Parma Lunedì 28 novembre, alle 15 nell’Aula Mulas del complesso monumentale della Pilotta (piazzale della Pace 7/A), verrà presentata agli studenti e a tutti gli interessati la mostra virtuale “1972. Moda, design, storia”. La presentazione avrà luogo nel corso della lezione di “Storia delle mostre” di Alessandra Acocella, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali-DUSIC dell’Università di Parma. Interverranno Alberto Salarelli, responsabile scientifico della mostra virtuale, e Valentina Rossi, curatrice della mostra in collaborazione con Lara Marziali. La mostra virtuale 1972. Moda, design, storia è il frutto di un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito delle digital humanities per la creazione di una mostra basata sul software Omeka S, a fianco della digitalizzazione di un elevato numeri di documenti progettuali conservati presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione-CSAC dell’Università di Parma. L’esposizione ha il fine di indagare precisi aspetti della cultura progettuale legata soprattutto all’ambito del design e della moda, considerando lo CSAC testimone di questo tipo di progettualità dagli inizi degli anni Settanta. Questa esposizione ha lo scopo di restituire e riaffermare due importati momenti storici: il primo legato a uno dei massimi riconoscimenti del design italiano, la mostra del MoMA Italy: The New Domestic Landscape curata da Emilio Ambasz nel 1972, di cui allo CSAC si conservano alcuni materiali progettuali come quelli di Ettore Sottsass jr; l’altro momento riguarda invece la nascita del prêt-à-porter, grazie a uno stilista pioneristico come Walter Albini di cui allo CSAC sono conservate 4191 opere. Il titolo dell’esposizione cita inoltre un importante studio degli anni Ottanta curato da Gloria Bianchino e Arturo Carlo Quintavalle, Moda Media Storia. La mostra non ha solo lo scopo di valorizzare e studiare il patrimonio conservato presso l’istituzione universitaria, ma vuole approfondire criticamente due momenti storici legati alla cultura del progetto. Da un lato si assiste all’affermazione di importanti designer sulla scena internazionale, dall’altro entra in scena il prêt-à-porter: presto tra design e moda si innescheranno dei cortocircuiti progettuali permettendo un dialogo tra le due discipline. In mostra saranno esposti materiali progettuali di Walter Albini, Archizoom Associati, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Krizia, Franco Moschino, Alberto Rosselli, Cinzia Ruggeri, Ettore Sottsass Jr e Gianni Versace. La mostra virtuale è visitabile all’indirizzo https://mostra1972.unipr.it/.
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Mostra virtuale “1972. Moda, design, storia”
Posted by fidest press agency su sabato, 26 novembre 2022
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Nora, l’assistente virtuale ideato da Heres.ai
Posted by fidest press agency su venerdì, 11 marzo 2022
E’ stato bscelto da Mondadori Education e Rizzoli Education per HUB Scuola, la piattaforma per la didattica digitale più grande d’Italia, arricchisce l’offerta del libro di testo e favorisce una didattica sempre più stimolante e versatile, diventata ormai necessaria in ambito scolastico e formativo. L’obiettivo dell’agente conversazionale – chatbot – è infatti rendere lo svolgimento delle attività su HUB Scuola semplice e veloce: un tutor virtuale a cui potranno fare affidamento più di due milioni di studenti e genitori iscritti, ma anche tutti i docenti che utilizzano la piattaforma per la didattica, per essere guidati nelle fasi del loro lavoro: dall’attivazione dei libri alla scoperta delle applicazioni di lettura HUB Kids e HUB Young progettate per ragazzi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria. 200.950 conversazioni, con una media di 718 scambi al giorno, più di 65.800 gli studenti coinvolti, 19.800 i docenti e 11.440 i ticket gestiti sono i numeri rilevati dalla data di rilascio del sistema virtuale, il 6 maggio 2021, fino al 10 febbraio 2022. “L’obiettivo che ci siamo dati con Nora era offrire ai nostri clienti uno strumento di assistenza immediata contestualmente alla navigazione, garantendo una user experience più fluida. I numeri che stiamo registrando al Customer Service ci confermano che l’obiettivo è stato raggiunto: interagendo con Nora il cliente ottiene tempestivamente la soluzione desiderata, anche attraverso un’indicazione visiva, senza dover sospendere la navigazione per contattarci telefonicamente o per mandare una email. Il beneficio è particolarmente evidente sul canale telefonico, che negli ultimi mesi ha registrato una riduzione delle richieste di assistenza di circa il 43%. L’85% dei ticket ricevuti tramite Nora, inoltre, viene risolto dal Customer Service in un’unica interazione, consentendo ulteriore efficienza del servizio”, spiega Paolo Reniero, Marketing and Digital Director Mondadori and Rizzoli Education. Nora nasce per assistere e fornire una guida a studenti e docenti nelle diverse fasi del loro lavoro all’interno di HUB Scuola: dalle istruzioni per la registrazione all’attivazione dei volumi, l’esperienza di navigazione sulla piattaforma si adatta al livello di interazione del fruitore con un grado di personalizzazione del servizio che non può più lasciare indietro nessuno.
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Torna GECO Expo, la prima fiera virtuale in 3D sull’ecosostenibilità
Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022
GECO Expo, la fiera tridimensionale dell’ecosostenibilità che tornerà dal 1 al 4 marzo sulla piattaforma virtuale nata durante la pandemia. E sono aperte fino all’8 febbraio le candidature al Contest Smart Talk, spazio dedicato ai progetti di sostenibilità e biodiversità, suddiviso quest’anno in due categorie: la prima per startup e idee da sostenere, la seconda, per startup già avviate ed aziende con un prodotto già validato sul mercato. Un video-contest che l’anno scorso è stato vinto da prodotti imprenditoriali come Biova Beer, la birra realizzata recuperando il pane invenduto per contrastare lo spreco alimentare, ed EcoAllene di Ecoplasteam, la non-plastica ottenuta dal riciclo di imballaggi poliaccoppiati prima impossibili da separare. Questo uno dei principali appuntamenti della seconda edizione della Fiera che ha scelto come slogan “Green Together” e a cui sarà possibile partecipare con il proprio avatar, visitando i padiglioni in 3D per incontrare innovatori e imprenditori all’avanguardia e dialogare con esperti sui trend di settore più interessanti e dirompenti.Obiettivo di Geco Expo, sensibilizzare e far crescere la cultura ambientale, dando vita ad una vera e propria community di attivisti, influencer e divulgatori, che hanno abbracciato e si impegnano a promuovere uno stile di vita green. E arrivando a raddoppiare le presenze della prima edizione che, nel gennaio 2021, ha visto 4.000 iscritti, oltre 50 espositori e 7.000 biglietti da visita scambiati virtualmente.“Geco Expo nasce durante la pandemia proprio dall’esigenza delle aziende e dei buyer di incontrarsi nonostante i vari lockdown. Abbiamo messo a punto una piattaforma al 100% ecosostenibile, in grado di regalare un’esperienza molto vicina alla realtà grazie agli avatar personalizzabili, alla tridimensionalità e all’alta interazione. – spiega il fondatore Daniele Capogna – La pandemia ci ha costretto a ripensare il modo di fare business e un evento virtuale non solo inquina meno, ma è in grado di varcare i confini nazionali più facilmente, moltiplicando esponenzialmente il numero di connessioni di business in tutto il mondo.”Numerose le novità di questa seconda edizione: oltre alle nuove funzioni di interazione degli avatar, con una serie di gestualità tipiche degli eventi in presenza, nella dressing room sono stati aggiunti nuovi outfit in grado di rappresentare, ad esempio, partecipanti di provenienza islamica, e sono stati attivati gli avatar LGBTQ+ per rendere la piattaforma più inclusiva. Per le aziende sono state sviluppate stanze immersive e multimediali, interamente personalizzabili, ideali per presentare prodotti o organizzare party esclusivi, comprensivi di dj set.Ci si potrà poi iscrivere anche ai GECO Green Talk e ai GECO Educational Talk. I primi ospiteranno imprese e startup desiderose di far conoscere le proprie innovazioni in campo green economy, e i secondi sono pensati per scrittori o docenti che vogliano presentare un proprio studio o prodotto editoriale sui temi green. Ritornano anche le tavole rotonde su cinque aree tematiche: dall’energia rinnovabile alla mobilità sostenibile, dal turismo slow & local all’economia circolare, passando per l’eco-food, che vedranno avvicendarsi circa 80 relatori, tra cui la giornalista Cristina Gabetti, il coordinatore generale Cetri-Tires Antonio Rancati, l’ambientalista Anna Donati.
