Today marks a significant chapter in Singapore’s fast-growing crowdfunding industry, as crowdfunding platforms CoAssets, FundedByMe, and New Union announce an alliance that sees the three platforms combining forces to develop the local and regional crowdfunding industry. Key Points:
+ Three-way alliance of international platforms
+ Over S$200 million worth of deal flow to date
+ Combined projects and events expected in the future
All three platforms – CoAssets, FundedByMe, and New Union – today have international reach of investors and campaigns. Together the alliance recorded over S$200 million dollars raised through crowdfunding campaigns in 2014, with growth expected to accelerate over 2015. Said Getty Goh, founder and CEO of CoAssets, “As an individual company, there is only so much we can do. Hence, I am excited and honored to be a part of this three-way alliance. However, this is just a first step and we hope that more stakeholders will join this alliance so that it can eventually pave the way for Fintech trade association. As Fintech is a burgeoning sector, the best way forward is to come together and engage the authorities collectively. Akin to the Singapore Venture Capitalist and Private Equity Association (SVCA) or Real Estate Developers Association of Singapore (REDAS), having a Fintech association is not only a good way to promote self-governance, it can also bring greater awareness to what this industry is all about.”“We are excited about this development with likeminded partners in the industry. There’s so much more we can do together, once we focus on developing the market here and globally in 2015. Crowdfunding is definitely on an uptrend –– we experienced over 600% growth in 2014 year-on-year –– and expect that the next wave of growth will exponential especially considering this alliance, coupled with surging Asian demand,” said Daniel Daboczy, founder and CEO of FundedByMe.“Technology and the world-wide-web have become irreplaceable to our daily life, and every day business — and today, this alliance represents the emerging wave of financial services that meet crucial needs in the business community. Our commitment is to work closely with government agencies and financial institutions to spearhead a progressive and trustworthy crowdfunding environment,” Jeremiah Lee, Founder and Managing Director of New Union.The three platforms plan to launch their first combined crowdfunding project in Q3 of this year, as well as joint conferences over the months following their alliance announcement.
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Asia’s Crowdfunding Scene Surges Forward with Three-Party Alliance
Posted by fidest press agency su giovedì, 28 Maggio 2015
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I talami di Orsogna
Posted by fidest press agency su sabato, 13 agosto 2011
Orsogna (Chieti) 15/8/2011 Per la prima volta i Talami di sfileranno nel centro del paese, la sera di Ferragosto (dalle ore 22), fregiandosi del marchio “Patrimonio d’Italia”, assegnato pochi giorni fa dal Ministero del Turismo alla secolare manifestazione abruzzese insieme ad altri 33 eventi tradizionali selezionati in tutta Italia. Oltre ai Talami, in Abruzzo solo la Perdonanza dell’Aquila ha ricevuto il premio, consegnato a Roma dal ministro Michela Vittoria Brambilla. I sette quadri biblici viventi, ispirati a scene del Nuovo e Vecchio Testamento interpretate da attori immobili su un carro trainato da mezzi agricoli, partiranno da via Raffaele Paolucci e si ritroveranno insieme in piazza Mazzini. Tra i Talami va segnalato il settimo, quello portato a spalla dagli alpini, dedicato al Miracolo Eucaristico della vicina Lanciano.
I Talami di questa edizione, già sfilati il lunedì di Pasqua, sono molto eleganti, particolarmente curati nell’allestimento scenografico e nei costumi. E’ probabilmente una delle edizioni più belle degli ultimi anni.Questi i titoli dei carri, frutto del lavoro di settimane di artisti e volontari, coordinati dall’Associazione culturale Talami Orsogna presieduta da Livia Ceccarossi: I Talamo, “Il sacrificio di Melchisedek” (realizzato da Tommaso Bucci); II Talamo, “Il sacrificio di Isacco” (Maria Antonietta Zumbo); III Talamo, “L’agnello pasquale” (Anna Maria D’Ancona); IV Talamo, “La moltiplicazione dei pani” (a cura degli alunni della Scuola Media di Orsogna coordinati dall’insegnante Graziella Gentile); V Talamo, “L’ultima cena” (Roccomaria Ciancio e Samuel Di Domenica); VI Talamo, “La cena di Emmaus” (Annamaria Cavaliere); VII Talamo, “Il pane del cielo” (realizzato dall’Associazione Talami e trasportato dal Gruppo Alpini Orsogna). Il filo conduttore dei sette carri è «Signore, da chi andremo? L’Eucarestia per la vita quotidiana», ispirato al tema del Congresso eucaristico nazionale che si terrà a settembre ad Ancona.
