Roma. la stagione concertistica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, si svolgerà mercoledì 22 marzo 2023 alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) e sarà dedicata al Molise. Il concerto è a cura del Prof. Giorgio Adamo, docente di Etnomusicologia presso il secondo Ateneo romano. Il concerto presenta alcune delle più interessanti tradizioni musicali del Molise. In diverse località viene celebrato tuttora il Maje – il Maggio – antico rito arboreo primaverile che vede il primo del mese cantori e musicisti annunciare per le strade l’arrivo del maggio, rivolgere gli auguri alla popolazione e girare per le case per la tradizionale questua in cui si chiede una ricompensa in cibo e vino. Il gruppo è formato da un cantore, dallo zampognaro e da un portatore di una struttura a forma di cono rivestita di erbe e fiori che simboleggia il Maje chiamata pagliara. A fronte delle varie “messe in forma” del Maggio praticate in Italia ed anche in Molise (innesti di rami, rami, petali di fiori, ecc.), la messa in forma “a cono” è tipica dell’area molisana, ma pur essendo praticata anche presso le comunità romanze – ormai solo a Fossalto, Lucito e Colle d’Anchise – è un lascito della ibridazione culturale con le tradizioni delle comunità alloglotte croato-molisane, arrivate d’oltre Adriatico molti secoli fa. Quelle che conservano la lingua sono Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice. Il rito del Maggio è ancora praticato solo ad Acquaviva Collecroce (Živavoda Kruc in na-našu, ossia in croato molisano); anticamente lo era anche a San Felice del Molise (Filić in croato molisano), mentre non vi sono tracce per Montemitro (Mundimitar in croato molisano). La zampogna rappresenta da tempo uno degli strumenti simbolo del Molise, grazie soprattutto all’importante centro di costruzione dello strumento nell’area di Scapoli e delle Mainarde, in provincia di Isernia, e di San Polo nell’area del Matese. Saranno suonate diverse tipologie di tale strumento, compresi modelli innovativi di recente sviluppo e una ricostruzione dell’antica zampognetta di canna di Fossalto, in provincia di Campobasso. Tra i canti ancora vivi, esempio ormai raro di una vocalità di origine contadina, si potrà ascoltare la carrese di Santa Croce di Magliano, in provincia di Campobasso, che viene eseguita da due cantori accompagnati da fisarmonica all’interno dei carri trainati da buoi durante la festa di S. Antonio da Padova, il 13 giugno. A suonare la zampogna sarà Giuseppe Moffa, polistrumentista molisano che passa dalla musica popolare della sua terra al blues più nero. È tra i protagonisti del CD “Canti, ballate e ipocondrie d’Ammore “, vincitore della Targa Tenco 2017 come miglior disco in dialetto. Da vari centri del Molise provengono i quattro gruppi che si esibiranno nel concerto: il Gruppo musicale della Pro Loco “Eugenio Cirese” di Fossalto, i Musicisti dell’Associazione Altair di Lucito, Musicisti dell’Associazione “Naš Život” di Acquaviva Collecroce e I Cantori della “carregna” di Santa Croce di Magliano. Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti per personale universitario e over 65; € 5,00 per studenti. I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) e ritirare all’auditorium il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.
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Musica dal Molise a Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su venerdì, 17 marzo 2023
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Il primo concerto di Roma Sinfonietta nel 2023
Posted by fidest press agency su domenica, 12 febbraio 2023
Roma. Si svolge mercoledì 15 febbraio alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Per festeggiare il ventesimo anniversario della Facoltà di Lettere e Filosofia, il Coro “Claudio Casini”, che è il coro ufficiale dell’Ateneo, proporrà un programma imperniato sulla grande musica corale, partendo dal Rinascimento, passando per Verdi e concludendo con Morricone. Dirige il Maestro Stefano Cucci, direttore stabile di questo coro dal 1999 e per oltre vent’anni stretto collaboratore di Morricone per molti concerti in Italia ed Europa. Al pianoforte Antonino Caracò. Il concerto si apre con due brevi pagine dal testo giocoso e carnevalesco, adatto dunque a questo periodo dell’anno: li composero cinque secoli fa due dei massimi musicisti del Rinascimento, Orazio Vecchi e Orlando di Lasso. Con un salto temporale di tre secoli si arriva alla seconda metà dell’Ottocento e alla musica sacra. Cantique de Jean Racine è stato composto da Gabriel Fauré, uno dei più grandi musicisti francesi a cavallo del 1900, che trasmise la sua eleganza e raffinatezza all’allievo Maurice Ravel: il testo è quello di un inno latino attributo a sant’Ambrogio, nella traduzione di Racine, un classico della poesia francese del Seicento. Si passa in Russia con Sergej Rachmaninov, uno dei più straordinari virtuosi del pianoforte di tutti i tempi nonché autore di musica pianistica eseguita con grandissimo successo in tutto il mondo. È ricca di fascino anche l’altra sua musica, in particolare quella sacra: verrà eseguito Dievo Bogorodiste (Rallegrati, o Vergine), un inno alla Madonna tratto dai Vespri del 1915, in cui Rachmaninov si ispira all’antico canto ortodosso. Si passa poi a due compositori contemporanei, il lituano Rihards Dubra con O Crux, ave e lo spagnolo Javier Busto con un brano sacro, Ave Maria e un altro dedicato alla sua terra d’origine, il paese basco, Esta tierra. Il tema dell’amor di patria ritorna con due dei più celebri e trascinanti cori delle opere di Verdi, che infiammarono i cuori degli italiani del Risorgimento e ancora oggi non possono essere ascoltati senza emozione, e non solo dagli italiani: sono “Patria oppressa” dal Macbeth e “Va, pensiero” dal Nabucco. Tutta la seconda parte del concerto è dedicata ad Ennio Morricone, che molte volte partecipò personalmente all’esecuzione delle sue musiche nell’auditorium “E. Morricone”, che gli fu dedicato lui vivente. Il coro rientra in scena per concludere il concerto con altri tre brani di Morricone: i primi due, Dedicato alla Provincia di Roma e Sancta Dei Genitrix costituiscono una vera preziosità, in quanto sono poco noti esclusivamente per ragioni contingenti ma hanno un grande valore musicale, certamente non inferiore alle pagine più note di Morricone. L’ultimo brano di questo appassionante concerto è Ave Maria Guaranì, uno dei momenti musicali culminanti di una delle musiche da film più ricche di fascino di Morricone, quelle di Mission Biglietti € 12,00 Ridotti: per personale Universitario e over 65 € 8,00 – per studenti € 5,00 .I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) oppure acquistare direttamente all’auditorium prima del concerto.
