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Posts Tagged ‘ambiente’

Protezione dell’ambiente in agricoltura: Il parere di Greenpeace

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 aprile 2024

Il Parlamento europeo ha votato oggi per eliminare le norme che proteggono l’ambiente e la qualità del suolo nelle aziende agricole, mettendo a rischio la capacità dell’Europa di nutrire le generazioni future, afferma Greenpeace. Il Parlamento ha approvato la proposta della Commissione Europea per eliminare i requisiti, parte della Politica agricola comune (Pac), che impongono alle aziende agricole di proteggere il suolo, lasciare una piccola percentuale di terreno alla biodiversità e fare la rotazione delle colture, oltre ad altre misure minime per proteggere l’ambiente. Il piano esenta inoltre quasi 17 milioni di ettari di terreni agricoli (pari alla superficie agricola totale della Germania) da qualsiasi controllo di carattere ambientale. «Affossare le ultime misure di protezione ambientale rimaste non salverà gli agricoltori e renderà tutti più vulnerabili ai sempre più frequenti eventi climatici estremi che distruggono i raccolti e i mezzi di sussistenza. La siccità ha rovinato i raccolti in tutta l’Europa meridionale, mentre alcuni dei mesi più piovosi mai registrati stanno facendo lo stesso nel nord. La maggior parte degli agricoltori chiede giustamente un reddito equo e protezione da un mercato spietato dominato da alcuni grandi operatori che li spremono fino all’ultimo centesimo. Ma questo voto fa a pezzi la speranza che la politica agricola dell’UE possa proteggere l’ambiente, gli agricoltori e l’interesse pubblico», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. La proposta della Commissione, elaborata in poche settimane in risposta alle proteste degli agricoltori, è stata approvata dal Parlamento nell’ultima sessione plenaria prima delle elezioni europee di giugno. Il voto è stato frettolosamente inserito nell’ordine del giorno del Parlamento, ricorrendo a una procedura che consente di abbreviare i confronti politici e di evitare le votazioni nelle commissioni parlamentari competenti. Nel suo primo rapporto di valutazione del rischio climatico, pubblicato a marzo di quest’anno, l’Agenzia europea per l’ambiente ha affermato che l’UE deve incoraggiare pratiche agricole più sostenibili, sottolineando che “la riduzione dell’inquinamento prodotto dalle attività agricole e industriali dovrebbe essere una priorità per proteggere gli ecosistemi europei dai cambiamenti climatici”. Le modifiche approvate oggi, invece, portano l’agricoltura europea in direzione opposta, avverte Greenpeace. La proposta approvata dal Parlamento europeo dovrà essere formalmente approvata dai ministri dell’agricoltura in una delle prossime riunioni del Consiglio.

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Sostenibilità imprese: approvate norme su diritti umani e ambiente

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 aprile 2024

Il Parlamento europeo ha approvato con 374 voti favorevoli, 235 contrari e 19 astensioni una nuova direttiva sul dovere di diligenza. Il testo, frutto di un accordo informale con il Consiglio dell’UE, obbliga le imprese e i relativi partner a monte e a valle, compresi quelli per l’approvvigionamento, la produzione e la distribuzione, a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani. Nella direttiva si citano a titolo di esempio schiavitù, lavoro minorile, sfruttamento dei lavoratori, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del patrimonio naturale.Le nuove norme riguarderanno sia le società madri e le imprese dell’UE con oltre 1 000 dipendenti e un fatturato mondiale superiore a 450 milioni di EUR, sia i franchising nell’Unione con un fatturato di più di 80 milioni di EUR di cui almeno 22,5 provenienti da diritti di licenza. Saranno coinvolte anche le società madri, le imprese e i franchising di paesi terzi che raggiungono le stesse soglie di fatturato nell’UE. Tutte queste società saranno tenute a integrare il dovere di diligenza nelle loro politiche, realizzare investimenti ad hoc, ottenere garanzie contrattuali dai partner, migliorare il loro piano aziendale o fornire sostegno ai partner commerciali di piccole e medie dimensioni per assicurarsi che rispettino i nuovi obblighi. Dovranno anche adottare un piano di transizione per allineare il loro modello di business alla soglia di 1,5 °C di riscaldamento globale fissata dall’accordo di Parigi.Gli Stati membri avranno l’obbligo di mettere a disposizione delle aziende informazioni dettagliate sul dovere di diligenza tramite portali online contenenti gli orientamenti della Commissione UE. Dovranno anche istituire o designare un’autorità di controllo incaricata di indagare e sanzionare il mancato rispetto delle norme, ad esempio denunciando per screditare le imprese in questione o multandole con ammende fino al 5 % del loro fatturato netto mondiale. In aggiunta, una rete europea delle autorità di controllo istituita dalla Commissione faciliterà la cooperazione e lo scambio di migliori pratiche. Le società che violano il loro dovere di diligenza dovranno rispondere dei danni causati e risarcire appieno le vittime.