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Antonio Stagnoli in Biennale
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2011
Venezia 4 giugno 2011.L’artista valsabbino Antonio Stagnoli parteciperà alla prossima Biennale di Venezia. Il maestro è stato infatti selezionato per il Padiglione Italia della 54° Esposizione d’Arte Internazionale della Biennale di Venezia. La partecipazione di Antonio Stagnoli al Padiglione Italia è frutto del costante lavoro di valorizzazione dell’artista operato dallo Studio d’Arte Zanetti e della segnalazione di Marco Vitale, invitato fra i numerosi intellettuali, scrittori, filosofi, poeti e musicisti ad indicare il nome di un artista vivente, attivo negli ultimi dieci anni, ritenuto particolarmente interessante e significativo. L’opera di Stagnoli che verrà esposta nella prestigiosa sede della Biennale, nelle Corderie dell’Arsenale di Venezia fino al 29 novembre 2011, è la Pala di S. Rocco “La Madonna della Misericordia”, una grande opera a pastello del 1991-92 di 290×230 cm, donata dal maestro alla parrocchia di San Giorgio di Bagolino per destinarla alla chiesa di San Rocco. La pala, l’opera di contenuto religioso più importante e nota dell’artista, è caratterizzata da un grande movimento e una grande ricchezza di scene e personaggi, ritratti con l’inconfondibile tratto del maestro Stagnoli.
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Quintorigo English Garden
Posted by fidest press agency su giovedì, 13 gennaio 2011
Tornano sulle scene musicali i magici Quintorigo con un disco (in uscita per Edel dal 25 gennaio 2011) che segna un’ulteriore, importante scommessa nella loro affascinante e sempre cangiante carriera. La “factory” Quintorigo si è messa dunque di nuovo al lavoro: dopo la recente, travolgente tournée del Play Mingus, dopo aver rimasticato il jazz di uno dei grandi pitecantropi eretti e dopo aver il Top Jazz nel 2009 come miglior formazione jazz dell’anno, per il nuovo progetto la band ha deciso di rimodellare la propria personale idea di ital-rock, componendo un disco completamente in lingua inglese e chiedendo ad una delle attrici/cantanti icone del momento, Juliette Lewis, di suggellare con la sua unica e sensuale voce alcuni brani del loro nuovo album, English Garden. Un disco che già dal titolo rivela le ambizioni della band. Il giardino inglese rappresenta per la factory-Quintorigo un simbolo di convivenza di opposti, un portentoso gioco di equilibri, in cui il selvaggio si bilancia con il regolare, l’ameno con il malinconico, il
maestoso con l’elegante, un luogo misterioso che si lascia mano mano scoprire senza rivelarsi con una chiara visione d’insieme. English Garden simboleggia un ritorno all’attitudine istintiva e viscerale del rock degli esordi della band. Quel qualcosa di ancestrale che tutti i musicisti dopo una lunga carriera dovrebbero avere sempre il coraggio di riprendere in mano e tornare a farci i conti. Per rivederlo, stravolgerlo e rimettersi in gioco ancora una volta. E questa attitudine viene espressa con gli strumenti di sempre: il sassofono di Valentino, il violoncello di Gionata, il violino di Andrea, il contrabbasso di Stefano. Strumenti classici (mal)trattati come non mai, sfibrati e trasformati con potente energia; filtrati e modificati con mirabolanti giochi di suoni da una moderna sensibilità e sparati all’unisono verso risultati che sanno di sperimentazione, di portentoso rock’n roll, a tratti di jazz, di soul e di quella perversa e salutare attitudine punk/blues che non hanno mai perso. Quella voglia di urlare in musica, di amalgamare la dolcezza con la rabbia e la ruvidezza delle origini. E poi c’è la voce di Luca Sapio, il nuovo arrivato che mette il suggello di rango, autore di tutti i brani insieme al resto della band, come nelle migliori factory musicali. Una voce che diventa a tratti un vero e proprio strumento, che gratta le corde vocali come un serpente accarezza le sue stesse spire, e che interpreta appieno la voglia dei Quintorigo di uscire fuori dall’Italia ed andarsenefinalmente a spasso per il mondo.