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Un viaggio virtuale nel mondo della mobilità, a misura di bambino
Posted by fidest press agency su domenica, 24 ottobre 2021
Parte con questo primo percorso l’inedita collaborazione tra MyEdu, specializzato in progettazione e realizzazione di contenuti editoriali digitali per la didattica e MUBA – Museo dei Bambini Milano, punto di riferimento per l’educazione non formale.Gli ingredienti delle proposte di MUBA si ritrovano tradotti nella proposta digitale: la socialità, il muoversi in un contesto collettivo, il giocare e imparare insieme. L’impostazione pedagogica che supporta questo obiettivo è la didattica “blended” e cooperativa, ottenuta attraverso l’integrazione di strumenti digitali e fisici (quali materiali da stampare o materiali di riuso).Il tema della sostenibilità è ormai imprescindibile, in particolare per la comunità educativa (insegnanti e genitori) che intenda porre le basi per costruire un futuro migliore per le future generazioni. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 91% della popolazione mondiale vive in luoghi dove i livelli di qualità dell’aria non soddisfano i limiti fissati dall’OMS. La mobilità sostenibile, quindi, rappresenta un focus importante a livello sociale per costruire una vita più sana specie nelle aree urbane. L’utilizzo di mezzi sostenibili, infatti, implica una significativa riduzione del traffico stradale, della percentuale di incidenti e dell’inquinamento ambientale prodotto dai gas di scarico. Come in una vera e propria visita al museo, si accede nelle sale del muoversi responsabilmente: la mappa, la strada, il mezzo di trasporto. All’interno di ogni sala si viene accolti da un video introduttivo che serve a veicolare il contenuto didattico a misura di bambino. Iniziamo dunque dal capire che cosa significhi “viabilità”: che cosa succederebbe se le strade andassero solo in tondo? E se non ci fossero semafori? E poi arriviamo a un tema fondamentale: la sicurezza stradale e il rispetto delle regole. Ma conosciamo i cartelli stradali? Ultima tappa del percorso: i mezzi più avveniristici che stanno cercando di cambiare un modello obsoleto di mobilità, ponendo l’attenzione su consumi, inquinamento e innovazioni a basso impatto ambientale.Le attività sono molteplici: le bambine e i bambini dovranno cimentarsi nella ricostruzione delle mappe attraverso puzzle virtuali che si animeranno una volta completati, formare la loro mappa ideale, scegliere un mezzo di trasporto con cui muoversi lungo percorsi accidentati rispondendo a quiz sui cartelli stradali e sulle regole per la sicurezza in strada, creare il proprio unico e fantastico mezzo di trasporto assemblando diversi pezzi tra loro. Il laboratorio è disponibile previa registrazione al sito: https://muba.myedu.it.
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Il Natale degli Uffizi con una mostra virtuale e due video speciali
Posted by fidest press agency su martedì, 22 dicembre 2020
Sul sito delle Gallerie degli Uffizi dal 23 dicembre una ipervisione dedicata al celebre Trittico Portinari con l’Adorazione dei Pastori del fiammingo Hugo van der Goes; il 24 su Facebook video della Vigilia sulla Natività di Gherardo delle Notti, e il 25 sempre su Facebook lo ‘Speciale Natale’ dedicato ai bambini. Il direttore Eike Schmidt: “Gli Uffizi offrono tre doni virtuali per trovarci insieme ai nostri cari anche a distanza, nel nome dell’arte” la mostra virtuale analizza lo spettacolare Trittico Portinari di Hugo van der Goes, il capolavoro del Rinascimento che è uno dei vanti delle Gallerie degli Uffizi. Sul sito web si offre ai visitatori l’opportunità di uno sguardo ravvicinatissimo su tutti i particolari che lo compongono e sulla raffinata tecnica pittorica con la quale fu realizzato. Costituito da una tavola centrale con l’Adorazione dei pastori e due sportelli laterali raffiguranti i committenti accompagnati dai loro santi protettori, il gigantesco trittico fu dipinto nelle Fiandre tra 1473 e 1478 da Hugo van der Goes su commissione di Tommaso di Folco Portinari (1428-1501), banchiere fiorentino agente del Banco Mediceo a Bruges e influente consigliere presso la corte borgognona. Il trittico venne poi spedito a Firenze dove giunse, dopo un avventuroso tragitto via mare e via fiume, il 28 maggio 1483 per essere esposto nella chiesa di Sant’Egidio annessa allo Spedale di Santa Maria Nuova. E fu un evento per l’arte fiorentina: l’opera d’arte fiamminga più imponente esposta in città, suscitò subito enorme curiosità ed ammirazione. Artisti come Filippino Lippi, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Leonardo da Vinci restarono fortemente impressionati dagli effetti brillanti della tecnica ad olio e dal realismo rivoluzionario della raffigurazione. Coordinato e curato da Cristina Gnoni Mavarelli, storica dell’arte e curatrice delle Gallerie degli Uffizi, il percorso virtuale è strutturato in sezioni che illustrano con ampiezza di dettagli la storia, i protagonisti dell’opera e la sua complessa iconografia. Ma non solo: la moda e i costumi straordinari dei personaggi sono spiegati dalla conservatrice del Museo del Tessuto di Prato Daniela Degli Innocenti, e i sontuosi gioielli indossati dai membri della famiglia Portinari e dagli angeli, vengono interpretati dalla storica dell’arte Silvia Malaguzzi.