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Nuova direttiva UE sulla tutela penale dell’ambiente

Posted by fidest press agency su lunedì, 22 aprile 2024

Parma 23 aprile 2024 alle 11.30 nella Sede centrale dell’Università di Parma (Aula della Bandiera, via Università 12) ed è intitolato La nuova direttiva dell’Unione europea sulla tutela penale dell’ambiente: una svolta nelle attività di contrasto alla criminalità organizzata? Relatrice sarà Marina Castellaneta, docente di Diritto internazionale all’Università di Bari. Ciclo di seminari Criminalità organizzata e attività di prevenzione e contrasto: un approccio interdisciplinare, promosso dal Centro Studi in Affari Europei e Internazionali (CSEIA) dell’Università di Parma in collaborazione con l’Osservatorio Permanente Legalità. L’incontro, aperto a tutte le persone interessate, sarà introdotto e coordinato da Laura Pineschi, docente di Diritto internazionale al Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali dell’Università di Parma.

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I leader verdi chiedono al Consiglio europeo di mantenere le ambizioni ambientali nel piano quinquennale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 aprile 2024

In vista del Consiglio europeo che si tiene oggi a Bruxelles, i leader verdi hanno rilasciato una dichiarazione in cui criticano l’abbandono da parte dei leader europei delle politiche ambientali e climatiche nell’agenda strategica che intendono adottare per i prossimi cinque anni. Terry Reintke, candidato capolista dei Verdi europei, ha dichiarato: “Annullando il Green Deal, i leader europei stanno abdicando alle proprie responsabilità. Un chiaro impegno a raddoppiare le ambizioni del Green Deal è essenziale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Come Verdi abbiamo la coraggio di investire nel nostro futuro verde e sociale per l’indipendenza energetica, per la sicurezza alimentare e per un’economia a prova di futuro”.Bas Eickhout, candidato principale dei Verdi europei, ha aggiunto: “Un’Europa prospera e competitiva può essere garantita solo raddoppiando il nostro impegno per un’economia sicura per il clima e che funzioni per tutti. Altrimenti rischiamo di invertire i recenti progressi faticosamente conquistati dai nostri cittadini. lavoro ed economia. E perdiamo l’opportunità di sviluppare un sistema energetico autonomo basato sull’energia solare ed eolica che ci renderebbe indipendenti dai regimi autoritari”.

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Politica agricola Ue ad alto impatto ambientale!

Posted by fidest press agency su mercoledì, 27 marzo 2024

Dopo la nuova deroga alle norme della condizionalità sugli spazi per la natura del regolamento della Politica Agricola Comune 2023-2027, la Commissione europea ha proposto un ulteriore indebolimento della protezione del suolo, della rotazione delle colture e dei pascoli con un pacchetto di ulteriori modifiche giustificate dalla “semplificazione” dei regolamenti europei e chiedendo la loro approvazione attraverso una procedura di urgenza. Slow Food Italia, insieme alla Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura ribadisce al nostro Governo la richiesta di non sostenere lo smantellamento degli standard ecologici nella politica agricola, votando contro la proposta della Commissione. Sorprende che nella stessa settimana in cui risulta evidente che l’Europa è impreparata agli effetti crescenti del cambiamento climatico, la Commissione europea, senza nessuna valutazione condivisa, riduca le regole per implementare le poche misure rimaste nella Pac necessarie per promuovere la resilienza delle aziende agricole di fronte della crisi ambientale. «È urgente un confronto allargato su questo tema che non può essere limitato alle sole Organizzazioni agricole, perché il futuro dei sistemi agroalimentari interessa tutti i cittadini e non solo gli agricoltori. Purtroppo la nostra richiesta di avvio di un ampio dialogo anche a livello nazionale inviata nelle scorse settimane al Ministro Francesco Lollobrigida sembra essere caduta nel vuoto» – commentano le Associazioni di #CambiamoAgricoltura che concludono – «Questo pacchetto di riforme non solo riporterà la Pac indietro di oltre 25 anni, ma danneggerà in particolare tutte quelle aziende agricole che hanno convintamente intrapreso la strada dell’agroecologia e renderanno tutto il sistema agricolo ancora più vulnerabile agli effetti della perdita di biodiversità e della crisi climatica».

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I membri del Parlamento europeo non hanno agito per la protezione della salute e dell’ambiente

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 febbraio 2024

Bruxelles. “I membri del Parlamento europeo non hanno a cuore il futuro dell’agricoltura europea». Lo dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. «I nostri agricoltori pagheranno un prezzo ancora più elevato, diventando sempre più dipendenti da poche aziende sementiere e rischiando di essere citati in giudizio dalle multinazionali proprietarie di OGM brevettati. Tutto ciò senza alcuna prova credibile che i nuovi OGM saranno in grado di resistere agli impatti del cambiamento climatico. È un voto che non aiuta a uscire dalla crisi in corso che colpisce il comparto agricolo europeo».La proposta della Commissione porterebbe infatti a un maggior numero di brevetti, estendendoli alla selezione convenzionale e a tratti specifici già presenti in natura. Di conseguenza, gli agricoltori potrebbero perdere l’autonomia e la libertà di coltivare ciò che vogliono. Oggi, appena quattro aziende controllano oltre il 60% del mercato delle sementi a livello mondiale: Bayer, Corteva, ChemChina-Syngenta e BASF.In una lettera aperta del novembre 2023, oltre 70 ricercatori e accademici hanno espresso la loro preoccupazione per il tentativo di approvare in fretta e furia questa proposta prima delle elezioni europee del giugno 2024, senza un adeguato dibattito pubblico e ribadendo la necessità di mantenere valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura. Una volta che i governi dell’UE avranno concordato la loro posizione sulla proposta della Commissione, inizieranno i negoziati con il Parlamento europeo.

