E sono tutti in attivo. Perché dall’inizio del 2023 sono oltre mille le cause vinte nei Tribunali, con più di 5 milioni di euro di risarcimento complessivi fatti avere a migliaia di lavoratori, sempre assistiti dai legali del giovane sindacato. Solo l’ultima settimana ha fatto sorridere 70 docenti e Ata, ai quali sono stati in tutto destinati quasi 150.000 euro. A partire da Modena e Palmi, dove il Tribunale ha dato ragione a due insegnanti precari che hanno presentato ricorso per la mancata presenza in busta paga della Retribuzione professionale docente (circa 170 euro mensili): il giudice ha deciso di fare avere dei risarcimenti di tutto rispetto, pari a 4.037 e 5.629 euro. Da segnalare, sempre negli ultimissimi giorni, oltre 5.300 euro assegnate ad un supplente dal Tribunale di Ivrea, al quale è stato in questo modo risanato il danno procurato durante il periodo di precariato. Ci sono anche i 3.910 euro recuperati a Biella, a seguito della mancata applicazione degli scatti nello stipendio di un supplente, il quale, una volta accertato quel diritto, si è visto pure rivalutare in un’unica soluzione la ricostruzione di carriera e lo stipendio attuale.Tra le altre sentenze vinte dall’organizzazione rappresentativa, si registra il recupero dell’indennità sostitutiva per le ferie mai usufruite ma nemmeno mai pagate dall’amministrazione a maestri e insegnanti precari che hanno stipulato dei contratti a termine. Sempre a beneficio di diversi supplenti, l’Anief ha vinto decine di cause per il recupero totale della Carta del docente, che la Legge 107/2015 continua erroneamente ad assegnare solo agli insegnanti di ruolo, sempre grazie al ricorso gratuito presentato dagli avvocati dell’Anief (anche in modalità collettiva). Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, sostiene che “alla luce delle tantissime cause vinte nelle aule di Tribunale, gli insegnanti e il personale Ata, precari e di ruolo, che si sono visti sottrarre diritti e soldi da leggi sbagliate e amministrazioni sorde, hanno sempre più motivi per contattare le sedi Anief territoriali e verificare con i consulenti del giovane sindacato se vi sono i presupposti per presentare ricorso, non soccombere a determinate ingiustizie e a recuperare somme spesso importanti e con sempre più zeri”.
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L’anno scolastico non è terminato, ma per il sindacato Anief è già tempo di bilanci
Posted by fidest press agency su lunedì, 22 Maggio 2023
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“Gabriele D’Annunzio Iniziato – I Geni del Tempo e le vie del Sole” di Carlo Gentile
Posted by fidest press agency su giovedì, 13 aprile 2023
Con una relazione introduttiva di Luca Valentini. In libreria da aprile 2023 per Stamperia del Valentino. “Obiettivo dello studio sarà di enucleare come nella poetica dannunziana – ed in particolar modo nelle Laudi ma non solo – si ritrovi una particolare forma espressiva, che denomineremo “metrica estatica”, simboleggiante un particolare approccio sacrale ed esoterico del Vate”, scrive Luca Valentini nell’introduzione al volume di Carlo Gentile, “Gabriele D’Annunzio Iniziato – I Geni del Tempo e le vie del Sole”, edizioni Stamperia del Valentino (collana I Polifemi, euro 12,00 – pagg 86). L’articolata e colta prefazione di Valentini e lo studio di Gentile, datato 1948, vanno a indagare gli aspetti misterici celati nell’opera e nella vita di Gabriele D’Annunzio, prima posto sugli altari della cultura patria, poi ostracizzato come retorico rappresentante di una cultura reazionaria e fascista, oscurandone i reali, potenti valori letterari e poetici.Questo volume, oltre ad analizzare il vissuto iniziatico del Vate e le interrelazioni con la sua opera, spera di contribuire a infrangere quel muro di silenzio che ha, fino in tempi recenti, oscurato la figura di un gigante della letteratura italiana come del suo pensiero. Collana: I Polifemi Prezzo: € 12,00 Pagine: 86 Dal catalogo: http://www.stamperiadelvalentino.it
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Medicina: Nuovo Indice di Risparmio di Tempo
Posted by fidest press agency su lunedì, 27 febbraio 2023
L’indice mette a confronto i sistemi di 10 Paesi sviluppati, tra i primi e gli ultimi classificati, in termini di tempo risparmiato dai pazienti per ottenere un appuntamento dal medico, andare in farmacia o in ospedale, ordinare i farmaci e accedere alla contraccezione. Essendo il primo database completo di questo tipo, è lo strumento migliore per i consumatori per prendere decisioni informate ed evitare la noia e le complicazioni mediche di una lunga attesa.Chiunque può utilizzare questo elenco per scoprire cosa aspettarsi nel proprio Paese di residenza, sia che si tratti di una malattia cronica sia che si stia per recarsi dal medico di famiglia per un controllo periodico. Gli utenti possono anche prendere nota dei trattamenti offerti all’estero consultando l’indice. I consumatori sono nella posizione migliore per fare le scelte migliori e più sane per se stessi. Possono chiedere al proprio medico un consulto online invece di uno di persona e votare con i piedi se è disponibile un’opzione migliore altrove. Sebbene nessun Paese sia in prima posizione in tutte le categorie, i pazienti cronici in Svizzera risparmiano sette ore e mezza di vita rispetto alle loro controparti in Italia. I pazienti abituali in Australia hanno bisogno di più di un’ora per raggiungere l’ospedale e potrebbero recuperare fino a 5 ore della loro vita all’anno se vivessero invece in Giappone o negli Stati Uniti.
