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Posts Tagged ‘arte’

Rassegna d’Arte “Duo creativo, una sfida positiva”

Posted by fidest press agency su sabato, 11 Maggio 2024

Varallo (VC) Valsesia. Domenica 26 maggio, presso il Salotto IOTIAMO Via Pio Alberganti, Contrade Storiche in collaborazione con ACC (Associazione Culturale Creativa), avrà luogo l’inaugurazione della Rassegna d’Arte “Duo creativo, una sfida positiva” con Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti, a cura di Federica Mingozzi e Antonio Spanedda. Il progetto, fa parte di un percorso più ampio, denominato Festival delle Relazioni 2024 e comprende una serie di manifestazioni con progetti culturali multidisciplinari. La rassegna rimarra’ aperta fino all’8 giugno 2024. L’associazione culturale creativa ACC, da tempo, ha scelto di sostenere e incrementare la cultura e, anche in questa occasione, ha creato un evento per celebrare l’amore per l’arte, che ha confermato la zona delle contrade storiche di Varallo come fulcro delle attività cittadine. Si tratta di un progetto nato per promuovere il connubio tra artisti e incoraggiare il dialogo, attraverso una serie di iniziative in luoghi e spazi diversi, compresi anche quelli ritenuti non convenzionali: in pratica, uno spazio aperto liberamente al pubblico amante dell’arte o che si vuole avvicinare al mondo dell’arte, uno spazio d’incontro per tutti coloro che vogliono raccontare la propria esperienza con l’arte, con la volontà di stabilire una connessione tra storia e futuro. Stiamo parlando di una lodevolissima iniziativa, dedicata alle relazioni dell’arte, che è nata e continua ad essere uno spazio di incontro per dialogare sulle tante storie dell’arte contemporanea.Maria Grazia Focanti si è laureata in Sociologia ad Urbino presso l’Università degli studi “Carlo Bo” e poi, in seguito, ha frequentato un corso di Pittura presso l’Accademia Belle Arti di Macerata. Ha partecipato a molteplici mostre collettive e personali in varie città italiane, contribuendo anche, su invito, all’ illustrazione di diverse pubblicazioni. Alcune delle sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. In questi ultimi anni, si è dedicata all’approfondimento di alcune tecniche pittoriche quali: la pittura materica, la video-arte, la performance, la tecnica dell’acquerello e l’acrilico. Attualmente vive e opera a Monsano (An). Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino, dove ha frequentato la prestigiosa Scuola del Libro. Ha partecipato a numerose e importanti mostre. Abstract by Patrizia Minnozzi Arte La Presse)

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L’arte triestina al femminile

Posted by fidest press agency su domenica, 5 Maggio 2024

Bruxelles Martedì 14 maggio 2024 alle 11:00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles rue de Livourne 38 la mostra L’arte femminile triestina nelle avanguardie italiane ed europee del Novecento presenterà all’Istituto Italiano di Cultura le opere delle artiste triestine Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Reina.Le circa 130 opere esposte (dipinti, disegni, bozzetti teatrali, sculture, ceramiche, fotografie, lettere, profumi, abiti, libri, gioielli, accessori, ecc.) non sono mai state presentate in Belgio. Tra questi, vari oggetti nuovi, rari e poco conosciuti.La mostra si propone di mettere in luce la creatività d’avanguardia femminile triestina nel contesto del Novecento italiano ed europeo, attraverso cinque artiste emblematiche , di fama internazionale e molto apprezzate dal critico d’arte Gillo Dorfles .Immagine che contiene test, immagine, poster, colore La descrizione viene generata automaticamente“Le caratteristiche socioculturali delle donne triestine – spiega la curatrice della mostra, Marianna Accerboni – sono uniche in Italia. Infatti, una combinazione di fattori storici, sociali e politici legati alla secolare centralità nel contesto europeo e alla multiculturalità di Trieste, determinarono la creatività e le scelte artistiche innovative di questi artisti. Questa mostra offre un’immagine inaspettata dell’avanguardia artistica femminile triestina dell’epoca , al pari delle più sorprendenti avanguardie europee e internazionali (…). »“È un vero piacere accogliere questa mostra nel nostro Istituto – dichiara Allegra Lafrate, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles – perché testimonia il profondo cosmopolitismo di una regione da sempre aperta a molteplici influenze culturali.»

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“Capitale italiana dell’Arte contemporanea”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 Maggio 2024

Roma giovedì 2 maggio 2024 (ore 11.00), al Ministero della Cultura (Sala Spadolini – via del Collegio Romano, 27), si svolgerà la conferenza di presentazione della “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”, iniziativa promossa e voluta dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che si affianca alle già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro”. Interverranno: il Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello; il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. Concluderà: il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Diretta sul canale YouTube del MiC al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=KnHEFUmxuyo

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“Imparare l’arte di essere genitori”