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Ue: Cia, bene via libera a nuove tecniche genomiche in Commissione Ambiente

Posted by fidest press agency su martedì, 30 gennaio 2024

“Un risultato che premia il nostro lavoro e lascia ben sperare per il futuro dell’agricoltura italiana”. Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per l’approvazione in Commissione Ambiente a Bruxelles della relazione emendativa al Regolamento sulle nuove tecniche genomiche (NGT) nel quadro della transizione verde e della riduzione degli agrofarmaci. Positivo, secondo Cia, il rigetto di alcuni emendamenti che si riteneva potessero introdurre criteri eccessivamente rigidi. Si attende con fiducia ora il voto in plenaria nel mese di febbraio. “Oltre al lavoro della Commissione e del Parlamento -dichiara il presidente Cia, Cristiano Fini-, aspettiamo adesso che tutti gli Stati membri prendano posizione e trovino un accordo, altrimenti, si consegnerebbe il fascicolo alla prossima presidenza, dilatando i tempi e rischiando un stop con conseguenze negative per tutto il mondo agricolo”. Cia ricorda che queste biotecnologie sono già autorizzate in moltissimi Paesi (Argentina, Israele, Gran Bretagna, etc) e senza una legislazione Ue, ricercatori e investimenti potrebbero essere attratti da Paesi extraeuropei. “Le Ngt sono cruciali per affrontare le grandi sfide della transizione green e rappresentano uno strumento indispensabile contro le fitopatie e i cambiamenti climatici che già oggi, da soli, spiegano tra il 20% e il 50% delle fluttuazioni del rendimento agricolo -conclude Fini- l’Europa deve diventare leader in questo campo, per un futuro in cui sia garantita sia la produttività che la qualità e la sostenibilità del settore primario”.

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Ambiente, finanza etica e rinnovabili in primo piano nel 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 22 gennaio 2024

Grazie ad un’ampia strategia di investimenti, RWE —leader nella transizione verso un mondo a energia verde che in Italia vanta già 15 parchi eolici onshore in esercizio e una capacità installata di circa 500 megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuale di circa 400.000 famiglie— punta entro il 2030 ad aumentare a 65 GW a livello internazionale la capacità installata da fonti rinnovabili.Per la sua espansione in Italia, RWE ha scelto la finanza etica partecipativa attraverso un partner d’eccellenza quale Ener2Crowd, la piattaforma ed app per gli investimenti sostenibili tra le prime in Italia autorizzate da CONSOB. Le due aziende annunciano per il 2024 l’avvio della campagna «Creiamo Energia – Insieme per la transizione energetica in Italia» che parte in occasione della costruzione del Parco Eolico San Severo (Comune di San Severo), in provincia di Foggia, e del Parco Eolico Mondonuovo (Comune di Mesagne), in provincia di Brindisi, per una capacità totale prevista di 108 megawatt (MW). A San Severo la costruzione è stata avviata ad inizio dicembre 2023 e prevede una capacità di 54 MW, con l’installazione di 12 turbine della capacità di 4,5 MW ciascuna. A Mondonuovo la costruzione è in partenza a marzo 2024 e prevede l’installazione di 9 turbine da 6 MW, anch’essa per una capacità di 54 MW. La messa in funzione di entrambi i parchi è prevista nel 2025. La campagna di crowdfunding si è appena aperta con la fase di “manifestazione d’interesse”, durante la quale tutti i cittadini pugliesi tramite la pagina web dedicata (https://www.ener2crowd.com/it/rwe).

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Autonomia differenziata e tutela dell’ambiente e dell’ecosistema

Posted by fidest press agency su sabato, 20 gennaio 2024

La natura non riconosce i confini amministrativi delle regioni e la tutela deve essere garantita in modo omogeneo ovunque sul territorio nazionale, anche perché a questa è connessa la tutela della salute e del benessere dei cittadini.Il richiamo formale che il disegno di legge fa alle direttive europee e alle norme quadro ambientali non basta perché non tiene conto della realtà materiale che vede Stato e Regioni coinvolti in complessi contenziosi europei e costituzionali. Finge di ignorare, poi, la prevista definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione che devono essere garantiti ugualmente in tutte le Regioni, e che devono riguardare anche i temi della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, assicurando le risorse necessarie. Inoltre, il testo non tiene neppure conto che i Livelli Essenziali delle Prestazioni nel campo della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema non sono stati ancora individuati secondo parametri di carattere scientifico.Il Senato ha ignorato le varie osservazioni presentate, in primis, dal WWF. Tra queste una di particolare rilievo: le disposizioni dell’articolo 116 della Costituzione introdotte con la riforma del 2001 andavano lette alla luce della riforma costituzionale degli articoli 9 e 41 della Costituzione avvenuta nel 2022. La tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, anche nell’interesse delle generazioni future, è oggi tra i principi fondamentali della Costituzione e questo avrebbe dovuto imporre il ricorso a procedure differenziate rispetto a quella relative ad altre materie. La legge che il Senato si appresta a votare, secondo il WWF, travalica il senso stesso dell’articolo 116 della Costituzione che prevede la possibilità di riconoscere alle Regioni particolari forme di autonoma differenziata, rispondendo ad una ragione politica in cui l’ambiente ancora una volta non viene considerato come dovrebbe.

