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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 23 Maggio 2024

Torna Spazzamondo, cittadini e scuole di 170 Comuni in prima linea

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Torna a tingersi di arancione il cuneese sabato 25 maggio, in vista della giornata mondiale dell’ambiente del prossimo 5 giugno, con la quarta edizione di “Spazzamondo – Cittadini attivi per l’ambiente”, la più grande raccolta volontaria di rifiuti che vedrà protagonisti 50mila cittadini e le scuole in 170 Comuni della provincia di Cuneo. La campagna collettiva di raccolta di rifiuti abbandonati ha l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini per la cura del proprio territorio e mettere al centro l’educazione ambientale, il riciclo e la salvaguardia dei beni comuni. I cittadini potranno iscriversi come singoli, in gruppo, come gruppo scuola o aziendale (sino al 23 maggio c’è tempo per aderire su http://www.spazzamondo.it). Poi tutti in piazza il 25 maggio. L’iniziativa promossa da Fondazione CRC − in collaborazione con il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile, ANCI Piemonte, Uncem Piemonte, ANPCI e Cooperativa Erica, è nata nel 2021 e sin qui ha raccolto oltre 75 tonnellate di rifiuti. Con la nuova edizione si punta a superare il record dello scorso anno, quando furono raccolti ben 8mila sacchi, 31 tonnellate di rifiuti abbandonati ed un risparmio stimato di CO2 di 34,8 tonnellate. Una sfida che mobilita tutta la cittadinanza che si riversera in piazze, strade e parchi per portare il proprio contributo all’obiettivo rifiuti zero. Una marea arancione, data dal tipico colore del kit per pulire in sicurezza (sacchetti, guanti, pinze, t-shirt e cappellino realizzati con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale), che la Fondazione, in collaborazione con le amministrazioni locali, la Protezione Civile e le organizzazioni del territorio, consegna a tutti gli iscritti. Istituti scolastici, gruppi di amici, famiglie, singoli volontari e da quest’anno anche imprese, in prima linea per il bene comune. L’edizione 2024 introduce alcune novità per alimentare il circuito virtuoso della mobilitazione: oltre alle ricompense per i Comuni, sono previsti per la prima volta premi per le aziende e un incremento del valore dei riconoscimenti per le scuole. Come già per le precedenti edizioni, infatti, i nove Comuni che riusciranno a coinvolgere il maggior numero di persone saranno premiati dalla Fondazione CRC con attrezzature elettriche per la cura e la manutenzione delle aree verdi. Da questa quarta edizione, Fondazione CRC aumenta poi il premio agli Istituti scolastici che parteciperanno a cui sarà consegnato un buono per l’acquisto di attrezzatura scolastica in base al numero di classi partecipanti: da 1 a 5 classi un buono del valore di 300 euro, da 6 a 10 classi un buono del valore di 600 euro e con più di 10 classi un buono del valore di 900 euro. In ultimo l’altra novità riguarda le aziende e la collaborazione con Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria: l’impresa che, per ogni associazione di categoria, coinvolgerà il maggior numero di dipendenti, sarà premiata con un’opera d’arte dedicata al tema della sostenibilità ambientale. Spazzamondo è realizzato grazie al supporto dei Consorzi per la raccolta dei rifiuti (ACEM Azienda Consortile Ecologica Monregalese, CEC Consorzio Ecologico Cuneese, CoABSeR Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti e CSEA Consorzio Servizi Ecologia ed Ambiente). Per info: https://spazzamondo.it/

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76a Stagione del Luglio Musicale Trapanese

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Trapani Un’eccezionale celebrazione della musica e della cultura che arricchirà la città di Trapani durante i mesi estivi e non solo. La conferenza stampa di presentazione e il lancio della campagna abbonamenti si terranno il giorno 27 maggio alle ore 10:00 presso la Sala Sodano di Palazzo d’Alì, a Trapani. All’evento interverranno: il sindaco del Comune di Trapani, Giacomo Tranchida, l’assessore alla cultura del Comune di Trapani, Rosalia d’Alí, il consigliere delegato del Luglio Musicale Trapanese, Natale Pietrafitta, e il direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese, Walter Roccaro.

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Inaugura a Roma FaustoFestival. Una mostra da incorniciare

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Roma mercoledì 29 maggio alle 18.00, alla galleria Pian de’ giullari di Via dei Cappellari 49 il FaustoFestival vuole essere anche e soprattutto una festa, oltre che l’inaugurazione di una personale. Il festeggiato è naturalmente Fausto Delle Chiaie, inarrestabile artista – diverse sue nuove opere in mostra –, e il suo recente ingresso nella prestigiosa Collezione Farnesina, il complesso di opere più rappresentativo del panorama artistico italiano del ‘900 e contemporaneo. Proprio a questo importante step nella sua lunga carriera sarà tra l’altro dedicato un video, realizzato nell’occasione e mostrato durante il vernissage, dove le motivazioni dell’inserimento dell’opera “Distanziamento Sociale” nella Collezione – un’idropittura e pennarello su tela di lino delle dimensioni di cm. 187 x 213, con cui Delle Chiaie ha voluto fotografare una situazione esistenziale di fatto imposta dal lockdown in periodo di pandemia per consegnarla ad una memoria futura – sono ben spiegate dalla rappresentante della Farnesina, e dove si condividerà quello che è stato certamente un pomeriggio memorabile per l’artista e gli amici collezionisti presenti. Ma ad essere festeggiata è anche la lunga carriera di Fausto Delle Chiaie, oggi ottantenne, e la sua arte originale di cui è stato scritto che “ha onorato con ironica genialità il Paese e la città di Roma in particolare”. Tra i suoi estimatori il critico d’arte Achille Bonito Oliva che coniava per lui la definizione di “artista en plein air” e anche quella di “artista situazionista”, per il suo utilizzo di oggetti comuni o di scarto che il luogo dove opera di volta in volta offre e a cui dà nuovo significato. Circa 35 tele, 5 dipinti su legno e 7 sculture in legno: la personale proverà così a svelare i marchingegni concettuali utilizzati da Fausto Delle Chaie per diffondere un’arte democratica. Il benessere trasmesso dalle opere esposte nasce dallo stile primordiale e minimale: segni, parole e contrasti che catalizzano attenzione verso la comune visione del circostante. La semplicità dei concetti e dei segni utilizzati è l’essenza della sua arte, amplificata però dall’autoironia e dal senso del ridicolo che aiutano a ricondurre tutto al buon senso. Con leggerezza, infatti, passa in rassegna i temi predominanti nella nostra contemporaneità: la violenza e la guerra, le pandemie e l’inquinamento, il denaro e la moda, la natura e l’artifizio, per offrire una sua artistica interpretazione da condividere e diffondere. Nella sua arte convivono influenze di arte povera, arte informale, pop art e tanta umanità. Lui stesso dice “l’arte è un gesto umano” e ne ha fatto spesso lo strumento per denunciare situazioni gravi o dolorose, come quella dei migranti in mare. E l’Artista non si vergogna di appropriarsi del patrimonio artistico universale, dalle caverne fino a oggi, perché lo sfrutta per una nobile causa: rappresentare e proporre un sentire francescano impegnato a trasformare sempre in bene ogni male. E così, graffiti preistorici, tuffatori romani, suggestioni da Canova, Morandi, Giacometti, Picasso e Modigliani… di nuovo in azione nella scena rinnovata dalla fantasia dell’autore. Sullo schermo |Nel corso del vernissage sono due i documenti suggestivi dedicati all’Artista che saranno proiettati. Oltre al film della visita del 30 Gennaio 2024 alla Collezione Farnesina, il film “Open Air Museum”, girato presso l’Ara Pacis nel 1994 da Nicolò Ungaro. La mostra resterà visitabile su appuntamento fino al 30 settembre 2024.