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Essere giovani in un tempo apocalittico
Posted by fidest press agency su giovedì, 16 febbraio 2023
Parma E’ il seminario che si terrà venerdì 17 febbraio alle 17.30 nell’Aula dei Filosofi della Sede centrale dell’Università di Parma (via Università 12).Il seminario sarà il momento conclusivo di un progetto promosso dalla compagnia teatrale Anellodebole, in collaborazione con studenti e studentesse del territorio di Parma, la cooperativa Gruppo Scuola e il Centro Giovani Montanara, finanziato da Fondazione Cariparma, e finalizzato a osservare la relazione che le nuove generazioni hanno con la loro “parte ombra”, ovvero il dolore, la malattia, gli errori, le ferite psico-fisiche e la morte. In questo percorso è stata centrale la considerazione che la “giovinezza sia uno stato dell’anima” riconducibile a tutte le età umane e che ha sempre inglobato le necessità culturali, politiche, sociali ed economiche delle civiltà di riferimento.Durante l’incontro il poeta e filosofo Marco Guzzi, fondatore dei Gruppi Darsi Pace e direttore della collana “Crocevia” delle Edizioni Paoline, terrà una relazione sul tema della giovinezza nei nostri tempi. Interverranno Vincenzo Picone, regista teatrale e fondatore di Anellodebole, Vincenza Pellegrino, docente del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e Internazionali dell’Università di Parma, e Luca Oppici, psicoterapeuta della Cooperativa Sociale Gruppo Scuola.
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I dati sono chiari: l’ultimo anno è stato uno dei più caldi della storia
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 gennaio 2023
Ciò è accaduto non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo, e il livello di anidride carbonica nell’atmosfera il più alto in assoluto. Il numero di eventi meteorologici estremi è aumentato in tutti i continenti, determinando danni ingenti in termini di perdite umane e di distruzioni materiali. Continua il degrado delle condizioni degli ecosistemi in molte aree del mondo. Le tensioni sui mercati internazionali dovute alla guerra in Ucraina sono ancora forti, al di là della discesa del prezzo del gas, spingendo verso l’alto l’inflazione, con effetti devastanti sulle condizioni economiche delle persone già povere o a basso reddito. La pandemia continua a mietere vittime in tutto il mondo, non solo in Cina. La contenuta crescita del Prodotto interno lordo a livello globale e l’aumento dell’occupazione in molti Paesi, anche sviluppati, appaiono decisamente insufficienti per offrire prospettive di miglioramento significativo delle condizioni di vita di centinaia di milioni di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale. Peggiora la condizione dei regimi democratici e cresce il numero dei Paesi che si affida a soluzioni autocratiche, il che determina l’aumento delle azioni di repressione del dissenso. E si potrebbe continuare, ma la conclusione è chiara ed è sotto gli occhi di tutti. Come sottolineato dal segretario generale delle Nazioni unite solo pochi mesi fa, siamo ben lontani dall’inversione di rotta prevista dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, firmata a settembre del 2015 da 193 Paesi del mondo, per “salvare il mondo”.
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Il tempo pieno a scuola: I calcoli di Tuttoscuola
Posted by fidest press agency su giovedì, 8 settembre 2022
Il conto alla rovescia per l’avvio dell’anno scolastico 2022-23 è ormai finito, mentre la campagna elettorale entra nel vivo. Forza Italia parla di tempo pieno nelle scuole di ogni ordine e grado, statali o paritarie, in tutta Italia, mentre il Movimento Cinque Stelle – che non menziona il tempo pieno del programma sintetico che è stato diffuso – affronta l’argomento nel programma integrale, puntando a potenziarlo. Idee che costerebbero, secondo i calcoli di Tuttoscuola, oltre 12 miliardi di euro. Più del Reddito di cittadinanza, per dare un riferimento (costo 9 miliardi l’anno). Secondo i dati ministeriali raccolti da Tuttoscuola, nel 2021/22 il 48,7% delle classi è organizzate a tempo pieno nelle regioni del Centro Nord, mentre nelle regioni del Mezzogiorno è del 20,6%.Generalizzarlo, ossia estendere questo modello alla partecipazione di tutti gli alunni, trasformando tutte le classi a 40 ore settimanali di funzionamento, comporterebbe assumere nuovi docenti e creare nuove strutture e nuovi servizi all’interno delle scuole. Per generalizzare il tempo pieno sono almeno tre i livelli di spesa da affrontare, anche se non facili da quantificare: – il costo del personale docente e Ata (a carico dello Stato); – i costi per i servizi di mensa e di trasporto (a carico dei Comuni); – i costi per nuove strutture o trasformazione di locali (a carico dei Comuni). Tempo pieno: i costi per il personale scolastico.Sulla base della retribuzione iniziale, al lordo degli oneri riflessi a carico dello Stato, i docenti da assumere per generalizzare il tempo pieno in tutte le scuole sarebbero, secondo i calcoli di Tuttoscuola, 38.832 e comporterebbero all’erario circa un miliardo e 244 milioni all’anno; i collaboratori scolastici da assumere sarebbero invece 1.045 e comporterebbero un costo annuo di circa 25milioni. Il tempo pieno: i costi per i servizi. Per il servizio mensa, considerato che