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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Posts Tagged ‘gestione’

Gestione del dolore, toolkit per i farmacisti: ecco i profili dei pazienti e gli strumenti per assisterli

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 Maggio 2023

Pubblicato il documento Fip sulla gestione del dolore in farmacia. Ecco i profili dei pazienti e gli strumenti per assisterli I cinque profili dei pazienti di fronte al dolore: 1. “Il dolore è fuori controllo”: il dolore influisce sulla qualità della vita delle persone e sulla loro salute mentale. Sono aperti a condividere le loro preoccupazioni e a chiedere aiuto; 2. “Il dolore è un segnale”: il dolore li rende infelici, sono pronti a trattarlo poiché vedono il dolore come un segnale di avvertimento. Sono a loro agio nel parlarne con gli operatori sanitari; 3. “Il dolore fa paura”: il dolore causa ansia e spesso aspettano prima di decidere di curarlo; 4. “Il dolore è vita”: questi pazienti fanno uno sforzo consapevole per gestire la loro salute e il loro benessere e il dolore ha un impatto minimo o nullo sulla loro routine quotidiana e sulla qualità della vita. È meno probabile che chiedano aiuto, a meno che non sia necessario; 5. “Quale dolore?”: i pazienti adattano la loro routine quotidiana al dolore ma non lasciano che influisca sulla loro vita. Di solito nascondono la sofferenza e si sentono a disagio nel condividere le loro preoccupazioni e bisogni, specialmente quando riguarda tempo e costi. Gli strumenti che valutano il dolore sono quelli che potrebbero essere utilizzati per identificare il tipo e la gravità del dolore di cui soffre un paziente e, ad esempio, sono: • Pittogrammi: simboli visivi che rappresentano il livello di dolore aiutano i pazienti, soprattutto in caso di scarsa alfabetizzazione o barriere linguistiche, a descriverne la gravità; • Questionari: le domande servono a raccogliere rapidamente informazioni sul dolore del paziente e consentire una migliore assistenza; • Cartelle mediche elettroniche condivise: l’accesso alle cartelle cliniche e all’anamnesi del paziente può fornire al farmacista una migliore panoramica delle condizioni, della storia medica e dei trattamenti precedenti. Le sfide che il farmacista a banco incontra, però, conclude la Fip, non sono poche e riguardano una scarsa alfabetizzazione sanitaria del paziente; la mancanza di tempo durante il proprio turno di lavoro; fattori socieconomici che determinano l’accessibilità ai medicinali e una percezione della sofferenza come sintomo di debolezza; la natura soggettiva del dolore e la necessità di riconoscere, anche livello economico, il ruolo del farmacista nella gestione del dolore dei pazienti. Fonte: https://www.fip.org/file/5512 by Farmacista33

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GAM: Gestione del rischio per fronteggiare un’inflazione persistente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 Maggio 2023

Commento a cura di Adrian Owens, Investment Director Global Macro e Currency Fixed Income di GAM Investments. Nel 1° trimestre l’inflazione è rimasta al centro dell’attenzione. Le banche centrali hanno continuato ad alzare i tassi di interesse per cercare di contenere l’inflazione, intervenendo comunque in ritardo. Nel corso del 1° trimestre ci sono poi stati i problemi di Silicon Valley Bank, di alcune banche regionali statunitensi e, certamente, di Credit Suisse. Sebbene tali avvenimenti abbiano colto molti di sorpresa, col senno di poi sono situazioni che forse non avrebbero dovuto meravigliarci. Abbiamo attraversato un periodo molto lungo in cui le banche centrali hanno lasciato i tassi di interesse a livelli troppo bassi e per troppo tempo. Ora stanno intervenendo molto velocemente per invertire tale tendenza. Quando ciò accade, è normale che ci siano shock imprevisti nel sistema. Noi investiamo in tassi di interesse e valute. In quest’asset class crediamo che ci siano ottime opportunità. Ma è anche molto importante avere gli strumenti per intervenire. Infatti, è alquanto improbabile che i tassi di interesse inizino semplicemente a scendere. In alcuni mercati ci sono buone opportunità di un calo dei tassi, in particolare in Brasile, mentre in altri mercati l’inflazione resta ancora un problema grave; pertanto, i tassi di interesse dovranno salire ancora: per questo, appare importante poter assumere posizioni short in qualche caso. Lo abbiamo visto chiaramente nel 2022. Chi aveva semplicemente una posizione al rialzo sui tassi di interesse ha perso molto denaro. Occorre avere la capacità e gli strumenti per assumere sia posizioni long che short.In prospettiva futura, dobbiamo riconoscere che le banche centrali, con ritardo, hanno alzato molto i tassi di interesse e gli indicatori economici ci segnalano un rallentamento dell’attività. In considerazione di alcuni effetti di base, ciò dovrebbe portare a un calo dell’inflazione complessiva. L’inflazione core però resterà più alta e ben oltre il target, con possibili ripercussioni negative. Insomma, non proprio lo scenario ideale: la crescita è più debole, l’inflazione è persistentemente elevata. Tuttavia, tale scenario offre delle opportunità. Dobbiamo essere consapevoli che, in un contesto in cui la liquidità viene ritirata dal mercato e dove continuano a manifestarsi gli effetti della stretta, potremmo assistere ad altri shock. La gestione del rischio sarà pertanto fondamentale nel corso dei prossimi 12/18 mesi.

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La gestione dei disastri umanitari nel 2022

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2023

Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), il 2022 è stato un anno difficile dal punto di vista umanitario. Tra conflitti nuovi e preesistenti, eventi climatici estremi, epidemie e carestie, il numero di profughi ha superato i 100 milioni di persone, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Le persone bisognose di assistenza umanitaria sono state 274 milioni e secondo le stime sarebbero arrivate a 339 milioni nel 2023. Negli ultimi anni l’assistenza umanitaria è aumentata in termini assoluti, ma è cresciuto ancora di più il numero di persone bisognose. Nel 2022 infatti il 44% delle richieste è rimasto insoddisfatto. Come rilevano i dati Ocse, in Italia l’assistenza umanitaria nel 2021 è aumentata rispetto all’anno precedente, tuttavia solo il 2% delle risorse sono servite a iniziative di prevenzione e preparazione ai disastri. L’assistenza umanitaria è fondamentale, ma di per sé insufficiente, in quanto va affiancata da interventi di tipo ordinario, orientati non tanto alle catastrofi ma allo sviluppo, che è esso stesso uno strumento per prevenirle e affrontarle.

