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Posts Tagged ‘sviluppo’

Da Pozzo, «Sostegno alla Regione sulle infrastrutture per lo sviluppo»

Posted by fidest press agency su lunedì, 29 aprile 2024

Il presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo interviene a sostegno della Regione «nell’impegno, manifestato specificamente dall’azione dell’assessorato guidato da Cristina Amirante, per il miglioramento logistico del territorio e la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico, soprattutto delle aree dell’alto Friuli, come sta avvenendo per il completamento della Cimpello-Gemona, asse di grande importanza per l’economia dell’intera regione e non solo. A maggior ragione, dunque, quando si parla di investimenti infrastrutturali, da decenni oggetto solo di buoni propositi». Il presidente camerale ricorda come «continuiamo a pagare, anche a tanti decenni di distanza, la titubanza su alcune grandi opere indispensabili per collegarci al resto dell’Europa, come per esempio il traforo nell’area del Passo di Monte Croce, con danno alle imprese e ai lavoratori, ma più in generale allo sviluppo del territorio».

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Roma: Promuovere lo sviluppo di innovative tecnologie energetiche e per la digitalizzazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 aprile 2024

In particolare la diffusione di fonti rinnovabili, comunità energetiche, idrogeno, smart grid e mobilità sostenibile. Sono questi i principali contenuti dell’accordo di collaborazione triennale fra ENEA e Roma Capitale firmato dal Sindaco Roberto Gualtieri e dal Direttore generale dell’ENEA Giorgio Graditi. L’obiettivo dell’intesa è di consolidare e avviare nuove iniziative in campo energetico e ambientale per favorire la decarbonizzazione del sistema energetico, l’adattamento al cambiamento climatico, l’efficienza degli usi finali dell’energia, e la tutela dei territori e degli ecosistemi.“Con questo accordo vogliamo rafforzare la collaborazione tecnico-scientifica tra ENEA e Roma Capitale in tema di sostenibilità ambientale ed energetica”, ha affermato il Direttore generale Giorgio Graditi. “Attraverso specifici accordi attuativi, saranno disciplinati i termini e le modalità dei rispettivi impegni, in particolare le attività svolte in collaborazione e quelle di competenza di ciascuna parte, le modalità di esecuzione e la durata. L’obiettivo è dare il nostro contributo concreto alla transizione ecologica in corso”.“Roma Capitale sta portando avanti ambiziosi piani e progetti di decarbonizzazione e adattamento climatico”, ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri. “La collaborazione con Enea ci consente di avere al fianco un partner tecnico-scientifico importante nella individuazione delle scelte che riguardano il futuro della città, per contribuire a realizzare interventi efficaci nella lotta ai cambiamenti climatici e nel rendere la Capitale più vivibile”.Le parti possono concordare, attraverso accordi attuativi, la realizzazione di progetti di ricerca applicata o altre iniziative relative ad attività scientifiche e/o di formazione per conseguire gli obiettivi prefissati.

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Arabia Saudita: I rischi per lo sviluppo

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 febbraio 2024

A cura di Laurence Bensafi Portfolio Manager, Deputy Head of Emerging Market Equities, RBC Emerging Markets Equity – RBC BlueBay. Il rischio principale per il Paese è un improvviso cambio di leadership, che potrebbe determinare un ritorno a una società più conservatrice, oltre che fermare il progetto Vision 2030. Un crollo del prezzo del petrolio rappresenterebbe inoltre una sfida per finanziare questi giganteschi progetti pubblici. Attualmente, il prezzo del petrolio per far sì che l’Arabia Saudita possa raggiungere un breakeven è pari a circa 80 dollari. Un prezzo più basso per un periodo prolungato implicherebbe un ridimensionamento di questi ambiziosi piani. I rischi di esecuzione sono elevati; abbiamo visto in passato che la costruzione di grandi infrastrutture in tempi rapidi tende a subire ritardi e non possiamo escludere il rischio che lo stesso accada per l’Arabia Saudita. Da ultimo, nonostante i recenti cambiamenti, l’Arabia Saudita rimane agli ultimi posti in termini di criteri ESG e diritti umani e molti investitori vogliono vedere ulteriori progressi prima d’incrementare significativamente la loro esposizione verso il Paese. L’Arabia Saudita è sulla strada giusta e speriamo che i cambiamenti positivi a cui stiamo assistendo proseguiranno.

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FAE Technology accelera sui piani di crescita e sviluppo