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Sinfonietta: l venti concerti della stagione 2022/2023
Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2022
Roma. one Roma Sinfonietta è una delle più importanti della capitale per numero e qualità degli eventi. Si svolgerà dal 12 ottobre 2022 al 24 maggio 2023 con ben venti concerti e sarà particolarmente ricca di proposte interessanti ed aperta ad una grande varietà di generi musicali, spaziando dal ricchissimo mondo della classica – che resta il pilastro della stagione – al teatro musicale contemporaneo, al jazz, alla musica per il cinema e alla musica popolare: questo ampio ventaglio di proposte è una sua caratteristica, che la differenzia nettamente dalle altre stagioni romane di musica da camera. D’altronde questi concerti si svolgono all’interno di una grande università e quindi si rivolgono ad un pubblico aperto a nuove esperienze ed avido di conoscenza. Oltre agli studenti, ai professori e agli altri dipendenti dell’Università (che hanno condizioni di particolare favore per l’acquisto degli abbonamenti), è ampia anche la partecipazione dei “normali” appassionati di musica. Inaugurazione in grande stile mercoledì 12 ottobre (tutti i concerti si svolgono il mercoledì alle ore 18.00 nell’Auditorium E. Morricone della Macroarea di Lettere e Filosofia, in via Columbia 1) con l’Orchestra Roma Sinfonietta, nota in tutto il mondo per le sue numerosissime tournée internazionali, spesso con Ennio Morricone come direttore. La settimana dopo si ha subito una dimostrazione della varietà di questi concerti, mai banali e scontati: il Luca Velotti Trio presenterà con il titolo “Woody Allen Movie Music” alcune delle musiche che Allen – grande appassionato di jazz e buon clarinettista – ha scelto come colonne sonore dei propri film. Il 9 novembre terzo concerto e terza proposta originale e stimolante: sotto il titolo “Morricone sconosciuto e i suoi contemporanei” sono riunite musiche dello stesso Morricone, del suo maestro Goffredo Petrassi, del suo coetaneo Francesco Pennisi, del suo giovane ammiratore Marco Sinopoli (che a Morricone si è ispirato per le sue Variazioni su La leggenda del pianista sull’oceano) e di suo figlio Andrea Morricone, che sarà anche il direttore di questo concerto. Suona Roma Sinfonietta, che non è solo l’orchestra “di casa” ma anche l’orchestra prediletta da Ennio Morricone. Anche il successivo concerto (16 novembre) è dedicato ad un grande artista italiano, Pier Paolo Pasolini: si ascolteranno le prime esecuzioni assolute di musiche scritte da quattro compositori italiani contemporanei, Giovanni Costantini, Maurizio Gabrieli, Giorgio Nottoli e Riccardo Santoboni, che si sono ispirati ai testi del poeta, scrittore e regista friulano. Dopo questi omaggi a grandi artisti del recente passato, la stagione presenterà un musicista giovanissimo, aprendo così una finestra sul prossimo futuro. È il diciannovenne violoncellista romano Ettore Pagano, che sta facendo incetta di premi in importanti concorsi internazionali: recentissima la sua trionfale affermazione al concorso intitolato al grande compositore russo-armeno Aram Khachaturian. Davanti al pubblico della sua città eseguirà musiche per violoncello solo di Bach, Hindemith e Kodaly, un programma che metterà alla prova non solo il suo virtuosismo ma anche la sua maturità d’interprete (30 novembre). Il 7 dicembre l’Ensemble Roma Sinfonietta eseguirà musiche di Casella, Carpi e Ravel, ingiustamente trascurate per il solo motivo che richiedono gruppi strumentali rari e inusuali. Il 2022 si chiude festosamente il 14 dicembre, quando Fabio Maestri dirigerà l’Orchestra Roma Sinfonietta nelle travolgenti e irresistibili Danze Ungheresi di Brahms e in alcuni intramontabili valzer di Strauss (Rose del sud, Vino, donne e canto, Valzer dell’Imperatore e altri), che con i loro colori accesi e seducenti e le loro melodie sentimentali alternano la gioia di vivere alla dolce malinconia. Si riprende il 15 febbraio 2023 con un concerto per il ventesimo anniversario della Facoltà di Lettere e Filosofia, che non poteva aver miglior protagonista del Coro dell’Università stessa – intitolato a Claudio Casini, già docente di storia della musica presso l’Università “Tor Vergata” – e che sarà diretto da Stefano Cucci: il programma è una sintesi di storia della musica, iniziando dal Cinquecento di Orlando di Lasso, passando per il romanticismo di Schubert e i cori patriottici di Verdi e concludendosi con Morricone, a cui l’auditorium è intitolato. Il concerto seguente è interamente dedicato a Mozart, di cui il violinista Marco Fiorentini darà insieme all’Orchestra Roma Sinfonietta un appetitoso assaggio dell’integrale per violino e orchestra. Il 1° marzo si ritorna a spaziare attraverso i secoli col pianista Scipione Sangiovanni, che parte dal barocco di Frescobaldi, Bach e D. Scarlatti e arriva al nuevo tango di Piazzolla ed al jazz di Ellington. Anche I solisti Aquilani, storico complesso noto in tutto il mondo e specializzato nella musica del periodo barocco, questa volta si divertono a spaziare dal Settecento di Mozart all’Ottocento di Grieg e al primo Novecento di Holst (15 marzo). Una data da segnarsi è il 22 marzo, perché si avrà un imperdibile appuntamento con un’opera contemporanea e precisamente con Sogno (ma forse no), scritta da Matteo D’Amico, uno dei più interessanti e stimati compositori italiani di oggi, che insieme al librettista Sandro Cappelletto ha ricavato il soggetto di questo suo atto unico dall’omonima commedia di Luigi Pirandello. Sul podio Fabio Maestri, un direttore che si è conquistato una solida reputazione nel campo della musica contemporanea, e non solo. La primavera riserva anche due imperdibili incontri con la musica del Settecento, eseguita da alcuni dei migliori interpreti della musica barocca in campo internazionale: il 29 marzo Bach e Vivaldi saranno eseguiti dal soprano Lucia Napoli e dal violinista Marco Serino, affiancati dall’Ensemble Roma Sinfonietta, mentre il 26 aprile Francesco Cera, clavicembalista di solida fama internazionale, suonerà autori tedeschi (Bach e Haendel), francesi (Couperin) e Italiani (Frescobaldi e D. Scarlatti). Tra questi due appuntamenti col barocco, il pianista Davide Cabassi, regolarmente ospite delle maggiori orchestre e società di concerto europee ed americane, esegue il 5 aprile alcuni capisaldi del pianismo ottocentesco (Schumann e Musorgsky) ma fa anche un’escursione nella contemporaneità, qui rappresentata da Mauro Montalbetti, uno dei più interessanti compositori italiani di oggi, che collabora con la compagnia di danza berlinese Sasha Waltz e ha scritto per Teatro alla Scala, Teatro la Fenice, RAI Nuova Musica, Biennale Musica di Venezia, North/South Consonance di New York… e qui ci fermiamo.