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Inaugurazione della stagione con Glauco Mauri
Posted by fidest press agency su sabato, 23 ottobre 2010
Bologna. Da venerdì 29 a domenica 31 Ottobre, feriali ore 21, domenica ore 16, al Teatro Dehon, grande inaugurazione della stagione. La Compagnia Mauri/Sturno presenta GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO nella commedia “L’INGANNO” di Anthony Shaffer. Traduzione, adattamento e regia di Glauco Mauri, scene Giuliano Spinelli, costumi Simona Morresi, musiche Germano Mazzocchetti Raffinato e grottesco thriller psicologico giocato sul contrasto tra verità e menzogna, L’INGANNO è tratto da Sleuth (Il segugio) scritto da Anthony Shaffer nel 1969 e vincitore del prestigioso Tony Award nel 1971 per la migliore commedia dell’anno. La prima teatrale della commedia fu a Londra nel 1970 e, successivamente, la pièce debuttò al Broadway: nella città di New York rimase in scena per ben 4 anni, mentre a Londra le repliche si protrassero per 8 anni. Tuttora lo spettacolo viene replicato nei maggiori teatri del mondo. Il testo ebbe un tale successo che fu adattato ben due volte per il cinema e in Italia uscì con il titolo Gli insospettabili. Nel 1972 Joseph L. Mankiewicz diresse Laurence Olivier e Michael Caine; nel 2007 Kenneth Branagh firmò un remake sceneggiato da Harold Pinter, con Michael Caine e Jude Law protagonisti. Qual è il motivo di tanto gradimento? Shaffer certamente mette in mostra nel testo tutta la sua abilità di sceneggiatore di gialli: rilevanti le sue collaborazioni con Alfred Hitchcock e numerosi gli adattamenti per lo schermo di alcuni romanzi di Agatha Christie. Ma c’è qualcosa di più nel fascino di questa commedia: ironia, dramma, gioco, comicità e sorprendenti colpi di scena creano un’atmosfera di grande tensione drammaturgica, che il Mauri regista ha assecondato ed esaltato anche con invenzioni scenografiche particolari. In scena un ping-pong dialettico, un match all’ultimo sangue tra un famoso scrittore di gialli, chiuso in una lussuosa casa-giocattolo dai mille trabocchetti, e il giovane amante della moglie frivola e vanesia. Il rapporto tra Andrew e Milo è grottesco, alla risata si risponde con un graffio, al graffio si sostituisce improvvisamente la tenerezza, l’emozione. I due giocano a ingannarsi, a ferirsi nei sentimenti più intimi, in un duello serrato ed aspro che spesso sfocia in farsa feroce e che, spiazzando continuamente lo spettatore, lo spinge a cercare la “verità” in ciò che vede. (mauri)
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Giacomo Balla: Capricci romani
Posted by fidest press agency su giovedì, 21 ottobre 2010
Roma fino al 31/12/2010 via di Monserrato 30, Nuova Galleria Campo dei Fiori a cura di Lela Djokic e Daina Maja TitonelIl giovane Balla, approdato nel 1895 nella capitale dell’Italia unita, scopre gli angoli di Roma che raccontano una vita ben piu’ colorita e chiassosa di quella avvolta nelle brume della sua Torino. E ne rimane affascinato, tanto da dedicare nel 1901 una serie di sei opere a personaggi della ribalta di strada, cinque delle quali sono ora in mostra.
Balla dipinge strade, angoli di mura e di botteghe, isola la figura sottraendola alla folla che avrebbe dato alle scene un carattere macchiettistico. La pennellata e’ libera, corrente, e preannunzia certe fulminazioni di tocco di taluni suoi autoritratti spasmodici. I personaggi si muovono con i ritmi di una gestualità scattante cosi’ da dar vita ad una dinamica visiva recuperata persino nella insegna del negozio che appare accanto alla Bottega del macellaro. È un’anticipazione delle ricerche di movimento che saranno cosi’ care al Balla del periodo futurista.
