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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 174

Visita Ministro Nordio al carcere di Torino

Posted by fidest press agency su sabato, 12 agosto 2023

“La visita del Ministro Nordio nel carcere di Torino, dopo i due suicidi nel giro di poche ore, che seguono quello di Bergamo, si è risolta in una passerella inutile, tanto più che invece dei garanti comunale e regionale dei detenuti avrebbe dovuto esserci con lui il magistrato di sorveglianza, l’unico e autentico garante istituzionale della popolazione carceraria che invece è stato delegittimato”. Così Aldo Di Giacomo, segretario S.PP., che evidenzia che i suicidi di detenuti dall’inizio dell’anno sono stati 47 (ultimo poche ore fa nel carcere di Rossano Calabro), di cui tre donne, mentre l’anno orribile è stato il 2022 con 84 suicidi. “Un comportamento quello del Ministro che non ammette attenuanti tenuto conto che per oltre 40 anni è stato lui stesso magistrato e conosce bene l’ordinamento giudiziario, ma che anzi – aggiunge – non segna alcuna discontinuità con i governi precedenti di centrosinistra. Ciò ci rammarica molto perché con il nuovo Governo di centrodestra avevamo creduto anche noi in una svolta a partire da un cambiamento di rotta nell’amministrazione penitenziaria. Ci fa specie che in queste ore arrivino dichiarazioni e commenti da esponenti del centrodestra che esaltano l’atteggiamento del Ministro che anche in questa tragica occasione ha ripetuto la sua “ricetta”: utilizzare immobili e strutture che appartengono allo Stato e sono dismessi da anni per trasformarli in nuove carceri, una ricetta che però non indica tempi, strumenti e soprattutto finanziamenti di attuazione. Siamo così nell’attuale situazione che ha aggravato vecchie problematiche esplose in questi mesi estivi con l’aumento del 180% delle aggressioni agli agenti, le continue mini-rivolte, la diffusione di droga. Da settimane stiamo ripetendo che la situazione nelle carceri è sfuggita al controllo dello Stato. A rimetterci sono sempre gli agenti diventati il bersaglio di inaudite violenze persino con lamette. Non vogliamo aspettare che in una delle quotidiane aggressioni avvenga realmente l’assassinio di un agente sinora evitato solo per fortuita casualità. Per questo – aggiunge Di Giacomo – non sono più rinviabili l’avvicendamento del Capo del DAP e la definizione di misure di reazioni forti – che abbiamo chiesto da tempo – come forte e senza precedenti è l’attacco che viene dalle carceri. Ci sono già troppi segnali che vanno solo intercettati. Invece basta una scintilla per scatenare la “prova di forza” di una popolazione carceraria che da troppo tempo ha manifestato atteggiamenti non solo di aggressione ma di sfida quotidiana agli agenti che, soprattutto a causa della normativa sul reato di tortura, hanno poche possibilità di difesa e di reazione”. Di Giacomo ricorda che il S.PP. ha promosso la mobilitazione nazionale con un’azione di protesta indetta per il 18 settembre prossimo.

Una Risposta to “Visita Ministro Nordio al carcere di Torino”

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