Roma “Il prossimo 17 giugno invitiamo a partecipare in massa tutti i cittadini e tutti i nostri sostenitori alla manifestazione di piazza indetta ai Fori Imperiali dal Presidente del M5S Giuseppe Conte per ribadire la nostra indignazione e la nostra contrarietà alla scellerate politiche contro il lavoro messe in campo dal governo Meloni. Il Primo Maggio l’attuale Premier ha introdotto maggiore precarietà e in più ha tagliato la spesa sociale per le persone in difficoltà, accusandole di essere ‘divanisti’: i signori dell’esecutivo hanno in compenso trovato i soldi per aumentare le spese militari. Non sono queste le politiche che vogliamo e allora sfileremo in corteo tutti insieme per contrastare questo governo amico della precarietà: vi aspettiamo tutti in piazza sabato 17 giugno a largo Corrado Ricci”. Così in una nota congiunta i gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Raggi.
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Lavoro, M5S-LcR: “Tutti in piazza il prossimo 17 giugno contro le politiche del governo Meloni”
Posted by fidest press agency su sabato, 27 Maggio 2023
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Il Governo ha posto la questione di fiducia al Senato sul Dl Bollette
Posted by fidest press agency su venerdì, 26 Maggio 2023
“Un decreto dannoso per le famiglie e per il Paese, che riesce nell’impresa di peggiorare l’andamento dell’economia e che ha già prodotto un rialzo dell’inflazione dal 7,6% di marzo all’8,2% di aprile per via del rispristino degli oneri di sistema di luce e gas” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”In un solo mese, nonostante il continuo calo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, il gas del mercato libero è rincarato dell’8,1%, il gas del mercato tutelato del 30,1%. Insomma, il Governo invece di preoccuparsi di ridurre le tasse agli italiani le ha aumentate, prima reintroducendo le accise sui carburanti e ora gli oneri di sistema sull’energia. I nostri complimenti!” conclude Dona.
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Pil, Petrucci (FdI): la crescita oltre le previsioni merito delle azioni intraprese dal Governo
Posted by fidest press agency su martedì, 16 Maggio 2023
“L’aumento delle stime di crescita del PIL italiano nel 2023, da +0,8% a +1,2%, comunicato dalla Commissione Europea, è una buona notizia per la nostra economia, per le imprese e per i cittadini. Un dato che ci pone ai vertici in Europa e che rappresenta, senza tema di smentita, la dimostrazione del lavoro serio e concreto che il governo Meloni sta portando avanti, andando ben oltre ogni aspettativa e cancellando le manovre di distrazione che giornalmente la sinistra cerca di attuare per mascherare i risultati che non è stata in grado di ottenere in passato. Un esecutivo finalmente capace di assecondare e non ostacolare i processi di crescita e il sistema produttivo italiano, come provano anche i dati sulla disoccupazione, in calo costante. Siamo pronti ad affrontare con fiducia le sfide economiche del futuro, per una crescita ancora più marcata in unione alla riduzione del debito pubblico”.
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Pasta più cara? Il Governo trasforma un problema in propaganda, Che fare
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 Maggio 2023
Il prezzo della pasta a marzo 2023 è del 17,5% in più rispetto ad un anno fa mentre la materia prima è diminuita di prezzo. E tanti hanno gridato allo scandalo, chiedendo interventi istituzionali… e non si capisce quali. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha colto la palla al balzo ed ha convocato la Commissione di allerta rapida e il Garante dei prezzi per esaminare questi rincari. Sicuramente ci verrà detto che l’aumento non è legato al costo della materia prima ma alla crescita dell’inflazione, ed essendo la pasta non fatta di solo grano, all’aumento del suo costo al dettaglio contano anche energia, trasporti, imballaggi, lavoro, etc. …. e quindi, cosa farà il Governo? Nulla: non è compito suo indagare su eventuali condotte illecite (cartelli o comportamenti collusivi, per esempio), ma è materia Antitrust. Se qualcuno individua un tentativo di condizionare il mercato, è a questa Autorità che occorre rivolgersi, non al Governo che, nello specifico, non è la soluzione ma parte del problema, visto che è suo compito fare politiche per evitare che l’inflazione aumenti e, al momento (politiche monetarie e fiscali) non sembrano adeguate. Invece abbiamo il ministro, la commissione, Mister Prezzi, probabilmente indagini della Guardia di Finanza… tutto un ambaradan inutile di costi pubblici con una sola motivazione: far vedere che se ne stanno occupando e far credere, per questo, di essere dalla parte del giusto. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it
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Bollette gas in aumento solo per merito del governo
Posted by fidest press agency su giovedì, 4 Maggio 2023
Arera ha comunicato il costo del gas (mercato tutelato) dal 1 aprile: +22.4%. Nonostante il prezzo medio all’ingrosso nello scorso mese sia in leggero calo, il Governo ha deciso di ripristinare parte degli oneri di sistema che erano stati sospesi per venire incontro quando i prezzi erano alle stelle. Senza questo ripristino ci sarebbe stato un calo del 7,1%. Possiamo solo ringraziare il governo per questa illuminata decisione che fa talmente luce che fa brillare i costi all’utenza nonostante i costi della materia prima siano in calo. Crediamo che un risultato del genere sarebbe stato difficile da raggiungere se si fossero messi a studiare come farlo…. perché è solo la conseguenza di una politica energetica inesistente, concentrata sul fossile per far fronte all’emergenza e, di conseguenza, foriera di danni per il presente e, soprattutto, per il futuro. Ma non è la prima volta che la politica del governo si manifesta in questo modo (le politiche alimentari grondano corporativisimo): “tira a campa” sull’oggi, facendo guadagnare le corporazioni e i clienti elettorali, ignorando il futuro e condannando le future generazioni ad una estinzione più veloce di quanto già non sia in corso. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it
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Primo maggio: Il lavoro al centro dell’operato del Governo Meloni
Posted by fidest press agency su lunedì, 1 Maggio 2023
“Nella giornata della Festa dei lavoratori, evidenzio che il lavoro va celebrato ed onorato ogni giorno con tutte quelle azioni che portano più lavoro, più produttività per le aziende e quindi un aumento dei salari. Tutto questo lo sta facendo il Governo Meloni, per il quale il lavoro è una priorità ed è espressione essenziale dell’essere persona. Lo stiamo facendo anche e soprattutto in Commissione Lavoro, dove esaminiamo molte problematiche attuali, cercando di rispondere con un approccio organico alle esigenze del mercato del lavoro”. Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, On. Walter Rizzetto (FdI).“Ricordo – prosegue il parlamentare di Fratelli d’Italia – che tra i provvedimenti importanti approvati di recente dal Consiglio dei Ministri alcuni riguardano oltre 3mila assunzioni nella Pubblica Amministrazione e gli incentivi per far rimanere in Italia i nostri ricercatori, oltre a far rientrare i dottori di ricerca scappati all’estero. Ma anche l’approvazione in Aula della legge sull’equo compenso che riconosce a tutti gli autonomi il diritto a una remunerazione equa, adeguata “alla qualità e alla quantità del lavoro svolto. Così come ricordo che la Commissione Lavoro costantemente affronta problematiche occupazionali e cerca di dare risposte e soluzioni alle diverse situazioni di crisi che il mondo del lavoro sta attraversando. L’ultima vicenda che si è conclusa positivamente, e sulla quale ha lavorato bene la Commissione che presiedo, vede protagonista l’ex Whirlpool di Napoli”. “Come Presidente della Commissione Lavoro e come parlamentare – conclude l’On. Rizzetto – ogni giorno ascolto le istanze di aziende, imprese e lavoratori che, dopo la crisi economica e sociale determinata dalla pandemia, stanno affrontando gli effetti economici negativi che si sono verificati a seguito di varie crisi internazionali”.