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Le più famose arie d’opera col Roma Opera Ensemble per Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su sabato, 11 dicembre 2021
Roma lunedì 13 dicembre a Università Roma2 Tor Vergata con il Roma Opera Ensemble nell’ambito della stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).Il mezzosoprano Sara Rocchi, il baritono Simone Alberti e il Roma Opera Ensemble offrono un concerto veramente speciale, che regalerà agli appassionati e ai neofiti dell’opera la gioia di sentire uno dopo l’altro dieci dei brani più famosi dell’opera. Le due parti del concerto iniziano rispettivamente con le sinfonie del Barbiere di Siviglia e della Cenerentola, le due più famose opere comiche di Gioachino Rossini, e si concludono con due Fantasie, un genere musicale che ebbe enorme successo nell’Ottocento, perché offre la possibilità di ascoltare uno dopo l’altro i motivi più amati di un’opera: in questo caso le due opere sono il Trovatore e Rigoletto di Giuseppe Verdi.Al centro del concerto stanno sei delle arie e dei duetti più celebri di tutta la storia dell’opera. Di Gioachino Rossini “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia e “Ai capricci della sorte” e “Cruda sorte” dall’Italiana in Algeri. Di Wolfgang Amadeus Mozart “Madamina il catalogo è questo” e “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni. Di Georges Bizet la “Habanera” della Carmen. Sono sei brani allegri, divertenti e sereni, perché questo concerto è anche il saluto di Roma Sinfonietta al pubblico prima della pausa per le prossime feste. Sara Rocchi e Simone Alberti sono due giovani cantanti che si sono già esibiti in alcuni dei principali teatri italiani, tra cui l’Opera di Roma. Tra i momenti più emozionanti di questi primi anni di attività lei ricorda l’aver cantato in sala d’incisione sotto la direzione di Antonio Pappano, lui le due tournée in estremo oriente e in America del nord.Il Roma Opera Ensemble è nato nel 2006 dall’idea di snellire il tradizionale organico orchestrale operistico per portare questo genere anche dove gli spazi non consentono i consueti allestimenti. L’organico si basa su cinque strumenti a fiato e cinque ad arco, cosicché le esecuzioni possono mantenere intatte le idee timbriche originali dei compositori. I dieci strumentisti sono dei pilastri dell’orchestra del Teatro dell’Opera – tra loro figurano molte “prime parti” – e hanno anche una prestigiosa carriera come solisti. Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00. http://www.romasinfonietta.it
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Un duo flauto-chitarra formato da giovani grandi talenti
Posted by fidest press agency su venerdì, 26 novembre 2021
Roma Mercoledì 1 dicembre per i concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) suonerà il Duo Amigdala.Questo duo è formato da due dei migliori giovani talenti della musica italiana, la flautista Bianca Maria Fiorito e il chitarrista Gian Marco Ciampa. Entrambi si sono diplomati col massimo dei voti al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, hanno seguito corsi di alto perfezionamento con grandi maestri in Italia e all’estero, hanno vinto prestigiosi premi in concorsi nazionali e internazionali ed hanno iniziato una brillante attività concertistica, che li ha portati a suonare in quattro continenti, talvolta insieme, talvolta separatamente.Il programma è un viaggio nella musica francese, italiana, spagnola e argentina. Si inizia con i tre Mouvements perpétuels composti dal giovane Francis Poulenc durante la prima guerra mondiale, quando era sotto le armi. Alla prima esecuzione erano presenti Modigliani, Picasso e altri rappresentanti del mondo artistico parigino e il successo fu immediato e grandissimo. Dopo oltre cent’anni rimangono tra i brani più popolari di uno dei più rappresentativi musicisti della musica francese del secolo scorso, sebbene Poulenc stesso li considerasse troppo leggeri e spensierati e preferisse le sue composizioni più impegnate e seriose. Si fa un salto indietro di oltre cent’anni con la Sonatina concertata in la maggiore, composta intorno al 1802 dal ventenne Niccolò Paganini. Non tutti sanno che Paganini non fu solo uno straordinario virtuoso del violino ma anche un eccellente chitarrista e che ha lasciato numerose composizioni per questo strumento. Seguono quattro delle Canciones populares españolas composte nel 1914 da Manuel de Falla, che si riprometteva di valorizzare la musica spagnola utilizzando il folclore musicale della sua terra, non citandolo letteralmente bensì reinventandolo liberamente. Scritte per voce e pianoforte, queste colorate canzoni saranno eseguite in una trascrizione per flauto e chitarra. Il concerto si conclude con tre pezzi tratti da Histoire du tango, una delle composizioni più famose di Astor Piazzolla, scritta per il flauto e la chitarra nel 1985: è formata da vari brani, che raccontano la storia del tango, nato intorno al 1900 nei locali malfamati e arrivato progressivamente (in gran parte proprio per merito di Piazzola stesso)
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Riprendono i concerti di Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su giovedì, 7 ottobre 2021