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PIMCO: Le tensioni nelle banche regionali accendono i riflettori sulla gestione della liquidità

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 marzo 2023

A cura di Jerome Schneider, Portfolio Manager di PIMCO. Le difficoltà che hanno coinvolto alcune banche regionali hanno messo a dura prova i mercati finanziari, in quanto investitori e depositanti sono stati costretti a riflettere sull’effettiva sicurezza dei conti bancari. Come nelle crisi passate, i policymaker statunitensi stanno intervenendo per fornire soluzioni alle banche che si trovano improvvisamente ad affrontare un’ondata inaspettata di prelievi. La situazione potrebbe complicare la lotta della Federal Reserve all’inflazione. I funzionari devono ora bilanciare qualsiasi iniziativa legata ad un ulteriore inasprimento delle politiche con gli sforzi per minimizzare la volatilità del mercato e preservare la fiducia degli investitori. La Fed cercherà di fornire liquidità, sia in termini di conti individuali che di condizioni finanziarie.I rapidi sviluppi hanno portato a un cambiamento nel sentiment degli investitori. In precedenza, i segnali di un’inflazione persistente avevano indotto i mercati a rivedere al rialzo le aspettative sul tasso di riferimento terminale della Fed. Con l’emergere dei rischi legati alle banche regionali, i mercati hanno ricalibrato le aspettative sui tassi di interesse in un contesto che premia asset più sicuri. Nel breve termine i mercati si sono rapidamente rivalutati, con il rendimento del Treasury americano a due anni che è sceso da oltre il 5% due settimane fa a meno del 4% dell’inizio della scorsa settimana, prima di ritracciare parzialmente.La buona notizia è che i mercati sembrano funzionare regolarmente nonostante la volatilità. Tuttavia, questo episodio potrebbe limitare il processo di creazione di credito per le banche in un momento in cui la crescita del credito stava già rallentando. A nostro avviso, ciò potrebbe accelerare i tempi di una potenziale recessione negli Stati Uniti. Gli eventi recenti hanno posto nuovamente l’accento su una componente chiave dell’ecosistema finanziario: l’importanza che le aziende, i privati e gli investitori dovrebbero attribuire alla comprensione e ponderazione dei rischi associati alla gestione della liquidità. Come nel caso della crisi finanziaria globale (GFC) del 2008, gli eventi recenti ci ricordano ancora una volta questi rischi.Per i privati e i dirigenti d’azienda incaricati di gestire la liquidità e di navigare nelle recenti alterazioni del mercato, vi sono alcuni punti da considerare.I rendimenti degli investimenti monetari rimarranno molto divergenti. Sebbene i tassi di riferimento negli Stati Uniti siano aumentati di oltre 400 punti base nell’ultimo anno, non tutti i rendimenti monetari sono cresciuti di pari passo con le mosse della banca centrale. In particolare, i tassi sui depositi sono rimasti ben al di sotto dei rendimenti offerti dai pronti contro termine, dai T-bill e dalle strategie a breve termine. In genere, gli investitori devono assumersi un rischio maggiore per ottenere rendimenti più elevati; tuttavia, le attuali condizioni di mercato – in particolare la forma della curva dei rendimenti del Treasury – possono offrire opportunità per aumentare i rendimenti con rischi inferiori.I commercial paper e i certificati di deposito non sono del tutto privi di rischio. La Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) assicura i depositi fino a 250.000 dollari, una garanzia che è stata ulteriormente integrata dall’annuncio fatto dalla Federal Reserve del Bank Term Funding Program. Tuttavia, gli investitori che depositano contanti al di sopra delle soglie prescritte possono di fatto valutare il merito di credito dell’istituto finanziario sottostante.Il rischio di controparte rimane un punto focale. Come evidenziato dai più recenti fallimenti bancari, molte società non finanziarie sembrano essere state colte alla sprovvista dal rischio che la loro banca potrebbe correre nel caso in cui la liquidità operativa (cioè il denaro utilizzato per pagare i dipendenti o i fornitori) venga congelata o persa in caso di insolvenza di una banca.I rischi permangono nei fondi del mercato monetario primario. Nonostante l’urgenza normativa di garantire che i fallimenti dei fondi monetari nel 2008 e i quasi fallimenti del 2020 non si ripetano, i fondi monetari rimangono una componente significativa del panorama della gestione della liquidità. Visti i risultati passati di questi fondi orientati al credito, gli investitori potrebbero voler prendere in considerazione alternative che inglobino il rischio di credito assunto, in termini di liquidità e prezzo, o spostare il loro focus sulle strategie dei fondi governativi di qualità superiore.I recenti titoli sui giornali sono stati fonte di preoccupazione sia per gli investitori individuali che per quelli istituzionali. Sebbene lo stress immediato derivante da quest’ultima vicenda che ha coinvolto il comparto bancario possa essere stato alleviato dalla risposta rapida della FDIC e delle autorità di regolamentazione, i soggetti che investono in liquidità potrebbero voler cogliere l’opportunità di rivedere i loro protocolli attuali per individuare potenziali aree di debolezza.

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Gestione ricette bianche elettroniche nelle parafarmacie

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 febbraio 2023

Il decreto richiamato è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre 2022, ha modificato il decreto 30 dicembre 2020 sulle procedure di dematerializzazione delle ricette farmaceutiche non a carico del SSN, la cosiddetta ricetta bianca. Il decreto prevede che, a fronte dell’utilizzo presso una parafarmacia da parte dell’assistito della ricetta dematerializzata recante esclusivamente farmaci non soggetti a obbligo di prescrizione medica, il SAC renda disponibile alla parafarmacia le funzionalità per l’invio dei dati della prestazione erogata con le medesime modalità già previste per le farmacie anche tramite servizi web, sulla dematerializzazione della ricetta a carico del SSN. La recente circolare della Federazione informa che sul portale del Sistema tessera sanitaria “sono disponibili le specifiche tecniche aggiornate con le regole per la trasmissione al Sistema TS dei dati delle ricette bianche elettroniche erogate nelle parafarmacie, inerenti esclusivamente ai farmaci SOP e OTC, sulla base di quanto previsto dal D.M. 1.12.2022 che modifica il D.M. del 30.12.2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della Salute per la dematerializzazione delle ricette non a carico del SSN/SNR. Il sistema prevede che i farmaci SOP e OTC non possano essere prescritti sulla stessa ricetta elettronica assieme a farmaci classificati con obbligo di prescrizione e possano essere erogati sia da farmacie che da parafarmacie”. (fonte farmacista33)