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Scuola: Decreto rafforzamento PA approvato dal governo
Posted by fidest press agency su lunedì, 10 aprile 2023
“Perché a tutti i sindacati, tranne Anief, il decreto legge sul reclutamento va sostanzialmente bene? Lo considerano un provvedimento utile e giusto?”. L’interrogativo è posto da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani dell’approvazione da parte del governo Meloni del decreto legge per oltre 3mila assunzioni nella PA e di rafforzamento della Pubblica amministrazione. Per la scuola non sono stati indicati numeri sulle immissioni in ruolo, ma solo un piano di assunzioni a tempo indeterminato di docenti, in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal Pnrr. Il governo ha spiegato che il piano prevede, per l’a.s. 2023-2024, “una procedura straordinaria di reclutamento per i docenti, inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli appositi elenchi aggiuntivi, che sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Inoltre, si interviene sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito”. Il sindacato Anief ritiene che approvare un decreto legge di rafforzamento della PA senza un organico aggiuntivo per la scuola significa mettere a rischio il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per questo, il presidente Pacifico ha oggi annunciato l’intenzione di proporre emendamenti al decreto legge PNRR Quater. “Oltre alla conferma di almeno 40mila posti di organico aggiuntivo – dice il sindacalista – occorre approvare un emendamento per assumere su tutti i posti curricolari di ogni ordine e grado da prima e seconda fascia GPS in una o più province, per chiunque è inserito. Inoltre, per il Tfa specializzante su sostegno rilanceremo la proposta Anief di accesso diretto ai corsi senza specializzazione con tre anni di servizio e anche l’accesso con posti illimitati, perché con 100 mila posti liberi servono disposizioni straordinarie”. Se l’Anief, quindi, boccia il decreto legge PNRR Quater e chiede emendamenti su organici, vincoli mobilità e doppio canale, oltre a quelli sulla gestione delle graduatorie del concorso ordinario e straordinario, sul riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero e sulle assunzioni con riserva. Tutti gli altri sindacati rappresentativi, invece, promuovono quasi a pieni voti questo decreto legge, specialmente sulla mobilità e sulla fase transitoria di reclutamento, in particolare sulle immissioni in ruolo su sostegno e sulla mobilità del personale scolastico. “Ognuno è libero di fare le sue considerazioni”, conclude il presidente Marcello Pacifico.
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Crisi banche e governo … che non sa di cosa parla?
Posted by fidest press agency su lunedì, 27 marzo 2023
La crisi delle banche che sta attraversando il mondo dopo il crack della Silicon Valley Bank (SVB) e il salvataggio di Credit Suisse (per citare solo le maggiori), fa venire qualche grattacapo anche ai nostri governanti. Che non sapendo grossomodo con cosa hanno a che fare usando l’unica arma per la quale hanno mostrato maestria: il preannuncio. Oggi è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che, vantando una presunta (e non spiegata) solidità del nostro sistema bancario (come se fosse avulso dai sommovimenti europei e mondiali… il sovranismo porta anche ad una sovrastima di e stessi…) preannuncia un intervento del suo governo in caso di contagio del sistema bancario italiano. Quale, come, dove, perché.. non è dato sapere: il ministro dell’Economia (vuoi mettere?) ci dice di stare tranquilli ché lui e i suoi colleghi interverranno. La poca credibilità e spavalderia di affermazioni del genere è purtroppo marcata da un fatto grave: il nostro è l’unico Paese che non ha ancora approvato la ratifica della riforma del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità che contiene il cosiddetto backstop, un nuovo strumento europeo di difesa dei risparmiatori in caso di crisi degli istituti di credito. Mancanza di ratifica giustificata nei giorni scorsi dal premier Meloni durante un question time al Parlamento, in cui la premier ha dimostrato di non sapere neanche di cosa si stesse parlando. Ora abbiamo le promesse del ministro dell’Economia… Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it
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Il governo è lontano dal completare le scadenze di fine marzo
Posted by fidest press agency su martedì, 21 marzo 2023
Il governo Meloni ha ribadito più volte la volontà di modificare il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ma finché non avrà inviato una proposta e le istituzioni Ue non l’avranno approvata, il piano rimane quello attuale. Con un rigido cronoprogramma da rispettare che entro il 31 marzo – data di fine del primo trimestre di quest’anno – prevede il raggiungimento di 12 scadenze europee. In base alla nostra ultima verifica, effettuata il 16 marzo, nessuno di questi interventi risulta raggiunto: 9 sono in corso e 3 a buon punto. Quindi non solo sono tutti ancora da conseguire, ma la gran parte (9 su 12) è proprio lontana dal completamento. Inoltre dal nostro monitoraggio risultano ancora 12 gli interventi non completati rispetto ai 55 di rilevanza europea del secondo semestre del 2022. Il governo, che dallo scorso dicembre sostiene invece di averli raggiunti tutti, è in attesa della verifica di Bruxelles. Solo in caso di esito positivo, il nostro paese riceverà nuovi fondi.
