Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

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Posts Tagged ‘coronavirus’

Aggiornamenti sul coronavirus – febbraio 2024

Posted by fidest press agency su venerdì, 8 marzo 2024

I dati sulle vaccinazioni con vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, pubblicati dal Ministero della Salute ed aggiornati al 22 febbraio 2024, certificano il sostanziale fallimento della campagna vaccinale 2023-24. Nel complesso infatti a partire dal 23 settembre 2023 e a tutto il 22 febbraio 2024 sono state somministrate 2.187.877 dosi a fronte di una popolazione complessiva di 59,5 milioni di italiani (copertura complessiva: 3,7%). Sono state somministrate 710.063 dosi tra gli over 80, con una copertura del 15,4%, 698.566 dosi (11,6%) nella fascia di età 70-79 anni, 365.824 dosi (6%) nella fascia 60-69 anni, e 314.402 dosi (0,8%) nella fascia sino a 60 anni. Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 15-21 febbraio segnalano un quadro di ridottissima circolazione del virus. Nella settimana considerata l’incidenza è inferiore ai 3 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 1.607 contro i 2.223 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in diminuzione all’1,1% contro l’1,6% della settimana precedente. in calo anche i decessi, passati nella settimana considerata da 92 a 52, pari a 0,8 decessi per milione di abitanti. In diminuzione da 1.486 a 1.311 (-23,9%) il numero dei ricoverati nelle aree mediche, con un tasso di occupazione passato dal 2,4% al 2,1%. In calo dallo 0,8% allo 0,6% anche il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva, dove il 21 febbraio erano ricoverati 51 pazienti Covid. contro i 67 di sette giorni prima. I dati iSTAT sulla mortalità per qualunque causa nell’intero anno 2023 confermano il venir meno dell’effetto Covid sui livelli di mortalità nel nostro Paese. Nel 2023 infatti il livello dei decessi è sostanzialmente in linea (+0,4%) con la media del quinquennio prepandemico, e il 10,3% in meno rispetto alla media del triennio pandemico 2020-22, pari a oltre 77.000 decessi in meno. By Salvatore Curiale

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Aggiornamenti sul coronavirus – febbraio 2024

Posted by fidest press agency su venerdì, 1 marzo 2024

I dati sulle vaccinazioni con vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, pubblicati dal Ministero della Salute ed aggiornati al 22 febbraio 2024, certificano il sostanziale fallimento della campagna vaccinale 2023-24. Nel complesso infatti a partire dal 23 settembre 2023 e a tutto il 22 febbraio 2024 sono state somministrate 2.187.877 dosi a fronte di una popolazione complessiva di 59,5 milioni di italiani (copertura complessiva: 3,7%). Sono state somministrate 710.063 dosi tra gli over 80, con una copertura del 15,4%, 698.566 dosi (11,6%) nella fascia di età 70-79 anni, 365.824 dosi (6%) nella fascia 60-69 anni, e 314.402 dosi (0,8%) nella fascia sino a 60 anni. Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 15-21 febbraio segnalano un quadro di ridottissima circolazione del virus. Nella settimana considerata l’incidenza è inferiore ai 3 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 1.607 contro i 2.223 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in diminuzione all’1,1% contro l’1,6% della settimana precedente. in calo anche i decessi, passati nella settimana considerata da 92 a 52, pari a 0,8 decessi per milione di abitanti. In diminuzione da 1.486 a 1.311 (-23,9%) il numero dei ricoverati nelle aree mediche, con un tasso di occupazione passato dal 2,4% al 2,1%. In calo dallo 0,8% allo 0,6% anche il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva, dove il 21 febbraio erano ricoverati 51 pazienti Covid. contro i 67 di sette giorni prima. I dati iSTAT sulla mortalità per qualunque causa nell’intero anno 2023 confermano il venir meno dell’effetto Covid sui livelli di mortalità nel nostro Paese. Nel 2023 infatti il livello dei decessi è sostanzialmente in linea (+0,4%) con la media del quinquennio prepandemico, e il 10,3% in meno rispetto alla media del triennio pandemico 2020-22, pari a oltre 77.000 decessi in meno. By Salvatore Curiale

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su venerdì, 29 dicembre 2023