mediamente un pasto costa al Comune circa 20/21 euro, e che gli alunni interessati sono circa un milione e 392mila, presenti a scuola per 165 giorni, l’onere complessivo annuo sarebbe di circa 4 miliardi e 759 milioni, in minima parte rimborsati dalle famiglie. Le 7.900 scuole interessate al nuovo tempo pieno potrebbero avere un carico aggiuntivo di spese per il trasporto degli alunni, mediamente intorno ai 50mila euro all’anno, per un ammontare complessivo di circa 395milioni di euro annui. Il costo di esercizio annuale complessivo per lo Stato (stipendi) e per i Comuni (mensa e trasporto) sarebbe in totale di circa 6 miliardi e 423 milioni di euro. Tempo pieno: i costi per le strutture Vi sarebbe poi l’investimento una tantum a carico dei Comuni per ampliamenti delle strutture o per nuove costruzioni (non meno di tre locali per ogni scuola, compreso il refettorio). Stimando in almeno 750 mila euro gli oneri per ogni scuola messa in condizione di accogliere il tempo pieno, la spesa ammonterebbe complessivamente a circa 6 miliardi di euro.Tali spese si andrebbero a sommare ai suddetti costi di esercizio da sostenere ogni anno per 6,4 miliardi, una parte dei quali coperti dai fondi del Pnrr. Per dare un riferimento della rilevanza di questo investimento, il Reddito di cittadinanza è costato nel 2021 quasi 9 miliardi di euro (dati Osservatorio Inps). Tempo pieno: i costi per portare il Mezzogiorno ai livelli del Centro Nord Il PD non parla nel programma di generalizzazione, ma vorrebbe portare il tempo pieno nel Mezzogiorno ai livelli medi del Centro Nord. Per dare attuazione a questa proposta verrebbero trasformate 13.250 classi già funzionanti a tempo normale. In rapporto all’onere di generalizzazione, l’incremento di tempo pieno nel Mezzogiorno comporterebbe la spesa annua per il personale scolastico di 216 milioni di euro, mentre a carico dei Comuni la spesa complessiva iniziale sarebbe di circa un miliardo e 900 milioni. La generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria, tra oneri sia a carico dello Stato che dei Comuni, comporterebbe un costo, in prima applicazione, di 12 miliardi e 423 milioni. La proposta del PD di portare i livelli del tempo pieno del Mezzogiorno alla media delle altre regioni comporterebbe un onere complessivo di 2 miliardi e 112 milioni di euro.L’approfondimento completo sulla generalizzazione del tempo pieno tuttoscuola.com
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Real estate in tempo di inflazione
Posted by fidest press agency su sabato, 2 luglio 2022
A cura di Zsolt Kohalmi, Global Head of Real Estate e Gestore del fondo Pictet – Elevation Core Plus. L’aumento dei prezzi è adesso una preoccupazione globale. E quando l’inflazione si impenna, non sono tanti i posti dove gli investitori possono trovare rifugio. Un riparo parziale può essere offerto dal settore immobiliare, soprattutto in un contesto in cui c’è molta incertezza non solo per quanto riguarda inflazione e crescita, ma anche per questioni commerciali, di geopolitica o legate al Covid. Nei momenti di turbolenza economica, solitamente si guarda ai beni reali (tra cui il mattone) in quanto riserve tangibili di valore. La stessa logica viene utilizzata quando l’inflazione aumenta in modo vertiginoso. Certo, gli immobili non sono una copertura perfetta contro le pressioni inflazionistiche. Nel lungo termine, però, i valori degli affitti e delle proprietà tendono ad aumentare insieme agli altri prezzi, facendo sì che i rendimenti degli investimenti immobiliari mostrino una correlazione positiva con l’inflazione.Naturalmente, nessun periodo storico è uguale all’altro. Ad ogni modo, riteniamo che le circostanze attuali forniscano uno scenario favorevole per il real estate, in particolare se confrontato con quello di altre classi di attività. Le ragioni sono svariate. In primo luogo, sebbene la crescita globale abbia rallentato, nella maggior parte dei settori, si registra una domanda latente di immobili commerciali e residenziali. In secondo luogo, sebbene vi sia incertezza sul fatto che le banche centrali siano in grado di trovare il giusto equilibrio tra controllare l’inflazione ed evitare la recessione, c’è ampio consenso su un punto: l’inflazione dovrebbe essere superiore ai rialzi dei tassi di interesse, soprattutto in Europa. Questo squilibrio è positivo per i governi fortemente indebitati, in quanto svaluta efficacemente il loro onere debitorio. È utile anche per il comparto immobiliare, poiché l’inflazione contribuisce a far salire gli affitti, mentre il costo dei finanziamenti aumenta a un ritmo più moderato. Questa dinamica dovrebbe, a sua volta, contribuire a mantenere un tetto al cosiddetto cap rate (il rendimento di un immobile, misurato come rapporto tra il reddito operativo netto e il valore della proprietà) e supportare i prezzi degli immobili. Anche la flessibilità dei prezzi è importante. Il settore alberghiero si distingue in questo senso, con la possibilità di adeguare il prezzo delle camere d’albergo, ad esempio, su base giornaliera. Naturalmente, molto dipende dal fatto che i consumatori accettino i prezzi stabiliti e, per questo motivo, riteniamo che la ripresa nell’alberghiero non sarà uniforme. Tuttavia, la domanda latente dopo due anni di lockdown e restrizioni dovuti alla pandemia ci fa credere che