Roma dal 13 ottobre 2021 al 4 maggio 2022 Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Dopo la forzata interruzione delle due precedenti stagioni a causa del Covid19, questa stagione 2021-2022 si annuncia particolarmente ricca di interesse, con ben ventun concerti Ognuno di questi concerti ha una sua particolarità che lo rende unico e interessante, grazie anche alla volontà di non lasciarsi ingabbiare in nessuna casella, spaziando dal ricchissimo mondo della classica – che resta il pilastro della stagione – al teatro musicale contemporaneo, al jazz, alla musica per il cinema, alla musica per banda e alla musica popolare di vari paesi del mondo. A inaugurare la stagione, sono due grandi protagonisti della musica negli anni tra Ottocento e Novecento, Mahler (Sinfonia n. 4) e Schoenberg, eseguiti dall’Orchestra Roma Sinfonietta con Fabio Maestri sul podio. L’Orchestra Roma Sinfonietta ritorna il 10 novembre, ma questa volta sarà Franco Piersanti a dirigerla nelle musiche composte da lui stesso per i film di Moretti, Amelio, Luchetti e naturalmente per la serie televisiva di Montalbano; inoltre un brano dedicato ad Ennio Morricone in occasione dei suoi novant’anni. Anche altri gruppi orchestrali saliranno sul parco dell’Auditorium “E. Morricone”. Il Roma Opera Ensemble, formato da elementi della Fondazione lirica romana, suonerà un programma operistico (Rossini, Mozart, Bizet, Verdi) con il mezzosoprano Sara Rocchi e il baritono Simone Alberti. Con l’Orchestra Popolare italiana diretta da Ambrogio Sparagna la musica cambia – è proprio il caso di dirlo – e si passa alla taranta. Un’orchestra, ma formata da soli strumenti a fiato, è anche la Banda dell’Esercito Italiano diretta dal Magg. Filippo Cangiamila, che suonerà Rodrigo, Gulda e Bernstein. Passando ai solisti, ecco GIuseppe Albanese, una star del pianismo nazionale e internazionale, che nel recital intitolato “Invito alla danza” propone il suo più recente cd, inciso per la più prestigiosa etichetta discografica nel settore classico. Restando in campo pianistico, si esibiranno anche Costanza Principe, una grande promessa del concertismo italiano, e il duo Carbonara-Soscia. Tra i gruppi da camera ecco il duo flauto-chitarra Amigdala, formato da Bianca Maria Fiorito e Gianmarco Ciampa, due giovani in grande ascesa, poi il duo di consolidata fama internazionale formato da Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). Le due formazioni classiche della musica da camera sono rappresentate dall’Ars Trio di Roma con un programma francese e dal Quartetto Henao con un concerto dedicato a Schubert. Invece è decisamente fuori dagli schemi il Quint’ètto, formato da professori dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, che spaziano in ogni genere di musica, da Mozart a Elvis Presley. Un omaggio speciale al flauto e alla sua grande famiglia è quello di quattro flautisti, ognuno dei quali è tra i migliori in assoluto nel suo campo: Marco Felicioni per la musica etnica, Laura Pontecorvo per il barocco, Andrea Oliva per la classica e Roberto Fabbriciani per la contemporanea; oltre ai quattro solisti ci sarà un’intera orchestra di flauti – intitolata a Toscanini – diretta da Paolo Totti. E altro ancora. Una serata tra flamenco e jazz con le chitarre di Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti. I repertori devozionali, i canti di lavoro e le musiche strumentali dalla Sicilia (concerto a cura dei professori Giorgio Adamo e Giuseppe Giordano). La trance e la spiritualità nella musica popolare egiziana. Infine una rassegna di giovani talenti: nella stagione in abbonamento si esibiranno gli studenti del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, che eseguiranno L’histoire du soldat di Stravinskij, un piccolo ma grande capolavoro del Novecento. Ed è in via di definizione una serie di concerti fuori abbonamento con altre promesse della musica italiana.
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Roma Sinfonietta porta tre concerti al Teatro Tor Bella Monaca
Posted by fidest press agency su giovedì, 23 luglio 2020
Roma via Bruno Cirino venerdì 24 luglio, lunedì 27 e mercoledì 29, sempre alle 21.00. I protagonisti sono tre delle più belle giovani realtà della musica italiana: il chitarrista Gian Marco Ciampa, i percussionisti del Thauma Trio e la flautista Bianca Maria Fiorito.
Venerdì 24 Gian Marco Ciampa esegue musiche dei quattro principali compositori che tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento furono gli artefici della rinascita della chitarra classica, iniziando con Passacaille del polacco Alexander Tansman e proseguendo con il brasiliano Heitor Vill-Lobos, lo spagnolo Francisco Tarrega (la Fantasia su “La Traviata” di Verdi), il messicano Manuel Ponce e l’italiano Giulio Regondi, grande virtuoso del periodo romantico, bambino prodigio e raffinatissimo compositore dalle grandi abilità tecniche. Oggi trentenne, Ciampa svolge fin da giovanissimo un’intensa attività concertistica che lo ha portato a esibirsi e a tenere masterclass in quattro continenti, dall’Australia al Giappone, dagli Stati Uniti all’Argentina, dalla Cina alla Danimarca, e poi Germania, Francia, Spagna, Croazia, Grecia e altri paesi ancora.
Lunedì 27 è di scena il Thauma Trio. Quest’ensemble, composto dai percussionisti Fabio Macchia, Giulio Cintoni e Simone Buttà si basa sul concetto del “thauma”, che nel greco antico indicava terrore e terribile stupore: questo è proprio ciò che il trio vuole indurre nel pubblico. Il suo repertorio spazia dalla musica originale per percussione a quella elettronica fino alle performance di teatro musicale. In quest’occasione eseguiranno musiche di Chick Corea, Giovanni Sollima, Mark Applebuam, Nebojsa Zivkovich ed Ennio Morricone, cui sarà riservato un ampio omaggio consistente in due medley delle sue musiche per il cinema.
