Treviso Venerdì 10 marzo, alle ore 18.00, alla Libreria Universitaria San Leonardo (Piazza Santa Maria dei Battuti n.16) presentazione del libro di Maurizio Vittoria Storia di Venezia tascabile dalle origini al Mose (Venipedia, 2022). Sarà presente l’autore che dialogherà con Marco Trevisan. Un viaggio nel tempo tascabile, dalla Venezia prima di Venezia fino ai giorni nostri. Corredato di immagini, opere d’arte e sguardi curiosi sulla città più singolare ed amata al mondo. Perché una Storia di Venezia tascabile? Tascabile perché rapida, tascabile perché essenziale, tascabile perché comoda da consultare.Riconosciuta universalmente come una delle città più belle del mondo, Venezia non smette di stupire neanche ripercorrendo i suoi molti anni di vita: una storia più che millenaria sulle spalle, ma portata benissimo. Negli avvenimenti narrati in quest’opera, le avventure e le traversie di Venezia si avvicendano come in un film: gli albori oscuri, l’organizzazione interna, le lotte con i pirati, le peripezie in Grecia e in Oriente, le mareggiate, l’invasione turistica, le difese a mare. Tutti questi eventi hanno formato la particolarissima fisionomia della città: una città piccola, ma che è sempre stata baluardo di libertà intellettuale e religiosa, ricca di artisti, poeti, artigiani e menti illuminate che ne hanno plasmato le bellezze. Maurizio Vittoria è veneziano, appassionato di storia e costume locale, già funzionario di una biblioteca nazionale, è stato direttore di una casa editrice veneziana. Collabora con varie associazioni che si occupano della diffusione e preservazione della storia, arte e cultura di Venezia e il Veneto.
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Presentazione del libro di Maurizio Vittoria Storia di Venezia tascabile dalle origini al Mose
Posted by fidest press agency su martedì, 7 marzo 2023
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Carnevale di Venezia: la francese Karen Duthoit vince il concorso della Maschera più Bella con la sua “Astrostar”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 22 febbraio 2023
Karen Duthoit, quarantenne francese proveniente dalla regione di Lille, è la vincitrice dell’edizione 2023 del concorso della Maschera più Bella del Carnevale di Venezia. A conquistare i cuori della giuria, presieduta dal direttore artistico del Carnevale Massimo Checchetto, è stata infatti la sua creazione “Astrostar”, composta da centinaia di frammenti di specchi e con un chiaro rimando ai segni zodiacali di “Take Your Time For The Original Signs”. Il concorso della Maschera più Bella ha visto quest’anno la partnership di Aperol che, insieme a Vela, ha previsto per tutta la durata del Carnevale l’installazione di una camera 360 gradi in Piazza San Marco, attraverso la quale i partecipanti a “Take Your Time For The Original Signs” hanno potuto registrare un breve video e condividerlo sulle piattaforme social. “È stata premiata l’abilità artigianale, l’originalità dei tessuti e l’aderenza al tema poiché questa maschera in particolare rispecchiava quello che era il tema dell’edizione 2023 – commenta il direttore artistico del Carnevale, Massimo Checchetto, che presiedeva la giuria selezionatrice – Una valutazione fatta insieme alle persone che tutti i giorni sono immerse nell’affascinante lavoro sartoriale e artigianale della realizzazione dei costumi. Per questa edizione va sottolineato l’elevato numero di maschere che ha invaso Venezia e la particolare cura e preparazione de vestiti, che sono risultati essere molto ricercati ed originali. È stato quindi colto il nostro invito a venire mascherati a Venezia e a vivere in prima persona questo Carnevale come protagonisti del divertimento”.
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Maurizio Vittoria e Alberto Toso Fei converseranno sulla “storia di Venezia”
Posted by fidest press agency su giovedì, 16 febbraio 2023
Venezia. Giovedì 23 Febbraio 2023 alle ore 16:30, nelle splendide Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia, Piazzetta San Marco 13/a) Maurizio Vittoria e Alberto Toso Fei converseranno sulla storia di Venezia. Con l’occasione sarà presentato anche il nuovo libro di Maurizio Vittoria, Storia di Venezia tascabile. Dalle origini al MoSE, edito da Venipedia. La storia di Venezia copre più di mille anni, densi di avvenimenti spesso intricati tra loro, e ovviamente c’è una notevole quantità di opere che ne trattano, anche molto corpose. Con il volume Storia di Venezia tascabile. Dalle origini al MOSE, Maurizio Vittoria ha considerato l’utilità di realizzarne una specie di compendio, cristallizzando i fatti più salienti in modo da poter avere uno sguardo di insieme. Il libro è stato pensato per chi desidera conoscere la storia della città da una guida agevole. Condensare in poche pagine oltre dieci secoli di storia è sempre un’impresa ardua, ma le avventure e le traversìe di Venezia si avvicendano qui come in un film: gli albori leggendari, le comunità della laguna, l’organizzazione interna, le lotte con i pirati, le peripezie in Grecia e in Oriente, i commerci, la grandezza della città. Tutti questi eventi hanno formato la sua particolarissima fisionomia: un piccolo centro abitato, che è sempre stato baluardo di libertà intellettuale e religiosa, ricco di artisti, poeti, artigiani e menti illuminate che ne hanno plasmato le bellezze. La storia veneziana viene qui rievocata non solo attraverso il suo importante passato, ma anche tenendo conto del suo presente: gli incendi, l’invasione turistica, la chiusura di molte attività artigiane, lo spopolamento, le mareggiate, fino alle vicende legate alle acque alte e al loro sistema di difesa: il MOSE. È un’opera divulgativa e necessariamente non esaustiva. Per questo motivo alla fine del libro è disponibile una corposa bibliografia mirata, dalla quale, chi lo desidera, può attingere per approfondire i vari argomenti. Il libro, anche nella versione digitale, è corredato di fotografie, riproduzioni di opere d’arte e di incisioni che accompagnano i diversi periodi della storia veneziana. Prodotto in filiera sostenibile e attenta all’ambiente, con caratteri in alta leggibilità, il volume è maneggevole, facile da consultare e da portare con sé. Si può acquistare anche prima dell’evento presso il negozio online (https://mercante.venipedia.it) e portarlo con sé per una dedica con firma nella propria copia. In omaggio una splendida cartolina di un’opera contenuta nel libro, stampata su carta totalmente riciclata.
