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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 130

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Presentata ‘Agenda salute’, una riforma sostenibile del Ssn

Posted by fidest press agency su venerdì, 10 Maggio 2024

Roma – Fondazione The Bridge, Università degli Studi di Milano e Università degli Studi di Pavia hanno presentato un documento contenente alcune proposte di politiche sanitarie con l’obiettivo di dare il via a una vera riforma della sanità in Italia e dotarsi di un sistema sanitario più equo, partecipato e sostenibile. I temi affrontati riguardano il sistema sanitario integrativo, la ricerca sanitaria e la sperimentazione clinica italiana, la promozione di una medicina preventiva, le professioni sanitarie del futuro e le strategie sanitarie in ottica di transizione energetica. Da qualche anno si è sviluppato un modello di finanziamento sanitario multi-pilastro, evidenziando una crescente ibridazione del Ssn. Purtroppo, tale sviluppo non è stato governato, mentre appare necessario disciplinare il processo sui piani regolatorio e organizzativo, garantendo adeguati monitoraggio e vigilanza. Innanzitutto, c’è bisogno di maggiore trasparenza e il gruppo di lavoro richiede all’Osservatorio nazionale permanente dei fondi sanitari integrativi, istituito nel 2022, di pubblicare i dati della sperimentazione in atto, prima che il modello diventi effettivo nel 2025. Tra le altre proposte, si richiede di ampliare la funzione di finanziamento e rimborsabilità delle prestazioni nei confronti dei soggetti del sistema integrativo collettivo, tutelando gli interessi degli assistiti in una logica di continuità delle cure. Occorre, infine, implementare un modello che perfezioni la raccolta delle informazioni sulle prestazioni sanitarie, pubbliche e private, attraverso il fascicolo sanitario elettronico. Secondo l’analisi di ‘Agenda Salute’, all’Italia ‘servono oculate scelte politiche, organizzative ed economiche’, perché ‘senza interventi la crescita sarebbe del 5%, mentre con azioni normative ‘soft’ si potrebbe arrivare al 15% e salire al 30% con interventi strutturali’. Per promuovere una medicina preventiva bisogna accedere alle informazioni raccolte nelle attività di assistenza clinica e a quelle in possesso del Ssn e Ssr, ma oggi esistono dei gravi ritardi dovuti alla rigidità di applicazione del Gdpr. È importante, allora, sostenere il Disegno di Legge, presentato al Senato nel 2024, che regola la gestione dei dati sanitari con una modalità innovativa (sandbox), mutuata dall’ambito finanziario, che permette di affrontare in un ambiente protetto e sicuro i limiti posti all’utilizzo dei dati sanitari da parte dei Dpo. Affinché si possano adottare logiche predittive adeguatamente affidabili e supportare uno sviluppo coerente delle figure professionali che saranno maggiormente richieste, è necessario prevedere una riforma della formazione specialistica e delle lauree triennali abilitanti e l’istituzione di un tavolo interministeriale che si occupi di monitoraggio e individui i trend formativi utili a breve, medio e lungo termine e li espliciti in offerta formativa universitaria e corsi Ecm. È necessario, quindi, ripensare l’aspetto organizzativo e culturale delle strutture ospedaliere, ad esempio, inserendo gli ospedali negli elenchi delle aziende energivore e gasivore e istituendo un tavolo permanente con i ministeri di competenza (Ambiente, Salute e Semplificazione), le rappresentanze regionali e le associazioni ospedaliere, per semplificare la normativa esistente, prevedendo l’istituzione di un green team aziendale e l’adozione di un piano annuale delle politiche ambientali che promuova l’utilizzo di energie rinnovabili.’La priorità è garantire una sanità di qualità e colmare le disparità territoriali presenti nel nostro Paese. Ciò significa intervenire sull’accessibilità dei servizi sanitari, valorizzando la medicina territoriale e di comunità e l’assistenza a domicilio’. Lo ha detto la presidente di Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, che ha ribadito l’urgenza di ‘riformare il Servizio sanitario nazionale, con servizi adeguati ad affrontare criticità come la frammentazione dell’accesso alle prestazioni, la debolezza dell’integrazione sociosanitaria, le liste d’attesa’. ‘In questa prospettiva- ha proseguito- abbiamo elaborato un documento centrato su cinque temi specifici con diverse proposte di politiche sanitarie da attuare, un’Agenda Salute che chiediamo di sottoscrivere per poter coinvolgere le istituzioni in modo ampio, condiviso e partecipato’. Per Aldo Bruno Giannì, professore Ordinario di Chirurgia Maxillo-Facciale e Presidente Comitato Direzione Facoltà diMedicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano, ‘l’Università di Milano ha deciso di essere tra i promotori di questa iniziativa, che riguarda la proposta di una riformasanitaria equa, sostenibile e partecipata, perché pensiamo che il concetto di Accademia moderno non sia più quello del passato, avulso dal territorio, ma è un’Accademia che deve essere parte attiva di cambiamenti importanti. Abbiamo fornito delle nostre proposte in ambito formativo e sulle competenze delle professioni sanitarie del futuro, in considerazione anche dei grandi cambiamenti in atto nella popolazione, si pensi all’invecchiamento e alle cronicità, ma anche a tutta la tecnologia che cambia il modo di approcciare questi problemi’. ‘L’Accademia, dunque, e in particolare la nostra Università- ha concluso- partecipa attivamente ai processi di trasformazione sanitari che potranno modificare il nostro modo di occuparci di salute’.

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“Un’agenda per l’editoria”

Posted by fidest press agency su domenica, 12 febbraio 2023

Roma mercoledì 22 febbraio alle ore 10:30 a Roma, presso la FIEG (Via Piemonte 64), promosso da Osservatorio TuttiMedia e Fieg, in occasione della presentazione della nuova edizione, la nona, del “Manuale di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione” del Prof. Ruben Razzante, edito da Wolters Kluwer.“Le ultime novità in materia di copyright, responsabilità delle piattaforme web e social, azioni di contrasto alle fake news e valorizzazione dell’informazione di qualità – spiega Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano e alla Lumsa di Roma – confermano l’importanza delle regole per costruire un ecosistema digitale equo, inclusivo e rispettoso delle professionalità degli operatori e dei diritti dei cittadini-utenti. Il Manuale vuol essere una bussola per gli studiosi, gli addetti ai lavori e i decisori istituzionali affinché il rispetto di norme giuridiche e codici deontologici possa contribuire a far crescere l’economia digitale e la cultura della Rete”. “Oggi il nuovo contesto è la cultura digitale, che consente la creazione e la distribuzione istantanea di informazioni senza le garanzie convenzionali di verifica fattuale e scientifica – precisa Derrick de Kerckhove direttore scientifico di TuttiMedia -. La questione della velocità e della non verificabilità richiede un diverso approccio”. “Nello scenario digitale resta comunque la centralità del lavoro giornalistico per garantire un flusso informativo di notizie vere e contestualizzate e dell’impresa editoriale per assicurare una produzione di notizie plurale ed economicamente sostenibile. Conseguentemente – afferma Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg – è necessaria una agenda per l’editoria in grado di governare con regole adeguate la transizione digitale e la valorizzazione dell’informazione di qualità”. Intervengono al dibattito, con l’Autore, Ruben Razzante: Carlo Bartoli – Presidente Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Fabrizio Carotti – Direttore generale FIEG; Diego Ciulli – Head of Government Affairs and Public Policy, Google Italy; Derrick de Kerckhove – Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia/MediaDuemila; Massimo Martinelli – Direttore de Il Messaggero; Andrea Monda – Direttore de L’Osservatore Romano; Franco Siddi – Presidente Osservatorio TuttiMedia. Modera Maria Pia Rossignaud – Vicepresidente Osservatorio TuttiMedia e direttrice Media Duemila.

