Roma 6 giugno, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso il Senato della Repubblica (Chiostro del Convento di S. Maria Sopra Minerva). L’Osservatorio civico PNRR, il Forum Disuguaglianze e Diversità e la campagna #datibenecomune promuovono il convegno “Costruire spazi di partecipazione per politiche e opere pubbliche condivise”, con l’obiettivo di avviare un confronto sull’importanza di favorire, da parte delle istituzioni, luoghi, modalità e strumenti di partecipazione della società civile al governo della cosa pubblica, così da rendere l’azione pubblica più rispondente ai bisogni dei cittadini e delle comunità. Attraverso la presentazione di casi concreti di partecipazione attivata dalle istituzioni, si metterà in risalto la connessione tra i princìpi di partecipazione, efficacia e integrità nella definizione e attuazione di politiche e opere pubbliche, evidenziando le criticità in questo ambito presenti in alcune recenti riforme normative e nelle modalità di costruzione e gestione del PNRR. I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming al link https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano.
Archive for the ‘Politica/Politics’ Category
Politics
Convegno “Costruire spazi di partecipazione per politiche e opere pubbliche condivise”
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 giugno 2023
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Chisinau, capitale d’Europa
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 giugno 2023
Chisinau Ospitando 47 capi di Stato o di governo provenienti da tutto il continente fa diventare la capitale moldava nota in tutta l’Europa fino allla durata di un vertice. Quello della Comunità politica europea (Cpe), un format ancora nuovo e in fieri, nato dall’aggressione russa e dalla necessità di incontrarsi tra soli leader europei, al di là dell’attuale, passata, futura o imprevista adesione all’Unione europea. Il secondo vertice di questo genere, dopo quello inaugurale del 6 ottobre, è il più grande evento politico internazionale mai ospitato da questa città della Bessarabia. L’impresa di organizzare lì un grande vertice rappresenta già di per sé un atto di resistenza di fronte ai tentativi di destabilizzare questa ex repubblica sovietica. Mosca incoraggia la secessione di una parte del territorio lì, dove le truppe russe sono stazionate illegalmente. Mettendo piede in Moldavia, i leader europei si uniscono a sostegno di questo paese senza sbocco sul mare, direttamente scosso dalla guerra nella vicina Ucraina, da cui ha accolto più di 700.000 sfollati. Significano per Putin, pacificamente ma con fermezza, che la sua cosiddetta sfera di influenza è stata infranta, che la sovranità di questo piccolo paese neutrale deve essere rispettata e che le aspirazioni di questo candidato all’UE devono essere incoraggiate. Così come le riforme intraprese a tal fine dal presidente Maia Sandu, di cui la Commissione farà un primo bilancio questo mese. Fondato sull’uguaglianza dei suoi paesi membri, qualunque sia il loro peso, il CPE assume l’opposto della logica imperiale. I leader dei piccoli paesi compaiono lì con i grandi. Coloro che stanno negoziando la loro adesione all’UE dialogano con te ea te con i loro omologhi europei, senza qui la loro etichetta di “candidati”. Il vertice di Chisinau ci ricorda che a 47 anni l’Europa rimane per molti aspetti un insieme di piccoli Stati. Possa la pace del continente poggiare sulla loro pari dignità e la vicinanza geografica leghi i loro interessi. A Chisinau tutta l’Europa si mostra al mondo ea se stessa. E il giorno dopo? Quando la “foto di famiglia” sarà stata scattata, quando le delegazioni avranno fatto i bagagli e i media avranno lasciato le strade di Chisinau, la Moldavia tornerà allo stato decadente di una società afflitta dalla corruzione, una popolazione in esodo e un’economia essenzialmente agricola, il cui PIL in calo lo rende uno dei paesi più poveri d’Europa (il salario minimo è inferiore a 50 euro al mese ). Al di là delle sue debolezze, la Moldavia può anche incarnare la speranza per questa Europa allargata di domani. Il Paese vive le sue alternative democratiche senza drammi. Si sbarazza della sua dipendenza dal gas russo. Il suo conflitto congelato con la Transnistria non provoca morti. E il modus vivendi che cerca di operare con questa regione separatista potrebbe persino interessare l’Ucraina a risolvere i propri problemi territoriali con la Russia. Dobbiamo tornare a Chisinau senza indugio. By Sebastien Maillard, Direttore dell’Istituto Jacques Delors
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«A European political community for a geopolitical era»
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 giugno 2023
