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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

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Gestione dei pazienti con malattie cardiovascolari e per programmare le risorse in modo più efficiente

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 aprile 2024

Negli ultimi anni sono stati raggiunti traguardi importanti nel mondo del cardiovascolare ma resta ancora molto da fare. È questo il messaggio emerso con forza dalla Conferenza Stampa “Cardiovascular Health for All – Quali prospettive per l’Italia”, realizzata da Meridiano Cardio, la piattaforma di discussione e dialogo sulle patologie cardio, cerebro e vascolari di The European House – Ambrosetti (TEHA), in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per le malattie cardio, cerebro e vascolari. Le malattie cardio, cerebro e vascolari, che rappresentano ancora oggi la prima causa di mortalità in Italia con oltre 216.000 decessi nel 2021 pari al 31% dei decessi complessivi avvenuti nel nostro Paese, sono al centro, nelle ultime settimane di un vivace dibattito parlamentare con diverse risoluzioni che evidenziano la necessità di un Piano Nazionale dedicato a queste patologie, come sta avvenendo in altri Paesi europei. Oggi queste patologie hanno impatti importanti in termini di elevate mortalità, incidenza, prevalenza, su cui incidono fattori di rischio e sindromi concomitanti – il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, ad esempio si manifesta con una probabilità più elevata nella popolazione con malattie metaboliche (fino a 4 volte maggiore nella popolazione diabetica) – e hanno un significativo burden economico (42 miliardi di euro l’anno tra costi sanitari diretti e costi indiretti). La richiesta di un Piano, che assicura una visione unitaria e condivisa tra i vari stakeholder, va nella direzione di migliorare la gestione di questi pazienti e conseguentemente i loro risultati di salute, attraverso una serie di interventi in alcuni ambiti prioritari di intervento – Meridiano Cardio ha individuato 6 ambiti prioritari, tra cui: le attività di prevenzione primaria e secondaria e di diagnosi precoce, l’accesso all’innovazione tecnologica e farmacologica, l’aderenza terapeutica, la telemedicina e gli altri strumenti di sanità digitale, la continuità di cura tra i diversi setting assistenziali e il coinvolgimento ed empowerment del paziente.

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Corso “Disregolazione emotiva e disordini del comportamento. Analisi e gestione a scuola”

Posted by fidest press agency su lunedì, 26 febbraio 2024

Si è conclusa giorni fa al Centro Medico San Luca di Battipaglia, la seconda giornata del corso “Disregolazione emotiva e disordini del comportamento. Analisi e gestione a scuola” che ha visto la partecipazione attiva degli insegnanti delle scuole salernitane, che si sono confrontati su metodi e strategie per contrastare un fenomeno sempre più emergente nell’età evolutiva. Tanti gli spunti di riflessione,in merito proprio alla disregolazione emotiva, ovvero sull’incapacità di regolare l’intensità delle proprie emozioni una volta che queste si attivano. Da questo secondo incontro è emersa soprattutto la maggiore consapevolezza, che condivisione e collaborazioni tra i vari professionisti permette di dare risposte più coerenti alle esigenze del bambino. Non va infatti dimenticato che la capacità di regolare la propria emotività viene appresa durante l’infanzia nella relazione di attaccamento con il caregiver. Ecco perché il ruolo degli adulti è fondamentale. Perchè se questi sono in grado di rispondere ai bisogni del bambino, riuscendo a rassicurarlo quando questi ne hanno bisogno, si riuscirà ad evitare, almeno in parte, che abbiano paura delle loro emozioni.In questa seconda giornata, poi, il focus sull’analisi del comportamento ha fornito indicazioni su l’utilizzo di strumenti immediatamente fruibili in classe per la gestione di comportamenti problematici attraverso una maggiore comprensione della funzione che il comportamento stesso ha. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – ha spiegato la dottoressa Elisa Vitolo, responsabile della struttura medica di Battipaglia – consapevoli che è solo un primo passo. Siamo però sempre più convinti che solo condividendo, parlandone e creando momenti di confronto e riflessioni possiamo trovare soluzioni. Dunque bisogna continuare in questa direzione ed il Centro Medico San Luca è pronto a farlo”. By Monica De Santis

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Il piano di gestione UNESCO di Roma Capitale va aggiornato

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Esprimo piena soddisfazione per l’approvazione della mozione che ho presentato per chiedere che venga aggiornato il piano di gestione UNESCO di Roma Capitale così come hanno già fatto altre importanti città come Firenze e Venezia.Così in una nota Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Capitolina Speciale Giubileo 2025.Nonostante Roma sia diventata città patrimonio dell’UNESCO dal 1980, è in ritardo nell’aggiornamento del Piano di Gestione UNESCO. Questo importante documento strategico e programmatico è stato approvato da Roma Capitale l’ultima volta nel 2016 e mai più aggiornato, nonostante dovrebbe esserlo ogni sei anni. L’aggiornamento del piano è importante affinché vengano mantenuti i requisiti e l’integrità dei valori grazie ai quali la città possa continuare ad essere iscritta nelle Liste del patrimonio Unesco anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030. Per queste ragioni – conclude Nanni – con questo atto ho sollecitato l’amministrazione ad adeguarsi alle previsioni di aggiornamento del Piano di Gestione per far si che Roma mantenga la sua specificità all’interno del Patrimonio dell’Unesco anche in vista del Giubileo che porterà il patrimonio artistico culturale della città sotto i riflettori di tutto il mondo.