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Scuola: l’Alfano I celebra il 79° anniversario del trasferimento del Governo a Salerno
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 febbraio 2023
Nel 1944 la città di Salerno svolse il ruolo di Capitale solo per poco più di cinque mesi, eppure in quel tempo così breve, prese forma un Governo che fu la cellula, il primo supporto del nuovo Stato italiano, l’inizio della storia della rinascita del Paese in termini di popolo e democrazia.Il Liceo Statale Alfano I di Salerno celebra questa ricorrenza, il 79° anniversario del trasferimento del Governo a Salerno che, insediatovi l’11 febbraio 1944, vi rimase fino al 15 luglio dello stesso anno. Sabato 11 febbraio alle 10.00, nell’Aula Magna del Liceo salernitano, si svolgerà l’iniziativa “Salerno 1944: il Governo, la Costituzione” alla quale saranno presenti: la Dirigente Scolastica del Liceo Alfano I, Prof.ssa Elisabetta Barone e il Vicepresidente della Provincia di Salerno Dott. Giovanni Guzzo. Insieme con il Prof. Nicola Oddati, Presidente dell’Associazione Parco della Memoria della Campania e l’intervento del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli con un videomessaggio, si confronteranno sul ruolo di Salerno in merito alla nascita della Costituzione e risponderanno alle domande degli studenti che, già da ottobre, hanno avuto modo di approfondire questa importante pagina di storia, grazie alla presenza a scuola della mostra fotografica “1943-44. Il Sud tra guerra e Resistenza”, a cura del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale. I 66 pannelli di storia, dopo aver girato tutto il Mezzogiorno, sono ancora in esposizione presso l’istituto cittadino: raccontano come il meridione contribuì, in modo non secondario, alla costruzione della Repubblica nata dalla Resistenza.
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Governo e agevolazioni terza età
Posted by fidest press agency su domenica, 22 gennaio 2023
‘Il Governo Meloni, dopo molte promesse e slogan fatte dai precedenti governi, ha deciso di intraprendere azioni concrete e a favore della terza età’. A dirlo è Stefano Pepe, CEO & Founder di Badacare, la realtà impegnata nel terzo settore che dal 2019 è in prima linea sul tema dell’assistenza domestica. ‘Il tema centrale esposto dal Primo Ministro Meloni – prosegue Pepe – punta a favorire l’inclusione degli anziani nella società in cui viviamo e a evitare solitudine, emarginazione e sofferenze di vario genere attraverso l’accesso all’assistenza domiciliare’. Badacare, prendendo un campione di oltre 20.000 famiglie, stima che circa il 30% delle famiglie al Nord e il 60% delle famiglie del Sud, se lasciate sole e senza ulteriori agevolazioni, correrebbero il rischio di rinunciare all’assistenza domiciliare dei loro famigliari non autosufficienti, con conseguenze tragiche a livello sociale ed economico. ‘Questa direzione intrapresa dal Governo – conclude la nota – avrebbe il potenziale di stimolare un effetto volano sull’economia italiana, perché si punterebbe a regolarizzare il settore dell’assistenza domiciliare che vede oggi oltre 780 mila lavoratori irregolari e, inoltre, permetterebbe ai familiari delle persone fragili di non rinunciare al proprio stile di vita fatto di affetti, lavoro e tempo libero’.
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Il governo Meloni accelera sulla vendita di ITA
Posted by fidest press agency su giovedì, 5 gennaio 2023
L’ultimo DPCM deliberato dal Governo il 22 dicembre scorso e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale rilancia la vendita/privatizzazione totale di ITA indicando un percorso di definizione dell’operazione attraverso criteri che sembrano andare decisamene verso Lufthansa, anche se in un possibile raggruppamento.Questo atto, peraltro atteso, non aggiunge e non toglie nulla al suicidio in atto del mercato nazionale, un’operazione autolesionistica in un Paese a forte trazione commerciale e turistica come l’Italia con il terzo mercato continentale, iniziata alla fine dello scorso millennio e portata avanti da tutti i governi via via succedutisi sotto la ferrea egida della UE. L’apoteosi è stata raggiunta questa estate di boom del trasporto aereo con meno del 7% del mercato presidiato da ITA e il resto nelle salde mani di low cost e vettori tutte con sede (e profitti) all’estero.La nazionalizzazione di Alitalia è stata una grande opportunità perduta per costruire un vero vettore nazionale, di dimensioni adeguate al mercato italiano, che drenasse una parte del traffico e dei profitti