1° rapporto di analisi economico-finanziaria delle aziende agricole italiane a cura di Emanuele Fontana e Vitaliano Fiorillo Il volume parte, attraverso il lavoro di ricerca frutto della collaborazione tra Crédit Agricole e AGRI Lab di SDA Bocconi School of Management, col disegnare un quadro delle aziende agricole italiane attraverso l’analisi dei fattori produttivi e della loro interazione con i dati finanziari nell’ottica di identificare profili di sostenibilità nel lungo periodo e, nel contempo, di evidenziarne l’attrattività per il mercato del credito.L’analisi dei dati, anche relativi alla filiera del biologico, e del ruolo storico-economico e sociale del settore agricolo non è che parte di una visione del suo sviluppo futuro, volto alla piena sostenibilità ambientale in un contesto di mercato sempre più attento alle tematiche di salute e salubrità del prodotto.Il focus si volge quindi al paesaggio come elemento sul quale si pratica la sostenibilità, illustrato attraverso un caso concreto, in cui biodiversità e tutela del paesaggio coesistono con la produzione di un prodotto d’eccellenza in un contesto pienamente sostenibile.Viene poi riservato uno spazio all’innovazione come proposta unica all’interno dell’articolato sistema della Politica Agricola Comune e, attraverso due importanti contributi, si tracciano le possibili linee di sviluppo per l’agricoltura globale e lo stato dell’arte relativo alla riforma dei sistemi di indicazione geografica in Europa. I Edizione € 23,00 – Edagricole di New Business Media srl Pagine 170 – formato 17 x 24 cm
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Libro: Agricoltura tra sostenibilità e innovazione
Posted by fidest press agency su lunedì, 29 Maggio 2023
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Dieta mediterranea e sostenibilità
Posted by fidest press agency su lunedì, 15 Maggio 2023
Napoli, 16 maggio 2023, ore 11:30 conferenza stampa presso il Complesso dei SS. Marcellino e Festo, Università degli Studi di Napoli Federico II (Largo S. Marcellino 10). L’evento è promosso dall’Associazione Pancrazio in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Agricole, il Comune di Napoli, l’Università Federico II e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Un modo innovativo, ludico e originale per trattare un tema cosi delicato come quello che colpisce milioni di bambini e adulti in Italia, l’obesità. Le problematiche di sovrappeso e obesità possono causare disturbi cardiovascolari e metabolici, diabete e tumori. Per ridurre il rischio di incorrere in queste patologie è necessario migliorare le abitudini alimentari di adulti e bambini, con l’aumento del consumo di frutta e verdura e la riduzione di zuccheri e proteine di origine animale, in importante incremento negli ultimi anni. Tra tavole rotonde, incontri e confronti, clinici, nutrizionisti, istituzioni e personaggi dello spettacolo si riuniranno per parlare di salute e alimentazione. Interverranno Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II, Nicola Caputo, assessore alle Politiche Agricole della Regione Campania, Marco Rossi-Doria, Presidente Con i Bambini, Giuseppe Morino, Direttore Scientifico del Festival e Maria Teresa Carpino, Presidente Associazione Pancrazio.
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Esce in Italia il libro di Sanderson “Il prezzo della sostenibilità”
Posted by fidest press agency su sabato, 13 Maggio 2023
È uscita la traduzione italiana del libro “Volt Rush” firmato Henry Sanderson, giornalista che ha lavorato in Bloomberg, coautore di China’s Superbank (Bloomberg Press, 2013) e già corrispondente anche per il Financial Times sul tema delle materie prime rare. Il titolo italiano del libro è “Il prezzo della sostenibilità. Vincitori e vinti nella corsa globale all’auto elettrica” (Post Editori), un’opera in cui l’autore esamina e svela i retroscena poco green della corsa all’auto elettrica. La prefazione del libro è firmata da Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes. Per i consumatori, l’auto elettrica rappresenta una scelta etica. È un’idea seducente: possiamo migliorare il mondo cambiando leggermente il nostro stile di vita. Eppure, se ovviamente non si può essere ostili alle tecnologie green, non si può nemmeno essere ingenui. Per far funzionare le auto elettriche ci affidiamo a metalli e minerali: si stima che l’attività estrattiva contribuisca per circa il 10% alle emissioni globali. In più, la transizione verso l’energia pulita ha già acuito le tensioni geopolitiche tra Occidente e Cina. Nell’ultimo decennio, la Cina ha conquistato una posizione dominante sia nelle tecnologie per l’energia pulita, come batterie e celle fotovoltaiche, sia nella catena di approvvigionamento delle materie prime che sostengono tali tecnologie. Il prezzo della sostenibilità racconta di aziende, cresciute nell’ombra, che gestiscono il commercio mondiale di materie prime, di società private cinesi che comprano miniere in Cile, Australia e Indonesia, di grandi aziende automobilistiche come Tesla e Volkswagen. Un libro che aiuta i lettori a porsi le giuste domande sulla transizione dai combustibili fossili, mostrando come quella dei veicoli elettrici è una rivoluzione che impone delle scelte destinate a influenzare sia l’ambiente sia le dinamiche di potere globale. Il libro è stato presentato in occasione del Festival della Green Economy di Parma, durante il quale, sabato 6 maggio, il giornalista inglese ne ha discusso con Silvia Bodoardo, docente Gruppo di Elettrochimica Politecnico di Torino, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e Andrea Pontremoli, amministratore delegato e direttore generale Dallara. Qui il link per rivedere l’evento. La prossima occasione per scoprire il libro sarà mercoledì 24 maggio alle ore 18:30 alla Libreria ItalyPost di Padova. Durante l’evento di presentazione interverranno Stefano Fracasso, autore di “Per un pugno di gradi. Da Vaia all’acqua granda: la svolta energetica per cambiare il Veneto” (Nuovadimensione) e già sindaco di Arzignano (VI) e Antonio Galgaro, docente di Geoscienze Università di Padova, con un intervento dell’autore Henry Sanderson.