Posted by fidest press agency su sabato, 9 dicembre 2023

Gazzaniga (BG), Il Consiglio di Amministrazione di FAE Technology S.p.A. – Società Benefit (“FAE Technology” o la “Società”), PMI Innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica, in esecuzione parziale della delega conferitagli dall’Assemblea Straordinaria degli azionisti in data 27 ottobre 2023, ha deliberato in data 6 dicembre 2023 un aumento di capitale in via scindibile con esclusione del diritto di opzione per un importo massimo pari a Euro 2.000.000,00 (duemilioni/00) mediante emissione di massime n. 1.000.000 azioni ordinarieprive dell’indicazione del valore nominale offerte al prezzo unitario di sottoscrizione di Euro 2,00, di cui Euro 1,97 a titolo di sovrapprezzo ed Euro 0,03 a quota capitale, da riservarsi in sottoscrizione a investitori qualificati funzionali allo sviluppo dell’attività della Società. Le nuove azioni ordinarie saranno offerte al fondo di investimento francese NextStage AM che provvederà a sottoscrivere interamente il predetto aumento di capitale e pertanto diverrà così azionista significativo della Società con una partecipazione pari al 6,11% del capitale sociale di FAE Technology. Le nuove risorse, in aggiunta ai circa Euro 10,3 milioni già raccolti da gennaio 2022 e comprendenti sia debito che equity, saranno impiegate per sostenere la crescita di FAE Technology nel mercato dell’elettronica, il suo posizionamento in Italia e all’estero e in parte a finanziare l’acquisizione di Elettronica GF S.r.l. (cfr. comunicato stampa del 8 novembre 2023)FAE Technology ha inoltre ottenuto la certificazione BPI, strumento con cui AMF (Authorité des marchés financiers) qualifica la Società come “impresa innovativa”, confermando così il carattere altamente innovativo delle attività di FAE Technology e il suo costante impegno in ambito Ricerca e Sviluppo.A conclusione dell’operazione, il capitale sociale di FAE Technology sarà di Euro 531.201,25, suddiviso in n. 16.373.375 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale e aventi tutte le medesime caratteristiche di quelle attualmente in circolazione. Le azioni di nuova emissione che verranno sottoscritte saranno ammesse alla negoziazione su Euronext Growth Milan, al pari delle azioni già in circolazione e nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamentari. L’aumento di capitale è stato deliberato, ai sensi dell’art. 2441, comma 6, cod. civ., previa approvazione della relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e la raccolta del parere favorevole del Collegio Sindacale sulla congruità del prezzo di emissione delle nuove azioni. Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni è stato determinato applicando uno sconto di circa il 2% rispetto al prezzo medio ponderato delle azioni della Società negli ultimi sei mesi (pari a Euro 2,04) e un premio di circa il 3,6% rispetto al prezzo medio ponderato delle azioni della Società negli ultimi tre mesi (pari a Euro 1,93).Maggiori informazioni in merito agli obiettivi dell’operazione di aumento di capitale riservato nonché in merito alle ragioni di esclusione del diritto di opzione sono a disposizione nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell’art. 2441, comma 6 del codice civile, presente nella sezione Investor Relations/Aumento di capitale del sito https://fae.technology/.

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La sfida dello sviluppo dei paesi poveri

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 ottobre 2023

di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. I paesi a basso reddito, i cosiddetti low income countries (lic), hanno un pil complessivo di circa 500 miliardi di dollari, Una goccia nell’immenso mare di 100 mila miliardi dell’economia globale. Il loro piccolo peso economico è proporzionale alla poca attenzione loro data dai paesi sviluppati. Infatti, i paesi più ricchi del mondo hanno scelto proprio il momento peggiore per diventare meno generosi con gli aiuti e l’assistenza allo sviluppo. I lic, però, rappresentano ben 700 milioni di persone che ambiscono agli stessi diritti umani e civili di un cittadino di Berlino o di Roma. Tante sono le astratte discussioni sulle ondate migratorie e sul sottosviluppo e si riempiono tanti salotti televisivi, ignorando, però, la dura realtà sottostante. Oggi, secondo i dati della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite, i 26 paesi più poveri del mondo si trovano ad affrontare crescenti difficoltà sociali, economiche e politiche, a causa dell’aumento del debito, della diminuzione delle prospettive di sviluppo e del cronico sottoinvestimento. Secondo i recenti criteri stabiliti dalla Banca Mondiale, i paesi più poveri sono quelli con un reddito annuale procapite inferiore a 1.135 dollari. Da 28 sono diventati 26 poiché, per una insignificante manciata di dollari, lo Zambia e la Guinea Bissau sono passati nella fascia “superiore”, quella dei paesi di reddito medio, cioè fino a 4.465 dollari procapite annui. Il valore di riferimento usato è il reddito nazionale lordo, gni l’acronimo in inglese, che al pil aggiunge i profitti realizzati all’estero da parte di cittadini del paese meno i profitti fatti da compagnie e investitori stranieri sul territorio del paese in questione. La situazione dei paesi a basso reddito è peggiorata dal 2000. Ad esempio, la mortalità materna è ora più alta del 25% e la quota della popolazione con accesso all’elettricità è scesa dal 52% ad appena il 40%. L’aspettativa di vita media è oggi di soli 62 anni, tra i tassi più bassi del mondo. A peggiorare le cose, le probabilità che questi paesi ricevano aiuti dall’estero sono diminuite. I paesi più ricchi stanno reindirizzando una parte maggiore dei loro bilanci, destinati agli aiuti esteri, per coprire le spese generate dall’arrivo di rifugiati. Ben 22 dei 26 suddetti paesi sono nell’Africa sub sahariana. Tutti ricchissimi di materie prime. Alcuni, come l’Etiopia, la Repubblica democratica del Congo e il Sudan hanno una ragguardevole popolazione. Non ci sono solo negligenza e sfruttamento da parte delle economie avanzate e delle grandi multinazionali, ma anche i governi non si curano veramente delle loro popolazioni. Hanno altre priorità. Ad esempio, spendono circa il 50% in più per la guerra e la difesa rispetto alla sanità. Quasi la metà dei loro budget è destinata agli stipendi del settore pubblico e al pagamento degli interessi sul debito, mentre solo il 3% della spesa pubblica è per il sostegno dei cittadini più vulnerabili. Si tratta di un decimo della media nelle economie in via di sviluppo. Entro la fine del 2024 il reddito medio delle persone nei paesi più poveri sarà ancora inferiore di quasi il 13% rispetto a quanto previsto prima della pandemia. Tra il 2011 e il 2015, le sovvenzioni hanno rappresentato circa un terzo delle entrate pubbliche nei paesi più poveri. Da allora tale quota è scesa a meno di un quinto! I governi dei paesi poveri hanno colmato la differenza indebitandosi ulteriormente, penalizzati anche dagli alti tassi d’interesse. Il rapporto debito pubblico/pil in queste economie è salito dal 36% del 2011 al 67% dello scorso anno. E’ il livello più alto dal 2005. Quattordici di questi paesi a basso reddito, il doppio di appena otto anni fa, sono ora in grande difficoltà debitoria o corrono il rischio di esserlo. Secondo il World development report 2023 della Banca mondiale vi sono 184 milioni di migranti a livello globale, 37 milioni dei quali richiedenti asilo. Il 40%, circa 74 milioni, sono andati nei paesi più avanzati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Questa cifra comprende anche gli 11 milioni di cittadini europei che lavorano in altri paesi dell‘Ue. Il 17% dei migranti globali è andato nei Paesi del Golfo e il resto, il 43%, una maggioranza di circa 80 milioni, è emigrato in altri paesi a basso e medio reddito del settore in via di sviluppo. Queste sono le realtà che dovrebbero indurre a un approccio corretto se si vuole vincere la sfida globale per uno sviluppo equo e solidale, partendo dai paesi più poveri. Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista.