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Con un progetto educativo condiviso a livello di coppia, riuscendo a dare regole chiare per garantire ai propri figli una crescita sana, serena ed equilibrata: è un percorso da costruire giorno per giorno, in un lavoro di squadra con la scuola e le altre istituzioni sociali, ma che non è privo di ostacoli, soprattutto nella complessità dei nostri tempi. Unanime il monito degli esperti: non bisogna essere genitori perfetti, ma genitori affidabili per i propri figli. Di questi temi si è discusso all’evento “Verso una nuova genitorialità: percorsi, sfide e soluzioni nella crescita familiare” che si è svolto oggi a Roma presso la Clinica Villa Mafalda. L’incontro, che ha riunito esperti e famiglie per dibattere delle sfide e le opportunità della genitorialità moderna, è stato realizzato con il contributo di Neopharmed Gentili, da sempre impegnata a promuovere la riflessione su temi di rilevanza sociale e sanitaria, per contribuire al benessere psico-fisico e alla crescita educativa della comunità. Sotto i riflettori, i primi mille giorni di vita del bambino, quelli che vanno dal concepimento fino ai due anni d’età, che sono un periodo fondamentale per la definizione della salute fisica, mentale e sociale del futuro adulto ma anche per la costruzione della genitorialità. “I primi mille giorni sono una finestra di opportunità in cui gettare le basi per la salute globale del bambino – spiega Martina Capponi, Dirigente medico pediatra presso la Clinica pediatrica Policlinico Umberto I -. Il progetto Genitori Più, nato in Regione Veneto ed esteso dal Ministero della Salute su tutto il territorio nazionale, individua otto semplici azioni per supportare i futuri e neogenitori nell’adozione di stili di vita idonei a contrastare le principali cause di morbilità e mortalità nel bambino: assunzione di acido folico sin da prima del concepimento, non fumare e bere alcolici in gravidanza, prediligere l’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi di vita, mettere a dormire il neonato in posizione supina per prevenire la morte in culla, tutelare la sicurezza del bambino in casa e in auto, fare tutte le vaccinazioni, leggere un libro già dai primi mesi per favorire l’espressività e lo sviluppo cognitivo. Noi pediatri siamo particolarmente impegnati nell’incoraggiare le mamme all’allattamento al seno e nel contrastare l’esitazione vaccinale, informando i genitori sull’importanza dei vaccini per una crescita in salute dei loro figli”. Oltre che per la salute dei bimbi, i primi mille giorni hanno una valenza centrale per la transizione alla genitorialità.

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L’arte della commedia di Eduardo De Filippo

Posted by fidest press agency su domenica, 28 aprile 2024

Roma Dal 7 al 19 maggio al Teatro Argentina Largo Argentina prima, martedì, venerdì ore 20.00 mercoledì e sabato ore 19.00 giovedì e domenica ore 17.00 lunedì riposo. L’arte della Commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo De Filippo fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera implacabilmente diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua e allo stesso tempo tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo. Scritta nel 1964 è un’opera poco frequentata, apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori; si tratta invece di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere, alla ricerca insomma di risposte a quelle domande impellenti e necessarie che non possono attendere più. L’arte della commedia ci parla del rapporto contradditorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società, ma le domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro”, sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo, si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti. Con Fausto Russo Alesi, David Meden, Sem Bonventre, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Imma Villa, Demian Troiano Hackman, Davide Falbo. Scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, musiche Giovanni Vitaletti, luci Max Mugnai, consulenza per i movimenti di scena Alessio Maria Romano, assistente alla regia Davide Gasparro, assistente ai costumi Rossana Gea Cavallo, foto di scena Anna Camerlingo. Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Elledieffe.

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L’arte triestina al femminile

Posted by fidest press agency su sabato, 27 aprile 2024

Bruxelles. Martedì 14 maggio 2024 alle 11:00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles rue de Livourne 38. Sono presentate le opere delle triestine Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Regina, Le circa 130 opere esposte (dipinti, disegni, bozzetti teatrali, sculture, ceramiche, fotografie, lettere, profumi, abiti, libri, gioielli, accessori, ecc.) non sono mai state presentate in Belgio. L’evento avviene alla presenza di Allegra Lafrate e Marianna Accerboni, Curatrice della mostra. Tra questi, vari oggetti nuovi, rari e poco conosciuti. La mostra si propone di mettere in luce la creatività femminile d’avanguardia di Trieste. nel contesto del Novecento italiano ed europeo, attraverso cinque artisti emblematici, di fama internazionale e molto apprezzati dal critico d’arte Gillo Dorfles.

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Deloitte: il mercato dell’arte frena per le incertezze macroeconomiche e le tensioni geopolitiche

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 aprile 2024

Dopo un 2022 da record, il mercato dell’arte ha vissuto un 2023 di fisiologico assestamento, registrando un calo di fatturato complessivo a livello globale del 3% circa (-18,2% se viene incluso l’impatto positivo non ricorrente delle Single Owner Collection 2022). La sostanziale stabilità del fatturato è causata soprattutto dalle incertezze macroeconomiche e dalle nuove tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato la seconda metà dell’anno con impatto di prudenza sia dal lato degli acquirenti che da quello dei venditori. È quanto emerge dall’edizione 2024 del report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private, presentato in anteprima durante la Mia Photo Fair di Milano. «La domanda globale di collectibles ha rallentato soprattutto nella fascia alta del mercato e, in generale, negli ultimi mesi ha prevalso un atteggiamento di maggior prudenza, mentre l’onda di entusiasmo di fine pandemia, iniziata nel 2021 e concretizzatasi nel 2022, ha subito una inevitabile battuta d’arresto, con effetti anche sui prezzi medi dei lotti. Tuttavia, i collezionisti continuano a dimostrare interesse per i beni di qualità nei comparti relativi ad arti visive, beni di lusso, gioielli, borse e design da collezione il che consente comunque il mantenimento di livelli di fatturato comparabili nei due anni 2022 e 2023 depurando il 2022 da impatti non ricorrenti», spiega Ernesto Lanzillo, Partner e Leader di Deloitte Private Italia. Il calo del fatturato complessivo di Christie’s, Sotheby’s e Phillips è stato determinato prevalentemente dalla brusca riduzione nel segmento pittura (-26,8%), mentre il diffuso interesse per il comparto dei Passion Assets ha contribuito a mitigare la decrescita del fatturato totale sull’anno precedente (-5,4% sul 2022). Non vanno dimenticati alcuni elementi non ricorrenti che avevano favorito la performance eccezionale del 2022, tra cui, su tutti, con riferimento prevalentemente alla pittura, i risultati delle diverse single owner collection vendute nell’anno. Il dato, se escludiamo le vendite delle collezioni private realizzate nel 2022 e 2023, mostrerebbe un andamento praticamente lineare, con una diminuzione del fatturato su base annua limitata al 3%.