che al momento prendono ineluttabilmente la strada fuori dai nostri confini.Forse Lufthansa potrà portare stabilità e interrompere l’infinità stagione delle perdite nel vettore nazionale, ma non potrà andare oltre il rapporto ancillare con la casa madre e non potrà costruire quel progetto industriale di cui il Paese e i lavoratori e le lavoratrici hanno bisogno. Per questi motivi non possiamo essere d’accordo con la vendita di ITA, anche nell’eventualità – tutta da dimostrare – che venga rattoppata qualche falla. Dopo le nefaste esperienze di Etihad e Qatar e dei tappeti rossi stesi dal governo Renzi, chiediamo che, per una volta, a chi viene a fare shopping di asset industriali in Italia venga chiesto di assumersi anche gli oneri oltre che gli onori: un piano di sviluppo credibile e non sulla carta, peraltro come previsto dallo stesso PCDM insieme al presidio in tutta l’operazione da parte del MEF, ma anche quelli delle garanzie di recupero occupazionale di cui c’è un dannato bisogno dopo il massacro sociale operato al momento della nascita di ITA. Per questo, con preoccupazione vediamo l’assenza di qualsiasi riferimento agli aspetti sociali nel DPCM del 22 dicembre, e chiediamo un incontro al governo per fare chiarezza su questi aspetti, sui quali abbiamo registrato nei giorni scorsi rassicurazioni da parte di alcuni esponenti della maggioranza.La mattina del 10 gennaio saremo in piazza al Ministero del Lavoro insieme ai cassaintegrati a 0 ore di Alitalia e Cityliner e ai dipendenti, per chiedere al governo le prime risposte concrete a quelle problematiche su reddito e lavoro che al momento sono rimaste sospese. By USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo
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Manovra: Rojc (Pd), no inno a ideologia Governo Meloni
Posted by fidest press agency su domenica, 1 gennaio 2023
“La destra ci ha messo di fronte a una manovra e a una fiducia inaccettabili, cui ho detto ‘no’ con chiarezza e decisione. Questa legge è un inno all’ideologia che guida il Governo Meloni, il suo percorso è culminato in un voto di fiducia che ancora una volta abroga le prerogative di un ramo del Parlamento. Al loro peggio hanno aggiunto gli aspetti deprecabili del passato. Pessimo inizio quando si costringe l’opposizione ad occupare la commissione Bilancio per poter almeno leggere il testo della legge di Bilancio”. Lo dichiara la capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato, Tatjana Rojc, dopo aver espresso voto contrario alla fiducia posta sulla legge di Bilancio.
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I 55 obiettivi raggiunti dal governo Meloni
Posted by fidest press agency su sabato, 31 dicembre 2022
Il raggiungimento dei 55 obiettivi del PNRR previsti per il secondo semestre 2022, in scadenza al 31 dicembre 2022, permette all’Esecutivo di fare richiesta alla commissione europea per i 19 miliardi della terza rata. Ciò rappresenta un grande risultato conquistato attraverso la collaborazione tra il nuovo Governo, ministri, regioni ed Enti locali”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Scurria, ai microfoni di TGCom24. “Nonostante i gravi ritardi ereditati dal precedente esecutivo, continua il senatore di FdI, in soli due mesi siamo riusciti a portare a termine questo difficile compito. La scelta politica di unire le competenze sotto la guida di un unico ministero, si è dimostrata vincente. Complimenti al ministro, per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Fitto per l’ottimo lavoro svolto”. “Proseguiamo dritti in questa direzione per raggiungere nuovi e importanti obiettivi da concretizzare nel minor tempo possibile, per una vera ripartenza dell’Italia” conclude il senatore Scurria.
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Il governo Meloni sa guardare al futuro
Posted by fidest press agency su giovedì, 29 dicembre 2022
“Il governo è in carica da appena due mesi e, a tempo di record, siamo riusciti a mettere a punto e approvare una legge di bilancio che ci proietta verso il futuro. Con il voto di oggi del Senato, diamo il via a una serie di misure per imprese e famiglie, per il lavoro, per i giovani, contro il caro energia e contro un sistema indiscriminato di nocivo assistenzialismo. Una manovra seria che anche l’Europa ha apprezzato, contrariamente a tante falsità che abbiamo dovuto ascoltare in queste settimane, e che inizia a disegnare l’Italia che vogliamo e per la quale la gente ci ha dato fiducia. Questo è solo l’inizio, ora ci attendono nuove sfide e ancora tanto, tanto lavoro”.