L’audacia innovativa di Giacomo Balla e’ pero’ ancor piu’ sorprendentemente testimoniata dall’accostamento tra immagini e grafismi. Nella ricerca di una bidimensionalità della scena, l’artista scrive sulla fascia inferiore di tre tavole le frasi gridate dai venditori. E lo fa con un verismo linguistico che lo induce a moltiplicare le vocali (“ricooootta freeeesca”), proprio per riprodurre la voce dei personaggi. È un sonoro che accompagna ed integra la rappresentazione pittorica. Sono quadri parlanti.Solo la straordinaria creatività di Giacomo Balla poteva far entrare in queste tavole la magia delle voci dipinte. (balla)
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Aggressioni e video “guardoni”
Posted by fidest press agency su venerdì, 15 ottobre 2010
Lettera al direttore. Gentile direttore, leggo su La Repubblica.it: “Una banale lite per un biglietto nella stazione della metropolitana, lui le dà un pugno in faccia e lei, infermiera professionale di 32 anni, finisce in coma. Dopo essere rimasta a lungo a terra, nei corridoi della stazione, tra l’indifferenza dei passanti. L’autore dell’aggressione, un 20enne romano pregiudicato è stato arrestato”. L’articolo continua, però a questo punto è interrotto da una scritta a caratteri maiuscoli sottolineati: “GUARDA IL VIDEO”. Vorrei che mi si spiegasse, se possibile, per quali ragioni dovrei guardare il video. La notizia data dall’articolo non è esauriente? Si suppone che io abbia un interesse morboso per scene di violenza? Devo costatare con i miei occhi l’indifferenza della gente? Magari la visione farà sì che la mia indignazione aumenti? Temo che per avere una risposta dovrò proprio guardarlo questo video. No. Non lo guardo. Guardatevelo voi. (Veronica Tussi)
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Il malato immaginario
Posted by fidest press agency su sabato, 25 settembre 2010
Bologna Sabato 2 e domenica 3 Ottobre, feriali ore 21, domenica ore 16, teatro Dehon via Libia 59, in occasione del 35° Anniversario della fondazione, la Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon – Teatro Stabile dell’Emilia-Romagna invita tutti i cittadini ad assistere gratuitamente allo spettacolo “IL malato immaginario” di Molière. Regia di Luciano Leonesi, scene di Fabio Sottili, musiche a cura di Piero Ferrarini, luci di Poppy Marcolin, costumi di Renata Fiorentini, fotografo di scena Gino Rosa, organizzazione e produzione Tiziano Tommesani. Con Guido Ferrarini, Aldo Sassi, Alessandro Fornari, Marzia Bolognini, Tania Passarini, Maria Grazia Ghetti, Marco Bullitta, Andrea Zacheo. Il grande capolavoro di Jean Baptiste Poquelin detto Molière, torna sulla scena per merito della Compagnia storica TEATROAPERTO, fondata e diretta da Guido Ferrarini. Un grande allestimento. Un’occasione da non perdere. (malato)
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Teatro: Il cardinale Lambertini
Posted by fidest press agency su sabato, 25 settembre 2010
Bologna 30 Settembre e venerdì 1 Ottobre alle ore 21, teatro Dehon via Libia 59 in occasione del 35° Anniversario della fondazione, la Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon – Teatro Stabile dell’Emilia-Romagna, invita tutti i cittadini ad assistere gratuitamente allo spettacolo “Il Cardinale Lambertini”, commedia storica in 4 atti di Alfredo Testoni. Regia di Luciano Leonesi, scene di Coca, costumi di Renata Fiorentini, luci di Poppy Marcolin. Con: Guido Ferrarini, Guido Maldina, Davide Emiliani, Aldo Sassi, Massimo Macchiavelli, Sebastiano Spada, Alessandro Fornari, Marco Marconi, Pietro Bignami, Andrea Zacheo, Antonio Coviello, Tiziano Tommesani, Andrea Fiorentini, Grazia Ghetti, Andasavia Saponaro, Alida Piersanti, Stefania Franzoni, Federica Tabori, Tiziana Di Masi.
Il Cardinale Lambertini. Commedia storica in quattro atti. L’azione della commedia si svolge a Bologna tra il settembre 1739 ed il febbraio 1740. Il Cardinale Prospero Lambertini, arcivescovo di Bologna, governa la diocesi della sua città natale con autorità, mitigata però da quella bonomia tipicamente petroniana, condita di arguzia e buonumore, che ne caratterizzano la figura. Intorno a lui si muove un universo di personaggi di contorno: rappresentanti del clero, della nobiltà e del popolo, tutti sapientemente tratteggiati da Testoni, le cui storie si intrecciano attraverso una serie di situazioni spesso esilaranti e a volte commoventi, ma sempre e comunque cariche di umanità.