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Osservatorio Agenda Digitale PoliMi: presentazione della ricerca

Posted by fidest press agency su martedì, 24 gennaio 2023

Milano Martedì 31 Gennaio 2023, ore 10.30 – 13.00 Aula De Carli, Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10. Il nostro paese si trova di fronte ad un momento cruciale per quanto riguarda la trasformazione digitale. Si apre infatti una nuova fase nell’attuazione dell’Agenda Digitale dell’Italia, con risorse mai viste, messe a disposizione dal PNRR. Il DESI comincia a fotografare qualche primo segnale positivo, anche se permangono dei gap con altri Paesi e Regioni europei sul fronte del digitale. Il nuovo governo dovrà gestire un delicato passaggio di consegne dal precedente Governo e assicurare che le ambizioni del PNRR siano tradotte in realtà, portando a termine nei tempi previsti gli interventi di digitalizzazione e accelerando sugli ambiti più critici. Qual è il livello di effettiva attuazione dell’Agenda Digitale in Italia e nelle sue regioni? Quanto si discosta da altre aree d’Europa? Quante risorse sono disponibili per la trasformazione digitale dell’Italia nell’ambito del PNRR e dei fondi strutturali? Qual è la spesa della PA italiana negli ambiti di investimento del PNRR? Come crescerà nei prossimi anni? Quanto vale il mercato di soluzioni digitali alla PA italiana? In quando tempo è assegnata una gara pubblica? A che punto è la trasformazione digitale nei comuni? Che differenze ci sono tra il PNRR italiano e quello degli altri Paesi europei sul fronte del digitale? Queste alcune delle domande a cui risponderà la ricerca dell’Osservatorio Agenda Digitale. La presentazione dei risultati della Ricerca 2022 sarà seguita dalla consegna dei “Premi Agenda Digitale” alle PA, PMI e startup che si sono distinte per progetti di digitalizzazione in ambito pubblico. Sarà possibile partecipare all’evento in presenza o seguire la diretta in streaming http://bit.ly/3D2SNsr

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Biden completa l’agenda di Trump sull’Afghanistan: giusta mossa ma nessun dividendo politico

Posted by fidest press agency su martedì, 14 settembre 2021

By Domenico Maceri. Donald Trump spesso assumeva i suoi collaboratori guardando la Fox News, la rete di televisione conservatrice, scegliendo da coloro che rispecchiavano le sue idee. Il caso del colonnello in pensione Douglas MacGregor è tipico. Nel mese di aprile del 2020, l’allora presidente degli Usa lo vide in televisione e lo invitò alla Casa Bianca dopo avergli sentito dire che gli Stati Uniti dovevano andarsene dall’Afghanistan. Subito dopo essere stato assunto come consigliere al presidente, MacGregor ricevette semplici direzioni in un foglio di carta da Trump ordinandogli che il suo compito era di “Andare via dall’Afghanistan”. Subito dopo il consigliere preparò una pagina di istruzioni che avrebbe fissato il ritiro dei soldati americani per il 12 gennaio 2021, proprio mentre Trump si apprestava ad uscire dalla Casa Bianca, a conclusione delle elezioni del 2020. Trump voleva riportare le truppe a casa al più presto ma poi si accordò con i talebani per il primo maggio del 2021. Questo accordo creò serie apprensioni nei vertici delle forze armate americane. Biden seguì lo stesso percorso tracciato dal predecessore rimandando però la data al 31 agosto.In realtà era stato Trump a seguire la strada tracciata da Biden quando da vicepresidente di Barack Obama aveva raccomandato già dal 2009 di riportare a casa le truppe dall’Afghanistan. Nel suo libro “Promesse da mantenere” Biden reitera i consigli dati a Obama quando scrive che in Afghanistan “altri dieci anni non avrebbero ottenuto” risultati diversi. Obama non seguì il consiglio e nemmeno Trump nei suoi quattro anni da presidente riuscì a finire la guerra. Biden lo ha fatto. Una decisione giusta anche se gli è costata capitale politico a causa del modo affrettatissimo del ritiro, causato dal fatto che i soldati del governo afghano non hanno combattuto i talebani. Il presidente afghano Ashraf Ghani e i soldati al suo comando fecero un accordo coi Talebani che rese molto più rapido il loro controllo del Paese, cogliendo Biden di sorpresa. In effetti, senza il supporto americano il governo afghano si squagliò e il presidente Ghani abbandonò il Paese.Trump non ha riconosciuto che il suo successore alla Casa Bianca ha fatto proprio quello che non era riuscito a lui. Con la sua tipica ipocrisia, l’ex inquilino della Casa Bianca ha dichiarato ai suoi sostenitori che Biden ha “consegnato una grande vittoria a tutti i nemici dell’America” riportando a casa “i grandi soldati dall’Afghanistan”. Anche Mike Pompeo, segretario di Stato nell’amministrazione di Trump, ha criticato l’azione di Biden, dimenticando ovviamente che era stato proprio lui a negoziare il ritiro, fissandolo per il primo maggio. Altri leader di ambedue i partiti hanno dimostrato il disappunto in particolare per le scene caotiche all’aeroporto di Kabul e ovviamente anche per la morte di tredici soldati americani a causa dell’attacco suicida dell’Isis-K.MacGregor, però, l’ex consigliere di Trump, ha lodato il ritiro, asserendo in un’intervista alla Abc che la guerra equivaleva a “un’enorme perdita di tempo, soldi, risorse e vite umane”, concludendo che Biden ha avuto completamente ragione. Gli americani sono d’accordo secondo parecchi sondaggi anche se molto meno sul metodo del ritiro. Secondo il Pew Research Center, un think tank non partisan con sede a Washington D. C., il 54 percento degli americani approva il ritiro delle truppe ma solo il 42 percento sostiene che Biden abbia gestito bene la situazione. L’indice di gradimento di Biden è sceso e adesso il 44 percento approva il suo operato, 7 punti in meno degli ultimi sondaggi. Un recentissimo sondaggio della Cnn, però, ci informa che Biden riceve il 52 percento di approvazione, molto meglio del 37 percento di Trump a questo punto della sua presidenza.Nel suo discorso alla nazione Biden ha spiegato le ragioni del ritorno delle truppe citando il successo straordinario delle evacuazioni (125 mila fra americani e afghani che avevano assistito le truppe). Ha anche asserito che non voleva essere il quarto presidente a rimandare al suo successore la patata bollente e che gli Stati Uniti non possono “costruire nazioni”. Ha anche reiterato i costi che secondo uno studio della Brown University hanno raggiunto più di 6 mila miliardi di dollari e hanno causato la morte di 7 mila americani.Gli americani dunque hanno ripetuto quello fatto dai britannici i quali invasero l’Afghanistan per ben tre volte, poi i sovietici, e infine gli americani, arrivando alla conclusione che il Paese del Sudest asiatico è veramente “un cimitero di imperi”. Nei venti anni di presenza americana in Afghanistan il governo locale non è riuscito a controllare i talebani anche se bisogna ammettere che progressi sociali sono avvenuti, specialmente nelle grosse città e nella capitale Kabul. Con il ritorno al potere dei talebani e il loro annuncio del recentissimo governo provvisorio la situazione delle donne diviene preoccupante anche se molto è cambiato in venti anni.Anche Biden dovrebbe preoccuparsi. Il ritiro delle truppe dall’Afghanistan gli è costato politicamente. Verrà dimenticato alla luce delle prossime elezioni di midterm del 2022 e quelle presidenziali del 2024. Agli americani importa la politica estera ma viene messa in secondo luogo alle questioni domestiche. Anche qui l’ultimo mese non promette bene per Biden. La pandemia, che era sotto controllo, ha ripreso gli aumenti dei casi positivi soprattutto dovuti alla variante Delta. Inoltre ci sono anche da affrontare i danni causati dagli uragani nel Sud del Paese, gli incendi nell’Ovest, e l’economia. Il numero dei posti di lavoro creati nei primi mesi dell’amministrazione di Biden era promettente ma nel mese di agosto solo 235 mila posti di lavoro sono stati creati invece dei 725 mila che gli economisti si aspettavano.Nonostante tutto, però, Biden in futuro sarà riconosciuto come il presidente che mise fine ad una guerra iniziata da George W. Bush con ragioni molto dubbie. Questo conflitto è stato poi seguito da quello in Iraq, con la scusa delle armi di distruzione massiva possedute da Saddam Hussein che difatti non esistevano. L’attuale inquilino della Casa Bianca avrebbe però potuto anche insistere sull’insostenibilità delle spese militari non solo in Afghanistan ma in altre parti del mondo. Considerando il fatto che il 53 percento del bilancio Usa viene speso per la difesa, con approvazione bipartisan, difficile capire come non pochi politici americani continuino a dire che non ci sono fondi per le spese domestiche. Trump, nonostante tutti i suoi difetti, aveva intuito quest’idea ma non fece nulla al riguardo, eccetto strillare agli alleati, minacciandoli che dovevano pagare di più per la loro difesa. Biden ha perso un’opportunità per tracciare una rivalutazione delle spese militari totali. Dopotutto, però, Biden è un centrista, che quando si tratta di spendere per la difesa non si tirava e continua a non tirarsi mai indietro. Quanto tempo si potranno sostenere soldati americani sparsi in 150 Paesi del mondo? Non se ne parla perché potrebbe aumentare i sospetti che l’impero americano stia per finire? Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.