By Barichella A., Prats-Monné X. & Vignon J. 2023 Institut Jacques Delors & Sciences Po Paris The inaugural meeting of the European Political Community (EPC) took place on 6 October 2022 in Prague gathering 44 leaders from across the continent together with the President of the European Commission and of the European Council. Against the backdrop of Russia’s war in Ukraine, the gathering sought to strengthen their cooperation on issues of common interest, revolving around peace and security, the economic situation, energy and climate, and migration and mobility. A second summit of the EPC will be held on 1 June 2023 in Chisinau, Moldavia. One gathering is an event; two is an established feature. It shows that participants value the format and want to build around the EPC to help Europe navigate these geopolitical times. A gathering of all European leaders in Moldova, a country neighbouring the war, threatened by Russia and candidate to join the EU will send a strong political signal in itself. The photograph will be the message. The meeting in Moldova will also help anchor the EPC as a forum where leaders can discuss issues that impact the security and prosperity of the continent without prepared speeches or pre-cooked communiques. Where they can have candid exchanges and build a collective understanding of each other’s necessities. The informality will allow for valuable exchanges. With the next two summits already scheduled, in Spain in the fall followed by the UK during the first semester of 2024, the EPC can become a regular, continental-wide leaders meeting giving political impetus to a European agenda. Beyond the circumstances of the war now prevailing, its format, both informal and intergovernmental, may prove to have an added-value in three ways: The EPC provides the needed informal setting to foster discussion at the highest political level. All leaders attending the Prague summit appreciated this unique opportunity to exchange directly on an equal footing, with no expected immediate result, on the continent’s security and other common matters of strategic interest, such as migration. Favouring personal contacts among leaders in a club-like atmosphere, helps develop a sense of belonging to the same continent, beyond the EU. With the key participation of the UK and of Turkey, it provides the channels of dialogue, outside existing institutional formats, that are necessary for Europe to build its assertiveness and visibility.EPC summits offer new opportunities for dialogue for leaders of countries under long and on-going disputes. For instance, the Prague summit allowed for bilateral discussions to develop between Armenian and Azerbaidjan leaders and between Serb and Kosovar leaders with the participation of other peers helping facilitate. Once again, informality provides flexibility, but also peer-pressure to advance solutions. A regular gathering of leaders can also be used to give new impetus to pan-European cooperation initiatives improving the lives of millions of Europeans. The Prague summit has identified seven areas of concrete cooperation in line with the strategic interests of the continent that the EPC is meant to pursue: energy, critical infrastructures, cybersecurity, youth, migration, regional cooperation in the Black Sea and Caucasus. This brief has been produced through a dialogue among academics from leading European Universities and Think Tanks from across Europe led by Sciences Po and the Jacques Delors Institute. Arancha González, Dean, Paris School of International Affairs at Sciences Po Sébastien Maillard, Director, Jacques Delors Institute
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One year ahead of the 2024 European elections
Posted by fidest press agency su giovedì, 1 giugno 2023
Citizens across the European Union are being called to the polls on 6 and 9 June 2024 to renew their representatives in the European Parliament. This vote will be decisive, as the European co-legislator has significant powers. The results of the elections will influence the subsequent choice of leaders for the EU’s main institutions: the European Commission, the European Council and the European Parliament. The forthcoming elections are taking place against an unprecedented context of a war in Ukraine and the relaunch of enlargement, uprising Sino-American rivalry, climate change and inflation that have yet to be brought under control, among many others. These challenges are numerous for European democracy, at a time when critics to its model are becoming increasingly vocal in parts of Europe. The coalition that emerges from these elections will determine the effectiveness of European action to unite the continent. We are delighted to welcome Christine Verger, Vice-President of the Jacques Delors Institute and rapporteur for our European Parliament Political Observatory.I cittadini di tutta l’Unione europea sono chiamati alle urne il 6 e 9 giugno 2024 per rinnovare i loro rappresentanti al Parlamento europeo. Questo voto sarà decisivo perché il colegislatore europeo ha poteri importanti. I risultati delle elezioni influenzeranno la successiva scelta dei vertici delle principali istituzioni dell’Ue: Commissione europea, Consiglio europeo, Parlamento europeo. Le prossime elezioni si collocano in un contesto senza precedenti di guerra in Ucraina e rilancio dell’allargamento, di acuta rivalità sino-americana, di cambiamento climatico e inflazione ancora da controllare tra tante sfide. Questi sono numerosi per la democrazia europea, mentre le sfide al suo modello sono sempre più sentite in una parte dell’Europa. L’efficacia dell’azione europea per l’unità del continente dipenderà dalla coalizione che emergerà da queste elezioni.