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Ambiente, un anno a marcia indietro per clima e natura

Posted by fidest press agency su venerdì, 29 dicembre 2023

Il 2023 avrebbe dovuto essere un anno di svolta per le politiche ambientali del nostro Paese. Le premesse c’erano tutte grazie alla riforma della Costituzione, che nel febbraio 2022 ha modificato gli articoli 9 e 41 facendo entrare l’ambiente e la sua tutela tra i principi fondamentali della nostra Carta. Un passaggio giustamente definito “epocale”, “storico”, approvato con un consenso bipartisan (ad eccezione dell’astensione in vari passaggi di Fratelli d’Italia), ma che, ad oggi, non ha trovato applicazioni concrete né nell’azione del governo, né nell’attività legislativa del Parlamento. Il Governo ha dimostrato un vero e proprio disinteresse nei confronti dell’ambiente nonostante la riforma costituzionale lo abbia elevato a cardine del nostro tessuto istituzionale. Si può dire, anzi, che nell’ultimo anno si sia innestata una sostanziale marcia indietro nella quantità e nella qualità della protezione della Natura nel nostro Paese. Nell’anno che sarà presto dichiarato il più caldo mai registrato e in cui eventi climatici estremi, come violente alluvioni e lunghi periodi di siccità, hanno colpito l’Italia, il nostro Paese non sta giocando un ruolo attivo nella transizione ecologica e nell’economia del futuro. Uscire da tutti i combustibili fossili è inevitabile, ma il ministro Pichetto Fratin continua a parlare di nucleare e “biocarburanti”, mentre il Governo sembra voler seguire le strategie dilatorie delle compagnie Oil&Gas partecipate, piuttosto che occuparsi concretamente della loro riconversione. Ancora oggi la bozza di aggiornamento del Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) continua a valorizzare gas naturale, biocombustibili e persino l’energia nucleare, mostrandosi totalmente incoerente con gli obiettivi e le tempistiche della transizione energetica ed ecologica. I grandi assenti? Una legge per il clima, necessaria per incardinare la sfida della crisi climatica nella legislazione: il WWF e le maggiori associazioni ambientaliste hanno proposto un testo accolto positivamente dall’Intergruppo parlamentare sul cambiamento climatico: ora tocca al Parlamento (e al Governo) agire conseguentemente. Va inoltre approvato un PNIEC che risponda ai rilievi della Commissione Europea e che, soprattutto, sia un volano per la transizione, assicurando la piena partecipazione della società civile. Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici non è stato ancora adottato, così come il decreto per le Aree idonee per le rinnovabili e i decreti attuativi delle Comunità energetiche. Si attende anche il Testo unico sulle Rinnovabili. ll Governo delude anche in Europa, dove per due volte ha votato contro l’approvazione della Nature Restoration Law, la legge che prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030.L’Italia, inoltre, si appresta ad entrare nel 2024 senza ancora una Strategia operativa per la conservazione della biodiversità 2020–2030, rischiando così che anche il decennio in corso fallisca nell’obiettivo di fermare la drammatica perdita di biodiversità che riguarda il nostro Paese e l’intero Pianeta.È tornata la grande bufala del Ponte sullo Stretto: opera dal costo elevatissimo e ingiustificato (14,6 miliardi di euro, quasi un punto di PIL), senza VIA e di cui non è stata ancora dimostrata la costruibilità. Nel frattempo, il trasporto pubblico viene sempre più penalizzato e restiamo indietro sugli investimenti necessari per contrastare il dissesto idrogeologico e la cementificazione del suolo. Anche sul tema degli imballaggi monouso, l’Italia ha scelto di andare contro l’obiettivo europeo di ridurre gli imballaggi e l’usa-e-getta. L’Italia vieta la produzione e l’immissione sul mercato della cosiddetta “carne colturale”, bloccando così la ricerca e generando interferenze con le competenze dell’Unione Europea. Non può non essere messo in evidenza il rinnovo che viene concordato all’utilizzo per ulteriori 10 anni del Glifosato uno dei pesticidi più diffusi e discussi. Anche il 2023 si chiude inoltre senza che l’Italia abbia approvato il Piano Pesticidi, scaduto nel 2019. In questo modo una delle peggiori minacce alla biodiversità, ovvero l’uso di chimica nociva in agricoltura, continua a procedere indisturbata. Grandi assenti? I decreti attuativi della Legge Salvamare, senza i quali questa legge continua a essere una scatola vuota. L’Italia è inoltre in procedura di infrazione anche per la mancata definizione delle misure di conservazione di diversi Siti Natura 2000 marini. Nonostante ciò, il nostro Paese non ha ancora presentato alla Commissione Europea i propri impegni e la propria roadmap per arrivare al 30% di mare protetto (impegni che avrebbero dovuto essere presi entro il 2022). (Abstract by wwf.it)

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Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 11 ottobre 2023

