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Posts Tagged ‘agricoltura’

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Italia e Ue lavorino di più per rilancio occupazione”

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 Maggio 2024

“Ormai da anni il nostro comparto agricolo sta vivendo un momento di complicata congiuntura economica e sociale e lo dimostrano, non a caso, le proteste delle scorse settimane, che dalle strade italiane – e non solamente – sono arrivate sin sotto i palazzi di Bruxelles. Un trend che non nasce certamente oggi, come si può notare analizzando i numeri dell’Osservatorio sul mondo agricolo, pubblicato negli scorsi mesi dall’INPS: secondo i dati, il numero di aziende che occupano operai agricoli dipendenti è passato da 180.167 del 2021 a 174.636 nel 2022, con un decremento del -3,1%; mentre, se si tiene in considerazione il periodo 2017-2022, il numero di aziende con dipendenti è diminuito complessivamente del -7,1%. Un trend certamente preoccupante ma che non ci stupisce: è in atto d’altronde un inesorabile allontanamento dal settore anche se sembrerebbe che l’incidenza dell’esercizio di attività imprenditoriale sul totale addetti sia maggiore. Sta di fatto che in molte zone del territorio italiano, purtroppo, ci sono tantissimi terreni ormai resi improduttivi perché esclusi dalle politiche comuni europee. In questo senso si dovrebbe incidere facilitando ulteriormente il trasferimento delle superfici: è chiaro ed evidente che servono politiche e provvedimenti decisamente più concreti e incisivi da parte del Governo nazionale e dell’Unione Europea per non lasciare che ancora una volta un grande patrimonio di superfici coltivabili vada disperso”.Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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Protezione dell’ambiente in agricoltura: Il parere di Greenpeace

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 aprile 2024

Il Parlamento europeo ha votato oggi per eliminare le norme che proteggono l’ambiente e la qualità del suolo nelle aziende agricole, mettendo a rischio la capacità dell’Europa di nutrire le generazioni future, afferma Greenpeace. Il Parlamento ha approvato la proposta della Commissione Europea per eliminare i requisiti, parte della Politica agricola comune (Pac), che impongono alle aziende agricole di proteggere il suolo, lasciare una piccola percentuale di terreno alla biodiversità e fare la rotazione delle colture, oltre ad altre misure minime per proteggere l’ambiente. Il piano esenta inoltre quasi 17 milioni di ettari di terreni agricoli (pari alla superficie agricola totale della Germania) da qualsiasi controllo di carattere ambientale. «Affossare le ultime misure di protezione ambientale rimaste non salverà gli agricoltori e renderà tutti più vulnerabili ai sempre più frequenti eventi climatici estremi che distruggono i raccolti e i mezzi di sussistenza. La siccità ha rovinato i raccolti in tutta l’Europa meridionale, mentre alcuni dei mesi più piovosi mai registrati stanno facendo lo stesso nel nord. La maggior parte degli agricoltori chiede giustamente un reddito equo e protezione da un mercato spietato dominato da alcuni grandi operatori che li spremono fino all’ultimo centesimo. Ma questo voto fa a pezzi la speranza che la politica agricola dell’UE possa proteggere l’ambiente, gli agricoltori e l’interesse pubblico», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. La proposta della Commissione, elaborata in poche settimane in risposta alle proteste degli agricoltori, è stata approvata dal Parlamento nell’ultima sessione plenaria prima delle elezioni europee di giugno. Il voto è stato frettolosamente inserito nell’ordine del giorno del Parlamento, ricorrendo a una procedura che consente di abbreviare i confronti politici e di evitare le votazioni nelle commissioni parlamentari competenti. Nel suo primo rapporto di valutazione del rischio climatico, pubblicato a marzo di quest’anno, l’Agenzia europea per l’ambiente ha affermato che l’UE deve incoraggiare pratiche agricole più sostenibili, sottolineando che “la riduzione dell’inquinamento prodotto dalle attività agricole e industriali dovrebbe essere una priorità per proteggere gli ecosistemi europei dai cambiamenti climatici”. Le modifiche approvate oggi, invece, portano l’agricoltura europea in direzione opposta, avverte Greenpeace. La proposta approvata dal Parlamento europeo dovrà essere formalmente approvata dai ministri dell’agricoltura in una delle prossime riunioni del Consiglio.

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Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Revisione Pac primo passo ma non sufficiente”

