Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Posts Tagged ‘situazione’

PIMCO: Situazione occupazionale negli Stati Uniti

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 Maggio 2024

By Tiffany Wilding, economista presso PIMCO. Quello che è successo? Le buste paga negli Stati Uniti sono aumentate di 175.000 in aprile, meno del previsto, ma una buona parte del calo si è concentrato nella categoria governativa, che sarà probabilmente rivista al rialzo nei prossimi mesi. La retribuzione oraria media è scesa al 3,9% su base annua, il ritmo più lento dal 2021, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato di 3 punti base al 3,86%, arrotondando appena al 3,9%.Cosa significa? Il rapporto di oggi arriva sulla scia di diversi mesi consecutivi di assunzioni più forti del previsto, e concorda con l’ipotesi che parte della recente forza è stata supportata da un inverno generalmente mite e da disturbi stagionali. Ciononostante, con l’aumento della media mobile a 3 e 6 mesi delle retribuzioni pari rispettivamente a circa 280 e 240.000, i mercati del lavoro sono ancora su basi solide. Cosa c’è dopo? I funzionari della Fed saranno probabilmente sollevati dal fatto che il mercato del lavoro si sta raffreddando, allentando un po’ la pressione su quella che è stata una serie di dati forti. Tuttavia, non crediamo che questo rapporto sia sufficientemente morbido da cambiare le prospettive della Fed: le assunzioni sono state forti, la disoccupazione rimane bassa ed è probabile che i salari aumentino nuovamente il mese prossimo. Con i funzionari pronti a rivedere al rialzo le loro previsioni sull’inflazione alla prossima riunione del FOMC, riteniamo che sarà necessaria una debolezza più sostanziale nel prossimo rapporto sull’occupazione per impedire ai funzionari di aggiornare anche le loro previsioni sui tassi di interesse. Riteniamo che la Fed cercherà di ottenere almeno un taglio quest’anno, ma prevediamo comunque che eliminerà 1 o 2 tagli dalle sue proiezioni sul percorso dei tassi quando pubblicherà la nuova sintesi delle proiezioni economiche (SEP) a giugno.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Un’analisi sulla situazione economica e occupazionale di Roma

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 marzo 2024

Roma. Affinché, nell’ottica di un potenziamento delle attività delle piccole e medie imprese e soprattutto come azione di contrasto alla desertificazione commerciale urbana, si pongano in essere accordi e/o intese con le associazioni di categoria in grado di individuare procedimenti partecipativi nel campo delle politiche di rigenerazione urbana, ed affrontare congiuntamente i problemi dei diversi quadranti cittadini dal centro storico alle aree più periferiche coinvolgendo in tal senso tutti gli attori coinvolti; affinché si salvaguardino le attività commerciali e artigianali dagli effetti negativi dei cantieri delle opere pubbliche maggiormente impattanti sul territorio urbano, assicurando dei cronoprogrammi chiari e ben definiti nonché tempi certi di realizzazione; affinché si sostenga in ogni sede istituzionale, la necessità di garantire un quadro certo delle risorse da destinare alle Amministrazioni comunali ed ai loro territori, con particolare attenzione alla città di Roma ed al ruolo che essa riveste nel panorama nazionale. Evitare la desertificazione commerciale della città dunque fermando la chiusura degli esercizi, in continua diminuzione dal centro alla periferia. Questo fenomeno non significa soltanto perdita di lavoro e reddito per migliaia di famiglie, ma è un buco nell’economia romana che si allarga di quartiere in quartiere lasciando i residenti senza preziosi negozi di vicinato con grave danno anche sul piano culturale e sociale, e della sicurezza urbana. Occorre più attenzione anche per l’artigianato e l’agricoltura, e attendiamo maggiore fermezza nel contrasto a illegalità e abusivismo, controlli sul proliferare di certe attività come minimarket e negozi di ortofrutta gestiti quasi sempre da extracomunitari. L’amministrazione di Gualtieri impari a mediare con le esigenze degli addetti ai lavori, qualcosa che fino ad ora non ha mai voluto o saputo fare: è questa la vera strada per la piena ripresa economica. Va ricordato, in proposito, che negli ultimi 10 anni, in molte città medio grandi risultano essere sparite oltre 99.000 attività di commercio al dettaglio e 16.000 imprese di commercio ambulante e che sono presenti sempre meno negozi tradizionali e la densità commerciale risulte essere passata da 9 a 7,3 negozi per 1.000 abitanti, con un calo quasi del 20 per cento. Occorre più attenzione anche per l’artigianato e l’agricoltura, e attendiamo maggiore fermezza nel contrasto a illegalità e abusivismo, controlli sul proliferare di certe attività come minimarket e negozi di ortofrutta gestiti quasi sempre da extracomunitari. L’amministrazione di Gualtieri impari a mediare con le esigenze degli addetti ai lavori, qualcosa che fino ad ora non ha mai voluto o saputo fare: è questa la vera strada per la piena ripresa economica. I più recenti dati, forniti dalla Camera di Commercio di Roma e del Lazio, rappresentano la realtà di un territorio metropolitano nel quale convivono ormai contraddittoriamente, elementi di vitalità ed elementi di crisi profonda che testimoniano come Roma non sia ancora fuori dal tunnel della crisi. By Fabrizio Santori consigliere Roma Capitale (Nota r.: Dal nostro punto di vista vi è anche un problema igienico avendo notato che alcune attività commerciali al dettaglio lasciano molto a desiderare in specie quelli gestiti da immigrati. Anche in questo caso non sono sufficienti gli attuali controlli se non altro per accertare un’adeguata competenza gestionale degli esercenti in specie per i prodotti alimentari e orto frutta.)