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Carnevale di Venezia: al via lo spettacolo sull’acqua all’Arsenale “Original Signs”
Posted by fidest press agency su lunedì, 13 febbraio 2023
Venezia. Uno spettacolo che nasce dall’idea di raccontare l’evoluzione dell’uomo attraverso la sua continua ricerca comunicativa. Una trentina di artisti e perfomer, ciascuno con il suo proprio linguaggio, a bordo di imbarcazioni che diventano palchi galleggianti, ha messo in scena questa sera uno spettacolo dalla forte carica emotiva.L’Arsenale di Venezia, fino alla fine del Carnevale, si trasforma in un teatro a cielo aperto e ospita “Original Signs”, una straordinaria rappresentazione di danza, musica e spettacolo cullata dall’elemento principe di Venezia: l’acqua. Una performance live di musica, danza ed effetti speciali, che porta la firma del direttore artistico del Carnevale Massimo Checchetto insieme alla regia di Enrica Crivellaro, per dare vita a uno spettacolo la cui energia creativa scatena i simboli di terra, aria, acqua e fuoco. Un viaggio dalle origini all’originalità tra i vari mondi fantastici dell’umano. Tra proiezioni, musica incalzante, costumi realizzati e concepiti appositamente per “Original Signs”, l’Arsenale diventa palcoscenico per un viaggio di esplorazione dei segni, di corpi in movimento che parlano ai segni ancestrali della natura.Linguaggi creativi diversi per raccontare l’atemporale necessità umana di esprimersi e trovare un posto nel mondo terreno, nel mondo celeste e nel mondo immaginario.Uno spettacolo che vede muoversi sull’acqua i corpi energici dei ballerini di RANDB. Collective, la grazia eterea dell’acrobata Viola Cappelli e l’espressiva danza di Isabella Moro che racconta il mondo celeste con la Lingua dei Segni, e ritrova il gesto atletico del flyboard con Cristiano Perseu, trasformandosi in un gesto artistico che affiora dall’acqua per innalzarsi verso il cielo.E con l’acqua non poteva mancare il suo elemento complementare: il fuoco che in Original Signs è sapientemente manipolato dalla Compagnia Opera Fiammae e dalla francese Compagnie Ilotopie, già protagonisti della scorsa edizione e che quest’anno portano nuovo calore creativo, rafforzato dal potente ritmo live di Psycodrummers, percussionisti non convenzionali. L’emozionante cornice notturna dell’Arsenale è resa unica da una densa scenografia di fontane danzanti, luci e video realizzata dal connubio di arte tecnologica tra Viorica, Antica Proietteria e Moonlight.
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“Take your Time for the Original Signs”: i Carnevali della tradizione tornano in Piazza San Marco
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2023
Venezia. Lunedì 20 febbraio, dalle ore 15 in Piazza San Marco, le maschere della tradizione, dalla Puglia alla Sicilia, passando per il Piemonte, il Trentino Alto Adige, la Basilicata, il Molise, la Calabria e la Sardegna, sbarcano in laguna portando con sé una lunga storia popolare. Per “Take Your Time For The Original Signs”, il Carnevale di Venezia 2023 si arricchisce con le maschere che hanno reso celebri i Carnevali d’Italia in tutta l’Europa, alla ricerca del proprio segno originale. Sono “I Carnevali della tradizione”, individuati dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, che questa mattina sono stati presentati durante una conferenza stampa dall’assessore alla Promozione del territorio, Paola Mar, dal consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni, Giovanni Giusto, dal presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, dal vicepresidente dell’Unpli, Fernando Tomasello, e dall’amministratore unico di Vela spa, Piero Rosa Salva. Dieci i gruppi selezionati, con oltre duecento figuranti, legati dal comune denominatore di esibizioni che si tramandano da generazioni o emanano un legame storico con l’identità del territorio, giungeranno lunedì 20 febbraio da diverse regioni d’Italia ampliando l’offerta del Carnevale di Venezia. Un evento che coniuga la magia del momento più spensierato dell’anno con il patrimonio culturale immateriale delle manifestazioni antiche, ancestrali, che rimandano ai miti e alla tradizione. La partecipazione dei Carnevali della tradizione si inserisce nel generale palinsesto di spettacoli diffusi e di altri gruppi carnevalizi in Piazza San Marco e nei teatrini del Carnival Street Show coordinati da Massimo Andreoli. “Sono lieto che si confermi questa collaborazione con l’Unpli, che arricchisce di contenuti anche questa edizione del Carnevale di Venezia, da sempre aperto alla valorizzazione delle diverse espressioni delle tradizioni popolari italiane”, ha aggiunto Rosa Salva, amministratore unico di Vela spa. Dalla Puglia arriveranno le maschere tipiche “Domino” e l’ “Omene Curte”: il primo una maschera elegante e misteriosa che ha ispirato opere liriche, comiche e drammatiche, il secondo una maschera creata dalla povera gente che, non potendo spendere soldi nel fare abiti adatti allo scopo, la creò con gli abiti di campagna di uso giornaliero nelle famiglie. Sono simboli del Carnevale sammichelino di Bari, che è stato inserito nel 2022 nella lista dei Carnevali tipici italiani, con i suoi festini carnascialeschi ove si balla tutti i giovedì, sabato e domenica dal 17 gennaio al martedì, ultimo giorno di Carnevale. La regione Basilicata porta la sua storia con la tradizione delle maschere di Tricarico, “I Mash-kr”, personificazioni del toro e della mucca che trasformano il corpo in un elemento simbolico che ci parla attraverso i segni. Questa maschera è un sistema di segni, simboli, indizi e sintomi costruiti sulla base della conoscenza dell’uomo, sintesi della cultura del tempo e che continua, ancora oggi, a trasmettere messaggi, un misto di esperienze intellettuali e tradizioni popolari. Le forze della natura saranno protagoniste del Carnevale di Alessandria del Carretto, in Calabria, attraverso “U pohicinelle bielle” e “U pohicinelle brutte”, due maschere dai tratti particolari.Tra gli altri costumi importanti ci sono anche “l’Uerse”, maschera bestiale con grandi corna, che nella festa tradizionale attraversava il paese in catene, in una rappresentazione simbolica della potenza della natura che veniva domata e tenuta a bada e “a Coremme” che simboleggia la Quaresima e il suo ruolo è quello di chiudere la festività. Dalla Sicilia arrivano i “Giardinieri” di Salemi, una maschera che risale all’età tardo-ottocentesca dell’antica maschera dello “Scalittaro”, caratterizzata da una scaletta, attrezzo estensibile, attraverso cui è possibile offrire caramelle o biglietti alle amate o ai passanti durante il periodo di Carnevale. Ancora dalla Sicilia arriva il Carnevale di Misterbianco con i Costumi più belli di Sicilia e che, allo stesso tempo, non è soltanto uno dei più longevi e celebri dell’Isola, ma rappresenta anche un patrimonio inestimabile riconosciuto a livello Nazionale essendo iscritto al REIS (Registro Eredità Immateriali della Sicilia). Il carnevale di Fonni, in Sardegna, arriva a Venezia con le antiche maschere de “s’urthu” e “sos buttudos” le antiche maschere rappresentano la lotta quotidiana dell’uomo contro gli elementi della natura. Altre maschere sono le “Sas Mascheras Limpias” che rappresentano l’eleganza, la bellezza, il bene. Accompagnate spesso dai suonatori di organetto, di solito invadono le vie del paese al ritmo dei balli e canti tradizionali, eseguendo in particolare la danza fonnese. Sempre