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Fixed Wireless Access: opportunità strategica per lo sviluppo del Paese

Posted by fidest press agency su venerdì, 15 settembre 2023

Roma Martedì 26 settembre 2023, ore 10.00 – 13.00 Palazzo Ripetta (Via di Ripetta, 231) The European House – Ambrosetti e EOLO presentano lo studio strategico sul ruolo della connettività come motore di inclusione economica e sociale. L’evento si svolgerà sia in presenza che in streaming.

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PNRR, asset strategico per lo sviluppo e l’internazionalizzazione

Posted by fidest press agency su martedì, 11 luglio 2023

Bari Mercoledì 19 luglio h17:00 Corso Vittorio Emanuele II, 84. Insieme alle istituzioni nazionali e locali, gli operatori economici e le imprese francesi e italiane attive nel Sud Italia, verranno affrontati i temi dell’internazionalizzazione in Francia (linee guida pragmatiche, settori su cui puntare maggiormente, opportunità di finanziamento etc.), con un focus sul PNRR e sulle opportunità per le imprese del Sud.

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Politecnico di Torino e European University Institute insieme per lo sviluppo dell’istruzione superiore e della ricerca

Posted by fidest press agency su lunedì, 24 aprile 2023

E’ un’iniziativa che prevede un accordo quinquennale volto a facilitare la collaborazione nei campi dell’istruzione superiore e della ricerca, in particolare nelle scienze politiche e sociali, nell’economia, nel diritto, nella storia, nelle scienze tecnologiche e ingegneristiche, nel design architettonico e industriale.Insieme, le due istituzioni intendono realizzare una serie di offerte formative congiunte a beneficio di docenti, studenti, ricercatori e personale. Le attività comprendono la creazione di opportunità di insegnamento per i dottorandi dell’EUI e del Politecnico di Torino; l’organizzazione di un programma di scambio per ricercatori a livello di dottorato e post-dottorato; la promozione di corsi di formazione congiunti per dirigenti, conferenze, progetti di ricerca collaborativi, anni sabbatici e borse di studio.L’accordo di partenariato sarà ratificato nell’ambito di un simposio internazionale che il Politecnico di Torino organizzerà e ospiterà nel prossimo mese di settembre. Lo European University Institute è un’organizzazione internazionale, istituita nel 1972 con la “Convenzione che crea un Istituto Universitario Europeo” (Gazzetta ufficiale della CE, 19 n° C 29, 9/2/1976), per operare nei settori dell’istruzione superiore e della ricerca. Il Politecnico di Torino è stato fondato nel 1906 e trae origine dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri sorta nel 1859. È accreditata dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, con circa 39.000 studenti, il 19% dei quali internazionali, provenienti da 120 paesi.

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Robeco: Ottimisti, pessimisti o realisti sullo sviluppo sostenibile?

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 aprile 2023

A cura di Masja Zandbergen, Responsabile Sustainability Integration di Robeco. Nonostante le iniziative mirate all’adozione di tecnologie più pulite nella produzione di energia e a dispetto di una pandemia mondiale, che ha abbattuto le emissioni globali per un anno, le emissioni di CO2 sono tornate ai livelli pre-Covid. Le emissioni continuano ad aumentare a causa della crescita economica. Per gli investitori è urgente rispondere al giudizio dell’IPCC secondo cui il settore finanziario non tiene sufficientemente conto del rischio climatico. L’IPCC è giunto alla conclusione che nei prossimi 5-10 anni sarà necessario dedicare un notevole volume di investimenti verso l’energia, i trasporti e le infrastrutture urbane a basse emissioni di carbonio. Si tratta di questioni complesse e interconnesse. Ad esempio, sarà difficile raggiungere l’SDG 2.1 (porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai poveri e le persone più vulnerabili, un accesso sicuro a cibo nutriente e sufficiente per tutto l’anno), e contemporaneamente conseguire l’SDG 15.1, che mira a garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell’entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali, o molti altri traguardi legati al clima e alla biodiversità. Se bisogna coltivare più cibo per soddisfare l’SDG 2.1, diventa molto più difficile conseguire l’SDG 15.1. Negli ultimi anni, il settore finanziario ha preso coscienza della “sostenibilità” e si è concentrato sull’integrazione dei fattori ESG finanziariamente rilevanti nei portafogli al fine di prendere decisioni di investimento più informate. Tuttavia, questo approccio comporta due problemi. La questione della sottovalutazione del rischio climatico, menzionata dall’IPCC nel suo ultimo rapporto, vale anche per altre esternalità come la perdita di biodiversità, le pessime condizioni di lavoro, la cattiva governance e le deboli relazioni con le comunità. Questo problema andrebbe risolto con una migliore regolamentazione globale, che attribuisca un prezzo a tali questioni e induca gli investitori e le imprese a internalizzare i relativi costi esterni. In alternativa, bisogna trovare un modo per andare oltre l’integrazione ESG e passare all’investimento ad impatto, creando strutture in grado di finanziare le migliaia di miliardi di dollari di investimenti necessari (nei mercati emergenti) per creare uno sviluppo sostenibile. Un primo passo è stato fatto alla COP27, con la creazione di un fondo per risarcire i paesi emergenti per perdite e danni causati dalla crisi climatica. Questo fondo, però, deve ancora diventare operativo.Altri strumenti validi con cui i grandi investitori possono produrre un impatto concreto sono le obbligazioni verdi, sociali e legate alla sostenibilità (“green, social and sustainability linked bond”). L’investitore finale deve esprimere chiaramente il proprio desiderio di ottimizzare non solo la ricchezza, ma anche il benessere. Non siamo ancora arrivati a quel punto: solo una minuscola quota di tutte le masse in gestione viene destinata al finanziamento diretto di progetti aziendali che contribuiscono allo sviluppo sostenibile. È importante, di tanto in tanto, fare il punto su ciò che accade nella realtà. Purtroppo, non ci sono molti motivi di ottimismo. Grazie a COP27 siamo avviati a un riscaldamento globale di 2,5 °C, cinque anni fa eravamo diretti verso un aumento delle temperature di 4 °C. Quindi, per concludere con un’altra citazione di Churchill: “Per quanto mi riguarda, sono ottimista: non ha molto senso essere altro.” (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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Sviluppo della ricerca in agricoltura digitale

Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023

Il CREA, il più importante ente di ricerca italiano in agroalimentare e il BioSense Research and Development Institute for IT in Biosystems, della Repubblica di Serbia, hanno firmato ieri, nell’ambito del “Business and Science Forum Italia-Serbia”, un Memorandum di Intesa per promuovere la collaborazione economica, scientifica e tecnologica in agricoltura.A siglare l’accordo, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e del Presidente della Repubblica serba, Aleksandar Vucic, il direttore generale del CREA Stefano Vaccari e direttore di Biosense, Vladimir Crnojević.Il CREA e il BioSense Institute coopereranno mediante scambi di informazioni, buone pratiche ed esperienze tra i rispettivi staff di ricercatori, organizzando meeting ed eventi su temi di reciproco interesse e sviluppando insieme progetti comuni di ricerca, con particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali in agricoltura. Una partnership a tutto tondo che prevede, inoltre, l’avvio di attività condivise di ricerca in agricoltura, agroindustria, agroalimentare, pesca, silvicoltura, sviluppo rurale ed economia agraria. Per assicurare l’effettiva implementazione di questo Memorandum di intesa, sarà istituito un Comitato Congiunto per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica, che sarà composto e copresieduto da rappresentanti di entrambi gli Enti firmatari.

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Nuove sfide per lo sviluppo socioeconomico dei territori

Posted by fidest press agency su domenica, 27 novembre 2022

Da Ustica riparte la volontà di tutti i sindaci delle piccole isole della Sicilia di unirsi per affrontare in sinergia le nuove sfide per lo sviluppo socioeconomico dei territori. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato dai primi cittadini delle piccole isole, nel corso di una riunione che si è svolta ieri nella sala del Consiglio comunale di Ustica, a cui hanno partecipato, oltre al primo cittadino dell’isola Salvatore Militello, i sindaci Vincenzo Campo (Pantelleria), Domenico Arabia (Santa Marina Salina), Riccardo Gullo (Lipari) e Vito Vaccaro (vice sindaco Isole Egadi); collegati da remoto Clara Rametta (sindaco di Malfa), Giacomo Montecristo (Leni) e Filippo Mannino (Lampedusa e Linosa).I sindaci hanno espresso la volontà di costituire in sinergia un’Associazione per superare i gap legati all’insularità: scuola, sistema socio sanitari, infrastrutture e trasporti; bypassare la prassi di uno sviluppo incentrato quasi esclusivamente sul turismo attraverso la valorizzazione delle tradizioni socio culturali e dei prodotti tipici di qualità ma soprattutto superare le azioni di sviluppo frazionate nelle 8 realtà comunali per ricuperare la forza di un agire comune e di un agire integrato. In prospettiva futura, i sindaci non intendono agire in un’ottica “individualista” ma in sinergia per cogliere nel migliore dei modi le opportunità e le risorse finanziarie offerte dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2021-2027. Nel contesto contemporaneo, le 14 piccole isole della Sicilia, comprese in arcipelaghi e gli 8 comuni, rappresentano un’eccellenza del territorio siciliano, ambite mete turistiche in virtù di un inestimabile patrimonio naturale, marino, culturale ed archeologico. Il prossimo incontro dei sindaci delle isole siciliane avrà luogo a Favignana.

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Sviluppo e sostenibilità delle agricolture mondiali