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Sostenibilità e PMI. Sicuri che si tratti solo di maggiori costi e regolamentazione?
Posted by fidest press agency su giovedì, 27 aprile 2023
Imprenditori ed esponenti del mondo della finanza si sono incontrati per parlare delle opportunità, per le PMI italiane, che possono derivare dall’integrazione di una strategia di sostenibilità nel proprio modello di business. È quanto avvenuto a Carugate nell’Auditorium di BCC Milano, nel corso dell’evento: “Il percorso per integrare una strategia d’impresa sostenibile”, organizzato da AcomeA SGR, boutique di investimento indipendente italiana, e V-Finance, boutique di advisory ESG appartenente al Polo della Sostenibilità, ospiti della più grande Banca Cooperativa della Lombardia, aderente al Gruppo BCC ICCREA.È ormai evidente, per chi voglia fare impresa, che quella della sostenibilità sia una delle sfide principali per le PMI italiane. Ma in quanto sfida cela anche delle interessanti opportunità. Oggi per poter diventare fornitori di grandi realtà è imprescindibile poter offrire alti standard qualitativi. Non solo. L’accesso al credito sta diventando sempre più legato al grado di sostenibilità dell’azienda stessa. Diventa sempre più importante, quindi, comprendere quale sia il percorso pratico da intraprendere per affrontare questa transizione e trasformarla in un vantaggio competitivo. Su questi temi e molti altri, si sono confrontati Marco Ruspi, Head of ESG e Sales Manager di AcomeA SGR, Salvatore Amitrano, CEO di V-Finance, Bruno Paneghini Presidente e Amministratore delegato di Reti spa, Giovanni Dal Lago, Vice Presidente e Ceo di Officina Stellare. Per BCC Milano ha partecipato Enrico Barteselli, Chief Financial Officer. Grazie all’intervento dei fondatori delle due società quotate partecipate da AcomeA, gli imprenditori ospiti della banca hanno riflettuto su come possano intraprendere questo percorso in prima persona.
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Individuare i temi chiave della sostenibilità per il futuro
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 aprile 2023
A cura di Pauline Grange, Gestore di portafoglio di Columbia Threadneedle Investments Oggi la sostenibilità e la digitalizzazione permeano ogni settore economico, non solo quello tecnologico, e questa condizione, sommata a un’inflazione strutturalmente più elevata, offre opportunità di crescita strutturale del mercato. Sebbene le tendenze macro continuino a dominare attualmente i mercati finanziari, riteniamo di poter offrire agli investitori solidi rendimenti a lungo termine individuando le aree interessate dai maggiori cambiamenti. La recente crisi energetica ha conferito un carattere d’urgenza alla transizione green. Tuttavia, ci troviamo ancora agli esordi, in quanto per consentire l’azzeramento delle emissioni nette globali gli investimenti verdi dovrebbero raggiungere una media di oltre tre volte superiore, rispetto al livello finora raggiunto, entro la fine del decennio. Le politiche energetiche globali introdotte nel 2022 si concentrano non solo sulla decarbonizzazione ma anche sulla sicurezza energetica, come il piano europeo RePowerEU e l’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense.La Cina, grazie ai colossali investimenti effettuati nell’ultimo decennio, domina le filiere produttive delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici (VE) a livello mondiale. Nel 2022 ha investito 546 miliardi dei 1.100 miliardi di dollari di investimenti totali globali effettuati nell’ambito della transizione energetica. L’IRA è la risposta degli USA a queste cifre. La legge statunitense prevede un pacchetto di incentivi finanziari e crediti d’imposta per localizzare la produzione di tecnologie pulite, tra cui l’energia rinnovabile, l’idrogeno verde, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e i veicoli elettrici. Tuttavia, l’Europa teme che l’IRA dirotti la spesa per investimenti green verso gli Stati Uniti, consentendo agli USA di superare l’Europa nella corsa verso l’ecocompatibilità. Ci aspettiamo quindi che l’Europa introduca incentivi analoghi.La crisi energetica del 2022 ha messo in risalto l’importanza del poter disporre di fonti energetiche economiche e affidabili. Purtroppo, la realtà è che gli attuali limiti delle tecnologie di stoccaggio impediscono un’effettiva transizione ad una rete energetica alimentata al 100% da fonti rinnovabili senza il rischio di blackout. Di conseguenza, c’è una crescente accettazione del ruolo che l’energia nucleare dovrà svolgere per implementare una rete energetica affidabile e a basse emissioni di carbonio. Secondo Goldman Sachs, nel prossimo decennio l’effetto combinato delle politiche verdi americane ed europee potrebbe convogliare all’incirca 6.000 miliardi di euro di capitali nell’energia pulita. A nostro avviso, un contesto del genere potrà mettere in moto un super- ciclo di investimenti in conto capitale nell’energia rinnovabile e nelle infrastrutture necessarie ad elettrificare le nostre economie.I veicoli elettrici si sono rivelati una tecnologia dirompente in grado di far tornare a crescere un settore diventato anemico. Nonostante le carenze nell’offerta di veicoli elettrici verificatasi nel 2022, la quota dell’elettrico sulle vendite di auto nuove ha continuato ad aumentare. Di fatto, i veicoli elettrici sono passati dall’1% delle vendite globali di veicoli nuovi nel 2016 a circa il 14% nel 2022, e la Cina resta