dalla Sardegna e più esattamente da Samugheo arrivano i “Mamutzones” che rappresentano a un tempo la passione e la morte di Dioniso, dio della vegetazione, le cui feste si celebravano in quasi tutte le antiche società agrarie. Dioniso, il dio che ogni anno moriva e rinasceva, come la vegetazione, è rappresentato dalla maschera zoomorfa de “S’Urtzu”, che indossa una intera pelle di capro, con la testa attaccata. Il “Bataru” e la “Maribela” maschere tipiche di Agnona, in Piemonte, arrivano a Venezia portando con loro una storia una storia legata alla dominazione francese. Il Bataru prende vita da una tradizione popolare che definisce gli abitanti come batari. Si narra che per la troppa foga del sagrestano nel suonare le campane in un giorno di festa, il battacchio di una di queste si sia staccato mettendo a rischio i fedeli raccolti all’esterno della chiesa. La compagna, la Maribela, partecipa al Carnevale borgosesiano e a tutti quelli vicini portando amicizia e simpatia. Dal Molise arriva “il Diavolo di Tufara”, espressione simbolica del contrasto tra la vita e la morte, tra il bene e il male. La gente assisterà alle acrobazie del Diavolo, che salta e si rotola in terra, agitando e battendo ripetutamente il tridente sulle pietre delle strade e sugli usci delle case, mentre le altre maschere tentano di prendere in ostaggio con le catene chiunque capiti sul loro percorso. La lunga corsa del Diavolo ha fine verso sera quando, dinanzi si compirà il processo e la condanna a morte di Carnevale. https://www.carnevale.venezia.it/
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Carnevale di Venezia 2023, scelte le 12 Marie
Posted by fidest press agency su domenica, 5 febbraio 2023
Il Carnevale di Venezia ha scelto le sue 12 Marie. Un mix metropolitano di giovani studentesse, lavoratrici, appassionate di sport estremi ma anche di yoga, infermiere, accompagnatrici turistiche, aspiranti attrici, appassionate di uncinetto ma anche di arte e storia. Come da tradizione, 12 di loro sono state selezionate dalla giuria tecnica e dalla “patron” Maria Grazia Bortolato, e nei prossimi giorni si contenderanno il titolo di Maria dell’Anno 2023 animando palazzi, feste tra Venezia, Mestre e le isole: sfileranno per calli, piazze e in gondola vestite dagli abiti sartoriali cinquecenteschi dell’Atelier Pietro Longhi che dal 2013 crea i costumi delle 12 ragazze, autentico simbolo del Carnevale di Venezia. la giuria ha scelto queste 12 ragazze: Giulia Polselli, 18 anni di Oriago, studentessa, Elisa Bermani, 27 anni di Venezia, insegnante, Sara Barbiero, 27 anni di Spinea, infermiera, Agata Scarpa, 24 anni di Chirignago, studentessa, Caterina Minach, 20 anni di Mestre, studentessa, Laura Libbi,18 anni di Camponogara, studentessa, Lavinia Malerba, 19 anni del Lido di Venezia, accompagnatrice turistica, Martina Codolo, 19 anni di Sant’Erasmo, studentessa, Beatrice Raffael, 23 anni di Venezia, studentessa, Giulia Caramel, 24 anni di Mestre, studentessa, Giorgia Boldrin, 19 anni di Marcon, aspirante attrice, Matilde Grandesso, 20 anni di Mestre, studentessa. Alle 12 Marie si uniranno in alcuni appuntamenti anche le due damigelle Veronica Boscolo e Mariam Gargiulo.La prima uscita delle 12 Marie del carnevale 2023 è in programma sabato 11 febbraio. Dopo il rito della vestizione arriveranno a San Marco dopo un viaggio in gondola lungo il Canal Grande per il primo contatto con il pubblico del Carnevale di Venezia. Il concorso, quest’anno, torna ad avere anche una madrina. Si tratta di Claudia Marchiori, ieri presente a San Giovanni Evangelista anche come giurata, che il concorso delle Marie lo ha vinto nel 2016, che oggi fa l’attrice e che recentemente è apparsa in tivù nel ruolo di Emanuela Setti Carraro, moglie del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, interpretato da Sergio Castellitto nella fiction dedicata alla vita del prefetto ucciso in un agguato mafioso nel 1982 a Palermo.Numerosi, anche per quest’edizione della manifestazione, i premi che spetteranno alla Maria dell’Anno, che sarà eletta il 20 febbraio nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice insieme a quella de Il Gazzettino, scelta in base alle preferenze espresse dai lettori del quotidiano. Oltre ad un indimenticabile viaggio per due persone offerto da Costa Crociere, un volo a bordo di un elicottero di FlyVenice, per ammirare la città, la laguna e le sue isole dall’alto; un’opera donata da Seguso Vetri d’Arte e la corona realizzata dallo scultore Giorgio Bortoli. Se alle dodici protagoniste del Carnevale 2023 sarà regalato un bracciale di Crescenzo Fiorentino, alla Maria dell’Anno e a quella de Il Gazzettino Callegaro Gioielli di viale Garibaldi, a Mestre, destinerà invece uno dei propri preziosi articoli.
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Si apre il Carnevale di Venezia 2023 con l’Opening Parade “Original Dreamers”
Posted by fidest press agency su giovedì, 2 febbraio 2023
Venezia sabato 4 febbraio alle ore 20.00 sul Canal Grande, si aprirà ufficialmente “Take Your Time For The Original Signs” che solcherà le acque del Canal Grande fino ad arrivare in Bacino San Marco. Il maestoso palcoscenico navigante di “Original Dreamers” partirà dalla Stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia e solcherà le acque del Canal Grande fino ad arrivare in Bacino San Marco, con un lento percorso che durerà circa un’ora e metterà in scena tutti i simboli della tradizione carnascialesca, grazie ad artisti, colori, giochi di luce e musica. Si tratta di un suggestivo spettacolo che saprà trasportare il pubblico in un’atmosfera festosa e ancestrale con un vero e proprio teatro sospeso sull’acqua, capitanato da un Unicorno, creatura magica che trasporta i sognatori verso le stelle, verso la magia unica e fantastica del Carnevale di Venezia. Protagonista è il colore bianco, come le pietre fondanti dell’architettura di Venezia, come una tela bianca dipinta da cinquanta artisti che, vestiti con le splendide creazioni degli storici Atelier veneziani, la faranno vivere di colore e arte, sognatori anch’essi naviganti e accompagnatori di meraviglie.“Original Dreamers” saprà stupire spettatori grandi e piccini con un quartetto lirico di straordinarie voci che interpreteranno le arie d’opera, con i corpi danzanti dei ballerini e acrobati che daranno vita al divertimento, con il fuoco che segnerà il calore e la passione della rinascita, con la rappresentazione della caccia al Toro con i suoi dodici maiali nel segno della tradizione, con i percussionisti che daranno ritmo a questo sogno viaggiante.In questa kermesse fantastica si inserisce anche una Colombina delicata e scintillante: Alice Bars, Maria del Carnevale 2022, attraverserà il Canal Grande sino al Bacino San Marco, in un suggestivo viaggio verso l’inizio del Carnevale di Venezia 2023.L’Opening Parade è una produzione di Vela Spa per il Carnevale di Venezia 2023, dal concept del Direttore artistico Massimo Checchetto con la regia di Enrica Crivellaro. Tra le maestranze artistiche coinvolte: Opera Fiammae; Psycodrummers; RandB. Collective; Compagnia l’Arte dei Mascareri; il quartetto lirico composto dalla soprano Silvia Celadin, il baritono Alberto Zanetti, il tenore Riccardo Gatto e il mezzosoprano Francesca Gerbasi; Viola Cappelli; la Maria del Carnevale 2022 Alice Bars; gli atelier veneziani Atelier Pietro Longhi, Antonia Sautter Creation, Nicolao Atelier, La Bauta; la Compagnia Teatrale Pantakin.