Posted by fidest press agency su sabato, 22 ottobre 2022

Nell’ambito del FAO Science and Innovation Forum il CREA e la FAO hanno riunito oggi a Roma tutte le principali istituzioni scientifiche italiane per lo Special Event “Agrifood systems based on circular economy” per stimolare, con un approccio multi-stakeholder, un proficuo dibattito sulle innovazioni scientifiche e tecnologiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 , secondo la recente Strategia per la Scienza e l’Innovazione della FAO.“La scienza e l’innovazione sono fondamentali per trasformare i sistemi agroalimentari e affrontare le sfide urgenti del nostro pianeta, come preservare la biodiversità, assicurare una dieta sana e nutriente a tutti e limitare perdite e sprechi alimentari. La FAO è grata alle istituzioni italiane per il loro impegno e il supporto per l’avanzamento dell’Agenda 2030. Così Maurizio Martina, vice direttore generale FAO , concludendo i lavori del convegno, incentratosi su tre tematiche:“Agrobiodiversità per sistemi produttivi sostenibili”; “Diete sostenibili e sane per noi e per il pianeta”; “Spreco alimentare ed economia circolare” sulle quali. Enti di ricerca e università hanno condiviso, alla presenza del della FAO Maurizio Martina e della chief scientist FAO Ismahane Elouafi lo stato dell’arte della scienza italiana. 17 gli speaker e numerose le good practises illustrate da esperti e stakeholder per contribuire a diffondere e concretizzare le evidenze scientifiche.Il direttore generale del CREA Stefano Vaccari, nell’introdurre i lavori scientifici, ha evidenziato l’eccezionalità dell’evento e come la scienza e l’innovazione siano strumenti obbligati per garantire prosperità e sviluppo sostenibile per il Pianeta. Tra le circa 900 ricerche che ogni anno il CREA conduce in tutti i campi dell’agroalimentare, Stefano Vaccari ha ricordato lo straordinario esperimento tuttora in corso sulla stazione spaziale ISS, sull’olio extravergine di oliva: <>.

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Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS Parma 2022

Posted by fidest press agency su giovedì, 6 ottobre 2022

Parma. Dal 7 al 20 ottobre torna il Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS Parma: 14 giorni di incontri, convegni, laboratori, eventi su temi ambientali, economici e sociali, sempre tenendo come filo rosso la sostenibilità. A Parma il Festival è organizzato come sempre dall’Università, affiancata quest’anno da APS On/Off Parma, Laboratorio Aperto (Comune di Parma) e ART-ER.L’edizione del 2022 cambia veste e si rinnova, anzi “si innova” raccogliendo e rilanciando lo spirito della sesta edizione nazionale, contrassegnata da ASviS con il claim “Una nuova generazione di idee si fa spazio”. A Parma, per sottolineare l’importanza di un’innovazione che s’inserisca all’interno di una proposta per un reale cambiamento dell’economia, il Festival ha come titolo Eppur s’innova. La rivoluzione copernicana delle startup sostenibili: è l’uomo che deve girare intorno all’economia o l’economia intorno all’uomo?. Largo quindi ai millennial e alle loro idee innovative a supporto del territorio per un futuro più sostenibile.Il fulcro del Festival sarà al Chiostro di San Paolo (Laboratorio Aperto) dal 7 al 9 ottobre.L’apertura venerdì 7 ottobre. A partire dal mattino si svolgeranno i primi eventi riservati alle scuole primarie e secondarie di Parma e Provincia, con workshop tenuti dagli esperti di Giocampus Green, EduIren e Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po. Nel pomeriggio, alle 18, l’inaugurazione ufficiale del Festival cittadino, alla presenza del Sindaco Michele Guerra, del Prorettore Vicario dell’Università di Parma Paolo Martelli, della Presidente di ASviS Marcella Mallen, del Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po Alessandro Bratti e del coordinatore Alessio Malcevschi. In chiusura di giornata infine, alle 21, un appuntamento incentrato sul volume I custodi erranti. Uomini e lupi a confronto, alla presenza del fotografo e autore Matteo Luciani, per celebrare i 50 anni di WWF Parma.Sabato 8 ottobre dalle 9 esposizione di startup già avviate, dove i giovani millennial potranno far conoscere i loro progetti incentrati sugli obiettivi dell’Agenda 2030. Saranno presenti a esporre anche alcune classi delle scuole superiori della città. Durante la mattinata, in collaborazione con Federmanager Italia, si svolgerà un workshop di “apprendimento esperienziale” per lo studio e l’applicazione della trasmissione delle informazioni in sistemi economici complessi, ideato al Massachusetts Institute of Technology – MIT: The beer game è tuttora giocato in tutto il mondo da migliaia di persone. Nel tardo pomeriggio è invece in programma un incontro con lo scrittore Mattia Masher sul volume Guida galattica per nonne e nonni del terzo millennio – Come affrontare le sfide del futuro insieme ai nipoti, vademecum per comprendere meglio le sfide che attendono le nuove generazioni, tra cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale, Covid-19, rapporto con le nuove tecnologie e parità di genere.Nelle giornate di venerdì 7 e sabato 8 ottobre le Biblioteche delle Scienze e Tecnologie dell’Università saranno presenti al Chiostro di San Paolo con lo “Scaffale della sostenibilità”, che offrirà la possibilità di consultare numerose e nuove pubblicazioni in materia e di prenderle in prestito.Domenica 9 ottobre alle 10.30 workshop del Consorzio KilometroVerde sull’importanza degli alberi in città: piantare è infatti ritenuto dal Consorzio uno dei sistemi più efficienti a favore dell’ambiente che viviamo. Seguirà una breve uscita alla scoperta degli spazi verdi che ci circondano.Parallelamente, da venerdì 7 a domenica 9 ottobre, al Chiostro di San Paolo si svolgerà anche lo Startup Weekend, basato su un hackathon replicato in tutto il mondo per trasformare un’idea di impresa in un progetto concreto: in 54 ore i giovani partecipanti saranno affiancati da mentor e coach esperti nel settore e cercheranno di sviluppare nuove idee d’impresa. L’evento si concluderà domenica 9 ottobre nel pomeriggio con le premiazioni dei progetti più innovativi.Il festival proseguirà poi fino al 20 ottobre con una serie di eventi pensati per le scuole, i cittadini e le aziende. Da segnalare l’installazione di un planisfero SDGs il 15 ottobre all’Istituto di istruzione secondaria superiore Pietro Giordani, la mostra Cibopertutti: Crea Il Cambiamento alla Farmacia San Filippo Neri, organizzata da CSV Emilia e Kuminda dal 16 al 23 ottobre, e numerosi incontri con studentesse, studenti e cittadinanza organizzati dall’Università di Parma.