Il finale dell’opera preannuncia poi a chiare lettere, al momento della partenza per Roma, l’elezione di Lambertini al soglio pontificio col nome di Benedetto XIV. (cardinale)
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Quando “la prima volta” è a teatro…
Posted by fidest press agency su martedì, 6 aprile 2010
Roma dal 13 al 25 aprile 2010 Via dei Filippini 17/a Teatro dell’Orologio – Sala grande L’albero Teatro Canzone Presenta La prima volta di Michal Walczak con Valentina Martino Ghiglia e Francesco Meoni Regia di Pietro Bontempo “La prima volta“ di Michal Walczak sembra quasi voglia divertire il pubblico, partendo da un pretesto che accomuna tutti i giovani del mondo: la prima volta che si trovano a fare sesso. Ma Walczak sceglie semplicemente un registro linguistico giovanile e lo usa come filtro per varie convenzioni teatrali di cui si serve costruendo il dialogo. I due protagonisti ripetono in varie scene sempre lo stesso rito: lui va a casa di lei di notte, fuori ha piovuto a catinelle e lui è tutto bagnato, lei lo invita ad entrare in casa, lui le regala dei fiori, restano
imbarazzati, prima sulla porta e poi in camera, a chiacchierare del più e del meno cercando di far montare la tensione per raggiungere l’acme tanto agognato che li porti a fare sesso: questa era la sceneggiatura che lei aveva scritto e lui sottoscritto. Eppure ogni volta qualcosa non riesce, sbagliano le battute concordate oppure si perdono in un gioco a soggetto, sperimentando le varie convenzioni di dialogo fra innamorati. Mettendo a disposizione dei suoi personaggi la possibilità di mille varianti della stessa situazione Walczak drammatizza il problema della comunicazione le cui regole linguistiche e la varietà delle convenzioni che abbiamo a disposizione impediscono spesso di trasmettere la verità dei messaggi. dal martedi al sabato alle ore 21.00 – domenica alle ore 17.30 biglietti: interi € 15 – ridotti € 10 (immagine incontro)
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il Mercante di Venezia in prova
Posted by fidest press agency su sabato, 13 marzo 2010
Roma dal 16 al 28 marzo al Teatro Argentina arriva “Shylock il Mercante di Venezia in prova” di Roberto Andò e Moni Ovadia da William Shakespeare regia Roberto Andò e Moni Ovadia con Moni Ovadia e Shel Shapiro e con Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maxim Shamkov, Federica Vincenti e Moni Ovadia Stage Orchestra: Luca Garlaschelli (contrabbasso), Massimo Marcer (tromba), Albert Mihai (fisarmonica), Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Paolo Rocca (clarinetto) scene Gianni Carluccio costumi Elisa Savi luci Gigi Saccomandi suono Mauro Pagiaro progetto musicale Moni Ovadia Stage Orchestra regista assistente Gabriele Tesauri
Dopo Le storie del signor Keuner di Brecht – anch’esso prodotto da Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione – Roberto Andò e Moni Ovadia tornano a collaborare per un nuovo spettacolo scritto e diretto a quattro mani, ispirato al Mercante di Venezia di Shakespeare, che si inserisce nel solco di quel teatro musicale su cui Moni Ovadia ha da sempre incentrato la propria ricerca espressiva, fondendo l’esperienza di attore e di musicista. In scena, nel ruolo di Shylock, un interprete di eccezione: Shel Shapiro. Pioniere della musica rock in Europa e uno dei padri della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, il mitico leader dei The Rokes, ha proseguito la sua carriera come autore arrangiatore e produttore per approdare negli ultimi anni sulle scene teatrali con il recital Sarà una bella società su testi di Edmondo Berselli. (Shylock manifesto)
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Teatro: Il rompiballe
Posted by fidest press agency su martedì, 2 febbraio 2010
Bologna 5 e sabato 6 Febbraio, alle ore 21Teatro Dehon Via Libia, 59 la Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon – Teatro Stabile dell’Emilia-Romagna, presenta lo spettacolo più esilarante e divertente della stagione. Alessandro Fornari e Aldo Sassi in “IL ROMPIBALLE” di Francis Veber. Regia di Guido Ferrarini, scene di Fabio Sottili, costumi di Renata Fiorentini, luci di Poppy Marcolin, fotografo di scena Gino Rosa, organizzazione di Tiziano Tommesani. Con: Alessandro Fornari, Aldo Sassi, Guido Ferrarini, Andrea Zacheo, Marco Marconi, Tiziana Di Masi.
