazioni che operano nel settore. L’80% dei fondi e’ stato assegnato senza bando di gara.
La Commissione europea ha minacciato di aprire una procedura d’infrazione a causa delle politiche abitative di segregazione che le autorità italiane adottano nei confronti dei rom.E’ evidente che piu’ si emargina una etnia o un popolo, piu’ si esasperano i problemi. La soluzione, diceva Mandela, non e’ l’esclusione ma l’inclusione. Certo, ci vorranno anni prima che gli effetti dell’inclusione si facciano sentire, poiché i rom sono guardati con ostilita’, per tutta una serie di motivi che hanno riempito le cronache. Se il problema non si affronta non si risolvera’ mai. Sara’ difficile, ma occorre provarci. Per memoria, vogliamo ricordare che nel 2008, in Germania, la catena di negozi Media Markt aveva commissionato una serie di spot pubblicitari che avevano per protagonista un italiano, vestito come un buzzurro, che si comportava come un truffatore, sempre pronto a turlupinare il prossimo. Ricorda qualcun altro? (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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Poliziotto sparò a rom che tentò di investirlo

Posted by fidest press agency su sabato, 17 dicembre 2016

maccari-cie-kr5Ora sarà processato mentre lo zingaro ha continuato a delinquere “Dover pagare, letteralmente, tutta la vita solo per aver fatto il proprio lavoro è qualcosa che rischia di sovrastare e annegare nello sconforto ogni motivazione, ogni spinta ideale, ogni senso del dovere, di chiunque vesta una divisa. Un Poliziotto che per quindici anni ha svolto i suoi compiti in maniera assolutamente corretta e fedele, e che ha ricevuto un encomio per il suo lavoro, non può vedere spazzata via la sua serenità e marchiata senza pietà la sua carriera per aver tentato di difendere se stesso e gli altri. Sappiamo che le sentenze si rispettano – e questa comunque è solo quella di primo grado -, ma non si può tacere su quanto, nei fatti, tutto ciò sia avvertito da migliaia di tutori dell’ordine come una sconfitta atroce, e come il segno tangibile di una spada di Damocle con cui nessuno, con un po’ di sale in zucca, si sentirebbe di convivere preferendo piuttosto ‘girarsi dall’altra parte al momento giusto’. Non si può sopportare prima di vedersi arrivare addosso un’auto a tutta velocità e poi di vedersi condannare per aver tentato di fermare dei fuggitivi dopo aver rischiato di morire per il proprio lavoro. Oggi, come il giorno che decisero di processare il collega di Torino, gli diciamo che siamo con lui”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la notizia della condanna a nove mesi di reclusione e 60mila euro di provvisionale (da pagare in solido con il Ministero dell’interno) inflitta a un poliziotto di 42 anni accusato di lesioni colpose dopo che a Torino, il 15 dicembre del 2013, sparò contro due auto in fuga poi risultate rubate, una delle quali tentò di investirlo, poiché un ladro fu raggiunto da un colpo e ferito. Il poliziotto aveva 15 anni di servizio senza alcuna “macchia” e, anzi, aveva ricevuto un encomio. Per lo stesso fatto il nomade, Megaiver Sulejmanovic di 24 anni, che ha ammesso il furto dell’auto ed è stato accusato anche di resistenza aggravata, è stato condannato a un anno e un mese di reclusione. Il rom, che secondo la ricostruzione del PM subì “la perdita irreversibile dell’uso degli arti inferiori”, ad aprile del 2015 è stato poi fermato ancora alla guida di un’auto senza assicurazione, e nel novembre seguente è stato protagonista di un altro rocambolesco inseguimento, protrattosi per ben 28 chilometri, come accuratamente documentato dalla stampa nazionale. La pubblica accusa, per parte sua, nello scorso gennaio ha chiesto di processare il Poliziotto che avrebbe “agito con imprudenza e imperizia” poiché avrebbe “indirizzato i colpi in rapida successione su bersagli di ridotte dimensioni (i pneumatici) in repentino allontanamento ed in direzione obliqua rispetto alla sua posizione di tiro”, con l’aggravante di “aver agito nonostante la previsione dell’evento dal momento che le condizioni sopra descritte (orario notturno, illuminazione insufficiente) rendevano probabile il verificarsi del ferimento di qualcuno degli occupanti dei veicoli”. “Abbiamo detto allora e ribadiamo adesso che queste accuse rasentano l’incredibile. Non è stato il collega a scegliere di farsi quasi investire in piena notte – insiste Maccari -, tentare di fermare un’auto in fuga, sparare agli pneumatici, sembra uno scherzo di pessimo gusto ma davvero si contesta ai poliziotti di fare ciò per cui vanno in strada. Ma la risposta egualmente severa di uno Stato talmente intransigente da pretendere che fermiamo le auto che ci vogliono investire a mani nude dov’è quando si tratta di punire chi ci vuole ammazzare? Quale credibilità può mai avere un sistema che condanna un Poliziotto dalla carriera encomiabile a versare il proprio stipendio a vita solo per aver tentato di fermare un delinquente che, per tutta risposta, dopo aver subito questi danni ‘così gravi’ continua ad andare in giro continuando imperterrito a compiere allegramente i suoi crimini preferiti”.