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Gestione della migrazione e la lotta alla criminalità organizzata

Posted by fidest press agency su martedì, 31 gennaio 2023

“E’ molto importante la Convenzione di Palermo sul crimine organizzato, il cui Protocollo addizionale fissa regole molto precise per la lotta contro il traffico degli esseri umani in mare. L’impegno deve essere ancora più risoluto che in passato, dato che i numeri in aumento dimostrano che in queste migrazioni continuative le organizzazioni criminali stanno ignobilmente sfruttando a loro vantaggio il dramma che queste persone vivono. Ribadiamo la necessità di spezzare questa catena di sfruttamento, con accordi di cooperazione mirati con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo e di gestione ordinata dei flussi regolari di manodopera qualificata, è fondamentale sviluppare forme di partenariato economico con i Paesi africani che mettano questi nelle condizioni di sviluppo tali da evitare fenomeni migratori di massa come quelli cui stiamo assistendo in questi anni. Il vero diritto da difendere è quello di avere la possibilità di rimanere e crescere nella propria terra, senza sottomettersi o essere costretti a scappare”. I regolamenti europei n. 2016/399 e n. 2016/1624, nel testo attuale, contengono molteplici riferimenti alle «frontiere marittime» come «frontiere esterne» dell’Ue, alla «gestione europea integrata delle frontiere, fondamentale per migliorare la gestione della migrazione». Occorre quindi che l’Unione europea abbia uno scatto di orgoglio per arrivare ad un accordo sul Patto per la migrazione ed asilo. La presidenza svedese ha preso un punto di impegno e dobbiamo lavorare tutti per raggiungere il risultato. Abbiamo avuto un grande aumento degli arrivi irregolari di migranti l’anno scorso, siamo sulle 300.000 mila unità, e abbiamo avuto ben 924 mila domande di asilo”. Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi di Sant’Agata intervenendo nella riunione COSAC, la Conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari dell’Unione, organizzata dalla Presidenza svedese dell’UE nel parlamento svedese a Stoccolma.

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Gestione del paziente cardio vascolare

Posted by fidest press agency su domenica, 4 dicembre 2022

L’evoluzione costante delle tecnologie mediche e la sua applicazione a vantaggio del paziente cronico, peraltro già messa in pratica dalla comunità clinica con rilevanti evidenze scientifiche, continuano, infatti, a spostare la frontiera della prevenzione e della cura sanitaria. Oggi più che mai, grazie all’indirizzo dato dal recente DM 77 del Ministero della Salute nell’attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – si presenta l’occasione di rivedere gli approcci e i setting assistenziali (sia ospedalieri che ambulatoriali) al fine di ridisegnare il Servizio sanitario per andare maggiormente incontro ai bisogni di salute dei cittadini. Il caso della gestione del paziente cronico cardiovascolare, affrontato durante l’incontro, può considerarsi un buon esempio sia delle opportunità che degli ostacoli in questa fase di trasformazione. È noto, infatti, che non tutte le anomalie cardiache possano essere individuate attraverso i monitor esterni, che usualmente coprono un arco di monitoraggio tra le 24 ore e i 30 giorni. Diversi pazienti, infatti, manifestano sintomi come sincope (svenimento), convulsioni, palpitazioni ricorrenti, stordimento o vertigini regolarmente ma non abbastanza spesso da essere rilevati da questi strumenti diagnostici. In Italia, infatti, il numero di nuovi casi di Fibrillazione atriale – FA, per esempio, si può stimare in 154.000 persone ogni anno, con circa 150mila ricoveri per sincopi e circa 13 mila casi di ictus criptogenico. Il costo medio di ospedalizzazione ad un anno dal ricovero i per pazienti colpiti da ictus ischemico ed emorragico è pari a € 7.289 e € 9.044 rispettivamente, per singolo paziente. Il costo medio di ospedalizzazione della sincope, invece, sfiora i € 3.000 per singolo paziente. Il caso degli ILR aiuta a capire i meccanismi della sanità e valutare la capacità del sistema di migliorarsi, adottando ad iso-risorse soluzioni alternative che migliorino sia la prevenzione che il trattamento. C’è, quindi, un ostacolo di natura amministrativa all’impiego dei registratori di loop impiantabile a livello ambulatoriale. “Lo sviluppo tecnologico – secondo il dott. Franco Ripa Dirigente del settore programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della Regione Piemonte – è fondamentale per il miglioramento degli esiti in termini di salute. In tale ambito è necessario ricercare le migliori evidenze scientifiche, applicarle e sottoporle ad attività sistematiche di valutazione. Inoltre è anche molto importante attuare gli interventi con il setting organizzativo più adatto, al fine di coniugare efficacia ed efficienza”. “L’attuale pratica clinica richiede un ricovero ospedaliero per l’impianto di questi dispositivi – dice il dott. Gaetano Senatore, Direttore S.C. Cardiologia dell’ospedale di Cirie’-Lanzo-Ivrea e Cuorgne’ – ASL TO 4 – che dal punto di vista tecnologico consentirebbero anche un setting ambulatoriale. Un intervento ambulatoriale sarebbe più che semplice per il paziente e più economico per il servizio sanitario”. (abstract)

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HNH Hospitality rileva la gestione del Resort Timi Ama di Villasimius, in Sardegna

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 dicembre 2022

Con il nuovo nome di Almar Timi Ama Resort & Spa, la struttura diventerà il terzo Resort del gruppo a marchio Almar, un concept innovativo, sviluppato e gestito da HNH Hospitality, per offrire un’esperienza esclusiva all’insegna del lusso e del benessere. La gestione, con decorrenza da gennaio 2023, prevede l’apertura dell’attività alberghiera per la stagione estiva già a partire dal mese di maggio.Il Resort, situato in una delle destinazioni più richieste del Sud della Sardegna, consente a HNH Hospitality di diversificare fortemente la propria offerta e, al contempo, di rafforzare ancor di più il proprio marchio Almar, già presente dal 2014 a Jesolo con Almar Jesolo Resort & Spa e a Mazara del Vallo in Sicilia con Almar Giardino di Costanza Resort, aperto a maggio 2022. Questa terza apertura nel Sud della Sardegna conferma, pertanto, il posizionamento distintivo di HNH Hospitality con il marchio Almar nel segmento cinque stelle dei Beach & Sun Resort. Elegante indirizzo a cinque stelle, il nuovo Almar Timi Ama Resort & Spa si affaccia sullo stagno dei Notteri, una riserva naturale abitata da una popolosa comunità di fenicotteri rosa. Attraverso il parco del Resort, sempre area protetta, si raggiunge la spiaggia di Timi Ama, caratterizzata da sabbia candida e acqua turchese cristallina. Il Resort presenta al suo interno ben 280 camere, dotate di balcone o terrazza e distribuite su 3 piani. La struttura offre anche 4 ristoranti e 4 bar, una piscina esterna e una interna dedicata alla SPA, nonché una spiaggia attrezzata, adiacente alla proprietà del Resort. Oltre alla SPA Thalasso, alimentata da un impianto collegato al mare, il Resort accoglie anche un Fitness Center comprensivo di campi da tennis, campi multifunzionali e campi da beach volley. Infine, il Resort dedicherà ampio spazio anche all’offerta business di taglio congressuale, grazie a 4 sale riunioni, con capienza massima di 350 ospiti e un anfiteatro esterno da 400 posti.