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European MidCap Event, tappa spagnola della nuova versione virtuale
Posted by fidest press agency su lunedì, 16 novembre 2020
Il 16 e il 17 novembre arriva a Madrid il roadshow di Intermonte rivolto agli investitori europei. Nuovo appuntamento nella versione virtuale per l’European MidCap Event, il ciclo di incontri dedicato alle piccole e medie aziende italiane, organizzato da Intermonte – investment bank indipendente specializzata in intermediazione istituzionale, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano – in collaborazione con CF&B Communication, agenzia specializzata nelle relazioni tra società quotate e investitori istituzionali. L’evento, che si terrà a Madrid lunedì 16 e martedì 17 novembre, è rivolto ancora una volta agli investitori europei. Intermonte Sim, unico broker italiano, nonostante l’incertezza di questi mesi, ha deciso di proseguire, anche se virtualmente, nel proprio viaggio a tappe lungo le principali piazze finanziarie europee. Un percorso in cui Intermonte accompagna le mid e small caps italiane appartenenti ai più svariati settori (da quello bancario a quello IT), in incontri con investitori provenienti da diversi Paesi. In totale, saranno 12 le aziende italiane presenti all’evento virtuale: Alkemy, Aquafil, Banca Sistema, Emak, Esprinet, Falck Renewables, Guala Closures, Lu-ve, Reno De Medici, Reply, Seri Industrial, Tamburi Investment Partners, con un market cap totale di circa 8 miliardi di euro. A questo link http://madrid2020.midcapevents.com/participants, invece, è possibile consultare l’elenco completo di tutte le società partecipanti. Sarà l’occasione per gli investitori di effettuare one-to-one meeting o meeting group con 30 investitori di 24 case di investimento. Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte Sim, commenta: “In un contesto socio-economico complicato come quello che stiamo vivendo dovuto a una pandemia globale, riteniamo sia ancora più importante sostenere quelle eccellenze che sono il cuore della nostra economia, le piccole e medie imprese italiane. E sono proprio le mid-caps che vogliamo presentare in occasione di questi eventi che toccano le principali piazze finanziarie europee. Intermonte, nel suo naturale ruolo di punto di riferimento nel mercato italiano delle mid-caps – con oltre 140 titoli coperti con il nostro ufficio studi – sceglie da anni di supportare le nostre migliori aziende offrendo loro l’opportunità di incontrare gli investitori e potenziare il loro business”. “Il sostegno alle piccole e medie imprese italiane in versione virtuale può rivelarsi la soluzione ottimale per venire incontro a un settore in difficoltà, tanto più in un contesto emergenziale come quello attuale. Siamo convinti dell’efficacia di un ciclo di incontri che si è rivelato in grado di creare preziosi contatti tra aziende italiane e investitori europei, una vera e propria vetrina delle piccole medie imprese italiane più meritevoli” – conclude Micaela Ferruta, Responsabile Corporate Broking e Specialist.
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“Giornata virtuale dei beni in pericolo”
Posted by fidest press agency su giovedì, 7 Maggio 2020
La Torre di Palidoro entra nella Lista Rossa in occasione della “Giornata virtuale dei beni in pericolo” La Torre di Palidoro, teatro del sacrificio di Salvo D’Acquisto, fucilato da un plotone d’esecuzione tedesco il 23 settembre 1943 che si è immolato per salvare numerosi civili destinati alla fucilazione per rappresaglia, entra a pieno titolo nei beni segnalati dalla Lista Rossa di Italia Nostra. Il monumento è stato segnalato come bene meritevole di tutela e di valorizzazione dalla sezione di Italia Nostra del Litorale Romano per essere non solo salvaguardata ma recuperata ad una pubblica fruizione. La Torre è di proprietà della Regione Lazio e il 14 ottobre 2019 è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa che ne assegna per dieci anni la gestione all’Arma dei Carabinieri.
Detta anche Torre Perla, la Torre di Palidoro, si trova in prossimità della spiaggia, accanto alla foce del Rio Palidoro, all’interno del
sistema dunale di Passoscuro/Palidoro, nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Come tante altre torri costruite a partire dal Medioevo sulla costa tirrenica, nacque come presidio di avvistamento a difesa dalle incursioni dal mare. Al di sotto della struttura, sono stati rinvenuti i resti di un villa marittima di epoca romana facente parte di un vasto complesso esteso fino alla Villa cosiddetta di Pompeo a Marina di San Nicola. L’iniziativa mirata al recupero e alla tutela della Torre di Palidoro rientra nella campagna “Giornata Virtuale dei Beni in pericolo: La Lista Rossa”, che si sta svolgendo in queste ore sui social, ideata per stimolare processi virtuosi che coinvolgano le comunità a partire dal recupero e dalla valorizzazione del patrimonio, anche con la possibilità di ricadute economiche e sull’occupazione.
In questi giorni in cui si stanno programmando investimenti ed interventi per la ripresa dopo la crisi da Covid19, Italia Nostra propone, sull’intero territorio nazionale, di mettere il patrimonio culturale al centro di ogni ipotesi di sviluppo per la crescita del benessere etico e civile dei cittadini italiani, favorendo nelle comunità locali quel senso di appartenenza ai luoghi e ai valori espressi dai siti identitari.
Già dal 2017 Italia Nostra Litorale Romano ha elaborato un progetto – a cura dell’architetto paesaggista Nicola Canessa – messo a disposizione dell’Arma dei Carabinieri, che aveva manifestato l’interesse a realizzarvi un’area espositiva dedicata a Salvo d’Acquisto.
La proposta di Italia Nostra prevede che, accanto alla documentazione relativa alla figura di Salvo d’Acquisto, la Torre ospiti materiali
espositivi dedicati alle ricchezze naturalistiche e archeologiche dell’area, secondo quanto prevede lo stesso Piano di Gestione della
Riserva nella Relazione Generale.
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Ilaria Capua ospite virtuale all’Università di Camerino
Posted by fidest press agency su giovedì, 7 Maggio 2020
L’Università di Camerino ha ospitato virtualmente nel pomeriggio di giovedì 30 aprile la scienziata di fama internazionale Ilaria Capua, virologa italiana oggi direttrice del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte e su cosa ci aspetta, a partire dalla cosiddetta Fase 2, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. A dialogare con la prof.ssa Capua è stato il prof. Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam. Dopo aver fatto un excursus su quanto successo e su come il virus abbia iniziato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo scatenando la pandemia, la prof.ssa Capua si è anche soffermata sulle opportunità che potrebbero venir fuori da tutto questo.