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All’Ordine degli Architetti la gestione trentennale e la ristrutturazione dell’intero complesso “Acquario Romano”

Posted by fidest press agency su lunedì, 5 febbraio 2024

Roma La Giunta capitolina ha approvato la Delibera di assegnazione in concessione trentennale all’Ordine degli Architetti di Roma l’intero complesso storico “Acquario Romano”, nel cuore del quartiere Esquilino, al fine di proseguire nello sviluppo del progetto di “Casa dell’Architettura”. L’atto sarà successivamente discusso e poi approvato dall’Assemblea Capitolina. La stipula della concessione tra Roma Capitale e l’Ordine degli Architetti, che ha già la propria sede nell’edificio, punta a favorire il confronto e lo scambio tra discipline, culture e linguaggi del sapere diversi e a promuovere la cultura architettonica romana e contemporanea anche attraverso mostre, premi, conferenze, incontri e iniziative di carattere nazionale e internazionale. Sarà quindi possibile l’apertura al pubblico e la promozione di questo edificio monumentale di quasi 9mila mq (di cui quasi 4mila coperti) e del suo giardino, anche grazie all’allestimento di spazi espositivi, alla collaborazione con altre realtà culturali cittadine e con la stessa Amministrazione capitolina. L’Ordine, in accordo con il Municipio I, dovrà inoltre realizzare una biblioteca specializzata e un’aula studio a disposizione dei giovani del quartiere. Prevista infine la progettazione e la realizzazione di servizi di accoglienza, libreria e bar caffetteria. La concessione prevede un impegno di spesa in ristrutturazioni da parte dell’Ordine di oltre 3,2 milioni di euro(+IVA). “Con la concessione di questo magnifico edificio all’Ordine degli Architetti – sottolinea l’Assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi – Roma Capitale si pone due obiettivi complementari: la ristrutturazione di un immobile di grande pregio come l’Acquario Romano, sul quale l’Ordine degli Architetti investirà oltre 3 milioni di euro, e la sua apertura a tutti, dai professionisti del settore, agli studenti ai visitatori comuni”.

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Aggiornate le linee guida europee sulla gestione dell’ipertensione arteriosa

Posted by fidest press agency su sabato, 3 febbraio 2024

La Società Europea dell’Ipertensione (ESH, European Society of Hypertension) ha recentemente aggiornato le linee guida (LG) sulla gestione dell’ipertensione, precedentemente pubblicate nel 2018 in collaborazione con la Società Europea di Cardiologia (ESC, European Society of Cardiology) (Williams B, et al. J Hypertens 2018). Di seguito, Ernesto De Menis, UOC Medicina 2, Ospedale di Treviso, riporta i punti principali affrontati dalle presenti LG. 1) Contesto fisiopatologico dell’ipertensione primaria. «L’ipertensione arteriosa riconosce un’eziologia multi-fattoriale, in cui più fattori si influenzano reciprocamente con azioni diverse sul sistema cardio-vascolare (CV)» riferisce De Menis. «Ciò fa sì che a seguito dell’alterazione di un sistema si possa potenziare o indebolire l’effetto di altri sistemi e viceversa. Questa complessa rete di meccanismi giustifica il ricorso a più farmaci con diverso meccanismo d’azione, in quanto più efficaci rispetto alla mono-terapia». 2) Misurazione della pressione arteriosa (PA). Le nuove LG supportano la validità della misurazione della PA fuori dall’ambulatorio (Home Blood Pressure Monitoring, HBPM), come importante fonte di informazioni cliniche, spiega lo specialista. «Il ricorso all’HBPM, tuttavia, deve ancora trovare risposta ad alcuni quesiti» specifica. «Tra le principali perplessità, rimane da chiarire: a) se l’aggiunta dell’HBPM si associ a un miglioramento della capacità prognostica sostanziale o modesta; b) se il trattamento basato sui valori di PA ottenuti dall’HBPM si traduca in una riduzione dei tassi di morbilità e mortalità rispetto al trattamento convenzionale guidato dalla PA ambulatoriale; c) quali siano le soglie e gli obiettivi per il trattamento della PA basato sull’HBPM». 3) Nuovi fattori di rischio CV, aggiornamento sulla valutazione del rischio CV, valutazione del danno d’organo ipertensivo (HMOD) e work-up dell’ipertensione. Oltre ai classici fattori di rischio, prosegue De Menis, si suggerisce la rilevazione di fattori di rischio emergenti quali: frequenza cardiaca, basso peso alla nascita, sovrappeso o obesità, diabete, uricemia, lipoproteina (a), complicanze durante la gravidanza (aborti ricorrenti, parto pre-termine, disturbi ipertensivi, diabete gestazionale), fragilità, fattori psicosociali e socio-economici, esposizione a inquinamento atmosferico o rumore. 4) Aggiornamento e sintesi completa delle forme secondarie di ipertensione. Non sono presenti sostanziali differenze nel work-up di queste forme rispetto a quanto già pubblicato, afferma De Menis; vengono elencate le forme più frequenti, fornendo suggerimenti in termini diagnostico-terapeutici. 5) Aggiornamento sugli interventi sullo stile di vita. «L’inquinamento ambientale e lo stress emergono tra i fattori su cui intervenire, oltre alle modifiche dietetiche, abolizione di fumo e alcool, e pratica di regolare attività fisica» riporta lo specialista. 6) Soglia e obiettivi per il trattamento farmacologico antipertensivo. «Si conferma l’obiettivo di ottenere valori di PA < 140/90 mmHg come nelle precedenti LG. 7) Trattamento farmacologico e terapia di combinazione. «Si conferma l’uso preferenziale di inibitori RAS, calcio-antagonisti e diuretici tiazidici» evidenzia l’esperto. 8) Gestione dell'ipertensione realmente resistente. 9) Aggiornamento sulla denervazione renale (RDN) per il trattamento dell’ipertensione arteriosa. 10) Trattamento di condizioni specifiche e delle comorbilità CV dei pazienti ipertesi. (abstract) Fonte Endocrinologia33)

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Il ritardo dell’Italia nella gestione dei Fondi Europei