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Malattia di Alzheimer e gestione del paziente

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 settembre 2022

Le demenze rappresentano una delle maggiori sfide per i sistemi sanitari sui quali l’onere crescente delle malattie cronico-degenerative è uno dei fattori-chiave su cui si misurerà la capacità delle istituzioni pubbliche di garantire il sempre più delicato equilibrio tra efficienza e sostenibilità. A tale proposito, un panel multidisciplinare, composto da esperti di diversa specializzazione e coordinato dal Prof. Luca Pani, si è confrontato sui percorsi di gestione della persona affetta da malattia di Alzheimer (AD) analizzandone i punti di forza e i principali gap, e proponendo eventuali soluzioni, al fine di ottimizzare l’intero percorso del paziente con deficit cognitivo. Il confronto ha condotto alla stesura di un documento, “La gestione del paziente con malattia di Alzheimer: dal sospetto alla diagnosi precoce fino all’assistenza integrata. Analisi dello scenario italiano e linee di indirizzo per ottimizzare il percorso di malattia”, edito da Edra con il contributo non condizionante di Roche. Questo documento definisce il patient journey ottimale e si rivolge a tutte le figure coinvolte nel percorso di malattia sin dal primo sospetto, cioè neurologi, psichiatri, geriatri, radiologi, biomarker expert, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, infermieri, medici di medicina generale (MMG), farmacisti, associazioni di pazienti, istituzioni sanitarie. Nell’ambito dei molteplici argomenti affrontati, sono identificabili alcuni macrotemi di particolare rilievo ai fini del miglioramento dell’assistenza a questa popolazione di pazienti da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Tra questi riveste un’importanza specifica “La presa in carico delle persone con demenza: la terapia e il follow-up, l’assistenza sociosanitaria e l’importanza di team multidisciplinari”. A tale proposito, due sono le sfide da affrontare nel giudizio condiviso degli esperti: 1) migliorare la comunicazione tra Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), paziente e famiglia per informare dell’esistenza di referenti delle associazioni pazienti; 2) favorire i collegamenti tra MMG e servizi socio-sanitari per minimizzare la frammentazione del percorso terapeutico-assistenziale. Queste le proposte operative sviluppate dal panel per soddisfare tali necessità: 1) coinvolgere il MMG per ottimizzare la gestione domiciliare del decorso post-operatorio in caso di ospedalizzazioni; 2) coinvolgere il farmacista di comunità nella presa in carico del paziente con AD in virtù del suo ruolo nella gestione domiciliare del paziente affetto da cronicità; 3) promuovere una maggiore interazione tra MMG e CDCD; 4) promuovere la formazione del personale sanitario operante nei reparti ospedalieri per stimolare una presa in carico ‘dementia-friendly’ e limitare le frequenti complicazioni post-degenza quali ansia e depressione alle dimissioni e ulteriore compromissione dell’autonomia funzionale del paziente. (fonte Doctor33)

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Piano di gestione dei rifiuti a Roma

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 agosto 2022

Roma. È stato firmato dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in qualità di Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025, il Decreto che dà avvio alla procedura per la Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti di Roma Capitale e del relativo Rapporto Ambientale.Il Decreto, dopo l’adozione della proposta di Piano lo scorso 4 agosto, si inserisce nel cronoprogramma previsto per rispettare l’obiettivo della realizzazione di un sistema di gestione integrato dei rifiuti che garantisca l’autosufficienza territoriale. Prende così il via la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevista dalle normative europee e nazionali e si dà avvio alle consultazioni pubbliche sulla proposta di Piano Rifiuti di Roma Capitale e sul relativo Rapporto Ambientale.Quale Autorità Competente per il supporto tecnico-amministrativo all’espletamento della Valutazione Ambientale Strategica del Piano e del Rapporto Ambientale, il Commissario dispone di avvalersi della Città metropolitana di Roma Capitale.La proposta di Piano viene ora pubblicata completa del relativo Rapporto Ambientale sul sito istituzionale di Roma Capitale nella specifica sezione “Commissario Straordinario di Governo” nonché sul sito istituzionale della Città metropolitana di Roma Capitale. Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana verrà, nei prossimi giorni, pubblicato un apposito avviso di avvio della procedura di VAS.

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Osservazioni delle Associazioni ambientaliste sul Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Sul PNGR (Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti), attualmente in fase di VAS, le Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF hanno inviato le proprie valutazioni. Le Associazioni valutano positiva la proposta di PNGR, ma evidenziano le forti criticità nelle previsioni sulla gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), sottolineando come la scelta di prevedere l’incenerimento del RUR sia in contraddizione con gli obiettivi generali dell’agenda ambientale UE. Dalle Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF le valutazioni sulla proposta di PNGR, attualmente in fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che giudicano – nel suo insieme – positiva: nel merito, perché mette in evidenza le determinanti principali della ulteriore evoluzione del sistema delle raccolte differenziate e del recupero di materia, nel metodo, in quanto intende essere un Piano “di indirizzo” alle pianificazioni regionali, e non di “imposizione di scelte e dimensionamenti” (il che era il principale vulnus dello Sblocca Italia).Le Associazioni rilevano però che il Piano si inserisce temporalmente in successione ai bandi previsti dal PNRR sull’impiantistica e questo rischia di depotenziare la sua funzione di indirizzo. Riguardo alle azioni come riduzione, riuso e riciclo (incluso quello organico) sarebbe stata opportuna una maggiore concretezza nelle indicazioni operative con un confronto con le Regioni.Ma la critica maggiore nella presa di posizione comune delle Associazioni riguarda le criticità nelle previsioni di gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR): nella Proposta di Piano troppo spazio viene lasciato all’incenerimento e in tale senso, si arriva addirittura a raccomandare l’incenerimento del RUR senza pretrattamenti, “allo scopo di massimizzarne il recupero energetico”. Queste scelte, insieme alle relative indicazioni operative, sono disallineate dall’evoluzione in corso delle politiche ambientali UE e rischiano di fuorviare le scelte strategiche alla base dei Piani di settore per i prossimi anni e lustri, facendole divergere rispetto alle politiche UE sulla Economia Circolare e ad altre politiche ambientali. Il documento sottoposto dalle Associazioni elenca in forma precisa, puntuale e dettagliata tali contraddizioni, fornendo evidenze scientifiche ed operative.Tale rischio è ben rappresentato dalla recente proposta di un mega-inceneritore proposto dal Comune di Roma che sembra ignorare le scelte europee di escludere l’incenerimento dei rifiuti dalla tassonomia e l’imminente (al più tardi dal 2028) eliminazione dell’esenzione degli inceneritori dallo schema ETS che renderanno ancona meno conveniente dal punto di vista economico la scelta di bruciarli.Il PNGR deve essere invece un’occasione per ridefinire le strategie nazionali, individuando le azioni necessarie di riduzione e di minimizzazione del RUR, con un confronto con i territori, con le Regioni, affinché si possa puntare a obiettivi più ambiziosi di quelli minimi definiti nelle Direttive, perseguendoli nella operatività locale e nella definizione degli strumenti di supporto.