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Trump dovrebbe preoccupare chiunque abbia a cuore l’America
Posted by fidest press agency su sabato, 27 Maggio 2023
La questione se Donald Trump possa davvero essere il prossimo presidente degli Stati Uniti è quella che ora emerge in quasi tutte le conversazioni che ho con uomini d’affari e politici. Questa settimana il nostro pacchetto di copertura nella maggior parte del mondo spiega perché le possibilità che Trump rientri nello Studio Ovale sono sgradevolmente alte. Il briefing di accompagnamento di Idrees Kahloon, il nostro capo dell’ufficio di Washington, è una lettura fantastica e che fa riflettere che delinea perché Ron DeSantis ha poche possibilità di vincere la nomination repubblicana. In Gran Bretagna la nostra copertura si concentra su come riparare il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) assediato. Le liste d’attesa degli ospedali in Inghilterra sono aumentate vertiginosamente oltre i 7 milioni; Il personale del NHS sta lasciando la forza lavoro a frotte. Sulle misure sanitarie di base, la Gran Bretagna fa peggio dei suoi coetanei del mondo ricco. La ricetta per salvare il servizio sanitario nazionale richiede radicalismo e uno spostamento dell’attenzione.
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Trump should worry anyone who cares about America
Posted by fidest press agency su sabato, 27 Maggio 2023
Zanny Minton Beddo Editor-in-chief The Economist. The question of whether Donald Trump could really be America’s next president is one that now comes up in almost every conversation I have with business leaders and politicians. This week our cover package in most of the world explains why the chances of Mr Trump re-entering the Oval Office are uncomfortably high. The accompanying Briefing by Idrees Kahloon, our Washington bureau chief, is a terrific and sobering read that outlines why Ron DeSantis has little chance of winning the Republican nomination. In Britain our cover focuses on how to fix the beleaguered National Health Service (NHS). Hospital waiting lists in England have spiralled beyond 7m; NHS staff are leaving the workforce in droves. On basic measures of health, Britain does worse than its rich-world peers.
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Il Governo ha posto la questione di fiducia al Senato sul Dl Bollette
Posted by fidest press agency su venerdì, 26 Maggio 2023
“Un decreto dannoso per le famiglie e per il Paese, che riesce nell’impresa di peggiorare l’andamento dell’economia e che ha già prodotto un rialzo dell’inflazione dal 7,6% di marzo all’8,2% di aprile per via del rispristino degli oneri di sistema di luce e gas” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”In un solo mese, nonostante il continuo calo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, il gas del mercato libero è rincarato dell’8,1%, il gas del mercato tutelato del 30,1%. Insomma, il Governo invece di preoccuparsi di ridurre le tasse agli italiani le ha aumentate, prima reintroducendo le accise sui carburanti e ora gli oneri di sistema sull’energia. I nostri complimenti!” conclude Dona.
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Almirante: L’uomo capace di immaginare il futuro
Posted by fidest press agency su giovedì, 25 Maggio 2023
“’La Destra o è coraggio o non è, è libertà o non è, è Nazione o non è, è Europa o non è’”. A 35 anni dalla sua morte, le parole di Giorgio Almirante ci appaiono oggi come una sorta di profezia. Niente di tutto quello che la Destra italiana ha realizzato nelle sue diverse articolazioni ed espressioni politiche- dal Movimento Sociale ad Alleanza Nazionale, per arrivare sino a Fratelli d’Italia, di cui abbiamo già celebrato il decennale- sarebbe stato possibile senza la sua guida, la sua visione e la sua tenacia. Senza Almirante non avremmo avuto la Destra di Governo, senza Almirante non avremmo conseguito il risultato storico di avere come Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Senza nostalgismi, con una chiara scelta di libertà e fedeltà alle istituzioni e al Parlamento, Giorgio Almirante rimarrà per sempre l’uomo capace di immaginare il futuro. E di costruirlo, giorno dopo giorno, perché noi potessimo raccoglierne il testimone”. Lo dichiara Umberto Maerna, deputato di Fratelli d’Italia, ricordando i 35 anni dalla morte di Giorgio Almirante, avvenuta il 22 maggio del 1988. (n.r. Ho conosciuto Almirante e l’ho seguito in alcuni suoi comizi. Era amato dal popolo della destra e rispettato dai suoi avversari. Andreotti mi confessò che lo avrebbe voluto in uno dei suoi governi se non ci fosse stata una forte contrarietà anche da parte di esponenti del suo partito. Confido che possa continuare a costituire una guida anche per l’attuale governo Meloni. Riccardo Alfonso)