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 gennaio 2024

Il ritardo nell’utilizzo dei fondi europei da parte dell’Italia è una costante che preoccupa Bruxelles, ma con l’accelerazione per la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in affanno, la situazione si fa ancora più critica. I dati ufficiali di Bruxelles evidenziano un quadro inquietante, con l’Italia al penultimo posto nella classifica dell’Unione Europea per la spesa dei fondi strutturali europei della programmazione 2014-2020, con il 62% speso, preceduta solo dalla Spagna con il 57%.L’analisi dell’andamento delle allocazioni della programmazione 2014-2020 mostra un ulteriore rallentamento nella spesa, con il rischio di disimpegno delle risorse europee.Sebbene l’Italia abbia registrato un progresso negli ultimi mesi, passando dal poco oltre il 50% a ottobre al 62% a dicembre, rimane ancora significativamente al di sotto della media europea, che si attesta intorno al 76%. Nel frattempo, a luglio 2022, è stato firmato l’accordo di partenariato per i Fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027, che prevede oltre 75 miliardi di euro per l’Italia tra risorse europee e cofinanziamento nazionale.La situazione delle Regioni aggiunge ulteriori preoccupazioni. A fine giugno, l’Italia aveva speso solo il 67% delle risorse, con le Regioni che presentano differenze significative. Mentre mediamente le Regioni hanno speso l’80% delle risorse provenienti da Fesr e Fse, i programmi nazionali, i cosiddetti Pon, si attestano solo al 53%. Le aziende, sempre più focalizzate sulla crescita e il successo, trovano nel panorama dei finanziamenti europei un’opportunità significativa per potenziare le proprie attività. Per garantire che le imprese possano navigare efficacemente.

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Obblighi dei sistemi di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

Posted by fidest press agency su giovedì, 4 gennaio 2024

Il Ddl “concorrenza”, approvato in via definitiva dalla Camera martedì 18 dicembre 2023 ed entrato in vigore l’ultimo dell’anno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, recepisce, all’articolo 6, la modifica dell’articolo 8 del D.lgs. 49/2014, in materia di obblighi dei sistemi di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). In dettaglio, sono stati aggiunti i commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, che prevedono che i sistemi di gestione individuali e collettivi debbano assicurare la pubblicità, anche attraverso la diffusione all’interno del proprio sito web, delle informazioni relative ai valori dei Contributi Ambientali, differenziati per ciascuna apparecchiatura, entro 30 giorni dalla determinazione del valore degli stessi. L’obbligo di trasparenza si estende anche al caso di importi calcolati utilizzando in tutto o in parte gli avanzi di gestione provenienti dai contributi ambientali. La modifica – proposta e fortemente voluta da Erion WEEE, il principale Consorzio italiano di Responsabilità Estesa del Produttore nel settore dei RAEE – ha come obiettivo principale quello di aumentare la trasparenza nella gestione di questa tipologia di rifiuti.

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Moneyfarm supera il traguardo dei €4 miliardi di masse in gestione

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 settembre 2023

Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, supera il traguardo dei 4 miliardi di euro di masse in gestione (+42% anno su anno al 28.08.23) e dei 125.000 clienti (+35% anno su anno al 28.08.23) grazie a un trend positivo di crescita per linee interne ed esterne.A fine luglio è stata finalizzata l’acquisizione di Profile Pensions (annunciata a dicembre 2022), consulente previdenziale digitale leader nel Regno Unito, specializzato nell’aggregazione e nel consolidamento di posizioni pensionistiche, con la contestuale integrazione di oltre un miliardo di euro di masse in gestione e di circa 24.000 clienti. L’operazione segna anche un progresso significativo nel percorso di espansione internazionale di Moneyfarm. Inoltre, a differenza di quanto accaduto per molte società digitali che hanno effettuato tagli al personale, nel 2023 Moneyfarm ha continuato ad aumentare le dimensioni e le competenze del proprio team, che arriverà a contare 260 risorse. Anche senza Profile Pensions, nei primi sei mesi del 2023 Moneyfarm ha registrato una crescita organica delle masse in gestione e dei clienti, che rappresenta un’ulteriore e importante conferma dell’andamento positivo del business.Nella fotografia aggiornata della base clienti Moneyfarm si segnalano alcune novità interessanti rispetto al 2022. Le donne crescono del 13% e grande dinamismo si registra tra gli investitori appartenenti alla Generazione Z, ossia i nati tra il 1996 e il 2010: al 30 giugno 2023 rappresentano quasi il 10% della base clienti, mettendo a segno una crescita di oltre il 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I Millennials restano la fascia demografica maggiormente rappresentata, con il 42% della base clienti che ha tra i 28 e i 42 anni. I clienti Moneyfarm si confermano inoltre risparmiatori con un alto livello di istruzione: nel primo semestre 2023 i laureati sono l’80% (erano poco sopra il 70% nello stesso periodo del 2022) e il 18% ha una laurea in materie economico-finanziarie.Decisamente positivi anche i numeri relativi agli investimenti ESG (Environmental, Social, Governance): nel primo semestre gli investimenti sostenibili sono aumentati del 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a quasi 500 milioni di euro. Oltre alle masse, è cresciuto, parallelamente, anche il numero di clienti che scelgono portafogli sostenibili (+42%), per lo più Millennials e Gen X (rispettivamente il 40% e il 27% del totale degli investitori ESG). Dall’avvio della commercializzazione dei portafogli sostenibili nel secondo semestre del 2021 ad oggi, le masse hanno continuato a crescere a doppia cifra, a dimostrazione di quanto, per i clienti Moneyfarm, questa tipologia di investimenti non sia un trend passeggero, ma un’opportunità per ottenere rendimenti nel lungo periodo. Da sottolineare anche il fatto che i clienti italiani siano più interessati degli inglesi agli investimenti sostenibili: nel primo semestre del 2023, gli investimenti in portafogli ESG in Italia sono cresciuti del 55%, contro il 28% registrato in UK.

