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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

GAM: la spinta al net zero fa bene al mercato azionario europeo

Posted by fidest press agency su martedì, 18 giugno 2024

A cura di Niall Gallagher, Investment Director, Azionario Europa di GAM.L’impegno a centrare gli obiettivi net zero entro il 2050 sembra improrogabile, per le Nazioni Unite come per l’Unione Europea. Slogan a parte, si tratta in pratica di obiettivi lodevoli ed estremamente ambiziosi che non saranno facili da realizzare. Come gestori, crediamo che la spinta alla decarbonizzazione possa rappresentare un’ottima opportunità di generare rendimento nel lungo periodo. È da un po’ di tempo che il percorso verso la decarbonizzazione apre numerose possibilità, noi abbiamo cercato di posizionare i portafogli per sfruttare le opportunità più interessanti e ottenere una crescita degli utili sostenibile nel lungo periodo grazie alla spinta verso net zero.Il modo in cui gli investitori sapranno sfruttare le opportunità offerte dalla decarbonizzazione e dal super-ciclo degli investimenti fissi, oltre alle dinamiche che plasmeranno quella che noi chiamiamo la nuova era, dalla normalizzazione dei tassi di interesse e dall’ascesa delle classi medie in Asia fino alla trasformazione digitale, definirà i rendimenti a lungo termine che si potranno aspettare dai loro portafogli.Il fatto che la domanda di energia continuerà a salire è una verità scomoda. La crescita della domanda dipenderà dall’aumento della popolazione globale ma, soprattutto, dall’aumento dei consumi di energia pro capite nei mercati emergenti dove il consumo di energia pro capite è una frazione rispetto a quello dei mercati sviluppati. A meno che l’offerta non aumenti per colmare le domanda in crescita, le nazioni in via di sviluppo continueranno a utilizzare la fonte che hanno più facilmente a disposizione, ovvero il carbone o persino il legno nel caso dei Paesi più arretrati. Il carbone non solo fa male alla nostra salute poiché inquina l’aria, ma rilascia anche il doppio dell’anidride carbonica per unità di energia generata dal gas. Gli investimenti fissi in campo energetico e delle risorse, in particolare nel gas che è un carburante fondamentale nella fase di transizione nonché una riserva nel caso delle energie rinnovabili intermittenti, devono accelerare oppure dovremo affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia e persino la carenza di energia nonché un aumento del consumo di carbone.Per poter centrare gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050, secondo l’IEA, gli investimenti nell’energia pulita dovranno più che triplicare fino a raggiungere la quota di circa 4 mila miliardi di dollari all’anno entro il 2030.Ora che la decarbonizzazione è considerata una priorità negli Stati Uniti e in Europa, gli investimenti fissi nei Paesi OCSE dovranno accelerare in misura significativa. In che misura le infrastrutture esistenti saranno in grado di affrontare la transizione verso la decarbonizzazione? Il fatto è che gli investimenti sono stati insufficienti per troppo tempo a seguito delle crisi finanziarie globali e le infrastrutture in molti Paesi sviluppati sono antiquate o inadeguate.Negli Stati Uniti, la legge per la riduzione dell’inflazione e altri provvedimenti comportano circa 2 mila miliardi di dollari di finanziamenti diretti o indiretti. L’Europa deve reagire, sia finanziariamente sia attraverso una pianificazione delle riforme, altrimenti continuerà a restare indietro.Per facilitare la transizione energetica, nella speranza di poter centrare o almeno avvicinarci agli obiettivi net zero entro il 2050, serviranno ingenti investimenti in numerosi settori, dall’energia stessa all’elettrificazione (non solo per i veicoli elettrici), dalla ristrutturazione di edifici residenziali e commerciali alla riorganizzazione dei processi e delle attività industriali. Per quanto la spinta alla decarbonizzazione in Europa sia fondamentale, crediamo che i costi effettivi nonché la portata delle opportunità di investimento stiano iniziando a manifestarsi solo oggi. Riteniamo che la decarbonizzazione e il super-ciclo degli investimenti fissi saranno temi di investimento importanti in grado di trainare la performance del mercato azionario in Europa.

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