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Riunione scientifica su: “La gestione del dolore neuropatico”

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 aprile 2022

Martedì 26 aprile alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “La gestione del dolore neuropatico”. L’incontro verrà introdotto da Maria Teresa Giordana, Professore Ordinario di Neurologia e socio dell’Accademia. I relatori saranno Giuseppe Lauria Pinter, Professore Ordinario di Neurologia, Università di Milano e Direttore Scientifico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” e Nicola Luxardo, Specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia del Dolore, Città della Salute e della Scienza, Torino.Il prof. Lauria Pinter spiega come nell’evoluzione filogenetica delle diverse specie animali, il sistema nocicettivo si sia adattato per rispondere alle esigenze dei diversi ecosistemi. Il dolore neuropatico è un evento che segue lesioni o alterazioni funzionali del sistema somatosensoriale, determinando un’alterazione della fisiologia del sistema nocicettivo. Negli esseri umani, a tale evento segue un’ampia variabilità di manifestazioni cliniche dipendente da numerose variabili ancora non del tutto comprese, ma indicative di come per propria natura il dolore neuropatico sia un evento dinamico e la sua variabilità espressione di modificazioni legate all’ambiente, ad aspetti genetici ed allo stato cognitivo individuale. Questi elementi offrono oggi indirizzi sempre più concreti verso una medicina personalizzata per le persone affette da dolore neuropatico. Il dott. Nicola Luxardo osserva come la maggioranza dei pazienti affetti da dolore neuropatico non risponda alla terapia farmacologica nonostante i progressi della ricerca; negli studi basati sull’evidenza è consuetudine considerare “responder” al trattamento quei pazienti che riportano un sollievo dal dolore superiore al 50%.Gli obiettivi della terapia sono: la modulazione del dolore e la relativa riduzione dei suoi parametri come l’intensità, la frequenza e la durata, l’ottimizzazione del riposo notturno, il tono dell’umore, lo stato funzionale, il reinserimento nell’ambiente sociale. Le prime due linee di trattamento sono farmacologiche sistemiche (orali, transdermiche ed endovenose), la terza comprende le tecniche loco-regionali infiltrative come le peridurali e le tecniche loco-regionali procedurali come la radiofrequenza pulsata. La neurostimolazione elettrica midollare rappresenta la IV linea di trattamento, la neuromodulazione farmacologica midollare, la V. La terapia interventistica è quindi una risposta successiva alla terapia farmacologica e viene proposta nel caso di un suo fallimento.Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it

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Gestione del rischio a favore degli agricoltori

Posted by fidest press agency su giovedì, 17 febbraio 2022

“Dal 2022 gli agricoltori potranno contare sia sulle polizze agevolate a copertura dei rischi climatici e delle fitopatie, infestazioni parassitarie ed epizoozie sia sugli strumenti per la stabilizzazione dei prezzi in caso di fluttuazioni di mercato nonché sull’innovativo ‘Fondo di Mutualizzazione nazionale’ a copertura delle avversità catastrofali, gelo, brina, alluvioni e siccità attivato con il prelievo del 3 per cento a valere sugli aiuti diretti. Come ho sempre fortemente richiesto, tale fondo entra in vigore già quest’anno con un finanziamento di ben 621,5 milioni di euro, in anticipo su quanto previsto con la nuova Politica Agricola Comune (PAC). Queste risorse si aggiungono ai 250 milioni delle assicurazioni agevolate e ai 50 milioni destinati alle Regioni per coprire gli anticipi a valere sul credito di soccorso. Le imprese agricole potranno così essere sostenute con maggiore celerità, efficacia e immediatezza, in modo tale da non dover affrontare con forze proprie le avversità atmosferiche che mettono a repentaglio le produzioni e la redditività”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura, durante il XIV Convegno Nazionale Gestione del Rischio in Agricoltura organizzato da Ce.S.A.R. (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), ISMEA, Università degli Studi di Perugia (Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali) e ASNACODI Italia (Associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa) a cui ha partecipato con Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura, e al ministro Stefano Patuanelli (Mipaaf).“I fondi di mutualizzazione – prosegue – dovranno coprire i rischi non assicurati dalle compagnie per l’assenza di informazioni sufficienti alla quantificazione del rischio e integrare le coperture quando siano solo parzialmente assunte dalle compagnie. L’introduzione dello standard value sulla misura assicurativa, invece, ha al contempo permesso di ridurre i tempi di istruttoria, facendo sì che il Ministero delle Politiche agricole possa liquidare quasi il 90 per cento degli importi richiesti e riducendo in maniera considerevole le anticipazioni finanziarie dei Condifesa e dei singoli agricoltori. Se i valori assicurati dalle aziende rientrano nello standard value, non sarà necessario presentare documenti per dimostrare la veridicità dei valori assicurati”.“Infine, il Mipaaf, che ringrazio per l’operato, è già al lavoro con Agea sulla possibilità di istruire digitalmente le circa 160mila domande annuali, agevolando ulteriormente gli agricoltori” conclude Gallinella.