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La Pietra (FdI): Mettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica nazionale

Posted by fidest press agency su lunedì, 7 giugno 2021

“Nei confronti della nostra agricoltura da Enrico Letta c’è un evidente atteggiamento snob tipico della sinistra, che ritiene che i campi italiani siano ancora come le piantagioni di cotone del Sud America dell’Ottocento. In Italia non si coltiva cotone, ma eccellenze. Soltanto una mancanza di conoscenza del settore o, molto probabilmente, un atteggiamento buonista sull’immigrazione può portare a dire che nei nostri campi dobbiamo aumentare gli immigrati. E questo non tanto perché l’agricoltura ne ha bisogno, ma piuttosto perché questa sinistra non è in grado di gestire il fenomeno dell’immigrazione. La nostra agricoltura è fatta in maggior parte da aziende specializzate, dove innovazione e sviluppo vanno di pari passo, dove c’è bisogno di specializzazione e non di bassa manovalanza. Da sempre i nostri agricoltori si sono avvalsi di manodopera straniera, ma sempre specializzata ed è per questo che le associazioni durante la stagione dei raccolti dell’anno scorso chiedevano l’apertura dei corridoi verdi e non certo la sanatoria del ministro Bellanova che, peraltro, si è dimostrata un vero flop. Il vero problema non è la mancanza di giovani, peraltro costretti loro ad emigrare per trovare un posto di lavoro, ma piuttosto la mancanza di redditività degli agricoltori che vedono il loro prodotto pagato spesso al di sotto dei costi di produzione, mentre sui banchi al consumatore i prezzi sono 10 volte superiori. Occorrono politiche di sviluppo, come un piano nazionale per la meccanizzazione che permetta un rinnovamento dei macchinari in agricoltura. Maggiori risorse e incentivi, con regole chiare per le filiere e i distretti che diano maggior valore ai prodotti. In sostanza, l’agricoltura deve essere al centro dell’agenda politica nazionale e non certo la cenerentola dell’economia”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura.

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L’UE propone una nuova Agenda per il Mediterraneo

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 febbraio 2021

Per rilanciare e rafforzare il partenariato strategico fra l’Unione europea e i suoi partner del vicinato meridionale, la Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno adottato oggi una comunicazione congiunta che propone un’ambiziosa e innovativa nuova Agenda per il Mediterranee. La nuova Agenda si basa sul convincimento che, lavorando insieme, e in uno spirito di partenariato, le sfide comuni possano trasformarsi in opportunità di interesse reciproco per l’UE e il vicinato meridionale. L’Agenda include un apposito piano di investimenti economici per stimolare la ripresa socioeconomica a lungo termine nel vicinato meridionale. Nell’ambito del nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale dell’UE (NDICI), per il periodo 2021-2027 verrebbero assegnati fino a 7 miliardi di € per l’attuazione dell’Agenda, importo che potrebbe mobilitare fino a 30 miliardi di € di investimenti privati e pubblici nella regione nei prossimi dieci anni.

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Speciale sanità. L’agenda Draghi

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 febbraio 2021

Dopo la “convenzione dei tamponi” del 2020 sarebbe già pronta una prima bozza di “convenzione dei vaccini anti-Covid 19” per i medici di famiglia. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, con il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il Commissario straordinario al Covid-19, Domenico Arcuri, ha incontrato le rappresentanze dei medici di medicina generale (non c’erano specialisti o pediatri): circa 60 mila unità potenziali da impiegare, contando medici di guardia servizi e 118, che avranno un ruolo fondamentale nella campagna aggiungendosi al drappello di 15 mila tra medici ed infermieri mobilitati dal bando nazionale del Commissario Arcuri e dai bandi regionali. Dalla riunione è uscita una bozza di protocollo quadro nazionale che è attualmente all’esame dei sindacati di categoria. Una volta approvato, l’accordo firmato andrebbe poi portato nelle varie regioni dove funzionerebbe da “addendum” agli accordi già siglati (come in Lombardia, Piemonte, Lazio) o farebbe da ossatura a nuove intese.”Angelo Testa, presidente Snami, protagonista al tavolo virtuale insieme ai suoi colleghi di Fimmg, Smi, Intesa sindacale (sigla che a sua volta comprende Cisl, Cgil, Simet, Sumai), che tutte le sigle hanno dato una disponibilità di massima al coinvolgimento dei medici di medicina generale nel piano vaccinale, ovviamente a certe condizioni. «Ci è stato detto che il nostro apporto è importante per il paese, e siamo d’accordo. Ci sono dei temi da affrontare comunque. Intanto, per quanto riguarda la retribuzione, più del “quantum” sarebbe per noi interessante sapere che cosa si deve e si può fare a fronte del compenso, e dove. Ad esempio, abbiamo ribadito che nei nostri studi non si può conservare il vaccino Pfizer, e dovremmo alla fine utilizzare l’AstraZeneca che però al momento non offre abbastanza dati di efficacia sulla popolazione oltre i 55 anni». Il piano dovrebbe contenere l’indicazione di chi vaccinare, tra i destinatari probabili nella fascia sotto i 55 anni, secondo illazioni che fin qui non ci sono state confermate anche perché sul punto nella controparte si discute tuttora, ci sarebbe il personale della scuola e della pubblica amministrazione.Testa si sofferma poi sul nodo dei locali, «la somministrazione non può essere fatta negli studi dei medici di famiglia posti in condomìni. Meglio i centri adibiti dalle Asl, con un’organizzazione amministrativa alle spalle. Per vaccinare ci vogliono pochi secondi, ma la permanenza dei pazienti nei locali sarebbe comunque prolungata da operazioni quali la raccolta del consenso informato, il cambio fiala tra due dosi, i 10 minuti che ci vogliono per vedere se si è verificato un eventuale effetto collaterale, e soprattutto la registrazione della vaccinazione nei portali delle Asl, indispensabile perché offre il polso dell’andamento della campagna vaccinale in tempo reale. In terzo luogo, si deve ipotizzare l’impatto della campagna sul lavoro quotidiano del medico di famiglia, che si stacca per vaccinare ma in quelle due tre ore le chiamate degli altri pazienti arrivano. In generale, bisogna quantificare la disponibilità reale di medici e di personale, oltre che dei locali: in una medicina di gruppo è più semplice, ma se a vaccinare un medico single non deve trovarsi di fronte limitazioni. Oggi sono tanti i medici single e tante sono le medicine che non possono contare su livelli di personale anche infermieristico adeguati perché le regioni hanno esaurito le disponibilità per gli incentivi, legate a tetti che rappresentano un “confine” tra realtà più e meno organizzate anche nell’ambito della stessa Asl. Infine -afferma il presidente Snami- più che chi fa il vaccino è importante che i vaccini siano disponibili in quantità adeguate e che siano utilizzati prontamente. Quello è il punto di svolta. E noi siamo qui». By Mauro Miserendino fonte Doctor33