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Carnevale di Venezia
Posted by fidest press agency su sabato, 28 gennaio 2023
Venezia. Un’edizione che nasce sotto il segno del Leone di San Marco e che prenderà avvio sabato 4 febbraio con l’Opening Parade “Original Dreamers” lungo il Canal Grande per concludersi martedì grasso 21 febbraio con l’intenzione di proporre un mix di eventi in grado di coinvolgere tutte le fasce di età e spingere veneziani e ospiti a vestirsi in maschera. Il Carnevale di Venezia 2023 è promosso dal Comune di Venezia e organizzato dalla partecipata Vela spa e vede ancora una volta la firma del direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto. La presentazione del programma e delle iniziative collaterali si è svolta questa mattina nella sede comunale di Ca’ Farsetti, alla presenza di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia Simone Venturini, assessore al turismo, Paola Mar assessore alla promozione del territorio, di Giovanni Giusto, delegato alla tutela delle tradizioni, del direttore artistico del Carnevale Massimo Checchetto, dell’Amministratore unico di Vela spa, Piero Rosa Salva, e del direttore operativo di Vela spa Fabrizio D’Oria.Ci auguriamo che il Carnevale sia un momento per recuperare il sorriso e un po’ di ironia come ci suggerisce il senso del titolo di questa edizione: ritrovarci dentro nel nostro segno. “La missione di questa edizione è cercare dentro sé stessi il proprio segno originale. “Take your time for the Original Signs”, è un invito – ha detto Checchetto -. Un’occasione per perdersi negli spettacoli diffusi, nei campi e nelle calli di Venezia e nelle strade e nelle piazze della terraferma. A tutti coloro che sceglieranno Venezia chiedo di mettersi in maschera perché è il miglior modo per vivere la festa. È il Carnevale nato sotto il segno del Leone, quello di San Marco, nato all’insegna della libera espressione, dell’energia creativa, dello zodiaco, dei mondi fantastici, degli animali mitici e degli eroi per chi vuole tornare a sognare attraverso i segni dell’originalità con leggerezza e invenzione. Aspettiamo tutti a Venezia per ritrovare ognuno dentro se stesso la propria essenza e unicità”. Il programma avrà un unico comune denominatore: passare dall’origine all’originalità ed esprimere l’io unico e irripetibile che sarà condito da musica, spettacoli, divertimento e magia nei campi e nelle calli veneziane, in quelle delle isole, nelle strade e nelle piazze di Mestre e delle Municipalità della terraferma.Il weekend di apertura prevede due grandi appuntamenti sul Canal Grande: l’Opening Parade “Original Dreamers”, sabato 4 alle ore 20, e il Corteo di imbarcazioni a remi che accompagnerà la pittoresca “Pantegana”, domenica 5 alle ore 11. “Original Dreamers” metterà in scena tutti i simboli della tradizione del Carnevale di Venezia grazie alla presenza di artisti, colori, giochi di luce e musica per dare vita a un percorso acqueo di grande suggestione che si snoderà dallo spazio acqueo antistante la stazione ferroviaria di Santa Lucia al Bacino San Marco e che sarà allietato dalla presenza di Alice Bars, vincitrice del concorso delle Marie nel 2022. Domenica 5, invece, in collaborazione con il Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta, un centinaio di imbarcazioni a remi invaderanno il Canal Grande riempendolo di colori, addobbi e maschere: il corteo acqueo partirà da Punta della Dogana per arrivare a Rialto, capitanato da una caorlina che trasporterà la “Pantegana” in cartapesta, uno dei simboli del carnevale popolare veneziano, pronta a scoppiare davanti al ponte di Rialto in uno sfavillio di coriandoli e stelle filanti dando così un simbolico “via” ai festeggiamenti del Carnevale 2023. Tra il 4 e il 5 febbraio prenderà il via anche il Venice Carnival Street Show, una serie di spettacoli diffusi nei principali campi di Venezia e nelle piazze di Mestre dove a trionfare sarà l’arte di strada con le esibizioni di attori, equilibristi, maghi, musicisti, illusionisti. Le esibizioni del Carnival Street Show si ripeteranno, poi, sabato 11 e domenica 12 febbraio e nei giorni della settimana “grassa” che va da giovedì 16 a martedì 21 febbraio. Le cene spettacolo sono in programma sabato 11 e domenica 12 febbraio e dal 16 al 21 febbraio: biglietti e prenotazioni disponibili su http://www.carnevale.venezia.it (abstract)
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Venezia: Concerto straordinario
Posted by fidest press agency su lunedì, 28 novembre 2022
Venezia. Il prossimo 30 Novembre, alle ore 20, si terrà infatti nella maestosa cornice della Basilica di San Marco, eccezionalmente concessa per l’occasione, un concerto straordinario quale evento speciale della seconda edizione del Vivaldi Festival, tutto dedicato alla grande musica sacra di Antonio Vivaldi, con esecuzione di pagine come il Laetatum sum RV 607 di raro ascolto, il celeberrimo In furore iustissimae irae RV 628, lo Stabat Mater RV 621 e soprattutto il monumentale quanto affascinante Dixit Dominus RV 595, in cui Antonio Vivaldi ha sintetizzato la sua straordinaria inventiva musicale anche nelle tematiche religiose e spirituali.Per l’occasione il Vivaldi Festival ha riunito un cast d’eccezione, con celebrati artisti di fama internazionale come il soprano Gemma Bertagnolli e il contralto Sara Mingardo, coadiuvati dal soprano Monica Meneghello, dal tenore Gabriele Rizzotto e dal basso Alberto Spadarotto, accompagnati dall’Ensemble Vocale Academia Ars Canendi istruito dalla stessa Meneghello e dai Sonatori della Gioiosa Marca, il tutto sotto la direzione di Francesco Fanna, direttore tra i più apprezzati e specializzati nella musica di Antonio Vivaldi, attuale direttore dell’istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Cini, con la regia televisiva