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Italia-Slovenia: Rojc (Pd), Mattarella consolida dialogo
Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2023
“Il primo incontro a Roma tra i presidenti Mattarella e Pirc Musar consolida un rapporto di collaborazione, dialogo e amicizia che ormai è importante e irreversibile per l’Italia e la Slovenia. Le nostre democrazie sono solide e orientate a preservare diritti, assetti e libertà”. Lo ha dichiarato la senatrice Tatjana Rojc (Pd), esponente della comunità slovena in Italia, a proposito dell’incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la presidente della Slovenia Natasa Pirc Musar, in visita ufficiale in Italia.”I temi trattati – ha osservato la senatrice -inquadrano i rapporti bilaterali nella cornice dell’Unione europea come essenziale riferimento politico-istituzionale e offrono spunti di lavoro sulle relazioni instaurate attraverso le minoranze. I colloqui preliminari avuti a Lubiana ci hanno permesso di mettere meglio a fuoco il punto della rappresentanza della minoranza slovena al Parlamento italiano. La presenza del ministro Tajani – ha precisato Rojc – qualifica anche operativamente il significato dei colloqui”.”La conoscenza e l’attenzione che il presidente Mattarella ha maturato sulle tematiche del confine orientale – ha aggiunto Rojc – sono ulteriore motivo di fiducia sulla continuità dei progressi tra i due Paesi”.
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Sanità: Fontana ora vuole modificare la riforma
Posted by fidest press agency su sabato, 20 Maggio 2023
Nicola Di Marco (Capogruppo M5S Lombardia): «Apprendiamo che il Presidente Fontana abbia aperto alla possibilità di modificare la Riforma Sanitaria. L’ultima volta fu il nostro gruppo a chiedere di migliorare una (non)riforma che non avrebbe risolto, anzi avrebbe peggiorato, i problemi della sanità lombarda e per tutta risposta fummo portati fuori dall’Aula consiliare dalla Digos. Le parole di Fontana sono oggi la clamorosa ammissione di un fallimento annunciato, cercato e difeso con tutte le proprie forze dal centrodestra lombardo. Bocciare la riforma sanitaria varata meno di due anni fa, dopo un mese di sedute e Consiglio convocato anche di domenica (prima volta nella storia dell’Istituzione), ammettendo la necessità di quelle modifiche che avevamo richiesto in tutti i modi, è la conferma di quanto l’inadeguatezza di questo governo regionale possa nuocere gravemente alla salute dei lombardi» così il Consigliere regionale Nicola Di Marco, in merito alle parole del Governatore Fontana, il quale aveva dichiarato: “L’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha detto che farà valutazioni sull’opportunità di introdurre eventuali modifiche” nella riforma sanitaria lombarda. “Io la vedo come un’apertura. Mi sembra una dimostrazione di democrazia e disponibilità. Contrariamente a chi non vuole cambiare niente, se noi faremo valutazioni che vanno in una direzione diversa prenderemo in considerazione la possibilità di cambiare”.
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Le varie anime della sinistra a confronto a Palazzo Madama
Posted by fidest press agency su sabato, 20 Maggio 2023
Roma Lunedì 22 maggio, alle ore 15.00, a Palazzo Madama (Sala Caduti di Nassirya – Piazza Madama, 11), si terrà la presentazione del libro di Salvatore Cannavò, vicedirettore del Fatto Quotidiano, Si fa presto a dire sinistra (Piemme). Interverranno: Francesco Boccia, Presidente Gruppo Parlamentare Pd, Giuseppe De Cristofaro, Presidente Gruppo Parlamentare Misto (Alleanza Verdi e Sinistra) Stefano Patuanelli, Presidente Gruppo Parlamentare M5S Coordina l’incontro Luca De Carolis, giornalista
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Elezioni europee 2024, Metsola: “Votate, non lasciate che qualcun altro scelga per voi”
Posted by fidest press agency su venerdì, 19 Maggio 2023
Dopo la conferma di oggi degli ambasciatori dell’UE che le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno dal 6 al 9 giugno 2024, la Presidente del PE Roberta Metsola ha dichiarato: L’Unione europea non è perfetta, è in costante evoluzione. Il mondo cambia e noi dobbiamo tenere il passo. Abbiamo anche bisogno di riforme. Non dobbiamo temere i cambiamenti, ma accoglierli e continuare a restare in ascolto, a dare chiarimenti e a mantenere gli impegni. Alle prossime elezioni europee, non restate a guardare. Partecipate al più grande esercizio democratico d’Europa. Non lasciate che qualcun altro scelga per voi. Votate.”