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Schroders migliora i processi di investimento quantificando la gestione del capitale umano

Posted by fidest press agency su giovedì, 13 luglio 2023

Schroders annuncia la nascita di un nuovo modello di analisi per misurare il valore creato dal capitale umano. Il modello include una serie di metriche contabili quantitative che possono essere utilizzate, insieme a tecniche qualitative, per consentire agli investitori di comprendere meglio come la gestione del capitale umano possa contribuire ai ritorni e alla produttività di una società. Realizzata con il supporto accademico dell’Oxford Rethinking Performance Initiative presso la Saïd Business School dell’Università di Oxford e del California Public Employees’ Retirement System (CalPERS), l’analisi conferma che il capitale umano è un chiaro motore della produttività e della redditività aziendale e che le aziende con solidi modelli di gestione del personale creano rendimenti e valore più elevati per gli investitori.Di seguito alcuni dei principali risultati della ricerca: Possiamo definire e misurare in cosa consistano le ricadute di una buona gestione del capitale umano e perché vediamo ragioni strutturali e cicliche per concentrarsi su questo aspetto nel contesto attuale. I ritorni del capitale umano sono positivamente correlati con ritorni prospettici superiori (rispetto a un determinato benchmark o un indice) su più orizzonti temporali e nella maggior parte dei settori, anche dopo aver considerato il ritorno del capitale investito e aggiustato per una serie di fattori La gestione del capitale umano può avere molteplici conseguenze sui bilanci delle società Ciò detto, c’è un elemento di rischio nel focalizzarsi eccessivamente su una misurazione oggettiva del capitale umano. La sua analisi deve necessariamente combinare una valutazione qualitativa con una quantitativa. Con i KPI per identificare una buona gestione del capitale umano, possiamo considerare i driver del cambiamento e mostrare come ottimizzare la produttività del capitale umano. Maggiori informazioni sulla ricerca e i suoi risultati sono disponibili qui. Questo strumento si aggiunge all’Engagement Blueprint di Schroders. Ulteriori informazioni su Schroders sono disponibili al sito http://www.schroders.com.

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Gestione del dolore, toolkit per i farmacisti: ecco i profili dei pazienti e gli strumenti per assisterli

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 Maggio 2023

Pubblicato il documento Fip sulla gestione del dolore in farmacia. Ecco i profili dei pazienti e gli strumenti per assisterli I cinque profili dei pazienti di fronte al dolore: 1. “Il dolore è fuori controllo”: il dolore influisce sulla qualità della vita delle persone e sulla loro salute mentale. Sono aperti a condividere le loro preoccupazioni e a chiedere aiuto; 2. “Il dolore è un segnale”: il dolore li rende infelici, sono pronti a trattarlo poiché vedono il dolore come un segnale di avvertimento. Sono a loro agio nel parlarne con gli operatori sanitari; 3. “Il dolore fa paura”: il dolore causa ansia e spesso aspettano prima di decidere di curarlo; 4. “Il dolore è vita”: questi pazienti fanno uno sforzo consapevole per gestire la loro salute e il loro benessere e il dolore ha un impatto minimo o nullo sulla loro routine quotidiana e sulla qualità della vita. È meno probabile che chiedano aiuto, a meno che non sia necessario; 5. “Quale dolore?”: i pazienti adattano la loro routine quotidiana al dolore ma non lasciano che influisca sulla loro vita. Di solito nascondono la sofferenza e si sentono a disagio nel condividere le loro preoccupazioni e bisogni, specialmente quando riguarda tempo e costi. Gli strumenti che valutano il dolore sono quelli che potrebbero essere utilizzati per identificare il tipo e la gravità del dolore di cui soffre un paziente e, ad esempio, sono: • Pittogrammi: simboli visivi che rappresentano il livello di dolore aiutano i pazienti, soprattutto in caso di scarsa alfabetizzazione o barriere linguistiche, a descriverne la gravità; • Questionari: le domande servono a raccogliere rapidamente informazioni sul dolore del paziente e consentire una migliore assistenza; • Cartelle mediche elettroniche condivise: l’accesso alle cartelle cliniche e all’anamnesi del paziente può fornire al farmacista una migliore panoramica delle condizioni, della storia medica e dei trattamenti precedenti. Le sfide che il farmacista a banco incontra, però, conclude la Fip, non sono poche e riguardano una scarsa alfabetizzazione sanitaria del paziente; la mancanza di tempo durante il proprio turno di lavoro; fattori socieconomici che determinano l’accessibilità ai medicinali e una percezione della sofferenza come sintomo di debolezza; la natura soggettiva del dolore e la necessità di riconoscere, anche livello economico, il ruolo del farmacista nella gestione del dolore dei pazienti. Fonte: https://www.fip.org/file/5512 by Farmacista33

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GAM: Gestione del rischio per fronteggiare un’inflazione persistente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 Maggio 2023