alcuni segmenti, in particolare quelli di alto livello, dovrebbero reggere bene.La situazione è più complicata nel comparto residenziale. L’aumento dei costi influisce anche sulle fatture per la manutenzione e per la riparazione delle proprietà esistenti. Nell’eurozona, questi costi sono cresciuti molto più rapidamente dell’inflazione headline e degli affitti. L’orizzonte d’investimento è importante. Chi investe per 15 anni gode del lusso relativo del tempo per dare meno peso alle attuali pressioni sui prezzi e concentrarsi sul potenziale a lungo termine del proprio investimento. Chi invece investe su un orizzonte di cinque anni, ad esempio, è sotto una maggiore pressione, ma ha ancora un certo margine di manovra rispetto al sentiment a più breve termine che domina i mercati obbligazionari o azionari. (abstract)
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Il tempo passa per tutti: Vincitori e vinti
Posted by fidest press agency su mercoledì, 8 giugno 2022
Prima o poi, di riffa o di raffa, finirà anche questa guerra maledetta che soffoca la pace in Europa. Bisogna pur dire che dall’ultimo conflitto mondiale ad oggi sono oltre 500 gli scontri fatali che hanno opposto nazioni e fazioni alla ricerca di una inutile supremazia, dimenticando che in presenza di un potenziale atomico tremendo non comanda più nessuno e che viviamo in un perenne equilibrio del terrore. Spingere sulla accelerazione della guerra in Ucraina, come fa una parte dell’Occidente, non solo non aiuta la pace, ma la preclude creando l’illusione di una effimera vittoria che non verrà mai per nessuno dei contendenti e che sta costando molto caro in termini di vite umane, di esodi biblici e di economie distrutte. Non parliamo poi dei riflessi pesanti sul circondario europeo, già afflitto dal perdurare di una crisi economica asfissiante, e sul continente Africano con tutte le conseguenze sul piano delle risorse energetiche ed alimentari. La pace non è un miraggio più o meno miracoloso per la quale basta pregare: essa è un esito necessario e permanente per consentire la normale convivenza civile e per superare le pretese dei nazionalismi duri a morire e sempre all’erta sul fronte dell’oppressione. La pace non è a portata di mano e non esiste una pace “prête à porter” come quella ricercata dalla Francia, dalla Germania e persino dall’ultima ritardataria che è l’Italia: sono solo tentativi generosi, ma anche infantili, perché non tengono conto delle cause profonde alla radice di questo ennesimo bagno di sangue. Una realtà è stata davvero messa in luce da questa condizione di lotta tra due popoli fratelli: l’Europa non c’è, non batte colpo, è ininfluente: come dire, inutile. Altro che Unione Europea: basta un veto e ogni decisione viene bloccata. Le sanzioni sono l’ennesimo esempio d’incapacità a dialogare tenendo conto di ogni singolo angolo del tavolo di pace. La pace è come la democrazia: è il male minore, non è la soluzione permanente, ma può servire a trovare un sentiero comune di civile sopportazione attenta alla geografia, ma anche alla verità storica. Se si vuole ribaltare ogni equilibrio mondiale prendendo a pretesto i confini del Paese invaso si spinge oltre ogni misura il senso del limite ignorando che v’è anche un dopo guerra con il quale tutti, dicasi tutti, dovremo fare i conti. Il riarmo dell’Europa è già cominciato, costa carissimo, mentre la costruzione di una pace duratura è qualcosa che galleggia tra la speranza e la chiacchiera da bar. Gli stessi grandi protagonisti che baciano l’anello papale, poi ignorano gli appelli “Urbi et Orbi” della Chiesa. Presto ci domanderemo se valeva davvero la pena inviare armi su armi ed alimentare questa carneficina che disonora l’umanità oppure se era preferibile contenere i danni e parlare veramente di pace, rendere conveniente proprio la pace e non la supremazia. Certo, non si possono ignorare le ragioni di chi è aggredito, ma la lente della Storia prima o poi calerà sulla verità di vecchie aggressioni e di contromisure esagerate fino a quelle annessioni tollerate proprio dallo stesso Occidente che oggi fa finta di non ricordare che il tempo passa per tutti, sia per i vinti che per i vincitori. By Gianfranco Fisanotti fonte: Turismo News n. 712
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Mostra “Tempo di Archè”
Posted by fidest press agency su martedì, 7 giugno 2022
Napoli Vernissage 10 giugno 2022, ore 19:30 FrameArsArtes di Paola Pozzi – Corso Vittorio Emanuele, 525. È il filo rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele Boemio, a cura di Domenico Natale. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati – parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato “silenzio custodito e fama che grida”. «Mi sono reso conto del vuoto che abbiamo dentro e della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale, evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 – probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) – forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato, scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà, a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti». Raffaele Boemio è nato ad Afragola (NA) nel 1952 e si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (NA). Nel 1978 ha fondato con Haebel e Domenico Natale il “Gruppo X/Arte” aderendo al Movimento degli operatori estetici nel sociale. 10 – 24 giugno 2022 Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