di Enrico Castiglione. L’ingresso è ad inviti che possono essere ritirati a partire dal 25 novembre direttamente alla Basilica di San Marco dalle ore 10 alle 13. Lo scorso anno il Vivaldi Festival si è imposto già fin dalla prima edizione come uno dei festival nazionali di maggiore rilievo, promosso dal Ministero della Cultura, con la collaborazione degli enti locali, con la partecipazione delle maggiori istituzioni veneziane (tra cui l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Cini, partner ufficiale della manifestazione) e di celebri artisti internazionali come Cecilia Bartoli e Vivica Geneaux e gruppi musicali tra gli altri come i Solisti Veneti, con concerti ed eventi che hanno coinvolto tutti luoghi più emblematici della città nel rendere finalmente omaggio in maniera organica al Prete Rosso, così come Vivaldi veniva chiamato per via della sua capigliatura rossiccia, proprio a Venezia, città dove Antonio Vivaldi nacque nel 1678. vivaldifestival.org
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Natale a Venezia: I racconti della vigilia
Posted by fidest press agency su lunedì, 7 novembre 2022
Antologia a cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon. Diciotto racconti d’autore, con una prefazione narrativa firmata dal più famoso e amato duo comico veneziano, che si collocano nel momento più prossimo al Natale, in una Venezia più che mai sorprendente e fuori dagli schemi. La vigilia di Natale, a Venezia, non è solo preparazione di piatti tradizionali, auguri tra amici e parenti, ultimi acquisti, attesa. È il riaffiorare di tempi perduti, di legami, di modi. È il deflagrare di sentimenti estremi, ed estremamente umani. È la potenza di un luogo unico al mondo, che sempre mescola ritemprante bellezza e oscuro mistero, voci e silenzi. Questo e molto altro, in un moltiplicarsi di ambientazioni che a partire dal cuore della città si aprono, intrecciano isole e terraferma, portano chi legge a spasso in un piccolo mondo liquido racchiuso nell’abbraccio del litorale da un lato, e della gronda lagunare dall’altro.Il terzo volume dell’antologia natalizia offre al lettore una visione più allargata, storie che si dipanano in un ampio lasso di tempo e in uno spazio – fisico, emotivo – che non sempre coincide con l’immaginario legato a Venezia, ma che risulta essere molto più aderente al reale, in forme e contenuti. Una modalità che fa emergere anche le criticità (dallo spopolamento, all’overturismo, ai rischi del cambiamento climatico) che si celano dietro la facciata di una città spettacolare, sognata, desiderata ma anche assai problematica, contraddittoria, finanche sconosciuta.
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Storia di Venezia tascabile
Posted by fidest press agency su martedì, 25 ottobre 2022
Mestre Mercoledì 26 ottobre 2022 — Ore 18:45 Grand Central Literary Festival, Via Piave.Una serata in compagnia, con un evento fuori programma al Grand Central Literary Festival, insieme alla storia di Venezia e a Maurizio Vittoria, autore del libro Storia di Venezia tascabile. Dalle origini al MoSE (Venipedia). Sarà l’occasione per scoprire e riscoprire insieme le origini, il mito, la leggenda, la storia e le vicissitudini più importanti della lunga storia della Serenissima, fino ai giorni odierni, con le sfide che la città deve affrontare nella quotidianità.L’autore sarà a disposizione per firmare le copie del libro. In più, ad ogni libro acquistato sarà data in omaggio una cartolina da collezionare, raffigurante un’opera contenuta nel libro Storia di Venezia tascabile, a colori e stampata su carta riciclata al 100%. La cartolina sarà data anche a chi ha già acquistato il libro direttamente su Venipedia o in libreria, basta portare la propria copia con sé all’evento Ogni acquisto contribuisce ad un programma di riforestazione e allo sviluppo di tecnologie utili alla decarbonizzazione, attraverso Venipedia Virtuosa: il piacere della cultura e della bellezza, costruendo insieme un presente e un futuro migliore. L’ingresso è gratuito, è gradita la prenotazione al numero 041 978278 o tramite Eventbrite rif.387378749267.
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C’è un siciliano dietro le musiche di una delle produzioni indipendenti che è stata proiettata in un cinema di Venezia
Posted by fidest press agency su martedì, 20 settembre 2022
Il ventenne Alberto Gennuso è l’anima dei suoni di “Laudato creato”, l’ultimo lavoro della regista e attrice Virginia Barrett, ispirato all’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”, girato in varie regioni d’Italia, tra cui la Sicilia. Studente del Corso di produzione di musica elettronica a Milano, Gennuso è considerato tra le eccellenze del futuro del nostro cinema «Musicare una pellicola basata su un messaggio papale – dice Alberto – è stato impegnativo, ma il risultato è stato naturale, perché è bastato trovare le melodie appropriate con l’importanza del messaggio. Come sempre mi sono ispirato al mio mito Hans Zimmer» Da siciliano, Gennuso dice di essersi affidato alla «sensazione, ma anche attraverso l’arte di arrangiarsi, che mi ha permesso di trovare un equilibrio tra le mie esigenze e quelle della regista, con cui ho lavorato a stretto contatto» Proprio la regista Virginia Barrett, presentando questo suo lavoro numero 12, racconta che «il progetto del film è nato durante la pandemia per raccogliere il grido dei giovani artisti impossibilitati a esprimersi in quei mesi. Ne abbiamo coinvolti da tutti le regioni, che sono stati pagati grazie al progetto “Noi mecenati”. Il film è stato girato con tablet e smartphone e Alberto ha saputo dargli la giusta veste musicale». Laudato creato, girato anche ad Aci Castello in Sicilia, parteciperà prossimamente a numerosi festival cinematografici nazionali e internazionali.