Posted in Roma/about Rome, Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Grandi UNHCR e Piper Nazioni Unite chiedono attenzione sulla situazione in Mozambico

Posted by fidest press agency su martedì, 12 marzo 2024

Dal 2017 In Mozambico le violenze legate ai gruppi armati non statali e l’impatto dell’emergenza climatica, dal 2017 hanno causato 1,2 milioni di sfollati interni. Il governo ha compiuto importanti progressi nel sostenere le persone sfollate in Mozambico, cercando al contempo di affrontare le cause che hanno spinto le persone a fuggire. Più di 600.000 persone sono tornate nelle loro aree di origine – molte delle quali nel 2023 – ma le sfide rimangono. A molti mancano ancora servizi di base e condizioni di vita dignitose. In occasione di una visita congiunta nel Paese, i responsabili delle Nazioni Unite hanno ribadito il loro impegno a lavorare con il governo e altri partner per rafforzare le soluzioni per gli sfollati in Mozambico. Nell’ambito dell’Agenda operativa del Segretario generale delle Nazioni Unite in materia di sfollati interni, il Mozambico fa parte di un piano pilota, un tentativo di rivedere il modo in cui il sistema Nazioni Unite risponde alle persone che vivono da tempo sfollate, con un approccio guidato dal governo e orientato allo sviluppo per trovare soluzioni a lungo termine.Piper e Grandi hanno incontrato il Presidente Filipe Jacinto Nyusi e alti funzionari governativi a Maputo prima di visitare le comunità sfollate a Cabo Delgado, dove si sono verificati di recente nuovi attacchi da parte di gruppi armati non statali che hanno costretto alla fuga circa 80.000 persone. Grandi e Piper hanno incontrato gli sfollati e le autorità locali nei distretti di Pemba e Mueda, esaminando i rifugi di transito, gli interventi in materia di protezione e i centri comunitari e incontrando imprenditrici con una formazione in gestione aziendale. Hanno inoltre visitato un programma di sviluppo e incontrato persone che hanno fatto ritorno nel Paese d’origine a Mocimboa da Praia. Nel 2024 sono necessari maggiori finanziamenti per proteggere e portare avanti le soluzioni per i rifugiati e le famiglie costrette alla fuga. L’appello umanitario del Paese per il 2024, pari a 413,4 milioni di dollari, è finanziato per meno del 6%.

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La situazione fiscale negli Stati Uniti è davvero così preoccupante come sembra?

Posted by fidest press agency su venerdì, 9 febbraio 2024

A cura di Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel. (Abstract by BC Communication). Nel 2023 il deficit fiscale federale degli Stati Uniti ha superato i 2000 miliardi di dollari, una cifra pari al 7% dell’intero PIL Usa: in altri termini, il governo federale degli Stati Uniti ha speso 2000 miliardi di dollari in più rispetto alle entrate che ha registrato durante l’anno fiscale. Sebbene il disavanzo registrato nel 2023 avrà conseguenze non solo nel breve, ma anche nel medio-lungo periodo, riteniamo che, come accade per la maggior parte delle questioni macroeconomiche, le preoccupazioni siano eccessive. erso la fine del 2022, infatti, il valore di mercato delle azioni detenute dalle famiglie americane è sceso del 25% su base annua, contribuendo a una diminuzione dell’8% del totale delle imposte sulle persone fisiche riscosse nel 2023. Inoltre, il rinvio delle imposte per i residenti delle aree colpite da calamità naturali, come gli incendi che hanno devastato la California, hanno fatto sì che parte del gettito fiscale del 2023 sia stato posticipato al 2024. Infine, anche la categoria residuale “altre imposte” (Figura 2), che include le entrate da fonti diverse, come ad esempio i dazi sulle importazioni o gli utili in eccesso registrati dalla Federal Reserve, è diminuita di 127 miliardi di dollari nel 2023. Dal momento che la Fed paga il tasso dei Fed Funds sulle sue passività e guadagna dai suoi asset, finisce con l’indebitarsi a breve e fare credito a lungo termine, quindi non stupisce che, pagando il 5,5% e guadagnando solo l’1% (come fa, ad esempio, sui buoni del Tesoro a dieci anni che ha acquistato nel 2020), i suoi utili si siano ridotti. Secondo le stime del Congressional Budget Office (CBO), i profitti della Fed sarebbero scesi dai 107 miliardi di dollari del 2022 ai 500 milioni del 2023, da cui gran parte della riduzione della categoria “altre imposte”. Analizzando il bilancio Usa, la maggior parte della spesa pubblica è destinata a voci “non discrezionali” come previdenza, sussidi per disoccupati e veterani e assistenza sanitaria (Medicare), che per il 2023 hanno rappresentato il 66% della spesa complessiva. Se poi si include la spesa per la difesa e il pagamento degli interessi sul debito, si arriva all’88% della spesa complessiva. Passando al capitolo degli interessi sul debito federale, nel 2023 il governo Usa ha pagato 659 miliardi di dollari di interessi ai possessori di buoni del Tesoro (+39% rispetto al 2022), una cifra pari al 2,4% del Pil nominale. Nonostante siamo ancora lontani dal record del 3,1% di Pil toccato nel 1991, i più pessimisti temono che la tendenza al rialzo a cui stiamo assistendo possa rendere insostenibile il debito totale, rendendo necessario un taglio netto della spesa pubblica. I timori fin qui espressi potrebbero sembrare eccessivi, ma si consideri che, quando il pagamento degli interessi sul debito toccò la vetta del 3,1% del Pil nel 1991, si aprì una crisi di bilancio che pose le basi per il “Contratto con l’America” di Newt Gingrich, il piano che, tagliando le spese a scapito del welfare sociale, riuscì a riportare il bilancio federale in pareggio dal 1998 al 2000, creando un surplus nel 2001. Secondo le proiezioni di base del CBO, la spesa per gli interessi sul debito Usa è destinata a rimanere entro una soglia gestibile, ma dovrebbe comunque aumentare al 3,3% del Pil entro il 2030. È bene precisare che solo grazie al ricorso al debito gli Stati Uniti riescono a spendere 2000 miliardi di dollari in più di quello che entra nelle casse dell’erario: nel 2023 le emissioni totali di Treasury, comprese quelle annunciate nel Q4, ammontavano a 2,54 trilioni di dollari, cifra record degli ultimi 23 anni, se si esclude il 2020 (ovvero l’apice della pandemia da Covid-19). E già si prevedono altri 2,5 trilioni di dollari di emissioni in arrivo nel 2024. La buona notizia (per ora) è che gli investitori, sia famiglie americane che società globali, hanno aderito con entusiasmo alle nuove emissioni rimpinguando le casse del Tesoro, pur a fronte di rendimenti più elevati. In particolare, l’88% delle emissioni per l’anno solare 2023 è stato rappresentato da Treasury con scadenza inferiore a un anno. Nessuno ha la sfera di cristallo e gli effetti a cascata a cui potremmo assistere nel lungo periodo sono complicati da definire; ciò che sappiamo al momento è che nel breve termine il Tesoro ha una soluzione per il deficit fiscale, a cui gli investitori sembrano essere interessati.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Codici: l’inchiesta dei Nas sulle liste di attesa conferma la gravità della situazione