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Agenda digitale e fondi europei disponibili

Posted by fidest press agency su lunedì, 21 dicembre 2020

L’Italia si è dotata di strategie coerenti per la trasformazione digitale e il Covid19 ha intensificato gli interventi per recuperare i gap storici. Con 50 milioni di italiani presenti in ANPR, 150 milioni di pagamenti gestiti tramite pagoPA, 170 milioni di fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione (PA), quasi 13 milioni di credenziali SPID e 18 milioni di CIE rilasciate, 8 milioni di download dell’App IO e 10 di Immuni, il Paese ha ormai posto solide basi per un proprio “sistema operativo” digitale. Eppure, siamo entrati nella crisi legata al Covid19 ancora al quart’ultimo posto in Europa per livello di digitalizzazione (25°su 28), con sensibili differenze tra Nord e Sud del Paese: secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) regionale elaborato dall’Osservatorio Agenda Digitale, Lombardia, Lazio e Provincia di Trento sono le regioni più “digitali”, mentre in coda ci sono Sicilia, Molise e Calabria. Il digitale ha sostenuto l’Italia durante il lockdown ed è ormai considerato irrinunciabile per la ripresa. La PA è stata fondamentale nella gestione dell’emergenza e avrà un ruolo cruciale nei prossimi mesi per l’attuazione dell’agenda digitale, prima di tutto per la gestione dell’ingente mole di risorse europee disponibili: per i prossimi sette anni di programmazione europea l’Italia potrà contare su oltre 100 miliardi di euro per l’attuazione dell’agenda digitale, più le risorse che riusciremo ad attrarre da fondi diretti di investimento. Nella programmazione 2014-2020, siamo stati il primo Paese per fondi strutturali disponibili per l’attuazione dell’agenda digitale – 3,6 miliardi di euro – spendendone effettivamente solo il 34,5%. Senza una PA capace di innovare sé stessa, rischiamo di vanificare grandi opportunità per la ripresa. Una buona parte delle risorse viene dall’Europa. Nella programmazione europea 2014-2020, l’Italia è il Paese che ha ricevuto i maggiori fondi strutturali per l’agenda digitale, 3,6 miliardi di euro, contro una media di 765 milioni, per i due obiettivi tematici inerenti all’attuazione dell’agenda digitale, l’OT2, “migliorare l’accesso alle tecnologie digitali” (2,4 miliardi) e l’OT11, per l’aumento della capacità amministrativa delle PA (1,2 miliardi). In linea con la media europea, però, il nostro Paese ha speso solo il 35% dei fondi OT2 ed OT11 stanziati a fine 2020. Il 57% delle risorse è gestito dalle regioni: solo Puglia (81%), Valle d’Aosta (68%) e Lazio (58%) ne hanno speso più del 50%, mentre quella che ha ottenuto (373 milioni) e speso (162) la maggior parte dei fondi è la Sicilia.

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Consumer protection: Committee welcomes New Consumer Agenda

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 novembre 2020

Bruxelles.The Internal Market and Consumer Protection Committee is set to discuss the New Consumer Agenda next week. Committee Chair welcomes the long-awaited proposal for EU consumer policy.Consumers need to play a central role in the digital transition. They must have the same rights online and offline. I welcome the wide range of measures announced by the Commission, from addressing platform liability for goods and services on their marketplaces to redefining product safety when it comes to artificial intelligence and data protection.The success of the European Green Deal relies on European consumers: new sustainability requirements for all products on the market, greater reparability and longevity, as well as better labelling will enable sustainable choices.Finally, it is crucial that consumers do not bear the burden of the pandemic. In such extraordinary circumstances, it is vital that consumers are protected, be it from scams, travel-related issues, or having their financial vulnerabilities exploited.I look forward to next week’s discussion with Commissioner Reynders in the Internal Market and Consumer Protection Committee.” The committee will hold an extraordinary meeting next Thursday, 19 November at 17.00 where Commissioner for Justice Didier Reynders will present the EU’s plans for consumer policy until 2025.

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Parlamento europeo: Agenda – Settimana 13 – 19 luglio 2020

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 luglio 2020

Bruxelles Settimana 13 – 19 luglio 2020 Riunioni di Commissione.Consiglio europeo/Recovery Plan. Venerdì il presidente del Parlamento europeo David Sassoli si rivolgerà ai capi di Stato e di governo al vertice dell’UE per illustrare la posizione del Parlamento sul Recovery Plan europeo e sul bilancio a lungo termine, seguirà una conferenza stampa. Il gruppo di contatto del Parlamento europeo sul Quadro Finanziario Pluriennale e sulle risorse proprie si riunirà martedì, prima del Consiglio.
Polonia/Stato di diritto. La Commissione Libertà civili voterà una relazione per fare il punto sulla proposta della Commissione europea ai sensi dell’articolo 7 del trattato sull’UE, in cui l’esecutivo di Bruxelles chiede al Consiglio di esaminare la situazione dello stato di diritto in Polonia. La bozza del testo fa riferimento alle preoccupazioni relative al sistema legislativo ed elettorale della Polonia, all’indipendenza giudiziaria e alla situazione dei diritti fondamentali, nonché alla mancanza di progressi nel far fronte alla situazione da parte degli Stati membri. Nella bozza di relazione si chiede inoltre un’azione immediata, comprese le misure di bilancio e l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio permanente (martedì e giovedì).
Carenza di medicinali nell’UE. Martedì la Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare voterà su una risoluzione che si occupa delle cause profonde della carenza di medicinali e della necessità di una maggiore risposta dell’UE per affrontare la questione. I deputati si concentreranno sul ritorno all’indipendenza dell’UE nel settore sanitario, che deve essere ottenuto riducendo la sua dipendenza dalle apparecchiature e attrezzature importate da paesi extra UE e intensificando l’azione europea per coordinare e integrare meglio le politiche sanitarie nazionali.
Presidenza tedesca. I ministri tedeschi continueranno a spiegare le priorità della Presidenza di turno dell’UE alle Commissioni parlamentari, in una seconda tornata di riunioni. La Germania manterrà la Presidenza del Consiglio fino alla fine del 2020 (lunedì, mercoledì e giovedì).
Indagine sulla risposta dell’UE al COVID-19 e recovery plans. Martedì pomeriggio sarà pubblicata la prima serie di risultati di un nuovo sondaggio commissionata dal Parlamento. Il ruolo dell’UE nella lotta contro la pandemia, la solidarietà tra gli Stati membri e la ripresa economica sono alcune delle questioni affrontate dagli intervistati.
Webinar per i media sul Next Generation EU. La direzione dei media del Parlamento europeo ha organizzato un seminario online per i giornalisti su “Next Generation EU e Quadro Finanziario Pluriennale: la posta in gioco”. Saranno presentati in anteprima i risultati di un nuovo sondaggio sull’opinione pubblica nei 27 Stati membri; i giornalisti potranno inoltre discutere con gli eurodeputati della squadra negoziale del PE sul pacchetto di misure dell’UE (martedì mattina).
Lunedì il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, terrà una videoconferenza con il sindaco di Strasburgo Jeanne Barseghian e un incontro con il primo ministro del Montenegro Duško Marković.
Mercoledì Sassoli sarà a Madrid, per incontrare Meritxell Batet, la Presidente del Congresso dei deputati, a cui seguirà probabilmente un punto stampa (TBC).Giovedì Sassoli avrà un breve incontro con la Presidente della Camera dei deputati spagnola Pilar Llop e con il vice premier e ministro dei Diritti Sociali e Agenda 2030, Pablo Iglesias.Sempre giovedì, il Presidente parteciperà alla cerimonia di Stato in memoria delle vittime del COVID-19.