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Rom: chiudere i campi fatiscenti

Posted by fidest press agency su domenica, 17 luglio 2016

Catania. «Il rogo che ieri ha coinvolto il campo rom di Zia Lisa alla periferia di Catania ha drammaticamente acceso, ancora una volta, i riflettori della pubblica opinione sulla problematica presenza delle comunità nomadi nell’Isola e sulla fatiscenza dei loro insediamenti. L’Italia e la Sicilia sono in prima fila nelle politiche di accoglienza, ma tutto deve avvenire in una cornice di regole precise cui tutti lororom devono uniformarsi. Non è tollerabile sopportare la esistenza di un campo nel quale le condizioni minime di vita, di igiene e di sicurezza non sono rispettate, così come non è tollerabile sapere che gran parte di loro vive di attività illegali. Cosa intendono fare il Comune di Catania e la Prefettura? Ciascuno, nelle proprie diverse responsabilità, deve assumere una concreta iniziativa». Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, Nello Musumeci.
Secondo il parlamentare siciliano, «il tema annoso e insoluto dei campi rom coinvolge decine di Comuni nell’Isola. Ce ne ricordiamo quando accadono eventi tristi o quando se ne occupano i mass media. Noi riteniamo, invece, che il fenomeno vada affrontato senza giustizialismo e senza buonismo, tenendo conto che quasi sempre la convivenza dei rom con la popolazione locale produce insofferenza, a volte difficile da gestire. Il governo regionale deve costituire assieme all’Anci e al coordinamento delle Prefetture, prima dell’arrivo dell’autunno, un tavolo di lavoro che assegni funzioni e compiti precisi a ciascun soggetto istituzionale e che proceda, anzitutto, al primo vero censimento della popolazione nomade in Sicilia, presupposto essenziale per conoscere le dimensioni del fenomeno e per approntare i necessari provvedimenti».

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Giornata internazionale dei rom

Posted by fidest press agency su giovedì, 26 marzo 2015

????????????????«Lo sterminio dei Rom e Sinti va inserito ufficialmente nelle commemorazioni europee dei genocidi commessi dal regime nazifascista», ha dichiarato Barbara Spinelli, esprimendo pieno accordo con il rapporto presentato da Cornelia Ernst nella riunione del gruppo Gue-Ngl per la Giornata internazionale dei Rom.«Porajmos è il termine con cui Rom e Sinti indicano il genocidio zigano, ed è l’equivalente della Shoah. La cosa grave è che non viene commemorato come la Shoah, pur avendo esattamente lo stesso significato: la devastazione, ovvero l’annientamento, di un popolo in quanto tale. Questo ha conseguenze precise sui giorni d’oggi, conferendo una sorta di lettre de noblesse all’anti-tsiganismo. In altre parole, quest’ultimo non viene messo sullo stesso piano dell’antisemitismo, anche se nella sostanza è, anch’esso, una forma di razzismo che colpisce un’etnia europea. Se il Porajmos non sarà inserito nelle commemorazioni del genocidio, avremo sempre di più la banalizzazione del male in tutta l’Unione». «In Italia» ha proseguito l’eurodeputata del Gue-Ngl, «sto personalmente seguendo la questione delle ordinanze degli sgomberi di campi rom. Sono azioni poliziesche che vanno moltiplicandosi, e come europarlamentare ho protestato di recente – con il prefetto e il vicesindaco di Torino, e con il Commissario prefettizio di Viareggio – contro lo sgombero di due campi rom, a Lungo Stura Lazio e a Torre del Lago Puccini».«Sappiamo che il problema non è solo italiano. In Francia è un governo di sinistra che attacca i Rom. Il primo ministro Manuel Valls è giunto sino ad affermare, non molto tempo fa, che “i rom comunque non vogliono integrarsi nella società francese”, o in quella europea. Frasi del genere sono evidentemente razziste, favoriscono l’incitazione all’odio razziale, e oggi sono dette senza problema dalla sinistra, quando governa. Anche in Italia abbiamo un partito che si dice di sinistra – il Partito democratico – che spesse volte, e tranquillamente, sposa fraseologie anti-rom e adotta linee discriminanti nei confronti della comunità Rom e Sinti».
barbara-spinelli