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Premierato: I rischi della riforma

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

“Ancora un’altra granitica testimonianza della nostra Presidente Onoraria, Sen. Liliana Segre, che ieri nell’Aula del Senato ha letteralmente demolito, punto per punto, quella che non esito a definire la madre di tutte le schiforme parlamentari” –cosi Enzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti- “La Senatrice Segre ha ben evidenziato i pericoli concreti del Premierato voluto da questo governo fascio-leghista, evidenziando come non sia affatto prioritario riformare la nostra bella Costituzione, tra l’altro già abusata –prosegue Enzo Pirillo- stigmatizzando la palese mortificazione del potere legislativo e denunciando l’attacco antidemocratico alla rappresentatività del Parlamento e la pericolosa deriva alla quale stiamo andando incontro con questo Premierato. Nel silenzio distratto, per non dire omertoso, del mondo della Politica, ci voleva la grinta ed il coraggio di questa splendida Donna che continua, senza pretesa alcuna, a dare lezioni di etica parlamentare ed alta Politica!” “Il Suo intervento chiaro e definito, cosi come la Sua elegante figura che si stagliava luminosa nell’oscurità politica in Senato, aprono la strada ad una rinnovata necessità di combattere l’oppressore, il lupo mascherato da agnello e –in particolare nel centesimo anniversario dell’assassinio di Matteotti- il tiranno totalitarista vestito da parlamentare! Lei è un faro, una guida, un esempio per tutti –conclude il Presidente Pirillo- noi abbiamo il dovere di seguirla nella lotta!” Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo “Saragat-Matteotti”

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Cade la maschera di Giorgia Meloni

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

L’evento Vox di domenica a Madrid ha mostrato il vero volto del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni. Insieme a Marine Le Pen ha celebrato lo scandaloso Donald Trump e il presidente argentino di estrema destra Javier Milei.Sul palco non è stato messo in discussione solo il diritto all’aborto sicuro, ma anche il diritto al divorzio. I commenti sprezzanti del presidente argentino Javier Milei nei confronti della moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez sono stati così offensivi che la Spagna ha giustamente richiamato il suo ambasciatore a Buenos Aires per consultazioni. Al termine dell’evento Vox sono stati lanciati insulti ai giornalisti presenti.L’evento dimostra che i partiti Conservatori e Riformisti europei (ECR) e Identità e Democrazia (ID) sono intrecciati e celebrano autocrati e fascisti di tutto il mondo. L’organizzatore dell’evento, Santiago Abascal , presidente di Vox (ECR), ha chiesto l’unità dell’estrema destra. Hanno partecipato i più noti esponenti dei conservatori e riformisti europei, con Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia/ECR), l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki Diritto e Giustizia (PiS/ECR), insieme ad esponenti di Identità e Democrazia come il partito Raggruppamento Nazionale francese la leader Marine Le Pen (RN/ID) e André Ventura (Chega/ID), e il primo ministro ungherese Viktor Orbán (Fidesz/Non-Inscrits). L’evento dimostra che le differenziazioni tra le due famiglie politiche di estrema destra, ECR e ID, sono sempre state puramente artificiali. Lavorano insieme esclusivamente per fare a pezzi il modello di Europa che rappresentiamo: aperto, democratico e progressista. Mettono in discussione i diritti democratici, la libertà di stampa, i diritti sociali e i diritti delle donne e delle minoranze. Sono antieuropei fino al midollo.

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Giorgia Meloni’s mask falls off

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

On stage not only was the right to safe abortion questioned, but also the right to divorce. The derogatory remarks of Argentine president Javier Milei towards the wife of Spanish Prime Minister Pedro Sanchez were so insulting that Spain rightly recalled its ambassador to Buenos Aires for consultations. At the end of the Vox event, insults were hurled at the reporters present.The event shows that the European Conservatives and Reformists (ECR) and Identity and Democracy (ID) parties are intertwined, and celebrate autocrats and fascists from all over the world. The organiser of the event, Santiago Abascal, president of Vox (ECR) called for far-right unity. The most known members of the European Conservatives and Reformists took part, with Giorgia Meloni (Brothers of Italy / ECR), former Polish PM Mateusz Morawiecki Law and Justice (PiS / ECR), together with Identity and Democracy members such as French National Rally party leader Marine Le Pen (RN / ID) and André Ventura (Chega / ID), and Hungary’s Prime Minister Viktor Orbán (Fidesz / Non-Inscrits). The event shows that differentiations between the two far-right political families, ECR and ID, were always purely artificial. They work together exclusively to tear apart the model of Europe we stand for: open, democratic and progressive. They challenge democratic rights, freedom of the press, social rights, and the rights of women and minorities. They are anti-European to the core.