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 settembre 2023

Invitiamo i cittadini a segnalare irregolarità. È un bilancio importante, ed al tempo stesso inquietante, quello dei controlli eseguiti dai Nas in tutta Italia tra luglio ed agosto sulle liste d’attesa. Un’operazione su cui l’associazione Codici interviene sottolineando i numeri impietosi che confermano la gravità della situazione. Basti pensare che gli investigatori hanno passato al setaccio 3.884 liste di attesa ed agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali per visite mediche specialistiche ed esami diagnostici del Servizio sanitario nazionale, ed il risultato parla di 26 persone denunciate, tra medici ed infermieri, ritenute responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio. Non solo. Sono state rilevate 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate. “Il clamore mediatico è comprensibilmente grande – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ma nessuno può dirsi sorpreso. Se è vero che i numeri sono impressionanti, bisogna anche riconoscere con onestà che quello delle liste di attesa è un problema noto a tutti ed anche da tempo, ma, ciò nonostante, finora si è fatto veramente poco per risolverlo. C’è tutto il campionario della sanità che non funziona. Liste di attesa stravolte per dare la precedenza a conoscenti e propri pazienti privati, medici in servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche, un medico in malattia che nel frattempo svolge attività privata presso un altro ospedale, infermieri che svolgono esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri. Attenzione, non vale il solito ritornello della sanità che va a rotoli nel Mezzogiorno. Questi casi elencati, che sono i più eclatanti tra quelli portati alla luce dai Nas, vanno da Nord a Sud, da Milano a Catania, da Torino a Reggio Calabria passando da Perugia. Mesi e mesi di attesa per un appuntamento per cui bastano pochi giorni rivolgendosi al privato. Pensiamo a cosa vuol dire un’attesa del genere per un paziente che deve sottoporsi ad un esame delicato. Pensiamo la sofferenza, la preoccupazione, l’ansia a cui è costretto e che coinvolge ovviamente anche i parenti. È inaccettabile. Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche ci sono problemi cronici, che vanno dalle carenze funzionali ed organizzative di presidi ospedalieri ed ambulatori alla carenza di personale medico e tecnici specializzati. Come se non bastasse, in alcuni casi le agende di prenotazione sono state sospese o chiuse con procedure non consentite, addirittura per permettere al personale di andare in ferie o svolgere indebitamente attività a pagamento. E anche in questo caso è uno scandalo nazionale, perché queste situazioni sono emerse a Udine, Latina, Palermo e Reggio Calabria. Il culmine è stato raggiunto in una Asl della provincia di Roma: mentre le prestazioni di gastroenterologia e colonscopia erano indisponibili, il medico dirigente responsabile di quegli ambulatori svolgeva le medesime prestazioni presso un poliambulatorio privato, con una programmazione fino ad 8 esami giornalieri. Lo ripetiamo, il quadro che emerge è avvilente, ma non deve sorprendere. I Nas hanno segnalato ai rispettivi enti di riferimento locali e regionali le problematiche riscontrate al fine di attuare le adeguate misure correttive. Ci auguriamo che le risposte arrivino rapidamente e che le liste di attesa vengano sbloccate in fretta. Bisogna garantire tempi efficienti, rispettando le classi di priorità, perché anche in questo aspetto sono state riscontrate gravi lacune. Cogliamo l’occasione per invitare i cittadini a segnalare. Quando i tempi di attesa vanno oltre il lecito, quando prenotare una visita diventa un’impresa, bisogna farsi sentire, alzare la testa e lottare. Quello alla salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione, non può essere ridotto ad un privilegio per pochi a causa del comportamento di medici che fanno passare amici e privati o di una sanità che invece di risolvere i problemi, come quello della carenza di personale, li rimanda all’infinito. Le inefficienze sono evidenti, le responsabilità anche, bisogna intervenire per tutelare i cittadini”. Quello delle liste di attesa è uno dei problemi che l’associazione Codici combatte da anni con le sue iniziative legali contro la malasanità e per il diritto alla salute dei cittadini. È possibile segnalare irregolarità ed inefficienze telefonando al numero 065571996

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La situazione carceraria italiana