I dati sulle vaccinazioni con vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, pubblicati dal Ministero della Salute ed aggiornati al 21 dicembre 2023, certificano il sostanziale fallimento della campagna vaccinale. Nel complesso infatti a partire dal 23 settembre 2023 sono state somministrate 1.721.365 dosi a fronte di una popolazione complessiva di 59,5 milioni di italiani (copertura complessiva: 2,3%). Nel dettaglio, sono state somministrate 552.430 dosi, con una copertura del 12%, tra gli over 80, 552.954 dosi (9,2%) nella fascia di età 70-79 anni, 365.824 dosi (4,9%) nella fascia 60-69 anni, e 250.117 dosi (0,6%) nella fascia sino a 60 anni. La copertura vaccinale a livello territoriale fa registrare sensibili differenze tra le regioni. La copertura più alta (4,7%) si registra in Lombardia, mentre in Abruzzo, Basilicata, Campania e Calabria la copertura è inferiore all’1% e in Sicilia di fatto la campagna vaccinale non è neanche iniziata, essendo state somministrate appena 11.877 dosi su una popolazione di 4,8 milioni, pari ad una copertura dello 0,2%. In tre regioni (Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana) è stato somministrato quasi il 60% delle dosi complessive. Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 14-20 dicembre segnalano un quadro di elevata circolazione del virus. Nella settimana considerata l’incidenza è passata da da 94,4 a 102,9 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 60.440 contro i 56.404 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in lieve diminuzione al 18,7% contro il 20,2% della settimana precedente. in sensibile aumento i decessi, passati nella settimana considerata da 322 a 425, pari a 7,2 decessi per milione di abitanti. In lieve diminuzione il numero dei ricoverati nelle aree mediche, passati da 7.426 a 7.360 (-0,9%),con un tasso di occupazione passato dall’11,9% all’11,8%. In aumento invece il numero dei ricoverati in terapia intensiva, che al 20 dicembre erano 276 contro i 240 di sette giorni prima, con un tasso di occupazione salito dal 2,7% al 3,1%. I dati iSTAT sulla mortalità per qualunque causa nel mese di ottobre 2023 confermano il venir meno dell’effetto Covid sui livelli di mortalità nel nostro Paese. Nei primi dieci mesi dell’anno 2023 infatti il livello dei decessi è rientrato all’interno di una forchetta statistica fisiologica rispetto alle media del quinquennio prepandemico: rispetto al periodo 2015-19 i primi dieci mesi del 2023 fanno registrare un calo dei decessi dell’1,3%, pari circa 7.200 decessi in meno, e oltre il 10% in meno rispetto alla media del triennio pandemico 2020-22, pari a oltre 61.000 decessi in meno.

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2023

By Salvatore Curiale. Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 12-18 ottobre segnalano una stabilizzazione, con trend in lieve miglioramento. Nella settimana considerata l’incidenza è passata da da 70 a 57 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 33.844 contro i 41.626 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in calo al 13,8% contro il 15,4% della settimana precedente. In aumento invece i decessi, passati nella settimana considerata da 161 a 197, pari a 3,32 decessi per milione di abitanti. Stabile con trend in lieve discesa il numero dei ricoverati nelle aree mediche, passati da 3.589 a 3.551 (-1,1%),con un tasso di occupazione passato dal 5,8% al 5,7%. Sostanzialmente invariato il numero dei ricoverati in terapia intensiva, che il 18 ottobre erano 119, uno in più della settimana precedente, con un tasso di occupazione stabile all’1,3%. I dati iSTAT sulla mortalità per qualunque causa a tutto il mese di agosto 2023 confermano il venir meno dell’effetto Covid sui tassi di mortalità nel nostro Paese. Nei primi otto mesi dell’anno 2023 infatti il livello dei decessi è rientrato all’interno di una forchetta statistica fisiologica rispetto alle media del quinquennio prepandemico: rispetto al periodo 2015-19 i primi otto mesi del 2023 fanno registrare un calo dei decessi dell’1,5%, pari circa 6.700 decessi in meno, e addirittura l’11% in meno rispetto alla media del triennio pandemico 2020-22, pari a oltre 52.000 decessi in meno.