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“L’ennesima scossa di terremoto ai Campi Flegrei, invita ad una profonda riflessione

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

La sicurezza sismica, geoidrologica, vulcanica deve costituire obiettivo strategico nazionale e si deve attuare mediante misure di prevenzione, strutturali e non strutturali, tese alla salvaguardia della vita umana, della sicurezza del patrimonio edilizio e del territorio, del sistema produttivo e delle infrastrutture.Per fare questo chiediamo una prevenzione dei rischi geologici, attraverso politiche e programmi pluriennali di interventi strutturali sugli immobili di proprietà pubblica e la promozione di forme di incentivo, finalizzate alla riduzione della vulnerabilità degli edifici privati, adottando criteri di priorità e di premialità, nonché misure di semplificazione delle norme vigenti in materia edilizia e discipline procedimenti correlati. Alle azioni di prevenzione strutturale vanno associate da subito azioni non strutturali. Abbiamo proposto da tempo di prevedere l’obbligo di destinare annualmente l’1×1000 dei fondi per interventi strutturali per realizzare opere di mitigazione dei rischi geologici a campagne di educazione alla prevenzione da svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado per accrescere nelle giovani generazioni la conoscenza della specificità dei pericoli naturali che interessano il propri luoghi di vita e portarli a una maggiore consapevolezza della importanza della tutela del territorio e della vita anche insegnando loro comportamenti di auto protezione”. Lo ha affermato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.

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Di Giorgi (IV): Asse sovranità minaccia per Europa, va fermato

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

“La costruzione di un asse sovranità che va da Vox alla nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, passando per Marie Le Pen e Orban è un pericolo per l’Europa contro cui bisogna mobilitarsi. Parlano di rafforzare le relazioni all’interno dell’UE, ma in realtà vogliono tornare agli orticelli nazionali che, oltre ad essere fuori dalla storia, sono un pessimo affare per il nostro Paese” . Lo afferma l’On. Rosa Maria Di Giorgi, candidata alle prossime elezioni Europee nella Lista Stati Uniti d’Europa, circoscrizione Centro.“Meloni e i suoi sodali stanno raccontando che in questo modo difendono gli interessi nazionali, ma è una bugia perché così il nostro Paese si indebolisce, in un isolamento che lo mette ancor più in balia delle superpotenze globali. Solo con un rafforzamento dell’UE possiamo difendere l’Italia e le sue imprese, il resto sono frottole” prosegue di Giorgi.“Serve dunque casomai un’Europa più forte, più politica, con un presidente eletto direttamente dai cittadini europei, un governo che sia espressione degli interessi generali e non dei piccoli orticelli nazionali, una politica estera e di difesa comune. Temi che solo gli Stati Uniti d’Europa trattano, in una campagna elettorale tutta giocata sulle piccole beghe nostrali, in cui il tentativo è quello di regolare i conti all’ìnterno della maggioranza e con l’opposizione piuttosto che proporre una chiara strategia per l’UE. Cosa dannosa oltre che miope” ” conclude Di Giorgi. ByUfficio Stampa Rosa Maria Di Giorgi

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Capital Group: Intelligenza artificiale: distinguere il clamore dalle opportunità di investimento

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Mark Casey, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group. I media riportano ogni giorno notizie sulla promessa dell’intelligenza artificiale generativa di accelerare le scoperte mediche e scientifiche, far compiere passi in avanti in termini di produttività ed eliminare i posti di lavoro su scala di massa. L’entusiasmo degli investitori ha fatto impennare i prezzi delle azioni delle aziende che hanno maggiormente contribuito alla realizzazione dell’intelligenza artificiale generativa, tra cui NVIDIA, Meta Platforms e Microsoft, un investitor. Riteniamo che l’intelligenza artificiale generativa rappresenti un cambiamento trasformazionale che porterà a opportunità di investimento senza precedenti. Oggi la sfida per gli investitori consiste nel riuscire a distinguere l’hype da ciò che conta: la velocità di adozione, i miglioramenti dei modelli e il calo dei prezzi. Quando 15 anni fa si diffuse lo smartphone, che combinava la tecnologia di Internet a quella dei telefoni cellulari, pochi avrebbero potuto prevedere che avrebbe portato a nuovi modelli di business basati su app come Uber e DoorDash. I progressi dell’intelligenza artificiale rappresentano un potenziale simile.Quattro modi in cui gli early adopter utilizzano l’intelligenza artificiale: 1. Scoperta scientifica e medica L’intelligenza artificiale probabilmente accelererà le scoperte in varie discipline. 2. Sviluppo di prodotti. Il gigante dei prodotti di consumo Procter & Gamble ha iniziato a utilizzare GenAI per ottimizzare la scoperta molecolare, consentendo di sviluppare, ad esempio, 100 fragranze alla volta anziché una. Di conseguenza, è in grado di rispondere alle nuove tendenze di prodotto in pochi mesi anziché in anni. 3. Automazione industriale e robotica. Amazon, che da tempo utilizza robot industriali nei suoi centri di approvvigionamento, sta applicando l’intelligenza artificiale per migliorare efficienza e funzionalità. Inoltre, l’azienda di robotica Figure ha sfruttato ChatGPT per creare un robot “umanoide” con input audio e video in grado di conversare e lavorare al fianco degli esseri umani. Schneider Electric sta sviluppando uno strumento di intelligenza artificiale generativa per interfacciarsi con i clienti e discutere delle proprie emissioni di carbonio. 4. Servizi IT. Le aziende hanno già spostato molte delle loro esigenze IT verso il cloud ed esternalizzato una maggiore quantità di assistenza tecnologica. Questa tendenza è stata amplificata dalla proliferazione di GenAI, che ha dato vita a una serie di piccole aziende che offrono alle grandi imprese servizi di consulenza e IT in grado di valutare e attribuire un punteggio alla qualità dei contenuti creati attraverso il processo di intelligenza artificiale, che può generare informazioni false o fuorvianti, note come “allucinazioni”. Altre aziende hanno utilizzano GenAI per supportare i call center, migliorare i modelli finanziari, creare contenuti di marketing e pubblicitari, analizzare i contratti legali e sviluppare materiali di formazione per i dipendenti. (Abstract fonte: http://www.verinieassociati.com/)

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L’inflazione USA frena la Fed e rafforza il dollaro

