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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

I quattro cavalieri dell’Apocalisse

Posted by fidest press agency su giovedì, 6 giugno 2024

Oggi, nella nostra contemporaneità, abbiamo dato loro un nome e sono: Xi Jinping, Donald Trump, Vladimir Putin e Joe Biden. Si presentano sulla scena del mondo con il peso dei loro anni che non conferisce loro saggezza e ponderazione ma li rende, sia pure per gradi diversi, nemici dell’umanità. Gli zoccoli ferrati dei loro cavalli scalpitano frementi sulla nuda terra e i loro cavalieri snudano le spade e le fanno roteare in alto nel cielo. Chi mai potrà fermarli dal devastare, con il loro passaggio, la terra e il mare? Così l’uomo della strada, la madre che stringe a sé il suo nascituro, il saggio che medita sulle sue letture, il costruttore che edifica ponti, case, strade e l’artigiano che s’ingegna a produrre utensili diventeranno le prime inconsapevoli vittime di questi distruttori ai quali la furia delle Erinni concede loro i tizzoni ardenti per brutalizzarli. È questo il destino dell’umanità? E, ancora, la sua estinzione? Dov’è finito, si chiede il credente, l’angelo della provvidenza che con il sigillo del dio vivente impedisce loro di devastare la terra, i suoi frutti e il mare? Ne ha l’autorevolezza, ma il dubbio resta. Il male ha messo radici profonde, si è alimentato di ogni genere di veleno che ci ha resi insensibili alla virtù del bene e alla fratellanza umana. Si uccide il proprio simile per poco, si distrugge l’ambiente per avidità, si odia il bene per amore della disonestà e si scatenano le guerre sempre più distruttive per sete di potere e si avvelenano le menti dei propri simili con teorie aberranti che rendono giusto il deviare. Al cospetto di tanto scempio c’è da chiedersi chi mai può rinsavirci conferendo alla parola il suo valore salvifico per non tradurla in atti di guerra, per scatenare odi razziali, conflitti d’interesse ma per restituirle la dote che solo l’homo novus, l’evoluto, può ottenerla vivendo nella diversità di opinioni con la tolleranza. È questo, probabilmente, il sigillo impresso sulla nostra fronte da chi ci ha creati. (Dal libro: “Il mondo come lo vedo” di Riccardo Alfonso)

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