Pignon è in piena crisi: sua moglie lo ha appena lasciato. Affitta una stanza in un piccolo hotel nella stessa città in cui la sua ormai ex moglie si è trasferita con il suo nuovo compagno. Vuole tentare di persuaderla a tornare con lui. La stanza è stata però affittata erroneamente anche ad un’altra persona, che si rivela essere un sicario assoldato per eliminare un politico che dovrà passare di fronte all’hotel. La disperazione di Pignon, che non perde però mai e poi mai la capacità di rappresentare il migliore di tutti i rompiballe di questa terra, e la determinazione cieca del killer provocheranno un vero sisma all’interno dell’hotel. Al sicario basterebbero pochi secondi per adempiere al suo impegno, ma le due ore di attesa per colpire il bersaglio diventano inaspettatamente lunghe e difficili… Scrivendo questa pièce Veber mette a punto un meccanismo che egli utilizzerà poi nelle altre opere teatrali e cinematografiche: il confronto tra personalità inconciliabili, tra temperamenti opposti, che si fa occasione per malintesi, qui pro quo, contrattempi e problemi di ogni genere. “Il rompiballe”, sull’onda del grande successo teatrale, è divenuto anche un film, prima in Francia, nel 1973, con Lino Ventura ed uno straordinario Jacques Brel, e poi negli USA, dove niente meno che Billy Wilder ha diretto Jack Lemmon e Walter Matthau (il titolo era “Buddy Buddy”). (il rompiballe) Prezzo: Intero: 20 Euro Ridotti: 17 Euro
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Teatro: Banda Osiris e Ugo Dighero
Posted by fidest press agency su domenica, 17 gennaio 2010
Roma 19 gennaio 2010 ore 21 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71, Banda Osiris e Ugo Dighero Italiani, italieni, italioti una produzione del Teatro dell’Archivolto dai testi di Michele Serra regia e drammaturgia Giorgio Gallione con la Banda Osiris (Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Giancarlo Macrì) e Ugo Dighero musiche originale e arrangiamenti Banda Osiris scene e e costumi Guido Fiorato luci Aldo Mantovani Monologhi, canzoni, rime, ballate che raccontano, irridono, svelano, sottolineano la faccia ipocrita e arrogante dell’Italia. Un’esilarante e corrosiva radiografia del nostro paese, costruita sugli scritti, le poesie, le “satire” e i breviari comici di Michele Serra. Un esorcismo per musica e parole per cantare le assurdità, i paradossi, le vanità rovinose di noi “italiani, italieni, italioti”. Uno spettacolo dove il rumore del caos dei nostri tempi diventa una sinfonia di risate amare. Affidandosi al loro proverbiale e stralunato humour, alla forza della fantasia e ad un indomabile spirito beffardo e iconoclasta, i quattro professori della Banda Osiris, affiancati in questa avventura dal talento bizzarro e virtuosistico di Ugo Dighero (da Mai dire gol ai Ris), costruiscono così uno spettacolo a cavallo tra un moderno canzoniere politico e un’Opera da 3 soldi (euro?) di italica fattura; una partitura eccentrica dove le invenzioni musicali e quelle linguistiche si intrecciano, canzonatorie, per costruire un varietà contemporaneo dove il comico cerca di essere ancora eversivo e il grottesco cerca di svelare l’inessenziale, il contraffatto e il superfluo. (Poltrona € 24 Poltronissima € 26 Galleria € 20)
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Teatro: Più di prima
Posted by fidest press agency su mercoledì, 13 gennaio 2010
Roma Venerdì 15 e sabato 16 gennaio 2010 Ore 21 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71, Alessandro Siani Più di prima di Alessandro Siani e Francesco Albanese regia di Mimmo Esposito con Francesco Albanese e Lello Musella musiche di Dj Frank Carpentieri scene di Roberto Crea light designer Luigi Ascione
Alessandro Siani è la nuova comicità napoletana. Ha lavorato in televisione per il programma Bulldozer (Rai2), dove il suo personaggio “Tatore”, coattello napoletano, ha avuto molto successo, ma è con la partecipazione agli ultimi due film di Natale di Neri Parenti e con i suoi film da protagonista ”Ti lascio perché ti amo troppo” e La Seconda volta non si scorda mai” con Elisabetta Canalis che ha raggiunto davvero il pubblico nazionale. A Napoli, invece, è già una vera e propria star, con alle spalle una lunga gavetta nelle televisioni locali e un seguito appassionato di fan. Alessandro Siani, ha iniziato la sua carriera nel 1995, quando ha vinto il “Premio Charlot” come migliore cabarettista dell’anno. Ha fatto poi il suo esordio nel 