Mercoledì 29 luglio chiude questa serie di tre concerti la flautista Bianca Maria Fiorito, che a poco più di ven’anni ha vinto vari importanti concorsi internazionali, come quello intitolato a Severino Gazzelloni, il Grand Prize Virtuoso di Londra, il Concorso Internazionale AudiMozart e altri ancora. Il suo concerto inizia con due compositori del Settecento, il francese barocco di Marin Marais e il tedesco Georg Philipp Telemann, passa per l’Ottocento di Saverio Mercadante e arriva al Novecento di Astor Piazzolla, Artur Honegger, André Jolivet e di due compositori di raro ascolto quali il tedesco Sigfrid Karg-Elert – le cui opere furono inserite nella “lista nera” del nazismo nel 1936 e mai più eseguite in Germania – e l’italo-francese Eugène Bozza, particolarmente legato a Roma, dove da giovane studiò e visse per cinque anni come borsista dell’Accademia di Francia a Villa Medici.I biglietti si possono acquistare al costo di € 10,00 (€ 7,50 per gli over 65; € 5,00 per gli studenti), prenotandoli telefonicamente allo 06 2010579 (lunedì – venerdì dalle 11 alle 19.30).Per questi tre concerti valgono gli abbonamenti alla stagione concertistica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Gli abbonati dovranno assolutamente prenotare il loro posto telefonando allo 06 2010579.
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Le musiche dei film di Age & Scarpelli per Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su domenica, 23 febbraio 2020
Roma mercoledì 26 febbraio 2020 alle 18.00 per la stagione di Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “E. Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) concerto “La commedia all’italiana”.
Questo programma tanto originale quanto interessante nasce da un’idea di Matteo Scarpelli e Catia Capua e riunisce le musiche più belle dei grandi film della Commedia all’Italiana sceneggiati da Agenore Incrocci e Furio Scarpelli (conosciuti come Age&Scarpelli), che saranno suddivise in quattro Suites, ognuna delle quali composta da diverse colonne sonore arrangiate appositamente da Fabrizio Siciliano per il Felix Piano Trio (Riccardo Bonaccini violino, Matte Scarpelli violoncello e Catia Capua pianoforte) a cui si aggiungono Aedeo Ariano alla batteria e Maurizio Raimondo al contrabbasso.“Age&Scarpelli Suite” è un progetto musicale nato da un’idea del violoncellista Matteo Scarpelli, figlio di Furio, e della pianista Catia Capua per celebrare il centenario della nascita del grande sceneggiatore, suo padre, protagonista indiscusso della cinematografia italiana, ed in particolare della cosiddetta commedia all’italiana. ‘La grande guerra’, ‘Sedotta e abbandonata’, ‘C’eravamo tanto amati’, ‘Riusciranno i nostri eroi’, ‘Signore e Signori’, ‘I soliti ignoti’, ‘La banda degli onesti’, ‘Il Postino’ sono solo alcuni dei film con la sceneggiatura di ‘Age&Scarpelli’, la cui musica è stata scritta da celebri compositori quali Nino Rota, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Alessandro Cicognini, Luis Bacalov, Carlo Rustichelli, Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Riz Ortolani e Angelo Francesco Lavagnino. Queste musiche ripercorrono un notevole spaccato non solo della musica italiana ma anche della storia del cinema, e in particolare della commedia all’italiana, un genere che Age & Scarpelli hanno creato. Suonerà una formazione inusuale – diversa dalle abituali orchestre per le musiche da film – che alla struttura classica del trio pianoforte, violino e violoncello unisce contrabbasso e batteria per evidenziare le tinte di jazz, swing e bossa nova volute dall’arrangiatore e per dare unicità al progetto.
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Concerto di Capodanno con l’Ensemble Roma Sinfonietta e il violino di Vincenzo Bolognese
Posted by fidest press agency su martedì, 31 dicembre 2019
Roma Mercoledì 1 gennaio 2020 alle 18.00 Teatro Tor Bella Monaca Via Bruno Cirino, Sinfonietta con il violino solista Vincenzo Bolognese festeggia l’inizio del nuovo anno con i valzer di Strauss e il tango di Astor Piazzolla. Eccezionalmente la stagione musicale dell’Università di Roma “Tor Vergata” si trasferirà per il Concerto di Capodanno al Teatro Tor Bella Monaca, in via Bruno Cirino.L’Ensemble Roma Sinfonietta e il violinista Vincenzo Bolognese dedicano la prima parte dle concerto ad Astor Piazzolla, il grande musicista argentino autore di tanti famosissimi tanghi ma anche di bellissime musiche da concerto: sono in programma “Oblivion”, “Libertango” e le “Cuatro Estaciones Porteñas” (Le quattro stagioni di Buenos Aires), che sono l’equivalente moderno delle Quattro Stagioni di Vivaldi, trasportate dal creatore del ‘nuevo tango’ nelle atmosfere, nei colori e nei suoni di Buenos Aires.Il concerto si conclude con alcuni tra I brani più noti di Johann Strauss junior. Si inizia con “Leichtes Blut” (A cuor leggero) e “Unter Donner und Blitz” (Tra tuoni e fulmini), due polke veloci, particolarmente vivaci e trascinanti, soprattutto la seconda, con le percussioni che si divertono a riprodurre scherzosamente la tempesta musicale evocata dal titolo. Poi si passa ai valzer, con “Wein, Weib und Gesang” (Vino, donna e canto), uno dei più belli e sicuramente uno dei più famosi, e con “Rosen aus dem Süden” (Rose del sud), dedicato dall’autore “col più profondo rispetto a sua Maestà Umberto I re d’Italia”, con l’inevitabile immagine del Vesuvio sulla prima pagina dello spartito.
Vincenzo Bolognese ha suonato come solista per le più importanti Istituzioni musicali, tra cui Teatro San Carlo di Napoli, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Sinfonia Varsovia, Orchestra Sinfonica di Berlino, Musikhalle di Amburgo, Alte Oper di Francoforte, Orchestre National du Capitol di Tolosa. È regolarmente invitato in Giappone dove ha sempre ottenuto un grande successo di pubblico e critica. Si è esibito con molti grandi direttori, quali Accardo, Sinopoli e Temirkanov. Ha inciso cd con musiche di Paganini, Tartini e Ysaye. E` stato Primo violino di spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ruolo che ricopre attualmente presso l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Suona un violino “Mattia Albani” della fine del Seicento.L’Orchestra Roma Sinfonietta ha collaborato non solo con grandi musicisti classici ma anche con compositori di musica da film e musicisti jazz, pop e rock, come Nicola Piovani, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Quincey Jones, Roger Waters, Dulce Pontes, Claudio Baglioni, Amedeo Minghi, Bruce Springsteen, Javier Girotto, Peppe Servillo, Michael Bolton, Michael Nyman, Gianni Ferrio, Jeff Mills, Pino Daniele. Con Ennio Morricone in particolare collabora ininterrottamente da circa 15 anni e con lui ha tenuto concerti nei più grandi e prestigiosi teatri del mondo, tra i quali Barbican Centre e Royal Albert Hall di Londra, Palazzo dei Congressi di Parigi, International Forum di Tokyo, Radio City Hall di New York, Parco della Musica di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Arena di Verona, Teatro Greco di Taormina, Festival Hall di Osaka, Olympic Gymnasium di Seoul, Teatro del Cremlino di Mosca.