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su mercoledì, 27 settembre 2023

Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 14-20 settembre segnalano un peggioramento degli indicatori, sia pure con un tasso rallentato rispetto alle due settimane precedenti. Nella settimana considerata l’incidenza è passata da da 52 a 61 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 36.102 contro i 30.778 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in aumento al 15,5% contro il 14,9% della settimana precedente. Aumentano anche i decessi, passati nella settimana considerata da 99 a 117, pari a 1,99 decessi per milione di abitanti. Aumenta il numero dei ricoverati nelle aree mediche, passati da 2.378 a 2.533 (+6,5%),con un tasso di occupazione passato dal 3,8% al 4,1%. In aumento anche i ricoverati in terapia intensiva, che al 20 settembre erano 91, quindici in più della settimana precedente, con un tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva passato dallo 0,9% all’1% rispetto alla settimana precedente, e raddoppiato rispetto allo 0,5% del 23 agosto. Il prossimo aggiornamento verrà pubblicato nel corso della settimana 23-27 ottobre

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 settembre 2023

Gli indicatori Covid rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS per la settimana 17-23 agosto segnalano un significativo peggioramento degli indicatori. Nella settimana considerata l’incidenza è praticamente raddoppiata, passando da da 10 a 19,7 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è stato di 11.602 contro i 5.889 della settimana precedente, con un tasso di positività dei tamponi in forte aumento al 9,2% contro il 6,5% della settimana precedente. Ancora in diminuzione i decessi, passati nella settimana considerata da 56 a 44, pari a 0,79 decessi per milione di abitanti. Aumenta il numero dei ricoverati nelle aree mediche, passati da 953 a 1.272 (+33,5%),con un tasso di occupazione passato dall’1,5% al 2%. In aumento anche i ricoverati in terapia intensiva, che al 23 agosto erano 44, quindici in più della settimana precedente, con un tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva passato dallo 0,3% allo 0,5%. I dati ISTAT sulla mortalità per qualunque causa nel mese di giugno 2023 confermano il venir meno dell’effetto Covid sui tassi di mortalità nel nostro Paese. Nel primo semestre 2023 infatti il livello dei decessi è rientrato all’interno di una forchetta statistica fisiologica rispetto alle media del quinquennio prepandemico: rispetto al periodo 2015-19 i primi sei mesi del 2023 fanno registrare un calo dei decessi del 2,6%, pari a poco meno di 9.000 decessi in meno, e addirittura il 12% in meno, ovvero un calo di oltre 44.000 decessi rispetto alla media del triennio pandemico 2020-22. Il prossimo aggiornamento verrà pubblicato il 26 settembre 2023 By Salvatore Curiale

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su venerdì, 26 Maggio 2023

Sono in consistente miglioramento gli indicatori rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS. Nella settimana compresa tra l’11 e il 17 maggio l’incidenza è passata da 34 a 25 casi per 100.000 abitanti. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è di 14.346, in calo del 24,7%, con un tasso di positività passato dal 6,2% al 5,6%. In diminuzione i decessi, passati da 176 a 162 (-8%). Diminuisce il numero dei ricoverati nelle aree mediche, passati da 2.547 a 2.251 (-11,6%),con un tasso di occupazione passato dal 4,3% al 3,7%. In calo di una unità, da 84 a 83, il numero dei ricoverati in terapia intensiva, con un tasso di occupazione che scende dall’1% allo 0,9%. Il trimestre gennaio-marzo 2023 ha fatto registrare in Italia un numero di decessi complessivo per qualunque causa pari a 177.634, inferiore del 3,5% rispetto alla media 2015-19.

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 marzo 2023

Nella settimana 10-16 marzo gli indicatori rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS risultano stabili, con una lievissima tendenza alla diminuzione. L’incidenza dei casi settimanali per 100.000 abitanti è passata da 41 a 40, mentre il numero di riproduzione Rt relativo ai casi sintomatici è diminuito da 0,97 a 0,94, al di sotto della soglia epidemica per la quattordicesima settimana consecutiva. Il numero complessivo dei casi positivi osservato nella settimana è di 23.730, in calo dell’1,9%, con un tasso di positività stabile in lieve aumento al 5,2%. Sostanzialmente stabili i decessi, passati da 216 a 212 (-1,9%). In calo anche il numero dei ricoverati nelle aree mediche, dove i ricoverati sono diminuiti del 7,9% e il tasso di occupazione è passato dal 4,7% al , mentre nelle terapie intensive il numero dei ricoverati è rimasto stabile a 104 e il tasso di occupazione è stabile all’1% (pagg. 116-117) In base ai dati ISTAT il 2022 si è chiuso con un numero complessivo di 704.091 decessi per qualunque causa, il 3,2% rispetto al 2021 e il 9,1% rispetto alla media del quinquennio prepandemico 2015-19. Nel triennio 2020-2022 il numero dei decessi per qualunque causa in Italia è stato pari a 2.132.702, superiore di 202.652 unità (+10,1%) rispetto alla media del quinquennio prepandemico 2015-2019. I decessi in eccesso del triennio superano di oltre 25.000 unità (+14,4%) i 177.092 decessi ufficialmente attribuiti al Covid-19 in base ai dati ufficiali del Ministero della Salute al 31 dicembre 2022. (pagg. 118-120)