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management. Le tendenze inflazionistiche globali iniziano a divergere leggermente, aprendo opportunità all’interno del mercato del debito sovrano; ciononostante restiamo complessivamente neutrali sulle obbligazioni. Per il momento, la nostra view sul comparto obbligazionario è influenzata dalla forza del dollaro USA. La persistenza dell’inflazione statunitense ha infatti sostenuto il biglietto verde e potrebbe indurre la Fed a mantenere i tassi ai livelli attuali anche nella seconda metà dell’anno. Ciò, a sua volta, ci spinge a ridurre da sovrappeso a neutrale la nostra esposizione alle obbligazioni dei mercati emergenti (ME) in valuta locale. Il rendimento delle obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale resta interessante, pari al 6,6% rispetto alla media a 10 anni del 4,6%, sebbene la sovraperformance dell’economia statunitense stia erodendo il vantaggio di crescita dei ME. Dall’altra parte, nonostante la persistenza dell’inflazione statunitense, vediamo valore anche nei Treasury USA, le cui valutazioni ora appaiono più interessanti con la risalita dei tassi a breve ai massimi ciclici; questo vale in particolare per i Treasury USA protetti dall’inflazione che continuiamo a sovrappesare. Il rendimento dei TIP è tornato a essere allineato al tasso di crescita del PIL reale – rispettivamente 2,2% e 2,3% – per la prima volta dalla crisi finanziaria globale. L’aumento della pressione inflazionistica negli Stati Uniti ha turbato gli investitori in aprile, costringendoli a un ripensamento sulle tempistiche della Fed nel dare inizio al taglio dei tassi. Sebbene i prezzi dei beni si siano comportati meglio (grazie anche alle pressioni disinflazionistiche provenienti dalla Cina), la crescita dei salari è stata pericolosamente elevata, così come i costi dei servizi, non da ultimo a causa della forza del mercato immobiliare statunitense. Allo stesso tempo, il conflitto in Medio Oriente sta spingendo verso l’alto i prezzi del petrolio. Il cambio di direzione dell’inflazione ha depresso le azioni statunitensi, scese del 4,1% nel mese. Ha inoltre spinto verso l’alto i rendimenti dei Treasury, in particolare sulla parte corta della curva: il total return sulle obbligazioni sovrane statunitensi è sceso del 3,3% ad aprile. Allo stesso tempo, le aspettative di tassi statunitensi più elevati a lungo hanno consentito al dollaro di riguadagnare terreno nei confronti di quasi tutte le altre valute sviluppate ed emergenti. Seguendo la linea dei Treasury USA, i titoli di Stato sono in genere rimasti indietro, con perdite per lo più comprese tra l’1% e il 3% nel mese. Nel complesso, il credito ha sofferto insieme ai mercati azionari, con l’investment grade statunitense sceso di circa il 2% su base mensile.Abstract fonte: BC Communication

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Inflazione in calo: fino a che punto i tassi di interesse si abbasseranno?

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments. Sebbene i dati sull’inflazione statunitense della scorsa settimana abbiano mostrano un calo modesto e siano stati solo marginalmente migliori delle aspettative, i mercati hanno reagito molto bene. Nel corso di questa settimana, invece, i dati del Regno Unito dovrebbero mostrare un calo molto più marcato, con una prospettiva di inflazione pari o intorno al target del 2% della Banca d’Inghilterra per i prossimi 12 mesi. Alla fine del mese, ci si aspetta un miglioramento anche per l’inflazione dell’Eurozona. La situazione è più incerta negli Stati Uniti, dove l’inflazione è stata vischiosa nell’ultimo periodo. In particolare, il singolare trattamento della componente degli affitti nell’IPC statunitense potrebbe mantenere l’inflazione più alta ancora a lungo. La speranza di un taglio dei tassi dipende dall’atteso significativo rallentamento economico. In breve, avendo speso più del loro reddito, i consumatori statunitensi sono ora costretti a ridimensionarsi. Infatti, la fiducia dei consumatori statunitensi, che ha alimentato i consumi nell’ultimo anno e oltre, inizia a diminuire e ci aspettiamo un ulteriore indebolimento della spesa. Pur non trattandosi di un calo significativo, questo dovrebbe comunque ridurre la crescita e generare una nuova pressione al ribasso sui prezzi. Nel frattempo, l’andamento economico nell’Eurozona e nel Regno Unito è in rapida crescita, ma ciò non dovrebbe costituire un ostacolo al taglio dei tassi in quanto lo scenario di base stimava una lieve recessione. Il Regno Unito, infatti, lo scorso anno è stato uno dei paesi con i risultati peggiori in termini di crescita e inflazione, sebbene oggi sembri aver ripreso terreno su entrambi i fronti. I dati pubblicati la scorsa settimana hanno mostrato una crescita solida, molto più forte del previsto, e prevediamo ulteriori buone notizie a riguardo nei prossimi mesi. Una ripresa globale dell’economia, il calo dell’inflazione e la prossima riduzione dei tassi d’interesse sono tutti fattori che determinano un contesto favorevole per i mercati finanziari, con ottime prospettive di ulteriori guadagni da qui alla fine del 2024. (Abstract fonte da Columbia Threadneedle Inv.

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T. Rowe Price: l’eccezionalismo degli Stati Uniti è destinato a durare sul lungo periodo