Posted by fidest press agency su giovedì, 17 agosto 2023

Un anno fa scrivevamo: Da anni, oramai, non si fa altro che parlare di sovraffollamento degli istituti di pena, di suicidi, di rivolte e di aggressioni e tutte le volte la politica si limita alle promesse e tali rimangono salvo riesumarle in presenza di nuove situazioni critiche. Eppure, i segnali di un aggravamento della situazione è sotto i nostri occhi. I professionisti del settore hanno a più riprese invocata un’attenta vigilanza sul fenomeno dei suicidi e a difendere l’istituzione della figura del Garante per i diritti dei detenuti. Da fonte Migra apprendiamo che quanto concerne le celle dei detenuti è stato rilevato che: L’89,40% dei detenuti non ha la doccia. Il 69,31% non ha l’acqua calda. Il 60,00% delle detenute non ha il bidet. Il 12,80% dei detenuti vive in celle dove il bagno è collocato vicino al letto, e non in un vano separato. Il 29,30% dei detenuti non possono accendere le luci all’interno della propria cella in quanto gli interruttori sono posti all’esterno. Ogni detenuto costa alla collettività, mediamente, 120 euro il giorno. Tutto questo ha reso quasi obbligatorio ricorrere all’istituto dell’indulto, al quale si è ciclicamente ricorsi più volte nella storia della Repubblica, per intraprendere (si spera) una strada che porti l’Italia ad approntare modifiche strutturali serie per evitare di dover pagare l’ennesima sanzione alla Comunità Europea e un debito morale verso l’ONU e il mondo intero. A questo punto sarebbe troppo semplice e riduttivo comporre la crisi del sistema carcerario identificando i motivi al suo interno. E’ vero invece che il problema della criminalità si propone come problema politico complessivo, per cui s’impone una scelta fondamentale: quella cioè di individuare come corsia di favore, nella riforma del sistema carcerario, la lotta alle grandi organizzazioni criminali, come lotta per la democrazia e l’esercizio dei diritti civili; e i diritti civili di dignità della persona e di possibilità di recupero devono essere riaffermati in questa ottica, soprattutto nel carcere. Si è inoltre compreso come uno degli strumenti più efficaci per decongestionare le carceri sia costituito dal trattamento in ambiente libero del condannato. I fattori che consentono questo livello di sperimentazioni sono vari ma che potrei riassumere in questi punti essenziali: una maggiore disponibilità degli organismi preposti istituzionalmente alla sorveglianza degli istituti di pena; la maturazione culturale e comportamentale di larghe fasce di detenuti che hanno saputo porsi in modo propositivo nei confronti delle istituzioni; la partecipazione della comunità esterna favorita dalla disponibilità della magistratura di sorveglianza; la partecipazione attiva degli operatori penitenziari dell’istituto e soprattutto quella degli agenti di custodia in grado di supplire a notevoli carichi di lavoro. Dobbiamo convincerci, in buona sostanza, che i rinvii non spostano solo i problemi ma li aggravano. (n.r. da allora ad oggi nulla è cambiato anche se in alcuni settori si registra un peggioramento. Ora il ministro nordio propone per ridurre l’affollamento delle carceri l’uso delle caserme. Intanto dovremmo pensare all’assunzione di agenti considerata la cronica carenza di personale e di farlo subito.) (Redazione Fidest)

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Istat: per 35,1% famiglie situazione economica peggiorata

Posted by fidest press agency su sabato, 13 Maggio 2023

Secondo i dati Istat resi noti oggi, il 35,1% delle famiglie nel 2022 considera peggiorata la propria situazione economica negli ultimi 12 mesi, contro il 30,5% del 2021. “Dato grave e preoccupante, ma atteso!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”E’ evidente che il caro bollette e il caro prezzi hanno inciso pesantemente sulla condizione economica delle famiglie, aggravandola. Anche il dato di chi considera invariata la propria condizione non va letto necessariamente come positivo. Insomma, chi faceva fatica ad arrivare alla fine del mese sia nel 2021 che nel 2022, rientra in questa definizione. Non c’è da stare allegri” conclude Dona.

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Virus: miglioramento della situazione epidemiologica

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 dicembre 2022

Gli indicatori epidemiologici rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS segnalano per la settimana 9-15 dicembre un miglioramento della situazione epidemiologica. L’incidenza dei casi settimanali per 100.000 abitanti è diminuita da 375 a 296, mentre il numero di riproduzione Rt relativo ai casi sintomatici è lievemente diminuito da 1,10 a 0,98, appena al di sotto della soglia epidemica dopo tre settimane sopra il valore soglia. Continuano tuttavia ad aumentare i decessi, passati da 686 a 719 (+4,8%). In lieve aumento (+2,4%) i ricoverati nelle aree mediche, con sette regioni nelle quali è stato superata la prima soglia di attenzione del 15% dei posti letto occupati e due regioni dove è stata superata la seconda soglia del 30%. In diminuzione invece (-4,2%) il numero dei ricoverati in terapia intensiva, con un tasso nazionale di occupazione che scende dal 3,4% al 3,2% By Aggiornamenti coronavirus – 20 dicembre 2022 a cura di Salvatore Curiale

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La situazione economica incerta e i rincari pesano sulla capacità di spesa degli italiani per Natale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 novembre 2022

i due anni e mezzo di pandemia, la crisi economica, la guerra in Ucraina, i rincari dei costi dell’energia e il timore di una recessione influiscono sulla capacità di spesa degli italiani per le festività di Natale: è quanto emerge da un’indagine condotta su un campione di oltre 5.000 persone da Younited, fintech leader del credito istantaneo in Europa. Il 55,5% degli intervistati ha, infatti, dichiarato di avere un budget inferiore rispetto al 2021 e solo il 10% ha affermato di potersi permettere di spendere di più. Contestualmente il 57,2% ha dichiarato di prevedere una spesa minore rispetto agli anni passati e solo il 9,2% stima di spendere di più. In questo contesto, il Black Friday si sta affermando sempre più anche nel nostro Paese come periodo per giocare d’anticipo con gli acquisti dei regali, sperando in qualche occasione conveniente: il 25,3% del campione ha affermato di approfittare di questa occasione per acquistare i regali, mentre più della metà ha dichiarato di valutare questa possibilità a seconda delle offerte vantaggiose o meno (48,6%). Le due settimane che precedono il Natale rimangono tuttavia un periodo caldo per gli acquisti: quasi i due terzi degli intervistati acquista regali nelle due settimane che precedono il Natale (72%), con il 20,1% che dichiara di acquistarli la settimana stessa. Pranzi, cene, regali, viaggi e le altre spese tipiche del periodo natalizio hanno un peso non indifferente sul budget degli italiani: quasi due terzi (73,2%) degli intervistati ha infatti dichiarato di prevedere una spesa tra 100 e 500 euro per queste attività, e il 18, 9% prevede un esborso tra 500 e 1000 euro.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La situazione carceraria italiana