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Venezia: cortometraggio “A guerra finita”
Posted by fidest press agency su lunedì, 5 settembre 2022
Venezia giovedì 8 settembre alle ore 17.00 presso la Sala Giardino sarà presentato il cortometraggio “A guerra finita” del disegnatore e animatore Simone Massi con la voce narrante di Gino Strada. Un’opera fuori concorso dedicata al fondatore di EMERGENCY per raccontare attraverso le sue parole la guerra nella sua essenza: sofferenza, morte, fuga dei civili di fronte all’orrore delle armi. “A guerra finita” prodotto con la partecipazione di EMERGENCY è un cortometraggio animato di 4 minuti e 20 secondi che racconta ciò che la guerra è realmente: violenza, dolore, morte, vittime per la maggior parte civili che fuggono dall’orrore. In questo corto, Simone Massi prende spunto da scene dei grandi conflitti realmente avvenuti – dalla Seconda guerra mondiale ai campi profughi della Guerra dei 6 giorni, dall’attacco al ponte di Mostar alle auto incendiate nella guerra in Siria – per disegnare oltre 2.500 tavole e raccontare ciò che accomuna tutti i conflitti. La voce di Gino Strada funge da filo conduttore nel trasmettere al pubblico valori e messaggi attraverso i quali il fondatore di EMERGENCY e l’associazione si sono da sempre battuti contro la guerra. Non a caso, l’ispirazione dell’opera proviene proprio dalla citazione di Strada: “Un mondo senza guerra è un’altra utopia che non possiamo attendere oltre”. “La sofferenza dei civili è l’unica verità di ogni guerra e Simone Massi ce la mostra con crudezza. – commenta Simonetta Gola, responsabile della Comunicazione di EMERGENCY. – Dopo tante immagini che hanno descritto chi sono le vittime della guerra e qual è la loro tragedia, le parole di Gino aprono l’orizzonte verso un’alternativa possibile: l’abolizione della guerra come necessità urgente. Questo film racchiude tutto ciò per cui Gino si è impegnato nella sua vita spesa a combattere contro la logica della violenza”. Simone Massi sarà a Venezia anche con un secondo cortometraggio, “In quanto a noi” che racconta gli ultimi 60 anni di storia italiana, partendo dalla vita quotidiana delle persone più semplici passando per gli anni del terrorismo. Il graffio bianco su nero, inconfondibile, di Massi è attraversato solo dal rosso del sangue o di quello che lo rappresenta. La voce narrante di Wim Wenders, che già in passato ha sostenuto il lavoro di Massi, chiude recitando dei versi di Eugenio Montale. “In quanto a noi” nasce da un’idea dell’Associazione Nie Wiem che lo ha coprodotto con Francesco Appoggetti e lo stesso Simone Massi. Simone Massi è originario di Pergola (Pesaro Urbino). Ha studiato Cinema di Animazione alla Scuola d’Arte di Urbino e lavora come animatore indipendente. Già vincitore di un David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio e di due Nastri d’argento nel 2014 e 2015 ha all’attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri ed è ritenuto uno dei più grandi animatori a livello internazionale.
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Il Canada è grande protagonista alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Posted by fidest press agency su sabato, 3 settembre 2022
Venezia. ll Grande Nord canadese continua a strabiliare Venezia: dopo la “Menzione Speciale” a Shuvinai Ashoona, artista Inuit del Nunavut alla Biennale Arti Visive, è la volta di sei video artisti per ARCTIC XR at ARRAN 360° e della loro sofisticata magia narrativa in chiave ipertecnologica. Sono Casey Koyczan, Mark Igloliorte, Laakkuluk Williamson Bathory (nata in Groenlandia), Melaw Nakehk’o, Nyla Innuksuk, e la fantastica Tanya Tagaq, principale esponente del katajjaq (canto di gola Inuit): ispirato a un suo sogno, in AJAGUTAQ/PARHELION esseri artici e spiriti diventano un tutt’uno fondendosi nell’immenso Nunavut. Ad ARCTIC XR i video vengono proiettati su uno schermo a 360°: una fusione di narrativa indigena e innovazione tecnologia, a cura delle canadesi Julie Nagam e Heather Igloliorte, in collaborazione e con il sostegno dell’International Sámi Film Institute (ISFI) norvegese, il Norwegian Film Institute (NFI), l’Office for Contemporary Art Norway (OCA), Telefilm Canada, Canada Media Fund e Indigenous Screen Office. La serata di punta sarà il 2 settembre, ma un ricco programma di seminari e incontri è previsto già dal 26 agosto al 10 settembre per parlare della crescente importanza del cinema indigeno a livello globale. Si viaggerà nello spazio con Félix Lajeunesse e Paul Raphaël, i mitici Felix&Paul Studios, e i loro due nuovi episodi di Space Explorers: The ISS Experience: Spacewalkers e Episode 3-Unite, fuori concorso nel “meglio delle esperienze immersive” a Venice Immersive. Questa incredibile serie, dal profilo altamente tecnologico, creata in collaborazione con la NASA, offre allo spettatore l’esperienza unica di trovarsi all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Un’opportunità che vale il viaggio a Venezia.La presenza canadese continua con The Maiden di Graham Foy, in concorso alle Giornate degli Autori. Opera prima del giovane regista cresciuto a Calgary e residente a Toronto, The Maiden è, secondo le parole dell’autore, “una visione poetica sull’amicizia adolescenziale, sulla perdita e il lutto, con due parti attraversate da un legame cosmico. E anche nei momenti di profonda disperazione, emergono un senso e una finalità”.Nel programma del Mostra troviamo due coproduzioni canadesi, Dead for a dollar di Walter Hill, un western con Christoph Waltz e Willem Dafoe (USA, Canada) – Fuori Concorso, e L’origine du mal un thriller di Sébastien Marnier (Francia, Canada) – Orizzonti Extra.Salomé Villeneuve, figlia d’arte del grande regista Denis Villeneuve, presenta il cortometraggio “III”, un’ode alla fratellanza e all’infanzia nella natura, in concorso nella sezione Orizzonti.L’Italian Contemporary Film Festival di Toronto, guidato da Cristiano De Florentiis, porta a Venezia una delegazione di produttori canadesi e fa il punto sul programma lanciato lo scorso anno incentrato sulle coproduzioni Canada-Italia.Quest’ampia rappresentazione del Canada a Venezia testimonia l’eccellenza, la vitalità e la diversità della cinematografia canadese.
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24° Convegno Internazionale di Studi Bizantini
Posted by fidest press agency su domenica, 14 agosto 2022
Venezia Dal 22 al 27 agosto 2022 si aprirà, il 22 agosto al Teatro la Fenice, proseguirà a Venezia nella sede del Campus Economico di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari Venezia e nella giornata del 25 agosto si svolgerà presso il Complesso del Beato Pellegrino e al Palazzo Liviano all’Università di Padova, il convegno organizzato dall’Associazione Italiana di Studi Bizantini e dall’Associazione Internazionale Studi Bizantini in collaborazione e con il sostegno dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici) e dell’Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Studi Linguistici d Letterari e Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica)Si tratta di un evento unico per la quantità e la qualità degli studiosi coinvolti e di rilevanza mondiale per le nazionalità partecipanti, ci saranno rappresentanti di prestigiose Università quali Harvard, Oxford, Princeton, Sorbonne che ospitano importanti centri di studi bizantini. Il Congresso di Studi Bizantini, che vede la sua nascita nel 1924, si svolge ogni cinque anni ed è stato ospitato solo due volte in Italia (nel 1936 a Roma e nel 1951 a Palermo).Ospitarlo a Venezia, la città definita “Quasi alterum Byzantium” per il suo storico legame con l‘Impero Bizantino, e la “porta” dei Greci in Occidente, è un’importante occasione per rafforzare il legame tra il territorio, le sue origini e la sua storia. Di particolare interesse sono le due mostre che si terranno a Padova: “Tra Oriente e Occidente: dotti bizantini e studenti greci nel Rinascimento padovano” a Palazzo Zuckermann, corso Garibaldi 33, da lunedì 23 agosto all’11 settembre, e “L’arte bizantina attraverso lo sguardo degli studiosi italiani: documenti e immagini dai viaggi di studio del XX secolo” a Palazzo Liviano, Piazza Capitaniato 7, da giovedì 25 al 30 agosto.