in cima alla classifica in termini di tassi di adozione. Mentre gli Stati Uniti, pur essendo rimasti indietro nell’adozione di veicoli elettrici, dovrebbero registrare un’accelerazione della domanda nel 2023, quando le sovvenzioni per VE introdotte dall’IRA cominceranno ad avere effetto. Con l’aumento della concorrenza, i produttori hanno cominciato a tagliare i prezzi: Tesla li ha ridotti fino al 20% a gennaio, mentre Ford e General Motors hanno abbassato i prezzi per poter risultare idonei al credito d’imposta federale. La globalizzazione ha avuto effetti notevolmente deflazionistici negli ultimi decenni, in quanto la maggior parte della produzione è stata trasferita in Paesi dove l’accesso alla manodopera e a fattori produttivi più economici ha reso meno costoso il processo produttivo di beni. Un altro binomio chiave è, infine, quello tra tecnologia e sostenibilità: la tecnologia svolge un ruolo cruciale nel consentire alle aziende di raggiungere i propri obiettivi ambientali promuovendo un uso più efficiente delle risorse. Sotto questo aspetto, riteniamo molto interessanti le società tecnologiche che forniscono infrastrutture a supporto di questa trasformazione digitale, tra cui le aziende nel ramo cloud (Microsoft ed Equinix) e i produttori di semiconduttori (ASML, TSMC e Nvidia), nonché le aziende che realizzano software di progettazione come Trimble e Autodesk e offrono soluzioni digitali a settori tradizionali come l’edilizia e l’agricoltura. (abstract by http://www.columbiathreadneedle.it
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La sostenibilità aziendale al servizio dei territori”
Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2023
Roma martedì 18 aprile, presso la sede dell’Università Luiss Guido Carli, a partire dalle 9:30 si terrà la nuova edizione del “Corporate Sustainability Hub 2023. La sostenibilità aziendale al servizio dei territori” organizzato da 24 Ore Eventi, con Il Sole 24 Ore e Radio24, in collaborazione con Core e con il contributo di Università Luiss Guido Carli, partner scientifico. I lavori saranno aperti dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin con un intervento sugli investimenti mirati e sostenibili come opportunità per lo sviluppo dei territori. Tra gli altri, interverranno anche Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel; Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola; Luigi di Marco, Membro Segreteria Generale ASviS; Roberto Tundo, Chief Technology, Innovation & Digital Officer Gruppo FS Italiane e Eugenio Santagata Chief Public Affairs & Security Officer Tim e CEO Telsy S.p.A.
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All’Università di Parma due giornate su agroecologia e sostenibilità
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2023
Giovedì 13 e venerdì 14 aprile, all’Università di Parma, due giorni dedicati all’agroecologia e alla sostenibilità ambientale con Miguel Altieri e Clara Nicholls, docenti dell’Università della California, Berkeley. L’iniziativa è organizzata dal docente Unipr Filippo Arfini, coordinatore del corso di laurea magistrale in Economia e management dei sistemi alimentari sostenibili. I due studiosi incontreranno giovedì alle 14.30 le studentesse e gli studenti del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità ambientale (SCVSA) in un dialogo intitolato “Agroecologia: principi e pratica” (Campus Scienze e Tecnologie, Aula congressi Plesso Aule delle Scienze) e colleghe e colleghi dello stesso Dipartimento per definire strategie di cooperazione futura nell’ambito di progetti di sostenibilità ambientale.Nella mattinata di venerdì, alle 10, nell’aula K8 del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (Via Kennedy, 6) è in programma la tavola rotonda “Food security e cambiamenti climatici: la risposta dell’agroecologia per la provincia di Parma”, in cui interverranno Mattia Prayer Galletti (ex Lead Technical Specialist, International Fund for Agricultural Development – IFAD), Valtiero Mazzotti (Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, Regione Emilia-Romagna), Dario Fornara (Research Director of EROC – Davines Group), con Marianna Guareschi e Filippo Arfini (Università di Parma). L’incontro è aperto al pubblico. Al termine è previsto un picnic alla Picasso Food Forest con Miguel Altieri e Clara Nicholls. Per permettere la partecipazione ordinata è richiesta la registrazione al link https://urly.it/3tnzd Sempre venerdì Miguel Altieri e Clara Nicholls saranno accompagnati a visitare iniziative agroecologiche del territorio dall’associazione Parma Sostenibile: il mercato contadino Mercatiamo, in Piazzale Pablo, caratterizzato dalla presenza di agricoltori locali che aderiscono al sistema di Garanzia Partecipata e al sistema di produzione biologica, e a seguire la Picasso Food Forest, conosciuta anche come Fruttorti, il primo esempio di sperimentazione di una food forest urbana e pubblica a Parma.Nel corso delle loro ricerche i due studiosi hanno contribuito all’emergere dell’agroecologia come disciplina che fornisce i principi ecologici di base per lo studio, la progettazione e la gestione di agroecosistemi sostenibili che siano produttivi, conservino le risorse naturali e siano anche culturalmente sensibili, socialmente giusti ed economicamente sostenibili. L’agroecologia è considerata il modello di agricoltura sostenibile del futuro dalla FAO, che insieme a IFAD ne ha applicato i principi in molti Paesi in via di sviluppo.