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Agenda Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su sabato, 25 gennaio 2020

Bruxelles Settimana 27 gennaio – 2 febbraio 2020 Sessione plenaria e riunioni delle commissioni parlamentari.
Brexit. Il Parlamento dovrà votare l’accordo di recesso del Regno Unito dall’UE mercoledì alle 18:00 in Aula. Per entrare in vigore, qualsiasi accordo di recesso tra l’UE e il Regno Unito deve essere approvato dagli eurodeputati a maggioranza semplice dei voti espressi.
Programma di lavoro della Commissione per il 2020. Il Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, alla presenza del Collegio dei commissari, presenterà il programma di lavoro dell’esecutivo europeo per il prossimo anno. Seguirà un dibattito con i deputati. (Giovedi)
Giornata internazionale della Memoria. Il Parlamento organizzerà una cerimonia per commemorare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta 75 anni fa. Liliana Segre, senatrice italiana a vita e sopravvissuta all’Olocausto, terrà un discorso durante la cerimonia. (Mercoledì)
Caricabatterie universali. Gli eurodeputati voteranno su una risoluzione che chiede un’azione per rendere i caricabatterie universali una realtà per i consumatori e ridurre i rifiuti elettronici. Si stima che i caricabatterie usati generino più di 51.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno. (Giovedì)
Migrazione. L’urgente situazione umanitaria nelle isole greche, in particolare dei bambini, sarà discussa con il Consiglio e la Commissione. I deputati potrebbero chiedere misure urgenti per garantire la protezione, il reinsediamento e il ricongiungimento familiare delle persone colpite. (Mercoledì)
Divario retributivo tra donne e uomini. I deputati si esprimeranno sulla iniziativa annunciata dalla Commissione per colmare il divario retributivo tra donne e uomini, comprese misure giuridicamente vincolanti in materia di trasparenza salariale. La risoluzione riassumerà inoltre un dibattito svoltosi in sessione plenaria a gennaio. (Giovedì)
Balcani occidentali. I relatori dei parlamenti di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia, nonché il Presidente del Parlamento croato, si incontreranno per discutere delle prospettive per i Balcani occidentali. Il vertice è organizzato con il patrocinio del presidente Sassoli, in collaborazione con la commissione per gli Affari esteri e la delegazione del Parlamento europeo per le Relazioni con i Balcani occidentali. (Martedì)
Ridistribuzione dei seggi nell’EP. A partire dal 1° febbraio, il numero di deputati e la distribuzione dei seggi in Parlamento cambieranno in seguito all’uscita del Regno Unito dall’UE. Dei 73 seggi del Regno Unito, 27 saranno ridistribuiti tra gli Stati membri, mentre i restanti 46 saranno riservati a possibili allargamenti.
Conferenza dei presidenti. Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli presiederà una Conferenza dei presidenti straordinaria alle 10 di martedì, durante la quale Ursula von der Leyen presenterà il programma di lavoro dell’esecutivo europeo ai leader dei gruppi politici.
Agenda del Presidente. Lunedì il Presidente Sassoli incontrerà il direttore esecutivo dell’UNICEF Henrietta Ford e l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi. Martedì terrà colloqui con il primo ministro maltese Robert Abela e il Presidente della Federalimentare Ivano Vacondio. Aprirà anche il vertice parlamentare con i Balcani occidentali e ospiterà un ricevimento di inizio anno. Mercoledì incontrerà il Presidente della Fondazione Anna Lindh, Elisabeth Guigou, prenderà parte alla cerimonia di commemorazione dell’Olocausto e alla cerimonia di saluto ai deputati britannici. Giovedì si terranno colloqui con il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e il Presidente Ursula von der Leyen a Bazoches, per discutere i preparativi per la prossima conferenza sul futuro dell’UE.
Conferenza stampa. Il servizio stampa del Parlamento organizzerà un briefing sulle attività della settimana alle 11 di lunedì nella sala stampa Anna Politkovskaya a Bruxelles.

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Agenda della settimana del Parlamento Europeo

Posted by fidest press agency su domenica, 10 novembre 2019

Bruxelles. 11 – 17 novembre 2019. Audizioni dei commissari designati, sessione plenaria e riunioni delle commissioni. Diritti dei minori. Alla vigilia del trentesimo anniversario della firma della Convezione sui diritti dell’infanzia, il 20 novembre, i deputati discuteranno dei progressi fatti durante gli ultimi trent’anni e lanceranno una riflessione sulle nuove sfide che i minori e i giovani si trovano ad affrontare. Una risoluzione sarà posta in votazione nella sessione plenaria di fine novembre (mercoledì).
Plenaria:
Caduta del Muro di Berlino. Durante una seduta speciale della sessione plenaria, il Parlamento celebrerà il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre 1989. Interverranno il Presidente David Sassoli e il Presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble (mercoledì).
Educazione sessuale in Polonia. Il Parlamento sarà chiamato a votare una risoluzione sulla criminalizzazione dell’educazione sessuale in Polonia. Durante l’ultima sessione plenaria, molti deputati hanno sollevato dubbi sulla proposta di legge polacca, invitando il governo a cambiarla o a ritirarla (giovedì).
Migranti. I parlamentari discuteranno della situazione degli hotspot situati sulle isole greche e in Bosnia Erzegovina con la Commissione europea e con la presidenza Finlandese del Consiglio europeo (giovedì).
Aiuto agli ex dipendenti di Carrefour in Belgio. I deputati si preparano a varare un aiuto di 1,6 milioni di euro per 400 ex dipendenti di Carrefour Belgio che hanno perso il loro posto di lavoro a causa dell’aumento degli acquisti effettuati via internet. Il fondo li sosterrà nella ricerca di un nuovo lavoro attraverso percorsi di orientamento e di formazione (giovedì).
Diritti dei minori. Alla vigilia del trentesimo anniversario della firma della Convezione sui diritti dell’infanzia, il 20 novembre, i deputati discuteranno dei progressi fatti durante gli ultimi trent’anni e lanceranno una riflessione sulle nuove sfide che i minori e i giovani si trovano ad affrontare. Una risoluzione sarà posta in votazione nella sessione plenaria di fine novembre (mercoledì).
Attività di perforazione in Turchia. I parlamentari discuteranno gli sviluppi e della crisi in atto fra i paesi dell’area del Mediterraneo dell’est a seguito delle attività di perforazione avviate dalla Turchia nelle acque sottoposte all’uso economico esclusivo di Cipro (mercoledì).
Commissioni parlamentari
Bilancio europeo 2020. I parlamentari ed i governi nazionali continueranno le trattative sul bilancio europeo per il 2020. Il Parlamento chiede maggiori investimenti sul cambiamento climatico, lo Youth Employment Initiative e l’Erasmus+, oltre a misure di supporto alle PMI, alla ricerca e digitalizzazione, alle politiche migratorie ed alla politica estera, inclusa la cooperazione allo sviluppo e gli aiuti umanitari (tutta la settimana).
Agenda del Presidente. Giovedì il Presidente David Sassoli incontrerà i commissari designati Olivér Várhelyi e Thierry Breton. Mercoledì la commissaria Julia King, Wolfgang Schäuble, Presidente del Bundestag tedesco e Giuseppe Provenzano, Ministro italiano per il Mezzogiorno. Inoltre, parteciperà alla celebrazione del trentennale della Rivoluzione di Velluto. Giovedì, il Presidente incontrerà il commissario designato Janez Lenarcic.
Seminario stampa sulle priorità del Parlamento. Il servizio stampa del Parlamento europeo organizza un seminario per giornalisti degli Stati membri dal titolo “Una nuova agenda politica per l’Europa: le priorità per i capigruppo del Parlamento Europeo”, con la presenza del Presidente Sassoli e dei leader dei diversi gruppi politici (Mercoledì e Giovedì).
Briefing pre-sessione. Il servizio stampa del Parlamento europeo organizza, lunedì alle 10:00, un briefing sulle attività della settimana (sala Anna Politkovskaya, press centre Bruxelles).