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Pil, Petrucci (FdI): la crescita oltre le previsioni merito delle azioni intraprese dal Governo
Posted by fidest press agency su martedì, 16 Maggio 2023
“L’aumento delle stime di crescita del PIL italiano nel 2023, da +0,8% a +1,2%, comunicato dalla Commissione Europea, è una buona notizia per la nostra economia, per le imprese e per i cittadini. Un dato che ci pone ai vertici in Europa e che rappresenta, senza tema di smentita, la dimostrazione del lavoro serio e concreto che il governo Meloni sta portando avanti, andando ben oltre ogni aspettativa e cancellando le manovre di distrazione che giornalmente la sinistra cerca di attuare per mascherare i risultati che non è stata in grado di ottenere in passato. Un esecutivo finalmente capace di assecondare e non ostacolare i processi di crescita e il sistema produttivo italiano, come provano anche i dati sulla disoccupazione, in calo costante. Siamo pronti ad affrontare con fiducia le sfide economiche del futuro, per una crescita ancora più marcata in unione alla riduzione del debito pubblico”.
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Incontro Meloni-Zelensky, Cirielli: “Italia fondamentale nella tutela della libertà dei popoli”
Posted by fidest press agency su lunedì, 15 Maggio 2023
“Plauso al Presidente Meloni per il grande impegno e l’instancabile costanza nel portare avanti, con prontezza e tempestività, azioni in difesa e a tutela della libertà dei popoli. E l’incontro di oggi a Roma con il Presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, conferma proprio la centralità dell’Italia nello scacchiere internazionale”. Lo ha dichiarato l’on. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “La posizione del governo italiano è ancorata fermamente sul rigoroso rispetto del diritto internazionale. Forniremo ancora il massimo sostegno all’Ucraina continuando a lavorare contestualmente per favorire una svolta diplomatica”, ha aggiunto Cirielli. “Ribadisco l’importanza di una costante e forte coesione tra gli alleati nell’assistenza a Kiev nella speranza che la Russia ponga fine quanto prima a questa inaccettabile guerra di aggressione”, ha concluso Cirielli. A sua volta l’on.le Malan ((FdI) ha dichiarato: ““L’incontro a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e il presidente Zelensky, prima tappa della sua visita europea a conferma della nostra centralità, è servito a ribadire il sostegno dell’Italia al popolo ucraino vittima dell’invasione russa e nella prospettiva della ricostruzione. Questo governo fin dal suo insediamento ha con chiarezza e fermezza rivendicato la collocazione della nostra Nazione nel campo delle democrazie occidentali e del Patto Atlantico e il convincimento che la sovranità dell’Ucraina non possa essere violata, anche affinché non lo sia domani quella di qualsiasi altro Stato. La visita di oggi è un ulteriore riconoscimento del ruolo dell’Italia e del prestigio internazionale conquistato in questi mesi di governo da Giorgia Meloni”.