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Agricoltura: Un fondo di mutualizzazione per una efficiente gestione del rischio

Posted by fidest press agency su sabato, 4 dicembre 2021

“Il Fondo di mutualizzazione nazionale, previsto dalla Legge di Bilancio, ci permetterà di sostenere tutte le imprese agricole per i danni derivanti da eventi catastrofali come siccità, alluvioni o gelate, senza che le stesse debbano pagare nulla, e rappresenterà una rete di sicurezza che coprirà subito una prima parte del danno. Ringraziamo il ministro Patuanelli per la visione e la lungimiranza con cui sta affrontando un problema atavico, fornendo una soluzione concreta all’intero comparto agricolo. Il Fondo si avvarrà per il 30% di una quota di risorse proveniente dai pagamenti diretti della Politica Agricola Comune, a cui si aggiungerà il finanziamento Feasr per il restante 70% del costo della copertura”. Lo dichiarano i deputati Dedalo Pignatone e Pasquale Maglione, componenti M5S in commissione Agricoltura, a margine del question time di oggi in Aula a Montecitorio rivolto al ministro per le Politiche Agricole inerente le coperture assicurative in agricoltura.“Dinanzi all’aumento degli eventi atmosferici avversi, su cui si stima solo nel 2021 una perdita per il comparto primario pari a circa 2 miliardi di euro – aggiungono -, avremo, dunque, già dal prossimo anno uno strumento in grado di sostenere le imprese in maniera più immediata e che si accompagnerà alle polizze assicurative o ai fondi di mutualizzazione attuati dagli agricoltori stessi. Questo strumento contribuirà alla diffusione delle coperture ai settori e nei territori attualmente sotto assicurati o per nulla assicurati, ma anche a diffondere la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole e a mantenere sul mercato un’offerta assicurativa in grado di far fronte alle richieste delle stesse”.“A ciò dovrà accompagnarsi, necessariamente, un dialogo costante, e ci auguriamo proficuo, con le Regioni per l’attuazione di tutte le altre misure che concorrono alle gestione del rischio” concludono.

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Agricoltura:Incentivare una gestione del rischio omogenea su tutto il territorio nazionale

Posted by fidest press agency su sabato, 27 novembre 2021

“Nonostante l’escalation di eventi estremi in Italia, il numero di aziende agricole assicurate appare in marginale flessione. Sebbene nel 2020 siano aumentate le risorse per la gestione del rischio, le variazioni operate dalle regioni sono prevalentemente in diminuzione, poi compensate dagli incrementi di spesa di due sole regioni: Emilia-Romagna e Sicilia. Per questo riteniamo importante che si intervenga per adottare ogni iniziativa utile a garantire una diffusione uniforme sul territorio nazionale degli strumenti di polizza assicurativa a copertura delle perdite di produzione causate da eventi atmosferici avversi nel settore agricolo, anche considerando l’importanza sempre maggiore di strategie di prevenzione dei rischi, sia climatici sia economico-finanziari, da cui larga parte dipende la crescita stessa del sistema Paese”. Lo dichiara il deputato Dedalo Pignatone (M5S), primo firmatario di un question time sulla gestione del rischio nel comparto primario che sarà discusso domani in commissione Agricoltura a Montecitorio. “Secondo il rapporto Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Ministero delle Politiche agricole – aggiunge -, il primato delle assicurazioni spetta alle regioni settentrionali dove si registra il 79,5% del totale nazionale dei valori assicurati, lo 0,6% in meno rispetto all’anno precedente. La graduatoria nazionale vede in testa il Veneto (20%), seguito da Emilia-Romagna (17,3%), Lombardia (15%), Trentino-Alto Adige (11,4%) e Piemonte (11%): le prime quattro regioni concentrano il 60% del mercato. Al Sud il primato resta alla Puglia (5%), seguita a distanza da Sicilia, Abruzzo e Campania, che insieme cumulano il 3,5%”.“Auspichiamo che il Mipaaf possa intervenire per invertire questa tendenza, facendo in modo tale che lo strumento assicurativo si diffonda in maniera uniforme sul territorio nazionale” conclude.

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Gestione delle risorse idriche

Posted by fidest press agency su mercoledì, 24 novembre 2021

“Il Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’Acqua, annunciato dalla Ministra per il Sud, Mara Carfagna, al Forum Internazionale Coldiretti su Agricoltura ed Alimentazione, vedrà nei Consorzi di bonifica e irrigazione, rappresentati da ANBI, un partner convinto, con il bagaglio di progettualità ed esperienza operativa, che quotidianamente mette al servizio del Paese”: a dirlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, commentando le parole della rappresentante di Governo. “Creare uno strumento di concretezza, in una cornice istituzionale di confronto fra tutti i soggetti interessati, è l’indispensabile via maestra per costruire le condizioni di accesso a risorse economiche, complementari a quelle previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, indispensabili per colmare il gap infrastrutturale, anche nel settore idrico, fra Sud e Nord del Paese – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – In questa cornice si colloca il Piano Laghetti, presentato con Coldiretti e ANBI. Una grande proposta di futuro in grado di dare acqua al potabile, produrre energia, rendere un servizio ambientale e irriguo e che prevede la realizzazione di 1000 bacini entro il 2030: 6.000 aziendali e 4.000 consortili. Una scelta quella dei laghetti per conservare l’acqua per il Paese, utile al Paese.” “La condivisione delle scelte – conclude il Presidente di ANBI – è la migliore garanzia per la crescita economica del Paese in una fase storica, determinante non solo per il futuro dell’Italia, ma dell’intero Pianeta. Ringraziamo la Ministra, Carfagna, per la sensibilità, che sta dimostrando verso un tema fondamentale di sviluppo, quale la gestione delle risorse idriche.”