1998-99, alla napoletana Telegaribaldi, nel trio “Alessandro Francesco Peppino”. Nel 2002 è approdato a Telecapri presentando, insieme ad Alan De Luca, il “Maradona Show”. Nel 2003 si fa conoscere alla trasmissione comica Bulldozer di Rai Due, condotta da Federica Panicucci. Il suo personaggio, Tatore il coattello napoletano, ha ottenuto subito un buon successo ed una discreta approvazione a livello nazionale. Tuttavia è grazie allo spettacolo teatrale “Fiesta”, con Francesco Albanese e Carmela Nappo, che è diventato un idolo per i ragazzi di tutta la Campania rendendo il suo gergo un vero e proprio tormentone. Poltrona € 24 Poltronissima € 24 Galleria € 20 Biglietteria aperta da lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. (siani)
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Modern contemporary art from Istanbul
Posted by fidest press agency su venerdì, 13 novembre 2009
Berlin-Mitte until 17/1/2010 Pariser Platz 4, Akademie der Künste Curated by Çetin Güzelhan (lead curator), Beral Madra, Levent Çalוkoğlu and Johannes Odenthal Part of celebrations to mark 20 years of twin-town relations between Berlin and Istanbul. A project organised by the city of Istanbul and the Academy of Arts in partnership with Kulturprojekte Berlin. In a series of exhibitions entitled “Istanbul Next Wave. Simultaneity – Parallels – Opposites” Berlin’s Academy of Arts presents contemporary art from Istanbul. This joint project organised by the city of Istanbul and the Academy of Arts is dedicated to the Istanbul art scene, currently one of the most innovative in the world, and is composed of three exhibitions mounted in the Martin-Gropius-Bau and on the Academy’s Hanseatenweg and Pariser Platz premises. The exhibition in the Martin-Gropius-Bau is composed almost entirely of works from the Istanbul Modern Museum and traces the evolution of contemporary Turkish art from the beginning of the 20th century to the present day. The display at Pariser Platz takes as its theme the crucial role of women artists in the development of Istanbul art. Common to all 17 artists, whose work covers three decades and generations, are their political engagement and the urge to provoke. The exhibition in the Academy’s building in Hanseatenweg focuses on six Turkish artists who have taken up critical positions, especially with respect to social and political power structures and violence. Curators of “Istanbul Next Wave” are Çetin Güzelhan (lead curator), Beral Madra, Levent Çalוkoğlu and Johannes Odenthal. Concerts, conferences and tours will be organised to coincide with the exhibitions. A comprehensive catalogue is also being published by Steidl Verlag. Image: Bedri Baykam (*1957).
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Rigoletti
Posted by fidest press agency su mercoledì, 28 ottobre 2009
Fontanellato (PR) 31 ottobre 2009 ore 21.15 Teatro Comunale Inaugurazione Stagione Teatrale 2009/2010 Rigoletti Liberamente ispirato all’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi Ideato, scritto e interpretato da Bernardino Bonzani, Carlo Ferrari e Franca Tragni Collaborazione artistica Chiara Rubes Tre figure, Cesare Ferraiuoli, Romano Paganuzzi e Tecla Sozzi, che sono state chiamate a sostituire tre comparse “scomparse” per la rappresentazione del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Ignari del loro futuro da comparse e del loro futuro di uomini, vengono scordati nel retropalco di un teatro, mentre l’opera incombe sulla scena e loro la osservano dalle quinte. Tre figure ridicole che attendono il loro momento, tre personaggi sinceri, carichi di umanità, malinconia, comicità. Aspettano, hanno paura, loro che non hanno mai fatto le comparse a teatro, ma solo nella vita, privi di un ruolo preciso, di una propria posizione sociale. La musica irrompe nel silenzio dei loro dubbi sulla veridicità di quello che si vede e accade a teatro, loro che a teatro non sono mai andati. L’opera, il racconto di Rigoletto li entusiasma, scoprono di vivere in quel momento quella storia. Gilda, Rigoletto, il duca di Mantova, li sentono vicini, forse li toccano, “entrano ” nei loro costumi, assaporano il gusto di esserci, anche se fuori dalla scena. Spettacolo che unisce il piacere teatrale al gusto e all’ascolto musicale operistico. Comicità, riflessione, poesia, ritmo e umanità sono ingredienti che caratterizzano l’evento, ma anche la personale ricerca teatrale sul comico dei tre interpreti e autori del testo.