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UniCredit e SACE supportano i piani di sviluppo di Simplast Srl

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 agosto 2022

Da UniCredit un finanziamento di 2,5milioni di euro, assistito da Garanzia Green di SACE, a supporto dei progetti di crescita sostenibile di Simplast Srl, azienda di Civitella del Tronto (Teramo), specializzata nel settore della produzione e della stampa di imballaggi flessibili. Il finanziamento – della durata di 10 anni – supporta la realizzazione di un nuovo impianto destinato al recupero di solventi, attraverso la tecnologia SRU che permette di filtrare i composti organici volatili (COV). Ciò permetterà di efficientare il processo produttivo dell’azienda e, grazie anche al riutilizzo dei solventi impiegati nel processo di stampa, di produrre un impatto positivo sull’ambiente circostante, a beneficio di tutta la comunità.L’investimento è volutamente orientato all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili nel settore con l’obiettivo di realizzare un ciclo di produzione più sostenibile, improntato alla riduzione dell’impatto ambientale. Simplast Srl conta più di 50 anni di attività nel settore della produzione e della stampa di imballaggi flessibili destinati a partner nazionali ed internazionali che operano nel settore del food e del non food. La produzione si articola nei reparti di estrusione di film in polietilene, di stampa flessografica e rotocalco; e di accoppiamento, bobinatura e taglio. La tutela dell’ambiente è alla base del concetto di sostenibilità dell’azienda che si impegna a ridurre al massimo gli impatti produttivi, a tutela del territorio e della comunità che vi risiede. La continua ricerca dell’innovazione nei materiali, in particolare nelle soluzioni di packaging sostenibile e riciclabile, lo sviluppo e la realizzazione di stampe di altissima definizione, il costante controllo qualitativo del prodotto e il puntuale servizio commerciale e tecnico offerto ai propri partner, sono i principi su cui Simplast fonda e concentra ogni sforzo nella ricerca di nuovi mercati e nuove opportunità di business.SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione, realizzata grazie alle sinergie con la Rete di SACE, rientra nell’ambito della convenzione green con UniCredit, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.

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Sviluppo sostenibile dell’Appennino

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 giugno 2022

Sabato 4 giugno inizia un nuovo ciclo di incontri del progetto regionale “Alfonsa” (Alta Formazione e innovazione per lo Sviluppo sostenibile dell’Appennino). Fino al 2 luglio, cinque appuntamenti organizzati dall’Università di Parma in diversi Comuni della provincia: Collecchio, Borgotaro, Fidenza, Langhirano e Berceto.I temi che saranno trattati sono stati proposti dalle Amministrazioni sulla base del Patto per il Lavoro ed il Clima della Regione Emilia-Romagna.La partecipazione permetterà il riconoscimento di crediti formativi agli iscritti agli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia Parma, che hanno concesso il patrocinio. Per l’incontro di sabato 11 giugno a Borgotaro è previsto anche il rilascio dei crediti per le Guide ambientali ed escursionistiche GAE e AIGAE.Focus particolare degli incontri saranno le comunità energetiche e il loro ruolo per la transizione ecologica ed energetica dei territori, il ruolo della tecnologia 4.0 nella prevenzione degli incendi e nella tutela degli ecosistemi e infine il ruolo dei giovani e dei lavoratori per un futuro sostenibile anche alla luce della recente modifica della Costituzione agli articoli 9 e 41.Oltre ai sindaci di tutti i Comuni coinvolti, parteciperanno tra gli altri Alessio Malcevschi, responsabile scientifico del progetto “Alfonsa” per l’Università di Parma, Francesco Vetrò, docente di Diritto amministrativo all’Università di Parma e Presidente di GSE – Gestore dei Servizi Energetici, Simona Acerbis, Direttrice dell’Agenzia Territoriale per l’Energia e la sostenibilità – Ates Parma, il Col. Marco di Fonzo, Comandante del Nucleo informativo antincendio boschivo del Comando Carabinieri Tutela Forestale, Alberto Poggio del Politecnico di Torino in rappresentanza della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile – RUS. In rappresentanza della Regione Emilia-Romagna saranno presenti la Vice Presidente Elly Schlein e le Assessore Barbara Lori e Irene Priolo. Parteciperanno infine anche esperti che lavorano nel settore per la transizione energetica e il mantenimento degli equilibri degli ecosistemi come Davide Galli (Presidente Guide ambientali escursionistiche – GAE), Marco Gardella (Autorità Distrettuale di Bacino del Fiume Po) e Alexander Ladurner (BelEnergia).Scopo di questi incontri, in presenza e gratuiti, è quello di offrire a tutti i partecipanti (amministratori, aziende del territorio, istituti di credito, professionisti del settore, cittadini) esempi concreti e strumenti pratici per avviare progetti ispirati agli obiettivi dell’Agenda 2030 per il rilancio del territorio appenninico.