Posted by fidest press agency su sabato, 30 marzo 2024

“Per Confeuro rappresenta senz’altro un primo passo la revisione di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC), proposta dalla Commissione europea e approvata dai rappresentanti degli Stati membri nel comitato speciale per l’agricoltura. Un passo certamente positivo che punta a diminuire gli oneri amministrativi e a dare una maggiore flessibilità per rispettare determinate condizionalità ambientali. Ma che tuttavia rimane un timido tentativo, che non risolve nel suo complesso tutte le problematiche e le criticità che attanagliano il settore agricolo e non tutela pienamente i piccoli e medi produttori. Da una parte, infatti, c’è una risposta importante dell’Europa tesa a semplificare notevolmente la gestione delle aziende agricole in particolare con l’esenzione dalle sanzioni e dai controlli per il rispetto dei requisiti di condizionalita per le piccole aziende e cioè inferiore ai 10 ettari che in Italia si aggirano intorno alle 500mila. Ma dall’altra, tutto questo non è sufficiente a difendere l’agricoltura europea ed italiana dal dumping commerciale dei paese extracomunitari. E non si incide sulla distribuzione dei finanziamenti ancora tutti sbilanciati a favore delle macro imprese. È chiaro ed evidente che da parte dell’Unione Europea serve maggiore coraggio e sopratutto una riforma strutturale della Pac che metta davvero in primo piano il piccolo e medio agricoltore, che rappresenta il nucleo fondamentale del nostro comparto produttivo”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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Il Ministro Agricoltura cerca voti contro i consumatori di vino

Posted by fidest press agency su martedì, 12 marzo 2024

Il ministro dell’Agricoltura ha prorogato al 30 giugno la deroga all’entrata in vigore delle nuove etichette del vino. Una precedente deroga aveva posticipato all’8 marzo l’entrata in vigore, prevista lo scorso 8 dicembre 2023. Il metodo “balneari” (che vivono di deroghe da decine d’anni e lucrano sulle tasche dei consumatori assicurando i voti, in base alle stagioni politiche, a destra e sinistra) è ancora una volta ufficializzato dal nostro governo. Tanto, poi, le eventuali multe (già in corso per i balneari), le paga lo Stato italiano aumentando il debito pubblico.Il caso del vino riguarda etichette che, dovendo entrare in vigore lo scorso 8 dicembre, devono contenere i termini ‘ingredienti’ e ‘dichiarazioni nutrizionali’ al posto della semplice ‘i’ con il conseguente obbligo di tradurre tali parole nelle diverse lingue dei Paesi di destinazione. La motivazione del ministero è bizzarra: “tanto le informazioni che devono esserci, se uno inquadra il Qr code presente sull’etichetta, le può avere”… noto che i consumatori prima di bere/scegliere un vino fanno la scansione del Qr code… Ora la proroga è non a caso a dopo le elezioni europee, sì da rimarcare l’antieuropeismo di comodo del governo (lo stesso mostrato nella vicenda dei trattori e che, nello specifico, non è servito a nulla). Poi si vedrà.Facendo un po’ di ironia sembra un messaggio del tipo: “ora ti dò la scarpa sinistra, se mi voti e mi fai vincere, poi ti dò anche la scarpa destra”…. ammesso che, pur vincenti i partiti anti-europeisti alle elezioni, abbiano intenzione e capacità di modificare queste norme. Ma forse questi sono discorsi troppo raffinati a fronte della rozzezza del nostro ministero della sovranità alimentare e dei propri genuflessi. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Come l’innovazione potrà supportare la crescita del settore agricolo Italia?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 6 marzo 2024

Roma giovedì 7 marzo 2024 dalle 15 al Binario F (Via Marsala 29) in occasione del convegno “Agricoltura 4.0. Intelligenza Artificiale, monitoraggio, raccolta ed elaborazione dei dati, data protection” organizzato da Mexedia Net+, società controllata da Mexedia SpA SB che offre servizi integrati a supporto dei progetti di digital transformation, dalla connettività 5G, alla domotica di ultima generazione e soluzioni IoT.Il convegno, che ha il patrocinio di Asso DPO, si aprirà con l’introduzione del Presidente dell’OIC – Osservatorio Imprese e Consumatori – Gianluca Di Ascenzo e l’intervento dell’eurodeputato, presidente della Commissione per gli Affari Costituzionali e membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, Salvatore De Meo. Seguiranno gli interventi del Segretario Coldiretti Giovani Stefano Leporati, della Presidente dell’associazione Tradizioni Future Marzia Belardoni, dell’AD e fondatore di ECircular Alessandro Giudici, del Vicepresidente della Cia provincia di Roma Italo Pulcini, del Presidente Confagricoltura Lazio Antonio Parenti, del Direttore commerciale della Cooperativa Allevatori Testa di Lepre Gianluca Di Lauro, di Marco Trombadore del Comitato Direttivo ASSO DPO e dell’ad di Mexedia Net +Stefano Zangrilli che concluderà i lavori.“L’adozione della tecnologia nel settore agroalimentare – dichiara Stefano Zangrilli – che include sia l’utilizzo dell’intelligenza artificiale che di sistemi di monitoraggio avanzati, come quelli basati sull’Internet delle Cose (IoT), sta diventando fondamentale non solo per potenziare l’efficienza della produzione agricola, ma anche per indirizzarla verso un orizzonte di sostenibilità ambientale. Un obiettivo che include la salvaguardia delle risorse naturali, dimostrandosi essenziale per garantire un futuro in cui l’agricoltura sia tanto produttiva quanto rispettosa dell’ambiente”.“Abbiamo organizzato questo convegno – commenta Gianluca Di Ascenzo – per fare il punto sulla modernizzazione del settore agricolo, che sta diventando un tema stringente per tutti gli addetti ai lavori. Gli strumenti tecnologici, se pensati bene, possono offrire un importante supporto ai consumatori, che nell’era digitale devono poter beneficiare delle innovazioni senza che venga compromessa la loro privacy”. Per partecipare al convegno, è necessaria l’iscrizione a questo link: https://www.eventbrite.it/e/agricoltura-40-tickets-847168382437