Roma Sabato 21 ottobre alle ore 18.00 ingresso libero (Durata: dal 21al 29 ottobre 2023 )Galleria Mo.C.A Piazza degli Zingari, 1 (Rione Monti, Colosseo). Oltre ogni confine/Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente. L’Associazione Neworld aderisce a Rome Art Week 2023. Torna con nuove opere questo progetto espositivo che riflette sul futuro del pianeta e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto Uomo/Natura. Oltre ogni confine. Gli eventi segnati da condizioni climatiche estreme hanno generato gravi esigenze umanitarie. Secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre, vi sono stati 18,8 milioni di nuovi sfollati interni in fuga da catastrofi naturali nel 2017. La maggior parte degli esodi legati a rischi naturali e all’impatto dei cambiamenti climatici è interna, considerato che le persone colpite restano entro i confini nazionali. Tuttavia, succede anche che si verifichino fenomeni molto gravi che costringono le persone a fuggire oltre confine, tant’è che il termine “rifugiato climatico” è spesso utilizzato dai media e nei dibattiti. Gli studi determinano che il clima sta mutando a un ritmo superiore a quello previsto dalla maggior parte degli scienziati. Si registrano famiglie e comunità che hanno già iniziato a soffrire le conseguenze di catastrofi naturali e cambiamenti climatici, costringendole ad abbandonare le proprie case per rifarsi una vita altrove. Artisti in mostra: Andrea Ádány, Teresa Bianchi, Nello Bruno, Antonella Catini, Silvano Corno, Vincenza Costantini, Alexander Luigi Di Meglio, Alexandre di Portovenere, Stefano Imbratta, Lean (Andrea Leonardi), Debbie Martin, Loredana Salzano, Flaviana Pesce, Andrea Sterpa, Krisztina Szabó, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Klára Várhelyi, Villő Steiner, Tommaso Maurizio Vitale. Servizi Fotografici: Enrico Porcaro Alle 18.30 verrà presentato il Romanzo “I senzavoce” di Giuseppina Mellace e Maria Delfina Tommasini. Le autrici presentano un romanzo distopico ambientato alla fine del terzo millennio: il riscaldamento globale ha stravolto il pianeta Terra e ha decimato la popolazione umana e animale; un tentativo estremo di salvezza ha poi complicato ulteriormente la situazione. Una sola persona ha tratto vantaggio da questa Apocalisse: una scienziata che in seguito si autoproclama regina; le sue scellerate ambizioni conducono a un regime tirannico, da cui i giovani protagonisti dell’opera cercheranno di liberarsi. Orario di apertura mostra: Dal lunedì al venerdì ore 10.00/13.00 – 15.30/18.30 – sabato e domenica ore 17.00/20.00 – Ingresso: libero Press Office: Associazione Neworld e.t.s.www.antoniettacampilongo.it,

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Il sole maggior responsabile ambientale. Pelle e invecchiamento

Posted by fidest press agency su martedì, 19 settembre 2023

Sono le rughe, la pelle secca e le macchie solari che causano l’invecchiamento o è il contrario? Vediamo. La pelle è l’organo più grande che abbiamo, ha una superficie di circa 2 metri quadrati e può arrivare a pesare 3,5 kg; è estensibile, adattandosi alle dimensioni corporee e ha una notevole capacità di autoriparazione. Composta di 3 strati (epidermide, derma e ipoderma) svolge una funzione protettiva, sensoriale e termoregolatrice. Esistono due modi principali per misurare l’età di una persona. Il primo è il metodo standard, noto come età cronologica. Ma c’è anche l’età biologica, che indica la velocità con cui si sta invecchiando fisicamente, ovvero la maturità degli organi e delle cellule che può variare notevolmente tra persone diverse e persino all’interno dello stesso corpo. Man mano che si accumulano gli anni, la nostra età cronologica, prima o poi, si allineerà al nostro aspetto: la pelle diventa più sottile e meno uniforme, con minore elasticità poiché le cellule responsabili della produzione di pigmento e collagene muoiono o diventano “senescenti”, smettono di rinnovarsi e continuano ad esistere in una sorta di stato dormiente. Ma è l’ambiente che tende a fare il vero danno: le radiazioni solari possano danneggiare il DNA (provocando scottature, mutazioni e cancro della pelle), penetrare in profondità nel derma dove scompongono il collagene e stimolano le cellule a produrre melanina che dà luogo alla “abbronzatura”. La nostra pelle non è solo uno specchio del nostro stile di vita, che riflette gli effetti di anni di fumo, alcol, sole e stress, ma è un indicatore della nostra salute. Insomma, l’organo più grande del corpo partecipa attivamente al nostro benessere fisico. Le ultime ricerche suggeriscono che la pelle rugosa, malata o danneggiata diventa parte di un sistema infiammatorio, rilasciando un cocktail chimico che porta a ulteriori danni. “La pelle invecchiata cronologicamente, o dal sole, mostra livelli più elevati di sostanze infiammatorie”, dichiara Mao-Qiang Man, ricercatore presso l’Università della California. “A livello locale, queste sostanze chimiche degradano il collagene e l’elastina, causando ulteriore assottigliamento della pelle, rughe e riduzione dell’elasticità”, spiega Tuba Musarrat Ansary, ricercatrice presso la Jichi Medical University (Giappone). “Inoltre interrompono la barriera della pelle, aumentando la perdita d’acqua e la suscettibilità ai fattori di stress”. I ricercatori hanno scoperto che i danni alla pelle sono anche collegati allo sviluppo di malattie neurodegenerative e cardiovascolari, dovute ai composti dannosi riversati nel flusso sanguigno che intaccano organi come il cuore e il cervello. Dunque, che fare? Non possiamo influire sul trascorrere ineluttabile del tempo ma è possibile intervenire sui danni ambientali, in particolare del sole responsabile per la maggior parte dei segni dell’invecchiamento facciale. Una crema protettiva, un cappello e un paio di occhiali da sole, è la prescrizione consigliata. (Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 15 settembre 2023) Primo Mastrantoni – Aduc http://www.aduc.it