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Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu

Posted by fidest press agency su domenica, 17 aprile 2022

Sondrio la mostra fotografica collettiva “The Horizon we look at. 17 reasons why” di Fondazione 3M, sarà inaugurata presso il Palazzo Pretorio di Sondrio il 20 aprile alle ore 17:30 dal critico fotografico e giornalista Roberto Mutti presso il Palazzo Pretorio di Sondrio. Sarà inoltre aperta al pubblico dal 21 aprile al 3 maggio dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:00. Si tratta di una mostra in linea con la vocazione primaria della Fondazione: utilizzare la fotografia come linguaggio, per divulgare argomenti cruciali, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di pubblica utilità. Queste finalità si sposano bene con quelle del FAI, che opera sul territorio nazionale per sensibilizzare tutti alla cura e alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, specie in questo particolare momento storico caratterizzato da forti cambiamenti climatici e sociali. La condivisione del progetto con Fondazione 3M nasce dall’assunzione del principio del Maestro Michelangelo Pistoletto: “Arte come motore di cambiamento sociale”. Un messaggio di speranza rivolto in particolare ai giovani perché sappiamo costruire un mondo nuovo, riflesso di un cambiamento di stili di vita e di un habitus mentale più confacenti a valori di giustizia, di equità e di rispetto dell’ambiente, che è tutto ciò che ci circonda. Il paesaggio, infatti, non deve essere solo conosciuto, ma governato. Interpretare attraverso delle fotografie i diciassette obiettivi del progetto di sviluppo sostenibile dell’Onu – che spaziano dalla sconfitta della povertà e della fame alla necessità di energia pulita e sostenibile, dal diritto ad un lavoro dignitoso alla parità di genere – rappresenta una vera sfida perché, se le parole hanno il vantaggio di poter descrivere analiticamente i temi, le immagini non possono che farlo in modo sintetico. Si è così deciso di scegliere, e in alcuni casi far realizzare appositamente, scatti capaci di catturare l’attenzione e indurre l’osservatore a riflettere sui messaggi cui alludono. Anche le opere che sembrano più descrittive presentano elementi di complessità tutte da scoprire. Graziano Perotti, Fabio Zonta, Raul Iacometti, Elisabetta Gatti Biggi, Benedetta Pitscheider, Giancarla Pancera, Marta Baffi, Vittorio Valentini, Roberto Polillo, Ylenia Bonacina, Riccardo Bononi, Lorenzo Terraneo, Francesca Moscheni e Lucrezia Roda. Questi i fotografi protagonisti della mostra, che sono stati scelti per l’eterogeneità della loro poetica, aderendo così allo spirito del progetto che considera la diversità dei punti di vista come motore della comunità di intenti. In alcuni scatti il significato emerge in maniera quasi immediata, in altri la natura si presenta in tutta la sua magnificenza. Alcune fotografie, invece, fanno ricorso alla simbologia. Tutte le opere esposte appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. Negli ultimi anni, la Fondazione ha rafforzato il suo asset identitario, focalizzando lo sguardo su tematiche sociali, culturali, sulla divulgazione e sul sostegno alla ricerca scientifica.

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Settima edizione del Master in Sviluppo Sostenibile, Geopolitica delle Risorse e Studi Artici

Posted by fidest press agency su domenica, 20 febbraio 2022

Roma Dal 21 marzo al 29 novembre 2022 il master prevede a completamento del percorso formativo, per i giovani laureati, un periodo di tirocinio curriculare presso Organizzazioni o Istituzioni internazionali, Amministrazioni e Enti pubblici, Associazioni private e Imprese. Il Master ha una durata complessiva di 12 mesi (1500 ore) comprensiva delle attività didattiche di formazione, studio individuale, preparazione delle prove, redazione del project work finale e tirocinio curriculare. Le lezioni si svolgeranno in modalità web live, da marzo a luglio 2022 e in modalità blended (on line e in presenza) da settembre a ottobre 2022 e si terranno il lunedì ed il martedì, dalle ore 14.00 alle 17.00. Tutti gli iscritti al Master in Sviluppo Sostenibile, Geopolitica delle Risorse e Studi Artici parteciperanno alla Spring School – Ambiente e Diritti Globali organizzata in collaborazione con Greenpeace Italia.

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Robeco: È più importante la “E” o la “S”?