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Le star del cinema fuori dalle scene
Posted by fidest press agency su martedì, 13 ottobre 2009
Spoleto, Festival dei Due Mondi di Spoleto e Festival Internazionale del Film di Roma (dal 15 al 23 ottobre). Il connubio tra questi due eventi artistici è rappresentato da alcuni scatti fotografici inediti di Lionello Fabbri, fotografo e testimone diretto dal 1966 al 1992 del Festival dei Due Mondi. Immagini che sono parte di una monumentale opera dal valore inestimabile raccolta nel Fondo Fabbri di cui Monini ha curato il processo di digitalizzazione degli archivi, sposando ancora una volta la sua missione di sostegno della tradizione artistica italiana. Perché Fabbri, spinto dalla sua passione e armato di una semplice Laika, è riuscito a immortalare da “paparazzo non ufficiale” un trentennio di volti della storia del cinema italiano e mondiale passati da Spoleto. Era alto, infatti, il rischio che tutto questo andasse perduto. Ora le più celebri fotografie di Fabbri sono restituite al pubblico che potrà ammirarle nel Foyer Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica in occasione del Festival e nel pieno della loro suggestiva bellezza. Infatti, dal lavoro di Lionello Fabbri traspare la vera essenza del fotografo, quella di cogliere non solo il singolo attimo di espressione artistica di attori, registi e compositori come Ingrid Bergman, Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Ennio Morricone e Nino Rota, ma anche di catturare nelle sue immagini in bianco e nero anche l’atmosfera di un’epoca, gli anni Sessanta, che sono l’apice del cinema Italiano. I suoi scatti fotografano alcuni momenti inediti, tra una scena in teatro e una passeggiata per la città, delle star. Tra le tante, ecco una giovanissima Stefania Sandrelli in un affettuoso gesto di mamma mentre stringe la figlia Amanda di 3 anni, sul prato davanti al teatro. Passato e presente si fondono con la Sandrelli che al Festival di Roma presenterà in concorso “Christine”, il suo primo film in veste di regista dirigendo proprio la figlia. Occasione unica, quindi, per avere una visione di un’epoca e richiamare i ricordi, durante la rassegna “Risonanze del Festival” che accoglie la mostra di Lionello Fabbri. (bergman, fellini, Quinn)
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Il “Sacro Codice” al RomaFictionFest
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 luglio 2009
Chiuse le porte del Multisala Adriano, e per i fortunati che sono riusciti a prendere il biglietto in tempo, è iniziato il viaggio verso il sacro. Chi si era preoccupato di trovarsi di fronte all’ennesimo film religioso si sbagliava di grosso! Un viaggio verso la vita e la sacralità dell’esistenza umana, l’esplorazione nell’adimensionale, lanciati a 3.000 anni fa all’epopea magno greca ricostruita in 3d e l’umanizzazione quasi per assurdo di un essere ‘mostro-angelo’, realizzato anch’esso interamente in computer grafica (e battezzato dai suoi creatori con il nome Lùghin). Questo è il film ‘Sacro Codice’ – regia di Jordan River, di cui si sono presentate in anteprima assoluta al RomaFictionFest nella sezione ‘Lavori in corso’ le prime scene ultimate. Finita la proiezione, in sala seguono un istante di quasi sacro silenzio ed un forte applauso, trasportato dalle emozioni. Ed ecco che partono gli interventi degli autori presenti in sala. Il regista, sulla scia del film, inizia a parlare della magia del sacro facendo riflettere ed affascinando i presenti. Solo dopo aver visto le scene proiettate e parlato poi di trascendenza, ecco infatti che la spiritualità si stratifica e s’intreccia con il fantasy, discostandosi dalla religione senza allontanarsi dai temi che appartengono comunque all’uomo. Intervenuti alcuni degli interpreti: al suo esordio la splendida attrice Maya Francione (italiana di radici maltesi), l’attore Antonello Lombardo ed il caratterista Adolfo Adamo (che danno anima e voce a Lùghin), l’attore calabrese Salvatore Audia nonché il supervisore agli effetti speciali Gianfranco Confessore e il compositore della colonna sonora Angelo Talocci, che con la sua musica studiata per il sacro codice (che non ha nulla da invidiare alle colonne sonore dei kolossal americani) ha lasciato tutti stupiti in sala. Dopo questo esordio romano, per il “Sacro Codice” attese e sfide produttive molto interessanti: con budget contenuti, le due società italiane coinvolte (la Corbec Film e l’Advanced Virtual Research), con la scelta di aprire l’ingresso a nuove società, intendono orientare la realizzazione del film anche in stereoscopia (con visione attraverso occhiali 3D elettronici), un primato storico in Italia per un progetto di alto spessore. (sacro codice)
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