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Prima indagine nazionale “La Cultura della Sostenibilità in Italia”
Posted by fidest press agency su sabato, 3 dicembre 2022
Responsabilità, impegno concreto, consapevolezza e fiducia nel futuro. È una fotografia dai contorni ben definiti e chiari quella che ci offre la prima indagine nazionale “La cultura della sostenibilità in Italia”, realizzata da ESG Culture LAB, Osservatorio sul valore del capitale umano nella trasformazione sostenibile, creato da Eikon Strategic Consulting Italia, in collaborazione con il Gruppo Adnkronos. La ricerca è stata presentata oggi a Roma presso il palazzo dell’Informazione, con una tavola rotonda che ha coinvolto le 7 aziende partner del progetto: Banca Ifis, Enel, Gruppo Fs, Ibsa Farmaceutici, Inwit, Philip Morris Italia e Poste Italiane. L’indagine ha riguardato un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1.600 persone, tra i 18 e i 65 anni. È stato utilizzato un questionario narrativo adatto a rilevare gli atteggiamenti spontanei e meno consapevoli. Il risultato migliore si registra sul livello di coinvolgimento personale: il 75% delle risposte racconta un atteggiamento proattivo e impegnato verso gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che investono la vita quotidiana. Stessa tendenza, anche se con una percentuale più bassa (58%), è evidente nei giudizi delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti in ambito professionale. Nella valutazione sul coinvolgimento della propria azienda o organizzazione si conferma una percezione positiva (62%), anche se emerge una polarizzazione tra il 31% che giudica la propria azienda “focalizzata” sugli obiettivi e un 20% che la descrive “indifferente”. Il dato sull’indifferenza fa il paio con il giudizio sul coinvolgimento delle Istituzioni, che il campione intervistato considera meno virtuose. Positivo il 53% delle valutazioni. In generale i giudizi migliorano sia per le aziende che per le Istituzioni quando si parla di ambiente. Nell’area sociale e di governance, positiva, per le aziende, la valutazione della qualità della formazione continua e dell’innovazione tecnologica. Critici i giudizi sulle pari opportunità di carriera, soprattutto da parte del campione femminile. Per le Istituzioni emergono le valutazioni critiche dei più giovani in relazione all’attenzione verso l’occupazione. In tutta la ricerca è forte la polarizzazione dei giudizi tra under 30 e over 50: emerge una sfiducia delle fasce più giovani che si aspettano da aziende e Istituzioni un maggiore coinvolgimento. L’indagine ha indagato anche l’orientamento verso il futuro. I dati confermano una percezione positiva: più di un terzo (39%) del campione ha fiducia nel futuro, pochi sono coloro che si sentono passivi e fatalisti, solo il 9% pensa che gli errori del passato potrebbero ripetersi. Il 25% crede invece che sia possibile imparare dall’esperienza, anche se solo l’8% pensa che “il futuro è adesso”. Tuttavia, solo il 16% del campione immagina il futuro come un progetto collettivo. By http://www.eikonsc.com
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Sostenibilità”, la strada maestra del Catas e del legno arredo Fvg
Posted by fidest press agency su domenica, 20 novembre 2022
Il 38,7% delle imprese in Friuli Venezia Giulia ha effettuato eco-investimenti nel quinquennio 2017-2021, con un valore di un punto superiore a quello medio italiano (37,6%) e in particolare, nel territorio di Udine, ha investito in prodotti e tecnologie green il 37,4% delle imprese e in quello di Pordenone il 43,1%. Per quanto riguarda i cosiddetti “green jobs”, raggiungono il 38,9% del totale i contratti attivati per professionalità legate al mondo della sostenibilità, quasi cinque punti percentuali più che a livello italiano (Rapporto GreenItaly 2022). Quello della sostenibilità è un trend fondamentale e fortunatamente in crescita: attraverso la creazione di valore per l’ambiente, crea anche valore per le imprese e per chi vi opera. Ed è un trend che conoscono bene al Catas di San Giovanni al Natisone, riconosciuto quale primario laboratorio, a livello italiano e internazionale, di prova e ricerca applicata per il comparto, centro tecnologico nel quale la Camera di Commercio Pordenone-Udine, socia di riferimento, ha voluto organizzare l’incontro “Parola d’ordine: sostenibilità”. L’approfondimento, dedicato in particolare alle imprese e alle associazioni di categoria, è stato promosso proprio «per mettere in luce – hanno evidenziato il presidente camerale Giovanni Da Pozzo e la presidente Catas Lucia Piu in apertura dei lavori – come il laboratorio friulano si stia impegnando su questo fronte, dal punto di vista della sostenibilità ecologica, economica e sociale». La sua attività quotidiana, infatti, consente alle imprese del settore di mettere in campo una serie di verifiche sui propri prodotti, che garantiscono sicurezza, funzionalità e durata ai materiali e al bene finale. Ma non solo. Come hanno spiegato il direttore generale Franco Bulian e la referente marketing di Catas Serena Petaccia, il laboratorio è impegnato nell’offrire alle imprese che vi si rivolgono il Life Cycle Assessment, con cui Catas misura l’impatto ambientale di un prodotto o servizio, secondo standard riconosciuti a livello mondiale.