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Rom e immigrati: brava gente

Posted by fidest press agency su domenica, 6 Maggio 2012

Roma. “Sarebbe veramente grave se si permettesse ad una formazione politica come Forza Nuova, che purtroppo conosciamo tutti, di poter manifestare oggi a Tor Sapienza alimentando sentimenti di odio e di paura nei confronti della popolazione rom che vive nel campo di Via Salviati, accusati di ogni nefandezza, tra cui quella di diffondere addirittura la tubercolosi nel quartiere. Una accusa infamante e vergognosa che la dice lunga sul ruolo che tali formazioni di estrema destra svolgono nella nostra società. Dietro gli slogan “rivoluzionari”, il loro compito storico è sempre lo stesso, soprattutto nei periodi di forte crisi economica come quello attuale, quello di distogliere l’attenzione delle classi popolari dai problemi reali della nostra società, per indirizzare la loro rabbia verso il capro espiatorio di turno e alimentare una sorta di “guerra tra poveri”. Tutto ciò è vergognoso anche perché in Italia si continuano ad ignorare quelle leggi che contrastano e sanzionano pesantemente tutti quei comportamenti discriminatori e xenofobi posti in essere da singoli o da organizzazioni. E’ intollerabile che ad alcune formazioni politiche venga ancora oggi permesso di seminare odio nei confronti di immigrati e rom. Chiediamo un immediato intervento delle autorità competenti per sciogliere tali organizzazioni che si muovono al di fuori e contro i valori della nostra Costituzione”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio del XVII Municipio.

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Rom: il rogo di via Bonfadini

Posted by fidest press agency su domenica, 8 aprile 2012

Londra domenica 8 aprile 2012, nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Popolo Rom, duecento manifestanti si raduneranno davanti all’Ambasciata italiana a Londra fra le 13 e la 14 per chiedere alle autorità scrupolose indagini riguardanti il rogo di via Bonfadini, a Milano, e un piano di sostegno per le famiglie che sono rimaste senza alcun riparo. Il corteo, che promuove la fine degli sgomberi e della persecuizone dei Rom, partirà dal Memoriale del’Olocausto in Hyde Park a mezzogiorno”.Lo storico attivista Rom britannico Grattan Puxon ha annunciato da Londra che questa iniziativa è a sostegno dell’appello umanitario promosso da EveryOne e nazione Rom.Vi è grande indignazione in tutto il mondo per la reazione della autorità all’incendio del campo Rom di via Bonfadini, a Milano. Dopo che il rogo ha distrutto circa quaranta baracche e i beni personali di tante famiglie Rom, nessun programma umanitario è stato messo a punto dalle istituzioni. Il poeta e difensore dei diritti umani Paul Polansky*, che si trovava presso il campo, ha testimoniato l’episodio, rilevandone una possibile natura dolosa. “Ma quello che sorprende è la condizione della famiglie colpite dal rogo,” ha detto nel corso o di un intervista al network Milano in Movimento, “venti delle quali sono sono ora senza alcun rifugio. Il fuoco ha consumato ogni loro bene e le autorità non hanno provveduto neanche a fornire tende e soccorsi adeguati. Anziché soccorritori e personale sanitario, si vedono due auto della polizia ferme nei pressi delle macerie”. Il rogo di via Bonfadini è l’ennesimo che negli ultimi anni ha colpito la comunità Rom in Italia. Una recente mostra fotografica, intitolata Nel fuoco e nel ricordo** documentava i molti bambini uccisi dalle fiamme di incendi avvenuti in Italia, spesso di natura dolosa. Il Gruppo EveryOne e Nazione Rom hanno lanciato un appello alle Istituzioni nazionali e milanesi, affinché sia approntato con urgenza un piano di sostegno rivolto alle famiglie colpite dall’incendio. Finora, tuttavia, si segnala solo la reazione ostile da parte del Comune di Milano, che tramite un assessore ha definito in una mail lapidaria “idiozie al cubo” l’appello umanitario e la testimonianza del poeta Paul Polansky. “Ci amareggia e dispiace la reazione del Comune di Milano,” commenta il Gruppo EveryOne, “perché questo è il momento di cercare la verità e di essere solidali con le famiglie Rom di via Bonfadini, che non sono un ‘problema di sicurezza’ ma esseri umani in una condizione di grave emergenza umanitaria”.(Roberto Malini)