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Al via Radis, il nuovo progetto di arte pubblica

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 aprile 2024

Prende il via Radis, il nuovo progetto quadriennale di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.La prima edizione 2024 vede la collaborazione tra la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e la Fondazione CRC, e ispirandosi alla volontà della nuova presidenza di Fondazione CRT intende far dialogare le collezioni di due grandi istituzioni con il territorio, trasformando in azioni concrete l’idea di patrimonio diffuso che rappresenta una delle sue missioni statutarie. Il progetto Radis, dal piemontese radis (radice), ha un duplice obiettivo: arricchire il territorio piemontese, borghi e città, con un patrimonio di opere di arte pubblica messo a disposizione della comunità e allo stesso tempo far dialogare tale patrimonio con attività educative, public program e mostre collettive che restituiscano alla visione della collettività parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il format prenderà il via dalla Valle Stura e verrà replicato in altre aree del territorio piemontese, in collaborazione con le principali Fondazioni bancarie. La prima edizione del progetto è stata affidata alla curatrice Marta Papini, che ha invitato l’artista Giulia Cenci a intervenire nell’area del Chiot Rosa, nel comune di Rittana (CN). Proprio a Rittana il 12 luglio inaugurerà una mostra collettiva che accoglierà opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRC. Curata da Marta Papini e Leonardo Pietropaolo con Giulia Cenci, la mostra è parte del percorso di avvicinamento alla presentazione della nuova opera, in programma il 5 ottobre 2024. La prima edizione del progetto interessa un’area boschiva in Valle Stura, tra il Comune di Rittana e la Borgata Paraloup, in provincia di Cuneo; il luogo individuato da Marta Papini e Giulia Cenci è il Chiot Rosa, una radura costellata da alberi di betulla a 1.200 metri sul livello del mare, un luogo ricco di storia e dall’alto valore simbolico, in quanto ospitò, lì vicino, il primo quartier generale nel cuneese delle bande partigiane di Giustizia e Libertà. Per informazioni: http://www.radis-crt.it

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Un nuovo inizio per le Gallerie Nazionali di Arte Antica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 marzo 2024

Roma. Le Gallerie Nazionali di Arte Antica rappresentano un’istituzione museale strategica per Roma e per l’Italia che guarda al futuro non solo per quanto concerne l’ideazione di un’intensa programmazione culturale ma anche come posizionamento e riconoscibilità visiva dell’istituzione stessa a livello internazionale. Si apre una nuova fase per il museo anche a livello comunicativo che parte dal restyling e dalla previsione di un nuovo logotipo. Lo stesso font ma un diverso accento, ora posto sull’essere Gallerie Nazionali e non sulle due sedi del museo, sottolineando la storia di quella che è la prima Galleria nazionale pubblica di Arte Antica in Italia, istituita con regio decreto nel 1895, con unica sede la Galleria Corsini e successivamente ampliata con l’eccezionale acquisto da parte dello Stato di Palazzo Barberini nel 1949. Il nuovo logo prevede l’introduzione delle tre inconfondibili api dello stemma Barberini ad affiancare il nome. Presenti in molteplici cicli decorativi realizzati da Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, le api fungeranno da immagine positiva e laboriosa e accompagneranno tutta la comunicazione delle Gallerie Nazionali le cui collezioni, custodite nelle due straordinarie sedi di Palazzo Barberini e Galleria Corsini, vantano, come noto, capolavori provenienti dalle collezioni Chigi, Torlonia, Odescalchi, Sciarra, Hertz, solo per citarne alcune. Le magnifiche api “barberiniane”, simbolo unico e potente di abbondanza – quella culturale dell’istituzione – e di operosità lavorativa, fanno parte del patrimonio visivo di tutta la città di Roma e, rimarcando il ruolo del pontificato Barberini come motore ed epicentro della cultura europea del Seicento, accompagneranno l’identità visiva degli ambiziosi progetti culturali che le Gallerie Nazionali presenteranno a Roma e nel mondo.

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Mostra di arte sacra «Gesù Nazareno Re dei Giudei»

Posted by fidest press agency su martedì, 19 marzo 2024

Milano. Si terrà sabato 23 marzo 2024 alle ore 16.30 presso la Chiesa di Santa Maria alla Fontana, ubicata nella suggestiva piazza omonima al civico 7. Sei opere che celebrano la Passione di Cristo. Un percorso di profondo dolore fatto di tradimento, persecuzione, calunnia, solitudine e abbandono. In quel sacrificio è racchiuso tutto il dolore del mondo, di tutti i tempi e di tutti gli angoli della terra. E quel sacrificio rappresenta l’amore infinito di Gesù per l’umanità, per ogni singolo essere umano. Ognuno ha il suo calvario, ognuno ha il suo cammino: uno solo è il dolore e va sanato con l’amore. Ogni croce chiede pace. Ad aprire la Mostra una meravigliosa opera: un crocifisso altro due metri realizzato con delle assi antiche di quercia, un legno che risale al 1700. Nell”opera realizzata con la collaborazione artistica di Luigi Viggiano «ogni essere vivente può riflettersi in Cristo, in lui le differenze convivono e si ricompongono in un mosaico di umanità fatto di luce. E la croce è li, pronta a sorreggerci tutti e a dimostrare che anche fratturati, siamo unici e irripetibili e riflettiamo l’amore di Gesù Cristo», spiega Carla Bruschi. Seguono cinque quadri che rappresentano i “Cinque Misteri del dolore”.