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Industria e sostenibilità ecologica. Il governo ragiona al contrario?
Posted by fidest press agency su venerdì, 11 novembre 2022
Siamo prosssimi al soffocamento e, con l’aggiunta che il 15 novembre sul Pianeta saremo 8 miliardi. Aggiungiamo l’emergenza energetica e la necessità di mantenere/riattivare, pur temporalmente, alcuni sistemi fossili… siamo prossimi alla “canna del gas”. E il neo-ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sembra proprio che ragioni al contrario: “E’ necessario rendere la transizione ecologica compatibile con le pesanti ricadute sul tessuto riproduttivo”, dice in un’intervista al quotidiano La Stampa. Sembra quasi che le politiche europee (e gli stanziamenti) non siano esistiti. Anzi, gli stanziamenti si intende utilizzarli al contrario di come dovrebbe essere. Non è la conversione ecologica che si deve adeguare all’industria (inquinante!), ma è quest’ultima che si deve adeguare al necessario cambiamento ecologico. Comprese le linee da seguire, occorre modificare l’indudtria, costi quel che costi, il prezzo in gioco è talmente alto che ogni “strategia” come quella del nostro ministro, serve al contrario. Comprendiamo che il ministro cerca di far fede al suo dicastero e al nuovo nome che gli è stato assegnato, ma non c’è “made in Italy” o “imprese nazionali” che reggano di fronte all’urgenza del cambiamento. Quello che rileviamo non è un mero gioco linguistico, ma un’impostazione senza la quale si gioca al contrario. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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Nice presenta il primo Bilancio di Sostenibilità
Posted by fidest press agency su domenica, 30 ottobre 2022
Oderzo, Treviso. Non solo i principali impatti economici, sociali e ambientali dell’azienda, ma anche le caratteristiche del modello imprenditoriale globale, che punta sempre di più sullo sviluppo sostenibile: tutto questo è il primo Bilancio di Sostenibilità in cui Nice, leader globale nei settori dell’Home & Building Management e Security, illustra il suo impegno concreto in un anno importante della sua storia, il 2021, e delinea la strategia fino al 2025.Lo scorso anno, infatti, l’azienda ha allargato i propri confini acquisendo la società americana Nortek Security & Control, oggi Nice, innescando così un processo che sta contribuendo a rimodellare non solo le dimensioni e il perimetro del Gruppo, ma anche la natura delle attività aziendali. Nel 2021 è stato infatti lanciato il programma dedicato alla transizione sostenibile secondo i pilastri Environmental, Social e Governance (ESG), riconosciuti a livello internazionale come aspetti chiave dello sviluppo sostenibile. Questi, uniti al pillar Product, corrispondono alle quattro macro aree di analisi del Bilancio di Sostenibilità.
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Roma Forum Sostenibilità del Sole 24 Ore
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2022
Roma mercoledì 26 ottobre, a partire dalle ore 14:30, si terrà il Forum Sostenibilità organizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con la Santa Sede: l’incontro – che si svolgerà a Roma presso il Centro congressi Augustinianum in Via Paolo VI, 25 – ha l’obiettivo di mettere a confronto esperti, aziende e istituzioni per definire quali azioni implementare per trovare un giusto equilibrio tra impresa, sviluppo, innovazione, strategia e responsabilità.Nel corso dell’evento verranno anche assegnati i riconoscimenti del Premio “Impresa Sostenibile”, anche questo nato dalla collaborazione tra Il Sole 24 Ore e il Vaticano: il premio intende scoprire e dare volto a storie di PMI italiane che hanno messo in campo processi virtuosi adottando nuove soluzioni, più sostenibili, per far fronte alle crisi inedite di questi anni, affinché il loro percorso sia stimolo ed esempio per il rilancio del sistema economico e sociale italiano.Interverranno tra gli altri il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Nunzio Galantino, Presidente Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica Città del Vaticano, Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria, Massimo Tononi, Presidente Banco BPM, e Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita.