“Il Covid-19 – ha sottolineato la prof.ssa Capua – ha portato molti segnali sulla sostenibilità del mantenimento di un sistema globalizzato all’attuale livello di interconnessione che poi però non è in grado di rispondere ad una grande minaccia. Sta inoltre fungendo da acceleratore di interdisciplinarietà, dal momento che ora tutti i ricercatori vogliono portare il loro contributo, non solo quelli che operano nell’area biomedica.”“Un’altra opportunità che ci sta offrendo la pandemia – ha proseguito – è che le persone si stanno avvicinando alla scienza. Dopo aver sofferto di attacchi, di perdita di rispetto e di credibilità, ora tutti vogliono sapere di scienza. Si tratta di una occasione che soprattutto le università non devono lasciarsi sfuggire”.L’incontro con la prof.ssa Capua si inserisce nel ciclo di incontri telematici sul tema “Opinioni per Unicam – tra scienza e sentimento”, che ha visto protagonista del primo appuntamento, che ha riscosso notevole successo, il poeta e paesologo Franco Arminio che ha dialogato con il Rettore Pettinari sul ricordo come fondamenta per il futuro e sulla situazione che si sta vivendo in questo particolare momento nelle aree interne del nostro Paese.
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Le biblioteche di Roma si aprono al virtuale
Posted by fidest press agency su martedì, 31 marzo 2020
In questo tempo di isolamento, in cui la necessità del distanziamento sociale impone la chiusura dei luoghi culturali, le Biblioteche di Roma, fisicamente inaccessibili, spalancano tutte le loro porte virtuali, potenziando al massimo i servizi on line.
Sulla scia della campagna lanciata da Roma Capitale #laculturaincasa, le Biblioteche di Roma aprono a tutti l’accesso alle risorse digitali e il prestito degli e-book diventano liberi e aperti a tutti i cittadini.Basterà attivare l’iscrizione online, anche quella gratuita, dal portale BiblioTu e si potrà fruire da remoto di uno straordinario patrimonio culturale, senza confini fisici e materiali.Oltre ad essere accessibile a tutti la nostra Biblioteca digitale (rete INDACO), è possibile leggere, sulla piattaforma MLOL oltre 7100 periodici di 90 paesi, in 40 lingue diverse, tra cui i principali quotidiani nazionali e internazionali, e riviste di larga diffusione garantiranno un’offerta di risorse documentarie senza precedenti a tutti gli iscritti delle Biblioteche di Roma, indipendentemente dal tipo di tessera d’iscrizione.Il numero degli e-book che un utente potrà prendere in prestito passa da 2 a 4.
Tanti contenuti culturali continuano a essere disponibili sul BiblioTu e sul canale Youtube di MediatecaRoma; a questi si affiancheranno presto tante proposte e attività anche sulle pagine social delle biblioteche.Insomma, se i lettori non possono varcare le soglie materiali delle loro biblioteche, sono le biblioteche che vanno da loro: una sfida imposta dalla dura contingenza del momento, ma che apre nuove interessanti prospettive sul futuro dei servizi bibliotecari romani. “Distanti ma uniti dall’amore per la lettura – dichiara il Presidente delle Biblioteche Paolo Fallai- Lontani, ma connessi, per condividere pagine (virtuali), sapere, informazioni, intrattenimento di qualità per grandi e piccoli”.
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Una moneta internazionale virtuale al posto del dollaro: Azzardo e rischio
Posted by fidest press agency su venerdì, 20 settembre 2019
Alla recente riunione di banchieri a Jackson Hole il governatore della Bank of England, Mark Carney, ha proposto di sostituire il dollaro, come moneta di riferimento negli scambi commerciali e nelle riserve internazionali, con la Synthetic Hegemonic Currency (SHC), una nuova valuta, non più fisica ma digitale. Un’idea temeraria, come lui stesso ammette. Secondo noi, si tratta di una proposta che potrebbe rendere ancor più instabile il già precario sistema monetario internazionale.Il governatore centrale inglese prende come esempio la moneta digitate Libra, recentemente proposta da facebook.com, che dovrebbe diventare il nuovo strumento di pagamento per le transazioni commerciali fatte sempre più online. Libra dovrebbe essere la nuova moneta privata che sostituirebbe le valute nazionali finora utilizzate, a cominciare dal dollaro. Sarebbe utilizzata da acquirenti e altri clienti privati che operano con strumenti telematici. La SHC, invece, dovrebbe essere emessa dall’autorità pubblica, cioè dalle banche centrali attraverso una loro rete di monete digitali. L’intento britannico sembra essere soprattutto volto a opporsi alla tendenza egemonica dello yuan cinese che, come Carney afferma, dal 2018 avrebbe già superato la sterlina nei contratti petroliferi. Naturalmente la nuova moneta digitale ridurrebbe anche l’influenza dominante del dollaro stesso. Un mondo con due monete competitive di riserva, afferma il governatore, renderebbe instabile l’intero sistema monetario mondiale. La Grande Depressione del ’29, aggravata dalle tensioni tra la sterlina e il dollaro, dovrebbe essere d’insegnamento.La nota di Carney rivela che la Bank of England è consapevole di ciò che avviene a livello globale. Del resto egli sottolinea che “la City è il principale centro finanziario internazionale”. La conclusione della Bank of England è sicuramente azzardata. Le sue analisi di fondo, però, meritano una certa considerazione. Il governatore afferma che la globalizzazione ha accresciuto l’impatto e i riverberi degli eventi internazionali sulle varie economie. Di conseguenza, il sistema del tasso d’inflazione flessibile e dei tassi d’interesse fluttuanti, adottato dalle banche centrali, non regge più.