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Christie’s ha raggiunto 14,5 milioni di sterline per la vendita del giorno del dopoguerra e dell’arte contemporanea

Posted by fidest press agency su mercoledì, 13 marzo 2024

Londra – La Christie’s Post-War and Contemporary Art Day Sale ha raggiunto un totale di £ 14.541.660 / $ 18.598.783 / € 16.984.659, con forti tassi di vendita del 91% per valore e dell’85% per lotto. Il totale parziale per la stagione 20/21 marzo fino ad oggi è £ 228.105.716 / $ 290.567.097 / € 266.034.105. A testimonianza della forza di Londra come piattaforma di vendita internazionale, Untitled di Keith Haring è stato venduto per £ 945.000 mentre Sophie di Alex Katz ha realizzato £ 604.800. Gli artisti britannici si sono esibiti bene nella sala d’asta londinese, rispecchiando i successi del 20 ° /21 ° secolo: London Evening Sale. Ether di Louise Giovanelli ha aperto l’asta, stabilendo un nuovo record mondiale d’asta per l’artista (£ 85.680) e anche Stack 9, Copper Blue di Annie Morris ha ottenuto un nuovo record per l’opera dell’artista (£ 327.600), con Andrew Cranston ‘ s Salad Days eguaglia il record mondiale d’asta per l’artista (£ 63.000). La rara scultura Ceramic Cat di David Hockney è stata venduta per £ 119.700 contro una stima di £ 15.000-20.000, mentre Forest and Water at Sunset di Daisy Dodd-Noble è stata venduta a un offerente online per £ 35.280 (stima: £ 10.000-15.000) .Nel mese della storia delle donne, l’attrattiva delle artiste è stata evidenziata da ottimi risultati nelle vendite. Kvinnan (Donna) di Everlyn Nicodemus ha stabilito un nuovo record mondiale d’asta per l’artista (44.100 sterline) e Se c’è una luce che ha un peso di Emma McIntyre è stato venduto per 100.800 sterline contro una stima di 15.000-20.000 sterline, segnando la prima volta che il lavoro dell’artista è apparso in un’asta dal vivo. Prezzi sopra stimati sono stati raggiunti anche per Untitled di Etel Adnan (£ 157.500, stima: £ 60.000-80.000), Untitled (dopo Elisabeth-Louise Vigée-Le Brun) di Ewa Juszkiewicz (£ 378.000, stima: £ 180.000-250.000) , Butterflies di Yayoi Kusama (£ 516.600, stima: £ 250.000-350.000) e Marcello di Elizabeth Peyton (£ 176.400, stima: £ 50.000-70.000). Sono stati offerti altri pezzi della visionaria collezione privata di Alighiero Boetti , tra cui ABEEGHIIILOORTT (£ 100.800) e Ammazzare il tempo (Killing Time) (£ 75.600). Il totale delle 10 opere di Boetti è di £ 2.591.820. I successi per i maestri moderni italiani continuarono con San Nicola Arcella di Salvo , che venduto per £ 378.000 (stima: £ 80.000-120.000). Christie’s sta collaborando con Migrate Art per mettere all’asta un gruppo di 25 opere durante il Day Sale e il First Open a beneficio di From The Ashes, un’organizzazione no-profit che sostiene la prevenzione della deforestazione in Amazzonia. Il totale raccolto fino ad oggi è di £ 277.830.

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Christie’s Giornata dell’arte impressionista e moderna e vendita di opere su carta

Posted by fidest press agency su lunedì, 11 marzo 2024

Londra – L’Impressionist and Modern Art Day e la Works on Paper Sale di Christie’s hanno raggiunto un totale di £ 16.878.456 / $ 21.587.545 / € 19.714.037, con forti tassi di vendita del 92% per valore e dell’88% per lotto. Ciò porta il totale parziale per la stagione 20/21 marzo a £ 213.564.056 / $ 271.968.314 / € 249.049.446. Dopo gli ottimi risultati ottenuti per gli espressionisti tedeschi del XX / XXI secolo: London Evening Sale del 7 marzo, Sonnentänzerin di Ernst Ludwig Kirchner ha guidato l’asta, realizzando un prezzo di £ 781.200. Fleurs etfruits di Marc Chagall ha raggiunto £ 730.000 insieme ad altre opere di Chagall , già provenienti dal lascito dell’artista, superando di gran lunga le aspettative pre-vendita, evidenziate da Femme avec enfant et Animal , che ha realizzato £ 126.000 contro una stima di £ 15.000-20.000 e Amoureux aux profils vert et rose , venduto per £ 100.800 (stima: £ 15.000-20.000). In occasione della Giornata internazionale della donna, e dopo aver stabilito un record per l’artista il 7 marzo da Christie’s, Bürgerliches Brautpaar (Streit) di Hannah Höch è stato venduto per £ 264.600 (stima: £ 50.000-80.000) mentre Femme nue assise di Suzanne Valadon è stato venduto per £239.400 contro una stima di £60.000-80.000. In concomitanza con il centenario del Manifesto surrealista, Jesus Christus [Tête de Christ] di René Magritte è stato venduto per il doppio della stima massima, realizzando 201.600 sterline, mentre Personnage dans un paysage surréaliste di Victor Brauner ha raggiunto 119.700 sterline (stima: 35.000-55.000 sterline). Le nostre vendite 20/21 continuano con le aste dell’Arte del dopoguerra e arte contemporanea online fino al 12 marzo.

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Genesi: mostra d’arte contemporanea

Posted by fidest press agency su venerdì, 8 marzo 2024

Roma 13 marzo – 14 giugno 2024 Palazzo Falconieri, Via Giulia, 1 Accademia d’Ungheria. Si terrà il vernissage della mostra d’arte contemporanea GENESI, a cura di Zsolt Petrányi. Interverranno: S.E. Ádám Zoltán Kovács, Ambasciatore di Ungheria; Norbert Németh, Rettore del Pontificio Istituto Ungherese; Levente Kovács, collezionista. L’esposizione è ad ingresso libero. Al vernissage seguirà un breve intervallo musicale a cura dei cantanti lirici ungheresi Natasa Kátai, Orsolya Janszó, Csanád Barbarics. Gli artisti in mostra: Zsolt Asztalos, Mária Chilf, Márta Czene, Gábor Gerhes, Gyula Július, Éva Magyarosi, Erik Mátrai, Sándor Ráczmolnár, Eszter Szabó, Ágnes Uray-Sépfalvi, Boglárka Zellei, Ákos Wechter”. La mostra allestita presso l’Accademia d’Ungheria in Roma è la prima presentazione al pubblico della collezione “Genesi”. Per ragioni di spazio gli organizzatori non sono riusciti ad esporre l’intera collezione, ma solo una selezione che tuttavia darà un quadro quasi completo delle diversità di idee e forme di tutti gli artisti invitati al progetto.Le opere in mostra provengono da una collezione privata. Levente Kovács- Tímea Kovács -Szabó quali mecenati impegnati dell’arte, hanno dato un notevole sostegno anche in termini economici alla realizzazione delle suddette opere e alla loro promozione. Non è la prima volta che lo fanno: la mostra “Genesi” difatti è stata preceduta due anni fa dalla mostra d’arte contemporanea “Vangelo 21”, che trattava 12 scene importanti del Nuovo Testamento con opere di altrettanti artisti. Il successo di questo progetto ha permesso di poter proseguire con l’elaborazione dei primi libri dell’Antico Testamento. Gli artisti espositori rappresentano diverse generazioni ed i loro nomi sono ben noti al pubblico sia in Ungheria sia all’estero. Le loro attività ad ampio respiro comprendono diversi mezzi e tematiche. Al loro invito a partecipare al progetto “Genesi”, è seguìto un lungo lavoro di preparazione. Le singole ricerche e gli schizzi difatti venivano periodicamente presentati e discussi con il professore e teologo József Zsengellér. I messaggi artistici così formulati, grazie anche alle loro diversità, offrono un approccio attuale sul ruolo ad esempio dei personaggi femminili dell’Antico Testamento nello sviluppo delle storie o sulla questione della connessione passata e presente del sacrificio.

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L’arte della conversazione

Posted by fidest press agency su martedì, 5 marzo 2024

By Adam Roberts Redattore digitale The Economist. In un mondo in cui il lavoro a distanza è normale e la tecnologia ci incoraggia a cercare rifugio nei nostri schermi, non è insolito che persone altrimenti socialmente sicure abbiano difficoltà nei contesti sociali della vita reale. Come ogni abilità, l’arte della conversazione è qualcosa che può essere affinata in modo affidabile attraverso l’esperienza. Se non lo usi lo perdi. Fortunatamente per i nostri lettori, abbiamo scritto sulle regole di base per impegnarsi in una conversazione interessante. Non lasciarti intimidire da alcuni dei famosi oratori che menzioniamo; mentre Virginia Woolf e Denis Diderot sapevano indubbiamente come attirare il pubblico, si scopre che le regole per il coinvolgimento verbale sono sorprendentemente durature. Quindi, prima di partecipare di persona a quell’importantissimo incontro, ricorda a te stesso di fare una pausa, ascoltare e non interrompere. E aiuta anche a ricordare i nomi delle persone.

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La Porta di San Michele: un’opera d’arte immortale

Posted by fidest press agency su sabato, 2 marzo 2024

Il dipinto “Michael’s Gate” è un’opera d’arte che esprime una visione del mondo alternativa a quella occidentale, basata sul dualismo e sulla separazione tra categorie della realtà. Attraverso l’uso di colori intensi e forme fluide, l’artista crea un’immagine che suggerisce una relazione dinamica e armoniosa tra tutti gli organismi biologici, umani e non umani, nonché i territori in cui abitano. Questa visione artistica si allinea con le concezioni indigene del mondo, riconoscendo una forma di relazionalità ampia e onnicomprensiva come base per vivere e abitare il mondo. In un presente sull’orlo del collasso climatico, privato di ogni ragionevole capacità immaginativa, il dipinto “Michael’s Gate” ci invita a riflettere su mondi possibili di azione distribuita oltre le nozioni di soggetto e oggetto, e forme ibride di relazionalità che trascendono l’essere umano e umano. i vivi. In questo senso, il dipinto “Porta di Michele” può essere visto come una manifestazione fisica delle cosmologie indigene, che vedono la vita nelle pietre e, secondo Viveiros De Castro, non sono più vere dell’ontologia occidentale ma possono essere più utili per immaginare e progettare un futuro sostenibile.Un altro aspetto interessante di “Michael’s Gate” è la sua natura di atto magico rituale da parte dell’autore. L’artista non si limita a creare un’opera d’arte ma compie un gesto simbolico volto a influenzare la realtà e il suo destino. Secondo la definizione di Jodorowsky, un atto magico è un’azione che parla direttamente all’inconscio attraverso parole, oggetti o azioni, producendo un effetto tangibile sul piano materiale. Inserendo nel dipinto il suo codice genetico e la shungite russa, l’artista compie un atto magico che lo lega indissolubilmente all’opera e al suo significato. Il codice genetico è la sua essenza biologica, la shungite è la sua essenza spirituale. Entrambi sono elementi che lo identificano e lo proteggono, trasmettendo al dipinto forza vitale e potenza creativa. Il dipinto diventa così un talismano immortale, capace di resistere al tempo e alle avversità, e di comunicare con lo spettatore a livello profondo e inconscio. L’artista inoltre compie il suo atto magico consapevolmente e partecipativamente, credendo fermamente nella sua potenza ed efficacia. Secondo la teoria dell’animismo, ciò aumenta le probabilità che il rituale funzioni, poiché la fede e la volontà sono elementi fondamentali della magia. “Michael’s Gate” è quindi un’opera nata da un atto magico rituale dell’autore, che la rende unica e speciale, e la collega ad una visione del mondo alternativa e sostenibile. By http://www.michaelsgatemuseum.com