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su domenica, 4 settembre 2022

Due ricerche pubblicate sulla rivista Science fanno ulteriore luce sull’inizio della pandemia. La distribuzione geografica di 155 dei 174 casi relativi al mese di dicembre 2019 era concentrata intorno al mercato di Huanan nel quale, proprio nel periodo antecedente all’emergere del virus, è dimostrato che venivano venduti animali, come il cane procione, suscettibili di infezione da parte del SARS-CoV-2. Inoltre il sequenziamento dei primi campioni virali ha inoltre dimostrato la compresenza di due distinti ceppi virali, denominati A e B, non sono direttamente collegati tra loro, e che sono quindi il risultato di almeno due distinti eventi di trasmissione zoonotica dagli animali all’uomo, la prima delle quali (ceppo B) verificatasi intorno alla metà di novembre 2019, e la seconda (ceppo A) nelle settimane successive. In conclusione, il salto di specie del SARS-CoV-2 dall’animale all’uomo è avvenuto con ogni evidenza all’interno del mercato di Huanan, in un’area nella quale venivano commerciati animali selvatici vivi, in due momenti separati tra loro, nelle ultime settimane del 2019: una tesi, questa, che toglie ulteriore credito all’ipotesi dell’incidente di laboratorio. Il gruppo di ricerca di Toscana Life Sciences diretto da Rino Rappuoli ha testato l’attività neutralizzante contro Omicron Ba.4 e Ba.5 di un pannello di 482 anticorpi monoclonali umani isolati da persone che avevano ricevuto due o tre dosi di vaccino a mRNA o da persone vaccinate dopo l’infezione. Nessuno degli anticorpi isolati dopo due dosi di vaccino ha neutralizzato Ba.4 e Ba.5, che invece sono state neutralizzate da circa il 15% degli anticorpi ottenuti da persone che avevano ricevuto tre dosi o erano state vaccinate dopo l’infezione. I ricercatori hanno inoltre scoperto che gli anticorpi isolati dopo tre dosi di vaccino e quelli isolati dopo l’infezione si legano ad aree differenti della proteina spike e vengono codificati da differenti linee germinali delle cellule B, e che quindi la vaccinazione con vaccini a mRNA e l’immunità ibrida infezione/vaccinazione generano meccanismi immunitari diversi contro lo stesso antigene: una scoperta che può avere importanti implicazioni nello sviluppo della prossima generazione di vaccini e terapie contro il SARS-CoV-2 By Salvatore Curiale

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Aggiornamenti sul coronavirus