Ciò ha determinato destabilizzanti asimmetrie nel sistema monetario internazionale. Infatti, mentre l’economia mondiale è passata attraverso processi di aggiustamenti, il ruolo del dollaro, invece, è rimasto uguale a quello che aveva quando il sistema di Bretton Woods nel 1971 collassò. E’ innegabile il fatto che le decisioni monetarie della Federal Reserve stiano producendo effetti negativi in molti paesi, anche in quelli che hanno pochi rapporti economici con gli Usa.Egli afferma giustamente che “un sistema unipolare non è adatto per un mondo multipolare”. Ricerche ufficiali dimostrano come una rivalutazione del dollaro dell’1% comporterebbe una contrazione dello 0,6% nei volumi di commercio nel resto del mondo.Si ricordi che metà delle transazioni commerciali mondiali è effettuata ancora in dollari! Ma la quota delle importazioni Usa è solo un quinto del totale dell’import mondiale. Perciò, a nostro avviso, anche la riforma delle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), è sempre più necessaria.Il dollaro, in quanto moneta dominante del commercio mondiale, è anche la valuta principale di riserva e di rifermento per la maggior parte dei titoli emessi nei paesi emergenti. Per circa due terzi del totale. Ciò ha inevitabilmente indotto queste economie a creare delle misure di sicurezza, aumentando le loro riserve in dollari e contribuendo così a creare quello che da tempo è chiamato “carenza mondiale di risparmi”. Si stima che le riserve monetarie dei paesi emergenti potrebbero raddoppiare nei prossimi dieci anni, con un aumento di ben 9.000 miliardi di dollari.Noi riteniamo che la nuova moneta digitale SHC non sia la soluzione giusta. Essa, di fatto, annullerebbe progressivamente il ruolo, anche di controllo, delle banche centrali e degli stessi governi. Una questione, affatto secondaria, riguarda la sicurezza e le garanzie monetarie: chi sarebbe il “prestatore di ultima istanza”? Finora, e lo abbiamo visto nella Grande Crisi anche se con ritardi e lacune, il garante finale è stato la banca centrale dei vari paesi coinvolti. Come abbiamo più volte scritto in passato, il dollaro da solo non è oggettivamente più in grado di sostenere l’intero sistema monetario, finanziario, economico e commerciale mondiale. Riteniamo perciò che sia giunto il tempo per la creazione di un sistema monetario multipolare basato su un paniere di monete importanti e per l’attivazione di una nuova “moneta di conto” simile ai Diritti Speciali di Prelievo. (Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista)
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Corsi di realtà virtuale per rianimare con il defibrillatore
Posted by fidest press agency su domenica, 24 marzo 2019
Riconoscere l’arresto cardiaco, allertare il 118, eseguire la rianimazione cardiopolmonare, utilizzare i defibrillatori semiautomatici (DAE). Tutto all’interno di uno scenario di realtà virtuale. Accade a Bologna dove, per la prima volta in una scuola italiana, 11 docenti dell’Istituto Aldini Valeriani Siriani, hanno ricevuto la certificazione BLSD (Basic Life Support Defibrillation) utilizzando anche 5 caschetti per la realtà virtuale.
La formazione, gratuita, è stata organizzata nell’ambito del Progetto Pronto Blu 118 dell’Azienda USL di Bologna, attivo da anni per diffondere la cultura della rianimazione cardiopolmonare e aumentare il numero di soccorritori volontari in grado di intervenire in caso di arresto cardiaco.Virtual Reality CPR (VR CPR), promosso da Italian Resuscitation Council e finanziato dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, è un progetto innovativo e ambizioso che ha l’obiettivo di addestrare gli operatori sanitari, i laici, i ragazzi e i docenti, utilizzando anche ambienti virtuali. Nei 5 caschetti per realtà virtuale messi a disposizione durante il corso BLSD, gli allievi vengono catapultati in tre diversi scenari virtuali di arresto cardiaco ambientati in città: in piazza Santo Stefano, all’interno dell’Ospedale Maggiore e in una scuola. Per muoversi correttamente e fare le cose giuste all’interno dello scenario virtuale, affiancati da un altrettanto virtuale soccorritore, gli allievi devono rispondere ad alcune domande, che ripercorrono i temi già affrontati nel corso di formazione.Pronto Blu 118 Bologna annovera, tra i suoi obiettivi, la diffusione della cultura dalla rianimazione cardiopolmonare anche nel mondo scolastico con la formazione di docenti/istruttori e la promozione della APP DAE RespondER, che fornisce la mappatura aggiornata dei defibrillatori presenti in città. In questi ambiti si inserisce, ad esempio, la diffusione della campagna Kid Save Lives, firmata dall’OMS, e rivolta ai ragazzi over 12 anni.La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Queste manovre, praticate tempestivamente prima dell’arrivo dei soccorsi, e la presenza di defibrillatori, anticipano i tempi di intervento, dimezzandoli rispetto a quelli garantiti dalla rete del 118, e triplicano le possibilità di sopravvivenza di chi è colpito da arresto cardiaco. In Italia ciò avviene solo nel 15% dei casi, a fronte di percentuali intorno al 50% nei paesi scandinavi. Nella provincia di Bologna sono all’incirca un migliaio, ogni anno, le persone colpite da arresto cardiaco. Solo il 18% di esse sopravvive, nonostante il tempestivo intervento del 118, percentuale che sale al 50% se la persona colpita da fibrillazione ventricolare viene rianimata con il defibrillatore.
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Cervello umano: tra virtuale e reale
Posted by fidest press agency su sabato, 18 agosto 2018
“Entro il 2023 potremo trovare nuove cure per le malattie mentali con un simulatore ch riprodurrà integralmente un cervello umano, emozioni comprese”: Henry Markram, del Brain Mind Institute dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, lo sostenne, anni fa, con convinzione, nel corso della presentazione italiana di HBP – Human Brain Project, progetto di dimensioni europee che si proponeva di riprodurre un “cervello artificiale” grazie all’uso di supercalcolatori. Il cervello umano si comporta come un computer super performante, energeticamente autonomo, capace di ripararsi da solo e di auto apprendere. La scienza, allo stato attuale, ha compreso moltissimi aspetti del funzionamento del cervello, e dall’altra parte ha sviluppato macchine di calcolo potentissime.
Mettendo insieme le conoscenze che i ricercatori hanno acquisito e acquisiranno sul funzionamento delle molecole, dei neuroni, dei circuiti neuronali e quelle sui più potenti database ora sviluppati grazie alle tecnologie ICT, si può costruire un simulatore biologicamente molto dettagliato dell’intera attività del cervello umano.
Gli studi nel settore sono già piuttosto avanzati, grazie agli elevati livelli tecnologici oggi disponibili e alla solida base costituita dai precedenti studi di Markram: nel 2007, la sua equipe era riuscita a modellizzare il funzionamento biologico di 10mila neuroni della corteccia cerebrale dei topi; l’obiettivo dello HBP, sfruttando i progressi negli algoritmi di modellizzazione e nella tecnologia, è quello di riuscire a costruire un modello dei 100 miliardi di neuroni di un cervello umano su un solo supercomputer. Un risultato che permetterebbe di trovare nuove cure e trattamenti innovativi per le principali disfunzioni e malattie degenerative del sistema nervoso, come Alzheimer, Parkinson, Epilessie, e Schizofrenia.
Un progetto che potrebbe portare a benefici sociali enormi. Questi modelli aiuteranno infatti a comprendere le cause profonde delle malattie neurologiche e a diagnosticarle già dai primi sintomi, quando è più facile curarle. Nuovi robot, computer e sistemi interattivi potranno così aiutarci nell’apprendimento, nelle cure o nell’accudimento di disabili e anziani, e anche ad allenare le nostre abilità più complesse, come la leadership o la capacità di cooperazione. (Redazione Fidest)
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Nasce Democrazia popolare
Posted by fidest press agency su giovedì, 17 agosto 2017
E’ un movimento virtuale. Vuol dire, semplicemente, che si esprime solo attraverso le pagine del web. Non è e non vuol essere un partito ma ambisce essere uno spunto di riflessione politica necessaria e importante in quanto si può parlare male della politica, e dei suoi esponenti quanto si vuole, ma alla prova dei fatti è sempre con la politica che dobbiamo interfacciarci per la guida della nostra società e per comporre i dissidi interni tra classi e interessi corporativi.