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Da anni, oramai, non si fa altro che parlare di sovraffollamento degli istituti di pena, di suicidi, di rivolte e di aggressioni e tutte le volte la politica si limita alle promesse e tali rimangono salvo riesumarle in presenza di nuove situazioni critiche. Eppure, i segnali di un aggravamento della situazione è sotto i nostri occhi. I professionisti del settore hanno a più riprese invocata un’attenta vigilanza sul fenomeno dei suicidi e a difendere l’istituzione della figura del Garante per i diritti dei detenuti. Da fonte Migra apprendiamo che quanto concerne le celle dei detenuti è stato rilevato che: L’89,40% dei detenuti non ha la doccia. Il 69,31% non ha l’acqua calda. Il 60,00% delle detenute non ha il bidet. Il 12,80% dei detenuti vive in celle dove il bagno è collocato vicino al letto, e non in un vano separato. Il 29,30% dei detenuti non possono accendere le luci all’interno della propria cella in quanto gli interruttori sono posti all’esterno. Ogni detenuto costa alla collettività, mediamente, 120 euro il giorno. Tutto questo ha reso quasi obbligatorio ricorrere all’istituto dell’indulto, al quale si è ciclicamente ricorsi più volte nella storia della Repubblica, per intraprendere (si spera) una strada che porti l’Italia ad approntare modifiche strutturali serie per evitare di dover pagare l’ennesima sanzione alla Comunità Europea e un debito morale verso l’ONU e il mondo intero. A questo punto sarebbe troppo semplice e riduttivo comporre la crisi del sistema carcerario identificando i motivi al suo interno. È vero invece che il problema della criminalità si propone come problema politico complessivo, per cui s’impone una scelta fondamentale: quella cioè di individuare come corsia di favore, nella riforma del sistema carcerario, la lotta alle grandi organizzazioni criminali, come lotta per la democrazia e l’esercizio dei diritti civili; e i diritti civili di dignità della persona e di possibilità di recupero devono essere riaffermati in questa ottica, soprattutto nel carcere. Si è inoltre compreso come uno degli strumenti più efficaci per decongestionare le carceri sia costituito dal trattamento in ambiente libero del condannato. I fattori che consentono questo livello di sperimentazioni sono vari ma che potrei riassumere in questi punti essenziali: una maggiore disponibilità degli organismi preposti istituzionalmente alla sorveglianza degli istituti di pena; la maturazione culturale e comportamentale di larghe fasce di detenuti che hanno saputo porsi in modo propositivo nei confronti delle istituzioni; la partecipazione della comunità esterna favorita dalla disponibilità della magistratura di sorveglianza; la partecipazione attiva degli operatori penitenziari dell’istituto e soprattutto quella degli agenti di custodia in grado di supplire a notevoli carichi di lavoro. Dobbiamo convincerci, in buona sostanza, che i rinvii non spostano solo i problemi ma li aggravano. (Riccardo Alfonso)

Posted in Diritti/Human rights | Contrassegnato da tag: , , | 1 Comment »

Agricoltura 4.0 la situazione in Italia

Posted by fidest press agency su venerdì, 1 luglio 2022

Si è tenuto presso la Sala “20 Maggio 2012” dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, il convegno “Le nuove sfide dell’agricoltura: formazione e tecnologie digitali” organizzato in collaborazione tra Accademia Nazionale di Agricoltura e Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna con il patrocinio di UNASA (Accademie per le Scienze Agrarie) e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna. La giornata è stato un importante momento di riflessione per fare il punto da un lato sulla attuale situazione dei nuovi approcci formativi per la conoscenza e la diffusione delle tecnologie digitali nell’agricoltura di precisione, dall’altro sull’utilizzo di precision farming, robotica e nuovi materiali in Italia. Oggi l’agricoltura è uno dei settori al centro della scena mondiale risentendo più di altri delle condizioni climatiche mutate, ma avendo anche il compito di utilizzare in maniera adeguata le risorse naturali, con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità ambientale delle proprie produzioni e al contempo fornire adeguato sostentamento alimentare. Una sfida questa che può essere affrontata in maniera efficace grazie all’avanzamento della ricerca tecnologica e meccanica dei propri strumenti di lavoro. Gli interventi della giornata, tenuti dai principali professori universitari dei diversi Dipartimenti di scienze agrarie, alimentari e forestali delle università di Bologna, Firenze, Padova, Tuscia, rappresentanti del C.N.I.T di Pisa e addetti ai lavori di realtà produttive del territorio ha analizzato l’intero comparto dell’innovazione agricola, dalla necessità di istruzione e formazione fino ad arrivare alle applicazioni in campo pratico. Il convegno è stato aperto da Alessio Mammi, Assessore Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna e le conclusioni tenute dal Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura e dal Prof. Giovanni Molari, Magnifico Rettore Università di Bologna. Fonte: http://www.accademia-agricoltura.it

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Trasporti: “Situazione ingestibile, serve segnale da Governo”

Posted by fidest press agency su domenica, 13 marzo 2022

“Per gli autotrasportatori non ci sono garanzie: il caro carburante ha determinato una situazione ingestibile. Il 15 marzo è in programma un incontro con il governo, saranno presenti le associazioni degli autotrasportatori accreditate: se l’esito sarà negativo, dal 19 marzo inizieremo a organizzare delle proteste. L’idea è di preparare delle ‘postazioni di dissenso’, ad esempio all’interno di parcheggi privati, in cui spieghiamo le nostre ragioni. L’extrema ratio sarà quella di effettuare giornate di fermo: non bloccheremo le strade o le autostrade, protesteremo ma in modo civile”. A dirlo il presidente di Confartigianato Trasporti Firenze e vice presidente nazionale Roberto Tegas, in riferimento alla difficile situazione che stanno vivendo le aziende del settore. “Il problema del carburante – ha aggiunto Tegas – può diventare di carattere strutturale. Il Governo deve varare un pacchetto di emergenza che sia concreto, in modo da far fronte all’attuale emergenza sugli aumenti di carburante ma anche avviare un percorso che elimini il ripresentarsi in futuro di queste criticità. Oltre allo stanziamento degli 80 milioni per il trasporto merci, ci aspettiamo da Roma un segnale a tutela dell’intera categoria”. “Il governo – ha precisato Tegas – nicchia, sembrava ci dovesse concedere molto e invece ci ha dato poco al momento. Adesso è il momento di un confronto serio, anche sul tema dell’abusivismo”. Tra le richieste anche una “regolamentazione efficace delle soste e delle attese al carico e un tavolo delle regole per l’accesso al mercato e alla professione dell’autotrasporto”.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