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Italia – UK, Cirielli: “Regno Unito alleato e partner cruciale”
Posted by fidest press agency su sabato, 13 Maggio 2023
Il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, on. Edmondo Cirielli, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, il Commonwealth e lo Sviluppo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Leo Docherty. Nel corso dei colloqui sono stati sottolineati gli eccellenti rapporti bilaterali tra i due Paesi confermati, lo scorso 27 aprile, dalla firma del Memorandum d’Intesa tra i due governi apposta dal Presidente Meloni e dal Primo Ministro Sunak. “Il Regno Unito è un partner e alleato di fondamentale importanza per l’Italia. Le relazioni economiche sono eccellenti. Certamente, il Dialogo Strategico sulla promozione di esportazioni e investimenti, firmato lo scorso febbraio a Roma dai Ministri Tajani e Badenoch, porterà ulteriori benefici per le nostre aziende e le imprese”, ha dichiarato il Vice Ministro Cirielli. “Abbiamo discusso del sostegno per la Georgia nell’ avvicinamento alla NATO e sul ruolo italiano in quella regione. La stabilizzazione del Caucaso e dell’Asia centrale è un obiettivo di entrambi i governi a fronte delle forti pressioni russe emerse dopo lo scoppio del conflitto contro l’Ucraina”, ha aggiunto Cirielli. “Abbiamo affrontato il tema della formazione e dei programmi di alta specializzazione per i giovani italiani che desiderano proseguire il loro percorso formativo in Gran Bretagna senza tralasciare il tema delle tutele per la comunità italiana là residente alla luce dei recenti accordi firmati a Londra dal Premier, Giorgia Meloni”, ha precisato il Vice Ministro. “Eccellente, inoltre, è il coordinamento tra i nostri Paesi, in particolare in ambito NATO, per sostenere con fermezza Kiev e allo stesso tempo mantenere alta la pressione su Mosca con l’obiettivo di creare le condizioni per l’avvio di un percorso negoziale verso una pace complessiva, giusta e duratura che parta dal ritiro delle truppe russe nelle zone occupate illegalmente. L’Italia intende giocare un ruolo chiave nel processo di ricostruzione dell’Ucraina e il nostro impegno, attuale e in prospettiva, è testimoniato anche dalla Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina, tenutasi con grande successo a Roma lo scorso 26 aprile e dall’offerta di ospitare la Ukraine Recovery Conference nel 2025”, ha concluso Cirielli.
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Proposta di legge per promuovere la cultura aziendale della prevenzione e della riparazione dei danni ambientali
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 Maggio 2023
E’ stata presentata su iniziativa dell’On. Maria Chiara Gadda e sottoscritta dagli On. Rosato, Sottanelli, Bonetti, Benzoni e Ruffino.L’obiettivo della proposta di legge è quello d’incentivare nelle imprese italiane di ogni settore e dimensione comportamenti virtuosi volti a rendere più complete ed efficaci le politiche ambientali nella protezione delle risorse naturali attraverso l’utilizzo di strumenti, come la polizza assicurativa per danni all’ambiente, in grado di supportare le aziende nella gestione delle conseguenze di un evento di danno all’ambiente, nell’effettuazione degli interventi di messa in sicurezza e ripristino e nel sostenerne i relativi costi. In Italia, secondo una stima effettuata dal Pool Ambiente, consorzio per l’assicurazione e la riassicurazione della responsabilità per danni all’ambiente, sono meno del 2% le aziende che hanno sottoscritto una copertura completa per i danni all’ambiente e manca dunque nel nostro Paese una vera cultura a favore della prevenzione e della riparazione dei danni alle risorse naturali.
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Presentato francobollo celebrativo di Europa 2023 sulla pace
Posted by fidest press agency su giovedì, 11 Maggio 2023
ASSISI (PERUGIA) In occasione della festa dell’Europa, è stato presentato nella Sala stampa del Sacro Convento di san Francesco in Assisi, il francobollo celebrativo di Europa 2023 sul tema della pace prodotto da Poste Italiane. Hanno partecipato all’evento Marco Di Nicola, Responsabile Commerciale Filatelia di Poste Italiane, Alessia Bogi, direttrice provinciale di Poste Italiane, Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi, la Dirigente Scolastica Grazia Maria Cecconi, Veronica Cavallucci, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Assisi, e fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha introdotto l’incontro. Alla conferenza stampa presenti anche le classi terze della scuola primaria Sant’Antonio di Assisi. La vignetta riproduce il disegno vincitore del concorso filatelico EUROPA 2023 con soggetto tematico la “Pace” indetto da PostEurop raffigurante, in grafica stilizzata, due mani che si annodano formando geometricamente due cuori policromatici, ispirato al simbolo celtico che rappresenta l’amore con un nodo. In alto a sinistra, è riprodotto il logo di PostEurop. L’Unione Europea è stata, ed è, un grande fattore di pace e di sviluppo per il continente europeo. Tuttavia, la pace non può venire solo dalle istituzioni. Per questo l’educazione alla pace e alla gestione nonviolenta dei conflitti può essere la chiave di volta nella formazione del mondo che verrà. Possano questi bambini esserci maestri sulla strada di un convivere di pace, di fraternità nella custodia della casa comune che è il mondo».
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Parlamento europeo: Elezioni all’orizzonte
Posted by fidest press agency su sabato, 6 Maggio 2023
Fissare le date delle elezioni europee al 27 è come cercare di concordare le ferie in una riunione di dipartimento: ognuno ha le sue ragioni per attenersi a un giorno piuttosto che a un altro. Tra tradizioni elettorali e giorni festivi specifici per ogni paese, lo svolgimento delle elezioni europee oscilla ancora tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2024. Qualunque siano i giorni di voto finalmente scelti, le elezioni europee si giocheranno più o meno tra un anno. Cosa c’è esattamente dietro il rinnovo di 705 eurodeputati per cinque anni a suffragio universale diretto e le nomine alle più alte cariche dell’Unione? Con un anno di anticipo e in questi tempi che cambiano, sarebbe azzardato dirlo. Tuttavia, i corpi partigiani cercano un’idea chiave, un tema di mobilitazione e un capolista. Le formazioni misurano l’opportunità di partire in gruppo o, al contrario, intendono affermarsi da sole. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, valuta l’appoggio prima di rappresentarsi, come la spinge a fare il suo stesso partito d’oltre Reno. In Francia il partito presidenziale spera di rimobilitare la sua base europeista per le elezioni, che rischiano di trasformarsi in un referendum su Macron. Protagonista della kermesse democratica, il Parlamento europeo ne farà voto di fiducia a un’istituzione inzuppata dall’interminabile scandalo Qatargate. La stagione 3 della serie televisiva terrena Parliament è pronta per essere trasmessa a settembre.La pre-campagna è dunque iniziata e si stanno definendo i termini del dibattito. Diversi fattori li modelleranno. Prima, ovviamente, la guerra in Ucraina e la difesa europea. A seconda che la controffensiva ucraina, ritenuta imminente, avrà mutato o meno la situazione su un fronte impantanato da mesi, se la vittoria sembrerà a portata di munizioni, la ricostruzione a portata di gru e l’adesione europea a portata di negoziato, la i risultati delle elezioni si ripercuoteranno a vantaggio dei partiti intransigenti sulla loro linea atlantista anti-Putin. Se invece la guerra continua, se le sanzioni tardano a condizionarne l’andamento – 11° pacchetto in preparazione – e se l’opinione pubblica si stanca, le altre parti sapranno sfruttare questo deterioramento del conflitto.Altro parametro determinante è il clima. Una campagna elettorale che si svolgerebbe durante una prolungata siccità, come sta attualmente vivendo la penisola iberica, un’elezione sotto un’ondata di caldo precoce o altro maltempo lascerà il segno sul voto, così come un’impennata dei prezzi dell’energia. La sovranità europea diventerà un incantesimo vuoto senza prove di capacità di agire contro il riscaldamento globale. I risultati del Green Pact, la cui adozione legislativa sta accelerando, e le ambizioni verso la transizione ecologica saranno valutate alla luce del cambiamento climatico, che sta manifestando i suoi effetti in modo sempre più tangibile. Ma la natura radicale dei rimedi richiesti può anche raffreddare l’elettore.Inseparabile da questi dibattiti, l’economia, sia essa “di guerra” e/o da decarbonizzare, promette di essere un altro fattore decisivo nelle elezioni. Se l’inflazione persiste (al 7% nella zona euro) o cominci a scendere, se i tassi di interesse salgono ulteriormente – nuova decisione della BCE del 4 maggio – se l’indebitamento di alcuni paesi, tra cui la Francia, si avvicina alla soglia stimata di sostenibilità, se una crisi bancaria rimane contenuta o meno, e il tono della campagna così come il clima elettorale si faranno sentire. Già la revisione del Patto di stabilità ravviva la frattura tra Parigi e Berlino, con “i frugali”, sul grado della pendenza di bilancio che bisognerà salire.Infine, la campagna si concentrerà inevitabilmente sulla questione migratoria sollevata dall’aumento post-Covid delle domande di asilo (Ucraina esclusa), dalla carenza di manodopera e dall’invecchiamento demografico. Dagli ultimi Europei del 2019, i Ventisette rimangono divisi su questo argomento delicato e complesso, lasciando che l’estrema destra ne faccia festa.Anche questo tema, come la guerra, il clima e l’economia, potrebbe cambiare le divisioni tra le famiglie politiche europee. Il più scrutinato, a un anno dalle elezioni, è quello che separa il Ppe (destra) e il partito dei conservatori e riformisti europei (Cre), a cui appartengono la formazione di Giorgia Meloni, Vox in Spagna e il PiS polacco. La loro potenziale alleanza dividerebbe i democristiani e li allontanerebbe dai loro tradizionali alleati. Qualcosa per ricordare quanto la posta in gioco di queste elezioni, per i futuri equilibri politici europei, non sia solo il posto conquistato da ciascuna delle liste nell’emiciclo europeo ma anche le loro possibili nuove combinazioni per formare una maggioranza. Per queste prime elezioni senza il Regno Unito, il problema non è se restare o uscire dall’Ue, ma fino a che punto con chi farlo domani. By Sebastien Maillard Direttore dell’Istituto Jacques Delors