Posted by fidest press agency su sabato, 23 luglio 2022

By Salvatore Curiale. Un gruppo di ricerca del MIT e dell’Università di Harvard ha messo a punto, a partire dall’analisi dei 6,4 milioni di sequenze del virus disponibili, un modello matematico in grado di evidenziare i ceppi virali che aumentano di prevalenza e le mutazioni che conferiscono al virus maggiore fitness, ovvero capacità di adattamento all’ospite umano. Il modello è inoltre in grado di prevedere lo sviluppo di nuovi ceppi, dando la priorità alle mutazioni che hanno caratterizzazioni funzionali che le rendono di interesse biologico e per la salute pubblica. Nuove evidenze sottolineano come le sottovarianti Omicron Ba.4/5 riducano in maniera consistente la capacità neutralizzante degli anticorpi sia dei vaccinati anche con tre dosi sia di coloro che hanno avuto una precedente infezione, e determinino una marcata perdita di efficacia della maggior parte degli anticorpi monoclonali correntemente utilizzati nella pratica clinica. Uno studio condotto dall’università di Padova su 252 nuclei familiari al cui interno si erano verificati casi di Covid-19 lieve ha evidenziato che i bambini di età inferiore ai 3 anni presentavano concentrazioni di anticorpi significativamente più elevate rispetto agli adulti, con un livello mediano di IgG anti-Spike cinque volte superiore rispetto ai partecipanti più anziani. Uno studio dell’Università Humanitas di Milano su 2.560 operatori sanitari ha dimostrato che lo status vaccinale è collegato ad una minore prevalenza del Long Covid: il 41,8% dei casi sono stati infatti riscontrati tra i non vaccinati, il 30% tra chi aveva ricevuto una dose, il 17,4% due dosi, il 16% tre dosi. Rispetto ai non vaccinati, per i vaccinati con due dosi è stata calcolata una riduzione del 75% del rischio di contrarre il long Covid, per i vaccinati con tre dosi dell’84%. L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato i risultati di uno studio condotto tra gennaio ed aprile 2022 su quasi 3 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, dei quali 1 milione vaccinati con due dosi, 130.000 con una sola dose, e 1,8 milioni non vaccinati. Il 73% delle quasi 770.000 infezioni, il 79% dei 644 casi gravi, e i due decessi hanno riguardato bambini non vaccinati. Rispetto a questi ultimi, tra i bambini vaccinati con due dosi si è registrata una protezione del 29,4% contro l’infezione e del 41,1% contro le forme gravi della malattia. EMA e ECDC hanno emanato una nota congiunta che raccomanda la somministrazione di un secondo richiamo alle persone di età superiore a 60 anni e alle persone di qualunque età con condizioni cliniche tali da metterle a rischio di contrarre forme gravi della malattia. L’Italia ha adottato queste raccomandazioni con una circolare del Ministero della Salute con la quale si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA a tutte le persone di età superiore ai 60 anni e con patologie concomitanti che abbiano già ricevuto il primo richiamo o che dopo il primo richiamo abbiano contratto l’infezione, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’infezione. Peggiorano per la sesta settimana consecutiva gli indicatori epidemiologici rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute-ISS. Nella settimana 8-14 luglio si segnala un lieve aumento dell’incidenza dei casi settimanali per 100.000 abitanti da 1.071 a 1.158, mentre il numero di riproduzione Rt relativo ai casi sintomatici, pur in calo da 1,40 1,34, rimane sopra la soglia epidemica per la quarta settimana consecutiva. In aumento da 511 a 737 (+44,2%) il numero dei decessi, mentre sono in risalita sia i ricoverati nelle aree mediche (+18,3%) che quelli in terapia intensiva (+14%) (abstract)

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The Economist: A special edition on our coronavirus coverage

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 Maggio 2022

This week North Korea ordered cities to lock down after admitting to its first infections since the pandemic began. Even for a country accustomed to bad news, the outbreak is disastrous. North Koreans will now suffer the consequences of low vaccination rates and rudimentary health care. Further covid restrictions were announced across the border in China. A long lockdown has pushed daily cases in Shanghai well below their recent peak, but the outbreak has not been extinguished. Food deliveries have been banned in some areas and hospital visits must be approved. The pandemic has been particularly cruel for China’s homeless population. When covid spreads, they are often blamed. Our China section this week tells the story of a beggar called Mr Jiang. Zanny Minton Beddoes Editor-in-chief The Economist

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Coronavirus. Verso la quarta dose

Posted by fidest press agency su giovedì, 7 aprile 2022

La Food and drug administration (Fda), l’ente federale americano che si occupa di farmaci, ha autorizzato la quarta dose, ovvero il richiamo o booster, del vaccino contro il Coronavirus (Sars-Cov-2) per chi ha più di 50 anni. L’approvazione è relativa ai vaccini a Rna messaggero, cioè quelli prodotti da Pfizer e Moderna. E’ noto che i vaccini in uso diminuiscono la protezione nel tempo e quindi c’è la necessità di un rinforzo della protezione con un aumento della risposta anticorpale. Nel nostro Paese la quarta dose è raccomandata per le persone particolarmente fragili (immunodepresse). Ora, attendiamo che anche l’Ema, l’ente europeo dei farmaci, esamini le informazioni provenienti da una ampia casistica fornita dagli studi in Israele, e si determini in merito.Occorre, comunque, non abbassare la guardia perché il virus è ancora in circolazione, anche con nuove varianti. Non vorremo ritornare a situazioni già vissute in precedenza, a causa della leggerezza con cui si è affrontata la diffusione virale. Primo Mastrantoni.

