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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

GAM: Stiamo assistendo a uno spostamento strutturale dagli Stati Uniti all’Europa?

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Niall Gallagher, Investment Director, Azionario Europa di GAM. I consumi sono in ripresa in Europa: lo shock in campo energetico sta rientrando e ce ne stiamo dimenticando. I prezzi saranno ancora volatili, ma non dimentichiamoci com’erano saliti in Europa e i danni che hanno fatto. Noi crediamo che l’inflazione scenderà ancora un po’, tuttavia resterà più alta di prima e anche più volatile, sebbene non ai livelli degli ultimi due anni. Secondo noi, ciò consentirà l’incremento dei salari reali, mentre alcune delle altre spese che gravano sui consumatori, come le bollette, diminuiranno. Anche questo avrà effetti positivi sui consumi. Dunque i catalizzatori sono sostanzialmente positivi. Ci sono alcune aree del mercato che vengono sovrastimate, per esempio parecchi titoli growth si sono fatti molto costosi con tassi e rendimenti pari a zero. Le valutazioni di tali titoli sono risalite nuovamente poiché il mercato ha iniziato a scontare la flessione dei tassi d’interesse. Se i tassi non scendono, o se non scendono con la rapidità che gli investitori si aspettano, crediamo che ci siano alcuni titoli growth in Europa che potrebbero risentire della compressione delle valutazioni. Dobbiamo dunque prestare attenzione a tale rischio. Noi puntiamo a investire nelle banche perché saranno più redditizie sulla scorta dei tassi più alti di prima, o nell’energia perché crediamo che il prezzo di gas e petrolio salirà. Inoltre, vogliamo investire nei titoli tecnologici, nel lusso o nei beni di consumo di alta gamma adottando stili diversi. Secondo noi, non ha senso limitarsi a uno stile d’investimento soltanto perché si perderebbero delle opportunità A nostro avviso, l’antagonismo tra titoli growth e value è assurdo. Noi vogliamo investire in aziende che producono rendimenti discreti, con una crescita positiva e un buon rendimento per l’azionista in termini di riacquisto di azioni proprie e dividendi. Attualmente i titoli azionari degli Stati Uniti presentano valutazioni elevate. Lo Shiller PE, ovvero il multiplo del rapporto tra prezzo e utili aggiustato ciclicamente, negli Stati Uniti oggi è 34. Ciò significa un rendimento del 3% per le azioni USA. I TIPS decennali, ovvero i titoli del Tesoro protetti dall’inflazione, e quindi i tassi di interesse reali negli Stati Uniti, sono intorno al 2%. Pertanto, lo spread in eccesso da un investimento negli Stati Uniti è dell’1%. È un multiplo piuttosto alto. La storia ci insegna che dovremmo essere un po’ più cauti. Se prendiamo in considerazione l’Europa, lo Shiller PE è di 18,5, dunque circa il 5,5% in termini del rendimento reale. Indubbiamente l’Europa è più conveniente rispetto agli Stati Uniti, ma gli Stati Uniti continuano a innovare e a ospitare grandi aziende come Microsoft e Nvidia. Dunque è un buon momento per diversificare rispetto agli Stati Uniti, questo non significa necessariamente vendere i titoli americani e acquistare strumenti di altre regioni, bensì aggiungere qualcosa di diverso alle eccellenti azioni USA in portafoglio. Le imprese europee che hanno beneficiato maggiormente dell’ascesa dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti sono le aziende che producono apparecchiature per semiconduttori, come ASML, ASM e Be Semiconductor. Dal punto di vista strutturale queste aziende ci piacciono, ma attenzione alle valutazioni correnti. Queste aziende hanno fatto benissimo e le valutazioni sono alte. Nei prossimi cinque anni potrebbero crescere, però in qualche caso le valutazioni stanno diventando un ostacolo. Dunque attenzione nel breve termine.

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