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Bach con Andrea Bacchetti a Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su martedì, 10 dicembre 2019
Roma mercoledì 11 dicembre 2019 alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” (Università di Roma “Tor Vergata”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) per la stagione di Roma Sinfonietta presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” il pianista Andrea Bacchetti, uno dei più noti e apprezzati interpreti a livello internazionale della musica di Bach, da lui incisa anche in vari CD per Decca, Sony e altre case discografiche, sarà il protagonista del concerto. Il programma è interamente dedicato ad una magnifica serie di capolavori di Johann Sebastian Bach. Di Andrea Bacchetti la critica britannica ha scritto “ha suonato con il massimo di eleganza, lavora meravigliosamente al piano” (The Observer”) e “geniale in ogni più piccola invenzione di Bach”. È stato inviato a suonare In Europa, America ed Estremo Oriente, nei più importanti festival, come come quelli di Salisburgo, Lucerna e Spoleto, e nelle sale più prestigiose, tra cui Konzerthaus di Berlino, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Real di Madrid e Teatro Coliseo di Buenos Aires.
Nella prima parte eseguirà la Suite inglese n. 5, Suite francese n. 5 e Suite inglese n. 2, che fanno parte dei due guppi di suites per strumenti a tastiera composti da Bach. Perché siano distinte in “francesi” e in “inglesi” non è chiaro, in quanto sono fondamentalmente simili, trattandosi sempre di serie di danze – correnti, sarabande, gighe, ecc. – che Bach arricchisce di un contenuto musicale che va ben al di là della musica da ballo pura e semplice. Alla base di queste composizioni sta l’influsso della musica francese, che allora dettava legge nel campo della danza.Segue l’Ouverture nello stile francese, anch’essa composta da una serie di danze, precedute da un’ouverture. È un omaggio allo stile francese e insieme al Concerto italiano, costituisce un dittico, con cui Bach volle dare un sua personale esemplificazione dei caratteri propri dei due stili musicali predominanti nell’Europa del tempo.Le ultime composizioni in programma sono il trionfo di quell’arte del contrappunto in cui Bach ha espresso al massimo grado la sua genialità ed è rimasto insuperato. Il titolo dei Quattro duetti potrebbe far pensare al duetto operistico, si tratta invece di splendidi esempi di Fughe in un elaborato conrappunto, con la parziale eccezione del terzo Duetto, simile ad una danza. La Fantasia cromatica e fuga, posta a conclusione il concerto, è uno dei maggiori monumenti dell’arte di Bach. Comincia con una grande Fantasia, probabilmente dapprima improvvisata e solo successivamente fissata sul pentagramma: un brano caratterizzato da accordi dissonanti, scale turbinose e drammatici recitativi strumentali, in una tonalità resa instabile e incerta da cromatismi e armonie estremamente libere e audaci. La Fuga a tre voci – che è stata scritta in un secondo momento ma ha nel cromatismo il punto di contatto con la Fantasia precedente – è caratterizzata da un processo di intensificazione sonora che le conferisce un dinamismo irresistibile e un aspetto grandioso.
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Alessandro Quarta 5tet e Roma Sinfonietta a Teatro Tor Bella Monaca
Posted by fidest press agency su martedì, 23 luglio 2019
Roma mercoledì 24 luglio alle 21 Teatro Tor Bella Monaca Via Bruno Cirino terzo e ultimo concerto della stagione estiva di Roma Sinfonietta. L’Alessandro Quarta 5tet (composto da Alessandro Quarta al violino, Franco Chirivì alla chitarra, Giuseppe Magagnino al pianoforte, Michele Colaci al contrabbasso e Cristian Martina alle percussioni) rafforzato dall’Ensemble Roma Sinfonietta suonerà musiche di due dei compositori più popolari del Novecento, Astor Piazzolla e Nino Rota. Del compositore argentino verranno eseguite alcuni dei tanghi più famosi e amati, tra cui Oblivion e Libertango. Dell’italiano sarà presentata una selezione delle più note musiche per il cinema, come Il Padrino, Amarcord, La dolce vita e Otte e mezzo.
Alessandro Quarta nasce come violinista classico e a lungo si è mosso ai confini tra classica e altre forme di musica. La sua personalità vulcanica e la sua creatività lo hanno indirizzato ad una grande varietà di progetti e ora il suo repertorio svaria dalla tradizione classica alle sperimentazioni nel blues, soul e nel pop. Ha suonato con Roberto Bolle, con “il Volo” a Sanremo, al Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni e ha collaborato con stelle della musica planetarie come Lenny Kravitz, Carlos Santana, Celine Dion, Robin Williams, Joe Cocker, Liza Minnellli, Dee Dee Bridgewater, Toquinho. Proprio con il suo cd dedicato a Piazzolla è stato candidato al Grammy. Nel 1994 la Siae lo ha riconosciuto “miglior talento italiano”. Nel 2013 la Cnn lo ha definito “Musical Genius”.