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Le migliori città d’arte d’Europa del 2024

Posted by fidest press agency su mercoledì, 31 gennaio 2024

Il Belpaese primeggia da sempre, si sa in fatto di arte e città d’arte: ovunque ci si trovi basta davvero spostarsi di pochissimo per trovare meraviglie assolute. E se uno volesse non solo godersi le meraviglie di casa nostra ma anche scovarne di nuove nel resto d’Europa? Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza tra i più noti d’Europa, ha realizzato la classifica delle top 20 città d’arte in Europa. Per fare ciò, sono stati valutati i dati di Google Maps relativi a parole chiave legate alle 7 principali discipline artistiche. Scopri quali città europee sono le migliori destinazioni per una breve vacanza culturale! Che la tua passione sia l’architettura, le arti visive o la musica, qui troverai le città perfette per la tua prossima vacanza. Trionfo dell’Italia: le prime 4 tutte italiane, 11 italiane tra le prime 20. Può sembrare paradossale vedere 4 italiane davanti a Parigi. Ebbene ciò è dovuto alla metodologia con la quale è stata fatta la classifica, la quale considera il numero di istituzioni artistiche per ogni 10 mila abitanti sulla base dei dati di Google Maps. E in tal senso vince Urbino davanti a Lecce, Mantova e Matera (già capitale europea della cultura nel 2019). Quinta Parigi a chiudere la top 5. Al sesto posto la città basca di Bilbao davanti a Cosenza e Cagliari, fino ad arrivare a Liegi e Faro a chiudere la top 10. Alle 6 italiane in top 10, si aggiungono Assisi all’11 posto (unico non capoluogo di provincia italiano a essere nella top 20), Pavia e Firenze rispettivamente 13ma e 14ma fino ad arrivare a Siena al 17mo posto e Venezia al 19mo.Per le arti visive ancora una volta è Urbino a essere in testa, come dimostrano Palazzo Ducale, un capolavoro architettonico che ospita diverse opere d’arte, tra cui dipinti di artisti rinomatissimi. La Galleria Nazionale delle Marche è un tesoro di opere d’arte, con capolavori di artisti come Piero della Francesca e Raffaello. Lungo le strade del centro storico, è possibile ammirare sculture e opere d’arte pubbliche che arricchiscono l’atmosfera artistica della città. Una visita alla Casa Natale di Raffaello dove potrai immergerti nella vita e nell’opera del celebre pittore e recarti a eventi culturali locali e mostre temporanee ti offriranno moltissime occasioni per esplorare la vibrante scena artistica di Urbino. Ecco il resto della top 5 in merito alle arti visive: 2- Matera (Basilicata, Italia) 3- Assisi (Umbria, Italia) 4- Lecce (Puglia, Italia) 5- Parigi (Francia) Brighton, Regno Unito – Musica Per una vacanza ricca di musica vibrante, una destinazione ideale è senza dubbio Brighton! Questa città costiera nel sud dell’Inghilterra è perfetta per gli amanti della musica. Con 18 accoglienti sale concerti, avrai sempre l’opportunità di assistere a un concerto interessante! Scopri artisti locali e goditi la musica dal vivo sorseggiando una deliziosa “pinta” inglese. Se desideri portare a casa un souvenir, troverai ciò che cerchi nei negozi di musica e dischi della città compresi moltissimi vinili unici.Ecco il resto della top 5 in merito alla musica: 2- Leeuwarden (Paesi Bassi) 3- Zwolle (Paesi Bassi) 4- Liegi (Belgio) 5- Belfast (Regno Unito) Mantova, Lombardia, Italia – Arti performative (teatro e cinema) A Mantova, la scena delle arti performative offre un ricco panorama culturale. Il Teatro Bibiena, un gioiello architettonico del XVIII secolo, ospita spettacoli teatrali di altissima qualità. L’Open Festival è un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro, con rappresentazioni di compagnie nazionali e internazionali che animano le piazze della città. La Casa del Mantegna, un capolavoro rinascimentale, offre un’esperienza teatrale unica in un ambiente storico. Per gli amanti del cinema, il Cinema del Carbone propone proiezioni di film d’autore e retrospettive che sapranno soddisfare i cinefili più esigenti. Infine, non si può non visitare anche la suggestiva Piazza delle Erbe, un luogo che occasionalmente si trasforma in un palcoscenico all’aperto, offrendo spettacoli teatrali e cinematografici sotto le stelle. Ecco il resto della top 5 in merito alle arti performative: 2- Bordeaux (Francia) 3- Leeuwarden (Paesi Bassi) 4- Liegi (Belgio) 5- Rennes (Francia) Urbino, città nelle Marche intrisa di storia letteraria, offre un’esperienza unica per gli amanti della letteratura. La Biblioteca Oliviana conserva antichi manoscritti e libri rari, permettendo agli appassionati di immergersi nella ricchezza della cultura scritta. La Casa di Raffaello, luogo di nascita del celebre artista e umanista, offre uno sguardo nel contesto culturale rinascimentale che ha ispirato molte opere letterarie dell’epoca. Passeggiare per le vie del centro storico, avvolti nell’atmosfera che ha ispirato il poeta e scrittore Torquato Tasso, permette di vivere un’esperienza letteraria autentica. Da non dimenticare poi il festival “Urbino e la città del libro” che si svolge ogni anno a maggio in città. Ecco il resto della top 5 in merito alla letteratura: 2- Pisa (Toscana, Italia) 3- Lecce (Puglia, Italia) 4- Cagliari (Sardegna, Italia) 5- Mantova (Lombardia, Italia) Bilbao, Spagna – Architettura Bilbao, città della Spagna rinomata per la sua architettura innovativa, offre una splendida esperienza agli appassionati del design. L’iconico Museo Guggenheim, progettato dall’architetto Frank Gehry, è un capolavoro contemporaneo con la sua struttura titanica e le forme organiche che riflettono la luce in modo unico. Il Ponte Zubizuri, progettato da Santiago Calatrava, è un’elegante struttura pedonale che attraversa la Ría de Bilbao, offrendo viste spettacolari sulla città. Il Mercato della Ribera, uno dei mercati coperti più grandi d’Europa, unisce tradizione e modernità in un unico spazio architettonico. Il Palazzo Euskalduna, con la sua architettura contemporanea, è un centro culturale multifunzionale che ospita concerti, mostre ed eventi. Infine, passeggiare per il Casco Viejo, il quartiere storico, permette di ammirare edifici antichi e scoprire l’evoluzione architettonica di Bilbao nel corso dei secoli. Ecco il resto della top 5 in merito all’architettura: 2- Parigi (Francia) 3- Londra (Regno Unito) 4- Praga (Cechia) 5- Venezia (Veneto, Italia) La classifica generale con la somma dei dati di tutte le discipline è invece disponibile alla pagina: https://www.holidu.it/casa-vacanze/italia#arte