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Quando la Cultura incontra la Sostenibilità
Posted by fidest press agency su sabato, 22 ottobre 2022
Il XIII Rapporto di Civita, che ha indagato quest’anno il ruolo che la Cultura gioca all’interno delle pratiche di sostenibilità intraprese dalle aziende e nell’ambito delle politiche museali, dopo la presentazione di Roma tenutasi con successo lo scorso 4 luglio presso la sede dell’Associazione Civita è approdato questa mattina allo STEP FuturAbility District di Milano.All’evento di presentazione del Rapporto, edito da Marsilio Editori e realizzato grazie al sostegno di IGT, dopo i saluti di Cristina Paciello – Head of STEP FuturAbility District, hanno partecipato Simonetta Giordani – Segretario Generale Associazione Civita, Alfredo Valeri – Responsabile Ricerca Centro Studi Associazione Civita, Mauro Del Barba – Presidente AssoBenefit, Barbara Terenghi – EVP Sustainability Edison, Oscar di Montigny – Chief Innovability & Value Strategy Officer Banca Mediolanum (da remoto), Gianluca Ansalone – Head of Public Affairs & Sustainability Novartis, con la moderazione di Cristina Favini – Chief Design Officer & Strategist Logotel e conclusioni da parte dell’Assessore del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
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“Festival della Sostenibilità”
Posted by fidest press agency su lunedì, 29 agosto 2022
Roma, dal 2 al 18 settembre 2022. organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Sunrise 1 in collaborazione con tante altre associazioni in network. Il Festival, che ha vinto l’Avviso Pubblico “Estate Romana” per il triennio 2020 – 2022. L’iniziativa prevede per le sue ultime due settimane di programmazione un articolato calendario di appuntamenti: laboratori per bambini, installazioni e opere innovative di Urban Art, l’esposizione di opere d’arte e di riciclo creativo, show cooking del recupero, tour guidati, giochi green & educational. Tutte le attività di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità sono gratuite. Unico requisito per partecipare a questa edizione è stato realizzare un’opera che doveva avere come concept: “A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini – Uno sguardo al futuro per risvegliare le coscienze, partecipare al cambiamento, raggiungere il benessere collettivo e individuale con equità e in modo sostenibile”. Sino a domenica 11 settembre 2022, dalle ore 10.00 alle ore 21.00, anche Contesteco Exhibition, in cui molti artisti emergenti e non hanno presentato, fuori concorso, alcune opere d’arte e di design, corti e fotografie, dedicate ai concetti di sviluppo sostenibile del pianeta. In questo contesto è stata allestita l’Esposizione Fotografica Obiettivo Terra, organizzata dalla Fondazione UniVerde e dedicata al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che compie 100 anni celebrati all’Auditorium Ennio Morricone alla presenza del Presidente Mattarella.
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ESG e istituzionali: la gestione attiva può migliorare la sostenibilità del portafoglio mantenendo un elevato profilo rischio/rendimento?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 22 giugno 2022
A cura di Marco Ghilotti, Senior Manager Institutional Clients e Gabriele Susinno, Senior Client Portfolio Manager QUEST Global Equities, Pictet Asset Management. Se è vero che l’esclusione può essere considerata già una forma di engagement, in fase di costruzione di portafoglio gli investitori non potranno più affidarsi esclusivamente a esposizioni tradizionali al beta per ottenere rendimenti accettabili. Di fronte a un periodo particolarmente complesso come quello attuale, la componente di selezione ESG si deve necessariamente accompagnare ad un ulteriore filtro “attivo” di valutazione degli asset di rischio. Ne consegue che qualsiasi cashflow proveniente da una acquisizione o da un progetto di un’impresa ricompresa nel benchmark ha, per l’azionista, un valore attuale superiore a quello che avrebbe se l’azienda non fosse inclusa in un benchmark. Lo stesso fenomeno di amplificazione si osserva nella valutazione di fusioni e acquisizioni, spin-off e IPO. Se ciò fosse confermato, capovolgerebbe il risultato standard della finanza aziendale secondo cui il valore di un investimento è indipendente dall’entità che lo valuta. Alcuni manager attivi potrebbero non volere o essere invitati a non deviare troppo dall’indice, per evitare risultati difficilmente spiegabili; nell’ottica di una adeguata diversificazione, un manager attivo che pensasse, per qualsiasi ragione, che le aziende Apple, Tesla o Microsoft siano le migliori opportunità, ma non riflesse nelle valutazioni di mercato, difficilmente potrà far fruttare quell’intuizione rispetto all’indice, a meno che non acquisti una quantità eccessivamente importante di quelle stesse azioni.Con il passare del tempo, la “moda passiva” ha accumulato rischi sistemici amplificati e ha reso gli investitori attivi una buona fonte di diversificazione, in particolare contro selloff futuri. Nel tempo, infatti, il rischio di concentrazione si materializza in un’instabilità sistemica realmente messa alla prova dal rallentamento del ciclo economico. Rialzo dei tassi, inflazione ai massimi storici degli ultimi quaranta anni e inversione della correlazione tra obbligazioni e azioni stanno mettendo a dura prova i paradigmi di investimento consolidati nei primi decenni del terzo millennio.Tra le strategie utilizzate spiccano l’integrazione ESG (25.000 miliardi) e il negative screening (15.000 miliardi). Se guardiamo però ai tassi composti di crescita, l’integrazione dal 2016 è aumentata del 25% su base annua, mentre il negative screening è rimasto fermo (0%).Se è vero che l’esclusione può essere considerata già una forma di engagement e di selezione attiva, in fase di costruzione di portafoglio gli investitori non potranno più affidarsi esclusivamente a esposizioni tradizionali al beta per ottenere rendimenti accettabili. Per quanto attiene gli investitori istituzionali italiani, la