Sono coloro che si rendono consapevoli dei cambiamenti in atto che non solo si riflettono in Italia ma in tutte le parti del mondo.
Sono consapevoli che è stata troppo a lungo coltivata l’idea dell’avere smarrendo quella dell’essere, ovvero la necessità di cogliere questa percezione intellettiva per dare valore e ruolo alle cose, per quelle che sono e non per quelle caduche.
Sono consapevoli che il loro operare non indulge all’idea delle cose ma privilegia l’idea della persona e postula l’esigenza di una società che possa essere al tempo stesso laica e confessionale poiché è comune il fine: “volere e amare l’essere ovunque lo si conosca secondo l’ordine che esso presenta all’intelligenza.”
Questo significa che si possono fissare i termini di un programma elettorale ragionando su due diritti: quello alla vita e quello a vivere. L’uno non può prescindere dall’altro. Che senso ha procreare se non si garantisce alla vita di vivere affrancandosi dal peso del disagio esistenziale?
Vuol dire, in altre parole, che esiste un diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, all’accesso alle fonti di sostentamento, ad avere un tetto sicuro, una vecchiaia serena. Se queste sono le priorità, e devono esserlo, tutto il resto è relativo, possibile ma non necessario.
E’ un percorso che conduce all’uomo, al suo essere. (Riccardo Alfonso direttore del centro studi politici e sociali della Fidest)
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Informazione Scientifica Virtuale
Posted by fidest press agency su domenica, 22 marzo 2015
Più tempo i medici trascorrono online per aggiornarsi e maggiore è il tempo “di qualità” che possono dedicare ai pazienti. “Non è un paradosso come potrebbe apparire a prima vista, spiega Isabella Cecchini, Direttore Dipartimento Ricerche Salute GFK Eurisko, commentando i dati della ricerca Gfk-Eurisko 2014 sulla Digital Doctor Communication, condotta su 1250 specialisti e oltre 200 medici di famiglia, ma la conferma che utilizzare tutto il potenziale tecnologico che oggi abbiamo a disposizione può liberare tempo e risorse da dedicare alla cura e all’ascolto dei bisogni dei pazienti aumentando la qualità e la ricchezza dell’aggiornamento professionale”.
Dalla nostra ricerca, prosegue Cecchini, emerge infatti in modo chiaro come la quasi totalità dei medici italiani sia online; circa l’80% sia esposto a modalità di e-remote o tele detailing; il 30% riceva già oggi aggiornamenti scientifici online; il 70% possieda uno smartphone rispetto al 50% del 2013, mentre un medico su due è oggi in possesso di un tablet. Numeri importanti che testimoniano come l’informazione medico – scientifica “corra” gia’ oggi sul web in Italia e acceleri il suo percorso verso un vero e proprio terremoto digitale da cui avranno origine nuove metodologie relazionali nell’ambito del rapporto tra i medici e gli informatori medico scientifici. Tra i medici italiani, conclude Cecchini, cresce l’attesa che l’informatore scientifico, assuma definitivamente un ruolo sempre più importante e di fulcro nell’attività di comunicazione medica. Internet è sempre più importante per i medici e si affacciano sempre di più nuovi spazi d’interazione sul web e nuove modalità di fruizione delle informazioni, come App e YouTube. Ma in questo scenario in costante trasformazione, emerge anche una forte esigenza di supporto nell’utilizzo di questi strumenti; supporto da remoto che possa andare incontro alle nuove esigenze dei nostri medici” “Viviamo i primi giorni di un’evoluzione digitale non lineare che, in pochissimi anni, cambierà drasticamente il rapporto con i medici e le modalità di informazione e formazione scientifica, spiega Maurizio Pèrcopo, Amministratore Delegato di Domedica dalla cui esperienza nasce “Relationships, DeliveredTM”, un nuovo servizio per costruire relazioni virtuali interattive di grande valore e di lungo periodo per l’informazione medico scientifica, con informatori medico scientifici competenti, motivati e preparati. Dalle nostre rilevazioni, prosegue Pèrcopo, oltre il 91% dei medici italiani che inizia questa “relazione” si dichiara soddisfatto del grado di preparazione degli informatori scientifici da remoto, l’89% riconosce l’importanza della continuità di rapporto che si instaura con il nostro iRep, e il 96% gradisce poter fissare appuntamenti con orari flessibili. “Relationships, DeliveredTM” punta decisamente ad un approccio non più basato sul numero di chiamate o visite effettuate presso lo studio del medico, ma ad una relazione interattiva tra medici e informatori medico scientifici.“Un vero e proprio big bang quello che sta accadendo, e cha a breve cambierà completamente le regole del gioco, conferma Claudio Cricelli, Presidente SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie -, al cui appuntamento è meglio farsi trovare preparati per non essere letteralmente spazzati via dall’innovazione tecnologica che ormai ha travolto e inondato positivamente il nostro modo di lavorare, ma che, nel nostro Paese, fatica a decollare in modo sistematico, risentendo di tutto il ritardo con cui purtroppo l’agenda digitale viene portata avanti”. Ma il futuro è inarrestabile e non passerà attraverso processi di innovazione lineare ma verticale e istantanea”.“Sono queste le realtà che permetteranno al nostro paese di colmare il gap con i paesi più avanzati sul fronte del web 3.0 – commenta Eugenio Santoro, Responsabile del Laboratorio di Informatica Medica, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri -. La diffusione di questi servizi tra i medici, come la contemporanea presenza sul web e sui social network di fornitori e fruitori di informazioni mediche permetteranno la creazione di communities essenziali nell’era del web 3.0”.
Domedica ha maturato ad oggi un’esperienza unica in questo campo che le consente di mettere a disposizione del SSN e delle Life Science Companies un’offerta di servizi integrati unica nel suo genere.
Domedica è l’azienda leader dell’Integrated Health Care. La sua mission è progettare, avviare e sviluppare soluzioni innovative e all’avanguardia per migliorare le cure, ottimizzare gli investimenti in ambito sanitario e massimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, con professionisti presenti su tutto il territorio Nazionale e sede centrale a Roma.
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Esce in edicola virtuale, “LiberoReporter WEEK”
Posted by fidest press agency su martedì, 27 marzo 2012
Esce in edicola virtuale “LiberoReporter WEEK”, il settimanale di approfondimento digitale e interattivo. È distribuito attraverso le più avanzate tecnologie e quindi si può scaricare e leggere su qualsiasi sistema operativo Apple, Android, Windows e Linux. WEEK è venduto (oltre che direttamente dal portale news.liberoreporter.eu) tramite l’applicativo – da scaricare dal market di Apple – “Ultima Kyosk”, al prezzo di copertina di 79 centesimi di euro.Uscirà ogni venerdì mattina e sarà sempre ricco di approfondimenti non solo legati all’attualità, al costume e alla politica, ma soprattutto alle inchieste e alle ricerche sui misteri del presente e del passato.Particolare rilievo avranno i fatti del mondo, soprattutto dei Paesi africani e asiatici.
Ci occuperemo sempre più di mare, di marittimi e di armatori, ma le banche e ciò che accade ai diritti violati dei cittadini-utenti saranno sempre in primo piano.In linea con tutti gli altri prodotti editoriali di “LiberoReporter”, WEEK non è né di destra né di sinistra. Non è legato ad alcun partito o movimento politico. È un magazine indipendente che mette al centro del proprio sforzo editoriale i valori dell’obiettività, della trasparenza, dell’onestà intellettuale, a favore di una corretta informazione al cittadino che desidera sempre più conoscere i fatti nudi e crudi, separati dai commenti e dagli interessi di parte.
Solo nel mese di gennaio 2012, il network LiberoReporter ha registrato 9.507.300 visitatori unici dei quali 691.460 nuovi lettori, per un totale di oltre 24 milioni di pagine visitate.
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Studenti creano un comune virtuale
Posted by fidest press agency su martedì, 25 gennaio 2011
E’ il Comune il n° 259 della Puglia, il n° 8.102 dell’Italia, sta nascendo ora e si chiama “Salentide” (si legge con l’accento sulla “e”), in assonanza con “Atlantide”. Mentre la mitologica isola narrata da Platone aveva per abitanti i figli di Atlante, questo nuovo comune creato dagli studenti della classe 4B dell’Istituto Costa di Lecce ha per abitanti i tantissimi figli del Salento che per lavoro o per studio sono costretti a vivere lontani dalla propria terra d’origine. Certo, è un comune virtuale, nel senso che non ha mura fisiche, ma i suoi “abitanti” sono reali, e sono anche tantissimi.
Il Comune virtuale di Salentide vivrà sul web, avrà un sito in Internet attraverso il quale erogherà servizi reali ai cittadini. Tra questi ci sarà la piazza virtuale in cui in ogni ora del giorno i cittadini potranno comunicare tra loro, anche se vivono a migliaia di chilometri di distanza (come sta già avvenendo da oltre un mese attraverso un gruppo su Facebook). L’altro importante servizio reale sarà l’anagrafe, con i dati ed i “luoghi” (di origine e di lavoro) di tutti i cittadini. E non saranno certo trascurate le attività che le persone svolgono nelle varie destinazioni, con un occhio particolare alle attività commerciali ed imprenditoriali condotte da salentini che vivono all’estero o nelle altre regioni italiane, a queste ultime gli studenti promettono di dare persino una mano in termini di visibilità e di crescita del numero di potenziali clienti. Come ogni comune che si rispetti, anche Salentide ha uno stemma, il quale riporta i quattro simboli del territorio adottati da “Repubblica Salentina” con l’aggiunta, al centro, di una icona emblematica costituita da otto frecce che conducono dal centro (il Salento) in otto direzioni diverse, a rappresentare la forza “centrifuga” dell’energia dei salentini. In termini numerici di “popolazione”, potenzialmente Salentide potrebbe diventare in pochissimo tempo il comune più popoloso del Salento, basti pensare all’ingente quantità di persone che negli ultimi 60 anni si sono dovuti allontanare per lavoro e a tutti gli studenti che hanno deciso di frequentare una università diversa da quella del Salento. L’idea è partita a dicembre scorso con la creazione di un gruppo su Facebook denominato “Salentini Sparpagghiati” (sparpagliati, sparsi nel mondo) ed è risultata immediatamente vincente, sia per la quantità di adesioni che per la qualità dei commenti e delle emozioni raccontate ogni giorno e ad ogni ora del giorno, tanto da indurre i giovani studenti del Costa a concepire questo nuovo progetto di Comune virtuale, decisamente ambizioso e innovativo. Salentide di sicuro farà sentire ancora più uniti, più considerati e più vicini a casa le migliaia di salentini che vivono in ogni angolo della terra. (salentide)
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Con un click nella nuova Pompei
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 settembre 2010
E’ da ieri on-line http://www.pompeiviva.it il sito internet dedicato al nuovo volto dell’area archeologica vesuviana: tra i contenuti originali le mappe interattive aggiornate degli scavi di Pompei, Ercolano e Oplontis con schede approfondite di oltre 150 punti di interesse visitabili, tra i quali molti recentemente aperti al pubblico. Sulla home-page del sito, in italiano, inglese e –novità- in spagnolo lingua parlata da oltre 250 milioni persone nel mondo; si apre la finestra di Google Street View il motore di ricerca grazie al quale è possibile per tutti gli utenti compiere una passeggiata virtuale negli scavi. On line, sulla home page, anche il video “Pompei, l’arte torna a vivere”, spot virale promozionale sul sito archeologico realizzato da Fan Marketing & Service che sulle note della canzone “I will survive”, fa rivivere animandoli gli affreschi di Villa dei Misteri, sotto gli occhi increduli di un ragazzo. Lo stesso spot verrà veicolato sulle più importanti piattaforme e social network. Con un click si può inoltre accedere al percorso Bike, ciclo pedonale esterno alle mura, sia al percorso facilitato Friendly, che ai vari itinerari a tempo, con la possibilità per il navigatore di costruire un viaggio su misura a Pompei. Con una facile navigazione si accede inoltre alle indicazioni sui servizi al pubblico, agli eventi ospitati negli scavi e a tutte le informazioni turistiche e sulla mobilità.