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L’arte nell’era dell’algoritmo a Brafa 2024

Posted by fidest press agency su martedì, 16 gennaio 2024

Roma La prima presentazione del libro a livello nazionale si terrà a Roma, sabato 20 gennaio alle ore 18:00, presso Spazio 5 in Via Crescenzio 99/ B. Oltre all’autrice Lisa Paternoste, intervengono l’editore di Terre Sommerse Fabio Furnari e il Direttore dell’Accademia d’Arte Why Not David Pironaci. la 69a edizione della più antica manifestazione d’arte in Europa, sarà presente ogni giorno alle 16 da Domenica 28 Gennaio a Domenica 4 Febbraio, escluso Lunedì 29 Gennaio. La successiva presentazione avverrà Domenica 4 Febbraio 2024 nello spazio della Fondazione Re Baldovino a BRAFA Art Fair (Brussels Expo, Stand 137) nell’ambito del ciclo di conferenze Brafa Art Talks. A condurre il dibattito Amid Faljaoui, direttore della rivista Trends-Tendances ed editorialista economico di RTBF, emittente radiotelevisiva pubblica della Regione francofona del Belgio. In una discussione che si preannuncia aperta e senza esclusione di colpi, il parterre di esperti affronterà temi spinosi, come la tutela del copyright nell’era digitale, la sfida alla tradizionale comprensione dell’arte costituita dall’AI, e quale natura debba essere riconosciuta alle creazioni algoritmiche: se quella di opere autentiche o di semplici imitazioni sofisticate. Gli incontri Brafa Art Talks, dedicati all’approfondimento di vari temi di attualità per gli appassionati, animeranno la 69a edizione della più antica manifestazione d’arte in Europa, ogni giorno alle 16 da Domenica 28 Gennaio a Domenica 4 Febbraio, escluso Lunedì 29 Gennaio. BRAFA riunisce nei padiglioni di Brussels Expo migliaia di opere di ogni tempo e specialità, con un focus dedicato quest’anno al Surrealismo e Paul Delvaux (tramite la Fondazione a lui dedicata) come Guest of honour. All’artista belga scomparso nel 1994 è dedicato anche il talk di Martedì 30 Gennaio, curato da Camille Brasseur, Direttrice della Fondazione Paul Delvaux. Un romanzo avvincente e coinvolgente, che vede protagoniste di prima linea le donne. In ogni epoca e latitudine, ci dimostrano di credere fortemente nelle loro idee e di essere portatrici di grandi cambiamenti. Sono donne forti e coraggiose, quelle tratteggiate ne Le radici de tempo, titolo del secondo romanzo di Lisa Paternoste, scritto nel giro di un anno dal primo, Acquamarina, a dimostrazione della grande passione per la scrittura che pervade l’autrice, minuziosa nel ricostruire ambientazioni storiche diverse, nei salti temporali che porterà a fare il libro, passando agilmente dalla Medina di Granada di fine ‘400 alla città vecchia di Fès o ad una turbolenta Istanbul negli anni del secondo dopoguerra. Storie di coesione familiare e prove d’amicizia incredibili, sono contenute in questo libro ricco di umanità, tolleranza e fratellanza fra diverse culture. Brussels Expo, Pl. de Belgique 1, Bruxelles Orari: 11-19 (Giovedì fino alle 22) Ingressi: intero 25 €, under 16 gratuito, 16-26 anni 10 €. Catalogo 20 €. Info e biglietti: http://www.brafa.art

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Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica: lettera del Comitato scientifico

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 gennaio 2024

Il Comitato scientifico delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, composto da Barbara Agosti, professore ordinario Storia dell’arte moderna Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Claudia Cieri Via, professore emerito di Storia della critica d’arte Sapienza Università di Roma, Annick Lemoine, direttrice di Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, e Marco Ruffini professore associato in Storia della critica d’arte e Letteratura artistica Sapienza Università di Roma, esprime quanto segue: “In attesa di dare il benvenuto al nuovo direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma di Barberini e Corsini, dott. Thomas Clement Salomon, il comitato scientifico desidera esprimere un sentito ringraziamento alla direttrice uscente, dott.ssa Flaminia Gennari Santori, e alla sua équipe, per l’encomiabile e proficuo lavoro svolto in questi anni sul piano gestionale, organizzativo e scientifico, per l’organizzazione di mostre ed eventi di ampio respiro e alto profilo, per l’avvio e parziale completamento della catalogazione digitale delle opere delle Gallerie, fino al grande impegno con cui ha promosso e sostenuto l’acquisizione al patrimonio delle Gallerie di un’opera di eccezionale valore storico-artistico e culturale quale la statuetta equestre di Carlo Barberini eseguita da Francesco Mochi, considerata il bronzetto più illustre dell’età barocca”.

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La Grande Arte al Cinema: Klimt, Hopper e il Museo Egizio

Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 dicembre 2023

Da gennaio nelle sale italiane un viaggio dagli antichi Egizi sino ai paesaggi solitari di Edward Hopper, passando attraverso gli ori di Klimt. La stagione si aprirà il 30 e 31 gennaio proprio con le tinte trionfali della Secessione grazie a IL BACIO DI KLIMT, il docufilm diretto da Ali Ray che indaga la storia, la sensualità, i materiali abbaglianti e i misteri di uno dei dipinti più suggestivi, conosciuti e riprodotti del mondo. Dipinta a Vienna intorno al 1908, l’opera è uno dei capolavori di Klimt, artista controverso che ha dominato la scena artistica del suo tempo. Nato a Baumgarten, allora sobborgo di Vienna, da padre orafo e madre appassionata di musica lirica, Gustav Klimt (1862-1918) è stato un titano della Secessione, capace di creare nuovi mondi decadenti che fondevano sensualità e mitologia antica alla modernità più radicale. Molti dei suoi dipinti vedono protagonista la bellezza e il mistero del corpo femminile e in particolare il suo “periodo d’oro” è caratterizzato da un metodo di lavoro unico che gli permetteva di applicare sulla tela una sottilissima foglia d’oro naturale. È da questa tecnica raffinata che sono nate alcune delle sue opere più famose. Il secondo appuntamento sarà il 12 e 13 marzo con UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO, prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio, nell’anno del bicentenario della sua fondazione. Diretto da Michele Mally, che firma il soggetto con Matteo Moneta, autore della sceneggiatura, il film vede la partecipazione straordinaria del Premio Oscar® Jeremy Irons, che guida gli spettatori in un viaggio alla scoperta dei tesori di una delle civiltà più affascinanti della storia antica. Con oltre un milione di visitatori nel 2023, il Museo Egizio è il quinto museo più visitato in Italia ed è il più antico al mondo dedicato alla civiltà degli antichi Egizi. A Torino sono custoditi 40 mila reperti, di cui 12 mila esposti su 4 piani del Museo. Sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti, sarcofagi, raccontano quasi 4000 anni di storia antica. Tra i reperti celebri nel mondo ci sono il Papiro dei Re, noto all’estero come la Turin King List, l’unica lista che sia giunta fino a noi che ricostruisce il susseguirsi dei faraoni, scritta a mano su papiro, o il Papiro delle Miniere, una delle più antiche carte geografiche conosciute. E ancora sculture come la statua del sacerdote Anen, quella di Ramesse II, quella della cosiddetta Iside di Copto, oltre al ricco corredo funebre di Kha, sovrintendente alla costruzione delle tombe dei faraoni che insieme alla moglie Merit sarà tra i protagonisti di tutto il racconto. Reperti, studi scientifici e il dietro le quinte del Museo sono narrati in maniera corale non solo dalla Presidente del Museo, Evelina Christillin, e dal Direttore Christian Greco, ma anche da alcuni dei curatori del Museo e da numerosi altri esperti internazionali. La stagione si chiuderà il 9 e 10 aprile con HOPPER. UNA STORIA D’AMORE AMERICANA, dedicato a uno dei simboli dell’arte statunitense. (abstract by nexodigital.onmicrosoft.com)

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Francesco Arcangeli: Saggi per un’altra storia dell’arte

Posted by fidest press agency su mercoledì, 29 novembre 2023

Vol. 2 Da Turner a Pollock collana le Costellazioni, pp. 584, 35 euro, con 64 pagine di tavole illustrate A cura di Piero del Giudice Introduzione di Vittorio Sgarbi. Per decenni Piero Del Giudice, allievo di Francesco Arcangeli, si è dedicato all’opera del suo maestro, lavorando a una raccolta organica dei suoi scritti d’arte. Ne ha seguito le tracce, reperendo lezioni, conferenze, interventi e articoli, saggi dispersi, presentati per la prima volta in questo volume per comporre “un’altra storia dell’arte”. Prosegue il viaggio, tra capolavori e accostamenti inediti, allargando i suoi confini dall’Italia all’Europa dell’Ottocento e Novecento, sempre alla ricerca della bellezza. “Arcangeli non era soltanto uno storico dell’arte e un filologo. Era un poeta, un letterato per gusto e inclinazione, e un uomo appassionato e curioso che non poteva consentire che l’arte fosse un mondo separato di scuole e di tendenze, di antico e di moderno, e non solo nella percezione di un’area geografica definita e recuperata, la Padanìa appunto, ma nella visione universale di quelli che lui chiamava (sua tipica intuizione critica) “tramandi”. Cosa sono i tramandi? Sono i fili di pensiero che legano Wiligelmo e Jackson Pollock, determinandone una analoga concezione dello spazio, Piero della Francesca e Piet Mondrian, guidati da un analogo ordine mentale, di pure geometrie; e permettono di ritrovare il corpo, l’azione, la fantasia, i sensi, l’umore, l’espressione, come denominatori comuni degli artisti padani. Dalla concezione aperta di Arcangeli deriva la certezza che la storia dell’arte non è una dialettica di passato e presente, ma un continuum che rende Giotto e Pablo Picasso equivalenti (autori non frequentati da Arcangeli, mossi dallo stesso intendimento, di interpretazione moderna della realtà, in una visione integrata). La stessa modernità è una condizione interiore, non un passaggio storico. Nell’arte il tempo non esiste. Esistono, propriamente, i tramandi. Potremmo dire che Mondrian è più moderno di Piero della Francesca, che Gustave Courbet è più moderno di Caravaggio? Francesco Arcangeli non è stato uno storico dell’arte antica, è stato un interprete dello spirito dell’arte.” ‒ Vittorio Sgarbi

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