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Roma: occupazioni abusive

Posted by fidest press agency su martedì, 5 luglio 2011

“Occorre fermare una volta per tutte le occupazioni abusive nella Capitale, spesso tollerate e a volte, come nel caso eclatante dell’occupazione dell’ex cinema Palazzo a San Lorenzo, addirittura negate dalle inchieste della magistratura, che ha ritenuto di chiedere l’archiviazione del procedimento contro gli occupanti dell’immobile, regolarmente affittato ad un privato, e addirittura sostenute da esponenti della sinistra come il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ha sottolineato la turpe impresa illuminandola con la notorietà di personaggi dello spettacolo dalla carriera tinta di un rosso compatto e senza sfumature”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, che ha partecipato oggi alla conferenza stampa sulla vicenda dell’ex cinema Palazzo, insieme al portavoce del Pdl Daniele Capezzone e al deputato Pdl Francesco Aracri. “Secondo una mappatura realizzata dalla Commissione sicurezza di Roma Capitale, sono oltre cento gli immobili, tra pubblici e privati, che in città sono occupati senza titolo da gruppi di personaggi, perlopiù riconducibili a frange dell’estrema sinistra, che indisturbati ricorrono all’assurda pratica dell’esproprio proletario per far valere le proprie ragioni e creare spazio per le proprie attività, spesso illegali. Ho presentato un’interrogazione al Sindaco perché solleciti il Prefetto di Roma, quale responsabile per l’ordine e la sicurezza pubblica, allo scopo di porre fine a questa farsa e impedire che insorgano nuovi conflitti. Non è possibile tollerare ancora la violenza di chi sfonda i cancelli delle proprietà altrui sbandierando idee che altro non sono che una sballata e intollerabile teorizzazione del sopruso che nessuna legge consente e nessuna circostanza giustifica: chiediamo quindi con forza un intervento immediato delle istituzioni preposte perché si metta finalmente la parola fine a questa triste vicenda e si ripristini la legalità anche negli altri immobili abusivamente occupati a Roma”, conclude Santori.

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Roma: la Caritas sui rom

Posted by fidest press agency su domenica, 26 giugno 2011

La Caritas diocesana di Roma esprime rammarico e preoccupazione per le dichiarazioni degli esponenti politici Giordano Tredicine, Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Roma, e Sergio Gaudio, Coordinatore del Forum Immigrazione del PD. La Caritas rende noto che, a proposito della situazione dei cittadini Rom presenti sin dal giorno di Pasqua a Tor Fiscale in un centro di accoglienza provvisorio, non ha in alcun modo interloquito con i due esponenti. La Caritas ricorda che, fin dai giorni in cui i cittadini Rom avevano trovato riparo nella Basilica di San Paolo, è in corso un costante dialogo con i rom stessi e con l’amministrazione capitolina per trovare soluzioni condivise che tengano conto delle reali possibilità di accoglienza e si rivolgano ai singoli nuclei familiari, rispettandone l’integrità e favorendone la promozione sociale. Per questo, richiamando al senso di responsabilità e al rispetto del lavoro degli operatori sociali impegnati con i Rom, la Caritas chiede a politici e giornalisti che si eviti di strumentalizzare e spettacolarizzare la situazione delicata in cui si trovano le famiglie rom.
Il Direttore della Caritas diocesana di Roma, monsignor Enrico Feroci afferma “assistiamo smarriti e con un senso di tristezza al gioco della strumentalizzazione degli schieramenti politici sulla pelle di chi vive nel disagio e nella povertà nella nostra città di Roma, come i Rom che attualmente sono accolti nella struttura di Via Torre Branca. Rimaniamo attoniti nel leggere le dichiarazioni di Giordano Tredicine del PDL da un lato e di Sergio Gaudio del PD dall’altro; ci meraviglia come la politica tiri in ballo la Caritas, lodandola o criticandola semplicemente per portare acqua al proprio mulino, senza aver mai parlato direttamente con alcun rappresentante della stessa e soprattutto senza mai proporre soluzioni, idee o progettualità in favore di chi vive nella difficoltà”.