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Coronavirus. Covid: a rischio cardiaco chi lo ha avuto

Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 marzo 2022

Lo studio è imponente e non lascia alcun dubbio: coloro che sono stati infettati dal Coronavirus (Sars-Cov2) rischiano patologie cardiovascolari. L’indagine, pubblicata su Nature Medicine, è stata condotta su 150 mila persone guarite dal Covid, confrontate con 5 milioni di persone che non lo hanno avuto. Il risultato è che i positivi hanno il 72% di probabilità in più di avere scompensi cardiaci e il 52% in più di avere un ictus. Il problema riguarda anche persone al di sotto dei 65 anni e senza fattori di rischio noti (diabete, obesità). La correlazione Covid-scompensi cardiaci-ictus era già stata evidenziata nel 2020 da uno studio dei ricercatori della Università della California (USA) e pubblicato dalla rivista scientifica Stoke. Ora la conferma. Per molti italiani il Covid era poco più di una influenza, bastava un fazzoletto e una soffiata di naso. Non proprio. Primo Mastrantoni, Aduc

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A special edition on our coronavirus coverage

Posted by fidest press agency su domenica, 6 marzo 2022

The arguments over where covid-19 came from started almost as soon as the first samples of SARS-CoV-2 were discovered. Was it a spillover event at a wet market in the Chinese city of Wuhan? Or was the pandemic seeded by a leak of virus from a scientific laboratory in China? Tribes have dug in on both sides. This week, in the Science section, we report on new research that seems to tilt the evidence firmly in the direction of the wet markets—the explanation the majority of scientists have favoured all along. But will it persuade the lab-leak crowd to change their minds? Covid has brought about many social changes that look likely to endure, including the “Great Resignation”, in which millions around the world have quit their jobs. There has also been a boom in e-commerce, leaving warehouses and many other businesses struggling to recruit workers. These gaps will be increasingly filled by robots. In a Leader, we welcome the future rise in automation, arguing that fears of mass human unemployment are overblown. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The economist

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Fotografia mondiale del Coronavirus

Posted by fidest press agency su giovedì, 24 febbraio 2022

L’associazione medici di origine straniera (Amsi) e l’Unione medica euro mediterranea (UMEM) e l’Osservatorio inter culturale Anti Covid del Movimento Uniti per Unire presentano la fotografia mondiale del Coronavirus. La Pandemia ha messo in evidenza le criticità dei SSN nel Mondo e la mancanza della cooperazione internazionale. La solidarietà ed i conflitti economici e politici hanno penalizzato ancora di più la sanità mondiale ed i professionisti della sanità. Ecco facciamo parlare i numeri dopo 2 anni di pandemia secondo il Presidente Amsi e UMEM Prof.Foad Aodi e membro della Commissione Salute Globale Fnomceo che si occupa di Salute Globale dal 2000 e che da due anni interviene tutti i giorni su Tv, Radio Satellitari e con giornali Internazionale analizzando, informando e divulgando dati a favore della buona informazione, conoscenza e valorizzando le buone pratiche dove siamo presenti in più di 100 paesi senza polemiche e strumentalizzazioni politiche. Nel Mondo 416,783,588 Contagiati con una percentuale del 5.3% 339,632,448 Guariti; 81.5% 5,860,082 deceduti ;1.4% 71,291,058 casi attivi ;17,1% In Europa: 146,676,383 contagiati corrisponde al 35% dei contagiati nel mondo 116,766,842 guariti corrisponde al 34% 1,671,135 deceduti corrisponde al 29% Con la percentuale totale e mondiale della guarigione 81.5% e dei deceduti 1.4%. Dosi somministrate;10,4 miliardi ,con vaccinazione completa 4,28 miliardi, percentuale popolazione con vaccinazione completa 54,8% ,62,6 con una dose e 15,8% con tre dosi. In Africa solo il 11% è vaccinato con due dosi,16,8% con una dose , 0,8% con tre dosi ,e l’85% della popolazione non ha ricevuto nessuna dose.53 paesi in africa ha affrontato la terza ondata e 46 ha subito la quarta ondata.