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Contro le ecomafie impegno del governo
Posted by fidest press agency su lunedì, 19 dicembre 2022
“Da quanto emerge dal report Ecomafie 2022 realizzato da Legambiente con il sostegno di Novamont ed edito da Edizioni Ambiente, ci troviamo davanti a numeri inquietanti: nel 2021 ben 30.590 reati ambientali di cui il 44% registrato al Sud. Una media di 84 reati al giorno, con un incremento del +11,9% rispetto al 2020. Gli illeciti amministrativi contestati sono 59.268 con un giro d’affari che si aggira intorno a 9 miliardi di euro. Ferite permanenti nella nostra terra da parte della criminalità organizzata. L’impegno del Governo per contrastare le ecomafie sarà costante e concreto, per scongiurare ulteriori danni al territorio italiano tutto e ripristinare quel senso di legalità di cui l’Italia ha il necessario bisogno.” Lo afferma l’On. Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno
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Cosa attendersi da un Governo USA spaccato?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 30 novembre 2022
Un Congresso degli Stati Uniti diviso nel 2023 limiterà probabilmente la politica fiscale, ma potrebbe essere positivo per i mercati azionari. A cura di Libby Cantrill, Managing Director, Public Policy di PIMCO.Vediamo quattro implicazioni principali: Un congelamento totale dell’agenda legislativa del Presidente Biden. Forse l’aspetto più importante per i mercati è che tutti gli aumenti delle tasse sono stati ritirati dal tavolo, sia per quanto riguarda le persone fisiche (ad esempio, aumenti della tassazione sulle plusvalenze) sia per quanto riguarda le imprese (ad esempio, una tassa sugli extra-profitti). Ciò suggerisce anche che il prossimo punto di inflessione per le tasse sarà il 2025, quando le riduzioni fiscali di Trump scadranno. Più vigilanza. I repubblicani alla Camera eserciteranno i propri poteri di controllo su questioni che vanno dalla politica energetica dell’amministrazione Biden al suo approccio nei confronti della Cina (che, in alcuni ambienti, è considerato non sufficientemente aggressivo) alla molteplicità di norme proposte dalla Securities and Exchange Commission. La vigilanza sarà probabilmente più simbolica che sostanziale – dopo tutto, in assenza di un controllo a prova di veto su entrambe le camere del Congresso, i repubblicani possono fare ben poco per modificare le politiche. Tuttavia, una maggiore vigilanza può generalmente rallentare gli ingranaggi normativi e rendere più complicato il lavoro della Casa Bianca. Sebbene anche la Federal Reserve sarà probabilmente oggetto di vigilanza – da ambo i partiti – dubitiamo che la Fed sarà influenzata da qualsiasi pressione politica finalizzata a cambiare il suo apparentemente unico obiettivo di combattere l’inflazione.Altre lotte fiscali. È qui che la sottile maggioranza dei repubblicani alla Camera potrebbe entrare in gioco ed essere potenzialmente una fonte di volatilità del mercato il prossimo anno. Meno sostegno fiscale. Sebbene continuiamo a ritenere che ci sarà un sostegno bipartisan per la prosecuzione degli aiuti all’Ucraina e per il bilancio della difesa, crediamo anche che in generale sarà fissata una soglia più alta prima di fornire un più ampio sostegno fiscale anticiclico, anche qualora l’economia dovesse rallentare. L’economia statunitense ha già subito una significativa contrazione fiscale nel 2022, in virtù della scadenza di molti programmi di aiuti statali legati al COVID; per l’anno prossimo possiamo aspettarci un’ulteriore contrazione, per la quale è improbabile che un Congresso diviso faccia qualcosa. In altre parole, così come una “Fed put” è stata scartata, anche una “fiscal put” è stata di fatto eliminata, almeno fino a quando non sarà al potere un nuovo Congresso nel 2025. Pur prevedendo una situazione di stallo nel prossimo Congresso, vediamo alcune aree di potenziale compromesso. Tra queste, la legislazione che potrebbe chiarire meglio l’attività di sorveglianza sulle criptovalute – un’esigenza ancora più urgente alla luce dei recenti problemi legati agli exchange di criptovalute – e l’approccio sulle autorizzazioni energetiche che potrebbe accelerare i progetti di energia tradizionale e rinnovabile. Anche se il passato non è certo indicativo del futuro, i mercati azionari tendono storicamente a fare bene negli anni in cui il governo è diviso. In effetti, negli anni precedenti in cui la composizione del potere a Washington era simile, ossia Camera repubblicana, Senato democratico e Casa Bianca democratica, il mercato azionario ha registrato un rendimento medio del 13,6% (secondo i dati dell’S&P 500), un rendimento medio superiore a quello di quasi tutte le altre composizioni al potere. Naturalmente, il 2023 potrebbe evolversi molto diversamente rispetto ai precedenti storici, data l’inflazione vischiosa, il rischio di recessione e la guerra in Ucraina.