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Rom, Sinti e Caminanti in Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 giugno 2011

Forum PA Giornata  Conclusiva

Image by Forum PA via Flickr

Martedì Roma 14 giugno 2011 – ore 15.00 Piazza di S.Egidio 3/A Sala della Pace Comunità di Sant’Egidio Intervengono:
• Mara Carfagna Ministro delle pari opportunità
• Pietro Marcenaro Presidente della Commissione diritti umani del Senato
• Andrea Riccardi Professore di storia contemporanea, Università di Roma Tre
• Modera: Corradino Mineo Direttore di Rainews 24

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Rom e processo d’integrazione

Posted by fidest press agency su domenica, 12 giugno 2011

Roma. «Il Papa ha centrato il vero nodo della questione rom, non negando i problemi che ci sono con le comunità in cui vivono, ma chiedendo di fare un salto di qualità per il processo di integrazione. L’impegno delle Istituzioni, cui anche il Papa si è appellato, deve quindi essere corrisposto da un desiderio reale di integrazione». Così l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani Gianluigi De Palo, a margine dell’udienza che Benedetto XVI ha concesso stamane agli zingari. «Il Papa ci offre la chiave per affrontare la sfida dei rom, invitando a ripartire dai bambini – precisa l’Assessore – Ai genitori presenti all’udienza stamane, ha raccomandato l’istruzione come strumento per una vita migliore per i propri figli. Roma Capitale già lavora in questo senso, scolarizzando oggi circa 2 mila bambini in età scolare provenienti dai vari campi. Negli ultimi tre anni, abbiamo avviato anche dei progetti di scolarizzazione precoce a partire dalla scuola dell’infanzia e sono partite delle sperimentazioni per seguire i ragazzi rom dopo la scuola dell’obbligo, sia negli istituti professionali che nei licei». «A Roma c’è tutta la volontà di integrare i rom – conclude De Paolo – nel pieno rispetto della legalità e dei diritti umani. E un bell’esempio si è visto oggi dal Papa dove si sono esibite leCheja Celen, le “ragazze che danzano”, provenienti dal campo rom Cesare Lombroso, che partecipano a un progetto di integrazione e socializzazione attraverso la danza».

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I rom dal Papa: commento

Posted by fidest press agency su domenica, 12 giugno 2011

Dichiarazione di Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio dopo l’Udienza di Papa Benedetto XVI con i 2.000 Rom europei di oggi. “L’udienza del Papa con i rappresentanti del popolo Rom è stato un evento storico profondamente gioioso, commovente e sereno. Un evento che non ha eluso le sofferenze e le persecuzioni vissute dai Rom nel XX secolo. Il Papa ha chiesto all’Europa di non dimenticare tanto dolore. Dal dolore di una storia di sofferenza nasce dopo questa udienza la speranza che le popolazioni Rom possano vivere insieme in pace e sicurezza con tutti i popoli europei. L’invito del Papa a scrivere insieme una nuova pagina di storia della minoranza Rom in Europa resta una parola decisiva da cui ripartire tutti insieme, Rom e non Rom, per costruire una società del vivere insieme.”