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L’Università Iuav di Venezia per la ricostruzione urbana in Ucraina
Posted by fidest press agency su sabato, 18 giugno 2022
Firmato un accordo tra l’Ateneo veneziano e il comune di Irpin, una delle città più devastate dell’Ucraina. Si chiamano “urbicidi”: le distruzioni sistematiche di città e territori, la cancellazione intenzionale dalla memoria collettiva di monumenti e patrimoni urbani sono le inevitabili conseguenze di ogni guerra. Ancora una volta, uno degli argomenti di stringente attualità nel campo dell’impegno civile e in quello operativo dell’architettura è come affrontare le conseguenze degli urbicidi. “Ricostruire l’Ucraina è un dovere morale, nel segno della sostenibilità ambientale”, ha detto di recente Ursula Von Der Leyen a Roma, nel corso di conferenza dedicata al tema “Reconstructing the Future for People and Planet”. L’Università Iuav di Venezia ha fatto delle pratiche progettuali di ricostruzione nei territori e nelle città ferite da eventi bellici e calamità naturali un punto cardine della propria missione. Nell’ambito di questo impegno si colloca il protocollo d’intesa tra Iuav e il comune ucraino di Irpin, alla periferia nord-occidentale di Kiev, firmato oggi pomeriggio nel corso di una cerimonia telematica che ha coinvolto, oltre all’ateneo veneziano, anche Confindustria Ucraina. Presenti all’evento e collegati a distanza il rettore Iuav Benno Albrecht, il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, il presidente di Confindustria Ucraina e console onorario d’Italia in Ucraina Marco Toson, l’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, che ha di recente riaperto l’ambasciata italiana a Kiev, l’ambasciatore Umberto Vattani, presidente di VIU e Olena Motuzenko, dell’Università Nazionale di Kyiv “Taras Shevchenko”, coordinatrice del Corridoio accademico umanitario Ucraina – Italia, che ha promosso l’accordo di cooperazione con Iuav. La cooperazione tra Iuav e Irpin ha l’obiettivo di realizzare strategie e azioni per ripristinare le aree urbane e rurali della comunità territoriale di Irpin, superare rapidamente le conseguenze della distruzione delle infrastrutture urbane e ricostruire il territorio su basi sostenibili, anche attraverso il sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese del territorio, del turismo solidale e del volontariato. Iuav fornirà una consulenza multidisciplinare sui diversi aspetti che caratterizzano i complessi processi di ricostruzione a seguito di conflitti e selezionerà le figure professionali più idonee all’interno della propria organizzazione e nell’intera rete accademica italiana, per fornire a Irpin le conoscenze più avanzate nei diversi ambiti legati alla ricostruzione.
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Seconda edizione del Vivaldi Festival
Posted by fidest press agency su martedì, 14 giugno 2022
Venezia Domenica 19 Giugno, alle ore 20.00, alla Chiesa della Pietà, luogo vivaldiano per eccellenza a Venezia, con un cast di assoluto prestigio internazionale diretto da Roberto Zarpellon e la regia di Enrico Castiglione per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi, ad inaugurare la seconda edizione del VIVALDI FESTIVAL.Composto su libretto in latino in due atti di Giacomo Cassetti e messo in scena per la prima volta proprio all’Oratorio della Pietà di Venezia, Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie è il solo oratorio sopravvissuto dei quattro scritti da Vivaldi, e rappresenta uno dei vertici dell’enorme catalogo vivaldiano, di rara esecuzione per via di una scrittura musicale impervia e di difficile esecuzione. Il VIVALDI FESTIVAL ha riunito per l’occasione un cast d’eccezione, che non mancherà di richiamare appassionati di musica barocca provenienti da ogni parte del mondo: Judith, la vedova ebrea, sarà interpretata dal contralto Luciana Mancini, Holofernes, capo dell’esercito assiro, dal contralto Silvia Alice Gianolla, Abra, ancella di Judith, da Marta Redaelli, Vagaus, scudiero di Holofernes, eunuco, dal soprano Roberta Invernizzi, Ozias, il sommo sacerdote, dal contralto Marta Fumagalli, con il Coro della Venice Monteverdi Academy istruito da Sheila Rech, l’Orchestra Lorenzo Da Ponte diretta da Roberto Zarpellon e la regia di Enrico Castiglione.Judith triumphans, basato sul biblico Libro di Giuditta, fu commissionato per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi e la difesa vittoriosa di Corfù e narra la vicenda di Giuditta. La vicenda è veloce e travolgente come la musica di Vivaldi: il re assiro Nabucodonosor manda un esercito contro Israele per esigere i coattivi tributi non versati. Sotto il comando del generale Holofernes, gli Assiri assediano la città di Betulia nell’intento di conquistarla. La giovane vedova ebrea Juditha va dal condottiero assiro per implorare pietà. Egli s’innamora di lei e questa finge l’amore nei suoi confronti. Dopo aver banchettato e bevuto grandi quantità di vino, Holofernes cade addormentato: prima di riprendere coscienza, viene decapitato da Juditha. Dopo l’omicidio ella fugge dal campo nemico e torna vittoriosa a Betulia.Il VIVALDI FESTIVAL è nato nel 2021 in occasione del 1600° anno dalla fondazione della città di Venezia ed è totalmente dedicato a riscoprire e far conoscere l’intera opera di Antonio Vivaldi nella sua città natale. La seconda edizione del festival si svolgerà a Venezia dal 19 Giugno al 28 Luglio 2022, con un prestigioso programma di concerti, eventi, ed opere, dedicato quest’anno soprattutto alla riscoperta del teatro musicale vivaldiano ad oggi del tutto sconosciuto. Gli spettacoli saranno proposti nei luoghi vivaldiani per eccellenza: come la Chiesa della Pietà, nel cui orfanotrofio Vivaldi fu maestro e animatore instancabile, e la Chiesa di San Giovanni in Bragora, dove Vivaldi fu battezzato, nonché nelle più antiche chiese e basiliche e nei più importanti palazzi storici della città. Una festa della musica nel segno della straordinaria vitalità musicale di Vivaldi e dei luoghi simbolo della Città di Venezia. Nutrita la parata delle stelle della musica barocca che vi prenderanno parte, tra cui cantanti come Gemma Bertagnolli, Sara Mingardo, Giovanna Dissera Bragadin, organisti come Paola Talamin, direttori come Francesco Fanna, Roberto Zarpellon e Stefano Sovrani, gruppi e orchestre come l’Orchestra Vivaldi Festival e i Sonatori della Giocosa Marca, la Venice Academy Baroque Orchestra and Chorus, ma anche i giovani dell’Accademia Vivaldi della Fondazione Cini, violinisti come Federico Guglielmo: il tutto con la regia di Enrico Castiglione. https://www.vivaldifestival.org/
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La rotta Venezia-Parigi compie 60 anni
Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2022
Siamo orgogliosi di servire Venezia da ben 60 anni” ha affermato Stefan Vanovermeir, DG Air France KLM East Mediterranean. “Questa tappa importante della nostra storia ben rappresenta l’importanza della Serenissima nel nostro network. Per Air France l’Italia è, se si esclude il mercato interno francese, il secondo mercato in Europa e Venezia è una delle nostre principali destinazioni italiane. Lo dimostra anche il fatto che Venezia sia stata recentemente scelta come una delle prime città europee ad essere collegata dall’Airbus A220, il nostro ultimo aeromobile medio raggio entrato nella flotta Air France”.“La lunga collaborazione tra Air France e l’aeroporto di Venezia riflette il forte legame che da sempre contraddistingue il rapporto tra le due città, al quale molto hanno contribuito i collegamenti aerei effettuati dalla compagnia” ha dichiarato Camillo Bozzolo, Direttore Commerciale e Marketing Aviation del Gruppo SAVE. “Nel 2019, i voli tra Venezia e Parigi hanno trasportato oltre 800mila passeggeri, a conferma della forte domanda di mercato che le due città sono in grado di generare sia per turismo, che per i viaggi d’affari. Le frequenze plurigiornaliere verso l’hub di Charles de Gaulle hanno inoltre consentito di sviluppare il flusso di passeggeri in prosecuzione verso l’ampio network intercontinentale di Air France”. La linea Venezia-Parigi è stata inaugurata il 7 giugno 1962. La città lagunare veniva raggiunta con gli aerei “Caravelle” di Air France, in 1h35 minuti, con 3 voli settimanali notturni: partenza da Parigi alle 23h40 ed arrivo all’aeroporto Marco Polo alle 1h15 del mattino. Il 13 luglio dello stesso anno, la compagnia aumenta da 3 a 6 i collegamenti settimanali. Tre voli rimangono notturni mentre per gli altri tre il decollo da Parigi era alle 16h10 con arrivo a Venezia alle 17h45.