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ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura

Posted by fidest press agency su sabato, 2 marzo 2024

Torino Lunedì 18 marzo 2024, ore 18.00 Circolo dei lettori via Bogino 9 Sala Grande. oltivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura prosegue il percorso di avvicinamento all’edizione 2025, con un nuovo appuntamento del ciclo di incontri dedicati a temi di attualità e rilevanza nel settore. Fitopatologa, imprenditrice e responsabile scientifico di ColtivaTo, Maria Lodovica Gullino introdurrà l’incontro Il cibo in città: dopo l’era dell’abbondanza, quale sicurezza e disponibilità?, che si terrà lunedì 18 marzo 2024 alle ore 18.00 nella Sala Grande del Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9) e che coinvolgerà un panel di esperti – Andrea Pezzana, SC Nutrizione Clinica, ASL Città di Torino, Chiara Saraceno, Università degli Studi di Torino, Kalliopi Rantsiou, Università degli Studi di Torino, Guido Cerrato, Camera di commercio di Torino, Manuele Degiacomi, Ecofficina – coordinati da Maria Caramelli, Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. In un momento in cui le politiche di forte contrazione dell’uso degli agrofarmaci stanno scatenando dibattiti che portano i consumatori a preoccuparsi di quanto consumano, l’incontro vuole riflettere sul tema della sicurezza alimentare, intesa nel suo senso più ampio: sicurezza dei prodotti che consumiamo e dei loro effetti sulla nostra salute, ma anche sicurezza della disponibilità di cibo per tutti, per evitare diseguaglianze. Mai come ora, dopo anni di abbondanza, è necessario affrontare questi temi in modo razionale, con un’analisi di quanto sta avvenendo, senza trascurare l’attenzione che il nostro Paese riserva ai controlli e all’importanza di trasmettere queste informazioni anche ai più giovani. L’evento è realizzato con il patrocinio della Città di Torino, con la collaborazione della Fondazione Circolo dei lettori e con il contributo della Camera di commercio di Torino. In collaborazione con l’Associazione weTree l’impatto ambientale di questo evento verrà calcolato e compensato con la messa a dimora di alberi. Accesso libero fino a esaurimento posti.

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Agricoltura: Donne in Campo-Cia, imprese femminili grandi assenti da fondi e misure

Posted by fidest press agency su mercoledì, 21 febbraio 2024

L’agricoltura femminile sembra sparita dalle politiche nazionali ed europee. È l’allarme lanciato da Donne in Campo-Cia, secondo cui non solo non ci sono provvedimenti specifici dedicati né nel Pnrr né nella Pac, ma sono pure scomparsi gli incentivi ad hoc della misura Più Impresa, non rifinanziata dall’ultima legge di Bilancio. E anche il Fondo Impresa Donna oggi ammette agli stanziamenti le imprenditrici di tutti i settori, compreso quello della trasformazione alimentare, ma tiene fuori la produzione agricola.“Le donne si trovano così escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Piano di ripresa e resilienza che da quelli dedicati all’agricoltura, risultando fortemente penalizzate e discriminate nei confronti delle colleghe di altri comparti -spiega la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi-. Stessa situazione con la Politica agricola comune dell’Ue, che prescrive regole uguali per tutti piuttosto che valorizzare le differenze garantendo pari opportunità”. Con il risultato che “a fronte di una grande attenzione ai temi femminili sul fronte mediatico, le azioni concrete sembrano andare in un altro verso”.Ecco perché Donne in Campo-Cia torna a chiedere l’approvazione di una legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda tra l’altro la costituzione di un Ufficio permanente presso il Masaf e di un Osservatorio, con l’obiettivo di promuovere l’accesso delle donne all’attività agricola e di potenziare le politiche attive del lavoro nel settore primario.“Vogliamo che la visione femminile dell’agricoltura torni protagonista e continui a crescere -sottolinea Terenzi-. Già ora le oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane sono in prima linea per difendere il settore quale asset strategico del Paese, dove la produzione di cibo e la tutela del territorio camminano insieme, rappresentando il patrimonio di biodiversità, salute e benessere, cultura e tradizione del Made in Italy”.

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Agricoltura e UE. Pac, Ucraina e politiche agricole

Posted by fidest press agency su martedì, 20 febbraio 2024

Bruxelles. 5 marzo alle ore 9.30 presso la Sala Félicien Cattier della Fondazione Universitaria (Rue d’Egmont 11) Withub, ente organizzatore, in collaborazione con le testate GEA-Green Economy Agency ed Eunews e promosso dalla Fondazione Art.49, intende promuovere attraverso l’Unione Europea uno stile di vita più sano per migliorare la salute e il benessere dei propri cittadini e il comparto agroalimentare è al centro delle politiche sanitarie orientate alla prevenzione e al contrasto delle malattie non trasmissibili. Sul contributo che l’intera filiera agroalimentare può dare interverranno, tra gli altri, Herbert Dorfmann (Eurodeputato comm. AGRI) e Peter Schmidt (CESE, Presidente della sezione Agricoltura, sviluppo rurale e ambiente). Chiuderà la giornata Janusz Wojciechowski, Commissario europeo all’Agricoltura.