La situazione in Ucraina sta portando il mondo sull’orlo di una guerra nucleare

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 febbraio 2022

Non importa a quale propaganda crediate; resta il fatto che gli USA e la Russia possiedono più di 10.000 armi nucleari. Non dimenticate mai che una guerra combattuta anche con 100 armi nucleari distruggerà la civiltà umana come la conosciamo e devasterà tutte le forme di vita sulla Terra, una situazione che richiederà al pianeta centinaia di milioni di anni per riprendersi. Questa è la prospettiva che l’umanità affronta in questo momento. Questa situazione in Ucraina era del tutto evitabile. Alla fine della guerra fredda, quando il Muro di Berlino è caduto insieme al Patto di Varsavia e all’Unione Sovietica, c’era un’opportunità perfetta per costruire un nuovo ordine mondiale di pace. La NATO avrebbe dovuto essere sciolta e si sarebbero dovuti firmare dei trattati di pace tra tutti gli Stati d’Europa, compresa la Russia e tutte le ex repubbliche socialiste sovietiche. L’Unione Europea aveva la possibilità di integrare un continente da Lisbona a Vladivostok. Ma questo non era nell’interesse dei più grandi oligarchi del pianeta: quelli che controllano l’industria militare statunitense e l’establishment politico di Washington. In realtà, non era nemmeno nell’interesse degli oligarchi dell’ex Unione Sovietica, le cui posizioni erano anch’esse minacciate dalla prospettiva della pace, né degli oligarchi europei che si sono arricchiti all’infinito a spese dei più poveri. Questi oligarchi, il cui apparato comprende l’establishment militare e politico, i media, il sistema bancario e il mondo accademico, usano lo strumento del nazionalismo “sangue e suolo” per manipolare le loro popolazioni, disumanizzare le persone di altre nazioni e culture e creare il consenso necessario per farle assassinare. La più grande vittima di questa guerra finora non è stato un essere umano, ma un gasdotto. Il progetto Nord Stream II è stato sospeso, lasciando la Germania senza alternative, con un preavviso così breve, se non quella di cercare rifornimenti di carburante dagli Stati Uniti e altrove. Ma perché questa guerra riguarda i combustibili fossili, quando il mondo dovrebbe passare a forme di energia sostenibile e verde? Perché questa è una guerra tra oligarchi e non tra popoli. Gli oligarchi guadagnano molto di più da un pianeta dipendente dai combustibili fossili rispetto a un pianeta che funziona con fonti rinnovabili. Avremmo potuto passare alle energie rinnovabili decenni fa, diventando un pianeta a zero emissioni di carbonio. Immaginate se i soldi investiti nelle guerre in Iraq, Afghanistan, Serbia, Yemen, Libia, Siria e altrove fossero stati usati per questo! Ora non staremmo certo parlando dell’Ucraina.Questo conflitto non è una guerra tra Putin e Biden. È una guerra tra una schiera di oligarchi contro un’altra, tutti intenti a conquistare un territorio in cui vivono e lavorano esseri umani, in modo da trarne profitto.Come membri della specie umana che vive così precariamente su questa roccia che viaggia nell’universo a quasi 500.000 miglia all’ora, dobbiamo fare di meglio.Ci sono partiti e movimenti politici che mettono al centro il benessere di tutti gli esseri viventi, che rinunciano alla guerra come mezzo per risolvere le dispute, che si attengono ai principi della Carta delle Nazioni Unite. E se non ci sono si possono fondare.È tempo che i popoli del mondo si alzino in piedi, si organizzino, imparino che gli altri esseri umani non sono nemici, ma persone come loro che vogliono vivere una vita felice in pace e sicurezza.È tempo di dire no alla guerra e di dare una possibilità alla pace. Ma soprattutto è il momento di agire.Traduzione dall’inglese di Anna Polo By Pressenza International Press Agency.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Situazione carceraria in Italia