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InspiringPR: «È tempo di essere gentili»
Posted by fidest press agency su lunedì, 30 Maggio 2022
Venezia sabato 11 giugno a Venezia, alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista per l’VIII edizione di InspiringPR il Festival delle Relazioni Pubbliche promosso da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e organizzato dalla sua delegazione del Triveneto, in collaborazione con Uniferpi Padova e Uniferpi Gorizia. La gentilezza dà buoni frutti, ovunque la si coltivi e metta in pratica. Con sé stessi, nelle organizzazioni, nelle relazioni con gli altri.Tra gli speaker: Giovanni Albano, direttore del Dipartimento Anestesia e Terapia intensiva degli ospedali Humanitas Gavazzeni e Castelli di Bergamo, Annamaria Anelli, business writer, formatrice e consulente, Giampietro Vecchiato, docente universitario ed esperto di comunicazione per le organizzazioni, Emma Ursich, Group Head of corporate identity di Generali e segretario generale Fondazione Generali The Human Safety Net, l’artista Giorgia Madonno. Daniel Lumera, biologo naturalista, autore bestseller e riferimento internazionale nell’area delle scienze del benessere, della qualità della vita e nella pratica della meditazione, e altri ancora.Evento unico nel suo genere nel panorama italiano, InspiringPR si propone come un incontro di ispirazione e networking dedicato non solo agli addetti ai lavori della comunicazione, ma a chiunque voglia trovare un luogo diverso dal solito in cui accrescere il proprio bagaglio culturale.Assieme alla scaletta di speaker, nella giornata di sabato torna l’InspiringPR Award, il Premio Ferpi per la campagna/azione di Relazioni Pubbliche che si è distinta (nel periodo tra il 1° settembre 2021 e il 30 aprile 2022) per la sua particolare capacità di “ispirazione”. Novità di quest’anno la scelta, da parte della Giuria, di premiare le campagne/azioni classificatesi al primo, secondo e terzo posto. Nelle scorse edizioni il premio è stato conferito a Lavazza, Parole O_Stili, Osservatorio Malattie Rare e al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.Con il rinnovato supporto della famiglia, InspiringPR riconferma anche il premio studio “È il digitale, bellezza!”, in memoria di Adriana Ripandelli (scomparsa a Roma nel 2021), una delle prime persone in Italia ad aver profondamente creduto nella rivoluzione digitale, investendo forza e professionalità in progetti innovativi che hanno illuminato d’ispirazione i propri settori.Il premio è rivolto agli studenti delle Università italiane ed è dedicato a un’innovativa tesi di laurea con focus sulla comunicazione digitale, discussa dal 1° aprile 2021 al 30 aprile 2022. Tantissime le tesi ricevute da tutta Italia, tra le quali è stata già selezionata una ristretta rosa di tre lavori da cui verrà scelto il progetto vincitore. La Giuria è formata dalla Presidente di FERPI Rossella Sobrero, dal Delegato FERPI Triveneto Filippo Nani, dal Consigliere nazionale FERPI Federica Zar, dal Coordinatore Giovani e UniFERPI Mattia Necchio, dal Presidente del Comitato Scientifico di InspiringPR Bruno Mastroianni, dalla giornalista Mariolina Sattanino e dal Chairman and CEO di Mindshare Roberto Binaghi.Main sponsor di InspiringPR è Banca Ifis. Sponsor: Alfasigma, BAT, Coca Cola Italia, Generali, MY PR. Media Partner: Corriere del Veneto, Venezia da Vivere, Wired. Social media partner: CommtoAction, Digital Coach. Partner tecnici: Amarelli, Aperol, Caseificio Sociale Ponte di Barbarano, Congusto, Consorzio Tutela Soave, Domini Veneti, Genuina Hub, Lavazza, Riso Melotti, Villa Piva.Per iscrizioni e maggiori informazioni sull’ottava edizione del Festival è possibile consultare il sito web http://www.inspiringpr.it e i canali ufficiali dell’evento su LinkedIn, Facebook, Twitter, Instagram, Youtube.
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Le forme del tempo
Posted by fidest press agency su venerdì, 20 Maggio 2022
Roma 22 giugno – 31 luglio 2022. Inaugurazione: martedì 21 giugno, ore 18-21 Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano Viale Enrico de Nicola 78. La mostra, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, è un viaggio nel tempo geologico, archeologico e presente. Dopo i primi due capitoli espositivi al Centro Arti Visive Pescheria e nell’antica Sinagoga di Pesaro, Le forme del tempo cerca ora un nuovo legame con le Grandi Aule delle terme romane. La mostra è un’evoluzione del dialogo tra i due artisti, questa volta dedicato al rapporto tra archeologia del paesaggio e archeologia del linguaggio: i due artisti e il curatore hanno immaginato il percorso espositivo come una conversazione tra immagini e spazio archeologico, per un ritorno arcaico alla riflessione e per una profonda ricerca sulla fotografia e sull’atto stesso del guardare.Insieme ai lavori fotografici, Le forme del tempo presenta una selezione di reperti archeologici, scelti con il direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger, con l’intento di creare accostamenti visivi e semantici inaspettati tra le fotografie, le Grandi Aule e i frammenti di tempo riportati alla luce dai magazzini del museo.Come nei precedenti capitoli espositivi le opere dei due artisti sono presentate in un allestimento disegnato per favorire il dialogo con lo spazio archeologico, assorbirne tutte le preziose vibrazioni e offrire ai visitatori un’esperienza culturale originale.La mostra sarà anche una stanza di riflessione dove, durante il periodo espositivo, si terrà un incontro con scrittori e studiosi di archeologia e un laboratorio per bambini in collaborazione con l’associazione Cartastraccia.Le forme del tempo è accompagnata da una pubblicazione edita da Fondazione Malaspina che raccoglie un testo del direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger e una conversazione tra il curatore Alessandro Dandini de Sylva e i fotografi Fabio Barile e Domingo Milella. http://www.museonazionaleromano.beniultural.it