pandemia ha avuto un ulteriore impatto sulla sensibilità agli aspetti ESG. Il mercato, infatti, considera sempre di più gli impatti sociali e ambientali dei prodotti finanziari e degli approcci di investimento, oltre alle performance finanziarie. Secondo la terza indagine “Esg ed Sri, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”, i gestori hanno dichiarato di voler investire maggiormente in quest’ambito attraverso i fondi d’investimento alternativi (il 91% dichiara che aumenterà l’esposizione), ma anche con fondi d’investimento tradizionali (34%), Fia immobiliari (20%) ed Etf (20%).Il 56% degli enti ha dichiarato di adottare una politica d’investimento sostenibile. Al momento i dati sulla ripartizione tra attivo e passivo non sono noti, in particolare per quanto riguarda la componente azionaria dei portafogli istituzionali, ma è ragionevole stimare che l’approccio passivo abbia superato quello attivo e sia in continua crescita. Ne risulta che, di fronte a un periodo particolarmente complesso come quello iniziato nel 2022 e molto probabilmente destinato a proseguire nel 2023, la componente di selezione ESG si deve necessariamente accompagnare ad un ulteriore filtro “attivo” di valutazione degli asset di rischio. Crescita dell’inflazione, andamento del settore delle commodity, rischi geopolitici e protrarsi del conflitto in Ucraina, senza dimenticare il persistente rischio legato della pandemia, sono solo alcune delle variabili che stanno sempre più entrando in gioco in questo scorcio d’anno.È pertanto interessante notare la tendenza in corso verso la costruzione di portafogli che assumono la configurazione, ove possibile e permesso agli investitori istituzionali, degli endowment internazionali. Come detto, sarà necessario assumere maggiori rischi privilegiando la ricerca dell’alfa, più che del beta. (abstract by http://www.bc-communication.it)
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La sostenibilità dell’agricoltura
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2022
Il ricorso a nuove tecnologie che modificano il patrimonio genetico delle piante dovrebbe essere improntato a criteri di massima prudenza e, più in generale, non dovrebbe rappresentare la strada maestra per rendere il primo settore sostenibile – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nuovi studi a livello europeo stanno accreditando la sicurezza delle nuove tecniche genomiche (Ngt). Queste ultime prevedono il miglioramento genetico delle colture che diventerebbero così più resistenti ai fitofarmaci e più ricche sotto il profilo nutrizionale.Alla luce di questi sviluppi si invoca da più parti una revisione della normativa europea che disciplina gli Ogm – continua Tiso. Se è bene che il dibattito e la ricerca scientifica facciano il loro corso, si ha la netta impressione che sotto la forte pressione dell’agroindustria l’Europa sia tentata di imboccare una scivolosa scorciatoia per centrare gli obiettivi del Green Deal. Il ricorso all’innovazione, infatti, non può e non deve escludere una profonda revisione dei processi produttivi che rendano l’intera filiera sostenibile.Abbiamo già le risorse e le conoscenze per trasformare l’agricoltura europea. Per quanto possa apparire paradossale, se utilizzata in modo distorto la ricerca scientifica può finire per frenare una reale conversione agroecologica, permettendo ai vecchi sistemi di produzione e di sfruttamento di sopravvivere. Se ci sarà un reale cambiamento dell’agricoltura, non avverrà nei laboratori ma grazie all’affermarsi di una nuova visione della produzione e del consumo.
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Progetto “Electric Path”: Una partnership pubblico-privato all’insegna della sostenibilità ambientale
Posted by fidest press agency su sabato, 23 aprile 2022
Roma Martedì 26 Aprile 2022, ore 11.00 Novo Nordisk, Via Elio Vittorini, 129.“Electric Path” è il progetto di sostenibilità ambientale grazie al quale vengono installate infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici (IDR) nei parcheggi di diversi ospedali italiani. L’iniziativa, realizzata da Novo Nordisk nell’ambito del programma internazionale Circular for Zero, è parte della strategia dell’azienda danese per azzerare l’impatto ambientale entro il 2030.Nell corso dell’incontro, verranno trattati, con gli ospiti, gli importanti aspetti del valore aggiunto della partnership pubblico-privato e dell’impegno della Regione Lazio nella sostenibilità ambientale come valore per la salute.Intervengono: Alessio D’Amato, Assessore Sanità e integrazione Socio-Sanitaria Regione Lazio Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Presidente Circular Economy Network Narciso Mostarda, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma Drago Vuina, General Manager e Corporate Vice President Novo Nordisk Marco Salvini, External Affairs Senior Director Novo Nordisk
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Primo Report di Sostenibilità di Almawave
Posted by fidest press agency su martedì, 30 novembre 2021
Il CdA di Almawave, società italiana quotata sul mercato Euronext Growth Milan (Ticker: AIW), leader nell’Intelligenza Artificiale (AI), nell’analisi del linguaggio naturale e nei servizi Big Data, ha approvato oggi il primo Report di Sostenibilità della società.Si tratta di uno strumento rivolto agli stakeholder dell’azienda che da un lato illustra l’approccio di Almawave alla sostenibilità, in tutte le sue sfaccettature, toccando tematiche legate alla Governance, agli Impatti ambientali fino a quelli sociali e legati alla Trasformazione digitale etica; dall’altro rendiconta le attività svolte negli ultimi anni in questi ambiti, con riferimento specifico alle annualità 2019 e 2020, ponendo allo stesso tempo gli obiettivi per il prossimo futuro.Il Report costituirà un appuntamento annuale per la rendicontazione delle performance non finanziarie, con l’obiettivo di aumentare di anno in anno il numero e la qualità delle informazioni sulla società. Il documento è redatto secondo gli standard più accreditati a livello internazionale, i