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Manovra governo: Ecco le novità di interesse per i medici
Posted by fidest press agency su martedì, 29 novembre 2022
La bozza di legge di bilancio del governo Meloni varata ieri suscita le critiche dei sindacati non solo sul tema del lavoro ma anche in sanità, dove i sindacati dei medici ospedalieri si dicono pronti a scioperare, come le opposizioni. Il servizio sanitario pubblico è oggetto di un incremento di 2 miliardi, che – se non i maggiori costi energetici – andando sul Fondo sanitario ripartito tra le regioni dovrebbero coprire incrementi di personale, contrattuali e recupero delle liste d’attesa. Le regioni hanno già fatto sapere che bastano per metà in un documento datato, su cui oggi ribadiscono le loro posizioni. Ma torniamo alle novità presenti nel disegno di legge per il servizio sanitario. Una farà piacere ai professionisti sanitari -medici inclusi- impiegati nei pronti soccorso: cresce da 90 milioni a 200 milioni il fondo straordinario per le indennità del personale. La cifra sarà però inserita nel Fondo sanitario e va comunque tratta dall’aumento di 2 miliardi di tale fondo, già previsto nella precedente Finanziaria. E in ogni caso sarà la contrattazione collettiva a definire alla lira l’incremento per queste figure. Si mantiene inoltre altissima l’attenzione su prevenzioni e coperture vaccinali, incrementando di 650 milioni il fondo del Ministero della Salute destinato all’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid (ricordiamo l’impatto importante degli antivirali). Ma in tema di prevenzione arriva anche un finanziamento da 40 milioni -da ripartire tra le regioni- per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 nell’ambito del “Piano di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-25”, che sta per essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni.Si accennava alle perplessità delle regioni (oltre a quelle del mondo politico), ma intanto arrivano anche critiche e richieste dai sindacati Per i medici ospedalieri, l’intersindacale che include Anaao Assomed, Cimo Fesmed, Aaroi Emac, Fassid e Cgil-Cisl-Uil sottolinea come di fatto la promessa indennità di Pronto Soccorso sia rinviata al 2024 e non vi siano risorse sul Contratto 2019-21, che prevede incrementi pari a un terzo del tasso inflattivo attuale, né finanziamenti per il 2022-24.«Le premesse erano state migliori. Un Governo nuovo, politico in quanto nato dalla volontà elettorale, un medico ministro, un tecnico. Ma ad oggi di tecnico, e di nuovo, abbiamo visto ben poco. Se questa è la considerazione in cui vengono tenuti migliaia di professionisti che hanno evitato al Paese una caporetto sanitaria, i dirigenti medici, veterinari e sanitari del SSN, in mancanza di segnali immediati e concreti, porteranno nelle piazze la loro insoddisfazione e la loro rabbia». Per i medici di famiglia, la Fimmg chiede di poter almeno accedere al credito d’imposta per mitigare l’impatto delle bollette dei medici convenzionati con una modifica di legge che equipari lo studio del medico di famiglia – impossibilitato ad alzarsi le tariffe rispetto ai liberi professionisti – ad un’impresa. E il Sindacato Medici Italiani Smi chiede che gli aumenti ventilati per i medici e gli infermieri dell’emergenza urgenza siano estesi a tutto il mondo medico ed in particolare alla medicina generale. «Vorremmo sapere i finanziamenti destinati al rinnovo dei contratti in scadenza», chiede la segretaria Pina Onotri. «I medici di medicina generale hanno il loro contratto scaduto e in arretrato di un anno e retribuzioni tra e più basse d’Europa al pari dei colleghi ospedalieri. Auspichiamo che il Parlamento corregga con misure ad hoc la legge di bilancio». (Fonte Doctor33)
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Il sentimento economico migliora. Fiducia nel governo?