Commento a cura di Adrian Owens, Investment Director Global Macro e Currency Fixed Income di GAM Investments. Nel 1° trimestre l’inflazione è rimasta al centro dell’attenzione. Le banche centrali hanno continuato ad alzare i tassi di interesse per cercare di contenere l’inflazione, intervenendo comunque in ritardo. Nel corso del 1° trimestre ci sono poi stati i problemi di Silicon Valley Bank, di alcune banche regionali statunitensi e, certamente, di Credit Suisse. Sebbene tali avvenimenti abbiano colto molti di sorpresa, col senno di poi sono situazioni che forse non avrebbero dovuto meravigliarci. Abbiamo attraversato un periodo molto lungo in cui le banche centrali hanno lasciato i tassi di interesse a livelli troppo bassi e per troppo tempo. Ora stanno intervenendo molto velocemente per invertire tale tendenza. Quando ciò accade, è normale che ci siano shock imprevisti nel sistema. Noi investiamo in tassi di interesse e valute. In quest’asset class crediamo che ci siano ottime opportunità. Ma è anche molto importante avere gli strumenti per intervenire. Infatti, è alquanto improbabile che i tassi di interesse inizino semplicemente a scendere. In alcuni mercati ci sono buone opportunità di un calo dei tassi, in particolare in Brasile, mentre in altri mercati l’inflazione resta ancora un problema grave; pertanto, i tassi di interesse dovranno salire ancora: per questo, appare importante poter assumere posizioni short in qualche caso. Lo abbiamo visto chiaramente nel 2022. Chi aveva semplicemente una posizione al rialzo sui tassi di interesse ha perso molto denaro. Occorre avere la capacità e gli strumenti per assumere sia posizioni long che short.In prospettiva futura, dobbiamo riconoscere che le banche centrali, con ritardo, hanno alzato molto i tassi di interesse e gli indicatori economici ci segnalano un rallentamento dell’attività. In considerazione di alcuni effetti di base, ciò dovrebbe portare a un calo dell’inflazione complessiva. L’inflazione core però resterà più alta e ben oltre il target, con possibili ripercussioni negative. Insomma, non proprio lo scenario ideale: la crescita è più debole, l’inflazione è persistentemente elevata. Tuttavia, tale scenario offre delle opportunità. Dobbiamo essere consapevoli che, in un contesto in cui la liquidità viene ritirata dal mercato e dove continuano a manifestarsi gli effetti della stretta, potremmo assistere ad altri shock. La gestione del rischio sarà pertanto fondamentale nel corso dei prossimi 12/18 mesi.

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La gestione dei disastri umanitari nel 2022

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2023

Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), il 2022 è stato un anno difficile dal punto di vista umanitario. Tra conflitti nuovi e preesistenti, eventi climatici estremi, epidemie e carestie, il numero di profughi ha superato i 100 milioni di persone, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Le persone bisognose di assistenza umanitaria sono state 274 milioni e secondo le stime sarebbero arrivate a 339 milioni nel 2023. Negli ultimi anni l’assistenza umanitaria è aumentata in termini assoluti, ma è cresciuto ancora di più il numero di persone bisognose. Nel 2022 infatti il 44% delle richieste è rimasto insoddisfatto. Come rilevano i dati Ocse, in Italia l’assistenza umanitaria nel 2021 è aumentata rispetto all’anno precedente, tuttavia solo il 2% delle risorse sono servite a iniziative di prevenzione e preparazione ai disastri. L’assistenza umanitaria è fondamentale, ma di per sé insufficiente, in quanto va affiancata da interventi di tipo ordinario, orientati non tanto alle catastrofi ma allo sviluppo, che è esso stesso uno strumento per prevenirle e affrontarle.

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PIMCO: Le tensioni nelle banche regionali accendono i riflettori sulla gestione della liquidità

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 marzo 2023

A cura di Jerome Schneider, Portfolio Manager di PIMCO. Le difficoltà che hanno coinvolto alcune banche regionali hanno messo a dura prova i mercati finanziari, in quanto investitori e depositanti sono stati costretti a riflettere sull’effettiva sicurezza dei conti bancari. Come nelle crisi passate, i policymaker statunitensi stanno intervenendo per fornire soluzioni alle banche che si trovano improvvisamente ad affrontare un’ondata inaspettata di prelievi. La situazione potrebbe complicare la lotta della Federal Reserve all’inflazione. I funzionari devono ora bilanciare qualsiasi iniziativa legata ad un ulteriore inasprimento delle politiche con gli sforzi per minimizzare la volatilità del mercato e preservare la fiducia degli investitori. La Fed cercherà di fornire liquidità, sia in termini di conti individuali che di condizioni finanziarie.I rapidi sviluppi hanno portato a un cambiamento nel sentiment degli investitori. In precedenza, i segnali di un’inflazione persistente avevano indotto i mercati a rivedere al rialzo le aspettative sul tasso di riferimento terminale della Fed. Con l’emergere dei rischi legati alle banche regionali, i mercati hanno ricalibrato le aspettative sui tassi di interesse in un contesto che premia asset più sicuri. Nel breve termine i mercati si sono rapidamente rivalutati, con il rendimento del Treasury americano a due anni che è sceso da oltre il 5% due settimane fa a meno del 4% dell’inizio della scorsa settimana, prima di ritracciare parzialmente.La buona notizia è che i mercati sembrano funzionare regolarmente nonostante la volatilità. Tuttavia, questo episodio potrebbe limitare il processo di creazione di credito per le banche in un momento in cui la crescita del credito stava già rallentando. A nostro avviso, ciò potrebbe accelerare i tempi di una potenziale recessione negli Stati Uniti. Gli eventi recenti hanno posto nuovamente l’accento su una componente chiave dell’ecosistema finanziario: l’importanza che le aziende, i privati e gli investitori dovrebbero attribuire alla comprensione e ponderazione dei rischi associati alla gestione della liquidità. Come nel caso della crisi finanziaria globale (GFC) del 2008, gli eventi recenti ci ricordano ancora una volta questi rischi.Per i privati e i dirigenti d’azienda incaricati di gestire la liquidità e di navigare nelle recenti alterazioni del mercato, vi sono alcuni punti da considerare.I rendimenti degli investimenti monetari rimarranno molto divergenti. Sebbene i tassi di riferimento negli Stati Uniti siano aumentati di oltre 400 punti base nell’ultimo anno, non tutti i rendimenti monetari sono cresciuti di pari passo con le mosse della banca centrale. In particolare, i tassi sui depositi sono rimasti ben al di sotto dei rendimenti offerti dai pronti contro termine, dai T-bill e dalle strategie a breve termine. In genere, gli investitori devono assumersi un rischio maggiore per ottenere rendimenti più elevati; tuttavia, le attuali condizioni di mercato – in particolare la forma della curva dei rendimenti del Treasury – possono offrire opportunità per aumentare i rendimenti con rischi inferiori.I commercial paper e i certificati di deposito non sono del tutto privi di rischio. La Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) assicura i depositi fino a 250.000 dollari, una garanzia che è stata ulteriormente integrata dall’annuncio fatto dalla Federal Reserve del Bank Term Funding Program. Tuttavia, gli investitori che depositano contanti al di sopra delle soglie prescritte possono di fatto valutare il merito di credito dell’istituto finanziario sottostante.Il rischio di controparte rimane un punto focale. Come evidenziato dai più recenti fallimenti bancari, molte società non finanziarie sembrano essere state colte alla sprovvista dal rischio che la loro banca potrebbe correre nel caso in cui la liquidità operativa (cioè il denaro utilizzato per pagare i dipendenti o i fornitori) venga congelata o persa in caso di insolvenza di una banca.I rischi permangono nei fondi del mercato monetario primario. Nonostante l’urgenza normativa di garantire che i fallimenti dei fondi monetari nel 2008 e i quasi fallimenti del 2020 non si ripetano, i fondi monetari rimangono una componente significativa del panorama della gestione della liquidità. Visti i risultati passati di questi fondi orientati al credito, gli investitori potrebbero voler prendere in considerazione alternative che inglobino il rischio di credito assunto, in termini di liquidità e prezzo, o spostare il loro focus sulle strategie dei fondi governativi di qualità superiore.I recenti titoli sui giornali sono stati fonte di preoccupazione sia per gli investitori individuali che per quelli istituzionali. Sebbene lo stress immediato derivante da quest’ultima vicenda che ha coinvolto il comparto bancario possa essere stato alleviato dalla risposta rapida della FDIC e delle autorità di regolamentazione, i soggetti che investono in liquidità potrebbero voler cogliere l’opportunità di rivedere i loro protocolli attuali per individuare potenziali aree di debolezza.