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Al primo posto dell’agenda del nuovo governo le misure in favore degli asili nido

Posted by fidest press agency su giovedì, 12 settembre 2019

Si tratta dell’impegno a eliminare le disuguaglianze che si formano già nei primissimi anni di vita, accogliendo l’appello che abbiamo lanciato per un piano di interventi immediato in favore della prima infanzia”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttirce dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.In Italia, come segnalato da Save the Children nel rapporto “Il miglior inizio” lanciato sabato scorso, solo 1 bambino su 10 può accedere a un asilo nido pubblico, con picchi negativi che si registrano in regioni come Calabria e Campania, dove la copertura è pressoché assente e, rispettivamente, solo il 2,6% e il 3,6% dei bambini frequenta un nido pubblico. Uno scenario in cui le ripercussioni negative riguardano soprattutto i minori provenienti da famiglie economicamente svantaggiate e che hanno dunque maggiori difficoltà nell’accedere alla rete degli asili privati non convenzionati.
“L’indagine pilota svolta da Save the Children mostra inoltre come le diseguaglianze educative che possono avere sui bambini un impatto di lunga durata si manifestino molto prima dell’accesso alla scuola dell’obbligo. La povertà educativa va dunque combattuta a partire dai primi anni di vita, attraverso solide politiche di sostegno alla prima infanzia e alla genitorialità, oggi assolutamente carenti nel nostro Paese, evitando che siano proprio i bambini delle famiglie più povere a rimanere esclusi dalle opportunità educative di qualità. Ci auguriamo pertanto che questo punto d’azione del nuovo governo possa trovare immediata attuazione”, ha concluso Raffaela Milano.

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Agenda settimanale del Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su domenica, 8 settembre 2019

Bruxelles. Settimana 9 – 15 settembre 2019. Riunioni delle commissioni e dei gruppi politici, Bruxelles
Brexit. Il presidente del Parlamento europeo ed i leader dei gruppi politici, riuniti nella Conferenza dei presidenti, discuteranno con il capo negoziatore europeo Michel Barnier lo stato di avanzamento del processo del Brexit (giovedì).
Sostituzione di due commissari. La Conferenza dei presidenti di commissione, composta dai presidenti delle commissioni del Parlamento europeo, terrà uno scambio di opinioni con i commissari designati rumeni ed estoni, che sono stati proposti per unirsi alla Commissione uscente Juncker per il resto del suo mandato (mercoledì).
Preparazione plenaria. I gruppi politici si prepareranno per la sessione del 16-19 settembre a Strasburgo, dove i deputati discuteranno la proposta del Consiglio per il bilancio dell’UE per il 2020 e voteranno sull’opportunità di raccomandare Christine Lagarde come nuovo Presidente della Banca centrale europea (BCE). Gli eurodeputati si esprimeranno anche sulla mobilitazione di 293,5 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell’UE per le calamità naturali registrate in Italia, Romania e Austria. I gruppi politici elaboreranno anche le loro domande scritte ai commissari designati, in vista delle audizioni parlamentari.
Agenda del presidente. Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli incontrerà lunedì il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell, martedì il segretario generale UEFA Theodore Theodoridis e Maurizio Landini, segretario generale della CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro).
Briefing stampa pre-sessione. Il servizio stampa del Parlamento europeo terrà un briefing con i portavoce dei gruppi politici alle 11.00 di venerdì (sala Anna Politkovskaya, centro stampa, Bruxelles).

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World Jewish Congress demands UN Human Rights Council remove anti-Israel Item 7 from its agenda

Posted by fidest press agency su martedì, 19 marzo 2019

Geneva – The World Jewish Congress has renewed its calls on the United Nations Human Rights Council (UNHRC) to remove once and for all Agenda Item 7 targeting Israel, the only permanent item on the Council’s agenda against a particular country. The UNHRC is meeting now in Geneva for its 40th session.
During a debate on Item 7 on Monday, the Special Rapporteur on the Palestinian Territories and a Commission of Inquiry accused Israel of perpetuating human rights abuses in those territories. The United States has withdrawn from the Council over its ongoing bias.
“The UNHRC has again shown its blatant discrimination and double standards, spending approximately eight critical hours of debate scapegoating Israel rather than taking the opportunity to expose the accountability of the Palestinian leadership for the deterioration of human rights in the territories under their control,” said WJC CEO and Executive Vice President Robert Singer. “This one-sided approach will only contribute to the exacerbation of Palestinian suffering, as it absolves both Hamas and the Palestinian Authority of any wrong-doing, placing the blame erroneously and detrimentally on the State of Israel.”“Item 7 is only part of the problem at this Council. Later this week, member states will debate five egregious resolutions against Israel that fully ignore the realities and complexities on the ground in the region. They attack Israel and demand accountability without even a single mention of Hamas, the rulers of the Gaza Strip which indiscriminately uses civilians, including women and children, as human shields, and which routinely impose violence and stifling restrictions against its own people,” Singer said. “The UNHRC has become nothing more than a theater of the absurd. The World Jewish Congress will continue to speak out against this Council as long as the bias against Israel remains. We look forward to the day when the UN Human Rights Council resumes its focus on protecting human rights worldwide.”
In Geneva, WJC Jewish Diplomat Philippe Assouline spoke on the UNHRC floor against the Commission of Inquiry’s report accusing Israel of crimes against humanity in Gaza, calling it a “a flagrant disregard for the facts and basic decency” and a “manipulative lie.”
“Hamas’ march was a propaganda exercise to create heartbreaking images with which to abuse western compassion and indict Israel. Hamas understands well that their jihadi aggression will be eagerly supported by this body if enough children are killed for the cameras,” Assouline said. The report disregards the fact that the sole aim of the so-called March of Return last spring was to incite Palestinian civilians against their Israeli neighbors and ignores that Hamas “carefully planned this violence and ensured that children and civilians would take part – busing them in and encouraging them to attack border guards,” Assouline said.“Hamas is reported to have shot its own citizens last week for protesting the price of food. The Report would have us believe this government – a terrorist group known for targeting children and murdering dissidents — had no active hand in masses of its people violently storming an international border far from their homes, to murder families living peacefully beyond it,” Assouline added.Furthermore, the report “castigates Israel as an occupying power –revealing the anti-Israel psychosis that animates it. Gaza has been under Palestinian rule since 1994 and Israel completely vacated the territory in 2005! What a reward this report is for that brave step,” said Assouline. Assouline concluded: “This report is not merely irresponsible and embarrassing, it is dishonest. It is a blank check to terrorist groups. And its abject unfairness is why Israelis have no absolutely zero trust to the UN.”