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Traguardo importante per il corso di laurea in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali”

Posted by fidest press agency su lunedì, 24 luglio 2023

E’ stato attivato dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino. Nella seduta di laurea del 17 luglio, infatti, l’Ateneo ha conferito l’ambito titolo di dottoressa alla prima laureata del corso, Sara Pandolfi. Ad assistere alla discussione, in collegamento da remoto, anche il Rettore Pettinari “Sono molto orgoglioso e soddisfatto – ha affermato il prof. Andrea Catorci, Responsabile del corso di laurea – di avere avuto già al primo appello di laurea utile per il Corso una laureanda, tra l’altro molto brillante, che ha concluso il suo percorso formativo in tempi rapidissimi. La dott.ssa Sara Pandolfi è infatti la prima laureata del Corso in questione che è nato solo tre anni fa. In questi tre anni, di concerto con i docenti e con il validissimo contributo delle studentesse e degli studenti, con cui è costantemente aperto il confronto sulle eventuali problematiche che possono insorgere, il corso è stato messo a punto e per l’anno accademico 2023-24 le attività didattiche sono state riorganizzate in modo da distribuire in modo ottimale i carichi didattici ed è stata implementata anche la consequenzialità tra le varie discipline. La dott.ssa Pandolfi ha illustrato il suo elaborato finale dal titolo “Valutazione dell’accumulo e degli effetti tossicologici di microplastiche in embrioni di seppia (Sepia Officinalis)”, che ha visto come relatore (Tutor Unicam) il prof. Francesco Palermo e come tutor aziendale il dott. Paolo Cocci, rispondendo alle numerose domande da parte dei membri della Commissione, ed ha ottenuto la votazione di 110/110 e Lode. Il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali propone un approccio multidisciplinare ed integrato a temi di grande attualità ed importanza, quali tutela della biodiversità, economia circolare, transizione ecologica e sviluppo sostenibile. La filosofia del corso è quella di abbinare alla formazione culturale di base una serie di attività di introduzione al mondo del lavoro, mediante corsi tesi ad insegnare il know how pratico di discipline connesse con il monitoraggio della biodiversità, la gestione conservativa degli ecosistemi, la valutazione di impatto ambientale, l’economia circolare ed i processi di analisi e certificazione della sostenibilità dei processi produttivi e dell’uso delle risorse naturali.  Gli studenti potranno svolgere la Stage curricolare, propedeutico alla stesura dell'Elaborato finale, in aziende, studi professionali, società private che si occupano di ambiente o in aree protette, in modo da entrare in diretto contatto con il mondo del lavoro. Per facilitare l’approccio alla professione ed offrire opportunità di crescita e di valorizzazione delle competenze, gli studenti dal secondo anno possono partecipare a Bandi per Borse di approfondimento attivate su specifici progetti.  Considerata la vastità e complessità delle tematiche, il corso presenta una strutturazione in due curricula: Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali e Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy

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I governi europei spendono poco per la protezione dell’ambiente

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 luglio 2023

Lo scorso maggio, l’organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) ha dichiarato che entro il 2027 ci si aspetta con una probabilità del 66% che la temperatura della superficie terrestre superi in media il livello di 1,5°C di aumento dai livelli pre-industriali. Questa prospettiva è particolarmente preoccupante, dal momento che oltrepassare questo valore potrebbe portare, secondo gli scienziati, a un punto di non ritorno.Sono necessarie azioni coese per evitare che ciò accada. Sono numerosi gli enti (pubblici e privati) che possono mettere in campo politiche e finanziamenti per limitare gli impatti antropici sul pianeta e tutelarne le numerose forme di vita. Un ruolo cruciale è quello ricoperto dai governi nazionali: oltre a essere chiamati al confronto durante le conferenze delle parti (Cop), sono anche organi che possono dare una direzione generale a livello legislativo ed economico al paese.

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Non solo geni: l’ambiente orienta la nostra capacità cognitiva