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Gestione dell’emorragia grave

Posted by fidest press agency su martedì, 26 ottobre 2021

La gestione dell’emorragia grave nel paziente critico è una delle problematiche al centro dell’attenzione dei medici ed operatori sanitari particolarmente nel contesto intraospedaliero. Due ordini di problemi devono essere affrontati: il primo riguarda la diagnostica e in particolare la rapida definizione delle cause dell’emorragia specialmente se queste siano correlabili ad alterazioni della coagulazione su base acquisita. La rapida correzione dei difetti emostatici in corso di emorragia grave contribuisce in maniera determinante al buon outcome del paziente. Il secondo riguarda la scelta terapeutica in corso di emorragia grave soprattutto quanto gli interventi da effettuare siano mirati al recupero della capacità emostatica del paziente valutata con i test di laboratorio ed i sistemi point-of-care (POC).In questo caso non solo sangue e plasma fresco congelato ma anche emoderivati come concentrati protrombinici e di fibrinogeno contribuiscono al contenimento dell’emorragia e alla prevenzione delle complicanze correlate alle tradizionali trasfusioni. Spiega il Prof. Antonino Giarratano (MD. Dipartimento di Emergenza Urgenza AUOP “Giaccone”, UOC. Anestesia e Rianimazione e Terapia del Dolore, A.O.U. Policlinico “P.Giaccone“ Palermo. Università degli Studi di Palermo) “Il progetto “MORE” nasce da una esigenza specifica di avvicinare il personale medico e sanitario operante negli ospedali italianialla cultura della gestione della emorragia grave con approccio terapeutico-diagnostico mirato alla appropriatezza della somministrazione di plasma componenti, emoderivati e farmaci nel contesto del paziente critico in ambito ospedaliero” come spiega il Prof. Paolo Simioni, Professore Ordinario di Medicina Interna, UOC di Medicina Generale ad indirizzo Trombotico-Emorragico, Azienda Ospedale-Università di Padova che aggiunge “Le aree di maggior attenzione ed interesse riguardano la Cardiochirurgia, la Traumatologia, i Trapianti di Fegato e la Chirurgia Maggiore Addominale, l’ambito Ostetrico-Ginecologico in relazione alle emorragie post-partum, l’ambito Anestesiologico-Rianimatorio con particolare riferimento alla Sepsi e alla Coagulopatia Intravascolare Disseminata (CID) con le sue complicanze emorragiche e trombotiche”. Le coagulopatie che insorgono a seguito di un trauma sono conseguenza del danno tissutale/endoteliale, dell’ipotermia ma anche attribuibili alla somministrazione di fluidi. Immediatamente dopo un trauma si attiva una cascata di mediatori che possono causare una ‘sindrome da risposta infiammatoria generalizzata’ e portare, se non controllata tempestivamente, all’insufficienza d’organo multipla. Alcuni traumi in particolare sono noti per interferire con la coagulazione. L’emorragia post-partum (EPP) può verificarsi con una frequenza tra il 5% e il 22%di tutti i parti (Rogers 2006). E’ definita dall’OMS come una perdita ematica uguale o superiore a 500 ml nelle 24 ore successive al parto (grave se supera 1000 ml). L’emorragia post-partum è una delle cause più frequenti di mortalità materna: vi si attribuisce ¼ dei decessi. Ma non basta: la EPP pesa per il 73% di tutte le morbidità (complicanze) gravi in corso di gravidanza ed è la più comune causa ostetrica di accesso in terapia intensiva. Il progetto MORE, realizzato con il contributo non condizionante di CSL Behring, prevede la “formazione a cascata” con una Faculty di esperti della materia che formano medici che diventano a loro volta relatori in incontri formativi programmati su tutto il territorio italiano, rivolti ai medici specialisti che abbiano a che fare con la gestione delle emorragie gravi nei rispettivi Ospedali.

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Moneyfarm: raggiunti i 2 miliardi di masse in gestione

Posted by fidest press agency su venerdì, 6 agosto 2021

Risultati alla mano, nei primi sei mesi del 2021 Moneyfarm, società di gestione del risparmio con approccio digitale, ha mantenuto il trend positivo già registrato nel 2020 e ha consolidato ulteriormente masse e clienti grazie a una robusta crescita. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il primo semestre 2021 si chiude con una crescita delle masse in gestione del +50% rispetto all’ultimo anno, +91% i flussi netti positivi e oltre 60mila clienti attivi (+80%) su una base di oltre 400 mila utenti. A oggi raggiunti i 2 miliardi di euro di masse in gestione.Con la liquidità nei conti correnti che ha raggiunto livelli record (1.774 miliardi secondo ABI), gli investimenti aggiuntivi effettuati dai clienti Moneyfarm nei loro portafogli già attivi sono aumentati dell’86% e il valore medio di questi aggiuntivi è cresciuto del 38% rispetto ai primi sei mesi del 2020. La capacità di accompagnare il cliente con un servizio di consulenza a valore aggiunto è stata centrale nell’indirizzarlo a impiegare i propri risparmi verso i suoi portafogli in ETF, ben diversificati, con un orizzonte di medio-lungo termine e adeguati al profilo di rischio-rendimento dell’investitore: una soluzione che ha dato prova di essere ben migliore rispetto a depositi e liquidità infruttuosi.È il ritratto di un risparmiatore esigente, finanziariamente educato, quello che emerge dall’analisi dei clienti Moneyfarm: i dati raccontano di un investitore lungimirante che ha saputo adottare un’ottica di lungo periodo. Nel primo semestre, quasi tutti gli italiani – il 90%, di contro al 75,5% dei clienti inglesi dell’azienda – hanno infatti investito con orizzonte uguale o superiore a 6 anni (solo un anno fa, erano l’81,1% in Italia e il 69,7% in UK). Addirittura la metà dei clienti italiani di Moneyfarm investe con un orizzonte temporale di 10 anni (47,4% vs 38,5% del 2020). Di pari passo cresce anche la propensione al rischio, con l’Italia che mostra questo trend in aumento più del mercato di Oltremanica: il P6 (il portafoglio con una componente azionaria di circa il 65%) è stato scelto dal 14,26% dei clienti italiani, nel 2020 era il 10,96%; sono raddoppiati i clienti che hanno scelto il P7 (il più aggressivo, con componente azionaria pari a circa l’80%), il 12% contro il 5,62% dell’anno scorso.Continuano a crescere i laureati, in particolare quelli in discipline economiche e finanziarie: ha conseguito una laurea ben il 60% dei clienti Moneyfarm, di cui un terzo in discipline economiche. Anche le donne apprezzano sempre di più gli investimenti digitali con Moneyfarm: +40% circa l’incremento delle clienti donne in questo semestre a livello globale, +80% se guardiamo solo all’Italia. Infine, è quella dei millennial (i 25-40enni di oggi) la generazione che desta interesse: a livello globale sono cresciuti del 37%, in Italia del 71% e, dato ancora più rilevante, sono le donne italiane 25-40enni a essere quasi raddoppiate, registrando un +95%.