Posted by fidest press agency su martedì, 15 febbraio 2022

A cura di Rachel Whittaker, Head of SI Research di Robeco. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) vengono descritti come “un programma d’azione per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta” che mette l’umanità al centro dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi sociali sono leggermente più numerosi di quelli ambientali e compaiono in cima all’elenco. Eppure, sarebbe ingiusto biasimare gli investitori sostenibili perché ritengono che le questioni ambientali debbano essere risolte prima di quelle sociali. La maggior parte dei fondi SI prende ancora in considerazione una vasta gamma di aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). Con i mercati dell’investimento sostenibile e dell’impact investing ormai giunti a maturazione, gli investitori dedicano molte più attenzioni a temi ambientali come i cambiamenti climatici, la scarsità d’acqua, la salute degli oceani e la biodiversità, rispetto a questioni sociali come i diritti umani, le condizioni sul luogo di lavoro e l’accesso a servizi finanziari, istruzione e sanità.Anche sul mercato obbligazionario, il primo bond verde “ufficiale” emesso nel 2008 (dalla Banca Mondiale) destinava i proventi esclusivamente a progetti ambientali. L’International Capital Markets Association (ICMA) ha introdotto i principi dei titoli green a inizio 2014. Sebbene le linee guida per i bond con finalità sociali risalgano a soli due anni dopo, in termini di volume le obbligazioni green li hanno surclassati fino al 2020, quando l’emissione dei social bond è finalmente decollata (favorita dalla pandemia da Covid-19). I green bond, comunque, sono ancora gli asset più rappresentati sul variegato mercato delle obbligazioni verdi/sociali/sostenibili.Se è lecito pensare che gli investitori possano essere a caccia di rendimento, è più difficile sostenerlo anche per le autorità. In tema di ambiente, l’evoluzione dei regolamenti SI è stata più rapida che non in ambito sociale. Nonostante l’attenzione che l’SI ha sempre dedicato ai fattori ESG, infatti, i lavori per la Tassonomia della sostenibilità dell’UE iniziati nel 2018 affrontano quasi esclusivamente temi ambientali, relegando quelli sociali a un breve richiamo al rispetto di standard minimi in termini di diritti umani. Finalmente, nel 2021 sono partiti anche i lavori per la Tassonomia degli aspetti sociali. Il recente dibattito sulla possibilità di separare o unire le due tassonomie dimostra come persino gli esperti facciano fatica a rispondere alla domanda che assilla gli investitori: come mantenere il giusto equilibrio tra tutte le questioni che si contendono la nostra attenzione? Di recente, la comunità di investitori si è armata di lente di genere, per studiare da vicino l’interconnessione tra uguaglianza di genere e sfide ambientali. Gli investitori si sono chiesti se una strategia di investimento o di impatto incentrata sull’uguaglianza di genere stia davvero perseguendo i propri obiettivi se non affronta anche le disuguaglianze associate al clima. Le Nazioni Unite hanno riconosciuto il legame tra uguaglianza di genere e cambiamenti climatici più di un decennio fa.L’interconnessione tra E ed S esiste per tutte le sfide legate alla sostenibilità. A subire gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici saranno i più poveri del mondo; è impossibile garantire la salute di tutti senza capire che il clima e l’accesso alla fornitura di acqua pulita incidono sullo sviluppo delle malattie. Analogamente, la lotta alla fame è inestricabilmente legata alla gestione dell’impatto dei cambiamenti climatici e della biodiversità sulla produttività agricola. Cercare di scindere completamente la E dalla S, soppesandone l’importanza relativa, potrebbe finire col distrarre dall’obiettivo di guidare un cambiamento positivo e di identificare interessanti opportunità di investimento.Esaminare le nostre scelte di investimento attraverso una specifica lente E o S può aiutare gli investitori ad allinearsi a un determinato insieme di valori o di obiettivi. Ma un’efficace strategia di investimento o di impatto deve ammettere che nessuna sfida od opportunità in tema di sostenibilità può essere affrontata in modo isolato. Attraverso il voto, l’engagement e la partecipazione alle iniziative dell’industria finanziaria, chi investe in modo sostenibile può assumere un ruolo importante, garantendo che le aziende, le autorità e i governi rimangano adeguatamente concentrati sulle sfide sociali. (abstract http://www.verinieassociati.com/)

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“Oncologia Mutazionale in Italia: sviluppo, organizzazione e sostenibilità”

Posted by fidest press agency su martedì, 16 novembre 2021

“Questa non è la prima sessione di lavoro che stiamo facendo sul cancro, abbiamo in questa sede avviato un percorso, è il quinto evento che facciamo su malattie croniche e cancro alla luce delle sfide che abbiamo di fronte, una parte di sfida ci arriva dal Covid, dall’altra parte abbiamo le grandi opportunità che ci si aprono con il PNRR, dove sono previsti numerosi investimenti”. Lo dice l’on. Beatrice Lorenzin, coordinatore Health & Science Bridge del Centro Studi Americani, durante l’evento “Oncologia Mutazionale in Italia: sviluppo, organizzazione e sostenibilità”, in collaborazione con Edra. “Un tema molto importante – spiega Lorenzin – è il cambio di approccio da parte delle Regioni che deve essere accompagnato da un cambio di approccio anche del MEF, perchè se attraverso i molecular tumor board il paziente è gestito da un pool che decide una particolare procedura, è evidente che non può sottostare alle regole del trasferimento del paziente, significa pure che entriamo in un’ottica diversa in cui dobbiamo garantire a tutti le terapie migliori, ma con una logica più nazionale e diversa rispetto alla logica che abbiamo avuto fino ad adesso della mobilità attiva e modalità passiva. L’innovazione scientifica con cui noi abbiamo a che fare – conclude Lorenzin – non solo ci sta chiedendo di cambiare i sistemi regolatori e di trasformare i modelli organizzativi ma anche di cambiare l’approccio che abbiamo avuto negli ultimi 15/20 anni rispetto a cosa fa ogni singola Regione per garantire quell’accesso alle terapie”.

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Il bla, bla delle parole che di fatto ci negano un nuovo modello di sviluppo

Posted by fidest press agency su sabato, 16 ottobre 2021

È storia di questi giorni, ma è stata storia che si ripete a ogni generazione, quella di parlare di un “nuovo modello di sviluppo”. Non pochi sono coloro che si sono guardati bene dallo spiegarci con chiarezza cosa s’intende dire concretamente e, soprattutto, quali conseguenze possono derivarne per l’uomo che lavora, per la famiglia e per i ceti più deboli. È come dire che siamo insoddisfatti del modo come viviamo e vorremmo qualcosa d’altro, ma il passo che dobbiamo compiere mette in gioco molti interessi consolidati e che alla prova dei fatti non vorremmo rinunciarci. È questo l’effettivo nodo gordiano che non riusciamo a sciogliere e c’induce a gestire l’esistente guardando l’oltre solo con il pensiero. Finché non ci chiariamo le idee, e siamo con esse conseguenti, rischiamo di definirci con le parole ma non con i fatti. In tali condizioni una maggiore cautela sarebbe di rigore. “Io non nego – precisa Ferrarotti – che il concetto di partecipazione abbia lontane implicazioni di ordine filosofico e religioso”. “Inoltre mi sembra che non si possa prescindere dalla situazione economica e politica in cui versiamo”. “Non è per niente il caso di gridare allo scandalo, perché tutto è ridotto alla politica”. Al contrario. Si tratta invece di capire se la politica è cosa troppo importante per lasciarla, in esclusiva, nelle mani dei professionisti politici. “E questa presa di coscienza avrà la sua ragione d’essere se sarà assunta coralmente, se l’uomo della strada se ne farà carico, se riuscirà a coglierne il senso e a comprenderne l’importanza”. (Riccardo Alfonso)

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