Posted by fidest press agency su martedì, 4 gennaio 2022

Se chi ben comincia è a metà dell’opera, avremmo davvero voluto iniziare in altro modo questo 2022 che non commentando un’ennesima evasione e un nuovo suicidio nelle nostre carceri. E invece il nuovo anno inizia così come si è chiuso il precedente, non dissimile da quello ancora antecedente e così via. L’evasione di un detenuto dal carcere di Vercelli, avvenuta per quanto si apprende nel più classico dei modi, con il taglio delle sbarre della finestra della cella (perché di celle e non di altro si tratta), unitamente al suicidio di Salerno, segna l’ulteriore conferma del totale fallimento nel perseguimento della sua mission del sistema penitenziario, ma anche – riteniamo – dell’intero apparato d’esecuzione penale”.Così Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, commenta l’evasione avvenuta nella notte di Capodanno dalla Casa Circondariale di Vercelli, nonché il suicidio portato a compimento presso la Casa Circondariale di Salerno. De Fazio poi rincara: “due evasioni si potrebbe dire, una dal penitenziario e un’altra, molto più tragica, dalla stessa vita di chi evidentemente non ha retto alle brutture di un carcere che non solo non assolve alle funzioni dettate dalla Carta costituzionale, ma che – al di là di quello che è ormai molto vicino a mostrarsi come becero chiacchiericcio di politici e governanti – non è neanche lontanamente nelle condizioni di poterlo fare. Come si possono immaginare e conciliare trattamento, rieducazione e sicurezza in assenza di provveditori regionali, di direttori di carcere, di comandanti della Polizia penitenziaria, con carenze organiche di migliaia di unità in tutte le figure professionali e che raggiungono le 18mila nel Corpo di polizia penitenziaria? Noi pensiamo che non sia neppure utopia, perché a quest’ultima comunque si può credere (serve a far camminare l’uomo, sosteneva Eduardo Galeano). In verità, abbiamo il forte sospetto che nessuno o quasi possa realmente pensare che l’attuale sistema carcerario sia in grado di puntare a realizzare ciò che la Costituzione vorrebbe”. “Anche noi, pertanto, e ce ne rendiamo conto, apriamo questo 2022 come avevamo chiuso il 2021 e chiediamo nuovamente alla Ministra della Giustizia Cartabia e al Presidente del Consiglio Draghi di dare un senso di coerenza alle loro rispettive dichiarazioni concernenti la necessità di migliorare le condizioni del sistema carcerario e di aprire immediatamente un confronto organico che consenta da un lato di adottare misure immediate ed emergenziali, dall’altro di attuare riforme strutturali non più rinviabili. Non sarebbero più credibili – conclude – se, magari a breve, qualcuno di loro ripetesse le stesse parole da altri e più importanti scranni”.

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Situazione critica delle autostrade: Protesta autotrasportatori

Posted by fidest press agency su sabato, 29 Maggio 2021

“Sulle autostrade liguri c’è una situazione intollerabile da ormai troppo tempo e chi le deve utilizzare per lavorare si trova in condizioni di difficoltà assoluta. Per questo sono vicino alla protesta annunciata dagli autotrasportatori, che si aggiunge alle molte che ci sono già state. Nonostante questo, non è stato fatto nessun vero passo avanti”. A dichiararlo è l’europarlamentare ligure Brando Benifei, Capodelegazione del PD al Parlamento Europeo, che prosegue: “La Regione deve attivarsi con più determinazione nel sollecitare un maggiore impegno a livello nazionale per risolvere questa situazione. La condizione autostradale della Liguria è un problema per la qualità della vita dei cittadini, ma anche un fattore di grande penalizzazione per interi comparti dell’economia, dal turismo fino, appunto, ai trasporti. Per questo i trasportatori, esasperati, hanno ragione a scioperare e a chiedere che le istituzioni, unite, si impegnino in misura straordinaria per ripristinare una situazione che sia finalmente accettabile, degna di un Paese moderno e di una Liguria finalmente fuori dall’isolamento”.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Situazione dei pensionati italiani in Repubblica Dominicana

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 aprile 2021

“Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali sui diritti dei pensionati italiani in Repubblica Dominicana.Ho chiesto ai Ministri Franco, Di Maio e Orlando di intervenire al fine di venire incontro alle esigenze dei pensionati italiani residenti in Repubblica Dominicana, mediante l’avvio di un negoziato bilaterale atto a regolamentare l’assistenza sanitaria, permettendo il pagamento delle tasse sulla pensione direttamente in Repubblica Dominicana, oppure garantendo loro l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.Infatti, i pensionati italiani in Repubblica Dominicana pur pagando le tasse sulla pensione in Italia sono esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale nel momento in cui si iscrivono all’Aire.Auspico che il Governo venga incontro a questi connazionali che chiedono da tempo la necessità di pervenire ad un accordo fra i due Paesi che permetta di pagare le imposte direttamente nel Paese di iscrizione all’AIRE oppure di consentire loro di continuare ad essere iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Fitzgerald Nissoli, deputata di Forza Italia eletta in Nord e Centro America.

Posted in Estero/world news, Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Situazione cimiteriale a Roma: La Lega scrive alla procura

Posted by fidest press agency su mercoledì, 28 aprile 2021

“La situazione dei cimiteri capitolini è diventata ormai insostenibile e al collasso. Mesi di attesa per le cremazioni, cimiteri esauriti, scandali e disservizi di ogni tipo che vengono ripetutamente segnalati dai parenti dei defunti disperati per una situazione grave che viene costantemente ignorata dai vertici dell’Ama e dall’amministrazione capitolina”. A denunciarlo in un esposto presentato alla Procura della Repubblica sono i dirigenti romani della Lega Salvini Premier, Fabrizio Santori e Monica Picca, e la portavoce del Comitato per la Tutela dei Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino, Valeria Campana. “Dal documento depositato emerge chiaramente che a tormentare i cittadini nel momento del dolore hanno avuto un ruolo decisivo i ritardi nel l’approvazione dei bilanci e l’esiguità dei fondi stanziati per gli interventi sia per l’ordinaria gestione che per investimenti strutturali più volte annunciati ma mai intrapresi. Ma anche la burocrazia ha contribuito a peggiorare la situazione, che si tratti di doppi passaggi per una autorizzazione alla sepoltura o cremazione o al rilascio di una concessione. Le gravi urgenze già esistenti nel 2017 sono oggi emergenza. Il rispetto del dolore dei cittadini non può essere oggetto di scelte contabili o politiche di bilancio, tanto meno dell’attesa di settimane per un timbro”. “Tra le ulteriori criticità riscontrate vi è ora l’impossibilità di dare sepoltura ai defunti in tempi ragionevoli, che si tratti di cremazione o deposizione a terra o in loculo. I gravi ritardi accumulati non permettono neanche di esumare le salme con concessione scaduta con celerità e le famiglie sarebbero costrette a lasciare i resti mortali in camera mortuaria, che nel frattempo è già colma, questo perché loculi ossari disponibili ormai non ce ne sono più. Queste segnalazioni provengono da tutto il territorio. Una situazione da terzo mondo che Roma non merita”, si legge nell’esposto. “Lo scopo di questa denuncia – conclude l’esposto – è di esortare scelte congrue ed efficienti per trovare in tempi rapidi soluzione ad una situazione inammissibile con il fine di riportare rispetto e decoro nei cimiteri romani. Il nostro obiettivo sarà anche quello di rappresentare le istanze delle tante persone anziane in merito e che sono rimaste inascoltate, chiedendo soluzioni ai problemi sorti all’interno degli 11 cimiteri comunali, che hanno un’estensione territoriale complessiva di oltre 250 ettari”. Lo dichiarano in una Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani della Lega Salvini Premier.