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Parlamento europeo: Riunioni commissioni e gruppi politici

Posted by fidest press agency su domenica, 17 marzo 2019

Bruxelles. Settimana 18 – 24 marzo 2019. Terrorismo online. La Commissione LIBE per le libertà civili voterà una proposta legislativa volta ad obbligare i provider di Internet a rimuovere contenuti di carattere terroristico, o a disabilitarne l’accesso, entro un’ora dalla notifica di un ordine delle autorità competenti. In caso di mancata ottemperanza dell’ordine, la proposta prevede sanzioni fino al 4% del fatturato globale dei provider (giovedì).
Ungheria/Stato di diritto. I deputati della Commissione LIBE per le libertà civili valuteranno la situazione dello stato di diritto in Ungheria in un dibattito con il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e con la presidenza rumena. In questo quadro verranno analizzati i progressi compiuti dal Consiglio nell’esaminare la richiesta del Parlamento di stabilire, in conformità con l’articolo 7 del Trattato, se l’Ungheria rischi di violare o meno i valori fondanti dell’UE. (Giovedi).
Migrazione/ONG nel Mediterraneo. Le ONG finaliste del Premio Sakharov 2018, impegnate in operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo che ora vengono impedite, discuteranno l’argomento con i deputati della Commissione LIBE per le libertà civili e della Commissione AFET per affari esteri e della sottocommissione DROI sui diritti umani (lunedì).
Conferenza “OCEANS-Il futuro del pianeta blu”. L’evento, ospitato dal Presidente Antonio Tajani, riunirà politici ed esperti chiamati ad affrontare il tema del futuro degli oceani. Tra i panel, dibattiti sulla governance globale degli oceani, sull’economia blu sostenibile e sui mari ed oceani sani e puliti (martedì).
Preparativi della plenaria. I gruppi politici si prepareranno per la sessione plenaria del 25-28 marzo. A Strasburgo i deputati voteranno la nuova normativa UE sul copyright, quella sulle materie plastiche monouso, sulla qualità dell’acqua potabile e sulle emissioni di CO2 per le autovetture nuove. In agenda anche le norme sul mercato interno dell’elettricità, quelle sulla pubblicazione dei tempi di guida e di riposo dei conducenti e il voto sull’eliminazione del cambio orario tra l’estate e l’inverno. Il Parlamento voterà anche le raccomandazioni finali della Commissione speciale sui reati finanziari, l’evasione e l’elusione fiscale (TAX3).
Agenda del Presidente. Mercoledì il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani terrà un discorso alla Creative Week 2019 e il discorso di apertura all’evento World Down Syndrome Day 2019. Giovedì il Presidente Tajani parteciperà al Consiglio europeo a Bruxelles (conferenza stampa a seguire).
Briefing stampa pre-sessione. Il servizio stampa del Parlamento europeo terrà una conferenza stampa con i portavoce dei gruppi politici alle 11.00 di venerdì (sala Anna Politkovskaya, Bruxelles).

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Fi360 Announces Agenda and Keynotes for 2019 Annual Conference

Posted by fidest press agency su sabato, 2 febbraio 2019

Fi360, the nation’s leading provider of fiduciary-related education and technology, unveiled the agenda and keynotes for its 2019 annual conference, which will take place April 3-5, 2019, in Nashville, Tenn., at the Omni Nashville Hotel.Fi360 is celebrating a landmark 20 years of fiduciary excellence. For the last 15 years, the Fi360 Conference has established itself as a leading destination for investment professionals looking to advance their fiduciary knowledge. The event gives more than 750 attendees from around the world the opportunity to participate in compelling fiduciary-focused workshops and discussions and learn from the industry’s best and brightest. Highlights from this year’s agenda include:A keynote from Liz Ann Sonders, Senior Vice President and Chief Investment Strategist at Charles Schwab, at the kickoff of the event. Ms. Sonders will detail the firm’s U.S. financial markets outlook and what’s moving the markets, as well as what fiduciary-focused advisors need to monitor in the current environment.
Author Tara Westover will give the second keynote, discussing her critically acclaimed memoir, “Educated,” which spent 32 weeks on The New York Times best-seller. Ms. Westover will share her inspiring story of overcoming adversity to achieve a formal education and how it led to personal and professional success.
35 unique educational sessions taught by prominent industry influencers and covering a range of topics, including tips for working with charitable boards, an introduction to ABLE accounts and special-needs planning, advisor branding and messaging to foster trust with clients and ways to reinvigorate 401(k) plans. Featured speakers include Michael Kitces, Fred Reish, Rebecca Hourihan, Bonnie Sewell, Shelby George, Sheri Fitts and others.

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Agenda Parlamento Europeo

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 luglio 2018

Bruxelles Delegazioni Sicurezza e migrazioni/Niger. Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si recherà in Niger per rafforzare i legami politici e affrontare le sfide condivise con il paese africano, come la sicurezza e la stabilità, le migrazioni e la necessità di investimenti. Il presidente Tajani incontrerà i relatori delle assemblee nazionali dei Paesi del G5 Sahel (Niger, Mali, Burkina Faso, Mauritania, Chad) e incontrerà il presidente Mahamadou Issoufo, il primo ministro Brigi Rafini e il presidente dell’Assemblea nazionale del Niger Ousseini Tini. (Martedì e mercoledì)
Sicurezza e protezione dei dati/USA. Una delegazione della Commissione per le Libertà Civili si recherà a Washington per discutere della protezione dei dati, della sicurezza informatica e dell’immigrazione con i rappresentanti del governo degli Stati Uniti, del Congresso e diversi stakeholder. La delegazione affrontera’ le questioni legate allo scandalo Facebook/Cambridge Analytica, al Privacy Shield ed alla reciprocità dei visti. (Da lunedì a giovedì)
Sicurezza/Tunisia e Algeria. La Commissione Affari Esteri invierà una delegazione in Tunisia e in Algeria per rafforzare il partenariato Ue-Tunisia e Ue-Algeria e il dialogo su questioni di politica estera nonché sulla sicurezza e sulla stabilità regionali. (Da lunedì a venerdì)
Reati finanziari/USA. Una delegazione del Comitato Crimini Finanziari, Evasione ed Elusione Fiscale (TAX3) andrà a Washington per incontrare, tra gli altri, rappresentanti del Dipartimento del Tesoro, del Congresso e della Rete per il Rafforzamento contro i Crimini Finanziari. La delegazione discuterà della cooperazione transatlantica nella lotta contro i reati finanziari e l’evasione fiscale. Si occuperà anche di come migliorare la trasparenza su tasse e beneficiari effettivi a livello internazionale e OCSE. (Da lunedì al mercoledì)
Mercati finanziari e tassazione/USA. Una delegazione della Commissione Affari Economici e Monetari si recherà negli Stati Uniti (Washington e New York) per discutere i recenti sviluppi nel settore della regolamentazione e della tassazione dei mercati finanziari, l’impatto della riforma fiscale degli Stati Uniti sulle istituzioni finanziarie e le sfide normative per le banche europee negli USA. I membri della delegazione incontreranno, tra gli altri, rappresentanti del Dipartimento del Tesoro (con TAX3), dell’Institute of International Bankers (IIB) e del Federal Reserve Board (FRB). (Lunedì e martedì)
Tutela dei consumatori/Cina. Membri della Commissione Mercato Interno e Tutela dei Consumatori si recheranno a Shanghai e Canton per discutere con le autorità ed organizzazioni cinesi, di sicurezza e standard dei prodotti, di monitoraggio del mercato, di protezione dei consumatori e di dogane ed appalti pubblici. La delegazione esaminerà anche le iniziative nel campo del mercato unico digitale, così come il digital environment ed il commercio elettronico. (Da martedì al giovedì)
Commercio e diritti umani/Tailandia. Gli eurodeputati della sottocommissione Diritti Umani si recheranno in Tailandia per valutare la situazione dei diritti umani nel paese, in vista delle elezioni generali programmate nel 2019. La Commissione Commercio visiterà il Paese nell’ottica di una possibile ripresa dei colloqui su un futuro accordo di libero commercio tra Unione europea e Tailandia. Gli europarlamentari incontreranno una rappresentanza del governo e dei partiti politici, oltre a membri delle Commissioni parlamentari e delle associazioni civili. (Da lunedì a giovedì)