GRI (Global Reporting Iniziative), per consentire una lettura più agevole secondo una metrica che è stata adottata dalla maggior parte delle imprese e per garantire la comparabilità con altri operatori del settore dell’Information Technology.Il documento consente di identificare, misurare e monitorare gli impatti di sostenibilità più rilevanti, sia per l’azienda che per i propri principali stakeholder. I contenuti del Report di Sostenibilità sono stati sviluppati su quattro aree tenendo conto dell’impatto generato da Almawave sull’ambiente, le persone e l’economia nella catena del valore. Si tratta nello specifico delle aree Governance, Impatti ambientali, Impatti sociali e Trasformazione digitale etica. Queste si declinano tramite specifiche tematiche e conseguenti azioni, quali: – Area Governance > compliance, etica, integrità e anticorruzione; continuità del business e data security; tutela della proprietà intellettuale – Area Impatti ambientali > consumi energetici e lotta al cambiamento climatico – Area Impatti sociali > valorizzazione del capitale umano, attrazione e fidelizzazione dei talenti; benessere, salute e sicurezza sul lavoro; diversity e leadership al femminile; aspetti sociali lungo la catena di fornitura – Area Trasformazione digitale etica > impatto del business sulla sostenibilità; contributo all’innovazione e alla transizione digitale del Paese; privacy dei dati dei clienti; digitalizzazione dei processi aziendali ed efficientamento del lavoro; umanizzazione della tecnologia. Con questo documento, inoltre, Almawave intende dare evidenza di come le proprie attività e i progetti di business contribuiscono a rendere la tecnologia democratica e inclusiva, interpretandola e mettendola al servizio dei clienti e dei cittadini. Si tratta di soluzioni innovative che beneficiano delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo, e che conferiscono ad Almawave un ruolo di leadership sul mercato dell’intelligenza artificiale (IA) e dei servizi digitali.La Trasformazione Digitale è un impegno che si concretizza con investimenti rilevanti e costanti dell’azienda finalizzati anche ad integrare all’approccio di mercato i 7 principi per un’Intelligenza Artificiale sostenibile definiti a livello Europeo. AIW-Report-sostenibilità-WEB.pdf (almawave.it)
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“L’agricoltura italiana si colloca in posizioni di avanguardia in termini di sostenibilità ambientale”
Posted by fidest press agency su sabato, 27 novembre 2021
Rappresentando appena il 7 per cento delle emissioni nazionali come emerge dai dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) contro il 44,7 dell’industria e il 24,5 dei trasporti. Per questo, auspichiamo che le politiche di contenimento delle emissioni di anidride carbonica vengano programmate e condivise con il settore agricolo e quello della pesca, in modo da evitare eventuali conseguenze negative che possano mettere a rischio la capacità produttiva e la sicurezza alimentare”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura e relatore del parere approvato oggi all’unanimità al ‘Piano per la transizione ecologica’, frutto del lavoro collettivo del Comitato interministeriale della transizione ecologica (Cite) nell’ambito del Green Deal, il programma europeo per una nuova crescita sostenibile dell’Unione europea finalizzato a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.“In linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pertanto – aggiunge Gallinella – è importante lavorare per raggiungere diversi traguardi: rinnovare il parco delle macchine agricole circolanti nonché il rinnovo della flotta peschereccia; promuovere lo sviluppo da fonti rinnovabili scongiurando il consumo di suolo agricolo; potenziare ulteriormente le linee di investimento dedicate allo sviluppo degli impianti di biogas e biometano; incentivare lo smaltimento delle coperture di amianto”.“Inoltre è necessaria una strategia multisettoriale per la gestione delle foreste come chiave principale per lo stoccaggio della CO2, incrementare la capacità di stoccaggio della risorsa idrica e investire per interventi di manutenzione dei canali irrigui nonché sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie innovative per migliorare il contenimento degli incendi” conclude.
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“Oncologia Mutazionale in Italia: sviluppo, organizzazione e sostenibilità”
Posted by fidest press agency su martedì, 16 novembre 2021
“Questa non è la prima sessione di lavoro che stiamo facendo sul cancro, abbiamo in questa sede avviato un percorso, è il quinto evento che facciamo su malattie croniche e cancro alla luce delle sfide che abbiamo di fronte, una parte di sfida ci arriva dal Covid, dall’altra parte abbiamo le grandi opportunità che ci si aprono con il PNRR, dove sono previsti numerosi investimenti”. Lo dice l’on. Beatrice Lorenzin, coordinatore Health & Science Bridge del Centro Studi Americani, durante l’evento “Oncologia Mutazionale in Italia: sviluppo, organizzazione e sostenibilità”, in collaborazione con Edra. “Un tema molto importante – spiega Lorenzin – è il cambio di approccio da parte delle Regioni che deve essere accompagnato da un cambio di approccio anche del MEF, perchè se attraverso i molecular tumor board il paziente è gestito da un pool che decide una particolare procedura, è evidente che non può sottostare alle regole del trasferimento del paziente, significa pure che entriamo in un’ottica diversa in cui dobbiamo garantire a tutti le terapie migliori, ma con una logica più nazionale e diversa rispetto alla logica che abbiamo avuto fino ad adesso della mobilità attiva e modalità passiva. L’innovazione scientifica con cui noi abbiamo a che fare – conclude Lorenzin – non solo ci sta chiedendo di cambiare i sistemi regolatori e di trasformare i modelli organizzativi ma anche di cambiare l’approccio che abbiamo avuto negli ultimi 15/20 anni rispetto a cosa fa ogni singola Regione per garantire quell’accesso alle terapie”.
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