Posted in Roma/about Rome | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Covid, Senior Italia FederAnziani: l’aggravarsi della situazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 gennaio 2021

Secondo i dati ufficiali sulla mortalità per Coronavirus in Italia, ogni giorno muoiono circa 500 persone a causa dell’infezione da Covid 19, e sappiamo che si tratta quasi esclusivamente di anziani, dato che stando all’ultimo rapporto ISS del 16 dicembre 2020 l’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni. Questo consente di stimare che da qui a giugno 2021, ovvero in 165 giorni, un numero elevatissimo di anziani, tra i cinquantamila (con 303 morti al giorno) e gli ottantamila (con 484 morti al giorno), perderà la vita a causa del Covid, se non saremo in grado di imprimere alla campagna per la vaccinazione una significativa accelerazione. È l’allarme lanciato da Senior Italia FederAnziani, che fa appello alle autorità affinché sia fatto il possibile per far procedere più speditamente le vaccinazioni.«Siamo terrorizzati da questi numeri – dichiara il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina – che prefigurano purtroppo una vera e propria ecatombe nell’arco dei mesi che sono stati stimati come necessari al completamento della campagna di vaccinazione per la fascia di popolazione più fragile, ovvero gli anziani e in particolare i portatori di malattie croniche. Dai trecento ai cinquecento morti al giorno, anziani nella quasi totalità, significa dai novemila ai quindicimila al mese, e quindi tra i cinquanta e gli ottantamila da qui a giugno. Quest’analisi previsionale è anche conseguenza del fatto che ancora non sono state completate le vaccinazioni dei medici di famiglia e che ancora questi ultimi non hanno a disposizione vaccini da loro utilizzabili. Perciò chiediamo un’accelerazione nella campagna vaccinale, e in particolare ci rivolgiamo agli enti regolatori affinché lavorino giorno e notte pur di accelerare le autorizzazioni necessarie all’entrata in circolazione dei nuovi vaccini. Vogliamo dire all’EMA che un solo giorno risparmiato rappresenta la salvezza di ben cinquecento vite, per restare solo all’Italia. Mai come ora la tempestività è stata fondamentale. Oltre a ciò non bisogna dimenticare che le RSA e le altre residenze per anziani rappresentano uno dei luoghi privilegiati di questa campagna, dato che qui si trovano i più fragili tra i senior, e per questo ci rivolgiamo da un lato agli operatori affinché siano responsabili e accettino di vaccinarsi, e dall’altro ai vertici delle strutture perché adottino tutti i provvedimenti consentiti dalla legge nei confronti di quegli operatori che, rifiutando di sottoporsi al vaccino, mettano a repentaglio la vita degli ospiti. Vaccinarsi non è un’opzione ma è l’unica strada obbligata per tutelare la vita delle persone anziane, malate, non autosufficienti che, se infettate dal virus, hanno un’elevata probabilità di sviluppare complicanze e addirittura morire.» (fonte: Federanziani)

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science, Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Recovery Fund, Melilli: “Situazione sbloccata, ora sfruttare l’occasione”

Posted by fidest press agency su giovedì, 10 dicembre 2020

Roma. “Il fatto che l’Europa abbia trovato una unità di intenti sul Recovery fund consente finalmente di sbloccare una situazione che da troppe settimane viveva nell’incertezza. Approvato il Bilancio europeo pluriennale, dalla prossima primavera arriveranno in Italia i fondi europei del Next Generation EU. Dobbiamo essere pronti a sfruttare l’occasione e mettere in campo tutti i meccanismi necessari per non sprecare queste risorse. Ora sia Governo che Parlamento hanno la possibilità di disegnare un futuro migliore per il Paese dentro l’Unione Europea”, è il commento del presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Fabio Melilli

Posted in Estero/world news, Politica/Politics | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Covid19: nelle RSA del Piemonte si aggrava la situazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 novembre 2020

La Città metropolitana di Torino attraverso l’intervento del vicesindaco Marco Marocco esprime preoccupazione per la situazione nelle RSA del territorio, sia rispetto alla presenza di contagi tra gli ospiti e tra il personale, sia per la continua assenza dal tavolo di coordinamento dell’Osservatorio permanente regionale sulle RSA dell’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi.”L’Osservatorio permanente regionale sulle RSA si riunisce settimanalmente online – spiega il vicesindaco metropolitano Marco Marocco – e insieme alla Prefettura esaminiamo la situazione comprensiva delle segnalazioni provenienti dalle cabine di regia metropolitana e provinciali, il tema della carenza di personale di infermieri ed oss nelle RSA, la necessità di avere un calendario per la presenza dei medici di medicina generale nelle strutture RSA, i problemi legati al caricamento dei dati sulla piattaforma regionale, la necessità di poter contare sulla mappatura aggiornata delle strutture RSA a rischio contagio. La mancanza della voce politica da parte della sanità regionale è molto preoccupante”.All’interno dell’Osservatorio regionale RSA il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco da fine agosto interviene come rappresentante delle Province piemontesi in qualità di vicepresidente della consulta delle aree vaste di ANCI Piemonte: la cabina di regia metropolitana coinvolge oltre a Prefettura di Torino e Regione Piemonte, anche i presidenti delle assemblee dei sindaci e le direzioni ASL del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali, le associazioni datoriali del settore e l’associazione delle vittime per mettere a fuoco le criticità, con particolare riferimento alla diffusione del contagio tra ospiti e operatori, carenza di personale, tamponi e reperimento dei presìdi di protezione individuale, guanti, mascherine, etc.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »