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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 174

Scuola: Cento suicidi tra i docenti in 10 anni, età media 51 anni e prevalenza al Sud

Posted by fidest press agency su martedì, 31 ottobre 2023

Tra il 2014-2023 si sono realizzati 100 suicidi tra gli insegnanti, con una media esatta di 10 suicidi all’anno (uno al mese se escludiamo luglio e agosto), con prevalenza di casi di 51enni del Sud e della scuola secondari: un picco anomalo (circa un quarto del totale degli eventi) è stato registrato nel 2017 senza alcuna spiegazione apparente, mentre negli altri anni si sono avuti dai 5 agli 11 suicidi per anno. Lo riporta una ricerca pubblicata oggi su Lab Parlamento e realizzata dal medico Vittorio Lodolo D’Oria, esperto di burnout nella scuola. Tra le motivazioni che porterebbero al suicidio, sostiene l’esperto, va sicuramente considerata la nota “usura psicofisica tra gli insegnanti, da attribuirsi alla peculiarità della professione (particolare ed esclusiva tipologia di rapporto con l’utenza)”. Una tendenza confermata, sostiene l’autore della ricerca, anche dal rischio suicidario degli insegnanti studiati in Francia (2005) e Regno Unito (2009 e 2012): sono i due soli Paesi che hanno valutato il fenomeno “rilevando i livelli più alti rispetto a tutte le altre categorie professionali e alla popolazione generale”. A questo, si aggiunge che “il DL 81/2008 che, all’art. 28, che prevede la tutela della salute per le helping profession (prima fra tutte quella dei docenti) con il monitoraggio e la prevenzione dello Stress Lavoro Correlato non è stato mai finanziato e resta inapplicato fino a oggi”. Inoltre, si è evidenziato che “dal 2005 a oggi, il tema è stato oggetto di numerose interrogazioni parlamentari di maggioranza e opposizione (Pepe 2005, Sbrollini 2009, Valditara 2011, Vacciano 2016) che però non hanno sortito alcun effetto”: una di queste interrogazioni, al Senato, del 13 gennaio 2011, era stata promossa dall’attuale ministro dell’Istruzione e del Merito. A 12 anni di distanza, ricorda Lodolo D’Oria, non sono arrivate risposte ai motivi per cui “i Collegi Medici di Verifica del MEF (Ufficio III)” da decenni custodiscono “gelosamente i dati” sulle malattie professionali tra i docenti “senza elaborarli e rifiutandosi di darli a Università e Sindacati. Oggi la competenza è passata all’Inps, ma il ministro Valditara – conclude il medico – dovrebbe richiedere tutti i dati dei vent’anni al MEF per poter trarre utili elementi circa la salute professionale della categoria”

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