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Blerina Uruçi, Chief U.S. Economist, T. Rowe Price.La crescita economica negli USA ha recentemente sovraperformato quella di altri mercati sviluppati. Nel 2023, il Pil statunitense è cresciuto del 2,5%. Nello stesso periodo, l’economia canadese ha segnato l’1,1%, mentre quella britannica e dell’Eurozona è stata ancora più debole. Secondo le previsioni del consensus, la sovraperformance degli USA proseguirà nel medio termine, sospinta da un analogo mix di sostegno proveniente da domanda privata e pubblica. Si prevede che la divergenza con le altre economie si attenui, pur rimanendo notevole, soprattutto per quanto riguarda l’Europa.Come conseguenza della sovraperformance della crescita abbiamo visto un rallentamento dei progressi nel controllo dell’inflazione rispetto ad altre economie. Sebbene sia l’inflazione dei beni che quella dei servizi core siano scese in modo significativo dai loro picchi, negli Stati Uniti le componenti dei servizi core sono rimaste ostinatamente vischiose. La solida domanda dei consumatori ha consentito alle imprese di continuare a trasferire l’aumento dei costi dei fattori produttivi, proteggendo i margini di profitto. Inoltre, l’incremento del costo della vita ha in qualche modo spinto i lavoratori a negoziare con successo salari più alti o a lasciare il posto, alla ricerca di migliori prospettive. Tutto ciò si traduce in una forte crescita dei salari aggregati, anche se l’aumento cumulativo dei salari dopo la pandemia continua ad arrancare rispetto all’incremento dei prezzi al consumo.A causa delle divergenze nelle prospettive di crescita e di inflazione, i mercati hanno scontato percorsi di politica monetaria molto diversi negli Stati Uniti rispetto ad altri Paesi. Si prevede che la Federal Reserve non taglierà i tassi d’interesse fino al quarto trimestre del 2024 e la probabilità ponderata dei vari percorsi dei tassi d’interesse indica meno di due tagli per il 2024. A titolo di raffronto, i mercati prevedono che la Bce inizierà ad allentare la sua politica a giugno, la Bank of Canada a luglio, e la Bank of England ad agosto. Sebbene alcune di queste divergenze possano essere giustificate da dati molto recenti, l’attuale narrazione presente sui mercati si regge su un equilibrio molto fragile. Il recente rallentamento della crescita del Pil e dell’occupazione negli USA suggerisce che la sovraperformance degli Stati Uniti potrebbe ridursi. I mercati potrebbero continuare a scontare un percorso di tagli più contenuto per gli USA, ma è presente un fattore comune a tutte e quattro le economie, che probabilmente persisterà. Il livello dei tassi d’interesse atteso tra due anni è significativamente più alto rispetto ai tassi prevalenti prima della pandemia. I tassi più elevati più a lungo sono diventati l’ipotesi di consenso, probabilmente grazie alla combinazione di crescita resiliente e inflazione più solida, alla luce del forte aumento dei tassi d’interesse dal 2022. Se questa previsione si rivelasse corretta, le banche centrali saranno meno propense a mantenere il limite inferiore, pari a zero, nella prossima recessione e potrebbero utilizzare la politica di bilancio con meno entusiasmo. Nel medio termine, sembra probabile che l’eccezionalismo degli Stati Uniti persista. Il dinamismo del mercato del lavoro sarà uno dei fattori chiave in questo senso. Uno shock positivo sul versante dell’offerta di manodopera darà probabilmente i suoi frutti tramite una maggiore domanda aggregata di beni e servizi, alleviando alcune delle strozzature sul mercato del lavoro generatesi durante la pandemia.Un altro fattore a sostegno delle prospettive di crescita degli Stati Uniti è la persistenza di una politica fiscale e industriale. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, il deficit primario degli USA in percentuale sul Pil sarà molto più elevato. Tutto questo, unitamente a una crescita più sostenuta degli investimenti e ai progressi dell’intelligenza artificiale potrebbe supportare non solo la produzione, ma anche la produttività. Sebbene la narrativa nel breve termine possa diventare meno favorevole per l’economia statunitense, nel medio termine la crescita negli Stati Uniti sembra destinata a essere più solida di quella di altri mercati sviluppati per ragioni strutturali. Di conseguenza, è anche probabile che tassi d’interesse più elevati più a lungo siano non solo appropriati, ma anche sostenibili. Un deficit fiscale più elevato potrebbe contribuire all’aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, tramite l’incremento dei premi a termine. Abstract Fonte: http://www.verinieassociati.com

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GAM: Stiamo assistendo a uno spostamento strutturale dagli Stati Uniti all’Europa?

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Niall Gallagher, Investment Director, Azionario Europa di GAM. I consumi sono in ripresa in Europa: lo shock in campo energetico sta rientrando e ce ne stiamo dimenticando. I prezzi saranno ancora volatili, ma non dimentichiamoci com’erano saliti in Europa e i danni che hanno fatto. Noi crediamo che l’inflazione scenderà ancora un po’, tuttavia resterà più alta di prima e anche più volatile, sebbene non ai livelli degli ultimi due anni. Secondo noi, ciò consentirà l’incremento dei salari reali, mentre alcune delle altre spese che gravano sui consumatori, come le bollette, diminuiranno. Anche questo avrà effetti positivi sui consumi. Dunque i catalizzatori sono sostanzialmente positivi. Ci sono alcune aree del mercato che vengono sovrastimate, per esempio parecchi titoli growth si sono fatti molto costosi con tassi e rendimenti pari a zero. Le valutazioni di tali titoli sono risalite nuovamente poiché il mercato ha iniziato a scontare la flessione dei tassi d’interesse. Se i tassi non scendono, o se non scendono con la rapidità che gli investitori si aspettano, crediamo che ci siano alcuni titoli growth in Europa che potrebbero risentire della compressione delle valutazioni. Dobbiamo dunque prestare attenzione a tale rischio. Noi puntiamo a investire nelle banche perché saranno più redditizie sulla scorta dei tassi più alti di prima, o nell’energia perché crediamo che il prezzo di gas e petrolio salirà. Inoltre, vogliamo investire nei titoli tecnologici, nel lusso o nei beni di consumo di alta gamma adottando stili diversi. Secondo noi, non ha senso limitarsi a uno stile d’investimento soltanto perché si perderebbero delle opportunità A nostro avviso, l’antagonismo tra titoli growth e value è assurdo. Noi vogliamo investire in aziende che producono rendimenti discreti, con una crescita positiva e un buon rendimento per l’azionista in termini di riacquisto di azioni proprie e dividendi. Attualmente i titoli azionari degli Stati Uniti presentano valutazioni elevate. Lo Shiller PE, ovvero il multiplo del rapporto tra prezzo e utili aggiustato ciclicamente, negli Stati Uniti oggi è 34. Ciò significa un rendimento del 3% per le azioni USA. I TIPS decennali, ovvero i titoli del Tesoro protetti dall’inflazione, e quindi i tassi di interesse reali negli Stati Uniti, sono intorno al 2%. Pertanto, lo spread in eccesso da un investimento negli Stati Uniti è dell’1%. È un multiplo piuttosto alto. La storia ci insegna che dovremmo essere un po’ più cauti. Se prendiamo in considerazione l’Europa, lo Shiller PE è di 18,5, dunque circa il 5,5% in termini del rendimento reale. Indubbiamente l’Europa è più conveniente rispetto agli Stati Uniti, ma gli Stati Uniti continuano a innovare e a ospitare grandi aziende come Microsoft e Nvidia. Dunque è un buon momento per diversificare rispetto agli Stati Uniti, questo non significa necessariamente vendere i titoli americani e acquistare strumenti di altre regioni, bensì aggiungere qualcosa di diverso alle eccellenti azioni USA in portafoglio. Le imprese europee che hanno beneficiato maggiormente dell’ascesa dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti sono le aziende che producono apparecchiature per semiconduttori, come ASML, ASM e Be Semiconductor. Dal punto di vista strutturale queste aziende ci piacciono, ma attenzione alle valutazioni correnti. Queste aziende hanno fatto benissimo e le valutazioni sono alte. Nei prossimi cinque anni potrebbero crescere, però in qualche caso le valutazioni stanno diventando un ostacolo. Dunque attenzione nel breve termine.