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I rom in udienza dal Papa

Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2011

Roma città vaticano 11 giugno il Papa riceverà in udienza più di 1500 Rom Sinti, Manuches, Kale, Yenish e Travellers da 20 Paesi d’Europa, dall’Italia e da molti “campi” di Roma, nella ricorrenza del 75° anniversario del martirio e dei 150 anni dalla nascita del beato Zeffirino (Ceferino) Giménez Malla (1861-1936), gitano martire della fede di origine spagnola. L’evento è stato realizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Fondazione “Migrantes” della Conferenza Episcopale Italiana, e dalla Diocesi di Roma. L’incontro rinnova l’attenzione della Chiesa per questo popolo: Paolo VI li incontrò a Pomezia nel 1965 e li accolse nel 1975 a Castel Gandolfo. Giovanni Paolo II, incontrò più volte varie delegazioni e proclamò Beato il gitano Zeffirino nel 1997. Durante il Grande Giubileo del 2000 poi, il Papa chiese perdono al Signore anche per i peccati commessi nei confronti degli Zingari dai figli della Chiesa. Tra le testimonianze, vi sarà quella di Ceija Stojka, romnì austriaca deportata a 9 anni prima ad Auschwitz, poi a Ravensbrück ed a Bergen-Belsen. La sua famiglia contava più di 200 persone e solo 6 sopravvissero alla guerra e allo sterminio.
Nel pomeriggio di sabato 11 giugno, alle 18.00, la Comunità di Sant’Egidio organizza una veglia di preghiera nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina. Nella cerimonia un oggetto religioso del Beato Zeffirino sarà consegnato e deposto sull’altare dei martiri di Spagna.Al termine della veglia ci sarà una festa in piazza tra cittadini romani, italiani e Rom.

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Rom e controlli sanitari

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 Maggio 2011

Roma. “Ho inviato un esposto ai presidenti delle commissioni sanitaria, sicurezza e scuola di Roma Capitale, per chiedere loro che vengano effettuati dei controlli sanitari nei campi rom, in particolare ai bambini che frequentano la scuola. Chi vive in condizioni igienico sanitarie improponibili e non fa nulla per rimediarvi, chi mette tutti i giorni le mani nei nostri rifiuti, chi tratta, manipola o surriscalda metalli arrugginiti o chi inala i fumi della combustione di materiali plastici o di sostanze tossiche, prima di varcare i cancelli di una scuola deve dare garanzie di salubrità, sottoponendosi a quei test di ordinaria amministrazione che noi tutti facciamo per prevenire o curare le malattie”. Lo dichiara in una nota Marco Giudici, consigliere del Municipio XVI del Popolo della Libertà. “Mi sono state messe in bocca parole che non ho detto e sono stato anche accusato di avere dei pregiudizi – prosegue la nota – ma questa tiritera non regge. Infatti, non ho mai affermato che i nomadi hanno trasmesso malattie e, avendo chiesto un controllo sanitario per i bambini rom, credo di aver fatto solo il bene per loro, interpretando un concetto sancito della costituzione come interesse della collettività. Sto ricevendo decine mail da tutta Roma a supporto della mia richiesta, da parte dei genitori esasperati da questa situazione. Mi stanno anche segnalando che è un fenomeno diffuso che i bambini rom si presentino a scuola dopo oltre cinque giorni di assenza sporchi, maleodoranti e senza il certificato medico. Senza pulizia non c’è rispetto e senza rispetto non può esservi integrazione. Mi chiedo quindi: quale sarebbe la mansione delle associazioni vicine ai rom, se non riescono a garantire neanche che i bambini siano puliti e accompagnati da un certificato? Mi chiedo ancora: chi può dire che un bambino rom che si presenta a scuola con i capelli sporchi abbia i pidocchi? chi può negarlo? E se li avessero, chi li curerebbe? Più che assistenti mi sembrano dei parassiti. La gente è stufa. Ben vengano quindi i soldi spesi per i controlli sanitari, quelli sì che sarebbero spesi bene e a favore dell’integrazione – conclude Giudici – non quelli dati alle associazioni”.

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Sgombero Rom a Roma

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 aprile 2011

«Gli esponenti della Comunità di S. Egidio possono stare sereni cercando, magari, di moderare i termini delle loro invettive. Non solo nella giornata di domani non era mai stato previsto uno sgombero al campo di via Cave di Pietralata ma in tutta la settimana prossima era già stato preventivato, da tempo, di non procedere a sgomberi di campi nomadi abusivi. In vista della beatificazione di Giovanni Paolo II, tutte le forze dell’ordine e tutti i servizi di Roma Capitale sono concentrati sulla buona riuscita di questo evento straordinario e, quindi, è impensabile qualsiasi altro intervento se non di pura emergenza. Detto questo, sottolineo ancora una volta che non possiamo accettare ultimatum da parte di nessuno. Siamo disponibili a confrontarci su proposte concrete e realistiche ma dobbiamo continuare con il programma degli sgomberi dei campi abusivi, concordato conla Prefetturaela Questura, cercando di mettere in campo ogni sforzo per garantire solidarietà umana e sicurezza e per evitare il ripetersi di tragedie che la città di Roma non merita. Per quanto riguarda il campo di via Cave di Pietralata, il problema dello sgombero si porrà in futuro per consentire l’avvio del programma di costruzione della nuova Città della Scienza dell’UniversitàLa Sapienzae mi auguro che nessuno voglia impedire la crescita della nostra Università solo per garantire l’inamovibilità di 80 persone accampate abusivamente». È quanto afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