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Mostra: L’inizio del tempo
Posted by fidest press agency su domenica, 13 febbraio 2022
Milano dal 6 marzo al 18 dicembre 2022 Studio Arnaldo Pomodoro – Via Vigevano 3 Con la mostra L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro, il 6 marzo 2022 la Fondazione Arnaldo Pomodoro dà avvio a un nuovo ciclo di Open Studio, allestimenti temporanei negli ambienti dello Studio di Arnaldo Pomodoro che, con cadenza annuale, raccontano e approfondiscono temi e periodi poco conosciuti della ricerca dell’artista, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali. Accanto a L’inizio del tempo, si vedranno in mostra un gruppo di sculture, disegni e studi progettuali – alcuni in prestito dallo CSAC di Parma – e numerosi materiali d’archivio (fotografie, cataloghi, riviste, ritagli stampa, carteggi…), in un allestimento che dà conto della genesi dell’opera e del periodo di attività tra il 1957 e il 1964, fino ad arrivare alla realizzazione del Grande omaggio alla civiltà tecnologica (1960-1964 – 24 × 8 m) per la facciata dell’Università Popolare di Colonia, sintesi poetica tra le indagini su segno-scrittura e segno-materia, del quale vengono esposti gli inediti collage progettuali. Nel Grande omaggio – prima prova dell’interesse e dell’impegno sul piano architettonico e urbano dell’artista – Pomodoro porta nella scultura, sulla vasta superficie di cemento e bronzo, una trafittura di tocchi, incavi, nodi, orme e impronte: un linguaggio illeggibile, ricco di storia, quasi simbolico e al contempo premonitore dei circuiti dei primi “cervelli elettronici”. Visita libera: un giovedì al mese, ore 17:00 (biglietto unico 5€ / ingresso gratuito per gli Under 26).
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Una commedia tutta al femminile: “Tempo al Tempo”
Posted by fidest press agency su lunedì, 3 gennaio 2022
Roma dal 4 al 23 gennaio 2022 Teatro Manzoni Via Monte Zebio 14c Orari serali: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21:00 Pomeridiane: Tutti i sabati pomeriggio ore 17:00 giovedì 6 gennaio ore 17:30 martedì 18 gennaio ore 19:00 giovedì 20 gennaio ore 17:00. uno spettacolo tutto al femminile “Tempo al Tempo” con Alessandra Costanzo, Beatrice Fazi, Antonella Laganà, Marta Zoffoli, per la regia di Paola Tiziana Cruciani. La commedia si apre con l’incontro di due amiche in partenza per il week end. Lungo il tragitto in auto si perdono e trovano ospitalità in uno strano casale abitato da due donne così vintage che sembrano provenire dal passato. In realtà è proprio così! Incredibilmente, forse a causa di un ponte nello spazio temporale, nel rifugio le amiche si ritrovano nel pieno dei rivoluzionari anni settanta. Epoca di grandi battaglie sociali, tra idee di libertà, creatività, innovazioni. Un salto indietro nel passato con l’inevitabile e divertentissimo incontro-scontro tra le quattro protagoniste e le due epoche.
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Un posto Un viaggio nel tempo per ritrovarsi
Posted by fidest press agency su giovedì, 30 dicembre 2021
Novara. Lunedì 24 gennaio ore 18 il Circolo dei lettori, via F.lli Rosselli 20 presentazione del libro di e con Enza Sguazzini Rosso edito da Edizioni Canova con Eleonora Groppetti nell’ambito di Novara si racconta L’autrice cerca di riannodare il filo della memoria per ritrovare il posto dove tutto è iniziato e tutto è accaduto. La forza dei ricordi illumina i luoghi del passato, i volti dimenticati tornano a risplendere nella loro giovinezza.
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Ermanna Montanari: L’abbaglio del tempo
Posted by fidest press agency su martedì, 2 novembre 2021
Collana La nave di Teseo O, pp. 224, 18 euro prefazione di Marco Belpoliti postfazione di Igort. “Mi rattristava la bellezza antica di questa o quella casa di legno e carta di riso, che scorgevo di tanto in tanto nel mio quartiere. Evocava un passato perduto.” Realizzato come un “libro dei segreti”, sul modello di un antico messale, L’abbaglio del tempo è stato scritto dall’attrice e regista Ermanna Montanari per rievocare il mondo della sua infanzia e della sua giovinezza. Piccoli racconti che sono perle di vita condensata, su cui si specchia una terra, un luogo dell’anima, che è quella della sua gioventù, la campagna ravennate, ma che con la sua forza parla a tutti. Ermanna distilla le sue storie, senza mai cercare di levigarle. Racconti da leggere ovunque con tanti gradi di attenzione. Perdendosi e tornando a ritroso a leggere ancora.
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Fabio Furnari: escono in libreria “Il tempo delle Locuste” e “Carlo”
Posted by fidest press agency su lunedì, 1 marzo 2021
Un saggio e un racconto uniti dal tema della ricerca spirituale di Fabio Furnari. Il racconto: Carlo decide di abbandonare il mondo in cui vive per intraprendere un percorso di vita che lo porterà a comprendere il suo passato e a vivere il presente con una nuova consapevolezza. Il personaggio viene colpito da amnesia dissociativa. Troverà nuovi compagni di viaggio che lo guideranno a trovare il proprio centro. Il percorso spirituale e una nuova iniziazione rassereneranno la sua anima. Il saggio: Il Tempo delle Locuste è un saggio che offre una chiave di lettura dell’attualità, del periodo che tutto il mondo sta vivendo. Una finestra sui sistemi di potere e di condizionamento delle masse, un richiamo alla Coscienza, intellettuale e spirituale al tempo stesso. Un invito a riflettere su come gli obiettivi politici, sociali ed economici del Potere possano essere letti con la lente della visione spirituale.Per l’autore: “Il periodo che stiamo vivendo è un grande paradosso, ci impone di valutare le cose anche con una visione diversa. Un virus ha capovolto la nostra realtà, immettendola in uno stato di totale confusione, di caos. La scienza è diventata il centro della nostra esistenza. Dobbiamo avere “fede” nella scienza in ciò che essa ci dice. Però la scienza in questo caso è caduta anch’essa nel caos o meglio i suoi esponenti sono in contrasto, in contraddizione. In questo momento stiamo vivendo, come nelle migliori chiese, una vera scissione nella “chiesa della scienza”. Una parte di essa si arroga il diritto di essere “ufficiale”. Si tratti di un virus creato in laboratorio o sfuggito al controllo poco importa. Il pianeta sta esplodendo perché non lo abbiamo saputo salvaguardare, perché non siamo stati in grado di limitarci e di arginare la nostra prepotenza. La crescita esponenziale della popolazione preoccupa tutti. Questo crea un enorme dislivello tra chi raccoglie la ricchezza e chi invece dovrebbe usufruirne. Il sistema ha fallito su tutti i fronti. Quindi, chi detiene la ricchezza mondiale, quelle poche persone, quelle poche famiglie, corre ai ripari, innescando strategie di ogni genere per contenere i danni e dominare i sudditi inconsapevoli. Questi uomini spregiudicati irrompono quotidianamente nelle case di tutti per influenzare e seminare le proprie idee di panico, di terrore e dirigere la coscienza globale verso l’annichilimento”. Fabio Furnari ha fondato nel 1998 l’Associazione Terre Sommerse casa editrice e discografica di cui è Presidente (www.terresommerse.it ) con la quale organizza concerti e promuove l’attività di nuovi artisti nel campo della musica, della poesia, della pittura, del teatro, e dell’arte in genere. L’associazione no-profit Terre Sommerse è anche casa discografica e casa editrice e svolge, inoltre, la sua attività per devolvere in beneficenza parte delle entrate a favore dell’infanzia nelle zone di guerra. Inoltre, Terre Sommerse edita la rivista trimestrale Corus Cafè di cui Fabio Furnari, è fondatore nonché direttore editoriale.
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Joyce Carol Oates: Pericoli di un viaggio nel tempo
Posted by fidest press agency su martedì, 26 gennaio 2021
Collana Oceani, trad. Alberto Pezzotta, pp. 352, 20 euro In libreria dal 28 gennaio. Il nuovo libro della più grande scrittrice americana vivente. Un romanzo distopico, un ritratto lucidissimo della società che verrà e la resistenza di una giovane donna contro i vincoli di una società oppressiva. In contemporanea un’edizione speciale per i 20 anni di Blonde, il romanzo di culto su Marylin Monroe. Il sollievo è la felicità di coloro che non hanno altra felicità.
Adriane S. Strohl vive negli SNAR (Stati del Nord America Rifondati) una confederazione nata dopo i Grandi Attacchi Terroristici e la conseguente Guerra Contro il Terrore. Uno stato retto da un governo onnipresente e opprimente che non consente nessun tipo di dissenso. Adriane è solo una ragazzina di diciassette anni, idealista e curiosa, quando viene arrestata dalla Sicurezza Interna per aver osato fare delle domande a scuola. La sua condanna è quella di essere rimandata indietro nel tempo di ottant’anni e di scontare la pena a Wainscotia Fall, nel Wisconsin, per studiare nella locale università.
Lasciata alla deriva nel tempo in questa idilliaca cittadina del Midwest, viene avviata a un percorso di “riabilitazione” per poter poi tornare a casa, ma non può resistere all’innamoramento per un altro esiliato, che la porterà a riflettere sul mondo Wainscotia e sulla realtà che è costretta a vivere, con risultati al contempo devastanti e liberatori.
Pericoli di un viaggio nel tempo è un romanzo distopico, visionario e sorprendente, che racconta la resistenza di una giovane donna contro i vincoli di una società oppressiva, ma è anche una potente storia d’amore, splendidamente raccontata dalla più grande scrittrice americana contemporanea.
JOYCE CAROL OATES ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra i quali vale la pena ricordare: la National Medal of Humanities, il National Book Critics Circle Ivan Sandrof Lifetime Achievement Award, il National Book Award e il PEN/Malamud Award for Excellence in Short Fiction. Autrice enormemente prolifica, ha scritto alcune delle opere più significative del nostro tempo.
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Il tempo necessario per la messa a punto di un vaccino
Posted by fidest press agency su mercoledì, 6 gennaio 2021
Di solito la messa a punto di un vaccino richiede dai cinque ai dieci anni di tempo; per il SARS-CoV-2 invece in meno di un anno si è passati dalla scoperta di un patogeno prima sconosciuto all’inizio delle vaccinazioni in molti paesi del mondo, tra cui l’Europa e l’Italia. Questo risultato è stato possibile grazie all’enorme impegno che si è riversato sulla ricerca sul virus e sulla pandemia da parte degli scienziati di tutto il mondo, che hanno spesso trasferito nella ricerca sul vaccino tecnologie e metodi messi a punto per altri campi. La tecnologia del RNA messaggero, per esempio, sino ad oggi era finalizzata prevalentemente alla messa a punto di farmaci oncologici. Anche i progressi della tecnologia hanno giocato un ruolo importante: i sistemi bioinformatici che consentono il sequenziamento del virus oggi sono quasi una routine di laboratorio, e le tecniche di ingegneria genetica hanno aperto orizzonti impensabili solo pochi anni fa. Per velocizzare i processi di approvazione i produttori dei candidati vaccini hanno spesso svolto in contemporanea alcune fasi della sperimentazione, che prima si svolgevano in sequenza, e alcune agenzie regolatorie, tra cui l’EMA, hanno adottato il metodo della “rolling review”, in base al quale i dati che emergono dalle sperimentazioni vengono analizzati man mano che vengono prodotti e non tutti insieme alla fine della sperimentazione, come prevede la procedura standard. Ma il fattore decisivo è stato di natura squisitamente economica: i governi di molte nazioni, come Cina, USA, Russia, Unione Europea, hanno investito sul vaccino ingenti risorse, finanziando a fondo perduto le società biotecnologiche che avevano i candidati più promettenti, e impegnandosi ad acquistare miliardi di dosi di vaccino prima ancora di sapere se le sperimentazioni sarebbero andate a buon fine e se quei vaccini sarebbero mai esistiti. La sola Unione Europea ha firmato contratti di opzione per 1,965 miliardi di dosi di vaccino91, mentre il governo americano con la sua “Operation Warp Speed” a fine ottobre aveva già erogato 10,75 miliardi di dollari a sei società farmaceutiche, ed ulteriori 1,6 miliardi a fornitori di fiale, siringhe ed altri prodotti e servizi strategici per la produzione dei vaccini. Questo impegno senza precedenti della comunità scientifica interna-zionale non deve però far dimenticare che ci troviamo di fronte ad un patogeno nuovo ed ancora poco conosciuto. In un recente articolo la responsabile della task force governativa britannica, Kate Bingham, ha scritto: “Nessun vaccino nella storia della medicina è stato tanto atteso quanto quello per la protezione contro il SARS-CoV-2.La vaccinazione è ampiamente considerata come l’unica vera strategia di uscita dalla pandemia […]. Tuttavia, non sappiamo se avremo mai un vaccino. È importante guardarsi dall’autocompiacimento e dall’eccessivo ottimismo. La prima generazione di vaccini sarà probabilmente imperfetta, potrebbe non prevenire l’infezione ma piuttosto ridurre i sintomi e, anche in questo caso, potrebbe non funzionare per tutti o per molto tempo.” I candidati vaccini in fase di sviluppo utilizzano diverse tecnologie per indurre la risposta immunitaria, tra cui le principali sono: • Vaccini nei quali si utilizza direttamente il virus dopo averlo attenuato o inattivato; è una tecnologia con la quale si realizzano molti vaccini, tra cui quelli per morbillo e poliomielite; • Vaccini basati su proteine, nei quali si utilizzano le proteine che si trovano sulla superficie del virus, o loro frammenti, oppure “Virus-Like Particles” (VLP) o particelle virus-simili, di fatto l’involucro esterno del virus svuotato del suo contenuto genetico. Molti vaccini attualmente utilizzati utilizzano queste tecnologie: i vaccini contro la pertosse o le epatiti A e B utilizzano proteine virali e adiuvanti per amplificare la risposta immunitaria, mentre il vaccino contro il papilloma virus HPV utilizza la tecnologia VLC. Oltre a queste tecnologie più tradizionali, ve ne sono altre che sono emerse negli ultimi anni grazie agli enormi progressi compiuti dalle tecnologie bioingegneristiche in campo medico. (Salvatore Curiale Science Communicator Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.)
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Non è più tempo di discussioni
Posted by fidest press agency su lunedì, 4 gennaio 2021
Ci risiamo con un Matteo Renzi che passa dallo “stai tranquillo” allo sfascio della politica. Dopo aver digerito non sempre bene i risultati elettorali ora il passatempo dei nostri “esperti” dalla politica alla filosofia, dalla sociologia al pettegolezzo sembrano concentrati sui passi che i nuovi leader compiranno e come intendono risolvere gli aspetti più urgenti del nostro vivere quotidiano. Da più disparate parti i talk-show, infatti, impazzano con discussioni di ogni genere ora sul revovery fund, ora sulla delega ai servizi segreti, ora sulla riforma della giustizia, ora sulla legge elettorale ora sulla riforma del lavoro e via di questo passo. Non bastano per questi amatori delle tavole rotonde i tanti bla bla dei talk show che per decenni abbiamo dovuto sorbire sulle riforme preannunciate, quasi realizzate salvo un nulla di fatto all’ultima ora. E’ tempo di concretizzare e non di parlare al vento. Il sistema Italia ha in nuce tutte le potenzialità possibili e immaginabili per darsi una nuova figura di sé. Ciò che manca è la volontà politica. Ciò che manca è l’impegno parlamentare a realizzare e non ad anticipare il bene e a razzolare male tra le pieghe delle commissioni, dei rinvii, degli approfondimenti ecc. Basterebbe stabilire per regolamento parlamentare che tutte le proposte di legge dei suoi membri venissero esaminate dalle apposite commissioni entro sessanta giorni e votate o rinviate in aula per l’esame generale e il relativo voto. Diamoci una mossa se vogliamo realisticamente imprimere una svolta al paese e non lasciamo che la nuova speranza per un cambiamento radicale sul modo come interagire tra i cittadini e le istituzioni non si trasformi come in passato in un mero esercizio tautologico (Riccardo Alfonso)
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