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Gestione ricette bianche elettroniche nelle parafarmacie

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 febbraio 2023

Il decreto richiamato è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre 2022, ha modificato il decreto 30 dicembre 2020 sulle procedure di dematerializzazione delle ricette farmaceutiche non a carico del SSN, la cosiddetta ricetta bianca. Il decreto prevede che, a fronte dell’utilizzo presso una parafarmacia da parte dell’assistito della ricetta dematerializzata recante esclusivamente farmaci non soggetti a obbligo di prescrizione medica, il SAC renda disponibile alla parafarmacia le funzionalità per l’invio dei dati della prestazione erogata con le medesime modalità già previste per le farmacie anche tramite servizi web, sulla dematerializzazione della ricetta a carico del SSN. La recente circolare della Federazione informa che sul portale del Sistema tessera sanitaria “sono disponibili le specifiche tecniche aggiornate con le regole per la trasmissione al Sistema TS dei dati delle ricette bianche elettroniche erogate nelle parafarmacie, inerenti esclusivamente ai farmaci SOP e OTC, sulla base di quanto previsto dal D.M. 1.12.2022 che modifica il D.M. del 30.12.2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della Salute per la dematerializzazione delle ricette non a carico del SSN/SNR. Il sistema prevede che i farmaci SOP e OTC non possano essere prescritti sulla stessa ricetta elettronica assieme a farmaci classificati con obbligo di prescrizione e possano essere erogati sia da farmacie che da parafarmacie”. (fonte farmacista33)

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Gestione della migrazione e la lotta alla criminalità organizzata

Posted by fidest press agency su martedì, 31 gennaio 2023

“E’ molto importante la Convenzione di Palermo sul crimine organizzato, il cui Protocollo addizionale fissa regole molto precise per la lotta contro il traffico degli esseri umani in mare. L’impegno deve essere ancora più risoluto che in passato, dato che i numeri in aumento dimostrano che in queste migrazioni continuative le organizzazioni criminali stanno ignobilmente sfruttando a loro vantaggio il dramma che queste persone vivono. Ribadiamo la necessità di spezzare questa catena di sfruttamento, con accordi di cooperazione mirati con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo e di gestione ordinata dei flussi regolari di manodopera qualificata, è fondamentale sviluppare forme di partenariato economico con i Paesi africani che mettano questi nelle condizioni di sviluppo tali da evitare fenomeni migratori di massa come quelli cui stiamo assistendo in questi anni. Il vero diritto da difendere è quello di avere la possibilità di rimanere e crescere nella propria terra, senza sottomettersi o essere costretti a scappare”. I regolamenti europei n. 2016/399 e n. 2016/1624, nel testo attuale, contengono molteplici riferimenti alle «frontiere marittime» come «frontiere esterne» dell’Ue, alla «gestione europea integrata delle frontiere, fondamentale per migliorare la gestione della migrazione». Occorre quindi che l’Unione europea abbia uno scatto di orgoglio per arrivare ad un accordo sul Patto per la migrazione ed asilo. La presidenza svedese ha preso un punto di impegno e dobbiamo lavorare tutti per raggiungere il risultato. Abbiamo avuto un grande aumento degli arrivi irregolari di migranti l’anno scorso, siamo sulle 300.000 mila unità, e abbiamo avuto ben 924 mila domande di asilo”. Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi di Sant’Agata intervenendo nella riunione COSAC, la Conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari dell’Unione, organizzata dalla Presidenza svedese dell’UE nel parlamento svedese a Stoccolma.

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Gestione del paziente cardio vascolare

Posted by fidest press agency su domenica, 4 dicembre 2022

L’evoluzione costante delle tecnologie mediche e la sua applicazione a vantaggio del paziente cronico, peraltro già messa in pratica dalla comunità clinica con rilevanti evidenze scientifiche, continuano, infatti, a spostare la frontiera della prevenzione e della cura sanitaria. Oggi più che mai, grazie all’indirizzo dato dal recente DM 77 del Ministero della Salute nell’attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – si presenta l’occasione di rivedere gli approcci e i setting assistenziali (sia ospedalieri che ambulatoriali) al fine di ridisegnare il Servizio sanitario per andare maggiormente incontro ai bisogni di salute dei cittadini. Il caso della gestione del paziente cronico cardiovascolare, affrontato durante l’incontro, può considerarsi un buon esempio sia delle opportunità che degli ostacoli in questa fase di trasformazione. È noto, infatti, che non tutte le anomalie cardiache possano essere individuate attraverso i monitor esterni, che usualmente coprono un arco di monitoraggio tra le 24 ore e i 30 giorni. Diversi pazienti, infatti, manifestano sintomi come sincope (svenimento), convulsioni, palpitazioni ricorrenti, stordimento o vertigini regolarmente ma non abbastanza spesso da essere rilevati da questi strumenti diagnostici. In Italia, infatti, il numero di nuovi casi di Fibrillazione atriale – FA, per esempio, si può stimare in 154.000 persone ogni anno, con circa 150mila ricoveri per sincopi e circa 13 mila casi di ictus criptogenico. Il costo medio di ospedalizzazione ad un anno dal ricovero i per pazienti colpiti da ictus ischemico ed emorragico è pari a € 7.289 e € 9.044 rispettivamente, per singolo paziente. Il costo medio di ospedalizzazione della sincope, invece, sfiora i € 3.000 per singolo paziente. Il caso degli ILR aiuta a capire i meccanismi della sanità e valutare la capacità del sistema di migliorarsi, adottando ad iso-risorse soluzioni alternative che migliorino sia la prevenzione che il trattamento. C’è, quindi, un ostacolo di natura amministrativa all’impiego dei registratori di loop impiantabile a livello ambulatoriale. “Lo sviluppo tecnologico – secondo il dott. Franco Ripa Dirigente del settore programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della Regione Piemonte – è fondamentale per il miglioramento degli esiti in termini di salute. In tale ambito è necessario ricercare le migliori evidenze scientifiche, applicarle e sottoporle ad attività sistematiche di valutazione. Inoltre è anche molto importante attuare gli interventi con il setting organizzativo più adatto, al fine di coniugare efficacia ed efficienza”. “L’attuale pratica clinica richiede un ricovero ospedaliero per l’impianto di questi dispositivi – dice il dott. Gaetano Senatore, Direttore S.C. Cardiologia dell’ospedale di Cirie’-Lanzo-Ivrea e Cuorgne’ – ASL TO 4 – che dal punto di vista tecnologico consentirebbero anche un setting ambulatoriale. Un intervento ambulatoriale sarebbe più che semplice per il paziente e più economico per il servizio sanitario”. (abstract)

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HNH Hospitality rileva la gestione del Resort Timi Ama di Villasimius, in Sardegna

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 dicembre 2022

Con il nuovo nome di Almar Timi Ama Resort & Spa, la struttura diventerà il terzo Resort del gruppo a marchio Almar, un concept innovativo, sviluppato e gestito da HNH Hospitality, per offrire un’esperienza esclusiva all’insegna del lusso e del benessere. La gestione, con decorrenza da gennaio 2023, prevede l’apertura dell’attività alberghiera per la stagione estiva già a partire dal mese di maggio.Il Resort, situato in una delle destinazioni più richieste del Sud della Sardegna, consente a HNH Hospitality di diversificare fortemente la propria offerta e, al contempo, di rafforzare ancor di più il proprio marchio Almar, già presente dal 2014 a Jesolo con Almar Jesolo Resort & Spa e a Mazara del Vallo in Sicilia con Almar Giardino di Costanza Resort, aperto a maggio 2022. Questa terza apertura nel Sud della Sardegna conferma, pertanto, il posizionamento distintivo di HNH Hospitality con il marchio Almar nel segmento cinque stelle dei Beach & Sun Resort. Elegante indirizzo a cinque stelle, il nuovo Almar Timi Ama Resort & Spa si affaccia sullo stagno dei Notteri, una riserva naturale abitata da una popolosa comunità di fenicotteri rosa. Attraverso il parco del Resort, sempre area protetta, si raggiunge la spiaggia di Timi Ama, caratterizzata da sabbia candida e acqua turchese cristallina. Il Resort presenta al suo interno ben 280 camere, dotate di balcone o terrazza e distribuite su 3 piani. La struttura offre anche 4 ristoranti e 4 bar, una piscina esterna e una interna dedicata alla SPA, nonché una spiaggia attrezzata, adiacente alla proprietà del Resort. Oltre alla SPA Thalasso, alimentata da un impianto collegato al mare, il Resort accoglie anche un Fitness Center comprensivo di campi da tennis, campi multifunzionali e campi da beach volley. Infine, il Resort dedicherà ampio spazio anche all’offerta business di taglio congressuale, grazie a 4 sale riunioni, con capienza massima di 350 ospiti e un anfiteatro esterno da 400 posti.

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Malattia di Alzheimer e gestione del paziente