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Una risorsa sottovalutata nelle stime aziendali: Il capitale umano

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Petra Daroczi, ESG Analyst/Portfolio Manager di Comgest. Negli ultimi anni, gli investitori hanno rivolto sempre più la propria attenzione ai fattori ambientali e di governance per valutare il successo sostenibile delle imprese. Data la natura dinamica del mercato del lavoro, gli aspetti sociali sono sempre più al centro dell’attenzione. Avvenimenti recenti come la riduzione dei posti di lavoro a livello globale da parte di Tesla evidenziano l’importanza di questo cambiamento. Tesla, il più grande produttore di veicoli elettrici al mondo, sta tagliando oltre il 10% della sua forza lavoro e i dirigenti chiave stanno lasciando l’azienda uno dopo l’altro: avvenimenti come questo non sono più un’eccezione. Nel contesto economico degli ultimi anni, caratterizzato da un’inflazione record e da altre incertezze, molte aziende sono sotto pressione per ridurre i costi. Nel contesto sociale, non esiste ancora un equivalente adeguato al cosiddetto obiettivo “net zero” nell’area ambientale. Tuttavia, poiché riteniamo che il trattamento dei dipendenti sia un fattore cruciale di successo in ogni azienda, abbiamo cercato un metodo di misurazione adeguato. Le aziende registrano le spese in conto capitale (“CapEx” o “Capital Expenditure”) e le riportano nel rendiconto finanziario e nel conto economico. Tuttavia, vengono presi in considerazione solo gli investimenti materiali, come l’acquisto o la manutenzione di macchinari. Gli investimenti in personale (“Human CapEx”), invece, non vengono registrati separatamente in molti conti economici, ma sono semplicemente inclusi come un fattore di costo. Quando esaminiamo le aziende nell’ambito del processo di investimento, cerchiamo di identificare l’effettivo investimento nella forza lavoro. L’azienda offre salari e benefit adeguati? Qualifica il personale attraverso la formazione? Offre opportunità di formazione e promozione per sviluppare e trattenere i “leader di domani”? Gli investimenti in immobili, impianti e attrezzature portano generalmente a un aumento della produttività e dovrebbero tradursi in un minor utilizzo di materiali e in una riduzione dei tempi di inattività. Allo stesso modo, un’adeguata politica di investimenti in risorse umane persegue lo stesso obiettivo: motivare i dipendenti, aumentarne la produttività e ridurre il turnover del personale, il che può dare all’azienda un vantaggio competitivo duraturo.Un buon esempio è WEG, produttore leader mondiale di motori elettrici, che si caratterizza per lo sviluppo dei talenti e la partecipazione dei dipendenti. Con oltre 39.000 dipendenti in 37 Paesi, l’azienda brasiliana punta sul suo centro di formazione “CentroWEG”, che fornisce ai giovani dipendenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni competenze tecniche e li incoraggia a intraprendere una carriera in azienda. Dal 1968, il 48% dei diplomati ha scelto questa strada e 122 di loro occupano oggi posizioni dirigenziali. Inoltre, WEG offre ai suoi dipendenti una partecipazione agli utili netti fino al 12,5%, a seconda del raggiungimento degli obiettivi. Questa misura, così come altri benefit tra cui l’assicurazione sulla vita e sulla salute, rafforzano il senso di appartenenza e l’attrattiva dell’azienda come datore di lavoro. Si può quindi notare che gli investimenti in capitale umano, proprio come quelli in beni materiali, permettono di trarre conclusioni sulla produttività e sulla cultura aziendale. I dipendenti sono quindi un fattore significativo per valutare la qualità e le prospettive di crescita futura dell’azienda. Le aziende in rapida crescita come Tesla sono note per la loro espansione aggressiva e spesso investono grandi quantità di capitale nella crescita. Ciò può manifestarsi in rapide assunzioni e licenziamenti, nonché in una forte attenzione agli obiettivi a breve termine. Al contrario, le aziende quality growth, danno importanza a una prospettiva di lungo termine e allo sviluppo sostenibile della loro forza lavoro. Investono in modo mirato nei dipendenti di talento e ne promuovono lo sviluppo e la fedeltà all’azienda perché sono convinte che team altamente qualificati e impegnati siano la chiave del successo a lungo termine. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Robeco pubblica l’annuale Global Climate Investing Survey 2024: realismo riguardo al percorso di transizione

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Rotterdam. La quarta indagine annuale di Robeco su 300 investitori rivela ampie differenze regionali nell’atteggiamento verso gli investimenti climatici. La regione Asia-Pacifico (APAC) marcia spedita, mentre in Nord America si registra un tiepido interesse. La quota di investitori della regione APAC per i quali il cambiamento climatico costituisce un aspetto centrale o significativo della politica di investimento è risultata pari al 79%, superando per la prima volta quella europea (76%). L’entusiasmo, tuttavia, continua a diminuire in Nord America nel quadro delle controversie politiche sul costo percepito dell’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) negli investimenti; qua infatti solo il 35% degli intervistati ritiene prioritari gli investimenti climatici. Di conseguenza, la media globale è scesa al 62% rispetto al 71% del 2023, ma segnala comunque che la maggioranza degli investitori considera gli investimenti nel clima una priorità.Le compagnie di assicurazione si distinguono da altri investitori istituzionali e wholesale per il notevole impegno net zero, forse motivate dalla loro peculiare esposizione al cambiamento climatico su ambo i lati dei loro bilanci. Il 39% circa degli assicuratori ha assunto un impegno pubblico in tal senso e un ulteriore 20% è in procinto di fare altrettanto. A livello regionale, gli investitori nordamericani sono i più restii ad impegnarsi; quasi la metà (46%) ha escluso la possibilità di un impegno net zero, in calo dal 26% dello scorso anno.  Oltre tre quarti degli investitori ritiene che la transizione sarà in qualche modo disordinata, con una carenza di iniziative a livello collettivo. Solo il 15% si aspetta una transizione ordinata in cui i governi e i mercati lavorano insieme per ridurre le emissioni, mentre l’8% si aspetta un “mondo rovente” nel quale si fa ben poco per evitare il riscaldamento globale. A questo proposito, è diminuito il numero di investitori convinti che si possa raggiungere l’obiettivo fondamentale dei 2 °C stabilito nell’Accordo di Parigi. Questo obiettivo è considerato realizzabile solo dal 30% degli intervistati, conto il 38% del 2023, mentre il 41% lo reputa irrealizzabile, a fronte del 30% dell’ultima indagine. Al momento gli investitori destinano più fondi alle strategie climatiche generali che a quelle specificamente incentrate sulle aziende “in fase di transizione”. Solo il 37% investe in strategie che puntano sulle imprese con piani di transizione credibili, anche se la maggioranza (63%) prevede di farlo nei prossimi uno o due anni. La questione della transizione influisce sugli stili di investimento preferiti. Il 45% si avvale di strategie azionarie attive che investono specificamente in società orientate alla transizione, mentre il 43% investe in green bond o in obbligazioni incentrate sulla sostenibilità. Questo approccio è ancora una volta più diffuso in Europa e nella regione APAC. By Media Relations – Robeco Corporate Communications