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Agricoltura, Mamone (Unsic): “Giuste le richieste economiche, ma al Sud va salvaguardato il primato della qualità”

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 febbraio 2024

“Bene il dietrofront della Commissione europea sull’uso degli agrofarmaci, legittime le richieste di riduzione dell’Irpef, di agevolazioni fiscali sul gasolio o della cancellazione del 4% dei campi incolti per un settore agricolo sempre meno redditizio e a rischio di tenuta occupazionale. Proficuo sarebbe il rafforzamento del ruolo dei Centri di assistenza agricola e degli organismi di consulenza aziendale o l’incentivo per la diffusione di mezzi agricoli a trazione elettrica e l’uso delle rinnovabili. Tuttavia, al di là delle sacrosante rivendicazioni del momento, c’è un elemento primario che differenzia le produzioni italiane – e in particolare del nostro Sud – rispetto alle merci dell’agribusiness globalizzato, omologante e intensivo: la qualità. Se la concorrenza andrà al ribasso, non ci sarà futuro per il nostro settore. E ciò investe principalmente il Mezzogiorno, possibile terreno di conquista da parte delle multinazionali: cioè c’è una ‘questione meridionale’ che non può essere ignorata nella lista dei problemi”. Così Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, sindacato datoriale di imprenditori e coltivatori. “C’è una linea di demarcazione tra chi, anche a livello di rappresentanza del comparto, sta dalla parte delle multinazionali o di quelle aziende della grande distribuzione che importano prodotti estranei ai requisiti sanitari e ambientali del nostro Paese e fanno cartello e speculazione sul prezzo, e chi si batte perché i fondi europei non finiscano nelle tasche di coloro che intendono annientare proprio le nostre produzioni locali, ad iniziare da quelle del Mezzogiorno – continua il numero uno dell’Unsic, organizzazione che ha inviato un articolato documento sulla materia ai rappresentanti del governo. “Nelle lotte di questi giorni, i coltivatori dell’Unsic inseriscono anche la salvaguardia dell’agricoltura e della zootecnia sane e tradizionali, che non significa chiudersi a riccio verso l’evoluzione tecnologica o scientifica, ma rifiutare le logiche unicamente quantitative che impone un mercato distorto, con complicità politiche a Bruxelles. Il nostro Mezzogiorno, che ha molto da insegnare a tutti sulla qualità, necessita principalmente di attenzioni, di fondi ben canalizzati, di valorizzazione delle eccellenze. Non dimentichiamo che le regioni italiane con più aziende agricole sono la Puglia (191mila) e la Sicilia (142mila), con la Campania (79mila) al quarto posto. Nel biologico dominano Sicilia, Calabria e Basilicata, che hanno superato la soglia del 25%, indicata dalla strategia Farm to Fork come traguardo al 2030. L’Abruzzo negli ultimi dodici anni ha raddoppiato la superficie certificata bio, superando il 15%. La Puglia con l’11,1%, la Sicilia con il 6,5% e l’Abruzzo con il 4,8% hanno quote rilevanti della produzione nazionale di vino. La Campania con 896 milioni, la Puglia (678 mln), la Sardegna (572 mln) e la Sicilia (545 mln) vantano un rilevante impatto economico di Dop e Igp, per quanto ci sia molto da fare nelle altre regioni meridionali. Il Molise ha il primato nazionale per quantitativi di tartufo, ma purtroppo è carente la valorizzazione regionale e tanto prodotto finisce nelle sagre del Nord Italia come eccellenza locale. Potrei continuare all’infinito con le eccellenze meridionali: credo che nel delicato passaggio di questi giorni, il dato non possa essere ignorato, come purtroppo sta avvenendo”.

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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Legge di bilancio tra luci e ombre. Urge riforma strutturale”