Posted by fidest press agency su mercoledì, 5 luglio 2023

Lo dimostra il pesce Guppy in uno studio dell’Università di Ferrara. Più portati per la matematica, più inclini a praticare certi sport: la relazione tra geni e certe caratteristiche cognitive è ben dimostrata, ma ora uno studio dell’Università di Ferrara rivela che a plasmare le abilità cognitive dei vertebrati concorre, molto più di quanto credessimo, anche l’ambiente. In uno studio pubblicato su una delle più autorevoli riviste di biologia evoluzionistica, Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, le ricercatrici e i ricercatori di Unife hanno analizzato in laboratorio i processi di apprendimento, dimostrando il ruolo fondamentale dell’esperienza e della plasticità fenotipica, cioè la capacità di sviluppare caratteristiche differenti a partire dalla medesima componente genetica.Il gruppo di ricerca ha studiato gli schemi di apprendimento in una colonia di Guppy, piccoli pesci d’acqua dolce cresciuti in due diversi ambienti: uno con cibo disponibile sempre nello stesso momento e luogo, l’altro con cibo disponibile in momenti e in luoghi casuali.“Al termine del trattamento abbiamo misurato le capacità cognitive dei pesci con dei test specifici per l’apprendimento. Per esempio, presentando stimoli di diverso colore associati al cibo e registrando il tempo necessario a comprendere e preferire il colore corretto. Oppure modificando nel tempo il colore associato al cibo. I risultati hanno indicato che i pesci allevati nell’ambiente “prevedibile” hanno sviluppato maggiori capacità di apprendimento, imparando rapidamente a selezionare il colore. Gli altri, invece, hanno sviluppato una maggiore flessibilità cognitiva, inibendo rapidamente la scelta del ‘vecchio’ colore corretto in favore di un “nuovo” colore associato al cibo” racconta la Dottoressa Giulia Montalbano di Unife, coautrice dello studio.“È interessante notare come questo tipo di studi stia cambiando il nostro modo di affrontare la ricerca, anche dal punto di vista più pratico. Studiare la plasticità cognitiva non è facile nell’uomo, poiché non è possibile alterare le esperienze delle persone sperimentalmente. Se in passato i pesci erano considerati vertebrati con minori capacità cognitive, oggi sappiamo che almeno le basi del loro sistema cognitivo potrebbero essere le stesse di uccelli e mammiferi. Nei pesci possiamo simulare scenari di esperienza che, ora sappiamo, modificano le capacità cognitive. Pertanto, i pesci possono diventare il modello ideale per scoperte innovative, ad esempio, nello studio di malattie del sistema nervoso che rallentano il funzionamento cognitivo” conclude il Dottor Tyrone Lucon-Xiccato di Unife, coautore dello studio. Il progetto dell’Università di Ferrara fa parte di un partenariato nazionale per lo studio del sistema nervoso denominato MNESYS “A Multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease”, finanziato dal Ministero della Ricerca e dell’Istruzione tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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Ambiente: per la crescita dell’idrogeno necessario garantire la sicurezza

Posted by fidest press agency su lunedì, 12 giugno 2023

Roma. All’H2 Forum di Berlino unica società pubblica italiana invitata all’evento è stata la Servizi Fondo Bombole Metano (SFBM), gruppo GSE. “La SFBM rappresenta un unicum in Europa per le attività di collaudo e revisione delle bombole a metano. La sicurezza che siamo riusciti a garantire negli anni ha indubbiamente contribuito ad una maggiore penetrazione del metano nel mercato italiano come alternativa ai tradizionali combustibili fossili. I controlli, rigidi e rigorosi, effettuati presso i nostri stabilimenti, hanno rassicurato i cittadini e trasmesso loro sentimenti di fiducia. E’ necessario che gli stessi sentimenti accompagnino l’introduzione dell’idrogeno per i mezzi di trasporto nel nostro Paese. La percezione dell’affidabilità del nuovo vettore da parte dell’utenza è infatti determinante per la sua diffusione e il suo successo”, ha detto nel suo intervento il Professor Marco Mele, Amministratore Unico della SFBM. “E’ bene sottolineare che la sicurezza può essere garantita solo da test specifici, studiati e calibrati per le bombole ad H2. Proprio per questo la SFBM sta lavorando per dar vita ad un progetto di ricerca sulle bombole ad idrogeno, in collaborazione con le municipalizzate ed alcune università italiane ed internazionali. I risultati di questo studio, che dovrebbe concludersi entro la metà del 2024, saranno importanti per comprendere a quali test e controlli sottoporre le bombole, e quale sia il sistema di monitoraggio migliore. Il fine – ha spiegato Mele – è quello di contribuire al processo di introduzione del nuovo vettore nel settore del trasporti”, ha concluso il Prof. Mele.

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Giornata Ambiente: Cia, agricoltura in prima linea. Solo 7% di emissioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 giugno 2023

L’agricoltura oggi pesa solo il 7% sul totale delle emissioni prodotte che si riversano sull’ambiente. Un impegno sulla via della sostenibilità che in Italia va avanti da tempo: diminuisce fortemente l’uso di pesticidi chimici; crescono le superfici biologiche e le agroenergie; si riduce di netto il consumo d’acqua grazie all’irrigazione di precisione; aumenta la manutenzione e la cura del verde, nelle aree rurali e urbane. Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra ogni 5 giugno, fa il punto sul settore e rilancia il suo piano per il futuro: l’agricoltura è in pista per realizzare la transizione verde, ma servono più risorse e strumenti adeguati, puntando su innovazione, ricerca, nuove tecnologie genetiche e digitali. In quest’ottica -spiega Cia- i fondi del Pnrr, fino al 2026, sono essenziali per consentire all’agricoltura di impattare sempre meno su clima e ambiente, tutelando al contempo competitività, reddito, qualità. Questo vuol dire continuare a produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree rurali, difendendo il paesaggio e la biodiversità; gestendo le risorse idriche; incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili, dal biogas al fotovoltaico sui tetti agricoli; salvaguardando il suolo e i boschi per prevenire il dissesto idrogeologico; migliorando la sostenibilità dei processi produttivi con soluzioni hi-tech; rinnovando il parco macchine con mezzi sempre meno inquinanti. “Gli agricoltori vogliono essere protagonisti della sfida green -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- continuando a migliorare la sostenibilità di allevamenti e coltivazioni e valorizzando i servizi ecosistemici del settore primario, ma con una visione dell’agricoltura che tutela l’ambiente senza penalizzare la produzione”.