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 settembre 2022

Le demenze rappresentano una delle maggiori sfide per i sistemi sanitari sui quali l’onere crescente delle malattie cronico-degenerative è uno dei fattori-chiave su cui si misurerà la capacità delle istituzioni pubbliche di garantire il sempre più delicato equilibrio tra efficienza e sostenibilità. A tale proposito, un panel multidisciplinare, composto da esperti di diversa specializzazione e coordinato dal Prof. Luca Pani, si è confrontato sui percorsi di gestione della persona affetta da malattia di Alzheimer (AD) analizzandone i punti di forza e i principali gap, e proponendo eventuali soluzioni, al fine di ottimizzare l’intero percorso del paziente con deficit cognitivo. Il confronto ha condotto alla stesura di un documento, “La gestione del paziente con malattia di Alzheimer: dal sospetto alla diagnosi precoce fino all’assistenza integrata. Analisi dello scenario italiano e linee di indirizzo per ottimizzare il percorso di malattia”, edito da Edra con il contributo non condizionante di Roche. Questo documento definisce il patient journey ottimale e si rivolge a tutte le figure coinvolte nel percorso di malattia sin dal primo sospetto, cioè neurologi, psichiatri, geriatri, radiologi, biomarker expert, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, infermieri, medici di medicina generale (MMG), farmacisti, associazioni di pazienti, istituzioni sanitarie. Nell’ambito dei molteplici argomenti affrontati, sono identificabili alcuni macrotemi di particolare rilievo ai fini del miglioramento dell’assistenza a questa popolazione di pazienti da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Tra questi riveste un’importanza specifica “La presa in carico delle persone con demenza: la terapia e il follow-up, l’assistenza sociosanitaria e l’importanza di team multidisciplinari”. A tale proposito, due sono le sfide da affrontare nel giudizio condiviso degli esperti: 1) migliorare la comunicazione tra Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), paziente e famiglia per informare dell’esistenza di referenti delle associazioni pazienti; 2) favorire i collegamenti tra MMG e servizi socio-sanitari per minimizzare la frammentazione del percorso terapeutico-assistenziale. Queste le proposte operative sviluppate dal panel per soddisfare tali necessità: 1) coinvolgere il MMG per ottimizzare la gestione domiciliare del decorso post-operatorio in caso di ospedalizzazioni; 2) coinvolgere il farmacista di comunità nella presa in carico del paziente con AD in virtù del suo ruolo nella gestione domiciliare del paziente affetto da cronicità; 3) promuovere una maggiore interazione tra MMG e CDCD; 4) promuovere la formazione del personale sanitario operante nei reparti ospedalieri per stimolare una presa in carico ‘dementia-friendly’ e limitare le frequenti complicazioni post-degenza quali ansia e depressione alle dimissioni e ulteriore compromissione dell’autonomia funzionale del paziente. (fonte Doctor33)

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Piano di gestione dei rifiuti a Roma

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 agosto 2022

Roma. È stato firmato dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in qualità di Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025, il Decreto che dà avvio alla procedura per la Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti di Roma Capitale e del relativo Rapporto Ambientale.Il Decreto, dopo l’adozione della proposta di Piano lo scorso 4 agosto, si inserisce nel cronoprogramma previsto per rispettare l’obiettivo della realizzazione di un sistema di gestione integrato dei rifiuti che garantisca l’autosufficienza territoriale. Prende così il via la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevista dalle normative europee e nazionali e si dà avvio alle consultazioni pubbliche sulla proposta di Piano Rifiuti di Roma Capitale e sul relativo Rapporto Ambientale.Quale Autorità Competente per il supporto tecnico-amministrativo all’espletamento della Valutazione Ambientale Strategica del Piano e del Rapporto Ambientale, il Commissario dispone di avvalersi della Città metropolitana di Roma Capitale.La proposta di Piano viene ora pubblicata completa del relativo Rapporto Ambientale sul sito istituzionale di Roma Capitale nella specifica sezione “Commissario Straordinario di Governo” nonché sul sito istituzionale della Città metropolitana di Roma Capitale. Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana verrà, nei prossimi giorni, pubblicato un apposito avviso di avvio della procedura di VAS.

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Osservazioni delle Associazioni ambientaliste sul Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Sul PNGR (Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti), attualmente in fase di VAS, le Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF hanno inviato le proprie valutazioni. Le Associazioni valutano positiva la proposta di PNGR, ma evidenziano le forti criticità nelle previsioni sulla gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), sottolineando come la scelta di prevedere l’incenerimento del RUR sia in contraddizione con gli obiettivi generali dell’agenda ambientale UE. Dalle Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF le valutazioni sulla proposta di PNGR, attualmente in fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che giudicano – nel suo insieme – positiva: nel merito, perché mette in evidenza le determinanti principali della ulteriore evoluzione del sistema delle raccolte differenziate e del recupero di materia, nel metodo, in quanto intende essere un Piano “di indirizzo” alle pianificazioni regionali, e non di “imposizione di scelte e dimensionamenti” (il che era il principale vulnus dello Sblocca Italia).Le Associazioni rilevano però che il Piano si inserisce temporalmente in successione ai bandi previsti dal PNRR sull’impiantistica e questo rischia di depotenziare la sua funzione di indirizzo. Riguardo alle azioni come riduzione, riuso e riciclo (incluso quello organico) sarebbe stata opportuna una maggiore concretezza nelle indicazioni operative con un confronto con le Regioni.Ma la critica maggiore nella presa di posizione comune delle Associazioni riguarda le criticità nelle previsioni di gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR): nella Proposta di Piano troppo spazio viene lasciato all’incenerimento e in tale senso, si arriva addirittura a raccomandare l’incenerimento del RUR senza pretrattamenti, “allo scopo di massimizzarne il recupero energetico”. Queste scelte, insieme alle relative indicazioni operative, sono disallineate dall’evoluzione in corso delle politiche ambientali UE e rischiano di fuorviare le scelte strategiche alla base dei Piani di settore per i prossimi anni e lustri, facendole divergere rispetto alle politiche UE sulla Economia Circolare e ad altre politiche ambientali. Il documento sottoposto dalle Associazioni elenca in forma precisa, puntuale e dettagliata tali contraddizioni, fornendo evidenze scientifiche ed operative.Tale rischio è ben rappresentato dalla recente proposta di un mega-inceneritore proposto dal Comune di Roma che sembra ignorare le scelte europee di escludere l’incenerimento dei rifiuti dalla tassonomia e l’imminente (al più tardi dal 2028) eliminazione dell’esenzione degli inceneritori dallo schema ETS che renderanno ancona meno conveniente dal punto di vista economico la scelta di bruciarli.Il PNGR deve essere invece un’occasione per ridefinire le strategie nazionali, individuando le azioni necessarie di riduzione e di minimizzazione del RUR, con un confronto con i territori, con le Regioni, affinché si possa puntare a obiettivi più ambiziosi di quelli minimi definiti nelle Direttive, perseguendoli nella operatività locale e nella definizione degli strumenti di supporto.

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