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Il Popolo del sud: soggetto politico reale no virtuale
Posted by fidest press agency su martedì, 17 agosto 2010
Il Partito Popolo del sud reale, diverso, prende le distanze dai numerosi movimenti pseudo meridionalisti, indipendentisti, suddisti, federalisti, autonomisti, che evocano addirittura gli stati generali del sud. In rete si parla di 12, 20 movimenti, Vi è chi annuncia grandi progetti politici, grandi cose, ma se si raschia il fondo del barile si scopre che è fumo senza arrosto. C’è chi riesuma, ad esempio, le stragi del sud per vendere libri o per farsi strada nel mondo meridionalista. C’è chi incolpa ancora Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Mussolini per le condizioni di vita del Mezzogiorno. Ma sia chiaro non si tratta di difendere questi personaggi, anzi ne prendo le distanze, ma mi sembra comico e assurdo prendersela oggi con loro. Nel dopo guerra, appena costituita la repubblica italiana il 2 giugno del 1946, si è chiuso un capitolo storico dell’Italia che era associato al tremendo ventennio del fascismo. Ne emerse, purtroppo, subito un altro: quello del socialismo reale di stampo sovietico. Aver impedito tale eventualità permise al Paese di ritrovare le risorse necessarie per la ricostruzione e la rinascita. Non tutto, purtroppo, filò liscio. Altre insidie stavano emergendo allorchè, dagli anni 60 in poi, la mafia, la camorra, la ndrangheta, il malaffare contagiò il paese attraverso appalti, distruzioni di ville in stile liberty come a Palermo, le case di sabbia costruite al sud, decenni di appalti per costruire ponti, strade e ferrovie nel meridione. Tutto questo crebbe all’ombra inquietante della corruzione, della illegalità e dalla gestione di una classe dirigente democristiana con la complicità, in alcune aree del paese, dell’allora partito comunista italiano. Ci trovammo così travolti dalla devastazione ambientale e culturale del paese. Gli elettori, a questo punto, persero la loro identità e furono considerati solo numeri da gestire a proprio piacimento. Ora è tempo per uscire da questo tunnel degli orrori. Dobbiamo avere il coraggio, noi meridionali, di farci un mea culpa? Oppure dobbiamo andare alle origini dell’uomo per trovare dei colpevoli? Sta di fatto che, ancora oggi, questa classe politica riciclata si trova in parlamento e in molti comuni, province e regioni del sud. Chi li vota? Garibaldi o Camillo Benso conte di Cavour oppure u zio Totò e Gennarino? E’ possibile che da circa un anno nessuno parla, per esserne conseguente, di legalità, codice etico nella politica, questione morale, decoro urbano, per denunciare quei meridionali, e sono quelli che sporcano e continuano a sporcare, in quanto maleducati e irrispettosi del proprio ambiente, che buttano frigoriferi, televisioni, arredi di mobili, nei parchi naturali, per strada, perchè da un lato non c’è la cultura del rispetto dell’ambiente e dall’altro le istituzioni non puniscono severamente questi soggetti. E’ possibile che nessuno alza la voce e grida basta al pizzo, ai parcheggiatori abusivi, a qualsiasi forma di abusivismo che crea crisi, disoccupazione e degrado? Perche non si parla mai di progetti occupazionali, perchè nessuno pensa che mai può un progetto economico svilupparsi al sud se un imprenditore è costretto a pagare il pizzo se non vuole che gli mettano l’attak sul locale e, progressivamente, subire minacce di morte e gli bruciano il portone? Tutto questo rallenta l’economia del sud, e allora dobbiamo sfogarci con la storia? Dobbiamo metterci a copiare i leghisti e fare la guerra degli uni contro gli altri e, alla fine, se ti giri intorno finisci di vedere il vuoto intorno a te? Nessuno si accorge che oggi è tutto il paese in crisi e che le grandi menti, i nostri laureati lavorano all’estero perchè questo governo ha tagliato i fondi alla ricerca e se non c’è un’adeguata ricerca come possiamo diventare un paese competitivo? Qualcuno evoca gli stati generali del sud a che scopo? Chi sono e come si fanno? E poi facciamo finta di non girarci intorno per vedere periferie degradate, mondezza, disservizi, fame e disoccupazione, gente che dorme in auto, scuole abbandonate. Ditemi che sono un populista, che denigro il sud per farmi pubblicità, ma se queste cose non iniziamo a dirle nella nostra quotidianità, a sentirle dentro, presto ci abitueremo a convivere con la mondezza, i morti per strada, mentre sogniamo a occhi aperti un nuovo regno. Il nostro partito non intende unirsi al coro degli anti italiani, amiamo l’Italia, l’Europa, il mondo, conserviamo le nostre tradizioni, opereremo per il riscatto del sud partendo dalla strada e coinvolgendo la gente e, dai piccoli progetti, riscatteremo il sud d’Europa che si chiama Italia, rilanceremo la questione morale per invitare i meridionali a riflettere bene sul voto e limiteremo l’azione politica di chi fa il gioco delle lobby che per governare e gestire il potere ci guardano sorridenti dall’alto, nella lotta degli uni contro gli altri. (Girolamo Foti segretario del Partito Popolo del Sud)
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1° salone internazionale virtuale 3D del vino
Posted by fidest press agency su lunedì, 7 giugno 2010
On line dal 21-27 giugno 2010 Per gli operatori della filiera vitivinicola, questo salone on line rappresenterà un’opportunità unica per moltiplicare gli scambi senza doversi sobbarcare lunghi e costosi spostamenti – e quindi a costi minimi – e per rafforzare i contatti a livello internazionale.
WineFair, è stato concepito su modello dei tradizionali saloni del vino – ma con in più la tecnologia come valore aggiunto -. Gli espositori possono scegliere tra tre tipi di stand : Naturale, Tradizionale o Design, ognuno dotato di un calendario per pianificare gli appuntamenti professionali durante l’esposizione, di biglietti da visita dell’espositore, di video, di brochure e di schede tecniche dei vini e dell’azienda vinicola in cui vengono prodotti. A seconda della combinazione prescelta, l’azienda proporrà la vendita di 10 o 30 bottiglie. Il Salone WineFair, che fa ricorso alle più innovative tecnologie 3D, privilegia gli scambi in tempo reale e permette alle aziende di pianificare i loro tempi di lavoro grazie alla funzione ‘calendario’. Per accedere agli stand, il visitatore potrà inserire una parola-chiave nel motore di ricerca o selezionare il vitigno, il paese o la regione e/o il tipo di vino da uno dei tre menù a tendina. Il profilo degli espositori selezionati può essere consultato facendo semplicemente scorrere sul nome il cursore del mouse. I visitatori che desiderano contattare gli espositori possono farlo immediatamente, oppure possono fissare un appuntamento grazie all’agenda on line. A seconda degli strumenti preferiti sono disponibili tre diverse modalità di comunicazione: videoconferenza, audioconferenza o instant messagging. I primi cinque giorni di questo Salone saranno dedicati agli incontri tra professionisti del settore. Il grande pubblico verrà accolto invece nelle giornate finali di sabato e domenica. http://www.ubifrance.fr
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Intesa Csc-Zurich financial services
Posted by fidest press agency su venerdì, 11 dicembre 2009
CSC (NYSE: CSC) annuncia di aver firmato un accordo della durata di 10 anni e mezzo con Zurich Financial Services Group (Zurich) relativo ai managed service sia del data center sia dell’infrastruttura di information technology. L’accordo generale sarà coniugato nei vari ambiti regionali dalle due parti e diverrà esecutivo dopo la firma a livello locale. Il contratto ha per obiettivo trasformare l’attuale data center di Zurich in un ambiente pienamente moderno, flessibile e altamente virtuale. Il valore potenziale massimo del contratto è 2.9 miliardi di dollari, cifra raggiungibile se vi aderiranno pienamente tutti gli uffici regionali. I servizi saranno erogati a partire dal 2010. Tutti gli accordi locali rispetteranno l’ordinamento della giurisdizione alla quale saranno sottoposti e saranno approvati anche dalle parti sociali. L’orientamento generale del contratto, in osservanza di quanto sarà stabilito su base locale, prevede che approssimativamente 1000 dipendenti di Zurich possano passare a CSC nel corso della prima metà del 2010. La relazione fra Zurich e CSC è cominciata nel luglio 2004 quando fu firmato un contratto di outsourcing applicativo del valore di 1,3 miliardi di dollari e della durata di 7 anni. Nel 2008 è stato ampliato l’ambito anche al desktop service in Europa e Nord America.
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