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Giorgia Meloni’s mask falls off

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

On stage not only was the right to safe abortion questioned, but also the right to divorce. The derogatory remarks of Argentine president Javier Milei towards the wife of Spanish Prime Minister Pedro Sanchez were so insulting that Spain rightly recalled its ambassador to Buenos Aires for consultations. At the end of the Vox event, insults were hurled at the reporters present.The event shows that the European Conservatives and Reformists (ECR) and Identity and Democracy (ID) parties are intertwined, and celebrate autocrats and fascists from all over the world. The organiser of the event, Santiago Abascal, president of Vox (ECR) called for far-right unity. The most known members of the European Conservatives and Reformists took part, with Giorgia Meloni (Brothers of Italy / ECR), former Polish PM Mateusz Morawiecki Law and Justice (PiS / ECR), together with Identity and Democracy members such as French National Rally party leader Marine Le Pen (RN / ID) and André Ventura (Chega / ID), and Hungary’s Prime Minister Viktor Orbán (Fidesz / Non-Inscrits). The event shows that differentiations between the two far-right political families, ECR and ID, were always purely artificial. They work together exclusively to tear apart the model of Europe we stand for: open, democratic and progressive. They challenge democratic rights, freedom of the press, social rights, and the rights of women and minorities. They are anti-European to the core.

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I settori industriali più a rischio

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Nel 2023 continua lo spostamento dell’attenzione verso i crediti in Stage 2 e UTP da parte degli operatori del credito. Riguardo i crediti classificati in Stage 2 (cioè quei crediti che hanno registrato un aumento significativo del rischio dal momento della rilevazione iniziale) la percentuale più rilevante di tale esposizione è collegabile alle società di capitali, che rimane stabile rispetto al 2022, attestandosi al 71% del totale dei finanziamenti.I settori produttivi più rischiosi risultano essere Costruzioni e infrastrutture, in leggero peggioramento rispetto al 2022 (23,4% delle esposizioni), insieme ai Servizi (20% delle esposizioni totali), Logistica e Food & Beverage che risultano essere i comparti più sottopressione, analisi confermata anche dalle più recenti rilevazioni sui ritardi nei pagamenti commerciali.Rispetto al 2022, l’Agricoltura compare tra i settori a maggior rischio registrando un 9,5% di esposizione in stage 2. Questo settore è uno di quelli che ha sofferto maggiormente gli effetti economici della pandemia, dei rincari energetici e delle materie prime, incrementando il proprio indebitamento. Inoltre, si trova a dover affrontare importanti rinnovamenti del comparto dovute alle nuove politiche europee del Green Deal e all’applicazione dei criteri ESG.Al contrario, i settori con una quota ridotta di esposizione rimangono quelli di estrazione Oil&Gas, chimica e farmaceutica. In relazione ai crediti classificati UTP (cioè quei crediti bancari che hanno un’alta probabilità di generare delle inadempienze), la percentuale più rilevante di tale esposizione è collegabile alle società di capitali e di persone, che ha subito una diminuzione rispetto al 2022, attestandosi al 53% del totale dei finanziamenti (-5% sul 2022). Fonte: Elaborazioni CRIF (Periodo di analisi: dicembre 2023)

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Banche, NPE in calo del 9,9% nel 2023

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

Il mercato degli NPE si trova ancora nel 2023 di fronte a una situazione economica complessa dovuta a fattori economici sfavorevoli come la bassa crescita nazionale, l’elevata inflazione, le politiche monetarie europee restrittive, la contrazione del mercato immobiliare e l’aumento dei costi di finanziamento per le imprese. Tuttavia, il settore sta reagendo positivamente a questi fattori e sta provando a rilanciarsi, scoprendosi solido e pronto ad adattarsi ai vari scenari macroeconomici. In generale, dal punto di vista del credito si registra una diminuzione del 9,9% dell’ammontare degli stock NPE bancari nel 2023 rispetto all’anno precedente (attestandosi ora sui 50,2 miliardi di euro), a conferma del trend positivo degli ultimi per il sistema. In controtendenza, le transazioni sul mercato secondario sono più che raddoppiate raggiungendo quota 16,2 miliardi, rappresentando oggi più del 50% delle transazioni totali di NPL, a conferma del grado di sviluppo del comparto e in attesa delle novità che porterà la nuova Direttiva di regolamentazione europea. Questo incremento è collegato al fatto che, essendo bloccato il mercato primario a causa dei tassi di default bassi e dei pochi nuovi flussi di NPL, il mercato si concentra sul re-selling di portafogli. Questo il quadro che emerge dalla sesta edizione dell’Osservatorio NPE realizzato da CRIBIS Credit Management – società del Gruppo CRIF specializzata nella gestione dei processi di Collection e di NPL Management – in partnership con Credit Village, che intende fornire una visione complessiva e aggiornata del mercato NPE. A partire dal 2016 lo stock NPE si compone di due precise componenti: crediti deteriorati detenuti dalle banche italiane e crediti ceduti oggi in pancia di investitori specializzati. In media negli ultimi 5 anni il volume di transazioni è diminuito del 10%. Inoltre, si confermano le tendenze relative alle transazioni mensili e tipologie di garanzia. A fine 2023 infatti è stata rilevata una diminuzione del volume totale di transazioni di circa 3 miliardi di euro, registrando quindi operazioni per circa 31 miliardi di euro. Il volume è riconducibile a operazioni collegate a portafogli NPL per il 77%, e solo per il 23% a UTP, cioè quei crediti ancora non in stato di insolvenza, ma che difficilmente saranno recuperati. Parallelamente, il valore delle transazioni UTP risulta comunque in crescita, segnando un +17% rispetto al 2022; questo a conferma che gli investitori stanno spostando il loro interesse verso questa categoria di crediti. (Abstract fonte omnicomprgroup.com – Per consultare gli ultimi dati disponibili è possibile accedere al sito dal seguente link: https://www.cribiscreditmanagement.it/osservatorio-npe/)