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Giornata dell’ambiente e degli oceani

Posted by fidest press agency su lunedì, 5 giugno 2023

Due giornate, quelle del 5 e dell’8 giugno, per riflettere sull’ambiente e sugli oceani, e su quanto la loro salvaguardia sia sempre più necessaria. Si stima che attualmente negli oceani ci siano più di 150 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica e che ogni anno ne finiscano altre 8 milioni. Di fronte a questi dati cosi preoccupanti non si può certo rimanere indifferenti. Nell’era delle alternative green alla portata di tutti, anche la passione per la lettura e l’ascolto possono diventare sostenibili, sperimentando nuovi orizzonti con formule eco-friendly che rispettano passioni, creatività e voglia di salvaguardare il pianeta. In questo contesto si inserisce Rakuten Kobo – azienda leader nel settore della lettura digitale – con un approccio sempre più green e volto a ridurre l’impatto della tecnologia anche in campo editoria digitale, negli ultimi anni ha dimostrato impegno concreto in questo senso. Gli ultimi device dell’azienda infatti sono realizzati con plastica riciclata e potenzialmente destinata al polmone blu del pianeta. In linea con l’impegno dell’azienda nel rimuovere rifiuti dagli oceani e CD e DVD dalle discariche, un ulteriore step che riconferma l’interesse e l’attenzione del brand verso un tema così importante.

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Workshop “I progetti Life Ambiente e Salute: Inquinamento Ambientale e Salute del Bambino”

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 Maggio 2023

Parma venerdì 26 maggio a partire dalle 10 nell’Aula Magna della Sede centrale dell’Università di Parma. Nell’occasione sarà presentato anche lo stato dei lavori del progetto Life-MILCH, grazie alla partecipazione dei referenti di progetto dei tre Centri coinvolti: Paola Palanza (Università di Parma), Maria Elisabeth Street (AUSL – IRCCS Reggio Emilia e Università di Parma), Vassilios Fanos (Università di Cagliari) e Anna Maria Papini (Università di Firenze). Accompagneranno e modereranno gli interventi esperti clinici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e docenti del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo.A introdurre il workshop, voluto e organizzato dal team di ricerca del progetto Life-MILCH, saranno i docenti Paola Palanza (Dipartimento di Medicina e Chirurgia) e Francesco Nonnis Marzano (Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale). Seguiranno gli interventi di coordinatrici e coordinatori di progetti LIFE ed esperte/i nel campo delle tematiche dell’inquinamento e della salute del bambino: Gemma Calamandrei (Istituto Superiore di Sanità) – Progetto “Life CROME” Donatella Feretti (Università di Brescia) – Progetto “Life MAPEC” Liliana Cori (CNR Pisa) – Progetto “Life GIOCONDA” Annalisa Abballe (Istituto Superiore di Sanità) – Progetto “Life WOMENBIOPOP” Stefano Lorenzetti (Istituto Superiore di Sanità) – Progetto “EDCs group ECHA e Life EDESIA” Cinzia La Rocca (Istituto Superiore di Sanità) – Progetto “Life PERSUADED” L’appuntamento è rivolto a studentesse e studenti, giovani ricercatrici e ricercatori, personale universitario ed è aperto a tutte le persone interessate La partecipazione è libera e gratuita. Tuttavia è richiesta la registrazione compilando il form ad hoc https://forms.gle/Tb1p3bXFABSrZWKo6

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Studenti, ambiente e sport: è partnership tra la Luiss SSD e Antares Energia

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 Maggio 2023

Roma. Antares Energia, trader di gas naturale ed energia elettrica con oltre dieci anni di attività sul mercato libero, e la Luiss SSD società di Luiss Guido Carli per la gestione e promozione delle attività sportive tra gli studenti, nell’ambito di tutte le discipline riconosciute dal CONI, hanno perfezionato un accordo triennale di collaborazione per lo sviluppo delle suddette attività. Con l’intesa siglata dal Presidente di Luiss SSd Dott. Luigi Abete e dall’amministratore delegato di Antares Dott. Stefano Guarducci conferisce ad Antares Energia la qualifica di Official Partner di Luiss SSD fino al 2026. L’accordo, siglato sotto la supervisione del Prof. Paolo Del Bene Direttore di AS LUISS, è stato studiato in maniera tale da unire le risorse delle due aziende, così da sfruttare i punti di forza dei due brand, creando sinergie, networking, e-business community, progetti su tematiche ambientali, di sostenibilità e di responsabilità sociale nonché attività formative extra didattiche e di placement. Antares Energia, grazie al team facente capo a Silvia Mariani (Chief Operating Officer), garantirà il massimo livello qualitativo nelle attività di analisi studio ed implementazione di progetti legati all’utilizzo di Gas Naturale ed Energia Elettrica, trading, certificati di Garanzia di Origine da Fonti rinnovabili, Crediti di CO2, efficientamento energetico, fotovoltaico, mobilità elettrica. A Mauro Ranieri (Chief Strategy Officer di Antares Energia) sarà affidata la supervisione delle linee strategiche di sviluppo dei progetti comuni.

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