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L’Agenda sul Futuro della Sanità Italiana”

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 gennaio 2018

winter schoolComo, 25-26-27 Gennaio 2018 Hotel Metropole Suisse – Piazza Cavour, 19 Dopo il grande successo della scorsa edizione, tenutasi a Ferrara, anche quest’anno Motore Sanità promuove ed organizza la seconda Winter School 2018, nell’affascinante località di Como. Le tre giornate coinvolgeranno Direttori Regionali e Generali, Senatori e Deputati, Presidenti di enti sia pubblici che privati, rappresentanti di Centri di ricerca e dell’Università, oncologi di livello internazionale, associazioni di categoria, aziende del settore farmaceutico e della salute.
Con il fallimento del referendum sulla modifica della Costituzione e l’approvazione dei temi referendari autonomistici del Veneto e della Lombardia, che si aggiungono alle richieste dell’Emilia-Romagna per un decentramento di competenze attualmente centralizzate, il tema del regionalismo e di una maggiore autonomia gestionale regionale, già importante per ciò che concerne la sanità, diventa insieme al finanziamento del SSN il tema principale degli ultimi mesi. Come si dovrebbero ulteriormente attrezzare le regioni, quale il confine tra politica e tecnocrazia, e quali competenze debbano appartenere al governo centrale per favorire un’omogeneizzazione dell’offerta a livello nazionale, e se la Conferenza Stato-Regioni continui ad essere il collante tra le due realtà, questi sono gli interrogativi posti alla Winter School 2018 di Motore Sanità.Si parlerà inoltre di ‘reti delle patologie’ e di difformità regionali con riferimento alle malattie rare, infettive-croniche, cardiopatie e al trattamento del diabete: la rete è un modello innovativo di organizzazione dell’assistenza fondato sulla condivisione delle conoscenze e sulla collaborazione clinica, finalizzato a migliorare la qualità e l’appropriatezza di cura di una malattia e l’efficienza del Sistema nell’utilizzo delle risorse, orientando allo stesso tempo il paziente nei percorsi di cura, con la riduzione dei tempi di attesa e della mobilità.Si tratterà il tema del ‘market access’ in un’ottica di centralità del paziente e dell’importanza dell’investimento in tecnologie per investire sulla salute. L’attuale modello regolatorio e di governance a livello centrale, che fino ad oggi è stato in grado di governare la spesa farmaceutica territoriale, si sta mostrando incapace e inadeguato a governare la spesa farmaceutica ospedaliera con il conseguente sfondamento dei tetti di spesa.Negli ultimi trent’anni il Servizio Sanitario Nazionale ha assicurato a generazioni di italiani servizi di buon livello e accessibili a tutti e oggi si trova ad operare comoin un contesto diverso rispetto al passato a causa di fattori tecnici, economici ed etici.Il progresso tecnico, insieme ai trend demografici, contribuisce ad allungare la vita media aumentando la domanda di prestazioni sanitarie. I vincoli e i limiti di natura economica hanno un peso sempre maggiore nei processi decisionali.Per fronteggiare queste sfide, il Sistema Sanitario Italiano dovrà sapersi muovere sotto diversi aspetti: continuare a migliorare la prevenzione delle malattie e l’efficienza delle strutture sanitarie, ridurre le disparità tra le prestazioni, definire una politica sanitaria nazionale integrata con le priorità industriali del Paese e semplificare la burocrazia.Da qui la necessità di un confronto, nella giornata di venerdì 26 gennaio, sulla delibera del Riordino della Rete di Offertae modalità di presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili della Lombardia e del Veneto; sul ruolo deiMedici di Medicina Generale, sia per la gestione del paziente cronico sia per la stesura dei piani terapeutici.La giornata conclusiva di sabato 27 gennaio sarà centrata sulla Legge Gelli-Bianco (la responsabilità del medico e ‘medicina difensiva’), sull’innovazionein campo oncologico, sull’importanza dei PDTA e del PAI e della ‘medicina di precisione’ e sulle ricadute per la sostenibilità del SSN.È indubbio che il futuro dell’oncologia sarà basato sulla genetica molecolare e sulle conseguenze derivate dai progressi scientifici ad essa collegata. Terapie future centrate sempre di più sul singolo paziente con inevitabili ricadute organizzative ed economiche.Tutto questo sarà oggetto di discussione alla Winter School di Motore Sanità che avrà luogo a Como con il coinvolgimento degli attori principali del sistema. (foto. winter scholl)

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“Winter School 2018: L’Agenda sul Futuro della Sanità Italiana”

Posted by fidest press agency su domenica, 21 gennaio 2018

comoComo, 25-27 Gennaio 2018 Hotel Metropole Suisse – Piazza Cavour, 19 Dopo il grande successo della scorsa edizione, tenutasi a Ferrara, anche quest’anno Motore Sanità promuove ed organizza la seconda Winter School 2018, di Como. Nelle tre giornate del Convegno si affronterà il tema del regionalismo e di una maggiore autonomia gestionale regionale, già importante per ciò che concerne la sanità, che diventa insieme al finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale il tema principale degli ultimi mesi. Nella prima giornata si discuterà del futuro della sanità italiana e della sostenibilità e revisione del farmaco e dei dispositivi in Italia (dal ‘market access’ al ‘patient access’). Nella mattinata di venerdì 26 Gennaio i temi saranno la riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale tra centralismo e regionalismo e, nel pomeriggio, si terrà il confronto sulla Delibera del riordino della Rete di Offerta e la modalità di presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili della Lombardia, del Veneto; sul ruolo dei medici di medicina generale sia perla gestione del paziente cronico sia per la stesura dei piani terapeutici.
La giornata conclusiva di sabato 27 Gennaio sarà centrata sulla Legge Gelli-Bianco (la responsabilità del medico e la ‘medicina difensiva’) e sull’innovazione in campo oncologico, sull’importanza dei PDTA e del PAI e della ‘medicina di precisione’ e sulle ricadute per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, e si concluderà con l’intervento di alcuni giornalisti sul tema della ‘corretta comunicazione in sanità’. Le tre giornate coinvolgeranno Direttori Regionali e Generali, Senatori e Deputati, Presidenti di enti sia pubblici che privati, rappresentanti di Centri di ricercaedell’Università, oncologi di livello internazionale, associazioni di categoria, aziende del settore farmaceutico e della salute.

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