Posted by fidest press agency su domenica, 7 gennaio 2024

“Con il voto favorevole della Camera dei Deputati il 29 dicembre scorso è stata approvata la legge di bilancio per il 2024, che introdurrà una serie di novità anche per il settore agricolo ed agroalimentare. Confeuro, da sempre vicina alle istanze dei piccoli produttori agricoli e delle pmi del sistema primario e dell’indotto, ha seguito con grande attenzione i lavori parlamentari e, alla luce di questo contesto, intende esprimere un giudizio agrodolce sul nuovo testo, che sarebbe potuto essere sinceramente più vicino alle esigenze dei cittadini italiani. Senza dubbio, sono presenti importanti contributi per risollevare un settore chiave per l’economia italiana: vengono in mente l’istituzione di un fondo per le emergenze in agricoltura e il raddoppio delle risorse legate al PNRR, che se ben utilizzati, siamo convinti potranno significativamente contribuire allo sviluppo del comparto. Esprimiamo, invece, il nostro scetticismo sul rifinanziamento della “Card Dedicata a te”, che rischia di rappresentare ancora una volta una insufficiente misura spot, lontana dal risolvere i problemi reali delle fasce più deboli della popolazione. Insomma, da questa legge di bilancio Confeuro si sarebbe aspettata molto di più. Così come, più in generale, osserviamo da parte di questo governo e da parte di questa maggioranza una eccessiva frammentazione delle misure a favore del comparto agricolo. La proposta di Confeuro è quella di unificare in maniera più strutturata e organizzata questi provvedimenti al fine di creare meno confusione in merito ai soggetti competenti e alle procedure di applicazione ed essere quindi più concreti nella realizzazione di tali provvedimenti. In questa direzione, dunque, reputiamo improcrastinabile e necessaria una vera e propria riforma strutturale del settore agricolo, che presenti misure costanti e stabili e non semplici interventi spot che rischiano soltanto di esaurirsi nel tempo senza soddisfare le istanze delle famiglie e del mondo produttivo”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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CREA: Presentazione Annuario dell’agricoltura italiana 2022

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 dicembre 2023

Roma mercoledì 20 dicembre a partire dalle ore 11:00 presso la Biblioteca della sede centrale del CREA, Via della Navicella 4. Da sempre strumento a supporto del mondo scientifico, istituzionale e operativo, il Volume coniuga un’ampia mole di dati e indagini di durata ultradecennale con temi di attualità. Le analisi condotte e le tendenze in atto consentono di evidenziare la centralità e la rilevanza del sistema agro-alimentare nazionale nelle sue diverse componenti e con riferimento alle singole Regioni. Rilevanza che trova conferma nell’analisi sugli andamenti del commercio agro-alimentare, anch’esso osservato con un livello di dettaglio regionale. L’attenzione rivolta alla dimensione territoriale, della quale vengono approfondite le specificità, lascia emergere un caleidoscopio nazionale composto da molte agricolture, fornendo spunti di riflessioni importanti sia per gli attori dell’intero sistema sia per i decisori politici.Particolare enfasi viene rivolta, in questa edizione, all’andamento agro-meteo-climatico nell’ultimo ventennio e alle ricadute dei cambiamenti in atto sull’agricoltura nei diversi ambiti regionali. I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del Commissario Straordinario del CREA, prof. Mario Pezzotti, e della Direttrice del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia Alessandra Pesce, seguiranno le relazioni di: Roberta Sardone e Tatiana Castellotti, CREA Politiche e Bioeconomia sui tratti salienti dell’Annuario, Roberto Solazzo – CREA Politiche e Bioeconomia sul commercio estero delle Regioni italiane e di Barbara Parisse – CREA Agricoltura e Ambiente sull’andamento agro-meteo-climatico in Italia nell’ultimo ventennio. Chiuderà la mattinata un momento di confronto, moderato da Cristina Giannetti – Capo Ufficio Stampa CREA, con gli interventi di: Felice Adinolfi – Università di Bologna, Gianluca Nardone – Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e Ambientale, Regione Puglia, Sandro Cruciani – Direttore Centrale per le Statistiche Ambientali e Territoriali (ISTAT), Carlo Hausmann – Direttore Generale di Agrocamera. Sarà possibile seguire i lavori sul canale Youtube del CREA

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“I Guardiani della Natura: indagini bioacustiche per un’agricoltura sostenibile”

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Roma mercoledì 21 novembre alle ore 11.45 presso Villa Piccolomini. Questo evento sarà l’occasione per presentare e approfondire i risultati del progetto per la conservazione della diversità biologica in agricoltura. In Europa, infatti, l’agricoltura è la prima causa di perdita di biodiversità, fondamento del nostro sistema di produzione alimentare e fattore determinante per la salvaguardia del nostro pianeta e il benessere delle generazioni a venire. L’obiettivo dell’iniziativa, che ha coinvolto otto Oasi WWF dal nord al sud del nostro Paese, è stato quello di valutare la relazione tra le diverse pratiche agricole e la conservazione della biodiversità naturale attraverso l’utilizzo di dispositivi di monitoraggio bioacustico e di piattaforme Cloud e IA. Ciò ha consentito di ottenere un quadro chiaro dell’impatto positivo che l’agricoltura biologica ha sulla biodiversità, rispetto a quella convenzionale, nonché di intravedere interessanti scenari futuri per un’integrazione della bioacustica nel monitoraggio della biodiversità naturale negli agroecosistemi italiani.

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L’agricoltura in tempi di guerra e cambiamenti climatici

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Torino lunedì 20 novembre 2023 alle ore 18.00 nella Sala Grande del Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9) e vedrà un panel di esperti – Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino, Danilo Ercolini, Centro Nazionale Agritech, Donatella Saccone, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Elisa Palazzi, Università degli Studi di Torino, Maria Cristina Oddero, Poderi e Cantine Oddero di La Morra e Luigi Caricato, Olio Officina Magazine di Milano – coordinati dallo stesso Mario Deaglio, confrontarsi a partire da due studi recenti della Food and Agriculture Organization e dell’Organization for Economic Cooperation and Development. L’incontro è preceduto dai saluti di Fabrizio Galliati, Membro di Giunta della Camera di Commercio di Torino. L’obiettivo è immaginare i futuri scenari economici, internazionali in generale e italiani in particolare, in un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e da guerre che interessano regioni importanti per la produzione non solo di derrate ma anche di fertilizzanti e di tecnologie innovative per l’agricoltura; la partecipazione di esperti dei settori vitivinicolo e olivicolo, di grande importanza nel nostro Paese, permetterà di trattare problemi concreti, che si spera che il Centro Nazionale Agritech, che ha visto la luce grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sappia affrontare.L’evento è realizzato con il patrocinio della Città di Torino, con la collaborazione del Circolo dei lettori di Torino e con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Torino. In collaborazione con l’Associazione weTree l’impatto ambientale di questo evento verrà calcolato e compensato con la messa a dimora di alberi.

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Agricoltura: Rojc (Pd), intensa Giornata Ringraziamento agricolo

Posted by fidest press agency su martedì, 14 novembre 2023

“Un’occasione per tornare a ribadire l’impegno per una agricoltura ecosostenibile con l’aiuto della ricerca e delle innovazioni tecnologiche. Ma anche per una nuova consapevolezza dell’indissolubile legame tra questo settore primario, l’ambiente e la transizione climatica. Conforta che il Friuli Venezia Giulia sia l’unica regione italiana in cui si registra un pur lieve incremento di aziende con operai agricoli, ma i colpi subiti e le perdite inflitte dal maltempo sono tra i più pesanti degli ultimi anni e obbligano a programmare interventi strutturali, a livello regionale e nazionale. Oggi a a Gemona del Friuli una grande festa, un incontro intenso per chi lavora la terra e riflette sul suo futuro”. Così la senatrice Tatjana Rojc (Pd) oggi a Gemona (Udine) a margine della settantatreesima Giornata provinciale del Ringraziamento agricolo, celebrata da Coldiretti Udine.

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L’agricoltura in tempo di guerra

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 novembre 2023

Torino 20 novembre 2023, ore 18.00 Circolo dei lettori di Torino – Sala Grande Via Giambattista Bogino, 9. A sei mesi di distanza dalla prima edizione, il Festival Internazionale dell’Agricoltura intraprende un percorso di avvicinamento a ColtivaTo 2025, con un ciclo di appuntamenti dedicati a temi di attualità e rilevanza nel settore. Fitopatologa, imprenditrice e responsabile scientifico di ColtivaTo, Maria Lodovica Gullino introduce l’incontro L’agricoltura in tempi di guerra e cambiamenti climatici, che si terrà lunedì 20 novembre 2023 alle ore 18.00 nella Sala Grande del Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9) e vedrà un panel di esperti – Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino, Danilo Ercolini, Centro Nazionale Agritech, Donatella Saccone, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Elisa Palazzi, Università degli Studi di Torino, Maria Cristina Oddero, Poderi e Cantine Oddero di La Morra e Luigi Caricato, Olio Officina Magazine di Milano – coordinati dallo stesso Mario Deaglio, confrontarsi a partire da due studi recenti della Food and Agriculture Organization e dell’Organization for Economic Cooperation and Development. L’incontro è preceduto dai saluti di Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino. L’obiettivo è immaginare i futuri scenari economici, internazionali in generale e italiani in particolare, in un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e da guerre che interessano regioni importanti per la produzione non solo di derrate ma anche di fertilizzanti e di tecnologie innovative per l’agricoltura; la partecipazione di esperti dei settori vitivinicolo e olivicolo, di grande importanza nel nostro Paese, permetterà di trattare problemi concreti, che si spera che il Centro Nazionale Agritech, che ha visto la luce grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sappia affrontare.L’evento è realizzato con la collaborazione del Circolo dei lettori di Torino e con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Torino. Accesso libero fino a esaurimento posti.

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Science and Innovation Forum della FAO: focus CREA sull’acqua in agricoltura

Posted by fidest press agency su martedì, 24 ottobre 2023

In occasione del Primo Forum Internazionale – WAter Scarcity in AGriculture (WASAG), tenutosi nel marzo 2019, patrocinato dal Governo di Capo Verde e organizzato in collaborazione con il Masaf, il CREA e i principali enti di ricerca e istituzioni con competenza in materia (MAATM, AICS, ENEA, ISPRA, CIHEAM, CNR), si sono gettate le basi per l’identificazione delle soluzioni pratiche e innovative per risolvere il problema della scarsità di acqua in agricoltura in condizioni di cambiamento climatico. Obiettivo del Forum è stato anche quello di illustrare le buone pratiche irrigue per affrontare e trasformare la minaccia relativa alla scarsità di acqua in una opportunità per lo sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare. In questa circostanza il CREA, insieme agli altri partner italiani, ha predisposto e curato la redazione delle LINEE GUIDA VOLONTARIE PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE DEI SISTEMI DI DISTRIBUZIONE IRRIGUA IN PRESSIONE, con una esperienza specifica in CAPO VERDE.Lo scopo di questo importante lavoro ha posto le basi metodologiche favorevoli ad una sua replicabilità, non solo in CAPO VERDE, ma anche in altre aree del mondo dove sia necessario implementare metodi irrigui in pressione, utili ad aumentare la produttività dell’acqua e delle colture agrarie.In abstract da cura di Giulio Viggiani

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In Irlanda il tema dell’agricoltura

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 ottobre 2023

‘Tradizioni e innovazione: un futuro conservatore per gli agricoltori europei’. Sarà questo il tema dell’evento organizzato da Ecr dal 3 al 5 novembre in Irlanda durante il quale si parlerà delle sfide e le opportunità derivanti dalla regolamentazione europea e dalla collaborazione in materia di allevamento, agricoltura e Green Economy. “Il partito dei conservatori europei, presieduto da Giorgia Meloni sarà in Irlanda per la dodicesima tappa dell’ultimo anno in cui abbiamo visitato le capitali europee più importanti e non solo perché siamo stati anche negli Stati Uniti e Israele. Durante l’evento parleremo di agricoltura con i nostri amici irlandesi che sono delle autorità nel settore. Sarà una nuova occasione per portare l’Europa vicino alla gente”, ha spiegato il segretario generale di Ecr Antonio Giordano. “Sono qui in veste di rappresentante del governo italiano – ha aggiunto il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani – ma ci tengo a dirlo anche come rappresentante del partito Conservatore europeo a cui noi apparteniamo. Perché ECR è la nostra casa, la casa dei conservatori e dei riformisti. In questa prospettiva l’idea che si possa esportare a Strasburgo e Bruxelles il cambiamento che Giorgia Meloni al governo ha portato in Italia è entusiasmante ed è il nostro obiettivo”. “L’Agricoltura è tornata centrale nel dibattito politico italiano – ha proseguito il presidente della commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo -. Per troppi anni lasciata da parte e messa in secondo piano, ma grazie al governo Meloni e il ministro Lollobrigida è tornata protagonista. In particolare in Italia l’agricoltura è tradizione ma anche innovazione. La nostra visione però è diversa da quella dell’Europa, non la grande inquinatrice ma piuttosto una straordinaria e primordiale opportunità di conservare il territorio, perpetuare le tradizioni e, infine, sfamare genti e popolazioni”. “L’agricoltura, elemento di sviluppo imprenditoriale ed economico rappresenta un asset importante per l’economia italiana. Grazie agli ospiti qualificati, l’evento organizzato da Ecr sarà l’occasione per lanciare un forte messaggio in Europa sulla rilevanza di questo settore”, ha sostenuto il presidente della commissione Finanze a Montecitorio Marco Osnato, mentre il presidente della commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli ha concluso puntualizzando che “sebbene possa sembrare che alcune tematiche abbiamo uguale declinazione in Nazioni simili in Europa non è esattamente così: la terra non è infinita così come non lo sono le risorse. L’occasione offerta con l’evento di Ecr sarà un buon punto di incontro per scambiarsi buone pratiche”.

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Ue: Cia, ripartire da discorso von der Leyen per agricoltura più centrale

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 settembre 2023

Un potenziale spartiacque tra un avvio di Green Deal Ue rigoroso e a senso unico e una nuova fase con l’agricoltura davvero protagonista. Ѐ questo il commento del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, oggi in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.Cia guarda con interesse all’attenzione riservata, per la prima volta e in modo puntuale, all’agricoltura e alle sue esigenze in linea con le attuali sfide geopolitiche, socioeconomiche e ambientali dell’Europa. In particolare, focus su tre dei passaggi chiave affrontati dalla von der Leyen e più significativi per il settore: l’annuncio di un dialogo strategico, per meno polarizzazione, sul futuro dell’agricoltura Ue; il riconoscimento di una sintonia tra comparto agricolo e tutela dell’ambiente; l’obiettivo di una transizione equa per agricoltori, famiglie e industrie, insieme al rilancio delle imprese per più competitività, attraverso forte sburocratizzazione e riforma fiscale. Dunque, “è da questi asset -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- che dovrà ripartire anche il mandato temporaneo affidato a Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Ue e sostituto di Frans Timmermans per le politiche climatiche europee. Servirà, infatti, una maggiore apertura al confronto con gli agricoltori per trovare un vero equilibrio tra gli obiettivi di sostenibilità ambientale e le reali esigenze produttive del mondo agricolo. Da oggi -aggiunge Fini- l’Unione europea, quindi, tornare seriamente a riflettere su alcuni dei dossier più controversi, come la Proposta di Regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR), la revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (IED) e la legge sul ripristino della natura”.