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The Economist: A special edition on our coronavirus coverage

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 dicembre 2021

Welcome to our weekly newsletter highlighting the best of The Economist’s coverage of the pandemic and its effects. News of a worrying new variant of the SARS-CoV-2 virus, first identified in South Africa, prompted the EU and several countries to impose travel restrictions on southern African states. Preliminary evidence suggests that Omicron might spread more easily than Delta, the variant that currently dominates cases of covid worldwide.As the holiday season arrived in America, we reported how Thanksgiving was bound to cause a spike in the country’s covid infections. You can blame resistance to getting jabbed and a lack of home testing. Europe, once again, is at the centre of the pandemic and the disease has become the leading cause of death in the continent. Cases are surging as the highly contagious Delta variant makes its way, belatedly, through the population. The World Health Organisation said on November 23rd that deaths from covid-19 across the continent could exceed 2m people by March. The fourth wave in Europe is causing panic and muddled thinking. We propose how leaders could better deal with the situation. Ivermectin—a drug used to treat parasites, including in horses and cows—is not part of the official treatments for covid-19. Its advocates, however, insist there is evidence it works. Could they all be wrong? A new analysis suggests the drug probably does help one subset of covid patients: those also infected by the worms it was designed to fight.Antipodean anti-vaxxers are learning from America’s far right. They are staging noisy protests, waving Trump flags and threatening politicians.Just like humans, honeybees avoid each other amid plagues. A study shows that they move to different parts of the hive to prevent parasites from spreading. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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The Economist: A special edition on our coronavirus coverage

Posted by fidest press agency su sabato, 30 ottobre 2021

Jair Bolsonaro has been accused of crimes against humanity in Brazil. A thousand-page Senate inquiry into the country’s disastrous handling of covid-19, leaked this week, is far more damning than expected. Its authors say that his “macabre” approach to the pandemic, including organising large gatherings of his supporters and disparaging scientists, constitutes a “crime against public health”.Almost every day over the past two weeks countries across Asia have revealed plans to loosen pandemic-induced restrictions on inbound visitors. Restarting tourism will be harder than shutting it down and it seems the countries that are most dependent on holidaymakers’ money are taking the most cautious approach to reopening.Our data journalists have been studying the impact of vaccine mandates. Their effect is modest, they conclude, but potentially crucial. That is why allowing loopholes and exceptions sharply reduces mandates’ effectiveness.They also consider whether a winter wave of coronavirus infections could be looming in the northern hemisphere. Masks, which the majority of people in western countries tell pollsters they wear in public, and booster vaccinations should help keep covid at bay in the rich world.In the Business section, our Free Exchange columnist looks at how soaring energy costs could hobble the recovery from the pandemic. Past energy shocks have been associated not only with inflation, but deep recessions, too, as exemplified by the economic travails of the 1970s. What does the latest crunch hold in store?Health-care systems everywhere scrambled to respond to covid—it would be a waste if the new infrastructure isn’t kept running, says Sir John Bell, Regius Professor of Medicine at the University of Oxford. In a “By Invitation” article he argues that the newly-built health infrastructure could be the basis of a preventative, global adult-vaccination programme. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The economist

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2,5 miliardi di € a sostegno dei lavoratori autonomi e degli operatori sanitari nel contesto della pandemia di coronavirus