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Schroders – Quattro motivi per investire nell’azionario britannico

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

A cura di Graham Ashby, Fund Manager, UK All Cap, Schroders. Tra i principali indici mondiali, il Nikkei 225, che include le maggiori società giapponesi, ha messo a segno la migliore performance da inizio anno, in termini di valuta locale. L’azionario britannico potrebbe trovarsi in una posizione simile a quella dell’azionario giapponese due anni fa ed essere sul punto di decollare? Abbiamo individuato quattro indicatori contrarian che mostrano quanto sia diventato negativo il sentiment, e quindi quanto ampie potrebbero essere le potenziali opportunità. La carenza di nuove società in arrivo sul mercato, o offerte pubbliche iniziali (IPO), non aiuta di certo l’umore degli investment banker. Tuttavia, la storia mostra chiaramente che l’aumento delle IPO nel Regno Unito corrisponde, di norma, a un picco a breve termine sul mercato azionario – ciò si evince dagli elevati livelli di IPO del 2008 e 2021, rispetto ai livelli attuali. Le valutazioni sono estremamente interessanti lungo tutto lo spettro di capitalizzazione del mercato britannico. Ecco spiegata la ripresa delle offerte “in arrivo” da parte di competitor esteri e società di private equity per le aziende del FTSE 100 e per le società di piccole e medie dimensioni, come i componenti dell’indice FTSE 250. Gli operatori esteri stanno chiaramente rilevando l’opportunità di assicurarsi asset e posizioni di mercato interessanti a prezzi bassi. I fondi pensione nazionali sono sempre più maturi e hanno ridotto le allocazioni verso l’azionario, in modo da gestire meglio le proprie passività. I dati dell’Office for National Statistics del Regno Unito mostrano che i fondi pensione nazionali detengono attualmente solo l’1,6% del mercato azionario britannico, rispetto al 33% circa negli anni Novanta. La Capital Market Industry Taskforce, un gruppo intersettoriale alla ricerca di modalità per riformare il mercato azionario del Regno Unito, stima che l’allocazione azionaria nazionale sia del 2,8%.Nessuno ha la sfera di cristallo, ma è difficile immaginare che i fondi pensione nazionali possano ulteriormente ridurre in modo significativo la loro esposizione all’azionario del Regno Unito.Se il governo britannico decidesse di intervenire per incoraggiare gli investimenti a lungo termine nelle società quotate nazionali, potremmo assistere a un incremento della domanda in un momento caratterizzato da un’offerta limitata. Ciò sarebbe positivo per i prezzi degli asset, e quindi per i rendimenti. Non dimentichiamo che nemmeno la domanda degli investitori privati ​​britannici è elevata. Per quanto riguarda l’offerta, i team di management più fiduciosi stanno riacquistando le proprie azioni a un ritmo molto rapido. Inoltre, alcune società britanniche stanno cercando di ri-quotarsi negli Stati Uniti, attratte da un bacino di capitali potenzialmente più ampio e da valutazioni più elevate, per non parlare di quelle società per cui le offerte andranno perse. Insomma, l’offerta si riduce mentre la domanda potrebbe aumentare. Ciò suggerisce che potrebbe essere un buon momento per lasciarsi ingolosire. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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A Catania decolla l’Etna Valley

Posted by fidest press agency su giovedì, 23 Maggio 2024

La spesa europea per la componentistica solare è passata dai 6 miliardi di euro del 2016 agli oltre 25 miliardi di euro del 2022 e si arriverà a 42 miliardi nel 2024, prevede EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, basandosi sui dati del think tank Ember, dell’organizzazione della filiera solare europea SolarPower Europe e di Eurostat. Gran parte della domanda europea viene soddisfatta proprio dalla Cina, anche perché il costo di produzione di un modulo solare in Europa è più del doppio dell’attuale prezzo spot cinese. I moduli solari, che sono pannelli solari completamente assemblati, rappresentato il 90% del totale delle esportazioni solari cinesi.Ma se da una parte la crescita delle esportazioni dalla Cina sta contribuendo a soddisfare la crescente domanda di energia pulita ed economica, trainata da mercati come l’Europa (60%), il problema è che il prezzo favorevole ha portato ad un eccesso di scorte: SolarPower Europe ha recentemente riferito alla Commissione Europea che nei nostri magazzini sono stoccati moduli solari in quantità tali da soddisfare il doppio della domanda annuale europea. Insomma ci sarebbero scorte per due anni, acquistate ad un valore della metà del costo in Europa. Tanto è che la Germania sembra avere gettato la spugna. «L’Italia può tuttavia ancora vincere la sfida tecnologica, puntando su una maggiore resa e su una maggiore sostenibilità e circolarità» sostiene l’ingegnere Moreno Scarchini, ceo di EnergRed, la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici nella modalità “Care&Share” che, contrariamente alle proposte dei suoi competitor, non prevede alcuna esposizione finanziaria da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto (costo zero).Senza dimenticare il programma per inviare sulla Terra l’energia prodotta da pannelli solari in orbita. Il progetto dell’European Space Agency (ESA) prevede un grande contributo italiano da parte di Enel che ha messo a disposizione sia il team di ricerca sul fotovoltaico di Catania che i centri che si occupano di batterie tra cui quello di Roma, e di Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales Group e l’italianissima Leonardo. «Combinando l’etero-giunzione, una giunzione tra materiali aventi gap energetici diversi, e la perovskite, un minerale accessorio di rocce ignee fortemente alcaline e povere in silice, sarà presto possibile ampliare ulteriormente la parte dello spettro solare che può essere convertita in elettricità, arrivando a raggiungere un’efficienza delle celle fotovoltaiche pari ad oltre il 30%» conclude l’ingegnere Moreno Scarchini. Nel frattempo, già ad oggi, le aziende possono comunque usufruire della tecnologia d’avanguardia di EnergRed e dell’ineguagliabile metodologia “Care&Share” che prevede un contratto PPA (Power Purchase Agreement) della durata di 12 anni, durante i quali il cliente è libero di auto-consumare l’energia a chilometri zero, prodotta dall’impianto, pagandola ad un costo fisso molto inferiore rispetto a quello della rete. Alla fine del contratto, l’impianto fotovoltaico viene ceduto gratuitamente al committente, che potrà continuare la sua attività senza pensieri e senza aver investito nulla.

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