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Presentazione dello studio del Parlamento europeo sui costi della non Europa
Posted by fidest press agency su sabato, 6 Maggio 2023
Roma Lunedì 8 maggio, ore 10:00 Esperienza Europa- David Sassoli, Piazza Venezia 6. L’evento, organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia alla vigilia della Giornata dell’Europa, vedrà la presenza di Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. I contenuti dello studio saranno illustrati da Lauro Panella, capo del servizio ricerca del Parlamento europeo e coautore dell’opera. A seguire Paolo Valentino, giornalista del Corriere della Sera, si confronterà con Antonio Tajani sui temi sollevati dalla ricerca e sulle riforme necessarie per rilanciare il progetto comunitario. Il vice presidente del Consiglio risponderà anche alle domande di un gruppo di studenti della facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia introdurrà l’evento. L’Europa è a un bivio: può ripiegarsi su se stessa e sull’immobilismo, oppure, intraprendere la via di cambiamenti ambiziosi. Il Parlamento europeo è convinto che solo questa seconda opzione possa dare vere risposte e vantaggi ai cittadini europei.Lo studio esamina proprio i potenziali benefici che si potrebbero conseguire in 50 ambiti strategici, tenendo conto dello stato della legislazione UE e delle sue potenzialità non sfruttate evidenziando i costi della non Europa. Lo studio segue le orme del Rapporto Cecchini che servì all’allora Presidente della Commissione europea Jacque Delors nel 1989 per lanciare il progetto di realizzazione del Mercato Unico europeo. Secondo il Servizio ricerca del Parlamento, non intraprendere cambiamenti ambiziosi porterebbe ad un altissimo “costo della non Europa”. In sintesi, un’ulteriore integrazione dell’UE potrebbe generare oltre 2,8 miliardi di euro l’anno entro il 2032 e, contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’UE nei diritti sociali, la difesa, la sicurezza o l’ambiente. I vantaggi derivanti da un’ulteriore integrazione non sostituirebbero né comprometterebbero quelli derivanti da azioni intraprese a livello nazionale, regionale o locale, bensì li integrerebbero e li rafforzerebbero.
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Parlamento europeo: Anteprima della sessione del 8-11 maggio 2023, Strasburgo
Posted by fidest press agency su venerdì, 5 Maggio 2023
Martedì 9 maggio, dalle 10.30 alle 12.00, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz si confronterà con i deputati sulle sfide e il futuro dell’Europa. Fermare il greenwashing: nuove regole sull’etichettatura verde, Martedì, i deputati approveranno la loro posizione negoziale su nuove norme che mirano a migliorare le informazioni ambientali dei prodotti e farli durare più a lungo. Riforma delle regole di governance economica dell’UE. Martedì mattina, i deputati discuteranno con la Commissione e la Presidenza del Consiglio le proposte presentate la scorsa settimana per riformare il patto di stabilità e crescita. Gli agricoltori e la transizione verde: verso un’agricoltura europea resiliente. Mercoledì alle 9.00, i deputati discuteranno del ruolo degli agricoltori nella transizione ecologica e di come sostenere il settore agricolo in modo più efficace. Ridurre le emissioni di metano dal settore energetico. I deputati discuteranno lunedì e voteranno martedì la loro posizione su una nuova legge per ridurre le emissioni di metano del settore energetico. Violenza contro le donne: via libera alla ratifica della Convenzione di Istanbul. L’Unione europea si appresta a ratificare la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, in linea con il parere della Corte di giustizia del 2021. Rimborsare il Recovery: bilancio UE e programmi chiave sotto pressione. I deputati metteranno in guardia sull’impatto dell’aumento degli oneri finanziari per i prestiti effettuati per finanziare il Piano di ripresa, che mette a rischio i programmi chiave UE. Sudan: i deputati preoccupati per la situazione umanitaria e di sicurezza. I deputati discuteranno di come evitare un’escalation delle ostilità che potrebbero avere implicazioni di vasta portata per la regione dell’Africa orientale.
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