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Guardando dall’alto

Posted by fidest press agency su domenica, 24 aprile 2011

Roma. Rom a San Paolo, in chiesa sono 100 ma nell’omelia sono stati “dimenticati”  Da (Il Messaggero del 24 Aprile, Pasqua di Resurrezione 2011) E Rosario Amco Roxas commenta: “Quello che questo Vaticano si rifiuta di capire è che le Chiese, intese come edifici, appartengono ai fedeli e non a chi pretende governarle dall’alto, molto alto, tanto da non vedere ciò che accade.vLe parole, poi, suonano come offesa alle intelligenze; in mondovisione si predica l’accoglienza solidale, ma nel particolare si sbarrano le porte. Accadde anche con Piergiorgio Welby, o meglio, con la salma di Piergiorgio Welby, quando venne sbarrata la porta della Chiesa di San Giovanni Bosco per impedirne l’ingresso. Però viene contestualizzata la bestemmia di Berlusconi; gli viene riconosciuto il diritto a prendere la comunione pur se pluridivorziato, abortista, con un ritmo blasfemo di vita. Il popolo di Roma ha manifestato i suoi sentimenti di Fede, moltiplicando il pane e i pesci per questi derelitti che anche Hitler perseguitò, mentre il pontefice recitava la sua omelia urbi et orbi. Oggi si celebrala S. Pasqua di Resurrezione, che vorrebbe simboleggiarela Resurrezione dell’Uomo dal peccato, l’esordio della Nuova ed Eterna Alleanza, vivificata dal prezioso sangue di Cristo, nel nome di una Pace universale e dell’amore tra i popoli; sembra che, invece, la persecuzione contro “gli ultimi” continua, da parte di quanti  sono erroneamente convinti  di essere “i primi”. “Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno i primi  (Mat. 19,30)” (Rosario Amico Roxas) (n.r. I rom che in questi giorni hanno trovato riparo nel chiostro della Basilica di San Paolo – assistiti dalla Caritas diocesana di Roma – da questa sera saranno trasferiti presso una struttura di accoglienza individuata dalla Caritas e gestita dalla cooperativa sociale Domus. Inizieranno tra pochi minuti le operazioni di trasferimento con dei pullman.)

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I Rom d’Italia vanno al Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su martedì, 12 aprile 2011

Oggi a Milano, conferenza stampa sulla spedizione di una delegazione di Rom d’Italia e difensori dei diritti umani, che hanno ottenuto due appuntamenti, a Bruxelles e Strasburgo, con Viviane Reding (Commissione europea) e Thomas Hammarberg (Commissario Ue per i Diritti Umani). La delegazione consegnerà ai rappresentanti delle Istituzioni europee un Libro Bianco sugli episodi di persecuzione e sulla sequenza impressionante di sgomberi senza alternativa sociale che hanno colpito Rom e Sinti in Italia negli ultimi anni e che proseguono nonostante le Risoluzioni Ue, le sentenze delle Corti italiane ed europee, la stigmatizzazione dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani Navi Pillay. Gli incontri fra i Rom e i rappresentanti dell’Unione europea si terranno il 13 e 14 aprile. Commissione e Consiglio d’Europa riceveranno inoltre lo Statuto Quadro del Popolo Rom nell’Unione europea, elaborato dai più importanti giuristi e attivisti Rom nonché da esperti del mondo e della cultura Rom, riuniti nell’associazione internazionale Ranelpi. La conferenza stampa a Milano si terrà a partire dalle ore 16 nel salone Di Vittorio della CGIL, piazza Segesta 4 (ingresso da Via Albertinelli 14),  zona San Siro. Saranno presenti Jovica Jovic (artista e attivista), Marcelo Zuinisi (Opera Nomadi Toscana), Roberto Malini e Dario Picciau (Gruppo EveryOne), Dijana Pavlovic (Federazione Rom e Sinti) e altri rappresentanti della comunità Rom in Italia.

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