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Il meglio di Gershwin con l’Orchestra Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su venerdì, 28 giugno 2019
Roma giovedì 4 luglio 2019 alle 21 alla Casa del Jazz (Via di Porta Ardeatina 55) con un concerto dell’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis e la partecipazione straordinaria del pianista Giuseppe Andaloro.Il programma è interamente dedicato a George Gershwin. Si ascolterà una selezione dell’opera Porgy and Bess, in cui Gershwin realizzò una straordinaria sintesi di musica popolare e colta, rielaborando genialmente diversi generi musicali, come il blues, lo spiritual e il jazz. Nato da una famiglia russa di origine ebraiche stabilitasi da pochissimo a Brooklyn, Gershwin fu il primo compositore d’oltre oceano a superare la soggezione nei confronti della musica colta europea e a creare un’opera inconfondibilmente americana.Al centro del concerto sta la Rapsodia in Blue per pianoforte e orchestra, un vero caleidoscopio musicale, che riflette la molteplicità delle culture che convivevano nelle metropoli americane degli anni Venti: con le sue melodie e i suoi ritmi che richiamano la musica afroamericano, la Rapsodia in Blu rappresenta il momento in cui le porte delle sale da concerto si aprirono alle suggestioni del jazz e fu un enorme successo fin dalla prima esecuzione, a New York nel 1942. Allora stava al pianoforte il compositore stesso, ora invece l’eseguirà Giuseppe Andaloro, uno dei più apprezzati pianisti italiani, che suona regolarmente in prestigiose sale e con grandi orchestre in Italia e all’estero.Insieme a queste pagine celeberrime, il concerto metterà in evidenza tre Preludes e cinque Songs di Gershwin, brani di minori dimensioni ma non meno affascinanti: queste musiche meno costruite e più spontanee hanno un fascino immediato e irresistibile, venivano trasmesse in continuazione da tutte le radio americane e i loro spartiti vennero venduti in milioni di copie.Gabriele Bonolis, per anni collaboratore di Ennio Morricone, svolge un’importante attività personale come direttore d’orchestra con prestigiose orchestre e teatri in Italia e all’estero, tra cui Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Festival dei 2 Mondi di Spoleto, Orchestra Sinfonica Nazionale Ceca, Opera di Stato di Dresda.Giuseppe Andaloro svolge sin da giovanissimo un’appassionata e intense attività concertistica ospite di importanti festival (tra cui Salisburgo, Spoleto Due Mondi, Festival Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo) e di grandi orchestre (London Philharmonic, Accademia Santa Cecilia di Roma, NHK Symphony Tokyo, Philharmonische Camerata Berlin e molte altre) collaborando con direttori del calibro di Vladimir Ashkenazy e Gianandrea Noseda e con artisti quali Sarah Chang, Giovanni Sollima e John Malkovich.
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Bernstein per i concerti estivi di Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su lunedì, 24 giugno 2019
Roma mercoledì 26 giugno alle 21 alla Casa del Jazz (Via di Porta Ardeatina 55) il concerto sarà dedicato a Leonard Bernstein. Proseguendo le celebrazioni del 2018 per il centenario della nascita del compositore, direttore d’orchestra e pianista americano, sarà rappresentato in forma semiscenica il l’opera “da camera” Trouble in Tahiti del 1952, per cui Bernstein oltre che la musica scrisse il testo, per l’unica volta nella sua vita. Fu scritta nel 1951 ed è nata probabilmente da uno spunto autobiografico. Bernstein riporta infatti le dinamiche quotidiane di una tipica coppia della middle class americana. I protagonisti sono Dinah e Sam, colti in una giornata qualsiasi del loro matrimonio, tra tv, palestra e psicanalista, in una sostanziale incapacità comunicativa. Questa sorta di piccolo musical a tinte dark, che si avvale di due cantanti d’opera e un trio vocale jazz, sfrutta al massimo l’eclettismo della scrittura di Bernstein, di sicura presa sul pubblico di oggi. Dirige Fabio Maestri, particolarmente apprezzato come interprete di musica del Novecento e contemporanea. Nel suo curriculum figurano molti importanti teatri e orchestre nazionali e internazionali – tra cui Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestre Philarmonique de Nice, Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Petruzzelli di Bari – ed è stato invitato in prestigiosi festival come Sagra Musicale Umbra, Maggio Musicale Fiorentino, Ravenna Festival, Belcanto Festival di Dordrecht e Biennale di Venezia.I due protagonisti saranno Chiara Osella e Fabio Ciotoli, affiancati da un trio vocale jazz formato da Lucia Filaci, Carlo Putelli e Luca Bruno. Carlo Fiorini curerà la regia. Suona l’Ensemble Roma Sinfonietta.
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Roma Sinfonietta: i concerti a Univ. Roma Tor Vergata
Posted by fidest press agency su domenica, 14 ottobre 2018
Roma mercoledì 17 ottobre alle 18 nell’Auditorium Ennio Morricone (Macroarea Lettere e Filosofia, via Columbia 1) Università Roma Tor Vergata. Protagonista di questo primo concerto è Maurizio Baglini, unanimemente considerato uno dei migliori pianisti della nuova generazione a livello internazionale. Si esibisce in sedi prestigiose quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala di Milano, la Salle Gaveau di Parigi, il Kennedy Center di Washington. Le sue incisioni per Decca/Universal, accolte sempre con favore dalla critica specializzata, comprendono musiche di Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti, Mussorgsky e Schumann: di quest’ultimo Baglini sta incidendo l’integrale della musica pianistica, di cui quest’anno è uscito il terzo cd.Insieme all’Orchestra Roma Sinfonietta, Baglini suonerà due Concerti per pianoforte e orchestra di Joseph Haydn, precisamente quelli in re maggiore e in sol maggiore, i più noti della dozzina di concerti per pianoforte dl grande compositore austriaco. Considerato il “padre” della sinfonia, Haydn ha lasciato il segno anche in tanti altri generi musicali, ma i suoi concerti per pianoforte sono rimasti nell’ombra fino a pochi anni fa: solo recentemente sono stati rivalutati e Baglini contribuisce a questa riscoperta eseguendoli in varie città.Roma Sinfonietta eseguirà poi – concertata, come si usava all’epoca, dal primo violino Marco Fiorini – la Sinfonia in la maggiore K 201 di Wolfgang Amadeus Mozart: composta nel 1774, a diciotto anni d’età, segna una svolta rispetto alle sue sinfonie precedenti e rivela un compositore già maturo, pronto a ricevere e sviluppare genialmente l’eredità di Haydn.
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La Dulce Guitar di Ciampa ai concerti Univ. Tor Vergata-Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su domenica, 10 dicembre 2017
Roma mercoledì 13 dicembre alle 18.00 per i concerti di Roma Sinfonietta all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “Ennio Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) La Dulce Guitar di Ciampa.
Nato nel 1990, Gian Marco Ciampa vince ancora bambino numerosi concorsi musicali internazionali e nazionali. È ancora un ragazzo quando, dopo una selezione nazionale, viene invitato a partecipare in diretta televisiva su Rai 1 al programma “Domenica In – Ieri, oggi e domani” condotto da Pippo Baudo.
Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Nel maggio 2015 compie una tournée in Cina, ottenendo grande successo in un concerto a Pechino, dove tiene anche una masterclass. Nel settembre 2015 si esibisce nel padiglione USA all’Expo di Milano. Ha suonato anche a New York nel prestigioso Manhattan Theatre per la New York City Classical Guitar Society.Da sempre alla sua attività di chitarrista classico affianca quella di chitarrista elettrico, svolgendo un’intensa attività live e in studio con la sua band, i Libra, e spaziando dal rock al jazz, dal pop all’elettronica.In questo concerto, intitolato “La Dolce Guitar”, Ciampa eseguirà musiche dei più celebri compositori per chitarra dell’inizio del secolo scorso, che portarono al più alto livello artistico questo strumento, fino ad allora considerato adatto unicamente ai dilettanti e alla musica popolare. Naturalmente primeggia la musica spagnola, con “Serenata Espanola” di Joaquim Malats e con “Endecha y Oremus” e “Fantasia sui temi della Traviata” di Francisco Tarrega. E anche quella latino-americana, con “Confesion” del paraguaiano Agustin Barrios e con “Scottish choro” di Heitor Villa-Lobos, che, nonostante il titolo, ha poco a che vedere con la Scozia, poiché la Scozzese era una danza ottocentesca simile alla Polka, che il compositore ibrida con caratteri della musica brasiliana, inserendola nella sua “Suite popolare brasiliana”.Uno dei più grandi compositori per chitarra del Novecento è stato l’italiano Mario Castelnuovo-Tedesco, nato a Firenze ma emigrato negli Usa a causa delle leggi razziali. Ciampa eseguirà il suo “Capriccio diabolico, omaggio a Paganini”, composto su richiesta di Andrés Segovia.L’unico brano in programma di un compositore non latino sono le “Variazioni su un tema di Skrjabin” del polacco Alexandre Tansman, costretto dalla guerra a rifugiarsi negli Usa, dove divenne famoso ed ebbe l’ammirazione e l’amicizia di Stravinsky, Chaplin e Gershwin.Conclude il concerto un omaggio a Roland Dyens, chitarrista e compositore franco-tunisino, scomparso improvvisamente un anno fa, che è stato uno dei chitarristi classici più famosi a livello mondiale, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui il prestigioso Grand Prix du Disque dell’Académie Charles-Cros. Di lui Ciampa eseguirà “Tango En Skai”. (foto. ciampa)
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Orchestra Sinfonietta Isartal in Rossini e Beethoven
Posted by fidest press agency su lunedì, 5 giugno 2017
Roma giovedì 15 giugno alle 20.30 Aula Magna della Sapienza (Città Universitaria – Palazzo del Rettorato – Piazzale Aldo Moro 5 la Sinfonietta Isartal diretta da Winfried Grabe. La Sinfonietta Isartal è l’orchestra giovanile di Monaco di Baviera e della sua regione ed è formata da studenti degli ultimi anni di conservatorio, che alla spontaneità e all’entusiasmo della giovinezza uniscono il rigore della formazione musicale tedesca: il risultato è un livello paragonabile a quello di un’ottima orchestra professionale. D’accordo col loro direttore stabile Winfried Grabe i giovani musicisti hanno scelto di aprire il concerto con un omaggio all’Italia, l’Ouverture del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Poi passeranno a due dei massimi capolavori della musica sinfonica tedesca, il Concerto per violino op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, con il solista Daniel Nodel, e la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven.
Winfried Grabe è un musicista che si sente a casa in moti idiomi musicali diversi. Ha iniziato come violinista, suonando in prestigiose orchestre e fondando un proprio quartetto. È poi passato alla direzione, fondando un’orchestra di dimensioni flessibili, dal piccolo gruppo al grande organico sinfonico. La musica da film è un altro aspetto del suo lavoro: ha composto la musica per molti film tedeschi che hanno avuto successo in campo internazionale, come “La grande invenzione di Gregor”, che ha avuto una nomination agli Oscar. Dal 2014 è direttore dell’Isartal Sinfonietta, realizzando così il suo sogno di lavorare con giovani musicisti.
Solista nel Concerto op. 64 di Mendelssohn è il violinista Daniel Nodel, nato in Russia, con studi in Russia, Germania e Usa. Dopo essersi affermato in vari cocnorsi, ha iniziato una carriera che lo ha portato a suonare come solsiat con varie importanti orchestre americane ed europee. Inoltre dal 2013 è direttore artistico del festival di Samos in Grecia. (foto: sinfonietta)
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Le Sonate del dodicenne Gioachino Rossini con Roma Sinfonietta
Posted by fidest press agency su lunedì, 28 novembre 2016
Roma mercoledì 30 novembre 2016 alle 18.00 ai concerti dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “Ennio Morricone” della Macroarea di Lettere e Filosofia in via Columbia 1) le “Sonate a quattro” di Gioachino Rossini saranno eseguite dall’Ensemble Roma Sinfonietta. Rossini aveva soltanto dodici anni quando compose sei “Sonate a quattro” durante le vacanze estive del 1804, passate presso Ravenna nella tenuta della famiglia Triossi. Le compose in appena tre giorni e subito vennero eseguite da alcuni membri di quella ricca famiglia, in cui tutti erano appassionati di musica: uno di loro suonava il violino, uno il violoncello e un altro il contrabbasso, mentre Rossini stesso suonava il secondo violino ed era “il meno cane di tutti”, come egli stesso disse alcuni anni dopo col suo ben noto umorismo. La freschezza e l’originalità di questi lavori e in particolare le gustose melodie e la verve ritmica rivelano già il futuro autore del “Barbiere di Siviglia”. È sorprendente anche la padronanza tecnica di questo musicista poco più che bambino. D’altronde Rossini dopo pochi anni, quand’era appena diciottenne, era già pronto per rappresentare la sua prima opera. L’Ensemble Roma Sinfonietta (Anna Chulkina e Manfred Croci violini, Kyung Mi Lee violoncello e Massimo Ceccarelli contrabbasso) eseguirà tre di queste vivacissime e piacevolissime “Sonate a quattro”, precisamente le n. 3, 4 e 5. (foto: Anna Chulkina)
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