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Corso Laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali”

Posted by fidest press agency su martedì, 27 luglio 2021

Camerino. Nell’ambito dell’iniziativa Unicam “Laboratori Aperti” il prossimo 29 luglio presso la sede di Palazzo Castelli (via Pontoni 5, Camerino), il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali”, presenterà alcune attività di ricerca ambientale, di base ed applicata, svolte da gruppi di studio coordinati da docenti del corso, nonché alcune attività imprenditoriali in cui la ricerca ambientale riversa il know how per percorsi economici sostenibili che possono rappresentare interessanti sbocchi professionali per gli studenti del corso di Laurea.Il corso di laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” (https://didattica.unicam.it/Guide/PaginaCorso.do?corso_id=10466&ANNO_ACCADEMICO=2020) è strutturato in due curricula. Il primo “Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali” ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo “Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy” ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani. Nello specifico, gli interessati potranno partecipare a 7 attività laboratoriali articolate come segue: dopo l’accoglienza presso il Polo di Informatica alle ore 9, ci si sposterà a Palazzo Castelli, sede del corso di laurea, dove si terrà una breve illustrazione delle caratteristiche del corso. A partire dalle 9.30 e fino alle ore 12.00 i partecipanti verranno guidati presso le diverse postazioni dove riceveranno informazioni sul tipo della ricerca presentata nonché sulla sua importanza sociale, economica ed applicativa. Il viaggio inizierà con il LAB1: La ricerca botanica per la tutela della biodiversità (ERBARIO UNICAM) Una banca dati biologica al servizio della ricerca, della divulgazione e della protezione della natura. Si proseguirà poi con seguenti temi. LAB2: Quando la Plastica entra in un circolo virtuoso (OLIANS PLAST Civitanova Marche) Olians Plast Srl e Olians 4 R.ecycle creano opportunità e risorse da ciò che fino ad oggi veniva considerato nulla più che un rifiuto producendo dai rifiuti plastici nuovi materiali destinati al mondo della moda. LAB3: L’economia circolare nei sistemi zootecnici tradizionali (SIBILLANA Visso) L’allevamento tradizionale della razza ovina Sopravissana per la realizzazione di capi di maglieria esclusivi. Un esempio di filiera virtuosa che parte dalla gestione sostenibile dei sistemi pastorali all’utilizzo della lana e dei suoi sottoprodotti. LAB4: Pianificazione e gestione sostenibile delle infrastrutture verdi (STUDIO BOTANICO VENTRONE Macerata) Le competenze scientifiche del botanico naturalista applicate al Garden design sostenibile nella progettazione del verde privato, del paesaggio urbano e delle aree ricreative. LAB5: La ricerca applicata alla gestione della fauna selvatica (ATC-MC2, U.R.C.A. Macerata, Ricercatori UNICAM) Studi biometrici e morfometrici su specie animali di interesse faunistico-venatorio e Studi comportamentali sui selvatici per la pianificazione di interventi gestionali. La gestione della fauna venatoria come elemento di sviluppo economico delle aree montane e valorizzazione del comparto agro-turistico. LAB6: Biodiversità del suolo e agricoltura sostenibile (Ricercatori UNICAM) Sviluppo ed applicazione di test ecotossicologici, bioindicatori ed indici biotici, per monitorare e valutare gli impatti derivanti dall’uso di fertilizzanti o fitofarmaci sulla “salute” del suolo. La diversità del sistema suolo come elemento centrale dello sviluppo agricolo sostenibile. LAB7: Cartografia tematica e telerilevamento per il monitoraggio e la conservazione dell’ambiente (Ricercatori UNICAM) Il Remote-Sensing: la nuova frontiera per la conservazione della natura, la pianificazione del paesaggio ed il monitoraggio dei cambiamenti globali.La prenotazione agli eventi è obbligatoria e va effettuata al link https://orientamento.unicam.it/laboratori-aperti-2021

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Per la gestione sostenibile del suolo

Posted by fidest press agency su domenica, 20 giugno 2021

Contro desertificazione e deforestazione, perdita di produttività e biodiversità, la gestione sostenibile del suolo che contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici, rappresenta non solo una sfida per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, ma soprattutto un impegno concreto che deve trovare spazio in progetti e investimenti puntuali di PNRR e Pac. Così Cia-Agricoltori Italiani in vista della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, indetta dalle Nazioni Unite nel 1995. Ricostruiamo meglio con un terreno sano”. Il focus della Giornata, dedicato al recupero dei suoli degradati, va letto -secondo Cia, sul campo anche con il portale ciaperilsuolo.it nell’ambito del progetto Soil4Life- come occasione per sviluppare rapidamente le opportune sinergie tra gli attori coinvolti sia nella tutela dell’ambiente e, quindi, in primo luogo di foreste e bacini idrici, che nella produttività dei terreni, salvaguardandone la biodiversità e riducendo gli sprechi. Gli agricoltori, ancora una volta, sono chiamati al senso di responsabilità, sebbene diano da sempre prova di essere i veri custodi della terra, alleati contro la desertificazione. In particolare, proteggere e risanare entro il 2030 gli ecosistemi legati all’acqua, è tra i traguardi dell’Agenda 2030 ONU che concorre a riportare in buono stato di salute la quantità di suolo degradato. Suolo che nel 2020 ha perso 42 mila km di foreste tropicali e in 250 anni, 571 piante in via di estinzione. Per Cia, con l’Italia (per il 21%) e l’intera area del Mediterraneo già a rischio erosione e dissesto, per caratteristiche geologiche e infrastrutture vetuste, l’incalzare di disastri ambientali e fenomeni atmosferici avversi per effetto dei cambiamenti climatici, deve poter far stringere, definitivamente, il ragionamento sull’urgenza di investimenti da dedicare a innovazione e ricerca in agricoltura, ripartendo dalle aree interne, da troppo abbandonate.Dunque, secondo Cia, il PNRR che già prevede l’investimento di centinaia di milioni di euro nel contrasto del degrado del suolo, deve guardare anche al recupero e la ristrutturazione di fabbricati rurali, nei piccoli centri e borghi per frenare lo spopolamento dei territori e il loro impoverimento agricolo, ambientale e paesaggistico, adeguando e sviluppando la rete infrastrutturale fisica e digitale, per agevolare la mobilità e riorganizzare il sistema di gestione territoriale. Inoltre, un contributo significativo, in attesa dell’accordo sulla riforma della Pac, può arrivare proprio dalle sue misure agro-climatico ambientali, favorendo, nello sviluppo rurale, anche servizi eco-sistemici e biodiversità.L’agricoltura -conclude Cia- rinnova anche in occasione di questa Giornata mondiale, il suo impegno a diventare paradigma di un nuovo modello di sviluppo realmente sostenibile e integrato del Paese, salvaguardando il suolo e le foreste per prevenire il dissesto idrogeologico, migliorando la sostenibilità dei processi produttivi.

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