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Didattica: Ca’ Foscari forma i docenti nelle scuole del Veneto
Posted by fidest press agency su venerdì, 22 aprile 2022
L’Università Ca’ Foscari Venezia fa rete con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto per supportare i docenti delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado nel gestire l’accoglienza e l’integrazione scolastica di studenti e studentesse ucraine e provenienti da altri Paesi europei ed extra-europei. In programma due webinar sulla “Didattica in situazioni di emergenza”, in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ufficio Scolastico Regionale. Coordinatore del progetto è Fabio Caon, professore associato di Didattica delle lingue e di Comunicazione interculturale a Ca’ Foscari e direttore del Laboratorio di Comunicazione Interculturale e didattica (LABCOM) del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, con alle spalle anni di insegnamento dell’italiano L2 nelle scuole.I due momenti formativi si focalizzeranno sulle situazioni reali, con ampio spazio per l’interazione e le domande dei partecipanti. Il primo appuntamento, Insegnare l’Italiano L2 in situazioni di emergenza: tra lingua e intercultura, si terrà giovedì 28 aprile 2022 ore 15.00 – 17.00. Insieme a Caon ci sarà la dottoranda cafoscarina Annalisa Brichese. Il secondo, Gestire l’emergenza dal punto di vista psicologico e relazionale, lunedì 2 maggio ore 15.00 – 17.00, vedrà anche la partecipazione di due psicologi del centro Paradoxa di Treviso, Andrea Sales e Angelica Fedalto. In questo momento, con oltre undicimila nuovi arrivi in Veneto dall’Ucraina (dati Regione del Veneto), l’emergenza riguarda in particolare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che arrivano da quel territorio. Ma i contenuti della formazione potranno essere adattati a qualsiasi caso che comprenda nuovi inserimenti scolastici.
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Per un nuovo modo di lavorare e di vivere a Venezia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 febbraio 2022
Si chiama Venywhere ed è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione di Venezia e l’Università Ca’ Foscari per offrire alla città e alla popolazione emergente dei workers from anywhere un innovativo strumento di contatto e interazione. La piattaforma faciliterà l’attrazione e l’inserimento di una nuova comunità attiva di persone che potranno arricchire la città di nuove energie e attivare un’offerta di nuovi servizi e opportunità economiche per la comunità locale.Venywhere partirà operativamente nei primi giorni di marzo con Cisco, leader mondiale nelle tecnologie abilitanti le modalità di lavoro innovativo. 16 dipendenti provenienti da vari Paesi europei saranno chiamati a misurarsi, per primi, con questa nuova esperienza. Il team di Cisco sperimenterà non solo le funzionalità della piattaforma Venywhere e l’impatto che l’intera iniziativa avrà sulla città di Venezia, ma anche le tecnologie abilitanti il futuro del lavoro e le nuove forme di collaborazione tra persone di team distribuiti. Le piattaforme di collaborazione innovative come Cisco WebexTM creano modelli che vanno oltre le attuali esperienze di lavoro remoto, ridefinendo nuovi standard più inclusivi e coinvolgenti.Il progetto parte dal presupposto che la città lagunare potrebbe essere il luogo ideale per un nuovo equilibrio tra lavoro e vita personale, e per la sperimentazione di un rinnovamento urbano innescato dalla presenza di una nuova popolazione di “cittadini temporanei” che potrebbero diventare col tempo nuovi residenti. A questo fine sta consolidando una rete che comprende istituzioni di ricerca, associazioni, fondazioni, musei e strutture private che sostengono il progetto contribuendo a creare offerta di spazi di lavoro e di servizi, a cui singoli o gruppi di lavoratori potranno accedere attraverso un sistema di prenotazione flessibile. Online in versione sperimentale da poche settimane, la piattaforma https://www.venywhere.it/ ha già destato moltissimo interesse, con 15000 visite e oltre 1200 iscrizioni di workers potenzialmente interessati a trasferirsi a Venezia per sperimentare una nuova modalità di lavoro e per vivere la città in forma attiva e coinvolgente.Tre sono le aree chiave su cui il progetto si focalizza. Offrire ai workers from anywhere supporto nell’individuazione di soluzioni residenziali e di spazi lavorativi adeguati. Sviluppare una offerta di servizi, che permetta di partecipare alla vita quotidiana della città mediante attività quali lo sport, l’arte, l’artigianato, l’enogastronomia, la conoscenza della lingua, le visite in città e in laguna, generando al contempo un potenziale significativo indotto economico locale alternativo al turismo, e contribuendo a favorire lo spostamento di una parte significativa dell’offerta residenziale dal breve termine, legato al turismo, verso una offerta a medio-lungo termine. Infine, promuovere l’innovazione sociale, coinvolgendo i workers from anywhere in forme di cittadinanza attiva al servizio della comunità. Promosso e sostenuto dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, Venywhere è sviluppato da un team di giovani laureati residenti a Venezia coordinati da Massimo Warglien, docente a Ca’ Foscari e ideatore e fondatore dell’iniziativa.
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