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L’agricoltura come leva per la crescita delle aree interne

Posted by fidest press agency su domenica, 17 settembre 2023

Nelle aree interne, quelle più distanti dai servizi essenziali, vive ancora quasi un quarto della popolazione italiana. Tuttavia, in queste zone è in corso da decenni un importante processo di spopolamento. Questo trend può essere invertito rafforzando il welfare territoriale, attuando una fiscalità di vantaggio ma anche incentivando settori strategici per le aree interne, come l’agricoltura. I dati elaborati dalla Fondazione Openpolis, che partecipa all’evento, mostrano l’importanza vitale delle aree interne per il sistema paese: quasi 4mila comuni (di cui il 67% nel Mezzogiorno) in cui vivono 13,4 milioni di persone, il 23% della popolazione italiana. Per aree interne si intendono i territori più distanti dai servizi essenziali, come scuole, ospedali e stazioni. Questi ultimi si trovano all’interno dei comuni definiti “polo”, quelli ricadenti nelle aree più urbanizzate. Si tratta delle zone più periferiche del paese, che lottano da decenni contro la tendenza allo spopolamento. Dal 1951 al 2019, infatti, gli abitanti delle aree interne sono calati del 19%, a fronte di un aumento rilevante dei residenti nei comuni polo (+31%). È un fenomeno che riguarda la cronica mancanza di servizi, ma anche di opportunità lavorative. Basti pensare che se nei comuni polo il 28% dei contribuenti dichiara redditi per meno di 10mila euro annui, questa percentuale sale al 39% nei comuni ultraperiferici, quelli raggiungibili a oltre un’ora di auto dal comune polo più vicino. Al sud la situazione è ancora peggiore, con il 44% dei contribuenti che dichiarano bassi redditi nelle zone periferiche e ultraperiferiche. “Nonostante lo spopolamento, c’è ancora un alto numero di cittadini italiani che resistono in aree più periferiche rispetto agli agglomerati urbani. È necessario potenziare i servizi in queste zone tenendo conto della natura del territorio. Le attività di prossimità del settore agricolo possono giocare un ruolo cruciale per la valorizzazione di queste zone – dice Giuseppino Santoianni, presidente di AIC – senza dimenticare, poi, che il 57,6% delle aziende agricole si trova nel Mezzogiorno”.Occorre insomma una strategia organica e a medio-lungo termine sull’incentivazione del settore agricolo nelle aree interne, da nord a sud: “Le politiche pubbliche sono più efficaci se supportate da dati e analisi di contesto che aiutano a descrivere la situazione di partenza e monitorano i processi man mano che questi si svolgono – afferma Vincenzo Smaldore, responsabile editoriale di Openpolis – . Al momento invece non risultano disponibili i dati comunali relativi al settore agricolo per il 2020: i più recenti risalgono al 2010, anno del penultimo censimento generale dell’agricoltura. Questa mancanza di dati di dettaglio sui comuni delle aree interne è critica e impedisce di valutare quanto l’agricoltura incida e possa continuare a farlo”. By Fondazione Openpolis

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L’agricoltura diventa smart, grazie all’Intelligenza Artificiale e all’IoT

Posted by fidest press agency su lunedì, 11 settembre 2023

Collegare i piccoli produttori agricoli con i consumatori consapevoli, è questa la nuova frontiera dell’agricoltura smart, grazie all’intelligenza artificiale ed all’IoT, ovvero l’internet delle cose. Si chiama “Agricook Smart Farming” e rappresenta il cuore dell’innovazione nel settore agroalimentare italiano.Un nuovo e ambizioso progetto che nasce dall’esperienza di dall’esigenza di modernizzare e ottimizzare l’intero processo produttivo agricolo. Possibile soprattutto grazie all’esperienza di AgriCook, che ha sempre avuto come mission quella di valorizzare la tradizione agroalimentare, e con Smart Farming questa visione si arricchisce di strumenti tecnologici all’avanguardia.Il sistema, integrato e basato sull’Intelligenza Artificiale, promette di rivoluzionare la gestione quotidiana di chi lavora la terra. Grazie all’IA, gli agricoltori e allevatori avranno a disposizione analisi dettagliate, suggerimenti proattivi e previsioni precise, il tutto personalizzato in base alle specifiche esigenze e caratteristiche di ogni singola azienda. Inoltre, con la funzionalità IoT, sarà possibile monitorare ogni aspetto del ciclo produttivo. Dai sensori che rilevano la composizione del terreno e l’umidità, ai dispositivi che controllano il benessere animale e le condizioni atmosferiche, ogni dettaglio sarà sotto controllo, fornendo dati in tempo reale direttamente sulla piattaforma AgriCook.Ma Smart Farming non è solo tecnologia. Al cuore del progetto c’è la volontà di creare una community di produttori e consumatori.Le persone avranno la possibilità di entrare in contatto diretto con chi produce, di comprendere le pratiche agricole adottate e di apprezzare la genuinità dei prodotti offerti. La vendita diretta, infatti, rimane uno dei punti cardine dell’offerta Agricook, che elimina gli intermediari garantendo freschezza e autenticità.”Con Agricook Smart Farming, vogliamo ridefinire cosa significa fare agricoltura oggi. Uniamo tradizione e innovazione, offrendo strumenti che rendono la vita più facile agli agricoltori e che allo stesso tempo educano e avvicinano i consumatori alla realtà agricola del nostro paese”, ha detto Giovanni Pagliaroli.Agricook Smart Farming è più di un progetto, perché è una vera e propria visione: un’agricoltura sostenibile, trasparente e profondamente connessa con le persone.Un passo verso il futuro, ma radicato nelle nostre tradizioni.

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