Posted by fidest press agency su sabato, 17 luglio 2021

La Commissione europea ha approvato un regime da 2,5 miliardi di € dello Stato italiano a sostegno dei lavoratori autonomi e di determinati operatori sanitari, che nel contesto della pandemia di coronavirus saranno parzialmente esentati dal versamento dei contributi previdenziali. La Commissione ha adottato un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’emergenza del coronavirus. La Commissione consentirà inoltre agli Stati membri di convertire fino al 31 dicembre 2022 gli strumenti rimborsabili concessi in applicazione del quadro temporaneo (quali garanzie, prestiti e anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, ad esempio sovvenzioni dirette, a patto che siano soddisfatte le condizioni del quadro.Il quadro temporaneo permette agli Stati membri di combinare tra loro tutte le misure di sostegno ad eccezione dei prestiti e delle garanzie sullo stesso prestito, sempre nel rispetto dei massimali fissati nel quadro stesso. Gli Stati membri possono inoltre combinare tutte le misure di sostegno autorizzate nell’ambito di tale quadro con le possibilità già previste per concedere aiuti de minimis alle imprese, fino a un massimo di 25 000 € nell’arco di tre esercizi finanziari a quelle che operano nel settore dell’agricoltura primaria, di 30 000 € nell’arco di tre esercizi finanziari a quelle nel settore della pesca e dell’acquacoltura e di 200 000 € nell’arco di tre esercizi finanziari a quelle attive in tutti gli altri settori. Al tempo stesso gli Stati membri devono impegnarsi ad evitare cumuli indebiti delle misure di sostegno a favore delle stesse imprese, limitandone l’importo a quanto necessario per sopperire al fabbisogno effettivo.Il quadro temporaneo integra inoltre le numerose altre possibilità di cui gli Stati membri già dispongono per attenuare l’impatto socioeconomico dell’emergenza coronavirus, in linea con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato.

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The Economist this week

Posted by fidest press agency su giovedì, 15 luglio 2021

A special edition on our coronavirus coverage.A poll for The Economist shows that people in Britain seem to support lockdowns. Two-thirds think masks, social distancing and travel restrictions should continue for another month after July 19th, dubbed by some as “freedom day” because that is the date after which nearly all the remaining anti-covid measures in England will be lifted. A majority of Britons, however, would support the continuation of restrictions until covid-19 is controlled worldwide, which may take years.Russia is in the midst of its third and most severe wave of covid-19, with more people dying daily than at any other point in the pandemic. This is in spite of the fact that the country registered the world’s first coronavirus vaccine. Mixed messages and mistrust of the government are to blame, as we hear on our daily podcast, “The Intelligence”.In the Business section, we look at which airlines will soar after the pandemic. An uneven recovery will boost big carriers in America and China, and cheap and cheerful ones in Europe.Jair Bolsanaro, Brazil’s president, finds himself in the spotlight because of murky procurement negotiations for two covid-19 vaccines in the country.Meanwhile our data journalists have been busy examining the impacts of covid-19. In one study they found that in-person voting in November’s elections in America really did accelerate covid-19’s spread in the country. In a separate study, economists found that labour markets in the rich world are recovering from covid-19—but low-paid workers and the young may continue to struggle. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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Coronavirus. Siamo nella quarta ondata

Posted by fidest press agency su martedì, 13 luglio 2021

Anche se in tanti, istituzione comprese, cercano di nasconderlo, siamo entrati nella quarta ondata. E prima dell’anno scorso e anche se ora ci sono i vaccini. Proprio un anno fa, nel 2020, in Italia c’erano meno ricoveri, meno terapie intensive e meno casi giornalieri. E mentre l’anno scorso eravamo molto timorosi e premurosi perché avevamo sulle spalle i pesanti lockdown primaverili, quest’anno – diffusa sensazione di uscita dalla pandemia – ci sentiamo tutti più leggeri e disponibili a comportamenti a rischio. Il caso recente più lampante sono stati i festeggiamenti per la coppa Uefa dove, chi direttamente o chi indotto dalle immagini mediatiche, ha partecipato ad un abbraccio con chiunque… in periodo in cui vige ancora il metro e mezzo di distanza e dove ci si saluta col tocco del gomito. In questo contesto aggiungiamo che le vaccinazioni stanno rallentando perché è sempre più vicino lo zoccolo duro dei no-vax (20-30%) e che i vaccinandi sono i più giovani, finora convinti che erano praticamente fuori dalla pandemia e che per il rientro a scuola ancora non si è provveduto a decidere come dovrebbe essere (i dati giornalieri sulle infezioni vedono sempre di più la presenza di giovani). Una situazione in cui è diventato molto difficile far capire che ci siamo rovinati anche questa estate (notizie di focolai in zone di villeggiatura sono frequenti), ma che ha visto diverse amministrazioni dare il proprio contributo pandemico consentendo e foraggiando i festeggiamenti per la Uefa. E’ evidente che occorre una più forte iniziativa delle istituzioni, anche se i pericoli maggiori sono rappresentati dalle varianti tipo Delta che (esperienza Uk e Israele) sono considerate meno forti. A cui aggiungere la necessaria consapevolezza e disponibilità di ognuno, soprattutto a considerare questa estate come più pericolosa di quella del 2020. Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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