Posted by fidest press agency su sabato, 26 novembre 2022
La fiducia dei consumatori è indice del sentimento di questi ultimi verso l’economia. Se poi, come nelle stime Istat di oggi, va in parallelo con la crescita della fiducia delle imprese, è segnale di disponibilità e attenzione verso le proposte di organizzazione ed attuazione, essenzialmente, dell’Esecutivo. Che – appena nato – pur nel vento delle polemiche essendo la sua premier di una parte politica da tempo assente alla guida del Paese (estrema destra), si sta impegnando per venire incontro alle difficoltà del momento (covid, guerra ed energia) nonché alle prospettive del futuro. Questo significa che – fatto raro – il paese reale è in questo momento in sintonia con quello legale. Quello legale, quindi, non solo è in sintonia con la propria maggioranza parlamentare, ma spinge tutti i consumatori (inclusi quelli che non hanno partecipato al voto) ad avere maggiore fiducia nelle sue proposte. In termini istituzionali è quindi fiducia nel governo? Aspettiamo le conferme nei dati dei prossimi mesi. In termini economici crediamo che si tratti dell’assestamento ai provvedimenti dei governi precedenti (alcuni confermati anche dal governo attuale), che hanno portato ad un equilibrio e “abitudine” all’andamento di un mercato i cui prezzi sono dovunque e comunque in crescita. Dopo le paure iniziali c’è quindi un periodo di calma e di ottimismo, anche perché le iniziali ristrettezze dovute alla crisi economica (nazionale, europea e mondiale) sono state attenuate. Vedremo se e quanto regge. Ché poi l’economia dovrà fare i conti con la politica, il sociale e i diritti individuali. Vincenzo Donvito Maxia http://www.aduc.it
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Manovra governo: aumenti progressivi sulle pensioni
Posted by fidest press agency su venerdì, 25 novembre 2022
La scelta di applicare una rivalutazione speciale del 120% alle pensioni minime, è da considerarsi giusta in quanto non solo incrementa maggiormente gli assegni pensionistici rispetto all’inflazione, ma in prospettiva, se confermata, potrebbe servire ad accorciare la forbice a favore dei redditi più bassi. A dirlo è Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, commentando l’annuncio in conferenza stampa da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e in attesa di consultare il testo bollinato della legge di Bilancio.Per Anp-Cia, dunque, si tratta di un passo importante e di apertura, anche alle ripetute sollecitazioni della stessa Associazione per interventi migliorativi sulle pensioni basse. La proposta del Governo è, quindi, condivisibile e, sicuramente, da integrare ulteriormente. Servono, infatti, sottolinea Anp-Cia, azioni ancora più importanti e incisive.Per effetto della rivalutazione, le pensioni minime potrebbero arrivare a 571 euro. Dunque -chiosa Anp-Cia- mancherebbe ancora l’intervento strutturale da noi sempre richiesto. Siamo sempre lontani, è evidente, dai 780 euro della pensione di cittadinanza, ritenute dall’Associazione di Cia il minimo per fare fronte alla crisi, particolarmente acuita dal caro energia e dall’aumento dei costi dei beni di prima necessità come gli alimentari.A tal riguardo, è apprezzabile secondo Anp-Cia, la conferma degli interventi a contenimento dei rincari sulle bollette di luce e gas. Adesso bisogna superare il metodo dei bonus, prevedendo interventi strutturali sia sulle pensioni che sull’inflazione, mettendo al riparo milioni di persone, in particolare anziani, che già vivono una condizione di forte disagio sociale.Resta, infatti, alta la preoccupazione di Anp-Cia per l’incertezza sulle misure in Manovra che riguardano la sfera sanitaria e sociale. Nel primo caso, non si percepiscono impegni adeguati rispetto alle criticità che emergono dopo l’epidemia Covid che ha messo sotto stress tutto il sistema, accumulando pesanti ritardi su visite specialistiche e interventi chirurgici, oltre che sulle azioni della prevenzione. Per quanto riguarda, poi, le politiche sociosanitarie, Anp-Cia ricorda che dovrebbero essere una componente essenziale dell’azione di Governo perché sono alla base della giustizia, della coesione sociale nonché del sistema dei diritti. Anp-Cia seguirà, dunque, con grande attenzione l’iter parlamentare di una Manovra che vale 35 miliardi, pronta al confronto per arrivare entro la fine dell’anno a una legge di Bilancio che sia davvero più giusta e inclusiva.
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